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1/22 Regolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica nella Facoltà di Ingegneria dell'Università degli studi di Napoli Federico II Classe delle Lauree magistrali in INGEGNERIA BIOMEDICA, Classe n. LM-21 Art.1. Definizioni Ai sensi del presente regolamento si intendono: a) per Facoltà, la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli studi di Napoli Federico II; b) per Regolamento sull'Autonomia didattica (RAD), il Regolamento recante norme concernenti l'Autonomia Didattica degli Atenei, di cui al D.M. del 3 novembre 1999, n.509 come modificato e sostituito dal D.M. del 22 ottobre 2004, n. 270; c) per Regolamento Didattico di Ateneo (RDA), il Regolamento approvato dall'Università degli studi di Napoli Federico II ai sensi dell'Art.11 del D.M del 23 ottobre 2004, n. 270; d) per Decreti ministeriali, di seguito denominati DCL, i D.M. del 16 marzo 2007 di determinazione delle classi delle lauree universitarie e delle classi delle lauree magistrali; e) per Corso di Laurea magistrale, il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica, come individuato dall'Art.2 del presente regolamento; f) per titolo di studio, la Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica, come individuata dall'Art.2 del presente regolamento; nonché tutte le altre definizioni di cui all'Art.1 del RDA. Art.2. Titolo e Corso di Laurea Magistrale Il presente regolamento disciplina il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica, appartenente alla Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria Biomedica, Classe n. LM-21, di cui alla tabella allegata al DCL e al relativo Ordinamento didattico inserito nel RDA, afferente alla Facoltà di Ingegneria. I requisiti di ammissione a Corsi di Laurea Magistrale sono quelli previsti dalle norme vigenti in materia. Altri requisiti formativi e culturali richiesti per l'accesso al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica, sono regolati dal successivo Art. 4. Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica si propone di ampliare la preparazione interdisciplinare, già fornita nel primo livello di studi e strettamente collegata da un lato ai settori dell’ingegneria dell’informazione e industriale e dall’altro al settore medico-biologico, che ne costituisce il naturale campo di applicazione. Tale scopo viene raggiunto attraverso l’approfondimento delle conoscenze delle metodologie operative delle scienze di base, di quelle proprie dell’ingegneria, oltre che di quelle specifiche dell’Ingegneria Biomedica, per applicarle al settore della medicina, della biologia e più in generale dei Sistemi e Servizi Sanitari. Il laureato Magistrale in Ingegneria Biomedica sarà in grado di comprendere, formalizzare e risolvere problematiche di interesse medico-biologico e più in generale sanitario, e di partecipare a gruppi inter- e multidisciplinari di specialisti e operatori nei diversi settori sanitari. Ai laureati magistrali in Ingegneria Biomedica sono dunque richieste abilità professionali centrate principalmente sulla capacità di progettazione di dispositivi, materiali, apparecchiature e sistemi per uso diagnostico, terapeutico e riabilitativo, di progettazione di impianti ed ambienti sanitari, oltre a quelle di controllo e gestione dell’assistenza sanitaria (ospedaliera e territoriale), soprattutto sotto l’aspetto tecnologico ed organizzativo. A tal scopo il laureato magistrale in Ingegneria Biomedica approfondirà gli aspetti già affrontati nel Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica, ampliandone le conoscenze di contesto e le capacità trasversali, che saranno adeguatamente potenziate rispetto a quelle già acquisite, al fine di essere in grado di esprimere capacità progettuali e organizzative. Il Laureato Magistrale in Ingegneria Biomedica dovrà, inoltre, essere in grado di utilizzare correttamente la lingua Inglese in forma scritta e orale ed essere in possesso di adeguate conoscenze che permettano l’uso degli strumenti informatici, necessari nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. Art.3. Requisiti per l'ammissione Per l’iscrizione al corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica sono previsti, in ottemperanza all’art. 6 comma 2 del DM 270/04 e con le modalità di seguito definite, specifici criteri di accesso riguardanti il possesso di requisiti curriculari e l'adeguatezza della personale preparazione dello studente. Detti requisiti prevederanno, tra l’altro, la documentata capacità di utilizzare correttamente, in forma scritta e orale, la lingua Inglese. 3.1 Requisiti curriculari Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica occorre essere in possesso della Laurea, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo. I requisiti curriculari per l’ammissione sono automaticamente posseduti dai laureati dei corsi di Laurea in Ingegneria Biomedica istituiti presso questo Ateneo, ai sensi del D.M. 509/99 e del D.M. 270/04, in quanto i crediti formativi universitari del curriculum attivo sono dichiarati integralmente riconoscibili per l’immatricolazione al corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Bi omedica.

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Regolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale in

Ingegneria Biomedica

nella Facoltà di Ingegneria dell'Università degli studi di Napoli Federico II Classe delle Lauree magistrali in INGEGNERIA BIOMEDICA, Classe n. LM-21

Art.1. Definizioni Ai sensi del presente regolamento si intendono:

a) per Facoltà, la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli studi di Napoli Federico II;

b) per Regolamento sull'Autonomia didattica (RAD), il Regolamento recante norme concernenti l'Autonomia Didattica

degli Atenei, di cui al D.M. del 3 novembre 1999, n.509 come modificato e sostituito dal D.M. del 22 ottobre 2004, n.

270;

c) per Regolamento Didattico di Ateneo (RDA), il Regolamento approvato dall'Università degli studi di Napoli Federico

II ai sensi dell'Art.11 del D.M del 23 ottobre 2004, n. 270;

d) per Decreti ministeriali, di seguito denominati DCL, i D.M. del 16 marzo 2007 di determinazione delle classi delle

lauree universitarie e delle classi delle lauree magistrali;

e) per Corso di Laurea magistrale, il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica, come individuato dall'Art.2

del presente regolamento;

f) per titolo di studio, la Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica, come individuata dall'Art.2 del presente

regolamento;

nonché tutte le altre definizioni di cui all'Art.1 del RDA.

Art.2. Titolo e Corso di Laurea Magistrale Il presente regolamento disciplina il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica, appartenente alla Classe delle

Lauree Magistrali in Ingegneria Biomedica, Classe n. LM-21, di cui alla tabella allegata al DCL e al relativo

Ordinamento didattico inserito nel RDA, afferente alla Facoltà di Ingegneria.

I requisiti di ammissione a Corsi di Laurea Magistrale sono quelli previsti dalle norme vigenti in materia. Altri requisiti

formativi e culturali richiesti per l'accesso al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica, sono regolati dal

successivo Art. 4.

Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica si propone di ampliare la preparazione interdisciplinare, già

fornita nel primo livello di studi e strettamente collegata da un lato ai settori dell’ingegneria dell’informazione e

industriale e dall’altro al settore medico-biologico, che ne costituisce il naturale campo di applicazione. Tale scopo viene

raggiunto attraverso l’approfondimento delle conoscenze delle metodologie operative delle scienze di base, di quelle

proprie dell’ingegneria, oltre che di quelle specifiche dell’Ingegneria Biomedica, per applicarle al settore della medicina,

della biologia e più in generale dei Sistemi e Servizi Sanitari.

Il laureato Magistrale in Ingegneria Biomedica sarà in grado di comprendere, formalizzare e risolvere problematiche di

interesse medico-biologico e più in generale sanitario, e di partecipare a gruppi inter- e multidisciplinari di specialisti e

operatori nei diversi settori sanitari. Ai laureati magistrali in Ingegneria Biomedica sono dunque richieste abilità

professionali centrate principalmente sulla capacità di progettazione di dispositivi, materiali, apparecchiature e sistemi

per uso diagnostico, terapeutico e riabilitativo, di progettazione di impianti ed ambienti sanitari, oltre a quelle di

controllo e gestione dell’assistenza sanitaria (ospedaliera e territoriale), soprattutto sotto l’aspetto tecnologico ed

organizzativo. A tal scopo il laureato magistrale in Ingegneria Biomedica approfondirà gli aspetti già affrontati nel Corso

di Laurea in Ingegneria Biomedica, ampliandone le conoscenze di contesto e le capacità trasversali, che saranno

adeguatamente potenziate rispetto a quelle già acquisite, al fine di essere in grado di esprimere capacità progettuali e

organizzative.

Il Laureato Magistrale in Ingegneria Biomedica dovrà, inoltre, essere in grado di utilizzare correttamente la lingua

Inglese in forma scritta e orale ed essere in possesso di adeguate conoscenze che permettano l’uso degli strumenti

informatici, necessari nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.

Art.3. Requisiti per l'ammissione Per l’iscrizione al corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica sono previsti, in ottemperanza all’art. 6 comma 2

del DM 270/04 e con le modalità di seguito definite, specifici criteri di accesso riguardanti il possesso di requisiti

curriculari e l'adeguatezza della personale preparazione dello studente. Detti requisiti prevederanno, tra l’altro, la

documentata capacità di utilizzare correttamente, in forma scritta e orale, la lingua Inglese.

