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COMUNE DI CASERTA VERBALE CONSIGLIO COMUNALE SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 2011

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COMUNE DI CASERTA

VERBALE CONSIGLIO COMUNALE

SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 2011

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COMUNE DI CASERTA

CONSIGLIO COMUNALE DEL 20 DICEMBRE 2011 (SECONDA CONVOCAZIONE)

INIZIO ORE 09,25. IL SEGRETARIO GENERALE PROCEDE ALL'APPELLO. RISULTANO ASSENTI:DEL ROSSO, ACCONCIA, GUIDA, OLIVA, CIONTOLI, NAPOLETANO, RUSSO, ESPOSITO, MARZO, MARINO, ZULLO, CORVINO, COMUNALE, URSOMANDO, FALCO, COBIANCHI. PRESENTI N.17 SONO PRESENTI GLI ASSESSORE: GRECO, UCCIERO, FERRARO, SPIRITO. PRESIDENTE - Presenti n.17 la seduta é valida ed é aperta. Su sollecitazione della IV Commissione Consiliare propongo un minuto di raccoglimento per la scomparsa del giornalista Mimmo Mingione, nel ricordo e nella sua memoria un minuto di raccoglimento. SI PROCEDE AD UN MINUTO DI RACCOGLIMENTO.

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PUNTO N. 1 ALL’ORDINE DEL GIORNO: “COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE”. PRESIDENTE - Prima di passare all'ordine del giorno c'é una comunicazione a tutto il Consiglio Comunale. “Ai sensi dell'articolo186 del Testo Unico degli Enti Locali, informo il Consiglio Comunale che con atti n. 57….” (Legge la comunicazione agli atti).

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PUNTO N.2 ALL'ORDINE DE GIORNO: “APPROVAZIONE VERBALE DELLA SEDUTA PRECEDENTE” PRESIDENTE – Se non ci sono interventi passiamo alla votazione per alzata di mano. Chi é favorevole? Tutti favorevoli. Approvati all'unanimità.

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PUNTO N. 3 ALL'ORDINE DEL GIORNO: “INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE” PRESIDENTE - Dovremmo trattare l’interrogazione del Consigliere Marino che é assente. Passiamo quindi all’interrogazione del Consigliere Melone la n.17 del 17/10/2011 avente ad oggetto” Assenza dell’audizione della IV Commissione Regionale edl Comune di Caserta” l’interrogato é l’Assessore Greco che in questo momento é assente. COMSIGLIERE MELONE NICOLA – In verità avevo indirizzato l’interrogazione,che é firma di tutta l’opposizione, al Sindaco, in quanto é anche possessore della delega all'ambiente, ma va bene, aspettiamo. PRESIDENTE – Se il Sindaco vuole le da’ una risposta, ma c’é anche l'Assessore Greco presente quindi diamo la parola al Consigliere Melone per l’illustrazione dell’interrogazione. CONSIGLIERE MELONE NICOLA - Questa interrogazione nasce dal fatto che il 6 ottobre scorso c'é stata l'audizione della IV Commissione Regionale sull’ambiente, per la presentazione di una proposta di legge di chiusura di cave e cementifici da parte del Consigliere Oliviero del Partito Socialista. Audizione alla quale sono stati invitati una molteplicità di soggetti, tra cui quasi tutte le associazioni Casertane e Maddalonesi , i Sindaci dei Comuni di Caserta Maddaloni, San Marco e San Nicola la Strada, il Presidente dell'Amministrazione Provinciale, l’Assessore ai Lavori Pubblici ed il Presidente dell’Unione Industriale di Caserta. L'audizione si é tenuta, ma il Sindaco non é andato a questa riunione ed il Comune era completamente assente, non é stato mandato nessuno. Ora, mi rivolgo al Sindaco direttamente , voglio ricordargli che in campagna elettorale nei nostri incontri quasi quotidiani, spesso abbiamo parlato di questioni ambientali e tutti abbiamo sempre convenuto che il problema ambientale é un problema prioritario rispetto a tutti gli altri, perché propedeutico alla soluzione del problema più grosso che c'é a Caserta e provincia che é la questione lavoro. Tutti nei nostri programmi elettorali abbiamo scritto cose piuttosto enfatiche per quanto riguarda la soluzione dei problemi ambientale, in particolare il Sindaco Del Gaudio nelle sue linee programmatiche che discuteremo in questa seduta, parla di un impegno forte per la chiusura di cave e cementifici e per la proposta di istituzione del parco regionale dei Tifatini. In più aggiungo che quell'area insiste in maniera altamente pericolosa sull'area del cantiere del costruendo Policlinico, quindi c’é una incompatibilità oggettiva con una destinazione di tutta l'area a questa questione. Voglio solo sottolineare che

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sulla questione della chiusura delle cave e dei Cementifici, così come sulla questione della bonifica di Lo Uttaro, e così come sulla destinazione d'uso dell'area Macrico da 20 anni si scrivono tante parole, si presentano tanti progetti di legge, ma tutti disattesi, in particolare su cave e cementifici da 20 anni andiamo avanti con proroghe, cavilli, trucchi burocratici per consentire ai cavaioli di continuare la loro attività estrattiva. Io ritengo che questo problema é molto sentito dai cittadini di Caserta, voglio sollecitare il Sindaco ad una maggiore attenzione su questo problema. Ci sono migliaia di cittadini che chiedono adesso, lo chiedono con forza , e non vorrei che trasformassero la loro richiesta in una pretesa forte, che le cave ed i cementifici vengano chiusi, che quell'area venga bonificata e riqualificata e resa compatibile con la realizzazione del Policlinico. Noi tutti sappiamo che il cantiere del Policlinico a gennaio ripartirà, io ho ancora quale dubbio, ma voglio crederci fortemente e voglio sperare che entro tre anni il policlinico sarà completato ed andrà a regime. E’ quella una impresa che può cambiare il volto dello sviluppo casertano, fare uno sviluppo anche dell'area PIP circostante, uno sviluppo verso una industrializzazione ecocompatibile, verso la sanità , verso la farmacologia. Tutta l'area deve essere bonificata ed il problema ambientale, come dice all’inizio del mio intervento, é propedeutico perché se noi vogliamo rendere la qualità della vita dei nostri cittadini migliore, se vogliamo rendere il territorio della Provincia di Caserta più attrattivo sia dal punto di vista turistico, che dal punto di vista dell’attrattività di risorse esterne, noi dobbiamo renderlo migliore, e il problema delle cave é drammatico sul quale molte Istituzioni, compreso la Provincia, la Regione che ci maltratta continuamente. Io qua vorrei richiamare il Sindaco che nella sua campagna elettorale spesso ha parlato di filiera istituzionale, facciamola valere su questa questione. La Provincia di Caserta ed il territorio casertano per la nostra Regione, attualmente, é solo lo sversatoio di rifiuti solidi e la nostra provincia é destinataria di questioni di scarso interesse. Nonostante nel 2003 la Commissione della Regione avesse dato il parere favorevole alla costruzione del Policlinico in quell’area subordinata alla chiusura di cave e cementifici, la Regione non più tardi del marzo-aprile 2011, ha prolungato per altri 8 anni l'attività di cava della Cementir, non solo, se uno legge attentamente quella delibera ha anche prolungato le funzioni degli impianti Cementir a piccolo inceneritore per recupero di energia. Io credo che sia venuto il momento, il Sindaco l’ha scritto, poi ne parleremo nel pomeriggio, nel suo programma elettorale, nelle linee programmatiche, ha scritto che l’ impegno forte suo e della sua Amministrazione é per la chiusura di cave e la dislocazione di cementifici, io direi per la chiusura anche dei cementifici, ma non voglio insistere su questo, per il recupero di tutta l'area addirittura con la proposta che era già stata fatta, mi risulta che l'Amministrazione Petteruti aveva già presentato un progetto per i colli Tifatini, e mi pare che nelle linee guida del Sindaco ci sia la proposta di riformulare questa proposta dei parchi Tifatini. Allora , io faccio voti che il Sindaco, che come ben sa meglio di me, é la massima autorità di controllo della salute dei suoi cittadini, ed inoltre ha tenuto per se la

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delega all'ambiente, cosa che io ho valutato molto positivamente, però io vorrei che a questi gesti simbolici seguissero fatti concreti. E’ la seconda volta, la prima volta mi sono meravigliato che il Comune non avesse partecipato alla Conferenza di servizi su Lo Uttaro, questa volta non mi sono meravigliato visto i precedenti, ma , mi sono molto allarmato. Io vorrei e chiedo al Sindaco di impegnarsi fortemente in prima persona a seguire da vicino tutte le occasioni che possono essere sfruttate per chiudere definitivamente questa scandalosa vicenda dei cementifici e delle cave. Grazie ASSESSORE GRECO – Consigliere Melone condividiamo le stesse ansie, le stesse preoccupazioni, anche le stesse perplessità circa il fatto che da anni, decenni, le Istituzioni quelle che avrebbero dovuto essere in prima linea per la risoluzione della problematica abbiamo fatto per tanto tempo melina, tant’é che il problema oggi ce lo ritroviamo tutto. In merito all'osservazione e circa l'attività posta in essere dalla IV Commissione , vero é che noi a quella seduta preliminare non abbiamo partecipato, ma sapevamo quale fosse il tenore di quella seduta é c’eravamo già allineati con gli stessi uffici regionali circa la necessità di vederci subito dopo, su quelle che erano le linee operative. Per la verità queste linee operative da parte della IV Commissione non sono mai arrivate, tant’ é che dopo quel primo incontro che poi é stato solo un incontro conoscitivo per la Regione, perché per noi é una materia già abbastanza nota e stranota. La Commissione benché abbia fatto successive convocazioni, poi disattese, allo stato é completamente ferma. Come diceva lei, nel programma elettorale del Sindaco e di chiunque oggi vuole bene a questa città, ci deve essere il recupero ambientale che passa attraverso la bonifica di Lo Uttaro, passa attraverso la risoluzione della problematica delle cave, la loro riconversione, la loro riqualificazione naturalistica, la delocalizzazione necessaria, non più derogabile dei cementifici, tutti aspetti che abbiamo ben noti. Ma forse a questo punto dobbiamo fare qualcosa in più, credo. Il Consigliere Melone invitava il Sindaco, in prima battuta, il Sindaco oggi nell’ esposizione delle linee programmatiche dovrà ritornare sull’argomento, ed é giusto che sia così. Credo che però oggi il problema é Casertano, forse più che mai ci dobbiamo preoccupare tutti insieme di avviare una azione forte, affinché la nostra voce possa essere finalmente ascoltata, se volessimo stare appresso alle attività che si sono susseguite, abbiamo visto come il PRAE ci é stato calato dall'alto, senza che avesse minimamente cognizione di quello chi se andava a fare sul nostro territorio. Il nostro territorio lo conosciamo noi, benché alla regione é affidato il compito di pianificare dei vari sistemi territoriali, certamente noi oggi ci dobbiamo rendere conto che i padroni del nostro destino siamo noi, ed innanzitutto siamo noi a determinarlo. Questo significa che tutti insieme possiamo prendere spunto da questa sua interrogazione, ed io la ringrazio, perché certamente pone forte il tema che stiamo già cercando di affrontare a tutti i livelli, compreso anche quello della pianificazione urbanistica. Ma qua c'é un elemento in più, che é quello del recupero ambientale, che non passa solamente

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attraverso le destinazioni, passa soprattutto attraverso l’individuazione di fondi, attraverso la individuazione di operatori, attraverso la individuazione di strategie che abbiano ampio respiro. Il PRAE é miseramente fallito, abbiamo visto che cosa avviene; la regione da una parte sembra voler fare una cosa, poi puntualmente ne fa un’altra, l’ha citato lei il decreto ultimo del 7 ottobre con il quale si mette Cementir in condizione di lavorare ancora. Certo, le preoccupazioni sue, comprese quelle delle associazioni, di tutti i datori di attività che si sono spesi in questi anni per la chiusura delle cave e dei cementifici, non le vogliamo mai deludere, anzi dobbiamo essere, sicuramente, non potremmo fare diversamente, dalla loro parte. Però avviamo iniziative concrete, facciamo in modo che eventualmente ci fosse questa iniziativa della IV Commissione o di chi per essa, questo però che approdi a qualcosa di concreto. Per cui già da adesso, ritengo, che anche in maniera collegiale su questo argomento, noi possiamo portare all'attenzione del Consiglio Comunale un documento pragmatico, un documento concreto, affinché si faccia voti al Consiglio Comunale e che dia al Sindaco, alla Giunta, all’Esecutivo un mandato chiaro, quello di farsi ascoltare, ed é ovvio che da questo punto di vista forse oggi, per quello che sta avvenendo in tutto l’assetto istituzionale degli Enti, probabilmente il nostro Comune deve fare qualcosa in più, anzi deve assumere rispetto a questa materia il ruolo di Comune capofila, e deve portare, visto che le Provincie per diverse ragioni, non lo sappiamo, non ci vogliamo stare troppo a pensare, hanno nicchiato, ma oggi si apre una pagina nuova e quindi il tema va affrontato in maniera molto più forte. Noi ci troviamo con questa recente, ultima autorizzazione, che sposta fino al 2016 la vicenda della Cementir, la quale vicenda non é che non ci tocca, perché se é vero che l’attività verrà spostata dall’altro lato, é anche vero che é previsto l'abbassamento del piazzale e tutta una serie di circostanze, che inevitabilmente finiranno con il confliggere con la vicenda del Policlinico. Siccome il Policlinico é oggi, al momento, la prima fonte di sviluppo di questa città, noi ne vogliamo far seguire altre, ma certamente la vicenda dei cementifici va affrontata in maniera definitiva. Va anche risolta la questione che é legata ad aspetti squisitamente politici, perché sappiamo bene come certe logiche intervengono su questa cosa, ma é il momento che si faccia sul serio. Nell’ambito della provincia di Caserta sono certamente individuati dei territori, e questo é possibile farlo, dove far confluire la delocalizzazione, operazione che non può non essere condivisa con il territorio, non é certamente la logica dell'imposizione dall'alto, come il PRAE miseramente tragicamente di insegnava, a poter guidare questi processi. Rispetto a questa assenza, cogliamola come un momento ma nemmeno di distrazione, perché eravamo consapevoli che quella riunione fosse del tutto interlocutoria, ma a questo punto io dico, sollecitiamo noi sia la IV Commissione che l’Assessorato all’Ambiente, affinché si venga a Caserta, si scenda in maniera determinata per affrontare la tematica, compreso anche quella della possibile riarticolazione di questo territorio, noi parliamo di un territorio vastissimo, oggi siamo alle preso con il PUC, possiamo

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fare tantissime valutazioni. Ciò non significa che si vuole immaginare di dare tanto a chi ha già preso tanto, anzi al contrario, anzi in quel caso dovrà essere la mano pubblica a guidare certi processi, per far sì che da una situazione tragica ne possa invece, per la città, in qualche modo, derivare una opportunità. Quindi tutti insieme l'idea di un ordine del giorno condiviso può essere il viatico per innescare questa nuova attività propositiva e non più a questo punto attendista, perché ricordiamoci che poi le uniche cose vere fatte su questo argomento, le ha fatte la Magistratura, non l’ha fatto la politica, e questo é un dato essenziale, di cui ne dobbiamo prendere atto. Se vogliamo come parte politica, perché che non é né di centro, né di destra né di sinistra, ma é un tema di tutti, se vogliamo effettivamente affrontare la tematica con cognizione, facciamo da subito, anche attraverso il lavoro delle Commissione, sinergizando anche in maniera trasversale delle idee e tutto il resto, facciamo un lavoro di proposizione, noi siamo sicuramente ben disponibili condividerlo, a portarlo avanti e certamente far valere la nostra voce come Consiglio Comunale, come Comune di Caserta nelle sedi che contano. ALLE ORE 09,45 ENTRANO ACCONCIA E CIONTOLI. CONSIGLIERE MELONE NICOLA - Ringrazio l'Assessore, per quanto riguarda le cose che ha detto le condivido, spero che alle parole seguano i fatti concreti, perché rassicurazioni di questo tipo, le varie Amministrazioni che si sono succedute, le hanno fatte. Per quanto riguarda l'assenza all’audizione della IV Commissione non condivido il giudizio, perché penso che tutte le occasioni istituzionali che si danno debbano essere colte dal Comune di Caserta, che é il Comune capoluogo, con la presenza ai massimi livelli per dimostrare nei fatti che c'é un’ attenzione fortissima alla questione ambientale. Io addirittura, in verità l’ho già detto l’altra volta a proposito di Lo Uttaro, ma io qua la voglio rifare questa provocazione, io suggerirei di istituire una unità di crisi sulle questioni ambientali, che faccia diventare il Comune di Caserta Comune capofila nell’ambito della Provincia della questione del recupero ambientale, con tutti gli altri Comuni e anche con l’Amministrazione provinciale fin quando esisterà. ALLE ORE 09,50 ENTRA MARINO. PRESIDENTE – In questo momento é entrato il Consigliere Marino, quindi passiamo delle prime sue interrogazioni. La prima interrogazione del Consigliere Marino é la n.6 del 29/08/2011 avente ad oggetto “Completamento Policlinico, realizzazione area PIP, realizzazione metropolitana leggera e nuova stazione ferroviaria nella città di Caserta”, risponde l’Assessore Greco che é qui presente, l’Assessore Ucciero sta arrivando. CONSIGLIERE MARINO CARLO - L'oggetto di questa interrogazione presentata il 29 agosto 2011 ha per oggetto:”Completamento del Policlinico, la

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realizzazione dell'area PIP della metropolitana leggera e la nuova stazione ferroviaria di Caserta”. E` una interrogazione ampia che cerca di aprire un ragionamento sulla città, la leggo e poi la commenterò brevemente: ”Il sottoscritto Consigliere Comunale Carlo Marino, interroga il Sindaco al fine di conoscere quale attività l’Amministrazione Comunale voglia intraprendere al fine di completare il Policlinico...". (Legge l'interrogazione agli atti). Nonostante un attivismo dell'Università che é giunta ad una riformulazione di con un nuovo contratto con la nuova società “Condotte acque SpA” ritengo che i componenti dell’Accordo di Programma, siano assolutamente isolati dall'azione di governo del nuovo realizzando policlinico, cioé si confonde ancora il fatto che c'é un attivismo della stazione appaltante, perché nell’accordo di programma si dice che la stazione appaltante era l’Università bene sta facendo il suo lavoro, con ritardo, ma bene sta facendo il suo lavoro, ma non si riunisce il tavolo dell'Accordo di Programma, e dato che il Policlinico ha una funzione non semplicemente di completare un ‘opera pubblica, ma quello di mettere a regime un servizio, un polo sanitario che offre economia, sviluppo e soprattutto servizi ai cittadini sul diritto alla Salute ritengo che quell'Accordo di Programma, noi più volte abbiamo letto sulla stampa che il Sindaco incontrava il Presidente Caldoro e contemporaneamente il Rettore Rossi sottoscrivesse un contratto senza che Del Gaudio e Caldoro ne sapessero nulla. Quindi non c’é sinergia, non c’é un collegamento, io consiglio che questo tavolo si riunisca immediatamente, c'era in quell'Accordo di Programma che é ancora in essere finché non se ne sottoscriva un altro, qualora si decidesse di sottoscriverne un altro. C'é un famoso comitato che dovrebbe avere un ruolo di controllo e di verifica dell’operato della stazione appaltante, quel Comitato mai si é riunito e mai si é attivato. Io consiglio all’Amministrazione di avere un ruolo più attivo nell'azione di governo del realizzando Policlinico, l'Università che lentamente sta facendo il suo lavoro non può rimanere isolata nel suo operato, ma la dobbiamo sopportare, aiutare e sorreggere sia amministrativamente che politicamente, per farla sentire più forte nel suo ruolo di stazione appaltante. Ad oggi l'Accordo di Programma é scaduto, l’appalto é fermo, il cantiere é chiuso, naturalmente la mia interrogazione era del 29 agosto, ma é chiuso a tutt’oggi, c’é un contratto, immagino che ci sia in questa fase una rideterminazione del progetto ed immagino che ci siano delle verifiche dei nuovi prezzi rispetto all'appalto. Nessuna procedura di aggiudicazione é in corso, non viene convocata una conferenza dei servizi al fine di definire la nuova procedura, non viene confermato l’Accordo di Programma, non viene rifinanziata l’opera, i lavoratori sono in cassa integrazione e quella che doveva essere un’opera strategica nello sviluppo, l’economia e l’occupazione della provincia di Caserta, sta fallendo perché la filiera istituzionale del centro destra non riesce a supportare politicamente e tecnicamente gli sforzi che sta facendo l’Università che é rimasta l’unica ancora a lavorare per portare una nuova sanità sulla Provincia di Caserta. Inoltre all’area PIP adiacente al cantiere del Policlinico, nonostante una

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procedura amministrativa in corso per la realizzazione delle infrastrutture primarie, non prende un percorso di avvio del cantiere, l’Amministrazione non indica quale strategia vuole mettere in campo per l’assegnazione dei lotti. A me fa piacere che il Sindaco Del Gaudio negli ultimi mesi abbia cambiato la sua posizione e sia venuto sulle linee programmate presentate in campagna elettorale dal centro sinistra, perché il Sindaco Del Gaudio ha sempre detto che lì voleva stabilire, sia quando faceva l’Assessore con l’Amministrazione Falco, addirittura con la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa e sia successivamente, anche con la campagna elettorale aveva detto che lui voleva mettere le aziende seriche. Mi fa piacere che negli ultimi mesi sono usciti dei comunicati stampa in cui invece ha apprezzato, e di questo ne faccio lodi perché ha avuto l'intelligenza politica ed amministrativa di comprendere che lì deve essere realizzato un polo sanitario di aziende a sostegno del realizzando Policlinico, questo può permettere un indotto intorno al Policlinico in termini occupazionali ed economici interessanti. “Naturalmente più volte si é rappresentato che nell'area PIP si deve realizzare un polo tecnologico sanitario a supporto del Policlinico…” (Continua e termina la lettura dell’interrogazione agli atti). Attualmente andrei a riprendere quello che noi più volte dal 2001 stiamo nelle linee programmatiche, quello che stiamo dicendo da molti anni nel documento strategico della città. Consiglio, ma detto in buon fede, c’é un piano strategico approvato dalla Giunta Petteruti, ritengo si debba accelerare sul DOS, perché se non approviamo un DOS noi abbiamo sempre difficoltà su Più Europa. Quindi dico l’Amministrazione e l’Assessore Ucciero di dare un’accelerata sul DOS perché può aiutarci a supportarci non soltanto nella programmazione comunitaria, ma anche in quella regionale e in quella del Ministero delle Infrastrutture. No basta quel documento delle linee strategiche, per di più veniva da una storia che man mano si sta modificando rispetto ai tempi e rispetto alle cose, e quindi meno spettacoli, Assessore Ucciero e più DOS alla città. Detto questo, Assessore Greco lei sa quanto me quello che può essere l’occasione economica produttiva di quella zona,mettere in rete un sistema infrastrutturale gomma-ferro, immaginare che la nuova stazione ferroviaria di Caserta venga spostata nell’area che poi era prevista nell’Accordo di Programma, quella che doveva essere il punto metropolitano nell’area Saint Gobain, possa diventare la nuova stazione ferroviaria e far diventare invece l’attuale stazione ferroviaria un punto metropolitana, noi in campagna elettorale come centro-sinistra l’abbiamo chiamata “fermata Reggia”, ma potrebbe essere interessante per creare una filiera gomma-ferro di mobilità di trasporti nella zona dei servizi della città, quello dal 2000 immaginiamo la zona sud-est della città, la zona dei servizi, può aiutarci anche a far mettere in rete e far diventare in un futuro, noi ci auguriamo prossimo il Policlinico un’occasione occupazione ed economico-produttiva della città. Ad oggi c'é una programmazione che lei ha indicato nel piano triennale, c’é una programmazione che lei ha indicato nel Più Europa, ritengo che il Più Europa sia

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fortemente in ritardo, c’é la necessità, ma so che gli uffici in questi giorni si stanno adoperando, e questo mi fa molto piacere, per velocizzare queste procedure perché al di là, per quello che mi costa, di un continuo contatto politico, c'é una difficoltà nell'andare avanti nelle procedere amministrative e tecniche, però che l’ufficio in questi giorni sta dando un’acclerata. Su questo le chiedo Assessore di contribuire, nel momento in cui avete deciso, secondo me sbagliando, di togliere i fondi dal Macrico e spostarli in questa altre iniziative, ritengo che a questo punto ci dobbiamo giocare come città di Caserta, come città che si vuole porre all’attenzione dell’intera provincia come guida economica-produttiva, dobbiamo concentrarci perché quell'opera diventi strategica. La filiera sta in difficoltà, noi ci auguriamo che l'azione di governo cittadino e l’azione amministrativa degli uffici casertani, possano dare un contributo più importante. Le chiedo, non lo leggo dall’interrogazione, per nome e per conto della minoranza, noi preferiremo meno comunicazione e più attività di governo per la città. Questo lo scrivevo ad agosto, ma non cambia la cosa, fino a 5 giorni fa si diceva sui giornali: tutto a posto, il Più Europa l’abbiamo avuto. Dalle mie verifiche degli uffici tecnici della Regione Campania, ad oggi non c'é nulla se non dei passaggi politici fatti con la segreteria dell’Assessore Regionale Taglialatela. Gli uffici tecnici della Regione stanno aspettando ancora la documentazione tecnica. So che l'ufficio si sta attivando le chiedo, vista la sua capacità che le riconosciamo, di attivarsi ancora più velocemente. Grazie ALLE ORE 10,00 ENTRA COBIANCHI. ASSESSORE GRECO - La pensiamo su certi temi in maniera quasi all'unisono, nel senso che in questa interrogazione si raccoglie quasi il 50% di quello che potrebbe essere il futuro prospettico di questa città. Non é quindi l’interrogazione del PIP, non é l’interrogazione del Policlinico, é qualcosa di più, qualcosa che immagina la nostra città proiettata nei prossimi 20 anni, nei prossimi 30 anni, immagina la nostra città che finalmente si pone l’obiettivo di avere un ruolo guida in questo territorio, rinascere come città di Caserta, ma dare delle chance all’intera Provincia, questo é quello che stiamo dicendo, e certamente il Policlinico potrebbe essere anche l’elemento nobile intorno al quale poi far convergere tutta una serie di sinergie economiche, sociali culturali per lo sviluppo di questa nostra martoriata provincia. Quindi é un'interrogazione che ha una visione molto ampia. Logicamente se noi riuscissimo a risolvere ed attuare in tempi medi queste previsioni significherebbe che si saremmo incamminati finalmente in quella nostra idea di città, di cui dicevamo qualche istante fa. Poi sappiamo che le cose sono piuttosto complesse, ci sono una serie di situazioni. Partiamo dal Policlinico, per come sono andate le cose in questo momento il bicchiere é tre quarti pieno, perché é vero che non tutta la vicenda é risolta, ma sappiamo benissimo che siamo oggi qui a spostare in avanti il pallino, ma probabilmente quel pallino non arriverà alla meta, quindi rispetto a questa situazione ci dobbiamo interrogare, però accontentiamoci per

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l’attività che ha fatto l’Università, indipendentemente da altre situazioni, ci sono stati sicuramente degli incidenti di percorso, si sarebbe potuto evitare che tutto questo avvenisse, però é andata come é andata, adesso accontentiamoci di prendere questo bicchiere per tre quarti pieno, un quarto vuoto, e poniamoci gli interrogativi che diceva il Consigliere Marino. E’ ovvio che adesso la vicenda si gioca nella ridefinizione, nella riformulazione dell’Accordo di Programma, quell’Accordo di Programma che oggi é venuto meno, scaduto e quant’altro, non ha mai assegnato alla città di Caserta un ruolo, là in poche parole, nelle rispettive vesti, la Regione faceva una cosa con il suo rappresentante, l’Università si poneva come soggetto attuatore quindi si preoccupava di tutte le fasi di cantierabilità dell’opera, di realizzazione e quant’altro. Oggi diciamo che riprende la procedura, ma il Comune di Caserta nella ridefinizione dell’Accordo di Programma deve un ruolo prioritario, deve essere nell'ambito del gruppo dei responsabili non un soggetto che da’ quota, ma un soggetto che tira la volata, il soggetto che nella qualità di portatore di interessi primari su questa città, si deve porre e si sta ponendo l'obiettivo di svolgere il ruolo determinante, affinché tutte le possibili vicende, quelle che si dovranno affrontare da qui in avanti, saranno affrontate nell'ottica che sarà il Comune di Caserta non a subire i processi, ma in qualche modo a guadarli. I lavori sono fermi dovrebbero riprendere entro i 5 mesi che si sono dati come tempistica l’impresa, é chiaro che di questi 5 mesi ne é passato già uno, occorre riformulare l'Accordo di Programma e tutto il riassetto dell'impalcatura legata alla vicenda Policlinico. Il Sindaco in prima persona sta lavorando con la Regione, con l'Università, gli uffici si stanno adoperando per rimettere su la struttura di questo Accordo di Programma, che riconosca alla città di Caserta il ruolo di cui dicevamo. Certo é che non tutti saranno ben lieti di far sì, rispetto a quella che era consuetudine in atto, arriva Caserta e ferma tutto, ognuno vorrebbe mantenere le posizioni. I problemi non ce li dobbiamo nascondere, ci stanno, le resistente, gli attriti rimangono, quello che vale é la prova dei fatti, se Caserta uscirà, come io ritengo uscirà, dall'Accordo di Programma con un rinnovato ruolo, un ruolo più incisivo, allora da qui a qualche mese staremo a parlare di un lavoro fatto bene, se questo non dovesse essere, certamente dobbiamo riconoscere che ciò non sarà stato. Condivido le preoccupazioni, chiaramente le faccio mie, ma le fa proprie tutta l’Amministrazione, siamo consapevoli che il buon esito legato alla vicenda Policlinico, dipende da ciò che il Comune di Caserta porrà in essere rispetto agli altri interlocutori, al di là di quella che può essere la filiera istituzionale, noi molto spesso ci si affida a questa cosa e a tutto il resto, ma alla fine la filiera istituzionale é una cosa, le istituzioni sono un’altra cosa. Quindi qua bisogna incidere comunque ed ovunque, sempre, perché bisogna mettere in risalto che Caserta intorno al Policlinico può vivere una stagione nuova, può riappropriarsi di un ruolo importante, e sicuramente la lotta con altre città che vivono anche di una condizione di un surplus di credito, magari questo sarà costruito nel tempo con una certa autorevolezza amministrativa, perché va riconosciuta. Quindi é

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certamente latente il pericolo che nonostante anche lo sblocco dei lavori del Policlinico qualcosa in termini di assegnazioni di posti letto possa avvenire, c'é stato un verbale in si é scritto 500, ed é questo quello che noi dobbiamo assolutamente scongiurare. Quindi stiamo lavorando in questo senso. La problematica non é di poco conto, ma noi contiamo di venire a capo della situazione e certamente di fare per Caserta il meglio di quello che noi possiamo fare e ponendoci l’obiettivo prioritario di non cedere nemmeno di un metro di quello che era l'accordo principale. Area PIP, certamente oggi che si sono diradate le nuvole intorno alla vicenda Policlinico non c’é altro da fare, certamente il PIP deve essere il supporto, anche strategico in termini di indotto a quello che potrà essere il Policlinico, cioé fare di Caserta non solo per il centro-sud, ma forse per tutta l'Italia, un’emergenza in positivo, e stiamo lavorando in questo senso, stiamo già verificando quanto Caserta con il Policlinico che si rimette in moto, possa essere da questo punto di vista un attrattore per coloro che operano nello specifico settore della ricerca sanitaria. Noi vogliamo arrivare a definire un bando rispetto al quale abbiamo già saggiato, verificato che cosa da questo punto di vista é possibile a raccogliere, a ricevere rispetto a tutta la situazione. Quindi stiamo lavorando in questo senso, stiamo facendo quella che normalmente é un’ operazione di marketing, che forse non é la parola giusta, ma certamente affidandoci a persone specializzate, stiamo verificando questo, perché indubbiamente riteniamo che il PIP oggi per come si sta consolidando quell'area, debba essere il supporto al Policlinico nell’ambito di una ricerca scientifica, tecnologia, sanitaria assolutamente di avanguardia. Per quanto riguarda delle infrastrutturazioni, al di là della vicenda Più Europa, Macrico, noi abbiamo fatto una scelta che noi riteniamo indifferibile, perché non c'erano le condizioni per fare diversamente. A suo tempo abbiamo detto, nel momento in cui facciamo qualcosa di diverso da quella che é l’opzione Macrico, il Policlinico va in debita considerazione, alla luce dei fatti, sembra che quella nostra scelta possa andare in linea con una strategia complessiva. Sul discorso del Più faccio un piccolo inciso, il Consigliere Marino sa benissimo che andare a riprendere 5 anni di inerzia totale non é semplice. Il Più é partito nel 2007, noi stiamo nel 2012, nel 2013 é finito il programma operativo, il che significa che arriviamo con 4 anni di ritardo. Arrivare con 4 anni di ritardo ad un tavolo non é semplice, e quando ti ci siediti ci senti male, perché non é possibile che una città capoluogo possa essere fanalino di coda rispetto ad un tavolo di 19 città medie, di cui normalmente almeno 18 sono inferiori a te. Quindi certamente non é una cosa semplice. Ed andare a riprendere il filo conduttore, mettersi a tavola, riprendersi anche un po' di credibilità non é semplice, noi lo stiamo facendo, credo che lo stiamo facendo bene. Non abbiamo ancora presentato il documento finale, Consigliere Marino lei ha ragione, ma stiamo per presentarlo quel documento, che é in assoluta condivisione da parte degli uffici regionali, non potevamo presentare un documento per come stanno incastrati i tempi, perché non stiamo nel 2007, dove non si può dire “ andiamo a vedere, poi lo modifichiamo! Noi ormai abbiamo finito, stiamo all'atto finale, stiamo alla

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scadenza, quindi il nostro documento deve arrivare a colpo sicuro, deve andare al bersaglio c’é poco da fare, il documento che abbiamo in elaborazione e che consegniamo questa settimana, in questi giorni all'ufficio regionale, perché ci siamo visti la settimana scorsa, c’é stata un riunione con tutte le città medie, un tavolo tenuto direttamente dalla parte politica, ovviamente in sinergia con gli uffici, con la stessa ANCI, che da questo punto di vista, nonostante il Comune di Caserta non ne faccia parte ci sta dando una mano e questo gli va riconosciuto, sicuramente l’ANCI oggi si propone come interlocutore importante per i Comuni, anche in relazione al discorso all’abolizione delle Province. Comunque, stiamo lavorando e riteniamo che il nostro documento costruito anche su un argomento particolare, perché altro non c’era in questa città. Noi dobbiamo riconoscere una cosa, se non hai programmazione, non é che la programmazione te la inventi dal nulla, il Più Europa, non é un qualcosa che all'improvviso cali sul tavolo come se fosse il coniglio cacciato dal cilindro. E’ una cosa complessa, é una cosa che devi sinergizzare una serie di interventi sulla città, pubblico-privato devi portare avanti una strategia, e qui convengo sul discorso che faceva il Consigliere Marino riguardo al DOS, ma anche qua voglio fare una precisazione. A proposito del Più abbiamo dovuto creare un’impalcatura che non era difficile creare rispetto al deserto, anche l'opzione Macrico che noi sappiamo essere fallito per tutta una serie di problematiche, perché non c’é stata più la possibilità. Se é vero come é vero, che per un po' di tempo ci ha portato fuori strada, perché questi anni sono stati persi per il Macrico che poi non é stato più possibile portare avanti, ma é anche vero che nel frattempo non c’era null’altro, quindi tutto il documento del Più si é dovuto inventare in 4 mesi, e qualcuno é partito 4 anni prima. Noi oggi noi siamo nelle condizioni di stare lì a firmare, ad indire la cabina di regia in questo periodo e di arrivare alla firma del Protocollo con le città medie che nel frattempo sono partite 4 anni prima di noi. Credo che se noi riusciamo a recuperare, come sicuramente recupereremo il tempo perduto, credo che per la città di Caserta sia sicuramente un’ occasione recuperata e quindi mi sento di dire che stiamo lavorando e sicuramente saremo in grado di portare a casa il risultato. Il discorso della metropolitana leggera, qua c'é un solo problema, andare a recuperare quel finanziamento, il progetto c’é. Il finanziamento non si recupera con le parole, si recupera con i fatti. La cosa fondamentale é che a questo punto i Comuni, quelli interessati, intanto interessati dalla progettazione Napoli-Cancello, e quelli poi della metropolitana di converso, si mettono al tavolo, noi lo stiamo già facendo. Già nel luglio passato il Sindaco ha proposto un tavolo di Sindaci, con gran parte dei Sindaci interessati, ed é quello che bisogna fare. Qua se non hai massa critica sui tavoli, questi soldi non te li vai prendere, abbiamo visto come nel Patto per il Sud, nell’ambito di quello che é tutto il riassetto del sistema metropolitano regionale, Caserta non é proprio presa in considerazione, questo é un peccato, vanno tratte le debite considerazioni. Sapevamo del resto di questo periodo di vacche magre, certamente l’area metropolitana di Napoli per quanto riguarda l’intero assetto metropolitana regionale avrebbe fatto da padrone, e non

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c’era nulla che potesse tenere rispetto a questa opzione. Però adesso noi dobbiamo essere capaci di intercettare la possibilità di agganciarsi al discorso della Napoli- Cancello, quindi della Napoli-Bari alta velocità. Lo stiamo facendo, abbiamo coinvolto i Sindaci interessati al progetto, circa una ventina, abbiamo in essere proprio per rafforzare questo tipo di attività un’ intensa attività di approfondimento progettuale con il MIT, a proposito del quale un mesetto e mezzo fa, proprio per favorire progetti di sviluppo in area vasta, a Roma con le città di Aversa e Benevento abbiamo sottoscritto un Protocollo di Intesa soprattutto finalizzato all’approfondimento a sinergie di professionalità, sviluppare progettualità in campo trasportistico, affrontare i i problemi dell’intermodalità legata anche ad una serie di fattori dei quali oggi, per la verità la città di Caserta, ma non solo la città di Caserta, quasi nemmeno se ne accorge. Pensiamo all’area interportuale di Maddaloni- Marcianise che é un qualcosa quasi di esterno della città, un qualcosa che non percepiamo, ma riteniamo che necessariamente questo vada ricondotto negli assetti della mobilità urbana ed extra urbana. Quindi in questo senso stiamo indagando una serie di possibilità progettuali, ivi compreso anche l'idea di poter inserire nel progetto l'ipotesi di completamento della variante, variante che andrebbe a costituire un anello che mettesse in collegamento gli attuali 4 caselli autostradali compreso quello da realizzarsi sulla A30. Da questo punto di vista, in termini di sviluppo di progettualità stiamo operando, in termini di assetti istituzionali che possono in qualche modo aiutare a far sì che questi progetti, che sono effettivamente di vasta portata, possano essere condivisi dal territorio e dal territorio fatti emergere, supportati, affinché ci sia nell'ambito del riparto dei fondi comunitari, di quelli che resteranno, perché adesso bisogna un po’ capire l'anno prossimo che cosa avverrà. Capire se noi riusciamo ad agganciare questa possibilità, noi ce la stiamo mettendo tutta per farlo, ci rendiamo conto che questa é la vera sfida, ovviamente ci sono altri aspetti che non sfuggono legati, e di questo ne riparleremo, di quello che é la visione insieme legata al PUC e quant’altro, però certamente questi temi anche se estrapolati in maniera specifica, sicuramente avrebbero nell'ambito di quella che é la strategia di sviluppo della città, un impatto importante con ovvi indotti sotto tutti i profili di cui sarebbe anche qui inutile stare a rappresentare. Queste sono delle cose che hanno tempi di maturazioni lunghi, compito della politica é far sì che non ci si perda nelle chiacchiere, ma si vada a compiere quella che é una programmazione, a quello che é un obiettivo. Spero di aver in qualche modo risposto a quelle che erano un po' le sollecitazioni del Consigliere, sicuramente avrò dimenticato qualcosa, ma se ci dovesse essere consentito in questa inusuale forma di interrogazione, aggiungere qualche altra cosa a seguito di sollecitazioni, io sono a disposizione. Grazie ORE 10,25 ENTRANO ESPOSITO E DEL ROSSO.

