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COMUNE DI CASARSA REGOLAMENTO COMUNALE TELEFONIA MOBILE

Relazione illustrativa 1 1521_Rev. 0-sett. 2011

INDICE

ANALISI ............................................................................................................................................. 2

1 Il quadro legislativo: natura e contenuti del Regolamento Comunale per la Telefonia Mobile (RCTM) .................................................................................................................................. 2

2 Gli impianti esistenti aspetti urbanistici generali.................................................................... 3

3 Analisi localizzative e impatto paesaggistico ........................................................................... 6

4 Individuazione delle aree controindicate e preferenziali........................................................ 9

ALLEGATO: Individuazione aree pubbliche e comunali ........................................................... 11

ALLEGATO: Elenco aree individuate in base a principio precauzione (aree e attrezzature scolastiche, aree e attrezzature per la sanità) ................................................................................ 13

PROGETTO ..................................................................................................................................... 14

5 Obiettivi del RCTM per unità paesaggistiche ....................................................................... 14

6 Strutturazione del RCTM ....................................................................................................... 17

7 Siti per nuovi impianti e impianti da rilocalizzare e da riprogettare .................................. 18

8 Coordinamento tra RCTM, Regolamento Edilizio e PRGC di Casarsa ............................. 19

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ANALISI

1 I l quadro legislativo: natura e contenuti del Regolamento Comunale per la Telefonia

Mobile (RCTM)

Le disposizione legislativa che delinea i caratteri del nuovo strumento regolamentare denominato Regolamento Comunale per la Telefonia Mobile (di seguito anche Regolamento o RCTM) è determinato dalla: L.R. 3/2011 Norme in materia di telecomunicazioni, di cui: Capo III - Disciplina in materia di impianti per la telefonia mobile. Tali disposizioni sono orientate prioritariamente da un lato a definire una strumentazione operativa finalizzata alla localizzazione degli impianti fissi per la telefonia mobile (SRB) e dall’altro lato a fare sintesi nell'ambito di un complesso di disposizioni legislative e regolamentari, di fonte sia comunitaria, sia statale che interessa la regolamentazione di settore. Il quadro di tali disposizioni è di seguito riportato QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI TELEFONIA MOBILE COMUNITARIA 1999/519/CEE Raccomandazioni del consiglio del 12/7/1999 limitazioni dell’esposizione

della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 Hz e 300 Ghz

LINEE GUIDA Linee guida pubblicate dalla commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti

NAZIONALE L.n.36 del 22/2/2001

Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici

D.P.C.M del 8/7/2003

Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati da frequenze comprese tra 100 khz e 300 khz

D.L.vo n.259 del 1/8/2003

Codice delle comunicazioni elettroniche

REGIONALE L.R 3/2011 L.R 3/2011 Norme in materia di telecomunicazioni

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Relazione illustrativa 3 1521_Rev. 0-sett. 2011

2 Gli impianti esistenti aspetti urbanistici generali

Con riferimento all’Elab. 3 LOCALIZZAZIONE IMPIANTI ESISTENTI E AREE DI RICERCA, i sopralluoghi effettuati e l’incrocio con il catasto dei siti ARPA hanno determinato il quadro degli impianti fissi per la telefonia mobile presenti sul territorio comunale di Casarsa, suddiviso per circoscrizioni, aggiornato alla data del giugno 2011. Si premette che lo stato di fatto delle SRB, presenti sul territorio comunale, é piuttosto articolato in quanto non vi è piena corrispondenza tra gli impianti censiti nel catasto dell’ARPA - pertanto potenzialmente compatibili con i limiti di campo elettromagnetico consentiti - e gli impianti effettivamente esistenti poiché non tutte le SRB autorizzate ed inserite nel catasto sono state infine costruite (v. elenco seguente corrispondenza id RCTM – id ARPA). Considerazione particolare in questa sede è l’indicazione delle due localizzazioni presenti nel catasto ARPA 9p e 11p, che nel presente Regolamento vengono trattate invece come aree di ricerca, e non come richieste puntuali, come emerso dalle richieste presentate dai gestori entro Marzo 2011. In merito invece alle microcelle, presenti nel catasto ARPA, ma non oggetto di Regolamento, si è ritenuto opportuno riportarne le informazioni relative, ma non verranno classificate e trattate nel resto del documento. Id RCTM

