19-01-12 RASSEGNA STAMPA · 19-01-11 riso, al via la procedura per ripristinare i dazi agronotizie...

8
19-01-12 RASSEGNA STAMPA 19-01-11 DATI ISTAT, ALIMENTARE IN CONTROTENDENZA +1,5% RISPETTO AI PRIMI UNDICI MESI DEL 2017 Agrisole 19-01-11 NELLA SFERA DI CRISTALLO - IL TREND DEI CEREALI Agronotizie 19-01-11 RISO, AL VIA LA PROCEDURA PER RIPRISTINARE I DAZI Agronotizie 19-01-12 NEGOZIATI CINA-USA RAPPORTI PIU’ DISTESI Il Sole 24 Ore 19-01-12 UN GRANDE AIUTO I DAZI SUL RISO DALL’ASIA, MA ORA DOBBIAMO DAVVERO FARE SQUADRA La Stampa ed. Vercelli 19-01-12 EMILIA ROMAGNA SUL PODIO PER IL GRANO Qn 19-01-12 LA FORZA DEL GRANO – CESAC SI ACCORDA CON LA BARILLA Il Resto del Carlino

Transcript of 19-01-12 RASSEGNA STAMPA · 19-01-11 riso, al via la procedura per ripristinare i dazi agronotizie...

Page 1: 19-01-12 RASSEGNA STAMPA · 19-01-11 riso, al via la procedura per ripristinare i dazi agronotizie 19-01-12 negoziati cina-usa rapporti piu’ distesi il sole 24 ore 19-01-12 un grande

19-01-12RASSEGNASTAMPA19-01-11DATIISTAT,ALIMENTAREINCONTROTENDENZA+1,5%RISPETTOAIPRIMIUNDICIMESIDEL2017Agrisole19-01-11NELLASFERADICRISTALLO-ILTRENDDEICEREALIAgronotizie19-01-11RISO,ALVIALAPROCEDURAPERRIPRISTINAREIDAZIAgronotizie19-01-12NEGOZIATICINA-USARAPPORTIPIU’DISTESIIlSole24Ore19-01-12UNGRANDEAIUTOIDAZISULRISODALL’ASIA,MAORADOBBIAMODAVVEROFARESQUADRALaStampaed.Vercelli19-01-12EMILIAROMAGNASULPODIOPERILGRANOQn19-01-12LAFORZADELGRANO–CESACSIACCORDACONLABARILLAIlRestodelCarlino

Page 2: 19-01-12 RASSEGNA STAMPA · 19-01-11 riso, al via la procedura per ripristinare i dazi agronotizie 19-01-12 negoziati cina-usa rapporti piu’ distesi il sole 24 ore 19-01-12 un grande

19-01-11  

Dati Istat, alimentare in controtendenza: +1,5% rispetto ai primi undici mesi del 2017 S.Mar.

Vacondio (Federalimentare): «Nonostante il trend, il rischio recessione ci preoccupa: è necessario un intervento politico»

Con un +2,7% sul novembre 2017 e un +1,5% progressivo del settore sugli undici mesi rispetto al gennaio-novembre 2017, l’industria alimentare si conferma un settore in crescita e distante dai trend del totale industria che, invece, hanno registrato un -2,6% rispetto al novembre del 2017 e una perdita di mezzo punto, flettendo repentinamente dal +1,7% dei 10 mesi, al +1,2% degli 11 mesi. E’ quanto emerge dai dati Itat diffusi oggi. «I dati Istat evidenziano ancora una volta le doti anticicliche del settore rispetto al totale industria - ha commentato il presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio - ma nonostante i numeri positivi del settore alimentare, la tendenza del totale industria non può che preoccuparci».«Per scongiurare il rischio recessione e far sì che i numeri negativi restino un caso isolato, è necessario un aiuto politico, tanto nell’export quanto nei consumi interni. Per questo ribadiamo più che mai la nostra contrarietà all’ipotesi di un aumento Iva nel 2020, che non farebbe altro che aumentare la disuguaglianza del Paese e demolire i consumi interni».

 

Page 3: 19-01-12 RASSEGNA STAMPA · 19-01-11 riso, al via la procedura per ripristinare i dazi agronotizie 19-01-12 negoziati cina-usa rapporti piu’ distesi il sole 24 ore 19-01-12 un grande

19-01-11  

Nella sfera di cristallo: il trend dei cereali Le  previsioni  degli  analisti  internazionali  prevedono  tendenze  rialziste  per  il  grano  perlomeno  fino  alla  prossima  estate.  Meno  brillanti  i  mercati  di  mais  e  soia  

di Duccio Caccioni

L'inizio dell'anno è tempo di oroscopi, pronostici e almanacchi, e anche noi diamo una sbirciata alla sfera di cristallo. Secondo gli analisti di mercato il trend per le quotazioni del grano nel 2019 dovrebbe essere in rialzo. Nel 2018 si è infatti verificato un leggero calo di produzione accoppiato a una netta riduzione (-25%) degli stock giacenti nei paesi esportatori. Le previsioni Usda per la stagione 2018-2019 parlano di 5,10 dollari a bushel (contro i 4,6 USD del 2017-2018), previsione che per ora appare azzeccata: in effetti a Chicago il mercato ha riaperto a 5,19 dollari. La tendenza dovrebbe continuare perlomeno fino a giugno/luglio. Le previsioni riguardanti i seminativi sono invece in aumento e il potenziale aumento dell'offerta potrebbe poi causare uno "sgonfiamento" del mercato. Per il mais si prevede una certa tendenza al ribasso vista la forte pressione causata dalle produzioni statunitensi e ucraine, a cui si somma una stima in incremento per le semine mondiali del 2019. Più difficile prevedere il mercato della soia, legato come noto alle ubbie di Bush e del suo corrispondente cinese. In molti prevedono tuttavia una tendenza al calo delle quotazioni: le riduzioni delle semine negli Usa sarebbero più che compensate dai paesi Sud americani (nella logica del: piatto ricco, mi ci ficco). E adesso ci togliamo il turbante da indovino: dalla prossima settimana torniamo alla cronaca.  

