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10.000 abitanti in pi per Treviso.

10.000 abitanti in pi
a Treviso.

Proposta di lavoro per lamministrazione comunale.

Agosto 2015

1. Lobiettivo: 10.000 abitanti in pi a Treviso.

Una citt che non cresce, che non attrae nuovi abitanti, anzi che espelle i propri giovani una citt che invecchia, inaridisce, perde vitalit sociale, culturale, economica. Noi riteniamo che Treviso possa e debba ritornare a crescere per uscire dalla crisi che ha vissuto in questi anni: stagnazione della popolazione, crisi delle attivit economiche, chiusura culturale.

Noi pensiamo che per attirare 10.000 nuovi abitanti a Treviso nei prossimi anni non sia necessaria una nuova, selvaggia espansione edilizia, ma serva migliorare la qualit dei servizi, ridurre linquinamento atmosferico, aumentare il verde, serva cio migliorare la qualit della vita in citt perch Treviso diventi attraente per chi oggi risiede altrove.

2. La situazione demografica di Treviso.

Popolazione residente al 31 dicembre 2014

centro storico 7.359 8,79%

prima periferia13.20315,78%

quartieri 63.09075,43%

totale83.652

di cui stranieri11.19513,30%

superficie comunale kmq 55,2

densit abitanti1.515/kmq

densit abitanti nelle zone urbanizzate 4.622/kmq (densit tipica delle zone extraurbane)

Nel Comune ci sono km 8.285 di strade (rilevazione di Contarina) con una larghezza media di m 6 = mq 594 pro capite di asfalto.

3. Le previsioni demografiche per Treviso e larea vasta/1.

Dipartimento Economia e imprese dell'Universit di Ca' Foscari




2014 2015 2016 2021 2026 2031D 2014- 2031

Treviso 83.145 82.81782.45780.79579.40778.349 -5,77%

hinterland154.935156.890158.688166.579172.968178.653 +15,31%

Come hinterland abbiamo considerato i comuni di: Carbonera, Casier, Paese, Ponzano Veneto, Preganziol, Quinto di Treviso, Silea, Villorba, Breda di Piave, Maserada sul Piave, San Biagio di Callalta, Casale sul Sile.

3. Le previsioni demografiche per Treviso e larea vasta/2.

Dipartimento Economia e imprese dell'Universit di Ca' Foscari

Centri mandamentali della provincia Capoluoghi di provincia del Veneto

Mogliano Veneto+0,36%Verona +4,68%

Castelfranco Veneto+3,48%Vicenza+5,60%

Conegliano-4,02%Belluno+0,14%

Oderzo+1,14%Venezia+1,15%

Montebelluna+9,67%Padova+6,43%

Vittorio Veneto-5,53%Rovigo+2,71%

Motta di Livenza+5,45%Treviso-5,77%

4. Le citt del futuro/1.

a) Ridisegnare le citt a misura d'uomo

(Il Sole 24 Ore Nova24 Tech - Elena Comelli 20 luglio 2014)

Citt pedonalizzate, ciclabili, respirabili. La parola d'ordine per le citt del futuro densificazione del tessuto urbano e rarefazione delle auto.

In base a un'analisi spaziale condotta nel 2011 dallo studio di Sthle su 7mila vendite di appartamenti a Stoccolma, per conto della municipalit, risulta evidente l'importanza fondamentale delle distanze pedonali o ciclabili dai trasporti pubblici per stabilire il valore di un'area, mentre la prossimit alle vie d'accesso automobilistiche non riveste alcuna rilevanza. Anzi. Il traffico considerato uno dei principali demeriti di un'area: le auto sporcano l'aria, fanno rumore, occupano pi spazio dei trasporti pubblici.

Le metropoli Usa con un alto grado di accessibilit pedonale, come Manhattan o San Francisco, hanno un Pil pro capite superiore del 38%, in media, rispetto alle citt dominate dal traffico.

4. Le citt del futuro/2.

Renzo Piano e le periferie (Smartinnovation)

La bellezza naturale del nostro Paese non merito nostro. Ci che pu essere merito nostro migliorare le periferie, che sono la parte fragile della citt e che possono diventare belle.