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CONSIGLIERE MARINO CARLO – Grazie Assessore; parto daIl’ultima sua riflessione: area VASS Ministero delle Infrastrutture. Il lavoro che sta facendo l'architetto Giacobone del Ministero delle Infrastrutture é apprezzabile, ricordo la sua figura che qualche anno fa aveva un ruolo minoritario rispetto alla figura del Ministero, mi fa piacere che lui sta investendo su questa iniziativa. Tuttavia ritengo che l’impostazione metodologica Caserta–Benevento-Aversa sia errata nella procedura, il Ministero che scavalca nelle competenze e nei ruoli, il ruolo della Regione e della Provincia, ieri la Provincia approva il programma dei trasporti e non prevede quello che sta facendo il Ministero delle Infrastrutture, la Regione ha il suo piano trasporti, quindi Giacobone farebbe bene a scambiare un po’ di idee con la Regione e con la provincia prima di fare questi collegamenti. Detto questo, non c'entra niente il Comune di Caserta, lei bene fa a partecipare ai tavoli e ritengo che sia il livello sovracomunale che non stia coordinando bene i tavoli, ma questo non dipende dal Comune di Caserta. Sulla questione metropolitana il collegamento ferro-gomma dobbiamo recuperare, lei bene ha detto che c’é un progetto in amministrazione, rispetto a quel progetto bisogna recuperare innanzitutto un tavolo di concertazione con i Comuni partecipanti a quel progetto, recuperare forse anche un percorso del PRUSST potrebbe darci forza, anche rispetto al fatto che, capisco che io cerco di andare sempre oltre, sono sempre un po’ sognatore, ma forse aver presentato un progetto da 40 milioni di euro é una diminutio rispetto ad una città che forse poteva presentare un progetto da 400 milioni di euro. Cioé la capacità di un Più Europa da 400 milioni di euro, ci avrebbe permesso di interescare i famosi grandi progetti. Noi tutti sappiamo che la Comunità Europea, la Commissione, perché lei dice che nei prossimi giorni presenterà il progetto per fare il Protocollo d’Intesa al tavolo, ma lei sa che tutto questo dovrà essere approvato dalla Commissione, ed é quello che più mi fa venire i dubbi. Perché é vero la concertazione Comune di Caserta - Regione Campania ma é anche vero che rispetto a questa pianificazione, questo modo di fare la pianificazione, in questo tempo breve, la Commissione come discorso in generale ha dei dubbi. Quindi dovremo, come città, convincerli molto che questo sistema che modifica un po’ quelle che erano le idee iniziali, sa supportata. Secondo me, ma questo non in 4 mesi, ma in 4 anni, l’aver immaginato un grande progetto, anche con i Comuni della Conurbazione, ci avrebbe permesso forse di intercettare più fondi e sicuramente più infrastrutture e sicuramente più economia. Ma dei se e dei ma, resterà alla storia solo dei verbali di stenotipia del Consiglio Comunale. Tema area PIP, apprezzo l'Amministrazione il fatto che abbia letto la possibilità e la necessità di realizzare un polo tecnologico sanitario a sostegno del Policlinico, oggi dobbiamo accelerare le procedure, la cantierizzazione dell’ opera delle infrastrutture primarie e secondarie deve partire e poi l'Amministrazione deve decidere il modus operandi. Terzo aspetto, infrastrutture al Policlinico e la sfida fondamentale é riscrivere il ruolo della città di Caserta, non in termini formali ma in termini sostanziali in quella che é l'occasione per la città. Non é possibile, ma lei l’ha detto

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espressamente, che Caserta perda posti letto rispetto a Salerno, e qui fate valere la vostra filiera, c’é una Regione di centro-destra rispetto ad Amministrazioni che sono di altro colore politico, avete vinto la campagna elettorale dicendo che avevate la filiera e noi non l’avevamo, e se de Luca sarà più bravo di Caserta sarà non la filiera istituzionale, ma la capacità amministrativa e di governo del centro-sinistra a vincere rispetto al centro-destra. Qui avete la sfida, noi vi abbiamo dato il tema, oggi Caserta avrà 500 posti letto o 250 , perché 250 li cede alla città di Salerno, questa é la sfida che lanciamo in termini provocatori,naturalmente, e che ci auguriamo vinca la città di Caserta, purtroppo io ho il dubbio che vincerà il centro-sinistra; ma questa é al capacità di De Luca a governare i processi amministrativi e di governo di un territorio. Al di là della partita Salerno-Caserta, la partita é Caserta città capoluogo che riacquista un ruolo rispetto alla Provincia, all’Università, alla Regione al Ministero di Ricerca Scientifica nel ruolo di competenza. Quindi concludo dicendo che ho apprezzato la sua relazione Assessore, ne riparleremo fra qualche mese, ci aspettiamo che da questo verbale di stenotipia si vada oltre e si vada invece ad un’ azione di governo, un’azione amministrativa, per adesso abbiamo sollecitato un ragionamento, ci auguriamo come centro-sinistra che abbiamo sollecitato anche un'azione di governo. ORE 10,35 ENTRA OLIVA. INTERVENTO DEL PRESIDENTE – La prossima interrogazione é sempre del Consigliere Marino ed é la n.7 del 2/9/2011, avente ad oggetto: “Applicazione del contratto sottoscritto in data 7/07/2010 tra Amministrazione Comunale e la Teleservizi Srl. . Revoca in autotutela della delibera comunale n. 85/11”, risponde l'Assessore Ferraro. La parola al Consigliere Marino. CONSIGLIERE MARINO CARLO – Presidente, su questo dovremmo un po’ organizzarci, perché non é possibile che discutiamo una interrogazione del mese di agosto e del mese di settembre, stiamo a Natale, non vorrei che le interrogazioni che presento adesso me le farete discutere a ferragosto, cerchiamo di fare un Consiglio Comunale ad oc. INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Quando avremo risolto problematiche più urgenti, faremo Consigli Comunali fiume solo sulle interrogazioni. Faccio presente però, che non ci sono molte interrogazioni in giacenza. CONSIGLIERE MARINO CARLO - Va bene. Assessore gliela leggo e poi di tanto in tanto la commento, ma assolutamente senza spirito polemico, ma solo costruttivo. L’oggetto dell’interrogazione Consiliare é: L'applicazione del contratto sottoscritto in data 7 luglio 2010 tra l’Amministrazione Comunale e con l'allora Teleservizi Srl oggi Publiservizi. La mia era una richiesta che poi di fatto l’Amministrazione non ha fatto, era la

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revoca in autotutela della delibera commissariale n.85 del 2011. Ci tengo molto a questa interrogazione, perché il Sindaco più volte, anche con dei manifesti illegittimi, ha tappezzato la città dicendo che il “caro parcheggi” non l’aveva fatto lui. Allora vediamo con questa interrogazione se il caro parcheggi non l’ha fatto lui o comunque ne é corresponsabile perché non ha revocato in autotutela un atto illegittimo dell’Amministrazione, e lo ripeterò più volte illegittimo, perché si sta perpetrando, naturalmente secondo la mia visione di questa azione di governo un atto illegittimo. Su questo vice Sindaco io più volte ho scritto a lei, sia al Dirigente Natale e sia al Segretario Comunale, la richiesta di sapere i dipendenti di Publiservizi mettendo una normativa del personale di Publiservizi. Sono da sei mesi che aspetto, vorrei cercare di averlo per fine consiliatura, grazie. “Intendo conoscere quale attività é stata messa in campo dell’Amministrazione comunale, in particolare dal Sindaco e dall’Assessore alla mobilità al fine di ripristinare le condizioni di illegittimità del contratto di affidamento” –nell’interrogazione parlo anche di illiceità, naturalmente ritengo di illegittimità - “ del contratto di affidamento del servizio di riscossione delle entrate...” (Continua nella lettura dell'interrogazione agli atti). Non so se ad oggi le condizioni contrattuali si stanno rispettando, mi dicono che le biciclette sono sotto al parcheggio IV Novembre, non so se queste biciclette funzionano per la città, se si é fatta una politica di comunicazione. Ma detto questo, la mia domanda su questo punto specifico é “perché dal 7 luglio 2010 al 1° settembre 2011”, data dell’interrogazione, il contratto era in funzione solo per la parte del vantaggio nei confronti de concessionario, documentato, perché avete fatto degli incontri con verbali, in cui si documenta che il concessionario da luglio 2010 al 1° settembre 2011, stava facendo solo la parte di vantaggio, naturalmente parlo di vantaggio contrattuale. Era in funzione solo la parte del servizio che prevedeva la riscossione, quelli che erano i servizi che dovevano essere offerti ai casertani, non c’erano. “Ad oggi, nel bilancio comunale su questo affidamento di servizio su un’entrata di 1,8 milioni, l’Amministrazione comunale vengono dati”, questi sono i dati presuntivi della delibera di Giunta approvata dalle Amministrazioni precedenti, “restando quale incasso del concessionario ben 1,6 milioni. Pur tuttavia quest’ultimo non rispetta le condizioni contrattuali” Allora su questo aspetto i numeri sono un po’ cambiati, perché ho visto i report degli ultimi mesi fatti dalla Publiservizi, vedo che si incassano 100 mila euro ogni 15 giorni, quindi abbiamo una media di 200 mila euro al mese, siamo se siamo a 12 mesi siamo 2,4 milioni e non più ad 1,8 milioni. Quindi é aumentato di 600 mila euro l'agio generale che prendiamo dai cittadini Casertani, su 2,4 milioni di euro, abbiamo una presunzione che prenderemo circa 250 mila euro come Amministrazione comunale, e 2 milioni e più andranno al concessionario, di cui 1 milione vanno per i dipendenti e per i servizi, il concessionario incasserà 1 milione all'anno per sei anni, sei milioni di euro sul servizio dei parcheggi. Questo é quello che si sta creando presuntivamente come percorso di bilancio,

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rispettando i report che sono cambiati già dalla modifica, perché prima erano 75 mila, adesso sono passati a 25 mila euro in più, rispetto alle condizioni contrattuali 7 luglio 2010 e rispetto alla delibera commissariale la numero 85 del 2011. Quindi 25 mila euro ogni 15 giorni, quindi 50 mila euro al mese in più. Almeno quelli sono i report e che sono agli atti del Consiglio Comunale. “Si chiede di conoscere quale passaggio contrattuale di tale affidamento sia avvenuto tra Teleservizi Srl sottoscrittore del contratto e la Publiservizi, oggi gestore della concessione” almeno a me, poi mi dirà lei signor Assessore, “in quanto agli atti dell’Amministrazione” - almeno all’epoca”- parlo sempre della data del 1° settembre 2011 – “non risultava per tale affidamento nessun passaggio contrattuale. Inoltre in data 6 maggio 2011 con delibera commissariale n.85 veniva rimodulato ed integrato il piano parcheggi, con una procedura palesemente illegittima, che crea un danno erariale all’Amministrazione Comunale, modifica le condizioni di gara, crea un palese vantaggio nei confronti del concessionario, altera il principio di equità a cui é tenuta l’Amministrazione comunale e modifica le condizioni che erano nel capitolato e nel disciplinare di gare. A questo si aggiunga che successivamente alla delibera commissariale andava sottoscritto un atto aggiuntivo al contratto e/o un nuovo contratto per poi mettere in esecuzione il provvedimento commissariale” – cosa che ad oggi non risulta agli atti dell’Amministrazione, cioé voi applicate le nuove tariffe ai Casertani, il concessionario prende i soldi rispetto ad una delibera commissariale la 85/2011, ancora non vi é venuta la voglia di fare un atto aggiuntivo al contratto. Segretario le chiedo di intervenire su questa cosa. “Palesemente il concessionario applica la delibera n85/2011 in modo illegittimo in quanto non ha ancora sottoscritto il nuovo contratto E chi sottoscrive il nuovo contratto Teleservizi o Publiservizi? Chi ha vinto la gara il 7 luglio 2010 e chi firmerà il successivo?” - l’Assessore mi darà sicuramente le spiegazioni tecniche, ci sarà nei passaggi societari un passaggio di vendita, però non mi risultava agli atti, ma immagino che ci sarà sicuramente qualche passaggio che non conosco e che non era agli atti il 1° settembre 2011. Poi so che dopo questa delibera sono arrivate un po’ di carte al Comune, quindi immagino che sarà sanata questa cosa dopo questa interrogazione. “Si chiede al signor Sindaco e al signor Assessore, di conoscere quale attività amministrativa intendono mettere in campo per sanare le eventuali illegittimità e gli eventuali dubbi politici sulla delibera commissariale n.85/2011” Caro Sindaco, si modificano le condizioni contrattuali di gara, si prendono delle strade messe a gara che non rendevano al concessionario una lira, questo esce dai report dell’Amministrazione non a me, strade vicino al cimitero, strade a via Borsellino, zona Saint Gobain, si eliminano queste strade che non rendono e si inseriscono le strade che rendono. Allora, io Consigliere Marino, se avessi avuto una società di servizi come quella di Publiservizi, e sapevo che c'erano che nel disciplinare e nel capitolato ci fossero state le strade che oggi sono in gestione a Publiservizi, io avrei partecipato alla gara, perché erano redditizie. Se al cimitero si guadagna zero e tutto ad un tratto mi piazzate Piazza Matteoti che si guadagna

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5 mila euro al giorno, a me viene il dubbio che si sono cambiate le condizioni di gara. E si sono cambiate le condizioni di equità tra i partecipanti ad una gara. Naturalmente questo non é stato fatto da voi vice Sindaco, però avete una responsabilità politica ed io non posso accettare manifesti, per di più con i soldi pubblici, che dicono in città che voi non avete responsabilità nell’aver aumentato, voi ce l’avete la responsabilità politica, perché c’é un bel istituto che si chiama “autotutela” e se vi siete accorti, sia in termini di amministrazione di illegittimità e sia in termini politici, perché sulla illegittimità ne risponde il Dirigente, ma sulla responsabilità politica ne risponde il Sindaco! E? lei che deve dire ai Casertani che lei conferma l'operato del Commissario, non in termini tecnici, che avete voi politicamente deciso di prendere più soldi dai Casertani,e soprattutto di aver creato vantaggio economico ad un concessionario. Questo emerge dai report che il Dirigente ogni 15 giorni trasmette con determine a tutti i Consiglieri. “Si chiede di conoscere il tabulato dei dipendenti del concessionario con le relative professionalità e resoconti finora all’Amministrazione”, questo é stato richiesto il 1° settembre, ad oggi non ho nulla!. “Tale richiesta così come previsto dall’Art.43 comma 2 del TUEL n.267 del 18 agosto 2000, é utile all’espletamento del proprio mandato, ciò al fine di permettere di valutare con piena cognizione di causa la correttezza e l’efficacia dell’operato dell’Amministrazione, ed operare con partecipazione attiva alla vita politico-amministrativa dell’Ente ( Consiglio di Stato del ’94, Consiglio di Stato del 2000- Consiglio di Stato del 2001”- , e cioé che i Consiglieri possono avere anche i tabulati dei dipendenti anche dei concessionari, non solo dell’Amministrazione Comunale. “Nell’ambito di questo collegamento funzionale devono coerentemente essere incluse anche tutte le attività dei concessionari dei servizi pubblici (Tar Campania sentenza 28 gennaio 2010 n.448). Lo stesso Consiglio di Stato nel 2004 ha introdotto ulteriori elementi che ampliano e rafforzano il diritto in parola, ritenendo che i Consiglieri Comunali hanno il diritto di accesso a tutti gli atti che possono essere di utilità all’espletamento del loro mandato, senza alcuna limitazione”. Questo lo diciamo anche perché ultimamente i Consiglieri Comunali di opposizione hanno difficoltà ad avere documentazione dell’Amministrazione. “Pertanto se una richiesta di accesso avanza da un Consigliere a motivo dell’espletamento del proprio mandato, risulta congruamente motivata, non può essere disattesa dall’Amministrazione”. Sappiamo bene che noi abbiamo l’obbligo come Consiglieri Comunali di riservatezza, che é equiparato a quello dei dirigenti o dei funzionari Nel momento in cui abbiamo l'atto amministrativo nella nostra disponibilità abbiamo il dovere della riservatezza. Assessore Ferraro lei oggi ha un’ occasione non di dirci che tutti gli atti sono a posto, che tutto é legittimo, che il Dirigente Natale ha fatto bene, che voi avete preso solo un atto del commissario e che voi sostanzialmente non avete nessuna

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responsabilità. Lei deve avere la forza ed il coraggio di dire che quell'atto é sbagliato, che si deve ritornare al contratto sottoscritto, che politicamente quell’atto é sbagliato, perché stiamo prendendo i soldi dei Casertani a vantaggio di una gara che io ritengo assolutamente errata, la poteva fare anche Rifondazione Comunista o la destra, aver immaginato in questa città che ci fosse una gara che prevedeva solo la parte calda, cioé il parcheggio, e la difficoltà lei ce l’ha i prossimi mesi, senza aver permesso alla città di avere un servizio completo della mobilità, cioé gomma-parcheggio, ti do l'affare, ti faccio guadagnare un milione di euro all’anno, ma mi fai anche la gestione della mobilità a gomma, il trasporto. E lei vedrà nei prossimi mesi a far partecipare alla gara che lei sta preparando nei trasporti pubblici e soprattutto come fare mantenere quel piano economico finanziario per il trasporto pubblico, perché noi potevamo fare una gara totale, quello che si era detto sempre nei documenti programmatici dell’Amministrazione o immaginare un sistema parcheggi trasporti pubblici in rete, con anche i parcheggi interrati. Io ritengo che al di là dell'errore di aver fatto quella gara, al di là del contratto che si é sottoscritto il 7 luglio 2010, oggi vada fatto applicare quel contratto, Non é immaginabile che si modificano le condizioni contrattuali con una delibera commissariale. E’ ancor più grave che politicamente oggi voi, anzi un po’ di mesi fa, state legittimando innanzitutto un aumento dell’agio in modo sconsiderato, perché ricordo a tutti i consiglieri Comunali, che il concessionario della città di Caserta, e questo é l'unico caso in Italia, prende l'85 % e in alcuni casi arriva anche al 90 % dell'agio ed il 10 % all'Amministrazione. Noi abbiamo 2,4 milioni di euro, 240 mila vanno all’Amministrazione e gli altri vanno al privato, non si é visto nemmeno nel Burundi, dove si stanno organizzando e stanno facendo il 50 ed il 50. Ma capisco che stiamo andando oltre l’Africa, quindi queste cose sono complesse ed articolate anche a Caserta. Allora le chiedo di fare un’ azione di coraggio, di creare un vantaggio ai Casertani, perché anche oggi con un’ulteriore tassa di scopo li martellerete. Io le chiedo un atto di coraggio di rideterminare le condizioni contrattuali al 7 luglio 2010 ed annullare in autotutela un provvedimento politicamente sbagliato, cioé la delibera commissariale numero 85 del 2011. Grazie Presidente, grazie Assessore. ORE 10,40 ENTRANO NAPOLETANO ED URSOMANDO. ASSESSORE FERRARO - Rispondere alle interrogazioni del Consigliere Marino non é facile perché spazia da una parte all'altra e riesce difficile a noi, non tanto preparare le carte, ma soprattutto trovare le risposte, difficile non é, perché noi ci lavoriamo su queste cose, anche perché questa mattina, per la parte tecnica mi aiuterà l'ingegnere Natale. Ma io risponderò per parte politica, quindi é giusto, e ringrazio il Consigliere che da l'opportunità di confrontarsi all’interno del Consiglio Comunale, per poi dare delle logiche spiegazioni alla città. Poi alla fine quando si é maggioranza si può parlare in un modo, all’opposizione si parla di

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un’altra, ognuno poi il bicchiere lo vede o pieno a metà o vuoto a metà. Però ringrazio il Consigliere Marino che mi da l'opportunità di far emergere da questa maggioranza, ma soprattutto da questa Amministrazione mia, un pensiero su questa cosa che, come diceva il Consigliere Marino prima, non é frutto della nostra Amministrazione, non é una cosa che abbiamo fatto noi, anche se per aspetti sociali e politici io la condivido. Io non sono contro al fatto che é stato fatto dalla vecchia Amministrazione per risanare un discorso sociale che impegnava i lavoratori che erano su questo impegnati ed interessati. Se l'Amministrazione precedente avesse voluto incidere su un discorso tecnico, applicativo, di una soluzione imprenditoriale, l'azienda avrebbe dovuto prendere 20 parcheggiatori, ma siccome se n’ é trovati 60 é un momento difficile che ha dovuto affrontare. Una società può impegnarsi con 20 persone, ma se tu gliene proponi 50 é una costruzione di ragionamenti, perché aumentando il numero degli addetti, aumenta anche il discorso economico, ma questo é un pensiero, non é che mi impegna a fare un ragionamento. Io non sono innamorato della delibera Mattei, assolutamente, come non sarei innamorato di una parte di quella gara che é stata fatta, che poteva essere più perfettibile, forse migliore, però credo che gli aspetti fondanti di questa cosa, immaginano un criterio diverso per la città. E’ chiaro che sul discorso dell’applicazione che il Consigliere Marino richiamava, ci troviamo di fronte ad una accelerazione, perché nel momento in cui, perciò ringraziavo prima Marino che mi ha dato la possibilità di creare le condizioni per avere un tavolo veloce di concertazione con l'azienda, dove abbiamo potuto comunicare le criticità emerse, perché poi Consigliere Marino é un fatto sperimentale, dobbiamo verificare, e noi le criticità le abbiamo trovate. Le abbiamo risolte, laddove era possibile ci siamo impegnati per rioni, per zone di Caserta, e credo che su questo l'azienda oggi ha applicato tutte le fasi contrattuali ad eccezione delle tabelle pubblicitarie, là non é un problema dell’azienda, ma é un problema dell’Enel che non riesce a far attaccare questa cosa. Ma per quanto ci riguarda, laddove é stato possibile modificare, laddove é stato possibile iniziare un ragionamento, laddove é stato evidenziato un problema di gestione e di rapporti, noi lo abbiamo risolto. Perché alla fine, anche nei tavoli dove ci siamo incontrati, le posso garantire, lei mi conosce Consigliere Marino, abbastanza conflittuale é stato il mio atteggiamento nei confronti dell’azienda, siamo riusciti a mettere le caselle, a riempierle di contenuti, che il capitolato prevedeva. Ma le dirò di più, io ho evidenziato, nel momento che ho letto un po’ di carte, questa famosa multa che c’era, questa multa che immediatamente partiva. Ebbene, da uno studio che ho fatto con i miei collaboratori, questa multa é stata in parte eliminata, oggi é difficile solo chi la vuole avere l’ ha la multa, ma se non la vuole avere non ci sono le condizioni per averla, ma su questo ci siamo misurati e ci stiamo confrontando. Sulla illegittimità, Consigliere Marino, vorrei un approfondimento maggiore, ma credo che in aula questo il più delle volte non é possibile, ma sicuramente ci incontreremo e ne parleremo. Purtroppo l’illegittimità, il rapporto che può essere di giurisprudenza nel momento in cui si

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ravvede, non dipende molte volte dalla politica, ma questo deve essere affidato a chi ha le competenze per poterlo fare. In questo caso io nel momento ho letto la sua interrogazione, ho attivato l'ufficio legale, il Dirigente, manifestando una preoccupazione, perché io non sono innamorato di questa cosa, l'avrei fatta come lei, in un altro modo, l’avrei vissuta in un altro modo, avrei gestita in un altro modo, avrei dato la possibilità alla città di partecipare a questo tipo di gara, in una maniera trasparente. Perché se dovessi dire che oggi il concessionario guadagni tanto, le dico di no, perché dai conti che c’ hanno portato, questo margine non c'é. Ci sono solo criticità, ci sono solo problematiche, ma alla fine questo non conviene né al facciamo e né all’Amministrazione, era solo un momento per dire, e sono d’accordo con lei, facciamo questa cosa, ma facciamo che dia un momento anche sinergico di quello che é il rapporto che si può avere, tra maggioranza, opposizione. E lei conosce bene come sono andate le cose, negli spogliatoi certe cose ce le possiamo dire, in Consiglio Comunale abbiamo l’obbligo di salvaguardare la forma, perché ci stimiamo reciprocamente come Consiglieri Comunali di questo Consiglio Comunale, che non ci vede impegnati come maggioranza ed opposizione, ma ci vede impegnati come politici della città di Caserta. Credo che questo sia fondamentale per capire da dove parte questo, dove é arrivato, anche perché io la delibera commissariale la contesto a priori, però non posso immaginare che il commissario che viene da fuori in un mese o in 10 giorni, 40 giorni, possa avere chiare le idee, é chiaro che gli viene proposto un progetto, gli viene consigliato di modificare certi passaggi, perché sarà anche previsto da qualche parte, ed ecco che torniamo al discorso iniziale della preparazione di una gara, che come é stata fatta, secondo me ha delle lacune, nel senso che non c'é stata comunicazione, non c’é stata chiarezza, o per lo meno, come la vediamo noi, può darsi che ci sia stata chiarezza in altri modi o in altri luoghi o nel valutare e creare le condizioni per fare quel tipo di gara, che per certi aspetti sociali io condivido in pieno. Non la condivido sul piano tecnico, perché poteva essere un momento dove tutti si potevano impegnare e creare le condizioni di fare un discorso con la ACMS, incominciare a vedere di creare le condizioni di recupero di area, perché questo é previsto anche come parcheggio. Non é che ci siamo trovati alla fine, Consigliere Marino, ed é una notizia di ieri o l’altro ieri, che il Comune di Caserta ha trovato 12 milioni di debiti nei confronti della ACMS. Oggi su questo noi dobbiamo, ma non sul consiglio del Consigliere Marino, ma su un ragionamento politico, vedere le condizioni. Lei mi chiede coraggio, lei lo sa che io non mi tiro indietro quando si tratta di prendere delle situazioni anche drammatiche. Se ci dovessero essere le condizioni per ritornare indietro su questa gara, anche in regime di autotutela, sia tranquillo Consigliere Marino, questo sarà fatto. Io l’analisi politica l’ho fatto, se lei vuole per quanto riguarda i numeri c’é l’Ingegnere Natale. CONSIGLIERE MARINO CARLO - no, i dati numerici li possiamo anche vedere in ufficio con tranquillità, ma a me interessava il dato politico, non il dato

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tecnico. Innanzitutto la ringrazio della sua sensibilità e delle sue parole Assessore, naturalmente non sono contento del dato politico che esprimono le sue parole, perché quando parlo di scelte politiche rispetto ad una procedura, le faccio solo un piccolo inciso, l'inadempienza contrattuale rimane, perché nel disciplinare e nel capitolato c'era con chiarezza quali erano i nominativi dei dipendenti che dovevano essere assunti,ecco perché voglio il tabulato. Ci sono 17 dipendenti che ancora ad oggi, rispetto a quel disciplinare di cui al capitolato, erano in quell'elenco messo a gara dall’Amministrazione comunale, non sono stati assunti da Publiservizi e non so per quale motivo. Quindi chiedo che espressamente vengano rispettate le condizioni di gara. La ringrazio sulle parole che lei dice verificherà e valuterà se in autotutela ritornare alle condizioni contrattuali, sottoscritte da Teleservizi all'epoca ed il Comune di Caserta. Anche perché si modificano le condizioni contrattuali di gara, su una comunicazione presunta del concessionario o una scelta dell’Amministrazione, questo ancora non l’ho capito, se é il concessionario che l’attiva o se l’Amministrazione che l’attiva, ritenendo che il concessionario non manteneva più il piano economico finanziario che aveva fatte, lo aveva fatto partecipare alla gara e alle condizioni contrattuali. Se al concessionario le condizioni contrattuali non gli piacciono, si chiama risoluzione contrattuale, noi lo salutiamo, lo ringraziamo, lei si fa una bella gara della mobilità intera della città, così come bene l'Assessore Ciontoli aveva programmato in quella Amministrazione che poi per problemi interni non era riuscito a portare avanti. Ma la programmazione originaria di Ciontoli come Assessore alla mobilità prevedeva la messa in rete tra la gomma e i parcheggi, perché la parte calda dei parcheggi avrebbe aiutato la parte fredda del trasporto a gomma che é meno redditizia e quindi poteva nel piano economico-finanziario, aiutare la città ad avere non solo un servizio migliore nei trasporti e nei parcheggi, ma anche utile più forte rispetto a quello che prendiamo adesso, perché é ridicolo che un concessionario incassi 2,4 milioni di euro e che poi noi dopo di questi 2,4 milioni ne prenderemo solo 240 mila euro, mi sembra che per una città che é in dissesto e in difficoltà economico finanziarie, non va bene. Ripristiniamo le condizioni contrattuali, si assuma le 17 persone che sono previste in quel bando, faccia i servizi, per quanto ci riguarda il contratto può funzionare, perché ha partecipato ad una gara e legittimamente deve adempiere. Se le condizioni contrattuali a lui non sta bene risolva il contratto e se ne vada, significa che non mantiene più il piano economico finanziario noi lo ringraziamo e le ringraziamo e lei farà la sua attività. Una cosa non si può fare, di modificare le condizioni di gara con una semplice delibera, perché questo toglie l'equità di un’Amministrazione Pubblica. PRESIDENTE - Vorrei fare una precisazione, dobbiamo rientrare nei tempi, dobbiamo essere precisi in queste cose, non vi é nelle interrogazioni il diritto di replica, ma il Consigliere proponente può essere soddisfatto o meno.

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Passiamo all’interrogazione n.21 del consigliere Cobianchi avente ad oggetto: “Intallazione di dehors e di altre strutture a servizio bar e ristoranti, occupanti suolo pubblico” risponde l’Assessore Caterino. La parola al Consigliere Cobianchi. CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI - Grazie Presidente, saluto lei, saluto i signori Consiglieri. cercherò di essere breve, ma non posso non rilevare il fatto che siamo qui da due ore e proprio adesso si richiami il rispetto dei tempi, non mi sembra corretto. Voglio incominciare che una sottolineatura che ho reso anche alla stampa, e cioé, se l'effetto delle mie interpellanze deve essere quello che si é visto sul corso Trieste, giuro che non farò mai più una interpellanza, cioé se faccio un’interpellanza per i dehors ed i gazebo e viene fuori una situazione vergognosa, disastrosa, da terzo mondo…..Assessore sono de hors anche quelli… PRESIDENTE - …Consigliere Cobianchi, atteniamoci a quella che é scritto nella sua interrogazione. CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI – Presidente, nella mia interrogazione si parla di “installazione di dehor, di altre strutture a servizi bar e ristoranti occupanti suolo pubblico”, quindi posso parlare di tutto ciò che occupa il suolo pubblico. Venendo nel merito dell’interpellanza, non posso fare altro che ripetere concetti che già ho espresso e che sono noti a tutti, cioé la prima osservazione é questa: noi stiamo da un po' di tempo a questa parte concedendo a soggetti privati, per interessi assolutamente privatistici di occupare suolo pubblico in maniera sempre più selvaggia. L'Amministrazione e la Giunta si é posta il problema di regolamentare la qualità e la quantità delle nuove aperture di esercizi nel settore della distribuzione di bande, cibi e quant’altro, e contemporaneamente questa indicazione mi sembra totalmente distonica con il proliferare di queste strutture. C'é un problema innanzitutto di decoro urbano, io vorrei invitare tutti i Consiglieri, ognuno di noi per i propri impegni, per la propria attività non é fermo su Caserta, si va a Salerno, giusto per citare un esempio che ormai in Campania é diventato l’esempio, e si ha una ` certa immagine di città. Io ricordo quello che era Salerno quando io ero ragazzo, qualche anno fa, un grande paese, vedo quello che é diventata oggi Salerno, vedo grandi progetti, vedo una regolamentazione. Possiamo prendere l’esempio di Roma, via Veneto che é l’esempio per queste installazioni, noi abbiamo avuto le prime installazioni di questo tipo in Italia a Roma e a Firenze. Ci sono delle regole chiare dal punto di vista della morfologia, delle altezze, dei colori. Questo degrado dal punto di vista di impatto ambientale ovviamente diventa più grave e assolutamente non tollerabile nel centro storico. Io faccio, come al solito, riferimenti chiari e precisi, penso ad esempio al Corso Trieste, dove noi stiamo avendo un florilegio di strutture le più eterogenee, con i colori più artistici, addirittura occupanti

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finanche il piano stradale, cioé la parte della carreggiata riservata, ZTL, si o no, al traffico veicolare. Cosa che ho già stigmatizzato, crea anche una oggettiva condizione di pericolo, perché almeno nelle ore in cui la ZTL non é attiva, e quindi il traffico veicolare é consentito, una manovra errata, soprattutto in corrispondenza di quei dossi che già ho avuto modo più volte di dire, che non mi sembra siano a norma, per la morfologia che hanno, per la tipologia dei materiali con cui sono stati realizzati. E’ facile poter, soprattutto per una motocicletta, soprattutto in caso di leggera pioggia perdere il controllo, investire in pieno una di queste strutture, con una concreta situazione di pericolo per la pubblica e privata incolumità. C’é un altro aspetto ancora più importante di questo che riguarda i soggetti diversamente abili, alcune di queste strutture o anche i tavolini posticci, la qualcosa é ancor più, da un lato, intollerabile, da un altro lato difficilmente controllabile, perché questi tavolini anche per l'uso improprio che ne fanno gli avventori, iniziano a spostarsi e semmai un quarto d’ora dopo il controllo, non lasciano più quel 1,20 metri, che rappresenta la dimensione minima che la legge stabilisce proprio per consentire ai diversamente abili un regolare transito. Non stiamo parlando di cose da poco! Vado in crescendo, sono partito da un aspetto importante qual é il decoro urbano, ma vado in crescendo, collaudi, e per ciò ho chiesto la presenza del Comandante della nostra Polizia Municipale. Comandante, a me non risulta che alcune strutture che sotto gli occhi di tutti, per la morfologica che hanno, necessitano di regolari collaudi, non mi risulta che questi collaudi siano mai avvenuti. Ora, in strutture che sono chiuse su tutti i lati, dotati di un elemento di copertura, la cosa diventa seria, perché non so in assenza di collaudi da parte delle autorità competenti, in caso di vento forte o addirittura posso anche presupporre che alcune di queste strutture se non sono state progettate da un tecnico abilitato, ingegnere, architetto o geometra, possano addirittura non reggere neanche al peso proprio. Assessore io dico la mia, rimane a verbale, poi lei vedrà, finora, e gliela leggerò tra breve, c’é un parere della Sovrintendenza …. (INTERVENTI FUORI MICROFONO DELL’ASSESSORE CATERINO) PRESIDENTE - … il dibattito non serve, non ci fa capire, questi scontri sono inutili. Consigliere Cobianchi, sia esaustivo e conciso, dopodiché le risponde l’Assessore. CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI – C’é un altro problema che riguarda gli ingombri e le caratteristiche dimensionali, l’altezza di questi elementi, a prescindere dai Regolamenti, Presidente, perché se i Regolamenti sono sbagliati vanno corretti, vanno cambiati. L’altezza di alcune di queste strutture é tale da creare un’oggettiva situazione da una parte di pericolo per coloro che hanno appartamenti ai piani ammezzati o ai primi piani, perché rappresentano una comoda base d’appoggio per eventuali malintenzionati per entrare attraverso i balconi negli appartamenti, da un’altra parte, in alcune condizioni proiettano

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coni d'ombra che creano un oggettivo danno permanente, ai proprietari di questi immobili. Ancora, e nei prossimi giorni ho motivo di ritenere che arriverà una norma anche da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. C’é un altro problema che riguarda alcuni tipi di installazione che vengono fatte, e qui mi rivolgo al nostro Comandante della Polizia Municipale, autorità di Polizia Giudiziaria, all’interno di alcune di queste strutture, le dico anche dove: Corso Trieste e via Botticelli, non so se nel rispetto della normativa vigente, non mi sembra, vengono installati apparecchiature per il riscaldamento i cosiddetti funghi, cioé stufe a gas in strutture che sono chiuse, se consideriamo un parallelepipedo, o su 5 delle 6 facce o addirittura in alcuni casi montano anche tende in plastica rigida che creano un vero e proprio setto, quindi su tutti i lati, vengono montate queste stufe a fungo. Stufe a fungo che spesso quasi vanno ad interferire con pannellature in plastica che vengono utilizzate per realizzare la chiusura di questi dehors con un potenziale rischio di incendio, anche perché in questi casi i materiali utilizzati, penso che il Consigliere Palmiero mi dovrebbe dar ragione, dovrebbero essere certificati, dovrebbero essere di classe zero, sia dal punto di vista della produzione dei fumi, sia dell’infiammabilità, e ci vuole Comandante, un certificato esposto, perché le giustamente se non ha una certificazione, mica può far fare i testi in laboratorio? Lo stesso dicasi per le stufe ad infrarosso, spesso questi elementi di materiale plastico, di materiale organico e quant’altro. C’é un problema di salubrità, perché certo non devo ricordare in quest’aula i meccanismi della combustione, nella combustione il comburente é rappresentato dall’ossigeno, in una struttura sufficientemente chiusa, anche se le aperture non sono calcolate e certificate dalle autorità competenti, potrebbe crearsi una situazione di progressiva diminuzione del tasso di ossigeno, fino a creare i sintomi classici, da prima leggero malessere fino ad arrivare all’avvelenamento…Presidente, io non permetto che l’Assessore faccia battute di questo tipo… guardi, quando ho la parola io dico ciò che voglio, fino a prova contraria, in quest’aula. C’é un problema e mi rivolgo sempre al Comandante della Polizia Municipale, poi mi rivolgerò con altri atti anche al Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, c’é un problema che riguarda la prevenzione degli incendi. Perché quando di fatti si raddoppia la volumetria dei locali attraverso queste installazioni, perché questo sta avvenendo a Caserta, e tutto ciò che riguarda la prevenzione antincendi, non può più essere dimensionata sulle dimensioni del locale. Se il locale é 30Mq.contiene estintori per 30Mq., a secondo o meno delle dimensioni l’obbligo della lancia, dell’idrante o quant’altro. Ma se io ho 30 Mq. dentro e 30 Mq. fuori con materiale incendiabile non certificato, mi riferisco a cuscini, divani, di cui non é data di sapere la provenienza delle imbottiture, non é certificata, spesso si tratta di materiale scadente, addirittura che viene da paesi non della Comunità Europea. Allora, in questo caso, é ovvio, che andrebbe calcolato, rispetto al problema degli incendi, anche queste strutture chiuse sui i 5/6 di un lato di un parallelepipedo, andrebbe rivista l’idoneità rispetto alla vigente normativa

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antincendio. La stessa cosa, per gli aspetti che riguardano l'igiene, perché se i servizi di un locale pubblico sono calcolati ad un certo numero di avventori, se io di fatto, in maniera fissa e costante, come ha notato la sovrintendenza, non come installazione eccezionale, tipo quelle brutture che sono a Corso Trieste; se io faccio delle installazioni fisse che raddoppiano in maniera definitiva la volumetria di un locale, devo rivedere la progettazione dei servizi, perché il numero dei avventori, medio, é doppio rispetto a quello che il locale poteva ospitare. In alcuni di questi locali vengono montati, Comandante, non so, fornelletti per fare crepe, a via San Giovanni etc., frigoriferi in estate, quindi altre apparecchiature che richiedono allaccio all’energia elettrica, allacci che io ho visto volanti, fatti Dio sa come, che utilizzano gas, anche qui non mi risulta che ci siano regolari autorizzazioni, obbligatorie per legge, quando in una struttura pubblica si utilizzano fonti di calore che sfruttano l’energia elettrica o che sfruttano l’allacciamento in qualunque modo al gas, sia esso gas metano, peggio ancora con le bombole. In alcuni locali per l'utilizzo di questi funghi, signor Comandante, vengono accumulate bombole, anche qui non so se mi spiego dal punto di vista della sicurezza e della prevenzione antincendi. Ancora, in alcuni di questi locali, e qui parlo sempre di condizioni di carattere igienico sanitario, vengono utilizzati banchi a vista per l’esposizione, soprattutto per questa abitudine invalsa del cosiddetto happy hours, dell’aperitivo, banchi a vista con prodotti alimentari, ma ci sono anche grossi nomi, che ovviamente non é il caso di fare in quest’aula, ma mi riferisco di nuovo alla parte finale di via Botticelli verso via Settembrini, ci sono locali dove l'esposizione di cibi non é refrigerata, é a vista, quindi alla portata di batteri e di quant’altro, anche e soprattutto nel periodo invernale, un colpo di tosse si inquina tutto. Quindi c’é questo problema della custodia di cibi in condizioni non consentite e proprie. La stessa cosa dicasi per le bevande, che anche quando sono chiuse ove non opportunamente stoccate rischiano di deteriorarsi ben prima della data di scadenza. Mostro al Presidente, e lo lascio agli atti, siccome ho saputo che esiste una delle tante desuetudini che corrono in quest’ente, di preparare un atto in cui si scrive di inviarlo a più enti e poi non farlo, ho portato e chiedo che venga acquisito agli atti, il frontespizio dell'interpellanza, così come l’ho presentata in Consiglio, che reca tutti i timbri delle autorità che lo hanno ricevuto, perché tengo che si sappia che quando dico che lo invierò ad un’autorità, lo faccio realmente. Concludo il mio intervento chiedendo che venga acquisita agli atti, la nota del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Sovrintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etno-antropologici per le Provincie di Caserta e Benevento Sez. II Architettonica, Prot. N. 88646 del 24 novembre. 2011, che leggo e con questo concludo. ”Strutture di occupazione temporanea di suolo pubblico nel centro storico. Interpellanza del gruppo Consiliare di Futuro e Libertà per l’Italia. Questa Sopraintendenza in riferimento all'interpellanza in oggetto, concorda con quanto ivi lamentato per quanto riguarda il proliferare di gazebo, dehors ed altre tipologie di arredi mobili per

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l’occupazione temporanea di suolo pubblico nel centro storico, eterogenei per forma e materiali e privi di qualità estetica. E condivide l’esigenza di una regolamentazione che garantisca la conservazione del decoro urbano evidentemente leso”, e da questa frase é evidente, ed anche su questo concordiamo con la Sovrintendenza, se un Regolamento é vecchio e malfatto, lo si rivede. “Si fa presente a proposito che, se l’autorizzazione del suolo pubblico, non riguarda esclusivamente la stagione estiva, ma l’intero anno, le strutture in questione assumono carattere di arredo urbano permanente, e pertanto, ove ricadenti alla zona sottoposta al vincolo paesaggistico ai sensi del Decreto Ministeriale 28.3. 1985 e 9.7.1996, devono essere sottoposte all’iter autorizzatorio prescritto dall’art. 146 del decreto legislativo 42/2004 Testo Unico sui Beni Culturali. Si rammenta, inoltre, che con l’entrata in vigore del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio emanato con Decreto Legislativo del 22 gennaio 2004 n.41 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.145 del 24 febbraio 2004, le categorie dei beni sottoposti ope legis a regime di tutela ai sensi dell’art.10 in quanto appartenenti ad enti pubblici o a persone giuridiche private senza fine di lucro. In attesa della verifica dell’interesse culturale prescritte dall’art.12, sono state integrate con le tipologie prescritte dal comma 4 lett. g) h) i) ed l), quali ad esempio le piazze, le vie, le strade, e pertanto, l’installazione delle citate strutture in spazi urbani storici deve essere sottoposta alla preventiva approvazione di questa Soprintendenza, secondo quanto prescritto dall’art.21 del citato Codice” Ora, io ho grande rispetto per l’Assessore, il Sovraintendente é un tecnico, o per lo meno se il Sovrintendente ha detto sciocchezze, spero che l’Amministrazione dia una risposta formale alla Sovrintendenza. Nelle more, Comandante, io chiedo formalmente al Presidente, ho portato copia, anche se l’ho già distribuita a tutti i capigruppo, ma chiedo che copia di questo documento che ho letto della Sovrintendenza, sia allegato al verbale della seduta odierna e ne formi parte integrante e sostanziale. Nelle more di eventuali verifiche che dovessero smentire il Sovrintendente, Comandante io le chiedo formalmente di fare applicare la legge, e quindi se nei centri storici queste installazioni non hanno l'autorizzazione della Sovrintendenza devono essere poste sottosequestro, dopodiché sarà la Sovrintendenza a stabilire, se sono sanabili, se non sono in nessun caso sanabili, perché l’abuso é tale e talmente l’incompatibilità rispetto alle esigenze della conservazione che non sono sanabili, nel qual caso andranno rimosse. Oppure in alcuni casi, se già tal quale, pur non avendo l’autorizzazione presentano caratteristiche consone, quindi é superata la formalità amministrativa. Chiudo Presidente, ricordando solo due cose, primo, le esigenze di conservazione e di restauro sul suolo della Repubblica Italiana dall’entrata in vigore del Testo Unico dei beni Culturali, prevalgono su ogni altro interesse, anche su quelli della sicurezza dell’individuo. L'esigenza di conservazione, di restauro, di tutela dei beni ambientali e culturali, in Italia sono prevalenti finanche su quelle della sicurezza. Questo comporta per i tecnici, come l’Arch. Palmiero, che in caso, non so bisogna effettuare il consolidamento di una volta affrescata, magari dirà alla

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Sovrintendenza che ha problemi statici, c’é un rischio, la Sovrintendenza dirà di mettere una targa fuori alla porta ed indicherai che su quel solaio non possono esserci più di tot chili di carico e più di tot avventori, ma la tutela dei beni artistici, architettonici paesaggistici é prevalente. La seconda cosa, abusivismo, secondo il Testo Unico dei Beni Culturali, il sanare eventuali abusi di natura architettonica che configgono con il Testo Unico dei Beni Culturali, non estingue il reato. Ricordo che con l’entrata in vigore del Testo Unico dei Beni Culturali, per grazia di Dio, in un paese che dovrebbe fare della tutela il primo dei suoi obiettivi, visto che abbiamo il 70% e più del patrimonio artistico mondiale e che questo dovrebbe essere motore di ricchezza. Il sanare l’abuso ex post non estingue il reato, quindi si apre un profilo di responsabilità penale che va avanti, salvo l’eventuale sanabilità, dal punto di vista amministrativo e civilistico dell’opera de qua. Presidente le consegno l’atto da inserire. ALLE ORE 11,15 ENTRA MARZO. ASSESSORE CATERINO – Ringrazio il Consigliere Cobianchi che da’ la possibilità di rispondere a questa interrogazione. Oggi sono convinto, ed é una mia convinzione, posso anche sbagliare, che il Consigliere Cobianchi il Regolamento non lo conosce proprio, zero! Zero, zero! Parto dall’ultima cosa che ha detto, il fatto della Sovrintendenza, poiché queste strutture che lei ha detto non sono strutture fisse, noi diamo una autorizzazione non permanente, bensì temporanea, significa che ogni anno sono rinnovabili, quindi non sono autorizzazioni permanenti. Per questo motivo la Sovrintendenza non può dare parere. Secondo punto. Lei dice “in assenza di una rigida regolamentazione”, non so lei che cosa intende per rigida, ma sicuramente un Regolamento quando esiste ci sono delle leggi e vanno rispettate. Noi abbiamo fatto in questi tre mesi, insieme al Comando dei Vigili Urbani, circa 110 controlli di cui ci sono 53 dehors che rispettano le norme previste nel Regolamento. Per quanto riguarda il corso Trieste il Regolamento attuale, che può piacere o non può piacere, poi l’andremo a vedere questa cosa, ma é un’altra situazione, sicuramente l'Amministrazione a fine gennaio comincerà a lavorare su questo Regolamento, gettando le basi sul Regolamento esistente, modificandolo, ci stiamo lavorando, quindi per fine gennaio metà febbraio già sarà pronto. Il Regolamento per corso Trieste prevede che le carreggiate per 2 metri possono occuparle, i de hors possono uscire 2metri sulla strada, é previsto dal Regolamento, e così come dice il Consigliere Cobianchi, noi siamo rispettosi dei Regolamenti, siamo rispettosi delle regole, quindi se nel Regolamento comunale é previsto che i dehors possono uscire e possono installarsi 2 metri dal marciapiede alla strada, mi dispiace che bisogna dare l'autorizzazione. Quindi non é né la Sovrintendenza e né lei che può dire di no!

