1. Suppl. Straordinario al n. 6 - 6 febbraio 2007 · 2011-10-14 · Bollettino Ufficiale della...

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6 Anno XXXVII - N. 26 - Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - 45% - art. 2, comma 20/b - Legge n. 662/1996 - Filiale di Varese REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE MILANO - MARTEDI ` , 6 FEBBRAIO 2007 1º SUPPLEMENTO STRAORDINARIO Sommario A) CONSIGLIO REGIONALE [3.5.0] Deliberazione Consiglio regionale 23 gennaio 2007 - n. VIII/314 Programma regionale pluriennale 2007-2009 ai sensi dell’art. 22 della l.r. 14 dicembre 1985, n. 81 «Norme in materia di biblioteche ed archivi di enti locali o di interesse locale» . . 2 3.5.0 SERVIZI SOCIALI / Attivita ` culturali

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REPUBBLICA ITALIANA

BOLLETTINO UFFICIALEMILANO - MARTEDI, 6 FEBBRAIO 2007

1º SUPPLEMENTO STRAORDINARIOSommario

A) CONSIGLIO REGIONALE[3.5.0]Deliberazione Consiglio regionale 23 gennaio 2007 - n. VIII/314

Programma regionale pluriennale 2007-2009 ai sensi dell’art. 22 della l.r. 14 dicembre 1985,n. 81 «Norme in materia di biblioteche ed archivi di enti locali o di interesse locale» . . 2

3.5.0 SERVIZI SOCIALI / Attivita culturali

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A) CONSIGLIO REGIONALE[BUR2007031] [3.5.0]D.c.r. 23 gennaio 2007 - n. VIII/314Programma regionale pluriennale 2007-2009 ai sensi del-l’art. 22 della l.r. 14 dicembre 1985, n. 81 «Norme in materiadi biblioteche ed archivi di enti locali o di interesse locale»

Presidenza del Vice Presidente Lucchini

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIAVista la l.r. 14 dicembre 1985, n. 81 «Norme in materia di bi-

blioteche ed archivi storici di enti locali o di interesse locale»;Premesso che il terzo comma dell’art. 22 della succitata legge

regionale demanda al Consiglio regionale l’approvazione del Pro-gramma pluriennale relativo allo sviluppo dei sistemi biblioteca-ri e delle biblioteche di enti locali, nonche delle biblioteche diinteresse locale e degli archivi storici di pertinenza degli enti lo-cali;Richiamati il Programma Regionale di Sviluppo dell’VIII legi-

slatura, approvato con d.c.r. 16 ottobre 2005, n. 25 e il Documen-to di Programmazione Economico-Finanziaria Regionale, appro-vato con d.g.r. 27 giugno 2006, n. 2786, nonche la risoluzione sulmedesimo DPEFR, assunta con d.c.r. 26 luglio 2006, n. 188, conparticolare riferimento all’asse di intervento 2.3.2 «Qualificazio-ne e sostegno dei servizi culturali» – obiettivo operativo 2.3.2.2«Qualificazione e sviluppo dell’organizzazione bibliotecaria re-gionale»;Vista la proposta della Giunta regionale approvata con delibe-

razione n. 8/3525 del 15 novembre 2006;Ritenuto che il predetto Programma e stato formulato in con-

formita al combinato disposto degli artt. 22 e 23 della succitatal.r. 81/1985;Sentita la relazione della VII Commissione consiliare «Cultura,

Formazione professionale, Sport e Informazione»;Con votazione palese, per alzata di mano:

DELIBERA1) di approvare il Programma regionale pluriennale 2007-

2009 di cui all’allegato A che fa parte integrante della presentedeliberazione;2) di far riferimento per i finanziamenti di cui alle lett. b) e c),

comma 1, dell’art. 22 della l.r. 81/1985 alle previsioni finanziariedel bilancio pluriennale 2007-2009 rimandando l’individuazioneeffettiva delle disponibilita finanziarie dei singoli anni a quantofinanziariamente previsto nei corrispondenti singoli bilanci an-nuali.

Il vice presidente: Enzo LucchiniI consiglieri segretari:

Luca Daniel Ferrazzi – Battista BonfantiIl segretario dell’assemblea consiliare:

Maria Emilia Paltrinieri

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ALLEGATO «A»

PROGRAMMA PLURIENNALE 2007-2009IN MATERIA DI BIBLIOTECHE ED ARCHIVI STORICI

DI ENTI LOCALI O DI INTERESSE LOCALE

Il presente programma pluriennale regionale e previsto dallal.r. 81/85, art. 4, comma 2, lettera c) (1).L’obiettivo prioritario dell’azione regionale, in un contesto di

ideale continuita con i precedenti programmi, e quello di innova-re, potenziare e consolidare la rete bibliotecaria lombarda conparticolare attenzione alla promozione di interventi finalizzati afacilitare l’accesso di tutti i cittadini a tutte le risorse documenta-rie disponibili.Regione Lombardia, nello svolgere il proprio compito di coor-

dinamento e di programmazione delle attivita dell’organizzazio-ne bibliotecaria, tiene conto dei principi enunciati dal ManifestoUNESCO sulle biblioteche pubbliche (2) e recepisce le indicazionidi organismi nazionali e internazionali preposti ad emanare li-nee guida per il funzionamento degli istituti bibliotecari quali,ad esempio, l’IFLA (International Federation of Library Associa-tions and Institutions).La normativa regionale in materia (l.r. 81/85) affida, all’orga-

nizzazione regionale nel suo complesso, il conseguimento dei se-guenti risultati:– attuazione di una rete integrata regionale di strutture e di

servizi bibliotecari e documentari;– coordinamento dei servizi bibliotecari con le altre istituzioni

culturali, pubbliche e private, operanti sul territorio con par-ticolare riferimento alle risorse bibliografiche, professionalie tecniche;

– acquisizione, conservazione, tutela, valorizzazione e pubbli-ca fruizione dei beni librari e documentari;

– realizzazione di sistemi informativi coordinati che favorisca-no la conoscenza e l’utilizzazione dei beni librari e docu-mentari esistenti nel territorio regionale;

– promozione di attivita culturali correlate con i beni librari edocumentari, con la loro conoscenza e valorizzazione e conle finalita proprie delle istituzioni bibliotecarie.

L’analisi dei dati relativi al 2005, evidenzia che la rete dellebiblioteche lombarde – a partire dal primo programma plurien-nale (1986-1989) – e stata capace di attivare risorse umane e fi-nanziarie sempre piu ampie che hanno consentito di radicare nelterritorio il servizio della pubblica lettura, della documentazionetradizionale e in rete, della conservazione, valorizzazione e tuteladel patrimonio librario e documentario, del miglioramento e po-tenziamento delle attivita bibliografico-informative per i cittadinie per l’educazione permanente.Nel 2005 risultano afferenti all’organizzazione bibliotecaria re-

gionale circa 1280 istituti che servono la quasi totalita della po-polazione (3). I bibliotecari retribuiti sono 2.900, gli operatoridel servizio civile e i volontari circa 700 (v. Figura 1). Il bilanciocomplessivo del 2005 e stato pari a oltre 118 milioni di euro.L’impegno economico annuale dei comuni, non solo non dimi-nuisce ma, al contrario, aumenta costantemente (v. Figura 2).Questo rivela che i servizi offerti dalle biblioteche pubbliche ri-scuotono l’approvazione e il sostegno dei cittadini lombardi.Gli indirizzi programmatici individuati nel precedente pro-

gramma pluriennale 2004-2006 si sono rivelati efficaci per perse-guire l’azione regionale in materia di pubblica lettura: consolida-re l’organizzazione bibliotecaria lombarda e operare per accre-scere, diversificare e facilitare l’accesso dei cittadini ai servizi dibiblioteca. Per questo motivo, anche per il triennio 2007-2009,vengono riconfermati, in larga misura, gli stessi indirizzi con unamaggiore attenzione a specifiche tipologie di utenti: anziani eragazzi.

(1) La Regione formula e approva il programma regionale plurienna-le e il piano annuale di attuazione.(2) Il testo aggiornato del Manifesto per le biblioteche pubbliche e stato

formalmente approvato nel novembre 1994 nel corso del Consiglio in-tergovernativo del Programma UNESCO per l’informazione generale ediffuso dall’IFLA (International Federation of Library Associations andInstitutions). Tale testo e pubblicato nel sito www.lombardiacultura.itnella sezione «Biblioteche e archivi».(3) Ai comuni dotati di una struttura bibliotecaria vanno sommati

anche i piccoli comuni che, pur non disponendo di una biblioteca, sonotuttavia associati in sistema bibliotecario ed usufruiscono percio delprestito interbibliotecario e dei servizi erogati dal sistema.