Page 4: 19-01-12 RASSEGNA STAMPA · 19-01-11 riso, al via la procedura per ripristinare i dazi agronotizie 19-01-12 negoziati cina-usa rapporti piu’ distesi il sole 24 ore 19-01-12 un grande

19-01-11  

Riso, al via la procedura per ripristinare i dazi Torneranno  in  vigore  sulle  importazioni  del  cereale  proveniente  dalla  Cambogia  e  dalla  Birmania  (ex  Myanmar).  La  conclusione  della  procedura  è  prevista  per  il  prossimo  16  gennaio    E' stata avviata dalla Commissione europea la procedura per il ripristino dei dazi alle importazioni di riso proveniente dalla Cambogia e dalla Birmania (ex Myanmar). Come si legge in un comunicato di Coldiretti, salvo colpi di scena la procedura si concluderà mercoledì 16 gennaio prossimo a seguito dell'adozione del regolamento con procedura scritta per l'entrata in vigore il giorno successivo la pubblicazione. Previsto un periodo di reintroduzione dei dazi solo sul riso indica lavorato per un periodo non superiore a tre anni, specifica la nota di Coldiretti, con un valore scalare dell'importo stesso da 175 euro a tonnellata nel 2019, 150 euro a tonnellata nel 2020 e 125 euro a tonnellata nel 2021; una proroga è possibile ove sia giustificata da particolari circostanze. La notizia dell'avvio della procedura ha visto la soddisfazione del presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, che ha sottolineato "ora occorre lavorare per estendere anche al riso non lavorato". Anche Fabio Rolfi, assessore all'Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi della Regione Lombardia plaude all'annuncio: "Ottimo. I 1.800 produttori lombardi attendono l'approvazione definitiva, che dovrebbe avvenire nel giro di una settimana. L'importazione di riso asiatico tra il 2012 e il 2017 è aumentata esponenzialmente fino a incidere per più del 30 per cento sulle importazioni e la produzione Ue e i prezzi sono crollati del 40 per cento - aggiunge Rolfi -. L'Europa finalmente riconosce, con grave ritardo, i devastanti danni economici. La vera sfida del futuro per il riso lombardo, che rappresenta oltre il 40 per cento della produzione nazionale, - ha concluso Rolfi - sarà quella relativa alla certificazione di qualità e alla promozione commerciale".  

Page 5: 19-01-12 RASSEGNA STAMPA · 19-01-11 riso, al via la procedura per ripristinare i dazi agronotizie 19-01-12 negoziati cina-usa rapporti piu’ distesi il sole 24 ore 19-01-12 un grande

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Data 12/01/2019

Pagina 9

Foglio 1

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

N. 847 | SABATO 12 GENNAIO 2019 Plus24 - Il Sole 24 Ore | 9

risparmio & investimentiasset allocation

Titoli Faang e tecnologici ancora sotto pressioneSettori penalizzatida tensioni commercialie timori sulla crescitaUsa, ma i fondamentaliper gli esperti sono solidi

L’Aspettando Godot della crisi di Borsadi Marco lo Conte

G li operatori di mercato damesi sono preparati.Anzi, attendono con un

po’ di ansia un forte storno sui mercati. I segnali ci sono tutti: la deglobalizzazione avviata dopo il voto su Brexit e l’elezione di Trump, che mette a rischio i commerci globali e quindi tutto il Pil derivante dall’export (salvo accordi Usa-Cina sui dazi). Recessione globale incipiente e messa a rischio dei conti pubblici anche di paesi meno disastrati come l’Italia e instabilità politica geopolitica conseguente. Per non parlare delle banche centrali la cui luce, usata come un faro negli ultimi anni per tracciare la rotta dei mercati, potrebbe appannarsi (vedi scadenza del mandato di Mario Draghi e le invasioni nel campo di Powell). Poi c’è il dato statistico: dal marzo del 2009 le Borse registrano un rialzo quasi indisturbato. Siamo a due mesi dal record 1991-2001. E già si conta un anno solare, il 2018, in cui la liquidità ha battuto azioni e bond. In questo “Aspettando Godot” dei mercati, qualcuno - con raro senso scaramantico - ha già definito “salutare” un possibile draw down. L’elmetto è calzato ma la guerra (metaforicamente parlando) ancora per fortuna non si vede. Anche perchè nell’attesa i portafogli si sono riposizionati e sono aumentate diversificazionee decorrelazione. Ma il pubblico retail, quando (e se) accadrà, si riproporrà la domanda «che fare?». Le risposte sono - non a caso - pronte. E inequivocabili (anche se da adattare). L’economista comportamentale Ruggero Bertelli ha messo a confronto i risultati di tre strategie di portafoglio da 100mila euro negli ultimi 20 anni: 1) investimento progressivo sullo S&P500 solo quando si apre un drawdown e finché non si chiude; 2) investimento dopo che il drawdown si è chiuso e finché il mercato sale; 3) investimento dello stesso importo ogni mese indipendentemente dall’andamento del mercato (Pac). Ha reso di più (+6,01%) la prima strategia, ma richiede più fegato rispetto alla seconda (+3,83%). Entrambe hanno bisogno di una manutenzione decisamente superiore al Pac, che ha portato a casa un +5,76% annuo senza grossi patimenti. Lo studio è articolato ma conferma regole antiche sul lungo termine, la pazienza e quella più banale e importante: si guadagna quando si compra a poco e si vende a tanto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