id ARPA

Data Attivazione

Indirizzo Coordinate Gauss-Boaga Est Nord

1 4188 N.D. Via Segluzza, 40 C/O Centrale Telecom 2352536 5091485

2 2313 N.D. Via Stazione 2352783 5091099

3 743 N.D. Via Aguzze 2352959 5091064

4 3358 22/05/2007 Campo Sportivo - S. Giovanni 2352743 5090592

5 3825 N.D. Piazzale Bernini 2352743 5090592

6 4146 02/08/2010 Via Segluzza, 40 C/O Centrale Telecom 2352536 5091485

9 p 2227 N.D. Via G. Menotti 17 2352711 5091607

11 p 4103 N.D. Campo Sportivo - S. Giovanni 2352743 5090592

3179 16/10/2006 Piazza 4 Novembre 7 -Microcella- 2352670 5091139

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Relazione illustrativa 4 1521_Rev. 0-sett. 2011

Impianti ESISTENTI

secondo il catasto Arpa a Giugno 2011

Impianti PREVISTI secondo il

catasto Arpa a Giugno 2011

1

2

3

4

5

11p

9p

6

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Relazione illustrativa 5 1521_Rev. 0-sett. 2011

Dalla ricognizione dei siti esistenti si sono elaborati una serie di dati conoscitivi finalizzati all’inquadramento urbanistico territoriale dell’insieme delle SRB esistenti sul territorio comunale. Tali dati attengono: Dati generali SRB esistenti SRB in itinere

TIM 1 VODAFONE 1 1 WIND 1 H3G 1 TOTALE

4

1

Risultano presenti 4 SRB suddivise tra ciascun gestore, cui va aggiunta la SRB di proprietà RFI per totali 5 SRB. Non risultano presenti SRB proprie della Protezione Civile e dell’ASS. La distribuzione territoriale delle SRB all’interno del tessuto urbano appare proporzionata all’intensità insediativa e al contesto in cui sono calate: la maggior parte delle stesse è concentrata nelle vicinanze della ferrovia e in aree libere dall’edificazione residenziale. Destinazione urbanistica SRB esistenti SRB in itinere

Impianti e servizi tecnologici 1 1 Zona E4b 1 Attrezzature e servizi (Verde pubblico) 2 Ferrovia 1 TOTALE

5

Le tabelle di cui sopra evidenziano che gli impianti sono stati collocati in particolare in alcune tipologie di zone del PRGC con una netta prevalenza di ubicazioni esterne alle aree residenziali e di interesse storico. Solamente una è localizzata in un contesto residenziale, ma entro un’area destinata a impianti e servizi tecnologici. Regime proprietario delle aree Su 4 impianti fissi esistenti due impianti sono localizzati su aree di proprietà pubblica (Sport e spettacoli sportivi). L’impianto fisso in itinere è localizzato su aree di proprietà pubblica (Sport e spettacoli sportivi)

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Relazione illustrativa 6 1521_Rev. 0-sett. 2011

3 Analisi localizzative e impatto paesaggistico

Con riferimento all’Elab. 5.1 SCHEDE DI VALUTAZIONE DELLA LOCALIZZAZIONE E DELLE CONDIZIONI VISUALI-PERCETTIVE la valutazione della situazione localizzativa e dell’impatto paesaggistico delle SRB esistenti e richieste è stata effettuata tramite schedatura avente i contenuti e i criteri valutativi di seguito riportati. La valutazione è stata effettuata evidenziando l’area in cui ricade fisicamente la SRB, mentre la valutazione sintetica di compatibilità (rango dell’impatto) è stata effettuata tenendo conto dell’ambito-contesto in cui la SRB stessa si inserisce. LOCALIZZAZIONE Evidenziare nel caso in cui l’impianto sia localizzato nelle pertinenze di: LOCALIZZAZIONI IN CONTRASTO AL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE

asili nido, scuole di ogni ordine e grado □

attrezzature per assistenza alla maternità, all’infanzia ed età evolutiva, agli anziani, ai disabili, ospedali e altre strutture adibite a degenza

