2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs....

20
2. Contesto normativo

Transcript of 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs....

Page 1: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

2. Contesto normativo

Page 2: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

1 2

Piano provinciale di tutela del la qualità del l 'aria

Contesto normativo

La normativa di riferimento a livel lo europeo èla Direttiva 2008/50/CE del ParlamentoEuropeo e del Consiglio del 21 maggio2008 relativa alla qualità dell’aria ambientee per un’aria più pulita in Europa. TaleDirettiva unisce quattro direttive precedenti (ladirettiva 96/62/CE “madre”, le direttive “figl ie”1 999/30/CE, 2000/69/CE, 2002/3/CE) e ladecisione 97/1 01 /CE sullo scambio diinformazioni. Introduce alcuni elementi nuovicome la regolamentazione degli obiettivi diqual ità del particolato PM2,5, la possibi l ità disottrarre nel computo dei superamenti quel l iimputabil i al le fonti natural i e l ’ importanza dicombattere alla fonte l ’emissione di inquinanti .

Tale Direttiva è stata recepitanell ’ordinamento nazionale con il decretolegislativo 13 agosto 2010, n. 155,“Attuazione della direttiva 2008/50/CErelativa alla qualità dell'aria ambiente e perun'aria più pulita in Europa”. I l Decretocostituisce un quadro normativo unitario inmateria di valutazione e di gestione dellaqualità del l ’aria ambiente final izzato aindividuare obiettivi di qual ità del l ’ariaambiente al fine di evitare, prevenire o ridurregl i effetti dannosi per la salute umana e perl ’ambiente nel suo complesso; a valutare laqualità del l ’aria ambiente sul territorionazionale in base a criteri e metodi comuni; adisporre di informazioni adeguate sul la qualitàdel l ’aria ambiente; a mantenere la qualitàdel l ’aria ambiente, laddove è buona, emigl iorarla negli altri casi.

A l ivel lo provinciale si fa diretto riferimento alladiscipl ina nazionale per quanto concerne latutela del la qualità del l 'aria.

I l decreto legislativo 1 3 agosto 201 0, n.1 55prevede che l’ intero territorio nazionale siasuddiviso in zone e agglomerati , daclassificare ai fini del la qualità del l ’aria

ambiente. Ai fini del la valutazione della qualitàdel l ’aria, zone ed agglomerati sono classificatisul la base di sogl ie di valutazione, superiori edinferiori , indicate per biossido di azoto,biossido di zolfo, PM1 0, PM2,5, piombo,monossido di carbonio, benzene, arsenico,cadmio, nichel e benzo(a)pirene edell ’obiettivo a lungo termine per l ’ozono.I l decreto prevede inoltre che le regioni e leprovince autonome, in conformità al lazonizzazione e alla connessa classificazione,redigano quindi un progetto volto ad adeguarela propria rete di misura ed attuino il proprioprogramma di valutazione della qualità dell’aria.La Provincia autonoma di Trento si è dotata dital i strumenti per la valutazione e la gestionedella qualità del l ’aria, come verrà dettagl iatonel cap. 4.

La valutazione della qualità del l ’aria vieneeffettuata in conformità al programma divalutazione vigente con riferimento ai valorilimite ed ai valori obiettivo previsti dalDecreto Legislativo del 1 3 agosto 201 0, n.1 55(tabella1 e tabella 2).

Page 3: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

1 3

Piano provinciale di tutela del la qualità del l 'aria

Contesto normativo

Tabella 1 ­ Valori limite previsti dal D. Lgs. 155/2010, Allegato XI

Tabella 2 ­ Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010,Allegato VII e Allegato XII

Ozono

Valore obiettivo

Obiettivo a lungo termine

Soglia di informazione

Soglia di allarme

Periodo di mediazione

Media massima giornalierasu 8 ore

Media massima giornalierasu 8 ore nell’arco di un anno civile

1 ora

1 ora

Soglia

120 µg/m3 da non superare perpiù di 25 volte per anno civile

(come media su 3 anni)

120 µg/m3

180 µg/m3

240 µg/m3

Valore limite

50 µg/m3 da non superare piùdi 35 volte per anno civile

40 µg/m3

25 µg/m3

200 µg/m3 da non superare piùdi 18 volte per anno civile

40 µg/m3

350 µg/m3 da non superare piùdi 24 volte per anno civile

125 µg/m3 da non superare piùdi 3 volte per anno civile

10 mg/m3

5,0 µg/m3

0,5 µg/m3

Periodo di mediazione

1 giorno

Anno civile

Anno civile

1 ora

Anno civile

1 ora

1 giorno

Media massima giornalieracalcolata su 8 ore

Anno civile

Anno civile

Inquinante

PM10

PM2,5

NO2

SO2

CO

Benzene

Pb

Page 4: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

1 4

Piano provinciale di tutela del la qualità del l 'aria

Contesto normativo

Tabella 3 ­ Valori obiettivo previsti dal D. Lgs. 155/2010, Allegato XIII

I l Piano provinciale d i tutela del la qual i tà del l 'aria viene redatto ai sensi decreto legislativo1 3 agosto 201 0, n. 1 55, che esplicita i casi e le modalità secondo i quali va redatto nei seguenti articoli:

• Art. 9 - Piano e misure per il raggiungimento dei valori limite e dei livelli critici, per ilperseguimento dei valori obiettivo e per il mantenimento del relativo rispetto;

• Art. 1 2 – Obbligo di concentrazione all’esposizione e obiettivo nazionale di riduzionedell’esposizione per il PM2,5;

• Art. 1 3 - Gestione della qualità dell'aria ambiente in relazione all'ozono;• Allegato XV - Informazioni da includere nei piani di qualità dell'aria ambiente;• Appendice IV - Piani di qualità dell'aria e scenari.

