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    LA SINGOLARITA' E' VICINAdi RayKurzweil

    Apogeo pubblica la traduzione italiana deltesto di Kurzweil. La scheda del libro su

    ApogeoOnline.

    Prologo

    A cinque anni, ho avuto lidea che sareidiventato un inventore.

    Pensavo che le invenzioni potessero cambiare il mondo. Quando altri bambinicominciavano appena a chiedersi che cosa fare da grandi, io pensavo gi di sapere checosa sarei diventato. Il razzo per la Luna che stavo costruendo allora (quasi un decennioprima della sfida del presidente Kennedy alla nazione americana) non funzion, maintorno agli otto anni le mie invenzioni diventarono un po pi realistiche: un teatrinorobotico con collegamenti meccanici che potevano spostare scene e personaggi,mostrandoli o nascondendoli, e giochi di baseball virtuale.

    I miei genitori, entrambi artisti, erano sfuggitiallOlocausto e volevano per meuneducazione religiosa pi laica, menoprovinciale. La mia educazione spirituale, cos,avvenne in una chiesa Unitariana. Passavamosei mesi a studiare una religione (neseguivamo le cerimonie, ne leggevamo i testi,discutevamo con i suoi capi) poi passavamoalla successiva. Il tema era: ci sono moltisentieri per la verit. Ovviamente notai moltiparallelismi fra le tradizioni religiose delmondo, ma anche le incongruenze eranoilluminanti. Mi divenne chiaro che le veritfondamentali erano abbastanza profonde datrascendere le contraddizioni evidenti.

    A otto anni, scoprii la collana di libri di TomSwift Jr. La trama di tutti e trentanove i

    http://www.apogeonline.com/libri/9788850325047/schedahttp://www.apogeonline.com/libri/9788850325047/schedahttp://www.apogeonline.com/libri/9788850325047/schedahttp://www.apogeonline.com/libri/9788850325047/schedahttp://www.apogeonline.com/libri/9788850325047/schedahttp://www.apogeonline.com/libri/9788850325047/schedahttp://www.apogeonline.com/libri/9788850325047/schedahttp://www.apogeonline.com/libri/9788850325047/scheda
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    volumi (solo nove erano stati pubblicatiquando cominciai a leggerli nel 1956) erasempre la stessa: Tom si cacciava in un guaioterribile, in cui il suo destino e quello dei suoiamici, spesso anche del resto della razzaumana, erano in gioco. Tom si ritirava nel suo

    laboratorio in cantina e pensava comerisolvere il problema. Questo era lelementodi tensione drammatica in tutti i libri dellaserie: quale idea geniale avrebberoescogitato Tom e i suoi amici per salvare ilmondo? La morale di quei racconti erasemplice: lidea giusta aveva la forza disuperare una sfida apparentementeinsormontabile.

    Ancora oggi, sono convinto di questa filosofiadi base: qualunque sia la difficolt che

    abbiamo di fronte problemi di lavoro,questioni di salute, difficolt relazionali, cometutte le grandi sfide scientifiche, sociali eculturali del nostro tempo c unidea che cipu permettere di averla vinta. Inoltre,possiamo trovare quellidea. E, quando latroviamo, dobbiamo realizzarla. La mia vita stata guidata da questo imperativo.

    La forza di unidea anche questa in sunidea. Pi o meno nello stesso arco di tempoin cui leggevo i libri di Tom Swift Jr., ricordo

    che mio nonno (anche lui era fuggitodallEuropa con mia madre) torn per la primavolta in Europa e ne riport due ricordifondamentali. Da un lato, la gentilezza con cuiera stato trattato da austriaci e tedeschi, glistessi popoli che lavevano costretto alla fuganel 1938; dallaltro, loccasione rara che avevaavuto, di toccare con le proprie mani alcunimanoscritti originali di Leonardo da Vinci.Entrambi i ricordi mi hanno influenzato, ma il secondo quello su cui sono tornato moltevolte. Descriveva quellesperienza con

    riverenza, come se avesse toccato lopera diDio stesso. Questa, dunque, la religione incui sono cresciuto: venerazione per lacreativit umana e il potere delle idee. Nel1960, a dodici anni, scoprii il computer e fuiaffascinato dalla possibilit di modellizzare ericreare il mondo. Giravo per i negozidielettronica di Canal Street a Manhattan (cisono ancora!) e raccoglievo componenti percostruire i miei dispositivi di calcolo.

    Durante gli anni Sessanta, ero assorbito neimovimenti musicali, culturali e politici deltempo tanto quanto i miei coetanei, ma miimpegnai allo stesso modo in una tendenzamolto pi oscura: la notevole sequela di

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    macchine che la IBM mise sul mercato in queldecennio, dalle grandi della serie 7000(7070, 7074, 7090, 7094) alla piccola 1620,di fatto il primo minicomputer. Quellemacchine furono presentate al ritmo di unaallanno, e ognuna era meno costosa e pi

    potente della precedente, un fenomeno cheoggi conosciamo bene. Ho avuto la possibilitdi mettere le mani su un IBM 1620 e hocominciato a scrivere programmi per lanalisistatistica e poi per la composizione musicale.

    Ricordo ancora quando, nel 1968, mi fuconsentito entrare nel locale sicuro ecavernoso che ospitava quello che allora era ilcomputer pi potente nel New England, unIBM 360 Model 91, top della gamma, con unamemoria a nuclei di ben un milione di byte

    (un megabyte), limpressionante velocit di unmilione di istruzioni al secondo (un MIPS), ilcui affitto costava solo mille dollari allora.Avevo sviluppato un programma che mettevain corrispondenza gli studenti della scuolasuperiore con i college pi adatti, e rimasiaffascinato a guardare le lampadine delpannello frontale che danzavano seguendouno schema caratteristico mentre la macchinaelaborava la domanda di iscrizione di ciascunostudente. Conoscevo benissimo ogni singolariga di codice, ma sembrava che il computer

    fosse perso nei suoi pensieri quando le luci siabbassavano per vari secondi mentrepercorreva ogni singolo ciclo. In effetti, potevafare in dieci secondi e senza errori quello chenoi riuscivamo a fare manualmente in dieciore, e con molta meno precisione.

    Come inventore, negli anni Settanta, mi resiconto che le mie invenzioni dovevano avereun senso in termini di tecnologie abilitanti eforze di mercato esistenti al momento dellaloro introduzione, poich in quel momento il

    mondo sarebbe stato molto diverso da quelloin cui erano state concepite. Cominciai acostruire modelli del modo in cui sisviluppavano tecnologie diverse (elettronica,comunicazioni, processori per computer,memorie, memorie magnetiche e altroancora) e del modo in cui i cambiamenti sidiffondevano attraverso i mercati e infine nellenostre istituzioni sociali. Mi resi conto che lamaggior parte delle invenzioni non hasuccesso non perch i reparti di Ricerca eSviluppo non sanno farle funzionare, maperch il momento non quello giusto.Inventare un po come fare surf: bisognavedere londa in anticipo e catturarla almomento giusto.

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    Il mio interesse per le tendenze dellatecnologia e le loro conseguenze hacominciato a vivere di vita propria negli anniOttanta, e ho cominciato a usare i mieimodelli per prevedere e anticipare tecnologie

    future, innovazioni che avrebbero fatto laloro comparsa nel 2000, 2010, 2020 e oltre.Questo mi ha permesso di inventare con lecapacit del futuro, pensando e progettandoinvenzioni che usassero quelle capacitfuture. Nella seconda met degli anni Ottantaho scritto il mio primo libro, The Age ofIntelligent Machines, in cui facevo ampieprevisioni (ragionevolmente precise) per glianni Novanta e per il primo decennio delDuemila, e lo concludevo con lo spettro diunintelligenza delle macchine che diventava

    praticamente indistinguibile da quella dei suoiprogenitori umani nella prima met delVentunesimo secolo. Mi sembrava unaconclusione adatta, e in ogni caso trovavopersonalmente difficile guardare al di l di unesito cos saturo di cambiamento. Negli ultimiventanni, ho cominciato ad apprezzare unametaidea importante: che la potenza ditrasformazione del mondo propria della ideesta a sua volta crescendo a ritmo accelerato.Molti sono daccordo con questaosservazione, quando viene formulata

    semplicemente, ma relativamente pochiriescono a coglierne a pieno la profonditdelle conseguenze. Nei prossimi decenniavremo la possibilit di applicare idee che cifaranno espugnare problemi vecchi di secoli e introdurranno di loro qualche problemanuovo lungo la strada.

    Nel corso degli anni Novanta, ho raccolto datiempirici sullevidente accelerazione di tutte letecnologie relative allinformazione e hocercato di perfezionare i modelli matematici

    che sottostanno a queste osservazioni. Hosviluppato una teoria, che chiamo legge delritorno accelerato, che spiega perch latecnologia e i processi evolutivi in generaleprogrediscano in modo esponenziale. In TheAge of Spiritual Machines (da qui in poi ASM,per brevit), che ho scritto nel 1998, cercavodi immaginare come sarebbe stata la vitaumana al di l del punto in cui le capacitcognitive delle macchine e degli esseri umanisi confondevano. In effetti, ho visto questaepoca come una collaborazione sempre pistretta fra la nostra eredit biologica e unfuturo che trascende la biologia.

    Una parola sulla magia: quando leggevo i

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    libri di Tom Swift Jr. ero anche appassionatodi magia. Mi piaceva molto divertire il miopubblico facendogli sperimentaretrasformazioni della realt evidentementeimpossibili. Nelladolescenza, ho sostituito lamia magia da salotto con progetti tecnologici.

    Ho scoperto che, a differenza dei puri trucchi,la tecnologia non perde potere quando i suoisegreti vengono rivelati. Mi viene spesso inmente la terza legge di Arthur C. Clarke:

    qualsiasi tecnologia abbastanza avanzata indistinguibile dalla magia.

    Pensate da questa prospettiva ai romanzi diHarry Potter scritti da J. K. Rowlings. Sarannoracconti di fantasia, ma non sono visioniirragionevoli del nostro mondo come sar solofra qualche decennio. Sostanzialmente tutta la

    magia di Harry Potter sar realizzata dalletecnologie che esploro in questo libro.

    Giocare a quidditch e trasformare persone eoggetti in altre forme sar possibile negliambienti di realt virtuale immersivi coscome nella realt vera, grazie ananodispositivi.

    Ho pi dubbi sullinversione del tempo (comesi trova in Harry Potter e il prigioniero diAzkaban), anche se stata avanzata qualche

    proposta seria per ottenere qualcosa di questogenere (senza incorrere nei paradossi dellacausalit), almeno per bit di informazione, chesostanzialmente sono ci di cui siamo fatti. (Siveda la discussione del Capitolo 3 sui limitiultimi della computazione.) Harry mette inmoto la sua magia pronunciando gliincantesimi giusti. Ovviamente, scoprire eapplicare questi incantesimi non facile.Harry e i suoi compagni debbono conoscerecon precisione la successione, le procedure elenfasi giuste.

