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17.00. Santa Caterina da Siena. A misser Lorenzo del Pino . da Bologna, dottore in decretali. Lettera 193. Con desiderio di vedervi amatore e seguitatore della verità, e spregiatore della bugia. Al nome . d i Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce. - PowerPoint PPT Presentation

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17.00

Santa Caterina da Siena

A misser Lorenzo del Pino Lettera 193da Bologna, dottore in decretaliCon desiderio di vedervi amatore e seguitatore della verit, e spregiatore della bugiaAl nome di Ges Cristo crocifisso e di Maria dolce

Carissimo fratello e figliuolo in Cristo dolce Ges.

Io Catarina, serva e schiava dei servi di Ges Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo,

con desiderio di vedervi amatore e seguitatore della verit, e spregiatore della bugia. Ma questa verit non si pu avere n amare s'ella non si conosce.

Chi Verit? Dio somma ed eterna Verit.

In chi la conosceremo? In Cristo dolce Ges; perch col sangue suo ci manifesta la verit del Padre eterno.

La verit sua questa, verso di noi: che egli ci cre allimmagine e similitudine sua per darci vita eterna, e partecipassimo e godessimo del bene suo. Ma per la colpa dell'uomo questa verit non s'adempiva in lui; e per Dio ci don il Verbo del suo Figliuolo;e gli impose questa obbedienza, che dovesse restituire l'uomo a Grazia con molto sostenere,purgando la colpa dell'uomo sopra di s, e nel sangue suo manifestasse la sua verit.

Onde per l'amore ineffabile che l'uomo trova mostrarsi a s da Dio, con questo mezzo del sangue di Cristo conosce, che non cerca n vuole altro che la nostra santificazione. E per questo fine fummo creati: e ci che Dio d e permette a noi in questa vita, d, perch siamo santificati in lui.

Questa verit, chi la conosce, non se ne scorda, ma sempre la segue e ama, tenendo per le vestigia di Cristo crocifisso. E siccome questo dolce e amoroso Verbo, a nostro esempio, e dottrina, spregi il mondo e tutte le delizie, e volle sostenere fame e sete, obbrobri e rimproveri fino all'obbrobriosa morte della Croce, per onore del Padre e salute nostra;

cos queste vie e vestigie segue colui ch' amatore della verit, la quale conobbe col lume della santissima fede. Perch senza questo lume non si potrebbe conoscere; ma, avendolo, la conosce; e conoscendola, l'ama, e diventa amatore di ci che Dio ama, e odia ci che Dio odia.

Questa differenza tra colui che ama la verit, e colui che l'odia. Colui che odia la verit, quello che giace nella tenebra del peccato mortale. Questo odia quello che Dio ama, e ama quello che Dio odia.

Dio odia il peccato e il disordinato diletto e piacere del mondo; e egli l'ama, nutrendosi nella miseria del mondo; e in ogni stato si corrompe.

Onde, s'egli ha ufficio per il quale egli abbia a ministrare alcuna cosa al prossimo suo, egli non lo serve se non in quanto se ne vede trarre utilit, e pi no: ed fatto amatore di s medesimo. Cristo benedetto diede la vita per noi, ed egli non vuole dare una parola in servizio del prossimo che non si veda pagato e sovrappagato.

E se egli poverello che non possa pagare, egli lo fa stentare prima che gli dica la verit; e spesse volte non gliela dice;

ma si fa beffe di lui; e dove egli deve esser pietoso e padre dei poveri, ed egli fatto crudele all'anima sua, perch offende i poverelli. Ma il misero uomo non vede che il sommo Giudice non gli render altro che quello che riceve da lui;

perch giustamente ogni peccato punito, e ogni bene remunerato.

Cristo abbracci la povert volontaria, e fu amatore della continenza;

e il misero uomo il quale fatto seguitatore e amatore della bugia, fa tutto il contrario;

per che non tanto che egli stia contento a quello ch'egli ha, o ch'egli rifiuti per amore della virt; ma egli invola l'altrui. E non che egli stia contento allo stato del matrimonio nel quale, se l'osserva come diede, pu stare con buona coscienza;

ma egli come disordinato e animale bruto si involle in ogni miseria, e come il porco s'involle nel loto, cos fa egli nel loto dell'immundizia.Ma noi potremmo dire:

Che far io, che ho le ricchezze e sono nello stato del matrimonio, se queste cose sono dannazione dell'anima mia?.

O carissimo fratello, in ogni stato che l'uomo, pu salvare l'anima sua e ricevere in s la vita della Grazia;

ma non mentre che egli sta in colpa di peccato mortale.

Per che ogni stato piacevole a Dio; e non accettatore degli stati, ma del santo desiderio. Onde noi le possiamo tenere quando si tengono con ordinata volont; perch ci che Dio ha fatto, buono e perfetto, eccetto il peccato, che non fatto da lui, e per non degno d'amore.