In seguito si sintetizza il contenuto di tal i articol i evidenziando i passaggi fondamental i .

Art. 9 Piano e misure per il raggiungimento dei valori limite e dei livelli critici, per ilperseguimento dei valori obiettivo e per il mantenimento del relativo rispetto

• comma 1 : se vi è superamento dei valori limite, regioni e province autonome adottanoun piano che preveda le misure necessarie ad agire sul le principal i sorgenti di emissioneaventi influenza sulle aree di superamento e a raggiungere i valori limite nei termini prescritti;

• comma 2: se vi è superamento dei valori obiettivo, regioni e province autonome adottanole misure che non comportano costi sproporzionati necessarie ad agire sul leprincipal i sorgenti di emissione aventi influenza sulle aree di superamento e araggiungere i valori obiettivo nei termini prescritti ;

• comma 3: regioni e province autonome adottano le misure necessarie a preservare lamigliore qualità dell'aria ambiente compatibi le con lo sviluppo sostenibi le nel le areedove valori l imite e obiettivo sono rispettati. Le misure interessano, anche in viapreventiva, le principal i sorgenti di emissione e sono inserite nei piani;

• comma 4: se vi è superamento dei livelli critici per la vegetazione, regioni e provinceautonome adottano le misure necessarie ad agire sul le principal i sorgenti di emissioneaventi influenza sulle aree di superamento e a raggiungere i valori limite nei termini prescritti;

• comma 7: regioni e province autonome assicurano la partecipazione degli enti localiinteressanti;

• comma 11 : è assicurata la coerenza con le prescrizioni contenute nel la pianificazione

Inquinante

Arsenico

Cadmio

Nichel

Benzo(a)pirene

Periodo di mediazione

Anno civile

Anno civile

Anno civile

Anno civile

Valore obiettivo

6,0 ng/m3

5,0 ng/m3

20,0 ng/m3

1 ng/m3

Page 5: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

1 5

Piano provinciale di tutela del la qualità del l 'aria

Contesto normativo

nazionale per la riduzione delle emissioni di gas serra [V] e in tutti gl i altri strumentidi pianificazione e programmazione regionali e locali, come i piani energetici, pianidei trasporti e i piani di svi luppo;

• comma 1 2: i l Piano è soggetto a VAS.

Art. 12 Obbligo di concentrazione all’esposizione e obiettivo nazionale di riduzionedell’esposizione per il PM2,5

• comma 1 : in relazione ai livelli di PM2,5 nell'aria ambiente, regioni e province autonomeadottano le misure necessarie ad assicurare il rispetto dell 'obbl igo di concentrazionedell 'esposizione e le misure che non comportano costi sproporzionati necessarie aperseguire i l raggiungimento dell 'obiettivo nazionale di riduzione dell 'esposizione(modalità di calcolo e valori di riferimento al comma 2, Art.12, e all'allegato XIV)

Art. 13 Gestione della qualità dell'aria ambiente in relazione all'ozono

• comma 1 : se vi è superamento dei valori obiettivo regioni e province autonome adottanole misure che non comportano costi sproporzionati necessarie ad agire sul leprincipal i sorgenti di emissione aventi influenza sulle aree di superamento e araggiungere i valori obiettivo nei termini prescritti . Tal i misure devono essere previste inun Piano, integrato col piano all 'Art.9.

Nell'allegato XV ­ Informazioni da includere nei piani di qualità dell'aria ambiente enell'Appendice IV ­ Piani di qualità dell'aria e scenari

la norma esplicita tutti gl i elementi e le informazioni che devono far parte di un Piano,fornendo una sorta di l inea guida e un elenco degli elementi fondamental i che devono farparte integrante della pianificazione di settore.

Anticipando quanto dettagl iatamente descritto nel capitolo dedicato al lostato attuale della qualità del l 'aria (cap. 4), la Provincia di Trento ètenuta alla redazione di un Piano in riferimento a quanto stabil itonel l ’Art. 9, comma 1 , ovvero nel caso siano stati registrati eventi disuperamento dei valori l imite per uno o più inquinanti , dato i lsuperamento del valore l imite annuo di biossido di azoto presso unastazione di monitoraggio relativamente agli anni 201 5 e 201 6.Ai sensi del l ’Art. 9, comma 3, nel le aree dove valori l imite ed obiettivosono rispettati la Provincia si impegna ad adottare le misure necessarie apreservare la migl iore qualità del l 'aria ambiente in maniera compatibi lecon lo sviluppo sostenibi le del territorio. La Provincia rientra anche inquanto definito nel l 'Art. 1 3 poiché nel territorio si verificano situazioni disuperamento dei valori obiettivo dell 'inquinante ozono, che va quindiinserito tra gl i obiettivi e le misure di Piano.

Page 6: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

1 6 Contesto normativo

1 WHO, 2016 ­ “Ambient air pollution­ a global assessment of exposure and burden of disease”2 IARC, 17 October 2013 ­ “Outdoor air pollution a leading environmental cause of cancer deaths”3 Directorate General for Internal Policies, April 2016 ­ “Implementation of the Ambient Air Quality Directive”

2.1 Contesto sovranazionaleCome dichiarato dal World Health Organization(WHO) nel 201 61 : "Ad oggi, l'inquinamentoatmosferico ­ sia outdoor che indoor ­rappresenta il più grande rischio ambientaleper la salute, responsabile di circa un caso sunove di morti ogni anno. L’inquinamentodell’aria ambiente uccide circa 3 milioni dipersone ogni anno, principalmente a causa dimalattie non trasmissibili. Solo una persona sudieci vive in una città che è conforme alle lineeguida sulla qualità dell'aria del WHO.L'inquinamento atmosferico continua adaumentare ad un ritmo allarmante e colpisce leeconomie e la qualità della vita delle persone;si tratta di una emergenza per la salutepubblica”.

