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10.00. Santa Caterina da Siena. Il Dialogo della Divina Provvidenza. Capitolo 108. Tu mi hai amato. elevava la mente a guardare nella Verità eterna con l'occhio del suo intelletto, e, conosciuta la Verità, se ne innamorava e diceva:. Allora quell'anima, - PowerPoint PPT Presentation

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Santa Caterina da Siena

Il Dialogo della Divina ProvvidenzaCapitolo 108Tu mi hai amatoelevava la mente a guardare nella Verit eterna con l'occhio del suo intelletto, e, conosciuta la Verit, se ne innamorava e diceva:Allora quell'anima, come veramente inebriata, pareva fuori di s, ed essendo alienati i sensi dal suo corpo per l'unione di amore che aveva fatta col Creatore, O somma ed eterna bont di Dio, chi sono io miserabile, perch tu, sommo ed eterno Padre,

mi abbia manifestata la tua verit, gli occulti inganni del demonio, e l'inganno del proprio sentimento, che io e gli altri possiamo avere in questa vita di pellegrinaggio, affinch io non sia ingannata n dal demonio n da me medesima? L'amore, poich tu mi hai amato senza essere amato da me. Chi ti ha mosso? O fuoco d'amore,grazie,grazie,siano rese a te,Padre eterno.Io sono imperfetta, piena di tenebre; e tu, che sei la perfezione e la luce, hai mostrato a me la perfezione e la via lucida della dottrina dell'unigenito tuo Figliuolo.Io ero morta, e tu m'hai resuscitata; io ero inferma, e tu m'hai data la medicina; e non solo la medicina del Sangue, che tu desti a quell'infermo che il genere umano, per mezzo del tuo Figlio, ma mi hai data una medicina contro un'infermit occulta, che io non conoscevo. Mi hai insegnato di non dovere in nessun modo giudicare creatura alcuna,che sia dotata di ragione, e particolarmente i tuoi servi,sui quali spesse volte io, come cieca e inferma di questa infermit, davo giudizi, sotto specie e colore del tuo onore e della salute delle anime.Perci ti ringrazio, o somma ed eterna bont, che nel manifestarmi la tua verit, l'inganno del demonio e la nostra passione, mi hai fatto conoscere la mia infermit. che oggi sia posto il termine e il fine, in maniera tale che io non esca mai pi dalla tua dottrina, data a me dalla tua bont, e lo stesso sia fatto a chiunque la vorr seguire, poich senza di te nessuna cosa stata fatta.Io ti domando dunque, per grazia e misericordia, N domando per me sola, o Padre, ma per tutto quanto il mondo, e in particolare per il corpo mistico della santa Chiesa: che nei tuoi ministri riluca questa verit e dottrina, data da te, Verit eterna, a me miserabile.A te dunque ricorro, o Padre eterno. Te lo domando specialmente per tutti coloro che m'hai dato da amare con singolare amore, e che hai fatti una cosa sola con me. Essi saranno il mio refrigerio, per gloria e lode del tuo nome, vedendoli io correre per questa dolce e diritta via,schietti e morti a ogni loro volont e parere, senza alcun giudizio, scandalo o mormorazione del loro prossimo.

E ti prego,o dolcissimo amore,che nessuno di essi mi siatolto di mano dal demonio infernale,cosicch in ultimo giungaa te, Padre eterno, loro fine.Ti fo ancora un'altra domanda per le due colonne,che sono i padri, che hai dati in terra a guardia e dottrina per me, inferma e miserabile, dal principio della mia conversione fino ad ora; cio, che tu li unisca, e di due corpi tu faccia un'anima sola, e che nessuno attenda ad altro che a compiere in se stesso, e nei misteri che hai posti nelle loro mani, la gloria e la lode del tuo nome, a salute delle anime. Ed io, indegna e miserabile, schiava e non figliuola, tenga verso di loro, per tuo amore con debita riverenza e santo timore, quel modo, che ridondi a tuo onore, a pace e quiete per loro e a edificazione del prossimo.Son certa, o Verit eterna, che tu non disprezzerai il mio desiderio, e le domande che ti ho fatte, poich io conosco per visione, come ti piaciuto rivelarmi, e molto maggiormente per esperienza, che tu accetti i santi desideri. DioAmoreAmoreDioIo, indegna tua serva, mi ingegner di osservare il tuo comandamento e la tua dottrina, secondo che me ne darai la grazia.O Padre eterno, mi ricordo di una parolache dicesti quando mi narravi alcune cose intorno ai ministri della santa Chiesa:

mi promettesti che me ne avresti parlato pi distintamente in altro luogo; voglio dire dei mali, che al d d'oggi essi commettono.

lodatelodatelodatelodatelodatelodatelodateDunque, se piace alla tua bont di dirmene qualcosa, affinch io abbia materia di accrescere il dolore, la compassione e il desiderio ansioso della loro salute, io te lo domando; poich, a quanto ricordo, tu gi mi dicesti che con le lacrime, con i dolori, sudori e orazioni dei tuoi servi ci avresti dato refrigerio, riformando la Chiesa con santi e buoni pastori.A solis ortus cardineSchola Cantorum Karolus Magnus Stan HollaardtGregoriano Imago Christi 1, track 12012Alternative269568.0