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MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, MOLINO, OVA Giornale dell’Unità Pastorale S. Luigi Orione Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969 - Spedizione in a. p. art.2 comma 20/c legge 662/96 - Aut. Dir. Prov. P.T. Filiale AL Direttore editoriale: il parroco Don Costantino Marostegan Direttore Responsabile: Dott. Roberto Carlo Delconte Impaginazione e stampa: Dieffe s.n.c. - Castelnuovo Scrivia (AL) BOLLETTINO PARROCCHIALE Anno 94, n. 3 - 4 MARZO - APRILE 2007 La verità della vita che vince la morte Il primo giorno dopo il sabato segue a pag. 2 A lle prime luci dellʼalba del primo giorno dopo il sabato, alcune donne si recano fuori Gerusalemme ad un sepolcro. Portano negli occhi, ormai senza lacrime, il volto sfigurato del loro Maestro, di cui hanno raccolto le ultime parole e lʼultimo respiro, dopo la sofferta agonia sul patibolo della croce. Non muove i loro passi nullʼaltro che il bisogno di offrire ancora a lui una testimonianza dellʼamore che va oltre la morte e si esprime nellʼomaggio della loro devozione e del loro rimpianto. Eppure quello è il giorno in cui si realizzerà per loro lʼimpossibile speranza, lo vedranno ancora e ne riconosceranno la voce; saranno avvolte da una luce che fugherà le tenebre del dubbio, della paura e della morte, nella vittoria della vita che risorge. Venne Gesù Antonello da Messina, Salvator Mundi - Londra, National Gallery

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La verità della vita che vince la morte Giornale dell’Unità Pastorale S. Luigi Orione Anno 94, n. 3 - 4 MARZO - APRILE 2007 MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, MOLINO, OVA segue a pag. 2 Antonello da Messina, Salvator Mundi - Londra, National Gallery

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MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, MOLINO, OVA

Giornale dell’Unità Pastorale S. Luigi Orione

Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969 -Spedizione in a. p. art.2 comma 20/c legge662/96 - Aut. Dir. Prov. P.T. Filiale ALDirettore editoriale: il parroco Don CostantinoMarostegan Direttore Responsabile: Dott. Roberto CarloDelconte Impaginazione e stampa: Dieffe s.n.c. -Castelnuovo Scrivia (AL)

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segue a pag. 2

Alle prime luci dellʼalbadel primo giorno dopo ilsabato, alcune donne si

recano fuori Gerusalemme adun sepolcro. Portano negliocchi, ormai senza lacrime, ilvolto sfigurato del loroMaestro, di cui hanno raccoltole ultime parole e lʼultimorespiro, dopo la sofferta agoniasul patibolo della croce. Nonmuove i loro passi nullʼaltroche il bisogno di offrire ancoraa lui una testimonianzadellʼamore che va oltre lamorte e si esprimenellʼomaggio della lorodevozione e del loro rimpianto.Eppure quello è il giorno in cuisi realizzerà per lorolʼimpossibile speranza, lovedranno ancora e nericonosceranno la voce;saranno avvolte da una luceche fugherà le tenebre deldubbio, della paura e dellamorte, nella vittoria della vitache risorge. Venne Gesù

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incontro a loro, le rassicurò e disseloro di non aver paura, ma di andaread annunziare agli apostoli chelʼavevano visto risorto. Non ebberoaccoglienza felice. Forse ai discepolipareva umiliante credere a voci didonne. Erano ancora smarriti perquanto era accaduto e li affliggeva undubbio che riaffiorava: e se fossevero? Non aveva detto il Maestro chesarebbe stato crocifisso ma poisarebbe risuscitato? Pietro e Giovannierano andati al sepolcro e lʼavevanotrovato vuoto ed avevano creduto. A

sera, apparve anche agli altri apostoli,che della sua risurrezione divenneroautorevoli e credibili testimoni.E sulla loro testimonianza affidata aitesti evangelici si fonda ancor oggi laChiesa.In questi giorni che precedono laPasqua ho una speranza: che la fededei parrocchiani non tema diannunciare a tutti la verità della vitache vince la morte; non esitinellʼaffermare che i tanti segni di malee di morte che rattristano i nostrigiorni, possono e debbono essere

superati dal coraggioso impegno diuomini e donne che aprano spazinuovi alla speranza.Lʼaugurio che a tutti rivolgo è chelʼannuncio della Pasqua cristiana siada tutti accolto come invito a nondisattendere quei segni che rivelano,anche oggi, ricerca di spiritualità,attesa di verità e giustizia, lealecollaborazione e generosa solidarietà.Buona Pasqua!

don Costantino M.

Il Consiglio Pastorale ha suggerito di ricordare, nel IV anniversario della sua scomparsa, il Prevosto DonEzio Cerutti. Unʼiniziativa che non è dʼun gruppo di persone, ma vuole essere la voce della Comunitàche esso si trova a rappresentare. Non si può giudicare una persona, che ha gestito la guida morale

della Comunità, da opere esterne, anche se sono esse a durare, a testimoniare una presenza. Bisognaguardare a quanto è rimasto nella coscienza dei fedeli a lui affidati, durante e dopo il suo ministero. Poi,considerare il contesto storico in cui visse. Nacque mentre era in atto il primo conflitto mondiale, e fu pri-vato della figura paterna, al fronte, nei suoi primi anni di vita. Giovane sacerdote, conobbe come

Cappellano militare gli orroridella seconda guerra mon-diale, poi il difficile momentodella ricostruzione morale emateriale. Troppo facile oggigiudicare il primo quinquen-nio di pace: bisogna averevissuto quegli anni, nonconoscerli da cronisti di parteo ignoranti (o tutte e due lecose insieme). Trovò da noiuna comunità salda nellafede, e la lasciò altrettantopreparata. Si preoccupò diessere umano, ma giusto.Senza scendere a compro-messi. Gli era chiara dovefosse la verità, e la difese aspada tratta. Seppe dire dino quando necessario, equalcuno non comprese, ocomprese troppo. I segni materiali che lascianoi Pastori che si sono succe-duti a lui derivano da fortuna-ti incontri con fedeli disponi-

bili, ma anche per lʼeredità da lui lasciata in tutti ad assecondare la Provvidenza.Non per nulla i suoi successori non mancarono di ricorrere alla sua esperienza, finchè visse. Oggi, a qualcuno che osa affermare “Ma infine, che cosa ha fatto?” È facile rispondere: “Che cosa ci hadato? Come si è preoccupato di formarci, di ravvivare la nostra fede? Soprattutto nei tempi che corrono?”Allora scopriremo che certi modi burberi erano la prova della volontà di volerci, quali Cristo volle fosseroi suoi seguaci. Da duemila anni.Per questo gli diciamo: grazie, Don Ezio.

L. S.

RR i c o r d a n d o D o n C e r u t t i

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Non penso che ilnostro giornaledebba entrare

nelle polemiche di questigiorni, tuttavia il fedelelaico ha il diritto e ildovere di riflettere, e dicercare di capire la com-plessità della società incui vive. Come afferma anchePapa Ratzinger nellasua prima esortazioneapostolica “non è compi-to proprio della Chiesaquello di prendere nellesue mani la battagliapolitica per realizzare lasocietà più giusta possi-bile; tuttavia, essa nonpuò e non deve neancherestare ai margini dellalotta per la giustizia”.Parole piuttosto chiare,a cui devono seguire, daparte di tutti, comporta-menti altrettanto coeren-ti. Non può lo Stato

impedire alla Chiesa diparlare; e neppure laChiesa può pretenderela fede per decretolegge. Lo Stato deverispettare lʼopinionedella Chiesa, non sol-tanto come istituzione,ma proprio come “sog-getto” di lunga, univer-sale, spirituale, trascen-dente esperienza –umana, etica e religiosa(la Chiesa è infatti“esperta in umanità”) –anzi deve sollecitarne ilprudente e saggio consi-glio. E, la laicità delloStato (intesa comeaccoglienza dellʼuomo,del cittadino, in quantotale, al di là di ognidistinzione e caratteristi-ca), deve realizzarsi neldialogo e nellʼaperturaverso ogni legittima opi-nione. Altrettanto laChiesa non deve tradire

la propria missione spiri-tuale e missionaria, cherichiede sì la presenzanel sociale e, soprattut-to, la testimonianza con-creta del credente; mache deve cercare dicamminare nelle stradedel mondo con gli occhipiù rivolti a Dio – ed allasua fiduciosa provviden-za – che non ai fragili,mutevoli mezzi umani.In pratica, non si tratta discegliere tra il vittimismoe lo spirito di crociata,ma “per una via media-na di onesto equilibrioche sa contemperare lediverse esigenze di unasocietà pluralistica”, chesa cogliere la sfida ditematiche inedite e com-plesse (così BenitoRegis). La verità, comeè stato efficacementedetto, impone un silen-zio: la verità è unica, ma

non è facilmente mate-matizzabile e quantifica-bile, soprattutto con ilimitati mezzi umani.Restano per me illumi-nanti gli atteggiamentiassunti da due protago-nisti della nostra storiapiù o meno recente: ilPresidente Aldo Moro edil Generale RaffaeleCadorna. Il primo, dopoaver perso la battaglialegislativa sul divorzio,invitò la Chiesa non alconfronto in Parlamento,ma nel tessuto quotidia-no della società; ilsecondo, di buon matti-no (di un certo 20 set-tembre 1870) si recò,con “discrezione parialla convinzione”, amessa prima di guidare isuoi uomini alla celebreBreccia di Porta Pia (chesegnò la fine del poteretemporale dei Papi).

