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17.00. Santa Caterina da Siena. A Jacomo . C ardinale degli Orsini. Lettera 223. Con desiderio di vedervi colonna ferma e stabile, posto a nutrire nel giardino della santa Chiesa. Al nome . d i Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce. - PowerPoint PPT Presentation

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17.00

Santa Caterina da Siena

A Jacomo Lettera 223Cardinale degli OrsiniCon desiderio di vedervi colonna ferma e stabile, posto a nutrire nel giardino della santa ChiesaAl nome di Ges Cristo crocifisso e di Maria dolce

A voi dilettissimo e carissimo Padre in Cristo Ges,

io Catarina, serva e schiava dei servi di Ges Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo;

con desiderio di vedervi colonna ferma e stabile, posto a nutrire nel giardino della santa Chiesa,

per i molti venti contrari che vengono. Se non fosse di pietra ben fondata, verrebbe meno.

Conviene che il fondamento sia cavato ben gi: che se fosse poco, anco sarebbe debole.

O Padre in Cristo Ges, voi siete colonna posta per umilt la quale umilt s'acquista nel vero conoscimento di s medesimo. E per cade l'uomo in superbia, perch non conosce s. Che se conoscesse, se medesimo non essere; mai non cadrebbe in superbia. Ma l'essere che egli ha, ha ricevuto solo da Dio. Ch noi non pregammo mai Dio che ci creasse.

Mosso dunque dal fuoco della sua Divina Carit, per l'amore che egli ebbe alla sua creatura, guardandola dentro di s, si innamor della bellezza sua e della fattura delle mani sue. A mano a mano che l'anima ha guardato in s, viene che trova la bont di Dio; cresce l'anima in tanto fuoco d'amore, che altro non pu amare n desiderare se non solo Dio, in cui ha trovato tanta smisurata bont.

Perch vede in s essere quella pietra, che tiene dritto il gonfalone della santissima Croce; ch n pietra l'avrebbe tenuto, n chiodo confitto, se non fosse la forza per l'amore che Dio ebbe all'uomo. Questo mi ricordo che fu detto una volta a una serva sua, dicendo ella per smisurato desiderio che aveva:

O Signor mio, se io fossi stata della pietra e terra dove fu fitta la Croce tua, quanto mi sarebbe di grazia! che io avrei ricevuto del sangue tuo, che versava gi per la Croce. Rispondeva la dolce prima Verit, e diceva:

Figliuola mia carissima, tu e l'altre creature che hanno in s ragione, fosti quella pietra che mi tenesti, cio l'amore che io ebbi a voi. Ch veruna altra cosa era sufficiente a tenermi, Dio-e-Uomo. Adunque si vergognino i cuori miseri miserabili, superbi, dati solo alle grossezze e miserie di questa tenebrosa vita, alle grandezze, stati, e delizie del mondo.

Questo tale fa il fondamento tanto in su, con amore proprio di s medesimo, perch non vuole durare fatica, n tenere per la via degli obbrobri, della vilt e povert volontaria, la quale vi tiene il dolce e buono Ges. Dico, carissimo fratello, che questo tale non dura, ma ogni piccolo vento lo d a terra;perch il fondamento suo, cio l'amore e l'affetto, posto in cosa vana, leggiera e transitoria, che passa e va via come il vento.

Ben vedete che in s nessuna cosa ha fermezza, se non solo Dio. Se ella vita, ella viene meno. Da vita andiamo alla morte, da sanit a infermit, da onore a vituperio, da ricchezza a povert. Ogni cosa passa e corre via.

O come semplice colui che pone l'affetto in loro, tutto! Ve lo pone, perch egli ama s medesimo d'amore sensitivo; ama quello che si conforma con quella parte sensitiva piccola: non s'ama s di ragione d'amore fondato in virt. Che se s'amasse ragionevolmente; che ci che ama, amasse con ragione e con virt, e non per diletto sensitivo d'amore proprio, diletto e piacimento del mondo, piacere pi a s e alle creature, che a Dio;

se venissero meno, non perderebbe nulla, n alcuna pena ne sosterebbe, perch non vi sarebbe l'amore. Ch solo la pena cade in coloro che amano fuori di Dio: ma chi ha ordinato in lui, che s e ogni cosa ama con la ragione del conoscimento vero fondato nel suo Creatore, non cade pena in lui.

Vede bene, che veruna cosa Dio gli d o toglie spiritualmente o temporalmente, e gli vuole fare altro, che per nostro bene e per nostra santificazione. Allora con questo lume e conoscimento, che egli ha acquistato di s e della bont di Dio e della sua inestimabile carit, egli s'umilia, cavando odio e dispiacimento di s.

