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SOMMARIO

1 PREMESSA _____________________________________________________________________________ 2 2 NORMATIVE DI RIFERIMENTO ______________________________________________________________ 3 3 MANUALE D’USO ________________________________________________________________________ 4

3.1 Descrizione dello stato di fatto____________________________________________________________ 4 3.2 Modalità di intervento __________________________________________________________________ 5 3.3 Modalità di uso corretto _________________________________________________________________ 9

4 MANUALE DI MANUTENZIONE ____________________________________________________________ 11 5 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE _________________________________________________________ 13

5.1 Sottoprogramma controlli ______________________________________________________________ 14 5.2 Sottoprogramma interventi _____________________________________________________________ 17

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Adeguamento alle norme di prevenzione incendi

della scuola secondaria “A. Zappata” P.zza D. Alighieri, 15 – 44022 Comacchio (FE)

PIANO DI MANUTENZIONE

1 PREMESSA Il presente elaborato si riferisce al piano di manutenzione delle opere necessarie all’adeguamento alle norme di prevenzione incendi della scuola secondaria “A. Zappata” di P.zza D. Alighieri, 15, a Comacchio (FE). Il presente elaborato, redatto sulla base della normativa e delle leggi in seguito elencate, permetterà un corretto utilizzo di opere e impianti realizzati, un’agevole manutenzione e un periodico insieme di controlli al fine di accertare il relativo stato di conservazione. Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi effettivamente realizzati, l’attività di manutenzione dell’intervento comprese le opere connesse di mitigazione e compensazione, al fine di mantenere nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l’efficienza ed il valore economico. Le prescrizioni e le programmazioni che seguono sono di carattere generale, pertanto possono talvolta riferirsi ad apparecchiature e materiali non previsti nelle opere del presente progetto esecutivo. Il piano di manutenzione è costituito dai seguenti documenti operativi: • il manuale d’uso; • il manuale di manutenzione; • il programma di manutenzione.

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2 NORMATIVE DI RIFERIMENTO Per la stesura del presente progetto sono state utilizzate, quale riferimento, le seguenti principali Leggi: o Legge 186/68 "Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature,

macchinari e installazione di impianti elettrici ed elettronici"; o DM 18/12/1975 “Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica, ivi compresi gli indici

di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nell’esecuzione di opere di edilizia scolastica”;

o Decreto 26/08/92 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”; o DMI 12/04/1996 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la

progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi”;

o Decreto MI.S.E. 37/08 “Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della Legge 248 del 2 Dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici”;

o D.Lgs. 81/2008 “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro – Attuazione dell’articolo 1 della Legge 3 Agosto 2007 nr. 13 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;

o DPR 151/2011 “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell'articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122”;

o DMI 7/8/2012 “Modalità di presentazione delle istanze previste dal DPR 151/2011”. Per quello che riguarda gli interventi di carattere impiantistico, sono state utilizzate tutte le normative UNI e CEI in vigore, con particolare riferimento alle seguenti: o Norma UNI EN 1838 “Illuminazione di emergenza”; o Norma UNI 9795 “Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale, e di allarme

incendio – Sistemi dotati di rivelatori puntiformi di fumo e calore, rivelatori ottici lineari di fumo e punti di segnalazione manuale”;

o UNI 10779/07 - Impianti di estinzione incendi - Reti di idranti; o Norma UNI 10840 “Locali scolastici. Criteri generali per l'illuminazione artificiale e naturale”; o UNI EN 11292 “Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio -

Caratteristiche costruttive e funzionali”; o UNI EN 12845 “Installazioni fisse antincendio - Sistemi automatici a sprinkler - Progettazione,

installazione e manutenzione”; o Norma CEI 17-13 " Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione

(quadri BT) "; o Norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in

corrente alternata e a 1500 V in corrente continua"; o Norma CEI 64-52 “Edilizia ad uso residenziale e terziario. Guida per l'integrazione degli

impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici. Criteri particolari per edifici scolastici”;

o Norma CEI 81-10 "Protezione contro i fulmini". e comunque tutte le norme non richiamate sopra ed applicabili al caso, le norme di prevenzione incendi, le disposizioni e le normative USL.

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3 MANUALE D’USO Il manuale d’uso si riferisce all’uso delle parti più importanti dell’opera, con particolare riguardo a tutti gli impianti tecnologici. L’insieme delle informazioni contenute nel presente capitolo permetterà all’utente finale di conoscere le modalità di fruizione dell’opera, nonché tutti gli elementi necessari per limitare quanto più possibile i danni derivanti da una utilizzazione impropria, per consentire di eseguire tutte le operazioni atte alla sua conservazione che non richiedono conoscenze specialistiche e per riconoscere tempestivamente fenomeni di deterioramento anomalo al fine di sollecitare interventi specialistici. Il manuale d’uso contiene le seguenti informazioni: • la descrizione dello stato di fatto; • la collocazione nell’intervento delle parti menzionate; • le modalità di uso corretto. 3.1 Descrizione dello stato di fatto Descrizione generale dell’edificio Il fabbricato, di tipo indipendente, è dedicato alla sola attività scolastica, circondato su tre lati da cortile ad uso esclusivo e confinante, sul lato Nord-Est, con la V. dei Mercanti. L’edificio è composto da un unico corpo di fabbrica costituito da due piani fuori terra (piano rialzato e primo). Le principali caratteristiche dimensionali del fabbricato sono le seguenti: Altezza massima 10,00 m. circa Altezza in gronda 8,50 m. circa Altezza antincendi 5,70 m. circa

Superficie in pianta

Piano rialzato 845 m2 circa Piano primo 845 m2 circa

Totale superficie in pianta 1.690 m2 circa Il piano rialzato presenta: o l’atrio di ingresso; o 6 aule didattiche; o 2 gruppi di servizi igienici di cui uno con bagno disabili; o un aula di sostegno; o un’aula di musica; o un locale ristoro per personale non docente; o una biblioteca saltuariamente utilizzata come piccola sala riunioni; o un archivio cartaceo; o un ripostiglio per attrezzi e materiali per le pulizie; o la centrale termica e la sala pompe dell’impianto di riscaldamento. Il piano primo presenta: o 6 aule didattiche; o un’ulteriore aula didattica (non utilizzata nell’anno scolastico 2013/14); o 2 gruppi di servizi igienici; o un ripostiglio non utilizzato; o un aula di sostegno; o un’aula di informatica; o 3 locali adibiti rispettivamente a Presidenza, Segreteria e aula insegnanti. L’uscita dall’edificio è assicurata: o al piano rialzato dalla porta di ingresso principale (prospetto Sud-Est) e da due uscite che

adducono direttamente su luogo sicuro (cortile interno);

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o al piano primo dalla scala interna e da 2 scale esterne antincendio, una con struttura in CLS, l’altra in carpenteria metallica.