    Ed quello che succede anche a noi con latecnologia. I nostri incantesimi sono leformule e gli algoritmi che stanno alla basedella nostra magia moderna. Con la sequenzagiusta, possiamo fare in modo che uncomputer legga ad alta voce un libro, capiscail parlato di un essere umano, preveda (eprevenga) un attacco di cuore, oppurepredica il movimento di un fondo azionario.Se un incantesimo sbagliato anche solo dipoco, la magia ne fortemente indebolita,

    oppure non funziona proprio del tutto. Sipotrebbe muovere obiezione a questametafora facendo notare che gli incantesimidi Hogwarth sono brevi e perci non

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    contengono molta informazione rispetto,poniamo, al codice di un software moderno.

    Ma i metodi essenziali della tecnologiamoderna in genere condividono la stessaconcisione. I principi secondo cui funzionano

    programmi avanzati come quelli delriconoscimento vocale possono essere scrittiin poche pagine di formule. Spesso si ottieneun avanzamento chiave semplicemente conuna piccola modifica in ununica formula.

    La stessa osservazione vale per leinvenzioni dellevoluzione biologica: ladifferenza genetica fra scimpanz ed esseriumani, per esempio, di sole pochecentinaia di migliaia di byte di informazione.Gli scimpanz sono in grado di compiere

    qualche impresa intellettuale, ma quellaminuscola differenza nei nostri geni statasufficiente perch la nostra specie riuscisse acreare la magia della tecnologia.

    Muriel Rukeyser dice che luniverso fatto distorie, non di atomi. Nel Capitolo 7 midichiaro uno schematista o patternista,uno che considera gli schemi (i pattern) diinformazione come la realt fondamentale.Per esempio, le particelle che compongono ilmio cervello e il mio corpo cambiano nellarco

    di qualche settimana, ma c una continuitnelle configurazioni che queste particelleassumono.

    Una storia pu essere considerata unaconfigurazione di informazione dotata disenso, perci possiamo interpretarelaforisma di Muriel Rukeyser in questaprospettiva.---

    Altro materiale di Ray Kurzweil suEstropico:

    LA SINGOLARITA' E' VICINA: Quando gliesseri umani trascendono la biologia

    Domande e risposte con Ray Kurzweil. Cosa la singolarit?Nei prossimi 25 anni, l'intelligenza non-biologica eguaglierla ricchezza e la raffinatezza dell'intelligenza umana per poisuperarla abbondantemente grazie a due fattori: la continuaaccelerazione del progresso dell'informatica e la capacit,delle intelligenze non-biologiche, di condividere rapidamenteil proprio sapere. Integreremo nanorobot intelligenti nelnostro corpo, nei nostri cervelli e nell'ambiente, risolvendo

    cos problemi come l'inquinamento e la povert,aumentando significativamente la nostra longevit,permettendo realt virtuali che comprendano tutti i sensi(come in "The Matrix") e la "trasmissione di esperienze"(come in "Essere John Malkovich"), nonch un notevole

    http://www.estropico.com/id259.htmhttp://www.estropico.com/id259.htmhttp://www.estropico.com/id259.htmhttp://www.estropico.com/id259.htm
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    incremento dell'intelligenza umana. Il risultato sar lafusione della specie creatrice di tecnologie con il processoevolutivo-tecnologico a cui essa ha dato vita. E questa lasingolarit? No, questa solo la fase che la precede.L'intelligenza non-biologica avr accesso al proprio design epotr migliorarsi in un ciclo sempre pi veloce diriprogettazione. Arriveremo al punto in cui il progressotecnologico sar talmente rapido da essere incomprensibile

    per l'intelletto umano non incrementato. Quel momentocontrassegner la singolarit.

    ---

    LA SINGOLARITA' E' VICINA: Quando gliesseri umani trascendono la biologia.Capitolo 1 - Le sei epoche.

    Non saprei dire esattamente quando sia divenuto coscientedella singolarit. Potrei dire che si trattato di un risvegliograduale. Nel quasi mezzo secolo che ho speso immerso nelcampo della telematica e delle tecnologie ad essa collegate,ho cercato di capire il significato e lo scopo di quellacontinua rivoluzione a cui ho assistito a molti livelli.Gradualmente, sono divenuto cosciente di un eventotrasformativo che sembra apparire in lontananza, verso lamet del ventunesimo secolo. Cos come un buco nero alteraspettacolarmente i parametri della materia e dell'energia cheaccelerano verso il suo orizzonte degli eventi, cos questasingolarit imminente nel nostro futuro sta sempre pitrasformando ogni istituzione e ogni aspetto della vitaumana, dalla sessualit alla spiritualit. Cosa , quindi, lasingolarit? un periodo sotrico futuro durante il quale iltasso di innovazione tecnologico sar talmente veloce e ilsuo impatto talmente profondo, che la vita sarirreversibilmente trasformata. Anche se n utopica ndistopica, questa epoca trasformer i concetti base cheutilizziamo per dare significato alla nostra vita, dal modo incui facciamo affari, al ciclo della vita umana, morte

    compresa. Capire la singolarit alterer la nostra prospettivacirca il significato del nostro passato e le ramificazioni delnostro futuro. Il comprenderla a fondo, inerentementecambia il nostro punto di vista sulla vita in generale e sullapropria vita in particolare.

    ---

    Viaggio fantastico, di Ray Kurzweil e TerryGrossman M.D.

    - Capitolo 1. Puoi vivere abbastanza a lungoda vivere per sempre.

    L'obiettivo di estendere la longevit pu essere raggiunto intre passi, o superando tre "ponti". Questo libro ha lo scopodi servire come guida per vivere sufficientemente a lungo inbuona salute fisica e mentale (il primo "ponte" daattraversare) da potersi avvantaggiare del completamentodella rivoluzione biotecnologica (il secondo ponte). Questo, asua volta, ci porter alla rivoluzione nanotecnologica e dellaIntelligenza Artificiale, il terzo ponte, l'attraversamento delquale ci permetter, potenzialmente, di vivereindefinitamente.

    - Capitolo 2. I "ponti" a venire - Questo librodescrive tre "ponti":1. Il primo ponte il nostro programma per la longevit.Esso consiste di terapie oggi disponibili che vi permetterannodi rimanere in buona salute sufficientemente a lungo dapoter trarre il massimo vantaggio dal secondo ponte, una

    volta costruito.2. Il secondo ponte la rivoluzione biotecnologica. Svelandoi misteri di proteine e geni, stiamo accumulando i mezzi checi permetteranno di eliminare malattie ed invecchiamento,sviluppando al massimo il nostro potenziale. Questo secondo

    http://www.estropico.com/id289.htmhttp://www.estropico.com/id289.htmhttp://www.estropico.com/id223.htmhttp://www.estropico.com/id223.htmhttp://www.estropico.com/id279.htmhttp://www.estropico.com/id289.htmhttp://www.estropico.com/id289.htmhttp://www.estropico.com/id289.htmhttp://www.estropico.com/id289.htmhttp://www.estropico.com/id289.htmhttp://www.estropico.com/id289.htmhttp://www.estropico.com/id223.htmhttp://www.estropico.com/id223.htmhttp://www.estropico.com/id223.htmhttp://www.estropico.com/id223.htmhttp://www.estropico.com/id223.htmhttp://www.estropico.com/id223.htmhttp://www.estropico.com/id279.htmhttp://www.estropico.com/id279.htmhttp://www.estropico.com/id279.htm
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    ponte, a sua volta, condurr ad un terzo.3. Il terzo ponte la rivoluzione nei settori dellenanotecnologie e dell'IA (Intelligenza Artificiale). Questarivoluzione ci permetter di ricostruire i nostri corpi e cervellia livello molecolare. Queste trasformazioni tecnologicheemergenti introdurranno nuovi e potenti strumenti atti adespandere la nostra salute e le nostre capacit.

    ---

    L'era delle macchine spirituali

    Capitolo 1. La tecnologia ha direttamente a che fare conl'accelerazione esponenziale dell'evoluzione. Anche se non l'unico animale che utilizza utensili, gli Homo Sapiens sidistinguono per aver creato la tecnologia. La tecnologia vaoltre la semplice modellazione e uso di utensili. Essa implicauna registrazione della creazione degli attrezzi e unaprogressione nella sofisticazione degli utensili. Essanecessita l'invenzione ed di per s una continuazionedell'evoluzione in altri termini. Il "codice genetico" delprocesso evolutivo della tecnologia la registrazione

    conservata dalle specie che creano utensili. Proprio come ilcodice genetico delle prime forme di vita era la stessacomposizione chimica degli organismi, cos la registrazionescritta dei primi utensili consisteva negli utensili stessi.

    ---

    Promesse e pericoli: i poli interconnessi dellatecnologia del XXI secolo - Una risposta a BillJoy

    La tecnologia sempre stata una lama a doppio taglio.Questo particolarmente vero per la tecnologia moderna,basti considerare le biotecnologie. Abbiamo gi ottenuto

    notevoli benefici come trattamenti pi efficaci per l'AIDS,insulina, etc. Nei prossimi anni otterremo ulteriori enormibenefici, come la sconfitta del cancro e di molte altremalattie, nonch l'estensione della longevit umana, tuttisviluppi positivi (anche se persino alcuni di questi sonocontroversi per alcuni). Allo stesso tempo possibile creare,in un qualsiasi laboratorio con le adeguate attrezzaturebiotecnologiche, un agente patogeno che potrebbe esserepi distruttivo di una testata nucleare.

    Vedi anche:

    David Orban sulla singolarit tecnologica(video - 40 minuti, su Estropico Blog)

    Aggiornamenti: la sezione Singolarittecnologica di Estropico Blog

    http://www.estropico.com/id82.htmhttp://www.estropico.com/id44.htmhttp://www.estropico.com/id44.htmhttp://estropico.blogspot.com/2008/01/david-orban-sulla-singolarita.htmlhttp://estropico.blogspot.com/search/label/Singolarita'%20tecnologicahttp://estropico.blogspot.com/search/label/Singolarita'%20tecnologicahttp://www.estropico.com/id82.htmhttp://www.estropico.com/id44.htmhttp://www.estropico.com/id44.htmhttp://www.estropico.com/id44.htmhttp://www.estropico.com/id44.htmhttp://www.estropico.com/id44.htmhttp://www.estropico.com/id44.htmhttp://estropico.blogspot.com/2008/01/david-orban-sulla-singolarita.htmlhttp://estropico.blogspot.com/2008/01/david-orban-sulla-singolarita.htmlhttp://estropico.blogspot.com/2008/01/david-orban-sulla-singolarita.htmlhttp://estropico.blogspot.com/search/label/Singolarita'%20tecnologicahttp://estropico.blogspot.com/search/label/Singolarita'%20tecnologicahttp://estropico.blogspot.com/search/label/Singolarita'%20tecnologicahttp://estropico.blogspot.com/search/label/Singolarita'%20tecnologicahttp://estropico.blogspot.com/search/label/Singolarita'%20tecnologicahttp://estropico.blogspot.com/search/label/Singolarita'%20tecnologica
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    LA SINGOLARITA' E' VICINA: Quando gli

    esseri umani trascendono la biologia

    Capitolo 1 - Le sei epoche

    di RayKurzweilVikingPressLa versione originale inglese sul sitoSingularity.com (PDF)

    Aggiornamento. Febbraio 2008: pubblicata da

    Apogeo la traduzione italiana di Thesingularity is near. Il prologo, su Estropico.

    Ogni uomo considera i limiti della propriavisione personale come i limiti del mondo.