Nasce in lui una pazienza nelle pene, ingiurie, scherni, villanie, che egli sostenesse: perch egli contento di sostenere pene, considerato che egli stato ribelle al suo Creatore. Poich'egli fatto il fondamento; ed egli diventa pietra ferma e stabile, posto e confermato in sulla pietra Cristo Ges, seguendo le vestigia sue: e in altro non si pu dilettare, n amare n volere, se non quello che Dio ama; odia quello che egli odia.

Allora riceve tanto diletto, fortezza e consolazione, che nessuna cosa che sia, n dimonio n creatura, lo pu indebolire, n dare amaritudine nessuna: perch col ove Dio, ogni bene. Non si tragga pi il cuore nostro di tanta dilezione.Non pi negligenza n ignoranza. Seguitemi l'Agnello svenato, aperto in sul legno della santissima Croce.

Altrimenti, carissimo Padre, voi colonna, posto ad aiutare e sovvenire in ci che potete la dolce Sposa di questo Agnello,... aveva posto, non per vostra bont, ma per sua, perch rendiate l'onore a lui, e la fatica al prossimo vostro.

Siate, siate gustatore e mangiatore dell'anime: ch questo fu il cibo suo.Ben vedete, che, poich noi perdemmo la Grazia per il peccato del nostro primo padre, non s'adempiva in noi la volont del Padre eterno,

che non ci aveva creati per altro fine se non perch gustassimo e godessimo la bellezza sua, vita durabile senza morte.

Non s'adempiva questa volont. Mosso dal fuoco dell'amore col quale n'aveva creati, vuole mostrare che non ci ha fatti per altro fine;

trova il modo d'adempire questa volont: ci d per amore il Verbo dell'unigenito suo Figliuolo, sopra di lui punisce la nostra infermit e iniquit. O fuoco dolce d'amore, tu getti un colpo;

che insieme tu punisti il peccatore sopra di te, sostenendo morte e passione, satollandoti di obbrobri e di vergogna e vituperio,

per renderci l'onore il quale perdemmo per il peccato commesso;

e con questo hai placato l'ira del Padre tuo. Facendo in te giustizia, per me soddisfacesti la ingiuria fatta al Padre eterno tuo.

Cos hai fatta la pace della gran guerra.

Bene dice il vero quel dolce innamorato di Paolo: che Cristo nostra pace e tramezzatore.

Che stato a fare pace fra Dio e l'uomo. Or questo il modo dolce e soave che Dio ha tenuto per darci il fine verso il quale ci cre.

Mostrato l'ha per effetto e per operazione, non ostante a quello ch'egli ha fatto, ma continuamente fa, mostrandoci grandissimi segni d'amore.

E tutto questo trover l'anima, se guarder in s medesima, che ogni cosa fatta per lei. Si arrenda, si arrenda la citt dell'anima nostra almeno per fuoco, se non s'arrende per altro.

Oim, oim, non dormite pi, voi, e gli altri campioni della santa Chiesa. Non attendete pi a queste cose transitorie; ma attendete alla salute dell'anime.

Ch vedete, che il dimonio non resta mai di divorare le pecorelle ricomperate di s dolce prezzo: e tutto per la mala cura dei pastori, che sono fatti divoratori dell'anime.Attendeteci, per l'amore di Dio! Adoperate ci che potete col vostro dolce Cristo in terra, che procuri di fare buoni pastori e rettori.

Oim, Dio amore! Non fate pi scoppiare e morire noi e gli altri servi di Dio;

ma siate sollecito a fare ci che potete, di mostrare che voi amate la fame dell'onore di Dio e della salute dell'anime. E non tanto sopra il popolo cristiano, ma anche sopra il popolo infedele; pregando Cristo in terra, che tosto rizzi il gonfalone della santissima Croce sopra di loro.

E non temete per veruna guerra o scandalo che venisse, ma fate virilmente; che quello sar il modo di venire a pace. Vi prego per l'amore di Cristo crocifisso, che della guerra, che avete con questi membri putridi che sono ribelli al capo loro, voi preghiate il Padre santo, che si vogli riconciliare e fare pace con essi.

Ch, potendo avere la pace con quei modi debiti, che richiedono al ben della santa Chiesa, meglio che a fare con guerra. Poniamoch ingiuria abbia ricevuta da loro, nondimeno dobbiamo discernere quello che maggiore bene.

Di questo vi prego quanto so e posso, sicch poi possiamo andare virilmente a dare la vita per Cristo.

Non dico pi. Siate colonna ferma; fermato, e stabilito in su la pietra ferma, Cristo.

Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio.

Perdonate alla mia presunzione, che presumo di scrivere a voi. Mi scusi l'amore che io ho della dolce Sposa di Ges Cristo, e salute nostra. Ges dolceGes amore

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