2 progetto marche assemblea jesi
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PROGETTO MARCHE
Assemblea Regionale Programmatica
JESI, 10 Marzo 2012
MARCHE
Un ruolo strategico per l’Europa
LA MACROAREA
ADRIATICA-JONICA: Pace, sicurezza, democrazia
per
la crescita economica e la coesione sociale
"Il riconoscimento da parte dell'Unione europea di una Strategia Macroregionale per l'area
Adriatico Ionica può rappresentare una preziosa occasione per avviare un percorso di
condivisione delle politiche di sviluppo dell'area e per richiamare l'attenzione dell'Europa
sul suo fianco sud-est, forse il più debole tra i quadranti del continente. Nella prospettiva
di rafforzare la stabilità di tutta l'area balcanica occorre sin da ora creare le condizioni
affinché ne entrino a far parte anche altri Paesi dell'area balcanica, anche quelli che non
si affacciano direttamente sull'Adriatico o sul Mediterraneo.
E' interesse diretto delle Marche e di tutte le Regioni italiane che si affacciano sull'Adriatico
e lo Ionio, intervenire con forza e convinzione per realizzare una sempre maggiore
integrazione, economica, sociale e culturale tra i Paesi dell'area, tale da creare una "massa
critica" in grado di avere dimensione e autorevolezza per riportare su di essa l'attenzione
delle istituzioni comunitarie e degli attori dell'economia europea ed internazionale.
La sfida è senz'altro impegnativa ed è necessario affrontarla con la massima adesione
possibile da parte dei soggetti coinvolti. Come è già avvenuto per il Baltico, che ha
costituito la Macro Regione Baltica, area nella quale pre-esisteva un consolidato tessuto
di cooperazione tra i diversi Paesi, così per l'Adriatico e lo Ionio l'elaborazione di una
strategia europea potrà basarsi sulla pluralità di iniziative, programmi e progetti già in atto,
adattando gli strumenti a disposizione alle peculiarità delle varie realtà, senza perdere
di vista l'obiettivo complessivo che è quello di rafforzare la coesione di tutta
l'Unione Europea conferendo valore aggiunto al concetto di cittadinanza europea".
Gian Mario Spacca, Presidente Regione Marche
Il contesto storico
1989
Caduta del muro di Berlino
1991-2000
Conflitti nell'area balcanica
19 maggio 2000
Ancona. Conferenza per lo Sviluppo e la Sicurezza dell'Adriatico e dello Ionio. Adozione da parte dei
Ministri degli Esteri di Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Siovenia della Prima Dichia-
razione di Ancona che lancia l'Iniziativa Adriatico-Ionica al fine di promuovere i legami tra le popola-
zioni dell'area e favorire gli scambi di esperienze e la comprensione reciproca
Agosto 2000
Estensione dei Programmi europei di cooperazione transfrontaliera (Interreg IIIA) ai territori che si
affacciano sull'Adriatico
2000-2010
Le Regioni italiane adriatico - ioniche realizzano oltre 150 progetti di cooperazione territoriale europea
nei settori dello sviluppo economico, dell'ambiente, dell'energia, della cultura, della mobilità sostenibi-
le e del turismo mirati al rafforzamento dei rapporti con i partner dell'area balcanica
19 Giugno 2008
Inaugurazione della sede del Segretariato Permanente dell'Iniziativa Adriatico-Ionica presso la Cit-
tadella di Ancona. Per la prima volta una Regione italiana ospita un' organizzazione con compiti di
politica estera propri del Governo nazionale
2009-2010
Presidenza italiana dell'Iniziativa Adriatico-Ionica: sottoscrizione di importanti Protocolli di Intesa tra
gli Stati membri relativi allo sviluppo economico, al turismo, allo sviluppo rurale
23 maggio 2011
Dichiarazione di Bruxelles. I Ministri degli Esteri degli otto Stati membri dell'Iniziativa Adriatico-Ionica
confermano l'obiettivo prioritario del riconoscimento da parte dell'UE di una Strategia macroregionale
per il bacino adriatico-ionico
4 luglio 2011
Approvazione da parte della Commissione Territoriale (COTER) del Comitato delle Regioni (CdR) del pa-
rere "Cooperazione Territoriale nel bacino Mediterraneo attraverso la Macroregione adriatico-ionica"
presentato dal Presidente della Regione Marche
11/12 ottobre 2011
Presentazione ed approvazione del parere "Cooperazione territoriale nel bacino Mediterraneo attra-
verso la Macroregione adriatico - ionica" da parte dell'Assemblea Plenaria del Comitato delle Regioni.
