121 microsoft power point - ascolto attivo
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Transcript of 121 microsoft power point - ascolto attivo
LL’’Ascolto AttivoAscolto AttivoDott. Fausto Girone
“Se abbiamo due orecchie ed
una sola bocca significa che
dobbiamo ascoltare il doppio
di quanto parliamo”
ZENONE
La storia del giudice saggio La storia del giudice saggio
Furono portati di fronte ad un giudice saggio due
litiganti. Il giudice ascolta il primo litigante con
grande concentrazione e attenzione e gli
dice:”Hai ragione”: Poi ascolta il secondo e
“Hai ragione”, dice anche a lui. Si alza uno del
pubblico: “Eccellenza, non possono aver
ragione entrambi”. Il giudice ci pensa sopra un
attimo e poi, serafico. “Hai ragione anche tu!”
Ascolto Ascolto perchperché…é…..e il buon ascoltatoree il buon ascoltatore
� Scrivere individualmente 5 ragioni
per ascoltare. Poi divisi in gruppo
trovarne 10 per ogni gruppo e porle in
ordine di importanza
� Le caratteristiche del buon
ascoltatore? Trovarne in gruppo
almeno 5
Ascoltare: difficile quanto Ascoltare: difficile quanto
parlareparlare
� Deriva dalla parola Ascultare che significa sentire con delicatezza e cura
� Ascoltare: – Aver cura dell’altro
– Cercare la verità dell’altro
– Essere disposti a scoprire che non siamo nel vero
– Ascoltare qualcuno diverso da noi
– Aprirsi all’altro come atto di fiducia
I livelli di ascoltoI livelli di ascolto
DIALOGO INTERNO
INTERROMPERE
ASCOLTO CON FILTRO
ASCOLTO SELETTIVO
ASCOLTO ATTIVO
IGNORARE
E’ più importante ciò che so
Penso già a quello che dirò
Solo ciò che mi interessa
Giudizio e pregiudizio
Apertura al messaggio
Ascolto solo per dovere
Significa essere attenti e presenti,
riconoscere e rispondere, non
lasciarsi distrarre, fare attenzione
all’intera comunicazione di chi parla,
essere aperti al messaggio che
l’altro ci sta portando.
Ascolto AttivoAscolto Attivo
Comunicare l’ascolto
Ascoltare
L’ASCOLTO E’ UN PROCESSO A DUE VIE
PER QUESTO SI PARLA DI ASCOLTO ATTIVO
L’ascolto non può essere solamente passivo
La comprensione dell’altro richiede sollecitazioni, esplicitazioni, concessione di spazi
LL’’ascolto attivoascolto attivo
Nell’ascolto attivo si distinguono 5 tappe fondamentali:
1 Ascoltare il contenuto e fare domande di chiarimento
2 Capire le finalità della comunicazione (non interpretare)
3 Valutare la Comunicazione non verbale dell’interlocutore
4 Controllare la propria c.n.v e i propri filtri
5 Ascoltare con partecipazione e senza giudicare
� Uso congruo e efficace della
comunicazione verbale e non
verbale
� Uso di domande
(chiuse/aperte)
� Uso di tecniche specifiche:
parafrasare, rispecchiare,
chiarire, riassumere
� Messaggio in prima persona
� Uso empatia
EMPATIA
Per entrare in sintonia relazionale con l’altro èimportante:
COMUNICARE
CON EMPATIA
COMUNICARE
EMPATIA
Mettersi nei panni dell’altro
per sentire:
� le parole che dice
� le emozioni che prova
Comunicare all’altro la propria
attenzione attraverso:
� atteggiamento aperto
� messaggi di conferma
DOMANDE
“APERTE”
DOMANDE DI
ALLARGAMENTO
RACCOLTA DATIIMPRECISIONI
DOMANDE DI
SPECIFICAZIONEDOMANDE DI
APPROFONDIMENTO
DOMANDE “CHIUSE”
e APERTE
Domande chiuse e aperteDomande chiuse e aperte
� Domande chiuse
– Suggeriscono risposte secche (Si/N0)
– Costringono a rispondere con poca
partecipazione, non facilitano la
comunicazione e la raccolta di
informazioni
� Domande aperte
– favoriscono risposte continue e lunghe e
stimolano il destinatario a fornire più
informazioni
Domande in sequenzaDomande in sequenza� A Imbuto: prevede da domande generali a domande
specifiche:
– Che cosa fai la sera? Che cosa fai la sera del sabato?
Che cosa hai fatto sabato sera?
� A Piramide o imbuto rovesciato (in senso inverso da
domande specifiche a domande più generali)
– Offre maggiori occasioni di ampliare il discorso,
permettendo all’interlocutore di rispondere più
liberamente e in modo personale
� A Tunnel: utilizzato per la raccolta di informazioni di base
(domande chiuse tutte della stessa ampiezza.
– Es. dove sei nato?; Quanti anni hai? Dove abiti? Che
lavoro fai?)
� Erratico: alterna domande aperte a domande chiuse
Ascolto Attivo:Ascolto Attivo:parafrasareparafrasare
� Riassumere con parole vostre quanto vi èappena stato detto…
– Crea empatia e favorisce la relazionecon l’altro, in quanto dimostra che avete ascoltato e compreso
– Aiuta a chiarire il contenuto di quanto comunicato
� Esempio: “mi sta dicendo che…?”
