1Il CdA di Modena collabora con enti e associazioni per l’organizzazione di manifestazioni culturali, artistiche e di solidarietà

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58° ANNO AC CA DE MI CO

NOTIZIARIO DEL CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI MODENA

ARTE • CULTURA • INFORMAZIONE

Fondato nel 1971

ASSOCIATO ALL’USPIUNIONE STAMPAPERIODICA ITALIANA

Legge sulla tutela dei dati personali: I dati personali in possesso del titolare del trattamento verranno trattati con la massima riservatezza e non potranno essere ceduti a terzi o utilizzati per fi nalità diverse senza il preventivo consenso degli interessati. In qualsiasi momento, in base al D.L. 196/2003 l’interessato potrà decidere di modifi care o richiedere la cancellazione dei dati personali scrivendo a Titolare Trattamento Dati, Circolo degli Artisti di Modena, Via Castel Maraldo, 21 - 41121 Modena

Anno 42 - Direttore Giancarlo Corrado, Presidente del Circolo degli Artisti - Via Castel Maraldo, 21 - Modena - Tel e fax 059214161 La Direzione lascia agli autori la responsabilità del contenuto degli articoli pubblicati che rappresentano il punto di vista degli stessi e non quella del notiziario o del CdA Modena

La collaborazione è per invito ed è prestata gratuitamente - stampa Edizioni Il Fiorino - Mo - n. 11/12 novembre-dicembre 2013 -DI STRI BU ZIO NE GRATUITA

Il CdA di Modena collabora con enti e associazioni per l’organizzazione di manifestazioni culturali, artistiche e di solidarietà

Centro Studi Ludovico Antonio Muratori - Modena

“Incontri d’arte”

2-17 novembre 2013

“Icone”

1982: insieme…2013: …ancora insieme

Inaugurazione sabato 2 novembre 2013 ore 17,00

ANGELO BALDACCINI

Sala Mostre

Sala delle Riunioni

BICE ULMETTI

CLAUDIA MANENTI

SERGIO BIGARELLI

Sala dei Capitelli

SERGIO

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MARIO TAVOLARELLI

ALICE VISENTIN

1

(Modena 1903-1966)a 110 anni dalla nascita

Via Castel Maraldo 19/C - Modena Tel. 059/21.41.61www.circolodegliartistimodena.it

Piazza San Domenico, 6 - Modena - Tel. 059/23.99.69www.sandrone.net

dal 23 novembre

al 5 gennaio 2014

orari 16,30-19,00tutti i giorni

Centro Studi L.A.MuratoriModena

Società del Sandrone

Modena

MARIO MARIO MARIO MOLINARIMOLINARIMOLINARI

OMAGGIO A

La Società del Sandrone e il Circolo degli Artisti insieme per ricordare un grande “artista modenese”: Mario Molinari

La collaborazione fra le due associazioni conta moltissimi anni. Dalla parteci-pazione della “Famiglia Pavironica” a feste del CdA, alla prima mostra allestita dal CdA nella sede del “Sandrone” con opere del pittore Gian il Camponese.

Gli “scambi” fra Il Circolo degli Artisti e la Società del Sandrone: mostre e feste

dal 23 novembreal 24 dicembre 2013

dall’ 11 al 26 gennaio 2014

orari 16,30-19,30dal mercoledì alla domenica

inaugurazione 23-11 ore 17

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Omaggio a Mario Molinari

In occasione dei 110 anni della nascita, la “Società del Sandrone” e il “Circolo degli artisti” ricordano Mario Molinari, cantore di Modena e delle sue genti. Lo ricordano con una mostra che vuole sottolineare anche la versatilità del talento dell’uomo e dell’artista, che è stato pit-tore, pubblicitario, cartellonista, scenografo, disegnatore e umorista.Nato in Via San Martino, nel 1903, Molinari è cresciuto e si è formato al Castello. Era questa una delle parti più suggestive della Vecchia Mo-

