12 ottobre 2008 ATL - webdiocesi.chiesacattolica.it · le cure palliative e 2000 per la lotta...

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Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 [email protected] Notiziario locale Direttore responsabile Alberto Migone Vicedirettore: Andrea Fagioli Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983 12 ottobre 2008 ATL L’ora del risanamento DI GIAMPAOLO DONATI ATL? Un’azienda sana. Parola del suo presidente Alfredo Fontana che, dopo una lunga esperienza politica e amministrativa, è approdato da poco più di un anno ai vertici di una delle imprese pubbliche più discusse e tormentate della nostra città. «Quando mi proposero di diventare presidente dell’Azienda Trasporti Livornese - racconta Fontana - molti amici e colleghi mi sconsigliarono di accettare, perché il compito sembrava fra i più ingrati. Invece, a dispetto di tutto,devo dire che fin da subito mi sono trovato davanti una azienda sana e piena di potenzialità. Che quest’anno, per la prima volta, ha avuto da gennaio a luglio un bilancio in utile per circa 160.000 euro». L’ATL in utile, questa sì che è una notizia. Significa che sono aumentati i passeggeri? «Per lo meno sono aumentati quelli che pagano. Per la prima volta dal 1993, abbiamo avuto un incremento per 350.000 euro di ricavi dalla vendita di biglietti. Questo grazie ad una collaborazione con le forze dell’ordine che è nata soprattutto con lo scopo di garantire la sicurezza a bordo. Prima i "portoghesi" sapevano di poterla fare franca fornendo false generalità ai controllori, dato che il nostro personale non ha la facoltà di chiedere i documenti. Adesso, nel caso in cui un passeggero si rifiuti di mostrare carta di identità, i nostri addetti possono chiedere l’intervento degli agenti in borghese che si trovano sul bus». Sull’attivo però avranno sicuramente inciso anche le L recenti riduzioni di personale: meno personale, quindi meno servizi…… «Assolutamente no, i tagli hanno riguardato soprattutto tagli al personale amministrativo, o esuberi già programmati da tempo, che non incideranno quindi sul numero delle corse». Essere in utile è un bel passo avanti, ma rimane il fatto che nell’immaginario dei livornesi ATL non gode di buona reputazione: avete in mente iniziative che possano in qualche modo rilanciare l’immagine dell’azienda? «Quello che mi ha colpito, quando entrai qui, è la grande attenzione al sociale da parte dei lavoratori, cosa che non è così comune in altre realtà: un grande patrimonio di tradizione dell’azienda che deve essere valorizzato. Da questo punto di vista, iniziative benefiche come quella organizzata recentemente per il centenario della funicolare di Montenero (cfr. articolo in questa pagina, ndr). Si è trattato di un grande successo e anche il Vescovo, che ha partecipato all’iniziativa, è rimasto molto sorpreso e contento; iniziative del genere contribuiscono senza dubbio al miglioramento dell’immagine dell’azienda proprio a partire da quella attenzione al sociale che appartiene al suo DNA». Per rilanciare l’immagine pensate anche ad iniziative promozionali, come quella realizzata di recente all’Ipercoop di offrire titoli di viaggio a prezzi scontati? «Quello è stato un caso eccezionale, che è stato reso possibile grazie a un contributo di Ipercoop Tirreno. Comunque anche in quel caso è stato un grande successo, in poche ore gli abbonamenti disponibili sono andati esauriti». Presidente, bisogna però dire che, al di là dei luoghi comuni e dei problemi di immagine, inefficienze e disservizi esistono realmente in ATL: se lei dovesse cambiare qualcosa dall’oggi al domani, quale sarebbe la prima cosa a cui penserebbe? «ATL, ripeto, è una azienda sana e lo sono anche i suoi lavoratori: certo, possono esserci alcuni casi isolati, e il problema semmai è che un solo autista, per dire così, "maleducato", che guida un autobus con 50 persone a bordo, trasmette a quelle 50 un’immagine più negativa di tutti gli altri che fanno il proprio dovere. Ricordiamo comunque che i servizi sono monitorati secondo criteri standardizzati stabiliti dalla Regione, e che al mancato raggiungimento di questi scattano automaticamente delle sanzioni a carico dell’azienda. Alcuni risultati li abbiamo già ottenuti, ad esempio quest’anno abbiamo ridotto della metà le corse dei bus saltate rispetto all’anno precedente; e poi stiamo lavorando, ovviamente in accordo con il Comune e le altre amministrazioni locali, ad una riorganizzazione delle linee e della viabilità in modo da venire maggiormente incontro alle esigenze dei cittadini». Ci sta preannunciando una rivoluzione come quella del 1987, quando fu introdotto il famoso «piano del traffico»? «Ricordo bene quando fu realizzata quell’esperienza, dato che all’epoca io ero assessore al Comune. Quel piano del traffico era stato frutto di anni di lavoro. Adesso, dopo 20 anni, la città è cambiata, e infatti stiamo lavorando a cambiamenti più significativi. Nel frattempo però è possibile portare da subito dei miglioramenti al servizio con interventi meno invasivi, ad esempio attraverso l’introduzione di corsie preferenziali per i bus, o l’adozione di semafori che diano la precedenza ai mezzi pubblici». Un’ultima domanda, Presidente: i servizi pubblici saranno oggi sempre più affidati a gare di appalto: vi fa paura l’arrivo della concorrenza? «La concorrenza esiste già oggi, come pure il sistema delle gare, e ATL gestisce il servizio di trasporto proprio perché ha vinto una gara. Ricordo, fra l’altro, che ormai da anni ATL non è più una municipalizzata, ma una Spa a capitale prevalentemente, ma non esclusivamente pubblico. Il problema di ATL, come quello di altre aziende di trasporto pubblico è spesso la piccola dimensione, che fa lievitare i costi di gestione e la rende poco competitiva. Per questo motivo alcune aziende di trasporto toscane si sono consorziate già da tempo nella Compagnia Toscana Trasporti, una srl nata proprio con lo scopo di ottimizzare i costi ed essere competitivi all’arrivo dei grandi gruppi stranieri». a funicolare di Montenero ha festeggiato il suo primo secolo di vita. I festeggiamenti organizzati per l’evento hanno avuto grande successo, e sono stati organizzati dall’ATL- che ha in gestione il servizio- con spettacoli teatrali sugli stessi vagoni del mezzo, fuochi d’artificio e, soprattutto, un concerto organizzato all’interno del Santuario che ha permesso fra l’altro di raccogliere 5000 euro per le cure palliative e 2000 per la lotta contro la fibrosi cistica. Aperta nel 1908 per collegare il colle di Montenero alla città, è stata completamente ristrutturata nel 1999, ed è, ad oggi, l’unica in Europa a funzionare con energia fotovoltaica. Ha una capacità di utenza di 600 persone l’ora, e trasporta ogni anno 250.000 persone, soprattutto pellegrini in visita al Santuario della Madonna. Attualmente l’ATL che, come abbiamo ricordato, gestisce il servizio della funicolare, ha in mente importanti piani di sviluppo: in particolare, l’accordo con alcuni tour operators che organizzano pellegrinaggi, che dovrebbero servirsi proprio della funicolare per far arrivare i viaggiatori al Santuario. L Cento candeline per la funicolare Raccolti 5000 Euro per le cure palliative Intervista ad Alfredo Fontana,presidente dell’Azienda Trasporti Livornese Il responsabile dell’ATL parla dell’azienda livornese come di un’attività sana, ricca di potenzialità e piena di idee per il futuro. In progetto ci sono corsie preferenziali e semafori speciali per i mezzi pubblici Domenica 12 ottobre a S. Agostino IL CALENDARIO DELLE INIZIATIVE DI AC Azione Cattolica livornese ha programmato la presenta- zione del calendario delle ini- ziative diocesane programmate per l’anno pastorale appena co- minciato: lo farà nel corso di un incontro aperto a tutti i soci che si terrà DOMENICA 12 OTTOBRE ALLE 18.30, PRESSO IL SALONE PARROCCHIALE DELLA CHIESA DI S. AGOSTINO, in piazza Aldo Mo- ro. Nel corso della serata sarà proiettato un interessante film documentario prodotto dal cen- tro nazionale sui 140 anni di storia dell’associazione. Per ul- teriori informazioni è possibile consultare il sito dell’associzio- ne diocesana www.aclivorno.it. L