Le ricchezze e lo stato del mondo, se l'uomo le vuol tenere, lo pu; e non offende Dio n l'anima sua: ma se egli le lasciasse, sarebbe maggior perfezione, per che maggiore perfezione a lasciare che a tenere. Ma s'egli non vuole lasciare attualmente, deve lasciare e rifiutare col santo desiderio, e non porre in loro il suo principale affetto, ma solo in Dio; e tenerle per uso ai suoi bisogni e della sua famiglia, e come cosa prestata, e non come cosa sua.

Facendo cos, non riceve pena mai d'alcuna cosa creata;

perch la cosa che non si possiede per amore, non si perde mai con dolore. Onde vediamo che i servi del mondo, amatori della bugia, portano nella vita loro grandissime pene, e infine all'ultimo crociati tormenti.

Chi n' cagione? Il disordinato amore che ha a s e alle cose create, amandole fuori di Dio.

Perch la divina Bont ha permesso che ogni disordinato affetto sia incomportabile a s medesimo.Questo cotale sempre crede la bugia, perch in lui non conoscimento di verit.

E credesi di tenere il mondo e starsi in delizie, farsi Dio del corpo suo, e delle altre cose ch'egli ama disordinatamente, un Dio; e gli conviene lasciare.

Onde noi vediamo, che o egli le lascia morendo, o Dio permette che elle ci siano levate dinanzi. E tutto d lo vediamo: per che test l'uomo ricco, e test povero; oggi salito nello stato del mondo, e domani disceso; ora sano, e ora infermo.

E cos ogni cosa mutabile.

E ci sono levate dinanzi quando ce le crediamo bene stringere; o noi siamo tolti a loro col mezzo della morte.Sicch vedete che ogni cosa passa.

Onde, vedendo che elle passano, si debbono possedere con modo e lume di ragione, amandole con quel modo che si debbono amare.

E cos tenendole, non le terr con lenimento di colpa, ma con grazia; e con larghezza di cuore, e non con avarizia: con piet dei poveri, e non con crudelt; con umilt, e non con superbia; con gratitudine, e non con ingratitudine; e li riconoscer dal suo Creatore, e non da s. E con questo medesimo amore ordinato amer i figliuoli, e gli amici e i parenti, e ogni altra creatura che ha in s ragione.

E terr lo stato del matrimonio ordinato, ma ordinato s come Sacramento; avr in riverenza i d che sono comandati dalla santa Chiesa. Sar, e vivr come uomo, e non come animale: e non essendo continente, sar continente e ordiner la volont sua. Questi sar un albero fruttifero, che produrr i frutti delle virt; e sar odorifero, perch stando nella puzza, getter odore; e il seme che uscir di lui, sar buono e virtuoso.

Sicch vedete che in ogni stato potete avere Dio; perch lo stato non quello che ce lo toglie, ma solo la mala volont. La quale volont essendo posta in amore della bugia, disordinata; e con essa volont corrompe ogni sua operazione.

Ma s'egli ama la verit, segue le vestigia della verit; onde odia quello che odia la verit, e ama quello che ama la verit; e allora buona e perfetta ogni sua operazione.

In altro modo non gli sarebbe possibile di partecipare la vita della Grazia; n alcuna sua operazione farebbe frutto di vita.Onde, non conoscendo io altra via, dissi che desideravo di vedervi amatore e seguitatore della verit e spregiatore della bugia; cio che odiate il dimonio padre delle bugie, e la propria sensualit, che segue cosiffatto padre; e amiate Cristo crocifisso, ch' via, verit e vita.

Perch, chi va per lui, giunge alla luce, e si veste del lucido vestimento della carit, dove sono fondate tutte le virt. La quale carit ed amore ineffabile, quando nell'anima, non si chiama contenta allo stato comune, ma desidera d'andare pi innanzi.

Onde dalla povert mentale desidera d'andare all'attuale, e dalla mentale continenza vuole andare all'attuale, per osservare i comandamenti e consigli di Cristo;

cominciandogli a venire a tedio il fracidume del mondo. E perch molto gli pare malagevole stare nel loto e non imbrattarsi; desidera con ansietato desiderio, e affocata carit di sciogliersi a un tratto dal mondo, in quanto gli fosse possibile.

E non essendogli possibile di levarsi attualmente, si studia d'essere perfetto nello stato suo: almeno il desiderio non gli manca.Adunque, carissimo fratello, non dormiamo pi, ma destiamoci dal sonno.

Aprite l'occhio dell'intelletto col lume della fede a conoscere e amare e seguire questa verit la quale conoscerete nel sangue dell'umile e amoroso Verbo. E il sangue conoscerete nel conoscimento di voi,

per che la faccia dell'anima si lava col sangue:

e il sangue nostro; e nessuno ce lo pu togliere, se noi non vogliamo.

Non siate, adunque, negligente;

ma, come vasello, empitevi nel sangue di Cristo crocifisso.

Altro non dico. Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio. Ges dolceGes amore

Mercadante Concerto Sib Clarinetto e orchestra Allegro maestosoF.Meloni (cl)-A.Martini (vl)Donizetti Clarinetto, track 12011Classical441216.0