soldi in testa

Gaia Giorgio Fedi

+ I timori legati alla guerra dei dazie al possibile rallentamento del-l’economia Usa hanno colpito il set-tore tecnologico nel 2018. E hannopatito anche i titoli Faang (Face-book, Amazon, Apple, Netflix e Goo-gle/Alphabet), che nel 2017 avevanofatto faville. Apple è crollata dopoaver tagliato le stime a causa delladebolezza della domanda in Cina,dovuta anche alle tensioni commer-ciali tra Washington e Pechino. Fa-cebook è stata colpita dallo scandaloCambridge Analytica e dal timore diinterventi regolatori, mentre su Al-phabet (la controllante di Google)hanno pesato i timori di una strettasulla privacy dei dati, essenziali nelbusiness model della società. Maper gli esperti i fondamentali di que-sti titoli sono solidi.

«Non vediamo i Faang come ungruppo omogeneo, perché ciascunoha un profilo di crescita e di genera-zione di utili molto diverso», osservaAmit Kumar, gestore azionario Usa di Columbia Threadneedle Invest-ments. Secondo il gestore, tutti i tito-li hanno bilanci e liquidità solidi(tranne Netflix, che però è il titolo cheè andato meglio). «Abbiamo una po-sizione di lungo termine su Alphabet

e Amazon perché pensiamo che ab-biano degli straordinari outlook, eabbiamo iniziato a ricostruire posi-zioni su Apple e Facebook dopo la re-cente correzione di mercato», com-menta Kumar. Anche il resto del pa-norama tecnologico resta interes-sante: per la forte liquidità e perchécomprende i leader della prossimarivoluzione industriale, in campi co-me l’intelligenza artificiale, le auto aguida autonoma, l’healthcare, il cloud. «I sensori, i robot e le videoca-mere attivate dalla rete hanno giàiniziato ad alimentare la rivoluzionedel prossimo decennio nella mani-fattura, nel packaging e nella logisti-ca», commenta Kumar, ricordandoche ci vorranno anche software e se-miconduttori per far funzionare imotori di questo tsunami industria-le. Certo, i timori che hanno innesca-to la recente volatilità continuano agettare un’ombra sul mercato. Per esempio, sulla correzione ha pesatomolto la paura che «il ciclo economi-co americano stia arrivando a finecorsa», osserva Fabrizio Santin, in-vestment manager di Pictet A.M.. «Rispetto alle recenti correzioni, i ti-toli tecnologici ora non sono immu-ni da perdite poiché il ciclo di crescitadegli utili, considerato fino a pochimesi fa come “secolare” , inizia a es-sere messo in dubbio», prosegueSantin. Ora sarà importante monito-rare la stagione degli utili, per capirel’andamento dei prossimi trimestri eattendere sviluppi sulle tensionicommerciali tra Usa e Cina, che per ilmanager di Pictet potrebbero vedereun riavvicinamento tra le parti. Ma va detto che oggi le valutazioni azio-narie sono a livelli ben più attraentirispetto a un anno fa. «Se valutiamoil rapporto P/e dell’indice Msci a 12mesi rispetto ai massimi del 2018, siamo scesi di quasi il 30%; per avereun termine di paragone, nel 2008questa misura era scesa del 45%», di-ce Santin, deducendo che il mercatoabbia già prezzato un forte rallenta-mento della crescita nei prossimi 12mesi. Chi ritiene che i timori di unarecessione a inizio 2020 «siano esa-gerati e che la recente correzione siastata esacerbata da un contesto di li-quidità scarsa si ritrova delle oppor-tunità di acquisto interessanti suimercati finanziari», aggiunge.

Ma come investire su Faang e tec-nologici? Soprattutto per i piccoli ri-sparmiatori è sempre preferibile non puntare sui singoli titoli ma sustrumenti diversificati, come fondied Etf. In ogni caso, secondo Santin«il settore IT è alla portata degli inve-stitori anche retail ed è già ampia-mente presente nei portafogli: chi acquista l’indice S&P500 sta indiret-tamente acquistando anche il setto-re IT che pesa per oltre il 30% sull’in-dice; situazione simile sul compartoemergente, dove negli ultimi anni ilpeso dell’IT è aumentato a scapito dimaterie prime ed energy».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L'andamento dei Faang

Base 29/12/2017=0

facebook

apple

amazon

netflix

alphabet

29/12/2017 08/01/2019

0

-40

40

80

120

-19,2%

-10,9%

+3,0%

+41,7%

+66,8%

Negoziati Cina-Usa,rapporti più distesi

+ I segnali di progresso sui nego-ziati commerciali tra Washingtone Pechino arrivati nei giorni scorsi,che hanno fatto lievitare l’ottimi-smo dei mercati sulla possibilità diun accordo, sono un buon segnaleper i tecnologici. Uno degli aspettiche più ha pesato sul settore in ge-nerale sono state infatti le tensionicommerciali tra gli Usa e la Cina. Inprimo luogo perché una guerra deidazi alla lunga produce un rallen-tamento della crescita globale, coneffetti negativi su settori ciclici, co-me appunto il tech. E poi c’è l’effet-to diretto legato all’export verso laCina, che viene ovviamente de-presso dalle tariffe che innalzano ilprezzo dei prodotti esportati de-primendone le vendite.