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Altro punto, lei ha fatto l’osservazione della distanza di un metro e 20, se le sedie ed i tavolini stanno ad un metro e 20 e portano la documentazione in ufficio e prevedono 1 metro e 20 di spazio, dovremmo mettere un Vigile Urbano in ogni bar, per vedere se queste sedie si muovono ed occupano invece di 1 metro e 20, un 1 metro e dieci. Quindi andremo a fare un Regolamento che prevede una maggiore rigidità, già stiamo provvedendo. Per quanto riguarda i Vigili del Fuoco, di cui lei ha scritto,e sono andato a parlare, non é previsto alcun certificato di prevenzione di incendi, non esiste, i Vigili del Fuoco le risponderanno in modo diverso da quello che lei ha detto prima, quindi é una grossa bugia quello che ha detto. Altro elemento importante é previsto nei dehors l'installazione di quelle stufe a fungo, c'é nel Regolamento, é previsto. Ma secondo lei, un Vigile Urbano, abbiamo fatto 120 controlli, vanno lì e lo deve dire lei che devono controllare se hanno la certificazione! Mi sembra di aver risposto a tutte le sue perplessità, però le voglio chiedere una cosa, Consigliere, la prossima volta si legga il Regolamento, perché mi ha detto l’altra volta ha detto che non lo conosceva il Regolamento, e se da queste indicazioni, secondo me non lo conosce il Regolamento. CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI – Assessore, vuol dire che dovrò fare anche a lei lo stesso regalo che farò per Natale al nostro Sindaco, un volumetto “Le fonti del Diritto” perché in questo Comune i Regolamenti vengono presi a Vangelo, e c’é un problema grosso, se all'atto di regolamentare colui che ha meramente potestà regolamentante, usurpa la potestà legislativa non solo commette un reato, ma tutto ciò che scrive é nullo de iure. Il Comandante della nostra Polizia Municipale, che é persona molto competente e preparata, sa che essendo un Pubblico Ufficiale della Repubblica Italiana, lui deve fare rispettare prima la Costituzione, poi le Leggi e poi i Regolamenti. Il nostro Comandante ha ogni più ampia facoltà e competenza, per rilevare che qualora ci siano Regolamenti che o ignorano o non recepiscano, o addirittura vanno contro aspetti di legge, il Comandante deve fare rispettare una sola cosa: la Costituzione, le leggi comunitarie, le leggi, i decreti legislativi, le leggi regionali, poi si passa al 3° o 4° livello, per cui i Regolamenti c’é chi li definisce di terzo, chi di quarto, chi di quinto livello, ma non scendiamo in tecnicismi, non la voglio annoiare, ma questo il nostro Comandante lo sa. Allora, quando lei si appella al Regolamento le dico che il Regolamento non solo l’ ho letto,tra l’altro il Regolamento non l’ha fatto lei, quindi non capisco questo suo astio, perché le mie segnalazioni so molto bene che lei si sta preparando a rivederlo, ed il segno della mia interpellanza, non é a colpire l'Amministrazione, che con questo Regolamento non c’entra. Vi sto segnalando che questo Regolamento é fortemente carente e spero che grazie anche al contributo di questa modestissima persona che vi parla, nel rifarlo uno si vada a guardare le Leggi dello Stato che sono le uniche cose che impegnano, e che il nuovo Regolamento, per esempio, quando lei mi parla della parte della carreggiata, e questo proprio é competenza non solo delle

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competenze attuali della Polizia Municipale, ma quelle che da sempre ha avuto. La parte della carreggiata riservata alla circolazione veicolare é riservata alla circolazione veicolare, e la ZTL non é per 24 ore. Poi, strutture permanenti, vede Assessore, non dobbiamo giocare sulle parole, se io sono testimone oculare e sono pronto a testimoniare in giudizio, che alcune di quelle installazioni sono fisse allo stesso posto per lo meno da due o tre anni, non sono state mai rimosse e rimpiantate. La Sovrintendenza pone una questione rispetto al Testo Unico dei Beni Culturali che evidentemente lei non conosce, di stagionalità, e dice che se si eccede la stagionalità, vedi l'estate, vedi le strutture oscene che voi avete autorizzato per quel mercatino osceno che ha distrutto Corso Trieste, comunque sia, quelle per la Sovrintendenza sono installazioni fisse, sarà al nostro Comandante dirimere la questione. Ancora, Assessore, c'é una intera città che trova disastroso l'impatto urbano che questi arredi hanno, allora lasciare lo stato quo ante, lei non si mette contro me, che sono solo un Consigliere Comunale, ne dovrà dare conto all’intera città, non a me, io raccolgo una doglianza, che mi creda é generalizzato, e lei lo sa molto meglio di me. L’ultima cosa, la diversa abilità. Anche qui, in questa città, addirittura i palazzi pubblici, il teatro comunale, ed ho già avuto modi di stigmatizzarlo e ne farò oggetto di una interpellanza, non rispettano alcune norme che sono in vigore da anni, norme, leggi. Allora lei non mi può liquidare, il diversamente abile ha diritto a spostarsi da solo senza accompagnatore, se ad un certo punto tutti noi sappiamo ceh ci sono tavolini che puntualmente eccedono il metro e 20, faremo in modo che agenti in borghese si piazzino al posto giusto e che facciano il loro dovere. PRESIDENTE – L’Assessore ha già spiegato che nell’anno nuovo ci sarà una modifica a questo Regolamento, con approfondimento dello stesso, per cui credo che molte problematiche saranno affrontate e saranno risolte. Chiudiamo la sezione legata alle interpellanze ed interrogazioni e passiamo al punto n.4 all'ordine del giorno.

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PUNTO N. 4 ALL'ORDINE DEL GIORNO: "RATIFICA DELIBERAZIONE DI G.C. N.62 DEL 31/10/2011 – VARIAZIONE DI BILANCIO” PRESIDENTE – Relaziona l’Assessore Spirito. ASSESSORE SPIRITO - Questa delibera tiene conto di una indagine della Guardia di Finanza fatta in relazione a dei finanziamenti per le aziende rientranti nel PIC Urban 2 Asse 2 misura 2.1 che ha portato a conclusione di indagini a ritenere che le attività commerciali avessero percepito indebitamente 580.318,48, soldi che bisogna prevedere di incamerare e poi pari pari restituire alla Comunità Europea. Siccome nel nostro bilancio di luglio questa previsione non c'era, abbiamo dovuto prevedere un capitolo in entrata e un capitolo di bilancio in uscita, perché questi soldi qualora fossero incamerati devono essere restituiti interamente alla Comunità Europea. Quindi questa é la variazione di bilancio, che come sapete é` collegata a quell’ indagine relativa alle attività commerciali della zona Urban che ha portato all’apertura di un procedimento penale nei confronti dei commercianti. PRESIDENTE - Se non ci sono interventi passiamo alla votazione per appello nominale. SI ALLONTANA L’OPPOSIZIONE IL SEGRETARIO GENERALE PROCEDE ALL’APPELLO. Del Gaudio Pio........................................................................SI Del Rosso Luigi.....................................................................SI Desiderio Roberto.................................................................SI Acconcia Antonio,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,SI Guida Domenico.............................................................ASSENTE Lino Cesare...................................................................SI Palmiero Massimiliano........................................................SI Cicia Lucrezia................................................................SI Maiello Antonio................................................................SI Iarrobino Gianfausto...........................................................SI Tenga Donato.................................................................ASSENTE Santonastaso Francesco.............................................................SI De Crescenzo Antonio...............................................................SI Antonucci Pasquale...............................................................SI

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Oliva Eduardo...............................................................SI Puoti Pierpaolo..............................................................ASSENTE Ciontoli Antonio...............................................................SI Napoletano Pasquale...............................................................SI Russo Saverio.................................................................ASSENTE Esposito Biagio..................................................................SI Marzo Massimiliano........................................................SI Piscitelli Ferdinando..........................................................SI Marino Carlo....................................................................ASSENTE De Michele Francesco............................................................ASSENTE Zullo Salvatore.............................................................ASSENTE Tresca Enrico Umberto Maria........................................ASSENTE Corvino Pasquale...............................................................ASSENTE Comunale Giovanni.............................................................ASSENTE Usomando Edgardo...............................................................ASSENTE Melone Nicola..................................................................ASSENTE Apperti Francesco ...........................................................ASSENTE Falco Luigi.....................................................................ASSENTE Cobianchi Luigi....................................................................ASSENTE L’esito della votazione é il seguente: Presenti n. 18 Favorevoli n. 18 Il punto n.4 all’Odg é approvato all’unanimità dei presenti.

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PUNTO N. 5 ALL'ORDINE DEL GIORNO: “RATIFICA DELIBERAZIONE DI G.C. N.63 DEL 31/10/2011” PRESIDENTE - Direi di trattare questa ratifica insieme alla successiva n.6 in quanto si tratta dei Borghi Fioriti. Relaziona l’Assessore Ucciero. ASSESSORE UCCIERO - Sono due variazioni di bilancio che il Presidente del Consiglio bene ha fatto a far discutere insieme perché entrambe fanno parte di quella variazione di bilancio che abbiamo approvato la scorsa seduta consiliare, riguardante “ ospitalità dei Borghi”, sono sempre residui di un finanziamento regionale che già il Comune di Caserta ha avuto negli anni scorsi. Un finanziamento che é stato approvato con la Giunta del Dott. Falco ed ha avuto prosieguo con la Giunta dell’Ing. Petteruti. Noi abbiamo utilizzato dei residui derivanti dalle economie di gara che c’erano state, quindi una ripartizione, la volta scorsa abbiamo fatto una variazione di bilancio per 70 mila euro, questa volta riguarda una variazione di bilancio per 3 mila euro, che in effetti il progetto é “Borghi Fioriti”, quindi si tratta di mettere dei fiori sia in località San Leucio, ed abbiamo qui una piantina allegata di dove vengono distribuiti questi fiori nel Borgo di San Leucio, e i successivi 3 mila euro riguardano sempre l’abbellimento dei nostri Borghi con dei fiori in Casertavecchia, per entrambi l’ Ufficio ha determinato la planimetria di dove vengono distribuiti questi fiori. Quindi si tratta di due capitoli in entrata di 3 mila più 3 mila euro. PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere Del Rosso. CONSIGLIERE DEL ROSSO LUIGI – Sarebbe opportuno Presidente, che l’Assessore ci illustri il progetto perché non lo conosciamo. ASSESSORE UCCIERO – Le volevo ricordare che la sede non é pertinente perché riguarda una variazione di bilancio, quindi riguarda solo una materia di bilancio, il progetto é allegato e le sedi di dove mettere i fiori riguarda l'Ufficio, quindi il Consigliere può raggiungere l’Ufficio ed andarlo a consultare. CONSIGLIERE DEL ROSSO LUIGI – La risposta dell’Assessore non é pertinente perché nell'aula consiliare si può discutere di tutto, anche nelle variazioni di bilancio si vanno a discutere gli argomenti che vengono posti in essere, per cui su questo argomento ne chiedo la discussione. PRESIDENTE - La discussione é aperta. Ha chiesto la parola il Consigliere Cobianchi.

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CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI - Presidente faccio appello a lei, al Segretario Generale, anche in questo caso ho ricevuto regolarmente al mio indirizzo di posta elettronica copia delle delibere da parte dell’Ufficio di Presidenza. Ho ricevuto una copia abbastanza completa, forse il Consigliere Del Rosso non l’ha avuta, anche con degli allegati grafici, però c'é un elemento di carenza molto grave si fa riferimento alla relazione dei Revisori, relazione dei Revisori sul file che mi é stato inviato per posta elettronica, che non é contenuta….questo é ancora più grave Segretario, perché lei sa meglio di me che tutti gli atti in discussione in Consiglio Comunale devono essere messi a disposizione dei Consiglieri almeno cinque giorni prima, quindi se la relazione é arrivata questa mattina, noi di questo non possiamo discutere! Ma questo cos’é un falso? In deliberazione mi si parla già di parere favorevole, ma se é stato acquisito questa mattina, io questa l’ho scaricata due giorni fa, come é possibile che già si faceva riferimento alla relazione dei Revisori, se lei mi dice che é arrivata questa mattina, chi l’ha firmata questa relazione? Perché io leggo “ Visti i parere favorevoli, visti..etc. delibera..etc..etc.. regolarità contabile, il responsabile del servizio finanziario” resto molto perplesso, comunque insisto, lei mi insegna che i nostri regolamenti stabiliscono che tutta la documentazione propedeutica alla discussione in aula, va messa a disposizione dei Consiglieri 5 giorni prima. Quindi Presidente, queste delibere non possono essere messe a votazione sic stantibus rebus, se é vero, se il Presidente dei Revisori che é presente, ci conferma che la relazione é arrivata questa mattina. A prescindere da questo punto che verrà poi, sicuramente vista la delicatezza, accertato da lei e dal Segretario Generale, voglio entrare nel merito di questi progetti. Noi parliamo di variazioni di bilancio, allora ci tengo a precisare che le mie riserve sul bilancio previsionale, che io non ho votato, che mi sono rifiutato di votare, restano ferme. Pur tuttavia entrando nel merito di questa deliberazione, qui per come appare dalle carte, ci viene concesso un fondo di 3 mila euro da parte della Regione Campania, apparentemente senza un cofinanziamento da parte del Comune, il che renderebbe questa delibera innocua. Se non ché, dove si mettono fiori, uno deve immaginare che ci sia una manutenzione, la manutenzione ha dei costi, quindi quando leggo nella relazione che questo intervento non determina costi per il Comune, non é vero, ci sono dei costi occulti, ci sono i costi che il Comune, salvo che il Comune di Caserta non ammetta sperpera denaro pubblico ricevendolo per attivare degli abbellimenti che poi di lì a poco tempo vengono distrutti dall’incuria. C’é quindi un onere occulto per l‘Ente che é quello della manutenzione di questi beni, e non mi sembra che un momento in cui abbiamo dichiarato dissesto questa cosa sia compatibile. E mi fa specie, leggendo l’articolazione importante di queste determine che non si faccia riferimento. Ancora, come ha fatto l’Assessore Ucciero, così non ruberò molto tempo a chi vorrà intervenire dopo di me, ed esamino queste due delibere in contemporanea. Per quello che riguarda Casertavecchia, leggere nella relazione tecnica illustrativa “l'ingresso al Borgo avviene attraverso due strade poste a sud-est della

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borgata stessa; allo stato attuale l'intero contesto si trova in uno stato di degrado privo di ogni elemento che possa potenziare e valorizzare le bellezze architettoniche del luogo” sto leggendo dalla relazione, scusate se mi permetto:ma siamo impazziti? Noi in un documento pubblico ci diamo la zappa sui piedi andando ad ammettere che il Borgo di Casertavecchia, cioé un bene UNESCO é in uno stato di degrado privo di ogni elemento che possa potenziare e valorizzare le bellezze architettoniche del luogo? Se questo é vero Assessore Ucciero non saranno certo due fiori che faranno uscire dallo stato di degrado, quindi le richiamo il testo unico sui beni culturali , di fronte ad una dichiarazione tanto grave, non so chi prepari queste delibere. Ancora, proprio perché si tratta di Casertavecchia, proprio perché si tratta di un bene UNESCO finanche la posizione di aiuole deve avere il parere della Soprintendenza, perché quando si va ad impostare uno spazio a verde, io non lo trovo qui, né richiamato in delibera……Assessore concludo. Quindi noto che nell'intera deliberazione non si fa alcun riferimento al parere della Sovrintendenza, che in questo caso é obbligatorio per legge. Questo per quello che riguarda Casertavecchia. Veniamo a San Leucio. Per quello che riguarda San Leucio mi richiamo a tutte le osservazioni fatte su Casertavecchia, soprattutto sul costo occulto della manutenzione, quindi non é vero che questa delibera é a costo zero, anche qui non ho il parere dei Revisori dei Conti, se é vero che é stato portato questa mattina, noi non possiamo, perché violeremmo i nostri Regolamenti, discutere di queste variazioni di bilancio in questa sede. E faccio poi un’osservazione, qui a Caserta già in passato sono stati fatti atti a dir poco folli, di pensare che si potesse realizzare in una piazza, in uno spazio aperto un orto botanico, ma chi ha pensato questo vuol dire che non ha proprio idea di quello che sia un orto botanico, un giardino scientifico, che richiedono particolari tutele e cure, e proprio per questo non può essere realizzato in una piazza, o comunque in uno spazio così angusto. L’altra follia di trasformare una piazza d'armi, quale era lo spazio antistante la Prefettura, in uno spazio a verde. Assessore, lei é un architetto, allora immagini piazza della Signoria a Firenze ci facciamo un giardinetto al centro! Allora prima di fare certi interventi c’é un discorso filologico a monte, si fa uno studio filologico, storico, poi si interviene. A San Leucio non penso che due fiorellini che appassiscono il giorno dopo, possano abbellire. Avrei pensato ad un progetto di ben diversa natura, ma questo l’affronteremo con le linee programmatiche. Se finalmente si riuscisse a ridare al Belvedere di Leucio un contenuto consono al contenitore, si potrebbe pensare ad esempio sì ad un utilizzo per l'Università, ma per laboratori che recuperino in chiave moderna le attività seriche del polo di San Leucio, lei pensa che l’Università di Napoli addirittura pensava con brevetti pronti, a fare attività di ingegneria genetica inserendo nel baco da seta alcuni geni di altre specie viventi per ottenere una fluorescenza naturale, e quant’altro. Allora, immagino che questi 3 mila euro potevano essere utilizzati per riportare a San Leucio una cosa che manca, ed é incredibile, non ci sono più gelsi a San Leucio.

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Allora invece di mettere fiorellini di indubbi gusti, e lei sa che a Caserta abbiamo fatto rimboschimenti folli, con piante proprie delle Alpi, anche qui quando si va a fare un rimboschimento, abbiamo una facoltà di scienze, vanno rispettate le specie autoctone, c'é un discorso da fare in base all'altitudine dove si ad intervenire per la correttezza. Invece qui il vivaista di turno si deve togliere uno stock di piante, non mi riferisco a lei e a questo progetto, per carità, mi riferisco al passato, ed allora quelle piante si mettono. Una cosa, se siamo in tempo, la inviterei con la sua sensibilità a prenderne in considerazione, pensare, per esempio, utilizzare questi 3 mila euro che sono pochini, nei giardini del Belvedere, al di là dell’aranceto che c’é sempre stato, degli agrumi, etc.etc., , penserei per esempio in un luogo da individuarsi a reimpiantare delle piante di gelso, pensando un intervento più ampio che si Potrebbe fare a Palazzo Reale, nelle parti del giardino di palazzo Reale che sono abbandonate, di concerto con la Sovrintendenza, sono idee che le do perché per me é importante che la mia città vada avanti, se lo fa lei e non lo faccio io, sono contentissimo, basta che le cose si fanno, questo é il mio modo di ragionare. E sarebbe la base per pensare a ridare smalto insieme con la filiera istituzionale, con Confindustria, con gli Atenei, gli Atenei perché privilegiare questo o quell’Ateneo é un atto contra legem, tanto più che Caserta non ha una sua Università, ed é un dato di fatto, allora con gli Atenei campani si potrebbe immaginare a percorrere, allora questi 3 mila euro non sarebbe più denaro pubblico sprecato, se mi consente, e questo non ne posso fare una colpa a lei , ma alla Regione che produce queste misure; in paio di piante di gelso forse qualcuna in più, allora avrebbe un senso. Ho terminato, grazie. PRESIDENTE - Ha chiesto la parola il Consigliere Acconcia. CONSIGLIERE ACCONCIA ANTONIO – Grazie Signor Presidente, signori Consiglieri, Assessore. Per quanto mi riguarda senza entrare nell’aspetto tecnico legale, che mi auguro lei ci rassicuri che é tutto nella massima linearità, per il rispetto e nel rispetto del Consiglio Comunale, inerente alla delibera le dico che tutto ciò che é abbellimento per la città di Caserta, non ci può far altro che piacere e non ci può vedere né contrapposti e né tanto meno divisi. L’'unica cortesia che le chiedo, senza mutare quello che é l’importo, perché capisco bene che proviene da una variazione di bilancio, se questa forma di abbellimento si possa allargare, anche in piccola parte, per la frazione della Vaccheria in quanto in possibilità del Natale sappiamo tutti che ci sarà un invento di impatto regionale, che era quello del Presepe vivente. Era questa la mia raccomandazione, preannunciando il mio voto favorevole per la variazione, nel momento in cui lei ci rassicurerà, questo vale per me, per il Consigliere Cobianchi, ma a tutto il Consiglio Comunale che siamo nel masso massimo della linearità e della regolarità. Grazie

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ASSESSORE UCCIERO - Ringrazio il contributo propositivo dei Consiglieri Comunali, e riferendomi al Consigliere Cobianchi anch’ io avrei voluto fare un intervento strutturalmente più rilevante, ma il bando era preciso “Borghi fioriti” si trattava di fiori non nel Belvedere, ma nei borghi di San Leucio e Caserta vecchia. Quindi la distribuzione presupponeva che questi fiori, perché si parlava di fiori, evidentemente come suggeriva il Consigliere Acconcia, lo spirito di questo bando era di abbellimento del Borgo, di mettere fiori nei due borghi, quello di San Leucio e quello di Caserta vecchia. Passo la parola al Dirigente Mazzotti per rassicurarvi sulle procedure che sono state eseguite e circa la possibilità di accogliere qualche richiesta per l’ abbellimento dei due borghi. Grazie PRESIDENTE - Diamo la parola all’Ing. Mazzotti ING. MAZZOTTI - Chiedo scusa ha chiesto della regolarità amministrativa… CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI - ..la domanda era rivolta ai Revisori dei Conti, perché io allegate alle delibere così come mi sono state inviate non ho ricevuto il parere dei Revisori dei Conti, mi si dice che questo parere sarebbe arrivato solo questa mattina, se é così, ricordo che il nostro Regolamento prevede che tutta la documentazione propedeutica alle discussioni in aula, deve essere messa a disposizione dei Consiglieri 5 giorni prima. Quindi a prescindere non possiamo discutere queste delibere. PRESIDENTE - Interviene il Segretario Generale. SEGRETARIO GENERALE - Il Consigliere Cobianchi ha ragione in questa circostanza, però devo evidenziare che purtroppo per un disguido, credo postale, il parere dei Revisori é stato reso il 29 novembre , ma consegnato il 19 dicembre, in ogni caso il problema é di limitato spessore, perché il parere é favorevole, quindi non c'é particolare argomentazione da fare. In ogni caso il procedimento a mio avviso é regolare, perché il parere é acquisito agli atti, esiste, non richiede particolari approfondimenti perché é un parere secco. CONSIGLIERE DEL ROSSO LUIGI – Presidente, avevo chiesto per la progettualità, visto che c’é l’ingegnere Mazzotti, lo facciamo parlare su dove sarà ubicata sul progetto che voi avete approvato. PRESIDENTE – Per quanto concerne la delibera e tutti i particolari della stessa sono allegati alla delibera stessa e sono stati già discussi in Giunta, l'ingegnere Mazzotti mi dice che non ha nulla altro da aggiungere. Per cui passerei alla votazione.

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CONSIGLIERE DEL ROSSO LUIGI – Presidente, la sua asserzione non Ia trovo attinente, perché in Consiglio Comunale si discute di tutto, non si discute solo su una, perché la Giunta l’ha discussa, l’ha portata in Consiglio Comunale, ma io in Consiglio Comunale come Consigliere Comunale chiedo formalmente di avere spiegazioni sulla progettualità, lei non mi può negare questo, né può decidere lei, caso mai chiamerà il Consiglio Comunale a decidere se su questa mia richiesta ci sia la convergenza o la divergenza. Quindi sulla questione della cartografia presentata allegata alla delibere non si dice niente, non si capisce niente, prima perché é fatto in fotocopia, secondo per quanto riguarda il parere favorevole: scusate ma quella firma di chi é? Non c'é un timbro, non c'é niente! Spiegatemi chi é la persona che ha firmato quell'atto? Secondo, ho chiesto la progettualità, dove sarà fatta? Dove sarà collocata? Dove sarà messa? Penso che queste siano domande legittime, e nella variazione di bilancio si può chiedere anche di queste cose, penso che sia previsto dalla 267. PRESIDENTE – La delibera é stata presentata come tale, abbiamo una variazione di bilancio, c'é il parere favorevole del dirigente, abbiamo gli Assessori, abbiamo l’ing. Mazzotti, vogliamo andare avanti con la discussione? Andiamo avanti con la discussione! CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI - Presidente io non posso che concordare con quello che ha detto il Consigliere Del Rosso. La progettazione allegata é assolutamente carente, se non una individuazione di punti su una pianta, anche poco distinguibili visto che si tratta di fotocopie. Quindi il progetto é assolutamente carente, noi non sappiamo le specie botaniche che si vanno ad inserire, ora il non sapere per esempio questo, ci impedisce di capire, da una parte il rispetto del sinallagma, cioé la congruità di come il danaro viene speso, d'altra parte ci impedisce in luoghi di altissimo valore, parliamo di Belvedere di San Leucio e e Casertavecchia, ci impedisce di capire la correttezza dell'intervento da un punto di vista filologico, storico, etc. Voglio anche rilevare che il progetto della Regione oltre a mettere i fiorellini, prevedeva , leggo “individuando anche sistema informativi e divulgativi di valorizzazione delle attività sociali produttive, artigianali e gastronomiche tipiche locali”. Se questo é il progetto originale regionale é incredibile che con 3 mila euro uno faccia tutto questo, un solo aspetto quindi é stato curato, quello dei fiorellini. Poi al Segretario Generale, Segretario c'é un Regolamento che prevede che gli atti vadano messi a disposizione dei Consiglieri 5 giorni prima, su questo non possiamo far deroga, o dobbiamo modificare il Regolamento, ma non é all’ordine del giorno, finché questo Regolamento vige non possiamo derogare. Se questa situazione non viene superata, cioé se il Consigliere Del Rosso non ottiene i chiarimenti che vuole ottenere, ma soprattutto se non chiariamo la questione delle firme, ed io chiedo formalmente di ascoltare il Presidente del collegio sindacale, se noi non chiariamo questa cosa sarò costretto ad

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abbandonare l'aula e non votare questa delibera perché non posso prestarmi ad andare contro i Regolamenti di questo Ente. PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere Acconcia. CONSIGLIERE ACCONCIA ANTONIO – Pur condividendo la richiesta del Consigliere Del Rosso, ma penso che su un argomento del genere , dove ho fatto una premessa, per un abbellimento, non possiamo né dividerci e né contrapporci. Se anche la mia maggioranza condivide con me questo spirito, e visto che c'é stato un disguido nell’arrivo della documentazione, ma che risale al mese di novembre, ed era favorevole, penso che su questo argomento ci stiamo dilungando più di tanto. Quindi invito il Consigliere Del Rosso ad accettare questo mia proposta di passare alla votazione come avevamo stabilito nel corso dell’incontro. PRESIDENTE – La parola al Presidente dei Revisori dei Conti. PRESIDENTE REVISORI DEI CONTI - Il parere é stato protocollato ieri sera, il parere é stato dato il 29 novembre, ma volevamo dare il parere anche sulle altre variazioni, abbiamo aspettato che la documentazione arrivasse fino ad ieri pomeriggio, é arrivata, abbiamo dato il parere anche sulle altre variazioni ed abbiamo consegnato tutte le variazioni. CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI - Lei conferma che il parere é stato dato ieri sera. CONSIGLIERE ESPOSITO BIAGIO – Cerchiamo di avere un percorso da seguire in modo che uno che debba esprimere la sua volontà, se é contrario o favorevole, cerchiamo di indirizzarci in modo tale e non é che non dobbiamo dormire la notte o dormire poco o non dormire proprio. Il Presidente dei Revisori lo dice in un modo così chiaro ed inequivocabile, mi dispiace che uno della maggioranza entri nel discorso contraddittorio con il Consigliere Cobianchi, però non possiamo andare avanti in questo modo. Anche perché, senza cercare di fare il patrocinio gratuito del Consigliere Del Rosso, ma lui ha fatto delle osservazioni, Presidente, lei non può dire che la delibera é stata discussa in Giunta, e allora? Il fatto di averlo discusso in Giunta non significa niente! Non voglio entrare nel merito perché faccio parte della maggioranza, ovviamente, quasi sempre dico di sì, perché é giusto così, ma però nel momento in cui si eccepiscono certe cose così lapalissiane, allora direi a questo punto: ritiriamo la delibera, magari possiamo esprimere il nostro parere con più serenità. ASSESSORE UCCIERO - Vorrei intervenire a chiarimento. Questa é una variazione di bilancio, quindi é legittimo tutto ciò che é inerente la materia di variazione di bilancio. Per quanto riguarda i progetti l’ aver detto che é materia di

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Giunta, certamente non esclude i Consiglierei, però invita i Consiglieri a consultare le carte e tutta la documentazione presso gli uffici dove sono complete, perché certamente non sono venuti in Consiglio per essere discussi come progettualità, essendo la progettualità materia di Giunta. Quindi l’invito é a tutti i Consiglieri che ne sono desiderosi di discutere, di consultare l'ufficio così l’Ing. Mazzotti può fare vedere loro tutta la procedura, che é una procedura legittima che é passata anche per la Sovraintendenza, quindi é passata al vaglio di un organo anche superiore a noi . Volevo semplicemente ricordare, al di là delle strumentalizzazioni dei singoli Consiglieri, che a questo punto, mi consentano, posso leggere solo come tale, che l'oggetto oggi é: variazione di bilancio, o meglio cambiare il nostro bilancio per potere accogliere questi soldi dalla Regione Campania. Tutti i Consiglieri hanno diritto di entrare nel merito e li invito all’ufficio dell’Ing. Mazzotti a prendere visione di tutta la procedura che é stata eseguita e che verrà successivamente eseguita. PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere Tresca. CONSIGLIERE TRESCA ENRICO UMBERTO MARIA – Presidente, apprendiamo ufficialmente dalla dottoressa Durante Presidente del Collegio dei Revisori del parere apposto alle due delibere in discussione é stato protocollato in data di ieri, quindi come giustamente sottolineava il Consigliere Cobianchi, fuori dai tempi previsti dal Regolamento per consentire una libera e approfondita discussione delle delibere in questione. In più noi vorremmo chiedere, onde snellire i lavori ed una decisione complessiva anche al Sindaco e alla Giunta, se anche sulle delibere successive di variazioni di bilancio, cioé sulla 84, che é delibera sostanziale nella sua costituzione, il parere sia giunto nello stesso tempo rispetto alle altre due. Quindi a questo punto, nel dichiarare la nostra non possibilità di partecipare al voto in queste condizioni, però chiediamo come atto di sensibilità al Presidente del Consiglio e la disponibilità della Giunta di ritirare le delibere in questione dalla discussione, perché prive del parere vincolante dei Revisori dei Conti arrivato nei giusti termini, quindi di riconvocarci per la discussione entro fine anno secondo quanto necessario per la variazione di bilancio. CONSIGLIERE ESPOSITO BIAGIO – Siccome il Consigliere Del Rosso ha chiesto il parere del dirigente per avere qualche notizia più chiara in merito a questo atto amministrativo presentato, credo che non ci sia niente di osceno che il dirigente possa esprimersi per chiarirci alcuni aspetti. Però siccome, anche come diceva il Consigliere Tresca, ci sono delle perplessità, forse sarebbe opportuno chiedere una sospensione dell'Assemblea per potersi capire per poi riprendere i lavori per discutere tranquillamente queste delibere e le successive. Grazie PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Sindaco

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SINDACO - Dato che il Consiglio Comunale é giusto che esprima perplessità e quant’altro, due richieste: una, che il dirigente spieghi di cosa si tratti in modo tale che qualche dubbio che c’é, pur non essendo materia di questo Consiglio Comunale, perché trattandosi di variazione di bilancio, ma penso che nessuno di noi ha problema a spiegare che cosa abbiamo fatto in Giunta, in modo tale che evitiamo misteri o altro, é legittimo chiedere chiarimenti di tutti i tipi. Secondo, per quanto riguarda la questione dei Revisori dei Conti si é già pronunciato il Segretario Generale, si esprima di nuovo il Segretario sulla regolarità degli atti in questione, dopodiché chiedo formalmente al Segretario Generale di conoscere la procedura in base alla quale questi atti sono arrivati in Consiglio Comunale e la tempistica in base alla quale sono stati dati i pareri da parte dei Revisori dei Conti sulla base di quanto ha affermato precedentemente in Consiglio. Sostanzialmente, in questo modo accontentiamo gli amici Consiglieri di Maggioranza e minoranza, che vogliono avere chiarimenti sulla progettualità e rassereniamo tutti sulla correttezza delle procedure amministrative, poi é chiaro in qualità di Sindaco chiedo di essere informato in maniera dettagliata su queste tempistiche, ma questo é un discorso a latere. Segretario faccia in modo che tutti noi siamo sereni sulla votazione che andiamo a fare. PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere Ursomando. CONSIGLIERE URSOMANDO EDGARDO - Io volevo essere chiarito una cosa, mi sembra che il Segretario ha detto che il parere dei Revisori che é datato 29 novembre non é arrivato in tempo per disguidi postali. Ma giusto per capire i passaggi, perché molto candidamente il Presidente dei Revisori dei Conti ha affermato che hanno mantenuto questi pareri nelle loro mani fino all’ultimo momento utile per certificare di presentarli tutti insieme. Quindi vorrei capire delle due l’una, se c’é stato un disguido postale o se la Presidente dei Revisori dei Conti l’ha consegnata realmente venerdì. PRESIDENTE – Facciamo intervenire il Segretario Generale su quello che aveva detto prima il Sindaco ed i suoi chiarimenti. SEGRETARIO GENERALE - Vorrei fare un intervento in modo oggettivo e burocratico senza entrare nel merito di altre questioni. Chiarisco che il parere dei Revisori ancorché obbligatorio non é un parere vincolante, ma in ogni caso é un parere che deve essere allegato al fascicolo, perché si deve formare la volontà dell’organo deliberante anche con riferimento a questo passaggio. In ogni caso il nostro Regolamento, lo sto approfondendo perché é da poco che sono qui, ne sto prendendo conoscenza, prevede che gli atti vanno depositati presso la segreteria nei giorni dell’ adunanza. In ogni caso per dare un contributo ulteriore volevo evidenziare con riferimento alle delibere 62, 63 e 64 il parere dei Revisori é un parere secco, cioé i Revisori si esprimono semplicemente in senso favorevole alle proposte. Quindi differentemente da quanto si verifica poi nella delibera 84

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non danno un’ argomentazione ulteriore per la formazione della volontà dell'organo che delibera, in quanto nel caso specifico non c’era necessità. Quindi l’esame del parere si può verificare anche in pochi secondi in quanto non ci sono elementi aggiuntivi rispetto all'attività deliberativa dell'organo esecutivo della Giunta, é un parere che si comprende immediatamente, non é un elemento aggiuntivo perché si possa formare una volontà differente alla ratifica o contraria alla ratifica o comunque non inserisce degli elementi di dubbio. Quindi é una questione a mio avviso, scusatemi l’espressione, di lana caprina in questo caso specifico, in questo caso particolare, perché non contiene in il parere un elemento indispensabile per la formazione della volontà dell’organo. Dopodiché vi invito a riflettere su un’altra questione, si possono fare i rinvii che si voglia, si tenga però presente che trattandosi di ratifica l'atto va adottato necessariamente entro la fine dell'anno, altrimenti ci potrebbero essere problemi in fase di consuntivo dell’anno 2011. PRESIDENTE - Ha chiesto la parola il Consigliere Del Rosso. CONSIGLIERE DEL ROSSO LUIGI - Se ho capito bene, il parere del Segretario Comunale é di piena legittimità dell’atto, quindi noi accettiamo questo parere di legittimità da parte del Segretario Comunale, che é solo un parere, ovviamente la responsabilità é sempre nostra dei Consiglieri, però abbiamo fiducia in quello che ci dice il Segretario Generale per cui diamo piena legittimità all’atto . Per quanto riguarda gli altri argomenti, anche trattandosi di variazioni di bilancio, sarebbe opportuno che queste variazioni di bilancio, che portano comunque delle spese, ma non é la quantità della spesa o l’importo della spesa, ma é il fatto che sia opportuno che venga portato in maniera concreta, con spiegazioni dovute, il Consiglio sovrano può richiedere sugli atti di Giunta anche legittimi. Per noi, e penso di poter esprimere anche il parere della maggioranza, siamo disponibili a passare alla votazione, chiariti questi aspetti particolari, anche perché al 31. 12 scadono i termini, certamente i 3 mila euro sono pochi, speriamo che la Regione ce ne possa dare altri dopo questo tipo di provvedimento. Quindi chiedo che il Presidente del Consiglio possa passare alla votazione. CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI - Presidente a tutela del Segretario Generale voglio ricordare al Segretario Generale che come ha detto é nuovo quindi non é ancora entrato nei nostri Regolamenti. Oltre al Regolamento che lei ha letto, c’é il Regolamento di Contabilità. Il Regolamento di Contabilità che i suoi collaboratori non le hanno fornito, li inviti a fornirle, prevede esplicitamente che per ciò che attiene la relazione dei Revisori dei Conti debba essere messo a disposizione 5 giorni prima, lo dico e lo ripeto. Grazie

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SEGRETARIO GENERALE - Mi fa piacere dal punto di vista di diritto non ha torto, da un punto di vista sostanziale, e la sostanza é anche legittimità, ribadisco che il parere dei Revisori dei Conti in questa circostanza specifica, nulla toglie alla volontà espressa in seno alla Giunta che il Consiglio é chiamato a ratificare. Quindi alla fine il problema é solo un problema formale che non incide sulla legittimità dell'atto, al tempo stesso ribadisco ancora una volta che il 31 dicembre é l'ultimo giorno per fare questa ratifica, dopodiché ci sarebbero problemi in materia di approvazione di consuntivo dell’anno 2011. PRESIDENTE - Ha chiesto la parola il Consigliere De Michele. CONSIGLIERE DE MICHELE FRANCESCO - Mi associo alla dichiarazione precedente del Consigliere Tresca, credo che ci sia un problema in ordine alla legittimità, il Segretario si é espresso, ma é funzionale e questo vale anche per alcune delibere che andiamo a discutere dopo, come quella che introduce la tassa di scopo che é all’ordine del giorno di questa seduta, e che, a quelle che sono le mie notizie é stata discussa ieri in Commissione Bilancio e in Commissione di Garanzia di Bilancio credo che non sia proprio arrivata. Allora il problema é della funzione, io credo che noi Consiglieri Comunali dobbiamo essere messi, non a caso che il Regolamento lo prevede, dobbiamo essere messi in condizione nei tempi giusti, di poter fare una valutazione complessiva, rispetto a questo credo che i ritardi, non é la prima volta, ricordo la discussione sul bilancio, quindi chiedo, associandomi alla valutazione sul merito a quanto detto dal collega Tresca, chiedo che ci sia ho sforzo in più, una sensibilità in più, perché nei tempi previsti, nei modi giusti noi Consiglieri Comunali, questo vale anche per i Consiglieri di maggioranza, si possa essere messi in condizione sempre di poter valutare gli atti nei tempi corretti. CONSIGLIERE TRESCA ENRICO UMBERTO MARIA - DICHIARAZIONE DI VOTO – Rimango stupito del fatto che usando i toni pacati poi le risposte non arrivano, non vorrei usare altri toni, perché ho posto una domanda anche abbastanza banale e cioé: anche sulle altre delibere che andiamo a discutere subito dopo il parere é arrivato in ritardo? Anche perché sono delibere un po’ più complesse, e non sappiamo neanche se il parere é positivo o negativo e l’84 non é arrivata neanche in Commissione. Poiché il , Segretario fa riferimento alla semplicità della materia e quindi ha usato come argomento giustificativo della possibilità di utilizzare un parere pure in ritardo pervenuto, il fatto che sia un parere dirimente su una materia di semplice interpretazione. Sulla terza ritengo che avendola anche esaminata nella Commissione competente di Controllo Bilancio credo che la questione sia più complessa, e quindi a maggior ragione se il discorso del Segretario é accettabile per quanto riguarda le prime due delibere, per quanto rimangono le perplessità circa la funzione generale alla quale il Consiglio é

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tenuto, nell’esercizio delle sue funzioni. Per la delibera 84 il problema si pone, ne parleremo nel corso della delibera 84, quindi proprio per questo motivo e per i motivi anche accennati prima dal capogruppo del partito Democratico noi annunciamo che non parteciperemo alla votazione, perché abbiamo l'impressione, ma é solo l’impressione, che vorremmo che non fosse confermata nelle volte successive, che c'é una abitudine che ormai va consolidando nell’attività del Consiglio Comunale, che gli atti di bilancio vengano in qualche modo considerati emendabili fino all'ultimo momento. Noi non siamo d'accordo su questa impostazione, quindi non partecipiamo a questa votazione, ben disponibili a tutte le delibere che verranno poste alla nostra attenzione. Per questo ci allontaniamo dall'aula. PRESIDENTE – A seguito di quest’ampia discussione, sentendo anche l’ultimo intervento del Consigliere Del Rosso che aveva sollevato le sue perplessità e le problematiche, ed ascoltando anche l’intervento del Segretario Generale che assicura la legittimità delle stesse, penso che la proposta del Consigliere Esposito sia al momento da non mettere a votazione, cioé quella di una sospensione, mi sembrerebbe più opportuno, sentendo utti voi, di passare alla votazione delle delibere. CONSIGLIERE MELONE NICOLA – DICHIARAZIONE DI VOTO - Anch’ io mi allontano dall'aula, non intendo partecipare alla votazione per i motivi esposti dal capogruppo del PD CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI – DICHIARAZIONE DI VOTO - Per i motivi esposti anch’io mi allontano dall'aula. CONSIGLIERE URSOMANDO EDGARDO - Lo stesso vale per Caserta Viva. CONSIGLIERE APPERTI FRANCESCO - DICHIARAZIONE DI VOTO - Mi associo a tutti i colleghi di opposizione e per gli stessi motivi in qualità di capogruppo Speranza per Caserta, mi allontano dall’aula. ALLE ORE 12,40 ESCONO TRESCA, URSOMANDO, MELONE, APPERTI, COBIANCHI , DE MICHELE. PRESIDENTE – Terminate le dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione per appello nominale. IL SEGRETARIO GENERALE PROCEDE ALL’APPELLO. Del Gaudio Pio........................................................................SI Del Rosso Luigi.....................................................................SI Desiderio Roberto.................................................................SI

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Acconcia Antonio,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,SI Guida Domenico.............................................................ASSENTE Lino Cesare...................................................................SI Palmiero Massimiliano........................................................SI Cicia Lucrezia................................................................ASSENTE Maiello Antonio................................................................SI Iarrobino Gianfausto...........................................................SI Tenga Donato.................................................................ASSENTE Santonastaso Francesco.............................................................SI De Crescenzo Antonio...............................................................SI Antonucci Pasquale...............................................................SI Oliva Eduardo...............................................................SI Puoti Pierpaolo..............................................................SI Ciontoli Antonio...............................................................ASSENTE Napoletano Pasquale...............................................................SI Russo Saverio.................................................................ASSENTE Esposito Biagio..................................................................ASTENUTO Marzo Massimiliano........................................................SI Piscitelli Ferdinando..........................................................SI Marino Carlo....................................................................ASSENTE De Michele Francesco............................................................ASSENTE Zullo Salvatore.............................................................ASSENTE Tresca Enrico Umberto Maria........................................ASSENTE Corvino Pasquale...............................................................ASSENTE Comunale Giovanni.............................................................ASSENTE Usomando Edgardo...............................................................ASSENTE Melone Nicola..................................................................ASSENTE Apperti Francesco ...........................................................ASSENTE Falco Luigi.....................................................................ASSENTE Cobianchi Luigi....................................................................ASSENTE L’esito della votazione é il seguente: Presenti n. 17 Favorevoli n. 16 Astenuti n 1. Il punto n. 5 all’Odg é approvato.

