13/1/2011 - Rassegna Stampa

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UNIVERSITA' Tar, slitta la decisione sul test Medicina Udienza rinviata al 25 maggio per gli studenti dell'ateneo fiorentino che hanno ricorso al Tar, a seguito dei test di accesso a Medicina viziati dalla presenza di tavole periodiche in alcune aule. Il ricorso, promosso dall'Udu, punta a sanare le posizioni di tutti i ricorrenti.

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UNIVERSITA'Tar, slitta la decisionesul test Medicina

Udienza rinviata al 25maggio per gli studentidell'ateneo fiorentino chehanno ricorso al Tar, aseguito dei test di accesso aMedicina viziati dallapresenza di tavoleperiodiche in alcune aule. Ilricorso, promosso dall'Udu,punta a sanare le posizionidi tutti i ricorrenti.

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VIA ALLA PETIZIONE DELL'UDU

Test medicina, slitta il TarBattaglia sul numero chiusoTUTTO rimandato al 25 mag-gio. Si pronuncerà definitiva-mente in quella data il Tardi Fi-renze, in merito al maxi ricorso

duatorie emerse dai test di set-tembre».

LE PROVE sarebbero state fai-collettivo dell'Uduriguardo ai testd'accesso a Medi-cina e ad Odontoia-tria.

IERI mattina s'èsvolta l'udienza dimerito , ma il colle-gio giudicante, co-me fanno sapere irappresentanti

sate perchè in dueaule era rimastaappesa la tavolaperiodica degli ele-menti . IntantoUdu Firenze hainiziato a «racco-gliere le sottoscri-zioni per una peti-zione popolare daconsegnare al Mi-nistero e all'Uni-

dell'Udu, «ha rinviato tutto ad versità di Firenze per definire eun'udienza conclusiva fissata sanare le posizioni di tutti i ricor-per fine maggio, quando verran - renti. Sia di quelli già iscrittino discussi tutti i ricorsi presen - che di quelli che si devono anco-tati dagli studenti contro le gra- ra immatricolare».

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Sesto Al polo scientifico

Cavo elettrico tranciatoPer due ore al buio

SESTO - Una ruspa, che stava eseguendo lavoriall'interno dell'area dell Polo univeritario escientfico di Sesto, ha tranciato ieri mattinaprima delle g un cavo dell'impianto elettricoprivato del plesso universitario.Lo ha reso noto l'Enel secondo la quale il corto-circuito che è derivato alla rottura del cavo,oltre a causare un guasto interno al Polo scien-tifico, si è ripercosso sulla linea elettrica dimedia tensione, provocando l'interruzione del-l'alimentazione elettrica nella zona interessa-ta. Sul posto, oltre agli elettricisti privati delPolo scientifico, sono intervenuti due tecniciEnel per verificare la situazione ed hanno riali-mentato immediatamente la linea elettrica,ripristinando il servizio elettrico alle 9.12. Ilguasto privato verificatosi al Polo scientifico,invece, e' stato riparato dagli elettricisti dellastruttura intorno alle ore li.

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CNR • I sindacati irrompono nel cda che sta votando il nuovo statuto del più grande ente di ricerca italiano

«Perché questa fretta di lasciare la ricerca a Tremonti?»Ro, Ci.

ROMA

A

Ila cinque del pomeriggio di ieri Luciano Maiani, pre-sidente del Cnr, ha dovuto interrompere il consigliodi amministrazione che sta approvando il nuovo sta-

tuto del più grande ente di ricerca italiano. L'irruzione deisindacati (Flc-Cgil, Fir-Cisl e Uil-Rua) nella sala del consi-glio, senza fischietti e striscioni ed autorizzata dallo stessoMaiani, ha posto di nuovo il problema: perché il Miur diret-to da Mariastella Gelmini vuole approvare in tutta fretta unostatuto che penalizzerà l'autonomia di un ente che rappre-senta un terzo della ricerca pubblica in questo paese?

Tra l'imbarazzo dei consiglieri e dei consulenti del mini-stero - «siamo qui solo per votare le osservazioni del mini-stro, non sullo statuto» hanno sostenuto - i sindacati hannochiesto di prendere posizione contro un progetto che taglia ifinanziamenti, attribuisce un potere assoluto al direttore ge-nerale nominato dal ministro e nega al personale di parteci-pare al governo dell'ente. Questa storia è iniziata ad agostoquando la bozza dello statuto è stata approvata dal Cda e in-viata al Miur . Il 7 ottobre scorso il ministero ha inviato le sueosservazioni a piazzale Aldo Moro segnalando l'esistenza diun conflitto normativo sul numero dei membri che compon-gono il cda, sono 7 oppure sono 5? Il Miur si era impegnatoa chiedere un chiarimento al Ministero dell'economia, maad oggi non è ancora giunta una risposta . Nel nuovo cda almomento non sono previsti rappresentanti della comunitàscientifica né quelli del personale.