Oblòdi R. C. D.

“Sia lo Stato che la Chiesa, ciascuno nel suo propriocampo e con i propri mezzi, sono al servizio della voca-zione personale e sociale dellʼuomo… La Chiesa ricono-sce, rispetta e incoraggia la legittima autonomia dellerealtà temporali, e in modo specifico di quella politica…La Chiesa in nessuna maniera si confonde con la comu-nità politica e non è legata ad alcun sistema politico. Eneppure si identifica con alcun partito, e sarebbe deplo-revole che persone e istituzioni, di qualunque segno essifossero, cadessero nella tentazione di strumentalizzarlasecondo le loro particolari convenienze” (Giovanni PaoloII, in “Il progetto di Dio – Decalogo per il terzo millennio”,Piemme 1994, pagg. 66-67).

Il nostro Bollettino, ormai giunto al suonovantaquattresimo anno di vita, si èmolto rinnovato, sia nella veste graficache nei contenuti. In particolare, la scel-ta di stamparlo parzialmente a colori hacomportato una maggiore spesa.Pertanto, per proseguire e migliorare ilcammino intrapreso, è anche necessariala vostra partecipazione.

Se volete aiutare il Bollettino potete recarvinellʼUfficio Parrocchiale di Castelnuovo, oppureutilizzare il conto corrente postale n° 11692159,intestato alla Parrocchia S.S. Pietro e Paolo -via M. DʼAzeglio n° 9, 15053 CastelnuovoScrivia.Per Alzano e Guazzora rivolgersi agli ufficiparrocchiali la mattina dei giorni festivi.

Vi preghiamo, inoltre, di segnalarci eventuali disguidi postali.

Un contr ibuto per i l “ tuo” Bol let t ino

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Nel 1970-73frequentai lescuole medie, a

Castelnuovo Scrivia,sotto la tutela diinsegnanti più o menoindulgenti e severi;come è capitato a tutti.Non credo ci sia maistata unʼepoca in cuitutti gli insegnanti sianostati assolutamenteseveri e gli alunni prividi ogni spazio di libertà(*). La parte della“severa”, per me, lainterpretò laprofessoressa AnnaMaria Spinola,integerrima insegnantedi francese. Appenaentrata in classe cisalutava e noirispondevamo con laformula di rito, infrancese, stando ritti inpiedi; poi andava allacattedra e tutto era sottocontrollo. Eravamo soggetti allasua autorità etemevamo leinterrogazioni e ledomande a sorpresa;anche se si erapreparati non cʼera dastare tranquilli. Eppure,per quanto mi ricordo,non bocciò mainessuno. La tecnica eraquella di indurci, con laseverità dei modi, astudiare a casa efrequentare conattenzione le lezioni ascuola.Credo che sia bastataunʼinsegnante per farciassumere la dose giusta

di disciplina che servì inqueglʼanni e cheportammo con noi persempre. Inutile dire che,allora, non ero per nullaentusiasta del sistema,ma, voltandomi indietroe giudicando conqualche anno sullespalle, ritengo che lascuola mi insegnòqualcosache andavaoltre lesingolematerie: miavevaeducato arispettaredelleregole.Unproverbioafricanorecita:“Quando unbambinosbaglia,tuttiabbiamosbagliato”.Significache glisbagli deibambini edei giovanisono daattribuire aidifetti nellaformazione enellʼeducazione: coseche provengono daigenitori, dagli anziani,dai sacerdoti, dagliinsegnanti, dalleautorità, ecc.Proprio a partire da quelperiodo, anni ʼ70, sicominciò a cedere sulpiano della disciplina,sotto la pressione dispinte nuove, cheritenevano la severitànon necessaria

allʼeducazione. Questadiluizione e svalutazionedei ruoli degli educatoriè arrivata, oggi, ad unpunto assai avanzato.La responsabilità dellasituazione non si puòattribuire solo agliinsegnanti e ai genitori,tutta la società hapartecipato a questa

decadenza. Dunque,nessuno è colpevolema, nello stesso tempo,tutti lo siamo.Evidentemente, dopouna caduta, non potràche esserci unarinascita, e credo siagiunto il momento diinvertire la rotta. Eʼnecessario recuperarequella severità e autoritàche sono le armiessenzialidellʼeducatore. Così

operando, non si faràaltro che il bene di chideve crescere eimparare ad aprirsi allavita. I limiti faranno damisura di orientamentoentro i quali esprimersi esperimentarsi.

(*): mi permetto disuggerire una lettura

raffinatissima e adatta aquesto argomento: leultime pagine delromanzo di ThomasMann “I Buddenbrook”(Cap. 11° - paragrafo2°), dove si descriveuna giornata di scuoladel giovane Hanno evengono illustratemagistralmente ledinamiche psicologichedegli alunni e degliinsegnanti in diverse econtrastanti situazioni.

Q u a n d o l a S p i n o l a i n s e g n a v a a v i v e r e

idateci un po ̓di severitàGianluigi Zeme

Courbet, Ritratto della piccola Juliette, 1841.

R

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G u a z z o r a

A Guazzora, la scomparsa di Luigi Ricci,avvenuta il giorno 11 gennaio 2006 allʼetà di81 anni, ha destato commozione e tristez-za. Profondamente legato al paese doveha sempre vissuto con la famiglia, da qual-che anno si era trasferito a Chiavari pressola figlia M.Grazia ed il genero Pier Giorgio,per motivi salute. Tutti lo ricordano per il suotemperamento gioviale e sereno, per la suadisponibilità, cordialità e bontà dʼanimo.Oltre a queste autentiche doti, a GuazzoraLuigi verrà ricordato per il suo amore per lamusica e per il canto, passione che ha col-tivato soprattutto nellʼetà della pensioneattraverso la sua presenza attiva e puntua-le nella corale parrocchiale e animando -come solista - la Messa domenicale. In occasione del suo ultimo viaggio aGuazzora per la liturgia del commiato, èstato accolto con affetto da numerosi paren-ti e amici, nonché dalle note dellʼorgano eda alcuni cantori con i quali per tanti anni hacondiviso le più significative ricorrenze reli-giose.

T.B.

La particolare devozione deiguazzoresi alla Madonna diLourdes è riconducibile alla

presenza, nella parrocchiale, dellagrotta della Vergine che risaleallʼanno 1909 quando il compaesanoDon Carlo Balladore la fece edificarein rendimento di grazia. Da allora ilgiorno 11 febbraio ha semprerappresentato, per la piccolacomunità, una ricorrenza celebratacon solennità dai parrocchiani e dauna notevole presenza di fedeliprovenienti da frazioni e paesi vicini.Negli anni la festa - preceduta da unapartecipata novena - ha sempre vistola presenza dei diversi Vescovidiocesani o dei Vicari, accolti congioia ed entusiasmo dal parroco edalla popolazione. Come nonricordare la partecipazione per moltianni di Mons. Libero Meriggi cheportava la sua calorosa e convintaparola sulla devozione a Maria eunʼefficace testimonianza sulla suaesperienza missionaria! Come nonricordare le significative presenze delVescovo Ausiliare Mons. Angeleri, diMons. Canestri, di Mons. Rossi, diMons. Bongianino!