3.1 Requisiti curriculari

Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica occorre essere in possesso della Laurea,

ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo. I requisiti curriculari per l’ammissione sono

automaticamente posseduti dai laureati dei corsi di Laurea in Ingegneria Biomedica istituiti presso questo Ateneo, ai

sensi del D.M. 509/99 e del D.M. 270/04, in quanto i crediti formativi universitari del curriculum attivo sono dichiarati

integralmente riconoscibili per l’immatricolazione al corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica.

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L’iscrizione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica non è consentita in difetto dei requisiti minimi

curriculari di cui all’allegato C del presente Regolamento. Il Consiglio dei Corsi di Studio in Ingegneria Biomedica,

eventualmente avvalendosi di un’apposita commissione istruttoria, valuta i requisiti curriculari posseduti dal candidato e

ne riconosce i crediti in tutto o in parte.

Eventuali integrazioni curriculari andranno effettuate dallo studente anteriormente alla iscrizione, ai sensi dell’art. 6

comma 1 del D.M. 16 marzo 2007 (Decreto di Istituzione delle Classi delle Lauree Magistrali). L’integrazione potrà

essere effettuata, a seconda dei casi, mediante iscrizione a singoli corsi di insegnamento attivati presso i Corsi di Studio

di questo Ateneo ai sensi dell’art. 20, comma 6, Regolamento Didattico d’Ateneo, ovvero mediante iscrizione al Corso di

Laurea in Ingegneria Biomedica di questo Ateneo con abbreviazione di percorso ed assegnazione di un Piano di Studi

che preveda le integrazioni curriculari richieste per l’immatricolazione al Corso di Laurea Magistrale.

3.2 Verifica della personale preparazione dello studente

La verifica del possesso dei requisiti relativi alla personale preparazione dello studente sarà effettuata sulla

base della media M delle votazioni (in trentesimi) conseguite negli esami di profitto per il conseguimento del titolo di

Laurea, pesate sulla base delle relative consistenze in CFU, e della durata degli studi D espressa in anni di corso. Il

criterio per la automatica ammissione dello studente ai Corsi di Laurea Magistrale è stabilito secondo la tabella

allegata:

A.A. di iscrizione alla Magistrale

Provenienti da Federico II

Provenienti da altri Atenei Immatricolati dopo 1 settembre 2011

D=3 D=4 D≥5 D qualunque

A partire da A.A. 2011/2012 ---------- M ≥ 24

A partire da A.A. 2014/2015 M ≥ 21 M ≥ 22.5 M ≥ 24 M ≥ 24

Art.4. Articolazione degli studi 4.1. Curricula

Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica si articola nei curricula riportati nell'allegato B.1 al presente

Regolamento. L’Allegato B.1 riporta, per ciascun curriculum, l'elenco degli insegnamenti, con l'eventuale articolazione

in moduli, l'indicazione dei settori e degli ambiti scientifico disciplinari di riferimento, l'elenco delle altre attività

formative, i crediti assegnati a ciascuna attività formativa.

La Laurea Magistrale si consegue mediante l'acquisizione di 120 Crediti Formativi Universitari (CFU) con il

superamento degli esami, in numero non superiore a 12, e lo svolgimento delle altre attività formative, secondo le

previsioni del presente regolamento. Ai fini del conteggio degli esami vanno considerate le attività caratterizzanti, le

affini o integrative e quelle autonomamente scelte dallo studente. Per l’attribuzione dei CFU previsti per queste ultime

deve essere computato un unico esame, ferme restando da parte dello studente la libertà di scelta tra tutti gli insegnamenti

attivati nell’Università, purché coerenti con il progetto formativo, e la possibilità di acquisizione di ulteriori CFU nelle

discipline di base e caratterizzanti. Restano escluse dal conteggio le prove che costituiscono un accertamento di idoneità

relativamente alle attività di cui all’art. 10 comma 5 lettere c), d) ed e) del RAD.

4.2. Attività formative e relative tipologie

L'impegno orario riservato allo studio personale e ad altre attività formative di tipo individuale non deve essere inferiore

al 50% dell'impegno orario complessivo.

L'allegato B.2 specifica, per ciascun insegnamento, i moduli da cui esso è costituito e, per ciascun modulo:

a) il settore scientifico - disciplinare di riferimento,

b) i Crediti Formativi Universitari (CFU),

c) le tipologie didattiche previste (Lezioni, Esercitazioni, ecc.),

d) gli obiettivi formativi specifici,

e) i contenuti.

4.3. Obsolescenza dei Crediti formativi universitari

I crediti acquisiti non sono di norma soggetti ad obsolescenza, fatta salva la disciplina che regola le condizioni di

decadenza dagli studi. L’obsolescenza di crediti formativi relativi a specifiche attività formative può essere deliberata dal

Consiglio di Facoltà, su proposta motivata del Consiglio dei Corsi di Studio. La delibera di obsolescenza riporterà

l’indicazione delle modalità per la convalida dei crediti obsoleti, stabilendo le eventuali prove integrative che lo studente

dovrà sostenere.

Art.5. Organizzazione didattica 5.1. Tipo di organizzazione

Le attività formative si articolano in periodi didattici riportati nel Manifesto degli studi secondo le determinazioni degli

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organi competenti. Esse si svolgono in tempi differenti da quelli dedicati agli esami.

5.2. Manifesto degli studi

Il Consiglio dei Corsi di Studio in Ingegneria Biomedica propone entro il 30 maggio di ogni anno il Manifesto degli studi

relativo all'Anno Accademico successivo. Il Manifesto degli studi indica i curricula da attivare in ottemperanza all’Art.

4.1 del presente regolamento e specifica:

a) l'elenco dei moduli e degli insegnamenti che vengono attivati e la loro collocazione nei periodi didattici previsti dal

precedente comma 1;

b) il calendario delle attività formative, definite in accordo con la programmazione didattica annuale della Facoltà;

c) il calendario delle sessioni di esame ordinarie, da collocare alla fine di ciascun periodo didattico;

d) il calendario della sessione di esame di recupero, da tenersi nel mese di settembre, prima dell'inizio delle attività

formative del successivo anno accademico;

e) le norme che regolano la sostituzione di insegnamenti impartiti negli anni precedenti e che siano stati soppressi;

f) le regole per la compilazione di Piani di studio.

5.3. Piani di studio

Ogni anno gli studenti possono presentare il Piano di studio per il successivo Anno Accademico. La presentazione ha

luogo nei tempi e con le modalità definite dal Manifesto degli studi.

Il Piano di studio può essere presentato prima dell'iscrizione all'anno accademico successivo e prima del versamento del

bollettino di iscrizione. L'approvazione sarà comunque subordinata all’avvenuta iscrizione entro i termini previsti e alla

conformità dei dati di iscrizione con quelli di presentazione del Piano di studio.

I Piani di studio sono esaminati dal Consiglio dei Corsi di Studio in Ingegneria Biomedica entro 30 giorni dalla data di

scadenza per la presentazione. In mancanza di delibera entro quel termine, essi sono considerati approvati limitatamente

alla parte conforme a curricula ed insegnamenti opzionali riportati nel presente Regolamento (Allegati B1) e nel

manifesto degli studi in ogni caso il Consiglio del Corso di Studio delibera espressamente in ordine alle attività

autonomamente scelte dallo studente.

Qualora lo studente non perfezioni, nelle forme e nei tempi previsti per questo adempimento, l'iscrizione all'anno

accademico cui il Piano di studio si riferisce, esso non avrà efficacia.

In caso di mancata presentazione del Piano di studio entro i termini di scadenza, allo studente verrà assegnato d’ufficio

un piano di studio comprendente gli insegnamenti obbligatori per l’anno di corso a cui si iscrive, nonchè una selezione di

insegnamenti stabiliti dal Consiglio dei Corsi di Studio nel cui ambito lo studente può sostenere qualsiasi esame fino a

copertura dei crediti necessari. E’ fatta salva la facoltà per lo studente di modificarlo nell’anno successivo entro i termini

stabiliti.

Esclusivamente allo studente che intenda presentare domanda di passaggio è consentito di presentare contestualmente il

Piano di studio in deroga alle scadenze previste.

5.4. Frequenza

In considerazione del tipo di organizzazione didattica prevista nel presente regolamento e, in particolare, di quanto regola

l'accertamento del profitto, di norma è prevista la frequenza obbligatoria a tutte le attività formative. In particolare, per gli

insegnamenti che comprendono attività di Laboratorio, la frequenza ad almeno il 70% di esse è prerequisito per poter

accedere alla valutazione.

Per gli insegnamenti nei quali la verifica del profitto include gli accertamenti in itinere, con prove da svolgersi durante lo

svolgimento del corso, il prerequisito per accedere alla valutazione è l'aver svolto almeno il 70% delle prove.

