1_Sistemi Elettronici a Radio-Frequenza (PLL 1 ORDINE)-4
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7/21/2019 1_Sistemi Elettronici a Radio-Frequenza (PLL 1 ORDINE)-4
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PLL
Nell’analisi generale di uno schema a blocchi di un ricevitore (cfr. Introduzione) si era visto come l’oscillazione locale,
generata all’interno del ricevitore avesse un’importanza fondamentale ai fini della traslazione del segnale ad una frequenza
intermedia . Si era visto inoltre che un eventuale rumore di fase in un oscillatore potesse influire negativamente sullacatena, in quanto l’amplificatore a frequenza intermedia non amplifica più il segnale alla frequenza che vorremmo venisse
amplificata, cioè , ma un altro segnale a frequenza , dove il termine rappresenta la variazione di intorno al suo valore nominale .
In sistemi FDMA se è molto elevato c’è il rischio di sbagliare addirittura canale, e ciò comporta vincoli moltostringenti sulla stabilità della frequenza dell’oscillatore locale.
Si può dimostrare che se lo spettro dell’uscita di un oscillatore locale ideale è un impulso su , in un oscillatore realelo spettro è di tipo a campana intorno alla frequenza nominale.
Il PLL è un circuito reazionato in cui l’uscita è forzata ad essere istantaneamente in fase con l’ingresso. Uno schema a
blocchi essenziale è il seguente:
dove
il phase-detector possiede in ingresso due sinusoidi, ne valuta la differenza tra le fasi istantanee e presenta all’uscita
una tensione di errore proporzionale alla differenza ricavata. Se la differenza è nulla il segnale di errore ènullo.
Il VCO (Voltage Controlled Oscillator) è un blocco che presenta in uscita una sinusoide con frequenza
modificabile in base al segnale in ingresso.
Vedremo tra poco come il PLL sia essenziale per la realizzazione di un oscillatore locale stabile in frequenza. Una primaproblematica che si pone nella progettazione di un PLL è la realizzazione del phase-detector. In effetti non è immediato il
calcolo dello sfasamento di due segnali periodici. Già è più semplice calcolare se i segnali sono di tipo logico:
un modo per calcolare lo sfasamento è attraverso il prodotto dei segnali di ingresso. Infatti, indicati con il segnale
di input e con il segnale di reazione, si ha:
t
t
VCO
INPUTPhase
detector
OUTPUT
OSCILLATORE IDEALE OSCILLATORE REALE
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PLL
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Attraverso un’operazione di filtraggio con un passa-basso (LPF) si elimina il termine a frequenza e quello che resta
è l’errore di fase. Si noti, a proposito di filtraggio, che per riuscire ad eliminare il termine indesiderato bisogna realizzare un
filtro che lasci passare frequenze , per cui questa operazione può essere effettuata tanto più precisamente quanto più le
variazioni di
nel tempo sono lente rispetto a quelle di una sinusoide a frequenza
. Una volta ricavato
, si può
dimensionare il sistema in modo che all’uscita del VCO ci sia una rete sfasatrice di . In effetti, coerentemente conquanto detto prima, se il segnale di errore è nullo, allora il PLL non modifica la frequenza di oscillazione del
VCO. Ma segnale di errore nullo equivale a dire che , ovvero che le sinusoidi di ingresso sono tra loro in quadratura.Opportune reti sfasatrici serviranno ad ottenere in uscita le fasi desiderate.
Un problema in questa realizzazione consiste nei limiti sulle linearità del PLL. In effetti, per piccoli valori di intorno a
Il valore del coseno può essere approssimato all’angolo , il che equivale a linearizzare la curva intorno a .
Questa linearizzazione è accettabile per piccole variazioni di . Anche se problemi di non linearità si possono presentare,supponiamo, per il momento, che il phase-detector riesca perfettamente a valutare lo sfasamento istantaneo dei segnali iningresso:
PLL del 1° ordine
Consideriamo il circuito (a blocchi) costituente il PLL e studiamone le caratteristiche dal punto di vista della controreazione.
Prendiamo come segnale di ingresso la fase del segnale di ingresso e come uscita la fase del segnale di uscita.
In questo modo il phase-detector può essere identificato come un comparatore che effettua la differenza tra e .
In cascata al comparatore includiamo un blocco che realizza, per il momento, un semplice guadagno per il segnale - , e fornisce in uscita il vero e proprio segnale di errore .Un blocco con cui realizzare l’oscillatore controllato in tensione può essere un integratore. In effetti si vuole che la
pulsazione del segnale in uscita sia, a meno di un valore nominale , proporzionale al segnale di errore . Ciòsignifica che deve essere:
Poiché lo schema che stiamo realizzando lavora sulle fasi, il VCO dovrà avere in ingresso e fornire in uscita , percui:
e ancora, siccome siamo interessati esclusivamente alle variazioni delle fasi nel tempo, e non ai valori nominali, lo schema ablocchi del PLL (nel dominio del tempo) sarà:
+
-
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dove è in generale la risposta impulsiva del blocco a valle del comparatore, è il guadagno dello stesso blocco, e è il guadagno dell’integratore. Passando nel dominio di Laplace:
dove:
l’integratore è stato sostituito da un blocco con funzione di trasferimento , per le proprietà della trasformata diLaplace;
la trasformazione è stata effettuata nell’ipotesi di linearità del phase-detector.