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In particolare, entro il 2006, sara conclusa la riorganizzazionedei sistemi bibliotecari (4) con il pieno conseguimento di questoobiettivo.Per quanto riguarda la catalogazione, come previsto dal prece-

dente programma, tutte le province hanno attivato strutture cen-tralizzate (tranne Milano dove i centri sono sistemici).Ma il dato che piu di tutti evidenzia il radicamento dell’orga-

nizzazione bibliotecaria nel territorio, e quello relativo ai prestiti.Questo indicatore – strumento fondamentale per la misurazionedel servizio di pubblica lettura – registra nel triennio 2003-2005il 23,7% di incremento: 1602 prestiti ogni 1000 abitanti nel 2005contro 1295 nel 2002 (v. Figura 3).Nel complesso, le biblioteche lombarde prestano oltre 14,4 mi-

lioni di documenti al pubblico (v. Figura 4), con una presenzastimata di oltre 20 milioni di lettori-utenti.Significativi sono i risultati del prestito interbibliotecario che

richiede strutture organizzative complesse, puntuali ed efficienti.Il consenso ottenuto da questo servizio e sottolineato dall’incre-mento che, solo dal 2002 al 2005, e stato del 106,5% (v. Figura 4).Ma la tipologia di prestiti che riscuote da anni un interesse

sempre piu ampio e quella dei documenti multimediali: dal 1998,anno in cui il dato e stato rilevato per la prima volta, si e registra-to un incremento del 679,5%. Dal 2002 al 2005, l’aumento per-centuale e pari al 112% (v. Figura 5).Questi dati evidenziano che le biblioteche pubbliche della

Lombardia non si propongono solo come «luogo del libro» masi confrontano con successo con i nuovi media, apportando unaquota significativa di «valore aggiunto» ai servizi offerti.La lettura non e la sola mission dell’organizzazione biblioteca-

ria lombarda. Gli utenti possono accedere ad una vasta gammadi proposte innovative e di alto contenuto tecnologico, tra le qua-li la possibilita di consultare le risorse informative in rete nonchela visione e l’ascolto di documenti multimediali.Inoltre, le biblioteche pubbliche, proprio perche capillarmente

diffuse e radicate nel territorio e grazie a modalita organizzativee operative consolidate, rappresentano un solido riferimento peri cittadini e le comunita locali, specialmente per quelle minori,dove la biblioteca e, talvolta, il solo luogo di aggregazione cultu-rale e sociale.Da oltre due decenni le biblioteche comunali utilizzano sup-

porti informatici per l’organizzazione del lavoro e per l’erogazio-ne dei servizi ai cittadini. Questa scelta ha consentito di migliora-re costantemente l’offerta informativa e di ottimizzare le risorse.La disponibilita di computer riservati all’utenza e oggi un datoacquisito.L’aspetto che qualifica la rete bibliotecaria lombarda e sicura-

mente la cooperazione e la centralizzazione dei servizi, elementiche sono stati incentivati e promossi a partire dal primo pro-gramma pluriennale regionale del 1986-1988 e che hanno contri-buito a creare una buona coesione territoriale.Lo sviluppo del servizio di pubblica lettura, inoltre, e stato fa-

vorito dall’adozione di standard e linee guida internazionali incampo biblioteconomico e informatico. In questo contesto, e sta-ta riservata particolare attenzione alla catalogazione che e rego-lamentata da normative internazionali di descrizione di ogni tipodi documento (cartaceo e non) (5), nonche da norme riguardantile intestazioni (voci d’accesso) di catalogo e le modalita di ri-cerca (6).L’interconnessione tra sistemi di gestione automatizzata di bi-

blioteca e basi dati bibliografiche e documentarie, avviene trami-te diffusi standard internazionali per lo scambio delle informa-zioni (7) e per la condivisione interattiva di dati e servizi (8).Anche sul piano informatico e delle telecomunicazioni, i sistemiinformativi e le reti delle biblioteche sono attestati su standarddi mercato sia per l’interconnessione che per la fornitura di datisu reti Internet/Intranet.Per consolidare l’esistente e per conseguire nuovi risultati se-

condo criteri di qualita, efficacia, efficienza e con importanti eco-nomie di scala, e indispensabile perseguire obiettivi contenentiaspetti significativi di innovazione.Anche per quanto riguarda il target dell’utenza, e opportuno

cominciare a programmare interventi mirati a favore di specifi-che tipologie di cittadini: ragazzi, portatori di handicap e anzia-ni. Questi ultimi, come noto, sono molto aumentati e tutti gliindicatori ci dicono che saranno ancora piu numerosi nell’imme-diato futuro. E appena il caso di ricordare che l’indice di vec-

chiaia (9) e aumentato, dal 2002 al 2004, di oltre due punti (v.Figura 11) e che i cittadini con piu di 65 anni di eta sono, nel2004, il 19,11% della popolazione (v. Figura 12).Inoltre, poiche le biblioteche rappresentano un importante e

talvolta unico veicolo di promozione, recupero e valorizzazionedelle tradizioni, della memoria e delle identita locali, e opportu-no prevedere, nei programmi e nei piani attuativi dei soggetticoinvolti, progetti orientati al potenziamento delle sezioni di sto-ria locale.Le attivita realizzate nel triennio 2004-2006 per lo sviluppo dei

sistemi bibliotecari locali e delle biblioteche di enti locali, hannoavuto come obiettivo primario il consolidamento della nuovarete sistemica.Regione Lombardia ha individuato, da sempre, i sistemi bi-

bliotecari come lo strumento cooperativo deputato a realizzarela programmazione regionale e provinciale. Lavorare in sistemaconsente di ottenere significative economie di scala nella gestio-ne dei servizi e di migliorare in modo strutturale la qualita deglistessi. Per questo motivo, i beneficiari dei contributi regionalisono – per il triennio 2007-2009 – solo le strutture sistemichecapaci di elaborare progetti finalizzati al potenziamento e al mi-glioramento delle attivita che rientrano negli obiettivi individuatidal presente programma.In un’ottica di sussidiarieta e di condivisione delle risorse e per

offrire risposte adeguate ad una domanda sempre piu ampia esofisticata, la Regione promuove l’adesione ai sistemi bibliotecarinon solo delle biblioteche di enti locali, ma anche di istituti di«altra titolarita»: scuole, associazioni private, enti ecclesiasticiecc. E appena il caso di rammentare che gli artt. 4 e 8 dellal.r. 81/85, stabiliscono che la Regione definisce l’ordinamento deisistemi bibliotecari locali e ne approva l’istituzione e ancora l’isti-tuzione del sistema e sottoposta ad autorizzazione della Giunta re-gionale da adottarsi su richiesta degli enti locali interessati e previoparere della Provincia competente per territorio.Sulla base dei documenti di programmazione provinciali, i si-

stemi intercomunali sono stati ridotti da 79 a 42, mentre i siste-mi bibliotecari urbani previsti sono 4 (v. Figura 6).I nuovi acquisti, finalizzati al rinnovamento qualitativo e

all’incremento del patrimonio documentario, sono protagoni-sti da anni di un trend positivo. Anche nell’ultimo triennio, ildato di questo indicatore e incoraggiante: nel 2005 le accessio-ni ogni 1000 abitanti sono pari a 139 contro 124 del 2002e sono entrati nelle biblioteche pubbliche lombarde oltre 1,2milioni di nuovi documenti (v. Figura 7).Per quanto riguarda il patrimonio posseduto, e stato raggiunto

e superato lo standard individuato dalla Regione di 2 volumi perabitante. Nel 2005 il rapporto volumi/abitanti e pari a 2,47 (v.Figura 8) e in alcune province (Bergamo, Como, Cremona, Lec-co, Mantova e Sondrio) e stato superato quello stabilito dall’In-ternational Federation of Library Associations and Institutions di3 volumi per abitante. Se prendiamo in considerazione tutto ilpatrimonio documentario (stampati, manoscritti, multimediali,e raccolte grafiche), il rapporto documenti/abitanti sale a 2,71.L’incremento, il rinnovamento e la facilita di accesso al patri-

monio documentario – intesa anche come capacita di «muovere»il documento nel territorio di competenza – sono condizioni es-senziali per consolidare e «fidelizzare» le presenze in bibliotecae «conquistare» nuovi utenti. Regione Lombardia offre ai sistemil’opportunita di accedere ad una quota delle risorse regionali perconseguire questo obiettivo, vincolando il contributo a conte-stuali interventi di revisione delle raccolte. In questa ottica, i si-stemi bibliotecari possono beneficiare della contribuzione regio-nale per i nuovi acquisti solo a seguito della predisposizione diadeguati progetti coordinati di scarto.