La Macroregione adriatico-ionica in cifre
Albania
Bosnia - Erzegovina
Croazia Grecia Italia Montenegro Serbia Siovenia
Albania Bosnia - Herzegovina Croatia Greece Italy Montenegro Serbia
Siovenia
I Membri dell'Euroregione Adriatica
Friuli Venezia Giulia
Emilia-
RomagnaVeneto
Fier
Vlore
Hercegovaceo Heretvanski Kanton
Crna Gora
Skhoder
Marche,
per l’Italia
e per le Marche
• Fano-Grosseto S.p.A.: società pubblica di scopo
• Uscita dal porto di Ancona e collegamento con la variante della
SS16 Adriatica e l’autostrada A14 con nuovo casello Ancona
Centro-Porto
• Arretramento linea ferroviaria da Marina di Montemarciano
all’Aspio
• Raddoppio Ferrovia Orte-Falconara
• Quadrilatero Marche-Umbria
• Terza corsia autostrada A14
• Triangolo Marche-Abruzzi: raccordo autostradale P.S.Elpidio-
Fermo-Ascoli-Teramo….verso l’Aquila-Roma
• Intervalliva San Severino-Tolentino: il triangolo della montagna
• Bretella autostradale Porto Recanati-Villa Potenza
• Completamento traforo del Cornello
• Mare-Monti Amandola-Porto San Giorgio
INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO
INFRASTRUTTURE ENERGETICHE
• Nuovo Piano Energetico Regionale: verso
l’autosufficienza energetica regionale
• Fonti alternative (eolico e fotovoltaico) su tutte le
costruzioni esistenti come edifici pubblici (scuole,
ospedali, uffici, parcheggi), fabbricati industriali e
abitazioni e progettazione in tutte le nuove costruzioni
INFRASTRUTTURE DELLE NUOVE TECNOLOGIE
• Banda Larga su tutto il territorio
• Marche: regione WiFi
CRISI INDUSTRIALI
Fronteggiare le gravi crisi industriali ed occupazionali
con:
• maggiore e più facile accesso al credito con almeno una
moratoria dei criteri di Basilea 3 e potenziamento dei
consorzi fidi
• dirottamento di tutte le risorse disponibili verso
innovazione e ricerca
• ruolo del sistema bancario regionale più mirato a
finanza strategica con ristrutturazioni del debito e ruolo di
un private-equity regionale
•stazioni sperimentali di ricerca ed innovazione di
processo e di prodotto al servizio dei maggiori distretti
industriali
• percorsi e bonus di formazione e di ricollocazione al
lavoro per la fascia degli ultra quarantenni
Mario Baldassarri - 46
SANITA’
• Assistenza domiciliare per cronici ed anziani, con
coinvolgimento diretto delle reti di volontariato
• Evitare la Città Sanitaria Unica razionalizzando la rete
in cinque diverse Asur
• Rete diffusa di emergenza sul territorio
• Centri di alta specializzazione concentrati ma
accessibili per logistica e per disponibilità di servizi
Razionalizzazione delle Spese e dei Servizi
delle Pubbliche Amministrazioni
•Costituzione di CONSIP-Marche per la razionalizzaione
e la programmazione dei miglioramenti di efficienza ed
abbattimento dei costi degli acquisti di Regione,
Provincie, Comuni e altri Enti Pubblici
• Privatizzazione delle aziende di pubblico servizio
ATENEO FEDERATO DELLE MARCHE
Sulla base della proposta di abolizione del valore legale
del titolo di studio, occorre mettere in rete le Università
Marchigiane, mantenendo ciascuna la sua identità, ma
articolando sul territorio le specializzazioni ed i centri
di eccellenza per farne poli di formazione e ricerca ad
attrazione anche internazionale. Razionalizzare e
concentrare le sedi con la programmazione di veri e
propri campus universitari
1. Famiglie
2. Imprese
3. Donne
4. Giovani
5. Anziani
PATTI CHIARI CON LA GENTE:
PER FINIRE…..