Nelle osservazioni del ministero c'è anche la richiesta diinfluire sulla nomina del direttore generale . Se così fosse,l'autonomia finanziaria del Cnr sarebbe vincolata alle deci-sioni del governo . Quello che si teme è un commissariamen-to che danneggerà l'autonomia dell'ente . Caso unico, quellodel Cnr, perchè negli altri enti di ricerca - dove si sta proce-dendo ad un ' analoga riscrittura degli statuti - essa viene sal-vaguardata.

Il progetto verticistico del nuovo statuto non si ferma pur-troppo qui. Il ministro Gelmini desidera imporre un nume-ro massimo di dipartimenti. Gli attuali 11 dipartimenti do-vrebbero essere accorpati in 7 più grandi. Un ' altra normacontestata è il vincolo sulla spesa per il personale fissato dalnuovo statuto al 75 per cento del fondo ordinario di finanzia-mento di 550 milioni erogato ogni anno (oggi siamo all'85per cento. Gli investimenti per la ricerca, l'assunzione deinuovi ricercatori e la stabilizzazione di quelli precari dovran-no così rispettare i vincoli inseriti nel nuovo statuto. La sedu-ta del cda è stata riaggiornata e i sindacati hanno promessodi tornare. «In questa grande confusione - sostiene la Flc-Cgil - l'unica certezza è la riduzione del 13 per cento del fi-nanziamento appena sufficiente a pagare gli stipendi».

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*aItra Italia osenzaT .A POLIZIA IN AULASilvio Messinetti

COSENZA

Pensavano di riunirsi in assem-blea per discutere del dopo"Riforma Gelmini" e in vista

dello sciopero generale (e generaliz-zato) del 28 gennaio indetto dallaFiom. Come regalo per l'anno nuo-vo hanno trovato la porta sbarratadell'Aula Magna, la Digos al com-pleto e un plotone del reparto mobi-le di Cosenza. Il giro di vite controil movimento universitario conti-nua, dunque. Dopo i venti avvisi digaranzia per l'assedio al Senato del24 novembre, la stretta repressivadel Governo cinge anche Arcavaca-ta e l'Università della Calabria. Evi-dentemente il protagonismo delmovimento cosentino è temuto.Del resto, la mobilitazione a difesadell'Università pubblica è stata in-tensa in questi mesi nel capoluogobruzio. Blocco della didattica, occu-pazione di spazi pubblici (Palazzodel Rettorato, facoltà, Aula Magna)e culturali (il Teatro Rendano e nonsolo), flash-mob (sulla A3 e sullastatale 107), manifestazioni con nu-meri importanti. Insomma, una par-tecipazione di massa che qui non siricordava da tempo. Da silenziare,avranno pensato al Viminale e aViale Trastevere. Gli strali del movi-mento si rivolgono verso il Rettoredi Unical, Gianni Latorre «che haben pensato di posticipare il regalodi Natale a noi studenti impedendo-ci di svolgere un'assemblea già con-vocata da tempo. Comunque la pa-rata di polizia che ci ha accompa-gnato non ci spaventa anzi ci lusin-ga perchè dimostra più di ogni al-tra cosa la paura che attanaglia ilRettore che, arroccato nel suo uffi-cio, a meno di dieci metri dai suoistudenti, preferisce impartire ordi-ni telefonicamente, tramite i re-sponsabili di piazza anzichè aprirsial confronto». Dopo un breve presi-dio nel piazzale antistante l'AulaMagna, i 500 studenti cosentinihanno occupato per protestaun'aula secondaria dall'Ateneo. Do-ve l'assemblea si è regolarmente te-nuta. La ferita rimane comunque

aperta, «perchè impedire un'assem-blea, ostruire l'accesso ad uno spa-zio universitario, occupandolo conbarricate di celerini armati fino aidenti , è una misura che ci mostraancora quanto autoritari siano imetodi di gestione di questo ate-neo. Bisogna dire basta a questi at-ti di violenza , a questi soprusi, aqueste arbitrarie chiusure di spazie discussioni».

L'assemblea degli universitari co-sentini ha annunciato un percorsodi mobilitazione regionale verso il28 gennaio «per unire le lotte di tut-te le istanze sociali , operai me-talmeccanici , precari , studenti, mi-granti , comitati per i beni comuni,per riuscire a creare un cambiamen-to sociale e culturale reale». Fini-sce, così nel migliore dei modi, unagiornata di ordinaria sospensionedello stato di diritto . Con la poliziache de facto ha occupato un'univer-sità. Contro la Costituzione.

Volevano riunirsi in assemblea per discutere comeproseguire la battaglia contro la Gelmini. Hanno trovatol'Aula Magna sbarrata da Digos e poliziotti. $ accaduto ieriall'Università di Arcavacata. Nel mirino degli studenti ilrettore. L'incontro si è poi svolto in un'altra aula

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