17 CURIOSITÀ SU ROALD DAHL - Comune Rezzato...17 CURIOSITÀ SU ROALD DAHL 1916 - 2016 CENT’ANNI...

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17 CURIOSITÀ SU ROALD DAHL 1916 - 2016 CENT’ANNI DALLA NASCITA 1. Roald, un gigante Come il Grande Gigante Gentile del suo libro, Roald era veramente alto: 1,96 metri. 2. Roald e la scuola Cosa pensano di lui i suoi professori al College: “Un incorreggibile pasticcione. Lessico povero, frasi mal costruite. Mi ricorda un cammello”. “Il ragazzo rappresenta un caso di indolenza e analfabetismo nella classe”. A 17 anni Roald lascia la scuola e alla madre che gli propone di iscriversi a Oxford o Cambridge così risponde: "No grazie! Voglio andare dritto dalla scuola al lavoro per vedere luoghi meravigliosi e lontani come l'Africa o la Cina". 3. La crudeltà dei collegi inglesi La crudeltà degli adulti e le vessazioni dei compagni più grandi nelle ottime scuole inglesi sono di gran lunga più efferate di quelle descritte nei suoi libri. Le frustrate erano meditate: le canne venivano imbiancate con il gesso perché lasciassero un segno, così che la seconda frustrata cadesse esattamente sulla prima, provocando maggiore dolore. Dopo una dura fustigazione subita da Roald, sua madre prima protestò decisamente con il preside e poi ritirò il figlio dalla scuola. 4. ROALD SCRITTORE Roald si dedicava alla scrittura circa 4 ore al giorno (dalle 10 alle 12, poi dalle 16 fino alle 18). Sosteneva che: «Due ore di scrittura lasciano uno scrittore completamente scarico perché in quelle due ore è stato in un luogo diverso, con persone totalmente diverse». E aggiungeva: «Scendo alla mia piccola capanna, dove tutto è stretto, scuro e caldo, e in pochi minuti posso ritornare di nuovo a casa, con sei o sette o otto persone». 5. I rifugi dello scrittore Roald scrisse le sue storie principalmente in una casetta in muratura fatta erigere negli anni Cinquanta, nel giardino di Gipsy House (Casa zingara), la sua casa a Great Missenden, nel Buckinghamshire. E’ stata ricostruita perfettamente nel 2012 al Museo Dahl Roald, dove si può visitare. Negli anni Sessanta, acquistò una vecchia roulotte zingara inserita anch’essa nel giardino della casa di famiglia e battezzata col nome di Gipsy wagon (carrozzone zingaro). Qui scrisse la storia Danny il campione del mondo, ambientata in una roulotte simile. 6. Roald scrittore maniaco Sul tavolo di Roald Dahl, accanto alla poltrona wingback, vi era una collezione di oggetti strani, fra cui: - una specie di palla di cannone, in realtà formata da centinaia di involucri di stagnola per cioccolato; - sei matite HB appuntite, infilate in un’antica tazza; - quaderni gialli di tipo giuridico sui quali scriveva; - un tagliacarte formato da una parte dell’osso della sua anca rimosso dopo un intervento chirurgico. 7. Roald creatore di parole nuove Roald Dahl ha inventato 283 parole nuove, collettivamente denominate 'gobblefunk words‘, molte delle quali fortemente onomatopeiche; sono disseminate nella maggior parte dei suoi libri, e raccolte in uno specifico dizionario della Oxford. La traduzione, nel rispetto delle sonorità e del contenuto, ha creato non pochi problemi; si deve a Donatella Ziliotto una straordinaria resa in italiano del linguaggio dei giganti ne Il GGG: “I giganti è tutto canniballo e assassinistro! Ed è vero che si pappa i popolli della terra! Ora noi si trova nel Paese dei Giganti! E i giganti è dappertutto! Là fuori c’è il famoso Crocchia–Ossa! E Crocchia–Ossa si crocchia ogni sera due popollani e se li ciuccia per cena! Un rumore da spaccarti le orecchie! Un rumore di ossa crocchiate che si sente crizze-crazze per chilometri!” 8. Roald e il cioccolato Dahl fu sempre molto goloso e buon intenditore di cibi e di bevande; in particolare è stato un grande fan del cioccolato, che è presente in molti suoi libri (La fabbrica di cioccolato, Matilda). La sua passione per il cioccolato inizia verso i quattordici o quindici anni, con i prodotti della Cadbury’s, fino a diventare una mania. Da adulto, teneva sempre a portata di mano una scatola di plastica rossa piena di Mars Bar, Kit-Kats e Smarties da offrire anche agli ospiti. 9. Roald e Patricia Neal, la prima moglie Patricia Neal, nata nel Tennessee, esordisce nel cinema nel 1948, ventiduenne: il suo primo film è girato a fianco di Ronald Reagan. Segue il più celebre La fonte meravigliosa (1949) dove il suo partner è Gary Cooper, al quale l’attrice resta sentimentalmente legata. Si sposa con Dahl nel 1953 da cui divorzia nel 1983. In questi trent’anni c’è posto per cinque figli, un ictus e film memorabili, tra cui Hud il selvaggio interpretato insieme a Paul Newman e per il quale riceve l’Oscar nel 1963. Muore nel 2010. 