    Arthur Schopenhauer

    Non saprei dire esattamente quando sia

    divenuto cosciente della singolarit. Potreidire che si trattato di un risveglio graduale.Nel quasi mezzo secolo che ho spesoimmerso nel campo della telematica e delletecnologie ad essa collegate, ho cercato dicapire il significato e lo scopo di quellacontinua rivoluzione a cui ho assistito a moltilivelli. Gradualmente, sono divenuto coscientedi un evento trasformativo che sembraapparire in lontananza, verso la met delventunesimo secolo. Cos come un buco neroaltera spettacolarmente i parametri della

    materia e dell'energia che accelerano verso ilsuo orizzonte degli eventi, cos questasingolarit imminente nel nostro futuro stasempre pi trasformando ogni istituzione e

    http://media.kurzweilai.net/sin/pub/SingularityisNear_Chapter1.pdfhttp://www.estropico.com/id321.htmhttp://media.kurzweilai.net/sin/pub/SingularityisNear_Chapter1.pdfhttp://media.kurzweilai.net/sin/pub/SingularityisNear_Chapter1.pdfhttp://media.kurzweilai.net/sin/pub/SingularityisNear_Chapter1.pdfhttp://www.estropico.com/id321.htmhttp://www.estropico.com/id321.htmhttp://www.estropico.com/id321.htm
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    ogni aspetto della vita umana, dalla sessualitalla spiritualit.

    Cosa , quindi, la singolarit? un periodosotrico futuro durante il quale il tasso diinnovazione tecnologico sar talmente veloce

    e il suo impatto talmente profondo, che la vitasar irreversibilmente trasformata. Anche sen utopica n distopica, questa epocatrasformer i concetti base che utilizziamo perdare significato alla nostra vita, dal modo incui facciamo affari, al ciclo della vita umana,morte compresa. Capire la singolarit altererla nostra prospettiva circa il significato delnostro passato e le ramificazioni del nostrofuturo. Il comprenderla a fondo,inerentemente cambia il nostro punto di vistasulla vita in generale e sulla propria vita in

    particolare. Considero un "singolaritario", [1]o una "singolaritaria", qualcuno checomprenda la singolarit e che abbia riflettutosulle conseguenze che essa avr per quantoriguarda la propria vita.

    Posso capire perch molti osservatori nonaccolgano prontamente le ovvie implicazionidi quella che ho battezzato la legge dei ritorniaccelerati, cio l'accelerazione intrinseca deltasso di sviluppo, in cui lo sviluppotecnologico visto come la continuazione di

    quello biologico. Dopo tutto, mi ci son volutiquarant'anni per poter vedere chiaramentequello che avevo sotto il naso e ancora nonposso dire di essere completamente a mioagio con tutte le sue conseguenze.

    L'idea chiave sottostante l'imminenteSingolarit che il tasso di cambiamentodella nostra tecnologia sta accelerando e lesue capacit stanno crescendo ad un tassoesponenziale. La crescita esponenziale ingannevole. Comincia quasi

    impercettibilmente per poi esplodere con furiainattesa - inattesa, se non se ne segue latraiettoria (si veda il grafico "Crescita linearevs crescita esponenziale" pi sotto).

    Si prenda in considerazione questasimilitudine: il proprietario di un lago desiderarimanere nelle vicinanze della sua proprietper tendere ai pesci e per accertarsi che illago non sia invaso di gigli d'acqua, capaci diraddoppiare la loro presenza in pochi giorni.Mese dopo mese aspetta con pazienza, ma i

    gigli d'acqua occupano solo una piccola partedel lago e non sembrano in crescita. Con unacopertura del lago, da parte dei gligli d'acqua,di meno dell'uno per cento, il proprietario

    http://www.kurzweilai.net/articles/art0134.html?printable=1http://www.kurzweilai.net/articles/art0134.html?printable=1http://www.kurzweilai.net/articles/art0134.html?printable=1http://www.kurzweilai.net/articles/art0134.html?printable=1http://www.kurzweilai.net/articles/art0134.html?printable=1http://www.kurzweilai.net/articles/art0134.html?printable=1http://www.kurzweilai.net/articles/art0134.html?printable=1http://www.kurzweilai.net/articles/art0134.html?printable=1
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    decide che non dovrebbe essere un problemaassentarsi per una vacanza con la famiglia.Quando torna, dopo alcune settimane, scopreper che l'intero lago stato invaso dai giglid'acqua e che i pesci sono morti.Raddoppiando la loro presenza ogni pochi

    giorni, gli ultimi sette raddoppi sono statisufficienti a coprire l'intero lago (setteraddoppi hanno esteso la copertura dei giglid'acqua di 128 volte). Tale la natura dellacrescita esponenziale.

    O si prenda in considerazione Gary Kasparov,il quale, nel 1992, disprezz le patetichecapacit dei programmi di scacchi di allora.Tuttavia, il raddoppio annuo delle capacitdei computer ha permesso ad uno di loro disconfiggere Kasparov, solo cinque anni pi

    tardi. [2] La lista dei settori in cui il computerpu oggi eccedere le capacit umane continuaa crescere rapidamente. Inoltre, se una voltasi trattava di applicazioni ristrette, oggi essesi stanno gradualmente espandendo dasettore all'altro. Per esempio, il computer ormai utilizzato per diagnosticareelettrocardiogrammi e immagini mediche, perpilotare ed atterrare aeroplani, per controllarele decisioni tattiche delle armi robotiche e perprendere decisioni finanziarie. In generale,stiamo affidando al computer la responsabilit

    di molte mansioni che tipicamenterichiedevano l'intelligenza umana. Leprestazioni di questi sistemi sono sempre pibasate sull'integrazione di diversi tipiintelligenze artificiali (IA), ma finch avremodei punti deboli in qualsiasi area dell'IA, gliscettici indicheranno quelle aree comebastioni inerenti della permanente superioritumana rispetto alle nostre creazioni.

    Questo libro sostiene, invece, che entro alcunidecenni, le tecnologie informatiche

    includeranno tutte le conoscenze ecompetenze umane, comprese quelle dipattern recognition, la capacit di risolvereproblemi, e l'intelligenza emotiva e moraletipica del cervello umano.

    Sebbene notevole per molti aspetti, il cervellosoffre di severe limitazioni. Usiamo il sueenorme parallelismo (cento trilioni dicollegamenti interneuronali simultanei) perriconoscere rapidamente anche i patternmeno ovvi, ma il nostro pensiero estremamente lento: una normaletransazione neurale parecchi milioni di voltepi lenta dei circuiti elettronici correnti. Lalarghezza di banda fisiologica che abbiamo a

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    disposizione per assorbire e processare nuoveinformazioni, quindi estremamente limitatarispetto allo sviluppo esponenziale del sapereumano in generale. I nostri corpi biologiciversione 1.0 sono altrettanto delicati esoggetti ad una miriade di possibili guasti, per

    non parlare dei laboriosi rituali dimanutenzione che necessitano. L'intelligenzaumana certamente in grado di raggiungerevette sopraffine di creativit ed espressione,ma gran parte del pensiero umano manca dioriginalit ed inimportante e limitato.

    La singolarit ci permetter di superare lelimitazioni di corpo e cervello biologico.Otterremo il controllo dei nostri destini. Lanostra mortalit sar nelle nostre mani.Potremo vivere finch lo desidereremo (una

    dichiarazione leggermente diversa dal direche vivremo per sempre). Avremocompletamente spiegato il funzionamento delpensiero umano e ne estenderemo edespanderemo la portata. Entro la fine diquesto secolo, la parte non-biologica dellanostra intelligenza sar trilioni di trilioni divolte pi potente dell'intelligenza umana.

    Oggi siamo nella fase iniziale di questatransizione. L'accelerazione del cambiamentodi paradigma (il tasso con cui i fondamentali

    approcci tecnologici vengono rimpiazzati),cos come la crescita esponenziale dellecapacit della information technology, stannoper raggiungere "il gomito della curva", lafase in cui una tendenza esponenziale diventaevidente. Subito dopo questa fase, latendenza diventa rapidamente esplosiva.Prima della met di questo secolo, i tassi dicrescita della nostra tecnologia (la quale sar,in futuro, indistinguibile da noi stessi) sarannocos ripidi da sembrare praticamente verticali.Dal punto di vista strettamente matematico, i

    tassi di crescita non saranno illimitati, ma cosestremi saranno i cambiamenti cheprovocheranno intorno a noi, da apparirecome un momento di rottura totale con ilpercorso della Storia. Questa, se non altro,sar la prospettiva dell'umanit biologica non-potenziata.

    La singolarit rappresenter il culmine dellafusione fra il nostro essere e la nostraintelligenza biologica e la nostra tecnologia.

    Il risultato sar un mondo ancora umano, mache trascender le nostre radici biologiche.Non ci sar pi distinzione, post-singolarit,fra uomo e macchina, o fra realt fisica erealt virtuale. Cosa potr rimanere

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    inequivocabilmente umano in un mondosimile? Semplicemente, una caratteristica: lanostra la specie che inerentemente mira adestendere le proprie capacit fisiche e mentalioltre le sue limitazioni correnti.

    Contemplando questi cambiamenti, alcunicommentatori si concentrano su quella chepercepiscono come una perdita di un qualcheaspetto vitale della nostra umanit chederiverebbe da questa transizione. Taleosservazione, tuttavia, deriva da unamisinterpretazione di quello che la tecnologiadiverr. Tutte le macchine con cui siamovenuti a contatto fino ad oggi non sonocertamente dotate di quell'essenzialeraffinatezza tipica delle qualit biologicheumane. La singolarit ha molti aspetti, ma

    l'implicazione pi importante questa: lanostra tecnologia eguaglier e poi ecceder dimolto la duttilit e la raffinatezza di quelle checonsideriamo le migliori caratteristiche degliesseri umani.

    L'interpretazione lineare-intuitiva el'interpretazione esponenziale-storica

    Quando la prima intelligenza transumana sarcreata e si lancer in un ciclo di auto-

    potenziamento ricorsivo, assisteremo

    verosimilmente ad una discontinuitfondamentale, le cui caratteristiche non possoneppure cominciare a predire.

    Michael Anissimov

    Negli anni 50 John von Neumann, illeggendario studioso della teoriadell'informazione, ha sostenuto che "il tassodel progresso tecnologico in continuaaccelerazione sembra indicare l'avvicinarsi diuna qualche fondamentale singolarit nellastoria dell'umanit, oltre la quale le vicende

    umane, cos come oggi le conosciamo, nonpotrebbero continuare."[3] Von Neumannevidenzia due concetti importanti:accelerazione e singolarit. La prima idea che il progresso umano esponenziale (siespande moltiplicandosi ripetutamente per unnumero costante) anzich lineare (si espandeaggiungendo ripetutamente un numerocostante).

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    Sviluppolineare e

    sviluppoesponenziale: lo sviluppo

    lineare costante, mala crescitadello sviluppoesponenzialediventaesplosiva.