Problematiche di sicurezza di carattere edile Le problematiche di carattere edile possono essere riassunte come segue: 1. Nel cortile posteriore esterno dell’edificio sono presenti due vecchie cisterne interrate del

gasolio della centrale termica, che dovranno, previa bonifica dei fondami ancora presumibilmente presenti al suo interno, essere rimosse;

2. Le uscite di sicurezza dei corridoi sui lati Sud-Ovest e Nord-Est, su entrambi i piani, non rispettano le misure minime richieste dalla normativa in merito alla luce netta di passaggio;

3. I locali a rischio specifico presenti nell’edificio (biblioteca, archivio, ripostiglio piano terra, archivio primo piano e centrale termica) presentano un grado di resistenza al fuoco REI, delle strutture portanti e non, insufficiente se commisurato con il carico d’incendio specifico di progetto (necessario R/EI120);

4. Le porte tagliafuoco presenti nei locali sopra elencati, sia pur in discrete condizioni manutentive e di conservazione, non possiedono certificazioni di alcun tipo;

5. I maniglioni antipanico esistenti, installati su porte tagliafuoco e non, non possiedono certificazioni di alcun tipo;

6. Il controsoffitto montato su una estesa zona del piano primo, non risulta certificato in classe A1 e A2 di reazione al fuoco.

Problematiche di sicurezza connesse all’impianto antincendio L’impianto di spegnimento incendi è attualmente costituito da 6 idranti UNI 45 distribuiti su tre colonne montanti, alimentati da una rete di distribuzione costituita da tubazioni in acciaio zincato, posate a vista o sotto muratura all’interno dell’edificio. L’impianto è allacciato a un gruppo pompe obsoleto, in pessime condizioni conservative e manutentive e probabilmente non funzionante, installato nel cortile esterno posteriore dell’edificio. Lo stato delle tubazioni non consente di garantire la protezione da gelo e fuoco. Analogamente tutto l’impianto non è in grado di assicurare le prestazioni idrauliche richieste dalla norma, né è possibile garantire costantemente la presenza di un’idonea riserva idrica. L’impianto antincendio non è pertanto assolutamente conforme a quanto richiesto dal punto 9.1 del Decreto 26/08/92. All’interno della scuola sono inoltre presenti estintori a polvere idonei a soddisfare quanto richiesto al punto 9.2 del Decreto 26/08/92 per la copertura dell’edificio e che andranno integrati in quanto in numero non sufficiente. Problematiche di sicurezza relative agli impianti elettrici L’impianto elettrico a servizio dell’attività appare complessivamente in discrete condizioni di conservazione. Ciò nonostante, dai rilievi e dalle indagini eseguite, sono emerse le seguenti problematiche: 1. l’impianto di illuminazione di sicurezza, costituito da lampade autoalimentate ad intervento

automatico in caso di black-out, è quasi totalmente non funzionante per obsolescenza e cattivo stato di manutenzione dei componenti e deve essere integrato in alcuni locali e zone dell’edificio;

2. il sistema di sgancio di emergenza dell’intero impianto elettrico è insufficiente e deve essere integrato;

3. i due servizi igienici per persone con limitata o impedita capacità motoria sono sprovvisti di impianto di chiamata;

4. i locali a rischio specifico di entrambi i piani utilizzati come archivi, ripostiglio e la biblioteca del piano terra, in quanto con carico d’incendio superiore a 30 kg/m2, devono essere equipaggiati con un impianto di rivelazione incendi automatico.

3.2 Modalità di intervento Descrizione degli interventi di tipo edile Gli interventi edili previsti sono i seguenti:

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o risanamento e bonifica delle cisterne interrate, con degassificazione dei serbatoi, pulizia con asportazione dei residui, bonifica e sgrassaggio pareti con acqua e solventi, aspirazione dei reflui, smaltimento e trasporto a discarica autorizzata;

o smontaggio e smaltimento dei vecchi infissi installati lungo le uscite di sicurezza dei corridoi lato Sud-Ovest e Nord-Est, su entrambi i piani;

o opere edili per allargamento e riquadratura con profili in acciaio delle luci di uscita; o opere edili di adattamento della scala esterna in CLS, con rifacimento spallature porte,

demolizione e ricostruzione parapetti, allargamento solaio, getti, intonaci, tinteggiature e ripristino al finito;

o opere edili e di carpenteria metallica per adattamento scala antincendio in ferro, con rifacimento spallature porte, smontaggio e adattamento parapetti, allargamento solaio, getti, intonaci, tinteggiature e ripristino al finito;

o installazione di nuovi serramenti in alluminio apribili a spinta verso l’esterno e maniglione antipanico;

o adeguamento normativo dei locali a rischio specifico (biblioteca, archivio, ripostiglio piano terra, archivio primo piano e centrale termica), con demolizione e smaltimento dei materiali esistenti non idonei, realizzazione di controsoffitti, contropareti e pareti in cartongesso con adeguata resistenza al fuoco R/REI120, il tutto previo smontaggio e rimontaggio dei componenti impiantistici presenti e finitura delle superfici interessate con ripristini e tinteggiature;

o installazione di griglie metalliche sulle finestre apribili della biblioteca, dell’archivio e del ripostiglio del piano terra e dell’archivio del primo piano;

o installazione di porte REI120 certificate nei locali a rischio specifico; o installazione di maniglioni antipanico di tipo “push-bar” sugli infissi in alluminio presenti

nell’ingresso principale; o sostituzione del controsoffitto non certificato esistente al piano primo, con montaggio di nuova

intelaiatura di sostegno, nuovo controsoffitto a membrana ispezionabile con grado di reazione al fuoco A1 (incombustibile) e materassino in lana minerale;

o installazione di cartellonistica antincendio monitoria e di indicazione, ad integrazione della cartellonistica esistente.