(4) Rimangono da riconoscere il Sistema Brianza Biblioteche – cheha dovuto affrontare criticita legate anche alla nascita della nuova pro-vincia di Monza – e il Sistema Sud Ovest Milanese che sperimenta, perla prima volta in Lombardia, la forma innovativa di gestione della fon-dazione.(5) ISBD: International Standard Bibliographic Description.(6) RICA: Regole Italiane di Catalogazione per Autori; Soggettario I-

taliano; Classificazione Decimale Dewey.(7) UNIMARC: Universal Machine Readable Catalogue.(8) ANSI Z39.50.(9) L’indice di vecchiaia e ottenuto dal rapporto tra la popolazione

anziana (65 anni e oltre) e la popolazione giovane (0-14 anni). Esprimeil numero di anziani per ogni 100 giovani ed e un indicatore dinamicoche evidenzia il processo di invecchiamento della popolazione.

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Questa metodologia di lavoro, negli anni passati, ha dato luogoad apprezzabili interventi di rinnovamento del patrimonio: sonocirca 350.000 i documenti scartati nel 2005.E fondamentale che l’offerta documentaria sia costantemente

aggiornata. Il numero dei documenti posseduti, in relazione agliabitanti serviti, e importante ma non certifica la buona qualitadel patrimonio. Dopo avere perseguito e acquisito il traguardodell’incremento dei documenti e opportuno, in questa fase, porsila finalita non solo di rafforzare i risultati ma, anche e soprattut-to, di migliorare la qualita e l’attualita del patrimonio documen-tario. L’offerta di servizi innovativi, rispondenti alla domanda ditutta l’utenza (ragazzi, adulti, anziani, diversamente abili) – oltrea svolgere una vitale funzione di volano per tutte le attivita dellabiblioteca – contribuisce, in particolare, a promuove la crescitadei prestiti a domicilio.Il patrimonio informativo a cui possono accedere gli utenti e

protagonista, ogni anno, di una crescita significativa: nel 2005 ladotazione delle biblioteche pubbliche lombarde e superiore a24,4 milioni di documenti (v. Figura 9).L’integrazione e il coordinamento dei servizi centralizzati

ha interessato, in primo luogo, la catalogazione, il prestito inter-bibliotecario, gli acquisti, e la promozione della lettura sia a livel-lo provinciale che sistemico. Questo ha consentito, come ricorda-to sopra, di razionalizzare la spesa con notevoli economie di sca-la. Sono in atto forme di collaborazione interprovinciale e altresono in fase di studio, con lo scopo di eliminare dalle bibliotechee dai sistemi bibliotecari tutte le funzioni ripetitive e costose.La programmazione regionale, promuove politiche atte a favo-

rire le gestioni associate per l’integrazione e l’attivazione dei ser-vizi centralizzati. Un risultato concreto di questo orientamentoe stato quello di attivare centri catalografici in 10 province chedispongono, inoltre, di una rete geografica territoriale di bibliote-che collegate tra loro con appropriati strumenti informatici. Lapossibilita offerta ai cittadini di consultare i cataloghi via web eun servizio esteso a tutto il territorio regionale. La Provincia diMilano, a causa della peculiarita della propria organizzazionebibliotecaria, dell’alta densita abitativa e per ragioni storiche,non dispone di un centro provinciale ma di piu centri catalogra-fici a livello sistemico che rendono complessa l’attivazione di ununico catalogo centralizzato e consultabile via web.

OBIETTIVI E INDIRIZZI PER IL TRIENNIO 2007-2009

1. Consolidamento della rete sistemicaI sistemi bibliotecari sono il cardine dell’organizzazione biblio-

tecaria regionale e rappresentano lo strumento attraverso il qua-le i comuni, le province e la Regione promuovono e attuano lacooperazione bibliotecaria. E quindi di fondamentale importan-za che tutti i sistemi bibliotecari siano dotati di apposito perso-nale, in primo luogo, del coordinatore, che dovra possedere lecompetenze e l’inquadramento individuati da Regione Lombar-dia con la deliberazione di Giunta n. 16909 del 26 marzo 2004Definizione dei profili professionali e di competenza degli operatoridelle biblioteche di ente locale e di interesse locale.Il personale qualificato e, per il sistema, uno degli elementi

strutturali che garantisce solidita, continuita e presenza nel terri-torio di riferimento. In questa ottica, l’eventuale assunzione atempo determinato del coordinatore deve essere intesa come unafase transitoria nella prospettiva di dotarsi di personale di ruolo.E utile sottolineare che i sistemi bibliotecari maggiormente effi-cienti sono quelli che dispongono di operatori a tempo indeter-minato. Il coordinatore del sistema, di norma, non deve svolgereanche le funzioni di direttore di biblioteca.Per garantire l’indispensabile stabilita e continuita alle attivita

del sistema, e opportuno che il contratto dei coordinatori assunticon incarico a tempo determinato non sia inferiore a tre anni. Leprovince possono supportare l’eventuale assunzione servendosi –nella percentuale massima del 25% – del finanziamento regionaleper le funzioni delegate. La durata del finanziamento e il relativoimporto saranno individuati dai competenti uffici provinciali (v.lettera a) di Destinatari delle risorse regionali e tipologie di inter-venti previsti). Si ricorda che l’eventuale contributo assegnato alsistema non puo, in ogni caso, essere superiore al 50% del costodel personale e che la quota non coperta dalle risorse regionali ea carico del bilancio del sistema.La programmazione regionale prevede che il bacino di utenza

dei sistemi intercomunali non sia inferiore a 150.000 abitanti(escluse le aree con particolari specificita geografiche e demogra-

fiche) e che nei territori a forte densita abitativa (ad esempio inalcune aree della provincia di Milano) la popolazione servita siadi almeno 300.000 abitanti. Inoltre, la Regione auspica che nellerealta provinciali dove e avvertita l’esigenza, siano avviati proget-ti finalizzati ad una ulteriore razionalizzazione degli ambiti terri-toriali dei Sistemi. In particolare, durante il triennio del presenteProgramma dovra essere definita la rete bibliotecaria della nuovaProvincia di Monza.Si ricorda che i comuni associati devono garantire al sistema

bibliotecario una quota annuale di partecipazione (oltre alle e-ventuali quote straordinarie) stabilita dai competenti organismidi gestione, in base a parametri oggettivi (popolazione, servizierogati ecc.).Le Province sono tenute ad individuare, nel loro programma

triennale, le biblioteche significative che svolgono un reale lavorodi supporto alle attivita del sistema bibliotecario. Possono fareparte di questa tipologia, gli istituti che rispondono ai seguentirequisiti:– non meno di 15.000 volumi;– almeno 25 ore di apertura settimanale;– personale qualificato retribuito;– biblioteche dotate di fondi documentari unici e di pregio che

– a prescindere dai requisiti sopra specificati – garantisconoun effettivo e documentato servizio nel territorio di compe-tenza.

Si ribadisce che il compito fondamentale del sistema bibliote-cario nel suo insieme e mettere a disposizione dei cittadini erendere facilmente fruibili tutte le risorse bibliografiche-infor-mative presenti nell’area geografica di competenza. I sistemi bi-bliotecari sono istituzioni aperte alla partecipazione di ogni altrabiblioteca, archivio storico e nucleo documentario, pubblico oprivato, operanti sul proprio territorio. A tale scopo, le provincee i sistemi devono promuovere, attraverso apposite convenzioni,rapporti di collaborazione con i titolari delle strutture operantinel settore dell’informazione e della pubblica lettura. Le bibliote-che non associate non fanno parte della rete bibliotecaria regio-nale con le ricadute negative che questo comporta.2. Rinnovamento qualitativo e incremento del patrimonio

documentarioLa dotazione delle biblioteche pubbliche necessita di essere

permanentemente rinnovata con nuovi acquisti, capaci di in-tercettare i bisogni informativi dei cittadini e con la pratica con-tinua dello «scarto». Infatti, una quota significativa dei prestiti adomicilio e effettuata facendo ricorso a una percentuale limitatadi documenti, di solito le novita librarie. Questo significa cheparte dei materiali posseduti non viene mai richiesta dai lettori.Con interventi sistematici di revisione del patrimonio si evita diaccumulare documenti obsoleti e inutilizzati con importanti eco-nomie in termini di spazio e di risorse gestionali.Questo programma pluriennale intende proseguire il processo

virtuoso avviato nel precedente programma e finalizzato ad unaincisiva e consistente azione di svecchiamento dei patrimoni li-brari e documentari. Vengono confermati gli incentivi per l’ac-quisizione di nuovi documenti con particolare attenzione allaqualita e alla domanda dell’utenza. Per il conseguimento di que-sto obiettivo e per accedere ai finanziamenti regionali i sistemidevono elaborare e presentare alle province:a) Progetti annuali e/o pluriennali di rinnovamento del

patrimonio documentario. Contestualmente a questi ulti-mi, i sistemi interessati, presentano un programma di nuo-vi acquisti che, per valore e quantita, non deve essere infe-riore a quello dei documenti da scartare. All’entrata in vigo-re del presente programma regionale, le province si attiva-no per richiedere ai sistemi i progetti di cui sopra e perindividuare i criteri di valutazione e le opportune modalitadi controllo e di verifica sulla realizzazione degli stessi.

b) Progetti riservati all’incremento e riqualificazione dispecifiche tipologie di documenti e alla promozionedella lettura. In particolare:– acquisizione di documenti per ragazzi;– acquisizione di documenti multimediali;– acquisizione di documenti per sezioni dedicate agli an-

ziani e ai portatori di handicap (ad es. non vedenti e ipo-vedenti), incluso l’acquisto degli strumenti necessari perrendere fruibile questa tipologia di documento;

– potenziamento e incremento delle sezioni di storia lo-cale;

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– acquisizione di documenti in lingua originale;– iniziative di promozione della lettura.