Evidenziare nel caso in cui l’impianto si localizzato nelle pertinenze di: LOCALIZZAZIONI CONTROINDICATE

aree sottoposte a vincolo paesaggistico (parte III D.Lgs 42/2004) □

aree sottoposte a vincolo storico-monumentale archeologico (parte II D.Lgs 42/2004) □

aree nel contesto di edifici e luoghi di importanza storico culturale □

aree a rilevante interesse ambientale □

area con presenza di edilizia estensiva di limitata altezza □

Evidenziare nel caso in cui l’impianto sia localizzato nelle pertinenze di: LOCALIZZAZIONI PREFERENZIALI

aree di proprietà comunale e di proprietà pubblica □

aree con servizi tecnologici esistenti □

aree in condivisione con impianti per la telefonia esistenti o in previsione □

aree attraversate da arterie di trasporto e aree attraversate da linee elettriche □

aree non urbanizzate □

area con presenza di edilizia a sviluppo in altezza ≥ 5 piani □

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Relazione illustrativa 7 1521_Rev. 0-sett. 2011

CONDIZIONI VISUALI-PERCETTIVE PUNTI DI VISTA LUNGA DISTANZA LIVELLO DI PERCEZIONE VISIVA DELL’IMPIANTO SRB

Assente □ L’impianto non è visibile

Basso □ L’impianto è visibile solo da poche posizioni

Medio □ L’impianto è visibile da molte posizioni e/o dai principali punti di vista

Alto □ L’impianto è sempre visibile

PUNTI DI VISTA BREVE DISTANZA LIVELLO DI PERCEZIONE VISIVA DELL’IMPIANTO SRB

Assente □ L’impianto non è visibile

Basso □ L’impianto è visibile solo da poche posizioni

Medio □ L’impianto è visibile da molte posizioni e/o dai principali punti di vista

Alto □ L’impianto è sempre visibile

FATTORE DI ESTRANEITÀ RISPETTO AL CONTESTO

Assente □ L’impianto è poco percepibile

Basso □ L’impianto è percepibile da alcuni punti di vista ma non risulta estraneo al contesto

Medio □ L’impianto è percepibile come elemento estraneo al contesto da molti punti di vista

Alto □ L’impianto è sempre percepibile ed è in contrasto con il contesto

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Relazione illustrativa 8 1521_Rev. 0-sett. 2011

VALUTAZIONE DI COMPATIBILITÀ – SINTESI Scala ordinale di impatto localizzativo

rango

Impatto localizzazione (*)

Molto rilevante In area incompatibile o limitrofa ad area incompatibile e interessata da vincolo paesaggistico o storico-monumentale

Rilevante In ambito limitrofo ad area incompatibile e in presenza di aree

interessate d vincolo paesaggistico o storico-monumentale controindicate (da rilocalizzare se esistono aree preferenziali

nel raggio di copertura dell’impianto)

Lieve In ambito caratterizzato dalla presenza di aree neutre e di aree controindicate o in ambiti neutri o preferenziali ma nelle

vicinanze di aree incompatibili Nullo o Neutro In ambito caratterizzato dalla presenza di aree preferenziali e

neutre (*) per aree incompatibili si intendono le localizzazioni in contrasto al principio di precauzione come sotto specificate Scala ordinale di impatto percettivo

rango Impatto percezione Molto rilevante Percepibile da tutti i punti di vista di breve e lunga distanza

non mascherabile ne occultabile per configurazione fisica del supporto e per dominanza rispetto al contesto accentuato dalla

tipologia architettonica dell’impianto

Rilevante Percepibile da molti punti di vista e difficilmente mascherabile o occultabile per configurazione e per evidenza rispetto al contesto accentuato dalla tipologia architettonica

dell’impianto

Lieve Percepibile da alcune posizioni di lunga/breve distanza e accentuato dalla tipologia architettonica dell’impianto

Nullo o Neutro Non percepito in maniera evidente, non necessitante di

mascherature o occultamenti in quanto non interferente e/o coerente con il contesto

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Relazione illustrativa 9 1521_Rev. 0-sett. 2011

4 Individuazione delle aree controindicate e preferenziali

L’Elaborato 2 CARTA DELLE AREE CONTROINDICATE E PREFERENZIALI individua, ai sensi dell’art. 16 della LR 3/2011, le seguenti tipologie di localizzazioni: LOCALIZZAZIONI CONTROINDICATE (art.16, comma 4, lett. b punti 1-2)

− le aree sottoposte ai vincoli paesaggistici e storico culturali previsti dal D.Lgs. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), e successive modificazioni,

− le aree sottoposte ai vincoli di tipo ambientale e naturalistico; − le zone con edificazione di limitata altezza entro le quali l'inserimento di impianti di

notevole impatto visivo risulterebbe fuori scala e dominante rispetto al contesto insediativo esistente, modificandone significativamente l'aspetto.

