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1 10 dicembre 2017 Pro-manuscripto SETTIMO MILANESE Notiziario Settimanale - Anno IX - n. 13 In una mattina di Avvento, stavo pregando con il mio breviario e mi sono trova- to davanti la bellissima lettura di S.Anselmo, Vescovo di Aosta e dottore della Chiesa, che riportiamo più sotto. Confesso che mi sono sentito improvvisamente protagonista di quanto Anselmo scrive, come uno che si imbatte in qualcosa di profondamente vero per la sua vita. A volte, nella vita, accade di fare un incontro che illumina il tuo cuore, le attese che custodisce, il dolore di una mancanza, l’invocazione che esprime la povertà. Mi ha commosso e in un attimo la mia preghiera si è fatta davvero mendicante della presenza di Dio, del suo manifestarsi. Come dono inatteso, ho ricevuto la chiarezza del valore dell’Avvento. In fondo tutta la vita è attesa della venuta di Dio. La propongo ai lettori de Il Rintocco, ben sapendo che sarà molto gradita, per- ché tutti in attesa di vedere il volto del Signore. (don Paolo) “Orsù, misero mortale, fuggi via per breve tempo dalle tue occupazioni, lascia per un pò i tuoi pensieri tumultuosi. Allontana in questo momento i gravi affanni e metti da parte le tue faticose attività. Attendi un poco a Dio e riposa in lui. Entra nell’intimo della tua anima, escludi tutto tranne Dio e quello che ti aiuta a cercarlo, e, ri- chiusa la porta, cercalo. O mio cuore, dì ora con tutto te stesso, dì ora a Dio: Cerco il tuo volto. «Il tuo volto, Signore, io cerco» (Sal 26, 8). Orsù dunque, Signore Dio mio, insegna al mio cuore dove e come cercarti, dove e come trovarti. Signore, se tu non sei qui, dove cercherò te assente? Se poi sei dappertutto, perché mai non ti ve- do presente? Ma tu certo abiti in una luce inaccessibile. E dov’è la luce inaccessibile, o come mi accosterò a essa? Chi mi condurrà, chi mi guiderà a essa si che in essa io possa vederti? Inoltre con quali segni, con quale volto ti cercherò? O Signore Dio mio, mai io ti vidi, non conosco il tuo volto. Che cosa farà, o altissimo Signore, questo esule, che è così distante da te, ma che a te ap- partiene? Che cosa farà il tuo servo tormentato dall’amore per te e gettato lontano dal tuo volto? Anela a vederti e il tuo volto gli è troppo discosto. Desidera avvicinarti e la tua abitazione è inac- cessibile. Brama trovarti e non conosce la tua dimora. Si impegna a cercarti e non conosce il tuo volto. Signore, tu sei il mio Dio, tu sei il mio Signore e io non ti ho mai visto. Tu mi hai creato e ricreato, mi hai donato tutti i miei beni, e io ancora non ti conosco. Io sono stato creato per veder- ti e ancora non ho fatto ciò per cui sono stato creato. Ma tu, Signore, fino a quando ti dimenticherai di noi, fino a quando distoglierai da noi il tuo sguardo? Quando ci guarderai e ci esaudirai? Quando illuminerai i nostri occhi e ci mostrerai la tua faccia? Quando ti restituirai a noi? Guarda, Signore, esaudisci, illuminaci, mostrati a noi. Ri- donati a noi perché ne abbiamo bene: senza di te stiamo tanto male. Abbi pietà delle nostre fati- che, dei nostri sforzi verso di te: non valiamo nulla senza te. Insegnami a cercarti e mostrati quan- do ti cerco: non posso cercarti se tu non mi insegni, né trovarti se non ti mostri. Che io ti cerchi desiderandoti e ti desideri cercandoti, che io ti trovi amandoti e ti ami trovandoti.” (Dal «Proslògion» di sant’Anselmo, vescovo).

