137 Giugno - Noivoiloro Informa

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Noivoiloro... Grazie di esistere di Ambrogio Ripamonti In caso di mancato recapito restituire a : noivoiloro via S. Maurizio, 2 22036 - ERBA (CO) il mittente si impegna a corrispondere la prevista tariffa Ricorda gli indirizzi internet di Noivoiloro - www.noivoiloro.it - email:[email protected] Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 filiale di Como Registrazione Tribunale di Como decreto numero 2/96 del 5/2/1996 Dir. Resp.: Alessandro Bertoglio - Redazione: v. S. Maurizio, 2 - ERBA (CO) - Stampa: Grafiche Valsecchi - Confezionamento: Lito Offset Erba NUMERO 137 - GIUGNO 2010 - contiene i.p. NOIVOILORO informa Periodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro A pag. 4 Camminata II° Trofeo Maestro Rinaldo Crosina A pag. 5 Happy Bike Biciclettata per tutti Una volta tagliato il nastro ognuno potrà ammirare la nuova costruzione e nel prossimo numero dedicheremo uno spazio a critiche e suggerimenti. Ma non si può vivere un momento così importante, un momento che passerà alla storia della città di Erba, senza prima fermarsi alcuni secondi, fermare il mondo colmo di cose da fare per dire grazie a Noivoiloro. Dire grazie ai primi ragazzi che nel lontano 1985 cominciarono a parlare della necessità di avvicinare le persone bisognose di aiuto. Grazie a quei ragazzi che concretizzarono quello che avevano nel cuore, aiutando persone che si trovavano in difficoltà. Grazie alle donne della cucina che fin da subito hanno creduto in loro e da buone mamme gli sono state vicino durante tutti questi anni. Grazie anche a tutte quelle persone che col tempo si sono avvicinate a questa realtà sociale e con semplicità, entusiasmo e fiducia hanno continuato ad aiutarla a crescere in modo sano e robusto. Sì… grazie a tutti quelli di Noivoiloro, ai bei momenti vissuti insieme, le battute scherzose, i sorrisi, le amicizie, la gioia di vivere. Grazie alle persone che con la loro sofferenza continuano a ricordarci che la vita è anche fatica, dolore e pianto. A volte ci si ferma a pensare alla nostra impotenza, ma anche al desiderio di continuare a fare… poco alla volta… ogni giorno… pian pianino… con grinta! Grazie alle persone che sono scomparse dalla vita terrena e sono rimaste nei nostri cuori… e noi lo sappiamo che da lassù continuano ad aiutarci… grazie mamma! Con rispetto a chi non crede… grazie a Dio che ci ha sempre amati pur essendo la nostra una realtà laica. Grazie anche a quei sacerdoti che sono stati e rimangono vicini a noi rispettando le nostre diversità. In particolare Don Gerolamo Magni, Don Giovanni Proserpio, Padre Franco Mosconi, Don Silvio Tiraboschi, Don Bassano Pirovano, Don Bruno Borelli. E così… anche se siamo un gruppo che ha deciso di rimanere fuori da qualsiasi partito… grazie anche ai politici che hanno creduto in noi: ricordando gli anni passati… grazie al caro amico Tino Ghioni allora Assessore ai servizi sociali e poi Sindaco della città di Erba. Grazie a suo cugino, Sindaco Enrico Ghioni che nel 2003 in occasione dell’anno dedicato alle persone disabili, insieme alla sua Giunta decise di donare a Noivoiloro il terreno in diritto di superfice per ottant’anni. Grazie all’attuale Sindaco Marcella Tili che ha sempre creduto in noi e oggi insieme alla sua Giunta lo dimostra in modo concreto. Grazie a tutte le Aziende Amiche, in particolare la ditta Cirillo Frigerio & Figli S.p.A. che ha offerto porte e zoccolini in legno nella vecchia sede e ancora oggi si è resa disponibile ad aiutarci, dal 1995 fino ad oggi è stata lo sponsor ufficiale del nostro giornale Noivoiloro informa. Grazie all’impresa Rigamonti Francesco S.p.A. che ci ha incoraggiati a iniziare i lavori, aiutandoci soprattutto sotto l’aspetto economico. Grazie allo studio di architettura If-design di Franco Tagliabue e Ida Origgi, architetti speciali perché seri professionisti che sanno emozionarsi di fronte alla struttura che prende forma e sanno entusiasmarsi insieme a Noivoiloro. Sì… Noivoiloro grazie! Grazie a quel giorno che abbiamo deciso di costruire una nuova sede: eravamo incoscienti davanti alle difficoltà che avremmo incontrato, ma coscienti sull’importanza di farcela. Sì… Noivoiloro grazie! Grazie per la stupenda, meravigliosa e importante nuova sede. Grazie per averci dato la forza di continuare!

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Nato nell’aprile del 1995, con una media di 400 copie mensili, oggi vanta una tiratura di 3800 copie a numero. Le uscite sono 9 ogni anno. Viene spedito ai soci, agli amici e a chiunque sia interessato a conoscere, in particolar modo, “Noivoiloro”.

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Noivoiloro... Grazie di esisteredi Ambrogio Ripamonti

In caso di mancato recapito restituire a : noivoiloro via S. Maurizio, 2 22036 - ERBA (CO) il mittente si impegna a corrispondere la prevista tariffa

Ricorda gli indirizzi internet di Noivoiloro - www.noivoiloro.it - email:[email protected]

Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 filiale di Como Registrazione Tribunale di Como decreto numero 2/96 del 5/2/1996

Dir. Resp.: Alessandro Bertoglio - Redazione: v. S. Maurizio, 2 - ERBA (CO) - Stampa: Grafiche Valsecchi - Confezionamento: Lito Offset Erba

NUMERO 137 - GIUGNO 2010 - contiene i.p.

NOIVOILOROinformaPeriodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro

A pag. 4 CamminataII° Trofeo Maestro Rinaldo Crosina

A pag. 5Happy BikeBiciclettata per tutti

Una volta tagliato il nastro ognuno potrà ammirare la nuova costruzione e nel prossimo numero dedicheremo uno spazio a critiche e suggerimenti. Ma non si può vivere un momento così importante, un momento che passerà alla storia della città di Erba, senza prima fermarsi alcuni secondi, fermare il mondo colmo di cose da fare per dire grazie a Noivoiloro.