LOCALIZZAZIONI CONTRASTANTI CON PRINCIPIO DI PRECAUZIONE (art.16, comma 4, lett. b punto 3)

− asili nido e strutture scolastiche di ogni ordine e grado; − strutture sanitarie quali ospedali e case di cura ed affini; − strutture per case di riposo, assistenza ad anziani e disabili.

LOCALIZZAZIONI PREFERENZIALI (art.16, comma 4, lett. c)

− le aree di proprietà comunale o pubblica, − le zone per attrezzature e servizi tecnologici già individuate negli strumenti urbanistici e

ritenute idonee a ospitare gli impianti; − le localizzazioni di stazioni radio base esistenti; − gli intorni di infrastrutture lineari energetiche e viarie esistenti, − le aree ritenute meno sensibili nei confronti dell'impatto visivo derivante dalla possibile

realizzazione degli impianti in relazione all'intorno considerato; − il territorio comunale ove non sono presenti vincoli o limitazioni particolari.

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Relazione illustrativa 10 1521_Rev. 0-sett. 2011

Localizzazione per aree delle SRB esistenti Localizzazioni

Di cui entro vincolo paesaggistico o storico-monumentale

localizzazioni contrastanti con principio di precauzione

-

controindicate

-

preferenziali

4 4

neutre

1 1

Localizzazione per aree delle SRB in itinere Localizzazioni

Di cui entro vincolo paesaggistico o storico-monumentale

localizzazioni contrastanti con principio di precauzione

-

controindicate

-

preferenziali

1

neutre

-

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Relazione illustrativa 11 1521_Rev. 0-sett. 2011

ALLEGATO: Individuazione aree pubbliche e comunali AREE PUBBLICHE COMUNALI CASARSA DELLA DELIZIA

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Relazione illustrativa 13 1521_Rev. 0-sett. 2011

ALLEGATO: Elenco aree individuate in base a principio precauzione (aree e attrezzature

scolastiche, aree e attrezzature per la sanità)

Ai sensi della L.R 3/2011 vengono individuati all’interno del territorio comunale i seguenti siti relativi a: A) asili nido e strutture scolastiche di ogni ordine e grado Fonte: Amministrazione Comunale di Casarsa – Servizio Edilizia privata Tipologia

denominazione

indirizzo

Asilo nido Casetta magica Viale Rimembranza, - San Giovanni Scuola materna Sacro Cuore Via Valvasone 20, - Casarsa della Delizia Scuola materna G. Jop Via Versutta 20, - San Giovanni Scuola elementare L. Da Vinci Viale A. Moro, 1 - Casarsa della Delizia Scuola elementare G. Marconi Via Versutta, 2, - San Giovanni Scuola media E. Fermi Via Castellarin, 1, - Casarsa della Delizia Scuola superiore Via Mantegna, - Casarsa della Delizia B) strutture sanitarie quali ospedali e case di cura ed affini, strutture per case di riposo: Fonte: Amministrazione Comunale di Casarsa - Servizio Edilizia privata Tipologia

denominazione

indirizzo

Attrezzature per assistenza a infanzia ed età evolutiva Piccolo Principe – Il Noce

Via V. Veneto, Casarsa della Delizia

Strutture per case di riposo - assistenza agli anziani Casa Albergo Via Mantegna, San Giovanni

Attrezzature per l'assistenza ai disabili La Luna Via Runcis, San Giovanni

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Relazione illustrativa 14 1521_Rev. 0-sett. 2011