Iniziamo ora lo studio di un PLL del primo ordine, per il quale . Lo schema precedente mostra che dal punto di vista delle fasi il PLL è un sistema a retroazione unitaria con guadagno di anello pari a:
Le funzioni di trasferimento più importanti sono
Si noti che la funzione di rete è un filtro passa-basso del primo ordine, e ciò giustifica il nome di questo PLL. Inoltre
osserviamo che presenta una frequenza di taglio e quindi una banda di funzionamento. Chi decide la banda è ilguadagno d’anello.
Il fatto che questo sistema abbia un solo polo nell’origine caratterizza l’errore di uscita alle variazioni del segnale in ingresso.Infatti dalla teoria dei sistemi:
Ciò significa che se il segnale in ingresso, che ha frequenza nominale costante, ha un salto di fase, il segnale di uscita, aregime, riesce ad inseguire la fase dell’ingresso:
ciò si può vedere tramite il teorema del limite centrale: se , cioè il segnale è agganciato allora per variazioni di
ingresso e a regime
Se invece il segnale in ingresso presenta un salto di frequenza, per cui per , ovvero per , allora il sistema non riesce a agganciarsi completamente a , per cui presenterà in uscita unerrore costante:
t
t
+
-
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il calcolo dell’errore costante, per salti di frequenza, si può effettuare ancora tramite il teorema del limite centrale:
in cui l’errore è tanto più piccolo quanto più grande è il guadagno e dove:
In quanto è un gradino di ampiezza ed ha trasformata di Laplace pari a . In definitiva il PLL del primo
ordine risponde a variazioni a gradino di frequenza con un errore pari a .
Da qui si vede come il prodotto gioca un ruolo fondamentale per quanto riguarda il progetto del PLL, in quanto è vincolato dal massimo errore ammissibile.
Rumore nel PLL del 1° ordine
Per i nostri scopi il PLL avrà come segnale in ingresso un riferimento sinusoidale a una ben precisa frequenza. Il riferimento,che può provenire da un quarzo, ha unì’elevata stabilità in frequenza. Tuttavia, la frequenza dell’oscillazione sarà
caratterizzata da una varianza, tanto più piccola quanto più stabile è il quarzo.
Tale varianza rappresenta la descrizione di un processo aleatorio che ai fini del nostro sistema rappresenta un vero e proprio
disturbo, che indicheremo con . Tale disturbo è sovrapposto all’ingresso, ed avrà quindi una funzione di rete uguale a
quella dell’ingresso:
Del disturbo , essendo aleatorio, potrò disegnarne la distribuzione spettrale in uscita
Un’altra sorgente di rumore è l’oscillatore. In effetti un VCO introduce rumore di fase e tale rumore rappresenta un punto
cruciale nella progettazione dei PLL. Questo rumore, che indicheremo con , può essere inserito nello schema delPLL come in figura:
A causa della linearità del sistema, possiamo calcolare la funzione di rete relativa al solo rumore di uscita ,
spegnendo i generatori e . Si ottiene:
+
-
+ +
t
t
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da cui
Il rumore in uscita viene corretto da fino alla frequenza di taglio , cioè entro la banda, dopo no! Per
diminuire il rumore conviene fare la banda maggiore possibile. Si nota, dalla valutazione di all’interno delle funzioni di
rete relative al rumore trovate, che per contrastare gli effetti di e sull’uscita bisogna ricorrere a
dimensionamenti opposti di . Ciò limita fortemente il progettista.
PLL come demodulatore FM
Supponiamo di mettere in ingresso al PLL un segnale modulato in frequenza. Se indichiamo con tale segnale, si avrà:
dove è l’indice di modulazione di frequenza. Nello schema a blocchi con cui abbiamo identificato il PLL in ingresso sarà
presente la fase istantanea:
ed il segnale utile che contiene l’informazione sarà:
In trasformata di Laplace, il segnale di errore sarà
È possibile passare nel dominio della frequenza ottenendo
Nelle ipotesi in cui , cioè , e dunque , è possibile isolare il segnale utile, ovverocompletare la demodulazione di frequenza
Stabilità di un PLL del 1° ordine
La stabilità di un PLL del 1° ordine può essere studiata a partire dalla funzione di rete del guadagno d’anello:
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e dal tracciamento dei diagrammi di Bode e di Nyquist:
poiché non ci sono rotazioni del diagramma di Nyquist intorno al punto critico il sistema è sicuramente stabile.