Nel 201 3, la International Agency for Researchfor Cancer (IARC) ha classificato2

l 'inquinamento atmosferico comecancerogeno per gli umani (Gruppo 1)dichiarando che, “dopo aver accuratamenteesaminato l'ultima letteratura scientifica adisposizione, i principali esperti mondialiconvocati dal Programma Monografie IARChanno concluso che vi è sufficiente evidenzache l'esposizione all'inquinamento atmosfericoprovoca cancro ai polmoni. Hanno inoltreevidenziato un’associazione positiva conl’aumento del rischio di cancro alla vescica”.I l particolato atmosferico è stato valutatoseparatamente ed anch’esso classificato comecancerogeno per gl i umani (Gruppo 1).Le valutazioni del la IARC mostrano unaumento del rischio di cancro ai polmoniassociato ad un aumento dei l ivel l i diesposizione al particolato e in generale

al l 'inquinamento atmosferico. Nonostante lacomposizione dell ’ inquinamento atmosfericoed i l ivel l i di esposizione possano variaresignificativamente tra le diverse zone leconclusioni del gruppo di lavoro si applicanoa tutte le regioni del mondo.

Con riferimento al rispetto della DirettivaEuropa 2008/50/CE e all ’anno 201 43, i valoril imite di particolato PM1 0 e di biossido diazoto, NO2, sono stati superati in 23 Statimembri su 28 e il valore obiettivo di PM2,5in 6 Stati . In alcune aree si verifica anche ilmancato rispetto del valore l imite di SO2.Superamenti dei valori l imite di PM1 0 e NO2

sono ancora attesi in diverse zone nelprossimo futuro, nonostante i l periodo diesenzione per i l rispetto dei valori l imite diPM1 0 si sia concluso nel 2011 e sia statoprorogato, in molte zone, per l ’ inquinante NO2

al 201 5.In caso di mancata conformità con lalegislazione in vigore sul la qualità del l 'aria, aseguito del mancato rispetto dei valori l imitedi PM1 0, NO2 e SO2 , sono state avviateprocedure di infrazione da parte dellaCommissione europea contro vari Statimembri. In particolare la Commissioneeuropea ha avviato, ad ottobre 201 6,procedure di infrazione contro 1 9 dei 28 Statimembri e 1 0 Stati membri sono stati riferitial la Corte di Giustizia europea per superamentidei valori l imite di PM1 0.

Page 7: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

1 7

Piano provinciale di tutela del la qualità del l 'aria

Contesto normativo

In figura 2 vengono rappresentate spazialmente le situazioni di superamento del valore mediogiornal iero di PM1 0 negli stati del l ’Unione Europea (2014). Le situazioni maggiormente critichesono distribuite negli Stati del la Polonia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Slovacchia, nei Balcani ein I tal ia, in particolare nel territorio del bacino Padano.

Figura 2 ­ Situazioni di superamento delle concentrazioni medie giornaliere di PM10 negli Statidell’Unione Europea con riferimento al 2014 [Air Quality in Europe, 2016 Report, EEA]

Page 8: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

1 8

Piano provinciale di tutela del la qualità del l 'aria

Contesto normativo

In figura 3 si riporta la percentuale della popolazione urbana dei 28 Stati del l ’Unione Europeaesposta a concentrazioni di inquinanti in atmosfera superiori agl i standard europei (primacolonna “Exposure estimate”) e a quell i del WHO (seconda colonna “Exposure estimate”), per i lperiodo 201 2-201 44.

Figura 3 ­ Percentuale della popolazione urbana negli stati dell'Unione Europea esposta aconcentrazioni di inquinanti in atmosfera superiori agli standard europei e delWHO (2012­2014) (fonte: EEA, 2016)

Figura 4 ­ Percentuale della popolazione urbana negli stati dell'Unione Europea esposta aconcentrazioni di inquinanti in atmosfera superiori agli standard europei e delWHO (2012­2014) (Fonte: EEA, 2015)

4 EEA, Air Quality in Europe – 2016 Report

Page 9: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

1 9

Piano provinciale di tutela del la qualità del l 'aria

Contesto normativo

• Nuova direttiva NEC sui tetti alle emissioni nazionali [Direttiva(UE) 2016/2284 del Parlamento e del Consiglio del 14 dicembre2016 concernente la riduzione delle emissioni nazionali dideterminati inquinanti atmosferici, che modifica la direttiva2003/35/CE e abroga la direttiva 2001/81/CE] : revisionedell ’originaria Direttiva NEC (Direttiva 2001/81/EC), che stabil iva dei