Dallʼinizio del ministero nella Diocesidi Tortona, su invito di Don Opilio,lʼattuale Vescovo Mons. Canessa, condisponibilità e dedizione, ha datocontinuità alla tradizione e anchequestʼanno non ha voluto mancarealla Messa solenne celebrata ilpomeriggio didomenica 12febbraio,unitamente alparroco DonCostantino e aldiacono Ernesto. Come sempre lafesta era statapreparata dallanovena guidatadalla Prof.ssaPiera Contardi edalla Liturgia dellaParola celebratadal diacono ilpomeriggio dellʼ 11febbraio, giornodellʼApparizione. Il giorno 12, in una chiesa addobbataa festa e con una grotta ricca di fioridonati dai parrocchiani, lacelebrazione, animata dal coro

parrocchiale e guidata alla tastiera daGuido Coscia, ha visto lapartecipazione di tanti fedeli, delSindaco e dei componentidellʼAmministrazione comunale. Al termine della funzione religiosa,presso lʼEdificio Tagliacarne, la stessa

Amministrazione ha gentilmenteofferto un piacevole rinfresco, qualemomento di fraterna convivialità.

T.B.

FESTEGGIATA LA MADONNA DI LOURDES CON MONS. VESCOVO

Il 4 febbraio anche a Guazzora, durante la liturgia domenicale,è stata celebrata la giornata della vita, organizzata in sintoniacon lʼUnità

pastorale “S. LuigiOrione”. Oltre aduna specificariflessione sullaricorrenza da partedel diacono, allaconclusione dellacelebrazione sonostate vendute n.100 primule, fioreprimaverile esimbolo della vitache nasce. Il ricavato pari aEuro 355,00 è stato devoluto al Centro di aiuto alla vita che hasede a Castelnuovo presso lʼIstituto Don Orione. Come giàavvenuto il giorno 8 dicembre, in occasione della festa delle“100 torte”, la generosità dei parrocchiani è stata così elevatache qualcuno è rimasto senza primule o ne avrebbe acquistatodi più. Quindi….alla prossima occasione!

RICORDATA A GUAZZORA LA GIORNATA PER LA VITA

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Augurio mantovano

Don Benito Regis è lʼulti-mo sacerdote che laComunità castelnovese

ha espresso. Nellʼormai lonta-no 1952 ha celebrato inmezzo a noi la prima messa.Fu per noi ragazzi un avveni-mento indimenticabile: erauno di noi che saliva allʼaltaredi Dio, come recitava lʼiniziodella S. Messa in latino, e sitrovava …dallʼaltra parte,rispetto a noi che servivamo.Per il Prevosto Don Bianchiera il settimo ragazzo che por-tava al sacerdozio: allora nonsi poteva pensare che, perCastelnuovo, sarebbe statolʼultimo. Scelto come segretario dalVescovo Mons. Ferrari, loseguì prima a Monopoli, inPuglia, poi a Mantova , doverimase fino ai nostri giorni.Attualmente dirige il settima-nale diocesano La Cittadella.Perché lo ricordo? Mi ha colpi-to qualche pensiero espressoa modo di augurio, dopo averletto la presentazione dellavolta della navata centrale inParrocchia. Ricordando quellʼantro buio che era la ChiesaParrocchiale negli anni dellanostra fanciullezza ed adole-scenza, afferma che “le vie diDio non sono le nostre vie” se,malgrado tutto, fu abbastanzaaccogliente e protettiva percustodirci nella Fede. Le ottobeatitudini rappresentate nellelunette hanno operato anostra totale insaputa (chi riu-sciva a leggerle?) , aiutandociad intuire, se non proprio acapire, da che parte stesse ilbene che cercavamo e qualefosse il senso del nostro cer-care. Conclude augurando ai giova-ni dʼoggi, che possono legge-re con chiarezza sulle paretidella loro chiesa la via dellavita , la possono riconoscerenel messaggio evangelico, econseguentemente testimo-niarla.Abbiamo riempito il contenito-re con le feste di Natale, e poi

con la Giornata della Vita. Nondevono essere episodi, maprologo dʼun rinnovamentodella vita parrocchiale. Non sitratta solo di solennizzare fun-zioni o resuscitare tradizionidel passato. La Via della Vita,per tutti, cristiani e non cristia-ni, deve trovarvi il suo centro.Guardando avanti, compren-dendo ad attualizzando ilmessaggio del Vangelo.

NotaSta scritto sul retro dellʼaltaremaggiore che la consacrazio-ne della Chiesa è avvenuta il16 luglio 1622. Non cʼè ragio-ne di dubitarne. Tuttavia , èanche vero che , in quel gior-no, cadeva il millesimo annodʼun avvenimento importanteper la comunità islamica, quel-la fuga di Maometto, da cui sifa partire lʼera mussulmana. Il16 luglio è il loro Capodanno.Niente più che un caso…

Medioevo

Se ne parla molto. Quasisempre a sproposito. Ilibri di storia lo limitano

con due avvenimenti, la cadu-ta dellʼimpero romano dʼocci-dente e la scopertadellʼAmerica ( 476 – 1492 ).Sono circa mille anni, neiquali, secondo un pigro,incoerente modo di pensare,regnò il buio, lʼignoranza, elʼumanità visse unʼesperienzavuota, inutile. Tutto falso, macreduto. Al punto che oggi chimarcia controcorrente (visono validi motivi per farlo) èconsiderato di mentalitàmedievale. Iniziò il medioevo con impo-nenti immigrazioni di popola-zioni dallʼEuropa settentriona-le. Popoli che non vennero persopprimere una civiltà, peral-tro moribonda, ma percostruirne una nuova.Silenziosamente, nei mona-steri, uomini e donne di cultu-ra raccolsero e conservarono idocumenti del passato.Dallʼaltra sponda del

Mediterraneo gli Arabi feceroproprie e migliorarono leconoscenze del mondo greco.Poi si scontrarono, ai Pirenei,con gli europei, e sʼarrestaro-no. Ma lʼarte, la scienza non sifermarono. Nacque un mododiverso di intendere la civiltà.Sono medievali, nella Storiadella Chiesa, San Benedetto,San Tommaso, SanFrancesco, San Bernardo, etanti, tanti altri: MagisterAlbertus, con il portale ed icapitelli antichi dellaParrocchiale, è vissuto nelmedioevo. Fu medievaleGiotto, e Dante con Petrarca eBoccaccio. E perfinoLeonardo. Matteo Bandellonacque nel Medioevo;Colombo partì per la sua spe-dizione che era ancoramedioevo.E come viveva il popolo? Unacosa è certa, non mangiavapolenta, seduto su balle dipaglia, con i muri delle abita-zioni coperte di sacchi di iuta.Questa è solo unaRievocazione storica , dove lagente si maschera con costu-mi rinascimentali e marcia alsuono di tamburi barocchi.Abbiamo conservato alcuneabitazioni del tempo.Massicce, eleganti, con gliinterni distribuiti propriamente.Colombo avrebbe portatomais e patate in Europa dopoil suo primo viaggio. PietroOrsi progettò la sua primaimballatrice agli inizi del seco-lo XX. Se una rievocazione ha ilcompito di fare rivivere la sto-ria, dovrebbe riferirsi a perso-naggi veri. Cito a caso ilCarmagnola, Borso DʼEste,San Bernardino da Siena, o glieroici anonimi castelnovesiche si opposero, venti controseimila, a Carlo VIII , chestava tornando scornato inFrancia, e li sterminò allaCadè. E perché non ricordare,qualche secolo prima, il pas-saggio del corpo diSantʼAgostino nel nostro terri-torio, verso la città di Pavia? Ilnostro medioevo è ricco, nonha bisogno di surrogati.