10. Roald e le donne Autore eccentrico, fu malvisto da molti pedagogisti e guardato di traverso dalle femministe inglesi che spesso lo accusarono di sessismo. A tal proposito, si ricorda quanto da lui scritto ne Le streghe: “Le streghe sono tutte donne. Non voglio parlare male delle donne. In genere sono adorabili. Ma tutte le streghe sono donne: è un fatto. D’altra parte i vampiri e i lupi mannari sono invariabilmente uomini. Gli uni e gli altri sono pericolosi, è vero, ma una strega lo è almeno il doppio.” Il suo biografo Donald Sturrock, nel libro Storyteller: The life of Roald Dahl (Roald Dahl: il cantastorie, Odoya, 2012), racconta che, anche grazie al suo bell’aspetto, era un dongiovanni e seduttore di donne appartenenti all'alta società statunitense. 11. Roald e il brevetto chirurgico A seguito dell’incidente alla testa capitato al figlio Theo, insieme ad un ingegnere idraulico e a un neurochirurgo brevetta una particolare valvola in grado di aiutare i bambini affetti come Theo da idrocefalo: si tratta della valvola Dahl-Wade. La valvola ha contribuito a salvare la vista di quasi 3.000 bambini in tutto il mondo 12. Roald e Quentin Blake L’amico e illustratore di quasi tutti i suoi libri, Quentin Blake, fu ammesso nella casetta di scrittura di Roald solo una volta; questo spazio per Roald era estremamente privato, tanto da limitarne l’accesso anche ai famigliari. 13. Roald e l’agente 007 Roald Dahl ha scritto la sceneggiatura del film di James Bond You Only Live Twice, tratto dal libro del suo amico Ian Fleming, con il quale aveva lavorato in tempo di guerra come ufficiale dei servizi segreti. Ha inoltre adattato per il grande schermo anche Chitty Chitty Bang Bang, sempre di Fleming. 14. Roald e Hitchcock Negli anni '50, i diritti di molti racconti di Dahl sono stati venduti per realizzare alcune serie per la TV americana curate da Alfred Hitchcock. Altri racconti di Dahl sono alla base della serie «Il brivido dell’imprevisto», ideata e trasmessa dalla TV britannica; alcuni episodi sono stati tramessi negli anni ‘80 anche in Italia. 15. Roald e la censura La critica nei suoi confronti non è stata tenera, specie nei primi anni. Sono stati contestati e talvolta anche censurati quasi tutti i suoi libri, in particolare Versi Perversi, La Magica Medicina, Il coccodrillo enorme, Il GGG, Matilde, Le Streghe, Il dito magico, ecc. sia per i contenuti, sia per le modalità narrative e l’uso del linguaggio. Le critiche più aspre riguardano la presenza di genitori e adulti ridicoli e negativi, di bambini arrabbiati e indipendenti , l’uso eccessivo di neologismi, il ricorso a termini irriverenti e a parolacce, le descrizioni delle punizioni corporali, le posizioni contro la caccia e l’uso delle armi, ecc. Ad esempio, la pubblicazione de Il dito magico fu ritardata per non offendere la potente lobby degli armaioli americani. “Non sopporto la caccia, proprio non la sopporto. Non mi sembra giusto che gli uomini e i ragazzi uccidano gli animali solo per il divertimento che ne ricevono”. 16. La morte di Roald Il 23 novembre del 1990 Roald Dahl muore, all’età di 74 anni. Fu sepolto nel cimitero della chiesa della parrocchia di San Pietro e San Paolo di Great Missenden con un 'funerale vichingo’, insieme ad alcune stecche da biliardo, del cioccolato, le sue matite HB, vino di Borgogna e una sega elettrica. 17. Roald e il successo Il libro La Fabbrica di Cioccolato è stato in testa alle vendite in Inghilterra per venticinque anni; ne sono state stampate più di 13 milioni di copie. Si calcola attorno a un milione il numero di libri di Roald Dahl venduto in tutto il mondo ogni anno. La Roald Dahl Foundation devolve il 10% dei diritti d’autore derivati dalla vendita di tutti i libri a iniziative benefiche a favore dei bambini colpiti da patologie neurologiche ed ematiche, argomenti molto sentiti da Dahl per le sue vicissitudini familiari. Si deve all’intraprendente e coraggiosa editor Donatella Ziliotto la vera scoperta in Italia delle opere di Roald Dahl, nel 1987, con la pubblicazione delle sue opere nella collana «Gl’istrici: i libri che pungono la fantasia» della Salani, di cui Il GGG è stato il numero 1. A cura di Luigi Paladin e Laura Pasinetti con il contributo di: impaginazione grafica martacomini.com