dena. Compren-deva la Porta in-titolata a Vittorio Emanuele , il Ba-stione a destra con le rampe del ma-cello ed il gran-de fabbricato det-

to Pallamaglio o Quartirazz. Nei prati cir-costanti il Bastione. Molinari ha fatto i suoi primi giochi, con i fratelli, con gli amici, i suoi primi scherzi, le sue prime caricature.Già allora rivelava la predisposizione per lo sberleffo -non a caso Modena è stata de-fi nita la città dove “si sberleffa, si ride e si bastona come nel fi lm scolpito sulla faccia-ta del Duomo”- rivelava il suo gusto per lo scherzo, feroce, mai cattivo. Fin da ragaz-zino (studiava e -per passione- aiutava il padre nella sua preziosa atti-vità di libraio antiquario), era faceto, arguto, gli piaceva divertirsi alle spalle degli altri, così come farà negli anni seguenti, per mezzo del-la sua matita, con le sue caricature e con le sue innumerevoli vignet-te, che non furono mai vignette personali ma sempre universali, alle fi gure dei suoi quadri. Erano questi i personaggi della Modena fi n de siècle, gli spazzini, i lampisti, gli ubriachi, le sarte e le modiste come le eleganti signore dell’alta borghesia, sedute in un palco al “Teatro Municipa-le”, come al “Caffè Nazionale”. Proprio attraverso la visione di questi quadri, di questi personaggi, ripercorriamo la storia di Modena a cavallo tra ‘800 e ‘900. Rivediamo gli spazzini (gli attuali operatori ecologici), che, al mattino presto, si por-tavano con le loro botti di legno alla Fonte d’Abisso, le riem-pivano e si distribuivano nella città per inumidire le strade. A questi seguivano altri spazzini con grandi scope per raccoglie-re la polvere e rendere accoglienti le vie cittadine per i signori col monocolo e per le eleganti e sussiegose dame, che portava-no a passeggio i loro cani di lusso (da ostentare).Gli spazzini, come gli ubriachi, le sarte come le dame dell’alta borghesia, sono personaggi fermati nel tempo dallo spirito, dalla sensibilità e dalla mano di Mario Molinari. Sono personaggi visti alla luce della vena tassoniana che è in Mo-linari, il quale da vero umorista, li accarezza con un indefi nibile modo di sorridere che va dal malinconico al comico, li osserva e li giudica con affetto, con quello stesso affetto che sempre ha portato per la sua città. E l’affetto per Modena, così come l’innato umorismo sono state le note dominanti di tutta la vita di Mario Molinari uomo,

a 110 anni dalla nascita: da aeropittore futurista a ge-niale pubblicitario, a cantore di Modena e delle sue genti, a insuperabile umorista e vignettista-caricatu-rista , specialmente all’insegna del “Sandrone”, ulti-mo “storico” giornale satirico della città

che si dilettava di letture quali il “Compendio della storia di Mode-na” di Silvio Campani, “Modena di una volta” di don Rabetti, oppu-re l’ “Umorismo e la Secchia rapita” di Maurizio Chicco, così come compulsava ponderosi volumi di astronomia o leggeva le opere fan-tascientifi che di Verne e Wells. Proprio dalle letture è facile risalire e comprendere l’uomo, che apparentemente viveva in uno stato con-fl ittuale tra tutto ciò che è storia del passato e quanto è proiettato nel futuro. Abbiamo così il Molinari futurista, seguace di Marinetti, colla-boratore e redattore per Modena e provincia di “Mediterraneo Futuri-sta-Motore dei gruppi futuristi italiani”, il Molinari che già tra il 1925 e il 1933 si occupa di pittura cosmica, concepisce quadri di avanguar-dia come “L’Astronauta” e, in seguito, il Molinari che viveva di ricor-di del passato della sua città. Questi due atteggiamenti stanno a rap-presentare due momenti dell’uomo che aderisce al movimento futuri-