Ma c’è dell’altro: «I dazi hannoeffetti dirompenti anche sulle ca-tene di approvvigionamento»,spiega Chris Kushlis, creditanalyst di T. Rowe Price. Per esem-pio, le società cinesi di vari settoriche cercano eccellenze tecnologi-che trovano difficile acquistarledagli Stati Uniti a causa dei dazi edi altre restrizioni. E non bisognadimenticare che spesso le societàtecnologiche Usa producono concomponenti e materiali importatidalla Cina, che i dazi rendono più

esosi facendo quindi lievitare i co-sti produttivi. «La complessitàdelle catene di approvvigiona-mento rende difficile quantificareprecisamente l’impatto dei dazi»,sottolinea Kushlis.

Uno dei settori sui quali si sononutriti i maggiori timori sono statii semiconduttori, i principali indi-ziati a essere colpiti da dazi cinesiin caso di inasprimento dellaguerra commerciale. Ha patito an-che Apple, esposta non solo aglieffetti dello sconvolgimento dellecatene di approvvigionamentoma anche alle dinamiche della do-manda di prodotti dalla Cina. Su-gli altri quattro Faang invece i ti-mori legati alle tensioni commer-ciali non hanno attecchito: anzi,per gli addetti ai lavori Facebook,Amazon, Netflix e Alphabet/Goo-gle sono addirittura un porto sicu-ro, all’interno del settore tecnolo-gico, contro i contraccolpi dellaguerra dei dazi, perché non hannouna forte presenza in Cina e sonopiù fornitori di servizi che gruppimanifatturieri.

In ogni caso oggi le prospetti-ve sembrano più rosee. I nego-ziati dei giorni scorsi a Pechino sisono chiusi in ritardo – un se-gnale interpretato come indica-tivo della volontà di procedere inmodo costruttivo – e la Cina haribadito il suo impegno a com-prare ampie quantità di prodottiagricoli, energetici e manifattu-rieri dagli Usa. — G.G.F.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ma Facebook, Amazon,Netflix e Google non temono le tariffe

le differenzecon il passato

La volatilità e la correzione di fine anno sui tecnologici non devono spaventare: per gli esperti non è una riedizione dello scoppio della bolla internet del 2000. Oggi i fondamentali sono più solidi. Come sottolineano gli esperti di Columbia Threadneedle dal 2001 a oggi i ricavi delle 66 società tech dell’indice S&P500 sono triplicati e valgono 1.100 mld $. Nel 2001 un terzo di queste società tech non produceva utili, mentre oggi c’è solo un titolo in queste condizioni. Alcuni dei titoli della pattuglia tech sono inoltre quelli che guidano la rivoluzione tecnologica nell’intelligenza artificiale, nelle auto a guida autonoma e nell’healthcare. Da Capital Group fanno notare che se ai tempi della bolla internet le valutazioni erano insensatamente stellari, oggi i multipli di una società come Facebook sono allineati a titoli del largo consumo come P&G.

VkVSIyMjVm9sb0Vhc3lSZWFkZXJfTW9ucmlmIyMjZDExZTRkNTYtZjg4Yy00NjMyLTk2ODAtY2UyOGRmY2UzYjM3IyMjMjAxOS0wMS0xMlQwOTo1NTozOCMjI1ZFUg==

Page 6: 19-01-12 RASSEGNA STAMPA · 19-01-11 riso, al via la procedura per ripristinare i dazi agronotizie 19-01-12 negoziati cina-usa rapporti piu’ distesi il sole 24 ore 19-01-12 un grande

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Data 12/01/2019

Pagina 51

Foglio 1

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SABATO 12 GENNAIO 2019 LA STAMPA 51VERCELLI E PROVINCIA

BI

AGRICOLTURA

La filiera alla prova dell’unità dopo l’avvio della procedura Ue per la clausola di salvaguardia

“Un grande aiuto i dazi sul riso dall’Asiama ora dobbiamo davvero fare squadra”

L a richiesta di unità di fi-liera, tanto evocata inquesti anni di crisi delriso, ritorna dopo l’an-

nuncio del ripristino dei dazi do-ganali per l’import da Cambogiae Myanmar. Tra quattro giorni,se non ci saranno sorprese, la Commissione Europea conclu-derà la procedura di approva-zione della clausola di salva-guardia, che reintrodurrà una tassa per il riso Indica dai due Paesi del sud-est asiatico: 175 euro a tonnellata di riso impor-tato per il primo anno, 150 nel secondo e 125 nel terzo.

La notizia viene accolta posi-tivamente dalle associazioni dicategoria, che però avvertono: ora bisogna parlarsi, organiz-zarsi e mediare affinché l’impe-gno messo in questi anni per ot-tenere i dazi non venga gettatoall’aria. Da Ente Risi a Coldiretti,passando per #ildazioètratto, leassociazioni hanno protestato indiversi modi in difesa del riso del Piemonte, primo produttorea livello europeo. «Ben venga l’avvio dell’iter della clausola disalvaguardia - dice il presidentedi Ente Risi, Paolo Carrà -, di cuiora aspettiamo il timbro finale.Questa decisione dev’essere considerata come un’opportu-nità data dalla Commissione Europea, della durata di tre an-ni, per organizzarci e rimanerei fornitori di riso Indica a livelloeuropeo. Se produttori e trasfor-matori non si siederanno attor-no a un tavolo tecnico per creareuna filiera, ci troveremo nelle stesse condizioni di prima».

L'impegno di Ente Risi saràorganizzare un tavolo tra le par-ti, per capire se c’è la volontà diunirsi e discutere: «La clausola di salvaguardia è solo un argineche è stato posizionato - prose-gue Carrà -. Ora deve cambiarela mentalità su come approc-ciarsi al mercato. La completa disorganizzazione nelle semineci porterà al livello iniziale».