5 http://ec.europa.eu/environment/air/clean_air_policy.htm

Con riferimento al particolato atmosferico, nel201 4 circa il 1 6% della popolazione urbanadei 28 Stati del l ’Unione Europea risultaesposto a valori di PM1 0 superiori al valorel imite medio giornal iero stabil ito dal la DirettivaEuropea. Tale valore oscil la tra i l 1 6% e il 42%considerando il periodo 2000-201 4 e trai l 1 6% e il 21 % nel periodo 201 2-201 4.Con riferimento al valore l imite medio annuofissato dal WHO (maggiormente stringenterispetto a quello europeo), la percentuale dellapopolazione urbana esposta a concentrazionisuperiori al l imite, nel 201 4, sale al 50%.Per quanto riguarda il PM2,5, nel 201 4 circal ’8% della popolazione urbana dei 28 Statidel l ’Unione Europea è stata esposta a valorisuperiori al valore obiettivo stabil ito dal lanormativa europea. Tale percentuale crescefino all ’85% con riferimento agli standardWHO, molto più stringenti (10 µg/m3 sumedia annua rispetto ai 25 µg/m3 della normaeuropea).I dati riferiti agl i altri inquinanti vannointerpretati in modo analogo.Si noti che i valori l imite proposti dal WHOsono basati su studi strettamente associatial l ’ impatto sul la salute umana a seguito diesposizione prolungata a determinati l ivel l i diconcentrazioni di inquinanti , mentre i valoristabil iti dal la direttiva europea rappresentanoobiettivi fissati in funzione delle realistichepossibi l ità di rispettare tal i standard da partedegli Stati membri in un determinato orizzontetemporale.

L’obiettivo ultimo che come Amministrazionepubblica si vuole perseguire è il rispetto diquei valori l imite in grado di garantire i l minimoimpatto sul la salute umana e sull ’ambiente.In altre parole, si ci prefigge un impegnoduraturo per un continuo miglioramentodella qualità dell’aria, orientato al rispetto deivalori l imite più stringenti che presumibilmentediventeranno i prossimi standard di qualitàdel l ’aria nei futuri aggiornamenti del lalegislazione europea.

I l 1 8 dicembre 201 3 è stata pubblicata lanuova strategia tematica sulla qualitàdell’aria (Clean Air Policy Package forEurope)5, che prevede l'applicazione piùrigorosa delle norme vigenti e l 'introduzione dinuovi obiettivi e misure per proteggere lasalute e l 'ambiente. Nello specifico, prevede diassicurare il pieno rispetto della legislazionevigente entro i l 2020 e di favorire ulterioririduzioni significative delle emissioni entro i l2030, per garantire i l rispetto dei valori l imitefissati dal WHO.La strategia include misure di sostegno perridurre l ’ inquinamento atmosferico, conparticolare riguardo al migl ioramento dellaqualità del l ’aria nel le città, al sostegno dellaricerca e dell ’ innovazione e alla promozionedella cooperazione internazionale sul tema.È prevista anche l’adozione el’ implementazione di una serie di direttive eregolamenti, tra i qual i si citano:

Page 10: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

20

Piano provinciale di tutela del la qualità del l 'aria

Contesto normativo

tetti per le emissioni di SO2, NOx, NH3 e NMVOC da rispettare dal201 0 in poi.La nuova direttiva NEC stabi l isce, per i l 2020 ed i l 2030, nuoviimpegni nazionali di riduzione delle emissioni, rispetto al l ivel lo basedel 2005, degli inquinanti SO2, NOx, COV, NH3, particolato (polverifini ) e CH4;

• Nuova direttiva sulla limitazione delle emissioni dei medi impiantidi combustione (1­50MW) - [Direttiva (UE) 2015/2193 delParlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativaalla limitazione delle emissioni nell'atmosfera di taluni inquinantioriginati da impianti di combustione medi] . Prevede un regime diregistrazione o autorizzazione per tutti gl i impianti di combustionetra 1 e 50 MW termici sia di nuova costruzione che esistenti , contempistiche differenziate nei due casi. Prevede valori l imite diemissione in atmosfera da rispettare differenziati per età dell ’ impiantoe per combustibi le;

• Nuova direttiva sulla limitazione delle emissioni dei veicoli off­road [Regolamento (UE) 2016/1628 del Parlamento europeo e delConsiglio del 14 settembre 2016 relativo alle prescrizioni in materiadilimiti di emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante e di

Figura 5 ­ Impegni europei di riduzione delle emissioni al 2030 previsti nella nuova direttiva NEC

Page 11: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

21

Piano provinciale di tutela del la qualità del l 'aria

Contesto normativo

omologazione per i motori a combustione interna destinati allemacchine mobili non stradali, e che modifica i regolamenti (UE)n. 1024/2012 e (UE) n. 167/2013 e modifica e abroga la direttiva97/68/CE] ;

• Revisione dei Regolamenti sulle emissioni dei veicoli stradali(715/2007 e 595/2009): in discussione un nuovo Regolamento(Real­driving Emission Regulation) riguardante una nuovaprocedura di omologazione dei veicol i che includa una fase di testsu strada e che consenta di verificare la corrispondenza fra leemissioni di ossidi di azoto in strada e quelle misurate in laboratorio.In discussione un’applicazione dei nuovi test in due fasi, a partire dasettembre 201 7 e da settembre 201 9.

2.2 Altre norme e provvedimenti aventi rilievo inmateria di inquinamento atmosferico

La tematica della tutela del la qualità del l ’aria èper sua natura trasversale essendo legata ainumerosi settori antropici che causanoemissioni significative e che quindi impattanosul la qualità del l ’aria ambiente. La normativadi riferimento a cui un Piano di tutela del laqualità del l ’aria deve fare riferimento èestremamente vasta e viene analizzata nelRapporto Ambientale della ValutazioneAmbientale Strategica che è parte integrantedel Piano. In tale documento è descritto i lQuadro di riferimento programmatico a livel locomunitario, nazionale e provinciale e vieneeffettuata l ’anal isi di coerenza esterna cheverifica la coerenza delle strategie e dellemisure del Piano con tale quadroprogrammatico di riferimento.

