10 Esercizi Per Principianti

5/24/2018 10 Esercizi Per Principianti

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PREFAZIONE

Molti allievi di pianoforte, giorno dopo giorno, si chiedono come poter gettare lebasi per una buona tecnica e agilit. Veder fruttare le molte ore passate sullosgabello, nella speranza di diventare un giorno dei discreti pianisti.

I libri di pianoforte sono tanti, forse troppi. Spesso, sopratutto se stiamoaffrontando gli studi da autodidatta, ci ritroviamo spiazzati con moltidubbi nella testa.Da qui, l'idea di Christian di realizzare un piccolo e-book con 10 esercizi perpianoforte, in parte nostri e in parte tratti dai metodi pi conosciuti, per tentare diguidarvi e offrirvi dei solidi punti di riferimento.Ovviamente in 10 esercizi non siamo stati in grado di concentrare tutta la tecnicapianistic, ma sar sicuramente un metodo per rinfrescarvi e allenarviquotidinamente e con efficacia.Per migliorare bisogna avere metodo. Ed e' questo quello che cerchiamo ditrasmettere attraverso un percorso veloce, facile e forse anche divertente.

Prima di iniziare a suonare, riscaldatevi con questi 10 esercizi. Vedrete che irisultati non tarderanno ad arrivare.Vi auguro un buono studio.

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Esercizio n.1 (terze spezzate)

Questo esercizio fondamentale. Solo pochissimi libri di musica lo trattanoeppure uno dei pi importanti. Infatti nella maggior parte delle sonate di Mozart,sono presenti questi passaggi, sia con la destra che con la sinistra, e laditeggiatura da utilizzare la medesima (la pi comoda).D' altronde si pu provare anche ad usare una diteggiatura diversa come: 1-3 ,


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ovvero ascendere e discendere con il pollice e il medio anzich con l' alternarsi delpollice-medio e indice-anulare. Tuttavia quest'ultimo metodo risulter piimpreciso (il movimento pi semplice ma la precisione assai inferiore).

L'esercizio breve, perci si consiglia di eseguirlo pi volte di seguito possibile.Ovviamente senza stancarsi pi di tanto. 5 volte pu bastare.Se l'esercizio risulta difficile da eseguire a prima vista, vale sempre la regola dello

studiare a mani separate.

Una volta che si ha preso abbastanza dimestichezza con questo esercizio, sipossono iniziare ad introdurre le varianti ritmiche. In pi,lo si pu anchetrasportare nelle altre tonalit, sia maggiori che minori, potrebbe essere un ottimoesercizio!

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Esercizio n.2 (scale)

Esercizio essenziale per le scale. Avete mai provato a suonare le scale congiunte?Ecco di che si tratta: tutte le scale maggiori vengono suonate in successione,senza pause tra una e l'altra.


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In questo esercizio quindi si passer dalla scala in tonalit di Do magg. per arrivarealla scala in tonalit di Do# min. preparatevi perci a vedere un bel p di diesisnello spartito.Anche qu consigliabile prima lo studio a mani separate, anche se le manisuonano le stesse note.

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Esercizio n.3 (arpeggi)

"Non esistono scale senza arpeggi". E' questo il motto di molti insegnanti, e a dirla verit anche il mio. Concordo che questi due tipi di esercizi vanno di paripasso e vanno a braccetto. Alcuni insegnanti per, fanno cominciare lo studiodelle scale in un primo tempo,e lo studio degli arpeggi in un secondo. Ritengoquesto metodo poco efficace, poich, si avranno sicuramente scale e arpeggi


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sbilanciati.Questo esercizio sugli arpeggi, non il classico esercizio basato su una solatonalit dove all'interno ci sono tutti gli arpeggi possibili ed immaginabili di quellatonalit, ma un esercizio piuttosto orecchiabile, il che rende l' esecuzione

piacevole (anzich la solita lagna ).

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Esercizio n.4 (note ribattute)

La tecnica per suonare le note ribattute una tecnica che non va trascurata.Ahim, molti studenti la trascurano, e finiscono per suonare le note ribattute conlo stesso dito. Questo pu andare bene solo dove la diteggiatura precisa che quelle


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note ribattute possono essere eseguite cos (solitamente quando si in un tempolento, nei tempi veloci diventa impossibile suonare la stessa notaconsecutivamente con lo stesso dito).Si porti l'esercizio alla velocit metronomica di 152 = semiminima (ogni battitoequivale ad una semiminima).