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Via del Seminario, 6157122 Livornotel. e fax0586/210217

[email protected]

Notiziario locale Direttore responsabileAlberto MigoneVicedirettore: Andrea Fagioli

Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

12 ottobre 2008

ATLL’ora del risanamento

DI GIAMPAOLO DONATI

ATL? Un’aziendasana. Parola del suopresidente AlfredoFontana che, dopo

una lunga esperienza politicae amministrativa, èapprodato da poco più di unanno ai vertici di una delleimprese pubbliche piùdiscusse e tormentate dellanostra città. «Quando miproposero di diventarepresidente dell’AziendaTrasporti Livornese - raccontaFontana - molti amici ecolleghi mi sconsigliarono diaccettare, perché il compitosembrava fra i più ingrati.Invece, a dispetto ditutto,devo dire che fin dasubito mi sono trovatodavanti una azienda sana epiena di potenzialità. Chequest’anno, per la primavolta, ha avuto da gennaio aluglio un bilancio in utile percirca 160.000 euro».L’ATL in utile, questa sì che èuna notizia. Significa chesono aumentati i passeggeri?«Per lo meno sono aumentatiquelli che pagano. Per laprima volta dal 1993,abbiamo avuto unincremento per 350.000 eurodi ricavi dalla vendita dibiglietti. Questo grazie aduna collaborazione con leforze dell’ordine che è natasoprattutto con lo scopo digarantire la sicurezza a bordo.Prima i "portoghesi"sapevano di poterla farefranca fornendo falsegeneralità ai controllori, datoche il nostro personale nonha la facoltà di chiedere idocumenti. Adesso, nel casoin cui un passeggero si rifiutidi mostrare carta di identità, inostri addetti possonochiedere l’intervento degliagenti in borghese che sitrovano sul bus».Sull’attivo però avrannosicuramente inciso anche le

’Lrecenti riduzioni dipersonale: meno personale,quindi meno servizi……«Assolutamente no, i taglihanno riguardato soprattuttotagli al personaleamministrativo, o esuberi giàprogrammati da tempo, chenon incideranno quindi sulnumero delle corse».Essere in utile è un bel passoavanti, ma rimane il fatto chenell’immaginario deilivornesi ATL non gode dibuona reputazione: avete inmente iniziative che possanoin qualche modo rilanciarel’immagine dell’azienda?«Quello che mi ha colpito,quando entrai qui, è lagrande attenzione al socialeda parte dei lavoratori, cosache non è così comune inaltre realtà: un grandepatrimonio di tradizionedell’azienda che deve esserevalorizzato. Da questo puntodi vista, iniziative benefichecome quella organizzatarecentemente per ilcentenario della funicolare diMontenero (cfr. articolo inquesta pagina, ndr). Si ètrattato di un grande successoe anche il Vescovo, che hapartecipato all’iniziativa, èrimasto molto sorpreso econtento; iniziative delgenere contribuiscono senzadubbio al miglioramentodell’immagine dell’aziendaproprio a partire da quellaattenzione al sociale cheappartiene al suo DNA».Per rilanciare l’immaginepensate anche ad iniziativepromozionali, come quellarealizzata di recente

