20 DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO A

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INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Fi- glio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che to- gli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altis- simo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen. COLLETTA Cel. O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi in noi la dolcezza del tuo amore, perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Padre, che nell’accondiscendenza del tuo Figlio mite e umile di cuore hai compiu- to il disegno universale di salvezza, rivestici dei suoi sentimenti, perché rendiamo conti- nua testimonianza con le parole e con le opere al tuo amore eterno e fedele. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen ANTIFONA D’INGRESSO in piedi O Dio, nostra difesa, contempla il volto del tuo Cristo. Per me un giorno nel tuo tempio, è più che mille altrove. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, il Signore ci chiede di praticare la giustizia e di amare il suo nome: chiediamo perdono dei nostri peccati e con- fessiamo ogni nostra colpa. (Breve pausa di silenzio) Ass. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E sup- plico la Beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà « C C asa di preghiera per tutti i popoli». Dio non può che donare il suo amore. Dio è tenerezza! Solamente chi ha sperimentato l’amore di Dio, il suo perdono, può com- prendere il significato universale della sua misericordia! Chi non ama veramente Dio e non ha sperimentato la sua amicizia resta chiuso in se stesso e non desidera per gli altri la salvezza. Quando noi facciamo un’autentica esperienza di amicizia o di perdono, siamo portati spontaneamente a condividerla con tutti. La Liturgia della Parola di questa domenica sembra convergere verso questo punto: il Signore è misericordioso verso tutti. Quando celebriamo l’Eucaristia riceviamo da Dio non tanto delle cose o dei beni esterni, quanto lui stesso personalmente. È que- sto un esempio grande della misericordia del Padre che ha compiuto il disegno universale di sal- vezza nella morte e risurrezione di suo Figlio, Gesù Cristo. Siamo chiamati, quest’oggi, a rivestirci dei sentimenti di Gesù che fu mite e umile di cuore, accondiscendente verso il progetto del Padre. 20ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A - (verde) 14 AGOSTO 2011

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SUSSIDI PER LA LITRUGIA DOMENICALE

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INNO DI LODECel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pacein terra agli uomini di buona volontà. Noiti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, tiglorifichiamo, ti rendiamo grazie per latua gloria immensa, Signore Dio, Re delcielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Fi-glio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio,Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che to-gli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;tu che togli i peccati del mondo, accogli lanostra supplica; tu che siedi alla destradel Padre, abbi pietà di noi. Perché tu soloil Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altis-simo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santonella gloria di Dio Padre. Amen.COLLETTACel. O Dio, che hai preparato beni invisibiliper coloro che ti amano, infondi in noi ladolcezza del tuo amore, perché, amandoti inogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i benida te promessi, che superano ogni desiderio.Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. AmenOppureCel. O Padre, che nell’accondiscendenza deltuo Figlio mite e umile di cuore hai compiu-to il disegno universale di salvezza, rivesticidei suoi sentimenti, perché rendiamo conti-nua testimonianza con le parole e con leopere al tuo amore eterno e fedele. Per ilnostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

ANTIFONA D’INGRESSO in piediO Dio, nostra difesa, contempla il voltodel tuo Cristo. Per me un giorno nel tuotempio, è più che mille altrove. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e delloSpirito Santo. Ass. AmenCel. La grazia del Signore nostro GesùCristo, l’amore di Dio Padre e la comunionedello Spirito Santo, sia con tutti voi.Ass. E con il tuo spiritoATTO PENITENZIALECel. Fratelli e sorelle, il Signore ci chiede dipraticare la giustizia e di amare il suo nome:chiediamo perdono dei nostri peccati e con-fessiamo ogni nostra colpa.(Breve pausa di silenzio)Ass. Confesso a Dio onnipotente e a voi,fratelli, che ho molto peccato in pensieri,parole, opere e omissioni, per mia colpa,mia colpa, mia grandissima colpa. E sup-plico la Beata sempre Vergine Maria, gliangeli, i santi e voi, fratelli, di pregare perme il Signore Dio nostro.Cel. Dio onnipotente abbia misericordia dinoi, perdoni i nostri peccati e ci conduca allavita eterna. Ass. AmenCel. Signore, pietà Ass. Signore, pietàCel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietàCel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà

«CCasa di preghiera per tutti i popoli». Dio non può chedonare il suo amore. Dio è tenerezza! Solamente chi hasperimentato l’amore di Dio, il suo perdono, può com-

prendere il significato universale della sua misericordia! Chi nonama veramente Dio e non ha sperimentato la sua amicizia restachiuso in se stesso e non desidera per gli altri la salvezza.Quando noi facciamo un’autentica esperienza di amicizia o diperdono, siamo portati spontaneamente a condividerla con tutti.La Liturgia della Parola di questa domenica sembra convergereverso questo punto: il Signore è misericordioso verso tutti.Quando celebriamo l’Eucaristia riceviamo da Dio non tanto dellecose o dei beni esterni, quanto lui stesso personalmente. È que-sto un esempio grande della misericordia del Padre che ha compiuto il disegno universale di sal-vezza nella morte e risurrezione di suo Figlio, Gesù Cristo. Siamo chiamati, quest’oggi, a rivestircidei sentimenti di Gesù che fu mite e umile di cuore, accondiscendente verso il progetto del Padre.

20ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A - (verde) 14 AGOSTO 2011

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SECONDA LETTURADalla lettera di san Paolo apostoloai Romani (11,13-15.29-32)Fratelli, 13a voi, genti, ecco che cosa dico:come apostolo delle genti, io faccio onore almio ministero, 14nella speranza di suscitarela gelosia di quelli del mio sangue e di sal-varne alcuni. 15Se infatti il loro essere rifiu-tati è stata una riconciliazione del mondo,che cosa sarà la loro riammissione se nonuna vita dai morti? 29Infatti i doni e la chia-mata di Dio sono irrevocabili!30Come voi un tempo siete stati disobbe-dienti a Dio e ora avete ottenuto misericor-dia a motivo della loro disobbedienza, 31cosìanch’essi ora sono diventati disobbedienti amotivo della misericordia da voi ricevuta,perché anch’essi ottengano misericordia.32Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbe-dienza, per essere misericordioso verso tutti! Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO in piediAlleluia, alleluia.Gesù annunciava il vangelo del Regno eguariva ogni sorta di infermità nel popolo. Alleluia.

VANGELODal Vangelo secondo Matteo

(15,21-28)Ass. Gloria a te, o Signore

In quel tempo, 21partito di là, Gesù si ritiròverso la zona di Tiro e di Sidòne. 22Ed eccouna donna Cananèa, che veniva da quellaregione, si mise a gridare: «Pietà di me,Signore, figlio di Davide! Mia figlia è moltotormentata da un demonio». 23Ma egli non lerivolse neppure una parola.Allora i discepoli gli si avvicinarono e loimplorarono: «Esaudiscila, perché ci vienedietro gridando!». 24Egli rispose: «Non sonostato mandato se non alle pecore perdutedella casa d’Israele».25Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi alui, dicendo: «Signore, aiutami!». 26Ed eglirispose: «Non è bene prendere il pane dei fi-gli e gettarlo ai cagnolini». 27«È vero, Signo-re, - disse la donna -, eppure i cagnolinimangiano le briciole che cadono dalla tavo-la dei loro padroni». 28Allora Gesù le repli-cò: «Donna, grande è la tua fede! Avvengaper te come desideri». E da quell’istante suafiglia fu guarita.Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

La prima lettura afferma chiaramente che Diovuole salvare tutti i popoli: il suo disegno di re-denzione ha un’estensione universale. Ciò chediscrimina è l’adesione a lui, la preghiera, la fe-deltà alla Legge, la pratica della giustizia. Anchegli stranieri sono chiamati a far parte dell’allean-za, nella misura del loro amore al Signore.La seconda lettura pone ancora in evidenza ilrifiuto del popolo d’Israele nei confronti di Gesùe la fedeltà di Dio. Il Signore rimane fedele all’al-leanza con il popolo santo. I doni di Dio sonoirreversibili. Paolo sembra trovare serenità inquesta certezza: Dio ha rinchiuso tutti nella di-sobbedienza per essere misericordioso versotutti. In ciò consiste il paradosso della croce.Il Vangelo evidenzia il significato universale dellamissione di Gesù: pur essendo stato mandatoalle pecore della casa d’Israele, egli resta ammi-rato dalla grande fede di una donna cananea ilcui desiderio di guarigione per la figlia è daGesù soddisfatto.