I contributi assegnati per le finalita di cui alla lettera b) nonsono vincolati ai progetti di revisione del patrimonio di cui allaprecedente lettera a).c) Programmi per attivare presso tutti i sistemi (o le provin-

ce) gruppi di lavoro composti da bibliotecari con il compitodi coordinare e centralizzare le procedure per la revi-sione del patrimonio e per gli acquisti, nonche di valuta-re la qualita delle accessioni e delle eventuali donazioni.Tali gruppi rappresentano uno strumento indispensabileper garantire una adeguata ed esaustiva diversificazione sulterritorio dell’offerta e sono obbligatori per quelle realtache intendono avvalersi dei contributi regionali per l’acqui-sto di nuovi documenti. Infatti, i progetti relativi alla revi-sione del patrimonio e ai nuovi acquisti dovranno essererealizzati in modo coordinato e centralizzato a livello siste-mico.

Si ricorda inoltre, che per conseguire una base minima e co-stante di nuove accessioni, tutti i soggetti afferenti alla rete bi-bliotecaria lombarda devono fare riferimento ai seguenti indicidi tendenza:– 250 nuovi acquisti ogni 1000 abitanti per i comuni fino a

20.000;– per i comuni con popolazione compresa tra 20.000 e 100.000

abitanti, l’indice di tendenza di incremento del patrimonioe cosı composto: 250 nuovi acquisti ogni 1000 abitanti finoa 20.000 e 50 documenti ogni 1000 abitanti per la frazioneeccedente i 20.000.

3. Interventi innovativi per l’integrazione e il coordinamen-to dei servizi centralizzatiConseguire economie di scala, soprattutto nelle funzioni piu

ripetitive e onerose, e uno degli obiettivi prioritari della rete bi-bliotecaria regionale. In questo contesto e essenziale individuarepossibili sinergie e perseguire la ricerca continua di dimensioniottimali per i servizi centralizzati, anche con ampio ricorso allenuove e innovative opportunita offerte dalla tecnologia. Nella ca-talogazione, il prestito interbibliotecario e i servizi multime-diali, vi sono ancora ampi margini per ottimizzare le strutturetecnologiche ed organizzative, nonche per razionalizzare e inte-grare i servizi, soprattutto con il ricorso ad accordi di collabora-zione sia tra le province che a livello sovrasistemico. In questaprospettiva, le province e i sistemi bibliotecari che si accingonoa rimodulare e a riorganizzare queste tipologie di servizi, devonofare riferimento e collaborare con le realta regionali consolidatee dotate di strutture informatiche compatibili che, per la loroesperienza, sono in grado di offrire un modello organizzativofunzionale e ampiamente sperimentato. I sistemi informativi-in-formatici devono possedere le caratteristiche dettagliate alla let-tera b) del presente punto. I sistemi bibliotecari che faranno ri-corso a prodotti privi di questi requisiti, sono esclusi dai contri-buti previsti dal presente programma.a) Il servizio di catalogazione va gestito al livello organizza-

tivo piu alto, cosı da favorirne la massima efficienza, garan-tendo al contempo l’efficacia delle prestazioni. Le tipologiedi strutture deputate a svolgere il lavoro catalografico sonoquindi:• centri di catalogazione a carattere interprovinciale e pro-

vinciale o, se sub-provinciali, di ampio ambito territoria-le con popolazione non inferiore a 400.000 abitanti;

• istituti aderenti alla rete del Servizio Bibliotecario Nazio-nale, in particolare biblioteche di capoluogo di provinciae le biblioteche di interesse locale dotate di patrimoniodi dimensioni e rilevanza regionale.

Questi livelli organizzativi possono garantire la necessariaeconomia di scala nel servizio di catalogazione, attraversole tecniche di catalogazione centralizzata, partecipata e de-rivata (10).Saranno incentivati progetti che prevedano la fornitura diservizi catalografici in modalita ancora piu semplificate ecooperative (centri interprovinciali, intersistemici) e la ca-talogazione derivata o partecipata con l’utilizzo di cataloghicollettivi gia esistenti (in primo luogo SBN).Tutti i servizi centralizzati di catalogazione devono garanti-re il completo trattamento delle diverse tipologie di mate-riali con particolare riferimento a quelli multimediali (cd-

rom, dvd-rom, risorse di rete locali e remote ecc.). I centricatalografici devono altresı garantire la distribuzione delleinformazioni bibliografiche prodotte sul territorio di riferi-mento, in tutte le forme piu adeguate (alcuni esempi: cata-logo-OPAC on-line, con diffusione tramite Internet; distri-buzione di prodotti bibliografici quali bollettini e bibliogra-fie, su supporto digitale con possibilita di stampe e rielabo-razione anche locale; possibilita di accessi personalizzatialle informazioni catalografiche, come informazioni biblio-grafiche personalizzate per utenti o categorie di utentiecc.). Saranno sostenute sperimentazioni in tal senso chegradualmente consolidino le varie tecnologie nel tempo di-sponibili.

b) I Sistemi informativi-informatici utilizzati devono, in pri-mo luogo, garantire l’efficienza e l’efficacia dei servizi cata-lografici, produrre livelli descrittivi opportuni per i diversitipi di materiali, integrando le funzionalita della singola bi-blioteca nel sistema bibliotecario di riferimento, con inte-grazione dei servizi interattivi offerti al pubblico. Le carat-teristiche irrinunciabili dei sistemi informativi per bibliote-ca sono:– trattamento catalografico di tutti i tipi di materiali (libra-

ri, audiovisivi-sonori-musicali, multimediali-elettronici,fotografici, iconografici, cartografici, antico ecc.);

– integrazione con il Servizio Bibliotecario Nazionale: isoftware adottati dovranno avere la Certificazione di con-formita al protocollo SBNMARC almeno per il livello«cattura dei dati»;

– interoperabilita: e necessaria in generale la presenza difunzionalita di import ed export di record nei formatiMARC in uso. E auspicabile la presenza di funzioni sem-plificate per la cattura di dati catalografici da basi datiesterne, nonche l’adozione dello standard Z.39.50. E ne-cessaria altresı la possibilita di scarico ed esportazionedei dati in formati semplici (testo libero o formattato);

– integrazione funzionale tra tutti i moduli gestionali delsistema informativo che deve garantire in modo comple-to (anche modulare) l’intera gestione della biblioteca,con particolare riferimento a: acquisizione dei materiali(auspicabili funzionalita innovative come l’interconnetti-vita con forme di commercio elettronico), catalogazionee informazione bibliografica in diverse forme e supporti(compresa la diffusione on-line e Internet del catalogo),gestione del prestito locale e interbibliotecario, gestionedei rapporti con gli utenti (auspicabilmente con l’utilizzodi procedure interattive ad accesso personalizzato (11)),statistiche e funzionalita di misurazione dei servizi, ge-stione del patrimonio della biblioteca con riferimentoparticolare alle funzioni di conservazione e revisione;

– impiego di software di base, sistemi operativi, librerie ap-plicative e architetture informatiche consolidate, aggior-nate e con garanzia di sviluppo e manutenzione delleprocedure da parte del produttore;

– ampia diffusione e assistenza sull’intero territorio regio-nale con criteri, costi e prestazioni certificati e definiticontrattualmente.

c) Il prestito interbibliotecario, coordinato a livello provin-ciale o sistemico, deve essere assicurato agli utenti-lettoriin tempi certi e brevi. Le province e i sistemi bibliotecari,devono mettere a disposizione nell’OPAC on-line la possibi-lita di prenotazione «in remoto» del documento desiderato.Le nuove acquisizioni devono essere portate a conoscenzadei cittadini attraverso appropriati strumenti informativi:e-mail, newsletter, apposite sezioni nel sito web, reti civicheecc.Particolare attenzione deve essere dedicata alle piccole co-

(10) Per catalogazione centralizzata si intende quella svolta da uncentro unico che rende disponibile il catalogo prodotto all’intera retecollegata (garantendo anche i servizi di gestione dei documenti) o surete pubblica Internet; per catalogazione partecipata si intende quellarealizzata in centri fisicamente diversi, ma che alimentano un unicocatalogo centralizzato; per catalogazione derivata si intende l’attivita direcupero di record catalografici disponibili su server di pubblico acces-so o tramite specifici accordi di cooperazione.(11) Si rinvia per approfondite considerazioni e suggerimenti in me-

rito ai servizi interattivi alla «Indagine sui servizi on-line personalizzatidelle biblioteche lombarde» (marzo 2006), disponibile all’indirizzo: http://www.lombardiacultura.it/lib/2017/indag_pers060318.pdf.