In questa sede si ritiene di citare solamente,e in modo sintetico, i l quadro normativo chediscipl ina la tematica delle emissioni inatmosfera, ambito per sua naturastrettamente associato al le immissioni(concentrazioni) in atmosfera ma discipl inato

da una normativa a sé stante.

A livel lo europeo, si citano la direttiva201 0/75/UE relativa al le emissioni industrial i(prevenzione e riduzione integratedell’inquinamento), i documenti di riferimentoper le migl iori tecniche disponibi l i (BREF -Best Available Techniques ReferenceDocument) e le “BAT conclusions”, checostituiscono valori massimi di riferimento perla fissazione dei valori l imite di emissione delleautorizzazioni.

A l ivel lo nazionale, si fa riferimento al decretolegislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme inmateria ambientale”, che dedica la Parte Valle “Norme in materia di tutela del l ’aria e diriduzione delle emissioni in atmosfera”.La Parte V prevede tre titol i (TITOLO I ­Prevenzione e limitazione delle emissioni inatmosfera di impianti e attività; TITOLO II ­Impianti termici civili; TITOLO III –Combustibili) e i relativi al legati , contenentiprescrizioni e valori l imite per le attività, gl iimpianti e i combustibi l i .

Page 12: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

22

Piano provinciale di tutela del la qualità del l 'aria

Contesto normativo

A livel lo provinciale, si fa riferimento al T.U.L.P.(Testo Unico Provinciale sulla tutela dell’ambientedagli inquinamento), Decreto del Presidentedella Giunta provinciale 26 gennaio 1 987,n. 1 -41 /Legisl . (1 ) “Approvazione del testounico delle leggi provinciali in materia ditutela dell'ambiente dagli inquinamenti”.

La Parte I del Testo Unico, Norme per la tuteladel l 'aria e delle acque dall 'inquinamento,“disciplina le modalità ed i limiti delle emissioni

nell'atmosfera […] al fine di tutelare dallecontaminazioni l'ambiente e le sue componentinaturali considerate come beni di interessecollettivo”. I l Titolo I I è dedicato al le emissioniin atmosfera e tratta i l imiti di accettabil ità del leemissioni per diverse tipologie di impianti , l ’ i terautorizzativo richiesto, fa riferimento adapposito regolamento per la discipl ina deicombustibi l i ammessi, ecc.

Page 13: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

23

Piano provinciale di tutela del la qualità del l 'aria

Contesto normativo

6 E&P (Epidemiologia e Prevenzione) Quaderni – Inquinamento atmosferico e salute umana ovvero comeorientarsi nella lettura e interpretazione di studi ambientali, tossicologici ed epidemiologici, Anno 37 (4­5) 2013

Particolato atmosferico (PM10 e PM2,5)Con i termini polveri atmosferiche, particolatosospeso, polveri total i sospese (PTS), polverifini o semplicemente PM (dall’inglese“Particulate Matter”) si indica un insiemeeterogeneo di particel le sol ide e liquide che,a causa delle ridotte dimensioni, tendono arimanere sospese in aria. Le singole particel lesono molto diverse tra loro per dimensione,forma, composizione chimica e processo diformazione.

Le polveri atmosferiche sono sia di originenaturale che antropica. Le più importantisorgenti natural i sono riconducibi l i a fenomenidi erosione eolica, al l 'effetto degli agentiatmosferici, ad incendi boschivi, attivitàvulcanica, ecc. Le sorgenti antropiche sonoprincipalmente associate ad attività dicombustione; altri importanti processi diformazione di particolato atmosferico sonol'erosione della pavimentazione stradale e delsuolo, l 'usura di freni e pneumatici dei veicol i ,

• la letteratura epidemiologica dimostra oltre ogni ragionevole dubbio che l’esposizioneall’inquinamento atmosferico comporta effetti avversi sulla salute delle popolazioni;

• si osservano effetti avversi di tipo cardiovascolare, respiratorio e neoplastico;• gli effetti sanitari a breve termine non possono essere considerati semplici anticipazioni di

eventi che si sarebbero comunque verificati, ma rappresentano un rischio aggiuntivo perla salute in termini di aumento di mortalità e morbosità;

• di fianco agli effetti sanitari a breve termine vanno considerati quelli a lungo termine con irispettivi periodi di latenza tra esposizione ed effetto sanitario;

• gli effetti a lungo termine sono di un ordine di grandezza maggiore degli effetti a breve termine.

Box di approfondimento: INQUINANTI– caratteristiche e impatto sulla salute

Una trattazione completa dell ’impatto sullasalute degli inquinanti atmosferici è disponibi leapprofondendo la vasta letteratura di settore.È comunque di interesse una descrizione,seppur sintetica, del le principal i caratteristichedegli inquinanti oggetto del presente Piano,con alcuni cenni al loro impatto sul la saluteumana e sull ’ambiente.A conferma della ri levanza sanitaria del tema,si cita quanto riportato nel “QuadernoInquinamento atmosferico e salute umana”6,che raccoglie le informazioni più ri levantiprovenienti dal la letteratura scientifica:

Page 14: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

24

Piano provinciale di tutela del la qualità del l 'aria

Contesto normativo

l 'aerosol marino, i flussi di polveri desertichee, con cadenza stagionale, l 'aerosol biogenico(spore e pollini).