sta, in quanto movimento di rinnovamento globale, movimento contestatario per eccellenza e poi si ri-chiude in se stesso, nei ricordi della sua città quan-do scopre che anche la vita e il mondo poetico e ar-tistico portati innanzi dal Futurismo non sono quel-li che lui auspicava. E avviene in questo momento il rinchiudersi di Mo-linari uomo in se stesso , nella storia passata del-la sua città. È un sentimento esclusivista che lo por-ta a rifi utare una interessante esperienza di vita e di lavoro a Roma (era apprezzato sia come vignettista di giornali umoristici come “Marc’Aurelio” e “Il Tra-vaso delle idee”, sia come direttore artistico della “Lux Film” e come referente per tutte le campagne del Piano Erp ecc) per il piacere, la necessità di vi-

vere nella sua Modena, di parlare con tutti di come era Piazza Gran-de, di come si svolgevano i carnevali modenesi sempre all’insegna della Famiglia Pavironica, di dove era ubicato il chiosco “Schiavoni”, della vita e degli scherzi che si facevano tra loro i modenesi allo Sta-bilimento balneare o durante i lunghi viaggi sul “treno dal cocc” che veniva da Sassuolo a Modena, senza alcun aiuto , per forza di gravità.Mario Moli- nari è stato il cantore di Modena e delle sue genti an-

che con le vignette incisive, sferzanti, caustiche, con il suo umorismo, quell’umorismo che ereditava dalla sua città e che aveva ispirato al Tassoni la sua opera mag-giore e aveva consentito il prolifi care, a Modena, ne-gli ultimi cento anni, di

oltre cinquanta giornali umoristici. E’ questa for-se la dote dominante in Molinari uomo. Dell’u-morista aveva la sempli-cità ed una sana morale.

1956-L’allora ministro Giuseppe Medici inaugura la 1ª sede del Centro Studi “L.A.Muratori” e del Circolo degli Artisti” di Modena. Sullo sfondo della “Sala

delle Riunioni” il grande pannello con Piazza Grande eseguito da Molinari

immagini in mostra

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La semplicità è la condizione prima dell’umori-smo, così dietro il ridicolo, la satira, vi è sem-pre una lezione di vita, quella stessa che i ro-mani sintetizzavano nel “ridendo castigat mo-res” e Schopenauer nella frase “la serietà die-tro lo scherzo”. E Molinari aveva un’acre pre-disposizione a scoprire ed esprimere il ridico-lo del serio e il serio del ridicolo. E questa sua disposizione trovava confi gurazione nella fi gu-ra fi sica dell’uomo, apparentemente burbero e scontroso, ma fondamentalmente buono, gene-roso e ingenuo.Molte sue vignette sono state dedicate a Mode-na e alle sue tradizioni, in particolare alla Fami-glia Pavironica (il settimanale “Il Sandrone”, ultimo, indimenticabile giornale satirico modenese, concepito e realizzato, con successo, dai protagonisti della stampa e dell’informazione di casa nostra : Luigi Ca-vicchioli, Remo Lugli, Emilio Micheletti, Angiolo Silvio Ori, Bruno Urbini e Guglielmo Zucconi e dall’impareggiabile vignettista Mario Molinari) e dalle vicende alterne del “canarino” , simbolo del “Mo-dena calcio”. Le sue vignette (così come avveniva nei disegni di Gio-vanni Guareschi o negli aforismi, nei testi di Ennio Flaiano e Marcel-lo Marchesi), vivevano e vivono solo con il disegno. Quando ave-

vano le “battute”, queste erano-sono fulminanti, corrosive, per-ché -come ha sottolineato Ore-ste del Buono- con le battute si può arrivare a smontare le ipo-crisie che ingabbiano la realtà, facendo sorridere, divertendo.Molinari, anticipando i tempi, è stato anche un innamorato can-tore degli animali, un convinto