PROGETTO

5 Obiettivi del RCTM per unità paesaggistiche

La LR 3/2011 prevede la predisposizione da parte dei Comuni di un Regolamento che definisca, all’interno di un quadro complessivo e coerente, la localizzazione degli impianti fissi per la telefonia mobile. Gli Obiettivi del Regolamento definiscono quindi: (art. 16, comma 3). a) la tutela della salute dei cittadini dagli effetti dell’esposizione ai campi elettromagnetici ai sensi delle vigenti norme, l’uso razionale del territorio, la tutela dei beni di interesse storico, artistico, culturale, paesaggistico, ambientale e naturalistico; b) l’armonizzazione delle esigenze dell'Amministrazione comunale e della salvaguardia dei valori e dei beni di cui alla lettera a), con i programmi di sviluppo delle reti degli operatori delle telecomunicazioni, nell’ambito di un’azione di governo e regolazione della materia a livello locale; c) l’individuazione, anche con l’eventuale ricorso alle procedure di consultazione con le metodologie partecipate di Agenda 21 ai fini della massima trasparenza nell’informazione alla cittadinanza, delle aree del territorio preferenziali e di quelle controindicate per l’installazione di tutti gli impianti, intendendosi quali aree controindicate quelle nelle quali la realizzazione degli impianti è consentita a particolari condizioni, ferma restando la necessità di acquisire nulla osta, pareri e altri atti di assenso obbligatori comunque denominati; d) la minimizzazione, a seguito della realizzazione degli impianti, dei vincoli d’uso del territorio in relazione alle volumetrie edificatorie assentibili, nonché dei fattori di interferenza visiva sul paesaggio; e) la riqualificazione delle aree conseguita anche con interventi di rilocalizzazione degli impianti; f) l’accorpamento, per quanto possibile, degli impianti su strutture di supporto comuni o quantomeno all’interno di siti comuni, anche nei casi di rilocalizzazione; g) la riduzione, per quanto possibile, del numero complessivo di siti, compatibilmente con le esigenze di copertura delle zone servite dagli impianti e fatto salvo il rispetto dei limiti di campo elettromagnetico. Il Regolamento ha come finalità intrinseca quello di rendere compatibile l’infrastruttura per il servizio della telefonia mobile con il suo contesto urbanistico. Il Regolamento deve pertanto definire i criteri e le modalità che dovranno essere osservati per la localizzazione e la costruzione delle SRB in relazione agli obiettivi principali di tutela della salute pubblica e di equilibrio dell’assetto urbano assicurando comunque l’erogazione del servizio agli utenti. Con il presente Regolamento si affronta la questione sotto l’aspetto urbanistico alla luce di un’esperienza che ha evidenziato la necessità di dare una sistemazione all’intera problematica facendo in modo che:

− vi sia un’accettazione condivisa da parte della cittadinanza della nuova infrastruttura; − gli equilibri urbani in termini paesaggistici, ma anche sotto l’aspetto delle rendite o dei

valori immobiliari, non subiscano artificiosi traumi per effetto degli impianti; − si possa consentire il completamento e l’ottimizzazione delle reti che ciascun gestore ha

“diritto” di poter realizzare in forza dell’impegno assunto a fornire il servizio della telefonia. Per quanto attiene l’obiettivo di tutela di città e paesaggio per ambiti territoriali con l’individuazione di unità paesaggistiche l’azione di inquadramento urbanistico e di tutela della qualità del paesaggio da parte del RCTM si esprime attraverso una razionalizzazione, per effetto di