5.5. Insegnamento a distanza (teledidattica)

Per talune attività formative il Consiglio dei Corsi di Studio potrà stabilire in aggiunta alla modalità convenzionale,

l’attivazione di modalità di insegnamento a distanza (teledidattica). Lo studente che intenda avvalersi degli strumenti di

insegnamento a distanza ne presenterà istanza, la quale sarà valutata dal Consiglio dei Corsi di Studio. Lo studente la cui

istanza di avvalersi di strumenti di insegnamento a distanza sia stata accolta favorevolmente è esonerato dagli obblighi di

frequenza di cui al comma precedente, obblighi che saranno sostituiti da opportune ed idonee verifiche delle attività da

lui espletate in modalità remota; resta fermo che gli esami di profitto si svolgono in presenza.

Art.6. Tutorato Nell'ambito della programmazione didattica, il Consiglio dei Corsi di Studio organizza le attività di orientamento e

tutorato secondo quanto indicato nell'apposito Regolamento previsto dall'Art.12 comma 1 del RDA.

Art.7. Ulteriori iniziative didattiche In conformità agli Artt. 2, comma 8, 18 e 19 del RDA, il Consiglio dei Corsi di Studio può proporre all'Università

l’istituzione di iniziative didattiche di perfezionamento e di formazione permanente, corsi di preparazione agli Esami di

Stato per l'abilitazione all'esercizio delle professioni e ai concorsi pubblici, corsi per l'aggiornamento e la formazione

degli insegnanti di Scuola Superiore, Master, ecc. Tali iniziative possono anche essere promosse attraverso convenzioni

dell’Ateneo con Enti pubblici o privati.

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Art.8. Passaggi e trasferimenti Il riconoscimento dei crediti acquisiti è deliberato dal Consiglio dei Corsi di Studio. A questo fine, esso può istituire

un'apposita commissione istruttoria, che, sentiti i docenti del settore scientifico - disciplinare cui l'insegnamento/modulo

afferisce, formuli proposte per il Consiglio dei Corsi di Studio. I crediti acquisiti in settori scientifico-disciplinari che non

compaiono nei curricula del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica potranno essere riconosciuti a

condizione che gli insegnamenti/moduli a cui fanno riferimento siano inseriti in un Piano di studio approvato.

Art.9. Esami e altre verifiche del profitto L'esame di profitto ha luogo per ogni insegnamento. Esso deve tenere conto dei risultati conseguiti in eventuali prove di

verifica sostenute durante lo svolgimento del corso (prove in itinere).

Le prove di verifica effettuate in itinere sono inserite nell’orario delle attività formative; le loro modalità sono stabilite

dal docente e comunicate agli allievi all'inizio del corso.

L'esame e/o le prove effettuate in itinere possono consistere in:

- verifica mediante questionario/esercizio numerico;

- relazione scritta;

- relazione sulle attività svolte in laboratorio;

- colloqui programmati;

- verifiche di tipo automatico in aula informatica.

Alla fine di ogni periodo didattico, lo studente viene valutato sulla base dell’esito dell'esame e delle eventuali prove in

itinere. In caso di valutazione negativa, lo studente avrà l'accesso a ulteriori prove di esame nei successivi periodi

previsti.

In tutti i casi, il superamento dell'esame determina l'acquisizione dei corrispondenti CFU.

Art.10. Tempi 10.1. Percorso normale

La durata normale del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica è di 2 anni.

10.2 Iscrizione al secondo anno

Lo studente decide autonomamente se iscriversi al secondo anno di corso oppure se iscriversi, su richiesta scritta da

presentare alla Segreteria Studenti entro i termini previsti per l’iscrizione, come ripetente al primo anno.

Lo studente che si iscrive come ripetente ha accesso alle stesse sessioni di esame previste per gli studenti fuori corso.

Art.11. Esame di Laurea Magistrale L'esame di Laurea Magistrale si riferisce alla prova finale prescritta per il conseguimento del relativo titolo accademico.

Per essere ammesso all'esame di Laurea Magistrale, lo studente deve avere acquisito tutti i crediti formativi previsti dal

suo Piano di studio, tranne quelli relativi all'esame finale. Inoltre, è necessario che lo studente abbia adempiuto ai relativi

obblighi amministrativi.

La prova finale consiste nella discussione di una Tesi di Laurea Magistrale redatta in modo originale dallo studente sotto

la guida di uno o più relatori. Il lavoro di tesi può anche essere redatto in lingua inglese. In tal caso ad esso deve essere

allegato un estratto in lingua italiana.

La commissione perverrà alla formulazione del voto di laurea magistrale tenendo conto: a) della qualità dell’elaborato

presentato alla discussione e della sua esposizione; b) della media dei voti ottenuti negli insegnamenti inclusi nel

curriculum dello studente, pesati per il numero di CFU attribuiti a ciascun insegnamento; c) delle eventuali attività

integrative svolte dallo studente, quali tirocini, periodi di studio in Università e centri di ricerca italiani e stranieri.

Art. 12. Opzioni dai preesistenti Ordinamenti all’Ordinamento ex D.M. 270/04 Gli studenti iscritti al Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Biomedica dell’ordinamento ex D.M. 509/99 possono

optare per l'iscrizione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica dell’ordinamento ex D.M. 270/04 secondo

quanto disposto dall'Art. 35 comma 2 del RDA. Il riconoscimento degli studi compiuti sarà deliberato dal Consiglio dei

Corsi di Studio, previa la valutazione in crediti degli insegnamenti dell’ordinamento di provenienza e la definizione delle

corrispondenze fra gli insegnamenti/moduli dell’ordinamento ex D.M. 270/04 e di quello di provenienza. L’allegato E al

presente regolamento riporta le modalità di opzione.

Le transizioni di studenti iscritti a Corsi di Studio diversi dal Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica sono considerate

come richieste di passaggio, secondo quanto disposto dall'Art.35 comma 3 del RDA.

Allo studente possono essere riconosciuti anche CFU relativi ad attività formative collocate in anni successivi a quello a

cui è stato iscritto.

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Allegato B1

Curruculum del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica

Insegnamento Modulo CFU

SSD Af

(#)

Ambito

discipinare

Prop.

I Anno

Analisi avanzata

dei segnali

biomedici per

applicazioni

cliniche

Elaborazione dei

Segnali

6 ING-INF/03 4 Attività

formative

affini/integrative

Analisi dei Segnali

Biomedici per

Applicazioni

Cliniche

6 ING-INF/06 2 Ingegneria

biomedica

Strumentazione ed

elaborazione per i

segnali e le

Immagini

Biomediche

Strumentazione

Biomedica

6 ING-INF/06 2 Ingegneria

biomedica

Elaborazione di

Immagini

Biomediche

6 ING-INF/06 2 Ingegneria

biomedica

Fisiopatologia

Generale

Fisiopatologia

Generale

6 MED/04 4 Attività

formative

affini/integrative

Attività formative

curriculari a scelta

dello studente

(vedi nota 1)

6

2 Ingegneria

biomedica

Management dei

Sistemi Sanitari ed

Ingegneria Clinica

Management ed

Automazione dei

Sistemi Sanitari

6 ING-INF/06 2 Ingegneria

biomedica

Ingegneria Clinica 6 Ingegneria

Clinica

Campi

Elettromagnetici in

Diagnosi e Terapia

Campi

Elettromagnetici in

Diagnosi e Terapia

9 ING-INF/02 4 Attività

formative

affini/integrative

Campi

Elettromagneti

ci

II Anno

Attività formative

curriculari a scelta

dello studente

(vedi nota 2)

4 insegnamenti

dalla tabella A e B

almeno 3 dalla

tabella B.

24

Attività formative a

scelta autonoma

dello studente

12 3

Sistemi Informativi

Sanitari

Sistemi Informativi

Sanitari

9 ING-INF/06 2 Ingegneria

biomedica

Tirocini formativi e

di orientamento

6 6

Prova finale 12 5

Note:

1) A scelta nell’ambito delle attività formative indicate in tabella A;

2) A scelta nell’ambito delle attività formative indicate in tabella A e B, con l’obbligo di scegliere

almeno tre insegnamenti dalla tabella B;

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Tabella A) Ambito Ingegneria Biomedica

Insegnamento Modulo CFU

SSD Af

(#)

Ambito

disciplinare

Prop.

Strumentazione

Avanzata per la

Diagnosi e Terapia

Strument. Avanzata

per la Diagnosi e

Terapia

6 ING-INF/06 2 Ingegneria

biomedica

Organizzazione ed

Automazione delle

Aziende Sanitarie e

Telemedicina

Organizzazione ed

Automazione delle

Aziende Sanitarie e

Telemedicina

6 ING-INF/06 2 Ingegneria

biomedica

Tecnologie per la

valutazione,

l’assistenza e il

recupero funzionale

Tecnologie per la

valutazione,

l’assistenza e il

recupero funzionale

6 ING-INF/06 2 Ingegneria

biomedica

Tabella B) Ambito Attività formative affini ed integrative

Insegnamento Modulo CFU

SSD Af

(#)

Ambito discipinare Prop.