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PUNTO N. 6 ALL’ORDINE DEL GIORNO: “RATIFICA DELIBERAZIONE DI G.C. N.64 DEL 31/10/2011- VARIAZIONE DI BILANCIO”. PRESIDENTE – Procediamo alla votazione della delibera n.64 per appello nominale. IL SEGRETARIO GENERALE PROCEDE ALL’APPELLO. Del Gaudio Pio........................................................................SI Del Rosso Luigi.....................................................................SI Desiderio Roberto.................................................................SI Acconcia Antonio,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,SI Guida Domenico.............................................................ASSENTE Lino Cesare...................................................................SI Palmiero Massimiliano........................................................SI Cicia Lucrezia................................................................ASSENTE Maiello Antonio................................................................SI Iarrobino Gianfausto...........................................................SI Tenga Donato.................................................................ASSENTE Santonastaso Francesco.............................................................SI De Crescenzo Antonio...............................................................SI Antonucci Pasquale...............................................................SI Oliva Eduardo...............................................................ASSENTE Puoti Pierpaolo..............................................................SI Ciontoli Antonio...............................................................ASSENTE Napoletano Pasquale...............................................................SI Russo Saverio.................................................................ASSENTE Esposito Biagio..................................................................ASTENUTO Marzo Massimiliano........................................................SI Piscitelli Ferdinando..........................................................SI Marino Carlo....................................................................ASSENTE De Michele Francesco............................................................ASSENTE Zullo Salvatore.............................................................ASSENTE Tresca Enrico Umberto Maria........................................ASSENTE Corvino Pasquale...............................................................ASSENTE Comunale Giovanni.............................................................ASSENTE Usomando Edgardo...............................................................ASSENTE Melone Nicola..................................................................ASSENTE Apperti Francesco ...........................................................ASSENTE Falco Luigi.....................................................................ASSENTE

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Cobianchi Luigi....................................................................ASSENTE L’esito della votazione é il seguente: Presenti n. 16 Favorevoli n. 15 Astenuti n 1. Il punto n. 6 all’Odg é approvato.

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PUNTO N. 7 ALL’ORDINE DEL GIORNO: “RATIFICA DELIBERAZIONE DI G.C. N.84 DEL 29/11/2011 – VARIAZIONE DI BILANCIO” RIENTRA IL CONSIGLIERE COBIANCHI . PRESIDENTE – Relatore l’Assessore Spirito. ASSESSORE SPIRITO - Prima di parlare chiedo la verifica del numero legale. PRESIDENTE - A me sembra che il numero ci sia, poi se me lo chiede un Consigliere procederemo alla verifica. CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI - Chiedo la verifica del numero legale. PRESIDENE- Segretario, proceda alla verifica. IL SEGRETARIO GENEALE PROCEDE AL’APPELLO. RISULTANO ASSENTI : GUIDA, CICIA, MAIELLO, TENGA, C, RUSSO, MARINO, DE MICHELE, ZULLO, TRESCA, CORVINO, COMUNALE, URSOMANDO, MELONE, APPERTI, FALCO COBIANCHI. INTERVENTO DEL PRESIDENTE - Con 16 presenti la seduta é valida. La parola all’Assessore Spirito. ASSESSORE SPIRITO - Prima di iniziare ad illustrare la delibera, penso che sia corretto leggere il parere del Collegio dei Revisori, in quanto i Consiglieri Comunali hanno dimostrato di non esserne in possesso, quindi é giusto leggere il parere del Collegio dei Revisori: ” Il Collegio dei Revisori …. vista la delibera di Giunta Comunale n.84 del 29 novembre che propone variazione al bilancio….” (Legge il parere dei Revisori dei Conti agli atti). Questo é il parere del 19 dicembre che é stato depositato ieri, i Consiglieri Comunali non ne erano informati, quindi era giusto leggerlo. Ancora prima di entrare nel merito della delibera mi sento di prendere un impegno con il Consiglio Comunale, ed é questo: dall'anno prossimo, e questo ai Dirigenti e ai miei colleghi Assessori, dall’anno prossimo delibere di variazione di bilancio ai sensi dell'art. 175 comma 4 del TUEL cioé adottati dalla Giunta in caso di necessità e di urgenza, devono essere limitate, se non automaticamente escluse, nel senso che se non succede una cosa proprio dell’ultimo momento, i Dirigenti e gli Assessori competenti devono fare variazioni di bilancio nei

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tempi dovuti e portarli all’attenzione del Consiglio Comunale che é chiamato ad esprimersi, ed é l’organo competente per la variazione di bilancio. Quindi i casi di necessità e di urgenza devono essere limitati al massimo, nel caso specifico ti arriva un comunicato la mattina, il giorno dopo scade il finanziamento, per cui se tu non fai la delibera, rischi di perdere quel finanziamento. Quindi é un caso che deve essere limitato al massimo, invece in quest’ultimo periodo, forse di questo art.175 comma 4 ne abbiamo particolarmente abusato, quindi é un impegno che prendo con il Consiglio Comunale , in quanto non mi posso dimenticare che prima di fare l’Assessore ho fatto per molti anni il Consigliere Comunale, quindi questo é un impegno che prendo con il Consiglio. Per quanto riguarda questa variazione di bilancio, la motivazione principale che c’ha costretto a fare questa variazione é dovuta al fatto che essendo un Ente in dissesto, alcune voci di previsione di spesa che erano state fatte a luglio, non potendole più spendere, perché non rientravano nei servizi indispensabile, ha richiesto questa correzione. Altre voci invece sono state dettate dal fatto che le previsioni si bilancio si sono rivelate, a detta dei Dirigenti dei vari settori, sbagliate, per cui abbiamo dovuto fare questa correzione che andava fatta per legge. Consigliere Cobianchi le variazioni di bilancio ci stanno epr questo, se tutte le previsioni di bilancio fossero perfette noi dovremmo avere un consuntivo uguale al previsionale. Da anni, invece, abbiamo un consuntivo che rispetto al previsionale realizza interventi pari al 10% o previsioni errate. Il massimo sarebbe fare una previsione a luglio e quella rimane per sempre, figuriamoci se adesso facciamo al previsione a marzo di quest’anno quando approveremo il bilancio, mi auguro che tutte le previsioni fatte a marzo non siano suscettibili di variazioni, ma può darsi che ci siano variazioni, spero sempre che ci siano variazioni perché siamo stati prudenti nell’accertamento di entrata e non quelle per quanto riguarda la spesa. Inutile dire che le indicazioni fatte dai Revisori sono tute accolte. Le variazioni sono maggiori entrate dovute a trasferimenti della Regione nel settore pubblico ed una riguarda i proventi dei parcheggi a raso, cioé rispetto alle previsioni iniziali di 2, 155 milioni pensiamo a fine anno di fare accertamenti in entrata per 2,555 milioni. Questa previsione, come ha detto anche il Consigliere Marino prima, corrisponde anche una variazione per quanto riguarda l’agio di Publiservizi. Quindi ritengo accolte le indicazioni del Collegio dei Revisori, le faccio mie e propongo questa variazione all'approvazione del Consiglio Comunale. Ripeto quello che ha già detto il Segretario prima, e cioé che il parere dei Revisori sulle variazioni in bilancio in passato abbiamo assistito anche a dei pareri dati durante il Consiglio Comunale, perché sono obbligatori per legge, ma non vincolano la decisione del Consigliere Comunale. Quindi può succedere, come in questo caso, magari perché la variazione era complessa, comprendeva molte voci, perché magari gli uffici non hanno messo in condizione gli uffici di poterlo esprimere in maniera tempestiva, c’é stato questo ritardo. Non é la prima volta che accade, speriamo che sia l’ultima, ma é accaduto spesso anche in passato.

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Rimango a disposizione dei Consiglieri Comunali per chiarimenti e sottopongo questa delibera all'approvazione del Consiglio Comunale. ORE 12,45 RIENTRANO I CONSIGLIERI: DE MICHELE, TRESCA, COBIANCHI, APPERTI. PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere Cobianchi. CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI – Qui veniamo ad un punto caldo, perché se come il Consigliere Acconcia ed anche il Segretario argomentavano sulle precedenti delibere, sulle due che avete approvato prima…”argomentare” o se preferite illustravano la situazione, qui invece la situazione é molto diversa. Prendo in esame questa delibera, signor Presidente, signor Sindaco, signori Assessori, signor Segretario Generale, signor Presidente del Collegio dei Revisori, e leggo “Il Consiglio Comunale visto il parere resto dall’organo di revisione”, anche qui, io fino a questo momento ignoro se e quando questo parere sia reso, anche se, per quello che c’ha detto poco fa il Presidente, questo parere é stato reso ieri sera, ma io alla data attuale dichiaro pubblicamente e chiedo che sia messo a verbale: ignoro quale sia il parere dei Revisori dei Conti su questa delibera, anzi a questo punto chiedo che, appena il Presidente vorrà dare la parola al Presidente del Collegio dei Revisori, ci venga data lettura… PRESIDENTE - … ma é stato già letto. CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI - …..chiedo scusa, non l’ho ascoltato, mi ero allontanato, come risulta a verbale. Venendo alla delibera in parola, questa non é una variazione di bilancio di quelle innocue, io sono costretto ricordare ai colleghi Consiglieri che sia pure a maggioranza, l'Ente Comune ha dichiarato dissesto. Io non ho la competenza che hanno i Revisori dei Conti iscritti all'apposito Albo, non sono un Revisore dei Conti, ma nella mia ignoranza é proprio palese che questa delibera configge almeno con tre articoli del TUEL stanti la dichiarazione di dissesto intervenuta, gli articoli sono: art 246 comma 4 per la parte che richiama l’art. 195 comma 5 e l’art. 250 comma 1. Queste sono variazioni di bilancio che, a mio sommesso avviso, in un Ente che ha dichiarato dissesto, non sono assolutamente approvabili. Voglio entrare nel merito della delibera che lascia perplessi per più di un aspetto, perché nella parte descrittiva, si dice al punto n.4 del “ si propone” “ si propone di precisare che in seguito alle presenti variazioni il saldo finanziario di competenza mista stimato per l’esercizio 2011 non subisce significative modificazioni”. Dopodiché io mi vado a guardare le tabelle e vedo ordini di grandezza delle centinaia di migliaia, se non di milioni di euro. Non so che cosa si intenda per significative modificazioni, é qualcosa di aleatorio, altro se sono

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significative. Prima il Collega Marino a lungo si é soffermato su Publiservizi su tutti i problemi collegati all’agio, e qui, per esempio, vedo che addirittura facciamo un cadou di 200 mila euro, signor Presidente dei revisori dei Conti, alla Publiservizi, e non so se si tratti di modificazioni non significative. Poi mi vado a guardare le variazioni in positivo della tabella allegata e vedo aumenti di 20 mila euro per “organi, istituzioni , acquisti di beni di consumo” prestazioni non meglio identificate “ prestazioni di servizi della Segretaria Generale” altri 20 mila euro; gestione economica finanziaria “prestazioni di servizi” sicuramente non sarà nulla di osceno, ma vorrei capire quali sono questi servizi. Poi leggo altre voci – anagrafe acquisto beni di consumo tucur 5 mila e via dicendo. Quindi, questa delibera mi sembra tutt’ altro che innocua, soprattutto ribadisco nei tempi di legge del Regolamento di Contabilità di questo Ente non ci é pervenuta la relazione dei Revisori. Relazione dei revisori che in questo caso mi dite che é parzialmente positiva, quindi di fronte ad una cosa parzialmente positiva, noi capirete che in coscienza io ritengo di dovermela leggere, capire perché é solo parzialmente positiva, eventualmente chiedere ai Revisori chiarimenti, visto che non é mia materia precipua, non ci si può chiedere, a maggior ragione per questa delibera, di violare di nuovo i nostri Regolamenti che non possono essere interpretati se non in senso letterario, e non possiamo di nuovo stravolgere i nostri regolamenti, oltretutto senza nessun motivo, perché abbiamo tutto il tempo di aggiornarci.. PRESIDENTE - ..il parere dei Revisori é obbligatorio, ma non é vincolante. CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI – Presidente, noi abbiamo in questo probabilmente una forma mentis diversa, perché come lei sa io vengo dal mondo delle aziende, obbligatorio non derivante, i Revisori dei Conti sono l’organo di controllo, questo Comune ha due livelli di controllo, un controllo squisitamente interno che é rappresentato dalle due Commissioni che io ed il Consigliere Tresca abbiamo l’onore di presiedere, poi c'é il controllo dei Revisori dei Conti che dialogano con la Corte dei Conti, dialogano con la Guardia di Finanza, se io fossi seduto sul suo scranno, piuttosto che su quello del Segretario Generale, piuttosto di quello del Sindaco, le dico che nella denegata ipotesi, io di fronte ad un parere parzialmente positivo dei Revisori, non procederei, ma chi me lo fa fare? Se c’é un parere parzialmente positivo vuol dire che c’é un warning c’é un qualcosa che non va. Allora se fosse da noi in azienda, quando i pareri son o parzialmente positivi si dialoga con i Revisori che se danno un parere parzialmente positive non é che lo fanno per cattiveria, ma perché le loro competenze tecniche, ed i loro doveri istituzionali gli impediscono. Dopodiché si fanno tutte le verifiche del caso. Assessore, voi fate, disfate, le variazioni di bilancio sono di competenza del Consiglio, lei non può mettere il Consiglio di fronte a fatti compiuti ad iudicem, lei deve dare la possibilità a persone che quando votano e si assumono una responsabilità in sede civile, amministrativo e penale, di avere tutti gli elementi per poter votare con serenità. E questi elementi, in queste condizioni non ci sono. Allora noi abbiamo chiuso un occhio su tante cose su cui si può chiudere un

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occhio, accettiamo che le carte ci siano inviate via e-mail con procedure irrituali, etc.etc..Benissimo! Io ho ricevuto una e-mail in cui questa documentazione non c'é! D’altra parte il Presidente ci conferma che ieri sera, quindi solo stamattina, era a disposizione dei Consiglieri. Io vedo anche questo andirivieni, mentre si fa il Consiglio, cioé ci sono cose che apparentemente vengono modificate in corso di lavoro, queste desuetudini io non so qui dentro che cosa sia avvenuto in passato, ma non sono oltremodo tollerabili, anche perché se noi stessimo a poterci gloriare di eccellenti risultati avutosi, é un conto, ma noi siamo in questa situazione! Allora forse se ognuno avesse rispettato in passato pedissequamente leggi, regolamenti e quant’altro, probabilmente oggi non ci saremmo trovati in questa situazione in cui tra l’altro, poi le chiederò fuori da questo contesto se finalmente ad oggi siamo in grado di sapere il baratro quanto é grande, perché io non l’ho ancora capito! Se abbiamo contezza dello stato dei nostri conti! Se sono arrivate risposte rispetto ai quesiti posti dal Segretario Generale ai Revisori dei Conti! Perché purtroppo dalla comunicazione istituzionale io non ho chiaro questo quadro, e la cosa mi preoccupa non poco, qui mi sembra che si navighi a vista, e una situazione così delicata, speriamo che i Commissari arrivino al più presto, non é possibile procedere in questa maniera raffazzonata. Ma poi insisto, fino al 31 dicembre, noi non é dire per noi é l’ultimo giorno, rilevo per altro un’altra cosa, l’Assessore De Negri che ha tutta la mia stima e considerazione, non era presente in questa deliberazione, ed ormai ho imparato che quando l’Assessore De Negri non é presente, mi guardo bene le delibere, perché un motivo c'é, perché un motivo c’é!. PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere Tresca. CONSIGLIERE TRESCA ENRICO UMBERTO MARIA – Presidente, anche rispetto all’esigenza di prosecuzione dei lavori, possiamo anche interrompere i lavori per un tempo di tre quarti d’ora in modo da chiudere i lavori per le 17,30. PRESIDENTE – Se la proposta é condivisa io la metto in votazione per alzata di mano. Chi é favorevole? Tutti favorevoli. Approvata all’unanimità la sospensione dei lavori del Consiglio che riprenderanno alle ore 14,00. ALLE ORE 13,05 LA SEDUTA E' SOSPESA. ALLE ORE 14,20 LA SEDUTA RIPRENDE. IL SEGRETARIO GENERALE PROCEDE ALLA VOTAZIONE: RISULTANO ASSENTI: DEL GAUDIO, ACCONCIA, GUIDA, MAIELLO, OLIVA, CIONTOLI, NAPOLETANO, RUSSO, ESPOSITO, MARZO,

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PISCITELLI, MARINO, DE MICHELE, ZULLO, TRESCA, CORVINO, COMUNALE, URSOMANDO, MELONE, APPERTI, FALCO. PRESENTI N.12 PRESIDENTE - Presenti n.12 la seduta é valida. Stavamo alla discussione della delibera n.84. ci sono altri interventi? Se non ci sono altri interventi passiamo alla votazione della delibera così come emendata dai Revisori dei Conti. Procediamo alla votazione per appello nominale IL SEGRETARIO GENERALE PROCEDE ALL’APPELLO. Del Gaudio Pio........................................................................SI Del Rosso Luigi.....................................................................SI Desiderio Roberto.................................................................SI Acconcia Antonio,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,SI Guida Domenico.............................................................ASSENTE Lino Cesare...................................................................SI Palmiero Massimiliano........................................................SI Cicia Lucrezia................................................................ASSENTE Maiello Antonio................................................................SI Iarrobino Gianfausto...........................................................SI Tenga Donato.................................................................ASSENTE Santonastaso Francesco.............................................................SI De Crescenzo Antonio...............................................................SI Antonucci Pasquale...............................................................SI Oliva Eduardo...............................................................ASSENTE Puoti Pierpaolo..............................................................SI Ciontoli Antonio...............................................................ASSENTE Napoletano Pasquale...............................................................ASSENTE Russo Saverio.................................................................ASSENTE Esposito Biagio..................................................................ASSENTE Marzo Massimiliano........................................................ASSENTE Piscitelli Ferdinando..........................................................ASSENTE Marino Carlo....................................................................ASSENTE De Michele Francesco............................................................ASSENTE Zullo Salvatore.............................................................ASSENTE Tresca Enrico Umberto Maria........................................ASSENTE Corvino Pasquale...............................................................ASSENTE Comunale Giovanni.............................................................ASSENTE Usomando Edgardo...............................................................ASSENTE Melone Nicola..................................................................ASSENTE Apperti Francesco ...........................................................ASSENTE

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Falco Luigi.....................................................................ASSENTE Cobianchi Luigi....................................................................ASSENTE L’esito della votazione é il seguente: Presenti n. 12 Favorevoli n. 12 Il punto n. 7 all’Odg é approvato all’unanimità dei presenti.. PRESIDENTE – Passiamo al punto n.8 dell’odg.

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PUNTO N.8 ALL’ORDINE DEL GIORNO: “IMPOSTA DI SCOPO – REVOCA DELIBERAZIONE DI C.C. N.36 DEL 29/03/2011 A SEGUIRO NOTA DEL M.E.F. N.200228/11 – ISTITUZIONE DELL’IMPOSTA ART. 1 COMMI 145/151 DELLA L. 27/12/2006 N.296 – NUOVI PROVVEDIMENTI” RIENTRA LA MINORANZA. PRESIDENTE – Relatore l’Assessore Spirito. Rammento a tutti i Consiglieri di mantenere l’intervento nel tempo prescritto, a tutti i Consiglieri. ASSESSORE SPIRITO – La delibera sull’imposta di scopo é resa necessaria a seguito dell’intervento del Ministero Economico delle Finanze che ha ritenuto che la delibera istituita dal Commissario Mattei e poi approvata dal consiglio Comunale come allegato al bilancio di previsione, fosse contraria alle disposizioni vigenti in quanto nel 2011 c’era il blocco dell’istituzione di nuove imposte, mentre in quando Ente dissestato ha autorizzato il Comune di Caserta ad introdurla a partire dal 2012. Il ritardo di compilare questa delibera e presentarla anche ai Consiglieri é dovuto dal fatto che le disposizioni legislative così come anche in altre materie, sono in continua evoluzione, cioé noi abbiamo una Finanziaria 2007 che ha istituito una imposta di scopo, poi abbiamo un decreto legislativo esattamente il n.23 del 14 marzo 2011 che aveva previsto delle variazioni, cioé la possibilità di finanziare l’opera al 100%, ampliare l’ambito delle opere pubbliche da poter finanziare e portare invece di 5 anni a 10 anni la situazione, che necessitava di un decreto attuativo da emanarsi entro il 31 ottobre, cosa che si sta correndo ai ripari per poterlo fare prossimamente, abbiamo fatto la previsione tenendo presente la finanziaria 2007, quindi il 30% del costo complessivo, ma chiudo di aggiungere rispetto a quella che é la proposta di delibera all’ordine del giorno: “l’Ente si riserva in caso di emanazione del decreto attuativo previsto dall’ art. 6 decreto legislativo 14 marzo 2011 n.23 che dovesse prevedere l’individuazione…” (Legge la proposta agli atti). Nel momento in cui ci dovesse essere un cambiamento sia per la durata, sia per le opere da poter comprendere nella tassa di scopo, ci riserviamo di venire in Consiglio Comunale successivamente per variare il documento. Devo precisare che quando é stata approvata la vecchia imposta di scopo, gli unici soggetti tenuti al pagamento dell’ICI erano i possessori di seconde case, naturalmente questa é una scelta di tipo politico, perché sapete la nostra contrarietà al pagamento di tasse sulle prime abitazioni, potevamo anche lasciarle, la legge ce lo consentiva, abbiamo deciso di esentare coloro che hanno un’unità immobiliare

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adibita ad abitazione principale. Quindi questa imposta del 0,5 per mille, colpirà solo i cittadini che hanno la seconda casa, quelli che erano tenuti al pagamento della vecchia ICI, adesso sostituito dall’IMI, questo pagamento avverrà così come previsto per l’IMU ed abbiamo previsto che non sono tenuti i versamenti e rimborsi in caso di calcoli inferiori a 5 euro, nel caso poi che non si dovessero realizzare le opere pubbliche previste entro due anni, l’Ente é dovuto a rimborsare i cittadini che hanno pagato questa imposta di scopo. L’attuazione di questa delibera e l’entrata in vigore di questa imposta a partire dall’anno 2012. Le opere previste nell’imposta di scopo saranno contenute nel triennale delle OO.PP. E’ una normativa in continua evoluzione, e ci tenevo a sottolineare il disagio che stiamo attraversando, ma che stanno attraversando tutti i Comuni Italiani, tutti gli Enti Locali, per il continuo cambiare di norme legislative a livello nazionale, noi oggi siamo al giorno 20 ed io non so che cosa succederà per la TARSU,. Il prefetto c’ha diffidato a consegnare tutte le carte alla Provincia, ma noi sappiamo che tra 3-4 giorni, questa cosa ritornerà ai comuni, ma oggi le disposizioni sono queste. Ma ancora di più, c’é un Decreto Sviluppo che prevedeva e prevede ancora perché é tutt’ora vigente che i Comuni dall’anno prossimo devono riscuotere in maniera autonoma le entrate proprie, però c’é un emendamento alla Camera che prevede che rimangono tutto alle concessionarie, sia la riscossione volontaria che quella coattiva, quindi hanno hanno cambiato di nuovo la normativa del decreto sviluppo fatto a giugno. Per l’imposta di scopo c’é una normativa vigente che dice al 30% e 5 anni. Poi c’é un decreto legislativo fatto a marzo che prevedeva a 10 e la copertura integrale delle opere pubbliche, questo decreto legislativo doveva seguire un decreto attuativo che non é stato emanato, poi c’é stato l’emendamento al decreto Salva Italia, che prevedeva di istituire l’Imposta di scopo perché l’ANCI aveva fatto questa proposta, così come previsto dal decreto legislativo, questo emendamento non é passato in Commissione, quindi si riservano di fare un ulteriore decreto per poi cambiare. Abbiamo una difficoltà sostanziale in materia di bilancio, infatti il bilancio di previsione dovrebbe essere fatto entro il 31 dicembre di quest’anno, ma noia Caserta non abbiamo ancora approvato il triennale delle OO.PP., quindi é chiaro che ci sarà una proroga, ma questi ritardi continui e questi cambiamenti dei legislatori, portano molte volte a soluzioni di questo tipo. Noi abbiamo ricevuto al risposta del MEF, abbiamo saputo che questa imposta di scopo istituita dal Commissario Mattei non poteva essere applicata, solo quanto ormai c’eravamo già preparati i conteggi da dire ai contribuenti, poi abbiamo chiamato al Ministero per delle cose e loro c’hanno detto che loro non sapevano niente di questa imposta, e l’imposta deve essere trasmessa entro 30 giorni dall’approvazione della delibera al Ministero poi viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale , da quel momento diventa operativa. Quando abbiamo mandato quella delibera il Ministero c’ha risposto che a marzo a luglio non si poteva istituire l’imposta di scopo perché c’era il blocco, in seguito al federalismo fiscale, di istituire nuove cose. Siccome voi nel frattempo avete dichiarato dissesto, siete autorizzati a farlo in applicazione delle nuove imposte. Quindi c’hanno detto che se lo

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facevano in corso d’anno, questa tassa di scopo poteva essere applicata a partire dal 2012. Considerato il fatto che non possiamo chiedere mutui, considerato il fatto che ci sono opere come Sant’Agostino, per esempio, che richiedono una compartecipazione da parte del Comune per poter accedere ad un finanziamento di 3 milioni di euro,é chiaro che non possiamo permetterci di non istituirla, perché sarebbe veramente bloccare quel minimo di attività per l’edilizia scolastica, per Sant’Agostino ed anche la manutenzione di parchi e giardini che abbiamo previsto negli anni passati. Nei prossimi anni abbiamo previsto di destinare delle cifre per il Belvedere di San Leucio, per l’arredo urbano per il centro cittadino, per le strade, per scuole elementari, materne e medie. Cosa che se non istituiamo questa tassa di scopo diventa veramente difficile reperire queste risorse all’interno di un bilancio comunale che offre poche possibilità. Ecco perché molte, e mi riallaccio al discorso che facevano questa mattina alcuni Consiglieri Comunali sul fatto che non venivano informati, ma io su questa delibera c’ho lavorato fino a ieri sera alle 22,30, é chiaro che poi la data del Consiglio Comunale non é che la decido io, per me si poteva fare anche il 24, o il 25 o il 26 o il 27, però c’era l’esigenza di applicare questa imposta entro il 31 dicembre di quest’anno, altrimenti l’anno prossimo avremo difficoltà a far fronte alle opere di investimento importante per la città. Questa é la motivazione per cui molte volte i Consiglieri Comunali vengono a conoscenza in ritardo di queste cose, molti di questi casi sono dovuti a questi fattori, tra l’altro se ci sono state delle incomprensioni mi scuso, cercheremo l’anno prossimo, perché molte volte siamo presi anche da problemi contigenti giornalieri, quali il pagamento delle spettanze dei dipendenti o altre cose, quindi molte volte accumuliamo questi ritardi. Una cosa volevo precisare che prima non l’ho fatto sull’altra delibera, mi rivolgo in particolare al Consigliere Cobianchi il quale questa mattina intravedere nel suo intervento il fatto che la delibera precedente contenessi chi sa quali illegittimità, illiceità, etc.etc., forse anche offendendo, non so se n’é reso conto o se n’é reso conto ma gli fa comodo non dirlo, gli altri Assessori , presenti in Giunta, a cominciare dal Capo dell’Esecutivo, il fatto che non é presente l’Assessore De Negri, non significa niente, significa che l’Assessore De Negri non c’era quel giorno,ma questo non significa che quando non c’é l’Assessore De Negri tutti gli altri sono dei delinquente e le cose che approvano sono tutti degli imbroglio o sono tutti da galere. Le voglio dire, consigliere Cobianchi, che prima di essere amministratore del comune di Caserta, il sottoscritto gestisce milioni e milioni di euro nell’istituto da 20 anni e non mi sono mai fatto un’assicurazione privata né al mio istituto e né da quando sono venuto al Comune di Caserta, né quando ero Consigliere Comunale, perché ritenendo che posso sbagliare, ma quando faccio qualcosa, non lo faccio né con dolo né con colpa grave, e né per interesse. A sbagliare possiamo sbagliare tutti, tant’é vero che la delibera precedente di variazioni di bilancio conteneva delle inesattezze che dietro al suggerimento dei Revisori dei Conti sono state accettate. Però lasciare intravedere dei sospetti e lasciare intravedere su ogni tipo di delibera anche quella semplice di una

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variazione di bilancio mila euro in entrata e in uscita , chi sa quale interesse privato stiamo facendo , non va bene. Poi é una cosa che oggi si ritorce contro di noi, ma domani vale per tutti quanti gli altri. Quindi la città non é che é amministrata solo da Spirito e da Del Gaudio e dagli altri Assessori, é amministrata da tutti noi. Io penso che al di là dell’opinione politica, al di là delle considerazioni di natura tecnica, siamo tutti dei galantuomini ed il nostro curriculum di vita ha dimostrato questo in passato, non a caso sono qui non perché nominato dal Sindaco, ho riportato un certo numero di preferenze, da anni, quindi significa che anche i cittadini evidentemente hanno apprezzato la mia attività nel corso degli anni. Quindi non sono mai contrario quando un Consigliere Comunale fa delle lamentele di tipo tecnico o di tipo politico, ma quando si mette in dubbio l’onestà dei componenti di una Giunta e si fa pensare che perché non c’é la moglie di un Giudice , quindi ogni qualvolta che non c’é la dottoressa De Negri tutto ciò che facciamo in Giunta é fatto da delinquenti, questo non va assolutamente bene, forse lei non intendeva dire questo, ma il suo intervento lasciava capire ciò, quindi forse é il caso che lo rettifichi. Grazie. PRESIDENTE – Prima di passare la parola al Consigliere Cobianchi vorrei ricordarvi, se stamattina siamo stati abbastanza larghi per i tempi di discussione, nel pomeriggio sarò molto, molto severo, per due motivi, primo perché dobbiamo cercare di chiudere il Consiglio Comunale nell’orario che già sapete per i motivi che conoscerete, in secondo luogo perché stamattina ci sono state molte lamentale sull’utilizzo abnorme del tempo per ciascun Consigliere Comunale. Per cui io sarò ligio, severo a quello che é il Regolamento, rispettoso dello stesso, 10 minuti per l’intervento e 5 minuti per la replica. Dopodiché staccherò il microfono, lo dirò in precedenza. H chiesto la parola il Consigliere Cobianchi. CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI – Partirò dalle ultime affermazioni dell’Assessore Spirito, no, non era mia intenzione offendere nessuno nella maniera più categorica. Devo fare una precisazione sulla votazione precedente, l’ho fatto per i motivi che avevo illustrato prima della sospensione, ovviamente. Venendo alla delibera in parola, volevo chiedere all’Assessore alcune precisazioni, perché ci sono alcune cosa che non mi sono chiare La prima cosa é quando al punto c della premessa del Dirigente si dice “tuttavia tale regime di sospensione deve ritenersi non applicabile agli Enti che hanno dichiarato dissesto finanziario” volevo sapere se questa era una interpretazione dell’ufficio, del Dirigente o se anche questa affermazione, perché purtroppo noi questa circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze che viene richiamata 20028/ 2011 non ne abbiamo avuto copia, ritengo che ne avessimo avere copia, viste le competenze del Consiglio Comunale, non ne abbiamo avuto copia, allora chiedo a lei se questo punto é contenuto o meno in questa nota del Ministero perché la cosa non mi é chiara.

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In un momento molto difficile per i cittadini italiani in generale, per i casertani in particolare noi aggiungiamo un’altra tassa. Allora, mentre la dichiarazione di dissesto, che noi non abbiamo sottoscritto, ma tant’é per le leggi della democrazia, prevede l’aumento delle tassi esistenti fino all’aliquota massima consentita dalla legge, quale obbligo, non mi risulta che la dichiarazione di dissesto importi come automatismo l’attivazione di nuove tasse. Questa é un’altra cosa da segnalare, e nel mio caso da stigmatizzare, cioé noi ci apprestiamo ad un momento di grande recessione, chi di voi, più di me, ha contatto con la realtà socio produttiva di questa città, sa che é fortemente in crisi, molto più della media nazionale, sa che c’é un tasso di disoccupazione che é a livelli preoccupanti, e non voglio fare l’economista da strapazzo, ma é un concetto base, tant’é che si discute ampiamente sull’opportunità o meno del tipo di intervento fatto dal Governo in questi giorni, attraverso l’ultima manovra, aumentare le tasse, soprattutto in periodo natalizio può avere un effetto di riverbero immediato sui consumi, nel senso di una compressione, sinceramente io non voterò, così facci anche la dichiarazione di voto, non voterò questa delibera, mi asterrò dal votarla, perché ritengo che non sia opportuna l’approvazione di questa delibera in questa fase storica. Chiudo nel mio intervento però non prima di aver chiesto un’ulteriore spiegazione all’Assessore. Assessore, io non ho dubbi, lei non facendo parte della conferenza dei Capigruppo é lapalissiano che non scelga la data del Consiglio Comunale, però quando noi Capigruppo veniamo convocati per decidere insieme la data di un Consiglio Comunale, presumiamo, che se ci viene proposto con garbo da parte della presidenza un ordine del giorno, i punti all’ordine del giorno siano ampiamente esauriti, pronti ad essere discussi dopo aver seguito tutto l’iter burocratico ed istruttoria tanto da parte del Dirigente, ove richiesto, ove del caso, da parte della Giunta. Ora, se ho capito bene, ancora una volta il testo che voi vorreste fosse votato non é conforme a quello che c’é stato fornito in copia come al solito attraverso lo strumento dell’’e-mail, e questo testo sarebbe difforme non solo e non tanto per la precisazione che lei chiede che venga aggiunta, ma soprattutto perché nell’elencazione delle opere che andrebbero a finanziarsi con questa imposta di scopo, opere per alcune delle quali si tratta di capire se siano così necessarie in questa fase storica, questo elenco viene modificato. Io non posso non censurare questa cosa, é una cosa grave, ancora una volta non si consente ai Consiglieri di aver per tempo un quadro chiaro. Assessore, lei ha un curriculum personale, professionale che le consenti di prendere decisioni estemporanee, qualcuno di noi può avere la necessità nell’interesse della città, se non ha competenza specifica di consultarsi con una persona di propria fiducia, di sentire un esperto, ecco perché non si può ad iudicem modificare i testi che ci vengono sottoposti nei termini di legge, qui attenzione, non é una violazione regolamentare é una violazione del TUEL, cioé di una legge dello Stato: A questo punto io non posso semplicemente non votarla, ma ritenendo questa cosa illegittima, devo purtroppo anche in questo caso allontanarmi dall’aula. Chiudo con un’ultima osservazione e non faccio neanche più la dichiarazione di voto, e

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penso di non dover replicare, e cioé abbiamo dei documenti contabili, da quelli che ogni tanto ci pervengono in maniera sommaria, abbiamo appreso che c’é un accertato da parte delle autorità comunali competenti rispetto a tasse non pagate, a contravvenzioni non pagate, che ha una mole impressionante, rispetto all’accertato il riscosso, secondo la relazione che c’é stata fornita in epoca dello studio del bilancio da parte del Comandante della Polizia Municipale, l’accertato dell’anno scorso é pari allo 0% il riscosso rispetto all’accertato. Allora io dico, in tempi in cui si parla tanto di lotta all’evasione, visti gli importi, che secondo me come ordine di grandezza sono paragonabili, non sarebbe stato il caso, prima di gravare i cittadini casertani di un ulteriore balzello, di attivare prima tutti gli strumenti alternativi possibili da parte del Comune per far cassa? Vedi una puntuale campagna di accertamenti, una puntuale campagna di riscossione. Noi abbiamo i condoni che sono sospesi, abbiamo una parte di accertamenti che riguardano le violazioni al Codice della Strada che ci consentirebbe di fare investimenti su una delle piaghe, il Sindaco parlava di vendita delle buche, le buche stanno ancora lì. Niente! Sappiamo di grandi contribuenti che devono al Comune milioni di euro, ricordo per l’ennesima volta la questione dell’area Saint Gobain 8 milioni di euro, sono cifre molto importanti, Assessore. Allora io ritengo, se la maggioranza possa riflettere un momentino, atteso che non c’é nessuna urgenza di gravare i cittadini di un’ulteriore tassa, possa fare queste valutazioni cioé di concerto con l’Assessore, valutare prima se questi stessi importi possano lo stesso essere accumulati attraverso strumenti diversi, soprattutto quello di una politica contro l’evasione tributaria, contro l’evasione in generale, molto più attenta e molto più puntuale. E con questo Assessore, solo queste precisazioni e se dovessimo apprendere che il testo é nuovamente modificato, io non potrò che abbandonare l’aula. Poi, per quello che riguarda, e qui faccio un appello finale al Presidente, Presidente quando arrivano documenti della Corte dei Conti, del Ministero, visto che su materie economiche finanziarie il Consiglio é sovrano, io la prego di voler chiedere ai suoi collaboratori, allo staff di Presidenza di essere puntuali e tempestivi nel trasmettere a tutti i Consiglieri questi documenti, perché altrimenti di fatto noi siamo impediti a svolgere il nostro lavoro. PRESIDENTE - ..noi tutti i documenti che riceviamo li trasmettiamo in tempo reale, perché il mio staff é preciso in questo, se qualcosa non é stata trasmessa é perché non é arrivata. Ha chiesto la parola il Consigliere Tresca. CONSIGLIERE TRESCA ENRICO UMBERTO MARIA – Prima di tutto mi scuso per il ritardo, colgo però che lo stesso ritardo non é stato scusato questa mattina e non considero un gesto di cortesia istituzionale il fatto che si sia proceduto comunque, in assenza della maggior parte dell’opposizione alla votazione della delibera ,84.

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PRESIDENTE – Chiedo scusa, ma voi avete insistito che si riprendesse il Consiglio alle 14,00, la delibera é stata approvata alle 14,45 quindi 45 minuti oltre il tempo.

CONSIGLIERE TRESCA ENRICO UMBERTO MARIA – Va bene, infatti ho parlato di cortesia, ma comunque non voglio consumare il mio tempo in una polemica sterile, era semplicemente per un discorso di buoni rapporti. dopodiché entriamo nel merito di questo provvedimento, apprendo, anche qui chiedo scusa se non ho sentito a pieno l’intervento dell’Assessore Spirito, ma che viene modificata la tabella che é allegata all’art. 2 delle disposizioni generali della tassa di scopo che si vuole istituire, modifica le opere considerate. Allora, facciamo prima una considerazione di ordine generale. La considerazione di ordine generale é che sembra paradossale in un momento in cui c’é da affrontare un incremento dovuto e necessitato dalla dichiarazione di dissesto ed in un contesto economico nazionale in cui sappiamo tutti, dalle vicende narrate in questi ultimi giorni, come i sacrifici richiesti alle famiglie in termini diretti ed indiretti, l’aumento dell’IVA al 23 %, il blocco della contingenza ed altro, provocherà sulle pensioni, la mancata rivalutazione, se non per quanto riguarda le pensioni più basse dell’indice inflattivo sulle pensioni stesse, porterà una serie di sacrifici. Vi assumete una grande responsabilità nel porre una tassa di scopo, tra l’altro su argomenti e su tematiche che non sono, secondo noi, di urgenza, e faccio due esempi, anche perché vorrei avere dei chiarimenti, averli in maniera chiara, rispetto all’ordine della tassa di scopo, allora fermo restando la nostra contrarietà che ci porterà ad essere contro questa istituzione di una procedura di prelievo forzoso dalle tasche dei casertani di ulteriori somme di denaro, però vorremmo capire alcune cose, voi avete adottato, la maggioranza ha adottato, con delibera di Giunta il Piano OO.PP. triennali elaborato dal Commissario, in tale piano con deliberazione n.32 del 2011, per quanto riguarda il Cenobio di Sant’Agostino si prevedeva una compartecipazione del Comune alla spesa di 3 milioni prevista per 375 mila euro. Ci troviamo all’interno del documento consegnato ai cittadini una tassa di scopo una quota aggiuntiva di ben 225 mila euro sulle 375 mila euro previste, in più lo fate spostando la spesa dal 2011 al 2012 quando la spesa era prevista nel capitolo nel 2011, quindi mi chiedo la spesa prevista di 375 mila euro nel bilancio preventivo da voi approvato a giugno nel 2011, che fine ha fatto? Ci sono dei soldi che voi avete appostato nel bilancio di previsione 2011 di 375 mila euro per la stessa voce di spesa per il Cenobio di Sant’Agostino, oggi ci proponete con questa tassa di scopo un ulteriore finanziamento sulla stessa voce di spesa per il 2012 di ulteriori 600 mila euro. Ma guardate, su queste cose

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non si scherza, non tanto perché c’é un profilo di illegittimità, non mi interessa proprio, a me interessa che voi vi assumiate davanti alla città la responsabilità che una compartecipazione che era pari all’8% della quota prevista dei 3 milioni viene portata da voi tra il 2011 ed il 2012 a circa 1 milione di euro, quindi pari al 33% sulle tasche dei cittadini. Questo é il primo dato, quindi vi state assumendo questa responsabilità, e ve l’assumete per fare una cosa che non sappiamo che uso avrà, perché non avete spiegato, né assumendovi la responsabilità di un piano opere pubbliche né anticipando la discussione su quanto devono essere le linee programmatiche, che cosa ne volete fare del Cenobio di Sant’Agostino. Noi impegniamo i cittadini a concorrere ad una spesa di 1 milioni di euro circa, tra il 2011 e il 2012 senza sapere perché, a che fine, a che scopo, in un momento di grave recessione e di grave crisi. Questo é un dato politico. Secondo dato politico “opere di sistemazione di aree dedicate a parchi e giardini”. Su questa cosa é meglio che facciamo chiarezza una volta per tutte, nel bilancio del previsione per la prestazione di servizi nell’ambito del verde avete previsto 881 mila euro per il 2011 ed avete accollato sullo stesso capitolo di spesa ulteriore 100 mila euro per oneri straordinari di gestione. Dopodiché noi apprendiamo questa mattina dalla “comunicazione” del Presidente del Consiglio Comunale che voi avete utilizzato 150portati a 200 mila euro successivamente nella delibera di Giunta il fondo di riserva per “opere straordinarie nell’ambito della manutenzione del verde”. Ci chiediamo per quale motivo e con quali motivazioni una dizione così ampia viene accolta per ulteriori 150 mila euro all’interno della delibera che voi state proponendo con una tassazione ulteriore sulla cittadinanza. Cioé voi state chiedendo alla città, dopo che ha speso 980 mila euro in bilancio di previsione 2011 di accollarsi oneri di ulteriori 150 mila euro dopo averne fatti spendere altri 150 mila euro per il 2011, per un’azione che voi avete giustificato con deliberazione nella quale si fa riferimento ad uno stato di emergenza. Mi risulta, e chiedo conferma anche ad altri colleghi, che la stessa opera sul dato emergenziale era stata offerta a costo zero al Comune da istituzioni Pubbliche presenti sul territorio di Caserta per la valutazione dei danni apportati da condizioni atmosferiche al patrimonio verde della città di Caserta. Quindi noi stiamo chiedendo ulteriori soldi, non sappiamo bene con quali modalità. L’unica spesa sulla quale a noi sembra di poter concordare nel merito perché sono sotto gli occhi di tutti le difficoltà che la città ha affrontato per quanto riguarda la manutenzione dell’edilizia scolastica quest’estate prima dell’apertura delle scuole e quella destinata alla manutenzione degli edifici pubblici, anche a tutela dei cittadini e dei figli dei cittadini a cui sono destinati gli interventi. Però vedete, é molto strano che utilizzando l’unico argomento possibile si giustifichino spese

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che non trovano giustificazioni né nei documenti contabili precedente né nella relazione di accompagnamento, che non c’é stata, e questo é un ulteriore elemento sul quale dobbiamo discutere, né tanto meno nelle parole dell’Assessore Spirito rispetto all’urgenza di certi interventi. Allora io chiedo, con estrema franchezza a nome, penso di tutto il gruppo del partito democratico il ritiro di questa delibera e se proprio c’é bisogno di istituire una tassa di scopo, una ripresentazione dopo una discussione ampia e condivisa per stabilire insieme le priorità e le urgenze sulle quali chiedere ai cittadini un ulteriore significativo sacrificio finalizzato all’esigenza della città. Faccio solo un esempio, voi prima avete discusso della delibera 84, ma nel corpo della delibera voi state chiedendo dei soldi, ma intanto state dando soldi in maniera abbastanza leggere e ve ne siete assunti la responsabilità, perché nella delibera 84 nell’allegato a firma del Dott. Santonastaso indirizzata al Dott. Piscitelli, si parla, tra l’altro, di un incremento del’agio da corrispondere alla Publiservizi a modifica del bilancio di previsione 2011 di 200 mila euro. Questo agio viene giustificato come incrementi in uscita a fronte di una dichiarata maggior rimessa di tributi, ma non c’é traccia nella vostra delibera che voi avete presentato e sulla quale non siamo potuti intervenire, dell’appostamento in entrata di questi maggiori tributi. Allora, signori, noi vi lasciamo fare, perché avete i numeri per farlo, però voi siete tenuti ad un’onestà nei confronti della città. Dovete dire alla città che date 200 mila euro alla Teleservizi, che non specificate da dove entrano i soldi corrispondenti a questo agio alla Teleservizi e che voi chiedete ai cittadini per coprire le spese che on quei 200 mila euro potevate coprire li chiedete per coprire invece 150 mila euro di manutenzione scolastica. Dovete spiegare perché 200 mila euro li date alla Teleservizi senza dirci dove sono i soldi in entrata di questi tributi, e dovete dire perché date 200 mila euro e chiedete ai cittadini 150 mila euro per pagare le scuole dei figli, che magari se ne cadono a pezzi, ci dovete spiegare questo e lo dovete spiegare non a noi, alla città. Allora va bene i tempi contingentati, va bene tutto, però state incominciando a giocare su un terreno pericolosissimo perché il terreno dei bisogni primari delle persone. Ed é un terreno, dei bisogni primari, che converte sul terreno dei diritti primari delle persone, che sono i diritti all’istruzione, che sono i diritti alla qualità di vita in una città normale. Voi avete deciso che questa debba essere una città dissestata, ma non significa una città con meno diritti. Se voi pensate che con l’idea del dissesto fate passare l’idea di una città che in nome del dissesto possa derogare ai principi di democrazia e di trasparenza amministrativa, su questo non siamo d’accordo. Queste affermazioni, di cui mi assumo la responsabilità, sono comprovate dalle risposte che noi abbiamo ricevuto come Commissione di Bilancio sulla delibera 84, che sono

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delle risposte che francamente non comprendiamo, sono imbarazzanti perché le voci di bilancio che noi avevamo chiesto di modificare non sono neanche specificate nelle risposte che vengono dagli uffici, quindi io chiedo, non più ai funzionari ma ai dirigenti degli uffici di fare un approfondimento e di rispondere al Consiglio Comunale e non ai singoli Consiglieri di quanto viene fatto richiesta, perché sono risposte inaccettabili. Così come é inaccettabile che voi non indichiate su quale voce di bilancio appostiate il differenziale tra entrate e uscite che dalla delibera 84 viene fuori che é per 160 mila euro, e mi viene risposto che vanno nel bilancio generale del Comune, ma come é possibile?