Descrizione degli interventi relativi all’impianto antincendio Generalità L’impianto antincendio sarà costituito dai seguenti componenti principali: o serbatoio di accumulo per installazione soprasuolo, con protezione antigelo, da 10 m3 di

capienza, mantenuto pieno dalla rete idrica del fabbricato; o gruppo di pressurizzazione conforme alle norme UNI EN 12845 completo di box prefabbricato

a norma UNI EN 11292; o attacco sottosuolo per autopompa VV.F., sito in corrispondenza dell’ingresso dei mezzi di

soccorso su V. Rinascita; o rete idrica di distribuzione, nel cortile interno, con conformazione ad anello e realizzata con

tubazioni in PeAD posate interrate; o colonne montanti. I tratti di dorsali interne saranno in acciaio zincato senza saldatura diam. 2”,

posate in vista a parete, prive di protezione dal fuoco in quanto sempre in ambienti a carico di incendio nullo (corridoi e atri comuni);

o valvole di intercettazione per il sezionamento dell’impianto; o naspi posati in cassetta da esterno, con attacco UNI 25 e tubazione semirigida da 20 m. Il

posizionamento dei naspi garantisce la copertura di tutte le aree interne del fabbricato. I componenti dell'impianto saranno costruiti, collaudati e installati in conformità alla specifica normativa vigente. La pressione nominale dei componenti del sistema sarà superiore alla pressione massima che il sistema può raggiungere in ogni circostanza. Gruppo di pressurizzazione Il gruppo di pressurizzazione, conforme alle norme UNI EN 12845, sarà di tipo prefabbricato e installato all’interno di un box corredato di tutti i componenti e accessori per renderlo conforme alla norma UNI vigente in merito ai locali tecnici per gruppi di pressurizzazione antincendio.

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Il gruppo sarà installato sottobattente, sarà dotato di motopompa ed elettropompa di mandata e di pressurizzazione, in grado di assicurare portata e pressione richiesti dalle normative (in grado cioè di garantire una pressione residua di 2 bar al naspo idraulicamente più sfavorito, considerando un’erogazione contemporanea di 35 l/min dei 4 naspi idraulicamente più sfavoriti). Il gruppo è composto dai seguenti elementi: o motopompa diesel con coppia di batterie di avviamento, serbatoio combustibile con indicatore

di livello e supporto di sostegno, collettore di scarico con silenziatore di tipo industriale, giunto antivibrante sulla mandata;

o elettropompa di servizio orizzontale multistadio ed elettropompa pilota; o collettori di aspirazione e di mandata; o valvola di intercettazione e valvola di ritegno montate tra ogni pompa e il collettore di mandata; o valvola di intercettazione montata sulla bocca di aspirazione di ogni elettropompa; o misuratore di portata a lettura diretta installato su collettore dedicato dotato delle relative

intercettazioni; o quadro elettrico di comando indipendente per ogni pompa. Il quadro della pompa di servizio è

dotato della morsettiera necessaria al collegamento con l’unità di allarme remoto per la segnalazione dell’assenza di alimentazione elettrica;

o tubazione di scarico fumi, prese d’aria, sistema locale di estinzione incendio con sprinkler, sistema di riscaldamento mediante ventilconvettore e termostato per garantire la temperatura minima interna, punto luce normale e punto luce di emergenza, ventilatore di espulsione alimentato da gruppo di continuità per 6 ore come previsto dalla norma, serbatoio gasolio con bacino di raccolta, estintore di classe 34A144 BC.

Il gruppo è realizzato in esecuzione monoblocco totalmente preassemblato su un basamento comune, a cui le pompe sono fissate mediante bulloni e i quadri di controllo tramite supporti. Serbatoio Il serbatoio di accumulo presenterà le seguenti caratteristiche: o esecuzione in acciaio FE 3608 - S235JR; o fondi e fasciame con spessore 50/10 mm. sino al diametro 2500 e 60/10 per i diametri

maggiori; o saldature interne-esterne realizzate secondo UNI EN 287-288; o rivestimento interno ed esterno di protezione; o connessioni per collegamenti elettroidraulici e scarico troppo pieno. Il serbatoio sarà posato soprasuolo in prossimità del nuovo box antincendio. Sarà realizzato un basamento in cemento armato sul quale la vasca verrà fissata. L’approvvigionamento idrico sarà assicurato attraverso il collegamento della vasca con la rete idrica già presente all’interno dell’edificio scolastico. Tubazioni Le tubazioni costituenti l’impianto, sia nelle zone fuori terra che in quelle interrate, saranno conformi alle specifiche normative di riferimento. Le tubazioni saranno installate in modo da non risultare esposte a danneggiamenti per urti meccanici in particolare per il passaggio di automezzi. Nei locali o zone dell’edificio non riscaldate ove sia possibile il pericolo di gelo, le tubazioni antincendio saranno coibentate esternamente con guaine in materiale espanso di spessore minimo 30 mm. e finitura esterna di protezione. Nell’attraversamento di strutture verticali e orizzontali, quali pareti o solai, saranno previste le necessarie precauzioni atte a evitare la deformazione delle tubazioni o il danneggiamento degli elementi costruttivi derivanti da dilatazioni o da cedimenti strutturali. Le tubazioni interrate saranno installate tenendo conto della necessità di protezione dal gelo e da possibili danni meccanici La profondità di posa non sarà minore di 0,8 m. dalla generatrice superiore della tubazione. Sostegni Il tipo il materiale e il sistema di posa dei sostegni delle tubazioni saranno tali da assicurare la stabilità dell’impianto nelle più severe condizioni di esercizio ragionevolmente prevedibili. In particolare: o i sostegni saranno in grado di assorbire gli sforzi assiali e trasversali in fase di erogazione; o il materiale utilizzato per qualunque componente del sostegno sarà non combustibile;