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SETTIMO MILANESE

Notiziario Settimanale - Anno IX - n. 13

In una mattina di Avvento, stavo pregando con il mio breviario e mi sono trova-to davanti la bellissima lettura di S.Anselmo, Vescovo di Aosta e dottore della Chiesa, che riportiamo più sotto. Confesso che mi sono sentito improvvisamente protagonista di quanto Anselmo scrive, come uno che si imbatte in qualcosa di profondamente vero per la sua vita. A volte, nella vita, accade di fare un incontro che illumina il tuo cuore, le attese che custodisce, il dolore di una mancanza, l’invocazione che esprime la povertà. Mi ha commosso e in un attimo la mia preghiera si è fatta davvero mendicante della presenza di Dio, del suo manifestarsi. Come dono inatteso, ho ricevuto la chiarezza del valore dell’Avvento. In fondo tutta la vita è attesa della venuta di Dio. La propongo ai lettori de Il Rintocco, ben sapendo che sarà molto gradita, per-ché tutti in attesa di vedere il volto del Signore. (don Paolo)

“Orsù, misero mortale, fuggi via per breve tempo dalle tue occupazioni, lascia per un pò i tuoi pensieri tumultuosi. Allontana in questo momento i gravi affanni e metti da parte le tue faticose attività. Attendi un poco a Dio e riposa in lui. Entra nell’intimo della tua anima, escludi tutto tranne Dio e quello che ti aiuta a cercarlo, e, ri-chiusa la porta, cercalo. O mio cuore, dì ora con tutto te stesso, dì ora a Dio: Cerco il tuo volto. «Il tuo volto, Signore, io cerco» (Sal 26, 8). Orsù dunque, Signore Dio mio, insegna al mio cuore dove e come cercarti, dove e come trovarti. Signore, se tu non sei qui, dove cercherò te assente? Se poi sei dappertutto, perché mai non ti ve-do presente? Ma tu certo abiti in una luce inaccessibile. E dov’è la luce inaccessibile, o come mi accosterò a essa? Chi mi condurrà, chi mi guiderà a essa si che in essa io possa vederti? Inoltre con quali segni, con quale volto ti cercherò? O Signore Dio mio, mai io ti vidi, non conosco il tuo volto. Che cosa farà, o altissimo Signore, questo esule, che è così distante da te, ma che a te ap-partiene? Che cosa farà il tuo servo tormentato dall’amore per te e gettato lontano dal tuo volto? Anela a vederti e il tuo volto gli è troppo discosto. Desidera avvicinarti e la tua abitazione è inac-cessibile. Brama trovarti e non conosce la tua dimora. Si impegna a cercarti e non conosce il tuo volto. Signore, tu sei il mio Dio, tu sei il mio Signore e io non ti ho mai visto. Tu mi hai creato e ricreato, mi hai donato tutti i miei beni, e io ancora non ti conosco. Io sono stato creato per veder-ti e ancora non ho fatto ciò per cui sono stato creato. Ma tu, Signore, fino a quando ti dimenticherai di noi, fino a quando distoglierai da noi il tuo sguardo? Quando ci guarderai e ci esaudirai? Quando illuminerai i nostri occhi e ci mostrerai la tua faccia? Quando ti restituirai a noi? Guarda, Signore, esaudisci, illuminaci, mostrati a noi. Ri-donati a noi perché ne abbiamo bene: senza di te stiamo tanto male. Abbi pietà delle nostre fati-che, dei nostri sforzi verso di te: non valiamo nulla senza te. Insegnami a cercarti e mostrati quan-do ti cerco: non posso cercarti se tu non mi insegni, né trovarti se non ti mostri. Che io ti cerchi desiderandoti e ti desideri cercandoti, che io ti trovi amandoti e ti ami trovandoti.” (Dal «Proslògion» di sant’Anselmo, vescovo).

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NELLA NOSTRA COMUNITA’

BENEDIZIONI NATALIZIE

don Andrea Passerà dalle ore 17.00 alle ore 20, 00

Lun.11 dic: Villaggio S.M.Nascente A – B – C Mar.12 dic: Villaggio S.Sebastiano 1 - 2 - 3 - 4 Mer.13 dic: Villaggio S.Sebastiano CB-5a-5b-7 Gio. 14 dic: Villaggio S.Sebastiano 8 - 9 – 10

don Andrea passerà per la benedizione anche nei negozi e nelle varie attività commer-

VIGHIGNOLO

Il catechismo per i ragazzi/e delle ele-mentari e medie riprende nei soliti giorni e orari come da calendario consegnato.

Domenica 10 dic: V°dom. di Avvento È la seconda domenica di dicembre, ricordiamo L’OFFERTA STRAORDINARIA DEL “5 PER TUTTI” per le opere parrocchiali. Grazie per quello che potrete fare!