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Padre e fi glio, bolognesi, in mostra, fi no al 27 ottobre, negli spazi di via Castel Ma-raldo, quasi ad indicare una sorta di continuità del lavoro artistico. Entrambi sono legati ad una rappresentazione naturalistica. E se Rosario impiega l’olio per dare consistenza alla realtà, espressa talvolta con colori forti e cupi, Giuseppe Fulvio è portato ad esprimersi con acrilici per conferire una maggiore serenità alle cose. Li unisce l’a-more per il disegno, di valore autonomo, che il padre traccia con la china, anche acquerella-ta per ottenere maggiori effetti di luce, e il fi glio con la bic, anche se resta forte la sua predi-lezione per il carboncino. A china sono le stagioni, gli alberi spogli, le case d’inverno di Ro-sario che ama esprimersi con la pittura ad olio, nel momento in cui mira ad una nota di esuberante vitalità della natura, come metto-no in risalto il bosco, la campagna, il campo di girasoli, i papaveri, le rose, il canalone, i ruscelli, il paesaggio autunnale. Le imma-gini riescono a raccontare l’anima dei luoghi, perché l’artista riesce a stabilire una consonanza sentimentale con la vegetazione, an-che quando essa si presenta spoglia. Rosario sa rappresentare “con accenti di vera emozione, abbandonandosi – nota Leo Rubboli – alla gioia del dipingere”. Il Po con la neve, il delta, le barche, i capanni e il variare delle stagioni diventano per Giuseppe Fulvio un punto di riferimento per

verifi care le varie tecniche. All’artista piace il carboncino per creare luci e ombre, ri-fl essi, come quelli di una chiesa a Modena, ma anche per riappropriarsi del piacevo-le che recano le varie azioni umane: dalla raccolta del fi eno al gregge che i pastori sorvegliano su una strada, fi no alla fi gura di un vecchio, con lunga barba bianca, che pare recare saggezza. Con il chiaroscuro è possibile rivelare la bellezza delle ninfee e di altri fi ori, di un pioppeto innevato, ma anche di una caffettiera con il macinino, di una cartolina. Il disegno con penna a biro sa penetrare con meticolosità nei dintorni di

Montese, ma anche nell’animo del lettore di un libro o di un giornale. Nel rigore compositivo prendono forma melogra-ni. Ben vive le immagini di un airone e di buoi. Con l’acrili-co l’artista porta l’opera paesaggistica ad emozione di luce.

(M. Fuoco - Gazzetta di Modena 18-10-2013)

Il naturalismo è segno di luce

Particolari delle due mostre e dell’inaugurazione

Al Centro Studi Muratori Omaggio a Rosario Mauro (1928-1999) e personale di Giuseppe Fulvio Mauro

e battagliero “guerriero” a difesa dell’am-biente e dell’ecologia. Come ha sottoline-ato Candido Bonvicini “La sua ultima per-sonale fu dedicata agli animali. Ebbe un grande successo. I suoi quadri con i cani e gatti che parlavano e davano lezione di buon senso agli uomini, sono appesi a tan-te pareti e in ognuno diquesti quadri o dise-gni c’è un umorismo aggressivo e al tempo stesso malinconico”. Il suo ultimo lavoro lo ha creato per l’adorata nipotina Francesca: è un bellissimo, grande pannello con solo animali. Le sue opere futuriste sono state selezionate ed esposte nelle diverse rasse-gne che i gruppi futuristi organizzavano nel-le varie città d’Italia. Alcune di quelle opere sono state esposte nel 2003 a “Fierarte” di

Modena a cura del “Circolo degli Artisti” nella quale un settore della grande mostra fu dedicato a Mario Molinari nel centenario della na-scita. Sono le opere che hanno en-tusiasmato il vulcanico, funanboli-co “inventore e promotore” del Fu-turismo nel mondo, Filippo Tom-maso Marinetti. Sempre in occasione del centena-rio nella sede del CdA fu allestita la mostra “Tempo di Seduzione” con le “fi gurine” di Molinari che illustravano il calendario dell’an-no 2003.

(Roberto Armenia - ottobre 2013)

Giornali umoristici

sotto: mostre del centenario

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Quello che tupuoi fareè solo una goccianell’oceano,ma è ciòche dàsignificatoalla tua vita.