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Esercizio n.5(mordenti)

Un altro esercizio utilissimo, che non ho mai visto in nessun libro, l'esercizio suimordenti. I mordenti, sono dei trilli brevi, cos se un trillo formato da:Do,Re,Do,Re,Do,Re,Do, il mordente formato solo da: Do,Re,Do. Infatti, perstudiare i trilli, bisogna iniziare a studiare i mordenti (come per iniziare a studiaregli arpeggi bisogna iniziare a studiare gli accordi). Questi mordenti perci devono


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essere eseguiti il pi velocemente possibile, ma devono essere "puliti". Consiglio diprovarli prima lentamente.

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Esercizio n.6(note tenute)

Un' altro problema dei neofiti l'incapacit di suonare altre note mentre sitengono premute altre. Eppure questa capacit fondamentale per suonare moltiadagi, basta pensare al primo movimento di "Al chiaro di luna" di Beethoven.Bisogna abituarsi all'idea che una mano pu fare pi cose contemporaneamente.La destra infatti pu "cantare" mentre allo stesso tempo pu accompagnare.Questo l'esercizio correttivo a questo problema. Per chi ha delle difficolt, losuoni molto lentamente e togliendo alcune note. Poi, pian piano, le si aggiungono.


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Per esempio la prima volta che lo si suona possiamo togliere il "La" della primabattuta, e solo in seguito, aggiungerlo.

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Esercizio n.7 (coordinazione)

La coordinazione uno dei requisiti fondamentali che deve possedere un pianista.Infatti senza di questa, non riuscir mai a suonare Bach o altri compositori cherichiedono l'indipendenza delle mani. Questo esercizio pu essere per voi unaverifica. Se riuscite a suonarlo senza problemi, avrete una buona coordinazionedelle mani, altrimenti, ci dovete lavorare ancora un p su. Non dimenticatevi maiche questi sono esercizi giornalieri, e solo con l' esercizio noterete il miglioramento


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giorno dopo giorno.

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Esercizio n.8(tremolo)

Questo ottavo esercizio basato sul tremolo. Il tremolo consiste nell' eseguirevelocemente ,e pi volte consecutive, due note poste a una distanza maggiore delsecondo grado (altrimenti si avrebbe il trillo).Per eseguire il tremolo non c' una tecnica particolare, l'unico consiglio che viposso dare quello di suonare l'esercizio totalmente rilassati, e di suonare colpeso piuttosto che di polso.Per rendere davvero efficace questo esercizio,si consiglia di suonarlo 4 volte di


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fila,e ad ogni ripetizione,aumentare l' intensit. Quando si riuscir a suonarlo inquesto modo per 4 volte e si avr il braccio sinistro rilassato, allora avremodavvero appreso il concetto di rilassamento.

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Esercizio n.9(terze)

Le terze sono fondamentali. In molti le suonano, ma pochi le suonanocorrettamente.Correttamente si intende suonare le terze in sincronia. Se peresempio abbiamo una terza di Do+Mi, queste due note andranno suonatecontemporaneamente e non "quasi contemporaneamente". Ed proprio questodi cui bisognerebbe far attenzione durante l'esercizio, la sincronia delle dita.


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Inutile aggiungere che lo studio con il delineare (togliendo alcune note le primevolte) sempre d'aiuto.

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Esercizio n.10(ottave)

Eccoci arrivati all' ultimo esercizio. Questo basato sulle ottave. Infatti la manodestra dovr suonare delle ottave staccate con la diteggiatura (1-5, oppure 1-4),ricordandosi sempre di non irrigidire il polso. Bisogner perci far molleggiarela mano destra sui tasti, e suonare le altre ottave tramite la spinta ricevuta daquelle suonate precedentemente. E' un concetto difficile lo s, per con un p dipratica lo si pu capire alla perfezione. Buono studio e mi raccomando:maidedicare troppo tempo agli esercizi!


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