all’Ipercoop di offrire titoli diviaggio a prezzi scontati?«Quello è stato un casoeccezionale, che è stato resopossibile grazie a uncontributo di IpercoopTirreno. Comunque anche inquel caso è stato un grandesuccesso, in poche ore gliabbonamenti disponibilisono andati esauriti».Presidente, bisogna però direche, al di là dei luoghi comunie dei problemi di immagine,inefficienze e disserviziesistono realmente in ATL: selei dovesse cambiare qualcosadall’oggi al domani, qualesarebbe la prima cosa a cuipenserebbe?«ATL, ripeto, è una aziendasana e lo sono anche i suoilavoratori: certo, possonoesserci alcuni casi isolati, e ilproblema semmai è che unsolo autista, per dire così,"maleducato", che guida unautobus con 50 persone abordo, trasmette a quelle 50un’immagine più negativa ditutti gli altri che fanno ilproprio dovere. Ricordiamocomunque che i servizi sonomonitorati secondo criteristandardizzati stabiliti dallaRegione, e che al mancatoraggiungimento di questiscattano automaticamentedelle sanzioni a caricodell’azienda. Alcuni risultatili abbiamo già ottenuti, adesempio quest’anno abbiamoridotto della metà le corse deibus saltate rispetto all’annoprecedente; e poi stiamolavorando, ovviamente inaccordo con il Comune e lealtre amministrazioni locali,ad una riorganizzazione delle

linee e della viabilità inmodo da veniremaggiormente incontro alleesigenze dei cittadini».Ci sta preannunciando unarivoluzione come quella del1987, quando fu introdotto ilfamoso «piano del traffico»?«Ricordo bene quando furealizzata quell’esperienza,dato che all’epoca io eroassessore al Comune. Quelpiano del traffico era statofrutto di anni di lavoro.Adesso, dopo 20 anni, la cittàè cambiata, e infatti stiamolavorando a cambiamenti piùsignificativi. Nel frattempoperò è possibile portare dasubito dei miglioramenti alservizio con interventi menoinvasivi, ad esempioattraverso l’introduzione dicorsie preferenziali per i bus,o l’adozione di semafori chediano la precedenza ai mezzipubblici».Un’ultima domanda,Presidente: i servizi pubblicisaranno oggi sempre piùaffidati a gare di appalto: vi fapaura l’arrivo dellaconcorrenza?«La concorrenza esiste giàoggi, come pure il sistemadelle gare, e ATL gestisce ilservizio di trasporto proprioperché ha vinto una gara.Ricordo, fra l’altro, che ormaida anni ATL non è più unamunicipalizzata, ma una Spaa capitale prevalentemente,ma non esclusivamentepubblico. Il problema di ATL,come quello di altre aziendedi trasporto pubblico è spessola piccola dimensione, che falievitare i costi di gestione ela rende poco competitiva.Per questo motivo alcuneaziende di trasporto toscanesi sono consorziate già datempo nella CompagniaToscana Trasporti, una srlnata proprio con lo scopo diottimizzare i costi ed esserecompetitivi all’arrivo deigrandi gruppi stranieri».

a funicolare di Montenero ha festeggiato il suoprimo secolo di vita. I festeggiamenti organizzati

per l’evento hanno avuto grande successo, e sonostati organizzati dall’ATL- che ha in gestione ilservizio- con spettacoli teatrali sugli stessi vagonidel mezzo, fuochi d’artificio e, soprattutto, unconcerto organizzato all’interno del Santuario cheha permesso fra l’altro di raccogliere 5000 euro perle cure palliative e 2000 per la lotta contro la fibrosicistica.Aperta nel 1908 per collegare il colle diMontenero alla città, è stata completamenteristrutturata nel 1999, ed è, ad oggi, l’unica inEuropa a funzionare con energia fotovoltaica. Hauna capacità di utenza di 600 persone l’ora, etrasporta ogni anno 250.000 persone, soprattuttopellegrini in visita al Santuario della Madonna.Attualmente l’ATL che, come abbiamo ricordato,gestisce il servizio della funicolare, ha in menteimportanti piani di sviluppo: in particolare,l’accordo con alcuni tour operators cheorganizzano pellegrinaggi, che dovrebbero servirsiproprio della funicolare per far arrivare i viaggiatorial Santuario.

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Cento candelineper la funicolareRaccolti 5000 Euro per le cure palliative

Intervista ad Alfredo Fontana, presidente dell’Azienda Trasporti Livornese

Il responsabile dell’ATL parla dell’aziendalivornese come di un’attività sana, riccadi potenzialità e piena di idee per il futuro.In progetto ci sono corsie preferenziali esemafori speciali per i mezzi pubblici

Domenica 12 ottobre a S. Agostino

IL CALENDARIODELLE INIZIATIVE DI AC

Azione Cattolica livorneseha programmato la presenta-

zione del calendario delle ini-ziative diocesane programmateper l’anno pastorale appena co-minciato: lo farà nel corso di unincontro aperto a tutti i soci chesi terrà DOMENICA 12 OTTOBREALLE 18.30, PRESSO IL SALONEPARROCCHIALE DELLA CHIESA DI

S. AGOSTINO, in piazza Aldo Mo-ro.Nel corso della serata saràproiettato un interessante filmdocumentario prodotto dal cen-tro nazionale sui 140 anni distoria dell’associazione. Per ul-teriori informazioni è possibileconsultare il sito dell’associzio-ne diocesana www.aclivorno.it.