Albert Schweitzer

CdA SOLIDARIETÀ: IL CIRCOLO DEGLI ARTISTI PER …

Struttura “5.9” Arte per ricostruire l’arte

n. 11-12 novembre-dicembre 2013 OLD GALLERY

Modena, Lama Mocogno, Castelvetro, S. Prospero e ora Cavezzo. Sono le tappe della rassegna di solidarietà, a favore dei luoghi colpiti dal sisma dello scorso anno, che nel tempo si è rinno-vata nelle opere offerte da

molti artisti e collezionisti non solo modenesi, il cui ricavato ha contribuito alla proget-tazione e realizzazione di opere d’arte e di architet-tura, distrutte o gravemente danneggiate dal terremoto. Proprio come recita il tito-lo della rassegna “Arte per ricostruire l’arte”, da sem-pre promossa e realizzata dal Circolo degli Artisti di Modena, con il patrocinio e la collaborazione della Provincia. E a Cavezzo l’operazione-solidarietà, attraverso la vendita di 150 opere di pittori, scultori e grafici fino al 22 settembre, presso la struttura “5.9” in piaz-za Martiri, consentirà di dare un aiuto concreto alla costruzione dell’Oratorio di S. Anna. «Un luogo di fede e di cultura, fra i tanti che il si-sma - ha ricordato Mario Galli, vice presidente

Artisti per l’oratorio di S.Anna

della Provincia - ha messo a tappeto e per i quali sentiamo il dovere di intervenire, anche con un piccolo contributo finanziario». Encomiabile l’impegno di Giancarlo Corrrado per la raccol-ta delle opere e la disponibilità degli artisti mai distanti, con affettuosa partecipazione, dalle vi-cende umane. In un altro spazio della struttura

Donate 150 opere dal circolo modenese. Altre due mostreDonate 150 opere dal circolo modenese. Altre due mostre

Momenti dell’inaugurazione alla presenza dell’assessore Mario Galli, vice presidente della Provincia di Modena

ORATORIO DI SANT’ANNACENNI STORICI

Edificato nel 1682 sulle rovine di un pre-cedente edificio reli-gioso, consacrato alla Vergine, di cui ci sono tracce già dal 1340, e di pertinenza territoria-le di Disvetro, risultava costituito da due corpi di fabbrica contigui, realizzati in epoche differenti e di diverse altezze, formanti all’interno un uni-co locale per le funzioni religiose. Il corpo più alto, rettangolare e co-perto da una volta a botte, costitu-iva l’Oratorio originario, mentre il corpo più basso quadrato e voltato a crociera è stato realizzato e inglo-bato in epoca successiva. Nell’ot-tocento, per conferire al fabbricato un aspetto decoroso, in linea coi canoni architettonici dell’ epoca, fu realizzato un timpano triangolare molto sagomato, a coronamento della facciata principale. Tale facciata appare, invece, curio-samente in antitesi ai principi tra-dizionali dell’architettura religiosa antica: essa infatti è orientata a est, cioè verso il sorgere del sole, dove invece di consueto si trovava l’ab-side, attraverso la quale, durante le funzioni religiose, i raggi del sole al mattino si diffondevano sui fedeli in analogia al Verbo del Signore.

L’Oratorio crolla il 29 maggio 2012, resta come un rudere una parte della facciata, un luogo a tutti caro sembra sparire. NO! Non ci stia-mo! Raccogliamo i mattoni, li pu-liamo e li impiliamo tutti. Tutti, tran-ne uno: ha l’impronta del piede di un bambino! Pensiamo che questo mattone debba rimanere come un segno per tutti.