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o i collari saranno chiusi attorno ai tubi; o non saranno utilizzati sostegni aperti (come ganci a uncino o simili); o non saranno utilizzati sostegni ancorati tramite graffe elastiche; o non saranno utilizzati sostegni saldati direttamente alle tubazioni né avvitati ai relativi raccordi. Ciascun tronco di tubazione sarà supportato da un sostegno, ad eccezione dei tratti di lunghezza minore di 0,6 m., dei montanti e delle discese di lunghezza minore a 1 m. per i quali non sono richiesti sostegni specifici. Il posizionamento dei supporti garantirà la stabilità del sistema. In generale la distanza tra due sostegni non sarà maggiore di 4 m., come prescritto per tubazioni di dimensioni minori a DN 65. Valvole di intercettazione Le valvole di intercettazione della rete antincendio saranno di tipo indicante la posizione di apertura/chiusura, saranno posate entro pozzetto interrato e saranno conformi alla UNI EN 1074. La distribuzione delle valvole di intercettazione sarà realizzata in modo da consentire l'esclusione di parti di impianto per manutenzione o modifica, senza dovere ogni volta mettere fuori servizio l'intero sistema. Le valvole di intercettazione saranno bloccate mediante apposito sigillo nella posizione di normale funzionamento. Naspi I naspi saranno conformi alla UNI EN 671-1 e le relative tubazioni semirigide antincendio saranno conformi alla UNI EN 694. I naspi saranno posizionati in modo che ogni parte dell'attività sia raggiungibile con la manichetta di almeno uno di essi e saranno installati in posizione ben visibile e facilmente raggiungibile, in prossimità di uscite di emergenza o vie di fuga in modo da non ostacolare l'esodo dai locali. Segnalazioni Tutti i componenti dell’impianto antincendio saranno segnalati conformemente alle normative vigenti. Ogni cartello installato sarà conforme al D.Lgs. 81/08. Attacco di mandata per autopompa L’attacco di mandata per autopompa sarà collegato alla nuova rete antincendio e sarà costituito dai seguenti elementi: o bocchetta di immissione conforme alla specifica normativa di riferimento, con diametro non

inferiore a DN 70, dotata di attacco a vite con girello protetta contro l'ingresso di corpi estranei nel sistema;

o valvola di intercettazione che consenta l'intervento sui componenti senza vuotare l'impianto; o valvola di non ritorno o altro dispositivo atto ad evitare fuoriuscita d'acqua dall'impianto in

pressione; o valvola di sicurezza tarata a 12 bar, per sfogare l'eventuale sovrapressione dell'autopompa. Gli attacchi avranno inoltre le seguenti caratteristiche: o installati sottosuolo in appositi pozzetti apribili senza difficoltà; o ancorati al suolo e protetti da urti o altri danni meccanici e dal gelo. o accessibili dall’autopompa in modo agevole e sicuro, anche durante l'incendio; o contrassegnati in modo da permettere l'immediata individuazione dell'impianto che alimentano

e segnalati mediante cartelli o iscrizioni riportanti la dicitura “ATTACCO PER AUTOPOMPA VV.F.”.

Descrizione degli interventi relativi all’impianto elettrico Gli interventi relativi all’impianto elettrico saranno i seguenti: 1. Realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione di sicurezza in grado di assicurare, anche

in caso di mancanza di alimentazione dell’illuminazione normale, l’esodo sicuro da un luogo fornendo appropriate condizioni di visibilità (illuminazione di sicurezza) e che sarà destinato ad evitare il panico e a fornire l’illuminazione necessaria per raggiungere un luogo da cui possa essere identificata una via di esodo (illuminazione antipanico). L’impianto di illuminazione di emergenza sarà costituito da apparecchi ad alimentazione autonoma e ad entrata in funzione automatica (immediata) in caso di black out. L’autonomia delle lampade è di 1 ora (ricarica completa entro 12 h.), la loro disposizione, evidenziata negli elaborati grafici allegati, sarà tale

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da garantire un livello di illuminamento pari a 5 lux a 1 m. dal piano di calpestio, con particolare riguardo a uscite di sicurezza, cambi di direzione, intersezione di corridoi, immediatamente all’esterno di ogni uscita, nelle vicinanze di punti di pronto soccorso, dispositivi antincendio e punti di chiamata;

2. Installazione di pulsanti di sgancio di emergenza, in grado di disattivare l’intero impianto elettrico dell’edifico e consentire interventi da parte di personale addestrato (VV.F.) in condizioni di perfetta sicurezza. Saranno installati in prossimità dei punti nei quali si ipotizza l’ingresso da parte delle squadre VV.F.

3. Realizzazione di un impianto di rivelazione incendi, composto da centrale di rivelazione con alimentatore supplementare e batteria tampone interna da installare in locale presidiato (ingresso principale zona bidelli), rivelatori puntiformi di tipo ottico (nei locali a rischio specifico), pulsanti di attivazione manuale di allarme (distribuiti lungo le vie di fuga in ragione di uno ogni max 30 m.), avvisatori ottico acustici di allarme interni e da esterno, combinatore telefonico.

3.3 Modalità di uso corretto

Elemento Modalità d’uso corretto Parete interna in muratura

Effettuare gli ancoraggi in rapporto al peso. Oggetti leggeri ancoraggio da effettuare mediante chiodi in acciaio o tasselli, oggetti pesanti impiego di tasselli ad espansione In caso di ancoraggio di peso considerevole o dell'apertura di fori o vani di notevole entità è consigliabile rivolgersi ad un tecnico Porre attenzione al momento della foratura, in presenza di impianti e tubature che concorrono all'interno dei tramezzi, in quanto il loro eventuale danneggiamento, oltre a compromettere l'efficienza dell'impianto stesso, può determinare danni anche a chi sta eseguendo l'operazione di ancoraggio

Porta interna o esterna L'uso degli infissi interni non richiede particolari raccomandazioni, se non quelle dettate dal buon senso, delicatezza nell'apertura e nella chiusura onde evitare possibili lesioni e fessurazioni nella parete circostante

Porta tagliafuoco Verificare la portata dei muri prima di installare portoni di questa pesantezza, evitare sporgenze o ingombri che possono intralciare la manovra o il libero movimento del portone Tenere la porta chiusa (ove previsto) e non bloccata in posizione aperta con dispositivi impropri (ganci, zeppe ecc.)