La parola d’ordineCollaborare tra i componenti difiliera è la parola d’ordine per ilpresidente di Confagricoltura Vercelli, Giovanni Perinotti: «Ad esempio - sottolinea - dob-biamo metterci d’accordo con l’industria e coordinarci sullesemine. E’ ciò che dico da tre an-ni. In questo momento ci sono varietà più appetibili di altre, per alcune i prezzi sono aumen-tati, ma non esiste un ente che dia indicazioni su come, dove ein che quantità seminare. Gli agricoltori non bilanciano le di-

verse varietà e seminano ciò chevuole, con il risultato che si se-mina meno Indica e più tondo elungo A». Dopo mercoledì Confagricoltura chiederà un in-contro con l’Airi, l’Associazioneindustrie risiere italiane, «per sapere - prosegue Perinotti - quali intenzioni ha alla luce delripristino dei dazi. Faranno con-tratti di coltivazione con i risi-coltori? Il rischio è che la Com-missione Europea ci venga a chiedere cosa abbiamo fatto inquesti tre anni di stop alle age-volazioni, e noi non abbiamo

fatto nulla». Per la Coldiretti, rappresentata dal presidente diVercelli Biella, Paolo Dellarole,il ripristino dei dazi è un ottimorisultato, «ma occorre lavorareper estendere il provvedimentoanche al riso non lavorato. Il ri-so Indica prodotto in Cambogiae Myanmar arriva sul mercato europeo e italiano in volumi e livelli di prezzo tali da determi-nare serie difficoltà al nostro comparto. Per questo è stata giustamente chiesta la clausolaper il triennio 2019-2022». —

c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

IL CASO

ROBERTO MAGGIOVERCELLI

L ’ A C Q U A A R M A P E R L A G U E R R A A T U T T I I P A R A S S I T I

Scatta l’allarme per il nematode galligenoRisaie allagate anche in pieno inverno

Dal Basso Biellese alla Barag-gia Vercellese è scattato l'allar-me del «Nematode galligeno»il piccolo parassita comparsoper la prima volta in Europa dall'Asia e propagato dal volodegli uccelli. Nella zona diconfine, il 30% dei campi è ri-masto infestato e ora il rischioè che la diffusione interessianche i campi della Bassa la-sciati in asciutta. Per contra-starlo, è necessario allagare i

campi anche nel periodo in-vernale e alcune aziende agri-cole della zona sono già corseai ripari per salvare le futurecoltivazioni. Anche a Vercellicittà, gli automobilisti che per-corrono la tangenziale che daCaresanablot porta a Casale sisaranno senz'altro accorti,all'altezza del centro commer-ciale Carrefour, dei campi alla-gati anche in questi giorni,tanto che l'acqua si è ben pre-sto trasformata in ghiaccio.

Non è per contrastare il «Ne-

STEFANO FONSATOVERCELLI

1

1 1

1. La Commissione Ue ha attivato la procedura di approvazione della clausola di salvaguardia per il riso italiano che prevede dazi per tre anni per l’import di riso dal Sud Est asiatico 2. Giovanni Perinotti (in primo piano) presidente di Confagricoltura Vercelli 3. Paolo Carrà (a sinistra) presidente dell’Ente Nazionale Risi

matode galligeno» in sé, ma ilprincipio è lo stesso: evitare lapropagazione degli infestanti.E, di conseguenza, incremen-tare la fertilità e la produttivitàdel terreno: «Il Nematode galli-geno - spiega Paolo Renditore,il risicoltore dei terreni che cir-condano la cascina Cascinassadi Vercelli - è un infestante co-me tanti altri e ha trovato vitafacile grazie alla coltivazione in asciutta, che in Baraggia è maggiormente diffusa perché,a causa della presenza di bo-

schi, si deve contrastare il pun-teruolo acquatico. Al di là, dell'allagamento invernale,una risaia coltivata in sommer-sione col metodo classico e quindi a partire da aprile, noncorre il rischio del Nematodegalligeno, perché l'azione deilombrichi sui semi infestati, adesempio, allontana il proble-ma. Ho allagato le mie risaie d'inverno per partecipare a uncontributo europeo che invitaa mantenere le risaie in som-mersione anche nei periodi piùfreddi per combattere ogni ge-nere di infestante. Stiamo veri-ficando la funzionalità dell'in-dicazione: certamente una ri-saia allagata è una risaia più fe-conda e produttiva. Si è arriva-ti alla coltivazione all'asciuttaper ragioni di comodità». —

c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Risaie in sommersione per combattere le infestanti

175euro a tonnellata: è il dazio previsto per il

primo anno per i risi da Cambogia e Myanmar

3anni: è la durata

prevista dalla clausoladi salvaguardia per i nuovi dazi

VkVSIyMjVm9sb0Vhc3lSZWFkZXJfTW9ucmlmIyMjYzk2NDE5NTEtM2NjNS00YzlkLTk5MjYtMDI4YThhOTIyNjdkIyMjMjAxOS0wMS0xMlQyMzoxMDoyNiMjI1ZFUg==

Page 7: 19-01-12 RASSEGNA STAMPA · 19-01-11 riso, al via la procedura per ripristinare i dazi agronotizie 19-01-12 negoziati cina-usa rapporti piu’ distesi il sole 24 ore 19-01-12 un grande