Lunedì 11 dicembre: ore 21.00 in Chiesa Parrocchiale CONFES-SIONE natalizia per gli ADOLESCENTI Mercoledì 13 dic: ore 8.00 Buongiorno Gesù... Salutiamo Gesù, in questo tempo di Avvento, prima di andare a scuola!

UNA STELLA DI NATALE PER LA TUA CASA Nei giorni

sabato 16 pomeriggio: ore 15.00 – 19.00

domenica 17 mattino: ore 9.00 - 12 .00 pomeriggio 16.00 19.00

Offerta Stelle di Natale e di altre piante IL RICAVATO ANDRA’ PER LE OPERE

PARROCCHIALI

COMUNITA’ PASTORALE

Mercoledì 12 dicembre ore 21.00 a Vighignolo: In-contro del Consiglio Pastorale della Comunità Pastora-le Sabato 16 dicembre ore 18.30 a Rho: Ci saranno le Cresime degli adulti della nostra Comu-nità

PASTORALE GIOVANILE

Lunedì 11 dicembre

20.45: incontro gruppo Adolescenti (1-2-3 sup) nei tre oratori . Sono invitati anche i ge-

nitori dei ragazzi di 1 e 2 superiore. Martedì 12 dicembre

Ore 20.45: incontro gruppo 18enni (4-5 sup) a S. Giovanni Giovedì 14 dicembre:

ore 21.00: incontro Gruppo Giovani (19-30

anni) a San Giovanni.

Un regalo di Natale…

alle nostre Scuole materne.

“Come vanno le tue scuole materne?”, mi chiedo-no spesso gli amici. Siamo in tanti, sacerdoti e laici, ad essere testardi nel tenere vive queste scuole cattoliche parroc-chiali che sono una grande occasione di missione e di educazione di bambini e famiglie. È la testardaggine di chi sa di avere ereditato una grande e preziosa tradizione, costata tanta fatica a chi ci ha preceduto, che è veramente una risorsa per la nazione (Stato e Comuni risparmiano una montagna di denaro pubblico). Ma si tratta anche di una sfida: la testimonianza che la fede è da tra-durre nella vita sociale. Una fede che non diventa opera nella società, si spegne o si riduce solo a gesti di culto. La fede Cristiana esige di diventare carità per po-ter essere proposta.

In questi anni le nostre Scuole hanno fatto alcuni passi significativi, rinnovandosi e rilanciando tut-to ciò che le ha fatte stare vive finora. Vivono però di una sofferenza dovuta a diversi fattori: 1. Fattore economico. I costi aumentano, le iscri-

zioni sono in diminuzione, i finanziamenti pubblici vengono continuamente ridotti.

2. Fattore comunicazione. La ricchezza educativa delle nostre Scuole è poco conosciuta e spesso prevalgono giudizi sommari, frutto di pregiu-dizi e di posizioni laiciste.

3. Fattore responsabilità. La mentalità generale di delega porta a pensare che sia l’ente gestore che deve provvedere a tutto. Ci si dimentica però che giuridicamente il titolare è il parroco, ma le Scuole sono della Comunità Cristiana.

Vorrei allora spendere una prima parola per invi-tare genitori, nonni e amici a diventare compagni di viaggio che sostengono e incoraggiano chi vi opera. Una seconda parola è una richiesta di aiuto economico. Ci avviciniamo al Natale. Sarebbe bello se l’amore ai più piccoli della Comunità diventasse un dono in denaro alle nostre Scuole. Magari per sostenere progetti che non possiamo realizzare per mancan-za di fondi o mantenerne qualcuno in atto per il futuro ( bilinguismo inglese, musica, teatro, gin-nastica...). Tutti possono dare un contributo contattando il sacerdote di riferimento (don Andrea per Vighi-gnolo e don Paolo per San Giuseppe) o facendo un versamento alla segreteria della scuola Vi ringrazio anche solo per l’attenzione nella let-tura di questo messaggio. Continuerò a dare notizie delle nostre due Scuole. Don Paolo

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NELLA NOSTRA COMUNITA’

Il catechismo riprende nei soliti giorni e orari come da calendario consegnato.