PRESIDENTE – Consigliere la delibera 84 già é stata approvata, ne abbiamo già discusso, stiamo parlando dell’imposta di scopo.

CONSIGLIERE TRESCA ENRICO UMBERTO MARIA – Presidente, io posso dire quello che voglio, e posso parlare di tutto nei miei 10 minuti. Allora io in questo momento uso anche i 5 minuti della replica. Faccio solo un’ultima considerazione, perché é vero che si parla della delibera di scopo, ed io vi ringrazio perché voi forse incautamente avete posto la delibera di scopo dopo le delibere di variazione di bilancio, perché vi dovevate rendere conto, nel momento in cui avete formato quell’ordine del giorno, che c’era un problema. Io parlo con cognizione di causa perché ho avuto delle risposte e le voglio comunicare anche ai colleghi che non fanno parte della Commissione o che non partecipano alle attività della Commissione. Sui 160 mila euro, facendo il conto della spesa, perché io altro non so fare facendo altro mestiere, ma nel momento in cui mi occupo di numeri faccio due conti e rispetto alla nota firmata dal signor Sacchettino avente oggetto “ variazione di bilancio” viene fuori un differenziale tra entrate ed uscite in variazione positiva per l’Ente, cioè l’Ente recupera maggiori entrate e minori uscite circa 160 mila euro. Non c’é traccia e neanche nella risposta viene data informazione su questo, di dove questi 160 mila euro in più che noi ci troviamo con questa variazione di bilancio vengano appostati. Allora abbiamo 160 mila euro che non sappiamo dove vanno. Abbiamo 200 mila euro che si danno senza avere in bilancio la posta in entrata corrispondente e poi abbiamo che voi chiedete ai cittadini di pagare una bella tassa per complessivi 900 mila euro per l’anno 2012. Va bene, vi ringraziamo per il pacco che avete posto sotto il nostro albero di Natale!

PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere De Michele.

CONSIGLIERE DE MICHELE FRANCESCO – Credo che gli argomenti che il collega Tresca, al quale faccio i complimenti, perché non solo tecnicamente interessanti, ma anche dialetticamente sul piano del trasporto forte, ovviamente

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faccio miei quindi tutti gli argomenti già portati dal collega Tresca. Però ribadisco un concetto che emerge ogni volta che noi affrontiamo un argomento tecnico contabile, cioè ogni volta , lo diceva prima Cobianchi, al quale dico, con affetto, di essere più cauto nelle affermazioni, lo so che lui lo fa con passione e non con volontà offensiva nei confronti di nessuno. Detto questo, come diceva prima Cobianchi, ogni volta che trattiamo un argomento di carattere tecnico contabile, stiamo sempre di fronte agli stessi problemi, cioé da un lato non abbiamo oggettiva contezza delle questioni che andiamo ad affrontare e dall’altro, ne comprendo anche le motivazioni, Assessore, però dall’altro, lo stesso Assessore ci dice” siamo presi dalla fretta. Siamo presi dal momento, siamo presi dalle difficoltà”. Credo che noi ci dobbiamo chiarire su un punto credo che non sia interesse solo dell’opposizione, credo che sia un interesse complessivo, o noi siamo chiamati, nella testa di qualcuno a legittimare percorsi dei quali non abbiamo conoscenza puntuale, cosa rispetto alla quale io non mi presto e sulla quale non posso essere d’accordo, o altrimenti c’é bisogno che ci si organizzi meglio, perché mi rendo conto che ci può essere una scadenza il giorno dopo, ma noi stiamo parlando di argomenti tutti in scadenza a fine anno, quindi avremmo avuto, forse, nonostante le festività natalizie, come diceva giustamente l’Assessore Spirito “ va bene, ci vediamo anche il 25, il 26, il 27, il 28”, ma qual é il problema! Però noi votiamo su una cosa, ci assumiamo delle decisioni su cose sulle quali siamo convinti, abbiamo tutte le carte, abbiamo avuto modo di leggere con attenzione e ci siamo fatti un’idea precisa in coscienza e ogni volta ricadiamo in questo intoppo di percorso. Allora Presiedente, lo dico a lei prima di tutto, con spirito di amicizia che, al di là delle appartenenze, si é creato. Io credo che bisogna un attimo riaffermare un principio di centralità di quest’aula che sembra che non sia ben chiaro a tutti. Noi non siamo uno strumento ratificato per il quale si debba dare per certo che le cose che si portano sono tutte fatte bene, con tutto il rispetto di chi le produce, ma noi siamo chiamati qua a decidere, ed io quando decido voglio essere messo nella condizione di poterlo fare nel modo migliore, non solo nell’interesse singolo delle responsabilità che mi assumo, ma soprattutto nell’interesse dei cittadini che rappresentiamo e della città. Allora, anche i problemi relativi alla trasmissione, alle comunicazioni, agli orari dei Consigli Comunale, io questa cosa la devo dire, Presidente noi non é che possiamo rimanere legati ad un principio per il quale il Consiglio Comunale si deve adattare a degli orari, con tutto il rispetto che noi abbiamo dimostrato, nelle Conferenze dei Capigruppo, nel momento in cui ne abbiamo discusso e poi queste cose, in qualche modo sono meno importanti quando si parla di altre cose, o di ufficio o di funzioni di questo Ente. Forse non é chiaro, viene prima il Consiglio

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Comunale e poi tutto il resto. Se questo non é chiaro a noi stessi, non facciamo un servizio alla città, non so se questa convinzione appartiene a tutti, altrimenti, con molta sincerità ce lo dite e noi non veniamo - mi scuserete per quello che sto dicendo – a perdere il tempo, perché in onestà a volte ci sembra di perdere il tempo. Chiudo dicendo che rispetto alla delibera in oggetto noi voteremo in maniera contraria, perché non siamo d’accordo, sulle motivazioni che ha detto Tresca sul piano tecnico e chiedo anche all’Assessore che conosco da anni e del quale stimo l’impegno e le capacità, ma chiedo di arrivare a dei discorsi anche un po’ più condivisi, più colloquiali, perché dalle cose che ha detto e dalle cose che emergono dall’analisi che ha fatto Tresca, ci sono dei momenti, dei punti, che dal mio punto di vista andrebbero chiariti in maniera approfondita, forse le chiarirà, sicuramente, ma io mi sento di sposare molte delle questioni che ha posto il Consigliere Tresca. Quindi é un punto rispetto al quale noi come partito democratico non possiamo essere d’accordo. Ma non possiamo essere d’accordo perché riteniamo che non si possa derogare alla necessità di una programmazione seria di tutti i tipi di intervento, ricominciando dall’organizzazione di questo Ente, incominciando dalle funzioni apicali di questo Ente, e si debba chiedere ancora una volta ai cittadini casertani in un momento così difficile, un ulteriore sacrificio. Noi questo non lo possiamo condividere politicamente, ma dalle cose che ha detto Tresca anche tecnicamente,e per questo come PD e mi auguro tutte le opposizioni voteremo in maniera contraria.

PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere Marino

CONSIGLIERE MARINO CARLO – Oggettivamente é difficile intervenire dopo che ci sono stati due interventi eccelsi di Tresca e di De Michele, non perché fanno parte del mio gruppo consiliare, ma perché hanno evidenziato con precisione quella che é l’esigenza oggi della città. Non vorrei fare l’apologia di cos’é la tassa di scopo, innanzitutto vado nella permessa e cioè non é assolutamente pensabile che in Consiglio Comunale arrivano proposte deliberative che vengono approvate o che vengono messe all’ordine del giorno del Consiglio Comunale nella giornata di lunedì e che vengono portate all’attenzione della Commissione consiliare, nel caso specifico bilancio, soltanto il venerdì alle 13,30 dando la possibilità alla Commissione Consiliare una sola giornata, una tassa di scopo, e martedì discuterne in Consiglio Comunale. Ritengo che non sia giusto, non sia corretto nei confronto dei casertani, non sia corretto nei confronti di chi dovrà pagare questa tassa di scopo, non aver aperto una dibattito, una discussione in città, se era necessario, indispensabile o visto le esigenze e visto che l’Amministrazione ha fatto una scelta scellerata del dissesto,

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ma tuttavia, dato che questa tassa nasceva prima del dissesto, forse era il caso di non appesantire ancora di più i casertani, soprattutto se vado a leggere a che cosa servirà questa tassa di scopo, ma di questo discutiamo dopo, perché a me hanno insegnato che se ho uno scopo é perché devo raggiungere un obiettivo per la città, se discuto delle manutenzioni é un’altra cosa. Le manutenzioni non é lo scopo che i casertani poi potranno vedere che oggettivamente hanno un’opera di cui potranno godere i loro figli, le loro famiglie, é una spesa corrente. Quindi si trasforma quello che deve essere uno scopo un obiettivo per la città, in quello che é da coprire per un difetto di spesa corrente. Ricorro prima all’aspetto procedurale che é quello che più mi interessa per definire un criterio, bene diceva il mio capogruppo De Michele, cioè se il nostro ruolo si svilisce a meri certificatori dell’attività positiva o negativa, della Giunta Comunale e dei Dirigenti, per quanto mi consta da domani utilizzo i giornali, forse mi serve a titolo personale meglio ma non do un contributo alla città, ma se é solo un problema di comunicazione lo facciamo sui giornali. Se invece dobbiamo dare un contributo all’azione di governo all’azione amministrativa, l’azione di una buona qualità amministrativa per la città, lo vogliamo fare nella sede naturale che é quella del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari. Io ritengo che non sia corretto amministrativamente, non sia corretto nemmeno umanamente, il fatto che dei Consiglieri Comunali i quali hanno messo una loro proposta di fronte ai casertani e devono dare conto della loro azione amministrativa ai casertani, poi debbano discutere in Commissione consiliare solo per poche ore un tema così importante quel é una tassa, soprattutto una tassa di scopo. Questa é una delibera farraginosa, inquietante per i casertani, non scritta bene in italiano e non conforme alle norme. Si utilizza un trucco che state usando spesso in Giunta che é quello di essere generici, fumosi, per cercare di non far capire cosa approvate, soprattutto quando é in materia di spesa e di sottrarre dalle tasche dei casertani un po’ di soldi. Noi siamo stanchi da casertani di essere appesantiti, o come bene diceva il Consigliere Apperti “ alleggeriti”, ormai non c’é più nulla da alleggerire, perché non abbiamo più nulla, le fasce deboli di questa città soffrono e noi ci divertiamo, a fare dei provvedimenti deliberativi e come diceva il Consigliere Tresca ci vuole senso di responsabilità quando si fanno le tasse di scopo e soprattutto si devono raggiungere degli obiettivi per i casertani, se lei pensa che uno più uno fa due, ha sbagliato, questo si fa al liceo scientifico, in politica non fa due, noi dobbiamo definire se c’é un’esigenza politica per i casertani ed é assolutamente inadeguato fare una tassa di scopo per le manutenzioni, le tasse di scopo si fanno per gli obiettivi che resteranno alle prossime generazioni. Bene ha detto Tresca che poi ci dovete spiegare perché in un bilancio comunale in un piano triennale

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dove risultano 375 mila euro di copertura finanziaria su una gara fatta sul Cenobio Sant’Agostino senza che ancora agli atti dell’Amministrazione ci sia una perizia di variante che giustifica questi 600 mila euro, voi già state giustificando che ci sarà sicuramente una perizia di variante, che ci saranno sicuramente 600 mila euro …… ora l’Assessore Spirito mi sta dicendo che non é 600 mila ma 375 mila, quindi la stessa somma del piano triennale , quindi ancor di più avalla quello che io riferivo, e che si fanno atti in fretta con la scusa che ci sono dei termini perentori da rispettare per il Ministero delle Finanze, quando invece poi l’atto politico é come bene diceva il Consigliere Tresca, i casertani si trovano che da una parte diamo 200 mila euro ingiustificati a Publiservizi di nuovo agio, poi discuteremo della questione agio, noi nei prossimi Consigli Comunali come PSD discuteremo molto degli agi sulla TARSU e sul’ICI e faremo un po’ di domande all’Amministrazione. Dato che abbiamo come esempio Taranto, andiamo a vedere il dissesto Taranto così ci facciamo anche due risate, per me risate, per voi preoccupazioni, su quelli che sono gli agi di Publiservizi per quanto riguarda la TARSU e l’CI, ma questo sarà argomento dei prossimi Consigli Comunali. Noi state alzando 200 mila euro di agio rispetto a delle some che non comprendiamo se arriveranno, quando arriveranno e come arriveranno perché non le nominate e dall’altro aspetto date una tassa certa ai casertani. Questo é un dato che il Consigliere Tresca ha evidenziato in modo perfetto e che resta non solo agli atti dell’Amministrazione, ma diventerà l’atto politico che l’Amministrazione Del Gaudio ha fatto a noi casertani e c’é un’ulteriore tassa e dall’altra parte un ulteriore finanziamento a Publiservizi, concessionario della città. Ritengo che nell’Amministrazione Comunale ci siano elevate professionalità che sono state in questi anni assolutamente ridimensionate rispetto alle loro capacità di dare un risultato in termini di recupero sull’ICI e sulla TARSU. Nello specifico dico che noi avevamo un ufficio ICI che di livello regionale c’era da tutti quanti invidiato, ed oggi ci troviamo un privato che svolge il suo servizio, ma che legittimamente ha necessità di fare il suo utile, certamente non fa il francescano o il benedettino, ma noi abbiamo un’esigenza diversa, quella di contribuire alla res pubblica per portare risultati alla Cosa Pubblica. Mi da’ la sensazione invece che questa Amministrazione agevoli sempre di più i concessionari in generale e sul tema dei concessionari nei prossimi mesi apriremo altri ragionamenti, e invece lavori poco per i casertani se non alzando così come prevede la legge per il dissesto, le tasse al massimo e poi utilizziamo un’ulteriore tassa di scopo che ritengo assolutamente inadeguata.

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Caro Presidente, io capisco, gliel’ho detto anche altre volte, lei é un’ottima persona, mi é anche simpatico, ma lei é inadeguato, non ci costringa a fare una mozione di sfiducia sul suo ruolo, é la prima volta in 20 anni della storia della città che si fanno i giochetti, non é arrivata la minoranza, facciamo subito il voto così non li facciamo discutere. Lei ha il dovere di essere terzo, e non ci dica l’orario, perché io al prossimo Consiglio Comunale e per tutti i prossimi Consigli Comunali per i prossimi 5 anni sarò preciso fino al primo minuto e se lei non inizia il Consiglio Comunale divento Cobianchi per la seconda volta oggi, perché o si rispetta il ruolo politico o si é corretti politicamente o si costringe una parte del Consiglio Comunale di diventare scorretti politicamente. Avete i numeri, avete qualità per esprimere i vostri pensieri e le vostre idee, il confronto dialettico é la democrazia di un paese, non bisogna fare i giochi del tempo, bisogna fare giochi delle professionalità, degli aspetti dei pensieri, confrontarci, convincerci anche che abbiamo sbagliato sulle nostre idee e sui nostri pensieri, noi come voi siamo umani e come tutti gli essere umani possiamo sbagliare o possiamo avere concezioni diverse. Ma lei si convinca sempre di più che lei non é più il Consigliere Comunale eletto nelle liste di Caserta Più ex Partito Democratico, lei é il Presidente del Consiglio Comunale rappresenta la città; mentre il Sindaco rappresenta l’azione di governo della città, lei rappresenta tutti, mentre il Sindaco é legittimamente una parte che ha vinto, che governa e che esprime un suo pensiero, , lei ha un ruolo diverso lei deve garantire soprattutto le minoranze, lei deve garantire che questo Consiglio Comunale si elevi rispetto ad un livello di competenze e qualificazioni che ci sono, cioè il centro destra, la maggioranza non ha necessità di fare giochi, ha valori, ha etica e professionalità per confrontarsi con noi, e su quello dobbiamo fare le nostre battaglie che sono solo ed esclusivamente battaglie politiche. Lei mi dirà che abbiamo fatto tardi lei dirà che il tempo é tiranno perché alle cinque e mezzo si deve finire, lei mi dirà che purtroppo non possiamo pagare lo straordinario, mi dica che lei é il Presidente del Consiglio Comunale, che forse é meglio! Ma dico che anche che la maggioranza ha fatto il suo ruolo, io lo dico a lei, io parlo a lei Presidente…. Detto questo, ha ragione noi siamo arrivati in ritardo, quindi lei legittimamente ha iniziato bene i lavori, le chiederò al stessa precisione e la stessa attenzione anche altre volte; resta a verbale che lei ha iniziato i lavori in modo preciso e resta a verbale che le chiederò in modo preciso di farlo altre volte. Rispetto all’imposta di scopo in cui si fa la revoca e si fanno nuovi provvedimenti, lei sa meglio di me, Assessore, Sindaco, che oggi non può dire che l’ha fatto qualcun altro, oggi con la revoca e con un nuovo provvedimento, lei Sindaco, e la sua maggioranza decidono di fare un’ulteriore tassa nei

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confronti dei casertani non dovuta, non necessaria, non proponibile, non tecnicamente fatta bene. Mi auguro per i casertani che questo porti almeno un risultato di governo e amministrativo, ma sicuramente non é in questo momento di crisi e di difficoltà che si possono raggiungere degli obiettivi in questo modo. Credo che una politica economica dell’Amministrazione con una programmazione più ampia possa dare risposte più certe. Questi episodi e queste delibere che a tempo arrivano in Consiglio Comunale con un’unica programmazione economica, noi avevamo chiesto un Consiglio Comunale, il Sindaco c’ha assicurato che ci sarebbe stato sul dissesto e sull’intera situazione dell’Amministrazione comunale l’avevamo chiesto davanti ai dipendenti del Comune, ad oggi ancora non é arrivato. Io vi chiedo di definire definitivamente qual é la preoccupazione, quali sono le esigenze di questa città sotto l’aspetto economico-finanziario, mi riporto integralmente alle dichiarazioni fatte dal Consigliere Tresca, dal Consigliere De Michele, ma dell’intera minoranza, sicuro, e mi auguro che questo sia l’ultima delle tasse che i casertani dovranno subire, invece mi auguro che da qui riparti, per il bene della città un’azione di governo più certa, più scura, ma soprattutto più qualificante.

PRESIDENTE – Le rispondo rapidamente, perché lei ha fatto delle dichiarazioni gravi in quest’aula, ed io devo chiarire la mia posizione in quest’aula, quello che é stato il mio percorso, lo chiarisco lei e lo chiarisco anche ai Consiglieri di maggioranza. Innanzitutto le sue affermazioni di eventuale sfiducia nei miei confronti mi lasciano indifferente. Ringraziando Iddio sono stato eletto dalla maggioranza di questa Assemblea e non é lo scopo della mia vita restare seduto s questa sedia, faccio altre cose nella mia vita e forse le faccio anche meglio. Poi un’altra cosa vorrei precisare, in questi Consigli Comunali fino ad oggi, a detta di tutti, di essere stato abbastanza equilibrato, abbastanza attento alla maggioranza e all’opposizione, non avete mai avuto niente da dire, avete sempre espresso il vostro pensiero e le vostre opinioni, ciò che é avvenuto oggi é conseguenza di un ritardo legato al fatto che siete venuti più tardi, etc, però devo precisare che la delibera 84 era stata già relazionata e discussa ampiamente, avevamo già iniziato la discussione ed avevate detto alcuni opinioni a riguardo. Abbiamo atteso 45 minuti, volevo riprendere il Consiglio alle 14,20, ma il Consigliere De Michele ha suggerito in accordo con altri capigruppo che il Consiglio iniziasse alle ore 14. Eravamo qui, abbiamo atteso, tenendo conto della necessità di chiudere alle 17,30. Non é stato fatto nessun blitz, nessuno aveva interesse a fare ciò, abbiamo tutto l’interesse che voi esprimiate le vostre idee, i vostri pareri e poi alla fine é il Consiglio che conta, io non ho nessuno interesse a riguardo.

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Ha chiesto la parola il Consigliere De Michele.

CONSIGLIERE DE MICHELE FRANCESCO – Presidente senza nessuna polemica, non voglio entrare nella questione delle 14,00 -14,30, diciamo che la colpa é nostra, naturalmente parlo per conto del PD, non per altri. Però noi dobbiamo essere d’accordo su una cosa, che il fuso orario sia uguale di mattina e di pomeriggi, perché se questa mattina abbiamo iniziato mezz’ora, quaranta minuti dopo, é la stessa cosa al pomeriggio, dopodiché chiediamo scusa perché siamo arrivati in ritardo, però non si può dire che il pomeriggio si é arrivati 40 minuti dopo e la mattina si può iniziare 40 minuti dopo perché é un altro fuso orario, a me risulta che a Caserta il fuso sia uguale la mattina e la sera.

PRESIDENTE – Abbiamo iniziato alle 14,45 e questa mattina abbiamo iniziato alle 9,45, in entrambi i casi abbiamo iniziato 45 minuti dopo.

CONSIGLIERE PALMIERO MASSIMILIANO – Vorrei spezzare una lancia per il Presidente, perché lui deve garantire certamente voi, ma anche noi dobbiamo essere garantiti. Le richieste sono state nostre di iniziare subito il voto, perché i tre quarti d’ora ci sembravano più che sufficienti. Poi, per quanto riguarda la correttezza o meno, se voi ritenete che nella vostra globalità avete sempre assunto un atteggiamento corretto nei nostri confronti, ne prendiamo atto. Quindi ognuno si faccia un esame di coscienza, perché non é che possiamo prendere solo mazzate noi della maggioranza, perché le delibere le dobbiamo votare perché le condividiamo, le presentano i nostri Assessori, dobbiamo sentire da parte vostra le giuste osservazioni, ma dateci anche agio di poter partecipare, una volta tanto volevo spezzare una lancia per quanto riguarda il Presidente.

PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere Ursomando.

CONSIGLIERE URSOMANDO EDGARDO – DICHIARAZIONE DI VOTO - Mi sembra inutile andare a dirimere il quarto d’ora in più o in meno, penso che questa fase l’abbiamo ampiamente superato. Piuttosto volevo stigmatizzare una cosa, e cioè ruolo del Consigliere Comunale. Questa mattina anche il Segretario su alcune cose ha detto “sono questioni di lana caprina”, ma adesso stiamo facendo veramente una questione di lana caprina rispetto al quarto d’ora di ritardo. Ma il fatto di non avere la possibilità di leggere, analizzare un documento, anche se su una delibera di 3 mila euro e discutere dell’orario, penso che non poter analizzare un documento importante che proviene dai Revisori dei Conti, la cosa é un po’ più grave. Anche l’atteggiamento che abbiamo noi dell’opposizione nei confronti di questa maggioranza, vuole essere un

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atteggiamento costruttivo, perché se noi evidenziamo degli i errori, quelle che per noi possono sembrare inesattezze, vanno anche a vostro vantaggio. Quando vi chiediamo di ritirare una delibera non lo chiediamo per il mero scopo di ritardare i lavori di questo Consiglio, assolutamente, noi lo chiediamo per ragionarci insieme, e mi sembra che in Commissione, ed il Presidente Cicia ne é buon testimone, si lavora in questo senso, penso che si lavori nelle Commissioni e che il lavoro che viene fatto anche con i membri dell’opposizione é questo. Avete tutti i numeri per portare avanti questa Amministrazione, ma permettetemi di stigmatizzare un altro punto. Adesso si vota questa delibera sulla tassa di scopo che é un'altra tassa che non mi sento di votare, così come non ho votato per il dissesto, non mi sento di votare un’altra tassa che va a tutto svantaggio dei cittadini casertani, per di più per delle cose che dovrebbero avere dei capitoli di spesa già stanziati. Ora parlo dal punto di vista squisitamente politico, vedo parecchie defezioni all’interno dei banchi della maggioranza, forse perché non c’é tutta questa convinzione su questa tassa di scopo anche da parte della maggioranza, non sono tutti d’accordo, ci sono degli impegni, io sto prendendo atto di quello che mi dite, ma volevo solo stigmatizzare questa cosa, che non sono così pieni i banchi della maggioranza. Caserta Viva non intende votare questa delibera perché si tratta di vessare ancora di più i cittadini, quindi esce dall'aula.

PRESIDENTE – Per la mia poca esperienza come Consigliere Comunale e adesso come Presidente del Consiglio, per la verità sto notando che ultimamente c’é un gran interesse e un gran fermento soprattutto nell’ambito delle Commissioni Consiliare, c’é voglia di lavorare ed anche voglia di lavorare insieme, perché su parecchi punti siamo giunti a degli accordi condivisi, parecchie cose sono state fatte e condivise. Io vi ringrazio come vostro Presidente del Consiglio, vedi anche l’ultima delibera che é stata votata all’unanimità, quindi il percorso intrapreso é un percorso positivo e non deve essere interrotto per semplici inezie o prese di posizioni.

CONSIGLIERE URSOMANDO EDGARDO – Lei conviene con me, ma sul fatto che noi abbiamo chiesto di ritirare la delibera, su questo non conviene..

PRESIDENTE - La delibera é stata posta all’Odg e va votata. Se sono terminati gli interventi le conclusioni dell’Assessore Spirito. ASSESSORE SPIRITO - Partirei con le opere indicate nel nuovo Regolamento delle Imposta di Scopo Dovete sapere che fino a poche ore fa non sapevano nemmeno al Ministero sapevano se bisognava applicare la Finanziaria 2007 o il

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decreto legislativo di marzo 2011 che preveda l’importo al 100%, anche al Ministero non avevano le idee chiare, ed é questa la difficoltà a compilare le opere. La delibera che cosa comprende, cioè i soldi dei cittadini casertani cosa serviranno a finanziarie nei prossimi 5 anni. Le categorie sono quelle indicate dalla Finanziaria 2007; quindi opere di restauro é la categoria principale, riqualificazione ex Cenobio Sant’Agostino di fronte ad un costo complessivo dell’opera di 3 milioni di euro, 375 mila euro saranno implementate dalla tassa di scopo. Manutenzione straordinaria edilizia scolastica (scuole materne, elementari e medie) di fronte ad un costo complessivo di 800 mila euro 240 euro nel quinquennio 2012-2016. Manutenzione parchi e giardini 500 mila euro 150 mila euro dal 2012-2016 saranno destinate a queste cose. Nuove opere varie, quindi apertura di nuove strade, perché l’imposta di scopo non può essere utilizzata per la manutenzione ordinaria delle strade, ma per le nuove opere viarie 135 mila euro 2012-2016. Opere di conservazione dei beni artistici architettonici, Belvedere di San Leucio 2013-2016 200 mila euro; arredo urbano per il centro cittadino 175 mila euro dal 2013 al 2016. Mi rifaccio agli interventi dei vari Consiglieri Comunali. E’ chiaro che politicamente il Consigliere Marino é troppo bravo adesso a dire, ma non l’ha fatta Mattei la tassa di scopo, l’avete fatta voi. Però tutta questa discussione a luglio sull’imposta di scopo che c’era nel bilancio di previsione 2011 non c’é stato un Consigliere Comunale di maggioranza o di opposizione che ha detto una parola sull’imposta di scopo. Quindi Mattei l’ha istituita il 16 dicembre i cittadini dovevano pagare, non c’era il dissesto non c’era il decreto salva tutto e tutto andava bene! E’ chiaro che politicamente ognuno fa il suo mestiere, e chi dice niente, é chiaro che la stiamo istituendo noi e ci prendiamo la responsabilità di quello che facciamo. Per quanto riguarda il 2011 quindi Sant’Agostino é vero Consigliere Tresca che non attingeremo dall’imposta di scopo già istituita 375 mila euro per Sant’Agostino, ma la stessa variazione non c’é in entrata e non c’é in uscita, quindi non entrano e quindi non finanziamo, quando entreranno nel 2012 quei 375 mila euro serviranno per la quota parte nostra per accedere al finanziamento di 3 milioni di euro, stiamo parlando del 2012, ma lei ha fatto riferimento al verde pubblico del 2011, ma noi stiamo facendo riferimento a quello che spenderemo nel 2012, cioé se lei ha letto bene il Regolamento, ed io c’ho tenuto a specificarlo, perché non era specificato nel vecchio Regolamento, che quello che sta scritto qua dentro, deve essere riportato pari pari nel programma triennale delle opere pubbliche, perché é chiaro perché se io indico le opere viarie e queste opere viarie non vengono elencate nel triennale delle opere pubbliche, é chiaro che questo regolamento non ha senso. Quindi tutto che voi deciderete eventualmente, troverà applicazione e proposizione nel triennale delle opere pubbliche nei triennali successivi. Quindi noi non é che stiamo dando al vedere pubblico 800-1 milione, noi stiamo parlando di quello che deve succedere l’anno prossimo, quello che é successo quest’anno é successo ed é una cosa finita.

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Poi per quanto riguarda il regalo a Publiservizi, state tranquilli, qua non si regala niente a nessuno, e soprattutto non si può regalare niente a nessuno perché ci sono dei contratti da rispettare. Publiservizi ha degli agi perché ci sono dei contratti che lo stabiliscono, ci sono dei contratti da rispettare, noi non regaliamo niente oltre ai contratti, é chiaro che se il contratto prevede che Publiservizi guadagna al netto dell’Iva, e non l’ho fatto io questo contratto aberrante, e l’Iva si modifica, é chiaro che se prevedevo 2 milioni di euro di entrata e mettevo 200 mila euro di Pubbliservizi a fronte degli stessi 2 milioni di euro di entrata i 200 mila euro non mi basta più con l’Iva al 21%, ma ce ne vogliono 210. Allora oggi se qualcuno in base ad un contratto da rispettare tutt’ora vigente con Publiservizi stipulato nel 2010, si permette di dare un euro in più di quello che prevede il contratto é da codice penale, perché significa che tu Quindi non é che ho modificato é da codice penale stai facendo un abuso d’ufficio, perché se c’é un contratto che devi dare a Publiservizi 100 e tu per forza gliene vuoi dare 200 non é una situazione di questione politica, é una questione da codice penale, scusate, e quindi questo é così. Ho letto da parte degli uffici finanziari una relazione del dott. Santanastoso che diceva che c’era stato un calcolo errato nel bilancio di previsione e quindi si portava questa variazione, ma del resto non poteva essere diversamente, quindi non stiamo regalendo niente a nessuno. Un’’altra cosa che si é detta in maniera inesatta é che stiamo colpendo le fasce deboli, ma oggi stiamo dicendo di far pagare i possessori di seconda casa, il sottoscritto in piena autonomia condivisa dalla Giunta e dai Consiglieri di maggioranza, alla voce esenzioni e riduzioni, perché l’imposta di scopo si può applicare a tutti coloro che pagano prima l’ICI ora IMU, quindi si poteva applicare anche ai possessori di prima casa, noi l’abbiamo escluso abbiamo fatto un’esenzione, é chiaro, potevano anche venire delle proposte diverse, che altro tipo di esenzioni potevamo fare in più rispetto a quello che abbiamo fatto, quindi colpisce solo i possessori di seconda casa, non le fasce deboli, é chiaro che in una situazione di difficoltà, e spesso ho sentito dal vostro riferimento politico, Bersani, invocavamo la cosiddetta patrimoniale e dire facciamo pagare a chi sta meglio, io non lo condivido. In questa situazione in cui ci troviamo, nella impossibilità di contrarre mutui, perché Consigliere Marino so che lei era abituato a fare le opere pubbliche quando si facevano 40 milioni di mutui, io non posso fare neanche 40 mila euro di mutui, a me le banche non solo non mi prestano più niente, ma non mi vogliono pagare neanche quello che io ci metto sul conto corrente, siamo arrivati all’assurdo non solo non mi prestano più niente, ma si prendono anche i soldi nostri, non ci vogliono pagare perché sono anche loro esposti nei nostri confronti. Quindi siamo arrivati ad una situazione paradossale, per cui non possiamo fare diversamente. Un’altra cosa che condivido e ne ho fatto una ragione del mio modo di operare, e sul bilancio se non si farà diversamente non si va da nessuna parte. E’ chiaro, che se oggi faccio pagare i cittadini 900 mila euro per migliorare quella che é la situazione delle scuole, la situazione dei nostri parchi giardini, la situazione di Sant’Agostino, San Leucio etc.etc., e poi magari sperperano delle risorse in altri

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settori, é chiaro che il primo si arrabbia é il sottoscritto, nel senso che qua dobbiamo mettercelo tutti in testa senza una politica rigorosa delle spese non si va da nessuna parte. Oggi leggevo sul corriere di Caserta, e questo non dipende dal dissesto, ma sono dovuto ai dati vecchi, dai dati che abbiamo ereditato dal governo Petteruti. siamo tra le città la cui contribuzione procapite é tra le più alte d’Italia. Quindi é chiaro che abbiamo di fronte una città stremata dal punto di finanziario, soprattutto perché la base imponibile attuale é una base che non si addice ad un Comune capoluogo, lo so che qui posso far scontento qualcuno degli ambientalisti o qualcun altro, però dico sempre che oggi il bilancio comunale é come un salvadanaio ed io se in questo salvadanaio i soldi ce li mettono sempre le stesse persone, non andiamo da nessuna parte, c’é bisogno che ci siano più persone a metterci i denari e a preoccuparsi delle entrate, perché la politica in questi anni é stata sempre più orientata verso la spesa. Questa imposta di scopo servirà anche a far prendere coscienza tutti noi, che nel momento chiediamo un ulteriore sforzo ai cittadini casertani, poi non dobbiamo concederci nessuna divagazione dal ‘punto di vista delle spese, le nostre spese devono essere estremamente controllate. E’ chiara la strumentalizzazione politica su questa imposta di scopo, é chiaro anche che era una delibera che era già in essere nel Comune di Caserta, quindi la variazione é stata solo una la variazione di tipo formale e non di tipo sostanziale, e qualora non avessimo adottato questa delibera adesso, non solo quest’anno ci siamo trovati senza imposta di scopo, ma ci saremmo trovati senza imposta di scopo nel 2012 e ci saremmo trovati senza risorse per affrontare quelle cose necessarie per la città. Questi soldi la legge stabilisce che qualora l’Amministrazione non riesce a fare quello che si era previsto di fare entro due anni, debba restituire questi soldi ai cittadini. La cosa che vi posso assicurare che questi soldi saranno vincolati fino all’ultimo euro, nessuno di questi soldi servirà a finanziarie la spesa corrente, ma saranno tutti destinati a quello che abbiamo adesso messo nel Regolamento. Il Comune di Rimini che ha istituito questa tassa di scopo nel 2007, é stato uno dei primi comuni d’Italia che l’ha istituita, da allora ha fatto una decina di variazioni al Regolamento Comunale. Quindi, oggi lo stiamo istituendo, ma se a gennaio, febbraio, da parte delle commissioni o dei consiglieri di opposizioni dovesse arrivare una modifica a qualsiasi articolo del Regolamento, non solo in seguito alle nuove norme che ci saranno, si può fare tutto, cioè fino a quando naturalmente non c’é l’approvazione del bilancio di previsione, non c’é il triennale, se ci dovessero essere dei suggerimenti, si dovessero fare delle variazioni, consentite dalla legge, ammettiamo che il decreto legislativo di marzo 2011 trovi attuazioni e la platea delle opere pubbliche da finanziarie vengono allargate, per esempio, oggi non é previsto finanziare impianti sportivi, ammettiamo che il nuovo decreto ammetta gli impianti sportivi ed il Consiglio Comunale ritenga necessario e prioritario un impianto sportivo in una frazione piuttosto che la manutenzione dei parchi e giardini o piuttosto l’edilizia scolastica o una nuova opera viaria possiamo sempre modificare il, Regolamento in ogni momento. Invece, se non lo istituiamo adesso, é chiaro che non possiamo

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modificarlo e ci precludiamo la possibilità di destinare ad opere pubbliche una parte di risorse che non avremmo. Grazie

PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere Tresca.

CONSIGLIERE TRESCA ENRICO UMBERTO MARIA - Non vorrei essere polemico, ma ho sentito troppe volte ripetere parole inesatte da parte dell’Assessore Spirito, la prima inesattezza sono i documenti cartacei che voi ci fornita, per portar portarci e a formulare cose inesatte, ma anche nell’ambito dei documenti, pure inesatti, che la Giunta provvede a fornirci, si sono delle cose che non sono inesatte. Quando l’Assessore fa riferimento al piano triennale, noi n piano triennale vigente l’abbiamo già, ed é quello 2011-2013, nel piano triennale 2011-2013, torno a ripetere da un alto non c’é una circa diversa da quella dei 375 mila euro, dall’altro lato questi 375 mila euro sono iscritti al bilancio 2011. Allora ci dovete dire, visto che avete approvato un bilancio collegato a questo piano delle opere triennali, se i 375 mila euro che non spendete nel 2011 li ricollocate e dove li ricollocate? Visto che altri 375 mila euro li andate a chiedere ai cittadini per il 2012. Vi stiamo chiedendo semplicemente questo, dove andate a piazzare questi 375 mila euro che erano previsti per il 2011, che lei mi dice che risulteranno non spesi. Primo. Secondo, i poi c’é il problema della sistemazione del verde pubblico, torno a ripetere, questa città spende 1 milione all’anno dal bilancio preventivo per il verde pubblico, ci spiegate in che senso abbiamo bisogno di un ulteriore progetto e per quale scopo? Cioé, qual é la sistemazione di quale area e di quali giardini, per ulteriori 500 mila euro nella città di Caserta, visto che già ne dobbiamo spendere 1 milione che sono già a bilancio, e quindi dobbiamo istituire una tassa di scopo di 150 mila euro? Noi siamo contrari perché o é una risistemazione che é finalizzata ad un progetto o é spesa corrente,? Non é spesa corrente, benissimo. Allora, qual é il progetto che volete portare avanti sul verde pubblico per volete finanziarlo con 150 mila euro con la tassa di scopo? Non ce lo dite, ma ci dite: approvatela a fiducia! Io ritengo che non é possibile affrontare una discussione in questi termini, noi non ci sottraiamo alla discussione, vogliamo parlarne di queste cose, se voi ci dite noi vogliamo fare il campo di pallone in erba sintetica, e lo voglio far entrare qui dentro, lo voglio fare nel rione Vanvitelli così i ragazzi di rione Vanvitelli giocano su un campo fatto bene, , può essere anche che io voto favorevolmente, però me lo dovete prima non é che me lo dovete dire dopo, lei Assessore mi dice che non si può fare, ma allora se non si può fare perché prevedete opere di risistemazione parchi, quali sono questi parchi che volete risistemare? Quali sono? Allora, se ci si accusa di inesattezza, noi ribadiamo. Ritorniamo al discorso dei 200 mila euro, é vero ci sarà stato anche un errore, ma gli errori vanno corretti, e nella relazione che voi avete allegato all’interno della proposta di delibera 84, il responsabile scrive al Dirigente del settore che i 200

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mila euro che vengono messi alla Publiservizi come agio, perché lo stesso erano insufficienti, si verificano per l’effetto di maggiori entrate come tributi minori. Ora,é una lettera che avete scritto “ effetto di maggiore entrate, per tributi minori”. Queste maggiori entrate si può sapere se avete corretto il bilancio o non l’avete corretto? Noi questo stiamo chiedendo, non é che stiamo dicendo che c’é un illecito, un effetto penale, ma quanto mai! Noi stiamo dicendo soltanto : scrivete ai vostri funzionari ai quali avete confermato lo stesso fondo di posizioni e di risultati nel 2010 per il 2011 da contrattazione decentrata da 500 mila e passa euro, e poi non ci sono i soldi per lo straordinario, per consentire al Consiglio di lavorare, questi uffici scrivono queste cose, non lo stiamo dicendo noi, non sono nostre deduzioni, allora se ce lo spiegate e ce lo fate capire noi siamo in grado di partecipare in maniera serena alla discussione con voi, perché se voi ci portate degli argomenti, per cui una tassa di scopo pur nelle ristrettezze in cui ci troviamo, serve però a centrare degli obiettivi di vivibilità minima di miglioramento della qualità nella città di Caserta, non é detto che il PD voti necessariamente contro perché voi fate una proposta, ma ci dovete fare una proposta sensata e non una proposta per raccogliere soldi, spicci. Anche laddove li andate a prendere alle fasce più agiate, ma non é detto che uno che ha guadagnato ha rubato, per cui se uno ha guadagnato ed ha più soldi, non é giusto che paghi per una cosa ingiusta o ingiustificata, anche se ha più soldi degli altri. Allora, poiché le vostre spiegazioni non ci convincono nel merito tecnico e soprattutto dal punto di vista politico, noi ribadiamo il nostro voto contrario.

PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere Cobianchi.

CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI – Ci provo rivolgendo un appello al Sindaco, al vice Sindaco, a tutti gli Assessori, ai Consiglieri di maggioranza, e cioè, gli inglesi dicono una frase”open yuor minde”, allora ragioniamo un attimo freddamente, visto che qui nessuno ci può obbligare a fare nulla. Torno sul discorso che facevo, forse sono stato il primo a parlare, e non é stato sufficientemente colto, perché a volte faccio le domande ma non ottengo risposte, e cioè, se noi prima di introdurre una nuova tassa, se fossi nelle condizioni di gestire, in questo momento essendo all’opposizione non sono in condizione in quella condizione, mi assicurerei prima di aver dato fondo ad ogni altro strumento che ho disposizione, vi riporto alcuni esempi: Prefettura, Questura, da quanto tempo noi non percepiamo canoni? Io da poco ne ho parlato con un Prefetto della Repubblica donna, amica di famiglia, che mi dice che é una cosa scandalosa e che cosa aspetta l’Amministrazione a scrivere al Ministero e a compiere atti formali intimando il pagamento ad oras, perché questo non accada più. Abbiamo dei veri e propri gioielli, abbiamo la Caserma Sacchi che a mio sommesso avviso, improvvidamente si pensa a trasferire gli uffici; abbiamo il Belvedere di San Leucio, in questi giorni il Parlamento inglese senza troppi

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scandali ha pensato di individuare uno strumento di autofinanziamento consentendo di fare nelle sacre aule del British Parlament finanche feste private, io non lo vedo come uno scandalo, a condizioni che rispettino la tutela del bene, per esempio un catering che abbia caratteristiche individuate con un bando ad evidenza pubblica ben specifiche, perché chi opera in un bene monumentale deve assicurare ben di più di chi opera all’aperto o in altre condizioni. Di sfruttare il Belvedere di San Leucio a scopi di questo tipo, chi vuole affittare le sale per attività di banchetti, matrimoni o di quant’altro, a condizioni, con assicurazioni e quant’altro, perché no, tanto più che, forse ad alcuni Assessori sfugge, ma io ho assistito al Belvedere in continuazione, non autorizzati da nessuno, attraverso il sistema di mance o quant’altro , c’é chi entra e si fa le foto etc.etc.; ed io personalmente un paio di mesi fa ho assistito con i miei occhi che si fa questo, ma non risulta che avviene questo. Torno sull'evasione fiscale, per quello che riguarda gli agi di Teleservzi, abbiamo la fortuna di avere tra le professionalità di questo Consiglio l’Avv. Marino che ha competenze specifiche in materia, se noi dovessimo ravvisare in un contratto che é stato stipulato in tempi diversi, in condizioni congiunturali diverse, clausole che oggi appaiono vessatorie, Assessore Spirito ma che cosa aspettiamo a rivolgerci al Magistrato e dire: sono giuste queste clausole o questo contratto alla luce dei fatti sopravvenuti può essere considerato, può essere considerato, può essere rimodulato? Guardate é un' anomalia tutta casertana che esista un concessionario che prenda l’85%, é una cosa abominevole! Allora io capire il ragionamento che l’Assessore Spirito fa, se noi avessimo veramente, non abbiamo altra possibilità, e un’ultima cosa voglio dire, ma a scanso di equivoci dico che io nella città di Caserta ho un’unica proprietà immobiliare, quindi a me l’imposta di scopo non mi toccherà, ma a Caserta c’é la condizione di persone normalissime che non possono essere definite né ricche e neanche benestanti, che magari per meri fatti ereditari hanno due stanzette in un basso a via Tanucci ed un’altra piccola cosa in un’ex casa popolare in via Patturelli, sono due unità immobiliari, quindi sono grandi ricchi, tutto il patrimonio saréà di 150 mila euro, eppure pagheranno la tassa di scopo, perché hanno due distinte unità immobiliari. Allora, attenzione a questo fatto, perché ad un certo punto chi ha un solo appartamento, ma prestigioso, non é giusto che non paghi a fronte di chi ha un basso e un paio di stanzette e siccome fanno due, pagano. Allora, anche come criteri di equità non ritengo applicare questa tassa. Assessore, io faccio una proposta molto sempre lice: soprassediamo, cioé io non ritengo che come diceva il Consigliere Tresca che sia in questo momento congiunturale così difficile necessario applicare questa tassa, tassa che ci porterebbe 900 mila euro, il solo accertato non riscosso, parliamo di milioni di euro, allora facciamo prima questo e poi l’anno venturo vedremo, ma diamo fondo prima a questo. Non possiamo fermarci un momento e tutti insieme ragionare se veramente sia il caso andare avanti su questa imposta di scopo o se possiamo differirla. PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere Apperti.

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CONSIGLIERE APPERTI FRANCESCO - Vorrei chiedere all’Assessore Spirito che cosa c’entrano gli ambientalisti, ma forse ho capto male io nel discorso del salvadanaio, ma poi magari l’approfondiamo. Nel merito della questione hanno parlato i colleghi, quindi ci sono due questioni sulle quali é difficile passare sopra, uno é il ritardo che lei ha ampiamente giustificato, ma che per noi é motivo ostativo, quindi il ritardo nella consegna dei documenti, in Conferenza capigruppo non ricordo che si parlò di questa possibilità di aggiungere all’Odg un ulteriore punto di questa importanza, io personalmente avrei proposto di procrastinare il Consiglio tra Natale e Capodanno, perché é vero che sono giorni di festa, ma é anche vero che siamo amministratori pubblici, o anche di fare due Consigli, comunque avere il tempo di acquisire e di valutare i documenti, Poi anche questa volta, al di là dei vincoli imposti dalla legge sull’attestazione dei fondi provenienti dalla imposta di scopo, sarebbe sempre gradito avere la possibilità di un minimo di discussione e condivisione sulle opere da realizzare, così come non é stato con il Più Europa nel momento in cui sono stati stornati fondi dal Macrico e portati su altre opere anche qui non c’é stato modo, e dal punto di vista dell’opposizione non é una cosa positiva. Poi ritornando un attimo al discorso della “lana caprina” che sollevava il Segretario sul parere dei Revisori vincolanti o non vincolanti é un po’ come l’auto in divieto di sosta che non intralcia il traffico ed é per questo che i Vigili non dovrebbero multarla, ma no, va multata perché se lì c’é un divieto di sosta e c’é una regola che lo impone va comunque sanzionata, in questo caso se c’é un regolamento andrebbe nei limiti del possibile fatto rispettare. Per i motivi che ho evidenziato prima anch’io mi associo ai colleghi dell’opposizione e voterò negativamente per questa delibera. PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere Ursomando CONSIGLIERE URSOMANDO EDGARDO – Forse non sarà chiaro, ma questa minoranza sta tendendo ancora una volta la mano alla maggioranza, cioé sta dicendo, posticipiamo la discussione anche di una settimana, analizziamola insieme questa delibera, ci stiamo dando politicamente la zappa sui piedi, perché ri-analizzarla significa condividerla. Politicamente farebbe più gioco, dire votatevela, fatela passare e poi vi attacchiamo politicamente sui giornali. Noi vi siamo dicendo rivediamo insieme, rianalizziamola, ed anche i 200 mila euro previsti per il Belvedere di San Leucio, ne parlavamo prima di là con qualcuno della maggioranza, é impossibile che un bene come il Belvedere di San Leucio ci costi piuttosto che renderci? Allora vogliamo analizzare bene queste cose, é possibile che da un’analisi fatta dal Consigliere Napoletano su quella nostra proposta che era anche un po’ azzardata del casinò nel Belvedere di San Leucio, qualcuno si é scandalizzato un po’ di quella nostra proposta, ma comunque era una proposta tesa a che i beni di questa città, i monumenti fruttassero, e non diventassero un costo per la comunità. Allora se incominciassimo ad analizzare la

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delibera in questo senso, può darsi che forse della tassa di scopo non ce ne sia nemmeno più bisogno, per questo vi dico che é u’ulteriore richiesta che Caserta Viva, e penso sia condivisa da tutta la minoranza, vi fa dicendo ritirate questa delibera e la voteremo al prossimo Consiglio utile prima della scadenza dei termini. PRESIDENTE - Ha chiesto la parola il Consigliere Del Rosso. CONSIGLIERE DEL ROSSO LUIGI – Ringrazio il Consigliere che mi ha preceduto, ma siccome questa é una proposta che é partita da me già in campagna elettorale, perché non facciamo un Consiglio Comunale su questo tema? Io sono d’accordo, credo che sia una cosa importante per il Comune di Caserta quello di un casinò al Belvedere di San Leucio, io l’ho proposto durante la campagna elettorale, quindi Consigliere faccia una proposta su questo tipo di problema, io lo condivido perché é stata una mia proposizione durante la campagna elettorale, bene felice che ci sia, perché ci credo realmente su un casinò municipale, quindi fate una proposta e noi l’accettiamo ben volentieri. CONSIGLIERE MARINO CARLO – Presidente prima di fare il secondo intervento le chiedo di verificare il numero legale. PRESIDENTE – Segretario proceda alla verifica. IL SEGRETARIO GENERALE PROCEDE ALL’APPELLO RISULTANO ASSENTI: ACCONCIA, GUIDA, OLIVA, PUOTI, NAPOLETANO, RUSSO, ESPOSITO, PISCITELLI, MARINO, DE MICHELE, ZULLO, TRESCA, CORVINO, COMUNALE,URSOMANDO, MELONE APPERTI, FALCO, COBIANCHI.. PRESENTI N.14 PRESIDENTE -14 presenti il Consiglio é valido e può continuare. RIENTRA LA MINORANZA. PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere Marino. CONSIGLIERE MARINO CARLO - Caro Assessore apprezziamo sempre con molto affetto il suo patos e il suo amore per questa città, quando discutiamo, discutiamo al di là di quello che può essere il pensiero che abbiamo della persona e del politico. Le diciamo con chiarezza che quando si fanno le tasse di scopo, si deve dare chiarezza ai cittadini, e con chiarezza si deve esprimere qual é l’obiettivo che si vuole dare a loro per riconoscere in quella tassa un obiettivo raggiunto per la città, sono più chiaro, l’hanno detto già Consiglieri Comunali precedenti ed anche componenti del Consiglio del Partito Democratico.

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Dobbiamo dare un obiettivo ai casertani, non possiamo immaginare che dopo una serie di tasse, di imposte, il decreto salva Italia e tutto ciò che sta avvenendo in Italia noi facciamo delle tasse in maniera generica senza individuare quelli che sono gli interventi che possono far riconoscere una legittima tassa ed un politica giusta rispetto a quella tassa. Dico questo, perché Assessore, le devo chiedere qual é la delibera consiliare che approviamo oggi, é la delibera che lei ha portato all’attenzione del Consiglio Comunale un’ora fa? ASSESSORE SPIRITO - Ho solo cambiato il prospetto …. CONSIGLIERE MARINO CARLO – …Segretario voglio solo essere rassicurato che le procedure sono corrette, perché abbiamo fatto una Conferenza dei Capigruppo lunedì, viene messa all’Odg una delibera, la delibera arriva alle Commissioni Consiliari venerdì alle 13,30, oggi in Consiglio Comunale il relatore della delibera porta un’altra delibera, non c’é un emendamento, ma rappresenta un’altra delibera, le chiedo quale approviamo e se possiamo approvare quello che il relatore legge. SEGRETARIO GENERALE - Anch’io ho avuto come lei nello stesso momento, nella stessa ora la proposta nuova, quindi mi sembra di aver capito che la proposta ulteriore é diversa da quella precedente solo in ragione di un numero maggiore di opere individuate, di conseguenza c’é una modifica degli effetti che i questa implementazione delle opere comporta. Per quanto riguarda l’introduzione della tassa e la regolamentazione sono rimaste immutate, la modifica riguarda esclusivamente le opere e quindi le modalità di pagamento e le percentuali. CONSIGLIERE MARINO CARLO – Ma gli effetti della tassa cambia? SEGRETARIO GENERALE - Certo é diversa da quella che la Commissione ha licenziato con il proprio parere, d’altra parte se il Consiglio é sovrano e ritiene di poterla votare, in ogni caso non ci sono impedimenti di legittimità, per quanto mi riguarda. CONSIGLIERE MARINO CARLO – Il Segretario mi ha detto che é una procedura legittima, se me lo dice il mio Segretario é così. Ritorno al tema, non c’é certezza dell’obiettivo, caro amico Spirito, non sappiamo quanti contribuenti pagheranno questa tassa, non siamo certi qual é l’obiettivo che raggiungiamo rispetto al servizio ai casertani, non siamo certi delle opere, delle infrastrutture che realizzeremo per il bene de casertani, questa tassa, e concludo, perché ripetiamo sempre le stesse cose. Le dico, e non é una furbizia politica che voglio far assumere al Sindaco Del Gaudio la responsabilità di aver messo una tassa di scopo ai casertani e toglierla a chi l’aveva fatta precedentemente a lui. Ma é un ragionamento chiaro, per dire che quella tassa, da noi non votata, quindi

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quando l’Assessore dice che non abbiamo fatto eccezioni, ma le abbiamo fatte nel voto le eccezioni, abbiamo detto no alla tassa, quindi quella era la nostra eccezione: Ma detto questo, nasce in un momento storico diverso, perché quella tassa nasce quando ancora non c’era il dissesto, quando l’amministrazione comunale aveva un quadro debitorio elevatissimo, quando ancora non c’era il decreto “salva Italia”, quando lei giustamente stava cercando di mettere in partita un’Amministrazione che aveva i numeri non a posto. Oggi é diverso, no ha più quel quadro debitorio, perché ci saranno i commissari che gestiranno il quadro debitorio, e allora che cosa l’abbiamo fatto a fare questo dissesto? Lei ha detto da 10 anni che dovevamo fare questo dissesto, che salvavamo Caserta, ora ce la deve salvare Caserta! Monti ha fatto il decreto Salva Italia, Spirito faccia il decreto salva Caserta! Detto questo, quella delibera nasce in un momento storico diverso, in condizioni dell’Amministrazione diverse, oggi lei inserisce una tassa dis scopo senza obiettivo e soprattutto con un quadro debitorio diverso, perché la tassa forse in quel momento storico poteva avere una logica, oggi non ha più una logica, perché lei potrebbe governare già con quello che ha in corso questo quadro, perché lei addirittura sta dando sulla manutenzioni e non su gli investimenti una tassa di scopo. Io ritengo, al di là se conforme o no alla norma, sono sicuro che é conforme alla norma, non mi permetterei di dire altrimenti, ci sono i Funzionari, i Dirigenti che ci confermano la legittimità dell’atto, ma io vado oltre, c’é una legittimazione politica di questo atto? Ha una logica fare una tassa di scopo dopo che ai casertani é arrivato il dissesto al massimo delle tasse? Secondo me no! E soprattutto senza un obiettivo chiaro semplicemente sulle manutenzioni e sulla spesa corrente e non su gli investimenti, su quello che può essere un obiettivo per la città? Io ho la sensazione che si comunichi sempre molto alla città, i cittadini casertani per fortuna il comunicato stampa lo leggono, ma poi non stanno a perdere tempo, la qualità dei servizi non ci sta, la struttura non ci sta, la vivibilità non ci sta, a proposito all’Assessore all’Ambiente non é possibile che in città per portare una bottiglia di vetro dobbiamo arrivare all’isola ecologica, io ho la fortuna di avere l’isola ecologica vicina, ma dateci di nuovo le campane, perché stanno le vecchiette a Acquaviva che devono fare chilometri per portare le loro bottiglie e le frazioni, immaginate che é a Casola, a Pozzavetrere, a Casertavecchia, il vetro deve portarlo a Puccianiello, non siamo ridicoli! Quindi, diamo più servizi ai casertani, diamo più obiettivi ai casertani, togliamo le tasse, diamo qualità e vivibilità ai nostri concittadini. PRESIDENTE - Ha chiesto la parola il Consigliere Melone. CONSIGLIERE MELONE NICOLA – Vado via e vorrei che rimanesse a verbale per cui io sto abbandonando l’aula, oggi ho avuto un’esperienza terrificante, sono un novizio della politica, ma oggi ho avuto un’esperienza terrificante, un’esperienza di Consiglio Comunale che é il Parlamentino della città , frequentato in maniera disordinata, disinteressata, con un atteggiamento che non rientra nella fisiologia del confronto tra maggioranza ed opposizione, piccoli

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dispetti, anche il fatto che abbiamo dovuto chiedere per bene due volte la verifica del numero legale, é una cosa che non mi é piaciuta, ma certamente é dovuto al comportamento di tutti noi in quest’aula consiliare. Io rispetto troppo il Consiglio Comunale per restare ancora qui questa sera, vorrei che questa mia dichiarazione, così come l’ho fatta, rimanesse a verbale. Buon lavoro. ALLE ORE 16,40 ESCE IL CONSIGLIERE MELONE. PRESIDENTE – Terminati gli interventi se non ci sono altre dichiarazioni di voto, passiamo al voto. CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI – Faccio solo una domanda al Segretario Generale: all’atto dell’apertura del voto, ai sensi del comma 4 dell’art. 27, Segretario le sono stati presentati emendamenti? Solo questo! PRESIDENTE - Consigliere siamo in fase di votazione. Votiamo la delibera così come letta ed emendata dall’Assessore Spirito. IL SEGRETARIO GENERALE PROCEDE ALL’APPELLO. Del Gaudio Pio........................................................................SI Del Rosso Luigi.....................................................................SI Desiderio Roberto.................................................................SI Acconcia Antonio,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,A Guida Domenico.............................................................A Lino Cesare...................................................................SI Palmiero Massimiliano........................................................SI Cicia Lucrezia................................................................SI Maiello Antonio................................................................SI Iarrobino Gianfausto...........................................................SI Tenga Donato.................................................................SI Santonastaso Francesco.............................................................SI De Crescenzo Antonio...............................................................SI Antonucci Pasquale...............................................................SI Oliva Eduardo...............................................................ASSENTE Puoti Pierpaolo..............................................................SI Ciontoli Antonio...............................................................ASSENTE Napoletano Pasquale...............................................................ASSENTE Russo Saverio.................................................................ASSENTE Esposito Biagio..................................................................ASSENTE Marzo Massimiliano........................................................SI Piscitelli Ferdinando..........................................................ASSENTE Marino Carlo....................................................................NO De Michele Francesco............................................................NO

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Zullo Salvatore.............................................................ASSENTE Tresca Enrico Umberto Maria........................................NO Corvino Pasquale...............................................................ASSENTE Comunale Giovanni.............................................................ASSENTE Usomando Edgardo...............................................................ASSENTE Melone Nicola..................................................................ASSENTE Apperti Francesco ...........................................................NO Falco Luigi.....................................................................ASSENTE Cobianchi Luigi....................................................................ASSENTE L’esito della votazione é il seguente: Presenti n. 18 Favorevoli n.14 Contrari n.4 Il punto n. 8 all’Odg é approvato.

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PUNTO N.9 ALL’ORDINE DEL GIORNO: “LINEE PROGRAMMATICHE RELATIVE ALLE AZIONI ED AI PROGETTI DA REALIZZARE NEL CORSO DEL MANDATO 2011-2015” PRESIDENTE – Il Sindaco già nella seduta precedente aveva letto la sua relazione, adesso é prevista la discussione. CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI – Prima mi corre l’obbligo di sottolineare un aspetto, visto che non ho avuto modo, anche su una questione di legittimità prendere la parola, sulla delibera precedente, e cioé, rilevo e chiedo che sia messo a verbale, nel momento in cui la precedente delibera é stata messa ai voti, nessun Consigliere di maggioranza, aveva presentato emendamenti, quindi il testo é stato emendato dall’Assessore, che rispetto al Consiglio Comunale é organo terzo. Non mi risulta che a tenore degli Statuti e de Regolamenti dell’Ente, un Assessore possa emendare testi. Veniamo a noi. Sindaco fa specie trovarsi al 20 dicembre a commentare le linee programmatiche, linee programmatiche che legge stabilisce debbano essere presentate entro 30 giorni dall’insediamento, il 26 maggio nostro insediamento legale, 26 giugno; siamo arrivati a dicembre per discuterne. Questi nostri interventi più che come commento alle linee programmatiche, noi tra 6 giorni festeggiamo 7 mesi dall’inizio della consiliatura, quindi visto che é previsto dal Testo Unico oltre che dagli Statuti e dai Regolamenti dell’Ente, che il Consiglio Comunale debba compartecipare alla stesura delle linee programmatiche, ma anno per anno, valutarne l’effettiva rispondenza, l’effettiva applicazione, l’efficacia, onde portare dei correttivi, forse il senso di questa nostra discussione odierna é questa, cioè la prima verifica, chiamiamola verifica semestrale. Devo rilevare una cosa, e non me ne voglia nessuno per le parole che userò, ma é un dato di i fatto non posso usare termini meno duri, la prima cosa che si evince da questo documento, é un documento sciatto, e devo chiedere qui pubblicamente scusa al presidente della Commissione Atti di Giunta, quando mi permisi di dire “ ma come, mi fai le fotocopie all’incontrario”, lui mi rispoe “no io le ho stampate tal quale, risultano così”, cioé viene ai Consiglieri della città capoluogo presentato un documento in queste condizioni, con pagine all’incontrario. Ma addirittura la cosa che mi ha fatto ancora più impressione, nell’epoca dell’informatica si vede proprio un collage fatto all’ultimo mento, carattere che cambia con continuità, addirittura pezzi presi da documenti diversi, come si poteva fare 20 anni fa, incollati con metodo di fotocopiatrice, neanche la briga di pregare una delle tante disponibilissime segretarie che lavorano presso il Comune, di ridigitare il documento per dargli una veste grafica armonica. Questo commento potrebbe sembrare tanto cattivo, quanto in conferente, inutile, se io non intendessi muovere da questo segnale l’avvio di quello che intendo dire, e cioé che presentare le linee programmatiche in questa veste da conto che si

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ritiene questo atto come un dovuto tanto per farlo, privo di qualsivoglia reale contenuto: “bisogna farlo, facciamolo, tanto quelli lì o ci stanno non ci stanno”. Pensavo che l’epoca dei Podestà si perdesse nella notte dei tempi, invece condivido il rammarico del Prof. Melone che l’ha costretto ad abbandonare quest’aula, non ha senso, non c’é stimolo, se il Consiglio Comunale é questo. Io noto sempre di più che in questo palazzo, come in molti palazzi istituzionali, esiste una religio a parte, dei valori a parte, prevalgono disvalori, lo spirito di appartenenza, chi mi conosce sa che ho avuto precedenti ruoli politici, anche in situazioni in cui il partito all’epoca in cui militavo si trovava in maggioranza, non ho avuto mai difficoltà a fare l’opposizione in maggioranza e a pretendere, quando ero Segretario cittadino di un partito politico, che il mio Consigliere, nonostante avesse l’assessorato, nonostante compartecipasse quel partito a quella maggioranza, votasse contro, non una volta, anzi, finché ebbi quell’ esperienza, le uniche due volte che la maggioranza andò sotto, fu proprio per una nostra iniziativa. La ricerca della verità, il cercare il, bene comune devono prevalere su tutto il resto, non esiste spirito di appartenenza, al Sindaco Del Gaudio più volte ho detto che se questo documento anziché da lui mi fosse stato presentato dall’Avv. Marino se avesse vinto lui le elezioni, io avrei detto le stesse, medesime cose. Veniamo al contenuto del documento, e quello che trovo inquietante é che dalla lettura di questo documento evince un dato, e cioè io non vedo quello che dovrebbe essere il primo dei contenuti di un documento programmatico, cioè l’indirizzo, cioè: noi che abbiamo vinto le elezioni intendiamo prendere la città da questa situazione; in genere in un documento di indirizzo c’é una prima parte di analisi della situazione, soprattutto delle criticità, e poi l’indicazioni di come si voglia e si intenda superare le criticità, e quindi ad un certo punto l’indicazione chiara, netta, di dove chi ha vinto le elezioni con l’autorevolezza ed i poteri che gli derivano dall’aver vinto le elezioni, intenda portare la città. Questo documento ha un grande pregio, é sincero, cioé non c’é un indirizzo, non c’é un progetto, e quando parlo di progetto parlo di quei progetti che sono in grado, basta un solo progetto vincente intorno al quale si riesce a costruire un nuovo percorso di rinnovamento di un’entità che non va. Pensiamo a Salerno tutto é partito dal grande progetto del porto, basta un progetto per cambiare la città. Qui io vedo un andare a tentoni, per conati, un vivere la giornata, un non, come dovrebbe fare il non amministratore, prevenire le emergenze, ma essere sempre un istante dopo, essere quel medico o quel paziente improvvido, che anziché fare terapia preventiva deve di volta in volta prima prendere consapevolezza che il male c’é ed é grave, e poi dopo, semmai, cercare dei ripari. Sindaco, sono 7 mesi che noi stiamo ricorrendo dei problemi, sinceramente le dico la verità, ricordando molti di voi che oggi siete nei banchi di maggioranza quando eravate all’opposizione, devo dire, nonostante non ero schierato con voi, mi sarei aspettato molto, ma molto di più,. Poi ci sono delle cose che fanno sorridere, leggo nel suo programma: “in ogni caso il governo che vi proponiamo lavorerà nel segno della collaborazione con le istituzioni locali,

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provinciali, regionali e nazionali”, finora di queste collaborazioni noi qui non abbiamo visto nessun effetto. “ Nel pieno rispetto dei ruoli anche in termini di collaborazione tra a maggioranza ed opposizione”, siamo arrivati all’assurdo, il Consigliere Marino propone una delibera in cui per accedere ad un finanziamento ANCI si vota no, perché viene dalla maggioranza. All’ultimo consiglio Comunale, Sindaco, ho rilevato che in uno dei Regolamenti proposti all’approvazione, si parlava di “servizio di leva”, lasciamo che il Consigliere Marino l’altra volta ha letto il mio emendamento, dove mi sono messo a rivedere i gravi errori- orrori di ortografia e di sintassi, ma queste sono inezie, ma il servizio di leva, Sindaco, non esiste da anni,. E nonostante tutto il mio emendamento semplicemente perché perveniva da me non se in quanto persona o quale membro dell’opposizione, nel primo caso la cosa sarebbe anche più antipatica, é stato bocciato! Come si fa a non accettare di eliminare uno strafalcione, cuna bruttura come il servizio di leva, quando il servizio di leva in questo paese non esiste più dal governo D’Alema. Poi si fanno delle citazioni,degli accenni a cose che si intende fare a enunciazioni a cui non seguono poi indicazioni minime di come si intenda fare ciò che si accenna. Si parla di sistema della mobilità, e non si dice di più. Si parla di risanamento e sviluppo urbanistico, ora essendoci in Consiglio e in Giunta più di un architetto, chiedo in che cosa consiste il risanamento urbanistico in questa città, nell’housing sociale, ma noi non avevamo detto, a prescindere dal colore politico, mai più un metro cubo, costruito a Caserta, neanche un metro cubo, perché qui é la legge che parla, quando il numero di alloggi supera di una certa aliquota il numero degli abitanti non é consentito nuove zone di espansione urbana, neanche con queste sottigliezze, con queste lavate di faccia, con questo aspetto del housing sociale, metto il termine “sociale“ dentro, ma sempre costruire é, sempre nuova cementificazione é. Quando si parla di sviluppo urbanistico mi sari aspettato ben altro, cioè di iniziare a pensare a risolvere quelle criticità che derivano a Caserta dal fatto che negli anni ’60 fu approntato un piano di sviluppo, molto discutibile, per di più quel piano non fu mai attuato o per lo meno fu attuato interpretandolo, il che ha determinato delle strutture tremende. Eppure qui di urbanistica dovremmo parlare, perché le precedenti Amministrazioni hanno compiuto degli atti scellerati, penso a chi ha svenduto a Napoli, ad interessi estranei alla città, ogni singola area dove era possibile fare un impianto industriale, un progetto di sviluppo dal punto di vista lavorativo serio. Noi abbiamo fatto polo della qualità, abbiamo fatto “Centro Campania”, mi dice quanti ragazzi casertani lavorano in queste strutture? Il problema é uno solo che di investimenti di quel tipo, di lotti di terreno di quel tipo, non ne abbiamo più, quindi certi errori li paga, non solo una generazione, ma hanno una portata incalcolabile. Lei parla nelle sue linee programmatiche di grave situazione finanziaria causate da una politica della spesa incontrollata e da una gestione delle entrate superficiale non coordinata, appare il tutto ancora più complicato, in quanto ha ipotecato sia il presente che il futuro, del sistema amministrativo che rischia di imprigionare l’azione politica di quest’

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Amministrazione. Ecco perché definisco inconferente questo atto che c’é stato presentato, perché a fronte di dichiarazioni così ben circostanziate , quali sono stati gli atti conseguenti? Io mi ritrovo l’estabilishement si una classe dirigente in molti casi fallimentare, se siamo arrivati a circa 200 milioni di euro di debiti non é per motivi di fato avverso e nefasto, sono uomini e fatti che hanno determinato tutto questo. Cosa é cambiato al di là di piccoli aggiustamenti di un’operazione matematica che si chiama disposizioni di “ N elementi su K posti” o meglio i permutazioni, commutazioni, , spostamenti vari, ma la nomenclatura resta quella. Ancora, ritorno sul problema dell’evasione, ritorno sul problema dei concessionari con un agio dell’85%, e allora quando lei mi parla di gestione del bilancio basata su criteri di trasparenza e chiarezza, non riesco più a capire a che cosa si riferisca, lei provvidamente mi parla di consulenze inopportune, dopodiché non posso che contestarle ancora una volta, visto che la sua Amministrazione va avanti e le assicuro che vado avanti anch’io su questo tema, perché é inconcepibile che continuiamo ad avere un problema di pagamento di stipendi, si riproporranno le tredicesime, rischiamo di passare Natale sommersi non da un bellissimo paesaggio di neve romantico, ma da colline di immondizia. Dopodiché la Giunta fa delibere di nuove assunzioni tra cui quella di un Dirigente che ha compiti e funzioni del tutto duali, assimilabili a quelle del Segretario Generale che può svolgere egregiamente quelle mansioni a costo aggiuntivo zero per l’Ente. Allora le chiedo, di cosa parliamo? In Commissione controllo Atti di Giunta, grazie al lavoro prezioso che i colleghi fanno, abbiamo avuto modo di ascoltando il Dirigente al Patrimonio, che questo Ente non ha contezza del suo patrimonio, in alcuni casi si parla di locazione per immobili occupati oltretutto da soggetti molto particolari, per cui non so se se e quando ne verremo ancora in possesso, ci sono canoni che non vengono aggiornati, adeguati da decenni, Sindaco, e lei parla di rivisitazione dei canoni di locazione, specificando fitti attivi. Dopodiché oggi avete approvato un ulteriore balzello che grava sui cittadini, senza che quel lavoro di accertamento, di verifica, virtuoso, virtuoso, ma obbligatorio per legge, la tenuta dei registri é prescritta dal TUEL, anche quello dei i beni immobiliari dell’Ente che non mi sembra incominciato e in alcuni casi dopo 7mesi si inizia a vedere l’inizio di qualcosa. Fondi Europei, Sindaco lei ha la sua filiera, i suoi contatti, non si sono visti gli effetti, ma io della sua buona fede non dubito, probabilmente chi gli aveva fatto promesse non le ha mantenute, di persone che non mantengono le promesse nella mia vita ne sto incontrando sono ben di più di quelli che quando danno una parola la mantengono, quindi di questo non le faccio una colpa, lungi da me dire “ mal comune Pio Del Gaudio”, lungi da me, non lo penso neanche lontanamente, ci mancherebbe altro. Però é un dato di fatto che noi altri abbiamo i nostri contatti in Regione e qualcuno negli uffici regionali che si occupa della gestione dei fondi europei mi dice “ ma Caserta perché non viene, ma qui non viene nessuno?” Allora si é data tanta enfasi ai progetti di Più Europa etc.etc., sono roba vecchia, lo sappiamo tutti, per colpa di questi interventi a spot abbiamo definitivamente rinunciato al Macrico, ma su questo tornerò più tardi. Sta di fatto

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che ci sono comuni anche molto piccoli, ed é incredibile che il premio per il migliore utilizzo del fondo europeo negli anni scorsi lo abbiano vinto Comuni come Rocchetta e Croce. Rocchetta e Croce é un Comune degnissimo per storia e per tutto, ma non ha l’appartato che ha questo Comune di tecnici, di professionisti, di dirigenti, di funzionari, riesce avere un premio per la capacità di attrarre ed utilizzare al 100% i fondi europei, Caserta, in Regione Campania mi si dice negli uffici preposti che non ci si ricorda neanche che volto abbiano i Funzionari o i Dirigenti del Comune di Caserta. Veniamo ad un’altra parte di questo programma a mio avviso sui generis, questa sicuramente non l’ha scritta Lei, perché la conosco, e lo dico in senso buono, questo é qualcuno che ha dato questo input non rendendosi conto, perché si va nel pieno delirio di onnipotenza, leggo “ la sanità sarà al centro dell’azione amministrativa con un Sindaco che si riappropria del ruolo di coordinamento della Sanità e degli interventi socio-sanitari sul territorio, promuovendo in primo luogo una forte sinergia tra ospedali privati e strutture convenzionate”, ma chi é il Ministro della Sanità, il Sindaco di Caserta? E con quali poteri il Sindaco pensa “ i medici di famiglia e di pediatri saranno protagonisti delle politiche sanitarie sul territorio”, quindi il Sindaco di Caserta é contemporaneamente Ministro della Salute per alcuni aspetti, per altro Assessore Regionale alla Sanità, per altro Direttore Generale dell’ASL, perché sono competenze del tutto estranee. Poi si viene a parlare di Policlinico, questi temi che abbiamo in bocca tutti, piccolo dettaglio, il Policlinico é una vicenda in cui sicuramente il Sindaco di Caserta può intervenire con la sua moral suasion, ma che riguarda l’Università, che riguarda la Regione, che riguarda eventuali finanziatori privati, non vedo in che modo possa il Comune di Caserta incidere più di tanto. Il Comune invece potrebbe incidere su un aspetto, Sindaco, potrebbe incidere sulle cave, con uno strumento semplice, semplice, come mi piacerebbe vedere in quest’aula una Conferenza di Sindaci Caserta e Maddaloni, che fanno una bella ordinanza sindacale che dica “é proibito fare attività di cava sul nostro Comune” poi lasciamo stare a chi dovere di impugnarla, finché il TAR non dovesse annullare o sospendere l’ordinanza, l’ordinanza sindacale ha valore. Certo, la cosa non farà piacere a qualche Assessore regionale, certo la cosa non farà piacere a a qualche Consigliere Regionale che durante le campagne elettorali dice “ elimineremo le cave” ed il giorno dopo fa prolungare l’attività di cava! Ma allora, lei mi deve spiegare come si fa ad avere il Policlinico e un’attività assolutamente insalubre, quale quella dell’attività estrattiva, sono attività assolutamente incompatibili. Proseguo nella lettura del suo programma, in cui si parla di tutela del reddito e del potere di acquisto, di difendere la soggettività di ciascuno contro la società, qui si entra in una fase sociologica. Noi tuteliamo il potere di acquisto e reddito mettendo nuove tasse e dichiarando dissesto. Si parlava di “question time” del cittadino, Sindaco questa opposizione cheide il “question time” dall’insediamento, 7 mesi! Per fare il question time non é che dobbiamo investire

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capitali o che, attiviamolo questo question time con il cittadino oltre che con gli amministratori. Andiamo ancora avanti, si parla di “un ufficio informa giovani che dovrà ampliare l’operatività per favorire la specializzazione degli addetti nel campo delle intercettazioni dei finanziamenti europei”, noi pretendiamo di insegnare ai giovani come si intercettano i fondi europei, quando noi siamo i primi a dimostrare sul campo di non saperlo fare. Si parla di apertura delle palestre delle scuole elementari e medie al di fuori del’orario scolastico per metterle al servizio dei cittadini, a me risulta che ci dovrebbe essere una legge dello Stato che dice che ogni volta in una scuola entrano soggetti estranei, bisogna provvedere a disinfestazioni e quant’altro, quando le scuole sono utilizzate per le attività elettorali, quindi non so questo progetto come sia realizzabile. Poi si arriva all’immigrazione, a questo punto il Sindaco di Caserta dopo essersi auto programmato Ministro della Salute, Assessore alla Sanità, Direttore generale del’ASL, diventa anche Ministro dell’interno, tanto da poter incidere sui fenomeni migratori, non si sa con quali poteri. Quindi più che podestà aboliamo il prefetto, aboliamo il questore, il Sindaco di Caserta “ ghe pensi me” e questo per grazia di Dio sembra che a livello nazionale ce lo siamo lasciati alle spalle, consentite il neologismo “ ghepensimismo”, invece qui no, ci occupiamo anche di disciplina dei fenomeni migratori, a meno che non si riferisca a fatti ambientali, ad uccelli migratori, non lo so, perché sulle persone umane ci sono leggi dello Stato sul quale il povero Comune di Caserta né Giunta, né Consiglio può incidere. Poi abbiamo il coraggio di nominare i servizi sociali in particolare quelli derivanti dalla legge 328/2000, pensiamo di estendere attività sociali mentre dichiariamo dissesto, Sindaco, ma sono 15 mesi che i lavoratori della 328 non prendono stipendio, io per motivi che accennavo poco prima all’Assessore Ferraro e che rimarranno tra me e lui, ho avuto modo di associarmi a loro per solo 2 mesi, e so quello che significa. Questi signori sono 15 mesi che non prendono lo stipendio, io immagino che cosa provano quando poi vedono l’albero in tecnicolor, quando vedono le luminarie, quando i loro figli, io non oso immaginare questa scena, quando bambini a scuola sentono parlare di consumismo, di regali e di quant’altro, vanno dai genitori, fanno la loro letterina che rimarrà inevasa. Quello che non riesco a capire perché nelle delibere in cui si é tentato di imporre al tesoriere un cronoprogramma, una scala gerarchica nei pagamenti, i lavoratori della 328 non vengono mai trattati. Ma ci estendiamo ancora, addirittura il Consiglio Comunale di Caserta, udite, udite, ratifica una convenzione ONU. Ma che ne volete fare del Parlamento Europeo, del Parlamento Nazionale. Sindaco lei ha ragione, in questo Consiglio Comunale in passato sono state fatte cose turche, atti dimostrativi cari ad una certa parte politica che speriamo rimangano nella notte dei tempi, perché che il Comune di Caserta ratifichi o non ratifichi una convenzione ONU nessuno se ne accorgerà mai, e dal punto di vista della legittimità, dal punto di vista giuridico non ha nessun valore legale.