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in piazza Martiri la mostra con dipinti di autori del Circolo Artistico Cavezzese. Su una serie di tavole, recuperate da travi e frammenti di vecchi banchi estratti dalle macerie la chiesa su cui è crollato il campanile, gli artisti hanno realiz-zato immagini dell’ edifi cio sacro e altre riguardanti la sto-ria e scorci del prese. E l’assessore alla cultura Lisa Luppi ha ricordato anche la mostra di fotografi e, a Villa Giardino, sull’architetto Giacomo Masi. Un approfondimento sul suo lavoro in rapporto al patrimonio architettonico di Cavezzo emergerà dall’incontro con Gian Luca Tusini, dell’Univer-sità di Bologna, mercoledì 8/9.Gli altri incontri durante l’apertura della mostra: 12/9 - Lu-cia Tassi ha parlato del patrimonio pittorico de luogo; 14/9 – il giornalista Mario Lugari con il libro “Viaggio senti-mentale nella Bassa”; 19/9 – Carlo Barbieri ha parlato sul restauro degli affreschi del Correggio, che egli ha condotto nel Duomo di Parma; 20/9 – Sarà Lia Gualdi a porre l’ac-cento sulle attività artistiche a Cavezzo.Domenica 22 settembre, serata di chiusura, con proiezione video su Sant’Anna realizzato da Roberta Ghiselli.

M.Fuoco, Gazzetta di Modena 13 settembre 2013

Il patrimonio architettonico di Cavezzo e l’architetto Giacomo Masirelatore: Gian Luca Tusini - docente Università degli Studi di Bologna

Il restauro degli affreschi (il Correggio) relatore: Carlo Barbieri - restauratore in Modena

Attività artistiche negli anni a Cavezzorelatrice: Lia Gualdi già Assessore alla Cultura a Cavezzo

Proiezione video su S.Anna realizzato da Roberta Ghiselli

Patrimonio pittorico nelle chiese di Cavezzorelatrice: Lucia Tassi - docente d’arte, scrittrice

Viaggio sentimentale nella Bassarelatore: Mario B. Lugari - giornalista, scrittore

CdA SOLIDARIETÀ:

Incontri con l’arte

La PASSIONE esiste per permettere a persone ordinarie di fare cose straordinarie

La chiesa di Sant’Agnese si raggiunge dal centro per via Emilia Est (verso Bologna), via Valdrighi a p.le Riccò

Provincia di Modena

Centro Studi L.A.MuratoriModena

ARTESTUDIO eventi

Compagnia dell’ArteMODENA

organizzazione:

Compagnia dell’ArteMODENA

I concerti del Circolo degli ArtistiI concerti del Circolo degli ArtistiI concerti del Circolo degli ArtistiI concerti del Circolo degli ArtistiI concerti del Circolo degli Artisti

Quartettopatrocinio :

Sara BertuccelliDonata MatteiFederica SainaghiDavide Burani

8 dicembre 2013 ingresso ore 15,00

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Ric

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6 gennaio 2014 - ingresso ore 15,00

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Quartetto “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem” “Arpe Diem”Concerto per un Nuovo AnnoConcerto per un Nuovo Anno

concerto di arpe

Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori

a sostegno di Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori

direttoreM° Giulia Manicardi

Arpa: M° Davide Burani

Concerto degli AuguriConcerto degli AuguriCoro Femminile

Luigi GazzottiCoro Femminile

Luigi Gazzotti

A sostegno dell’Associazione CID Curare il dolore

Lucia Tassi e Roberta Ghiselli che hanno collaborato per tutta la manifestazione

Da un incontro con Gian-carlo Corrado nella sede del CdA di Modena in occasio-

ne della presentazione del libro “Solo 99” di Lucia Tassi sulla chiesa di Ca-

vezzo, è nato l’accordo per l’organizzazione di “Arte

per ricostruire l’Arte”. 5° evento di solidarietà organizzato dal CdA di

Modena a favore delle zone colpite dal sisma del 2012.

n. 11-12 novembre-dicembre 2013 OLD GALLERY

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ORGANIZZAZIONE e INFO: CdA MODENA 059-214161 • 335-5337176 • www.circolodegliartistimodena.it