Incontri

Èuna mattina di questaincipiente, precoce pri-mavera. Una giovane

mamma si presenta in canoni-ca, con una bimba dʼun paiodʼanni per mano, ed un picco-lo nel passeggino. Avrà qual-che mese, ma sa già sorriderealla mamma: come accadevaal puer virgiliano della IV eclo-ga. Due millenni or sono; lavera umanità non cambiaattraverso i secoli.La signora cerca del Parroco.Ha una segreta richiesta, che,senza volere, ascolto.“Vorrei spostare di due mesi ladata del battesimo”, dicequasi vergognosa. “Ci sono problemi in famiglia?”le chiede il Parroco. “Qualcosa che per noi è moltoimportante, il vestito del batte-simo. Da qualche settimanaho perso il lavoro, e con unasola paga mensile ci si muovecon una certa fatica…”“Potrebbe supplire laParrocchia” propone ilParroco.“Non è la stessa cosa. Per noiil Battesimo è una cosa seria:Un poʼ come il matrimonio,quando era per sempre. Quelvestitino è come lʼabito dellasposa. Il bambino crescerà,vedrà le fotografie della ceri-monia e capirà perché così lovollero papà e mammadavanti al Signore. Il nostronon è un capriccio, ma un attodi fede.Il Parroco ha capito. Sposta ladata.Noi, fuori, ma non troppo, dalpiccolo dramma, pensiamoche esista in Italia unMinistero della Famiglia. Le famiglie sembrano oggi deireperti del passato, ingombri.Speriamo in una concreta eonesta inversione di tenden-za, non tanto politica, masociale e culturale.

c r o n a c h e c a s t e l n o v e s idi L. Stella

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Eʼ questo il primo rendiconto presentato unitamente allʼelenco dettagliato delle singole operazioni di entrata e di uscitaverificatesi nel corso dellʼintero anno di riferimento così come registrate quotidianamente sul libro cassa. Questa èsenzʼaltro la caratteristica che lo distingue da tutti gli altri precedenti.

Altra particolarità sta nel fatto che lʼanno considerato è stato interessato da una attività eccezionale in quanto ad opere dirifacimenti e di restauri alla chiesa parrocchiale: da qui deriva un notevole incremento del movimento finanziario. Infatti ilgiro di cassa fra entrate ed uscite raggiunge lʼammontare di € 599.074,64 mentre era stato, lo scorso anno, di soli €381.857,27.Il risultato economico netto della parte ordinaria è stato pressochè uguale allo scorso anno (€ 9.461,62 contro € 10.850,20)perché al calo delle entrate di € 3.310,43 ha fatto fronte la diminuzione delle uscite di € 2.121,85.Eʼ giustificabile il calo delle entrate ordinarie dato che la munificenza dei fedeli è stata fortemente influenzata dalla necessi-tà delle spese straordinarie, principalmente per i restauri della navata centrale, quanto lusinghiera è la diminuzione dellespese, per ovvie ragioni.I dati esposti nel rendiconto danno idea della entità delle offerte complessivamente raccolte, di importi veramente soddisfa-centi, e che fanno ben sperare per la prossima copertura del deficit tuttora esistente fra entrate e spese per le opere di carat-tere straordinario. Lʼaltra specifica relazione sui lavori chiarisce meglio sia le entrate che le uscite a questi relative..Per finire si può dire che effettivamente un approfondito esame su alcune tipologie di spesa, ovviamente della parte ordina-ria, potrà portare, nel prossimo futuro, ad un maggior contenimento delle uscite, con tutto vantaggio del bilancio stesso.

RELAZIONE SUL RENDICONTO ANNO 2006

PARROCCHIA DEI S.S. PIETRO E PAOLO IN CASTELNUOVO SCRIVIARENDICONTO DI CASSA ANNATA 2006

PARTE PRIMA - ENTRATA

01) Movimenti per conto di terzi 5.594,22incassi per conto e rimborsi spese anticipate 5.594,22

02) Rendite di titoli e altri proventi finanziari 49,47interessi attivi bancari 49,47

03) - 04) Rendite di terreni e fabbricati 0,0005) Offerte per celebrazione sacramenti 41.955,00

per battesimi 2.420,00per prime comunioni,cresime,matrimoni 695,00per funerali 8.660,00per intenzioni S.Messe 30.180,00

06) Benedizione delle famiglie 18.562,2107) - 8) Questue in occasione di funzioni liturgiche 33.069,28

in mormali funzioni nella parrocchiale 21.843,05in occasione battesimi, prime comunioni, cresime, matrimoni 1.132,46in occasione di funerali 5.360,85in occasione distribuzione ulivo nella Domenica delle Palme 1.043,50in funzioni presso il Santuario della Madonna delle Grazie 3.689,42

09) Collette obbligatorie 4.546,59Giornata dellʼInfanzia Missionaria 321,00Giornata per la Terra Santa 478,17Giornata per la Carità del Papa 416,00Giornata per lʼUniversità Cattolica 361,42Giornata per le Missioni nel mondo 2.160,00Giornata Pro Seminario 810,00

10) Altre offerte libere 6.629,45per la chiesa parrocchiale 5.323,67per il Santuario della Madonna delle Grazie 1.305,78

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11) Offerte per attività pastorali parrocchiali 7.787,06per la stampa e la diffusione del “Bollettino Parrocchiale” 2.465,00per la diffusione della stampa cattolica 2.900,06per la carità parrocchiale 2.272,00per opere missionarie parrocchiali 150,00

12) Offerte in cassette 18.515,17candele votive nella chiesa parrocchiale 17.363,35candele votive nel Santuario della Madonna delle Grazie 1.151,82

13)-14) Contributi per opere di straordinaria amministrazione 141.486,09da Enti Regionali per lʼoratorio giovanile 4.525,00da Comune di Castelnuovo S. per restauri navata centrale 1.997,00da Compagnia S.Paolo di Torino,per restauri navata centrale 63.000,00da colletta parrocchiale per restauri navata centrale 52.759,09da colletta parrocchiale per rifacim.impianto di riscaldamento 2.555,00da offerte di fedeli benefattori per ripristino “Cappella Lunga” 16.650,00

15) Contributi per la gestione dellʼOratorio giovanile 8.777,43netto da gestione attività interna 2.879,93offerte di privati benefattori 5.897,50

16) Entrate per storni di spese non dovute 568,08

Totale delle entrate 287.540,05

PARTE SECONDA - USCITE

01) Manutenzione ordinaria 16.280,13per fabbrica,impianti,macchine,arredi chiesa parrocchiale 7.790,32pulizia chiesa parrocchiale 2.994,71per fabbrica ed arredi Santuario Madonna delle Grazie 401,00per fabbrica,impianti,macchine,arredi casa canonica 3.326,40pulizia casa canonica 1.767,70

02) Manutenzione straordinaria 174.851,19rifacimento impianto di riscaldamento 43.152,00ripristino “Cappella Lunga 19.137,00restauro della navata centrale 104.650,00opere a impianto campane e alla casa canonica 7.912,19

03) Imposte,tasse e tributi locali 4,56ritenute su interessi attivi bancari 4,56

04) Assicurazioni 5.524,50incendio e rischi diversi 1.941,82R.C.T. 3.034,68furti 548,00

05) -06) -07) Spese ordinarie di culto 21.763,26acquisizione di ostie,vino,cera, ornamenti floreali 2.977,83materiale vario e arredi liturgici per sacramenti 1.156,39acquisto ulivo per la domenica delle palme 871,00musici ed omaggi ai chierichetti 403,04celebrazioni da titolari parrocchia 8.892,00celebrazioni da esterni 7.463,00

08) -09) Remunerazioni a titolari parrocchia 11.935,00quota canonica di competenza del Parroco 3.684,00quota canonica di competenza del Vice Parroco 1.925,00spesa vitto titolari parrocchia 6.326,00

10) -11) -12) Remunerazione personale esterno 4.690,00impiegato amministrativo (remunerazione e contribuzione) 4.490,00prestazioni di carattere occasionale 200,00

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B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 9Marzo - Aprile 2007

13) Conduzione ordinaria delle strutture 14.664,88acquedotto comunale 628,00tassa comunale rifiuti solidi 179,00energia elettrica chiesa parrocchiale 3.323,39energia elettrica per il Santuario della Madonna delle Grazie 381,93energia elettrica casa canonica 1.073,64gas metano per riscaldamento chiesa parrocchiale 3.057,09gasolio per riscaldamento chiesa parrocchiale 770,00gas metano per riscaldamento e servizi casa canonica 4.848,83carburante,ricambi ed accessorie per autopullmino 403,00

14) -15) Oneri per attività pastorale parrocchiale 21.253,29stampa e diffusione “Bollettino Parrocchiale” 9.671,10opere missionarie parrocchiali 1.005,16servizi e materiale didattico per catechismo 2.251,66diffusione stampa cattolica 7.625,37contributo per manifestazioni pro parrocchia 700,00

16) Spese generali amministrative 10.832,99bolli,postali e tassa autopullmino 608,81cancelleria,cartoleria,copiatrice e ciclostile 2.568,25giornali,riviste e libri 1.166,05commissioni bancarie 821,47acquisto mobili e macchine dʼufficio 2.379,64telefoniche interne ed esterne 2.168,70perdita per furto di contante dai locali della casa canonica 1.120,07

17) Movimento per conto di terzi 5.685,28anticipo di spese e rimesse di incassi 5.685,28