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Continuiamo, si parla degli spazi dei parcheggi, degli spazi gialli, degli spazi rossi, io non riesco ad ottenere una cosa semplice semplice, l’applicazione della pronuncia della Suprema Corte a Sezioni riunite, che dice che in ciascuna singola strada non come si suol fare nel complessivo del territorio comunale, fatto 100 gli spazi disponibili per il parcheggio, 50 devono essere a pagamento e 50 non a pagamento. Chissà in questo Comune, con buona pace del concessionario vedremo questa cosa. Poi entriamo nel mondo della scuola, giustamente il Sindaco diviene anche provveditore agli studi, entra a gamba tesa nel mondo scolastico, pretende di agire in termine di de materializzazione progressiva delle procedure cartacee nelle procedure scolastiche, cioè lei pretende di imporre ai Dirigenti scolastici cosa debbano o non debbano fare nelle proprie scuole, e con quale autorità lo fa? Pur volendo, con quale autorità? Poi si parla di potenziamento del sito web delle scuole, quelle comunali, le poche che ci sono, ha un senso,ma qui si parla di scuole in generale di ogni ordine e grado, con fondi del Comune, non riesco a capire. Rimozione totale delle barriere architettoniche , magari non restasse lettera morta,abbiamo un teatro che non é a norma, edifici pubblici che non sono a norma. Incremento del tempo pieno e del tempo prolungato, questo palesemente, e posso immaginare anche di chi, é un suggerimento di qualche Dirigente scolastico il quale si é scordato che non stava scrivendo per se, ma stava scrivendo per il Sindaco di Caserta. Lei come fa ad incrementare il tempo piena in una scuola? Incremento sulla vigilanza delle procedure igienico sanitarie, magari, e spero che questo lo ricordi all’Assessore Caterino quando sorride rispetto alle mie interpellanze. Utilizzo agevolato dei mezzi di trasporto delle navette e quant’altro, il problema é che non le teniamo quando le avremo bene venga che andiamo a pensare ad un utilizzo agevolato, per ora il trasporto pubblico non esiste. Come poi possa ottenere la valorizzazione professionale del personale docente ATA, non lo so, oppure la promozione e lo sviluppo in attività di formazione del personale in servizio nella scuola e nell’università, anche qua non riesco più a seguire. Promozione e sostegno delle politiche formative del recupero delle situazioni di saggio scolastico, ma c’é di tutto, potenziamento delle autonomie scolastiche sul territorio. Concertazione del sistema pubblico, e si prosegue in questo modo. Urbanistica, frazioni e quartieri. Sindaco lo sviluppo e la crescita urbanistica di Caserta, questo mi inquieta, perché a Caserta per quello che ci siamo detti, avendo già superato i parametri non può esserci crescita urbanistica, a meno che non si intende in termini qualitativi, cioè di riqualificazione dell’esistente. Manutenzione accurata e scrupolosa del manto stradale, Sindaco lei le buche le voleva vendere, non so che cosa voleva fare, ci dia una mano perché non so che cosa voleva fare, io le parlo del quaritere dove vivo, é una situazione drammatica, ma qua, scriverò una letterina di Natale che so che sarà ascoltata. Si parla delle

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frazioni e genericamente si dice che vanno tutelate e valorizzate, Sindaco, questo lo sappiamo tutti, ma in che modo non é dato di sapere. Poi si passa alla 167, e qui si fa un po’ di confusione tra le aree di edilizia agevolata e le aree di edilizia popolare vere e proprie. Le secondo sono competenze dele IACP, il Sindaco quindi diventa anche Commissario Straordinario dell’Istituto Autonomo Case Popolari, altrimenti non si sa che competenza abbia. C’é una cosa che mi inquieta la copertura del mercato di via Ruta, Sindaco le piazze in una città sono una risorsa, nei parametri che valutano la qualità di vita di una città il numero delle piazze viene inserito, noi abbiamo già fatto quell’intervento mostruoso, quegli obbrobri, una cosa mostruosa, una cosa mostruosa vicino ad un bene che la Sovrintendenza di recente ha vincolato,abbiamo perso un’altra piazza, ora vogliamo coprire anche via Ruta? Non riesco a capire! Veniamo al Macrico, a proposito del Macrico lei parla di tutta una serie di interventi, dice testualmente “ immaginiamo attrezzature sportive”,immaginiamo, ma a questo punto possiamo solo immaginare perché noi avevamo 40 milioni di euro sul progetto Macrico che ora non ci stanno più. Torno su questo punto, Sindaco, con buona pace di chi mi prenderà in odio per quello che dico anche di alcune volontà terze rispetto a questo Consiglio Comunale. Noi non dobbiamo necessariamente comprarlo il Macrico, perché un Consiglio Comunale ha un potere, che é quello di indirizzo, quando noi abbiamo dato una certa categoria urbanistica al Macrico, poi di chi sia sia la proprietà noi dobbiamo solo assicurarci che siamo noi, che siamo i rappresentanti del popolo, a definire per il Macrico il percorso di riqualificazione più corretto e giusto, non deve per forza essere qualità nostra e quant’anche dovessimo acquistarlo, ricordiamo il problema sollevato dal Consigliere Ursomando dell’amianto, ricordiamoci gli oli esausti, ricordiamoci tutti quei dedendum che vanno applicati e che rendono il valore del Macrico non superiore ai 5-7 milioni di euro. Si parla ancora una volta di attività per la cultura, per il turismo e quant’altro, si fa riferimento alle Leuciane, si parla di valutazione dell’efficacia di questi interventi in base a quanti soggiornano negli alberghi di Caserta, quanti pranzano e cenano. Sindaco, il bilancio delle ultime Leuciane é drammatico, forse perché vengono affidare queste attività sempre agli stessi soggetti,che forse ormai hanno esaurito, se mai ne hanno avute, le loro idee. Forse sarà anche questo, ma forse é il caso di fare bandi di evidenza pubblica,che ci consentano di trovare delle caratterizzazioni davvero internazionali per queste rassegne. Sindaco, neanche da Napoli vengono,cioé noi ci siamo giocati la cosa tutta inter nos, noi non siamo riusciti neanche ad ottenere la famosa apertura del cancello di quel parco reale consentendo un flusso di entrata ed uscita, in modo da costringere i turisti ad entrare nella città! Si parla di azioni e di obiettivi, si parla di ZTL ancora una volta,ed io ancora una volta io da questi scranni sollevo una questione molto semplice. Noi dobbiamo una volta e per tutte, l’Assessore Ferraro ha tutte le competenze per farlo,e cioé, mettere insieme dei flussi che non correlati tra loro non produrranno

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nulla, ZTL senza un piano di mobilità robusta, soprattutto il trasporto pubblico, di riutilizzo di quei parcheggi che sono rimaste cattedrali nel deserto che hanno fatto solo a ci le ha costruire, noi non otterremmo nulla, continueremo a fare quello che facciamo, le ZTL che diventano un fenomeno ridicolo tutto casertano é l’impossibilità di utilizzarle perché non c’é un sistema di mobilità, di modalità di trasporti. Mi fermo qui. ALLE ORE 17,15 ENTRA CIONTOLI. CONSIGLIERE MARINO CARLO – Presidente noi l’altra volta decidemmo di terminare alle 17,30 PRESIDENTE – La questione dell’orario resta, ma siccome abbiamo trascinato da parecchio queste linee programmatiche é un peccato dover interrompere e riprendere al prossimo Consiglio Comunale e ritornare su questa cosa. CONSIGLIERE MARINO CARLO – Ma si era detto alle 17,30 quindi ho organizzato il mio studio alle 18,00. PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere Apperti. CONSIGLIERE APPERTI FRANCESCO – Siccome ci tengo al discorso abbastanza al discorso degli orari e alle decisioni prese in conferenza, non saranno 30, saranno 35, so come organizzarmi. Vorrei iniziare dall’ultimo punto delle linee programmatiche del Sindaco, in cui si parla di “dignità e legalità della vita pubblica” legata anche all’episodio del Prof. Melone che ha abbandonato l’aula e di alcune discussioni che sono nate oggi in aula. Non mi tiro fuori chiaramente, perché anch’io oggi posso aver avuto le mie colpe rientrando in ritardo, ma vorrei leggere la frase che c’é nell’ultimo paragrado del programma in cui si dice “la qualità della vita pubblica ha dei comportamenti collettivi che la città ha conosciuto negli ultimi tempi sono risultati insoddisfacenti, la nuova Amministrazione intende portare lustro e dignità nei luoghi di rappresentanza e proporre ai cittadini un’immagine e contenuti di rettitudine coniugata all’ efficienza, di capacità e di senso della collettività. Crediamo fermamente che per l’attuazione delle linee programmatiche relative ad azioni e progetti da realizzare fin qui esposte, vi sia bisogno di queste connotazioni, degli amministratori e dell’azione amministrativa”, le ho voluto rileggere perché mi sembrano delle righe importanti e tutti noi dobbiamo conoscere, prima di tutti chi le ha scritte e quindi le porta come sua azione politico-amministrativa, ma anche noi della minoranza dobbiamo avere sempre presente. Per quanto riguarda le linee programmatiche in generale, sebbene siano state redatte un paio di mesi fa, un mese dopo le elezioni, mi sarei aspettato un minimo di adeguamento rispetto alla campagna elettorale, in quanto

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organizzazione dei contenuti, cosa che invece mi sembra non ci sia stata, c’é tantissima carne a cuocere, ma spesso manca il come vengono fatte determinate cose, oppure non c’é un dettaglio particolare. Vado per argomenti, quando si parla di sicurezza c’é scritto “Sicurezza- contenzioso- Corte d’Appello”, come se la sicurezza del cittadino riguardasse solo le aule del tribunale e le azioni giudiziarie, quando invece si sa bene che la sicurezza é un concetto molto ampio che spazia in tantissimi campi: la sicurezza ambientale, la sicurezza della mobilità, ba sicurezza contro le azioni criminose etc.etc.. Si parla di valorizzazione del personale, ma non mi sembra che sia dato un giusto accento alla formazione, non si parla di piani di formazione, di riordino del personale, si parla di risparmio, di eliminazione delle spese superflue, ma anche qui mancano dettagli, noi avremmo un paio di suggerimenti, la nomina di un energy manager che possa portare grande risparmio alle casse comunali, oppure la redazione di linee guida ai dipendenti su come risparmiare nell’ambito del loro lavoro sia dal punto di vista energetico che del consumo di materiali etc. Si parla di mobilità, viene detto tantissimo sulla mobilità e questo da un certo punto di vista non può che farmi piacere, ma anca l’individuazione di chi deve tessere le fila di un sistema così complesso. Si parla di filo diretto con la città, si parla di question time del cittadino, ma ancora dobbiamo avere la possibilità di organizzare quello con i Consiglieri, sicuramente é un buon intentoma attendiamo di realizzarlo. Va benissimo per quanto riguarda la web TV il portale con cui trasmettere in streeming i Consigli Comunali, forse questo potrà servire a dare a tutti noi uno stimolo in più, ad avere un comportamento più consono. Questa é una visione più generale, poi volevo scendere in dettaglio su un paio di campi, il primo non a caso la mobilità, si parla di gerarchia dei mezzi di spostamento e lo trovo giustissima, chi l’ha scritta probabilmente ne sa molto di mobilità, in particolare dia mobilità sostenibile, si parla di persone in particolare di categorie deboli, di biciclette, di mezzi pubblici e solo alla fine dell’auto che deve essere sempre un intruso. Però a me sembra che le prime azioni dell’Amministrazione in questo senso, non vadano propriamente in questa direzione, perché per quanto mi disse il Sindaco a suo tempo, ho trovato che le ore in cui é in vigore la ZTL si sono ridotte piuttosto che aumentare, e questo, come ho già avuto modo di dire, comportano non solo una maggiore invivibilità del centro, ma anche un problema di probabile, anzi sicuro deterioramento del manto stradale del centro. C’é il problema dell’abolizione della ZTL in piazza Gramsci, corso Trieste, e c’é il problema della Publiservizi del bando di bike sharing, ma non voglio tornarci perché già é stato oggetto di interrogazione, però quando un ufficio tecnico mi dice che si aspetta prima di assestare le strisce blu, prima di realizzare delle corsie ciclabili, io ne prendo atto, ma questo non va nella direzione della gerarchia individuata dal Sindaco nelle sue linee programmatiche, perché vengono in questo caso prima le automobili, il loro spazio di parcheggio e poi le biciclette. Si parla di sicurezza solo nel campo giudiziario, ma non si parla per

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quanto riguarda la circolazione, la mobilità, ma non si parla mai di moderazione del traffico, che é un insieme di interventi infrastrutturali e non, che servono a rendere più compatibili tra loro i mezzi di trasporto. Ricordo, se già ne dovesse essere a conoscenza l’attuale Giunta, che nella precedente consiliatura ci fu una proposta di delibera di un allora Assessore alla Mobilità, per la realizzazione delle zone trenta, che sono delle zone circoscritte e proibabilmente centrali, ma non necessariamente, in cui venga limitato fisicamente, non solo con dei cartelli la velocità delle automobili a 30 all’ora, in modo da rendere più sicuro tutto il resto delle persone che circolano con altri mezzi in città. Si parla nelle linee programmatiche anche di bike sarin e quanto pare quello presentato nelle linee programmatiche é un terzo modello rispetto a quello che la Publiservizi aveva scritto nel bando e rispetto a quello che effettivamente é realizzato, perché si parla di biciclette che dovrebbero essere dislocate con mezzi mobili in città durante il giorno e poi riposizionate tutte. Anche questo potrebbe essere un modo, l’importante é decidere come volerlo fare in modo da renderlo più efficiente possibile. Un accenno sulla mobilità del Policlinico perché se ne parla nelle linee e se non erro fa parte di una parte di finanziamento molto cospicuo del programma Più Europa che é in via di stanziamento. Questa é una grande occasione per il comune di Caserta ad essere uno dei pochi Comuni del Centro-sud a rispettare una legge dello Stato cioè la 366/98 che prevede la realizzazione di piste ciclabili su tutte le strade di nuova realizzazione o soggette a manutenzione straordinaria, atteso che quella del Policlinico sarà una zona densamente trafficata da persone che vengono anche da fuori Caserta o addirittura da fuori provincia, ma anche da zone limitrofe, sarebbe il caso di incominciare a programmarle in questa maniera, perché ci sarà anche la stazione di Caserta est in quella zona, ci saranno tanti altri insediamenti, quindi la possibilità di consentire una mobilità anche alternativa in quella zona. Si parla di potenziamento di piste ciclabili nei pressi degli Istituti scolastici, parlare di potenziamento mi sembra quanto mai pretenzioso, laddove nelle vicinanze di molti plessi, se non tutti, le piste ciclabili non ci sono, quindi non potremmo potenziarle, e soprattutto non serve avere, a mio parere, tratti di piste ciclabili nei pressi dell’Istituto se queste non fanno parte di una rete. Per quanto riguarda la mobilità nei pressi degli istituti, mi dispiace che non ci sia l’Assessore alla Pubblica Istruzione, la quale l’ho anche invitata tramite la IV Commissione ad un incontro per potenziare un progetto che già esiste ed é in fase sperimentale, che é il progetto pedibus, di accompagnamento dei bambini a scuola. Infine sulla mobilità c’é il progetto di cui non si parla molto nel dettaglio, ma che sembra voglia portare un’uscita della variante ANAS direttamente nell’ospedale di Sant’Anna e San Sebastiano, la riteniamo un ‘opera assolutamente sproporzionata per quanto riguarda i costi ed i benefici, in quanto purtroppo l’uscita della variante ANAS, zona ospedale é progettata in maniera abbastanza folle, attualmente e comporta una serie di problemi, ma basterebbe pensare un intervento molto meno dispendioso, cioé il ribaltamento dell’uscita in una zona meno congestionata, per risolvere il problema dell’arrivo dei mezzi di

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soccorso. Voglio sottolineare in maniera molto cruda, che se può succedere una volta, speriamo ogni 5 anni, un episodio sgradevole di una persona che non arriva in tempo ad essere soccorsa in ospedale, con gli stessi soldi di una realizzazione di uno svincolo, si realizzano tante di quelle opere di sicurezza e moderazione del traffico, che si risparmierebbero molte altre vite. Un ultimo accenno solo sul problema dei rifiuti, perché il Sindaco sia nelle sue linee programmatiche che in qualche altro intervento negli ultimi giorni ha parlato dell’autonomia della città di Caserta con la realizzazione di impianti sul modello Brescia, quindi parliamo di incenerimento dei rifiuti, Speranza per Caserta ribadisce il suo no a questo tipo di impianti, ma é un no assolutamente motivato, purtroppo ci vorrebbero un’altra decina di minuti per spiegare tecnicamente il perché, basti sapere solo due cose che l’incenerimento dei rifiuti aumenta la produzione dei rifiuti, limita la percentuale di raccolta di differenziata possibile, oltre ad inquinare l’aria, l’acqua ed il territorio circostante. Prima di parlare di questo tipo di impianti, parliamo delle famose quattro “r” : riduzione, riuso, recupero di raccolta differenziata, e solo alla fine, dopo aver attuato il massimo dell’impegno su tutte queste strategie possiamo parlare di come smaltire di quello che rimane. Ho cercato di essere il più breve possibile, forse sono stato anche un po’ veloce e confusionario, ma mi rendo conto che a volte bisogna fare i conti con il tempo. ALLE ORE 17,35 ENTRA OLIVA. CONSIGLIERE DE MICHELE FRANCESCO – MOZIONE D’ORDINE - Presidente, per mozione d’ordine, vorrei un attimo sapere che cosa stiamo facendo. Nel senso che, sempre in maniera dialogante e non polemica, però ho il brutto vizio di dare una certa valenza alle cose che ci diciamo, soprattutto quando ce le diciamo in una sede istituzionale e soprattutto quando prendiamo degli accordi, mi riferisco alla Conferenza dei Capigruppo. Noi abbiamo in Conferenza dei Capigruppo stabilito una serie di criteri legati ad un presupposto che lei, correttamente, e nell’interesse dei lavori stessi ha dato come pregiudiziale, cioè abbiamo contingentato i tempi sulle linee programmatiche perché per le 17,30 o delle linee programmatiche si parla senza limite di tempo, come prevede il Regolamento. Non é che si può dire si finisce alle 17,30 per cui parlano 20 minuti a Consiglieri, però poi non si finisce più alle 17,30, però si parla sempre 30 minuti. Quindi, va benissimo, prendiamo atto che c’é la disponibilità dei dipendenti, ad essere sincero mi dispiace, lo dico, ma non vorrei che gli creassimo anche delle difficoltà, se questo é, io per quanto riguarda la mia parte chiedo scusa, però va benissimo andiamo avanti, però andiamo avanti come dice il Regolamento, senza limite di tempo. PRESIDENTE – Il suo intervento é stato un po’ strumentale, e le dico perché. Perché il contingentamento dei tempi non é stato frutto dell’orario di chiusura, ma é nato da una discussione più ampia ed é stato contingentato in altre

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situazioni per altre situazioni precedenti, cioé per altri Consigli Comunali; questo contingentamento nasce da questo, il problema delle 17,30 resta, é ovvio che resta. CONSIGLIERE DE MICHELE FRANCESCO – Presidente, glielo dico diversamente: quando si fa un accordo nella Conferenza dei Capigruppo non funziona a pezzi e bocconi, c’é un accordo complessivo o non c’é. Ora, il Regolamento che cosa dice che sulle linee programmatiche non ci sono tempi. PRESIDENTE – Sulle linee programmatiche non ci sono limiti di tempo di discussione, l’accordo nasceva non dal fatto che chiudessimo alle 17,30, nasceva precedentemente da altri Consigli Comunali, per cui si é trattato di altre situazioni che potevano essere non contingentate, ne abbiamo discusso, c’era Cobianchi, non c’era il Consigliere Marino ma c’era chi lo rappresentava. Il mio pensiero é questo, io sono dell’idea che si può anche interrompere, pensavo che riuscissimo ad arrivare alle 17,30 parlando di queste benedette linee programmatiche, perché non mi sembrava corretto, idoneo, portare ancora avanti questo discorso delle linee programmatiche, era nell’interesse della città perché mi sembra anacronistico andare avanti ancora con questo! Era semplicemente per questo, non c’era nessun altro interesse. CONSIGLIERE TRESCA ENRICO UMBERTO MARIA – Siamo d’accordo sull’interesse della città, ci mancherebbe altro, però io ritengo che abbiamo pazientato per molti mesi per molti mesi per discutere delle linee programmatiche, ora addossare a noi la responsabilità di una procrastinazione ulteriore, perché i tempi delle discussioni, anche legati a come é andata la giornata, perché non era prevedibile in partenza, c’hanno condotto a ciò. Quindi penso che voi non ci possiate addossare questa responsabilità, dopodiché lei Presidente lei ha la facoltà di prendere una decisione che sia coerente con le decisioni assunte nella Conferenza dei Capigruppo, dopodiché andiamo avanti. Poi vi preghiamo di pensare ad una soluzione dal 2012 in poi per la gestione del Consiglio Comunale che non può essere incastrato in altri tempi e in altre esigenze. Questa Assemblea deve essere libera anche di fare tardi, se é disponibile a fare tardi, se la contingentiamo così, arriviamo a soluzioni pasticciate come quella di questa sera. PRESIDENTE - Per la verità mi sono premunito anche di chiedere al mio staff, che é sempre bistrattato in tante occasioni, e che in questo é disponibile. Comunque, io sarei dell’idea di sospendere per 5 minuti, ci incontriamo un attimo con i Capigruppo e decidiamo se vogliamo andare avanti o sospendere. Propongo una sospensione di 5 minuti per un incontro e poi proseguiamo i lavori così come decide la riunione dei Capigruppo. SINDACO – Signori Consiglieri e’ una vicenda, quella delle linee programmatiche che penso che interessa un po’ a tutti, ne abbiamo parlato in

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centomila occasioni e chi vi parla é stato in qualche modo sollecitato ad affrontare questo ragionamento. Quando si chiede collaborazione non si può chiedere in modo unilaterale, non credo che si possa fare un discorso di tempi contingentati o non contingentati, siamo tutte persone ragionevoli. Allora io a questa ragionevolezza mi appello. Sapete bene che la Conferenza dei Capigruppo é stata sempre da me rispettata quando ero Consigliere Comunale ed oggi che sono Sindaco, però i toni parlo x o parlo y, io i vi chiedo ragionevolezza su un adempimento che innegabilmente per colpa di tutti doveva essere già fatto, lo stesso Consigliere Melone con valutazioni sue assolutamente personali, ha detto io me ne vado, perché di fatto non condivido la gestione del Consiglio. Noi nell’anno in cui ci sono state le elezioni é opportuno approvare le linee programmatiche sulla base delle quali ci sono state le elezioni. Premesso che le linee programmatiche sono state votate dai cittadini, portarle nel 2012 non ha senso, ed io mi appello al buonsenso generale. Allora io dico, se voi ritenete opportuno fate la Conferenza dei Capigruppo, ragioniamo però di come sviluppare questo tema. Io sto dicendo quello che penso, perché sapete bene che come la Conferenza dei Capigruppo ha parere consultivo, lo stesso discorso sono i termini per la presentazione delle linee programmatiche, non sono linee perentorie. Io non voglio esasperare nessun atteggiamento, tenendo conto che la Conferenza dei Capigruppo non é Vangelo, l’ha anche detto il Segretario Comunale poco fa. Allora io dico ben venga la sospensione che ho sentito prima proporre, ho fatto un invito a consentire a questa maggioranza, ma ritengo a questa città di vedere eventualmente approvate le linee programmatiche entro la scadenza dell’anno nel quale si é votato. Solo questo, é una riflessione. PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere Ursomando. CONSIGLIERE URSOMANDO EDGARDO – Sindaco mi rendo conto che lei voglia trattare l’argomento delle linee programmatiche entro il 2011, però a lei gli elettori che l’hanno votata, l’hanno votata per il quinquennio non a scadenza 2011. Quindi noi possiamo anche non discuterne proprio delle linee programmatiche, rinunciamo se volete questo, ce ne andiamo e non ne discutiamo assolutamente. Quindi se deve essere tutto contingentato noi non ne discutiamo proprio! Quello che volevo dire era anche per dare giustizia alle linee programmatiche, se deve essere una cosa fatta sotto sforzo,contingentata, mi sembra assurdo! (DISCUSSIONE TRA CONSIGLIERI) PRESIDENTE – Consiglieri, Consiglieri! In questo momento il Consiglio é sospeso, se i Capigruppo possono venire un attimo con me di là per un incontro di 5 minuti.

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ALLE ORE 17,50 LA SEDUTA E’ SOSPESA. ALLE ORE 18,20 LA SEDUTA RIPRENDE. IL SEGRETARIO GENERALE PROCEDE ALL’APPELLO: RISULTANO ASSENTI:DEL ROSSO, GUIDA, TENGA, ANTONUCCI, OLIVA, ESPOSITO, PISCITELLI, MARINO, DE MICHELE, ZULLO, TRESCA, CORVINO, COMUNALE, MELONE, FALCO. PRESENTI N. 18 PRESIDENTE -18 presenti il Consiglio é valido ed aperto. Ha chiesto la parola il Consigliere Cobianchi. CONSIGLIERE COBIANCHI LUIGI – Nelle linee programmatiche del Sindaco si fa per l’ennesima volta riferimento al “modello Caserta” un riferimento che evoca in me solo tristezza, perché quando in uno Stato di Diritto si é costretti all’utilizzo delle Forze Armate in tempo di pace, vuol dire che non c’é più lo Stato. Quindi c’é’ qualcuno a livello provinciale che continuamente evoca questo modello, io spero che se il modello Caserta é inteso in questo senso, sia al più presto dimenticato, perché é qualcosa di triste, soprattutto essere ricordati al di fuori dei confini della città e della provincia per colpe che hanno un manipolo ristretto di individui, che essendo una minoranza strettissima, pretendono di diventare maggioranza. O eliminiamo del tutto questa denominazione, oppure la riempiamo di un risultato diverso, riprendo un punto a me caro del programma, ricominciamo dall’inizio della storia di Caserta, una città recente, di recente costruzione che ha qualche secolo di vita, e cioé di dare un ruolo a questa città a cominciare dalle sue eccellenze che vanno messe in sinergia, cosa che purtroppo in questo programma non trovo. Si parla di sviluppo territoriale capace di “ autoalimentarsi ed autosostenersi “ concetti molto belli che però non so sul campo quanto possano funzionare. Penso invece che si ben più opportuno rifondare all’interno della struttura comunale un ufficio ad oc che si occupi del procacciare e gestire i fondi europei, i fondi comunitari, i fondi regionali, ma che sappia dare nuovo incentivo anche all’investimento privato che non deve essere uno scandalo per nessuno, a condizione che sia compiuto rigorosamente nei modi e nei termini di legge. Si parla di città sicura, ora proprio i più recenti fatti di cronaca portano in quest’aula consiliare l’esponenzializzazione del problema sicurezza in questa città. Penso che il nostro Sindaco che in campagna elettorale ha mostrato grande sensibilità a questo tema non possa adesso, con azioni concrete, soprattutto dando input precisi al Corpo della Polizia Municipale, non possa non riprendere con vigore questo tema. C’é una situazione drammatica che il venerdì sera, il sabato e la domenica questa città cambia aspetto: Cambia aspetto completamente, diventa terra di nessuno, tutte le regole vengono disattese, le leggi dello stato derubricate di fatto. In Italia abbiamo una legislazione attenta e puntuale che riguarda, per esempio l’inquinamento acustico, come al solito una delle più

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moderne tra quelle esistenti, che prescrive in termini tecnici un abbattimento progressivo della pressione sonora a cominciare dalle ore 20, fino ad ottenere quasi la concessione dei rumori di fondo da mezzanotte in poi, che mai come in questi giorni non viene rispettata. Nessuno vuole rievocare provvedimenti di natura statalista o totalitarista, ma occorre insegnare ai giovani se queste regole non le apprendono né in famiglia e né a scuola, che la libertà personale inizia e finisce dove inizia quella altrui. Tutti siamo stati giovani, ma penso che i livelli che si sono raggiunti negli ultimi anni siano livelli davvero inaccettabili, sì al sano divertimento, no ad un divertimento che significa condizionare pesantemente intere vite, intere esistenze. Dobbiamo insegnare a questi ragazzi che chi il giorno dopo, perché é medico é lavora in ospedale, perché é paramedico e lavora in ospedale o compie qualsiasi altro tipo di attività che magari richiede turni di notte in fabbrica, etc,il riposo notturno diventa un aspetto irrinunciabile, rinunciare ad un numero corretto di ore di sonno significa oltretutto aumentare i rischi sul lavoro, é un fattore determinante per la sicurezza sul lavoro. Quindi queste cose bisogna cercare sempre di tutelare tutti i diritti e non solo quelle di sparute minoranze o di piccoli gruppi o anche di macro gruppi della società, se ci sono delle leggi quelle leggi vanno rispettate. In queste ultime settimane nel centro di Caserta che purtroppo nel fine settimana viene preso di mira da una movida che non é più casertana, non é un fenomeno casertano, perché purtroppo ci arriva dalla provincia veramente il peggio del peggio, sono all’ordine del giorno episodi di micro criminalità, ma addirittura episodi di violenza. Se noi dovessimo ricordare il numero degli accoltellamenti per motivi futili che si sono verificati nell’ultimo anno nel centro della città in cui avviene la movida é un dato allarmante. Così come altri fenomeni, come lo spaccio di sostanze stupefacenti o anche l’ubriachezza quando diventa molesta. E’ di giovedì scorso un episodio gravissimo, l’ennesimo di una lunga serie che di sono verificati a Parco Gabriella di una macchina impazzita probabilmente condotta da una persona che per i motivi più vari, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, piuttosto che dell’alcool ha perso il controllo del veicolo, questo veicolo, era circa mezzanotte, ha investito di tre auto in sosta distruggendole, mi chiedo se al posto di quelle auto ci fossero stati dei pedoni, che cosa sarebbe successo. Mi dispiace che il Comandante non é qui tra noi, ma di questi temi farò oggetto di un’interpellanza in cui chiederò che sia presidiata non una parte della città, ma con meccanismi se non ci sono i mezzi necessari, se non c’é il numero di uomini idoneo a coprire un territorio relativamente esteso, che si stabiliscano dei meccanismi di turnazione, ma certo il venerdì sera, il sabato sera e la domenica sera, non si può prediligere la parte della città che é fatta oggetto dei fenomeni, ben noti a tutti, di microcriminalità ed abusi vari. Ho visto con interesse il Regolamento, per lo meno le intenzioni che muovevano il Regolamento che la maggioranza ha approvato sulla regolamentazione della quantità e della qualità degli esercizi commerciali, fermo restando la deregulation che per legge nazionale é stata stabilita una volta e per tutte. Anche in questo senso bisogna nel, cento urbano cominciare a compiere un’attenta attività di

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monitoraggio per impedire abusi anche, ad esempio, al carico e allo scarico delle merci, e questo sia per questioni di ordine pubblico, sia per questioni di traffico, sia per questione di inquinamento con tutti gli effetti di riverbero che tutto questo ha sulla salute. Non é più tollerabile Sindaco, che in tutti gli orari, i più improbabili, addirittura tir invadano il centro urbano e pretendano in pieno centro urbano di compiere attività di carico e scarico paralizzando il traffico magari nell’orario che coincide con le uscite dalle scuole. Sono cose che in uno Stato di Diritto, in una città in cui esiste un’Amministrazione con pieni poteri, non possono e non devono più avvenire. Purtroppo di tutto questo non vedo traccia nelle linee programmatiche. Così come si fa riferimento al Comitato per la Sicurezza e l’Ordine pubblico, io ho il sacro rispetto delle Forze Armate, delle forze di Polizia, però devo dire che non so questo comitato a Caserta che cosa faccia, rispetto per esempio all’ubriachezza molesta in certe zone della città occorrerebbe una campagna di monitoraggio costante, anche perché con mezzi assolutamente non repressivi, ma per tutelare soprattutto la salute dei nostri giovani, se si aumenta il numero dei controlli, automaticamente si contiene il fenomeno, perché ad un certo punto, se si é abusato una volta, due volte, tre volte, e nel giro di qualche settimana si incominciano a ricevere sanzioni e quant’altro per gli abusi compiuti, probabilmente stimoleremmo un intervento delle famiglie ad esercitare un maggiore controllo soprattutto dei figli, dei minori ,che sono mai come in questo periodo interessati particolarmente dall’abuso dell’alcol, del fumo e di quant’altro. Quindi Sindaco quello che chiederei, qui sì con l’autorità che le da la sua carica, di fare in modo che il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza in questa città non sia un ente astratto, ma torni ad essere un ente fattivo e propositivo che soprattutto si riappropri di quell’attività di coordinamento tra le Forze Armate, che in tempi di gestione difficile, per la penuria economica, per la penuria di mezzi, i nostri stessi municipali sono stati fermi per mancanza di benzina, ci sia una vera sinergia, ma attraverso la collaborazione della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Provinciale che spesso e volentieri non si capisce che ruolo abbia, un altro grande regalo che certi partiti secessionisti c’hanno fatto, mettendo insieme tutte queste sinergie si assicuri un presidio costante di tutta la città. Sindaco, tutti i cittadini di Caserta pagano le tasse, non é giusto che si continuino a vedere i nostri municipali concentrati sempre sulle stesse strade. Corso Trieste, al più via Mazzini, e che altre parti della città siano abbandonate a se stesse. Continuando la lettura del suo programma vengo alla parte che riguarda il contenzioso, e qui non posso che rimanere interdetto, perché leggo “gli alti costi economici e sociali dell’aggressività e litigiosità sociale dei cittadini, spingano a trovare nuove opportunità di giustizia che mirino alla conservazione del rapporto tra le parti attraverso la vittoria di entrambe non l’una sull’altra, alla ricerca di soluzioni di composizioni di conflitto creative e soddisfacenti”, innanzitutto vorrei capire che cosa sono queste composizioni di conflitto creative, su quali fondamento giuri dicano poggiano, ma soprattutto non vedo come su queste

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materie l’Amministrazione comunale, lei sa che io combatto una mia battaglia personale perché il Consiglio ritrovi la sua dignità e si riappropri dei propri doveri, ma qui veramente non riesco a capire come noi possiamo incidere su un contenzioso terzo, la più potremmo cercare si regolare, soprattutto nel senso di prevenire il contenzioso comunale. Non possiamo più ritardare gli interventi sulle strade perché sono una fonte enorme di contenzioso e sono una fonte enorme di sperpero di danaro pubblico da parte dell’Ente, perché quando avvengono incidenti che sarebbero potuti essere prevenuti con atti più banali, come un ripristino ad oc del manto stradale, un ripristino a regola d’arte del manto stradale, ebbene, questi sono costi di non qualità che un’Amministrazione sana e seria non può sostenere: Cerchiamo di fare campagne di prevenzioni, in modo che anzicché ex post, pagare quegli stessi soldi come risarcimenti possiamo utilizzarli ex ante per scongiurare alcuni tipi di incidenti che tanto hanno pesato sulle casse comunali. Tribunale, Corte d’Appello e DDA, la città di Caserta dovrà avvenire, si auspica, sede di una nuova Corte d’Appello, per carità, sarebbe molto bello, ma qui entriamo in un discorso molto complesso e se vogliamo vedere Caserta nella sua conurbazione noi dobbiamo sentire forte il ruolo che questa città ha di capoluogo. Allora, se é vero che Caserta si sente capoluogo, non può non sentire gli altri Comuni, soprattutto quelli che hanno un titolo di città ai empi dei romani, penso ad esempio a Maddaloni, a Marcianise e la stessa Santa Maria Capua Vetere, io personalmente se il tribunale rimane a Santa Maria Capua Vetere per motivi storici, e sappiamo che qualità di giuristi ed avvocati ha prodotto il foro sammaritano, non mi sento diminuito come Caserta, perché sento Santa Maria come una parte del capoluogo Caserta. Pur tuttavia, con tutta la buona volontà non vedo come possa l’Amministrazione comunale di Caserta in tutti i suoi organi, in tutta la sua strutturazione, Consiglio, Giunta etc. incidere su scelte che fino a prova contraria appartengono al governo nazionale, al Ministero di Grazia e Giustizia. Sono cose più grandi di noi. C’é una differenza fondamentale tra le linee programmatiche ed il programma elettorale. Il programma elettorale é un libro dei sogni in cui si gioca, questa é una cosa molto scorretta, ma una desuetudine invalsa a chi la spara più grossa, a chi fa il sogno più grande, a questo c’ha abituato la politica degli ultimi anni, é una cosa che dobbiamo combattere, ma ci vorrà un po’ di tempo per eradicarla. Nelle linee programmatiche invece il discorso é diverso, perché sono la concretizzazione di un programma, cioè la compagine amministrativa che ha vinto, entra nella macchina, valuta le criticità, si rende conto di ciò che realmente ha disposizione e va a cucire un vestito più adeguato alla situazione reale che ci si é trovata di fronte. Allora certi temi in sede di esposizione di linee programmatiche, mi fanno pensare ad un tentativo politico di distogliere l’attenzione dai temi seri su cui la politica può incidere, e rispetto alla quale può dare soluzioni, tirando fuori macrotemi sui quali, purtroppo la politica, specialmente quella locale non può incidere in alcun modo.

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Politica ambientale, già precedentemente mi sono espresso relativamente al problema delle cave. Sindaco io vorrei tanto che la sua Amministrazione fosse ricordata come quella che ha risolto definitivamente il problema cave. E qui lei Sindaco deve trovare il coraggio di richiamare a responsabilità tutta la sua filiera istituzionale, cioé una volta e per tutte i cittadini casertani devono sapere rispetto a dei temi forti chi é a favore e chi é contro. Le cave, chi vuole le cave e chi vuole chiudere le cave, perché l’ambiguità in questa città, in questa provincia ha generato mostri soprattutto nella fase in cui autorevoli esponenti politici di rilievo provinciale hanno avuto interessi diretti, familiari, nella gestione delle cave o comunque nel ciclo di produzione dei cementi. Sento parlare di delocalizzazione, Sindaco dobbiamo aspirare a qualcosa di grande, perché non possiamo fare una lotta tra i poveri, cioè che vengano chiuse le cave a Caserta città e trasferite a rovinare altre belle montagne e colline del circondario, a me non sta affatto bene. Penso al progetto scellerato che si voleva compiere, rispetto ad un insediamento di queste attività in una delle parti più belle di Caserta rappresentate dal medio ed alto casertano. Noi abbiamo degli esempi comportamentali, perché la Svizzera negli anni 60’ una volta e per tutte ha fatto una legge di un paio di articoli, sul territorio nazionale non sui può fare nessuna attività di cava e di trasformazione di cementi. Perché finalmente in un Sud, che anche in questo é stato martoriato da tutti, non si può fare una cosa analoga, con legge regionale dire in maniera chiara e netta no a certe attività, spostarle da una parte all’altra é una guerra dei poveri che non produce proprio nulla. Si parla di bonifica di area Lo Uttaro e qui Sindaco non posso, con dolore, ricordare quello che é successo pochi mesi fa, dove l’assenza a certi tavoli dia Conferenza dei Servizi ha esposto il Comune di Caserta al rischio concreto,che per ora é anche attuale, che si compissero astutamente nuovee attività di sversamento, sappiamo bene che c’é stato un sequestro di un’intera area, un sequestro disposto dal Magistrato a seguito delle indagini fatte dalla DDA, parliamo di mafia signori, non stiamo parlando di generici o minori reati, parliamo di mafia, parliamo di camorra, parliamo di una delle fonti principali di sostentamento di questi signori e di queste associazioni a delinquere. Lo Uttaro viene sequestrato, ci si sposta un centimetro più in là dell’area che é stata sequestrata e la New Ecology pensa di poterci riportare rifiuti definiti pericolosi e non. Queste cose, Sindaco le dobbiamo lasciare veramente alle Amminsitrazioni passate, cioé una volta e per tutte dobbiamo mettere dei paletti e con gli strumenti che la legge da’ soprattutto al lei, le da’ al primo cittadino, mi riferisco sempre all’ordinanza sindacale, mettere dei paletti che siano robusti e difficilmente rimovibili, a pena di creare sommossa di popolo, non solo per l’immediato ma soprattutto per il futuro. Sindaco io mi aspetto un impegno da lei non generico, ma concreto per quello che riguarda la bonifica dei nostri suoli, in attuazione di quel famoso protocollo scellerato sottoscritto dalla precedente Amministrazione insieme alla precedente Amministrazione Provinciale, quel protocollo che consentì un nuovo sversamento impressionabile in termini di qualità e quantità in area Lo Uttaro e zone limitrofe. Lo sversamento é una certezza, le bonifiche al di là delle promesse non le abbiamo viste, é

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arrivato il momento di incominciare ad andare tutti i giorni in Regione fin quando qualcuno non darà ascolto alla nostra voce e fin quando anche sotto questo aspetto si metta mano in maniera concreta e definitiva. Leggo nella sua relazione un importante riferimento al problema del particolato, un problema che negli anni passati si é particolarmente sentito non solo nel centro di Caserta, ma soprattutto in aree in cui il fenomeno si mostra in tutta la sua pericolosità per la frequentazione di quelle aree, mi riferisco a quelle in cui sorgono i principali edifici scolastici della città di Caserta, Corso Giannone, per esempio, da parte di bambini soggetti in fase di sviluppo, dove il rischio di mutazione genetiche che comportano malattie gravissime, é ben più alto rispetto a quello che corre un adulto, ed il nostro Presidente del Consiglio che é medico, queste cose me le insegna. Si fa una distinzione sottilissima, si pone il problema del PM10, del PM2,5 il particolato. Il particolato é un killer famigerato paragonabile all’amianto, é quello che gli inglesi definiscono un carrier, se si guarda il particolato al microscopio elettronico a scansione, si vede questa struttura dall’aspetto di una sorte di pomice, che fa proprio da carrier, da traghettatore di ogni inquinante che va a penetrare nella struttura stessa che ha il particolato. Particolato che noi inaliamo e che una volta che si é depositato non tanto nei bronchi dove semmai un’accurata ossigenazione può provvedere ad eliminarlo, ma se arriva ai polmoni il problema diventa serio, perché sono nuclei di possibili zone cancerose. La cosa che mi fa sorridere Sindaco, é che noi ci andiamo a preoccupare del PM2,5, quando rispetto al PM10, che é quello percentualmente più presente tra i tipi di particolato, fondamentalmente sono tre, soprattutto quelli derivanti dalla combustione dei motori diesel PM20, PM10 e PM2,5, il 2,5 deriva anche dal ferodo dei freni e da altri meccanismi, il dato di fatto é che noi avevamo le centraline dell’ARPAC su corso Giannone, ma non ci sono più. Allora mi sembra strano che c’andiamo a preoccupare di un particolato di minore quantità in termini percentuali e non c’andiamo a preoccupare di un fenomeno ben noto, non chiediamo il ripristino immediato di quelle centraline, che nel corso di una settimana davano segnalamento di ampio superamento dei limiti di guardia. Molto interessante, sempre a proposito degli aspetti ambientali del suo programma, quello che riguarda le premialità sul ciclo dei rifiuti, e qui vorrei ricordare all’Assessore Spirito che se é vero che la legge una volta fatta la dichiarazione di dissesto ci obbliga a disporre l’aumento fino alle aliquote massime consentite di tutta la tassazione, in particolare per la Regione Campania della TARSU, ciò non toglie che possono essere disposti meccanismi di premialità. Meccanismi di premialità che ad oggi, a sette mesi dalla data di insediamento di questa Amministrazione non mi risulta che siano stati attivati. Da questo punto di vista il sistema più valido che abbiamo é quello di alcuni comune del nord, vedi Padova, soprattutto alcune frazioni dove é partito un progetto pilota, dove ciascun condominio é dotato di opportuni box di raccolta di rifiuti differenziati, ciò che rende possibile un calcolo esatto di quanto ogni singola famiglia abbia saputo produrre in termini di quantità, ma soprattutto di

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qualità della raccolta differenziata e quindi immediatamente vengono applicati questi meccanismi di premialità. Sarebbe bello Sindaco, visto il rapporto che ha creato con le scuole, con i bambini, soprattutto nelle scuole cominciare ad installare meccanismi virtuosi che insegnino ai bambini fin dalla più tenera età l’importanza della raccolta differenziata. A riguardo penso ad esempio, ad esperimenti già fatti in altre parti d’Italia in cui si danno piccoli premi che posso essere di interesse dei bambini un giocattolo, piuttosto la fornitura di Coca cola o di qualche altra cosa loro gradita, a fronte del fatto che i bambini si impegnino a portare una certa quantità di pet, una certa quantità di vetro, una certa quantità di alluminio, che viene raccolto direttamente nelle scuole, allora il bambino impara che differenziare é un meccanismo virtuoso e che al di là del vantaggio astratto per la società che probabilmente non é in grado di cogliere, c’é un vantaggio diretto ed immediato per lui che ha questo premio che vede tangibile e che diventa un fatto fortemente educativo. Non posso, Sindaco accettare che nelle linee programmatiche si legga “ già attualmente é praticamente impossibile ottenere dal Corpo della Polizia Municipale alcun controllo ambientale”, i corpi di Polizia Municipale hanno fatto una lotta di anni per ottenere lo status di Polizia Giudiziaria ed anche quello collegato di Polizia Ambientale, é un loro preciso dovere. Se questo che é scritto qui é vero, é una cosa gravissima, comportamenti di questo tipo andrebbero immediatamente sanzionati e bisognerebbe individuare il perché questa parte di compiti precipui della Polizia Municipale non venga regolarmente svolta. Cominciamo per esempio con un sistema a campione, potrebbe essere un inizio per poi estendere un controllo a livello puntuale, scegliamo delle strade, individuiamo dei condomini e cominciamo a fare dei controlli, anche perché qui a Caserta c’é un altro problema che riguarda gli esercizi pubblici, che spesso sono i primi a non rispettare le disposizioni sindacali in materia di raccolta differenziata, ed addirittura, le parlo del mio quartiere a Parco Gabriella, ci sono pubblici esercizi che sfruttano i contenitori, quando i condomini negli orari opportuni li mettono sul suolo pubblico perché possono essere svuotati da parte del servizio di raccolta, utilizzano i contenitori di condomini per i loro sversamenti, che per quantità e qualità hanno una mole ben diversa. D’altra parte, per converso, dobbiamo anche assicurare un servizio ai pubblici servizi che sia idoneo ad esigenze che quantitativamente e qualitativamente ben diverse da quella che può avere l’utenza privata, la famiglia o quant’altro. Un ultimo aspetto, che é quello che lei tratteggia al termine delle sue linee programmatiche “dignità e qualità della vita pubblica”, mi fa molto piacere che nelle linee programmatiche di un’Amministrazione comunale ci si tratti anche questo tema, che é un tema fondamentale. Io tanto volte cerco di mettermi nei panni dei primi servitori dello Stato che sicuramente sono la Magistratura, le Fforze Armate, le Forze dell’Ordine. Cosa prova un magistrato nel dover comminare un provvedimento sanzionatorio addirittura che comporti limitazione di libertà ad legislatore. Io non penso che siano provvedimenti che vengono presi