    Il secondo concetto che lo sviluppoesponenziale pu, agli inizi, passareinosservato: comincia lentamente ed quasiirrilevabile, ma oltre il gomito della curva

    diviene esplosivo e profondamentetrasformativo. Il futuro generalmenteincompreso. I nostri antenati loimmaginavano pi o meno come il loropresente, il quale era pi o meno come il loropassato. Le tendenze esponenziali di cui parloesistevano gi mille anni fa, ma in quella faseiniziale erano talmente lente e piatte [seviste come una rappresentazione grafica -ndt] da non sembrare nemmeno delletendenze. Di conseguenza, le aspettative deinostri antenati di un futuro simile al loro

    presente non poterono che avverarsi. Oggi,possiamo prevedere il continuo progressotecnologico e le ripercussioni sociali che neconseguono, ma il futuro sar molto pi

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    sorprendente di quanto molti realizzino,perch solo una piccola minoranza hacompletamente digerito le implicazioni delfatto che il tasso di cambiamento in se stiaaccelerando. La maggior parte delle previsionia lungo termine circa cosa potrebbe essere

    tecnicamente fattibile nei prossimi anni,sottovalutano sostanzialmente la portata deglisviluppi futuri perch sono basate su quellache chiamo l'interpretazione storica "lineare-intuitiva", invece di quella "esponenziale-storica". I miei modelli indicano che stiamoraddoppiando il tasso di cambiamento diparadigma ogni decade, come illustrer nelprossimo capitolo. Quindi, il ventesimo secoloha gradualmente accelerato verso il tassoodierno di progresso. Al tasso del 2000, isuccessi del ventesimo secolo equivalgono a

    circa vent'anni di progresso. Ora otterremoaltri vent'anni di avanzamenti in soliquattordici anni, entro il 2014, per poiripetere il ciclo in solo sette anni. Per dirla inun altro modo, non avremo cent'anni diprogresso tecnologico nel ventunesimosecolo, ma ne avremo nell'ordine di ventimila(ripeto, misurati al tasso odierno diprogresso), cio circa mille volte pi di quantosia stato realizzato nel ventesimo secolo.[4]

    Queste incomprensioni circa il futuro si

    riscontrano frequentemente e in una varietdi contesti. Un esempio fra molti: in unrecente dibattito a cui ho partecipato sullapossibilit di realizzare mezzi di produzionemolecolari [molecular manufacturing] unpartecipante (un premio Nobel, fra l'altro) hasostenuto che non sia necessario prendereseriamente in considerazione lepreoccupazioni riguardanti la sicurezza perquanto riguarda le nanotecnologie, in quanto"non vedremo entit autoreplicanti nano-ingegnerizzate (dispositivi costruiti un

    frammento molecolare alla volta) per centoanni." Ho risposto che una stima di cento anni ragionevole e che in effetti simile alla miastima del progresso tecnologico necessarioper realizzare questa particolare pietramiliare, se misurato al tasso di progressoodierno (cinque volte il tasso di progressomedio che abbiamo visto nel ventesimosecolo). Ma dato che stiamo raddoppiando iltasso di progresso ogni decade, avremol'equivalente di un secolo di progresso, altasso odierno, nell'arco di soli venticinqueanni.

    Similmente, a una conferenza organizzata daTimes Magazine (Future of Life), tenutasi nel

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    2003 per celebrare il cinquantesimoanniversario della scoperta della struttura delDNA, a tutti gli invitati stato chiesto cosa siaspettano nei prossimi cinquant'anni.[5]Praticamente tutti hanno preso il progressodegli ultimi cinquant'anni e lo hanno usato

    come modello per prossimi i cinquanta. Peresempio, James Watson, il co-scopritore dellastruttura del DNA, ha sostenuto che neiprossimi cinquant'anni avremo medicinali checi permetteranno di mangiare quanto vorremosenza ingrassare. Ho risposto: "Fracinquant'anni?" E' gi stato fatto su topi dilaboratorio con intervento genico (sul geneche controlla l'immagazzinamento di lipidinelle cellule grasse). Medicinali per usoumano che sfruttano dell'interferenza dell'RNA(RNAi) ed altre tecniche che discuteremo nel

    capitolo 5 sono in via di sviluppo e sarannotestate dalla Food and Drugs Administrationfra qualche anno. Saranno disponibili fracinque/dieci anni, non cinquanta. Altreprevisioni erano altrettanto miopi eriflettevano le priorit della ricercacontemporanea, invece dei profondicambiamenti che il prossimo mezzo secoloporter. Di tutti gli esperti a quellaconferenza, eravamo soprattutto Bill Joy e ioa tener conto della natura esponenziale delfuturo, anche se non siamo d'accordo

    sull'importanza di questi cambiamenti, comediscuter nel capitolo 8.

    Intuitivamente, tendiamo ad immaginare cheil tasso di progresso corrente continueranche nel futuro. Anche a coloro che sonovissuti sufficientemente a lungo da aver vistoin prima persona come la rapidit delcambiamento accelera col passare del tempo,l'intuizione acritica d l'impressione che ilcambiamento proceda con la stessa velocitdi sempre. Dal punto di vista matematico, la

    spiegazione di questo fenomeno che unacurva esponenziale sembra una linea retta seesaminata solo per un breve tratto. Diconseguenza, persino i commentatorispecializzati, pensando al futuro, tipicamenteapplicano il tasso di progresso di oggi ancheai prossimi dieci o cent'anni. Questo ilmotivo per cui descrivo questo approccio allostudio del futuro come "lineare intuitivo".

    Un esame serio della storia della tecnologia,per, rivela che il cambiamento tecnologico esponenziale. La crescita esponenziale unacaratteristica di tutto il processo evolutivo, dicui la tecnologia un importante esempio. Sipossono esaminare i dati da punti di vista

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    diversi, su scale cronologiche diverse eincludendo un'ampia gamma di tecnologie,dall'elettronica alla biologia. Possiamo poiripetere l'operazione per le loro implicazioni,dalla quantit di sapere disponibile alledimensioni dell'economia: l'accelerazione del

    progresso e della crescita si applica aciascuno di questi fattori. Riscontriamo ancheche, spesso, non si tratta di semplice crescitaesponenziale, ma di "doppia" crescitaesponenziale: il tasso di questo sviluppoesponenziale stesso (cio l'esponente) anch'esso in fase di crescitaesponenzialmente (si veda per esempio, iltema del rapporto prezzo-prestazioni nelsettore del computer, affrontato nel prossimocapitolo).

    Molti scienziati sono dotati di quello che iochiamo il "pessimismo dello scienziato."Spesso, gli scienziati sono troppo immersi neidettagli e nelle difficolt di progetti correntiper poter valutare le implicazioni del lorostesso lavoro sul lungo periodo. Similmente,non tengono conto del fatto che, con ogninuova "generazione tecnologica", avranno adisposizione strumenti molto pi potenti diquelli con cui lavorano correntemente. Gliscienziati sono scettici di natura, tendono adaffrontare con cautela il tema degli obiettivi

    della ricerca e raramente si lasciano andare aspeculazioni che vadano oltre l'orizzonte dellaricerca corrente. Questo era un approcciosoddisfacente quando scienza e tecnologiaprogredivano lentamente e una "generazionetecnologica" durava quanto una generazioneumana, ma oggi esso non pi efficace, datoche oggi un intero ciclo di progressoscientifico e tecnologico si compie in pochianni.

    Si pensi ai biochimici che, nel 1990, erano

    scettici dell'obiettivo di sequenziare l'interogenoma umano in soli quindici anni. Questiscienziati avevano appena passato un annointero a decifrare un decimillesimo delgenoma. E' quindi comprensibile che, ancheaspettandosi un certo progresso, a lorosembrasse ovvio che sarebbe stato necessariocome minimo un secolo perch l'interogenoma fosse sequenziato. O si pensi alloscetticismo espresso verso la met degli anniOttanta circa la possibilit che Internetpotesse diventare un fenomeno di massa,dato che allora includeva solo alcune decina dimigliaia di server. In realt, la quantit deiserver stava raddoppiando ogni anno, per cuiera verosimile che ne esistessero decine di

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    milioni nel giro di dieci anni. Ma nel 1985,quando la tecnologia pi avanzata consentivadi aggiungere solo alcune migliaia di serverall'anno nel mondo intero, questo trend passato inosservato.[6]

    Osserviamo invece l'errore concettualeopposto quando determinati fenomeniesponenziali sono correttamente identificati,ma vengono applicati con eccessivoentusiasmo, utilizzando tassi di sviluppo nonadatti. Lo sviluppo esponenziale accelera nelcorso del tempo, ma non istantaneo. Lacrescita dei valori capitali (cio il valore delmercato azionario) prima dello scoppio dellebolle Internet e telecom (1997-2000) eranotevolmente superiore a quanto ci si potesseragionevolmente aspettare persino da una

    situazione di crescita esponenziale. Comeillustrato nel capitolo seguente, la crescita diInternet e del commercio elettronico stataesponenziale, al di l della bolla in borsa; leaspettative di crescita troppo ottimistichesono state un fenomeno borsistico. Errorisimili si sono verificati durante precedenticambi di paradigma, per esempio agli inizidell'era della ferrovia (1830-1840), quandol'equivalente della bolla Internet produsseun'espansione frenetica del settore.

    Un altro tipico errore quello di prendere inconsiderazione i mutamenti previsti in basead una singola tendenza odierna, senzaincludere nell'analisi gli altri cambiamenti chesi avvereranno allo stesso tempo. Un esempio il timore che l'estensione radicale della vitaprovocher la sovrappopolazione el'esaurimento delle risorse materialinecessarie a sostenere la vita umana,ignorando l'altrettanto radicale creazione diricchezza promessa da nanotecnologie eintelligenza artificiale forte. Ad esempio, i

    sistemi di produzione nanotecnologici deglianni '20 di questo secolo saranno in grado digenerare praticamente qualsiasi prodottomateriale utilizzando materie primeeconomiche e informazioni di poco costo.

    D risalto al contrasto fra l'interpretazioneesponenziale e quella lineare perch essa alla base della maggior parte degli erroricommessi nel fare previsioni circa le tendenzetecnologiche future. La maggior parte deglispecialisti di scenari tecnologici futuri ignoracompletamente l'interpretazioneesponenziale-storica del progressotecnologico. Non solo, ma quasi tutta la gentecon cui vengo a contatto ha una visione

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    lineare del futuro. Ecco perch si tende asopravvalutare cosa pu essere realizzato abreve termine (dato che tendiamo atrascurare i dettagli) e a sottovalutare cosapu essere realizzato sul lungo termine (datoche trascuriamo lo sviluppo esponenziale).

    Le sei epoche

    Prima noi costruiamo gli attrezzi, poi lorocostruiscono noi.

    Marshall McLuhan

    Il futuro non pi quello di unavolta.

    Yogi Berra

    L'evoluzione un processo che genera modellisempre pi coerenti. Mi occuper del concettodi coerenza [order] nel capitolo seguente;l'enfasi in questa sezione sul concetto dimodelli [patterns]. Sono convinto che losviluppo di modelli rappresenti l'essenza dellastoria del nostro mondo. L'evoluzione avanzatramite l'uso dei metodi di information-processing derivati dall'epoca precedente pergenerare quelli dell'epoca successiva.Concettualizzo la storia dell'evoluzione, siabiologica che tecnologica, in sei epoche. Come

    vedremo pi avanti, la singolarit sidispieger nella Quinta epoca e si diffonderdalla Terra al resto dell'universo nel corsodella sesta epoca.