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17 CURIOSITÀ SU ROALD DAHL1916 - 2016 CENT’ANNI DALLA NASCITA

1. Roald, un giganteCome il Grande Gigante Gentile del suo libro, Roald era veramente alto: 1,96 metri.

2. Roald e la scuolaCosa pensano di lui i suoi professori al College:“Un incorreggibile pasticcione. Lessico povero, frasi mal costruite. Mi ricorda un cammello”. “Il ragazzo rappresenta un caso di indolenza e analfabetismo nella classe”.A 17 anni Roald lascia la scuola e alla madre che gli propone di iscriversi a Oxford o Cambridge così risponde:"No grazie! Voglio andare dritto dalla scuola al lavoro per vedere luoghi meravigliosi e lontani come l'Africa o la Cina".

3. La crudeltà dei collegi inglesiLa crudeltà degli adulti e le vessazioni dei compagni più grandi nelle ottime scuole inglesi sono di gran lunga più efferate di quelle descritte nei suoi libri. Le frustrate erano meditate: le canne venivano imbiancate con il gesso perché lasciassero un segno, così che la seconda frustrata cadesse esattamente sulla prima, provocando maggiore dolore. Dopo una dura fustigazione subita da Roald, sua madre prima protestò decisamente con il preside e poi ritirò il figlio dalla scuola.

4.ROALD SCRITTORERoald si dedicava alla scrittura circa 4 ore al giorno (dalle 10 alle 12, poi dalle 16 fino alle 18). Sosteneva che:«Due ore di scrittura lasciano uno scrittore completamente scarico perché in quelle due ore è stato in un luogo diverso, con persone totalmente diverse».E aggiungeva:«Scendo alla mia piccola capanna, dove tutto è stretto, scuro e caldo, e in pochi minuti posso ritornare di nuovo a casa, con sei o sette o otto persone».