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1º Suppl. Straordinario al n. 6 - 6 febbraio 2007Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 6 –

munita sprovviste di biblioteca o dotate di soli punti di pre-stito che devono essere individuati dalle singole provincetenuto conto delle diverse peculiarita del territorio. A que-sto proposito si ricorda che in Lombardia, su un totale di1.546 comuni, ben 930 hanno meno di 3.000 abitanti. Ecompito dell’organizzazione bibliotecaria regionale garan-tire anche ai cittadini residenti in queste comunita un ac-cesso semplificato alla pubblica lettura e a tutte le fontiinformative. I sistemi devono, in collaborazione con le pro-vince, promuovere specifici progetti mirati a diffondere, neicomuni in oggetto, attrezzature informatiche (che possonoessere localizzate presso la sede bibliotecaria o in altro ap-posito spazio) per consentire la consultazione del catalogosistemico o provinciale. La possibilita, per i cittadini diqueste aree, di prenotare «in remoto» il documento deside-rato e una condizione irrinunciabile per dare efficacia alservizio.

d) I servizi multimediali registrano un livello di interessesempre piu ampio da parte dei cittadini. La biblioteca, a-genzia informativa che si propone nella sua mission di faci-litare il diritto di tutti all’informazione e allo studio, devepadroneggiare i nuovi mezzi di diffusione del sapere. Eprioritario non perdere terreno in questo settore e prenderecoscienza che la multimedialita – che apporta un qualifica-to valore aggiunto in termini di varieta e qualita dei prodot-ti – rappresenta una nuova opportunita per i servizi biblio-tecari. A questo proposito, si rimanda alle linee guida ela-borate da Regione Lombardia: Raccomandazioni per la rea-lizzazione di servizi multimediali nella biblioteca pubblica,Milano, 2002. In questo programma si propongono indica-zioni minime finalizzate a garantire i servizi multimedialidi base: consultazione e prestito di documenti su supportiinformatici (cd-rom, dvd-rom ecc.), digitalizzazione e for-nitura dei documenti elettronici, connettivita e navigazionesu Internet anche attraverso le reti civiche. A questo scopoe opportuno che tutte le biblioteche dedichino almeno unapostazione informatizzata – ovviamente utilizzabile dalpubblico – per usufruire dei servizi di cui sopra. Devonoessere predisposti adeguati programmi per acquisire i mol-teplici supporti prodotti dall’editoria elettronica. La Regio-ne sostiene, con appositi finanziamenti, lo sviluppo dellamultimedialita e dei sistemi culturali integrati nelle biblio-teche. L’accesso ai finanziamenti avverra secondo le moda-lita determinate dalla d.g.r. 25 luglio 2003 n. 13797 Modali-ta e termini per la presentazione e valutazione di progetti einterventi in materia di beni e attivita culturali in attuazionedell’art. 4 comma 9 della l.r. 3 aprile 2002, n. 6 o successiviprovvedimenti che nel triennio regolino la materia.

e) Il Sistema informativo delle biblioteche lombarde(ABiL – Anagrafe Biblioteche Lombarde) e stato oggettodi un significativo intervento innovativo: il processo di rac-colta dei dati e stato strutturato via web. L’applicativo di-stribuito alle biblioteche, al momento, non offre la possibi-lita di elaborare i dati e di autovalutarsi. Presso le provincee installato un client che permette di utilizzare una versioneevoluta dell’applicativo – del tutto simile a quello regionale– per elaborare statistiche e produrre tabelle. Il sistema,pur essendo efficace, richiede interventi di manutenzione.Per il futuro immediato, le nuove tecnologie consentono dipensare ad un software con potenzialita di elaborazione,orientato al web e accessibile a tutti i soggetti afferenti allarete bibliotecaria lombarda con evidenti vantaggi per tuttie consistenti risparmi di gestione e manutenzione. Questainnovazione, ad oggi in fase progettuale, comporta unamaggiore responsabilizzazione degli operatori in qualsiasistruttura essi si trovino, a prescindere dalle dimensioni-consistenze e complessita della stessa. Nel processo di rac-colta dei dati, riveste particolare rilevanza la figura delcoordinatore del sistema bibliotecario, responsabile dellaraccolta degli stessi nel territorio di competenza, nonchedella qualita e della coerenza delle informazioni fornite. Eappena il caso di precisare che questa attivita rientra tra icompiti che la l.r. 81/85 assegna ai Sistemi bibliotecari. In-fatti, l’art. 9 recita: Compete ai Sistemi Bibliotecari... il rile-vamento periodico dei dati statistici per la conoscenza e lavalutazione dello stato delle strutture, dei servizi e dell’utenza.Le strutture sistemiche che non collaborano – nei tempi enei modi individuati dalla Regione – alla rilevazione dei

dati, sono escluse dai finanziamenti previsti dal presenteprogramma.La Banca dati delle biblioteche lombarde, oltre ad esserel’unica di questo genere esistente in Italia, rappresenta or-mai un patrimonio informativo di notevole interesse, siaper la lunga serie storica (dal 1978) che per i milioni di daticontenuti. Di conseguenza le rilevazioni statistiche annualisono un elemento indispensabile e qualificante a supportodella programmazione regionale e locale e per l’individua-zione degli obiettivi e la valutazione dei risultati conseguiti.

4. PersonalePer rispondere adeguatamente alla domanda di nuovi servizi,

occorre operare per accrescere e qualificare le competenze pro-fessionali degli addetti alla pubblica lettura e dei bibliotecari ingenerale. La Regione Lombardia, come ricordato sopra, ha ap-provato – ai sensi della l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 Riordino del siste-ma delle autonomie locali in Lombardia. Attuazione del d.lgs. 31marzo 1998, n. 112 (art. 4 commi 130 e 131) la Definizione deiprofili professionali e di competenza degli operatori delle bibliote-che di ente locale e di interesse locale (d.g.r. n. 16909 del 26 marzo2004). Tale documento rappresenta per i comuni titolari del ser-vizio di biblioteca il riferimento per la selezione del personale eil suo inquadramento funzionale ed economico.Sono previsti tre profili professionali: il «bibliotecario» rappre-

senta la figura di riferimento per la gestione dei servizi di biblio-teca, la cui presenza deve essere garantita in tutte le bibliotechedi pubblica lettura (con l’eventuale deroga solo per i comuni aldi sotto dei 3.000 abitanti, se associati a sistema); si tratta di unprofessionista con preparazione universitaria, in grado di presi-diare – come responsabile unico o in collaborazione con altrioperatori – tutti i processi specifici di gestione di una biblioteca.L’inquadramento del bibliotecario deve essere conforme a quellodel personale con parita di requisiti di accesso (laurea), con rife-rimento alla normativa contrattuale vigente, o prevedere un trat-tamento equivalente anche nei casi di esternalizzazione del servi-zio.A tale figura di base si aggiungono – per le realta organizzativa-

mente piu complesse – i profili di «direttore di biblioteca» e«coordinatore di sistema»; mentre ulteriori profili di competenzasi prevedono per gli esperti e/o responsabili di servizi specifici(catalogazione, sezione ragazzi, multimedialita, reference, con-servazione).Come precedentemente ricordato, nel 2005 il numero degli ad-

detti al servizio di biblioteca e pari a 2.900 unita. Si tratta di unnumero il quale, ancorche significativo, e tuttavia inadeguato pergarantire al meglio la gestione di una struttura complessa comela rete bibliotecaria lombarda.

5. Accessibilita e miglioramento dell’orario di apertura alpubblicoL’organizzazione degli orari attualmente in vigore in buona

parte delle biblioteche lombarde, rende problematico l’accessoalla pubblica lettura per una fascia significativa di cittadini, se-gnatamente quelli impegnati nel lavoro attivo. Dall’analisi deidati relativi al 2005, risulta ancora limitato il numero delle bi-blioteche aperte in ore serali e festive. Va da se che l’ampliamen-to delle «aperture» in queste fasce, richiede notevoli risorse uma-ne e finanziarie che gli enti titolari non sono grado di garantire.Tuttavia, e opportuno avviare una riflessione che consenta di in-dividuare modelli organizzativi e strategie per facilitare l’accessodegli utenti lavoratori alla pubblica lettura e all’informazione.Per esempio, con costi sostenibili, e possibile razionalizzare le«aperture» riducendo gli orari del mattino a vantaggio di quelliserali.Questo programma pluriennale si pone l’obiettivo di incentiva-

re l’apertura serale e festiva di almeno una biblioteca in ognisistema. Per conseguire questo risultato, possono essere utilizza-te le risorse regionali nella misura massima del 25% del contri-buto assegnato alla provincia.

DESTINATARI DELLE RISORSE REGIONALIE TIPOLOGIE DI INTERVENTI PREVISTI

Le province possono erogare le risorse finanziarie regionali e-sclusivamente ai sistemi bibliotecari previsti dalla program-mazione provinciale e regionale e formalmente riconosciuti dallaGiunta Regionale. I sistemi bibliotecari non possono trasferire,per nessun motivo, i contributi regionali alle biblioteche associa-te. Questo comporta che i progetti oggetto di finanziamento re-

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1º Suppl. Straordinario al n. 6 - 6 febbraio 2007Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 7 –

gionale devono essere elaborati in modo coordinato a livello si-stemico. I contributi regionali sono vincolati alla pratica delcofinanziamento, per cui l’apporto finanziario del soggettodestinatario non deve essere inferiore al 50%.Le risorse previste dal presente programma, possono essere

utilizzate per le seguenti finalita:a) Nell’ambito del consolidamento della rete sistemica, la

Regione sostiene le spese per l’assunzione del coordina-tore in misura non superiore al 25% del contributo com-plessivo assegnato alla provincia.

b) Rinnovamento qualitativo e incremento del patrimoniodocumentario. Possono usufruire di finanziamenti perquesto obiettivo solo i sistemi bibliotecari che presentanoprogetti di revisione del patrimonio e di contestuali nuoviacquisti, cosı come previsto al punto 2) lettera a) degli O-biettivi e indirizzi per il triennio 2007-2009 del presente pro-gramma.

c) All’incremento e riqualificazione di specifiche tipologiedi documenti e alla promozione della lettura. Rientranoin questa tipologia esclusivamente le finalita elencate alpunto 2) lettera b) degli Obiettivi e indirizzi per il triennio2007-2009 del presente programma. E fatto obbligo alleprovince di riservare, su base provinciale, almeno il 25%del contributo regionale per progetti inerenti questo obiet-tivo.

d) Integrazione e coordinamento dei servizi centralizzatiper quanto riguarda la sola catalogazione e il prestito inter-bibliotecario. Qualora entrambe queste attivita, siano gesti-te in forma centralizzata dalla provincia, quest’ultima puoutilizzare – per finanziare le stesse – una quota non superio-re al 30% dei contributi regionali. Se la provincia gestisceuna sola delle due attivita o parte di esse, la quota massimache puo essere trattenuta e pari al 15%.

e) Accessibilita e miglioramento dell’orario di apertura alpubblico. La provincia puo riservare, per il conseguimentodi questo obiettivo, una quota non superiore al 25% deicontributi regionali.I sistemi che intendono avvalersi di questa possibilita, de-vono predisporre – in raccordo con le biblioteche interessa-te – progetti annuali o pluriennali che prevedano, rispettoagli orari dichiarati nel 2005, l’incremento dell’apertura se-rale e festiva. E compito delle province valutare i progettipresentati e stabilire la relativa quota di finanziamento che,si ricorda, non puo essere superiore al 50% del costo delprogetto.

In sintesi, la Regione stabilisce una percentuale minima obbli-gatoria del 25%, su base provinciale, per progetti orientati all’in-cremento e riqualificazione di specifiche tipologie di docu-menti e alla promozione della lettura che, si ricorda, sono:– acquisizione di documenti per ragazzi;– acquisizione di documenti multimediali;– acquisizione di documenti per sezioni dedicate agli anziani

e ai portatori di handicap (ad es. non vedenti e ipovedenti),incluso l’acquisto degli strumenti necessari per rendere frui-bile questa tipologia di documento;

– potenziamento e incremento delle sezioni di storia locale;– acquisizione di documenti in lingua originale;– iniziative di promozione della lettura.Gli altri obiettivi possono essere finanziati con quote indivi-

duate dalle province con il solo limite di non superare le percen-tuali massime del 25% per l’assunzione del coordinatore del si-stema e per migliorare l’accessibilita e l’orario di apertura al pub-blico. In altre parole, le province – in aggiunta all’obiettivo del-l’incremento e riqualificazione di specifiche tipologie di do-cumenti e della promozione della lettura – possono individua-re uno o piu obiettivi e le relative risorse necessarie. Si ribadisceche gli obiettivi non devono essere necessariamente uniformi pertutto il territorio provinciale, ma possono anche tenere conto dipeculiari specificita ed esigenze locali ed essere, quindi, differen-ziati e personalizzati per ogni singolo sistema bibliotecario.Compete alle province individuare i soggetti beneficiari, valu-

tare i progetti e stabilire i criteri di verifica e di controllo.

CRITERI DI RIPARTOLa ripartizione dei finanziamenti regionali per provincia viene

effettuata nel rispetto dei criteri di cui all’art. 23 della l.r. 81/85.

Per il triennio 2007-2009, Regione Lombardia ritiene che la per-centuale assegnata in base alle condizioni di carenza, non debbapiu essere presa in considerazione. Si ricorda che gia nei prece-denti programmi pluriennali, questa quota incideva nella misuramarginale del 5%. Inoltre, e opportuno tenere conto che sonotrascorsi piu di 20 anni dall’entrata in vigore della l.r. 81/85 e chetale parametro (le condizioni di carenza), aveva il compito disupportare le inevitabili criticita della fase di avvio. Pertanto, icontributi regionali saranno calcolati in base ai seguenti parame-tri:a) 50% direttamente proporzionale alla popolazione resi-

dente;b) 25% direttamente proporzionale alla quota del bilancio

provinciale destinata all’organizzazione bibliotecaria neglianni 2003, 2004 e 2005. Verranno prese in considerazioneesclusivamente le seguenti tipologie di spesa:– contributi, in aggiunta a quelli regionali, a favore dell’or-

ganizzazione bibliotecaria provinciale;– attivita di aggiornamento e formazione del personale di

biblioteca e dei sistemi;– organizzazione e gestione dei servizi centralizzati, con

particolare riferimento alla catalogazione, al prestito in-terbibliotecario e all’attivazione e gestione dell’OPAC;

– catalogazione di fondi speciali posseduti dalle bibliote-che esistenti sul territorio di competenza;

– iniziative specifiche di promozione della lettura;c) 25% in relazione al precedente programma pluriennale

provinciale 2004-2006 e al grado di realizzazione degli im-pegni assunti con il programma stesso. Per calcolare laquota di questo parametro verranno presi in considerazio-ne i dati relativi al 2005. Gli indicatori di valutazione sa-ranno:– cittadini serviti da un sistema bibliotecario con incidenza

pari al 60%. Si considerano associate in sistema anche lebiblioteche di capoluogo aderenti a SBN;

– acquisti nuovi documenti ogni 1000 abitanti con inciden-za pari al 20%;

– prestiti ogni 1000 abitanti con incidenza pari al 20%.L’ammontare dei finanziamenti regionali, calcolati in base alle

disponibilita del 2006, a favore delle province (v. Tabella A) peril funzionamento e lo sviluppo delle biblioteche e dei sistemi bi-bliotecari degli enti locali, nonche per l’esercizio della delega, nelcorso del triennio e previsto in C 4.953.000,00. L’individuazioneeffettiva delle disponibilita finanziarie relative ai singoli annisara determinata comunque da quanto finanziariamente previstonei corrispondenti singoli bilanci annuali. Di conseguenza il pre-sente programma regionale pluriennale potra subire, con l’ado-zione dei piani attuativi annuali, modifiche e innovazioni cosıcome previsto dalla normativa regionale.Le province possono trattenere per l’esercizio della delega il