18) Erogazioni caritative 7.925,92carità parrocchiale 3.379,92trasferimento delle collette obbligatorie 4.546,00

19) Conduzione oratorio giovani e locale teatro 16.123,59attività ricreative 2.268,95contributo dellʼoratorio per allestimento presepe vivente 1.366,00acquisto e manutenzione arredi,impianti e macchinari 3.819,60energia elettrica 1.837,60gas metano per riscaldamento locali oratorio 3.546,37gas metano per riscaldamento locale teatro 3.191,07acquedotto comunale 94,00

Totale delle uscite 311.534,59

CONTO ECONOMICO DELLʼANNO 2006

Totale delle entrate dellʼanno 287.540,05detrazione entrate movimento per conto terzi 5.594.22 detrazione entrate manutenzione straordinaria 141.486.09 147.080,31Totale entrate parte ordinaria dellʼanno 140.459,74

Totale delle uscite dellʼanno 311.534,59detrazione uscite movimento per conto terzi 5.685.28detrazione uscite manutenzione straordinaria 174.851.19 174.851,19Totale uscite parte ordinaria dellʼanno 130.998,12

Risultato economico dellʼanno 2006 9.461,62Scoperto finanziario al 31/12/2006 (offerte meno spese) 64.822,00

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DESCRIZIONE LAVORI SPESAPREVISTA

S.A.L.FINALE

PAGAMENTIANNO 2005

PAGAMENTIANNO 2006

PAGAMENTIANNO 2007

RIEPILOGO DELLE SPESE RELATIVE AI LAVORI ESEGUITI NEGLI ANNI 2005 E 2006

Ripristino impiantoAmpliamento impiantoTotale spesa € 65.152

Nuova pavimentazioneImp. di riscaldam. proprioRiattamento CappellaTotale spesa € 22.884

Noleggio ponteggiCicli pittoriciLavori accessori ediliIlluminaz. e automaz. oblòPiano di sicurezzaVarie ed accessorieTotale spesa € 183.447

Totali generali € 271.483

58.0006.00064.000

6.5007.0003.00016.500

34.540117.2382.40015.0002.2002.200173.578

254.078

57.8136.18465.152

9.5006.5006.88422.884

34.540115.2002.20028.6202.200687183.447

271.483

16.500

16.500

0000

0000000

16.500

41.997

43.152

9.5006.5003.13719.137

26.95068.20008.8130687104.650

166.939

05.5005.500

003.7473.747

7.59047.0002.20019.8072.200078.797

88.044

R i f a c i m e n t o i m p i a n t o d i r i s c a l d a m e n t o

R i p r i s t i n o C a p p e l l a L u n g a

R e s t a u r o N a v a t a C e n t r a l e

Sono iniziati nel Settembre del 2005 i lavo-ri per il rifacimento dellʼimpianto di riscal-damento che fin dal novembre 2004 era

stato fermato per il noto guaio alle condutture.Questo impianto, rimesso in attività nelGennaio del 2006, ha comportato ulterioriscavi per il suo potenziamento con il raddoppiodelle bocche di uscita dellʼaria calda ed haavuto quindi definitivo compimento solo nelDicembre 2006. Nel corso di questa secondafase di opere si è verificato lʼinconveniente delrinvenimento della tomba degli Acerbi (di cui èstato ampiamente riferito sul n.11/12 del“Bollettino “), fatto che ha notevolmente ritarda-to lʼandamento dei lavori. Ora comunque lʼim-pianto di riscaldamento è tornato in piena effi-cienza con ampia soddisfazione di tutti. Anchela spesa ha avuto un aumento ma è statacomunque contenuta pressochè nei limiti delleprevisioni. Il suo definitivo ammontare è statodi € 65.152. Le offerte pervenute con lʼespres-sa destinazione per il pagamento di esse,finʼora, ammontano a € 40.825Conseguente è stata la necessità di ripristinarela cosidetta “Cappella lunga” messa sossopradai lavori di rifacimento dei cunicoli per il riscal-damento. Qui la previsione è tata sfondata acausa dei numerosi imprevisti e dei migliora-menti voluti . La spesa complessiva è stata di€ 22.884 contro una previsione di € 16.500.Conclusione è che ora la “Cappella lunga” èuna entità a se stante, nel più ampio contestodella chiesa parrocchiale, agevolmente funzio-nante ed accogliente ancor più di prima e serveegregiamente per le funzioni quotidiane con

poco concorso di pubblico. Il contributo allaspesa da parte della popolazione è stato, anco-ra una volta, rilevante dato che le offerte “adhoc” sono state di € 17.250Nel maggio del 2006 è iniziato il restauro dellanavata centrale. Eʼ stata questa unʼoperazionedi grosso impegno sia sotto il profilo tecnicoche finanziario. La progettazione era pronta datempo ma il suo finanziamento era inesistente.A vincere ogni esitazione a dare esecuzioneallʼiniziativa è stato decisamente il provviden-ziale contributo di € 70.000 deliberato ( nel-lʼambito del bando “Cantieri dʼArte – beni arti-stici in Piemonte e in Liguria”) dalla“Compagnia di San Paolo” di Torino. La previ-sione di spesa era di € 173.578 perciò lasomma mancante sarebbe stata forse tropporilevante e questo motivava le tante esitazionidei più prudenti. In una riunione unificata dellaCommissione Affari Economici, del ConsiglioPastorale e della Commissione Lavori, tenuta-si in data 7 marzo 2006, la decisione è statapresa con lʼadesione piena del Parroco: decisi-va è stata la convinzione che la comunitàcastelnovese non avrebbe fatto mancare il suomunifico appoggio.La necessità dellʼopera di restauro, la tecnicausata e le difficoltà incontrate nel corso deilavori sono state largamente e lodevolmenteillustrate dagli scritti sui “Bollettini”, nelle serateculturali tenute in SantʼIgnazio e dallʼappositapubblicazione curata dal Prof .Brunetti e diffu-sa in occasione della riapertura della chiesa.La spesa totale è stata di € 183.447, cioèsuperiore di € 9869 della previsione e ciò solo

a causa dellʼattuazione di un più idoneoimpianto di illuminazione preferito, in fase ese-cutiva, a quello adottato nelle previsioni risulta-to inadeguato. Quindi anche in questa tipologiadi lavori le cose si sono svolte, praticamente,secondo le attese. Il concorso pubblico è stato,finʼora, pari ad un ammontare di € 76.586 e siha ragione di sperare che esso continui ancoraper molto tempo.Con attenzione quindi ai tre tipi di lavori è pos-sibile trarre queste considerazioni: 1) la spesa complessiva è stata di € 271.483ed è stata ritenuta compatibile con le previsio-ni;2) le offerte pubbliche, a copertura di essadestinate, sono state di € 134.661 in cica dueanni;3) la contribuzione di Enti diversi è stata di €72.000;4) lo scoperto finanziario è ancora di €64.822 al quale viene fatto fronte, finʼora,con lo scoperto di c/c bancario a suo tempoconcordato;5) Tutti i fornitori sono, o saranno, saldati neitempi previsti contrattualmente.Un chiaro invito viene quindi doverosamenterivolto ai generosi fedeli della comunità caste-novese di non dimenticarsi, in questo prossimofuturo, dei bei lavori fatti e finiti e quindi di con-tinuare a concorrere ancora, come per il passa-to, a far fronte a queste necessità. Anche per-ché, come ben noto, sullo scoperto di c/c ban-cario maturano interessi che vanno ad aumen-tare il debito. Ecco,di seguito, il prospetto riepi-logativo delle spese e dei lavori.

I LAVORI NELLA PARROCCHIALE NEGLI ANNI 2005 E 2006

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Per la cristianità è la ven-tinovesima giornata. FuPaolo VI ad istituirla. A

Castelnuovo, è la prima voltache la sentiamo viva, presen-te. Lʼanno scorso, lʼaperturadella Casa di Accoglienza perla Vita e la Famiglia, nelnome di San Luigi Orione, fuunʼoccasione per trattaredella vita, un argomento chesta diventando drammatico. Itanti problemi che laParrocchia stava affrontandonon consentirono di dare allaGiornata lʼattenzione chemeritava. Questʼanno lʼUnitàPastorale San Luigi Orione siè schierata in prima fila. È unmomento difficile per i difen-sori della vita e della personaumana. Spira , particolarmen-te in Italia, unʼaria di morte, didistruzione, di disinteresse. Imezzi di comunicazione checontano sono tutti schieratiper unʼidea egoistica dellʼesi-stenza,che porta a credereintruso chiunque chieda spa-zio (se deve nascere) oppureassistenza, se è infermo. Lasua indesiderata presenza sirisolve con una soppressione.Il bimbo che ancora non ènato può condizionare la tran-quillità del nostro futuro? Nonlo si fa nascere. Tanto, quasinon lo si vede, non esiste. Ilmalato? Speso è lui stesso achiedere di morire. A tanto lospinge il disamore del prossi-mo. La Chiesa difende la vita,dal suo sbocciare alla suanaturale conclusione. Tantisono gli interessi che urta.Allora, le si chiede di tacere.È una legge naturale che chinasce inetto abbia bisognodellʼaiuto dei genitori. Tale è ilbimbo dʼuomo, il gattino, ilrondinino… Due esseri lo aiu-tano a crescere fino al rag-giungimento della sua indi-pendenza. Per lʼorsacchiottodura due anni. Il pulcino digallina bada a sé dopo ungiorno di vita: il gallo neanchepensa a fargli da padre.I nemici della vita detestanola famiglia. Ne rendono la vita

difficile, inventano in parallelofalsi modelli , atti a squalifi-carla. I fautori della famigliadevono tacere, paladini dʼunpassato superato. Solo laChiesa è dalla loro parte.Alla società di morte italiana(sia essa parlamento nazio-nale, regione , provincia, pernon citare gli enti più piccoli)non piacciono i bambini, lefamiglie, gli anziani, perchérompono. A me rompe che siaessa a rappresentarmi. Indemocrazia , è la maggioran-za a governare, e si forma sulvoto dei cittadini. Che scelgo-no in modo oculato, ragiona-to. Tuttavia, personalmentenon mi ritrovo in quanto lasocietà italiana propone ….Veniamo alla tre giorni castel-novese.La prima sera, ha parlato DonFortunato Di Noto. Tema: videla loro sofferenza, e si presecura di loro. Bambini che scompaiono, eper sempre, oppure sfruttatida adulti senza scrupoli, con-vinti della loro potenza, per-ché hanno denaro, moltodenaro. Favorevoli a sfascia-re le famiglie, per essere piùliberi nelle loro turpi azioni. Adessi non passa per la mentedi essere di fronte ad essereumani, con una dignità chenon deve essere calpestata.Sono cose. Siamo giunti, allaconclusione del discorso, conuna convinzione. Non dobbia-mo tacere! Essi sono forti, ric-chi, potenti. Ma non padroni.Hanno a disposizione lʼim-

menso potere dei mezzi dicomunicazione, che manipo-lano a piacimento. Con suc-cesso. Dobbiamo reagire.Anche con coloro che passa-no dalla loro parte. DonFortunato ci dice di non esse-re passivi, di non aver paura.Chi sta dalla parte della vita ècon Dio.Veglia di preghiera la sera delsabato. Colpiscono due fatti.La massiccia, ma discretapresenza delle suore di DonOrione ci fa sospettare cheLui, di lassù, abbia deciso dirisvegliare la sua Cafarnao.Da uno schermo si susseguo-no slogans sulla vita. Tanti.Sembra di tornare indietro diquarantʼanni . I giovani di allo-ra non avevano paura dellavita. Incoscienti? No, fiducio-si. I politici che si erano datida fare per ricostruire lanazione dalle rovine dellaguerra avevano loro passatauna dose di fede nelfuturo.Poi venne il sessantot-to, e si cambiò modo di pen-sare, di vivere. Rompere unvaso prezioso è facile, rimet-terne insieme i cocci è spes-so impossibile. Sabato sera siè pregato per la vita. I presen-ti erano sinceri. Non molti. Mase convinti, potranno esserelievito per un futuro migliore.Domenica. Non mancheran-no altre occasioni per riempi-re quel contenitore rinnovatoche è la Chiesa parrocchiale.Lʼoccasione odierna è stata,tuttavia, unica. La Giornataper la Vita ha consentito, per

un giorno, che la Parrocchialedivenisse il Centro dellaDiocesi. Non è retorica: iCentri dʼaccoglienza sono tre,e uno è a Castelnuovo; erapresente con noi il Vescovo.La Chiesa era piena di primu-le, simbolo di primavera e divita nascente Sul sagrato,erano offerte ai fedeli. I pre-senti erano tanti, a confortarechi aveva scelto di celebrarela Vita. Il Vescovo sceglie luipure il tema della Vita, e ciconfessa di voler seguire unatraccia scritta, tanta è lʼimpor-tanza, oggi, dellʼargomento.Ci sentiamo pecore non piùabbandonate, il Pastore è connoi. Difende la verità, comeebbe a fare, nello stesso tem-pio, San Bernardino, e intempi più recenti San LuigiOrione. Non ci sentiamo piùsoli. Credemmo un temponella famiglia: non siamoreprobi, come vorrebbe farcredere certa pubblicistica.Senza di noi, lʼumanità sareb-be più povera.Nel nostro intimo qualcosa cirode. Perché i dissidenti nonsi chiariscono con sé stessi econ gli altri? Perché il cardi-nale , che ha dubbi su unalegge di morte, va a confidar-si sul giornale laico che lostrumentalizza , e crea confu-sione tra i fedeli? Cʼè un quo-tidiano cattolico che saprebbepiù adeguatamente guidareun dialogo costruttivo. Perchéchi, nellʼinterno della Chiesa,se dissente, preferisce il pet-tegolezzo ad una chiaradiscussione? Vorremmo piùchiarezza e meno confusio-ne.Un passero cinguetta sul-lʼabete che cresce in cortile.Non si è accorto che il mes-saggio che dà lʼattuale stagio-ne può non essere segnodʼimminente stagione del-lʼamore. Ma lui non lo sa,crede nella vita e pensa siaarrivato il suo momento Se vicrede un passero, perché noinon dovremo essere dameno.

A C a s t e l n u o v o l a G i o r n a t a p e r l a v i t a

D i a m o v a l o r e a l l a v i t a

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G u a z z o r a

LLE DONNE DI GUAZZORA FESTEGGIANO Lʼ8 MARZO

La sera dellʼ8 marzo le ragazze e le donne di Guazzora si sono incontrate presso la locale pizzeria “DelPozzo” in occasione della festa della donna. Lʼappuntamento, che in paese nel passato rappresentavauna tradizione, si era interrotto da alcuni anni; nelle scorse settimane è stato rilanciato ed ha subito ri-tro-

vato ampio consenso. Lʼ iniziativa è stata del tutto spontanea ed è nata da un gruppetto di donne che, al ter-mine della messa domenicale, lʼ ha proposta come occasione di incontro e di ritrovo. Il “passa parola” ha fun-zionato e la comunicazione in pochi giorni si è diffusa fino ad arrivare ben presto ad una cinquantina di adesio-ni. Eʼ stata una serata che ha consentito alle guazzoresi e ad alcune amiche giunte da fuori, di incontrarsi, di tra-scorrere qualche ora in serenità e di tornare a casa con lʼimmancabile rametto di mimosa fatto trovare in cia-scun posto a tavola, come dono della pizzeria.A Guazzora si è scelto di festeggiare con un momento conviviale: del resto la festa della donna, ovunque, rap-presenta unʼoccasione di incontro e di socializzazione “al femminile” di tipo culturale, politico, ricreativo. Una festa che, nata nellʼambito della società civile, può trovare un significato anche di tipo religioso rivolgen-do lo sguardo a Maria, Donna prescelta da Dio per divenire Madre di Gesù. Lo stesso Papa Giovanni Paolo II nel 1995 ha indirizzato alle donne del mondo intero la famosa lettera dal tito-lo “Grazie a te o donna!” Un documento unico che passerà alla storia per come il Pontefice è riuscito a tratta-re i temi “ della dignità e dei diritti delle donne, considerati alla luce della parola di Dio. …” con la toccante affer-mazione conclusiva: “il futuro della Chiesa del terzo millennio non mancherà certo di registrare nuove e mira-bili manifestazioni del genio femminile”.

Per tramandare ai posteri il ricordodʼun avvenimento importante cʼèniente di meglio che scolpirlo su

marmo. Se il protagonista, poi, è un

uomo degno dʼessere ricordato, la sto-ricità è garantita. Basta studiare i docu-menti che vi fanno corona.Non sempre è così.Uno entra nella Chiesa parrocchiale e

si imbatte in un lungo racconto storicodettato, si evince dallo scritto e si leggenei testi di storia locale, dal PrevostoGiulio Antonio Costa nel 1623. Soloche in quellʼanno era Parroco FilippoQuirino Grassi, ispiratore della ricostru-zione della chiesa, e vissuto, negli annisuccessivi, quando la peste colpì ilnostro borgo. Come si spiega lʼincon-gruenza? Siccome del Parroco Grassisono pieni gli scritti dei registri parroc-chiali (ha perfino sottoscritto lʼatto dimorte di Ambrogio Spinola, nel 1630),bisogna chiedere aiuto ai documenti .Così si scopre che il PrevostoFornasari, il 16 settembre 1837, hainventariato per conto delle autoritàcivili di Torino (allora capitale dellostato) tutte le iscrizioni di alcune nostrechiese (parrocchiale, S. Ignazio, S.Domenico). Nella copia rimasta inarchivio risulta che allʼingresso dellachiesa parrocchiale, porta principale,cʼera una tela riportante una scritta cheripeteva il contenuto della lapide chestiamo considerando: il testo è piùesteso, si cita lʼimperatore Federicocome benefattore, si parla del ricono-scimento, ad opera del Papa Paolo V

dei meriti della Parrocchia, che divieneinsigne, anno 1618, e cʼè in chiusurauna data, 1673, che ristabilisce il rispet-to della storia, perché in quellʼannoGiulio Antonio Costa era Prevosto diCastelnuovo.Al posto della lapide che stiamo consi-derando ne esisteva unʼaltra, che cele-brava i grandi meriti del PrevostoCosta, spostata quindi dopo il 1837;era datata 1681. Tra le iscrizioni ricordate vi sono quelledella Cappella lunga, una che trattavadellʼarrivo da Piacenza delle reliquie diSan Desiderio, sulla facciata sinistradel presbiterio, datata 1600 (non esistepiù), quella dietro lʼaltare maggiore,datata 1723 (nascosta in parte dallabase del Crocifisso)Non è citata la lapide che ricorda laconsacrazione del 1622: quindi deveessere stata collocata posteriormente.In conclusione, bisognerebbe postdata-re la lapide del Prevosto Costa di cin-quantʼanni. Unʼoperazione che anche ilParroco Fornasari ha fatto nel suomanoscritto.

L. S.

U n a d a t a s b a g l i a t a

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Suffragio defunti

N.N. 15.- Lorenzo (ricordando ilnonno Remo) 50.- N.N. 15,- MariaNocchio 25.- N.N. 50.- FamigliaRolandi 200.- Feliciano Fasanaro50 + 30.- Elena Fasanaro eGiovanni Celegato (ricordandoAnnamaria ) 50.- Angela Mutti 30.-Rapetti 50.- Agnese Alfarano(ricordando Maria Donato) 20.-Anna Rossi 50.- Dino Rossi 25.-N.N. 20.- N.N. 15.- AugustoContardi 50.- N.N. 50.- N.N.100.- M. Teresa Casonato 10.-Albertina e Giuseppina Granelli50.- Carla Taverna 30.- SilviaTurioni 30.- Angelo Stella 20.-Mario Stella 20.- CarmelaCotroneo 20.- Marcellina Taverna40.- Lina Rosotti 50.- Rita Pagella30.- Raffaella Arena 20.- N.N.20.- N.N. 150.- I nipoti diGiuseppe e Rosa Grassi 10.-Famiglia Lazzaro 50.- FamigliaDitto 100.- Famiglia Saviolli 50.-N.N. 20.- Sandra Ghibaudi (ricor-dando la Mamma) 100.- CeciliaSacco 15.- Piera Bassi 25.-Familiari di Gino Rossi 50.-Francesco Prima 20.- FamigliaGhibaudi 20.- Elsa in memoria diEugenio 20.- N.N. (ricordandoGiancarlo Parodi) 100. - FamigliaBloise 50.- Maurizio Cairo 20.-Cervetti (Guazzora) 30.- GiannaCurone 100.- Famiglia Marras20.- Lidia Pelizza 25.- FamigliaCanalia 150.- Usai 30.- AdaConcaro 25. - N.N. 100.- N.N.40.- Maria Pavan 30.- N.N. 50.-Fratelli Talpo, ricordando il PapàGuerrino 50.- La figlia Piera, ricor-dando la Mamma Amelia Taverna30.- Bruno Tortora 50.- GiuseppePrandi 50.- Valdata/Torti 50.-Gilda Stella 20.- M. Antonia Tripepi20.- T. e P. 50.- Pierluigia Ferrari20.- Rosalba Migliore 15.-Famiglia Migliore, ricordandoRocco 10.- Achille Montagna 20.-N.N. 50.- Maria Taverna 20. –Emilia Chiodi 50.- Rita Scaffino20. + 20. - Pierangelo Balduzzi50.- Giuseppina Leva 15.-

Giuseppina Bassi 50.- MariaSimaz 10.- Luigia Corbo 20. – SigPelizzari 50.- Familiari di Lina Setti100.- Franca Zurzolo 20.-Bronzi/Angeleri 100.- RitaSantafede 10.- N.N. 25.- RosellaVeniale 50.- Famiglia Mussini 10.-N.N. 20.- Antonietta Galeazzo25.- Giancarlo Bassi 50.- N.N.50.- Anna Orsi 50.- ConcettinaBosco 50.- Famiglia Geretto 60.-N.N. 15.- Daniela Sottotetti 15.-N.N. ricordando Rita, Clelia e Gino50.- Pinetta e Dino Ventura 20.-Frattini 40.- Famiglia Canalia 20.-Franco Fulvia 20.- N.N. 100.-N.N. 300.- Giuffrè 20.- N.N. 100.-Antonio Bloise 20.- Mariolina

Canepa 50.- N.N. 20.- FamigliaBragatto 100.- N.N. 30.- FamigliaGhiglione 25.- N.N. 20.- Bice Pisa40.- Agnese ed Anna Bramato 50.-N.N. 20.- Peppino Gavio 50.-Famiglia Curone/Setti 50.- CairoSergio 15.—Famiglia Novelli 300.-Anna Bertin 50.- Lina e Rina

Sperandio 25.- N.N. 50.- BrunoBaiardi 150.- N.N. 20.- Sig. Gatti20.- Renato Stella 20.- AnnamariaFilella 10.- N.N. 20.- FrancoBassi 50.- I nipoti di Maurina Bensi400.- Roberto Talpo 50.- AndrioloSalvatore 50.- N.N. 30.- EsterBassi 35.- Carmela Chilelli 30.-Ada Gregoriadis 20.- StefaniaZerbinati 20.- Lorenzina Garavelli50.- Laura Gonella 50.- MazzeoMaria 50.- Rino ed Adelina Basso40.- Michela Tollentino 20.- LinaContardi 200.- Famiglia Pengo 20.

Lavori di restauro nella chiesaparrocchiale

Ricavo vendita del volume I restau-ri nella navata centrale 1035.-N.N. 100.- Carla Taverna 50.-Lina Rosotti 15.- N.N. 50.- MariaBotta 50.- N.N. 10.- N.N. 20.-N.N. 30.- Giuseppe Prandi 100.-N.N. 20.- Fratelli Curone 200.-B.R. 20.- N.N. 20.- Antonio Bloise30.- N.N. 250.- Famiglia Novelli200.- (per rifacimento scala internacampanile).

Oratorio

Famiglia Viotti 20.- FerdinandoCurone 20.- Sig. Galeri 20.— .30.- Emilio Siro 15.- N.N. 50.-Famiglia Arona 65.- N.N. 20.-Alunni quinta elementare 40.-Maria Simaz 10.- FamigliaSottotetti 10.- FamigliaColombassi 50.- FNP CISL 90.-Condominio DʼAzeglio 20.-Famiglia La greca 50.- AlessiaCanegallo 50.

Bollettino

Anna Sottotetti 10.- Pier VittorioRava 20.- N.N. 20.- Anna Rossi20.- N.N. 50.- Franco Bassi 10.-Maria Taverna 10.- Emilia Chiodi10.- Bronzi/Angeleri 20.- Patricola10.- Serafino Bagnera 50.- IlianaBordone 20.- N.N. 25.- Bice Pisa20.- Pinetta Tortora 50.

San Rocco

Remo Torti 30.- N.N. 25.

Chiesa della Croce

Famiglia Mussini 50.

Opere parrocchiali

Massimo e Mariuccia, ricordandoCostantina Gatti 50.- Valeria edAlberto Lenzi 40.- FamigliaGalasco 50.- N.N. 20.- N.N. 500.-N.N. 50.- N.N. 50.

Varie

La famiglia, per il battesimo diGabriele 50.- Catechismi III elem.127.- Catechismi II elem. 130.-Agostino e Silvana (venticinquesi-mo di matrimonio) 50.- FamigliaBalduzzi (annivers. matrimonio)55.- Famiglia Battegazzore, inoccasione del battesimo di Andrea)500.- Sposi Torti/Curone 500.-Sposi Torti/Curone a SanDomenico 100.

Le vostre offertedal 6 gennaio al 3 marzo 2007, in euro

Ci scusiamo per eventuali errori e omissioni

Page 15: 2007 - marzo-aprile

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 15Marzo - Aprile 2007

Benedizione delle famiglie 2007 ORARIOmattino: dalle ore 9.00 alle ore 12.00 pomeriggio: dalle ore 15.00 alle ore 19.00

Mercoledì 11 Aprile:Mattino: Via dei Bandello, Via Giglio PietroPomeriggio: Via Umberto I

Giovedì 12 Aprile:Mattino: Piazza Vittorio VenetoPomeriggio: Via Milano, Vicolo Grassi Pietro

Venerdì 13 Aprile:Mattino: Via Lodovico CostaPomeriggio: Via Magenta

Lunedì 16 Aprile:Mattino: Via De Agostini, Via Torti Flavio, ViaLamarmora

Martedì 17 Aprile:Mattino: Via Roma (lati destro e sinistro ad ini-ziare dal n.1)Pomeriggio: Via Roma (fino alla fine)

Mercoledì 18 Aprile:Mattino: Vicolo Grassi Giovanni, Vicolo ButteriGuglielmo, Vicolo Milazzo, Municipio,Carabinieri, Via San Martino Pomeriggio: Via Matteotti Giacomo, VicoloValenti Giacomo

Giovedì 19 Aprile:Mattino: Via Carlo Alberto Pomeriggio: Via Montebello, Via Gattinara Luigi

Venerdì 20 Aprile:Mattino: Via Galilei Galileo

Lunedì 23 Aprile:Mattino: Via San Desiderio, Via Colli Vincenzo,Via Bertetti Pietro, Asilo NidoPomeriggio: Via Madonna delle Grazie

Martedì 24 Aprile:Mattino: Via Marconi Guglielmo, Piazza LibertàPomeriggio: Via San Damiano, StradaSgarbazzolo, Strada San Damiano

Mercoledì 25 Aprile:Mattino: Via Caduti per la Patria, Comunità SanCarloPomeriggio: Strada Prati, Strada Casei Gerola

Giovedì 26 Aprile:Mattino: Strada Molino, RamaplastPomeriggio: Via Torino, Vicolo Torti Gerolamo

Venerdì 27 Aprile:Mattino: Strada Privata Tavernelle, Via RigoniInnocenzoPomeriggio: Via Verdi Giuseppe, Via DonizzettiGaetano, Via Nuraghi Vittore, Strada Cerro.

Lunedì 30 Aprile:Mattino: Via Perosi, Via Puccini GiacomoPomeriggio: Vicolo Scarabelli, Via XXV Aprile,Via Montegrappa, Via Piave, Piazza delleScuderie, Via DʼAzeglio Massimo, Piazza VittorioEmanuele II

Mercoledì 2 Maggio:Mattino: Via Einaudi Luigi (numeri pari)Pomeriggio: Via Einaudi Luigi (numeri dispari),Strada Pontecurone

TORNATI AL PADREGuerrino Canalia, Gian Carlo Parodi,Guerrino Talpo, Francesco Chizzoniti,Maurina Bensi, Carlo Gatti, AndreaDʼAmico, Alessandro DʼAmico,Giuseppe Bragatto, Vittorina PrandiBassi, Rina Scotti Arzani, AlessandraSalvi Baraldi, Romano Magrassi.

BATTESIMI 21 gennaio: Paolo Marcone,Gabriele Cuscunà

18 febbraio: Andrea Battegazzore

C a s t e l n u o v o S c r i v i aCircolo ANSPI – Centro Ricreativo S. Rocco

Domenica 4 marzo, di fronte allʼassemblea dei Soci (che nellʼan-no 2006 hanno raggiunto il numero di 142) è stato presentato edapprovato il Rendiconto economico per lʼanno 2006 , così rias-sunto:

Entrate 19550,03Uscite 18112,60

________Saldo attivo 1437,43.

Il saldo è stato interamente versato alla Confraternita di S.Desiderio.È seguito un incontro con la Dott. Chiara Parente Timo in occa-sione della Festa della Donna. Il successivo 8 marzo, il Centroha ricordato la stessa ricorrenza con un incontro conviviale.

Page 16: 2007 - marzo-aprile

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 16 Marzo - Aprile 2007

Giovedì 3 Maggio:Pomeriggio: Via Soldini, Vicolo Volta Alessandro,Vicolo del Basiglio, Via Palestro

Venerdì 4 Maggio:Mattino: Viale ScriviaPomeriggio: Strada Sale

Lunedì 7 Maggio:Mattino: Via De Berris CarloPomeriggio: Via Zibide

Martedì 8 Maggio:Mattino: Via Moro Aldo, Via Berri AlessandroPomeriggio: Via De Gasperi Alcide

Mercoledì 9 Maggio:Mattino: Via Mazzini Giuseppe, Strada CeroggiaPomeriggio: Via Tortona

Giovedì 10 Maggio:Mattino e Pomeriggio: Strada Viguzzolo, StradaSan Bartolomeo, Strada Piccagallo, StradaPiccagallonePomeriggio: Via Zanchetta

Venerdì 11 Maggio:Mattino e Pomeriggio: Via Bellini (a partire daln.1)

Lunedì 14 Maggio:Mattino: Via Borghi EnricoMattino e Pomeriggio: Strada Tortona, StradaBuschi Tortona, area artigianale

Martedì 15 Maggio:Mattino: Scuola dellʼInfanzia, Scuola Primaria,Scuola Secondaria di I gradoPomeriggio: Viale IV Novembre, Strada Panatera,Strada Marca Mora, Strada Brizia - Bovera

Mercoledì 16 Maggio:Mattino: Via Giovanni XXIII, Fabbriche: TortiCementi, Kettler, Acerbi, area industrialePomeriggio: Via Castelfidardo, Strada BassaCantona, Strada Vecchia Ova, Strada InfermeraOva

Giovedì 17 Maggio:Mattino: fabbriche: Salvas, Canobbio, Torlasco,Pasini e PrincipessaPomeriggio: Via Zerba Cardinale Cesare, StradaGuazzora, Strada Secco

Venerdì 18 Maggio:Mattino e Pomeriggio: Frazione Ova, Strada Ova,Strada Scrivia

Lunedì 21 Maggio:Mattino: Via XX SettembrePomeriggio: Via Port Sainte Marie, Via DonOrione, Piazzetta del Bosco

Martedì 22 Maggio:Mattino: Via Gioberti VincenzoPomeriggio: Via Gramsci Antonio

Mercoledì 23 Maggio:Mattino: Via Dante Alighieri, Vicolo MonzaFrancescoPomeriggio: Via Nicolosio Masnaco, Via De BonisAgostino, Via Canina, Via Martin Luter King

Giovedì 24 Maggio:Mattino e Pomeriggio: Via Garibaldi ( a partire daln.1)

Venerdì 25 Maggio:Mattino: Vicolo Frambaglia, Vicolo del CastelloPomeriggio: Via Cavour Camillo

Lunedì 28 Maggio:Mattino: Via Marguati CarloPomeriggio: Via Bersani, Via Fornasari, ViaCurone Valentino

Martedì 29 Maggio:Mattino: Via delle RosePomeriggio: Via Solferino

Mercoledì 30 Maggio:Mattino: Via J. F. Kennedy Pomeriggio: Via Bixio Nino

Benedizione delle famiglie di ALZANO SCRIVIA

Mercoledì 11 Aprile: Mattino e PomeriggioGiovedì 12 Aprile: PomeriggioVenerdì 13 Aprile: Pomeriggio

Benedizione delle famiglie diGUAZZORA

Martedì 17 Aprile: PomeriggioMercoledì 18 Aprile: PomeriggioGiovedì 19 Aprile: PomeriggioVenerdì 20 Aprile: Pomeriggio

Benedizione delle famiglie di MOLINO DEI TORTI

Dalla fine di luglio.