Dire grazie ai primi ragazzi che nel lontano 1985 cominciarono a parlare della necessità di avvicinare le persone bisognose di aiuto. Grazie a quei ragazzi che concretizzarono quello che avevano nel cuore, aiutando persone che si trovavano in difficoltà. Grazie alle donne della cucina che fin da subito hanno creduto in loro e da buone mamme gli sono state vicino durante tutti questi anni. Grazie anche a tutte quelle persone che col tempo si sono avvicinate a questa realtà sociale e con semplicità, entusiasmo e fiducia hanno continuato ad aiutarla a crescere in modo sano e robusto. Sì… grazie a tutti quelli di Noivoiloro, ai bei momenti vissuti insieme, le battute scherzose, i sorrisi, le amicizie, la gioia di vivere. Grazie alle persone che con la loro sofferenza continuano a ricordarci che la vita è anche fatica, dolore e pianto. A volte ci si ferma a pensare alla nostra impotenza, ma anche al desiderio di continuare a fare… poco alla volta… ogni giorno… pian pianino… con grinta!

Grazie alle persone che sono scomparse dalla vita terrena e sono rimaste nei nostri cuori… e noi lo sappiamo che da lassù continuano ad aiutarci… grazie mamma! Con rispetto a chi non crede… grazie a Dio che ci ha sempre amati pur essendo la nostra una realtà laica. Grazie anche a quei sacerdoti che sono stati e rimangono vicini a noi rispettando le nostre diversità. In particolare Don Gerolamo Magni, Don Giovanni Proserpio, Padre Franco Mosconi, Don Silvio Tiraboschi, Don Bassano Pirovano, Don Bruno Borelli. E così… anche se siamo un gruppo che ha deciso di rimanere fuori da qualsiasi partito…

grazie anche ai politici che hanno creduto in noi: ricordando gli anni passati… grazie al caro amico Tino Ghioni allora Assessore ai servizi sociali e poi Sindaco della città di Erba. Grazie a suo cugino, Sindaco Enrico Ghioni che nel 2003 in occasione dell’anno dedicato alle persone disabili, insieme alla sua Giunta decise di donare a Noivoiloro il terreno in diritto di superfice per ottant’anni. Grazie all’attuale Sindaco Marcella Tili che ha sempre creduto in noi e oggi insieme alla sua Giunta lo dimostra in modo concreto.

Grazie a tutte le Aziende Amiche, in particolare la ditta Cirillo Frigerio & Figli S.p.A. che ha offerto porte e zoccolini in legno nella vecchia sede e ancora oggi si è resa disponibile ad aiutarci, dal 1995 fino ad oggi è stata lo sponsor ufficiale del nostro giornale Noivoiloro informa. Grazie all’impresa Rigamonti Francesco S.p.A. che ci ha incoraggiati a iniziare i lavori, aiutandoci soprattutto sotto l’aspetto economico. Grazie allo studio di architettura If-design di Franco Tagliabue e Ida Origgi, architetti speciali perché seri professionisti che sanno emozionarsi di

fronte alla struttura che prende forma e sanno entusiasmarsi insieme a Noivoiloro.

Sì… Noivoiloro grazie! Grazie a quel giorno che abbiamo deciso di costruire una nuova sede: eravamo incoscienti davanti alle difficoltà che avremmo incontrato, ma coscienti sull’importanza di farcela. Sì… Noivoiloro grazie! Grazie per la stupenda, meravigliosa e importante nuova sede. Grazie per averci dato la forza di continuare!

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Edito da Noivoiloro Coop. Soc. Onlus

Redazione Via S.Maurizio, 2 Erba Tel. 031.640703 Fax 031.642699 e-mail: [email protected] web: www.noivoiloro.it

Dir. responsabile Alessandro Bertoglio

Responsabile di Edizione Ambrogio Ripamonti (Ampo)

CollaboratoriAlessia Ratti, Eros Sormani, Maria Cepparo, Mario Schiatti, Natalina Riva, Paolo Villa, Pinuccia Tagliabue, Simone Massa Pinto, Renzo Sposini, Riccardo Prisinzano, Valerio Anzani.

Grafica e impaginazione: Fabrizio OlmiNoivoiloro Lavoro Cooperativa Sociale Onlus

Stampa Grafiche Valsecchi snc - ErbaPiegaturaLito Offset srl - ErbaConfezionePlast-Co-Inverigo

NOIVOILOROinformaPeriodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro

Raccolta FondiNuova Sede Noivoiloro

€ 603.825,00Grazie di cuore a tutti!

Noivoiloro Società Cooperativa Sociale Onlus

C/C postale numero 53543732

IBAN IT51Q0832951270000000201670

Causale:Donazione a favore della

costruzione Nuova Sede Noivoiloro

Dalla gente e dalle aziendeabbiamo raccolto

5 giugnoTaglio del nastro

Durante la Grande Festasaranno a disposizionegli opuscoli informativi

con il programma dettagliato dei sette weekend

INAUGURAZIONENUOVA SEDE NOIVOILORO

SETTE weekenddal 5 giugno al 18 luglio

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Nuova sede: lo sprint finale dei lavori

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Manifestazione podistica non competitiva a passo libero aperta a tutti di km 5 e km 9 per le vie di Erba (CO)

PARTENZA: “Il Melograno” Cooperativa di Solidarietà Sociale, Via Trieste n. 26, Erba (CO)ARRIVO: “Noivoiloro” Società Cooperativa Sociale Onlus, Via del Lavoro, Erba (CO) (nuova sede)

RICONOSCIMENTIIndividuali: a tutti i partecipanti verrà offerta una maglietta ricordo della manifestazioneTrofeo al gruppo più numeroso Premio ai primi 6 gruppi composti da almeno 20 personePremio al partecipante più anziano/aPremio al/alla partecipante più giovane

CONTRIBUTO DI PARTECIPAZIONE: € 5,00

PREVENDITA BIGLIETTI PRESSO: “La Bottega” Noivoiloro, piazza Padania, Erba - “Il Melograno” Cooperativa di Solidarietà Sociale, Erba - Per informazioni rivolgersi presso “Il Melograno” Cooperativa di Solidarietà Sociale (tel.031-645833)la manifestazione si svolgerà con qualsiasi condizione di tempo

PARCHEGGIO CONSIGLIATO: Supermercato EFFE3 – Centro Commerciale La Rotonda (Viale Prealpi ang. Via Trieste)

AVVERTENZE: Punto di ristoro lungo il percorso ed all’arrivo con possibilità di pranzare in compagnia presso la sala ristoro della Cooperativa Sociale Onlus “NoiVoiLoro”. L’organizzazione fa presente che saranno messi a disposizione il servizio sanitario a cura della Croce Rossa di Asso ed il servizio scopa. L’iscrizione conferma l’idoneità fisica del partecipante. Gli organizzatori declinano ogni responsabilità per danni a cose o persone, prima, durante o dopo la manifestazione.