5% dei finanziamenti regionali (art. 5 punto 2, l.r. 81/85).Sara cura della Regione – secondo quanto disposto dall’art. 4,

comma 2, lettera m) della l.r. 81/85 – assicurare agli enti delegatimomenti di partecipazione e coordinamento anche per l’attua-zione del presente programma. Le province si impegnano a pre-sentare alla Giunta Regionale rapporti annuali che contenganola rendicontazione documentata delle spese effettuate per l’eser-cizio della delega e l’illustrazione dei risultati conseguiti in riferi-mento all’impegno finanziario costituito dai contributi regionalitrasferiti ad altri soggetti e dalla quota provinciale destinata al-l’organizzazione bibliotecaria.Le entrate e le spese relative all’esercizio delle funzioni delega-

te dalla Regione alle province devono essere iscritte nei bilancidi queste ultime in capitoli di spesa corrente, nell’ambito dellaclassificazione delle entrate e delle spese prevista dalla normativavigente in materia per gli enti medesimi.La denominazione dei suddetti capitoli deve essere omogenea

rispetto a quella corrispondente del bilancio regionale e deve ri-chiamare gli estremi della legge regionale di delega.Per quanto attiene ai programmi pluriennali provinciali 2007-

2009, si raccomanda il rispetto dell’art. 24 della l.r. 81/85 e preci-samente:– l’individuazione puntuale dei soggetti beneficiari, delle fina-

lita e dell’ammontare dei contributi.La Regione potra tenere conto di eventuali situazioni parti-

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1º Suppl. Straordinario al n. 6 - 6 febbraio 2007Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y– 8 –

colari che potrebbero verificarsi nella selezione dei soggettibeneficiari soltanto a condizione che la provincia producaelementi di giustificazione rispetto a tali situazioni nel pro-prio programma triennale e nei successivi piani di attua-zione;

– la previsione della quota del bilancio provinciale destinataall’organizzazione bibliotecaria;

– le modalita di controllo dei risultati e i criteri di rendiconta-zione.

Parimenti – in armonia con il carattere unitario degli adempi-menti che attengono tutti i soggetti interessati all’attuazione delpresente programma – i comuni, singoli o associati, predispon-gono programmi e piani di attuazione conformi a quanto sopradisposto. Resta inteso che nella definizione del programma plu-riennale 2007-2009, gli enti interessati dovranno muoversi in sin-tonia con l’art. 25 della l.r. 81/85 e in armonia con gli indirizziregionali indicati nel presente programma pluriennale.

Interventi diretti della RegioneIn accordo con i principi generali di sussidiarieta e partenaria-

to, gli interventi diretti di Regione Lombardia in ambito bibliote-cario e archivistico dovranno essere conformi agli orientamentipiu generali di riordino delle competenze tra Stato, Regioni eEnti Locali in attuazione della riforma del titolo V della Costitu-zione. L’ambito primario dell’intervento regionale, anche ai sensidegli artt. 6, 7, 111-115 del d.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 «Codicedei Beni Culturali» (e successive modifiche), e quello della tutelae della valorizzazione, in particolare per interventi di cataloga-zione, censimento di manoscritti con priorita a quelli antichi,inventariazione, conservazione e salvaguardia, riproduzione e di-gitalizzazione, pubblicazione e diffusione in rete di cataloghi,censimenti, repertori, guide e bibliografie.Gli interventi diretti di Regione Lombardia in ambito archivi-

stico e bibliotecario saranno caratterizzati da un alto grado diinnovazione sotto il profilo delle metodologie realizzative e so-prattutto della fruibilita dei risultati. In particolare sara privile-giato il sostegno a interventi che utilizzino procedure gestionaliinformatiche fruibili in modalita partecipata e cooperativa, e dif-fusione dei prodotti e risultati tramite Internet. Esemplare in talsenso e l’esperienza di Lombardia Storica, portale di risorse sto-riche e documentarie realizzato da Regione Lombardia con l’Ar-chivio di Stato di Milano e con l’Universita degli Studi di Pavia.Gli interventi diretti della Regione Lombardia saranno rivolti,

nel triennio 2007-2009, in particolare ai seguenti ambiti:1. Servizio Bibliotecario Nazionale. La Regione vede confer-

mato il proprio ruolo di promozione e coordinamento dellarete a livello territoriale, e di partnership nazionale con glialtri soggetti (MiBAC, MIUR, Conferenza delle Regioni).L’apertura della rete nazionale SBN a forme di partecipa-zione di livello diversificato e la possibilita di utilizzare am-bienti gestionali e procedure software diverse – purche cer-tificate – fa sı che si possa progettare per il sistema dellebiblioteche lombarde (inteso nel suo complesso di strutturee servizi) un’evoluzione verso l’integrazione con la rete na-zionale. Ci si riferisce in particolare ai centri di catalogazio-ne provinciali o intersistemici, per i quali occorre prevedere(tramite utilizzo di software certificati) almeno il livello di«cattura dati» (per ottimizzare la catalogazione in formaderivata e partecipata) e auspicabilmente anche il livello di«invio localizzazione» (per fornire visibilita e accesso ai ca-taloghi). Specificamente, l’adesione alla rete nazionale vieneraccomandata alle biblioteche di capoluogo (anche per pre-servare la loro funzione di archivi locali del deposito obbli-gatorio), alle biblioteche comunali dotate di raccolte signi-ficative, alle biblioteche di interesse locale («speciali») dota-te di patrimonio rilevante e di capacita di offrire un adegua-to servizio pubblico. L’adesione potra avvenire tramite ilPolo regionale (direttamente gestito), tramite la partecipa-zione agli altri poli esistenti, oppure tramite nuovi poli. Inquesta prospettiva la Regione dovra rafforzare il suo compi-to di coordinamento dei poli presenti sul territorio. Dovran-no essere assicurate adeguate risorse finanziarie per la ge-stione e il coordinamento del progetto.

2. Biblioteche di interesse locale. La Regione puo interveni-re direttamente a favore di questa tipologia di biblioteche(di varia titolarita pubblica e privata) che svolgano sul terri-torio un servizio pubblico complementare a quello delle bi-blioteche comunali. Le biblioteche dovranno garantire livel-

li minimi di uso pubblico: almeno 12 ore di apertura setti-manale, presenza di un regolamento che non limiti l’acces-so e l’utilizzo del patrimonio a particolari categorie di uten-ti, presenza di personale qualificato e specificamente dedi-cato alla gestione della biblioteca stessa, con riferimentoai «profili professionali» approvati dalla Giunta Regionalelombarda (d.g.r. 26 marzo 2004, n. 16909). Tra gli interventiconsiderati prioritari per la valorizzazione, in particolaredeve essere completata l’opera di catalogazione dei patri-moni documentari, anche a supporto delle funzioni di tute-la di competenza regionale. Dovranno essere utilizzate pro-cedure informatiche che consentano la cooperazione e l’in-tegrazione con cataloghi collettivi (primariamente quellidella rete nazionale SBN). In adesione alle linee guida de-finite a livello internazionale, e ai programmi nazionali inatto (Biblioteca Digitale Italiana), dovranno essere proget-tati, coordinati e sostenuti interventi di conservazione e di-gitalizzazione del patrimonio documentario delle bibliote-che pubbliche e private lombarde, con particolare riferi-mento alle raccolte di periodici e alle sezioni di storia loca-le. L’accesso ai finanziamenti avviene di norma tramite ban-do secondo le modalita determinate dalla d.g.r. 25 luglio2003 n. 13797 «Modalita e termini per la presentazione evalutazione di progetti e interventi in materia di beni e atti-vita culturali in attuazione dell’art. 4, comma 9 della l.r. 3aprile 2002 n. 6» o successivi provvedimenti che regolino lamateria. Interventi di valorizzazione delle raccolte di biblio-teche di interesse locale potranno essere altresı progettati,coordinati, sostenuti o realizzati in collaborazione con leprovince, i sistemi bibliotecari e gli enti autonomi territo-riali e funzionali.

3. Formazione. A garanzia della qualita sia dei servizi biblio-tecari pubblici gestiti dagli enti locali, sia degli interventidi valorizzazione direttamente promossi dalla Regione, cosıcome prescritto dall’art. 114 del «Codice dei Beni Culturali»(d.lgs. 42/2004), dovra essere promossa la formazione di ac-cesso e di aggiornamento alle professioni di bibliotecario earchivista. In particolare, l’impegno della Regione nel trien-nio dovra rivolgersi a consolidare e diffondere i profili pro-fessionali approvati con deliberazione di Giunta Regionalen. 16909 del 26 marzo 2004 «Definizione dei profili profes-sionali e di competenza degli operatori delle biblioteche diente locale e di interesse locale» (in corso di approvazionecome documento di riferimento di livello nazionale per leautonomie locali); promuovere percorsi di riqualificazionedel personale in servizio, cosı da raggiungere un livello ade-guato a quanto definito nei profili; promuovere direttamen-te, con l’utilizzo di risorse proprie o in collaborazione conla Direzione Generale Formazione e Lavoro, con le provincee gli enti locali iniziative di formazione rivolte all’aggiorna-mento di bibliotecari e archivisti; sostenere, coordinare ediffondere le iniziative di formazione attuate dalle province;promuovere forme di collaborazione con le agenzie forma-tive e, in particolare, con le Universita lombarde per favori-re la realizzazione di percorsi di formazione specifici perl’accesso alla professione di bibliotecario.