Oltre al le emissioni dirette (particolatoprimario), le polveri si formano anche perreazioni chimiche e fotochimiche in atmosferain presenza dei cosiddetti inquinantiprecursori, come ossidi di azoto e di zolfo,ammoniaca, composti organici volati l i eozono, formando il particolato secondario.

In funzione del diametro, i l particolatoatmosferico è suddiviso in:

• particelle grossolane con diametrosuperiore a 10 µm (si consideri chelo spessore di un capello umano èdi 70­100 µm);

• particelle fini (PM10) con diametroinferiore a 10 µm;

• particelle ultrafini (PM2,5) con diametroinferiore a 2,5 µm.

La dimensione delle particel le è strettamentelegata all ’entità del danno che queste possonoarrecare alla salute dell ’uomo: tanto piùpiccole sono le particel le, tanto maggiore è laloro capacità di penetrare nell ’apparatorespiratorio e causare effetti nocivi sia a breve(effetti acuti come irritazione dei polmoni,broncocostrizione, tosse e mancanza direspiro, diminuzione della capacitàpolmonare, bronchite cronica, ecc) che alungo termine (effetti cronici, tumori, ecc).La nocività del particolato è imputabile sia al latossicità propria dei costituenti del le polveri,sia a quella del le sostanze eventualmenteassorbite dal le polveri stesse, quali adesempio metal l i tossici (piombo, cadmio enichel) e Idrocarburi Policicl ici Aromatici (IPA).

I l particolato atmosferico ha un impattosignificativo anche su ambiente e clima: la suadeposizione sul le fogl ie del le piante inibisce ilprocesso di fotosintesi, le polveri sospese

Page 15: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

25

Piano provinciale di tutela del la qualità del l 'aria

Contesto normativo

favoriscono la formazione di nebbie e nuvole eil potenziale verificarsi di fenomeni di pioggeacide, gl i inquinanti assorbiti nel particolatopossono comportare effetti di corrosione deimaterial i , inoltre i l particolato sospeso riduce lavisibi l i tà, assorbe la radiazione solare diretta ela radiazione infrarossa emessa dallasuperficie terrestre, alterando l’equil ibriotermico dell ’atmosfera.

Ossidi di azoto (NOx)Gli ossidi di azoto (NO, N2O, NO2 ed altri ,indicati col lettivamente come NOx) sonogenerati dai processi di combustione perreazione diretta ad alta temperatura tral ’azoto e l’ossigeno presenti nel l ’aria.I processi di combustione emettono qualecomponente primario monossido di azoto(NO), gas incolore, inodore ed insapore.In presenza di ossigeno (O2) e di radical iossidanti , l ’NO si trasforma in biossido diazoto (NO2), gas di colore rosso bruno, diodore forte e pungente, altamente tossicoed irritante. L’NO2 può essere generatoanche da altri processi ossidativi , tra i qual iè di particolare ri levanza la reazione tra NOe ozono (O3), presente in elevateconcentrazioni nei periodi di maggiorirraggiamento solare. L’NO2 è dunqueprincipalmente un inquinante secondario,sebbene questo gas si possa formare anchedurante i l processo di combustione stesso,così come durante processi caratterizzati daassenza di combustione (ad esempio nellaproduzione di acido nitrico e di ferti l izzantiazotati) e processi natural i (attività batterica,eruzioni vulcaniche, incendi).

In merito agl i effetti sul la salute dell ’uomo, i lNO agisce sull ’emoglobina, fissandosi ad essae interferendo con la normale ossigenazionedei tessuti da parte del sangue, anche se nonsono mai stati riscontrati casi di decessi peravvelenamento da NO. L’NO2 è considerato

più pericoloso per la salute umana, in quantoha una tossicità fino a quattro volte maggioredi quel la del NO. Forte ossidante ed irritante,esercita i l suo effetto tossico principalmentesugli occhi, sul le mucose e sui polmoni e puòessere responsabile di specifiche patologie acarico dell ’apparato respiratorio (bronchiti,allergie, irritazioni, edemi polmonari chepossono portare anche al decesso).L’NO2 in condizioni di forte irraggiamentosolare provoca reazioni fotochimichesecondarie che danno origine ad altresostanze inquinanti (“smog fotochimico”).Inoltre, la sua trasformazione in acido nitrico inpresenza di umidità è una delle cause dellaformazione delle cosiddette “piogge acide”,che provocano ingenti danni al le piante e piùin generale alterano gli equil ibri ecologiciambiental i .

Biossido di zolfo (SO2)I l biossido di zolfo o anidride solforosa (SO2)è un gas incolore, dal l ’odore pungente edirritante. In atmosfera l ’SO2 può trasformarsi intriossido di zolfo (SO3) mediante processi diossidazione indotti dal l ’ irraggiamento solare; asua volta, in combinazione con concentrazionisignificative di vapore acqueo, l ’ SO3 formafacilmente acido solforico (H2SO4), causaprimaria del le piogge acide. I l tempo dipersistenza dell ’SO2 nell ’ambiente ètipicamente di circa 4 giorni; in particolaricondizioni meteorologiche e in presenza diconcentrazioni elevate, tale sostanza puòdiffondersi nel l ’atmosfera ed interessareterritori situati anche a grande distanza dallasorgente inquinante.