2° Trofeo MAESTRO RINALDO CROSINA

Cooperativa di Solidarietà Sociale “Il Melograno”in collaborazione con “Atletica Erba” ed il patrocinio del Comune di Erba organizza

Domenica 13 giugno 2010ora ritrovo: 8.40 - ora partenza: 9.30

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Manifestazione ciclistica non competitiva lungo i sentieri della Piana di Erba e Lago di AlserioSi consiglia l’utilizzo del casco protettivo e di una mountain bike

PARTENZA Nuova sede Noivoiloro, Via del Lavoro, Erba (CO) ARRIVO Nuova sede Noivoiloro, Via del Lavoro, Erba (CO)RICONOSCIMENTI Premio al gruppo più numeroso, premio alla famiglia più numerosa, premio al/alla partecipante più giovane, Premio al partecipante più anziano/aCONTRIBUTO DI PARTECIPAZIONE OFFERTA LIBERA PREVENDITA BIGLIETTI PRESSO Grande Festa Noivoiloro - Via del Lavoro, Erba - (CO) La Bottega Noivoiloro, piazza Padania, Erba (CO)AVVERTENZE All’arrivo possibilità di pranzare in compagnia presso la sala ristoro NoiVoiLoro. L’iscrizione conferma l’idoneità fisica del partecipante. Gli organizzatori declinano ogni responsabilità per danni a cose o persone, prima, durante o dopo la manifestazione.

happy bike Biciclettata per tutti

Noivoiloro Sportorganizza

ritrovo ore 9.30 / partenza ore 10.00

Domenica 20 giugno

GIMCANE & GIOCHI DI ABILITA’ CON LA BICICLETTA in collaborazione con il G.S. Alzate Brianza

12 km circa

aperta a tuttiISCRIZIONE fino alle 15.30 di domenica 20 giugno OBBLIGO del casco protettivo (l’organizzazione metterà a disposizione dei caschi omologati)

CONTRIBUTO DI PARTECIPAZIONE: OFFERTA LIBERA RICONOSCIMENTI ai primi 5 classificati di ogni categoria di partecipanti (comunicata prima dell’inizio dei giochi)

IN CASO DI PIOGGIA LA BICICLETTATA E LA GIMCANA SARANNO ANNULLATE

dai 4 anni in sùInizio ore 15.30

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Tutti insieme al “Nuoto Arcobaleno”di Paolo Colombo

Domenica 9 maggio si sono svolte le gare di nuoto presso la piscina della Nostra Famiglia di Bosisio Parini.

Anzi tutto è stato un momento per stare insieme e conoscerci.

Eravamo Elena, Maurizio, il capitano Paolo, Mario, Stefano, Gianluca, Lorenzo e la bellissima principessa Camilla.

Per i nostri affermati atleti nuotatori, ormai abituati alle gare, ci sono state

le competizioni di stile libero, dorso e la staffetta.

Tutte gare che si sono svolte sulla distanza di 25 mt. Paolo ha anche partecipato alla gara stile libero sulla distanza di 50 mt.

Ci vuole tanto fiato e allenamento, ma sappiamo che a Paolo non mancano.

Camilla, invece, per la prima volta ha affrontato la gara 25 mt dorso e la gara

25 mt stile. Sono entrato in vasca con lei per darle

una mano, sicuro che non ne avrebbe avuto bisogno.

Camilla è tanto tenace e piena di buona volontà che dà sempre il massimo.

Al sabato quando ci alleniamo, magari verso la fine dell’allenamento è un po’ più stanca e sono disponibile per aiutarla e sostenerla. Lei mi risponde: “Faccio da sola Paolo!”.

E così tra una gara e l’altra la domenica pomeriggio alla piscina della Nostra Famiglia di Bosisio scorre veloce.

Ma non possiamo dimenticarci l’incoraggiamento che Elena e Maurizio danno ai nostri atleti.

Elena si occupa anche degli aspetti organizzativi con in mano l’elenco delle gare e dei partecipanti, mentre Maurizio con parole decise e qualche pacca sulle larghe spalle, sprona i nostri validi nuotatori a dare il massimo.

Siamo arrivati alla fine del pomeriggio, e dopo una doccia calda in un mese di maggio in stile invernale, la merenda non può mancare.

Abbiamo bisogno di recuperare energie.

Ci salutiamo e salutiamo anche gli altri atleti sperando proprio di incontrarli di nuovo.

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Camilla: piccola grande atleta del nuoto Noivoilorodi Laura Puttini, mamma di Camilla

Non è facile “stilare un bilancio” al termine della seconda stagione di allenamenti del nuoto Noivoiloro.

Camilla è infatti la più piccola degli atleti, quindi non conosce ancora l’agonismo e la competitività dei suoi compagni più grandi ed esperti.

La mascotte della squadra cresce a piccoli passi, compatibilmente con ciò che le sue caratteristiche fisiche ed il suo temperamento le permettono.

Ha sicuramente bisogno di lasciarsi andare di più, di vincere la reticenza che ancora la frena.

Ma il duro lavoro, la pazienza, la costanza e l’assiduità hanno comunque dato i loro frutti: l’acquisizione di una buona acquaticità e l’armonia con i suoi compagni ed i volontari.

Per la prima volta, domenica 9 maggio Camilla si è cimentata in qualcosa che potrebbe ricordare una gara (a lei infatti la partecipazione a vere e proprie competizioni è preclusa per altri due anni).

Mai come in questa occasione ci è sembrato chiaro e lampante il significato della frase “l’importante è partecipare”.

Accanto alla “fame di vittoria” come la chiama qualcuno, ci sono il rispetto e la gioia per coloro che non vincono ma che comunque hanno partecipato...

Ed è così, tra la nostra euforia e commozione, che Camilla ha tagliato il traguardo acclamata come una campionessa e nessuno si è accorto che in realtà era arrivata ultima. Il nostro timido approccio al mondo Noivoiloro comincia così e speriamo continui, magari anche

in altre direzioni; speriamo che continui non solo perché pensiamo di poter dare tanto ma perché siamo convinti che tanto potremo ancora ricevere da questa esperienza.

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Cate, un anno dopodi Caterina Fontana

Se questa estate vuoi darci una mano,

chiamaci allo 031/640703

oppure mandaci una mail a [email protected]

Ti aspettiamo!!!

Eccomi. È passato un anno dal mio ingresso nella Quarta Strada e sono cambiata molto.

Ricordo l’inizio di questo viaggio, quel giorno che, seduta in cucina, mi arrivò la telefonata di Ricky: sorpresa, risposi al telefono e mi venne fatta quella proposta che, un po’ incuriosita, accettai.

Non so esattamente cosa mi spinse a dire di sì a quell’invito che non mi sarei mai aspettata di ricevere: l’idea di intraprendere un nuovo viaggio mi ha subito intimidita, ma certo anche affascinata.

E così da quel giorno iniziò il mio piccolo viaggio in una realtà che non conoscevo da vicino, il mondo del volontariato.