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI12 ottobre 2008II

Presentato il libro di monsignor Giusti: «La via italiana alla catechesi familiare»

Educare alla fede in famigliaDI BENEDETTA AGRETTI

ggi esisteun’emergenzaeducativa, cherende le

famiglie più attenteall’educazione dei figli,perché il problemaprincipale non consistetanto nel crescere dei figliagnostici, quanto nelcrescerli sani. Su questaconvinzione è nato illibro di monsignorSimone Giusti, «La viaitaliana alla catechesifamiliare», una sorta dimanuale per l’uso chemira a coinvolgere in uncammino di fede nonsolo i figli, ma anche leloro famiglie.Introdotto da suorBeatrice Salvioni,responsabile dell’ufficiostampa delle Paoline diRoma e dalla giornalistaChiara Domenici, ilPastore della Chiesalivornese ha esposto inmodo vivace i motivi chel’hanno portato a scriverequesto libro e i suoiprincipali contenuti.Bisogna lavorare insieme,creando i presupposti perfar interagire i genitori inmaniera positiva ed attivanell’educazione dei lororagazzi, inserendoli cosìin un orizzonte educativoche porti allapromozione umanaattraverso la riscopertadei valori fondamentali.Monsignor Giustianalizza lucidamente lecause del perchè questotipo di catechesi non siaancora affermato in Italia.In primo luogo, il nostro

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è un Paese che fa fatica acambiare, per cui è moltopiù facile nascondersidietro un’aura di saggezzaimperniata sui vecchimetodi, piuttosto cheaffrontare nuove sfide.Successivamente bisognavincere la ritrosia deigenitori a partecipare agliincontri previsti. Perquesto nel libro siconsiglia ai parroci dinon partire a spronbattuto, con miriadid’iniziative cherischierebbero di farscappare le persone. Laparola chiave ègradualità, il principiocardine consiste nel«convincere» e non nel«vincere», nell’utilizzarecioè la persuasionepiuttosto che l’autorità.All’atto pratico, si devequindi fare un primopasso conoscendo lepersone, la loro vita e i

loro problemi,successivamente proporreincontri di preghiera, inun ambiente accoglientee rilassante, che crei lecondizioni per farsitoccare il cuore da Dio.Solo allora, quando lapreghiera ha raggiunto lasua pienezza, si possonocoinvolgere ragazzi egenitori a vivereattivamente la carità,aiutando categorie dipersone emarginate e conproblemi, come disabili,immigrati, ecc.Un ruolo chiave èovviamente quello delcatechista. Ad oggi icatechisti in Italia sono330.000: un esercito dilaici di buona volontà,preparati a diffondere ilVangelo e questo è undato confortante, in untempo come il nostro incui si vive «l’evidenzadell’assenza di Dio», per

dirla con le parole delcardinal Martini. Proprioper questo si avverte lapressante esigenza di farpercepire Dio, attraversosituazioni ed emozioniche risveglino gliarchetipi religiosi deiragazzi, in modo dafornire loro motivi validiper intraprendere uncammino di fede.Si parla quindi diesperienze simboliche eun esempio ce lo fornisce,tra il serio e il faceto,proprio il Vescovo.Durante la primadomenica di Avvento, ilsimbolo proposto èquello della veglia, e cosatraduce al meglio ilconcetto del vegliare? Mail caffè, naturalmente!Allora, con un po’ diinventiva, basta preparareuna moka da 24 einondare la chiesa colprofumo del caffè appenafatto: il risultato ègarantito!Gli obiettivi prefissati perla nostra diocesi sonodunque quelli direstituire alla famiglia ilprimato educativo,perché il Cristianesimoregge su di essa, e diapplicare questo modellodi catechesi partendo daibambini di II elementarefino ai ragazzi di IIImedia: si dovrà quindiperseguire la metacomune, pur concammini diversificati, chesi adattino alle esigenzedi ogni singolaparrocchia.Lo stesso monsignorGiusti visiterà nel mese dinovembre tutti i vicariati,incontrando i ragazzi e leloro famiglie, al fine dipromuoverepersonalmente questotipo di catechesi in cuicrede fermamente.

D’altronde la nostra cittàrappresenta, alla luce diun’attenta analisi delnostro Vescovo, un granlaboratorio, in anticiposui tempi per una serie didinamiche culturali,sociali e religiose. Eproprio nel tentativo dicapire la nostra realtà, alfine di trovare unlinguaggio comune,monsignor Giusti haavuto l’intuizione che loha portato a promuovereuna nuova pastoralemistagogica, vale a direuna pastorale che partadall’esperienzadell’amore di Dio.L’enciclica del SantoPadre «Deus caritas est»,non è solo un enciclica diapertura del pontificato,ma il suggerimento diuna nuova categoriaantropologica e teologicadi riferimento: quelladell’amore. Il misterocristiano deve esserequindi spiegato alla lucedell’amore, perché solol’amore salva.A questo punto ilriferimento a Jovanotti èinevitabile, e il Vescovonon si tira indietro,spiegando chiaramenteperché ha tirato in balloquesto cantante rap:perché è una persona cheha sempre avuto unafflato religioso e che hacomposto una canzoneper la figlia, intitolata«Salvami», nella qualedice chiaramente che solol’amore è in grado disalvare le persone. Questacanzone, che ha moltapresa tra i giovani, hafornito il puntod’appoggio per laspiegazione di unconcetto: il modello disviluppo, basatosull’accrescimento deibeni materiali èstoricamente fallito,perché non sono quelliche soddisfano l’uomo.Questo non significarinnegare le conquistefatte, che hanno portato aun certo benessere, maguardare in faccia larealtà, dove regnaun’inquietudinepalpabile perché la gente«vuol bene» ma non sapiù amare. Oggi esisteuna grande domandareligiosa e spirituale, chein ultima analisi è unadomanda d’amore: staalla chiesa evangelizzarein tal senso, tenendopresente che potrà farlosolo se ricalcherà unmodello apostolico, «chetutti siano una cosa solaaffinché il mondo creda».

LA STAGIONE DI PROSA AL TEATRO GOLDONI

Nomi importanti ed un cartellone per tutti i gustira già statapreannunciata, ma orasta per iniziare lastagione di prosa,

precisamente nell’ultimadecade di ottobre, organizzatadalla Fondazione TeatroGoldoni, che come hasottolineato il presidente,Marco Bertini «sta perconcludere un ciclo, ma ha giàin sé i germi del nuovo eanch’essa avrà la durata dicinque anni». Sarà un teatroche vuole essere «amico di tuttie aperto a tutti», ma allo stessoporgerà contenuti importantiche aiuteranno lo spettatore anon essere un soggetto passivo,bensì ricettivo e che rielabora,facendoli propri, i contenuti

Edelle opere messe in scena.Le direttrici fondamentali dipolitica culturale dellaFondazione Goldonimantengono il Progetto Pasolinisul senso e sul modo di fareteatro oggi dando così luogo adun cartellone particolarmentecalibrato ed attento a proporredalle più note compagnie digiro a quelle emergenti, daigeneri classici al teatro di parolae di narrazione e al cosiddettoteatro civile, dal teatro musicaleal musical, fino al teatroleggero.Il fitto cartellone di prosa, conundici titoli presenti incartellone per 21 seratecomplessive da ottobre adaprile 2009, vedrà alternarsi sul

palcoscenico attori comeAscanio Celestini in Scemo diguerra, Alessandro Gasmann in La parola ai giurati, AlessandroPreziosi in Amleto, Giuliana deSio in Il Laureato. Rilevante lospazio dedicato alla commediamusicale, al Teatro canzone edal musical con ChiaraNoschese, protagonista di unafrizzante commedia di Garineie Giovannini Il giorno dellatartaruga. Manuel Frattinitornerà al Goldoni dopo ilgrande successo della passatastagione con un musical RobinHood; Neri Marcorè presenteràuno spettacolo che racchiude lavita e l’opera di Giorgio Gaber Un certo Signor G.È questa una stagione che come

già accennato, insieme amomenti di evasione vuolecaratterizzarsi anche perl’impegno civile e sociale delteatro, da quello più classico, aquello più moderno dove itemi e le situazioni di grandeattualità, favoriscono momentidi riflessione e di ricordi.Accanto alla stagione di prosa,anticipiamo che sarannorappresentate tre commedie delTetro popolare di cui diamo ititoli: ’Ir ritorno del matto diGino Lena, La ribotta aMontinero di Beppe Orlandi eGigi Benigni, e Va’anze romanedi Giuseppe Pancaccini cheverranno presentate a partesuccessivamente.

Monica Cuzzocrea

Mercoledì 15 ottobrealle 16 presso la Scuolasecondaria «Michelangelo»

Le scuolededicatea don AngeliL’INAUGURAZIONE

decorrere dal prossimo anno scolasti-co 2008/2009 la nuova intitolazione

dell’Istituto Comprensivo “N. 1” ubicato inVia Delle Sorgenti n.39 – 57121 Livorno -sarà Don Roberto ANGELI» . Così il Decretodel dicembre 2007 del Dirigente dell’UfficioScolastico Provinciale di Livorno, RomanoGori, chiudeva l’iter burocratico iniziato colparere del Collegio dei Docenti e la deliberadel Consiglio d’Istituto dell’Istituto Com-prensivo trasmessa dal Dirigente, Dott. ssaMariani, con l’aggiunta del parere favorevoledella Prefettura e della Giunta Comunale.L’inaugurazione dell’Istituto Comprensivo«Don Roberto Angeli» avrà luogo mercoledì15 ottobre 2008 alle ore 16.00 presso laScuola Secondaria di 1° grado «Michelange-lo» in Via Dudley 3.Invitate le autorità religiose e civili, inse-gnanti e genitori, saranno i bambini i veriprotagonisti della cerimonia con canti,performance musicali e letture. Sarà proietta-to il video dell’alunna Giada Gallotta che ilmaggio scorso ha vinto il Concorso sulla fi-gura e l’opera di don Angeli organizzato dal-l’Ufficio diocesano per la Pastorale Scolasti-ca.

DON ANGELI EDUCATOREDon Roberto Angeli(1913-1978) è stato unadelle personalità più prestigiose della Chiesae della Resistenza livornesi ma anche uno deipiù fecondi assertori toscani dell’umanesimocristiano nella cultura locale e nazionale(collabora a riviste e periodici cattolici; si de-dica alla vita pastorale, scrive saggi e libri; èconferenziere riguardo ai temi della Resisten-za).Dopo un iniziale impegno politico (Movi-mento dei Cristiano Sociali) che prelude al-l’attività resistenziale e per il quale sarà inter-nato a Mauthausen, Gusen e Dachau si impe-gna nell’immediato dopoguerra ad una ope-ra sociale di grande portata: il CLA, ComitatoLivornese Assistenza (1948-1955). Ne fu l’i-deatore, il Presidente, l’anima, lo stimolo,l’organizzatore materiale e spirituale. Le tan-te attività e le molteplici iniziative, per cui fu-rono mobilitati uomini e donne di varia pro-venienza, formazione e professionalità dellanostra città, divennero un progetto evangeli-co di solidarietà sociale e di presenza cristia-na su territorio di grande avanguardia. Furo-no organizzati i Doposcuola (nelle zone piùdepresse della città, a cura del CIF), in barac-che e tende: 12 nel 1948-49 poi 90 (5.250bambini assistiti).La merenda è la cena.L’obiettivo è quello di ridare spessore all’effi-cienza educativa e ricreativa dunque si forni-scono attrezzature, grembiulini, materiale di-dattico a carico del C.L.A. e della generositàdei singoli. Si istituiscono campeggi per gliadolescenti (1350 assistiti); refezioni scola-stiche gratuite (Campiglia, Castagneto, Suve-reto, Sassetta, Bibbona e Riotorto); laborato-ri di economia domestica (nozioni di cucitoe taglio; 20 per 500 allieve; corsi per adulti dieducazione popolare (nella zona di Sciangai;una «scuola senza banchi»: nozioni di igiene,puericultura, cultura generale e sociale pergiovani superiori ai 14 anni di età, dei cetipiù disagiata: analfabeti o semianalfabeti,per ottenere la terza o la quinta elementare).In Livorno presso la Fortezza, Fiorentina, Sal-viano,Via G. Galilei); colonie per 600 bambi-ni(ad Antignano, nel 1946 e in provincia);Centri di Assistenza Sociale (in piazza Lava-gna, il Centro «Angelo Pirina» in FortezzaNuova, «Emilio Angeli» in Via Oberdan,«Stella Maris» in Via Paretti; il Centro «Mon-signor Piccioni» in Via Donnini); il Prevento-rio «Villa S. Maria Assunta» a CastelnuovoMisericordia per minori inviati dall’OperaNazionale per gli invalidi di Guerra, dall’O-pera Nazionale Orfani di Guerra, dall’Operanazionale per la Maternità e l’Infanzia, predi-sposti alla tbc o gracili, deboli, linfatici, ritar-dati nello sviluppo fisico o in particolari di-sagiate condizioni ambientali. Dal 1948 al1955: 129.388 bambini sono Casa famigliaante litteram. Fonda la Scuola Tipografica«Stella del Mare» come Istituto ProfessionaleConsorziale (2 sezioni: compositori ed im-pressori).Un’opera, quella di don Angeli, evangelizza-trice e di solidarietà sociale senza precedentinella storia contemporanea locale; una atten-zione ai bambini e alle giovani generazionidi grande insegnamento. L’intitolazione del-l’Istituto Comprensivo a don Roberto Angeliè dunque un riconoscimento significativo edi grande valenza educativa e culturale.

Enrica Talà, dir Uff Pastorale per la Scuola

A LIVORNO LA SEGRETARIA NAZIONALE DEL MOVIMENTO STUDENTI DI AC

DUE PASSI PER LA SCUOLAIl 15 e 16 ottobre alla Circoscrizione 4

n un periodo particolarmente caldo per la scuola, l’Azione Cattolica rilancia il suo mododi vivere questo ambiente attraverso l’iniziativa «Due passi per la scuola»: nei prossimi

giorni verrà a Livorno, su invito della Presidenza diocesana, la segretaria nazionale delMSAC (Movimento Studenti di Azione Cattolica), Saretta Marotta.La Marotta, che recentemente è intervenuta, a nome del Msac, presso la CommissioneCultura della Camera, a proposito del decreto Gelmini sulla Scuola, parteciperà a dueincontri livornesi il 15 e il 16 ottobre prossimi.Mercoledì 15 ottobre, alle 18 presso la Sala della Circoscrizione 4 in via Menasci, è inprogramma un incontro aperto a insegnanti, genitori e studenti sul tema: «Una scuolaper la persona». Oltre alla Marotta, interverranno un insegnante, Alessandro Ciucci, e ungenitore, Roberto Razzauti. Il giorno successivo, presso la sede diocesana dell’AzioneCattolica, in Via S. Andrea 71, Saretta Marotta incontra i giovani studenti sul tema: “Ascuola, non per caso”; sarà l’occasione per presentare l’esperienza del MovimentoStudenti anche a Livorno.Con questi due appuntamenti l’Azione Cattolica livornese – si legge in una nota dellaPresidenza diocesana - «intende promuovere un dialogo aperto a tutti su un ambientecruciale per le giovani generazioni e quindi per la costruzione della società civile didomani».

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Nella foto di Roberto Manera, le persone presenti all’iniziativa, tenutasi all’interno della libreria delle suorePaoline

LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI12 ottobre 2008 III

AGENDA DIOCESANAVENERDÌ 10 OTTOBRE- 9.00 il Vescovo è a Massa Marittima perla festa patronale- 18.00 nella cappella del vescovado il Ve-scovo celebra la Messa per gli studentidell’Istituto superiore Cecioni

SABATO 11 OTTOBRE- 15.00 chiesa S. Lucia convegno diocesa-no dei Catechisti e celebrazione del Man-dato- 18.30 il Vescovo celebra le Cresime nellaparrocchia SS. Annunziata dei Greci

DOMENICA 12 OTTOBRE- 11.00 il Vescovo celebra le Cresime nellaparrocchia S. Teresa a Rosignano Solvay- 15.00 il Vescovo celebra le Cresime nellaparrocchia Sacro Cuore (Salesiani)

MARTEDÌ 14 OTTOBRE- il Vescovo è alla Scuola di Teologia inter-diocesana a Camaiore.

MERCOLEDÌ 15 OTTOBRE- 9.00 il Vescovo è in visita alla Cooperati-va Lavoratori Costruzioni- 10.00 il Vescovo incontra i dirigenti sco-lastici delle scuole secondarie di I e II gra-do.- 16.00 il Vescovo partecipa all’inaugura-zione delle scuole del comprensorio n.1intitolate a don Angeli.- 18.00 alla chiesa del Sacro Cuore il Ve-scovo celebra la Messa insieme a p.Betan-court.

SABATO 18 OTTOBRE- 8.00 pellegrinaggio mensile al Santua-rio; 9.00 S. Messa.- 18.00 il Vescovo celebra la festa dellaMisericordia.- 21.30 in cattedrale Veglia di preghieraper le Missioni

DOMENICA 19 OTTOBRE- 11.00 il Vescovo è presente all’ingressodel nuovo parroco della parrocchia S.Ma-ria, Giulia e Francesco nella chiesa dellaMadonna- 15.00 il Vescovo celebra le Cresime nellaparrocchia Sacro Cuore (Salesiani)

Terra di tradizioni e contraddizioniLa parrocchia S. Seton pellegrina in Terra Santa

iamo stati in TerraSanta! Si, anchenoi!! La prima cosache colpisce è la

luce: il sole si riflette suun terreno roccioso,brullo e riarsorimandando riverberiabbacinanti. Il caldo,nonostante sia settembreinoltrato, è ancoraintenso. Il paesaggioscorre veloce oltre ifinestrini del pullmanmentre da Tel Avivprocediamo versoNazareth. Per molti dinoi è la prima volta inTerra Santa. Le città, comei luoghi della tradizione edel culto, sono il risultatodi un tessuto ediliziostratiforme composto sudemolizioni ericostruzioni che si sonoavvicendate nel tempo.Le case costruite sublocchi di pietra kurkar,(una pietra sedimentariadi colore giallo simile altufo) adagiate a ridossodei terreni scoscesi lefanno sembraredirettamente scavate nellaroccia. Il tutto è unasuperficie omogenea dipietra gialla intervallatada chiazze verdi deipalmeti. In questi luoghicomincia il nostropellegrinaggio.Abbiamo avuto ilprivilegio di avere comeguida don PiergiorgioPaolini, biblista, che havissuto alcuni anni inIsraele approfondendo lesue conoscenze storico-culturali ma ancheampliando i suoi studiteologici. Ilpellegrinaggio, attraversola lettura della Bibbia e lacelebrazione quotidianadell’Eucarestia, ha vistoquale punto focale la«riflessione suifondamenti della fedecon l’aiuto dei luoghinon solo testimonianzedi commemorazione ericordo ma di esperienzadel mistero che qui si è

Smanifestato e attenzionealla situazione presenteche questa terramartoriata ancora stavivendo». Da sempre territorioconteso tra arabipalestinesi ed ebreiisraeliani, lo stato diIsraele vive profondicontrasti e conflitti chesono tragicamenteall’ordine del giorno eche, quotidianamente,albergano i nostrinotiziari. In una societàche ha visto crollare murie che ha abbattuto tantebarriere culturali, è statoun colpo nello stomacovedere la cinta dicemento armato chesepara Gerusalemme daBetlemme. Raggiungere ilposto di lavoro o lascuola, per gli abitanti diqueste zone è un’impresaardua in quanto sidevono superare severicontrolli ai posti diblocco dove giovanissimisoldati con i mitraspianati effettuanoperquisizioni minuziosee restrittive.Ricalcando le orme delviaggio salvifico di Gesùverso Gerusalemme

abbiamo visitato Caifa(Haifa) ai piedi delMonte Carmelo, Cana diGalilea, Cafarnao eNazaret. Abbiamo fattotappa al Monte Tabor,luogo dellatrasfigurazione, a Betfagee a Betania e infine siamogiunti a Gerusalemme.Nella città vivono econvivono, non senzadifficoltà culture,religioni e modi di viveredifferenti. Per nonlasciarci invadere daldisorientamento cheinevitabilmente colpisceil turista/pellegrinoingenuo, don Paolini cipresenta un quadro dellacittà sotto il profilostorico, culturale, politicoe religioso. Abbiamo ripercorso leultime ore della vita diGesù. Ci siamoincamminati lungo la ViaDolorosa. Il percorsonon è propriamentecome ci si immagina. LaVia Dolorosa, infatti, oggiè attraversata dal Suk(mercato arabo). Non èfacile riuscire aconcentrarsi sullapassione della salita alCalvario di Gesù in

mezzo al frastuono, alleimmagini che corronoveloci, ai suoni, alturbinio di colori eprofumi che pervadono isensi. Anche Gesù haattraversato quella stradasentendosi stordito edisorientato, propriocome noi, oltre chesofferente per le ferite chegli erano state inflitte.Giunti al Santo Sepolcro,che raccoglie al suointerno il Golgota e illuogo della sepoltura diCristo, non si può nonrimanere profondamenteturbati. Questo luogonon ha niente di misticoné incita al raccoglimentoe alla preghiera.Innanzitutto è un’areadivisa, o meglio contesa,tra culti diversi. Vi siriuniscono cristianibizantini, armeni, copti ecattolici con i loro riti e leloro pratiche liturigiche.Inoltre, proprio perchéconteso, è indisfacimento. La stessaedicola, posta sopra lapietra dove fu adagiato ilcorpo di Cristo, è cinta dastrutture di metallo fatteerigere per evitarne ilcedimento strutturale. È

veramente un’impresaardua, riuscire a faresilenzio dentro eraccogliersi cercando dirivivere gli ultimi istantidi vita di Gesù, mandatoa morte, dei suoi incontridi quelle ore, della suacrocifissione, del suomodo di spirareperdonando. Ma infondo il sepolcrorispecchia esattamenteciò che siamo: esseriumani, imperfetti, checustodiamo un donopreziosissimo che nonriusciamo a portare allaluce perché schiacciatidalle preoccupazioni delmondo. Il pellegrinaggiosi conclude a Betlemmedove, alla luce della croce,tutto ha avuto inizio.Durante il peregrinare,nelle celebrazionieucaristiche abbiamopregato per i membridella parrocchia, per ifamiliari, gli amici, lepersone ammalate, isofferenti, i giovani, glianziani, i catechisti, lecoppie sposate e quelleprossime al matrimonio:il Signore sia salvezza perciascuno di noi.

Lara Bellagotti

Il corso di studi sarà destinato in particolare all’attività dei catechisti

I cambiamenti della Scuola di formazione teologicauello che sta per iniziare sarà un anno ditransizione per la Scuola di FormazioneTeologica Diocesana. Infatti, dopo alcunianni durante i quali l’identità della Scuolae del curricolo previsto per il

conseguimento dell’Attestato di riconoscimento sonorimasti ben definiti e consolidati, dall’anno scolastico2009/2010 qualcosa di sostanziale cambierà.Obiettivo del Vescovo è quello di ridurre da tre a dueanni il curricolo scolastico e privilegiare tra i suoidestinatari quei catechisti che, avendo già frequentatoil corso di formazione biennale programmatodall’Ufficio Catechistico Diocesano all’interno di ognisingolo vicariato, intendono conseguire una formazioneche li abiliti come “Didascaloi”. Con questo terminesaranno identificate quelle persone che dovrebberocurare successivamente all’interno di ogni realtàparrocchiale la formazione permanente per coloro cheintendono offrire il loro servizio alla Catechesi in

Qgenerale.Dal punto dei vista dei contenuti possiamo giàanticipare che a questo scopo si passerà dal curricoloattuale, che prevede soprattutto corsi tematici, ad unoimpostato con corsi di tipo tradizionale a caratteremonografico.Verrà perciò abolito fin da ora quello cheal momento è l’attuale primo anno e verràprogrammato un biennio con materie strettamenteconnesse tra loro.L’inizio dell’anno scolastico è previsto per lunedì 20ottobre con la Concelebrazione Eucaristicapresieduta dal Vescovo Simone alle ore 18.00presso la Cappella del Vescovado. A seguire nelsalone del chiostro ci sarà la consueta presentazionedei Docenti e dei corsi e la consegna degli Attestatiagli allievi che nel frattempo hanno completato ilcurricolo attuale.Considerata la particolarità dell’anno scolastico che staper iniziare, allo scopo di andare incontro a quanti

intendono semplicemente frequentare la Scuola perapprofondire aspetti fondamentali della propria Fede,sono in programma a partire dalla metà del mese dinovembre alcuni corsi liberi.La Teologia Spirituale, il Dialogo interreligioso, i variaspetti della Pastorale della Carità e uno studio su unadelle Lettere di S. Paolo (ancora da stabilire) sono gliargomenti individuati per un’utenza a più ampiorespiro.Come si vede alla fine abbiamo pensato di riempire ilvuoto lasciato dal primo anno con offerte formativemirate a toccare tematiche che finora non avevanotrovato spazio nel calendario della Scuola degli ultimianni.Alla fine l’appello è soprattutto ai parroci perché, comesempre, sappiano individuare e stimolare a questi studipersone che vogliano davvero crescere, ancheattraverso la formazione teologica, nella Fede in Gesù.

Franco Caccavale

avanti agli ordini francescani presenti in diocesi, il Vescovo hacelebrato in Cattedrale la festa di San Francesco; la sua

storia - ha detto - ci fa riflettere sul modo in cui dovrebbe esserevissuto il Vangelo e su come invece lo viviamo nella nostra vitaquotidiana.Francesco, ha proseguito, seguiva un’unica regola, quella dellasemplicità, perché non è lo studio o l’intelligenza a far scoprire imisteri di Dio ma lo Spirito e l’orazione.Accanto ad essa si trova sorella povertà; è lei che ci fa spogliaredi ogni bene, di ogni preoccupazione terrena per farci arrivare acapire che l’unica ricchezza che vale la pena di possedere è Cristoche è «bellezza, mansuetudine e tutta la nostra dolcezza».Queste parole di una preghiera del Santo, sottolineano che lacosa più importante è l’amore che si rivela in modo evidentenell’Eucarestia: «tutta l’umanità tremi e il cielo esulti quandosull’altare c’è Cristo», dice il Serafico padre.Ma noi oggi non riusciamo ed essere ricchi solo di Lui, come lo

era il frate e a mettere al centro del nostro agire gli altri senza ildesiderio di «essere consolato, ma di consolare», perché c’è piùgioia nel donare che nel ricevere. Non siamo capaci di andarefuori dagli schemi e baciare il lebbroso, il rifiutato dalla società,spesso non siamo neanche in grado di riconoscere chi esso sia.«Era un bambino nelle mani di Dio - ha concluso il vescovo, - chenon credeva di fare nulla di eccezionale nel voler vivere il Vangelofino in fondo, solo facendo quello che esso dice, con naturalezza.Invece ha cambiato la storia».Al termine della celebrazione, all’esterno del duomo, sono stateaccese per la prima volta le nuove luci che illuminano la chiesaall’esterno, sotto il portico e che ne evidenziano la bellezzaarchitettonica: «Questa nuova luce - ha detto il rettore dellacattedrale monsignor Razzauti - sia segno di apertura eaccoglienza: un messaggio dell’amore di Dio per tutti coloro chepasseranno vicino al duomo»

Giulia Sarti

DLa festa del patrono San Francesco in cattedrale

A Rosignano Marittimo

PADRE VERDELLIFESTEGGIA25 ANNIDI SACERDOZIO

omenica 12 ottobre la parrocchia S.Giovanni Battista e Ilario a Rosignano

Marittimo insieme alla Comunità SantoSpirito della quale è il fondatore, festeggiail 25° anno di ordinazione sacerdotale dipadre Rinaldo Verdelli.P. Rinaldo, esperto nuotatore e pescatoresubacqueo, a 30 anni fu chiamato dal Si-gnore a diventare «pescatore di uomini».Lasciato un lavoro in proprio sicuro e red-ditizio, chiesta la protezione di MariaSS.ma che ancheoggi l’accompa-gna, accettò l’av-ventura che il Si-gnore gli propone-va.Se ci si guarda in-dietro, in tuttiquesti anni si puòconstatare comefin dall’inizio delsuo cammino, pri-ma come frateCappuccino e poida responsabiledella ComunitàSanto Spirito, p.Rinaldo è stato un buon «pescatore» inquanto attraverso lui tanti fratelli e sorellehanno incontrato l’Amore di Dio. Questo siripete anche oggi: con quel suo aspetto unpo’ severo che nasconde la tenerezza delsuo cuore, p. Rinaldo – innamorato di Dio– riesce a far innamorare di Gesù le tantepersone che ricorrono a lui per essere aiuta-te a trovare la pace che stanno cercando eche solo Gesù può dare.Possiamo solo augurargli che il suo «amo-re» per Gesù cresca sempre più affinchépossa comunicarlo sempre più attorno a luie sempre più fratelli e sorelle arrivino a co-noscere il volto dell’Amore del Padre, no-stro Signore Gesù Cristo.Questo il programma della festa:- venerdì 10 ott. alle ore 21,15 veglia di pre-ghiera per ringraziare il Signore per il donodi p. Rinaldo e per le vocazioni sacerdotali.- domenica 12 ott. alle ore 11,00 s. Messasolenne presieduta da p. Rinaldo; dopo las. Messa pranzo in oratorio al quale tuttisono invitati.

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