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Data 12/01/2019

Pagina 24

Foglio 1

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

24 SABATO12 GENNAIO 2019

Notizie

flashflashflash

Notizie

flashflashFERRARA. Continuano le protestedegli agricoltori ferraresi per i rifiutilasciati nelle campagne dopo il periodonatalizio. «Per noi è un secondo lavoro ediventa anche costoso, i rifiuti prodottida un’azienda agricola sono consideratispeciali e paghiamo per lo smaltimento,anche se non li abbiamo prodotti noi –commenta Stefano Calderoni, presidenteprovinciale della Cia, confederazioneitaliana agricoltori –. Il problema deveriguardare la comunità e leamministrazioni devono intervenire etutelarci per il nostro impegno: devonoaprire oasi ecologiche sul territorio,dove gli agricoltori che raccolgono irifiuti non debbano pagare per ilcontinuo lavoro di pulizia del territorio».BOLOGNA. La cooperativa

agricola bolognese ValfruttaFresco sarà uno degli attoriprincipali dell’evento‘Protagonisti dell’OrtofruttaItaliana’ in programmavenerdì 18 gennaio aVenezia all’Hilton MolinoStucky, promosso dallarivista ‘CorriereOrtofrutticolo’. All’eventoverranno premiati dieciinterpreti primari nelsettore.

BOLOGNA. La Regione Emilia Romagnaha annunciato un altro investimento di 2,7milioni di euro, dopo i 10 milioni del 2017,per continuare la lotta contro la cimiceasiatica e aiutare, attraverso un bando, gliagricoltori a prevenire i danni agli alberi dipero, kiwi, melo e pesco. «Useremo il sistemadi prevenzione più efficace oggi presente –spiega Simona Caselli, assessore regionaleall’Agricoltura –, integreremo delle protezionilaterali a quelle antigrandine già esistentinegli impianti frutticoli. Il bando resteràaperto fino al 15 marzo ed è stato predispostoraccogliendo anche i suggerimenti e leesigenze espresse dagli agricoltori e dalleassociazioni di categoria, legati allecaratteristiche delle aziendeemiliano-romagnole anche per consentirel’accesso a realtà di dimensioni ridotte».

Zucchero, Confagricoltura«Sostegno almade in Italy»

Lorenzo FrassoldatiFERRARA

UN TAVOLO tecnico al serviziodell’ortofrutta italiana, che offreservizi e supporto al mondo pro-duttivo organizzato e all’intera fi-liera. Cso Italy di Ferrara ha com-piuto vent’anni nel 2018, con tan-te novità annunciate per il 2019.Intanto è stata da poco inauguratauna nuova sede nel quartiere fieri-stico ferrarese, con spazi e dimen-sioni adeguate. Poi l’allargamen-to della base sociale: al mondoproduttivo si è aggiunta la filieracon l’ingresso di molte aziende

del settore packaging, tecnologie,logistica. Oggi Cso Italy associa68 aziende, con una crescita forteal Sud, tra Op e Aop, aziende pri-vate e consorzi che operano nellaproduzione e commercializzazio-ne dell’ortofrutta italiana, 14 socidi filiera oltre a enti sostenitori co-me Fruitimprese, Italia Ortofrut-ta Unione Nazionale, Ismea. Peralcuni prodotti come kiwi, pere,albicocche, susine, i soci Cso con-centrano una quota significativadella produzione nazionale (circail 40%). Con questa rappresentan-za Cso Italy è coinvolto nei tavolidi discussione nazionali e interna-

zionali e lavora sui principali dos-sier in Italia e in Europa, dall’aper-tura dei nuovi mercati alla gestio-ne dei dati sul settore, dai catastialle previsioni di produzione alleanalisi dei consumi.

LAPROMOZIONE della nostra or-tofrutta e l’apertura di nuovi mer-

cati sono al centro del program-ma di lavoro nel triennio2019-2021. Con tre progetti di pro-mozione vinti nel 2018 a Bruxel-les Cso Italy avvierà iniziative intre differenti aree del mondo:Asia (Cina, Hong Kong, Giappo-ne e Taiwan), Stati Uniti ed Emi-rati Arabi ed infine in Europa (Ita-

lia, Germania e Francia) per pro-muovere il biologico. Il tutto conun budget di oltre 7,5 milioni dieuro. I nuovi mercati da aprirevanno di pari passo con l’abbatti-mento delle barriere fitosanitariesu cui Cso lavora da tempo in col-laborazione col Ministero e le Re-gioni. «I dati 2018 sull’export orto-

frutticolo – spiega il presidentePaolo Bruni – non sono rassicu-ranti e c’è bisogno di un’azioneimportante a livello istituzionaleche supporti e agevoli il percorsodelle aziende italiane nella pene-trazione di nuovi mercati, specie ipiù lontani». In vent’anni l’orto-frutta italiana è cambiata molto,sono cambiati i numeri, le impre-se, gli obiettivi. Vent’anni fa laglobalizzazione era agli albori, laconcorrenza internazionale nonagguerrita, i consumi aumentava-no ogni anno. Oggi i consumi so-no stagnanti (1 milione in menodi tonnellate negli acquisti dellefamiglie), le superfici destinate alfresco sono calate, la concorrenzain Europa e fuori è spietata, siamograndi esportatori ma anche im-portatori, si affacciano nuovi stilidi consumo come il biologico, ipiccoli frutti, la IV e V gamma (in-salatine e piatti pronti), il boomdel salutismo. Le priorità sonocambiate. Cso Italy affronta un an-no impegnativo organizzando lapresenza italiana a Berlino FruitLogistica, la più importante fieraal mondo, in collaborazione conIce, Fruitimprese e Italia Orto-frutta (1.200 metri quadri e oltre50 aziende presenti). Poi l’orga-nizzazione in Italia del convegnoIko (International Kiwifruit Or-ganization) e la collaborazionecon le fiere italiane, Macfrut, il sa-lone per eccellenza dell’ortofruttanazionale, e Futurpera, unicoevento fieristico in Italia dedicatoalla pera.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNA. Il 29 gennaio, a Bruxelles, siterrà il primo incontro europeo del ‘gruppo dialto livello sullo zucchero’ costituito dairappresentanti dei Ministeri agricoli dei variStati membri. Per l’occasione, EugeniaBergamaschi, presidente di ConfagricolturaEmilia-Romagna, ha lanciato un appello aibieticoltori durante un incontro di settore:«È il momento di sostenere la produzionebieticolo-saccarifera, emblema dell’economiadel territorio e del ‘Made in Italy’ alimentare.Chiediamo ai bieticoltori di confermarel’impegno per le prossime semineprimaverili, sottolineando che il prezzominimo garantito quest’annoall’agricoltore dalla Coprob (coop bolognese)sarà superiore a 40 euro a tonnellata, quindimigliorativo rispetto a quello del 2018».

