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  • Arte Marinara - Lezione 12

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    CORSO DI ARTE MARINARA

    Lezione 12 (Aggiornamento ottobre 2004)

    3.3.4. Stile di vita dellequipaggio allormeggio

    Dopo le riflessioni della precedente lezione, torno a parlare dello stile di

    vita a bordo dellequipaggio, riferendomi specificamente alla situazione di

    imbarcazione allormeggio ed iniziando dallimbarco del nuovo adepto marinaro,

    che continuer ad indicare come tribolante.

    Il buon tribolante inizia a prepararsi prima

    dellimbarco, cominciando dal dimensionamento

    ottimale del bagaglio. Lo spazio a bordo sempre

    molto ristretto, quindi impone di portare al seguito

    un guardaroba ridotto allessenziale. Difficile dire

    cosa occorra per limbarco di una decina o

    quindicina di giorni, in occasione di una crocieretta

    estiva in cui sia previsto navigare per almeno la met

    della durata complessiva dellimbarco. Sicuramente

    anche in piena estate bisogna avere con s qualcosa

    di caldo da indossare: nelle navigazioni notturne vi

    sempre umido e fa freddo, in particolare se

    sopravvengono vento fresco e mare formato. Quindi

    non possono mancare un paio di pantaloni e un

    maglione di lana, accompagnati da una tuta sportiva

    di pile pesante per assicurare un cambio asciutto,

    nonch una giacca a vento ed un berrettuccio di lana o di pile. In genere le tute

    impermeabili, gli stivali impermeabili e la biancheria da letto (o i sacchi a pelo)

    sono gi disponibili a bordo: in caso contrario necessario aggiungerli al bagaglio.

    Poi occorrono un paio di magliette di cotone da navigazione, un paio di pantaloni

    lunghi e uno di pantaloni corti leggeri da navigazione.

    Costumi da bagno ne bastano due: uno indossato ed uno ad asciugare.

    Biancheria intima ridotta al minimo, un telo da mare grande utile anche per la

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    doccia e un asciugamano piccolo. Nel necessaire consiglio vivamente di inserire

    una crema di protezione solare, una crema antibiotica per tagli ed escoriazioni

    cutanee, un repellente anti zanzare, un lenitivo delle punture di insetti, alcuni

    cerottini protettivi per piccole ferite ed una confezione di salviette detergenti

    umide, utilissime per ligiene intima.

    Rammento al neofita che in mare destate il sole violento, per cui

    suggerisco di coprirsi durante le ore canicolari, pena terribili scottature e

    insolazioni. A bordo necessitano anche un copricapo leggero da sole (che non voli

    alla prima raffica di vento) e due paia di scarpe da barca con suola antisdrucciolo,

    morbida e chiara, per aver un ricambio sempre asciutto.

    Mi astengo, invece, dal dare alcuna indicazione sullabbigliamento da

    franchigia1, in particolare per le donne, ma mi appello solo alla sobriet marinara.

    La verifica di aver preparato un bagaglio idoneo semplicissima: tutto il

    corredo deve essere auspicabilmente contenuto nel classico sacco da marinaio, cio

    in un solo borsone floscio di facile stivaggio a bordo, che costituisce il miglior

    biglietto da visita di chi imbarca. La verifica finale avviene al rientro a casa dopo

    la fine della crocieretta, quando inevitabilmente ci si accorge che nel bagaglio era

    stata messa roba che non stata mai usata.

    Giunti a bordo,

    una volta sistemata la

    propria cuccetta e

    stivata con cura la

    propria roba, occorre

    familiarizzarsi con la

    barca che ci ospita,

    cominciando dal

    bagno! Verificare il

    funzionamento del

    water e dei rubinetti:

    apertura e chiusura delle valvole a scafo, manovra manuale o elettrica delle pompe

    dellacqua ecc. Fondamentale: non gettare n carta, n oggetti solidi nel water, ma

    1 Attivit del tempo libero in porto a terra

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    fare bei pacchettini da buttare nel sacchetto dei rifiuti. Poi andare nellangolo

    cottura per controllare il funzionamento del lavello e della cucina (valvole del gas

    interna ed esterna) e prendere conoscenza dei criteri di stivaggio di viveri e

    bevande nel frigorifero (se c) e in cambusa. Verificare, infine, lubicazione e il

    funzionamento del quadro elettrico e degli estintori.