    La prima epoca: fisica echimica

    Possiamo tracciare le nostre origini ad unostato in cui l'informazione rappresentata nelmodo pi semplice: insiemi di materia e dienergia. Le recenti teorie della gravit

    quantica sostengono che il tempo e lo spaziosono suddivisi in quanti separati, cio, inpratica, frammenti di informazioni. E'controverso se materia ed energia siano,fondamentalmente, di natura digitale oanalogica, ma al di l di quale possa essere larisposta a tale domanda, sappiamo che lestrutture atomiche immagazzinano erappresentano informazioni.

    Qualche centinaio di migliaia d'anni dopo ilBig Bang, quando gli elettroni sono rimasti

    intrappolati nelle orbite dei nuclei (composti diprotoni e neutroni), gli atomi hannocominciato a formarsi. La struttura elettricadegli atomi li ha resi "appiccicosi." La chimica

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    nata qualche milione di anni dopo, quandogli atomi si sono incontrati dando vita astrutture relativamente stabili: le molecole. Ditutti gli elementi, il carbonio risultato essereil pi versatile; pu formare legami in quattro"direzioni" (invece di una/tre come per la

    maggior parte degli altri elementi) realizzandoin questo modo complesse strutturetridimensionali ad alto contenuto diinformazioni.

    Le regole del nostro universo e l'equilibriodelle costanti fisiche che governanol'interazione delle forze della fisica sono cossquisitamente, delicatamente e precisamenteadatte alla codificazione e all'evoluzione delleinformazioni (e al conseguente incrementodella complessit) da farmi chiedere come sia

    possibile una coincidenza talmentestraordinaria ed improbabile. Dove alcunivedono l'intervento divino, altri vedono ilprincipio antropico, secondo il quale solo in ununiverso che permetta la nostra evoluzionenoi possiamo esistere e quindi porci talidomande.[7]

    Alcune recenti teorie sugli universi multipli,speculano che i nuovi universi sono generatiin continuazione, ciascuno con le proprieleggi, ma che la maggior parte si estingue

    rapidamente o procede senza svilupparesistemi interessanti (quali quelli biologici cheha generato il pianeta Terra) perch le loroleggi non sostengono lo sviluppo di sistemisempre pi complessi.[8] E' difficileimmaginare come potremmo verificarel'applicazione di queste teorie evolutive allacosmologia, ma chiaro che le leggi dellafisica del nostro universo sono esattamentequanto necessario a permettere lo sviluppo dilivelli crescenti di ordine e complessit.[9]

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    Le sei epochedell'evoluzione. L'evoluzioneoperaindirettamente:crea una nuovaabilit per poiutilizzarla nellacreazione della

    propria epoca

    successiva.

    La seconda epoca: biologia eDNA

    Nella seconda epoca, iniziata vari miliardi dianni fa, i sistemi basati sul carboniodiventarono sempre pi complessi fino almomento in cui degli aggregati complessi dimolecole risultarono in meccanismiautoreplicanti, dando cos inizio alla vita. Isistemi biologici hanno poi evoluto un preciso

    meccanismo digitale (il DNA) per lapreservazione dei dati che descrivono unavasta gamma di molecole. Il DNA e i suoi vari

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    sistemi di supporto, come ad esempio iribosomi, hanno reso possibile la"documentazione" degli esperimenti evolutividi questa seconda epoca.

    La terza epoca: il

    cervello

    Ogni epoca continua lo sviluppodell'informazione attraverso uno cambiamentodi paradigma ad un livello ulteriore diindirezionalit ["indirection"] (in altre parole,l'evoluzione usa i risultati di un'epoca pergenerare quella seguente). Per esempio, nellaterza epoca, lo sviluppo guidato dal DNA haprodotto organismi in grado di raccogliereinformazioni con gli organi sensoriali e diprocessarle e memorizzarle con i propri

    cervelli e sistemi nervosi. Questi, a loro volta,sono stati resi possibili dai meccanismi dellaseconda epoca (DNA e informazioniepigenetiche delle proteine e dei frammenti diRNA che regolano l'espressione genetica) ehanno poi (indirettamente) permesso edefinito i meccanismi di "information-processing" della terza epoca (cervelli esistemi nervosi). La terza epoca ha avutoinizio quando gli organismi hanno ottenuto lacapacit di riconoscere automaticamente gli"oggetti" in ambienti complessi ["pattern

    recognition"], un'attivit che ancora oggirappresenta la vasta maggioranza dell'attivitnel nostro cervello.[10] La nostra specie hapoi evoluto la capacit di generare modellimentali astratti del mondo che ci circonda e diriflettere sulle implicazioni logiche di talimodelli. Noi abbiamo la capacit diimmaginare ed elaborare il mondo nellanostra mente e di mettere in pratica questeidee.

    La quarta epoca: la

    tecnologia

    Grazie al pensiero razionale ed astratto e alpollice opponibile, la nostra specie ha apertola porta alla quarta epoca e al livello diindirezionalit seguente: l'evoluzione dellatecnologia da noi creata. Essa ha avuto iniziocon semplici meccanismi e si sviluppatanella direzione di automazioni elaborate(macchinari meccanici automatizzati), dopodi che, con dispositivi specializzati dicomunicazione e di calcolo, la tecnologia ha a

    sua volta ottenuto la capacit di osservare,immagazzinare e valutare elaborati insiemi didati. Proviamo a paragonare la rapidit delprocesso evolutivo biologico che ha portato

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    all'emergere dell'intelligenza, a quellotecnologico: i mammiferi pi avanzati hannoaggiunto circa un pollice cubico di materiacerebrale ogni centomila anni, mentre oggistiamo approssimativamente raddoppiando lacapacit di calcolo dei computer ogni anno

    (vedi il capitolo seguente). Naturalmente, nle dimensioni del cervello n la potenza delcomputer sono il solo elemento determinantedell'intelligenza, ma entrambi sono necessari.Tracciando le pietre miliari dell'evoluzionebiologica e del progresso tecnologico umanosu un singolo grafico xy, con x (numero dianni fa) e y (tempo necessario ad uncambiamento di paradigma) su scalalogaritmica, otteniamo una linearagionevolmente diritta (accelerazionecontinua), e possiamo osservare come

    l'evoluzione biologica conduca direttamenteallo svilluppo degli esseri umani.[11]

    Conto allarovescia

    per la

    singolarit:sial'evoluzionebiologica che

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    la tecnologiaumana sonoin continuaaccelerazione

    , comeindicato dal

    sempre pibreveintervallo fraun evento equelloseguente(due miliardidi annidall'originedella vita allecellule;quattordici

    anni dal PCal WorldWide Web).

    L'interpretazione linearedell'evoluzione

    : questa versionedella figura

    precedente usa

  • 7/30/2019 15270807 La Singolarita

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    gli stessi dati,ma su scalalineare, anzichlogaritmica, per il

    periodo di tempoprima del

    presente,illustrando pispettacolarmentel'accelerazione,ma oscurando idettagli. Dal

    punto di vistalineare, lamaggior partedegli eventichiave si sonoavverati

    "recentemente".

    Le illustrazioni qui sopra illustrano la miainterpretazione degli sviluppi chiave dellastoria biologica e tecnologica. Si noti, tuttavia,che la linea retta tracciata dalla continuaaccelerazione del progresso, non dipendedalla mia particolare selezione di eventi. Molticommentatori ed enciclopedie hannocompilato simili liste di eventi importanti nellosviluppo biologico e tecnologico ed ognuna diqueste liste varia, a seconda delle

    idiosincrasie dell'autore. Malgrado la diversitdei metodi, per, se combiniamo le listecompilate da una variet di fonti (peresempio, l'Enciclopedia Britannica, il MuseoAmericano di Storia Naturale, il "calendariocosmico" di Carl Sagan e altri), possiamoosservare in tutte loro la stessa accelerazione.Il seguente diagramma riunisce quindici listediverse.[12] Dato che i vari autori assegnanodate diverse allo stesso evento e le varie listeincludono eventi simili o che si sovrappongonoe che sono stati selezionati con criteri diversi,

    possiamo notare un non sorprendente"ispessimento" della linea di tendenza dovutoal "rumore" ["noise"] (o varianza statistica) ditali dati. La tendenza generale, nonostantequesto, molto chiara.

  • 7/30/2019 15270807 La Singolarita

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    Quindicipanoramisull'evoluzione: i principalicambiamenti di

    paradigma nella

    storia delmondo, visti daquindici liste dieventi chiave.Si nota unachiara tendenzaverso unacostanteaccelerazionedello sviluppobiologico e, inseguito,

    tecnologico.

    Il fisico e teorico della complessit TheodoreModis ha analizzato queste liste e ha

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    determinato ventotto gruppi di eventi,raggruppando gli eventi identici, simili e/o fraloro collegati e li ha denominati "pietre miliaricanoniche".[13] Tale operazione, in pratica,rimuove il "rumore" ["noise"], per esempio, lavariabilit delle date fra le liste) rivelando la

    stessa progressione:

    Pietremiliaricanonichebasate sugruppi di

    eventiselezionatida tredicilistediverse.

    Gli attributi che si sviluppanoesponenzialmente in queste tabelle sonoquelli di ordine e complessit, concetti cheesploreremo nel capitolo seguente. Taleaccelerazione conferma le nostre osservazionibasate sul senso comune. Miliardi di anni fa,

    non succedeva un granch nel corso di unmilione di anni, ma 250.000 anni fa deglieventi epocali come l'evoluzione della nostra

  • 7/30/2019 15270807 La Singolarita

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    specie si sono dispiegati in periodi di tempo disolo centomila anni. Passando alla tecnologia,andando indietro di cinquantamila anni nontroviamo un granch per un periodo di milleanni, ma nel passato recente assistiamoall'arrivo di nuovi paradigmi quale il World

    Wide Web, che in una singola decade arrivato all'uso di massa (cio l'utilizzo daparte di un quarto della popolazione dei paesiavanzati).

    La Quinta epoca: la fusione di tecnologiae intelletto

    Venendo ora al futuro, parecchie decadi daoggi, possiamo dire che la singolarit avrinizio con la quinta epoca e che essa risulterdalla fusione delle ampie conoscenze

    contenute nel nostro cervello, con lesignificativamente superiori caratteristichetipiche della nostra tecnologia: potenza,velocit e capacit di condividere dati. Laquinta epoca permetter alla nostracivilizzazione uomo-macchina di superare lelimitazioni del cervello umano, fermo a centotrilioni di connessioni.[14]

    La singolarit ci permetter di risolvereproblemi che affliggono l'umanit da tempiantichissimi e di ampliare notevolmente la

    nostra creativit. Preserveremo eincrementeremo l'intelletto che l'evoluzione ciha concesso, superando, allo stesso tempo, leprofonde limitazioni dell'evoluzione biologica.Si noti che la singolarit amplificher anche lanostra capacit di soddisfare le nostretendenze distruttive e che, di conseguenza, lasua storia rimane tutta da scrivere.