Campagnepiene di rifiuti«Tutelate gli agricoltori»

Ortofrutta:Cso versoAsia, Emirati eUsaIl presidente Bruni: «Bisogna sostenere le aziende nei nuovi mercati». Vola il biologico

IMPEGNO Il Cso Italy ha sede a Ferrara e associa 68 aziende: la promozione e l’aperturadi nuovimercati sono al centro del suo programma di lavoro nel triennio 2019-2021

BOLOGNA. Cresce la produzione di grano duro nell’EmiliaRomagna del 16% rispetto al 2010: ora è il 10% della produzionenazionale. Crollano del 78% le importazioni di grano dal Canadanei primi mesi del 2018 a causa dell’uso di glifosfato nellapre-raccolta. «La regione è al terzo posto per produzione dietroPuglia e Sicilia. – spiega la Coldiretti, che ha elaborato dati Istat–. La richiesta delle garanzie sull’italianità della pasta da partedei consumatori ha portato alla crescita di accordi di filiera traagricoltori e industrie di pasta con la proliferazione di marchiche garantiscono l’origine italiana del grano impiegato».

Emilia Romagna sul podio per il grano

Lotta alla cimice asiaticaDalla Regione 2,7milioni

Valfrutta Frescoin ‘scena’ a Venezia

AGRICOLTURA

AL LAVORONel 2019 tante le iniziativedella realtà ferrareseper sostenere la filiera

Page 8: 19-01-12 RASSEGNA STAMPA · 19-01-11 riso, al via la procedura per ripristinare i dazi agronotizie 19-01-12 negoziati cina-usa rapporti piu’ distesi il sole 24 ore 19-01-12 un grande

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Data 12/01/2019

Pagina 22

Foglio 1

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

•• 22 SABATO 12 GENNAIO 2019

PIANURA

– MEDICINA –

ERA SULL’ORLO del baratrosoltanto sei mesi fa con lo spettrodi mettere a rischio 200 posti di la-voro. Poi Cesac, una cooperativaagricola fondamentale per Medici-na e i territori limitrofi, si è rialza-ta, puntando sulla sua attività sto-rica nel settore cerealicolo e met-tendo così al sicuro 60 dipenden-ti. Gli altri lavoratori sono stati inparte assorbiti da Patfrut, inun’operazione che ha visto il pas-saggio del ramo di azienda com-prendente cipolle e patate. A di-stanza di pochi mesi, i segnali po-sitivi non mancano: i grani raccol-ti da Cesac, grazie a un accordo dilungo periodo, vengono utilizzatidalla Barilla. Quando si parla diquesta realtà cooperativa non si fariferimento soltanto a i dipenden-ti, ma agli oltre 500 soci coltivato-ri, che operano in diversi territo-ri.Il segreto del rilancio è forse nellanuova guida: il neopresidente Mi-chele Filippini ha preso in manole redini di una cooperativa stori-ca del territorio e la sta traghettan-

do oltre la crisi. E’ lui stesso a rac-contare un 2018, che si è conclusocon il saldo dei pagamenti neiconfronti di tutti gli agricoltori as-sociati. «Dopo la cessione del ra-mo orticolo – spiega Filippini – cisiamo concentrati sulla nostra sto-rica attività, ovvero quella del con-ferimento, l’essiccazione, lo stoc-caggio, e la commercializzazionedei cereali conferiti dalle aziendeagricole socie, a cui si affianca laconsulenza tecnica alle coltivazio-ni, altro settore strategico per lacooperativa Cesac. Vogliamo cosìpuntare sempre più a una politicaall’insegna della qualità, assicu-rando ai soci una linea tecnica dialta sicurezza, per ottenere produ-

zioni corrispondenti alle richiestedel mercato, redditizie per gli stes-si soci e rispondenti alle norme sa-nitarie».Filippini fa il punto: «Nonostan-te le difficoltà del 2018, tutti i con-ferenti cerealicoli sono stati paga-ti alle scadenze e per gli importipattuiti. La vendita delle sementisi è confermata sulle stesse quanti-tà del 2017 - 2018 e quindi ciaspettiamo che il successivo rac-colto venga tutto conferito alla Ce-sac nella prossima estate nei cen-tri di raccolta di Medicina, CastelGuelfo, Argenta, Sala Bolognese eSan Matteo della Decima, copren-do tutta la Bassa che si sviluppa afianco del fiume Reno».