Biochimica

Applicata

Biochimica

Applicata

6 BIO/12 4 Attività formative

affini/integrative

Diagnostica per

Immagini e

Radioterapia

Diagnostica per

Immagini e

Radioterapia

6 MED/36 4 Attività formative

affini/integrative

Strumenti e

tecniche di

programmazione

Strumenti e

tecniche di

programmazione

6 ING-INF/05 4 Attività formative

affini/integrative

Ingegneria dei

Tessuti

Ingegneria dei

Tessuti

6 ING-

IND/22

4 Attività formative

affini/integrative

Reattori biochimici

per applicazioni

analitiche e

terapeutiche

Reattori biochimici

per applicazioni

analitiche e

terapeutiche

6 ING-

IND/24

4 Attività formative

affini/integrative

Meccanica dei

Tessuti Biologici

Meccanica dei

Tessuti Biologici

6 ICAR/08-09 4 Attività formative

affini/integrative

Impianti elettrici Impianti elettrici 6 ING-

IND/33

4 Attività formative

affini/integrative

Impianti ambientali Impianti ambientali 6 ING-

IND/11

4 Attività formative

affini/integrative

Fisica Sanitaria Fisica Sanitaria 6 FIS/07 4 Attività formative

affini/integrative

Modelli per la

previsione e

l'ottimizzazione

Modelli per la

previsione e

l'ottimizzazione

6 ING-INF/04 4 Attività formative

affini/integrative

Ingegneria Sanitaria Ingegneria Sanitaria 6 ICAR/03 4 Attività formative

affini/integrative Tecnica della

sicurezza elettrica

Tecnica della

sicurezza elettrica

6 ING-

IND/33

4 Attività formative

affini/integrative Applicazioni

biomediche

dell’Ingegneria

chimica

Applicazioni

biomediche

dell’Ingegneria

chimica

6 ING-

IND/24

4 Attività formative

affini/integrative

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7/22

Insegnamento Modulo CFU

SSD Af

(#)

Ambito discipinare Prop.

Organi artificiali e

protesi

Organi artificiali e

protesi

6 ING-

IND/22

4 Attività formative

affini/integrative Misure per la

compatibilità

elettromagnetica

Misure per la

compatibilità

elettromagnetica

6 ING-INF/07 4 Attività formative

affini/integrative

Sensori e trasduttori Sensori e trasduttori 6 ING-INF/07 4 Attività formative

affini/integrative

Circuiti per DSP Circuiti per DSP 6 ING-INF/01 4 Attività formative

affini/integrative

Fondamenti di

Biomeccanica

Fondamenti di

Biomeccanica

6 ICAR 08-09 4 Attività formative

affini/integrative

Affidabilità dei

sistemi

Affidabilità dei

sistemi

6 ING-

IND/33

4 Attività formative

affini/integrative

(#) Legenda Attività

formativa

1 2 3 4 5 6 7

Riferimento

DM270/04

Art. 10

comma 1, a)

Di base

Art. 10

comma 1, b)

Caratteriz-

zante

Art. 10 comma 5,

a) autonomamen-

te scelte dallo

studente

Art. 10

comma 5, b)

affini o

integrativi

Art. 10

comma 5, c)

Prova finale

Art. 10

comma 5, d)

Ulteriori

conoscenze

Art. 10

comma 5, e)

Stage e

tirocini

Allegato B.2

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8/22

Attività formative del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica.

Insegnamento: Analisi Avanzata dei Segnali Biomedici per Applicazioni Cliniche

Modulo: Elaborazione di Segnali

CFU: 6 SSD: ING-INF/03

Ore di lezione: 30 Ore di esercitazione: 18

Anno di corso: I ANNO

Obiettivi formativi: L’obiettivo dell'insegnamento è fornire le principali metodologie per il trattamento di segnali

biomedici.

Obiettivo dello specifico modulo è fornire le principali metodologie e tecniche per il trattamento

numerico dei segnali, anche mediante esercitazione di laboratorio basate sull'uso di software per

l'elaborazione numerica.

Contenuti:

Insegnamento: Affidabilità dei sistemi

Modulo (ove presente suddivisione in moduli): ---------

CFU: 6 SSD: ING IND 33

Ore di lezione: 30 Ore di esercitazione: 18

Anno di corso: II

Obiettivi formativi: Mettere in grado lo studente di familiarizzare con le problematiche relative alla

affidabilità di componenti (in particolare elettrici), e iniziarlo alle relative metodologie di calcolo.

Ciò anche al fine di comprendere concetti collegati a quello di Affidabilità (quali quelli di Rischio e

Sicurezza) che hanno sempre più importanza in ambito normativo e legislativo, specialmente per

Ingegneri Biomedici. Al termine del corso, lo studente dovrebbe essere in grado di: 1) calcolare

l’affidabilità di sistemi elementari, ossia riconducibili alle strutture logiche di base, con particolare

riferimento a quelli elettrici; 2) effettuare, sulla base di dati sperimentali e modelli fisici, una stima

o almeno un’adeguata selezione del modello di affidabilità di componenti di interesse nel campo di

applicazioni Biomediche.

Contenuti:

Il concetto di affidabilità; genesi ed evoluzione della teoria dell'affidabilità. Descrizione

dell’Incertezza e dei fenomeni aleatori nei sistemi ingegneristici, con particolare riferimento a quelli

elettrici di interesse in Biomedica. affidabilità, continuità, qualità e sicurezza. Norme di riferimento.

Legame tra Affidabilità, Rischio e Sicurezza dei sistemi . Qualità, diagnostica, disponibilità.

Elementi di calcolo delle probabilità ed esercitazioni numeriche. Definizione quantitativa

dell’affidabilità. Metodi di analisi di sistemi complessi: metodo della probabilità totale, spazio degli

eventi, metodo degli insiemi di collegamento, metodo degli insiemi di taglio. Teorema di Bayes.

Analisi statica e dinamica dell’affidabilità. Variabili aleatorie e modelli di affidabilità. Cenni ai

Processi di Markov. Disponibilità dei sistemi riparabili con Esercitazioni numeriche. Docente: da definire

Codice: Semestre: II

Prerequisiti / Propedeuticità: Nessuno

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni numeriche

Materiale didattico: Appunti redatti e distribuiti dal docente. Testi di consultazione: 1. Ross S.M. (2003)

“Probabilità e statistica per l'ingegneria e le scienze”, Apogeo

Modalità di esame: Prova orale comprendente esercizi numerici assegnati al momento

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Strutture per la realizzazione di filtri lineari (necessari richiami sulla zeta trasformata, prima e

seconda forma diretta, struttura a cascata, struttura con campionamento in frequenza, struttura a

traliccio, struttura con DFT, effetti della quantizzazione dei coefficienti, la realizzazione di una

struttura con due poli). Progetto di filtri FIR ed IIR nel dominio della frequenza. Il filtro di Wiener.

Predizione lineare ottima a minimo MSE (equazione di Wiener-Hopf estesa, ricorsione di Levinson

e Durbin e formula di Burg). Esempi di applicazione degli strumenti teorici a scenari concreti di

interesse per l'ingegneria biomedica.

Docente:

Codice: Semestre: I

Prerequisiti / Propedeuticità: Elaborazione di Segnali Biomedici

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico: Appunti del corso, libri di testo

Insegnamento: Analisi Avanzata dei Segnali Biomedici per Applicazioni Cliniche

Modulo: Analisi dei Segnali Biomedici per Applicazioni Cliniche

CFU: 6 SSD: ING-INF/06

Ore di lezione: 30 Ore di esercitazione: 18

Anno di corso: I ANNO

Obiettivi formativi: Obiettivo dell’insegnamento è acquisire le principali metodologie per il trattamento di segnali

biomedici.

Obiettivo dello specifico modulo è apprendere l’utilizzo in ambito clinico delle principali

metodologie tipicamente impiegate nell’analisi di segnali biomedici

Contenuti:

Test per esaminare la non-stazionarietà dei segnali biomedici. Alcuni modelli deterministici e/o

stocastici per la descrizione di segnali biomedici quali EMG, ECG, EEG, ed altri segnali biologici.

Filtraggio adattativo per applicazioni biomediche Metodi per la riduzione della dimensionalità tipica

dei segnali biomedici con applicazioni all’EEG e all’ECG. Principal Component Analysis,

Independent Component Analysis, k-means, Expectation-Maximisation. Metodi per la descrizione

tempo-frequenza e tempo-scala dei segnali biomedici: short-time Fourier transform, wavelet.

Docente:

Codice: Semestre: I

Prerequisiti / Propedeuticità: Elaborazione di Segnali Biomedici

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico: Appunti del corso, libri di testo

Modalità di esame: Colloquio

Insegnamento: Biochimica Applicata

Obiettivi generali del corso:

Fornire al laureando in Ingegneria Biomedica i fondamenti teorici propedeutici alla processazione

dei campioni biologici umani ed alla loro successiva analisi mediante opportune moderne tecniche.

Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Biochimica Applicata

CFU: 6 SSD: BIO/12

Ore di lezione: 48 Ore di esercitazione: 0

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Anno di corso: II ANNO

Obiettivi formativi del modulo: Fornire concetti fondamentali su moderne metodiche preparative e analitiche per lo studio degli

aspetti biochimici di campioni biologici umani.

Contenuti:

1. Metodiche di indagine della cellula eucariotica

Metodiche analitiche (microscopia e citometria);

Metodiche preparative (cell sorting);

Esempi di studio di immunolocalizzazione di proteine nucleari e/o citoplasmatiche

mediante utilizzo di metodiche microscopiche e citometriche.

2. Le colture cellulari di cellule eucariotiche

Definizione e classificazione: metodiche di sterilizzazione, reagenti colturali, metodica di

tripsinizzazione, conta in camera di burker, metodiche di immortalizzazione mediante

utilizzo di virus, saggi colorimetrici di proliferazione cellulare.

Definizione, classificazione e metodologie biochimico-molecolari atte a rilevare eventuali

cross-contaminazioni e contaminazioni da agenti Mollicutes.

Impiego delle colture cellulari di modelli tumorali umani nella diagnostica oncologica delle

emopatie maligne caratterizzate da specifiche alterazioni genetiche.

Gli anticorpi monoclonali: definizione, ottenimento mediante ibridomi ed esempi di

applicazione clinica.

3. La criobiologia:

Definizione e sue applicazioni.

4. Approfondimento di tecniche inerenti l’isolamento, l’espansione, la caratterizzazione

biochimica e funzionale di cellule staminali umane adulte derivate da sangue midollare,

sangue cordonale e da placenta a termine.

5. Approfondimento di metodiche inerenti le tecniche colturali finalizzate all’ottenimento di

cellule staminali tumorali umane derivate da neoplasie umane di tessuti solidi.

Approfondimento del profilo biochimico caratterizzante le cellule staminali tumorali umane.

Influenza del microambiente colturale e della contaminazione da parte di agenti Mollicutes

sul profilo biochimico delle cellule staminali umane tumorali.

Docente: Professoressa Rosa Di Noto

Codice: Semestre: I

Prerequisiti / Propedeuticità: Nessuna

Metodo didattico: Lezioni

Materiale didattico: Testo Consigliato: Biochimica e Biologia Molecolare. Principi e Tecniche. A cura di Keith Wilson e

John Walzer. Nuova Edizione Italiana a cura di Mirella S. Pilone e Loredano Pollegioni. Raffaello

Cortina Editore. Il materiale didattico utilizzato durante le lezioni è a disposizione degli studenti.

Modalità di esame: Colloquio orale finale.

Insegnamento: Campi Elettromagnetici in Diagnosi e Terapia

Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Campi Elettromagnetici in Diagnosi e Terapia

CFU: 9 SSD: ING-INF/02

Ore di lezione: 57 Ore di esercitazione: 16

Anno di corso: I ANNO

Obiettivi formativi: Con riferimento alle tecniche diagnostiche e terapeutiche fondate sull’impiego

di campi elettromagnetici (Risonanza Magnetica, Magnetoterapia, Marconiterapia, Radar terapia),

fornire conoscenza sia dei fenomeni fisici di base sia della struttura e del funzionamento delle

relative apparecchiature.

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Contenuti: Principi di bioelettromagnetismo: proprietà elettriche dei tessuti alle diverse frequenze;

tecniche di misura e modelli teorici; determinazione della potenza specifica (W/kg) dissipata nei

tessuti; caratteristiche termiche dei tessuti biologici e distribuzioni di temperatura conseguenti

all’applicazione di radiofrequenze e microonde; campi modulati e meccanismi di interazione non

termici di radiofrequenze e microonde. La Risonanza Magnetica Nucleare: principi fisici e apparati

per usi scientifici e diagnostici. Generatori e applicatori di campo magnetico e di campo elettrico

(spire, gradient coil,..). Fenomeni indotti in distretti tissutali non omogenei. Generatori e applicatori

di campo elettromagnetico a radiofrequenza e a microonde (birdcage coil, phased array coil,..).

Tecniche di adattamento: grafico di Smith. Sicurezza elettromagnetica: valutazione dei livelli di

campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico per la protezione dei lavoratori e della popolazione

dall’esposizione a campi elettromagnetici (misure a banda larga e a banda stretta, riduzione a

conformità).

Esercitazioni: determinazione del fattore di merito di applicatori elicoidali mediante analizzatore

vettoriale di reti a microonde, tuning per l’adattamento di un carico, misure a banda larga del campo

elettrico nell’ambiente, impiego di simulatori numerici per la progettazione di applicatori.

Docente:

Codice: Semestre: II

Prerequisiti / Propedeuticità: Campi elettromagnetici

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico: Appunti del corso, libri di testo, J. Jianmingji: Electromagnetic analysis and

design in magnetic resonance imaging, CRC Press

Modalità di esame: Prova orale

Insegnamento: Circuiti per DSP

Modulo (ove presente suddivisione in moduli):

CFU: 9 SSD: ING-INF/01

Ore di lezione: 50 Ore di esercitazione: 30

Anno di corso: II

Obiettivi formativi: Conoscenza approfondita delle architetture dei circuiti DSP disponibili commercialmente e

dell’ambiente di sviluppo per la loro programmazione. Conoscenza delle problematiche, sia

teoriche che pratiche, relative alla implementazione ottimale, in tempo reale, su DSP, dei principali

algoritmi di elaborazione digitale dei segnali. Realizzazione di concreti algoritmi di elaborazione

dei segnali su circuiti DSP.

Contenuti:

Tecniche di calcolo avanzate in aritmetica a virgola fissa e mobile per la realizzazione di algoritmi

di elaborazione dei segnali. Effetti derivanti dalla precisione finita dei segnali: quantizzazione dei

coefficienti, prevenzione e gestione dell’overflow, tecniche di rounding. Studio dei circuiti

programmabili per l’elaborazione dei segnali (DSP): sistemi di memoria multi-accesso, hardware

per calcolo degli indirizzi (buffering circolare, indirizzamento bit-reversal), unità Single Instruction

Multiple Data. Utilizzo delle tecniche di pipelining nei circuiti DSP. Hazards nei circuiti DSP.

Architetture Very Long Instruction Word (VLIW). Tecniche di ottimizzazione del codice nei

circuiti DSP con architetture VLIW: Loop Unrolling, Software Pipelining. Implementazione in

tempo reale degli algoritmi di elaborazione nei circuiti DSP: interfacce seriali sincrone (buffered e

multi-channel), elaborazione in streaming, elaborazione a blocchi, elaborazione in sistemi operativi

real-time. Dubugging ed analisi delle prestazioni in tempo reale dei circuiti DSP. Metodologie di in-

system debugging.

Docente: Davide De Caro

Codice: Semestre: I

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Propedeuticità: Nessuna

Prerequisiti: Conoscenza di base del funzionamento dei circuiti digitali e del linguaggio C per lo

svolgimento delle esercitazioni.

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico:

John G. Proakis, Dimitris G. Manolakis, “Digital Signal Processing: Principles, Algorithms and

Applications”, 4° edition, Prentice Hall 2007

Sen M. Kuo, Woon-Seng Gan, “Digital Signal Processors: Architectures, Implementations, and

Applications”, Prentice Hall 2005

Appunti delle lezioni

Modalità di esame: Colloquio con discussione delle esercitazioni svolte

Insegnamento: Diagnostica per immagini e Radioterapia

CFU: 6 SSD: MED/36Settore - DIAGNOSTICA PER

IMMAGINI E RADIOTERAPIA Settore

attuale: 06/I1

Ore di lezione: 50 Ore di esercitazione: 10

Anno di corso: I

Obiettivi formativi: - Fornire i concetti di base relativi all’utilizzazione delle tecniche e metodiche di diagnostica per

immagini in ambito medico, con particolare attenzione alle tecniche avanzate di imaging

tomografico, all’imaging funzionale e molecolare per lo studio in vivo di attività funzionali e

metaboliche integrate con i dati strutturali, per la caratterizzazione delle malattie

- Fornire gli elementi di base relativi alle applicazioni di radioterapia e alla integrazione tra

diagnostica per immagini e applicazioni di radioterapia.

Il corso ha inoltre l’obbiettivo di illustrare come le informazioni ottenute dalle immagini

diagnostiche possono essere utilizzate per guidare la scelta della terapia e monitorarne la risposta.

Infine il corso descrive le modalità organizzative di un servizio assistenziale di diagnostica per

immagini e radioterapia.

Contenuti:

Introduzione con riferimenti storici (contributi multidisciplinari) all’imaging diagnostico

morfologico e funzionale e alla evoluzione delle applicazioni in funzione dell’evoluzione delle

tecniche e delle metodologie di uso. Effetti biologici delle radiazioni e radioprotezione.

Applicazioni biomediche delle tecniche di formazione delle immagini: Radiografia, Ecografia, TC,

Medicina nucleare e imaging molecolare. Imaging e spettroscopia a Risonanza Magnetica. Studio di

processi molecolari e attività funzionali in vivo, con esempi di applicazioni in ambito neurologico,

cardiologico e oncologico. Imaging sperimentale e studio di modelli di malattia. Radioterapia

(concetti di base e apparecchiature). Organizzazione del servizio di diagnostica per immagini e

radioterapia

Docente: Prof. Arturo Brunetti

Codice: Semestre: I

Prerequisiti / Propedeuticità: Nessuna

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico: Materiale fornito dal docente (diapositive delle lezioni su sito web docenti -

unina e review di carattere generale sull’argomento); Testo di consultazione : R.Passariello - G.

Simonetti -Elementi di Tecnologia Radiologica, Idelson 2012

Modalità di valutazione: Prova in itinere, Test a risposte multiple . Colloquio orale finale.

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Insegnamento: [Scienze Mediche di Base] Biochimica Applicata, Fisiopatologia Generale,

Diagnostica per Immagini e Radioterapia

Modulo: Fisiopatologia Generale

CFU: 3 SSD: MED/04

Ore di lezione: 24 Ore di esercitazione: 0

Anno di corso: I ANNO

Obiettivi formativi:

Obiettivi del modulo: Il modulo contribuisce alla parte riguardante la Fisiopatologia Generale

attraverso l’acquisizione dei concetti fondamentali

Contenuti:

Fiosiopatologia dell'appartato cardiovascolare, Fisiopatologia dell'apparato respiratorio,

Fisiopatologia sistema nervoso centrale, Fisiopatologia endocrina, Fisiopatologia renale

Fisiopatologia dell’apparato digerente.

Meccanismi fisiopatologici del cancro

Le malattie genetiche

Docente: Prof. G. Condorelli

Codice: Semestre: I

Prerequisiti / Propedeuticità: Nessuna

Metodo didattico: Lezioni

Materiale didattico: slides e capitoli di libri, reviews.

Libri di testo consigliati: Bruce Alberts, Molecular Biology of the Cell, Garland Science. New

York.; Robbins: Le basi patologiche delle malattie- 7ø EDIZIONE, Elsevier Italia

Modalità di esame: Prova scritta. Colloquio orale finale

Insegnamento: Management dei Sistemi Sanitari ed Ingegneria Clinica

Modulo: Ingegneria Clinica

CFU: 6 SSD: ING-INF/06

Ore di lezione: 40 Ore di esercitazione: 8

Anno di corso: I ANNO

Obiettivi formativi: Acquisizione di conoscenze di ingegneria clinica per un uso sicuro, appropriato ed economico della

tecnologia nei sistemi sanitari; problematiche tecnico-manutentivo e organizzativo-gestionale.

Contenuti:

Sicurezza elettrica: origine del rischio, effetti biologici della corrente elettrica, macro- e micro-

shock. Sicurezza della apparecchiature elettromedicali, norme CEI. Sicurezza degli impianti elettrici

in locali ad uso medico, norme CEI. Servizio di Ingegneria clinica: funzioni, struttura,

organizzazione del servizio di ingegneria clinica (SIC). Normativa sui dispositivi medici, marcatura

CE. Gestione della strumentazione biomedica. Misure su apparecchiature e impianti

Docente:

Codice: Semestre: I

Prerequisiti / Propedeuticità:

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

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Insegnamento: Fondamenti di Biomeccanica

Modulo:

CFU: 6 SSD: ICAR08/ICAR09

Ore di lezione: 40 Ore di esercitazione: 10

Anno di corso:

Obiettivi formativi: Il corso ha come obiettivo quello di presentare i principali modelli fisico-matematici volti ad

interpretare il comportamento biomeccanico di unità e strutture fondamentali del corpo umano,

dalla scala macroscopica (sistema muscolo-scheletrico) a quella micro-strutturale dei tessuti

biologici.

Contenuti:

Continui e strutture in grandi deformazioni; fondamenti di micromeccanica e teoria

dell'omogeneizzazione; poroelasticità lineare; esempi di applicazione a sistemi biomeccanici.

Docente: Massimiliano Fraldi, Iunio Iervolino

Codice: Semestre:

Prerequisiti / Propedeuticità:

Unitamente alle nozioni tradizionalmente acquisite nei corsi di base di matematica, fisica e

geometria, è formalmente richiesto il superamento dell'esame di Meccanica dei Materiali e delle

Strutture.

Metodo didattico: lezioni

Materiale didattico:

Cowin SC and Doty SB, Tissue Mechanics, Springer-Verlag, 2006

Modalità di esame: prova scritta e prova orale

Insegnamento: Management dei Sistemi Sanitari ed Ingegneria Clinica

Modulo: Management ed Automazione dei Sistemi Sanitari

CFU: 6 SSD: ING/INF 06

Ore di lezione: 48 Ore di esercitazione: 0

Anno di corso: I ANNO

Obiettivi formativi: Fornire adeguate conoscenze riguardo l’organizzazione, il controllo ed il management dei Sistemi

Sanitari e alle tecniche di valutazione dei servizi sanitari.

Contenuti:

Parte I. Sistemi Sanitari.

Introduzione al Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Riferimenti normativi e loro evoluzione.

Organizzazione delle Aziende Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliere. Finanziamento del

SSN. Requisiti minimi e accreditamento. Confronto con SSN di altri paesi.

Parte II. Management dei Sistemi Sanitari.

Evoluzione, misura e rappresentazione della salute. Principi di Economia Sanitaria. Controllo di

Gestione. Activity Based Costing. Il ruolo dei Sistemi Informativi Sanitari per il management.

Tecniche per la progettazione e la pianificazione di servizi sanitari. Valutazioni Economiche.

Analisi dei bisogni. Esempi di applicazioni.

Parte III. Il management delle tecnologie biomediche e l’automazione dei sistemi sanitari.

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Innovazione tecnologica e diffusione delle tecnologie nella sanità. Il governo della variabile

tecnologica: processi di acquisizione e fattori di criticità. Technology Assessment. Tecniche per il

controllo della qualità. Sicurezza negli ambinti di lavoro ad uso medico.

Parte IV. Analisi statistica dei dati

Richiami sulla teoria della probabilità. Campionamento statistico ed errore campionario, inferenza

statistica, inferenza su medie, proporzioni, varianze. Test statistico e sua potenza (t-test, test del c2,,

etc...). Regressione e correlazione. Programmazione di ricerche statistiche, confronto di diversi

gruppi, analisi della varianza, regressione multipla e analisi multivariata, controllo dei dati, metodi

non parametrici, tavole di sopravvivenza, metodi sequenziali.

Docente: Prof. Mario Cesarelli

Codice: Semestre: II

Prerequisiti / Propedeuticità: Nessuna

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico:

Appunti dalle lezioni.

Tarricone R. Valutazione e management in sanità – Applicazioni ai programmi e tecnologie

sanitarie. McGraw-Hill

Cuccurullo C. Il Management Strategico nelle aziende sanitarie pubbliche – Metodi e strumenti di

gestione strategica. Corrado Cuccurullo. McGraw-Hill

Bucchiero L., Caccia C., Nasi G. e-Health – Percorsi di implementazione dei sistemi informativi in

sanità. McGraw-Hill

Modalità di esame: Prova in itinere / Prova scritta finale seguita da eventuale accertamento orale.

Modulo: Misure per la Compatibilità Elettromagnetica

Settore Scientifico - Disciplinare: ING-INF/07 CFU: 6

Tipologia delle forme didattiche: Lezioni: ore 30; Laboratori: ore 22; Seminari: ore 4;

Impegno orario dello studente:

1 ora di Lezione comporta altre 2 ore di studio,

1 ora di Laboratorio comporta 1 ora di studio,

Propedeuticità:

Modalità di accertamento del profitto: Esame orale e discussione di un progetto assegnato

durante il corso.

Obiettivi formativi: Il Corso si propone di fornire allo studente, mediante attività d'aula e di

laboratorio, gli strumenti teorici per la comprensione dei fenomeni di compatibilità

elettromagnetica, e quelli tecnici per l’esecuzione delle prove di compatibilità elettromagnetica per

fenomeni radiati e condotti, mediante lo studio della strumentazione, dei setup e delle procedure per

l’esecuzione dei test secondo le modalità previste dalle norme tecniche di settore (incluse quelle

relative all'esposizione umana ai campi elettromagnetici).

Parte integrante del corso è lo svolgimento di un progetto relativo alla progettazione ed esecuzione,

mediante controllo remoto della strumentazione, di un test per la verifica delle caratteristiche di

compatibilità. Al termine del Corso lo studente sarà in grado di scegliere la strumentazione più

adatta all’esecuzione delle prove, eseguirle e valutare correttamente l’incertezza dei risultati di

misura.

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16/22

Contenuti: La direttiva per la Compatibilità Elettromagnetica e le norme tecniche armonizzate.

Richiami di propagazione dei campi elettromagnetici. Ricevitore EMI e analizzatore di spettro.

Ricevitore di picco, quasi-picco, media e valore efficace; Rete per la Stabilizzazione di Impedenza

(LISN), filtro a pigreco per l'attenuazione dei disturbi condotti. Reti di

Accoppiamento/Disaccoppiamento (CDN); Sonde di Corrente. Modelli di emissione da disturbi di

modo comune e differenziale. Norme di immunità e emissione, radiata e condotta. Normativa,

strumentazione e metodologie per la misurazione dei livelli di esposizione ai campi

elettromagnetici ambientali.

Esecuzione di prove di conformità presso il laboratorio di Compatibilità Elettromagnetica;

esecuzione di misurazioni di campo elettromagnetico ambientale.

Insegnamento: Organizzazione e Automazione delle Aziende Sanitarie e Telemedicina

Modulo (ove presente suddivisione in moduli):

CFU: 6 SSD: ING-INF/06

Ore di lezione: 60 Ore di esercitazione: 12

Anno di corso: II ANNO

Obiettivi formativi: : Fornire le conoscenze di base sull'organizzazione e la qualità dei servizi

sanitari e sulle principali problematiche della telemedicina nelle attuali forme di organizzazione.

Contenuti: Organizzazione e gestione delle tecnologie

Acquisizione delle tecnologie e modalità di espletamento delle gare pubbliche. Sale operatorie;

Unità intensive, coronariche; Dialisi; Litotrissia; Dipartimento di diagnostica per immagini.

Controllo di gestione delle aziende sanitarie. Technology Assessment.

Principi di funzionamento, schemi a blocchi e schede tecniche dei seguenti dispositivi: elettrobisturi,

defibrillatore e monitor multiparametrico. Preparazione di capitolati speciali di gara.

Introduzione alla telemedicina e alla telematica sanitaria

Requisiti tecnici di base. Fattori umani e organizzativi. Principali applicazioni: teleradiologia,

telecardiologia, telecare, teleoncologia, telechirurgia. SIRES. Telemedicina per l’emergenza e 118.

Aspetti medico-legali. Technology assessment della telemedicina e delle applicazioni di Telematica

sanitaria. Telemedicina come Programma di Management della Patologia (DMP). Applicazioni di

Telemedicina mediante monitoraggio remoto dei segnali pazienti.

Docente:

Codice: Semestre: I

Prerequisiti / Propedeuticità:

Metodo didattico:

Materiale didattico: Appunti delle Lezioni

Castaldi G. L'organizzazione delle aziende Sanitarie. McGraw-Hill

Longo F. Vendramini E. Programmazione e controllo di gestione. McGraw-Hill

Modalità di esame: Prova orale e/o prova scritta

Insegnamento: Sistemi Informativi Sanitari

Modulo (ove presente suddivisione in moduli):

CFU: 9 SSD: ING-INF 06

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Ore di lezione: 54 Ore di esercitazione: 18

Anno di corso: II ANNO

Obiettivi formativi: Lo studente acquisisce le competenze di base per fornire con consapevolezza servizi operativi di

supporto alla gestione di sistemi informativi sanitari, egli è quindi in grado di fare un accurata

analisi delle esigenze e fare il relativo dimensionamento sia per quanto concerne i sistemi/servizi

infrastrutturali che per la parte relativa ai sistemi applicativi e i sistemi data base collegati.

Contenuti:

Generalità su reti locali e geografiche con riferimento ad applicazioni in ambito sanitario: Principali

architetture di rete.Modello OSI. Reti TCP-IP.Servizi applicativi infrastrutturali, Active directory,

DNS, http, SMTP.

Elementi di Sicurezza informatica nei sistemi informativi sanitari: Tecnologie a chiave pubbliche e

Sicurezza delle reti locali.

Metodologie di Analisi di un sistema informativo. Modellazione dei sistemi tramite UML,

Modellazione E-R Sviluppo di basi di dati, Linguaggio SQL, Elementi di base di Datawarehousing.

Analisi di specifici sistemi applicativi : Gestione liste di attesa ricoveri, ADT, Gestione SDO,

Servizi di Laboratorio, LIS, RIS/PACS, architettura DICOM, Cartella Clinica Infermieristica’

Gestione flusso sale operatorie.

Fondamenti di workflow management, reti di petri, Analisi quantitativa delle reti.

Integrazione dei sistemi Informativi, Modelli di integrazione, Web Services , protocollo HL7,

Sistemi per il controllo di gestione.

Attività pratica di laboratorio: Lo studente acquisirà abilità pratiche sui seguenti applicativi : Cisco

Packet Tracer, Open DB, SQL Oracle ex univ, Microsoft Access, Woped. tramite i quali svolgerà le

attività pratiche consistenti nella simulazione di architetture di rete, sviluppo di data base e

simulazione di sistemi informativi sanitari.

Docente:

Codice: Semestre: II

Prerequisiti / Propedeuticità: Nessuna

Metodo didattico: Lezioni e Attività Pratiche sia in laboratorio che a casa.

Materiale didattico: Dispense del corso

Modalità di esame: Prova pratica e colloquio

Insegnamento: Strumentazione ed elaborazione per i segnali e le Immagini Biomediche

Modulo: Elaborazione delle immagini biomediche

CFU: 9 SSD: ING-INF/06

Ore di lezione: 42 Ore di esercitazione: 6

Anno di corso: I ANNO

Obiettivi formativi:

Acquisire conoscenze delle principali tecniche per la misura, il trattamento e l’elaborazione di dati e

segnali biomedici e delle bioimmagini, capacità di realizzare semplice software per l'analisi di

segnali biomedici.

Contenuti:

Caratteristiche delle immagini biomediche. Richiami di elaborazione delle immagini numeriche:

Trasformata di Fourier in 2 e 3 dimensioni e sue proprietà, Metodi e Tecniche di trasformazioni

delle immagine; campionamento, interpolazione e ricostruzione; filtri per l’eliminazione del rumore,

estrazione di contorni. Tecniche avanzate di elaborazione delle immagini. Metodi di ricostruzione

bidimensionale da proiezioni; trasformata di Radon, algoritmo di retroproiezione filtrata. Metodi di

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ricostruzione tridimensionale da proiezioni. Metodi di registrazione di immagini multimodali.

Metodi di memorizzazione e trasmissione delle immagini standard DICOM. Generazione di

immagini radiografiche. Tomografia computerizzata: concetti base, configurazioni ed evoluzione.

Risonanza Magnetica Nucleare NMR: principi fisici e strumentazione, immagini a risonanza

magnetica (algoritmi, metodi e tecniche), immagini angiografiche, immagini spettroscopiche,

immagini funzionali. Immagini Topografiche Nucleari (“Medicina Nucleare”): PET, SPECT.

Docente:

Codice: Semestre: II

Prerequisiti /Propedeuticità:

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico:

Modalità di esame: Prove applicative in itinere e/o prova scritta finale; colloquio

Insegnamento: Strumentazione ed elaborazione per i segnali e le Immagini Biomediche

Modulo: Strumentazione Biomedica

CFU: 6 SSD: ING-INF/06

Ore di lezione: 42 Ore di esercitazione: 6

Anno di corso: I ANNO

Obiettivi formativi: Acquisizione di conoscenze sul funzionamento ed il progetto di strumentazione biomedica per

diagnostica e terapia.

Contenuti:

Caratteristiche e principi fisici di trasduzione, trasduttori per applicazioni biomediche. Amplificatori

e circuiti per il prelievo ed il condizionamento di segnali biomedici. Schemi a blocchi e circuiti di

apparecchiature biomedici, quali ad esempio: elettrocardiografo, elettromiografo,

elettroencefalografo, elettrobisturi, defibrillatore. Velocimetri e flussimetri. Apparecchiature a

ultrasuoni, ecotomografi, velocimetri Doppler. Apparecchiature terapeutiche

Docente:

Codice: Semestre: I

Prerequisiti / Propedeuticità:

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico: J. G. Webster. Medical instrumentation application and design. John Wiley and sons

G. Avanzolini. Strumentazione biomedica progetto ed impiego dei sistemi di misura. Patron editore.

F. P. Branca. Fondamenti di Ingegneria Clinica. Vol. 1 e 2.Springer editore

D. De Rossi et al. Sensori per misure biomediche. Patron editore.

Modalità di esame: prova scritta e orale

Insegnamento: Strumentazione Avanzata per Diagnosi e Terapia

Modulo:

CFU: 6 CFU: 6

Ore di Lezione: 48 Ore di Lezione: 48

Anno di Corso: II anno

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Obiettivi formativi: Il corso approfondisce gli aspetti tecnologici delle apparecchiature PET ed

MRI.

Contenuti: Struttura di uno scanner PET. Principi fisici e tecnologie per la detezione di fotoni.

Algoritmi per la ricostruzione iterativa di immagini PET. Time of flight. Parametri tecnici di uno

scanner PET. Standard Uptake Value. Qualità delle immagini PET. Artefatti da movimento in PET.

Scanner PET-CT. Attenuation Correction.

Struttura di uno scanner MRI. Caratterizzazione del rumore. Disomogeneità di campo. Artefatti in

MRI. Imaging con contrasto paramagnetico. Angiografia MR. Misura delle proprietà magentiche dei

tessuti. Analisi di alcune sequenze Gradient Echo. Parametri tecnici di uno scanner MRI. Qualità

delle immagini in MRI.

Introduzione alla PET-MRI.

Docente:

Codice: Semestre: I

Prerequisiti / Propedeuticità: Nessuna

Metodo didattico: Lezioni

Materiale didattico:

appunti dalle lezioni,

L. Scatto – L. Mirarchi – Principi di imaging a Risonanza Magnetica – ed. Cortina

Modalità di esame: Prova orale

Insegnamento: Tecnologie per la valutazione, l’assistenza e il recupero funzionale

Modulo (ove presente suddivisione in moduli):

CFU: 6 SSD: ING-INF/06

Ore di lezione: 40 Ore di esercitazione: 8

Anno di corso: II ANNO

Obiettivi formativi: Il corso di Tecnologie per la valutazione, l’assistenza e il recupero funzionale ha l’obiettivo di

fornire le conoscenze tecniche e metodologiche indispensabili per contribuire, per la propria area di

competenza, nell’ambito di gruppi di lavoro multidisciplinari, alle attività di valutazione,

progettazione e svolgimento dell’intervento riabilitativo. Le medesime conoscenze potranno essere

spese, con modalità diverse, anche nell’ambito di gruppi di sviluppo in ambito industriale.. Lo

studente inoltre apprenderà le metodologie alla base di un corretto assessment tecnologico e sarà

munito delle competenze di base necessarie anche allo svolgimento di attività di ricerca di settore

all’interno di gruppi multidisciplinari

Contenuti:

Problematiche generali: definizione e concetti di base della Riabilitazione Medica e Sociale;

riferimenti legislativi e normativi nazionali e internazionali.

Il processo riabilitativo: metodologie e strumenti per la diagnosi funzionale; la valutazione

biomeccanica per la riabilitazione motoria EMG e gait analysis; la valutazione Neuropsicologica

EEG, PEV, PEA, fMRI, fNIRs, Test Neuropsicologici computerizzati.

Il processo riabilitativo: metodologie e strumenti per la terapia e il recupero funzionale.

L’inclusione sociale attraverso l’uso delle assistive technology:: riferimenti normativi e legislativi;

gli ausili per la comunicazione e per accesso all’informazione. Specifiche tecniche di progettazione

di ausili, le tecniche e i protocolli della valutazione funzionale.

Il processo di assessment in riabilitazione: dalla prescrizione alle strategie di valutazione tecnico-

funzionale, la certificazione, il monitoraggio e gli strumenti per l'analisi dell'outcome.

L’accessibilità ambientale e informatica: normativa vigente e sue applicazioni; sistemi domotici ed

ambienti intelligenti.

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Il laboratorio sperimentale di studio e ricerca: l’ausilioteca.

Docente:

Codice: Semestre: I

Prerequisiti / Propedeuticità: Nessuna

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico: Dispense del corso

Modalità di esame: Colloquio orale

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Allegato C

Requisiti curriculari minimi per l'accesso alla Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica (LM-21)

Lo studente in possesso del titolo di Laurea ex D.M. 509/99 o ex D.M. 270/04 potrà essere ammesso al Corso di Laurea

Magistrale in Ingegneria Biomedica se avrà acquisito nella precedente carriera CFU nei settori scientifico disciplinari di

seguito indicati nella misura minima corrispondentemente indicata:

SSD CFU

minimi

FIS/01, CHIM/07, MAT/03-05 24

ING-IND/11-22-24-31-33-34,

ICAR/08-09

ING-INF/01-02-03-04-05-06-07

54

TOTALE 78

180Ni

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Allegato E

Corrispondenza fra CFU degli insegnamenti dei Corsi di Laurea/Laurea Specialistica in Ingegneria Biomedica

degli ordinamenti preesistenti e CFU degli insegnamenti del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica

dell'Ordinamento regolato dal D.M. 270/04, direttamente sostitutivo dei preesistenti.

Tabella 1: Opzioni dal Corso di Laurea Specialistica regolato dall’ordinamento ex DM509/99 al Corso di Laurea

Magistrale regolato dall’ordinamento ex DM270/04

Ai CFU dell'insegnamento del preesistente ordinamento corrispondono i crediti indicati nella colonna 4, assegnati ai

moduli del Corso di Laurea Magistrale del nuovo ordinamento riportati nella colonna 3.

I CFU residui, differenza fra i CFU in colonna 2 e i CFU in colonna 4, sono attribuiti ai settori scientifico-

disciplinari indicati in colonna 5. Essi potranno essere utilizzati nell'ambito delle attività formative autonomamente

scelte dallo studente, con modalità che saranno specificate.

Il riconoscimento di CFU acquisiti nell’ambito dei Corsi regolati dall’ordinamento ex 509/99 potrà avvenire nel caso

in cui i CFU in colonna 2 siano in numero inferiore ai CFU in colonna 4 senza ulteriori adempimenti ove si

riconosca la sostanziale coincidenza di obiettivi formativi e contenuti. Negli altri casi (contrassegnati da un asterisco

in colonna 6) il riconoscimento avverrà previe forme integrative di accertamento con il docente titolare

dell’insegnamento ex DM 270/04.

L'eventuale corrispondenza di insegnamenti dell'Ordinamento preesistente che non compaiono nella tabella sarà

valutata caso per caso.

1 2 3 4 5 6

L’insegnamento/modulo

dell’ordinamento ex DM 509/99

CFU corrisponde

all’insegnamento/modulo

dell’Ordinamento ex DM 270/04

CFU Settore

scientifico -

disciplinare dei

CFU residui

Fisica Sanitaria 6 Fisica Sanitaria 6 FIS/07

Strumentazione Biomedica

Avanzata: Elementi di Progettazione

6 Strumentazione Biomedica ed

Ingegneria Clinica

9 ING-INF/06 *

Ingegneria Clinica 3 Strumentazione Biomedica ed

Ingegneria Clinica

9 ING-INF/06 *

Biochimica Applicata,

Fisiopatologia Generale,

Diagnostica per Immagini e

Radioterapia

6 Biochimica Applicata,

Fisiopatologia Generale,

Diagnostica per Immagini e

Radioterapia

9 BIO/12

MED/04

MED/36

*

Elaborazione dei Segnali Biomedici 6 Analisi dei Segnali Biomedici per

Applicazioni Cliniche

6 ING-INF/06

Elaborazione delle Immagini

Biomediche

6 Elaborazione di Immagini Biomediche 9 ING-INF/06 *

Tecnologie per la Riabilitazione 3 Tecnologie per la valutazione,

l’assistenza e il recupero funzionale

6 ING-INF/06 *

Telemedicina Telematica Sanitaria 3 Organizzazione ed Automazione delle

Aziende Sanitarie e Telemedicina

9 ING-INF/06 *

Organizzazione ed Automazione dei

Sistemi Sanitari

6 Management ed Automazione dei

Sistemi Sanitari

6 ING-INF/06

Scienze mediche I 6 Scienze mediche I 9 MED 11

MED 18

MED 26

*

Strumentazione per apparato

cardiocascolare, neurologia

4 Strument. Avanzata per la Diagnosi e

Terapia

6 ING-INF/06 *

Chirurgia Mininvasiva 2 Chirurgia Mininvasiva 3 MED/18 *

Scienze mediche II 6 Scienze mediche II 9 MED 11

MED 18

MED 26

*

Ingegneria dei Tessuti 6 Ingegneria dei Tessuti 6 ING-IND/22

Campi elettomagnetici in diagnosi e

terapia

6 Campi elettomagnetici in diagnosi e

terapia

9 ING-INF/02 *

Meccanica dei tessuti e

progettazione di strutture

meccaniche per la bioingegneia

6 Meccanica dei tessuti biologici 6 ICAR/08-09