    Quindi emergere in coperta per una boccata daria ed unaccurata

    ricognizione guidata dallo skipper armatore. Valga come memo questo lungo

    elenco di visite: cavi di ormeggio, verricello dellancora, messa in moto e arresto

    normale di emergenza del motore, manometri, amperometri, voltmetri, allarmi,

    pompe di esaurimento a mano ed elettriche, verricelli delle drizze2 e delle scotte3,

    manovre fisse4, manovre correnti5,

    regolazione del paterazzo6 e delle

    volanti7, stivaggio delle vele, dei

    parabordi, del serbatoio di miscela del

    tender, bocchettoni di imbarco di acqua

    e combustibile, ubicazione ed

    intercettazione delle bombole del gas,

    ubicazione dei salvagenti individuali,

    delle cinture di sicurezza, dei fuochi da

    segnalazione, della cassetta di pronto soccorso, ecc. Lobiettivo quello di rendersi

    autonomi nella vita di bordo ed essere in grado svolgere adeguatamente i propri

    compiti, senza chiedere continuamente allarmatore come, dove e perch.

    A questo punto il tribolante maturo per ricevere dal patron8 linvestitura del

    proprio ruolo di bordo allormeggio. Al primo imbarco bene che il nuovo

    membro dellequipaggio indichi le proprie attitudini ed aspirazioni, in modo che lo

    skipper gli assegni compiti graditi fra quelli utili su uno yacht: cuoco, nostromo,

    sguattero, cambusiere, navigatore, motorista, meccanico, elettricista, ecc.. Non

    2 Cavi per issare (alzare) le vele 3 Cavi per tesare le vele e farle portare (esercitare forza propulsiva) nel vento 4 Cavi fissi, generalmente in acciaio, che sorreggono lalberatura o rinforzano lattrezzatura 5 Cavi scorrevoli, generalmente in tessuto sintetico, per armare (alzare) e far portare le vele o regolare lattrezzatura 6 Manovra fissa (sartia) che sorregge lalbero e ne regola linclinazione e la flessione da poppa 7 Manovra corrente (sartia mobile), generalmente costituita da una parte scorrevole di cavo sintetico con carrucola ed una in cavo di acciaio fissata ad una estremit alla carrucola ed allaltra allalbero, utilizzate per sostenere lalbero e regolarne la flessione 8 Espressione della tradizione velica marinara per indicare larmatore comandante di una imbarcazione

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    sembri superfluo che, su una imbarcazione da

    diporto e per una crociera di una o due settimane,

    vengano assegnati specifici compiti ai tribolanti.

    Fino a quando fra lequipaggio regni larmonia,

    tutto fila liscio e tutti collaborano al buon

    andamento della vita giornaliera. Ma, non appena

    sorgano sia pur futili difficolt di convivenza,

    iniziano le insofferenze, i risentimenti, le

    astensioni e le accuse di inadempienza. Pertanto

    la chiarezza su quali siano i compiti di ciascuno,

    aiuta a responsabilizzarne gli individui e

    concorre ad assicurarne la buona esecuzione.

    Ancora qualche raccomandazione.

    Lordine essenziale a bordo. Mai lasciare roba in giro: lo spazio poco e la

    promiscuit molta: quindi bisogna che ogni cosa abbia un posto e sia tenuta al

    proprio posto. Non abbandonare in zone comuni asciugamani, indumenti, occhiali,

    creme da sole, libri, telefonini e quantaltro. Stendere ad asciugare i capi di corredo

    bagnati solo quando e dove li stende larmatore, comunque lontano dal timone e

    dalle manovre correnti9.

    Occorre rassettare10 di continuo lambiente in cui si vive, sopperendo anche,

    se necessario, al disordine altrui. La mattina rifare la cuccetta, rassettare e pulire la

    cabina, riporre nella stipetteria tutti gli indumenti e gli oggetti personali. E buona

    norma stabilire un turno giornaliero per il rassetto e la pulizia delle zone comuni,

    quali il quadrato e la coperta: la disponibilit di un aspirapolvere a batterie facilita

    enormemente la pulizia sottocoperta, asportando facilmente le mille particole che

    si accumulano negli angoli pi impensati: briciole, batuffoli di polvere, semi,

    sabbia, trucioli, ecc.. Il lavaggio della coperta in porto sia iniziato solo dopo aver

    effettuato unattenta verifica dellavvenuta chiusura di tutti gli obl, osteriggi,

    boccaporti e tambucci, onde evitare i purtroppo consueti allagamenti sottocoperta.