I numeri si commentano da soli:«Per quanto riguarda il grano du-ro di alta qualità - continua Filip-pini -, nel 2018 sono stati conferi-ti 270mila quintali, che rappresen-tano il 41% dell’intero approvvi-gionamento (652mila quintali)».L’accordo con Barilla è un segnodi vitalità: «Cesac ha aderito alrinnovo dell’intesa con il gruppoBarilla attraverso la Organizzazio-ne di Produttori Grandi coltureitaliane - conclude Filippini -, nel-la convinzione di poter dimostra-re che c’è ancora un modo virtuo-so di sostenere l’agricoltura localedella filiera grano».

Matteo Radogna©RIPRODUZIONE RISERVATA

– PERSICETO –

SARÀ COME camminare in unafiaba. Due sentieri ciclopedonalinelle campagne di Persiceto saran-no attrezzati con pannelli illustra-ti che riportano il testo di alcunefiabe in dialetto e in italiano.‘La Strè dal Fôl. Il sentiero dellefiabe: ricerca sulle favole tradizio-nali in dialetto e creazione di unpercorso a tema per bambini’. Èquesto il nome del bando regiona-le dell’Istituto beni artistici concui il Comune di Persiceto si è ag-giudicato un contributo di 10.000euro. Sarà grazie a questo finanzia-mento che alcune fiabe tradiziona-li in dialetto dell’area persicetanae decimina prenderanno vita lun-go due itinerari ciclopedonali.Sui pannelli, oltre al testo dei rac-conti, ci sarà un codice QR chepermetterà di ascoltare le fiabedalla viva voce dei ‘folarini’.L’obiettivo principale del proget-to è quello di non far dimenticaree valorizzare il dialetto.

IL PRIMO percorso si snoderànella zona di campagna compresa

tra San Giovanni, Le Budrie e Ti-voli, passando attraverso le vie 2Agosto 1980, Castagnolo, Man-dria, Cassola e di Mezzo e condur-rà i visitatori alla scoperta di cin-que fiabe: Al trei ucarein (Le treochine), Al gat Maimoun (Il gattoMammone), La bela culunbeina(La bella colombina), Pirein tramzo un prein (Pierino tirami giuun perino) e Al fasol instarie (Il fa-giolo magico). Nella frazione diDecima il percorso condurrà da

parco Sacenti alle vie Cento, Calci-na Nuova, Foscolo, al parco di viaCa’ della Chiesa e a via CimiteroVecchio; questo percorso propor-rà La fola ed Marchen (La favoladi Marchino), Al galten e al pund-ghen (Il galletto e il topino) e Laragazôla ch’l’andeva a scola (Labimba che andava a scuola).

«SIAMO molto contenti – spiegal’assessore alla Cultura Maura Pa-gnoni - di poter proseguire, dopole targhe delle vie e dei cartelli to-ponomastici in dialetto, questoprogetto di valorizzazione del dia-letto locale, grazie anche alla colla-borazione di Michele Magoni eGiovanni Tampellini per la parteartistica, Roberto Serra ed EzioScagliarini per la ricerca sul dialet-to e Andrea Bianchi per la pianifi-cazione degli itinerari». E aggiun-ge: «Con questo secondo interven-to abbiamo voluto rivolgerci inparticolare alle famiglie e ai citta-dini più piccoli, sull’esempio didiversi luoghi dell’Europa Centra-le, dove percorsi di questo tipo so-no molto diffusi».

Pier Luigi Trombetta

LUNEDÌ, ALLE 20,45, IN BIBLIOTECA AMOLINELLA,CARLO LODI PRESENTERÀ IL SUO LIBRO‘RICORDI DI UN BIMBO DI PASSOMORGONE’IN UN INCONTRO AD INGRESSO LIBERO

INCONTROCONL’AUTORE

La forzadel granoCesac si accordacon laBarillaMedicinaProsegue il rilancio

«Ci siamo concentratisulla nostra storica attività,ovvero i cerealiIntesa di lungo periodocon il colosso di Parma»

PERSICETO PANNELLI INSTALLATI SU DUE ITINERARI DELLA CICLOPEDONALE

Apasseggio in una fiaba dialettale

MICHELEFILIPPINI

SI APRE OGGI ALLE 17, CON LAMOSTRA ‘FOTOGRAFIE DIALBERI NELLA NEBBIA‘ DI PAOLO BALBONI, IL NUOVOSPAZIO ESPOSITIVO DELLA FARMACIA SGARBIIL RICAVATO ANDRÀ AI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI

ESORDIODI SPAZIOANTEPRIMAAMOLINELLA

Alcuni lavoratori Cesac di fronte allo stabilimento di Sant’Antonio

FELICEMaura Pagnoni,l’assessore alla Cultura

– BUDRIO –

‘VIAGGI nelmondo enell’anima’ è il titolo dellarassegna che partiràmercoledì all’auditorium diBudrio. L’associazione Ecoin collaborazione con ilComune presenterà trelungometraggi di viaggio edi vita. Si tratta di percorsiche si sono svolti in Italia,nelmondo e lungo ilcammino di Santiago.Mercoledì, alle 21 sicomincerà conTransumanza Tour inlingua italiana. Saràpresente il regista ValerioGnesini. La pellicola parladi tre ragazzi (due diGenova e una di Bologna)in giro per la penisola, difattoria in fattoria, lungo ilpercorso dei Wwoofer(world wide opportunitieson organic farms). È ilracconto di un viaggiocontromano, un itinerarioche più che andare versoun ‘dove’, ti spinge versoun ‘come’. Il secondoappuntamento si svolgeràil 23 gennaio, sempre alle21 con ‘On the green road’.La pellicola in linguafrancese e sottotitolatanarra un viaggio in biciattraverso 18milachilometri e 26 paesi.

Pellicoledi viaggio