    La sesta epoca: l'universo sisveglia

    Mi occuper di questo tema pi in profonditnel capitolo 6, alla voce "Sul destinointelligente dell'universo." Sull'onda dellasingolarit, l'intelligenza, derivata dalle sueorigini biologiche site nel cervello umano e daquelle tecnologiche, site nell'inventivitumana, comincer a saturare la materia el'energia circostanti. Far ci riorganizzandomateria ed energia per raggiungere un livelloottimale di computazione (sulla base dei limitiche discuteremo nel capitolo 3) perdiffondersi al di l del suo pianeta di orignine,

    la Terra. Oggi, la velocit della luce accettata come fattore limitante per iltrasferimento dati. La possibilit di aggirarequesto limite deve essere considerata

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    alquanto speculativa, ma esistono indicazioniche tale vincolo potrebbe esseresuperato.[15] Se saranno possibili anche solopiccole correzioni, un giorno supereremo lavelocit della luce. Se la nostra civiltinfonder il resto dell'universo con la propria

    creativit ed intelligenza rapidamente olentamente, dipende dalla immutabilit diquesto limite. Ad ogni modo, la materia e imeccanismi "insensati" dell'universo sarannotrasformati in eccezionali forme diintelligenza, che costituiranno la sesta epocadello sviluppo dell'elaborazionedell'informazione. Questo il destino ultimodella singolarit e dell'universo.

    La singolarit vicina.

    Sai, sar tutto molto diverso! No, no, dicodavvero profondamente diverso!

    Marc Miller a Eric Drexler, nel 1986

    Quali saranno le conseguenze di questoevento? Quando il progesso sar guidato daintelligenze sovrumane, il progresso sarmolto pi rapido. Non vedo motivo per cuitale progresso non debba, a sua volta,

    portare alla creazione di entit ancor piintelligenti, in tempi ancor pi brevi.

    L'analogia migliore con la storiadell'evoluzione: gli animali possono adattarsie inventare soluzioni, ma spesso non pivelocemente di quanto permetta loro laselezione naturale (nel caso della selezionenaturale, il mondo fa da simulatore di sestesso). Noi esseri umani abbiamo la capacitdi interiorizzare il mondo e di condurreesperimenti ("cosa-succederebbe-se") nellanostra testa; possiamo risolvere un problemamigliaia di volte pi velocemente dellaselezione naturale. Ora, creando i mezzi

    necessari ad eseguire tali simulazioni avelocit molto pi alte, stiamo entrando inun'era radicalmente diversa dal nostro

    passato di essere umani, tanto quanto noisiamo diversi dagli animali inferiori. Dal puntodi vista umano, questo cambiamento sar ungettar via di tutte le regole precedenti, forsein un batter d'occhio, un'accelerazioneesponenziale al di l di ogni speranza dicontrollo.

    Vernor Vinge, "La singolarit tecnologica",1993

    Definiamo una macchina ultraintelligente, unamacchina che pu ampiamente superare tuttele attivit intellettuali di qualsiasi essere

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    umano, per quanto geniale. Dato che laprogettazione di tali macchine una di questeattivit intellettuali, una macchinaultraintelligente potrebbe progettaremacchine persino migliori; a quel puntoavremo sicuramente "un'esplosione di

    intelligenza" e l'intelligenza dell'uomo sarlasciata indietro. Quindi, la prima macchinaultraintelligente sar l'ultima invenzione chedovremo creare.Irvin John Good, "Speculations concerning the

    first ultraintelligent machine", 1965

    Per mettere il concetto di singolarit inulteriore prospettiva, esploriamo la storiadella parola in s. "Singolarit" una parolache descrive un evento unico con implicazioni,come dire singolari. La parola stata

    adottata dai matematici per denotare unvalore che oltrepassa ogni limite, qualel'esplosione di ordini di grandezza che siottiene dividendo una costante per un numeroche si avvicina sempre pi a zero. Siconsideri, per esempio, la semplice funzione y= 1/x. Poich il valore della x si avvicina azero, il valore della funzione (y) esplode invalori sempre pi grandi.

    Unasingolaritmatematica: mentre la xsi avvicinaallo zero (da

    destra asinistra), 1/x(o y) si

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    avvicina adun valoreinfinito.

    Tale funzione matematica non raggiunge maiun valore infinito, dato che dividere per zero

    matematicamente "indefinito" (un calcoloimpossibile). Ma il valore di y eccede ognilimite possibile (si avvicina all'infinit), coscome il divisore x si avvicina allo zero.

    Il termine stato poi adottato dal settoredell'astrofisica. Se una stella massicciasubisce un'esplosione (supernova), i suoiresti, alla fine, collassano fino a raggiungereun volume apparentemente vicino allo zero edi densit infinita, creando una "singolarit"al proprio interno. Poich la luce non pu

    sfuggire da una stella dopo che abbiaraggiunto tale densit infinita,[16] talefenomeno stato battezzato "buco nero"[17]e costituisce una breccia nel tessuto spazio-tempo. Una teoria sostiene che l'universostesso sia nato da una simile singolarit.[18]E' interessante notare, tuttavia, chel'orizzonte degli eventi (la superficie di unbuco nero) di dimensioni misurabili [cionon-infinite] e che la forza gravitazionale infinita, teoricamente, solo al centro privo dimassa del buco nero. In tutte le posizioni in

    cui possibile effettuare delle misurazioni, leforze sono misurabili, anche se estremamentegrandi.

    Il primo riferimento alla singolarit comemomento di rottura storica la dichiarazionedi John von Neumann citata in precedenza ["iltasso del progresso tecnologico in continuaaccelerazione sembra indicare l'avvicinarsi diuna qualche fondamentale singolarit nellastoria dell'umanit, oltre la quale le vicendeumane, cos come oggi le conosciamo, non

    potrebbero continuare"]. Negli anni '60, I. J.Good ha accennato ad una "esplosione diintelligenza" derivante dalla progettazione, daparte di macchine intelligenti, della propriagenerazione successiva, senza interventoumano. Vernor Vinge, un matematico escienziato informatico presso l'Universit diSan Diego, scrisse del rapido avvicinarsi diuna "singolarit tecnologica" in un articolo perla rivista Omni nel 1983 e in un romanzo difantascienza, dal titolo "Marooned inRealtime" [tradotto in italiano come "Inaufraghi del tempo"], nel 1986.[19]

    Nel mio libro del 1989, "The Age of IntelligentMachines", presento un futuro teso

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    inevitabilmente verso la creazione dimacchine intellettualmente superiori agliesseri umani, entro la prima met delventunesimo secolo.[20] Hans Moravec,analizzando la progressione del settore dellarobotica, giunge a una simile conclusione nel

    suo "Mind Children" del 1988.[21] Nel 1993,Vinge presenta uno studio ad un simposioorganizzato dalla NASA, descrivendo lasingolarit come un evento imminente e comela conseguenza primaria dell'avvento di"entit dotate di intelletto superiore a quelloumano". Quest'ultimo visto da Vinge come ilprimo momento di un effetto valanga.[22] Nelmio libro del 1999, "L'era delle macchinespirituali - quando i computer superanol'intelligenza umana", descrivo il sempre pistretto collegamento fra la nostra intelligenza

    biologica e l'intelligenza artificiale che stiamocreando.[23] Hans Moravec, in "Mere Machineto Transcendent Mind", anch'esso pubblicatonel 1999, descrive i robot del 2040 comenostri "eredi evolutivi", macchine che"cresceranno da noi, impareranno le nostreabilit e condivideranno i nostri obiettivi e inostri valori [saranno] figli delle nostrementi."[24] Nel 1997 e nel 2001,l'accademico australiano Damien Broderick hapubblicato due libri, entrambi intitolati "TheSpike", analizzando l'impatto della estrema

    accelerazione tecnologica prevista per leprossime decadi.[25] In una vasta serie discritti, John Smart ha descritto la singolaritcome l'inevitabile risultato di quella chedescrive come una compressione del "MEST"(materia, energia, spazio e tempo).[26]

    La mia opinione che la singolarit ha moltefacce. Rappresenta la fase quasi verticaledello sviluppo esponenziale che si verificaquando il tasso di crescita talmente estremoche la tecnologia sembra proghedire a

    velocit infinita. Naturalmente, dal punto divista matematico, non riscontriamo unadiscontinuit o uno strappo. I tassi di crescitarimangono misurabili, anche sestraordinariamente alti. Dal nostro corrente, elimitato, punto di vista, per, tale evento pusembrare uno strappo drastico nellacontinuit del progresso. Sottolineo la parola"corrente", in quanto una delle implicazionisalienti della singolarit una trasformazionedella natura della nostra capacit dicomprendere il mondo intorno a noi.Potenzieremo notevolmente le nostre capacitmentali, infatti, amalgamandoci con la nostratecnologia.

    http://www.estropico.com/id82.htmhttp://www.estropico.com/id82.htmhttp://www.estropico.com/id82.htmhttp://www.estropico.com/id82.htmhttp://www.estropico.com/id82.htmhttp://www.estropico.com/id82.htmhttp://www.estropico.com/id82.htmhttp://www.estropico.com/id82.htmhttp://www.estropico.com/id82.htmhttp://www.estropico.com/id82.htmhttp://www.estropico.com/id82.htmhttp://www.estropico.com/id82.htm
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    E' possibile che il progresso tecnologicocontinui ad accelerare indefinitamente? Nonraggiungeremo forse un punto in cui gli ilcervello umano sar semplicemente troppolento per non restare indietro [rispetto alleintelligenze artificiali]? Nel caso degli esseri

    umani non potenziati, questo sarsicuramente il caso, ma cosa potrebberorealizzare mille scienziati, ognuno mille voltepi intelligente degli scienziati umani di oggi eognuno in grado di pensare mille volte pivelocemente degli esseri umanicontemporanei (dato che l'elaborazione datidei loro cervelli sostanzialmente non-biologici molto pi veloce)? Un anno cronologico,sarebbe per loro l'equivalente di un nostro unmillennio.[27] Cosa potrebbero inventare? Peresempio, delle tecnologie in grado di

    aumentare ancor pi la propria intelligenza,dato che il loro intelletto non sarebbe pilimitato. Potrebbero modificare i propriprocessi mentali allo scopo di poter pensareancora pi velocemente. Quando gli scienziatidiventano un milione di volte pi intelligenti epossono pensare un milione volte pivelocemente, in una sola ora potrebberoprodurre l'equivalente di un secolo diprogresso, in termini odierni.

    La singolarit implica i seguenti principi, che

    documenter, svilupper e analizzer nelresto del libro:

    I cambiamenti di paradigma (innovazionetecnologica) si succedono sempre pivelocemente. Oggi, il periodo di temponecessario si dimezza ogni decade.[28]

    La potenza delle tecnologie informatiche(il rapporto prestazioni/prezzo, la velocit,le capacit e la larghezza di banda),cresce esponenzialmente ad un tasso

    sempre pi veloce (oggi raddoppiaall'incirca ogni anno).[29] Questasituazione si riscontra su una vastagamma di parametri, compreso quellodella quantit di sapere a nostradisposizione.

    Per le tecnologie dell'informazione, esisteanche un secondo livello di crescitaesponenziale: la crescita esponenziale del

    tasso di sviluppo esponenziale stesso(l'esponente). Il motivo: diventando pi

    redditizia, una tecnologia attrae pirisorse per il proprio sviluppo, diconseguenza, il suo tasso di sviluppoesponenziale aumenta col passare del

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    tempo. Per esempio, l'industria delcomputer negli anni '40 consisteva di unamanciata di progetti. Oggi il reddito totaledi quello stesso settore di pi di untrilione dollari, e gli investimenti di ricercae sviluppo sono aumentati

    proporzionalmente.

    La nostra capacit di esaminare il cervelloumano ["brain scan"] una delletecnologie in fase di crescita esponenziale.Come illustrer nel capitolo 4, larisoluzione e la larghezza di bandatemporali e spaziali degli scan del cervelloraddoppiano ogni anno. Stiamo ottenendogli strumenti necessari a dare il via alprocesso di reingegnerizzazione ["reverseengineering"] del cervello, cominciando

    con la decodificazione dei suoi principioperazionali. Abbiamo gi ottenutointeressanti modelli e simulazioni di unpaio di dozzine delle centinaia di regionidel cervello. Nel giro di vent'anni avremol'esatta cognizione del funzionamento ditutte le regioni del cervello umano.

    Verso la fine di questa decade avremo anostra disposizione l'hardware necessarioad emulare l'intelligenza umana susupercomputer e verso la fine della

    decade seguente potremo fare lo stessocon dispositivi delle dimensioni di un PC.Avremo modelli efficaci del softwaredell'intelligenza umana a partire dallamet degli anni Venti.

    Possiamo anche prevedere che, verso lafine degli anni Venti, con l'hardware ed ilsoftware necessari ad emularel'intelligenza umana a nostra disposizione,i computer supereranno il test di Turing,dimostrando un intelletto indistinguibile

    da quello degli esseri umani biologici.[30]

    Una volta raggiunta questa pietra miliare,i computer potranno amalgamare i puntidi forza dell'intelligenza umana con quellidell'intelligenza artificiale.

    I punti di forza tradizionali dell'intelligenzaumana includono una formidabilecapacit di identificare modelli [pattern

    recognition]. La natura massicciamenteparallela ed auto-organizzantesi del

    cervello umano un'architettura idealeper riconoscere modelli basati su sottili einvariabili caratteristiche. Gli esseri umanisono inoltre in grado di acquisire nuovo

    http://it.wikipedia.org/wiki/Reingegnerizzazionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Reingegnerizzazionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Test_di_Turinghttp://it.wikipedia.org/wiki/Reingegnerizzazionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Reingegnerizzazionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Reingegnerizzazionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Reingegnerizzazionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Reingegnerizzazionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Reingegnerizzazionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Test_di_Turinghttp://it.wikipedia.org/wiki/Test_di_Turinghttp://it.wikipedia.org/wiki/Test_di_Turing
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    sapere tramite l'applicazione di altrosapere e di dedurre principi generali sullabase della propria esperienza,informazioni verbali comprese. Una

    facolt chiave dell'intelligenza umana lacapacit di generare i modelli mentali

    della realt e di condurre esperimentimentali ("cosa succerebbe se"),introducendo varie possibilit e variazioni.

    I punti di forza tradizionali dell'intelligenzaartificiale includono la capacit diricordare con precisione miliardi di dati edi avere accesso immediato a tali"ricordi".

    Un altro vantaggio dell'intelligenza non-biologica che una volta acquisita la

    padronanza di un'attivit, da parte di undispositivo, tale attivit pu essereeffettuata ripetutamente, ad alta velocit,con precisione ottimale e senza conoscerestanchezza.

    Il fattore probabilmente pi importante,per, che le macchine possonocondividere il proprio sapere [con altremacchine] con estrema rapidit, mentregli esseri umani possono solo condivideredati a bassa velocit, tramite il linguaggio.

    Le intelligenze non-biologiche potranno"downloadare" competenze e sapere daaltri sistemi artificiali e, successivamente,anche dagli esseri umani.

    Le macchine processeranno segnali aduna velocit vicina a quella della luce(circa trecentomila chilometri al secondo),contro i circa cento metri al secondo deisegnali elettrochimici dei cervelli biologicidei mammiferi.[31] Il rapporto di

    almeno tre milioni a uno.

    Le macchine avranno accesso, tramiteInternet, a tutto il sapere della nostracivilt uomo/macchina e potrannoacquisire la padronanza di tale saperenella sua interit.

    Le macchine possono condividere leproprie risorse, e spartire la propriaintelligenza e le proprie memorie. Duemacchine, o un milione di macchine,

    possono fondersi e divenire una singolaunit per poi separarsi nuovamente. Unamacchina multipla potrebbe esseresimultaneamente unica e multipla.

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    Potremmo dire che anche gli esseri umanipossono avere tale esperienza, quando siinnamorano, ma la nostra capacitbiologica di raggiungere tale stato temporanea e non affidabile.

    La congiunzione di questi punti di forzatradizionali dell'intelligenza umanabiologica (la capacit di identificaremodelli) con le caratteristiche tipiche delleintelligenze non-biologiche (velocit,potenza, precisione, memoria e capacitdi condividere dati), dar risultatiformidabili.

    L'intelligenza non-biologica avr completalibert progettuale e strutturale (cio nonsar cirscoscritta da limitazioni biologiche,

    quali la lentezza dei nostri collegamentiinterneuronali o le dimensioni prestabilitedel nostro cranio) e avr il vantaggio diprestazioni costanti.

    Dopo aver integrato i punti di forzatradizionali degli uomini e delle macchine,la parte non-biologica dell'intelligenzadella nostra civilit continuer a trarrebeneficio dal progresso doppiamenteesponenziale della velocit e potenza dellemacchine, nonch del loro rapporto

    prestazioni/prezzo.

    Una volta realizzata la capacit diprogettare ed implementare nuovetecnologie al livello degli esseri umani, maa velocit e con potenza ben pi alte, lemacchine avranno accesso al proprioprogramma (source code) e lo potrannomodificare. Gli esseri umani stannoseguendo lo stesso approccio, con lebiotecnologie (modificando i processigenetici ed altri processi "informatici"

    sottostanti la nostra biologia), ma inmodo molto pi lento e limitato rispetto aci che le macchine potranno realizzaremodificando i propri programmi.

    La biologia contiene limiti impliciti. Peresempio, ogni organismo vivente deveessere composto da proteine, le cui"ricette" sono contenute in filamenti diamminoacidi. I meccanismi basati sulleproteine difettano di robustezza evelocit. Potremo reingegnerizzare tutti gli

    organi e i sistemi del corpo e del cervellobiologici, in modo di renderlienormemente pi efficienti.

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    Come discuteremo nel capitolo 4,l'intelligenza umana dotata di piplasticit (la capacit di modificare lapropria struttura) di quanto pensassimo,ma ci nonostante l'architettura delcervello umano profondamente limitata.

    Per esempio, nel nostro cranio, c' postosoltanto per un centinaio di trilioni dicollegamenti interneurali. Lo sviluppo diuna corteccia cerebrale di maggioridimensioni, cos come l'aumento delvolume della materia grigia indeterminate regioni del cervello, statoun mutamento genetico chiave e haaperto la strada ad abilit cognitivesuperiori rispetto a quelle dei nostriantenati.[32] Tale mutazione, tuttavia, si dispiegata sulla lenta scala cronologica

    dell'evoluzione biologica che ancorarappresenta un limite inerente allecapacit del cervello. Le macchinepotranno riformulare il proprio design ed

    aumentare la loro propria potenza senzatali limiti. Sfruttando le nanotecnologie, leloro possibilit saranno ben pi ampie diquelle dei cervelli biologici, senza perquesto dover aumentare il proprioconsumo di energia o le propriedimensioni.

    Le macchine, inoltre, trarranno beneficiodall'utilizzo di circuiti molecolaritridimensionali estremamente rapidi. Gliodierni circuiti elettronici sono pi di unmilione di volte pi veloci dei sistemielettrochimici del cervello dei mammiferi.I circuiti molecolari di domani sarannobasati su dispositivi quali i nanotubi,minuscoli cilindri composti di atomi dicarbonio con un diametro di circa dieciatomi e cinquecento volte pi piccoli deitransistor al silicio odierni. Dato che anche

    la distanza che i segnali dovranno copriresar pi breve, tali circuiti potrannofunzionare a velocit misurabili interahertz (bilioni di operazioni al secondo)mentre i circuiti integrati correnti sono allivello del gigahertz (miliardi di operazionial secondo).

    Il tasso di cambiamento tecnologico nonsar limitato alle velocit mentali umane.L'intelligenza delle macchine perfezioner

    le proprie abilit in un ciclo di retroazione[feedback] che l'intelligenza umana non-potenziata non potr seguire.

    Questo ciclo, nel corso del quale

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    l'intelligenza delle macchine ottimizzerripetutamente il proprio programma,diventer sempre pi veloce. Ci esattamente quanto previsto dallaformula che descrive la continuaaccelerazione del tasso di cambiamento di

    paradigma. Una delle obiezioni a taleaccelerazione che, alla fine, esso divienetroppo rapido per gli esseri umani e quindiirrealizzabile. Tuttavia, il passaggiodall'intelligenza biologica a quella non-biologica permetter la continuazione ditale tendenza.

    La nanotecnologia, insieme al ciclo diottimizzazione dell'intelligenza non-biologica in continua accelerazione,permetter poi la manipolazione della

    realt fisica a livello molecolare.

    La nanotecnologia permetter laprogettazione di nanrobot, robotmolecolari misurabili in micron(milionesimi di un metro), quali i"respirociti" (globuli rossi artificiali).[33] Inanorobot avranno innumerevoli ruoliall'interno del corpo umano, compresoquello di curare l'invecchiamento (perquanto riguarda gli aspetti che nonsaranno gi stati rettificati con interventi

    biotecnologici o genetici).

    I nanorobot interagiranno con i neuronibiologici per espandere la gammadell'esperienza umana, generando realtvirtuali dall'interno del sistema nervoso.Miliardi di nanorobot nei vasi capillari delcervello potenzieranno notevolmentel'intelligenza umana.

    Una volta stabilita una testa di ponte nelcervello umano (un processo gi oggi

    iniziato con impianti neurali), l'intelligenzanon-biologica nei nostri cervelli cresceresponenzialmente (come ha semprefatto), raddoppiando in potenza ognianno. L'intelligenza biologica, invece,rimarr praticamente ferma e quindi,infine, la parte non-biologica del nostrointelletto predominer.

    I nanorobot beneficeranno anchel'ambiente, rettificando i danni causatidall'inquinamento derivato dalla

    precedente era industriale.

    I nanorobot foglet [vedi: utility fog ]potranno generare immagini e onde

    http://www.nanotech-now.com/utility-fog.htmhttp://www.nanotech-now.com/utility-fog.htmhttp://www.nanotech-now.com/utility-fog.htmhttp://www.nanotech-now.com/utility-fog.htm
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    sonore e porteranno le qualit delmorphing dalla realt virtuale al mondoreale.[34]

    La capacit di comprendere e rispondereappropriatamente alle emozioni (la

    cosiddetta intelligenza emotiva) unadelle forme di intelligenza umana di cui lafutura intelligenza delle macchineacquister la padronanza. Alcune dellenostre risposte emotive sono calibrate perottimizzare la nostra intelligenza nelcontesto dei nostri limitati e delicati corpibiologici. L'intelligenza futura dellemacchine avr a propria disposizione dei"corpi" per interagie con il mondo (peresempio, entit virtuali all'interno di realtvirtuali, o proiezioni tramite foglet), ma

    questi corpi nanoingegnerizzati sarannomolto pi efficienti e durevoli dei corpiumani biologici. Per questo motivo, alcunedelle reazioni "emotive" della futuraintelligenza delle macchine sarannoriprogettate per riflettere le loroenormemente incrementate capacitfisiche.[35]

    Quando la realt virtuale (generataall'interno del sistema nervoso) sarparagonabile alla realt reale, in termini di

    risoluzione dell'immagine e di credibilit,le nostre esperienze avranno luogosempre pi in ambienti virtuali.