5. I rifugi dello scrittore Roald scrisse le sue storie principalmente in una casetta in muratura fatta erigere negli anni Cinquanta, nel giardino di Gipsy House (Casa zingara), la sua casa a Great Missenden, nel Buckinghamshire. E’ stata ricostruita perfettamente nel 2012 al Museo Dahl Roald, dove si può visitare.Negli anni Sessanta, acquistò una vecchia roulotte zingara inserita anch’essa nel giardino della casa di famiglia e battezzata col nome di Gipsy wagon (carrozzone zingaro). Qui scrisse la storia Danny il campione del mondo, ambientata in una roulotte simile.

6. Roald scrittore maniaco Sul tavolo di Roald Dahl, accanto alla poltrona wingback, vi era una collezione di oggetti strani, fra cui:

- una specie di palla di cannone, in realtà formata da centinaia di involucri di stagnola per cioccolato;- sei matite HB appuntite, infilate in un’antica tazza;- quaderni gialli di tipo giuridico sui quali scriveva;- un tagliacarte formato da una parte dell’osso della sua anca rimosso dopo un intervento chirurgico.

7. Roald creatore di parole nuove Roald Dahl ha inventato 283 parole nuove, collettivamente denominate 'gobblefunk words‘, molte delle quali fortemente onomatopeiche; sono disseminate nella maggior parte dei suoi libri, e raccolte in uno specifico dizionario della Oxford.La traduzione, nel rispetto delle sonorità e del contenuto, ha creato non pochi problemi; si deve a Donatella Ziliotto una straordinaria resa in italiano del linguaggio dei giganti ne Il GGG: “I giganti è tutto canniballo e assassinistro! Ed è vero che si pappa i popolli della terra! Ora noi si trova nel Paese dei Giganti! E i giganti è dappertutto! Là fuori c’è il famoso Crocchia–Ossa! E Crocchia–Ossa si crocchia ogni sera due popollani e se li ciuccia per cena! Un rumore da spaccarti le orecchie! Un rumore di ossa crocchiate che si sente crizze-crazze per chilometri!”

8. Roald e il cioccolato Dahl fu sempre molto goloso e buon intenditore di cibi e di bevande; in particolare è stato un grande fan del cioccolato, che è presente in molti suoi libri (La fabbrica di cioccolato, Matilda). La sua passione per il cioccolato inizia verso i quattordici o quindici anni, con i prodotti della Cadbury’s, fino a diventare una mania.Da adulto, teneva sempre a portata di mano una scatola di plastica rossa piena di Mars Bar, Kit-Kats e Smarties da offrire anche agli ospiti.

9. Roald e Patricia Neal, la prima moglie Patricia Neal, nata nel Tennessee, esordisce nel cinema nel 1948, ventiduenne: il suo primo film è girato a fianco di Ronald Reagan. Segue il più celebre La fonte meravigliosa (1949) dove il suo partner è Gary Cooper, al quale l’attrice resta sentimentalmente legata. Si sposa con Dahl nel 1953 da cui divorzia nel 1983. In questi trent’anni c’è posto per cinque figli, un ictus e film memorabili, tra cui Hud il selvaggio interpretato insieme a Paul Newman e per il quale riceve l’Oscar nel 1963. Muore nel 2010.

10. Roald e le donne Autore eccentrico, fu malvisto da molti pedagogisti e guardato di traverso dalle femministe inglesi che spesso lo accusarono di sessismo. A tal proposito, si ricorda quanto da lui scritto ne Le streghe:“Le streghe sono tutte donne. Non voglio parlare male delle donne. In genere sono adorabili. Ma tutte le streghe sono donne: è un fatto. D’altra parte i vampiri e i lupi mannari sono invariabilmente uomini. Gli uni e gli altri sono pericolosi, è vero, ma una strega lo è almeno il doppio.”Il suo biografo Donald Sturrock, nel libro Storyteller: The life of Roald Dahl (Roald Dahl: il cantastorie, Odoya, 2012), racconta che, anche grazie al suo bell’aspetto, era un dongiovanni e seduttore di donne appartenenti all'alta società statunitense.