Estintore Collocare in prossimità di accessi e di apparecchiature a rischio, lungo i corridoi di accesso e nei punti di maggior pericolo facendo si che siano ben visibili, di facile accesso e protetti dagli urti Non esporre al gelo Tirare la sicura ed impugnare l'estintore dirigendo il getto estinguente alla base dell'incendio (l’estinguente può essere tenuto costantemente in pressione con gas compresso o messo in pressione al momento dell’utilizzo con una cartuccia di CO2)

Naspo - Idrante Collocare in prossimità di accessi e di apparecchiature a rischio, lungo i corridoi di accesso e nei punti di maggior pericolo facendo si che siano ben visibili, di facile accesso e protetti dagli urti Aprire la cassetta porta naspo/idrante, aprire la valvola a sfera ed estrarre il naspo/idrante

Riserva idrica - Serbatoio

Registrare i nuovi serbatoi utilizzando apposito modello ed inviare all'agenzia regionale Attuare tutte le procedure di buona gestione che assicurino la prevenzione dei rilasci, dei traboccamenti del contenuto Il conduttore dovrà tenere aggiornato il manuale di manutenzione Installare un sistema di monitoraggio in continuo per il controllo di

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eventuali perdite e un dispositivo di sovrappieno dei liquidi che eviti la fuoriuscita del prodotto in caso di eccessivo riempimento

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4 MANUALE DI MANUTENZIONE Il manuale di manutenzione si riferisce alla manutenzione delle parti più importanti del bene ed in particolare degli impianti tecnologici, con particolare riguardo alle opere che possono avere riflessi sulla sicurezza, sulla salute e sull’ambiente, comprese le opere di mitigazione e compensazione ambientale. Esso fornisce, in relazione alle diverse unità tecnologiche, alle caratteristiche dei materiali o dei componenti interessati, le indicazioni necessarie per la corretta manutenzione nonché per il ricorso ai centri di assistenza e di servizio. Il manuale di manutenzione deve essere integrato, a cura dell’Impresa appaltatrice, dai libretti di manutenzione dei singoli impianti. Parete interna in muratura Controlli eseguibili direttamente dall’utente • Verificare che non si riscontrino lesioni e macchie di umidità (in caso di riscontro positivo,

verificare che venga innanzitutto effettuata una sufficiente ventilazione dell'ambiente e che non vi sia una produzione eccessiva di vapore). Verificare inoltre che lo strato superficiale sia perfettamente aderente al supporto e che non vi sia presenza di sporco. In caso di riscontro problematiche, contattare tecnico specializzato in modo da individuare la causa e procedere all'eliminazione della stessa tramite apposita ditta. Effettuare l'operazione di ripulitura.

Manutenzioni eseguibili direttamente dall’utente • Ripristino parziale della tinteggiatura. La presenza di fori, lesioni e scalfitture può essere

eliminata applicando apposito stucco dato con spatola d'acciaio. • Rinnovo totale della tinteggiatura con rullo o pennello. E' consigliabile affidare il lavoro ad

impresa specializzata. Manutenzioni a cura di personale specializzato • Verifica della perfetta integrità della parete e dell'assenza di tracce di umidità. Se necessario,

effettuare le dovute riprese con un prodotto avente le stesse caratteristiche di quello attualmente in opera.

• Rinnovo della tinteggiatura. • Rinnovo dell'intonaco. Porta interna o esterna Controlli eseguibili direttamente dall’utente • Accertamento dell’integrità dell'infisso, della perfetta chiusura ed allineamento della porta alla

battuta, dell’assenza di fenomeni di corrosione delle cerniere. • In caso di riscontro problematiche, contattare operaio specializzato in modo da individuare la

causa e procedere all'eliminazione della stessa. Controlli da parte di personale specializzato • Controllo generale dell’integrità dell'infisso, con particolare attenzione all'ortogonalità tra anta e

telaio fisso. Manutenzioni eseguibili direttamente dall’utente • Eliminazione di polvere e, se necessario, applicazione di detergenti all'anta, al telaio fisso ed

alla maniglia. Non impiegare pagliette di ferro, acidi, solventi chimici o sostanze abrasive. • Oliatura dei cardini e congegni di chiusura con lubrificanti spray o grassi sintetici. Nello

smontaggio dell'infisso adottare le opportune precauzioni. • Se la porta dovesse "sfregare" contro il pavimento intervenire tempestivamente inserendo una

rondella nei cardini al fine di evitare possibili danneggiamenti al pavimento stesso. Nello smontaggio dell'infisso adottare le opportune precauzioni.

• Controllo dell'efficacia delle cerniere ed eventuale loro registrazione, attraverso la verifica della perfetta chiusura dell'anta col telaio fisso.

Manutenzioni a cura di personale specializzato • Riparazione dei cardini e congegni di chiusura (es. maniglia). • Rinnovo dei cardini e congegni di chiusura (ferramenta e accessori). • Previa rimozione dell'esistente, sostituzione dell'infisso per usura ed obsolescenza

tecnologica.

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Porta tagliafuoco Controlli eseguibili direttamente dall’utente • Accertarsi della perfetta chiusura ed allineamento della porta alla battuta. • In caso di riscontro problematiche, contattare operaio specializzato in modo da individuare la

causa e procedere all'eliminazione della stessa. Controlli da parte di personale specializzato • Controllo dell'ortogonalità tra anta e telaio fisso. • Controllo delle guarnizioni di tenuta attraverso la verifica, dell'efficacia, dell'adesione ai profili

di contatto dei telai, del perfetto inserimento nelle proprie sedi, dell'elasticità ovvero delle proprietà meccaniche.

Manutenzioni eseguibili direttamente dall’utente • Applicazione di detergenti non aggressivi al telaio fisso e mobile, alle guarnizioni così da

liberarle da eventuali adesioni o accumuli di agenti biologici che ne impediscono il buon funzionamento. Non impiegare pagliette di ferro, acidi, solventi chimici o sostanze abrasive.

• Oliatura dei cardini e congegni di chiusura con lubrificanti spray o grassi sintetici. Nello smontaggio dell'infisso adottare le opportune precauzioni.