Si fa riferimento ai processi di crescita della citt per implosione e non per esplosione, cos come al rammendo del costruito, al coinvolgimento necessario degli abitanti attraverso processi partecipativi, alla trasformazione delle aree dismesse, allautocostruzione, ovvero alla promozione di cantieri leggeri e forme cooperative per il rammendo delle periferie. Elementi centrali rimangono lidentit delle periferie, nella diversit di ciascun luogo cos come i luoghi e gli edifici iconici della vita urbana, troppo speso posizionati nel centro delle citt, il verde urbano, ad uso agricolo o meno, la capacit di intercettare e sfruttare i finanziamenti europei cos comeil rapporto con la microimpresa, i finanziamenti pubblici diffusi e il regime fiscale dei processi di rammendo.

4. Le citt del futuro/3.

Le citt bike-friendly sono anche pi ricche.

http://www.tuttogreen.it/citta-bike-friendly-piu-ricche/

Le citt bike-friendly sono pi ricche oltre che pi sicure: questo la conclusione di un ampio studio portato avanti dallUniversit della California nellambito del programma Active Living.

La mobilit sostenibile stata tradizionalmente associata ad una tematica strettamente correlata alla questione ambientale e spesso lasciata alla sensibilit individuale rispetto allimpatto che semplici abitudini quotidiane possono avere sulle sorti del Pianeta ma in realt si tratta anche di una questione economica, e le citt bike-friendly rappresentano bene questo nuovo paradigma.

E provato che le citt dove i trasporti sono pi sostenibili, che promuovono luso di mezzi di mobilit ecologici, come le bici, sono anche le pi ricche.

5. Le tre sfide da vincere/1.

Rivitalizzare il centro storico.

La rivitalizzazione del centro storico, nellottica dellincremento degli abitanti, deve porsi lobiettivo di creare le condizioni perch dentro le mura si torni ad abitare.

In questo senso la pedonalizzazione utile perch contribuisce a migliorare la qualit della vita dei residenti, ma altrettanto necessario che il centro fornisca servizi pubblici, luoghi e momenti di socialit che rendano particolarmente interessante la vita dentro le mura.

Nei buchi neri del centro dovrebbero essere inserite attivit ad alto contenuto tecnologico: spin-off universitari di robotica, computing, bioinformatica, stampa 3d.

E importante che diminuisca il costo della casa, almeno per la locazione, e che si sviluppino nuovi modi dellabitare (ad esempio il co-housing).

Sono utili anche la riqualificazione delle maggiori vie di accesso alla citt ed il cavalcavia verde perch favoriscono una percezione positiva della citt che contribuisce a renderla interessante come luogo in cui vivere.

5. Le tre sfide da vincere/2.

Rigenerare le periferie.

La ricostruzione delle centralit urbane nelle periferie passa sicuramente attraverso la presenza di servizi pubblici nei quartieri perch questi servizi garantiscono una presenza di persone che assicurano una potenziale clientela interessante per lapertura di nuovi negozi, bar

Il riutilizzo dei centri civici potrebbe essere decisivo in questo senso (oltre a quello delle ex-caserme) se lobiettivo quello di fare in modo che il maggior numero possibile di pratiche amministrative possa essere svolto nei quartieri, senza doversi recare in centro (con effetti benefici anche sulla mobilit cittadina).

La creazione di fasce verdi, di boschi urbani, di piste ciclabili che colleghino agevolmente i quartieri pu essere un altro elemento di grande importanza per favorire la scelta di venire a vivere in citt.

5. Le tre sfide da vincere/3.

La metropolitana di superficie.

Va verificato, da un lato, se la metropolitana pu fungere da mezzo di trasporto alternativo allauto privata per il pendolarismo lavorativo, se cio sia in atto una densificazione tale dei luoghi di lavoro (grazie alla sempre maggiore importanza dei servizi ed alla crisi del modello del capannone diffuso) che sia ragionevolmente possibile raggiungerli anche con i mezzi pubblici.

Va sviluppato anche il ragionamento sulla metropolitana come mezzo di trasporto per i trasferimenti interni al territorio cittadino, sfruttando scali gi esistenti (stazione centrale e Santi Quaranta) e realizzandone altri.

Se la metropolitana di superficie sar il mezzo di trasporto del futuro chiaro che Treviso risulter molto pi interessante come luogo di residenza rispetto ai comuni che non si trovano lungo gli assi ferroviari.

6. Quello che abbiamo gi elaborato/1.

Il documento urbanistico sul centro storico.

Ci sono in centro storico tanti buchi neri, dal grande comparto ex Uffici tributari e caserma della Guardia di Finanza, allex Questura, allex Provincia, al Turazza che sar abbandonato dalla scuola, allex deposito ENEL e ex Simonetti a porta Carlo Alberto e altri ancora che devono essere riempiti e utilizzati se si vuol vivificare la citt. Ma come vivificarla?

Soprattutto occorre riconoscere che una citt fatta di cittadini e delle loro attivit economiche (anche artigianali e innovative affidate ai giovani) e culturali e che tutto questo, insieme ai grandi eventi, attira il turismo. Quel che serve, anche per garantire il successo alliniziativa privata, una idea generale di dove si vuole arrivare.

Occorre che sia lAmministrazione comunale ad assumere la regia della rigenerazione urbana indicando alla iniziativa privata le operazioni compatibili con linteresse pubblico e per questo ragionevoli e realizzabili.

6. Quello che abbiamo gi elaborato/2.

Il documento sullarea della stazione.

Nellottica del recupero dellarea della stazione ferroviaria e dei comparti adiacenti riteniamo positivo il Protocollo dintesa tra Comune di Treviso e societ del gruppo FF.SS. che permette di dare una regia agli interventi in quella zona della citt.

Vogliamo che la zona della stazione venga recuperata senza cedere alla tentazione di nuove colate di cemento: indichiamo, quindi, alcuni criteri e limiti che rendano compatibili gli interventi previsti nei terreni di propriet FF.SS. e aree adiacenti con il nuovo P.A.T., consentendone linserimento nel primo Piano degli Interventi.

Non si dovr, quindi, cedere alla tentazione di creare una nuova centralit alternativa alla citt dentro le mura, ma puntare sulla riqualificazione dellarea (cavalcavia verde, trasferimento della stazione degli autobus..) e su servizi di completamento del centro storico (a cominciare dai parcheggi).

6. Quello che abbiamo gi elaborato/3.

La Piave e oltre.

Riqualificare la periferia significa migliorare la qualit della vita dei cittadini e creare le condizioni per attrarre altri e nuovi abitanti nel comune; altri abitanti che frequenteranno anche il centro storico.

Lesperienza di progettazione partecipata avviata alla Piave invoglia ad "andare oltre la Piave". Altri immobili vuoti possono innescare processi di rigenerazione urbana in altri quadranti della citt:

- la caserma Salsa, a nord, per S. Maria del Rovere e Selvana;

- lo Scalo Motta, ad est per Fiera;

- la caserma Serena, a sud-est, per S. Lazzaro e Sant'Antonino;

- un futuro prossimo lascia intravvedere la possibilit di riutilizzare la caserma De Dominicis a nord-ovest.

Sarebbe l'attuazione dell'idea della citt policentrica, composta da centro storico e da frazioni, finalmente dotate di carattere urbano, immerse in un connettivo verde e collegate da una metropolitana di superficie con fermate plurime nell'ambito comunale.

7. La proposta di lavoro/1.

Un progetto organico.

Quello che proponiamo allamministrazione comunale di utilizzare questi tre anni di mandato per elaborare un progetto che abbia lobiettivo di portare 10.000 nuovi residenti in citt, anche costituendo un apposito gruppo di lavoro trasversale agli uffici interessati.

Il progetto far proprie le iniziative in corso (pedonalizzazione del centro storico, progettazione partecipata allex-caserma Piave) finalizzandole allobiettivo ed informer il lavoro dellamministrazione nei vari ambiti (dalla elaborazione del Piano degli Interventi alle priorit in materia di lavori pubblici, dalle scelte sulla mobilit a quelle sul verde).

Rivolgiamo la nostra proposta allintera citt perch siamo certi che su questa tematica possono venire contributi importanti dalle associazioni ambientaliste, del lavoro e delle attivit produttive, da professionisti e donne e uomini del mondo culturale, da cittadini che hanno a cuore il futuro di Treviso.

7. La proposta di lavoro/2.

Dieci realizzazioni concrete.

1) - apertura della restera destra lungo il Sile;

2) - realizzazione del cavalcavia verde,

3) - riqualificazione delle principali vie di accesso alla citt;

4) - segnalazione di elementi che deturpano lo scenario pubblico e concorso di idee per la loro correzione o mascheratura;

5) - pedonalizzazione di alcune zone nei quartieri periferici;

6) - creazione di centro sportivo polifunzionale nel parcheggio tra lo stadio di Monigo e viale Europa

7) - sistemazione del bastione Nord delle mura;

8) - attivazione di una convenzione per lapertura dei chiostri degli ex-uffici tributari di via Canova;

9) - apertura della riviera Sud del Sile;

10) - approvazione del regolamento per la gestione dei vuoti urbani.

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