4. Interventi di promozione della lettura e del servizio bi-bliotecario pubblico. Nel triennio 2007-2009, proseguiral’organizzazione e il sostegno di eventi finalizzati alla sensi-bilizzazione degli operatori di biblioteca e dei cittadini non-che alla promozione dei servizi offerti dalla rete biblioteca-ria. In particolare, queste attivita saranno realizzate con laproposta dell’open day, del convegno annuale che si tienepresso il palazzo delle Stelline di Milano e della Conferenzadi organizzazione delle biblioteche lombarde. Si tratta diattivita consolidate da anni e che riscuotono il gradimentodegli utenti e degli operatori (12).

5. Interventi di valorizzazione degli archivi storici. La Re-gione interviene direttamente per la valorizzazione degli ar-chivi storici attraverso:a) il cofinanziamento di interventi di riordino e inventaria-

zione informatizzata di archivi storici di pertinenza de-gli enti locali;

(12) L’edizione 2006 dell’open day, ha visto la partecipazione di oltre400 istituti bibliotecari e migliaia di iniziative promozionali. Il conve-gno nazionale delle Stelline, dedicato ai professionisti di biblioteca edell’informazione, tenutosi nella primavera 2006, ha registrato oltre2.200 iscritti.

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b) il cofinanziamento di guide e censimenti descrittivi del-l’insieme del patrimonio archivistico non solo limitato aquello di pertinenza degli enti locali.

Le banche dati inventariali mano a mano realizzate vannoad incrementare l’offerta informativa dell’ambiente PLAINdel portale «Lombardia Storica».Le province non sono state interessate da processi di delegama vengono coinvolte su specifici progetti di censimentodegli archivi dei territori di pertinenza.Nel corso del triennio 2004-2006 sono stati cofinanziati cir-ca 120 interventi per un importo di C 645.000,00. L’accessoai finanziamenti regionali e stato garantito tramite appositibandi ai sensi della d.g.r. 25 luglio 2003 n. 13797.

Nel triennio 2007-2009 andranno perseguiti i seguenti obiet-tivi:a) garantire la fruizione limitando i finanziamenti a bando ai

soggetti in grado di offrire un effettivo servizio alla cittadi-nanza, quindi dotati di requisiti di uso pubblico (orari diapertura, personale qualificato, regolamento d’accessoecc.);

b) favorire e la tutela e la valorizzazione del patrimonio attra-verso l’integrazione con i servizi delle biblioteche e dei mu-sei stimolando, dove necessario, il deposito degli archivipresso la biblioteca.

TABELLA A

IPOTESI DI RIPARTIZIONE DEI FINANZIAMENTI REGIONALI PER PROVINCIA 2007-2009

50% 25% 25%in base in base alla quota in base al programma TOTALEPROVINCE alla popolazione procapite del bilancio provinciale provinciale 2004-2006 CONTRIBUTO

anni 2003, 2004 e 2005 (dati 2005)BERGAMO 269.503 172.506 142.467 584.475BRESCIA 308.206 185.536 142.968 636.711COMO 148.425 74.357 90.964 313.746CREMONA 91.247 172.333 65.044 328.625LECCO 84.916 98.104 82.783 265.803LODI 55.125 146.872 50.394 252.391MANTOVA 103.053 158.081 70.548 331.682MILANO 1.011.983 63.895 367.902 1.443.779PAVIA 134.565 13.266 52.272 200.103SONDRIO 47.206 54.977 67.450 169.634VARESE 222.273 98.322 105.457 426.052TOTALE 2.476.500 1.238.250 1.238.250 4.953.000

Modalita di comunicazione dell’intervento regionale

I progetti sostenuti da contributo regionale devono prevedereidonee iniziative di comunicazione mirate alla promozione e va-lorizzazione del progetto stesso, nonche azioni di informazionee comunicazione che evidenzino il ruolo di Regione Lombardia.

Le azioni di comunicazione devono essere preventivamenteconcordate con la Direzione Generale Culture, Identita e Autono-mie della Lombardia – Struttura Comunicazione (telefono02 67652690 – e.mail: [email protected]), attraverso:

– la condivisione delle strategie (tipo di messaggio, target, sco-po, tipo di strumento, ecc.);

– la condivisione del materiale (contenuti, impostazione gra-fica, uso del marchio di Regione Lombardia, ecc.).

In particolare, su tutto il materiale prodotto per la comunica-zione, la promozione e la realizzazione dell’intervento sostenutoda Regione Lombardia, dovra essere utilizzato il marchio com-pleto della Direzione Generale nella versione ufficiale non modi-ficabile, attenendosi rigorosamente alle disposizioni del «Manua-le d’uso dell’utilizzo del marchio della Regione Lombardia», ap-provato con d.g.r. 6/40752 del 29 dicembre 1998 (ogni informa-zione al riguardo e reperibile nel sito www.lombardiacultura.it).

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GRAFICIFIGURA 1

Nella voce «incarico professionale» sono sommati tutti gli operatori retribuiti ma non di ruolo.

FIGURA 2

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FIGURA 3

Incluso il prestito interbibliotecario e i documenti multimediali.

FIGURA 4

Il totale dei prestiti e dato dalla somma del prestito locale e dell’interprestito.

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FIGURA 5

FIGURA 6

N. sistemi bibliotecari N. sistemi bibliotecari intercomunaliProvincia Sistemi bibliotecari urbaniprima della riorganizzazione dopo la riorganizzazioneBERGAMO 13 5 1

BRESCIA 9 7 1

COMO 8 4

CREMONA 4 2

LECCO 3 3

LODI 1 1

MANTOVA 6 3

MILANO 17 6 1

PAVIA 5 3

SONDRIO 5 3

VARESE 8 5 1

TOTALE 79 42 4

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FIGURA 7

FIGURA 8

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FIGURA 9

FIGURA 10

NUMERO BIBLIOTECHE PER PROVINCIA CON APERTURA SERALE E FESTIVA

Lunedı Martedı Mercoledı Giovedı Venerdı Sabato Domenica TOTALIsera sera sera sera sera seraBERGAMO 11 13 26 19 9 1 10 89

BRESCIA 15 8 7 16 10 0 9 65

COMO 2 5 7 3 3 0 5 25

CREMONA 3 3 2 6 3 0 0 17

LECCO 6 4 6 9 4 0 22 51

LODI 5 5 3 3 3 0 3 22

MANTOVA 2 2 2 2 1 0 1 10

MILANO 22 27 30 32 22 7 14 154

PAVIA 1 9 7 7 5 1 9 39

SONDRIO 0 9 2 1 1 0 0 13

VARESE 4 2 5 4 3 0 6 24

TOTALI 71 87 97 102 64 9 79 509

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FIGURA 11

PERCENTUALE ABITANTI ULTRA 65ENNI

Anno 2002 2003 2004Provincia Pct. ultra 65enni Pct. ultra 65enni Pct. ultra 65enni

BERGAMO 16.15 16.39 16.67

BRESCIA 17.05 17.27 17.52

COMO 18.18 18.42 18.74

CREMONA 20.66 20.86 21.13

LECCO 17.84 18.14 18.53

LODI 18.23 18.27 18.50

MANTOVA 21.44 21.57 21.59

MILANO 18.81 19.08 19.41

PAVIA 22.78 22.82 22.98

SONDRIO 18.09 18.38 18.75

VARESE 18.63 18.96 19.33

REGIONE 18.59 18.82 19.11

FIGURA 12

INDICE DI VECCHIAIA

Anno 2002 2003 2004Provincia Indice di vecchiaia Indice di vecchiaia Indice di vecchiaia

BERGAMO 108.82 110.37 111.67

BRESCIA 119.04 120.36 120.82

LECCO 126.32 129.25 131.65

SONDRIO 127.16 129.21 132.43

COMO 131.90 133.68 135.51

LODI 137.34 136.33 136.77

VARESE 138.97 141.53 143.53

MILANO 145.87 146.44 147.64

CREMONA 165.47 166.46 167.85

MANTOVA 175.57 175.51 172.72

PAVIA 198.95 198.17 197.47

REGIONE 139.37 140.44 141.50

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