    Nella realt virtuale possiamo essereun'altra persona, sia fisicamente cheemotivamente. In pratica, chiunque (peresempio il vostro partner) potrselezionare per voi un corpo diversorispetto a quello da voi preferito (eviceversa).

    La legge dei ritorni accelerati continuerla sua corsa fino a quando l'intelligenzanon-biologica si avviciner al punto di"saturazione", con la nostra intelligenzauomo/macchina, della materia edell'energia nel nostro "vicinato" spaziale.Per "saturazione" intendo l'utilizzazione alivello ottimale di materia ed energia ascopi computazionali (sulla base dellanostra comprensione odierna della fisicacomputazionale). Avvicinandoci a questolimite, l'intelligenza della nostra

    civilizzazione continuer ad incrementarele proprie capacit spingendosi verso ilresto dell'universo. La velocit di questaespansione si avviciner rapidamente alla

    http://www.kurzweilai.net/articles/art0134.html?printable=1http://www.kurzweilai.net/articles/art0134.html?printable=1http://www.kurzweilai.net/articles/art0134.html?printable=1http://www.kurzweilai.net/articles/art0134.html?printable=1
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    massima velocit a cui le informazionipossono viaggiare.

    Infine, l'intero universo sar saturato conla nostra intelligenza. Questo il suodestino (vedi il capitolo 6). Noi saremo

    finalmente padroni del nostro destino,invece di lasciarlo nelle mani delle"stupide" e semplici forze che regolano imeccanismi celesti.

    Quando l'universo raggiunger tale livellodi intelligenza, dipende da quella che oggirimane un'incognita: se la velocit dellaluce un limite immutabile, o meno. Cisono indicazioni che suggeriscono lapossibilit di sottili eccezioni a questolimite (o di metodi per aggirarlo). Se

    saranno confermate, la vasta intelligenzadella nostra civilt futura trover il modo

    di sfruttarli.

    Questa, quindi, la singolarit. Qualcunopotrebbe dire che non possiamocomprenderla, almeno con il nostro intellettocorrente. Questo il motivo per cui nonpossiamo vedere oltre il suo orizzonte deglieventi e capire esattamente cosa ci aspetta.Questa una delle ragioni per cui descriviamoquesta trasformazione come una singolarit.

    Personalmente, ho trovato difficile, anche senon impossibile, guardare oltre questoorizzonte, anche dopo aver speso decennicontemplandone le varie implicazioni.Nonostante ci, la mia opinione che,malgrado le nostre profonde limitazioni,abbiamo sufficienti capacit d'astrazione perpoter raggiungere alcune conclusionisignificative circa la natura della vita dopo lasingolarit. La pi importante chel'intelligenza che emerger da essa continuera rappresentare la civilizzazione umana, che

    gi oggi una civilizzazione uomo/macchina. Inaltre parole, le macchine future sarannoumane, anche se non biologiche. Questo saril prossimo passo dell'evoluzione, il prossimocambiamento di paradigma, il prossimolivello di indirezionalit ["indirection":l'evoluzione usa i risultati di un'epoca pergenerare l'epoca seguente]. La maggior partedell'intelletto della nostra civilizzazione sarnon-biologico. Entro la fine di questo secolo,esso sar bilioni di bilioni di volte pi potentedell'intelligenza umana.[36] Tuttavia, perrispondere ad un timore spesso menzionato,tutto ci non implica la fine dell'intelligenzabiologica, anche se avr perso il primato dellasuperiorit evolutiva. Innazitutto, anche le

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    forme non-biologiche saranno derivate dadesign biologici, inoltre la nostra civilizzazionerimarr umana e in un certo sensorappresenter quello che oggi consideriamoessere la nostra umanit, meglio di quantooggi facciamo noi stessi, anche se il

    significato del termine si sposter al di l dellesue origini biologiche. Molti commentatorihanno espresso allarme di fronte all'arrivo diforme di intelligenza non-biologica superioriall'intelligenza umana (un tema chetratteremo ulteriormente nel capitolo 9). Lapossibilit di potenziare la nostra intelligenzatramite collegamenti diretti con altri substratipensanti non allevia necessariamente questapreoccupazione, dato che alcuni hannoespresso la volont di rimanere "non-potenziati" e di, allo stesso tempo, rimanere

    in cima alla catena alimentare intellettuale.Dal punto di vista dell'umanit biologica,queste intelligenze superumane apparirannocome servi a noi devoti, dedicati a soddisfarele nostre necessit e i nostri desideri. Ma ilsoddisfare i desideri dei propri rispettatipredecessori biologici occuper soltanto unaparte insignificante del potere intellettuale chela singolarit porter con s.

    -

    MOLLY DEL 2004: Come far a sapere quandola singolarit star per arrivare? Sai com',vorrei esser pronta...

    RAY: Perch, cosa vorresti fare?

    MOLLY DEL 2004: Beh, per cominciare, vorreifinire il mio curriculum vitae. Vorrei fare unabuona impressione

    GEORGE DEL 2048: Oh, posso pensarci io.

    MOLLY DEL 2004: Non necessario Sonoperfettamente capace di farlo io stessa.Potrei anche voler cancellare qualchedocumento Quelli in cui ho mostrato pocorispetto ad alcune macchine...

    GEORGE DEL 2048: Oh, le macchine litroveranno lo stesso, ma non preoccuparti,noi siamo molto comprensivi.

    MOLLY DEL 2004: Per qualche motivo, il tuocommento non mi riassicura pi di tanto...

    Comunque, vorrei proprio sapere qualisaranno i primi sintomi della singolarit.

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    RAY: Diciamo che la singolarit star perarrivare quando avrai un milione di emailnella tua casella.

    MOLLY DEL 2004: Hmm, in quel caso, mi sche ci siamo quasi... Seriamente, sto facendo

    fatica a tenere il passo con tutte questenovit che saltano fuori da tutte le partiCome potrei tenere il passo con la singolarit?

    GEORGE DEL 2048: Avrai degli assistentivirtuali. In pratica, te ne servir uno solo.MOLLY DEL 2004: E quello, immagino, sarestitu?

    GEORGE DEL 2048: Al tuo servizio.

    MOLLY DEL 2004: Oh, capisco Ti occuperaitu di tutto e non ti preoccuperai neanche ditenermi informata. "Oh, non preoccuparti didire a Molly cosa sta succedendo, tanto leinon capirebbe lasciamola pure nella suabeata ignoranza."

    GEORGE DEL 2048: Oh no, non credo proprio.

    MOLLY DEL 2004: Ah, non sar neanche"beata", allora?

    GEORGE DEL 2048: No, mi riferesco al tenertiall'oscuro di qualcosa. Sarai in grado di capirequello che sto facendo, se cos vorrai.

    MOLLY DEL 2004: Intendi dire che dovressere come si dice

    RAY: Potenziata...?

    MOLLY DEL 2004: S, quello che stavocercando di dire.

    GEORGE DEL 2048: Se vorrai sviluppare tuttele potenzialit del nostro rapporto, nonsarebbe una cattiva idea.

    MOLLY DEL 2004: E se volessi rimanere comesono?

    GEORGE DEL 2048: Sar sempre al tuofianco, qualunque sia la tua decisione. Maposso essere molto pi di un maggiordomotrascendente.

    MOLLY DEL 2004: A dir la verit, anche se tufossi "solo" il mio maggiordomo trascendente,non mi sembrerebbe poco

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    CHARLES DARWIN: Se posso intromettermi,vorrei far notare che quando l'intelligenzadelle macchine sar superiore a quellaumana, sar probabilmente in grado diprogettare la propria prossima generazione.

    MOLLY DEL 2004: Non mi sembra un fattoparticolarmente strano. Gi oggi utilizziamo ilcomputer per progettare altri computer.

    CHARLES: S, ma oggi sono ancora utilizzatida progettisti umani. Quando le macchineraggiungeranno livelli di intelligenza umana,allora il circolo si chiuder.

    NED LUDD:[37] E gli esseri umani nerimarranno fuori...

    MOLLY DEL 2004: Sarebbe comunque unprocesso molto lento

    RAY: Oh, non credo proprio. Seun'intelligenza non-biologica fosse costruitasulla falsariga di un cervello umano, ma con icircuiti anche solo del 2004, lui

    MOLLY DEL 2004: Certamente intendi dire"lei"RAY: Ehm ok, lei potrebbe pensare almenoun milione di volte pi velocemente di noi.

    TIMOTHY LEARY: Il tempo soggettivo sarebbeespanso.RAY: Esatto.

    MOLLY DEL 2004: Mi sembra che sarebbe unsacco di tempo soggettivo. Cosa farete, voimacchine, in tutto questo tempo?

    GEORGE DEL 2048: Oh, c' molto da fare.Dopo tutto, ho accesso a tutto il sapereumano, tramite Internet.

    MOLLY DEL 2004: Solo quello umano? Equello delle macchine?

    GEORGE DEL 2048: Entrambi: vediamo lanostra civilizzazione come una civilizzazioneibrida.

    CHARLES: E le macchine potranno migliorareil loro proprio design.

    MOLLY DEL 2004: Oh, anche noi esseri umanistiamo cominciando a farlo.

    RAY: Ma possiamo solo fare qualche piccolo

  • 7/30/2019 15270807 La Singolarita

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    intervento. L'intelligenza basata sul DNA intrinsecamente lenta e limitata.

    CHARLES: Invece le macchine progetterannola loro propria generazione successivapiuttosto rapidamente.

    GEORGE DEL 2048: Effettivamente, quelloche sta succedendo nel 2048. CHARLES:Proprio a questo stavo pensando una nuovalinea evolutiva.

    NED: Direi che un fenomeno rischioso edinstabile

    CHARLES: Beh, sostanzialmente l'evoluzione cos

    NED: Ma cosa mi dite dell'interazione fra lemacchine e i loro progenitori? Non penso chepotremmo fermarle. Sono riuscito anascondersi dalle autorit inglesi per qualcheanno agli inizi dell'800, ma ritengo che sarpi difficile con questi...

    GEORGE DEL 2048: Questa gente.

    MOLLY DEL 2004: Come ci si pu nascondereda quei piccolissimi robot

    RAY: Intendi i nanorobot?

    MOLLY DEL 2004: S, quelli nascondersi dainanorobot sar ben difficile

    RAY: Penso che l'intelligenza che risulterdalla singolarit dimostrer un granderispetto per la propria eredit biologica.

    GEORGE DEL 2048: Certamente. E' pi di unaquestione di rispetto, ... reverenza.

    MOLLY DEL 2004: Questa bella, George!Sar il tuo riverito animale da compagnia!Non questo che avevo in mente...

    NED: E' esattament come ha detto TedKaczynski: ci stiamo transformando in animalidomestici. E' il nostro de