Inizialmente spaventata e in preda alla timidezza, andavo agli incontri con gli altri ed ascoltavo, senza però intervenire. Ricordo esattamente il primo incontro

in cui Ricky mi fece una domanda (un incontro sul senso della vita) e da quella volta mi sono sentita parte di quel gruppo che stavo incominciando a conoscere e a capire.

Da allora è iniziato il mio cammino, faticoso, contro la mia timidezza, le mie paure, che sono riuscita a superare.

Grazie infatti agli incontri, a tutti quei nuovi amici che avevo incontrato, ma soprattutto grazie a Ricky, sono cambiata, ma non solo cambiata, sono cresciuta.

Sono cresciuta dentro, ho iniziato a fidarmi di quello che sono, a conoscermi e a conoscere insieme il mondo e le persone che mi circondano.

Ho capito che i fallimenti e le paure si possono superare, come tanti ostacoli in una lunga corsa.

Ho capito che il mondo è diverso, vario, a volte cattivo, ma non per questo

dobbiamo comportarci allo stesso modo: dobbiamo pensare anche agli altri, non solo a noi stessi, per poter crescere e aiutare a far crescere anche gli altri.

Perchè aiutare gli altri ti fa sentire vivo, utile, ti fa credere in te stesso, ti fa scoprire il mondo che è dentro e fuori di te.

Lasciare il segno, tra mille emozioniAmarcord di Cristiano Riccio

Bhe che dire.. qui con voi sono stati anni importanti; anni dove ho condiviso mille gioie e mille dolori, sorrisi, pugni al muro con le lacrime agli occhi; ma sempre insieme.

Un percorso iniziato casualmente; si dice che le migliori cose vengono per caso. Nel cammino abbiamo veramente spaccato il mondo; anche solo con un “potremmo…” abbiamo reso possibile l’impossibile; con fatica, sudore ma con la soddisfazione finale di aver fatto qualcosa di grande; abbiamo veramente fatto la differenza, ma come tutto anche il percorso qui è finito.

Crescendo il tempo è sempre poco e l’entusiasmo degli inizi è andato affievolendosi, ma La Quarta Strada (così come tutto il Noivoiloro) ha nel mio cuore una parte importantissima, perché è qui che ho imparato ad apprezzare le piccole cose e a non aver timore nel donarsi completamente agli altri; anche un semplice grazie o un sorriso può cambiare

la nostra giornata.Tra le centinaia di

feste, pizzate, pazzie ce ne sarebbero di cose da raccontare, anche se alcune è meglio che rimangano segrete per evitare le troppe figuracce. Io da ex posso solo consigliare ai ragazzi che non conoscono questa realtà di non essere diffidenti; io ero il primo ad esserlo e mi sono totalmente ricreduto.

A chi invece è già dentro il percorso mi sento di dire: vivete a pieno questi anni; con il senno di poi mi sono accorto di quanti momenti persi; vivete al 100% senza paura delle conseguenze.. e al massimo se si sbaglia, non si è mai soli.

Così come il Noivoiloro ha segnato la

mia vita, spero di aver anche io lasciato il segno in ognuna delle persone incrociate in questa incredibile avventura… almeno di aver donato un sorriso sulla bocca di tutti.

Cristiano in versione teatrale

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Ambrogio Ripamonti racconta episodi scherzosi e umoristici, che gli sono capitati nel corso della sua vita.Il libro fa pensare e riflettere sui valori della vita, trasmette energia positiva utile a tante persone che desiderano vivere serenamente la propria vita in questo mondo pieno di diversità e difficoltà.Lo fa dando valore ai grandi uomini, persone semplici che si incontrano ogni giorno, persone che hanno necessità di aiuto, ma sono capaci a loro volta di dare aiuto agli altri, di sorridere alla vita e di accettare le loro difficoltà. Questi “grandi uomini”, come vengono definiti dall’autore, insegnano a tutti che le vere disabilità sono l’insensibilità, l’indifferenza e l’odio presenti nella società moderna.

Il libro può essere richiesto direttamente alla casa editrice: [email protected] - tel.031.874415

È presente presso: LA BOTTEGA NOIVOILORO, nelle librerie di Erba: COLOMBRE, LIBRERIA DI VIA VOLTA, ERBALIBRI.

A Cantù nella libreria: LA SPERANZA. È rintracciabile attraverso i principali motori di ricerca e librerie online

Ciao, “grandi uomini”

un libro per tutti distribuite più di 1000 copie

Come acquistarlo

è un libro piacevole, si legge in un fiato, leggero, simpatico, fa sorridere e pensare allo stesso tempo, non stanca. Un libro positivo, trasmette grinta per andare avanti nonostante le difficoltà della vita.

Chi l’ha letto dice cheLo hanno letto giovani, anziani, imprenditori, operai, casalinghe, studenti, professori, suore e sacerdoti.

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PASTICCERIA SARTORI di Sartori Roberta & Anna s.n.c.

via Volta, 8b - Erba (CO)Tel. 031.611819

PANIFICIO POZZOLIVia Giovanni Paolo II, 107 Alzate Brianza (CO) - tel. 031.630180

PANIFICIO TAGLIABUEPiazza Vittorio Veneto - Erba (CO)tel. 031.690636

PANIFICIO COIRA s.n.c.di Coira Pierluigi e MarcoVia Valassina, 22 - Erba (CO)tel. 334.9226574

graZIE DI CUORE A ROBERTA & ANNA SARTORI PER MERITO DELLA LORO SENSIBILITà

DURANTE LA FESTA TROVERETE

TORTE DI ALTA QUALITà

graZIE DI CUORE AI panifici che hanno offerto il pane DURANTE alcune serate DELLA FESTA

IL PRESTINO Via IV Novembre, 24 - Erba (CO)

tel. 031.611305

PANIFICIO CICERIdi Marelli Alessandro

Via C. Battisti, 8 - Pontelambro (CO)tel. 031.620795

ENOGASTRONOMIA “LA DOLCE VITA” di Crippa Igor & C. s.a.s.Via Mazzini, 80 - Erba (CO)

tel. 393.1062094

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La storia dei mondiali di calciodi Paolo Manosperti e Fabrizio Paonazzi

Oggi i vostri inviati nel tempo, vi parleranno dei mondiali che si sono svolti in Svizzera nel 1954!!

SVIZZERA 1954 La Svizzera fu scelta come Paese

ospitante per disputare il campionato mondiale che festeggiava i 50 anni di vita della FIFA.

Il paese infatti, a differenza di un’Europa ancora in fase di ricrescita a seguito del sanguinoso conflitto mondiale, non aveva risentito della barbarie della guerra: anzi, al contrario, vantava un’economia ancora più ricca che in passato.

Sicuramente il mondiale del 1954 è stato segnato da un importantissimo evento socioculturale, e cioè la prima programmazione radiotelevisiva.

Si comprende come uno sport ed una competizione già così popolari, con l’avvento della TV siano diventati ancora più amati e seguiti.

Dopo una fase di qualificazione, si definì l’elenco delle 16 nazioni che avrebbero preso parte alla fase finale: Italia, Svizzera, Germania ovest, Ungheria, Uruguay, Brasile, Belgio, Inghilterra, Francia, Jugoslavia, Messico, Turchia, Corea del sud, Cecoslovacchia, Scozia, Austria.

Anche in questo mondiale si contano delle assenze importanti: in primis l’Argentina, poi l’Unione Sovietica.

Le 16 squadre vennero equamente divise in quattro gironi e per la prima volta furono apportate delle significative modifiche al regolamento, che suscitarono non poche polemiche.

In ogni girone infatti, erano individuate due teste di serie che non potevano scontrarsi tra loro, cosi come le due rimanenti squadre di minor livello.

Per ogni gruppo quindi venivano giocate, salvo spareggi, solo 2 partite e non le solite tre disputate nelle edizioni precedenti. Molti accusarono

l’organizzazione del Mondiale per la poca chiarezza nella composizione dei gironi, composizione che condizionava fortemente l’andamento della Coppa del Mondo. La nostra Nazionale terminò il suo percorso proprio nella fase dei gironi: l’Italia capitò in un girone davvero duro assieme a Svizzera, Inghilterra e Belgio. La Nazionale considerata, assieme all’Inghilterra, testa di serie, venne sconfitta a Losanna proprio dai padroni di casa con il risultato finale di 2 a 1. La Germania Ovest fu, per la prima volta, la vincitrice della competizione sconfiggendo in finale la fortissima Ungheria di Puskas, che vantava ben 4 anni di imbattibilità, per 2 a 1. Si narra che nel giorno della finalissima “l’Europa è ferma davanti al televisore” e da quel giorno “il più grande spettacolo del mondo” sarà sempre più amato e atteso a livello globale, più che ogni altra competizione sportiva.

Vi aspettiamo nel prossimo numero dove finiremo di raccontarvi la storia del più grande spettacolo del mondo.

A presto !!!

Le ricette di Marta

Maccheroni alle melanzane

Ingredienti per 4 persone:400 g di maccheroni alla chitarra, 400 g di passata di pomodoro , 2 melanzane, 3 o 4 foglie di basilico, 1 spicchio di aglio, olio extravergine di oliva, 100 g di ricotta salata da grattugiare, sale

Tagliate le melanzane a fette spesse circa 1 cm. Disponetele a strati in un colapasta, salate, e lasciatele spurgare per circa un’ora con un peso sopra. Fate imbiondire l’aglio in una casseruola con 3/4 cucchiai di olio extravergine di oliva. Levatelo, aggiungete la passata di pomodoro, salate e fate cuocere per circa un quarto d’ora. Friggete le fette di melanzane in abbondante olio extravergine di oliva. Scolatele e fatele asciugare su carta assorbente da cucina.Quindi tagliatele a listelle. Unite le melanzane alla salsa, profumate con 2-3 foglie di basilico e fate cuocere per un paio di minuti ancora. Cuocete i maccheroni in abbondante acqua bollente salata, scolateli molto al dente e fateli saltare nella casseruola con il sugo. Trasferite i maccheroni in un cartoccio, chiudete e passate in forno caldo a 180° per 5 minuti. Levateli, portateli in tavola, aprite il cartoccio e spolverizzate con abbondante ricotta salata grattugiata.

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di Marcella Ferroni

In questo piccolo spazio vi voglio raccontare in pillole la storia delle più o meno famose scuderie di Formula 1.

Scuderia Lotusdi Davide Rizzi

La Lotus è una casa automobilistica britannica, con sede a Hethel (Inghilterra) famosa per le sue realizzazioni sportive ed estreme.

Venne fondata nel 1952 da Colin Chapman, ingegnere tra i più illustri e influenti dell’automobilismo del dopoguerra. Nel suo famoso logo su sfondo giallo vi sono infatti le iniziali stilizzate del suo nome completo, Anthony Coling Bruce Chapman.

Nel 1958 la Lotus debuttò in Formula Uno e nel corso degli anni divenne uno dei Team più vittoriosi di sempre, riuscendo ad aggiudicarsi 79 Gran Premi e sette titoli mondiali. Nel 1965 una Lotus 38 pilotata da Jim Clark trionfò nella leggendaria 500 Miglia di Indianapolis: fu la prima volta che una vettura a motore posteriore si impose sul catino dell’Indiana, e l’evento consacrò definitivamente il marchio inglese nell’Olimpo dell’automobilismo mondiale, a soli 13 anni dalla sua fondazione.

Furono molti i piloti di Formula Uno che divennero famosi grazie ai successi con la scuderia Britannica: oltre a Clark che trovò la morte a bordo di una Lotus da Formula Due, Jochen Rindt che fu il primo pilota a vincere il titolo di campione mondiale postumo, dopo aver perso la vita in un incidente all’Autodromo Nazionale di Monza nel 1970, e poi Emerson Fittipaldi, Mario Andretti e Ayrton Senna.

A seguito di problemi finanziari la Lotus uscì dalla scena della Formula Uno nel 1994, per poi ritornare solo nel 2010 grazie a un consorzio composto dal governo malese e dal gruppo Proton

I piloti che quest’anno guidano la Lotus sono: Heikki Kovalainen e JarnoTrulli. Il rientro per la gloriosa scuderia non è certo stato facile e, per ora, è costretta a rincorrere i grandi team.

Mi è sempre piaciuto vedere le macchine correre perché amo la velocità. Piano piano ho scoperto che è la mia passione e già da quando avevo 16 anni ho iniziato a seguire i rally.

Ho conosciuto vari piloti che correvano, mi ricordo di Claudio e Carlo Canali, dei fratelli di Erba che correvano con la “mitica” Alfa Sud.

Ma il più importante di tutti è sicuramente un pilota che conoscete anche voi: si chiama Carlo Galli, è di Civenna e ha corso nei rally nazionali ed internazionali. Il suo navigatore è Aurelio Corbellini di Milano e correvano, quando li conoscevo, con la Ford escort e con macchine via via più potenti.

Con loro andavo a far le prove dei rally, che consistono nel percorrere le prove speciali per prendere le note sulle caratteristiche del percorso. Poi, durante la gara, andavo anche a fare assistenza alla corsa che consiste nel cambiare le gomme, fare benzina mettere a punto il motore per affrontare al meglio le prove speciali.

Eravamo in una decina di persone divise in gruppi da quattro e quando c’era un rally eravamo disposte su tutto

il circuito e ci spostavamo seguendo le prove speciali.

In 5 o 6 andavamo via verso le cinque del mattino e stavamo via fino al giorno successivo senza dormire e riposando sul camion. Io sono andata a fare le prove con le varie macchine per due o tre anni.

Ho fatto assistenza a: il rally della Valtellina, il rally di Mantova, il rally di Como e tanti altri.

Davo da mangiare al pilota e al navigatore, ed inoltre aiutavo i meccanici passandogli tutti gli attrezzi che gli servivano, poi mi spostavo su una macchina per andare alla prova successiva.

Quello che mi ricordo è stato il miglior piazzamento che ha fatto Carlo Galli, nel rally di Como: è arrivato nei primi 20.

Quando mi sono sposata sono andata a Montecarlo in viaggio di nozze, era il 1989 e ci siamo recati a Montecarlo perché lì, come sapete, si corre uno dei rally più famosi.

Sia io che il mio ex-marito, infatti, siamo appassionati di corse automobilistiche e per noi una scelta del genere era naturale. Tra l’altro ci siamo conosciuti proprio durante una gara di rally nei primi anni ’80 in Valtellina.

A Montecarlo c’erano tutti i piloti del campionato mondiale: lì si che andavano veramente forte. Mi ricordo le Lancia Delta del Team Martini veramente imbattibile.

Ho seguito molti rally dal 81 al 89 e poi ho smesso perché è nata mia figlia Marta e avevo altro da fare.

Marcella e la sua Stratos

Rally mon amour

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Finalmente la patataa cura del Centro socio Educativo

Già 2000 anni fa la patata era il cibo degli Incas. Il suo nome era papas e la consideravano un dono di Axomana, una loro Dea.

Il tubero appare in Europa solo dopo la metà del XVI secolo e molte sono le leggende che ne descrivono la sua diffusione.

Inizialmente le patate furono date soltanto agli animali. Doveva passare molto tempo prima che fosse apprezzata come alimento per l’uomo.

Fu un farmacista francese, Antonio Parmentier che fece opera di propaganda, faticando non poco per convincere la gente a mangiarne e soltanto con una serie di stratagemmi, rimasti celebri, riuscì a farle apprezzare. La sua trovata più clamorosa, da buon conoscitore di uomini quale egli era, fu quella di mettere a guardia del campo in cui coltivava le patate una scorta di soldati, con l’ordine preciso di distrarsi o addormentarsi, affinché la gente riuscisse facilmente a rubarne.

E siccome tutto ciò che è proibito incuriosisce e fa gola, egli riuscì nel suo intento. La fama del Parmentier, per la diffusione della patata, fu tale che, ancora oggi, i francesi lo ricordano nel nome della zuppa di patate che chiamano “parmentière”.

In Italia, la patata fu introdotta dal granduca di Toscana Ferdinando II, agli inizi del XVII secolo, ma è solo all’inizio del 1800 che le nostre popolazioni cominciarono effettivamente a farne la conoscenza. E’ documentato che a

Roccataglia, paesino dell’entroterra di Rapallo, il parroco Michele Dondero, ancora nel 1768 per persuadere i concittadini dell’innocuità dei tuberi, li dovette consumare pubblicamente nella piazza del paese.

Questo per dire che le resistenze che si dovettero superare prima che venisse usata come nutrimento umano furono molte. Chi lo direbbe oggi: trovatemi un solo bambino che non va matto per le patatine!

La patata, il cui nome scientifico corrisponde a Solanum tuberosum, è una pianta erbacea.

I tuberi, che rappresentano la parte commestibile, si formano all’estremità delle radici e hanno una forma allungata e rotondeggiante, liscia, con buccia di colore giallo o rosso violaceo. Le foglie sono di media grandezza e hanno un colore verde.

I fiori, riuniti a grappoli… va bene la smetto: dei fiori della patata e della sua pianta non ci interessa proprio!

Sono però orgoglioso di annunciare che: “Ce l’abbiamo anche noi!”. Finalmente nell’orto del Noivoiloro abbiamo piantato una cinquantina di metri quadrati di terreno a patate.

In ritardo quest’anno, anche a causa della continua ed incessante pioggia: con fatica e sudore e anche bagnandoci abbondantemente abbiamo messo a dimora questi preziosi tuberi.

Per ora sono lì, sotto il terreno, e guardando l’orto si vedono solo tanti bei buchi nel telo di pacciamatura. Tuttavia i nostri volontari del laboratorio di orticoltura si sono già espressi: alcuni in particolare sono scettici, dicono che la nostra terra non è adatta e criticano la messa a dimora sotto il telo.

Non vi dico le discussioni e i confronti, tutti effettuati tra persone con in mano una mezza patata da piantare. …vedremo cosa succederà!

NOIVOILOROinformaPeriodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro

Si ricorda a tutti i lettori che per ricevere gratuitamente il giornale a casa è necessario richiederlo attraverso la segreteria o il sito internet

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Nuova sede: attenzione stiamo arrivandodi Paolo Villa

Andarsene dalla “sede storica” di Noivoiloro è un po’ come cominciare una nuova avventura…

Certo, mi assale già la nostalgia: una sensazione legata ai luoghi, alla vecchia filanda e anche al contesto che la circonda… il muro dipinto di quel rosso antico, i saloni e le sale con le grandi finestre luminose, i muri spessi e le solette di legno; ma anche l’odore, profumo di antico e polveroso fabbricato, con un chiodo arrugginito ed una mano di vernice su un muro scrostato.

Tutte cose fatte da persone che, prima di me, sono passate in questi luoghi lasciando una traccia indelebile a testimoniare questo passaggio, quasi a costruire un pezzetto di storia di Noivoiloro.

Già, la nostra vecchia sede, una fabbrica per quasi un secolo, poi dal febbraio 1995 divenuta officina per mettere a punto motori umani. Presi dall’entusiasmo e dalla frenesia per il nuovo sentiamo in noi la nostalgia per i luoghi che lasciamo e che tanto hanno contribuito a renderci quello che siamo. Questo un poco mi rattrista:

mi spiace ad esempio di non poter alzare più gli occhi nel parcheggio a guardare il nostro anfiteatro naturale con tante piante di specie rare; mi mancano già le pecore e gli asini che alla mattina facevano capolino quando si scendeva dalla macchina.

Ma d’altra parte sono felice e penso che nella nuova sede le cose importanti non saranno soltanto la bellezza degli spazi, senz’altro moderni e funzionali, ma soprattutto il calore della gente che li renderà unici e li farà vivere e arricchire di significato e umanità.

Mi immagino già alcuni particolari: una pianta ad ombreggiare un’estate assolata ed afosa, un fiore a richiamarci la perfezione della natura, un chiodo a cui è appeso un piccolo quadro, magari non un capolavoro , ma fatto con fatica ed amore da una delle persone che abiterà giorno dopo giorno la nuova sede.