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un coordinamento delle esigenze espresse dai gestori, per minimizzare l’impatto di tale infrastruttura sul territorio, concentrando la presenza delle SRB in tutti i casi in cui risulta possibile la compresenza dei gestori sul medesimo impianto (co-siting) e valutando le possibili mitigazioni paesaggistiche, unità paesaggistica per unità paesaggistica e all’interno di queste caso per caso, fino alla riprogettazione proponendo tecniche di mimetizzazione o di miglioramento della qualità costruttiva, funzionale ed estetica dei manufatti e arrivando alla rilocalizzazione degli impianti Ferme restando le competenze attribuite dalla legislazione vigente all’ARPA, per quanto riguarda la gestione degli aspetti legati al controllo dei campi elettromagnetici, il RCTM definisce il tema degli aspetti legati alla tutela della salute identificando i siti che devono essere tutela in base al principio di precauzione, indicato dalla LR 3/2011 come principio da osservare ai fini della localizzazione dei siti. L’ubicazione e la costruzione degli impianti delle SRB, tramite il disposto della normativa tecnica, tiene conto delle specificità della morfologia urbana, proponendo tipologie, o completamenti estetico-formali, tali da renderle meno invasive per migliorare il loro inserimento nel tessuto e nello skyline. Per quanto attiene l’obiettivo di copertura di rete riferita all’intero territorio comunale e il livello di servizio da assicurare va premesso che i dati relativi alle coperture di rete indicate da ciascun gestore sono elemento costitutivo del RCTM come prescritto dal Regolamento. Relativamente all’utilità ed attendibilità di tale dato i gestori interpellati in tal senso dall’Amministrazione Comunale hanno manifestato una notevole reticenza; non tanto per finalità aziendalistiche quanto perché non ritengono significativa una rappresentazione così semplificata (area coperta/area non coperta) della possibilità di servire un’utenza complessa. Il servizio infatti non è solo dipendente dall’intensità di campo elettromagnetico e dalla copertura della rete, ma anche dal numero di utenti contemporaneamente collegati; inoltre la sua dimostrazione in termini teorici non tiene conto degli ostacoli e degli effetti della riflessione provocati dagli stessi. Dai documenti pervenuti si evince l’ininfluenza di tale analisi ai fini del RCTM. In considerazione della natura pubblica del servizio, equiparato nella normativa nazionale alle opere di urbanizzazione primaria, e in considerazione che l’art. 89 del D.Lgs. 259/2003 Codice delle comunicazioni elettroniche impone la condivisione di strutture e proprietà compresa la co-ubicazione fisica qualora sussistano esigenze connesse alla tutela dell’ambiente alla salute pubblica, alla pubblica sicurezza o alla realizzazione di obiettivi di pianificazione urbana o rurale, l’amministrazione comunale si riserva di valutare la presenza di parti del territorio comunale in cui il servizio sembra risultare al disotto della soglia teorica di 0,2 V/m considerato un limite alla ricezione e di indicare la possibilità di inserire alcune SRB in aree non segnalate dai gestori e da convenzionare con questi. In termini generali la procedura per la individuazione dei siti è partita dalla individuazione rigorosa delle aree preferenziali, così come emerse dall’analisi territoriale, e solo quando queste non risultavano idonee alla localizzazione si sono valutate possibilità alternative tra le aree definendo tra varie localizzazioni possibili quelle meno interessate da inquinamento elettromagnetico, in base ai livelli di campo esistenti, e meno impattanti dal punto di vista paesaggistico e localizzativi.

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ALLEGATO: Unità paesaggistiche

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6 Strutturazione del RCTM

Il Regolamento è suddivisibile in tre aree tematiche che affrontano: Disposizioni generali Questa parte inquadra il Regolamento nella normativa sovraordinata, le definizioni tecniche presenti e indica gli elaborati costitutivi del RCTM stesso Modalità attuative Premesso che le procedure autorizzative in termini di SCIA, asseverazioni, pareri ARPA, ecc sono definiti dall’art.18 della LR 3/2011 ovvero in caso di assenza del regolamento dall’art.19 della LR stessa, questa parte regolamentare definisce le modalità attuative, le localizzazioni consentite in quanto ricadenti in ambiti preferenziali, quelle controindicate, quelle ricadenti in ambiti vincolati e quelle contrarie al principio di precauzione ai sensi della LR 3/2011. E’ questa la parte più operativa del Regolamento anche se, stante la particolare natura dello stesso la cogenza della norma non può risultare sempre evidente. Infatti l’operatività del Regolamento viene demandata ad ipotesi progettuali che andranno in una prima fase concordate e successivamente verificate nella loro fattibilità effettiva in relazione alle problematiche legate ai campi elettrici e che dovranno trovare riscontro in un sito disponibile ed idoneo. Si tratta pertanto di un processo articolato che non risulta opportuno ingessare a priori attraverso previsioni rigide. Gli strumenti attuativi della procedura indiretta sono anch’essi ipotizzati in forma aperta in quanta è possibile concordare e definire gli esiti progettuali attraverso varie modalità che possono assumere la forma più pratica a seconda dell’evolversi del processo decisionale. Pertanto si indicano quali modalità operative utili per il raggiungimento degli obiettivi del Regolamento sia i Protocolli d’intesa che le convenzioni attuative. per concordare, tra gestori e amministrazione, la soluzione o l’opzione idonea a risolvere una determinata situazione demandando all’attuazione previa convenzione attuativa quelle soluzioni che necessitino di garanzie fidejussorie odi assunzione di impegni subordinati da parte dei gestori. Il RCTM potrà essere oggetto di un unico Protocollo d’intesa che affermi la condivisione da parte dei gestori delle indicazioni del Regolamento ovvero potrà essere oggetto di Protocolli limitati a singole situazioni, corrispondenti alle urgenze o disponibilità operative immediate dei gestori stessi. Prescrizioni formali e paesaggistiche Questa parte definisce i criteri paesaggistici generali e le indicazioni progettuali per la collocazione dei nuovi impianti e per il restyling di quelli esistenti. Essa tratta della suddivisione del territorio comunale in unità di paesaggio dalle caratteristiche omogenee ed indica i criteri di intervento da assumere per ciascuna di esse. Inoltre in questa parte sono definite le caratteristiche formali da perseguire in relazione ai sostegni ed ai gruppi di trasmissioni e alle attrezzature ausiliarie degli impianti stessi.