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a cuor leggero e neanche che gratificano, ricordo le parole di un ex Presidente della Corte d’Appello di Napoli il quale esprimeva la sua difficoltà a relazionarsi a volte con il potere legislativo a cui spetta la prima fila, a cui spettano gli onori del caso, perché il potere legislativo é il primo potere dello Stato. Ma mai come nella nostra terra i legislatori dimenticano completamente i doveri del proprio ruolo ed attraverso comportamenti, i più censurabili tolgono qualsivoglia dignità. Ieri Sindaco, c’é stata la visita del Presidente della Camera a Caserta, e devo dire, mi é dispiaciuto non vederla, Sindaco però in questo il Sindaco non ha bisogno di inviti e chi viene nella sua città e suo ospite sempre e comunque. Ora, al di là di questo, é venuto il Presidente della Camera ad onorare la Brigata Bersaglieri Garibaldi, una delle poche cose delle strutture militari hanno lasciato a noi del Sud, ed il Presidente Fini si soffermava nel suo discorso sulla parola “onorevole” degno di onore. Bisognerebbe ricordare a tanti nostri politici che gradiscono essere chiamati al vocativo con questo termine, che questo termine bisogna conquistarselo ogni giorno sul campo, molto di loro da onorevoli diventano disonorevoli per se stessi, ma soprattutto per le nostre collettività. Quindi quando lei chiude le sue linee programmatiche parlandomi di dignità e di qualità della Vita Pubblica, io dico che questa é l’urgenza delle urgenze, perché se ciascuno dei noi non incarna con dignità, anche nelle forme esteriori, anche nel modo di presentarsi, di relazionarsi con il pubblico, se non incarna con dignità il ruolo che occupa ricordando che ciascuno di noi é di passaggio su questi scranni, che noi siamo di passaggio le cariche istituzionali restano. Io non so dove andremo a finire, perché se continua nell’immaginario della gente, questa lotta al massacro nel dissacrare le cariche istituzionali,noi arriveremo ad un punto estremo in cui un Magistrato della Repubblica pronuncerà una sentenza ed il condannato si alzerà e dirà “ ma tu chi sei per condannarmi?”. Arriveremo al punto che il Sindaco di una città comminerà un ordinanza e chi la riceve dice ma che é? E questo aspetto non si può più sottovalutare é un impegno che tutti quanti noi nell’esercizio delle diverse funzioni che abbiamo, lei ha la più importante, noi una funzione diversa, ma ciascuno di noi deve sapere sempre incarnare con la massima dignità questo ruolo che i cittadini c’hanno dato. In questi tempi si continua a parlare di caste, di prebende, di quant’altro, sta a noi meritare gli onori con la piena consapevolezza che a fronte degli onori ci sono oneri che vanno compiuti con il massimo zelo e con la massima abnegazione. Per questo motivo mi piacerebbe che in queste sedi istituzionali ritornassero dei simboli, ritornassero degli usi, dei costumi, anche nei comportamenti tra di noi, che ricordassero il ruolo che i cittadini c’hanno dato, certe forme di sciatteria che partono da noi e che investono anche alcune strutture ed apparati di questo Ente, vanno assolutamente censurate e superate, perché dissacrare le Istituzioni non ha mai portato nulla di buono, porta solo all’anarchia e dove c’é l’anarchia cessa la la possibilità di qualsivoglia forma di vivere civile. Con questo ritengo di aver commentato queste linee programmatiche in tutti i loro aspetti. Volendo tirare le conclusioni, Sindaco vorrei che lei non si lasciasse condizionare da questo clima di emergenza che c’é, con i suoi collaboratori più stretti e più

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fidati, con le persone che più stima, con le persone di cui si fida, perché io vedo in questo momento questa Amministrazione come un cavallo impazzito che va avanti investendo tutto e tutti senza avere più un controllo, allora io vorrei che lei riprendesse le redini in mano. Riprendere le redini in mano significa trovare un paio di temi, un paio di progetti da sposare in maniera assolutamente bipartisan, maggioranza ed opposizione, progetti più ambiziosi dell’ordinaria amministrazione, poi troveremo come finanziarli, non cominciamo ogni volta a fare in modo che le contingenze distruggano ogni stimolo ed ogni incentivo, cerchiamo di concentrarci su un paio di progetti, che possano rappresentare lo sviluppo di questa città, concentriamoci tutti insieme. E tutti insieme, ciascuno sfruttando i propri canali, le proprie conoscenze, le proprie esperienze personali e professionali, cerchiamo di realizzarle. Ogni entità economica ha bisogno di un volano attorno al quale cominciare a muoversi. Caserta non ha trovato il suo volano Sindaco, Salerno ha avuto l’intuizione del porto, intorno a quel porto si é fatto un progetto dal punto di vista urbanistico, dal punto di vista eccezionale. Sindaco, noi non possiamo pensare all’housing sociale, l’housing sociale farà bene solo a qualcuno, come al solito, arricchirà qualche costruttore, ma la città che cosa produce? Noi dobbiamo cominciare a pensare in grande, torno a dire che l’idea che avevano i Borboni era quella di fare di questa città una capitale. Oggi i tempi sono cambiati, ma noi abbiamo tre beni UNESCO: Belvedere di San Leucio, Casertavecchia, la Reggia, riusciamo a metterli insieme? Riusciamo a metterli in sintesi? Riusciamo a fare sinergie? Riusciamo a creare nelle sedi dove si vendono i pacchetti economico e turistici, riusciamo a vendere un pacchetto turistico culturale di Caserta, intendendo per Caserta anche il medio casertano, l’altro casertano, ma questo non lo possiamo fare in situ. Per fare questo dobbiamo avere il coraggio di andare fuori, di andare a Milano, di andare alla Bit, ma non con quelle delegazioni in cui vengono anche i parenti di ventesimo grado che fanno la felicità solo di chi partecipa. Noi dobbiamo fare comitati tecnici come si usava un tempo quando il Ministero con l’estero funzionava, dobbiamo fare comitati tecnici in grado di avere degli obiettivi e tornare a casa con almeno i trequarti di questi obiettivi realizzati. Andiamo a Napoli, cominciamo ad avere un piccolo point di informazioni turistiche nelle strutture che sono state create al porto di Napoli, in tal senso sarebbe opportuno che lei dialogasse con il Sindaco di Napoli. Solo in questo modo potremmo incominciare a dire ai turisti: ma scusate, siete venuti a Napoli una volta, due volte, tre volte, a questo punto fate qualcosa di diverso,venite a conoscere Caserta. Per fare questo c’é necessità di un dialogo approfondito con la Sovrintendenza, riprendere il progetto di una fondazione “Grande Reggia” che consenta all’Amministrazione comunale di incidere sulle scelte che riguardano il Palazzo Reale ed il Parco, penso che sia una necessità improcrastinabile, per evitare che perdurino comportamenti personalistici, che trasformano per bene personale dell’Amministratore di turno, ciò che invece é patrimonio, mai come in questo caso della collettività, della comunità. Grazie

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PRESIDENTE – Grazie Consigliere Cobianchi e i miei per l’esposizione e la competenza a prescindere da quello che é il contenuto che può essere condivisibile o meno, ma faccio i miei complimenti per il suo eloquio. Ha chiesto la parola il Consigliere Apperti. CONSIGLEIRE APPERTI FRANCESCO – Ringraziando tutti coloro che sono rimasti qui presenti, per l’impegno ed anche la pazienza, in questo momento anch’io mi allontano dall’aula perché non ritengo produttivo, non sto accusando nessuno, non vorrei che questa cosa fosse fraintesa é semplicemente un mio personale disagio di come si sono evoluti gli eventi della giornata. ALLE ORE 19,30 ESCE APPERTI PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere Ursomando CONSIGLIERE URSOMANDO EDGARDO – Prima di iniziare la discussione sulle linee programmatiche, volevo stigmatizzare quello che é successo, a prescindere da quello che é stato deciso nella riunione dei Capigruppo, ormai con questo Consiglio Comunale ci siamo resi conto che la contingentazione dell’orario del Consiglio Comunale non é più possibile. Quindi proporrei al Sindaco, al Presidente ai Consiglieri tutti, di ritornare al sistema originario anche in virtù che non ci possiamo nascondere dietro ai dipendenti e allo straordinario che deve essere pagato ai dipendenti, ma perché si tratta di cifre irrisorie rispetto al ruolo del consiglio Comunale che deve essere svolto secondo i canoni e crismi previsti. Questo per evitare che succeda ciò che sta succedendo, cioè per evitare di fare interventi che poi sembrano, per parafrasare Peppe e Concetta Barra sembrano “ il soliloquio dei minuocchi”. Quindi é inutile affrontare dei temi che sono importanti come le linee programmatiche, se poi non c’é un reale interesse da parte dei Consiglieri e della città, anche la città é assente, ma é stata assente anche su temi molto più importanti, senza nulla togliere alle linee programmatiche, ma abbiamo parlato del Macrico, abbiamo parlato del dissesto e la città non era presente, magari adesso si ricorderà del Consiglio Comunale o dell’Amministrazione comunale quando gli arriva con l’ACCISE o tassa in più da pagare. Passiamo alle linee programmatiche, io le tratterò a volo d’uccello senza scendere troppo nel particolare. Partiamo dalle due priorità fondamentali, uno il risanamento e lo sviluppo urbanistico “in una città da concepirsi come l’unico circolo virtuoso che includa il palazzo Reale, il Belvedere di San Leucio, le frazioni, Casertavecchia, via Acquaviva il Macrico e Corso Trieste”. Su questo tema si é molto parlato e discusso ed era il tema che accomunava i programmi dei vari candidati a Sindaco. Come già é stato affrontato da Cobianchi, non esiste in realtà un reale progetto di incoming su Caserta. Caserta anche se ha ricevuto da parte della Regione di “ città turistica” in realtà di turistico ha ben poco. Anche prima in

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un’altra fase del Consiglio, in realtà beni come il Belvedere e Casertavecchia per noi sono dei i costi e non sono dei benefici, quindi rivedere la posizione del Cobianchi quando ha offerto anche l’aiuto dell’opposizione nel progettare insieme su due temi importanti, ma progettare la Caserta che noi sogniamo, che sogna il Sindaco Del Gaudio, ma che sogna ogni casertano, una Caserta piena di infrastrutture, una Caserta viva, una Caserta che posa dare orgoglio al casertano stesso. Quindi un incrocio, una sinergia tra le varie strutture che vengono chiamate attrattori, ma anche loro stanno perdendo la capacità attrattiva nei confronti dei turisti, si vede come il Palazzo Reale di Caserta che era uno dei monumenti più visitati al mondo é sceso in classifica in maniera vertiginosa. Questo magari é da addebitare ad una politica della Sovrintendenza che é poco pronta a mettere il progetto Palazzo Reale nel mercato turistico casertano, può essere implicato il Comune nelle precedenti Amministrazioni nella sua poca proposizione turistica. Ma alla fine sono i fatti che restano, resta il fatto che Caserta non riesce a fare turismo, il turismo é l’unico volano di crescita che Caserta può avere. Poi si parla di San Clemente, Acquaviva che sono due zone fortemente, non vorrei dire abbandonate, ma comunque che hanno delle problematiche che si sono radicate nel territorio. San Clemente ha il problema dei cementifici e delle cave, via Acquaviva ha una dicotomia forte con il, resto della città, sembra quasi una cittadina a parte, quando poi queste due frazioni, questi due rioni, questi due agglomerati urbani poterebbero essere rivalutati con pochi interventi, cito via Acquaviva perché é il quartiere dove io vivo, che ha una zona che é quella che la divide da viale Carlo III che é campagna aperta, perché rientra in una zona sottoposta al vincolo paesaggistico della Sovrintendenza, e dove si potrebbero fare, d’accordo con la Sovrintendenza stessa degli interventi a quota zero, vedi anche un punto di ritrovo di camperisti che Caserta non ha, Caserta é una città turistica dove non si può arrivare con un camper e trovare una struttura ricettiva pronta ad accogliere il turista. Si potrebbero creare delle zone che possono essere dei parchi attrezzati o degli impianti sportivi, fatti in partnership con dei privati con finanziamenti di privati. Le priorità fondamentali che il Sindaco Del gaudio ha messo nel suo programma sono le priorità che hanno un po’ tutti e si fondono con le priorità anche degli altri candidati a Sindaco Per il Macrico abbiamo avuto la brutta sorpresa di conoscere che i fondi destinati allo stesso sono stati spalmanti su altri progetti, purtroppo noi come Consiglieri di opposizione, pur essendoci battuti per una riqualificazione del Macrico stesso, ci siamo dovuti arrendere al fatto che i fondi destinati al Macrico siano stati spostati su altri priogetti. E corso Trieste che sarebbe il nostro biglietto da visita, attualmente é invaso da bancarelle. Quindi, come linee programmatiche i presupposti sono ottimi, sono buoni, ma per adesso una delle priorità fondamentale non é stata rispettata a pieno. Lo sviluppo e l’occupazione che é un obiettivo possibile attraverso la migliore utilizzazione e soprattutto la razionalizzazione delle risorse città, vale lo stesso discorso di prima, se non si riesce a valorizzare quelle che

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sono le forze di Caserta, non vedo come si possa razionalizzare e sviluppare le risorse della città. Per quanto riguarda l’ambiente le principali azioni che sono riportate nelle linee programmatiche sono la delocalizzazione e dismissione delle cave e cementifici, l’attivazione dei progetti scuola-ambiente, censimento degli spazi verdi che potranno essere adottati da associazioni ed imprese commerciali, impiantazione degli apparecchi fotovoltaici, la bonifica del territorio dagli svezzamenti abusi e rifiuti, la bonifica dell’area Lo Uttaro, la riqualificazione dei Colli Tifatini, l’istituzione del Parco Urbano e la predisposizione l’efficiente sistema di monitoraggio inquinamento atmosferico con centraline. Diciamo che il primo punto la delocalizzazione e la dismissione delle cave e dei cementifici mi sembra che sia uno dei progetti che adesso trovi maggiori difficoltà nella sua attuazione, una per interventi sulle competenze, in realtà chi é che deve decidere sulla delocalizzazione e dismissione delle cave: il Comune? La Regione? La Provincia? Qua sembra che mentre il Comune fa il passo avanti per cercare di mitigare questo problema, arriva la Regione e ridà la possibilità di estrazione. La stessa cosa vale anche per i cementifici perché interviene un’altra problematica che non é solo quella ambientale, ma anche quella sociale legata ai posti di lavoro che si potrebbero andare a perdere con la chiusura di queste attività. Il censimento degli spazi verdi? Perfetto! Abbiamo spazi verdi, come villa Carolina che ancora adesso dovrebbe essere affidata a terzi per la gestione e quindi sollevare il Comune dalle spese di gestione, ma questo ancora non é successo, anche perché sia Villa Carolina, sia lo spazio antistante a villa Carolina, sia anche l’ ex canapificio che é di proprietà regionale, sono ancora delle cattedrali nel deserto che rimangono in attesa di essere gestite al meglio. La bonifica del territorio di sversamenti abusivi e la bonifica dell’area Lo Uttaro sono due voci che si fondano, anche perché Caserta come San Marco Evangelista, San Nicola e Maddaloni hanno parecchio in termini di capacità ricettiva dei rifiuti, in particolar modo del napoletano, non dimentichiamo che il famoso “panettone” che troneggiava a Caserta era in realtà i residui delle “Notti bianche “ di Napoli, che noi a Caserta abbiamo recepito e che solo adesso abbiamo portato presso il CDR o in discarica. Però rimane il fatto che le zone devono essere bonificate e fare in modo che quella zona non subisca più interventi relativi ad altre immissione di rifiuti o con l’installazione di attività per il trattamento dei rifiuti. Cosa che purtroppo non é successo visto la possibilità di una società che ha avuto anche dei pareri positivi da parte di enti superiori all’installazione in quella zona già martoriata di un centro per il trattamento dei rifiuti pericolosi e non. Anche su questo punto, in questi primi 6 mesi c’é parecchio da lavorare, anche se il Sindaco su questo si é dato da fare agendo legalmente nei confronti di questa società. Si parlava di” città sicura” dove il Sindaco nei suoi interventi parlava di una difficoltà specialmente nel sabato sera nella gestione della movida casertana, e che cosa si é fatto? Invece di implementare l’attività della Polizia Municipale che già si trova sotto organico, e non ha nemmeno i mezzi visto lo stato dissesto, di poter vigilare sulla sicurezza delle strade della città di Caserta, si é pensato di

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contingentare i locali commerciali, quindi si é fatta la delibera sulla limitazione delle licenze, questo perché, se limitiamo le licenze creiamo più sicurezza sul territorio. Però abbiamo un corpo dei Vigili Urbani sottodimensionato che per di più non ha i mezzi, forse sarebbe stato meglio dare più forza ai Vigili Urbani, farli essere più presenti sul territorio, piuttosto che limitare la capacità imprenditoriale su Caserta. Anche il fatto stesso di una commutazione della sanzione ed anche della multa in ore di collaborazione in opere socialmente utili, che é bello a vedersi, che sembra un po’ un’americanata, perché al Consigliere Ursomando che ha preso la multa, invece di fargli pagare i 38 euro di multa, gli facciamo fare attività di volontariato per 10 ore, però mi sembra che la legge italiana, questo ancora non lo preveda. Tocchiamo solamente il discorso dello sport, due eccellenze abbiamo, veramente ne abbiamo qualcuna in più, perché il Sindaco ha fatto bene a dare un particolare valore alla Casertana e alla Pepsi che sono comunque marchi della casertanità che vanno in giro per l’Italia, qualcosa in più da questa punto di vista si potrebbe fare, anzi si deve fare, perché Caserta ha bisogno di sdoganare l’immagine di città legata purtroppo, visto anche la vicinanza con l’interland casertano che é particolarmente legato al malaffare, quindi portare qualcosa di buono fuori da Caserta, anche con l’utilizzo dello sport é una cosa interessante. Si parla della delocalizzazione dell’attuale stadio Pinto, anche se lo stadio Pinto attualmente avrebbe bisogno di qualche controllo, considerato che fino alla passata stagione era ampiamente messo in sicurezza, quindi aveva tutte le certificazioni per essere messo in sicurezza, mi giunge voce che nell’ultima partita hanno avuto anche difficoltà ad accendere i fari, perché non funzionano. Quindi i propositi sono più che buoni, ma ricalcano in grande linee tutti i propositi che si presentano in campagna elettorale. Secondo me bisognerebbe partire dalle cose semplice, lavorare sulle cose semplici, ricopio e faccio mio quello che ha detto Cobianchi, partire da pochi progetti buoni, portarli a compimento, sfruttando le capacità e le vocazioni e le professionalità che ci sono in questo Consiglio ed anche la minoranza sicuramente non sarà contro, anzi sarà propositiva e sarà felice di dare una mano a lei Signor Sindaco e a tutta la maggioranza. PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere Tresca. CONSIGLIERE TRESCA ENRICO UMBERTO MARIA – Signor Sindaco, signori superstiti Consiglieri; con un po’ di imbarazzo prendo la parola sia per le vicende che sono intercorse prima di arrivare a questo tipo di discussione, che mi sembra in qualche modo, purtroppo, confermare l’idea che se un’altra Caserta é possibile, noi non la stiamo iniziando a costruire all’interno di questo Consiglio, questo é spiacevole doverlo registrare, senza differenze di parte. Dopodiché, io come rappresentante del Partito Democratico che é stato il competitor di una coalizione che é stata sconfitta dal consenso della città alle ultime elezioni, nell’’analisi delle linee programmatiche del Sindaco, rilevo la

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distanza culturale, prima che programmatica, dalle nostre posizioni, espressa all’interno di queste linee. Penso che il modello culturale al quale fa riferimento l’ide di città disegnata dal Sindaco é un modello vecchio, in cui si notano le strutture culturali della gerarchizzazione dei rapporti, del ricorso ad un’idea di una società civile appiattita su un’idea di volontariato che é molto lontana dall’idea di sussidiarietà orizzontale, che il dettato costituzionale assegna alle comunità locali e che recupera all’interno delle comunità locali. Così come l’idea di sviluppo della città sembra essere più centrata su un modello di input piuttosto che su un modello a rete. Il modello della città possibile che il Sindaco Del Gaudio nelle linee programmatiche evidenzia é molto appiattito sul presente, sull’esistente, di quanto di cattivo gli é arrivato in eredità, e di questo non é certamente responsabile, ma anche su una modalità anche lessicale di nominare “cabina di regia” “luoghi di incontro” che non risponde alle reali dinamiche sociali. In realtà si fa riferimento capitoli, quali “la città amica, la città bella, la città competitiva, la città sicura”, ma se poi li andiamo a vedere questi capitoli che rappresentano il cuore della mission che il Sindaco individua, sono in qualche modo legati ad un’idea di città che vede l’Ente distante dai luoghi in cui le azioni del vivere quotidiano si vanno ad esplicare. Ed anche individuare i due punti cardine, le due direttrici nell’azione di governo nel risanamento e nello sviluppo urbanistico da un alto e dell’occupazione dall’altro, poi non vengono approfondite in azioni e soprattutto in obiettivi che recuperino una concretezza per queste due aree individuate come le aree portanti del programma elettorale. Poi che dire, al di là dei tempi, al di là di quello che già é stato riferito circa la discrasia tra quando le linee programmatiche vengono discusse e quando sono state presentate, ci sono degli impegni che in queste linee programmatiche vengono assunte. Per esempio mi piacerebbe sapere che cosa intende il Sindaco per piano strategico generale e cos’é il piano strategico generale al di fuori delle linee programmatiche, dov’é questo documento che dovrebbe, come é scritto” stabilire gli indicatori strategici di sviluppo del’efficacia sociale nell’attività dell’Ente”, ci dovrebbe essere un altro documento ad integrazione di questo ci dica che cosa si va a fare e quali azoni vengono messe in essere. Però di questo documento, a tutt’oggi non vi é una traccia sicura. Rispetto agli interventi che poi vengono elencati nei vari capitoli a partire dalla città amica nelle varie azioni che vengono individuate, a noi sembra di trovare una serie di slogan che mal si concertano con quello che già oggi é stato messo in campo. Ad esempio, la riduzione del costo del personale é una riduzione che viene annunciata, non si capisce bene con quali azioni, ne abbiamo viste alcune, ma altre ancora le attendiamo. Vorremmo più coraggio da parte dell’Amministrazione su questo punto, perché non si possono colpire livelli intermedi nella ristrutturazione del costo, se tutti devono fare un sacrificio, lo devono fare a partire dai livelli apicali, non si può confermare il fondo dei dirigenti inalterato per quanto riguarda la posizione, il risultato, ed andare a colpire i fondi dei livelli intermedi per quanto attiene le posizioni organizzative. E così per quanto riguarda il controllo dei tributi, ne abbiamo avuto una

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dimostrazione oggi in aula, non sappiamo, non abbiamo certezza di quanto il Comune incassa, eppure paghiamo agi a concessionari privati una serie di prebende. Quindi, se gli agi che paghiamo non corrispondono ad una certezza dell’introito, mi chiedo le dichiarazioni di principio contenute in questo programma a che cosa servano. Poi si fanno delle affermazioni sempre a proposito del bilancio interessanti, cioè sarebbe stata iniziativa del Comune quella di individuare dei beni demaniali da trasferire allo Stato e da poter alienare al 75% del loro valore per ripianare i debiti, questo in base al federalismo demaniale. Allora io mi chiedo se un’affermazione così impegnativa che viene contenuta nelle linee programmatiche, in un momento in cui noi subiamo un dissesto come Amministrazione, se é una delle priorità, perché questa priorità non é stata messa in atto da parte della Giunta, ancora in questo momento, lo riteniamo un punto di estremo interesse sul quale possiamo anche aprire una forma di collaborazione, però vorremmo capire in che modo si intende acquisire beni demaniali e quali sono gli elementi che portano oggi il Sindaco a presentare una delibera all’interno della quale si dice “ i beni trasferiti possono essere inseriti in un processo di alienazione e dismissione, con un vincolo di destinazione per un ammontare pari al 75% ai fini della riduzione del debito”, sarebbe molto interessante, vorremmo capire che cosa significa, abbiamo territori anche ampi in città, ex caserme, a chi li vendiamo e all’interno di quale cornice programmatoria dello sviluppo territoriale li andiamo ad inserire. Vorremmo sapere in quale cornice di valore noi inseriamo un’offerta, possiamo offrire un terreno e decidere che di quel terreno ne facciamo fare palazzi oppure no, per dirlo in maniera più brutale. Però vorrei sapere se l’Amministrazione sta già operando, visto che é un’urgenza quella che abbiamo di raccogliere soldi, avete oggi approvato una tassa di scopo per fare un po’ di cassa. Immagino che i proventi di queste dismissioni di alienazioni sarebbero molto più interessanti. Veniamo ad uno dei punti più deboli, secondo me, delle linee programmatiche del Sindaco che é la parte che sempre per quanto attiene alla città amica dei cittadini e della famiglia, attiene all’organizzazione sociale dell’azione dell’Ente. Guardate, il modello che proponete é il modello della mutua, il modello che esisteva nell’Italia di Guido Terzilli di 40 anni fa, il modello in cui veniva considerato il medico della mutua, il pediatra, il referente dell’azione, non so neanche dire se sanitaria o sociosanitaria sul territorio. Noi pensiamo che l’organizzazione di servizi socio sanitari efficaci ed efficiente sia invece un’azione che necessiti di professionalità e progettualità molto ben organizzate e molto ben orientate alla soluzione dei problemi. Così come ci sembra strano che ci siano all’interno della relazione riportate le funzioni quasi volontaristiche di associazioni e di parroci, come se fossero le sentinelle del territorio. Io ricordo a me stesso, ma lo ricordo anche al Sindaco, che nelle organizzazioni moderne sociosanitarie, compresa anche quella alla quale aderisce la città di Caserta, esistono i servizi sociosanitari integrati con le porte uniche di accesso, e per la segnalazione dei bisogni territoriali abbiamo professionalità che vengono impiegate o per le quali paghiamo come collettività

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ed investiamo risorse economiche per avere dei servizi di qualità nella lettura dei bisogni. Quello che invece emerge da questa programmazione é una sorta di idee quasi volontaristica in cui c’é qualcuno che volontaristicamente, tipo la parrocchia o tipo altre associazioni, fornisce quasi in leasing dei servizi. Noi non abbiamo bisogno di questo, noi riconosciamo il valore sociale delle azioni non solo delle parrocchie ma anche delle associazioni, ma questi valori diventano valori aggiunti per la città, se organizzati in progettualità che in questa relazione non sembrano essere ben delineate. Anche sulle consulte tematiche alle quali voi fate riferimento, io lo trovo un argomento interessante, ma anche un po’ limitato, anche rispetto alle indicazioni che vengono dallo stesso Ministero del Welfare per quanto riguarda i rapporti con i cittadini e con i servizi pubblici, c’é per esempio una linea guida per l’istituzione delle consulte, delle associazioni e degli organismi no profit territoriali, che individua chiaramente quali sono le funzioni di queste forme di consulte, se consulte consultive o deliberative, perché siamo già ad un passo più avanti, cioè il modello che si propone in queste linee guida é il modello di una città che si mette ancora lì ad ascoltare le persone, quando siamo in una fase sociale di sviluppo dei rapporti con il terziario sociale, in cui non si parla più di queste qua, ma si parla di una capacità deliberativa dei soggetti e dei corpi sociali, all’interno di un processo che viene organizzato e garantito dall’Ente Comunale. Quindi mi sembra che le tracce che vengono individuate all’interno di questo programma siano vecchie, siano antiche, siano ricette già sentite, ma soprattutto che non portino nulla di innovativo nell’organizzazione sociale della città. Andando oltre, mi chiedo anche sulle politiche giovanili, come sulle politiche di sviluppo industriale, qual é l’idea di fondo, perché sostituire punti di aggregazione, altrimenti ancora invisibile in città, ma costituire punti di aggregazione, può diventare una dichiarazione di intenti, ma non si capisce chi, con quali risorse e soprattutto su quali obiettivi svolgere un’azione di questo tipo. Io ricordo che per l’anno prossimo, e proprio ieri, c’é stata una riunione a Napoli di tutti i Comuni capofila degli ambiti, c’é stata una contrazione drammatica di tutto il finanziamento della spesa sociale, che é stato di fatto azzerata per tutta la Campania. Io chiedo al Sindaco, al di là delle dichiarazioni di intenti, quale azione programmatica intenda svolgere sulla Regione Campania per recuperare almeno parte di quelle risorse che oggi il Ministero non garantirà. Anche qui si risponde con una ricetta vecchia, cioé mettiamo in qualche misura i giovani in un contenitore, apriamo contenitori e poi vediamo che cosa ne esce. Non c’é nessuna idea di come sviluppare capitale sociale, non c’é nessuna idea soprattutto di come organizzare capitale sociale esistente in maniera che crei una ricchezza per la città. Questa città ha bisogno soprattutto di ragazzi che studino, di ragazzi che acquisiscano competenze, per ogni laureato ci sono statistiche internazionali, ma anche su base nazionale, che individuano un aumento del PIL in percentuale. Se questa città invece continua in un’azione di dispersioni delle risorse intellettuali, continua nella valorizzazione del capitale sociale, probabilmente questa città si impoverirà anche dal punto di vista economico, a meno che non vogliamo

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considerare la ricchezza economica prodotta da questa città come la ricchezza economica che viene da fuori. Da fuori con canali che sono opachi e soprattutto che sono canali commerciali del terziario e non delle attività produttive. Andiamo ad un altro capitolo, che anche in questa relazione viene affrontato, ma in maniera francamente deludente ed anche incomprensibile, e cioé il capitolo dello sviluppo delle attività produttive. Si dicono tre cose, le si dicono in maniera anche abbastanza approssimativa, le si dice in maniera completamente slegata da qualsiasi obiettivo. Quando si parla di “fare rete, sistema integrazione per garantire lo sviluppo territoriale in grado di autoalimentarsi”, vorremmo capire che cosa si intende fare, e non semplicemente lo slogan circa lo sviluppo di nuova attività imprenditoriale, vorremmo capire, per esempio, se una persona che vuole fare impresa a Caserta, avrà la possibilità di avere tutti i permessi in un’ora, in una settimana o in un mese e qual é l’azione che l’Ente Comune intende svolgere per favorire questo. Vorremmo sapere in che modo l’Ente Comune intende favorire l’acquisizione di risorse esterne mettendo a sistema le risorse umane, il capitale sociale presente nella città di Caserta e se il capitale sociale della città di Caserta in qualche modo é un oggetto da valorizzare da parte del Comune. Anche in questo é molto deludente l’approccio della deliberazione e delle linee programmatiche, perché le linee programmatiche non tracciano un disegno, non indicano un orizzonte, non é solo decidere se a Caserta dobbiamo fare turismo o dobbiamo fare carri ferroviari o dobbiamo fare altre cose. Il problema é capire come questa città intende organizzare le sue risorse materiali ed immateriali, sociali ed umane per diventare un attrattore di investimento. Da queste linee programmatiche non si evince niente di tutto questo, anche per ciò che potrebbe diventare valorizzazione indiretta per costruire un percorso che arrivi alla fine dello stesso percorso, ad avere delle risorse disponibili, non capiamo quali siano gli strumenti, quali siano i luoghi e quali siano le occasioni. Infine c’é il problema della sicurezza e della vivibilità, é un approccio che non condividiamo, ma capisco che é un approccio di una coalizione di centro destra, ma confondere la vivibilità con la sicurezza e con le telecamere per strada e con la sorveglianza ed altre azioni del genere, vuol dire non aver presente non solo l’idea di vivibilità, ma neanche l’idea di sicurezza, di ciò che rende sicura una città in termini sociali. Un città é sicura non solo se non si fanno gli scippi, ma se ci sono le condizioni economiche e culturali perché si possa vivere in maniera dignitosa in questa città, e soprattutto se ci siano una qualità di servizi di base che possano rendere dignitosa la vita in questa città. Avere un parco a disposizione, avere dei servizi pubblici e non tutti appaltati al privato per quanto attiene, per esempio gli impianti sportivi, sarebbero dei segnali per rendere la città più vivibile. Oggi a Caserta se un ragazzo vuole giocare a pallone deve andare in una società privata e non ha uno spazio alternativo. Voi avete fatto un gran parlare all’ interno di questa relazione di interazioni con le parrocchie, interazioni con le associazioni, però di fatto, come questo principio di sussidiarietà viene fuori, anche a vantaggio delle fasce più deboli, non si capisce. Quindi un’impostazione

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quando va bene paternalistica, quando viene più accentuata questa impostazione diventa quasi un’ impostazione autoritaria rispetto ad un’idea e cioé che la sicurezza ed il benessere si possano imporre per decreto attraverso telecamere, attraverso sbarramenti; questo é importante, ma non basta. Detto questo ci sono, chiaramente, tra le tante cose dette, cose molto positive che sono anche condivisibili, quello che non é condivisibile é l’assenza di un disegno di fondo che le unisca in un mosaico credibile per il futuro della città. Quest’altra Caserta possibile é ancora in mente dei, o comunque é in una concentrazione di teste che non l’hanno saputa comunicare o non l’hanno voluta comunicare a noi Consiglieri di opposizione, ma soprattutto al resto della città. Ci piacerebbe avere la possibilità di accedere a questo disegno complessivo, ci aspettiamo che venga fuori da questo documento delle linee strategiche, come é stato chiamato, ma siamo molto preoccupati dell’impostazione, prima di tutto culturale che questo documento, che voi oggi presentate in Consiglio, ha. PRESIDENTE – Ha chiesto la parola il Consigliere De Michele. CONSIGLIERE DE MICHELE FRANCESCO – Signor Presidente, signor Sindaco; dichiaro subito che avrò pietà, quindi farò un intervento limitato, però devo dire che sono rimasto molto colpito dalle parole che ha detto uscendo il Consigliere Melone e un po’ di riflessione con me stesso me la sono fatta oggi. Credo che dobbiamo attimo senza demagogie, polemiche, strumentalizzazioni, ma in onestà dire che oggi noi tutti dobbiamo un attimo riflettere su come intendiamo i lavori di questo Consiglio e in che termini vogliamo continuare a lavorare in quest’aula. Perché credo che oggi, ma lo dico senza strumentalizzazioni, che non abbiamo dato un ottimo spettacolo. Mi rendo conto l’ora che siamo qui da questa mattina, ma anche il fatto che su un tema così importante e tra l’altro all’ordine del giorno da mesi, quali le linee programmatiche del Sindaco e della sua Amministrazione, siamo rimasti in pochi discuterne, anche questo é un segnale che evidentemente dobbiamo rivedere qualcosa. Questa é una mia impressione, mi auguro che possa essere in qualche modo condivisa e fatta propria. Rispetto alle linee programmatiche, Signor Sindaco, le ho lette, ovviamente é inutile dire per chi come lei, ma come tanti che siedono qui in aula a vario titolo, come Giunta, Consiglio Comunale, che hanno un’esperienza politica e consiliare ormai ampia, navigata, sicuramente maggiore della mia, almeno dal punto di vista consiliare. E’ chiaro che dopo 6 mesi gli avvenimenti, le necessità i fatti amministrativi e politici hanno creato condizioni diverse, basterebbe dire che nel frattempo é intervenuto il disseto, per comprendere che stiamo parlando di un’altra storia. Bene e lungamente i miei colleghi, per ultimo, ma solo per fatto temporale il collega Tresca, sottolineato ed analizzato quello che é il testo delle linee programmatiche e fatto un excursus sulle varie questioni. Però come dicevo, siamo ben oltre questa fase, siamo in una fase in cui le questione, prima economico finanziarie, ed abbiamo attraversato la fase del dissesto, ed ora mano,

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mano tutte le questioni nodali di questa città, incominciano a venire a pettine ed essere oggetto di una discussione che diventa attuale. Signor Sindaco, rispetto a questo le linee programmatiche sono notoriamente, ma questa non é una questione che riguarda prima il Sindaco Del Gaudio, ma riguardano tutti nel momento in cui ci si presenta alla città prima da un punto di vista economico-elettorale e poi da un punto di vista amministrativo e di guida della città, ci si inserisce un po’ di questioni e si da’ un’idea di quello che vuole essere il programma elettorale e poi di governo. Ma é altrettante evidente che l’andare delle questioni diventa fattuale, diventa cogente, ed é quello che a noi oggi interessa, ed é quello su cui noi oggi vogliamo, partendo da quest’analisi delle linee programmatiche, poi nel corso delle prossime settimane e dei prossimi mesi confrontarci e discutere, perché crediamo che siano già all’ordine del giorno. Noi abbiamo tre o quattro questione con cui vogliamo confrontarci, Sindaco, una é quella dei beni comuni e dei servizi, é di questi giorni una discussione aperta su un tema forte, che é quello della fornitura di servizi fondamentali, é già in atto, perché si é tenuta una prima riunione qualche giorno fa, mi riferisco all’ambito della fornitura dei servizi energetici, in particolare quelli legati al gas. Un’altra é la questione relativa, oggi credo che in Consiglio Comunale sia stata anche presente una delegazione delle Associazioni, quella relativa al cambio di gestione della fornitura d’acqua alla nostra città per le vicende anche legate alla chiusura della già prorogata concessione alla Napoletanags. Un’altra é questione della mobilità di questa città, perché come bene sa il Sindaco e l’Assessore al ramo, la normativa di fatto prevede per questo Comune capoluogo l’individuazione di un progetto e di una gestione per il traffico pubblico, il trasporto pubblico sul proprio territorio. Qui immaginiamo una discussione anche su un ragionamento più largo che possa anche prevedere una rivisitazione del piano relativo ai parcheggi e alle questioni legate più in generale alla mobilità cittadina, quindi anche alla questione legata all’isola pedonale, alle questioni legate alle zone limitate al traffico limitato e quant’altro. Ci sono poi tutte le questioni urbanistiche che tutti consociamo, partendo da quelle che di fatto, anche dalle parole dell’Assessore di oggi, ma non solo di oggi, già in fase di avanzamento, quali ad esempio quello dell’housing sociale di cui oggi l’Assessore ci parlava. Quindi io credo che al di là della doverosa discussione, anche se poco frequentata, sulle linee guida, credo che dobbiamo cominciare a ragionare di questioni presenti, forti, che rappresentano di fatto il futuro di questa città. Ed é su questi temi Sindaco, che si misurerà la reale capacità di trasformare nei limiti del possibile una città in difficoltà, come la nostra oggi é, non solo da un punto di vista politico-amminsitrativo, cioé relativamente ai fatti di questo Ente, ma in generale della città che sta anche là fuori, cioé delle attività, le classi sociali, le questioni relative ai ceti e alle condizioni più disagiate, quindi le questioni di carattere sociale, che anche per cultura politica ci appartengono. Quindi é su quei temi che ci misureremo per verificare realmente quale progetto, ed io mi auguro ed auspico che questa possa essere una discussione larga e condivisa, perché

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sono convinto se non lo é se questi vari temi non sono inseriti in un progetto ed una cornice generale di idea del territorio e della città, evidentemente, come é già capitato nel passato a Caserta e non solo a Caserta, noi probabilmente ne risolviamo un quarto di problemi ma ne creiamo due o tre a catena negli anni successivi. E’ un po’ come quando nell’andare a fare un intervento di un’arteria stradale , come spesso succede anche in questa città, si fa il manto stradale, ma ci si scorda che un mese dopo si deve fare la linea elettrica o quella telefonica e si ricomincia un’altra volta daccapo. Quindi signor Sindaco, su questi ci misureremo e la misureremo. Oggi, nell’ambito della discussione, non voglio dire divertente, perché potrebbe essere frainteso, ma interessante anche tra il Collega Cobianchi e l’Assessore Caterino, anche sui tema del commercio tra li quali si inserisce la questione dei gazebo, dei dehors e quant’altro. Assessore Caterino, permesso che sulla vicenda del Corso non é una caccia alle responsabilità o una pervicace volontà ad individuare una colpevolezza o un colpevole, però ci consentirà di dire che questa cosa non ci piace, premesso che io sono profondamente amareggiato per le discriminazioni che sono state messe in atto in quel progetto, perché non capisco perché c’é “il piede ed il musso” e non ci sono i lupino, le spugne o le altre attività che sono anch’esse tradizionali. Ma al di là della battuta, voglio dire che rispetto ai dehors e alle attività commerciali soprattutto di somministrazione, perché si somministrazione? Perché é evidente che la crisi economica di questi anni, e mi rivolgo anche per la sua esperienza nel ramo, al Consigliere Acconcia, é evidente che ha fatto sviluppare in maniera notevole questo tipo di attività, e che la possibilità di ulteriori strutture esterne, che di fatto amplificano la recettività di queste stesse attività, é chiaro che ne ha fatto diventare un proliferare per la città a volte disordinato e a volte caotico e a volte anche tanto disordinato da impedire il normale svolgimento delle attività di altri cittadini che hanno pur diritto di godere dei marciapiedi, le strade e degli spazi pubblici di chi poi va ad usufruire dei servizi di queste stesse attività. Il Regolamento l’andremo a rivedere, Assessore, é un suo impegno che ha preso in Consiglio, però ripeto il concetto che ho detto l’altra volta, se noi non rivediamo questo tipo di ragionamento insieme a tutta un’altra serie di problemi, cioé se non parliamo allo stesso momento, sullo stesso tavolo della mobilità relativa a determinate aree, se non parliamo di come vogliamo immaginare la città anche da un punto di vista turistico e di attrazione turistica, per cui anche quel tipo di strutture debbono avere o dovrebbero avere, un certo tipo di omogeneità piuttosto che un altro, un certo tipo di struttura architettonica piuttosto che un’altra. Quindi continueremo e possiamo continuare a fare una serie di interventi disordinati e disomogenei senza un’idea precisa in testa che di fatto alla città nel suo insieme, non porta nulla, probabilmente portano vantaggio al singolo operatore, che ha un vantaggio oggettivo, perché si utilizza uno spazio ulteriore, ma non nel complesso a un’idea di città e non alla possibilità di uno sviluppo, in questo caso turistico commerciale, che tutti auspichiamo.

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Concludo anche per rispetto dei tempi che ho preso, ribadendo che credo che nei prossimi giorni saremo impegnati tutti a godere non solo del Santo Natale, ma delle nostre famiglie, dei nostri affetti, dei nostri cari, e se ho capito bene giovedì avremo modo di farci gli auguri. Quindi credo che gennaio parta, anche perché nel frattempo si saranno stabilizzate anche le questioni relative al dissesto, abbiamo letto della nomina dei Commissari, quindi ci sarà l’insediamento degli stessi, ci sarà un quadro un po’ più stabilizzato e un po’ più chiaro, per cui da gennaio Signor Sindaco, ci aspettiamo che su questi temi a cui facevo riferimento e che credo siano di interesse collettivo, e che siano i veri temi che dovremo affrontare nei prossimi mesi, ci sia la possibilità di avere un dibattito chiaro, forte, e ci riserviamo su queste questioni di poter giudicare quello che lei e la sua Amministrazione saranno in grado di fare per questa Città. PRESIDENTE – Grazie Consigliere De Michele. Se non ci sono altri interventi passerei direttamente al voto per appello nominale. IL SEGRETARIO GENERALE PROCEDE ALL’APPELLO. Del Gaudio Pio........................................................................SI Del Rosso Luigi.....................................................................ASSENTE Desiderio Roberto.................................................................SI Acconcia Antonio,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,SI Guida Domenico.............................................................ASSENTE Lino Cesare...................................................................SI Palmiero Massimiliano........................................................SI Cicia Lucrezia................................................................SI Maiello Antonio................................................................SI Iarrobino Gianfausto...........................................................SI Tenga Donato.................................................................ASSENTE Santonastaso Francesco.............................................................ASSENTE De Crescenzo Antonio...............................................................SI Antonucci Pasquale...............................................................ASSENTE Oliva Eduardo...............................................................ASSENTE Puoti Pierpaolo..............................................................SI Ciontoli Antonio...............................................................SI Napoletano Pasquale...............................................................SI Russo Saverio.................................................................SI Esposito Biagio..................................................................ASSENTE Marzo Massimiliano........................................................ASSENTE Piscitelli Ferdinando..........................................................ASSENTE Marino Carlo....................................................................ASSENTE De Michele Francesco............................................................NO Zullo Salvatore.............................................................ASSENTE Tresca Enrico Umberto Maria........................................NO

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Corvino Pasquale...............................................................ASSENTE Comunale Giovanni.............................................................ASSENTE Usomando Edgardo...............................................................SI Melone Nicola..................................................................ASSENTE Apperti Francesco ...........................................................ASSENTE Falco Luigi.....................................................................ASSENTE Cobianchi Luigi....................................................................ASSENTE L’esito della votazione é il seguente: Presenti n.16 Favorevoli n. 14 Contrari n. 2 Il punto n.9 all’Odg é approvato Sono terminati i punti all’ordine del giorno, la seduta é sciolta e vi ricordo che giovedì alle 12,00 saremo qui per lo scambio degli auguri natalizi. ALLE ORE 20,00 LA SEDUTA E’ SCIOLTA. DURANTE LA SEDUTA, ALTERNATIVAMENTE, ALCUNI CONSIGLIERI SI SONO ALLONTANATI DALL’AULA E POI RIENTRATI. SI PRECISA, CHE LA PRESENZA DEI CONSIGLIERI E’ RILEVATA ALL’ATTO DELLE VOTAZIONI DEI PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE.