16-M54-aa20121346675315364-BIOMEDICA MAGISTRALE
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Regolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale in
Ingegneria Biomedica
nella Facoltà di Ingegneria dell'Università degli studi di Napoli Federico II Classe delle Lauree magistrali in INGEGNERIA BIOMEDICA, Classe n. LM-21
Art.1. Definizioni Ai sensi del presente regolamento si intendono:
a) per Facoltà, la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli studi di Napoli Federico II;
b) per Regolamento sull'Autonomia didattica (RAD), il Regolamento recante norme concernenti l'Autonomia Didattica
degli Atenei, di cui al D.M. del 3 novembre 1999, n.509 come modificato e sostituito dal D.M. del 22 ottobre 2004, n.
270;
c) per Regolamento Didattico di Ateneo (RDA), il Regolamento approvato dall'Università degli studi di Napoli Federico
II ai sensi dell'Art.11 del D.M del 23 ottobre 2004, n. 270;
d) per Decreti ministeriali, di seguito denominati DCL, i D.M. del 16 marzo 2007 di determinazione delle classi delle
lauree universitarie e delle classi delle lauree magistrali;
e) per Corso di Laurea magistrale, il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica, come individuato dall'Art.2
del presente regolamento;
f) per titolo di studio, la Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica, come individuata dall'Art.2 del presente
regolamento;
nonché tutte le altre definizioni di cui all'Art.1 del RDA.
Art.2. Titolo e Corso di Laurea Magistrale Il presente regolamento disciplina il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica, appartenente alla Classe delle
Lauree Magistrali in Ingegneria Biomedica, Classe n. LM-21, di cui alla tabella allegata al DCL e al relativo
Ordinamento didattico inserito nel RDA, afferente alla Facoltà di Ingegneria.
I requisiti di ammissione a Corsi di Laurea Magistrale sono quelli previsti dalle norme vigenti in materia. Altri requisiti
formativi e culturali richiesti per l'accesso al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica, sono regolati dal
successivo Art. 4.
Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica si propone di ampliare la preparazione interdisciplinare, già
fornita nel primo livello di studi e strettamente collegata da un lato ai settori dell’ingegneria dell’informazione e
industriale e dall’altro al settore medico-biologico, che ne costituisce il naturale campo di applicazione. Tale scopo viene
raggiunto attraverso l’approfondimento delle conoscenze delle metodologie operative delle scienze di base, di quelle
proprie dell’ingegneria, oltre che di quelle specifiche dell’Ingegneria Biomedica, per applicarle al settore della medicina,
della biologia e più in generale dei Sistemi e Servizi Sanitari.
Il laureato Magistrale in Ingegneria Biomedica sarà in grado di comprendere, formalizzare e risolvere problematiche di
interesse medico-biologico e più in generale sanitario, e di partecipare a gruppi inter- e multidisciplinari di specialisti e
operatori nei diversi settori sanitari. Ai laureati magistrali in Ingegneria Biomedica sono dunque richieste abilità
professionali centrate principalmente sulla capacità di progettazione di dispositivi, materiali, apparecchiature e sistemi
per uso diagnostico, terapeutico e riabilitativo, di progettazione di impianti ed ambienti sanitari, oltre a quelle di
controllo e gestione dell’assistenza sanitaria (ospedaliera e territoriale), soprattutto sotto l’aspetto tecnologico ed
organizzativo. A tal scopo il laureato magistrale in Ingegneria Biomedica approfondirà gli aspetti già affrontati nel Corso
di Laurea in Ingegneria Biomedica, ampliandone le conoscenze di contesto e le capacità trasversali, che saranno
adeguatamente potenziate rispetto a quelle già acquisite, al fine di essere in grado di esprimere capacità progettuali e
organizzative.
Il Laureato Magistrale in Ingegneria Biomedica dovrà, inoltre, essere in grado di utilizzare correttamente la lingua
Inglese in forma scritta e orale ed essere in possesso di adeguate conoscenze che permettano l’uso degli strumenti
informatici, necessari nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
Art.3. Requisiti per l'ammissione Per l’iscrizione al corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica sono previsti, in ottemperanza all’art. 6 comma 2
del DM 270/04 e con le modalità di seguito definite, specifici criteri di accesso riguardanti il possesso di requisiti
curriculari e l'adeguatezza della personale preparazione dello studente. Detti requisiti prevederanno, tra l’altro, la
documentata capacità di utilizzare correttamente, in forma scritta e orale, la lingua Inglese.
3.1 Requisiti curriculari
Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica occorre essere in possesso della Laurea,
ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo. I requisiti curriculari per l’ammissione sono
automaticamente posseduti dai laureati dei corsi di Laurea in Ingegneria Biomedica istituiti presso questo Ateneo, ai
sensi del D.M. 509/99 e del D.M. 270/04, in quanto i crediti formativi universitari del curriculum attivo sono dichiarati
integralmente riconoscibili per l’immatricolazione al corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica.
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L’iscrizione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica non è consentita in difetto dei requisiti minimi
curriculari di cui all’allegato C del presente Regolamento. Il Consiglio dei Corsi di Studio in Ingegneria Biomedica,
eventualmente avvalendosi di un’apposita commissione istruttoria, valuta i requisiti curriculari posseduti dal candidato e
ne riconosce i crediti in tutto o in parte.
Eventuali integrazioni curriculari andranno effettuate dallo studente anteriormente alla iscrizione, ai sensi dell’art. 6
comma 1 del D.M. 16 marzo 2007 (Decreto di Istituzione delle Classi delle Lauree Magistrali). L’integrazione potrà
essere effettuata, a seconda dei casi, mediante iscrizione a singoli corsi di insegnamento attivati presso i Corsi di Studio
di questo Ateneo ai sensi dell’art. 20, comma 6, Regolamento Didattico d’Ateneo, ovvero mediante iscrizione al Corso di
Laurea in Ingegneria Biomedica di questo Ateneo con abbreviazione di percorso ed assegnazione di un Piano di Studi
che preveda le integrazioni curriculari richieste per l’immatricolazione al Corso di Laurea Magistrale.
3.2 Verifica della personale preparazione dello studente
La verifica del possesso dei requisiti relativi alla personale preparazione dello studente sarà effettuata sulla
base della media M delle votazioni (in trentesimi) conseguite negli esami di profitto per il conseguimento del titolo di
Laurea, pesate sulla base delle relative consistenze in CFU, e della durata degli studi D espressa in anni di corso. Il
criterio per la automatica ammissione dello studente ai Corsi di Laurea Magistrale è stabilito secondo la tabella
allegata:
A.A. di iscrizione alla Magistrale
Provenienti da Federico II
Provenienti da altri Atenei Immatricolati dopo 1 settembre 2011
D=3 D=4 D≥5 D qualunque
A partire da A.A. 2011/2012 ---------- M ≥ 24
A partire da A.A. 2014/2015 M ≥ 21 M ≥ 22.5 M ≥ 24 M ≥ 24
Art.4. Articolazione degli studi 4.1. Curricula
Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica si articola nei curricula riportati nell'allegato B.1 al presente
Regolamento. L’Allegato B.1 riporta, per ciascun curriculum, l'elenco degli insegnamenti, con l'eventuale articolazione
in moduli, l'indicazione dei settori e degli ambiti scientifico disciplinari di riferimento, l'elenco delle altre attività
formative, i crediti assegnati a ciascuna attività formativa.
La Laurea Magistrale si consegue mediante l'acquisizione di 120 Crediti Formativi Universitari (CFU) con il
superamento degli esami, in numero non superiore a 12, e lo svolgimento delle altre attività formative, secondo le
previsioni del presente regolamento. Ai fini del conteggio degli esami vanno considerate le attività caratterizzanti, le
affini o integrative e quelle autonomamente scelte dallo studente. Per l’attribuzione dei CFU previsti per queste ultime
deve essere computato un unico esame, ferme restando da parte dello studente la libertà di scelta tra tutti gli insegnamenti
attivati nell’Università, purché coerenti con il progetto formativo, e la possibilità di acquisizione di ulteriori CFU nelle
discipline di base e caratterizzanti. Restano escluse dal conteggio le prove che costituiscono un accertamento di idoneità
relativamente alle attività di cui all’art. 10 comma 5 lettere c), d) ed e) del RAD.
4.2. Attività formative e relative tipologie
L'impegno orario riservato allo studio personale e ad altre attività formative di tipo individuale non deve essere inferiore
al 50% dell'impegno orario complessivo.
L'allegato B.2 specifica, per ciascun insegnamento, i moduli da cui esso è costituito e, per ciascun modulo:
a) il settore scientifico - disciplinare di riferimento,
b) i Crediti Formativi Universitari (CFU),
c) le tipologie didattiche previste (Lezioni, Esercitazioni, ecc.),
d) gli obiettivi formativi specifici,
e) i contenuti.
4.3. Obsolescenza dei Crediti formativi universitari
I crediti acquisiti non sono di norma soggetti ad obsolescenza, fatta salva la disciplina che regola le condizioni di
decadenza dagli studi. L’obsolescenza di crediti formativi relativi a specifiche attività formative può essere deliberata dal
Consiglio di Facoltà, su proposta motivata del Consiglio dei Corsi di Studio. La delibera di obsolescenza riporterà
l’indicazione delle modalità per la convalida dei crediti obsoleti, stabilendo le eventuali prove integrative che lo studente
dovrà sostenere.
Art.5. Organizzazione didattica 5.1. Tipo di organizzazione
Le attività formative si articolano in periodi didattici riportati nel Manifesto degli studi secondo le determinazioni degli
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organi competenti. Esse si svolgono in tempi differenti da quelli dedicati agli esami.
5.2. Manifesto degli studi
Il Consiglio dei Corsi di Studio in Ingegneria Biomedica propone entro il 30 maggio di ogni anno il Manifesto degli studi
relativo all'Anno Accademico successivo. Il Manifesto degli studi indica i curricula da attivare in ottemperanza all’Art.
4.1 del presente regolamento e specifica:
a) l'elenco dei moduli e degli insegnamenti che vengono attivati e la loro collocazione nei periodi didattici previsti dal
precedente comma 1;
b) il calendario delle attività formative, definite in accordo con la programmazione didattica annuale della Facoltà;
c) il calendario delle sessioni di esame ordinarie, da collocare alla fine di ciascun periodo didattico;
d) il calendario della sessione di esame di recupero, da tenersi nel mese di settembre, prima dell'inizio delle attività
formative del successivo anno accademico;
e) le norme che regolano la sostituzione di insegnamenti impartiti negli anni precedenti e che siano stati soppressi;
f) le regole per la compilazione di Piani di studio.
5.3. Piani di studio
Ogni anno gli studenti possono presentare il Piano di studio per il successivo Anno Accademico. La presentazione ha
luogo nei tempi e con le modalità definite dal Manifesto degli studi.
Il Piano di studio può essere presentato prima dell'iscrizione all'anno accademico successivo e prima del versamento del
bollettino di iscrizione. L'approvazione sarà comunque subordinata all’avvenuta iscrizione entro i termini previsti e alla
conformità dei dati di iscrizione con quelli di presentazione del Piano di studio.
I Piani di studio sono esaminati dal Consiglio dei Corsi di Studio in Ingegneria Biomedica entro 30 giorni dalla data di
scadenza per la presentazione. In mancanza di delibera entro quel termine, essi sono considerati approvati limitatamente
alla parte conforme a curricula ed insegnamenti opzionali riportati nel presente Regolamento (Allegati B1) e nel
manifesto degli studi in ogni caso il Consiglio del Corso di Studio delibera espressamente in ordine alle attività
autonomamente scelte dallo studente.
Qualora lo studente non perfezioni, nelle forme e nei tempi previsti per questo adempimento, l'iscrizione all'anno
accademico cui il Piano di studio si riferisce, esso non avrà efficacia.
In caso di mancata presentazione del Piano di studio entro i termini di scadenza, allo studente verrà assegnato d’ufficio
un piano di studio comprendente gli insegnamenti obbligatori per l’anno di corso a cui si iscrive, nonchè una selezione di
insegnamenti stabiliti dal Consiglio dei Corsi di Studio nel cui ambito lo studente può sostenere qualsiasi esame fino a
copertura dei crediti necessari. E’ fatta salva la facoltà per lo studente di modificarlo nell’anno successivo entro i termini
stabiliti.
Esclusivamente allo studente che intenda presentare domanda di passaggio è consentito di presentare contestualmente il
Piano di studio in deroga alle scadenze previste.
5.4. Frequenza
In considerazione del tipo di organizzazione didattica prevista nel presente regolamento e, in particolare, di quanto regola
l'accertamento del profitto, di norma è prevista la frequenza obbligatoria a tutte le attività formative. In particolare, per gli
insegnamenti che comprendono attività di Laboratorio, la frequenza ad almeno il 70% di esse è prerequisito per poter
accedere alla valutazione.
Per gli insegnamenti nei quali la verifica del profitto include gli accertamenti in itinere, con prove da svolgersi durante lo
svolgimento del corso, il prerequisito per accedere alla valutazione è l'aver svolto almeno il 70% delle prove.
5.5. Insegnamento a distanza (teledidattica)
Per talune attività formative il Consiglio dei Corsi di Studio potrà stabilire in aggiunta alla modalità convenzionale,
l’attivazione di modalità di insegnamento a distanza (teledidattica). Lo studente che intenda avvalersi degli strumenti di
insegnamento a distanza ne presenterà istanza, la quale sarà valutata dal Consiglio dei Corsi di Studio. Lo studente la cui
istanza di avvalersi di strumenti di insegnamento a distanza sia stata accolta favorevolmente è esonerato dagli obblighi di
frequenza di cui al comma precedente, obblighi che saranno sostituiti da opportune ed idonee verifiche delle attività da
lui espletate in modalità remota; resta fermo che gli esami di profitto si svolgono in presenza.
Art.6. Tutorato Nell'ambito della programmazione didattica, il Consiglio dei Corsi di Studio organizza le attività di orientamento e
tutorato secondo quanto indicato nell'apposito Regolamento previsto dall'Art.12 comma 1 del RDA.
Art.7. Ulteriori iniziative didattiche In conformità agli Artt. 2, comma 8, 18 e 19 del RDA, il Consiglio dei Corsi di Studio può proporre all'Università
l’istituzione di iniziative didattiche di perfezionamento e di formazione permanente, corsi di preparazione agli Esami di
Stato per l'abilitazione all'esercizio delle professioni e ai concorsi pubblici, corsi per l'aggiornamento e la formazione
degli insegnanti di Scuola Superiore, Master, ecc. Tali iniziative possono anche essere promosse attraverso convenzioni
dell’Ateneo con Enti pubblici o privati.
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Art.8. Passaggi e trasferimenti Il riconoscimento dei crediti acquisiti è deliberato dal Consiglio dei Corsi di Studio. A questo fine, esso può istituire
un'apposita commissione istruttoria, che, sentiti i docenti del settore scientifico - disciplinare cui l'insegnamento/modulo
afferisce, formuli proposte per il Consiglio dei Corsi di Studio. I crediti acquisiti in settori scientifico-disciplinari che non
compaiono nei curricula del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica potranno essere riconosciuti a
condizione che gli insegnamenti/moduli a cui fanno riferimento siano inseriti in un Piano di studio approvato.
Art.9. Esami e altre verifiche del profitto L'esame di profitto ha luogo per ogni insegnamento. Esso deve tenere conto dei risultati conseguiti in eventuali prove di
verifica sostenute durante lo svolgimento del corso (prove in itinere).
Le prove di verifica effettuate in itinere sono inserite nell’orario delle attività formative; le loro modalità sono stabilite
dal docente e comunicate agli allievi all'inizio del corso.
L'esame e/o le prove effettuate in itinere possono consistere in:
- verifica mediante questionario/esercizio numerico;
- relazione scritta;
- relazione sulle attività svolte in laboratorio;
- colloqui programmati;
- verifiche di tipo automatico in aula informatica.
Alla fine di ogni periodo didattico, lo studente viene valutato sulla base dell’esito dell'esame e delle eventuali prove in
itinere. In caso di valutazione negativa, lo studente avrà l'accesso a ulteriori prove di esame nei successivi periodi
previsti.
In tutti i casi, il superamento dell'esame determina l'acquisizione dei corrispondenti CFU.
Art.10. Tempi 10.1. Percorso normale
La durata normale del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica è di 2 anni.
10.2 Iscrizione al secondo anno
Lo studente decide autonomamente se iscriversi al secondo anno di corso oppure se iscriversi, su richiesta scritta da
presentare alla Segreteria Studenti entro i termini previsti per l’iscrizione, come ripetente al primo anno.
Lo studente che si iscrive come ripetente ha accesso alle stesse sessioni di esame previste per gli studenti fuori corso.
Art.11. Esame di Laurea Magistrale L'esame di Laurea Magistrale si riferisce alla prova finale prescritta per il conseguimento del relativo titolo accademico.
Per essere ammesso all'esame di Laurea Magistrale, lo studente deve avere acquisito tutti i crediti formativi previsti dal
suo Piano di studio, tranne quelli relativi all'esame finale. Inoltre, è necessario che lo studente abbia adempiuto ai relativi
obblighi amministrativi.
La prova finale consiste nella discussione di una Tesi di Laurea Magistrale redatta in modo originale dallo studente sotto
la guida di uno o più relatori. Il lavoro di tesi può anche essere redatto in lingua inglese. In tal caso ad esso deve essere
allegato un estratto in lingua italiana.
La commissione perverrà alla formulazione del voto di laurea magistrale tenendo conto: a) della qualità dell’elaborato
presentato alla discussione e della sua esposizione; b) della media dei voti ottenuti negli insegnamenti inclusi nel
curriculum dello studente, pesati per il numero di CFU attribuiti a ciascun insegnamento; c) delle eventuali attività
integrative svolte dallo studente, quali tirocini, periodi di studio in Università e centri di ricerca italiani e stranieri.
Art. 12. Opzioni dai preesistenti Ordinamenti all’Ordinamento ex D.M. 270/04 Gli studenti iscritti al Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Biomedica dell’ordinamento ex D.M. 509/99 possono
optare per l'iscrizione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica dell’ordinamento ex D.M. 270/04 secondo
quanto disposto dall'Art. 35 comma 2 del RDA. Il riconoscimento degli studi compiuti sarà deliberato dal Consiglio dei
Corsi di Studio, previa la valutazione in crediti degli insegnamenti dell’ordinamento di provenienza e la definizione delle
corrispondenze fra gli insegnamenti/moduli dell’ordinamento ex D.M. 270/04 e di quello di provenienza. L’allegato E al
presente regolamento riporta le modalità di opzione.
Le transizioni di studenti iscritti a Corsi di Studio diversi dal Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica sono considerate
come richieste di passaggio, secondo quanto disposto dall'Art.35 comma 3 del RDA.
Allo studente possono essere riconosciuti anche CFU relativi ad attività formative collocate in anni successivi a quello a
cui è stato iscritto.
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Allegato B1
Curruculum del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica
Insegnamento Modulo CFU
SSD Af
(#)
Ambito
discipinare
Prop.
I Anno
Analisi avanzata
dei segnali
biomedici per
applicazioni
cliniche
Elaborazione dei
Segnali
6 ING-INF/03 4 Attività
formative
affini/integrative
Analisi dei Segnali
Biomedici per
Applicazioni
Cliniche
6 ING-INF/06 2 Ingegneria
biomedica
Strumentazione ed
elaborazione per i
segnali e le
Immagini
Biomediche
Strumentazione
Biomedica
6 ING-INF/06 2 Ingegneria
biomedica
Elaborazione di
Immagini
Biomediche
6 ING-INF/06 2 Ingegneria
biomedica
Fisiopatologia
Generale
Fisiopatologia
Generale
6 MED/04 4 Attività
formative
affini/integrative
Attività formative
curriculari a scelta
dello studente
(vedi nota 1)
6
2 Ingegneria
biomedica
Management dei
Sistemi Sanitari ed
Ingegneria Clinica
Management ed
Automazione dei
Sistemi Sanitari
6 ING-INF/06 2 Ingegneria
biomedica
Ingegneria Clinica 6 Ingegneria
Clinica
Campi
Elettromagnetici in
Diagnosi e Terapia
Campi
Elettromagnetici in
Diagnosi e Terapia
9 ING-INF/02 4 Attività
formative
affini/integrative
Campi
Elettromagneti
ci
II Anno
Attività formative
curriculari a scelta
dello studente
(vedi nota 2)
4 insegnamenti
dalla tabella A e B
almeno 3 dalla
tabella B.
24
Attività formative a
scelta autonoma
dello studente
12 3
Sistemi Informativi
Sanitari
Sistemi Informativi
Sanitari
9 ING-INF/06 2 Ingegneria
biomedica
Tirocini formativi e
di orientamento
6 6
Prova finale 12 5
Note:
1) A scelta nell’ambito delle attività formative indicate in tabella A;
2) A scelta nell’ambito delle attività formative indicate in tabella A e B, con l’obbligo di scegliere
almeno tre insegnamenti dalla tabella B;
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Tabella A) Ambito Ingegneria Biomedica
Insegnamento Modulo CFU
SSD Af
(#)
Ambito
disciplinare
Prop.
Strumentazione
Avanzata per la
Diagnosi e Terapia
Strument. Avanzata
per la Diagnosi e
Terapia
6 ING-INF/06 2 Ingegneria
biomedica
Organizzazione ed
Automazione delle
Aziende Sanitarie e
Telemedicina
Organizzazione ed
Automazione delle
Aziende Sanitarie e
Telemedicina
6 ING-INF/06 2 Ingegneria
biomedica
Tecnologie per la
valutazione,
l’assistenza e il
recupero funzionale
Tecnologie per la
valutazione,
l’assistenza e il
recupero funzionale
6 ING-INF/06 2 Ingegneria
biomedica
Tabella B) Ambito Attività formative affini ed integrative
Insegnamento Modulo CFU
SSD Af
(#)
Ambito discipinare Prop.
Biochimica
Applicata
Biochimica
Applicata
6 BIO/12 4 Attività formative
affini/integrative
Diagnostica per
Immagini e
Radioterapia
Diagnostica per
Immagini e
Radioterapia
6 MED/36 4 Attività formative
affini/integrative
Strumenti e
tecniche di
programmazione
Strumenti e
tecniche di
programmazione
6 ING-INF/05 4 Attività formative
affini/integrative
Ingegneria dei
Tessuti
Ingegneria dei
Tessuti
6 ING-
IND/22
4 Attività formative
affini/integrative
Reattori biochimici
per applicazioni
analitiche e
terapeutiche
Reattori biochimici
per applicazioni
analitiche e
terapeutiche
6 ING-
IND/24
4 Attività formative
affini/integrative
Meccanica dei
Tessuti Biologici
Meccanica dei
Tessuti Biologici
6 ICAR/08-09 4 Attività formative
affini/integrative
Impianti elettrici Impianti elettrici 6 ING-
IND/33
4 Attività formative
affini/integrative
Impianti ambientali Impianti ambientali 6 ING-
IND/11
4 Attività formative
affini/integrative
Fisica Sanitaria Fisica Sanitaria 6 FIS/07 4 Attività formative
affini/integrative
Modelli per la
previsione e
l'ottimizzazione
Modelli per la
previsione e
l'ottimizzazione
6 ING-INF/04 4 Attività formative
affini/integrative
Ingegneria Sanitaria Ingegneria Sanitaria 6 ICAR/03 4 Attività formative
affini/integrative Tecnica della
sicurezza elettrica
Tecnica della
sicurezza elettrica
6 ING-
IND/33
4 Attività formative
affini/integrative Applicazioni
biomediche
dell’Ingegneria
chimica
Applicazioni
biomediche
dell’Ingegneria
chimica
6 ING-
IND/24
4 Attività formative
affini/integrative
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Insegnamento Modulo CFU
SSD Af
(#)
Ambito discipinare Prop.
Organi artificiali e
protesi
Organi artificiali e
protesi
6 ING-
IND/22
4 Attività formative
affini/integrative Misure per la
compatibilità
elettromagnetica
Misure per la
compatibilità
elettromagnetica
6 ING-INF/07 4 Attività formative
affini/integrative
Sensori e trasduttori Sensori e trasduttori 6 ING-INF/07 4 Attività formative
affini/integrative
Circuiti per DSP Circuiti per DSP 6 ING-INF/01 4 Attività formative
affini/integrative
Fondamenti di
Biomeccanica
Fondamenti di
Biomeccanica
6 ICAR 08-09 4 Attività formative
affini/integrative
Affidabilità dei
sistemi
Affidabilità dei
sistemi
6 ING-
IND/33
4 Attività formative
affini/integrative
(#) Legenda Attività
formativa
1 2 3 4 5 6 7
Riferimento
DM270/04
Art. 10
comma 1, a)
Di base
Art. 10
comma 1, b)
Caratteriz-
zante
Art. 10 comma 5,
a) autonomamen-
te scelte dallo
studente
Art. 10
comma 5, b)
affini o
integrativi
Art. 10
comma 5, c)
Prova finale
Art. 10
comma 5, d)
Ulteriori
conoscenze
Art. 10
comma 5, e)
Stage e
tirocini
Allegato B.2
8/22
Attività formative del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica.
Insegnamento: Analisi Avanzata dei Segnali Biomedici per Applicazioni Cliniche
Modulo: Elaborazione di Segnali
CFU: 6 SSD: ING-INF/03
Ore di lezione: 30 Ore di esercitazione: 18
Anno di corso: I ANNO
Obiettivi formativi: L’obiettivo dell'insegnamento è fornire le principali metodologie per il trattamento di segnali
biomedici.
Obiettivo dello specifico modulo è fornire le principali metodologie e tecniche per il trattamento
numerico dei segnali, anche mediante esercitazione di laboratorio basate sull'uso di software per
l'elaborazione numerica.
Contenuti:
Insegnamento: Affidabilità dei sistemi
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): ---------
CFU: 6 SSD: ING IND 33
Ore di lezione: 30 Ore di esercitazione: 18
Anno di corso: II
Obiettivi formativi: Mettere in grado lo studente di familiarizzare con le problematiche relative alla
affidabilità di componenti (in particolare elettrici), e iniziarlo alle relative metodologie di calcolo.
Ciò anche al fine di comprendere concetti collegati a quello di Affidabilità (quali quelli di Rischio e
Sicurezza) che hanno sempre più importanza in ambito normativo e legislativo, specialmente per
Ingegneri Biomedici. Al termine del corso, lo studente dovrebbe essere in grado di: 1) calcolare
l’affidabilità di sistemi elementari, ossia riconducibili alle strutture logiche di base, con particolare
riferimento a quelli elettrici; 2) effettuare, sulla base di dati sperimentali e modelli fisici, una stima
o almeno un’adeguata selezione del modello di affidabilità di componenti di interesse nel campo di
applicazioni Biomediche.
Contenuti:
Il concetto di affidabilità; genesi ed evoluzione della teoria dell'affidabilità. Descrizione
dell’Incertezza e dei fenomeni aleatori nei sistemi ingegneristici, con particolare riferimento a quelli
elettrici di interesse in Biomedica. affidabilità, continuità, qualità e sicurezza. Norme di riferimento.
Legame tra Affidabilità, Rischio e Sicurezza dei sistemi . Qualità, diagnostica, disponibilità.
Elementi di calcolo delle probabilità ed esercitazioni numeriche. Definizione quantitativa
dell’affidabilità. Metodi di analisi di sistemi complessi: metodo della probabilità totale, spazio degli
eventi, metodo degli insiemi di collegamento, metodo degli insiemi di taglio. Teorema di Bayes.
Analisi statica e dinamica dell’affidabilità. Variabili aleatorie e modelli di affidabilità. Cenni ai
Processi di Markov. Disponibilità dei sistemi riparabili con Esercitazioni numeriche. Docente: da definire
Codice: Semestre: II
Prerequisiti / Propedeuticità: Nessuno
Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni numeriche
Materiale didattico: Appunti redatti e distribuiti dal docente. Testi di consultazione: 1. Ross S.M. (2003)
“Probabilità e statistica per l'ingegneria e le scienze”, Apogeo
Modalità di esame: Prova orale comprendente esercizi numerici assegnati al momento
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Strutture per la realizzazione di filtri lineari (necessari richiami sulla zeta trasformata, prima e
seconda forma diretta, struttura a cascata, struttura con campionamento in frequenza, struttura a
traliccio, struttura con DFT, effetti della quantizzazione dei coefficienti, la realizzazione di una
struttura con due poli). Progetto di filtri FIR ed IIR nel dominio della frequenza. Il filtro di Wiener.
Predizione lineare ottima a minimo MSE (equazione di Wiener-Hopf estesa, ricorsione di Levinson
e Durbin e formula di Burg). Esempi di applicazione degli strumenti teorici a scenari concreti di
interesse per l'ingegneria biomedica.
Docente:
Codice: Semestre: I
Prerequisiti / Propedeuticità: Elaborazione di Segnali Biomedici
Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni
Materiale didattico: Appunti del corso, libri di testo
Insegnamento: Analisi Avanzata dei Segnali Biomedici per Applicazioni Cliniche
Modulo: Analisi dei Segnali Biomedici per Applicazioni Cliniche
CFU: 6 SSD: ING-INF/06
Ore di lezione: 30 Ore di esercitazione: 18
Anno di corso: I ANNO
Obiettivi formativi: Obiettivo dell’insegnamento è acquisire le principali metodologie per il trattamento di segnali
biomedici.
Obiettivo dello specifico modulo è apprendere l’utilizzo in ambito clinico delle principali
metodologie tipicamente impiegate nell’analisi di segnali biomedici
Contenuti:
Test per esaminare la non-stazionarietà dei segnali biomedici. Alcuni modelli deterministici e/o
stocastici per la descrizione di segnali biomedici quali EMG, ECG, EEG, ed altri segnali biologici.
Filtraggio adattativo per applicazioni biomediche Metodi per la riduzione della dimensionalità tipica
dei segnali biomedici con applicazioni all’EEG e all’ECG. Principal Component Analysis,
Independent Component Analysis, k-means, Expectation-Maximisation. Metodi per la descrizione
tempo-frequenza e tempo-scala dei segnali biomedici: short-time Fourier transform, wavelet.
Docente:
Codice: Semestre: I
Prerequisiti / Propedeuticità: Elaborazione di Segnali Biomedici
Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni
Materiale didattico: Appunti del corso, libri di testo
Modalità di esame: Colloquio
Insegnamento: Biochimica Applicata
Obiettivi generali del corso:
Fornire al laureando in Ingegneria Biomedica i fondamenti teorici propedeutici alla processazione
dei campioni biologici umani ed alla loro successiva analisi mediante opportune moderne tecniche.
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Biochimica Applicata
CFU: 6 SSD: BIO/12
Ore di lezione: 48 Ore di esercitazione: 0
10/22
Anno di corso: II ANNO
Obiettivi formativi del modulo: Fornire concetti fondamentali su moderne metodiche preparative e analitiche per lo studio degli
aspetti biochimici di campioni biologici umani.
Contenuti:
1. Metodiche di indagine della cellula eucariotica
Metodiche analitiche (microscopia e citometria);
Metodiche preparative (cell sorting);
Esempi di studio di immunolocalizzazione di proteine nucleari e/o citoplasmatiche
mediante utilizzo di metodiche microscopiche e citometriche.
2. Le colture cellulari di cellule eucariotiche
Definizione e classificazione: metodiche di sterilizzazione, reagenti colturali, metodica di
tripsinizzazione, conta in camera di burker, metodiche di immortalizzazione mediante
utilizzo di virus, saggi colorimetrici di proliferazione cellulare.
Definizione, classificazione e metodologie biochimico-molecolari atte a rilevare eventuali
cross-contaminazioni e contaminazioni da agenti Mollicutes.
Impiego delle colture cellulari di modelli tumorali umani nella diagnostica oncologica delle
emopatie maligne caratterizzate da specifiche alterazioni genetiche.
Gli anticorpi monoclonali: definizione, ottenimento mediante ibridomi ed esempi di
applicazione clinica.
3. La criobiologia:
Definizione e sue applicazioni.
4. Approfondimento di tecniche inerenti l’isolamento, l’espansione, la caratterizzazione
biochimica e funzionale di cellule staminali umane adulte derivate da sangue midollare,
sangue cordonale e da placenta a termine.
5. Approfondimento di metodiche inerenti le tecniche colturali finalizzate all’ottenimento di
cellule staminali tumorali umane derivate da neoplasie umane di tessuti solidi.
Approfondimento del profilo biochimico caratterizzante le cellule staminali tumorali umane.
Influenza del microambiente colturale e della contaminazione da parte di agenti Mollicutes
sul profilo biochimico delle cellule staminali umane tumorali.
Docente: Professoressa Rosa Di Noto
Codice: Semestre: I
Prerequisiti / Propedeuticità: Nessuna
Metodo didattico: Lezioni
Materiale didattico: Testo Consigliato: Biochimica e Biologia Molecolare. Principi e Tecniche. A cura di Keith Wilson e
John Walzer. Nuova Edizione Italiana a cura di Mirella S. Pilone e Loredano Pollegioni. Raffaello
Cortina Editore. Il materiale didattico utilizzato durante le lezioni è a disposizione degli studenti.
Modalità di esame: Colloquio orale finale.
Insegnamento: Campi Elettromagnetici in Diagnosi e Terapia
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Campi Elettromagnetici in Diagnosi e Terapia
CFU: 9 SSD: ING-INF/02
Ore di lezione: 57 Ore di esercitazione: 16
Anno di corso: I ANNO
Obiettivi formativi: Con riferimento alle tecniche diagnostiche e terapeutiche fondate sull’impiego
di campi elettromagnetici (Risonanza Magnetica, Magnetoterapia, Marconiterapia, Radar terapia),
fornire conoscenza sia dei fenomeni fisici di base sia della struttura e del funzionamento delle
relative apparecchiature.
11/22
Contenuti: Principi di bioelettromagnetismo: proprietà elettriche dei tessuti alle diverse frequenze;
tecniche di misura e modelli teorici; determinazione della potenza specifica (W/kg) dissipata nei
tessuti; caratteristiche termiche dei tessuti biologici e distribuzioni di temperatura conseguenti
all’applicazione di radiofrequenze e microonde; campi modulati e meccanismi di interazione non
termici di radiofrequenze e microonde. La Risonanza Magnetica Nucleare: principi fisici e apparati
per usi scientifici e diagnostici. Generatori e applicatori di campo magnetico e di campo elettrico
(spire, gradient coil,..). Fenomeni indotti in distretti tissutali non omogenei. Generatori e applicatori
di campo elettromagnetico a radiofrequenza e a microonde (birdcage coil, phased array coil,..).
Tecniche di adattamento: grafico di Smith. Sicurezza elettromagnetica: valutazione dei livelli di
campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico per la protezione dei lavoratori e della popolazione
dall’esposizione a campi elettromagnetici (misure a banda larga e a banda stretta, riduzione a
conformità).
Esercitazioni: determinazione del fattore di merito di applicatori elicoidali mediante analizzatore
vettoriale di reti a microonde, tuning per l’adattamento di un carico, misure a banda larga del campo
elettrico nell’ambiente, impiego di simulatori numerici per la progettazione di applicatori.
Docente:
Codice: Semestre: II
Prerequisiti / Propedeuticità: Campi elettromagnetici
Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni
Materiale didattico: Appunti del corso, libri di testo, J. Jianmingji: Electromagnetic analysis and
design in magnetic resonance imaging, CRC Press
Modalità di esame: Prova orale
Insegnamento: Circuiti per DSP
Modulo (ove presente suddivisione in moduli):
CFU: 9 SSD: ING-INF/01
Ore di lezione: 50 Ore di esercitazione: 30
Anno di corso: II
Obiettivi formativi: Conoscenza approfondita delle architetture dei circuiti DSP disponibili commercialmente e
dell’ambiente di sviluppo per la loro programmazione. Conoscenza delle problematiche, sia
teoriche che pratiche, relative alla implementazione ottimale, in tempo reale, su DSP, dei principali
algoritmi di elaborazione digitale dei segnali. Realizzazione di concreti algoritmi di elaborazione
dei segnali su circuiti DSP.
Contenuti:
Tecniche di calcolo avanzate in aritmetica a virgola fissa e mobile per la realizzazione di algoritmi
di elaborazione dei segnali. Effetti derivanti dalla precisione finita dei segnali: quantizzazione dei
coefficienti, prevenzione e gestione dell’overflow, tecniche di rounding. Studio dei circuiti
programmabili per l’elaborazione dei segnali (DSP): sistemi di memoria multi-accesso, hardware
per calcolo degli indirizzi (buffering circolare, indirizzamento bit-reversal), unità Single Instruction
Multiple Data. Utilizzo delle tecniche di pipelining nei circuiti DSP. Hazards nei circuiti DSP.
Architetture Very Long Instruction Word (VLIW). Tecniche di ottimizzazione del codice nei
circuiti DSP con architetture VLIW: Loop Unrolling, Software Pipelining. Implementazione in
tempo reale degli algoritmi di elaborazione nei circuiti DSP: interfacce seriali sincrone (buffered e
multi-channel), elaborazione in streaming, elaborazione a blocchi, elaborazione in sistemi operativi
real-time. Dubugging ed analisi delle prestazioni in tempo reale dei circuiti DSP. Metodologie di in-
system debugging.
Docente: Davide De Caro
Codice: Semestre: I
12/22
Propedeuticità: Nessuna
Prerequisiti: Conoscenza di base del funzionamento dei circuiti digitali e del linguaggio C per lo
svolgimento delle esercitazioni.
Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni
Materiale didattico:
John G. Proakis, Dimitris G. Manolakis, “Digital Signal Processing: Principles, Algorithms and
Applications”, 4° edition, Prentice Hall 2007
Sen M. Kuo, Woon-Seng Gan, “Digital Signal Processors: Architectures, Implementations, and
Applications”, Prentice Hall 2005
Appunti delle lezioni
Modalità di esame: Colloquio con discussione delle esercitazioni svolte
Insegnamento: Diagnostica per immagini e Radioterapia
CFU: 6 SSD: MED/36Settore - DIAGNOSTICA PER
IMMAGINI E RADIOTERAPIA Settore
attuale: 06/I1
Ore di lezione: 50 Ore di esercitazione: 10
Anno di corso: I
Obiettivi formativi: - Fornire i concetti di base relativi all’utilizzazione delle tecniche e metodiche di diagnostica per
immagini in ambito medico, con particolare attenzione alle tecniche avanzate di imaging
tomografico, all’imaging funzionale e molecolare per lo studio in vivo di attività funzionali e
metaboliche integrate con i dati strutturali, per la caratterizzazione delle malattie
- Fornire gli elementi di base relativi alle applicazioni di radioterapia e alla integrazione tra
diagnostica per immagini e applicazioni di radioterapia.
Il corso ha inoltre l’obbiettivo di illustrare come le informazioni ottenute dalle immagini
diagnostiche possono essere utilizzate per guidare la scelta della terapia e monitorarne la risposta.
Infine il corso descrive le modalità organizzative di un servizio assistenziale di diagnostica per
immagini e radioterapia.
Contenuti:
Introduzione con riferimenti storici (contributi multidisciplinari) all’imaging diagnostico
morfologico e funzionale e alla evoluzione delle applicazioni in funzione dell’evoluzione delle
tecniche e delle metodologie di uso. Effetti biologici delle radiazioni e radioprotezione.
Applicazioni biomediche delle tecniche di formazione delle immagini: Radiografia, Ecografia, TC,
Medicina nucleare e imaging molecolare. Imaging e spettroscopia a Risonanza Magnetica. Studio di
processi molecolari e attività funzionali in vivo, con esempi di applicazioni in ambito neurologico,
cardiologico e oncologico. Imaging sperimentale e studio di modelli di malattia. Radioterapia
(concetti di base e apparecchiature). Organizzazione del servizio di diagnostica per immagini e
radioterapia
Docente: Prof. Arturo Brunetti
Codice: Semestre: I
Prerequisiti / Propedeuticità: Nessuna
Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni
Materiale didattico: Materiale fornito dal docente (diapositive delle lezioni su sito web docenti -
unina e review di carattere generale sull’argomento); Testo di consultazione : R.Passariello - G.
Simonetti -Elementi di Tecnologia Radiologica, Idelson 2012
Modalità di valutazione: Prova in itinere, Test a risposte multiple . Colloquio orale finale.
13/22
Insegnamento: [Scienze Mediche di Base] Biochimica Applicata, Fisiopatologia Generale,
Diagnostica per Immagini e Radioterapia
Modulo: Fisiopatologia Generale
CFU: 3 SSD: MED/04
Ore di lezione: 24 Ore di esercitazione: 0
Anno di corso: I ANNO
Obiettivi formativi:
Obiettivi del modulo: Il modulo contribuisce alla parte riguardante la Fisiopatologia Generale
attraverso l’acquisizione dei concetti fondamentali
Contenuti:
Fiosiopatologia dell'appartato cardiovascolare, Fisiopatologia dell'apparato respiratorio,
Fisiopatologia sistema nervoso centrale, Fisiopatologia endocrina, Fisiopatologia renale
Fisiopatologia dell’apparato digerente.
Meccanismi fisiopatologici del cancro
Le malattie genetiche
Docente: Prof. G. Condorelli
Codice: Semestre: I
Prerequisiti / Propedeuticità: Nessuna
Metodo didattico: Lezioni
Materiale didattico: slides e capitoli di libri, reviews.
Libri di testo consigliati: Bruce Alberts, Molecular Biology of the Cell, Garland Science. New
York.; Robbins: Le basi patologiche delle malattie- 7ø EDIZIONE, Elsevier Italia
Modalità di esame: Prova scritta. Colloquio orale finale
Insegnamento: Management dei Sistemi Sanitari ed Ingegneria Clinica
Modulo: Ingegneria Clinica
CFU: 6 SSD: ING-INF/06
Ore di lezione: 40 Ore di esercitazione: 8
Anno di corso: I ANNO
Obiettivi formativi: Acquisizione di conoscenze di ingegneria clinica per un uso sicuro, appropriato ed economico della
tecnologia nei sistemi sanitari; problematiche tecnico-manutentivo e organizzativo-gestionale.
Contenuti:
Sicurezza elettrica: origine del rischio, effetti biologici della corrente elettrica, macro- e micro-
shock. Sicurezza della apparecchiature elettromedicali, norme CEI. Sicurezza degli impianti elettrici
in locali ad uso medico, norme CEI. Servizio di Ingegneria clinica: funzioni, struttura,
organizzazione del servizio di ingegneria clinica (SIC). Normativa sui dispositivi medici, marcatura
CE. Gestione della strumentazione biomedica. Misure su apparecchiature e impianti
Docente:
Codice: Semestre: I
Prerequisiti / Propedeuticità:
Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni
14/22
Insegnamento: Fondamenti di Biomeccanica
Modulo:
CFU: 6 SSD: ICAR08/ICAR09
Ore di lezione: 40 Ore di esercitazione: 10
Anno di corso:
Obiettivi formativi: Il corso ha come obiettivo quello di presentare i principali modelli fisico-matematici volti ad
interpretare il comportamento biomeccanico di unità e strutture fondamentali del corpo umano,
dalla scala macroscopica (sistema muscolo-scheletrico) a quella micro-strutturale dei tessuti
biologici.
Contenuti:
Continui e strutture in grandi deformazioni; fondamenti di micromeccanica e teoria
dell'omogeneizzazione; poroelasticità lineare; esempi di applicazione a sistemi biomeccanici.
Docente: Massimiliano Fraldi, Iunio Iervolino
Codice: Semestre:
Prerequisiti / Propedeuticità:
Unitamente alle nozioni tradizionalmente acquisite nei corsi di base di matematica, fisica e
geometria, è formalmente richiesto il superamento dell'esame di Meccanica dei Materiali e delle
Strutture.
Metodo didattico: lezioni
Materiale didattico:
Cowin SC and Doty SB, Tissue Mechanics, Springer-Verlag, 2006
Modalità di esame: prova scritta e prova orale
Insegnamento: Management dei Sistemi Sanitari ed Ingegneria Clinica
Modulo: Management ed Automazione dei Sistemi Sanitari
CFU: 6 SSD: ING/INF 06
Ore di lezione: 48 Ore di esercitazione: 0
Anno di corso: I ANNO
Obiettivi formativi: Fornire adeguate conoscenze riguardo l’organizzazione, il controllo ed il management dei Sistemi
Sanitari e alle tecniche di valutazione dei servizi sanitari.
Contenuti:
Parte I. Sistemi Sanitari.
Introduzione al Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Riferimenti normativi e loro evoluzione.
Organizzazione delle Aziende Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliere. Finanziamento del
SSN. Requisiti minimi e accreditamento. Confronto con SSN di altri paesi.
Parte II. Management dei Sistemi Sanitari.
Evoluzione, misura e rappresentazione della salute. Principi di Economia Sanitaria. Controllo di
Gestione. Activity Based Costing. Il ruolo dei Sistemi Informativi Sanitari per il management.
Tecniche per la progettazione e la pianificazione di servizi sanitari. Valutazioni Economiche.
Analisi dei bisogni. Esempi di applicazioni.
Parte III. Il management delle tecnologie biomediche e l’automazione dei sistemi sanitari.
15/22
Innovazione tecnologica e diffusione delle tecnologie nella sanità. Il governo della variabile
tecnologica: processi di acquisizione e fattori di criticità. Technology Assessment. Tecniche per il
controllo della qualità. Sicurezza negli ambinti di lavoro ad uso medico.
Parte IV. Analisi statistica dei dati
Richiami sulla teoria della probabilità. Campionamento statistico ed errore campionario, inferenza
statistica, inferenza su medie, proporzioni, varianze. Test statistico e sua potenza (t-test, test del c2,,
etc...). Regressione e correlazione. Programmazione di ricerche statistiche, confronto di diversi
gruppi, analisi della varianza, regressione multipla e analisi multivariata, controllo dei dati, metodi
non parametrici, tavole di sopravvivenza, metodi sequenziali.
Docente: Prof. Mario Cesarelli
Codice: Semestre: II
Prerequisiti / Propedeuticità: Nessuna
Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni
Materiale didattico:
Appunti dalle lezioni.
Tarricone R. Valutazione e management in sanità – Applicazioni ai programmi e tecnologie
sanitarie. McGraw-Hill
Cuccurullo C. Il Management Strategico nelle aziende sanitarie pubbliche – Metodi e strumenti di
gestione strategica. Corrado Cuccurullo. McGraw-Hill
Bucchiero L., Caccia C., Nasi G. e-Health – Percorsi di implementazione dei sistemi informativi in
sanità. McGraw-Hill
Modalità di esame: Prova in itinere / Prova scritta finale seguita da eventuale accertamento orale.
Modulo: Misure per la Compatibilità Elettromagnetica
Settore Scientifico - Disciplinare: ING-INF/07 CFU: 6
Tipologia delle forme didattiche: Lezioni: ore 30; Laboratori: ore 22; Seminari: ore 4;
Impegno orario dello studente:
1 ora di Lezione comporta altre 2 ore di studio,
1 ora di Laboratorio comporta 1 ora di studio,
Propedeuticità:
Modalità di accertamento del profitto: Esame orale e discussione di un progetto assegnato
durante il corso.
Obiettivi formativi: Il Corso si propone di fornire allo studente, mediante attività d'aula e di
laboratorio, gli strumenti teorici per la comprensione dei fenomeni di compatibilità
elettromagnetica, e quelli tecnici per l’esecuzione delle prove di compatibilità elettromagnetica per
fenomeni radiati e condotti, mediante lo studio della strumentazione, dei setup e delle procedure per
l’esecuzione dei test secondo le modalità previste dalle norme tecniche di settore (incluse quelle
relative all'esposizione umana ai campi elettromagnetici).
Parte integrante del corso è lo svolgimento di un progetto relativo alla progettazione ed esecuzione,
mediante controllo remoto della strumentazione, di un test per la verifica delle caratteristiche di
compatibilità. Al termine del Corso lo studente sarà in grado di scegliere la strumentazione più
adatta all’esecuzione delle prove, eseguirle e valutare correttamente l’incertezza dei risultati di
misura.
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Contenuti: La direttiva per la Compatibilità Elettromagnetica e le norme tecniche armonizzate.
Richiami di propagazione dei campi elettromagnetici. Ricevitore EMI e analizzatore di spettro.
Ricevitore di picco, quasi-picco, media e valore efficace; Rete per la Stabilizzazione di Impedenza
(LISN), filtro a pigreco per l'attenuazione dei disturbi condotti. Reti di
Accoppiamento/Disaccoppiamento (CDN); Sonde di Corrente. Modelli di emissione da disturbi di
modo comune e differenziale. Norme di immunità e emissione, radiata e condotta. Normativa,
strumentazione e metodologie per la misurazione dei livelli di esposizione ai campi
elettromagnetici ambientali.
Esecuzione di prove di conformità presso il laboratorio di Compatibilità Elettromagnetica;
esecuzione di misurazioni di campo elettromagnetico ambientale.
Insegnamento: Organizzazione e Automazione delle Aziende Sanitarie e Telemedicina
Modulo (ove presente suddivisione in moduli):
CFU: 6 SSD: ING-INF/06
Ore di lezione: 60 Ore di esercitazione: 12
Anno di corso: II ANNO
Obiettivi formativi: : Fornire le conoscenze di base sull'organizzazione e la qualità dei servizi
sanitari e sulle principali problematiche della telemedicina nelle attuali forme di organizzazione.
Contenuti: Organizzazione e gestione delle tecnologie
Acquisizione delle tecnologie e modalità di espletamento delle gare pubbliche. Sale operatorie;
Unità intensive, coronariche; Dialisi; Litotrissia; Dipartimento di diagnostica per immagini.
Controllo di gestione delle aziende sanitarie. Technology Assessment.
Principi di funzionamento, schemi a blocchi e schede tecniche dei seguenti dispositivi: elettrobisturi,
defibrillatore e monitor multiparametrico. Preparazione di capitolati speciali di gara.
Introduzione alla telemedicina e alla telematica sanitaria
Requisiti tecnici di base. Fattori umani e organizzativi. Principali applicazioni: teleradiologia,
telecardiologia, telecare, teleoncologia, telechirurgia. SIRES. Telemedicina per l’emergenza e 118.
Aspetti medico-legali. Technology assessment della telemedicina e delle applicazioni di Telematica
sanitaria. Telemedicina come Programma di Management della Patologia (DMP). Applicazioni di
Telemedicina mediante monitoraggio remoto dei segnali pazienti.
Docente:
Codice: Semestre: I
Prerequisiti / Propedeuticità:
Metodo didattico:
Materiale didattico: Appunti delle Lezioni
Castaldi G. L'organizzazione delle aziende Sanitarie. McGraw-Hill
Longo F. Vendramini E. Programmazione e controllo di gestione. McGraw-Hill
Modalità di esame: Prova orale e/o prova scritta
Insegnamento: Sistemi Informativi Sanitari
Modulo (ove presente suddivisione in moduli):
CFU: 9 SSD: ING-INF 06
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Ore di lezione: 54 Ore di esercitazione: 18
Anno di corso: II ANNO
Obiettivi formativi: Lo studente acquisisce le competenze di base per fornire con consapevolezza servizi operativi di
supporto alla gestione di sistemi informativi sanitari, egli è quindi in grado di fare un accurata
analisi delle esigenze e fare il relativo dimensionamento sia per quanto concerne i sistemi/servizi
infrastrutturali che per la parte relativa ai sistemi applicativi e i sistemi data base collegati.
Contenuti:
Generalità su reti locali e geografiche con riferimento ad applicazioni in ambito sanitario: Principali
architetture di rete.Modello OSI. Reti TCP-IP.Servizi applicativi infrastrutturali, Active directory,
DNS, http, SMTP.
Elementi di Sicurezza informatica nei sistemi informativi sanitari: Tecnologie a chiave pubbliche e
Sicurezza delle reti locali.
Metodologie di Analisi di un sistema informativo. Modellazione dei sistemi tramite UML,
Modellazione E-R Sviluppo di basi di dati, Linguaggio SQL, Elementi di base di Datawarehousing.
Analisi di specifici sistemi applicativi : Gestione liste di attesa ricoveri, ADT, Gestione SDO,
Servizi di Laboratorio, LIS, RIS/PACS, architettura DICOM, Cartella Clinica Infermieristica’
Gestione flusso sale operatorie.
Fondamenti di workflow management, reti di petri, Analisi quantitativa delle reti.
Integrazione dei sistemi Informativi, Modelli di integrazione, Web Services , protocollo HL7,
Sistemi per il controllo di gestione.
Attività pratica di laboratorio: Lo studente acquisirà abilità pratiche sui seguenti applicativi : Cisco
Packet Tracer, Open DB, SQL Oracle ex univ, Microsoft Access, Woped. tramite i quali svolgerà le
attività pratiche consistenti nella simulazione di architetture di rete, sviluppo di data base e
simulazione di sistemi informativi sanitari.
Docente:
Codice: Semestre: II
Prerequisiti / Propedeuticità: Nessuna
Metodo didattico: Lezioni e Attività Pratiche sia in laboratorio che a casa.
Materiale didattico: Dispense del corso
Modalità di esame: Prova pratica e colloquio
Insegnamento: Strumentazione ed elaborazione per i segnali e le Immagini Biomediche
Modulo: Elaborazione delle immagini biomediche
CFU: 9 SSD: ING-INF/06
Ore di lezione: 42 Ore di esercitazione: 6
Anno di corso: I ANNO
Obiettivi formativi:
Acquisire conoscenze delle principali tecniche per la misura, il trattamento e l’elaborazione di dati e
segnali biomedici e delle bioimmagini, capacità di realizzare semplice software per l'analisi di
segnali biomedici.
Contenuti:
Caratteristiche delle immagini biomediche. Richiami di elaborazione delle immagini numeriche:
Trasformata di Fourier in 2 e 3 dimensioni e sue proprietà, Metodi e Tecniche di trasformazioni
delle immagine; campionamento, interpolazione e ricostruzione; filtri per l’eliminazione del rumore,
estrazione di contorni. Tecniche avanzate di elaborazione delle immagini. Metodi di ricostruzione
bidimensionale da proiezioni; trasformata di Radon, algoritmo di retroproiezione filtrata. Metodi di
18/22
ricostruzione tridimensionale da proiezioni. Metodi di registrazione di immagini multimodali.
Metodi di memorizzazione e trasmissione delle immagini standard DICOM. Generazione di
immagini radiografiche. Tomografia computerizzata: concetti base, configurazioni ed evoluzione.
Risonanza Magnetica Nucleare NMR: principi fisici e strumentazione, immagini a risonanza
magnetica (algoritmi, metodi e tecniche), immagini angiografiche, immagini spettroscopiche,
immagini funzionali. Immagini Topografiche Nucleari (“Medicina Nucleare”): PET, SPECT.
Docente:
Codice: Semestre: II
Prerequisiti /Propedeuticità:
Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni
Materiale didattico:
Modalità di esame: Prove applicative in itinere e/o prova scritta finale; colloquio
Insegnamento: Strumentazione ed elaborazione per i segnali e le Immagini Biomediche
Modulo: Strumentazione Biomedica
CFU: 6 SSD: ING-INF/06
Ore di lezione: 42 Ore di esercitazione: 6
Anno di corso: I ANNO
Obiettivi formativi: Acquisizione di conoscenze sul funzionamento ed il progetto di strumentazione biomedica per
diagnostica e terapia.
Contenuti:
Caratteristiche e principi fisici di trasduzione, trasduttori per applicazioni biomediche. Amplificatori
e circuiti per il prelievo ed il condizionamento di segnali biomedici. Schemi a blocchi e circuiti di
apparecchiature biomedici, quali ad esempio: elettrocardiografo, elettromiografo,
elettroencefalografo, elettrobisturi, defibrillatore. Velocimetri e flussimetri. Apparecchiature a
ultrasuoni, ecotomografi, velocimetri Doppler. Apparecchiature terapeutiche
Docente:
Codice: Semestre: I
Prerequisiti / Propedeuticità:
Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni
Materiale didattico: J. G. Webster. Medical instrumentation application and design. John Wiley and sons
G. Avanzolini. Strumentazione biomedica progetto ed impiego dei sistemi di misura. Patron editore.
F. P. Branca. Fondamenti di Ingegneria Clinica. Vol. 1 e 2.Springer editore
D. De Rossi et al. Sensori per misure biomediche. Patron editore.
Modalità di esame: prova scritta e orale
Insegnamento: Strumentazione Avanzata per Diagnosi e Terapia
Modulo:
CFU: 6 CFU: 6
Ore di Lezione: 48 Ore di Lezione: 48
Anno di Corso: II anno
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Obiettivi formativi: Il corso approfondisce gli aspetti tecnologici delle apparecchiature PET ed
MRI.
Contenuti: Struttura di uno scanner PET. Principi fisici e tecnologie per la detezione di fotoni.
Algoritmi per la ricostruzione iterativa di immagini PET. Time of flight. Parametri tecnici di uno
scanner PET. Standard Uptake Value. Qualità delle immagini PET. Artefatti da movimento in PET.
Scanner PET-CT. Attenuation Correction.
Struttura di uno scanner MRI. Caratterizzazione del rumore. Disomogeneità di campo. Artefatti in
MRI. Imaging con contrasto paramagnetico. Angiografia MR. Misura delle proprietà magentiche dei
tessuti. Analisi di alcune sequenze Gradient Echo. Parametri tecnici di uno scanner MRI. Qualità
delle immagini in MRI.
Introduzione alla PET-MRI.
Docente:
Codice: Semestre: I
Prerequisiti / Propedeuticità: Nessuna
Metodo didattico: Lezioni
Materiale didattico:
appunti dalle lezioni,
L. Scatto – L. Mirarchi – Principi di imaging a Risonanza Magnetica – ed. Cortina
Modalità di esame: Prova orale
Insegnamento: Tecnologie per la valutazione, l’assistenza e il recupero funzionale
Modulo (ove presente suddivisione in moduli):
CFU: 6 SSD: ING-INF/06
Ore di lezione: 40 Ore di esercitazione: 8
Anno di corso: II ANNO
Obiettivi formativi: Il corso di Tecnologie per la valutazione, l’assistenza e il recupero funzionale ha l’obiettivo di
fornire le conoscenze tecniche e metodologiche indispensabili per contribuire, per la propria area di
competenza, nell’ambito di gruppi di lavoro multidisciplinari, alle attività di valutazione,
progettazione e svolgimento dell’intervento riabilitativo. Le medesime conoscenze potranno essere
spese, con modalità diverse, anche nell’ambito di gruppi di sviluppo in ambito industriale.. Lo
studente inoltre apprenderà le metodologie alla base di un corretto assessment tecnologico e sarà
munito delle competenze di base necessarie anche allo svolgimento di attività di ricerca di settore
all’interno di gruppi multidisciplinari
Contenuti:
Problematiche generali: definizione e concetti di base della Riabilitazione Medica e Sociale;
riferimenti legislativi e normativi nazionali e internazionali.
Il processo riabilitativo: metodologie e strumenti per la diagnosi funzionale; la valutazione
biomeccanica per la riabilitazione motoria EMG e gait analysis; la valutazione Neuropsicologica
EEG, PEV, PEA, fMRI, fNIRs, Test Neuropsicologici computerizzati.
Il processo riabilitativo: metodologie e strumenti per la terapia e il recupero funzionale.
L’inclusione sociale attraverso l’uso delle assistive technology:: riferimenti normativi e legislativi;
gli ausili per la comunicazione e per accesso all’informazione. Specifiche tecniche di progettazione
di ausili, le tecniche e i protocolli della valutazione funzionale.
Il processo di assessment in riabilitazione: dalla prescrizione alle strategie di valutazione tecnico-
funzionale, la certificazione, il monitoraggio e gli strumenti per l'analisi dell'outcome.
L’accessibilità ambientale e informatica: normativa vigente e sue applicazioni; sistemi domotici ed
ambienti intelligenti.
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Il laboratorio sperimentale di studio e ricerca: l’ausilioteca.
Docente:
Codice: Semestre: I
Prerequisiti / Propedeuticità: Nessuna
Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni
Materiale didattico: Dispense del corso
Modalità di esame: Colloquio orale
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Allegato C
Requisiti curriculari minimi per l'accesso alla Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica (LM-21)
Lo studente in possesso del titolo di Laurea ex D.M. 509/99 o ex D.M. 270/04 potrà essere ammesso al Corso di Laurea
Magistrale in Ingegneria Biomedica se avrà acquisito nella precedente carriera CFU nei settori scientifico disciplinari di
seguito indicati nella misura minima corrispondentemente indicata:
SSD CFU
minimi
FIS/01, CHIM/07, MAT/03-05 24
ING-IND/11-22-24-31-33-34,
ICAR/08-09
ING-INF/01-02-03-04-05-06-07
54
TOTALE 78
180Ni
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Allegato E
Corrispondenza fra CFU degli insegnamenti dei Corsi di Laurea/Laurea Specialistica in Ingegneria Biomedica
degli ordinamenti preesistenti e CFU degli insegnamenti del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica
dell'Ordinamento regolato dal D.M. 270/04, direttamente sostitutivo dei preesistenti.
Tabella 1: Opzioni dal Corso di Laurea Specialistica regolato dall’ordinamento ex DM509/99 al Corso di Laurea
Magistrale regolato dall’ordinamento ex DM270/04
Ai CFU dell'insegnamento del preesistente ordinamento corrispondono i crediti indicati nella colonna 4, assegnati ai
moduli del Corso di Laurea Magistrale del nuovo ordinamento riportati nella colonna 3.
I CFU residui, differenza fra i CFU in colonna 2 e i CFU in colonna 4, sono attribuiti ai settori scientifico-
disciplinari indicati in colonna 5. Essi potranno essere utilizzati nell'ambito delle attività formative autonomamente
scelte dallo studente, con modalità che saranno specificate.
Il riconoscimento di CFU acquisiti nell’ambito dei Corsi regolati dall’ordinamento ex 509/99 potrà avvenire nel caso
in cui i CFU in colonna 2 siano in numero inferiore ai CFU in colonna 4 senza ulteriori adempimenti ove si
riconosca la sostanziale coincidenza di obiettivi formativi e contenuti. Negli altri casi (contrassegnati da un asterisco
in colonna 6) il riconoscimento avverrà previe forme integrative di accertamento con il docente titolare
dell’insegnamento ex DM 270/04.
L'eventuale corrispondenza di insegnamenti dell'Ordinamento preesistente che non compaiono nella tabella sarà
valutata caso per caso.
1 2 3 4 5 6
L’insegnamento/modulo
dell’ordinamento ex DM 509/99
CFU corrisponde
all’insegnamento/modulo
dell’Ordinamento ex DM 270/04
CFU Settore
scientifico -
disciplinare dei
CFU residui
Fisica Sanitaria 6 Fisica Sanitaria 6 FIS/07
Strumentazione Biomedica
Avanzata: Elementi di Progettazione
6 Strumentazione Biomedica ed
Ingegneria Clinica
9 ING-INF/06 *
Ingegneria Clinica 3 Strumentazione Biomedica ed
Ingegneria Clinica
9 ING-INF/06 *
Biochimica Applicata,
Fisiopatologia Generale,
Diagnostica per Immagini e
Radioterapia
6 Biochimica Applicata,
Fisiopatologia Generale,
Diagnostica per Immagini e
Radioterapia
9 BIO/12
MED/04
MED/36
*
Elaborazione dei Segnali Biomedici 6 Analisi dei Segnali Biomedici per
Applicazioni Cliniche
6 ING-INF/06
Elaborazione delle Immagini
Biomediche
6 Elaborazione di Immagini Biomediche 9 ING-INF/06 *
Tecnologie per la Riabilitazione 3 Tecnologie per la valutazione,
l’assistenza e il recupero funzionale
6 ING-INF/06 *
Telemedicina Telematica Sanitaria 3 Organizzazione ed Automazione delle
Aziende Sanitarie e Telemedicina
9 ING-INF/06 *
Organizzazione ed Automazione dei
Sistemi Sanitari
6 Management ed Automazione dei
Sistemi Sanitari
6 ING-INF/06
Scienze mediche I 6 Scienze mediche I 9 MED 11
MED 18
MED 26
*
Strumentazione per apparato
cardiocascolare, neurologia
4 Strument. Avanzata per la Diagnosi e
Terapia
6 ING-INF/06 *
Chirurgia Mininvasiva 2 Chirurgia Mininvasiva 3 MED/18 *
Scienze mediche II 6 Scienze mediche II 9 MED 11
MED 18
MED 26
*
Ingegneria dei Tessuti 6 Ingegneria dei Tessuti 6 ING-IND/22
Campi elettomagnetici in diagnosi e
terapia
6 Campi elettomagnetici in diagnosi e
terapia
9 ING-INF/02 *
Meccanica dei tessuti e
progettazione di strutture
meccaniche per la bioingegneia
6 Meccanica dei tessuti biologici 6 ICAR/08-09