• Controllare l’efficacia delle cerniere ed eventuale loro registrazione, attraverso la verifica della perfetta chiusura dell'anta col telaio fisso, a finestra aperta, i movimenti delle aste di chiusura (organi di serraggio), l’effettiva efficienza dei sistemi di drenaggio, con eventuale pulizia dei residui organici che possono provocare l'otturazione delle asole di drenaggio del telaio fisso.

Manutenzioni a cura di personale specializzato • Riparazione dei cardini e congegni di chiusura (es. maniglia). • Eventuale riposizionamento delle guarnizioni di tenuta tramite ruota di inserimento. • Rinnovo dei cardini e congegni di chiusura (ferramenta ed accessori). • Previa rimozione dell'esistente, sostituzione dell'infisso per usura ed obsolescenza

tecnologica. Naspo – Idrante Controlli a cura dell’utente • Verificare l'accessibilità della cassetta porta naspo/idrante. • Verificare la presenza dei cartelli segnalatori per una facile individuazione Rete di adduzione e distribuzione Controlli a cura dell’utente • Verifica di perdite sulle pompe, sui collettori, sulle tubature e sui raccordi. Controlli a cura di personale specializzato • Verifica del serbatoio, relativo collaudo di tenuta del serbatoio e delle tubature. Manutenzioni a cura di personale specializzato • Verifica dell'integrità delle tubature tramite apposito strumento. • Sostituzione dell’eventuale pezzo rotto.

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5 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Il programma di manutenzione prevede un sistema di controlli e di interventi da eseguire, a cadenza temporalmente o altrimenti prefissate, al fine di una corretta gestione dell’opera e delle sue parti nel corso del suo ciclo di vita.

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5.1 Sottoprogramma controlli

Elemento Intervento Cadenza Intonaco interno A vista con eventuali verifiche locali Ogni 2 anni Condotti ed apparecchi idraulici, tubazioni

Pulizia Ogni 6 mesi

Parapetti in muratura Verifica stabilità Ogni 12 mesi Parapetti in metallo Verifica degli ancoraggi Ogni 12 mesi Infissi esterni A vista Ogni 12 mesi Porta tagliafuoco – Via di esodo Porta tagliafuoco

Controllo che sia sgombra da ostacoli Controllo che sia regolarmente chiusa (ove previsto) e non bloccata in posizione aperta con dispositivi impropri (ganci ecc.) Verifica del funzionamento della maniglia, della chiave esterna, del maniglione antipanico e dello scrocco della porta (orizzontale, superiore e inferiore) Verifica a vista delle guarnizioni, dei cardini e delle cerniere Verifica dello stato generale (fessure tra porte e telai, danneggiamenti) Controllo dei cuscinetti, delle cerniere e delle guarnizioni Prova del funzionamento del magnete di ritegno e del coordinamento con l’impianto antincendio Via di esodo Controllo che le vie d’esodo siano visibili, sgombre da ostacoli e facilmente raggiungibili Controllo che le porte siano regolarmente apribili nel verso dell’esodo Verificare del funzionamento della maniglia o del maniglione antipanico

Ogni mese Ogni 6 mesi Ogni mese

Dispositivi permanenti di prevenzione infortuni

Pulizia generale e verifica dei fissaggi Ogni 12 mesi

Pompe Controllo del corretto funzionamento Ogni 6 mesi Riscaldatori elettrici o a gas Controllo del corretto funzionamento e dello stato manutentivo dell'alimentazione Ogni 12 mesi Riserva idrica Analisi della qualità dell'acqua Ogni 7 giorni Impianto elettrico Verifica della funzionalità degli interruttori differenziali con tasto di prova

Illuminazione di sicurezza Controllo dell’autonomia delle lampade di emergenza autonome Controllo visivo delle apparecchiature Controllo del serraggio dei bulloni Illuminazione normale Controllo visivo delle apparecchiature

Ogni mese Ogni 6 mesi Ogni 6 mesi

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Controllo delle condutture di alimentazione Quadri elettrici Controllo delle feritoie di ventilazione e passaggio aria dei quadri Controllo dei componenti dei quadri al fine di verificarne l’efficienza Cavi Controllo dello stato di conservazione Prese Verifica dell’integrità dell’apparecchiatura e ove possibile il controllo visivo delle condutture Quadri elettrici Controllo generale visivo esterno per verificarne l’integrità Controllo del serraggio dei bulloni Controllo delle guarnizioni delle porte Verifica dell’efficienza dei dispositivi di chiusura e di blocco Controllo della continuità dei conduttori di messa a terra delle strutture metalliche Controllo del serraggio delle connessioni di potenza Componenti Controllo dello stato di usura dei contatti fissi Controllo dello stato di conservazione dei conduttori elettrici Verifica dell’integrità dei setti di separazione tra le fasi Verifica dell’efficienza dei contatti ausiliari, delle bobine e dei contattori Cavi Controllo dello stato di conservazione dei cavi di collegamento degli apparecchi mobili Prese Controllo del serraggio dei collegamenti elettrici Verifica dell’efficienza dei dispositivi di blocco e dello stato e taglia dei fusibili Impianto di terra Controllo visivo dell’integrità dell’impianto Verifica del serraggio delle connessioni Verifica della continuità del conduttore di protezione Verifica dei collegamenti equipotenziali Componenti Misura della resistenza di terra Misura dei livelli di illuminamento

Ogni 6 mesi Ogni 6 mesi Ogni 6 mesi Ogni 12 mesi Ogni 12 mesi Ogni 12 mesi Ogni 12 mesi Ogni 12 mesi Ogni 3 anni

Impianti elettronici - Rivelazione fumi, gas ecc.