Martedi 12 dicembre Ore 17.30 S. Messa a seguire adorazione Eucari-stica fino alle ore 22.00. E’ sospesa la messa del mattino. Sabato 16 dicembre alle ore 9.45 i bambini della 5° elementare andranno a vedere il Presepe di Baggio con il gruppo di S. Giovanni

DOMENICA 31 DICEMBRE 2017 CENONE DI FINE ANNO

Ore 20.00 ritrovo presso il salone parrocchiale “Giovanni Paolo II”

MENU Antipasti assortiti

Agnolotti in brodo di cappone Arrosto con patatine novelle, cipolle borettane– mostarda

Cotechino con lenticchie Frutta di stagione

Ore 22.30 Tombolata con ricchi premi Ore 24.00 brindisi di fine/inizio anno nuovo

con panettone Iscrizioni presso Libreria Paolo VI entro e non

oltre il 22 dicembre 2017 Prezzo € 35.00 ( comprensivo di bevande-caffè-digestivo)

(il ricavato andrà per le necessità della parrocchia)

SANTA MARGHERITA

BENEDIZIONI NATALIZIE don Paolo e Diacono Marco passeranno

dalle ore 17,30 alle ore 20,30

Lun. 11 dic: P.za 3 martiri +via Dante+Via Rilè + Via Crivelli Mer. 13 dic: P.za Eroi 6/+L.go Papa G. 23°+ P.za del Comune interno+Via della Giletta +Via Libertà n. pari fino al 38 Gio.14 dic: Via Libertà dal 17 al 29 + via Dossi + Via Buozzi +Via Cervi Ven:15 dic: Via Ciniselli 20 tutto

SAN GIOVANNI BATTISTA

Il catechismo riprende nei soliti giorni e

orari come da calendario consegnato.

Giovedì 14 dicembre Ore 20.30

S. Messa, a seguire prove del Coro

Sabato 16 dicembre ore 9.45

i bambini della 5° elementare

andranno a visitare il presepe di Baggio assieme alle catechi-

ste

Domenica 17 VI° domenica di Avvento

Ore 15.30: per tutti i bambini delle elemen-

tari in Oratorio

Dal 18 al 22 dic: NOVENA DI NATALE. Ore 6.30: s. Messa a S. Giovanni per i Gio-vani e gli adulti.

Ore 17.00: momento di preghiera per i bambini e i ragazzi del catechismo

BENEDIZIONI NATALIZIE

Don Marco-Don Primo-Diac.Romolo passeranno dalle ore 17,00 alle ore 19,30

Don Marco Lun. 11 dic: Via Di Vittorio 15 Mar. 12 dic: Via di Vittorio 2 + negozi Mer. 13 dic: Via Bianchi dispari dal 3 al 29 +28 Giov.14 dic: Via Gramsci pari dal 22 al 37 Diacono Romolo Mar. 12 dic: Via Pellico Giov.14 dic: Via Pellico 26+28 +Carducci Ven. 15 dic: Via Leopardi

Il catechismo riprende nei soliti giorni e orari

come da calendario consegnato.

Lunedì 11 dicembre ore 16.30: Adorazione Eucaristica a seguire S. Messa Giovedì 14 dicembre

Ore 08.10: Buongiorno Gesù Venerdì 15 dicembre ore 19.30: Incontro Gruppo Giovani Coppie

Domenica 17 dicembre ore 12.15

Pranzo di Natale per scambiarci gli auguri con catechiste, educatori, famiglie, bambini e

adulti. Iscrizioni entro domenica 10 dicembre

SEGURO

BENEDIZIONI NATALIZIE don Domenico

passerà dalle ore 18.00 alle ore 21.00,

Lun. 11 dic: Albarella 1-2-6 Mar. 12 dic: Silone 5 e 48 Mer. 13 dic: Silone 2 -scale A-B-C-D Gio. 14 dic: Silone 2 - scale E-F-G-H-I Ven. 15 dic: P.zza Galvaligi 2 e 5+ Silone 26-32A e B In questa settimana don Domenico passe-rà a benedire anche le ditte che faranno richiesta della benedizione.

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NELLA NOSTRA COMUNITA’

DON PAOLO PAGANINI GIOVANE PRETE MIS-SIONARIO A NOVOSIBIRSK IN SIBERIA (il seguito della lettera)