Il Circolo degli Artisti di Modena in collaborazione con Casa degli Artisti di Tenno (TN) • Centro Studi L.A.Muratori - Modena • Artestudio Eventi - Modena • Compagnia dell’Arte - Modena e il patrocinio della Provincia di Modena, Assessorato alla Cultura

CONCORSO DI FOTOGRAFIA

promuove e organizza il concorso fotografi co

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LA MONTAGNApaesaggio: torrenti, laghi, boschi, sentieri, colori nelle stagioni -borghi e casolari - il lavoro - gli animali - lo sport - le escursioni

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1 - Il concorso è esclusivamente per stampe a colori al quale possono partecipare tutti. 2 - Il tema del concorso è “LA MONTAGNA: paesaggio: torrenti, laghi, boschi, sentieri, colori nelle stagioni - bor-ghi e casolari - il lavoro - gli animali - lo sport - le escursioni”. Saranno pertanto accettate fotografi e con questi soggetti. 3 - Ogni concorrente può partecipare con 2 o 4 opere che dovranno essere di 20x30 cm. e dovranno essere monta-te su cartoncino rigido di cm. 30x40 provvisti di attaccaglia per l’esposizione. Dovranno inoltre riportare sul re-tro: nome, cognome, indirizzo postale, telefono, titolo (obbligatorio). Le opere che non rispettano le sopradette in-dicazioni saranno escluse dal concorso. Saranno accettati, con selezione, un massimo di 100 autori.4 - L’iscrizione al concorso è gratuita e le opere, corredate della scheda di partecipazione debitamente compilata e fi rmata, dovranno essere consegnate entro e non oltre il 20 gennaio 2014 al seguente indirizzo: CIRCOLO degli ARTISTI, Via Castel Maraldo 19/C - 41121 Modena, orari 16,30-19 dal mercoledì alla domenica dal mese di otto-bre 2013. Farà fede la data del timbro postale. (indicare sulla busta data di invio). 5 - La valutazione delle opere sarà effettuata da una Commissione composta da rappresentanti delle organizzazioni e artisti professionisti con giudizio insindacabile e inappellabile. Il conteggio dei punti per la classifi ca sarà sulle singole opere (non cumulativo). Le opere dovranno rappresentare esclusivamente lo “scatto” senza manipo-lazioni con computer e affi ni, pena l’esclusione dalla premiazione. (L’organizzazione ritiene che la soddisfazio-ne degli autori sia di vedere esposta un’opera realizzata per l’inquadratura e l’originalità non truccata).6 - Ogni autore è responsabile di quanto forma oggetto delle proprie immagini, che in ogni modo non dovranno essere offensive né per popoli né per la pubblica decenza, e autorizza la diffusione delle stesse con qualsiasi mez-zo e su qualsiasi supporto garantendo che le stesse opere non sono gravate di qualsivoglia diritto di riproduzione. 7 - Le opere presentate non ammesse o giunte fuori termine dovranno essere ritirate personalmente a fi ne manife-stazione o saranno restituite su richiesta e a spese dei partecipanti. Le opere ammesse rimarranno di proprietà dell’organizzazione e saranno utilizzate per l’allestimento di eventuali esposizioni. 8 - Premiazione: ai primi tre classifi cati, sarà dedicata una mostra personale in apposito spazio del Centro Studi “L. A. Muratori” di Modena con la Direzione del quale si dovranno prendere accordi. Altri premi consistenti in mate-riale vario ed altro saranno messi a disposizione da Enti e Ditte che collaborano. Un premio speciale andrà alla migliore foto sul “Borgo Medievale” di Tenno - Trento, che consisterà in una piccola mostra personale nella sede della Casa degli Artisti e un soggiorno di due giorni a pensione completa per due per-sone presso un albergo nella zona del borgo in occasione dell’inaugurazione della personale.9 -Per il solo fatto di aderire al concorso i partecipanti dichiarano di accettare le norme del presente regolamento e di sollevare da ogni e qualsiasi responsabilità gli organizzatori in ordine a danni, furti, smarrimenti, ecc., assicu-rando, eventualmente, le proprie opere personalmente. Autorizzano altresì il trattamento dei propri dati persona-li ai fi ni di una maggiore informazione e diffusione della manifestazione e per scopi istituzionali (legge 196/2003 - tutela della privacy).