Rivelatori in campo Eseguire la pulizia con getto d’aria a bassa pressione

Ogni 6 mesi

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Prova di funzionamento Regolazione della sensibilità Allarmi Verifica dello stato dei pulsanti e degli apparecchi acustici (vetrini, ecc.) Prova di funzionamento da tutti i punti di comando e controllo sonoro efficienza di tutti gli apparecchi acustici Centrale Verifica della tensione di alimentazione rete ENEL, della tensione di uscita alimentatore, della tensione degli accumulatori in rete, della tensione degli accumulatori a rete sconnessa

Ogni 6 mesi Ogni 6 mesi

Estintori Aggiornamento del cartellino con la data dell’ultima revisione effettuata Controllo del sigillo di chiusura Controllo della leva di azionamento estintore Verifica della carica, della pressurizzazione ed eventuali rabbocchi Verifica della valvola, del manometro, della manichetta, delle guarnizioni, della leva di comando, dello spinotto Controllo visivo dello stato di conservazione (interno ed esterno) del contenitore metallico Verifica del fissaggio della bombola a parete ed eventuale riparazione Esame interno dell’apparecchio per la verifica del buono stato di conservazione Esame e controllo funzionale di tutte le parti Ripristino delle protezioni superficiali se danneggiate

Ogni 6 mesi Ogni 3 anni

Idranti - Naspi Verifica dello stato delle cassette e presenza delle dotazioni previste a corredo Controllo dello stato di conservazione del telaio della cassetta (ev. presenza di ruggine) e del vetro della cassetta Verifica dello stato di conservazione della manichetta (lacerazioni e/o fori) e delle guarnizioni Verifica dello stato di conservazione e funzionamento della lancia Controllo dei manometri Verifica delle valvole di intercettazione Verifica dei serraggi di raccordo delle tubazioni

Ogni 6 mesi

Illuminazione di sicurezza Controllo dell’efficienza dell’impianto Ogni 3 mesi

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5.2 Sottoprogramma interventi CONDOTTI E APPARECCHI IDRAULICI, TUBAZIONI

Elemento Intervento Cadenza Note Sigillatura Eventuale ripristino della sigillatura Ogni 12 mesi Sostituzione elementi Sostituzione elementi Ogni 10 anni

PARAPETTI IN METALLO

Elemento Intervento Cadenza Note Verniciatura protettiva anticorrosione

Verniciatura protettiva anticorrosione

Ogni 6 anni

Sostituzione elementi Sostituzione elementi

Ogni 20 anni La cadenza dell'intervento può ridursi sino a 10 anni in ragione delle condizioni climatiche del luogo

SCALE ESTERNE

Elemento Intervento Cadenza Note Verniciature e tinteggiature

Riverniciature e ritinteggiature

Ogni 10 anni La frequenza degli interventi deve essere corretta in funzione della posizione geografica Consultare la scheda tecnica dei prodotti utilizzati

DISPOSITIVI PERMANENTI PREVENZIONE INFORTUNI (ANTICADUTA E ANTINCENDIO)

Elemento Intervento Cadenza Note Corrosione Eventuale ripristino delle protezioni

dalla corrosione Ogni 5 anni

Sostituzione Sostituzione Ogni 20 anni DIVISORI CON INTONACO

Elemento Intervento Cadenza Note Tinteggiatura Ritinteggiatura Ogni 5 anni Intonaco Ripresa dello strato di intonaco A guasto

PORTE IN ALLUMINIO

Elemento Intervento Cadenza Note Serramento Riparazione e registrazione

controtelaio, telaio, mostre, ante, cerniere ecc.

A guasto

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PORTE TAGLIAFUOCO

Elemento Intervento Cadenza Note Serramento Regolazione del meccanismo di

autochiusura con verifica dell’eventuale ammortizzatore di chiusura o del preselettore di chiusura su porte a due ante

Ogni 12 mesi

Lubrificare le cerniere, il blocco maniglia o le altre parti mobili

Ogni 6 mesi

ESTINTORI

Elemento Intervento Cadenza Note Estintore Lubrificazione della leva di

azionamento estintore Ogni 6 mesi

Verniciatura e pulizia del contenitore metallico

Ogni 3 anni

Sostituzione dell’agente estinguente Ogni 3 anni Sostituzione dei dispositivi di sicurezza contro le sovrapressioni

Ogni 3 anni

IDRANTI – NASPI

Elemento Intervento Cadenza Note Idranti - Naspi Pulizia della cassetta, stato di

conservazione del telaio della cassetta (ev. presenza di ruggine) e del vetro della cassetta

Ogni 6 mesi

RETE DI DISTRIBUZIONE

Elemento Intervento Cadenza Note Colonne Riparazione delle colonne montanti

A guasto Utilizzare utensili ed attrezzature a norma (verificare che le

attrezzature siano dotate delle protezioni regolamentari e che l'avviamento sia del tipo ad uomo presente)

Diramazioni interne Riparazione delle diramazioni interne

A guasto Utilizzare utensili ed attrezzature a norma (verificare che le attrezzature siano dotate delle protezioni regolamentari e che l'avviamento sia del tipo ad uomo presente)

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Saracinesche, rubinetti e valvole

Riparazione di contatori, saracinesche, rubinetti e valvole

A guasto Utilizzare utensili ed attrezzature a norma Utilizzare scala o trabattello regolamentare per i lavori in elevato (> 2 m.)

RISCALDATORI ELETTRICI RAPIDI

Elemento Intervento Cadenza Note Riscaldatori elettrici rapidi

Riparazione A guasto Controllare preventivamente l'isolamento elettrico della macchina Usare attrezzature isolanti

RISERVA IDRICA

Elemento Intervento Cadenza Note Serbatoio di accumulo Pulizia e controllo a vista delle

condizioni generali (ossidazioni, invecchiamento)

Ogni 3 mesi Non utilizzare benzina o altri prodotti con pericolo d'incendio

ELETTROPOMPE

Elemento Intervento Cadenza Note Premistoppa Reintegro dei premistoppa

Ogni 6 mesi Effettuare i controlli a macchina spenta

Controllare l'isolamento elettrico POMPE DI CIRCOLAZIONE

Elemento Intervento Cadenza Note Pompe di circolazione Verifica e controllo delle funzionalità

circolatorie e della tenuta Verifica dello stato di usura delle valvole ed eventuale sostituzione delle stesse o di loro parti Verifica dello stato di rumorosità ed eventuale sostituzione delle parti usurate (cuscinetti ed anelli di tenuta)

Ogni 7 giorni

Verifica e pulizia dello stato d'uso della girante ed eventuale sua sostituzione

Ogni 30 giorni

IMPIANTO ELETTRICO (COMPONENTI)