… Venendo alla parrocchia, volevo raccontarvi la storia di Veronika. Dunque, la signora Veronika è morta a 85 anni lo scorso 16 ottobre, nel villaggio di Cherepanovo, a due ore da Novosibirsk. L’ho co-nosciuta quest’estate, dopo che la figlia è venuta a Novosibirsk a cercare un prete. Essendo Cherepa-novo nella parrocchia di Berdsk han chiamato me. Si tratta di una piccola città, 20 000 abitanti. Ho incontrato Elena, la figlia, alla stazione e poi da lì in macchina a casa, nella frazione di Mayskij. Lungo la strada Elena e suo marito Ivan mi hanno indicato una fabbrica dove erano stipati dei tronchi. È una ditta cinese che ha aperto a Cherepanovo e produce carbone dal legno. Solo che lo fa senza rispettare troppo le norme antiinquinamento, per cui sono in causa con la popolazione da mesi. Elena e Ivan mi raccontano la trafila giudiziaria. In effetti è un peccato, Maysjkij è un piccolo villaggio vicino a un bosco di betulle, c’è anche un laghetto. Tutto molto pittoresco, solo che l’aria è pestifera. Arriviamo a casa loro. Ad aspettarmi la signora Veronika. La sua storia è piuttosto comune da queste parti. Cattolica, tedesca, viveva coi suoi nei territori del Donbass, in Ucraina (dove per intenderci adesso c’è la guerra). I tedeschi si sono insediati in quelle zone particolarmente dopo la conquista da parte dell’impero russo nel 18° secolo. Nel 1941 i tedeschi hanno invaso la Russia, conquistando anche il Donbass. La signora Veronika e la sua famiglia, però, essen-do di origine tedesca sono stati sí trasferiti, ma non con lo status di prigionieri. Hanno girato molto per l’Europa Occidentale, tra la Cecoslovacchia e la Polonia. Sebbene non siano mai stati trattati come nemici, tuttavia vivevano abbastanza nell’incertezza propria di tali momen-ti. Ma se la sono cavata. Fino alla “reconquista” da parte dell’armata rossa dell’Europa Orien-tale. Questa volta però i membri della famiglia della signora Veronika sono stati dichiarati “nemici del popolo” e spediti in Siberia. Arrivati a Cherepanovo, hanno tentato di inserirsi nel contesto locale. La signora Veronika ha sposato un russo, ha avuto figli, nipoti e bisnipoti. Ma si è allontanata dalla Chiesa, vuoi per il fatto della lontananza, vuoi per altri motivi. Fatto sta che quest’estate, sentendo vicina la morte, ha mandato la figlia a cercare un prete. Ed ec-comi entrare nella sua camera. Mi ha colpito la dignità e la pulizia dell’ambiente. Tutto in or-dine, nessuna trasandatezza imputabile alla malattia, alla fine che si avvicina. Abbiam parla-to molto insieme, in effetti io ho molto ascoltato. Poi l’ho confessata, le ho dato l’unzione degli infermi e l’ho comunicata. Poi abbiamo preso il the assieme, che in Russia vuol dire pranzare. A tavola c’erano la figlia e il genero. C’è un racconto di Maigret, “la casa del giudice” quando il commissario è ricevuto in casa di un sospettato di omicidio. Ma viene sopraffatto dall’atmosfera accogliente, dal camino e dall’armagnac che gli viene offerto e quasi si dimentica del motivo per cui si trova in quel luo-go. Ora, evidentemente la mia situazione era ben diversa, ma diciamo che anch’io mi trovavo in quella casa per “lavoro” e sono stato sopraffatto dall’atmosfera, dal bosco di betulle che si vedeva dalla finestra, dalla zuppa che mi han servito e dalla personalità pacata e simpatica della coppia dei padroni di casa. Il marito, Ivan, mi ha ispirato subito una simpatia umana profonda, anche se faccio fatica a capire quando parla. Sempre in tuta, occhiali e baffi che ricordano vagamente Groucho Marx. Viene da una famiglia di Vecchi Credenti, ossia una confessione ortodossa che si è staccata dal Patriarcato di Mosca nel 17° secolo, i cui membri sono noti per ascesi e impeccabile deontologia professionale. E anche il nostro Ivan ha qual-cosa di santo, perchè ascolta in silenzio la suocera criticare la Russia, dicendo che in Germa-nia tutto è meglio (ho l’impressione che la cosa accada spesso a questa tavola). Eh sì, perchè la “moribonda” signora Veronika ha visibilmente più energie di me, che mi sto addormentan-do sulla sedia. Anche se la figlia mi dice che si è molto indebolita. Chissà prima della malattia com’era... Ciò non fa che accrescere la stima per il genero! La figlia, per dare l’idea del carat-tere, dà ancora alla madre del “lei”... Finisce il tempo, è era di tornare per prendere il treno. Mi accompagnano, raccontandomi del loro figlio Aleksandr, che è un militare… segue ( 2a parte)