7Il CdA di Modena collabora con enti e associazioni per l’organizzazione di manifestazioni culturali, artistiche e di solidarietà

www.circolodegliartistimodena.it • info@circolodegliartistimodena.it

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Il Cda di Modena collabora con enti e associazioni per l’organizzazione di manifestazioni culturali, artistiche e di solidarietà

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Giovanni Capucci“Di là dal ponte. Storie, perso-naggi, poesie e ricette da un paese chiamato Fellicarolo”

Colombini Editore

sabato 25 gen. 2014 ore 17,30

Valter Frazzoli

“Il gelataio di Cadice”

Colombini editore

sabato 16 nov. 2013 - ore 17,30

INCONTRO CON L’AUTORE

Beppe Zagaglia

“Ricordi di scuola”

Ed. Il Fiorino

domenica 15 dic. 2013 - ore 17,30

Ricordi scuola

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(SALA DELLE RIUNIONI)

Paola Giovetti

“Nel nome del Dio del Sole”

Edizioni Segno

sabato 18 gen. 2014 - ore 17,30

Questo romanzo racconta una storia moderna che per una serie di avventure si aggancia al tempo del “faraone eretico” Akhenaton, al quale è attribuita la prima visione monoteistica della storia.

CONVERSAZIONI a cura di Antonio Mascello

Sabato 21 dicembre 2013, ore 17,30 STORIA DI UN DELITTO IRRISOLTO

Il Cavalier d’Arpino, un caso di “lupara bianca” perpetrato dalla critica? Il “Cavalier d’Arpino” fu, di gran lunga, l’artista più stimato e pagato ai tempo suoi. Poi, come tutti, morì e, di colpo, scattò un’universale “damnatio memorie”, tanto che, anche nel suo paese (Arpino, un borgo non da poco: fu patria, oltre che sua, di Cicerone e di Caio Mario), prati-camente nessuno ne parla? Perchè? Che ha fatto?

Sabato 15 febbraio 2014, ore 17,30 VIA MARGUTTA

La celebre strada romana che, negli anni buoni della rinascita italiana, dopo i disastri della seconda guerra mon-diale, ritenne per un attimo di essere l’ombelico culturale del mondo, ha una storia lunga, certo in parte casuale. Partiamo dalla visita a Roma di un giovanotto, venuto dal nord per conoscere la pittura dei grandi italiani, in specie Caravaggio...

Come negli anni precedenti in occasione della “Maratona d’Italia” il Circolo degli Artisti di Modena, in collaborazione con l’associazione TerraeNovae, dona un’opera eseguita appositamente da un artista per conto dello stesso circolo. L’opera, che interpreta liberamente il mito Ferrari, viene consegnata alcuni minuti prima della partenza al Sindaco di Maranello.Il dipinto “Quando un sogno può diventare un mito”, con tante raffi gurazio-ni che richiamano al ‘Cavallino’, realizzato dalla pittrice formiginese Sil-via Tassoni del CdA, andrà esposto in permanenza all’interno del Municipio di Maranello nelle sale appositamente allestite del Museo Civico. (G.C.)

Maranello. Silvia Tassoni alla “Maratona d’Italia”

SALA DELLE

RIUNIONI

“Quando un sogno può diventare un mito” Silvia Tassoni consegna il dipinto all’architetto L.Bursi, Sindaco di Maranello

30 ottobre10 novembre 2013

“Barche e capanni in valle”

SERGIO BIGARELLI

mostra personale

MODENA ZOCCA VIGNOLA FUSIGNANO

INFO e prenotazioni tel: 059 214333 - 345-8450413 info@grandezzemeraviglie - www.grandezzemeraviglie.it

Festival Musicale EstenseXVI 3 settembre 13 dicembre

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