Mi immagino già che, quando l’autore sarà andato altrove, il quadro resterà

lì a testimoniare e custodire quello che Noivoiloro sarà diventato.

Comunque, gente di Noivoiloro…. Inizia una nuova avventura: avanti con grinta!

Questi pensieri mi sono sovvenuti spontaneamente guardando le foto relative al passaggio dalla casa di Ampo alla nostra “vecchia sede” quando nel 1995 era la “nuova sede”. Vedere tante persone: volontari, ragazzi disabili, professionisti, che si davano da fare per rabberciare, pitturare e, piano piano creare la nostra sede di via S.Maurizio.

Mi ha fatto pensare quanto di Noivoiloro ci fosse già in partenza in questa vecchia filanda.

La nuova sede parte da presupposti diversi, più professionali ed asettici (gli spazi per ora sono davvero vuoti) però penso che il punto di arrivo debba essere sempre lo stesso: costruire un luogo che la gente faccia proprio e possa abitare come se fosse la propria casa.

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Noi parliamo e discutiamo, ma loro cosa ne pensano?di Mario Schiatti

Non so se anche voi amici che siete parte attiva e condividete con le famiglie con figli disabili le loro difficoltà, vi siete posti la domanda come me la pongo io: i ragazzi cosa ne pensano della realtà di avere una vita piena di sofferenze e difficoltà? E fino a che punto se ne rendono conto? Con le dovute differenze e le diverse gravità, e considerando la capacità di recepire in che mondo stanno vivendo.

È una domanda sicuramente molto difficile quella che ci poniamo. È sicuramente difficile dare delle risposte a quesiti cosi delicati. Tutto ciò è vero, ma loro ci sono e vivono la loro vita bella o brutta che sia. È la vita che gli è capitata, perché nessuno di noi può scegliersi la vita che vuole. Io come genitore penso, o meglio cerco, sempre tenendo conto delle diverse patologie e gravità di poter dire come tutti noi genitori, che si arrivi qualche volta se non a capire, ad intuire il loro disagio. Ma secondo me conta di più è con chi lo vivono. Questo è un passaggio molto delicato; è molto importante sentirsi amati comunque, per loro l’amore è il cibo della vita. È in queste necessità che hanno di amore e di rispetto, che si può intuire quale sia la risposta. Non dobbiamo dimenticare che tutte queste persone non sempre si rendono conto che la loro vita non è una vita “normale”. Purtroppo è questa vita che devono vivere comunque, perchè è la loro vita, e devono sapersi adattare alle difficoltà. Questo è il dono più grande che nostro Signore ha dato loro. Quando hanno la fortuna di avere una famiglia che li accompagna in questo duro cammino, allora la volontà e la voglia di vivere aumenta nel loro cuore. Aiutiamoli a scoprire le grandi bellezze che ci sono in una vita normale, e insieme renderli partecipi a quel grande dono che si chiama amicizia. Da questo dono

impareranno presto a nutrirsi e capire le cose più importanti che la vita ti può dare. Se a qualcuno dei nostri amici con patologie non gravi gli si chiede come vive la sua vita qualche risposta anche molto interessante la puoi avere. Bisogna essere bravi cercando di interpretare nel modo giusto quello che ti dicono. Perchè il loro modo di esprimersi a volte è difficile da interpretare. Penso che qualcuno si renda conto delle difficoltà che la vita gli ha riservato, ma non per questo non la vuole vivere: anzi, a volte sembra che le difficoltà le abbiano di più quelle persone, poche per fortuna, che si fermano a guardarli con un filo di compassione. Darebbe fastidio a tutti essere compatiti. Non è così che loro vogliono essere visti, perché, come è giusto che sia, si sentono persone come noi. La morale è che forse sono in pochi quelli che riescono a rendersi conto che sono stati sfortunati ad avere una vita tanto dura. Quello che stupisce è la loro forza e dignità nel cercare di viverla. Siamo noi che dobbiamo essere attenti a non far pesare loro queste difficoltà. Tutti sappiamo che non tutti i fiori fioriscono in primavera, alcuni possono fiorire anche in autunno ma non per questo sono meno profumati, anzi si apprezzano di più perchè sono fiori quasi inaspettati.

Una gradita sorpresa, sopratutto per chi li ama.

Compleanni di giugno

1/6 2/6 3/6 4/6

5/66/6

7/68/6

9/610/6

11/6

12/6

13/6

14/6

15/6

16/618/619/620/6

21/622/6 23/6 24/6

25/6

26/627/6

28/629/630/6

Fusetti Guido, Gennari Tullio, Scorta Angelo,Bosisio Nicola, Toppi Adua, Zappa Laura,Danelli Giovanna, Zappa Paola, Poppa AntonellaMolteni Alfredo, Pagliarulo Giovanni, Redaelli AssuntaNava DanteCastelnuovo Luigi, Corti Luigi, Riboldi Carlo Roda GiulioHernandez Fernanda, Introcaso Veronica, Molteni Santina, Resta Massimo, Molteni RobertaCastanò Giovanni, Oricchio MauroBartesaghi Carlo Alberto, Biancifiori Auretta,Castagna Marina, Chiari Marco, Fusi Francesco, Navarri Giovanni Castelletti Fabio, Tavecchio Kevin, Fraschini MatteoArgenti Magda, Rusconi Gianluca, Colombo Ilario, Fusi Gloria, Migliorini RiccardoFiorile Antonio, Giovanelli Virna, Paloschi Davide, Radice Angelina, Ripamonti Mauro Cazzaniga Corrado, Pozzoli Angela, Saporito CristinaRedaelli Luigi, Bosi Linda, Limonta MarinoPorro ElisabettaCasartelli Manuela, Pellegata MatteoClemente Antonella, Trezzi AdelioPusterla Beppe, Lechiancole Francesco, Pavesi RobertoFusi Giorgio, Locatelli Massimo Rizzati Roberto, Testoni Liliana, Vaccani Enza, Daverio IlariaMeroni LucaCrosina Giovanna, Don Giovanni Proserpio, Meroni ChiaraBosis Emanuela, Besana Cesare, Proserpio Laura, Sormani Edoardo Ciceri BarbaraBroggi Amelio, Castelnuovo Gian Filippo, Cazzaniga Giuliano, Invernizzi Sabrina, Lisi Nicola, Molinari Laura, Nava Paolo, Pozzi Felice, Riva GabriellaFrigerio Ervina, Oliviero Nazzareno, Pina DarioBosisio Daniele, Pina Irma, Quaglia Aldo

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di Ricky

Diario di bordo maggio 2010

Frase nel ventodi Ricky

Nel destino è racchiuso

tutto il nostro destino

Pubblichiamo nuovamente l’Airimember di maggio per una errata corrige...