Oppure “Lei sostiene che…”
Ascolto attivo:Ascolto attivo:rispecchiarerispecchiare
� Ripetere in forma interrogativa l’ultima parola o frase del soggetto
– Fornisce un feedback sull’esattezza
– Sollecita ulteriori informazioni senza influenzarne la direzione
� Questa tecnica del rispecchiare…
– Dimostra che state ascoltando
– Induce l’altro a continuare nella comunicazione
Ascolto attivo:Ascolto attivo:chiarire e riassumerechiarire e riassumere
Chiarire: si chiede conferma del messaggio inviato: “ Intende dire che? ”…
Riassumere: ricapitolare quanto detto dal soggetto, la sua storia.. le sue sensazioni
Es. “ Bene, quello che mi ha detto finora è…dunque lei si sente? Ho capito bene?
Ascolto attivo: Ascolto attivo: i messaggi i messaggi in prima personain prima persona
� Consentono di far sapere al soggetto come ci fa sentire, il motivo per cui ci sentiamo così…
– Quando lei (comportamento)
– Mi sento (l’emozione che sentite)
– Perché (motivo)
� Esempio: – “Quando lei urla con me, mi sento frustato perché questo mi impedisce di continuare ad ascoltarla”
Messaggio in prima personaMessaggio in prima persona� In genere, si ritiene che l’interlocutore che venga messo al corrente dell’impatto negativo prodotto sull’altro dalle sue azioni sia in qualche modo indotto a cambiare strategia
� “Quando intervieni così spesso (descrizione non valutativa del comportamento), mi sento a disagio (espressione del sentimento), perché non ho spazio alcuno per esprimere le mie idee (indicazione degli effetti).
Messaggio in prima personaMessaggio in prima persona
� “ Il fatto che Lei mi interrompa
spesso quando parlo (descrizione
non valutativa del
comportamento), mi irrita
(espressione del sentimento)
perché mi fa dimenticare alcune cose
che volevo dirle a proposito di…
(indicazione degli effetti).
Caratteristiche del Messaggio IO Caratteristiche del Messaggio IO
� Usando il messaggio Io si riconosce che:
� Si ha una certa responsabilità delle proprie emozioni e reazioni
� Che non è solo una reazione inevitabile al comportamento dell’altro
� Che gli altri avrebbero potuto reagire in modo diverso
� Inoltre il messaggio Io è assertivo in quanto è:
– Diretto. Frasi come:“ Molti pensano che”, oppure: “ Non ènormale che tu ti comporti così”, ecc.? Non esprimono uno stile assertivo
– Quindi le frasi: “Molti pensano che” si trasforma in “Io penso che”, e “Non è normale che … “ diventa: “ Non sono d’accordo col tuo modo di comportarti”.
Esercizi sullEsercizi sull’’Ascolto: la parafrasiAscolto: la parafrasi� Partecipanti divisi in tre – A parla, B ascolta, C osserva
A e B.
1. A esprime un breve messaggio. Racconta in due
minuti qualcosa che pensa di saper fare bene:.. B e C
ascoltano senza intervenire.
2. B ripete il messaggio iniziando la frase con: “Mi stai
dicendo che”? Oppure “Ti ho sentito dire che?”
Focalizzarsi sul contenuto. Non interpretare.
3. A commenta le sue impressioni sul contenuto
parafrasato dal collega B
4. C comunica a B (che ha usato la parafrasi) le sue
osservazioni, facendo attenzione a non giudicare il
collega ma cercando di aiutarlo.
5. Scambiarsi i ruoli
Esercizi sullEsercizi sull’’Ascolto: verbalizzare le emozioniAscolto: verbalizzare le emozioni
� Partecipanti divisi in tre – A parla, B ascolta, C osserva A e B.
1. A esprime un breve messaggio. Racconta in cinque minuti
una sua difficoltà sul lavoro o in famiglia. Nel racconto A
cerca di usare predicati verbali come sentire, provare,
sperare, desiderare, temere. B e C ascoltano senza
intervenire.
2. B cerca di sintetizzare il messaggio di A focalizzandosi
sull’emozioni di A. Può usare la seguente frase: “Bene, quello che mi hai detto finora è… dunque in questa situazione tu ti senti……..? Ho capito bene?
3. A commenta le sue impressioni sul contenuto espresso dal
collega B.
4. C comunica a B le sue osservazioni, facendo attenzione a
non giudicare il collega ma cercando di aiutarlo.
5. Scambiarsi i ruoli
Gli elementi cruciali Gli elementi cruciali
in una conversazione in una conversazione
� I turni di parola
� Il tema trattato
� Un atteggiamento di reciprocità e democraticità nella conversazione
Cosa osservare durante il Cosa osservare durante il rolerole--
playingplaying� Sui turni
– Come vengono offerti e presi
– Chi sta parlando ha un atteggiamento:
– Predatorio (parla solo lui, non offre, ne consente, nessuno spazio a nessun altro
– Spartitorio (decide lui chi sono gli interlocutori e chi no) – Di reciprocità
� Sul tema– Chi riesce a imporre (far accogliere l’argomento che
propone e chi no)
– Cosa succede quando uno degli interlocutori cerca di introdurre un nuovo argomento
� Sull’uso dell’ascolto attivo e dei messaggi in prima persona