UNA PROPOSTA MIRATA FUORI-SACCO
Anziani Artigiani, piccoli imprenditori, coltivatori diretti sono una preziosa, insostituibile miniera di esperienze, di professionalità, di conoscenze tecniche, di “maestri di bottega”
Giovani Sono andati più a scuola, usano internet, magari parlano le lingue, hanno una vita davanti, sono aperti al futuro ma, incerti nel presente, alla ricerca di una strada di lavoro qualificato, premiante sul piano professionale ed economico e magari indipendente.
Prima che la miniera di conoscenze dei lavoratori anziani venga dispersa, con tanti giovani alla ricerca della chimera del posto fisso,
SERVE UN ANELLO TRA LE DUE GENERAZIONI
Anziani-giovani: sinergia di sviluppo
Proposta • al lavoratore anziano viene conferito il titolo di:
“Maestro del Lavoro”
• si introduce un nuovo contratto di “Apprendimento-Lavoro-Trasferimento d’azienda”
• il lavoratore anziano può avere nella sua attività fino a tre
giovani, ai quali trasferisce il suo patrimonio di professionalità
• al nuovo contratto si applica per tre anni la totale esenzione
fiscale e contributiva sulla retribuzione di ciascun giovane.
• alla fine del triennio l’azienda viene acquisita dal giovane sulla
base di un valore concordato sin dall’inizio tra le parti e avallato
da una perizia indipendente
• al giovane (o ai giovani) viene concesso un mutuo ventennale a
tasso agevolato pari all’importo per acquisire l’attività.
g) Anziani-giovani: sinergia di sviluppo
Gli effetti
• il lavoratore anziano proietta sulla comunità e sul futuro la sua miniera di conoscenze, viene insignito da “Maestro del Lavoro”, trasferisce l’azienda invece di chiudere l’attività, incassa l’avviamento e il valore di tanti anni di lavoro e di impegno e quindi va in pensione più orgoglioso, più sereno, più sicuro
• il giovane impara un mestiere, trova una sua strada sul lavoro, aggiunge la sua maggiore scuola, la sua capacità di usare nuove tecnologie e più moderne conoscenze e quindi trova più opportunità, più impegno, più autonomia, più certezze
Da radici profonde a nuove piante robuste,
la comunità non disperde un passato prezioso e irripetibile e costruisce un futuro più solido e più prospero
Anziani-giovani: sinergia di sviluppo
Questo è il Progetto Marche di FLI. Un progetto “aperto” ad analisi e confronto con tutte le forze politiche e
sociali, con diretto riferimento all’area del Terzo Polo e alla
crescente area delle liste civiche e del non voto, ma aperto anche a
tutte le altre forze politiche che vogliano abbandonare gli ideologismi e le
contrapposizioni preconcette del passato e siano disponibili a costruire un
futuro migliore per tutti e soprattutto per le nuove generazioni.
Un confronto aperto e serrato può infatti servire a chiarire le posizioni e le
proposte al fine di riorganizzare la politica che si deve ritrovare e/o
contrapporre su valori comuni, programmi precisi e proposte concrete.
L’alternativa e l’alternanza deve infatti basarsi sul confronto dei contenuti
e non sulla contrapposizione mediatica di leadership più o meno
carismatiche con forme-partito verticistiche che diventano sempre più
autoreferenziali e lontane dai problemi e dalla gente, scatole-partito
preconfezionate, prive di valori e vuote di contenuti.
FLI e Terzo Polo vogliono essere motori propulsori di un’area che si
riconosce nelle grandi tradizioni democratiche, popolari, liberali,
repubblicane verso il consolidato schema europeo di confronto e di
alternanza politica