PRIMA LETTURA SedutiDal libro del profeta Isaìa (56,1.6-7)1Così dice il Signore: «Osservate il diritto epraticate la giustizia, perché la mia salvezzasta per venire, la mia giustizia sta per rive-larsi. 6Gli stranieri, che hanno aderito alSignore per servirlo e per amare il nome delSignore, e per essere suoi servi, quanti siguardano dal profanare il sabato e restanofermi nella mia alleanza, 7li condurrò sulmio monte santo e li colmerò di gioia nellamia casa di preghiera. I loro olocausti e iloro sacrifici saranno graditi sul mio altare,perché la mia casa si chiamerà casa di pre-ghiera per tutti i popoli».Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 66)Rit. Popoli tutti, lodate il Signore

Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su dinoi faccia splendere il suo volto; perché siconosca sulla terra la tua via, la tua salvezzafra tutte le genti. Rit.Gioiscano le nazioni e si rallegrino, perchétu giudichi i popoli con rettitudine, governile nazioni sulla terra. Rit.Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popolitutti. Ci benedica Dio e lo temano tutti i con-fini della terra. Rit.

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PROFESSIONE DI FEDE in piediCredo in un solo Dio, Padre onnipotente,creatore del cielo e della terra, di tutte lecose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,unigenito Figlio di Dio, nato dal Padreprima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce daLuce, Dio vero da Dio vero, generato, noncreato, della stessa sostanza del Padre; permezzo di Lui tutte le cose sono state create.Per noi uomini e per la nostra salvezzadiscese dal cielo, (si china il capo) e peropera dello Spirito Santo si è incarnato nelseno della Vergine Maria e si è fatto uomo.Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscita-to, secondo le Scritture, è salito al cielo,siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà,nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, eil suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore edà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio.Con il Padre e il Figlio è adorato e glorifica-to, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apo-stolica. Professo un solo battesimo per il per-dono dei peccati. Aspetto la risurrezione deimorti e la vita del mondo che verrà. Amen.PREGHIERA DEI FEDELICel. Fratelli e sorelle, il Vangelo è dono digrazia del Signore crocifisso e risorto ed èper tutti.Lettore Diciamo con fiducia e gioia:Ass. SIGNORE, FIGLIO DI DAVIDE,

ASCOLTACI!1. Perché la Chiesa sia casa di preghiera pertutti i popoli e segno dell’amore misericor-dioso del Padre. Preghiamo.2. Perché quanti sono impegnati nella vitapolitica e sociale delle nostre città siano allaricerca del bene comune e della giustizia.Preghiamo.3. Perché impariamo ad aprirci agli stranierie a coloro che praticano altre fedi senzapaura e pregiudizi. Preghiamo.4. Perché nelle nostre famiglie e comunitàimpariamo ad approfondire il dono dellafede con la preghiera e lo studio delle SacreScritture. Preghiamo.5. Perché siamo generosi nel servizio ai fra-telli più deboli e nell’accoglienza di chi èsolo. Preghiamo.Intenzioni della comunità locale

Cel. O Padre, tu chiami tutti i popoli dellaterra a conoscere il tuo amore misericordio-so: fa’ che in ogni nazione e paese si pratichila giustizia e la carità, affinché la pace regniin mezzo a noi. Per Cristo nostro Signore.Ass. Amen

SULLE OFFERTE in piedi Cel. Accogli i nostri doni, Signore, in questomisterioso incontro tra la nostra povertà e latua grandezza: noi ti offriamo le cose che cihai dato, e tu donaci in cambio te stesso. PerCristo nostro Signore. Ass. AmenPREFAZIO COMUNE VIIIGesù buon samaritanoÈ veramente giusto lodarti e ringraziarti,Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, inogni momento della nostra vita, nella salutee nella malattia, nella sofferenza e nellagioia, per Cristo tuo servo e nostro Reden-tore. Nella sua vita mortale egli passò bene-ficando e sanando tutti coloro che erano pri-gionieri del male. Ancor oggi come buonsamaritano viene accanto ad ogni uomo pia-gato nel corpo e nello spirito e versa sulle sueferite l’olio della consolazione e il vino dellasperanza. Per questo dono della tua grazia,anche la notte del dolore si apre alla lucepasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto. Enoi, insieme agli angeli e ai santi, cantiamocon voce unanime l’inno della tua gloria.MISTERO DELLA FEDETu ci hai redenti con la tua croce e la tuarisurrezione: salvaci, o Salvatore delmondo.PREGHIERA DEL SIGNORECel. Tutti i popoli della terra loderanno ilSignore. Diciamo insieme con gioia.Tutti: Padre nostro...SCAMBIO DELLA PACECel. Il Padre ci ha riconciliati nelsangue del suo Figlio unigenito: nel suonome, scambiatevi un segno di pace.FRAZIONE DEL PANECel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti inquesto calice, siano per noi cibo di vita eter-na.ANTIFONA ALLA COMUNIONEPresso il Signore è la misericordia, e gran-de presso di lui la redenzione.

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DOPO LA COMUNIONE in piediCel. O Dio, che in questo sacramento ci haifatti partecipi della vita del Cristo, trasfor-maci a immagine del tuo Figlio, perchédiventiamo coeredi della sua gloria nelcielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi.Ass. E con il tuo spiritoCel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padree Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. AmenCel. Gesù è il Figlio di Dio che ci libera dalmale: nel suo nome, andate in pace!Ass. Rendiamo grazie a Dio

AIUTIAMO LA BUONA STAMPA CCP n.11298809 E. Scognamiglio

Convento S. Lorenzo Maggiore - Napoli

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - ViaTribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: [email protected] - CCP 11298809. Autorizzazione delTribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.

Attualizzare la ParolaIl Vangelo è buona novellaper tutti i popoli della terra enon dono esclusivo per noi.Sappiamo vincere le nostrechiusure? Siamo aperti versogli altri? Sappiamo superare inostri schemi e programmidi vita ove tutto è definito e misurato? Lagrazia di Dio è senza misura.

A GesùO Gesù, Figlio di Davide, donaci una fedegrande come quella della donna Cananea:il suo coraggio sedusse il tuo cuore, e tistrappò un segno potente: la liberazione dal

male e dal peccato.Noi non siamo tormen-tati dai dèmoni, bensìresi prigionieri dallenostre false sicurezze.Ti ammiriamo: perchéhai accolto quella donnache proveniva da un ter-ritorio pagano.Magari ci trovassimoanche noi sulle tue

orme, in quelle parti lontane tra Tiro eSidone, dove oggi, purtroppo, si muore trale bombe e per lotte fratricide.Vienici incontro, Maestro, e portaci la tuapace.Metti nei nostri cuori la nostalgia di te,delle tue parole, delle cose del Regno.Amen. Alleluia.

La donna cananeaLa donna di cui siparla, siro-fenicia oCananea, è una paga-na. La zona di Tiro eSidone era situata anord-ovest della Galileae i suoi abitanti adora-vano i Baal e le Ashere. Questi erano culti caratterizzati fra l’altro dairiti di fertilità, in genere di carattere sessualeorgiastico e promiscuo. Questi riti idolatrici,lo sappiamo dall’AT, attiravano spesso anchegli Ebrei, suscitando lo sdegno e la denunciadei profeti. Ecco perché i residenti di queste

zone erano malvisti, e inIsraele la loro cattiva famaaveva un carattere insiemereligioso e morale. Come iSamaritani, seppure ritenu-ti etnicamente eretici inmerito al culto, eranoalmeno in parte d’ascen-denza ebraica, innestati

sulla comune eredità mosaica. I Cananei, alcontrario, erano i nemici tradizionali controcui il popolo ebraico aveva dovuto combatte-re strenuamente per stabilirsi nella terra pro-messa e la cui religione rappresentava unaminaccia costante per la purezza della religio-sità israeliana.Nel racconto poi si tratta di una donna, quin-di doppiamente diversa, contaminata edemarginata. Di una donna che importunaGesù e i discepoli, rivolgendogli la parola inpubblico. La prospettiva della narrazione staprecisamente nell’incontro e nel dialogo diGesù con la donna.La donna non è soltanto una madre paganache cerca di strappare un miracolo al tauma-turgo giudeo di cui ha sentito meraviglie eche ha sconfinato, ma è la rappresentantedella comunità dei pagani venuti alla fede.Per questo, la risposta ultima di Gesù è ildono della salvezza, la guarigione della figlia,come primizia della salvezza per mezzo dellafede.