Quest’inverno di nevicate ce ne sono state tante e tra le tante

Natalina ed io usciamo dalla pizzeria, andiamo a prendere la macchina di Natalina ormai sommersa dalla neve. Davanti alla macchina c’è un camion dei vigili del fuoco. Cominciamo a togliere la neve dal vetro anteriore della macchina e l’autista vigile del fuoco gentilmente mette in moto il camion e si sposta un poco indietro. Intanto Natalina schiaccia il pulsante elettrico di apertura della macchina. Tutto bene… la macchina si è aperta… peccato che era la macchina al fianco di quella che stavamo per togliere la neve. Il buio e i vetri appannati del camion non mi hanno dato la possibilità di vedere bene il volto del vigile del fuoco… ma… credo che ridesse!

Ultimo numero del giornalinoDopo molti mesi nei quali Ampo

pubblicizzava il suo libro, finalmente sono tornati gli Airimember, con nuove avventure del nostro super condottiero. I nostri lettori si saranno sicuramente buttati nella lettura, con la certezza di farsi una bella risata. La sorpresa è stata un po’ amara, perché l’Airimember scorso non faceva ridere. A dire il vero non si capiva nemmeno molto. Strano, perché la storia che Ampo ha descritto, me l’aveva raccontata ed era proprio perfetta: era nel suo stile. Appena lo vedo glielo dico e lui ha la risposta pronta. La colpa è di Fabrizio, che ha ritoccato il pezzo, facendolo diventare incomprensibile. O meglio, trasformandolo in un pezzo normale, per niente divertente. Se qualche volta troverete un pezzo del Diario di Bordo che non fa ridere, vorrà dire che me lo ha ritoccato lui (e adesso ho la scusa pronta quando scrivo qualcosa di poco divertente).

18 maggio 2010 In sedeCome spesso succede, è un periodo un

po’ pieno. Le cose da fare sono tante e non sai da che parte cominciare. Vabbè, mi organizzo e comincio da una, che richiede un po’ di concentrazione. Dopo poco, Ampo parla con il nostro super architetto e poi sta un po’ al computer con Fabrizio. Passa ancora poco e Fabrizio conclude: “Eh, Ampo, devi andare adesso!”. Io sono dall’altra parte del tavolo e sento tutta la scena, senza capire molto. E forse era meglio se continuavo a non capire. Praticamente, avevano guardato su un sito di un noto centro commerciale che i tavoli che l’architetto aveva scelto erano disponibili, ma il numero era giusto quello che ci serviva. Il rischio di aspettare era di non trovarne più abbastanza. Vabbè, dai, allora partiamo verso Milano. Ma… colpo di scena… contrordine: l’architetto ci ripensa e vorrebbe provare a trovare una soluzione alternativa. Passa circa un’ora e…contro contrordine: l’architetto si è convinto: partite! Partiamo. È stato

bellissimo caricare sui carrelli 37 tavoli. Ma non siamo potuti tornare indietro subito, abbiamo dovuto aspettare al centro commerciale il nostro architetto. Vuoi vedere che ci ripensa? Per fortuna no. Anzi, ci ha anche offerto la cena e aiutato a caricare i tavoli sul camion. Quel giorno non ho fatto nient’altro, ma l’ho perdonato, la cena era buona, anche se consumata al centro commerciale.

20 maggio 2010 Corso alimentaristiLa referente per questo corso

particolare è Pinuccia, alla quale Natalina ha lasciato una consegna: avvisare il conduttore che oltre ai volontari di Noivoiloro, sarebbero arrivati quelli di Mani Unite, un’altra associazione. Pinuccia per fortuna è affidabile, al contrario di Natalina. Infatti il nome dell’associazione era Mani Aperte, non Unite. La figuraccia se l’è smazzata Pinuccia e si accettano scommesse su cosa avrà pensato quando il relatore ha nominato il nome sbagliato ed è stato prontamente corretto. Io credo che potrei indovinare, ma non lo posso scrivere qui.

22 maggio 2010 In sedeHo mandato una mail a Natalina per

informarla dei giorni di disponibilità dati da Manuela e Serena per la festa del Noivoiloro. Manuela mi diceva che come mansione andava bene tutto, tranne che la cassa. Ed io, rispettando la sua scelta, ho segnalato anche questo nella mia mail. Ricevo una mail di risposta, nella quale Natalina mi chiede se per Serena e Manuela può andare bene stare in cassa. Ma come? Non te l’avessi detto…anzi, meglio ancora, te l’ho scritto e carta canta (o meglio, computer canta). E quando le ho scritto facendole notare che glielo avevo scritto, ha avuto pure il coraggio di arrabbiarsi. La prossima volta non le scrivo più niente, tanto poi non legge.

27 maggio 2010 In sedeSono sempre più impiccato nelle mie

incombenze e sto scrivendo il diario di bordo. Però non ho molto tempo, devo fare mille altri lavori urgenti. Mi manca poco per finire e poi posso tornare alle

altre cose. Tutto ad un tratto, si impalla word e non c’è più verso di farlo ripartire, continua ad impallarsi. E adesso? Come prima soluzione finisco il diario sul blocco note del computer, ma per gli altri lavori come farò? Per il momento Fabrizio, impietositosi, mi sta dicendo di usare il suo. Poi vedremo. Mi mancava qualcosa da scrivere? Ecco il diario di bordo sul Diario di Bordo!

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Vi elenchiamo alcune delle diverse località che andremo a visitare:Rifugio MARTINA - SAN PRIMO - Rifugio MARINELLA - REZZAGO Rifugio VENINI - VAL D’INTELVI

In PISCINA nel giardino della Fam. Cepparo a PROSERPIO

Bellissime gite per visitare alcune zone turistiche LombardeCHIAREGGIO - VAL MALENCO - PIAN DELLE BETULLE - VALSASSINARifugio MAI TARDI - MADESIMO

Ricordiamo che la vacanza inizia sabato 31 luglio e finisce domenica 8 agosto. In caso di maltempo ci divertiremo all’interno della nuova sede Noivoiloro. Durante le sere, il nostro stare insieme sarà presso la sede nuova, dove verranno organizzate ottime cene e tanta animazione in compagnia. Riguardo la notte verranno organizzate due zone all’interno della sede, una per maschi e una per femmine. Per chi lo desidera può portare la propria tenda, roulotte, camper. Ricordiamo che ci si può iscrivere per tutto il periodo, oppure si può partecipare ad alcuni momenti diurni, serali e notturni.Non vedremo il mare, ma ne vedremo delle belle!

Per ulteriori informazioniContattare la segreteria e chiedere di Ambrogio Ripamonti.tel. 031.640703 - e-mail: [email protected]

VACANZA NOIVOILOROALLA BUONA CI SI DIVERTESONO APERTE LE ISCRIZIONI

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