11. Roald e il brevetto chirurgico A seguito dell’incidente alla testa capitato al figlio Theo, insieme ad un ingegnere idraulico e a un neurochirurgo brevetta una particolare valvola in grado di aiutare i bambini affetti come Theo da idrocefalo: si tratta della valvola Dahl-Wade. La valvola ha contribuito a salvare la vista di quasi 3.000 bambini in tutto il mondo

12. Roald e Quentin Blake L’amico e illustratore di quasi tutti i suoi libri, Quentin Blake, fu ammesso nella casetta di scrittura di Roald solo una volta; questo spazio per Roald era estremamente privato, tanto da limitarne l’accesso anche ai famigliari.

13. Roald e l’agente 007Roald Dahl ha scritto la sceneggiatura del film di James Bond You Only Live Twice, tratto dal libro del suo amico Ian Fleming, con il quale aveva lavorato in tempo di guerra come ufficiale dei servizi segreti. Ha inoltre adattato per il grande schermo anche Chitty Chitty Bang Bang, sempre di Fleming.

14. Roald e HitchcockNegli anni '50, i diritti di molti racconti di Dahl sono stati venduti per realizzare alcune serie per la TV americana curate da Alfred Hitchcock. Altri racconti di Dahl sono alla base della serie «Il brivido dell’imprevisto», ideata e trasmessa dalla TV britannica; alcuni episodi sono stati tramessi negli anni ‘80 anche in Italia.

15. Roald e la censura La critica nei suoi confronti non è stata tenera, specie nei primi anni. Sono stati contestati e talvolta anche censurati quasi tutti i suoi libri, in particolare Versi Perversi, La Magica Medicina, Il coccodrillo enorme, Il GGG, Matilde, Le Streghe, Il dito magico, ecc. sia per i contenuti, sia per le modalità narrative e l’uso del linguaggio. Le critiche più aspre riguardano la presenza di genitori e adulti ridicoli e negativi, di bambini arrabbiati e indipendenti , l’uso eccessivo di neologismi, il ricorso a termini irriverenti e a parolacce, le descrizioni delle punizioni corporali, le posizioni contro la caccia e l’uso delle armi, ecc.Ad esempio, la pubblicazione de Il dito magico fu ritardata per non offendere la potente lobby degli armaioli americani.“Non sopporto la caccia, proprio non la sopporto. Non mi sembra giusto che gli uomini e i ragazzi uccidano gli animali solo per il divertimento che ne ricevono”.

16. La morte di Roald

Il 23 novembre del 1990 Roald Dahl muore, all’età di 74 anni. Fu sepolto nel cimitero della chiesa della parrocchia di San Pietro e San Paolo di Great Missenden con un 'funerale vichingo’, insieme ad alcune stecche da biliardo, del

cioccolato, le sue matite HB, vino di Borgogna e una sega elettrica.

17. Roald e il successo Il libro La Fabbrica di Cioccolato è stato in testa alle vendite in Inghilterra per venticinque anni; ne sono state stampate più di 13 milioni di copie. Si calcola attorno a un milione il numero di libri di Roald Dahl venduto in tutto il mondo ogni anno.La Roald Dahl Foundation devolve il 10% dei diritti d’autore derivati dalla vendita di tutti i libri a iniziative benefiche a favore dei bambini colpiti da patologie neurologiche ed ematiche, argomenti molto sentiti da Dahl per le sue vicissitudini familiari.Si deve all’intraprendente e coraggiosa editor Donatella Ziliotto la vera scoperta in Italia delle opere di Roald Dahl, nel 1987, con la pubblicazione delle sue opere nella collana «Gl’istrici: i libri che pungono la fantasia» della Salani, di cui Il GGG è stato il numero 1.

A cura di Luigi Paladin e Laura Pasinetti

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