L’ SO2 è considerato molto pericoloso a causadell ’ ipersensibi l ità ad esso mostrata da alcunefasce di popolazione, come anziani o personesoggette a malattie croniche dell ’apparatorespiratorio-cardiovascolare. Già a basse

Page 16: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

26

Piano provinciale di tutela del la qualità del l 'aria

Contesto normativo

concentrazioni è una sostanza irritante perocchi, gola e tratto superiore delle vierespiratorie; a concentrazioni elevate può darluogo ad irritazioni del le mucose nasali ,bronchiti e malattie polmonari, mentreun’esposizione prolungata può comportareincremento di faringiti , affaticamento e disturbia carico dell ’apparato sensorio. I suoi effettirisultano amplificati in presenza di nebbia, inquanto esso è facilmente solubile nel le piccolegocce d’acqua. Le gocce più piccole possonoarrivare in profondità nell ’apparato polmonare,causando bronco-costrizione, irritazionebronchiale e bronchite acuta. È inoltreaccertato un effetto irritante sinergico in casodi esposizione concomitante con il particolato,dovuto probabilmente alla capacità diquest’ultimo di veicolare i l biossido di zolfonelle zone respiratorie del polmone profondo.

Come anticipato, i l biossido di zolfo presentein atmosfera è il principale responsabile del lecosiddette “piogge acide”, in quanto,attraverso reazioni con l ’ossigeno e lemolecole d’acqua, tende a trasformarsi inanidride solforica e, in presenza di umidità, inacido solforico. Le precipitazioni piovose conuna componente acida significativa sonoresponsabil i di danni al la vegetazione, con lapresenza di zone necrotiche sul la fogl ie che,successivamente, scoloriscono e seccano, edi danni al sistema acquatico conl’acidificazione dei corpi idrici , in particolarequell i a debole ricambio, con conseguentecompromissione della vita acquatica.Si evidenzia anche l’effetto corrosivo dell ’acidosolforico su alcuni material i , come metal l i esostanze contenenti carbonati che vengonoconvertiti a solfati , con danni al patrimoniomonumentale delle città.

Monossido di Carbonio (CO)I l monossido di carbonio è un gas incolore,insapore, inodore e poco più leggero dell ’aria,e rappresenta l ’ inquinante gassoso piùabbondante in atmosfera. Si formaprincipalmente a causa della combustioneincompleta degli idrocarburi, presenti in carburantie combustibi l i , in carenza di ossigeno.

I l CO è un inquinante primario con un tempo dipermanenza in atmosfera relativamente lungoe con una bassa reattività chimica, pertanto leconcentrazioni maggiori si riscontrano inprossimità delle sorgenti principal i e le areepiù a rischio sono quelle caratterizzate daristagno di aria e scarsa diluizione (adesempio, nel caso di strade strette circondateda edifici alti e contigui con “effetto canyon”).La tossicità del CO è dovuta alla sua capacitàdi legarsi con l ’emoglobina del sangue inconcorrenza con l’ossigeno, interferendo sultrasporto di ossigeno ai tessuti . I l legame traCO ed emoglobina è 200 volte più intenso diquel lo tra l ’emoglobina e ossigeno: dunque lapresenza di elevate concentrazioni di COnell ’aria inibisce il naturale processo diossigenazione del sangue. Si verificanoconseguenze dannose sul sistema nervoso ecardiovascolare, in particolare nelle personeaffette da cardiopatie e nei fumatori.Concentrazioni molto elevate di CO possonocondurre alla morte per asfissia, ma alleconcentrazioni abitualmente ri levabil inel l ’atmosfera urbana gli effetti sul la salutesono reversibi l i e sicuramente meno acuti:infatti se l ’esposizione al CO viene interrotta,la sua combinazione con l’emoglobina vienespontaneamente ri lasciata in poche ore.

Composti Organici Volatili (COV) eBenzene (C6H6)Per Composti Organici Volati l i (COV) siintende una serie di sostanze in miscelecomplesse che evaporano facilmente a

Page 17: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

27

Piano provinciale di tutela del la qualità del l 'aria

Contesto normativo

temperatura ambiente. I l termine “organico”indica che i composti contengono carbonio.

I Composti Organici Volati l i sono oltre 300 e ipiù noti sono gli idrocarburi al ifatici (dal n­esano, al n­esadecano e i metilesani), iterpeni, gl i idrocarburi aromatici (benzene ederivati, toluene, o­xilene, stirene), gl iidrocarburi clorinati (cloroformio,diclorometano, clorobenzeni), gl i alcol i(etanolo, propanolo, butanolo e derivati), gl iesteri, i chetoni, e le aldeidi (formaldeide).

I l benzene (C6H6) è i l più semplice degliidrocarburi aromatici. È un l iquido incolore,molto volati le, poco stabile in acqua epresenta un caratteristico odore aromaticopungente, che diventa irritante aconcentrazioni elevate. A temperaturaambiente è volati le, scarsamente solubile inacqua e miscibi le invece con compostiorganici come alcool, cloroformio etetracloruro di carbonio.

Per le sue caratteristiche l ipofi le, nel corpoumano il benzene si concentra soprattutto neitessuti più grassi ed è assunto principalmenteper inalazione diretta, favorita dal la sua altavolati l i tà. L’esposizione cronica al benzene

provoca danni ematologici (anemie, ecc.) egenetici (alterazioni geniche e cromosomiche).