    Dopo aver utilizzato la cucina o il bagno, ricordarsi di pulire ed asciugare

    tutto per bene (ottimi a tal fine i rotoloni di carta da lavoro), riponendo al loro

    9 Cime e cavi correnti, usati per la manovra delle vele (scotte, drizze, sartie volanti, ecc.) 10 Pulire e mettere in ordine

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    posto nella stipetteria le stoviglie e quanto si adoperato. Non c nulla di pi

    irritante che essere costretti ad utilizzare un bagno lasciato sporco dal precedente

    utente o trovare la cucina non rigovernata dovendo farsi un caff o cucinare.

    Lacqua e lenergia elettrica a bordo sono elementi preziosi, in porto e

    soprattutto alla fonda o in navigazione, anche se lo yacht sia dotato di generatore,

    convertitore e dissalatore: questi magnifici ausiliari sono utilissimi, ma di

    complessa manutenzione e, in genere, di modesta affidabilit. Ricordarsi che, se

    non si collegati alla colonnina della banchina con manichetta e cavo di

    alimentazione elettrica, il ripristino delle scorte di acqua e la ricarica delle batterie

    non sempre possibile, per limitazioni di varia natura allimpiego degli ausiliari,

    quali bassi fondali, acque inquinate, rumorosit delle apparecchiature, emissione di

    gas di scarico, ecc.

    Pertanto adottare sempre molta parsimonia nelluso, limitandolo al

    necessario: non lasciare scorrere lacqua, ridurre al minimo le abluzioni con la

    doccia, fare il primo risciacquo delle stoviglie con acqua di mare, spegnere le luci

    non necessarie e le utenze elettriche superflue. Un buon sistema per economizzare

    lacqua alla fonda o in navigazione, quello di staccare gli autoclavi elettrici ed

    utilizzare solo le pompe manuali, se la barca ne sia auspicabilmente dotata. Inoltre

    per fare la doccia, opportuno insaponarsi con sapone per acqua salata, sciacquarsi

    con acqua di mare ed impiegare per il risciacquo finale vesciche11 riempite di

    11 Otri o in genere serbatoi flosci di plastica

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    acqua dolce in porto ed appese ad una drizza per lutilizzazione in coperta alla

    fonda o in porto. In tal modo si percepisce direttamente quale sia il consumo del

    prezioso liquido. Rammento al lettore che, facendo vari bagni di mare al giorno,

    pi che sufficiente sciacquarsi con acqua dolce il solo viso dopo ogni bagno e fare

    ununica breve doccetta la sera, se proprio si ritenga indispensabile levarsi il sale di

    dosso.

    Stando allormeggio ove siano disponibili servizi igienici in banchina, bene

    fruire sempre di questi per i propri lavacri e per i bisogni corporali. Peraltro, ormai

    sono sempre pi numerosi anche in Italia i porti dove vietato scaricare i liquami

    nelle acque portuali o prossime alle coste, mentre la maggior parte dei nostri yachts

    non sono ancora dotati di bonze12.

    Allarrivo in porto, non appena

    messi i cavi in banchina, lo spettacolo

    pi odioso quello della gigionesca

    fuga dei gioiosi crocieristi verso il

    baretto pi vicino, per accomodarsi su

    unaccogliente poltrona a godersi una

    fresca bibita o un gelatone,

    raccontando a voce alta le proprie

    vere o presunte avventure di navigazione. Prima di abbandonare la nave, il

    tribolante deve ottenere il permesso dal patron, che spero bene, non lo dia fin

    quando, in funzione dei rispettivi ruoli, ciascuno non

    abbia provveduto a riordinare i parabordi, disarmare13

    le attrezzature di navigazione, mettere le cappe di porto,

    tendere il tendalino, armare14 la passerella, infilare

    negli stipetti le proprie (e le altrui) cose, rassettare la

    barca, rigovernare la cucina, rifornire il frigo e la

    cambusa di pronto impiego, stendere e collegare il cavo elettrico per la ricarica

    delle batterie, stendere la manichetta e rifornire lacqua, sbarcare e gettare nei

    12 Casse per la raccolta ed il trattamento chimico delle acque nere e grigie 13 Riporre 14 Mettere in opera

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    cassonetti la sicuramente copiosa rumenta15 accumulata durante le sia pur poche

    ore di navigazione.

    Tutto ci non pedanteria di un vecchio militar navale, ma costituisce vero

    stile di vita di un equipaggio con imbarcazione allormeggio.

    15 Immondizia