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Elemento Intervento Cadenza Note Alimentazione Riparazione A guasto In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve

individuare e delimitare la zona di lavoro, apporre un cartello monitore, sezionare le parti attive e mettere in sicurezza tutte le parti che possono interferire con la zona di lavoro (rendendo inaccessibili i dispositivi di sezionamento, verificando l'assenza di tensione, mettendo in corto circuito e a terra la parte sezionata) Informare gli addetti circa le misure di sicurezza e le precauzioni da adottare. Anche l'esecuzione dei lavori in tensione deve avvenire sotto il controllo del preposto Accertare, prima dell'esecuzione dei lavori, l'efficienza delle attrezzature e dei mezzi di protezione, l'assenza di parti attive con pericolo di contatto accidentale, fuori della zona d'intervento, la corretta posizione di intervento dell'addetto ai lavori. In "lavori a contatto" (lavori in tensione nel corso del quale l'operatore, opportunamente protetto, può entrare nella zona di guardia con parti del proprio corpo), bisogna inoltre limitare e contenere al massimo la zona d'intervento Proteggere o isolare le parti a potenziale diverso per evitare la formazione di archi per corto circuito. Fissare le parti mobili di elementi attivi che si sono staccati. Anche le apparecchiature e gli impianti alimentati con il sistema SELV, devono presentare una protezione in modo che la parte in tensione, anche se a tensione inferiore a 25 V in corrente alternata, risulti protetta al dito di prova o con isolamento a una prova di 500 V per un minuto. Non sono ammessi sistemi di protezione di tipo parziale, quali l'allontanamento, gli ostacoli ecc Le apparecchiature elettriche trasportabili e mobili possono essere alimentate unicamente con sistemi a bassissima tensione di sicurezza (SELV), o con separazione elettrica tramite trasformatore di isolamento per ogni apparecchio, con sorgenti di alimentazione situata all'esterno del luogo conduttore ristretto, ad eccezione di sorgenti non alimentate da rete, come

Allacciamenti Riparazione A guasto Reti di distribuzione e terminali

Sostituzione delle reti di distribuzione e/o dei terminali

A guasto

Controlli e revisione Ogni 12 mesi Apparecchiature elettriche

Sostituzione delle apparecchiature elettriche

A guasto

Controlli e revisioni delle apparecchiature elettriche

Ogni 12 mesi

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ad esempio i gruppi elettrogeni Le lampade portatili devono essere alimentate solo da circuito SELV

QUADRI ELETTRICI

Elemento Intervento Cadenza Note Quadri elettrici Controllo del funzionamento degli

strumenti indicatori Controllo dei motori di ricarica molla degli interruttori su carrello Controllo ed eventuale sostituzione dei fusibili di comando degli interruttori su carrello Controllo ed eventuale sostituzione delle lampade di segnalazione degli interruttori su carrello; Verifica della chiusura degli interruttori vari Verifica della continuità ohmica degli interruttori vari Controllo ed eventuale sostituzione dei fusibili limitatori degli interruttori vari Controllo ed eventuale sostituzione degli interruttori vari Controllo, pulizia ed eventuale sostituzione dei contatti principali dei contattori Controllo, pulizia ed eventuale sostituzione dei contatti ausiliari dei contattori

Ogni 30 giorni

Controllo e lettura degli strumenti totalizzatori Verifica della continuità elettrica delle carpenterie metalliche dei quadri generali BT

Ogni 2 mesi

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Prova della bobina di sgancio degli interruttori su carrello Controllo e taratura del relè di massima degli interruttori su carrello Controllo, pulizia ed eventuali sostituzioni dei contatti principali degli interruttori su carrello Controllo, pulizia ed eventuali sostituzioni dei contatti secondari degli interruttori su carrello Controllo e pulizia dei caminetti spegni arco degli interruttori su carrello Controllo della tensione delle molle dei contatti di estrazione degli interruttori su carrello Misura dell'isolamento della bobina di comando dei contattori Misura dell'isolamento delle linee di comando dei contattori

Ogni 6 mesi

Misure di isolamento dei circuiti ausiliari della strumentazione Taratura degli strumenti totalizzatori Serraggio bulloneria delle barre omnibus con chiave dinamometrica Ingrassaggio dei punti di contatto barre omnibus Misura di isolamento delle barre omnibus Controllo ed eventuale serraggio della bulloneria di accoppiamento delle strutture delle carpenterie metalliche quadri generali BT Verifica ed ingrassaggio delle cerniere e delle chiusure delle carpenterie metalliche dei quadri

Ogni 12 mesi

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generali BT Controllo della verniciatura ed eventuali ritocchi delle carpenterie metalliche dei quadri generali BT Controllo delle targhette indicatrici utenze ed eventuali correzioni nelle carpenterie metalliche dei quadri generali BT Pulizia interna ed esterna mediante aria compressa delle carpenterie metalliche dei quadri generali BT

IMPIANTO DI MESSA A TERRA

Elemento Intervento Cadenza Note Rete Controllo della continuità elettrica

(prova strumentale) della rete Ogni 2 anni

Controllo, ingrassaggio e serraggio bulloni

Ogni 12 mesi

Misura della resistenza di terra Ogni 2 anni Spurgo pozzetti IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA

Elemento Intervento Cadenza Note Rete e apparecchiature

Riparazioni della rete e delle apparecchiature per difetti di funzionamento

A guasto

IMPIANTO RILEVAZIONE INCENDIO

Elemento Intervento Cadenza Note Impianto rilevazione incendio

Verifica del funzionamento dell’impianto di segnalazione di incendio Controllo e pulizia della stazione sussidiaria Controllo della efficienza e pulizia dei rivelatori di fumo Controllo dell’isolamento e

Ogni 30 giorni

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bilanciamento delle linee di collegamento rivelatori Prove di funzionamento dei dispositivi acustici di allarme Prova di funzionamento degli avvisatori manuali di incendio Verifica del funzionamento dei ripetitori remoti di allarme Verifica del funzionamento delle lampade di illuminazione di emergenza Verifica dello stato di carica degli estintori portatili Controllo dei rilevatori e trasduttori Controllo della rete di distribuzione e dei terminali Esecuzione di simulazione incendio per prova efficienza impianto in ogni suo componente

Ogni 3 mesi