Ozono (O3)L’ozono è un gas di odore pungente,altamente reattivo, dotato di un elevato potereossidante e, ad elevate concentrazioni, dicolore blu/azzurro.In natura è presente negli strati altidel l ’atmosfera terrestre (nella stratosfera, adun’altezza compresa fra i 30 e i 50 km dalsuolo) e ricopre l ’ importante funzione diproteggere la superficie terrestre dalleradiazioni ultraviolette emesse dal sole, che senon intercettate risulterebbero dannose per gl iesseri viventi .Negli strati bassi del l ’atmosfera (nellatroposfera, al di sotto dei 10­15 km di altezzadal suolo), l ’ozono è presente naturalmente inbasse concentrazioni per effetto del naturalescambio con la stratosfera. Taleconcentrazione può però aumentare in alcunearee a causa del cosiddetto “smogfotochimico”, causato da un ciclo di reazioni diinquinanti primari precursori, come ossidi diazoto, idrocarburi e composti organici volati l i ,che si origina soprattutto nei mesi estivi inconcomitanza di intenso irraggiamento solareed elevate temperature. Per questo motivol ’ozono viene indicato come un inquinantesecondario.

La capacità dell ’O3 di spostarsi con le massed’aria anche a diversi chi lometri dal la fontecomporta la presenza di concentrazionielevate fino a grandi distanze dalle sorgenti(decine o centinaia di km), determinando ilrischio di esposizioni significative in gruppi dipopolazione relativamente distanti dal le fontiprincipal i di inquinanti precursori. È importantesottol ineare che, in prossimità di sorgentiemissive di monossido di azoto (NO), l ’ozonoviene significativamente consumato dalla

Page 18: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

28

Piano provinciale di tutela del la qualità del l 'aria

Contesto normativo

reazione NO + O3 = NO2 + O2. Diconseguenza i valori più elevati di questoinquinante si raggiungono normalmente nellezone meno interessate dalle attività umane.Negli ambienti interni la concentrazione di O3

è notevolmente inferiore, poiché la sua grandereattività ne consente la rapida distruzione.Per questo motivo in situazioni di al larme èconsigl iabi le che le persone a maggior rischiorimangano in casa.A causa del suo alto potere ossidante, elevatil ivel l i di O3 danneggiano la salute umana ehanno effetti nocivi sul la vegetazione (esistonostudi approfonditi sulla realtà trentina, a curadella Fondazione Edmund Mach1), deterioranoi material i e riducono la visibi l i tà. Per quantoriguarda gli effetti sul la salute dell ’uomo, nonsono ancora ben note le conseguenzecroniche derivantida una lunga esposizione a basseconcentrazioni di ozono. Gli effetti acuti piùevidenti sono invece severe irritazioni del lamucosa degli occhi, infiammazioni edalterazioni a carico dell ’apparato respiratorioed un senso di pressione sul torace.Concentrazioni particolarmente elevatepossono portare anche ad alterazioni del lefunzioni respiratorie, ad un aumento dellafrequenza degli attacchi asmatici,al l ’ insorgere di malattie del l ’apparatorespiratorio ed al peggioramento di patologie,già in atto, di tipo respiratorio e cardiaco.Le più recenti indagini mostrano che lo smogestivo ed il forte inquinamento atmosfericopossono portare anche ad una maggiorepredisposizione ad allergie delle vie respiratorie.I soggetti più sensibi l i al fenomeno sono ibambini, gl i anziani, le donne in gravidanza,chi svolge attività fisica o lavorativa al l ’aperto.I soggetti a rischio sono le persone asmatiche,con patologie polmonari o cardiache.

Metalli (Pb, As, Cd, Ni)Nel particolato atmosferico sono presentimetal l i di varia natura, tra i qual i i principal isono piombo (Pb), arsenico (As), cadmio(Cd), nichel (Ni), zinco (Zn), rame (Cu) e ferro(Fe). Essi provengono da una moltepl icevarietà di fonti , da processi industrial i , processidi combustione, emissioni autoveicolari,erosione dei suoli , ecc.

I metal l i monitorati a maggiore ri levanza sottoi l profi lo tossicologico sono il nichel, i l cadmioed il piombo. In particolare, i composti delnichel e del cadmio sono classificati comecancerogeni per l ’uomo.

Benzo(a)Pirene (B(a)P)Gli Idrocarburi Policicl ici Aromatici (IPA)sono composti organici con due o più anell iaromatici fusi, formati interamente dacarbonio e idrogeno. In generale si tratta disostanze solide a temperatura ambiente,scarsamente solubil i in acqua, degradabil i inpresenza di radiazione ultravioletta edaltamente affini ai grassi presenti nei tessutiviventi . I l composto più studiato e ri levato è ilbenzo(a)pirene, caratterizzato da unastruttura con cinque anell i aromaticicondensati.

L’assorbimento degli IPA può avvenire perinalazione di polveri, aerosol o vapori,essendo presenti come sostanze adsorbitesul particolato, per ingestione di al imenticontaminati o attraverso la cute.

Per quanto riguarda le conseguenze sullasalute, mentre non sono stati ri levati casi dieffetti tossicologici acuti , un numeroconsiderevole di IPA presentano attivitàcancerogena, accertata sia tramiteesperimenti di laboratorio che indaginiepidemiologiche.

1 = progetto Ozone EFFORT ­ Progetto Ozone EFfects on FORestes in Trentino(http://www.fmach.it/Servizi­Generali/Editoria/Ozono­e­foreste­in­Trentino)

Page 19: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine

29

Piano provinciale di tutela del la qualità del l 'aria

Contesto normativo

Figura 6 ­ Impatti sulla salute dei principali inquinanti[fonte: Segnali ambientali 2013 ­ L'aria che respiriamo, EEA]

Page 20: 2. Contesto normativo...Tabella 2 Valori obiettivo e soglie previsti per l’ozono dal D. Lgs. 155/2010, Allegato VII e Allegato XII Ozono Valore obiettivo Obiettivo a lungo termine