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Relazione illustrativa 18 1521_Rev. 0-sett. 2011

7 Siti per nuovi impianti e impianti da rilocalizzare e da riprogettare

A seguito dell’analisi dei programmi di sviluppo delle reti presentati dai gestori al Comune (ai sensi dell’art.5 del Regolamento) e della loro valutazione tramite schede analitiche che ne hanno evidenziato il grado di compatibilità ambientale e di impatto paesaggistico il RCTM individua con riferimento all’Elaborato 5.1 SCHEDE DI VALUTAZIONE DELLA LOCALIZZAZIONE E DELLE CONDIZIONI VISUALI-PERCETTIVE 9 nuovi possibili siti per la localizzazione degli impianti fissi per telefonia mobile richiesti (10 aree di ricerca). La valutazione è stata fatta prima sull’intera area di ricerca proposta dal gestore valutando un intorno di m 250 rispetto al centro richiesto registrando tutte le sue componenti in termini di incompatibilità, controindicazione, ecc e conseguentemente con valutazione sintetica di compatibilità (rango dell’impatto) riferita alle varie alternative puntuali, tenendo comunque conto dell’ambito-contesto in cui la SRB stessa si inserisce. Al fine di poter esaminare le problematiche del Regolamento in forma più precisa e dettagliata, limitativamente all’area di effettivo contesto si è ritenuto utile attribuire le aree di ricerca e i siti puntuali, segnalati dai gestori, ad ambiti di studio, formando un fascicolo dedicato nel quale vengono fornite le planimetrie e i dati sullo stato di fatto e di progetto degli ambiti interessati. Tali ambiti di studio sono intesi quali strumenti di raggruppamento, evidenziazione e gestione delle varie esigenze e risorse utili ad individuare la soluzione più appropriata e congruente nell’intorno considerato. L’indicazione degli ambiti è pertanto una pura semplificazione operativa, non escludente di altre ipotesi, né vincolante in termini di perimetri o di spazi interessati. Nelle successive evoluzioni del Regolamento tali ambiti potranno essere, o saranno, diversi in quanto riferiti ad altre esigenze o aree di ricerca o soluzioni operative. Le ipotesi progettuali fornite sono state formulate con attenzione ad osservare i principi di equità ed imparzialità nei confronti dei gestori cui devono essere garantite pari opportunità per l’esercizio delle concessioni ottenute dallo Stato nel riconoscimento del carattere di pubblico interesse intrinseco ai servizi erogati. Alla data di giugno 2011 non sono presenti impianti che necessitano di essere rilocalizzati o riconfigurati.

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8 Coordinamento tra RCTM, Regolamento Edilizio e PRGC di Casarsa

Il presente Regolamento - redatto a seguito di specifica Legge regionale di inquadramento della materia relativa alle infrastrutture per la telefonia mobile - si propone di esaurire compiutamente, in termini di indicazioni territoriali e normative, il tema della installazione degli impianti fissi per la telefonia mobile, La costruzione delle SRB, per la particolare natura della rete che deve realizzare, ad un tempo obbligata e duttile, e per la relativa elasticità delle soluzioni ubicative possibili, sfugge alle leggi ed alle categorie dello zoning urbanistico normalmente utilizzato per il PRGC. Appare quindi opportuno che, anche a livello comunale, il governo di tale infrastruttura si possa avvalere di un sistema regolamentare e decisionale autonomo, svincolato dalle norme del PRGC, per consentire una gestione efficace e tempestiva delle esigenze evidenziate, riuscendo a coordinare ed ottimizzare la progettazione e le risorse rese disponibili dai gestori. Ne consegue che, parallelamente all’entrata in vigore del RCTM, si dovrà trasferire nello stesso Regolamento quei contenuti che si ritengano indispensabili per assicurare la continuità gestionale, in particolare l’art. 28 delle NTA del PRGC recante: reti e impianti tecnologici.