1 Sas di Complesso in Deutsche Bank Speciale QUADRI DIRETTIVI Risposte sullorario di lavoro dei...

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Sas di Complesso in Deutsche Bank

Speciale QUADRI DIRETTIVIRisposte sull’orario di lavoro dei Quadri

UNA BUSSOLA PER ORIENTARTI

LE RISPOSTE GIUSTE ALLE TUE DOMANDE

INDICECAPIRE L’ORARIO DI LAVORO DOMANDE FREQUENTI:PERSONALE INTERESSATO QUAL’E’ IL MIO ORARIO?PER ORIENTARSI COME POSSO RISPETTARLO?DA C.C.N.L. COSA SI INTENDE PER AUTOGESTIONE?CIRCOLARI AZIENDALI COME E QUANDO ? DA C.I.A. DEUTSCHE BANK L’ORARIO ECCEDENTE NON AUTOGESTITO ?EXTRAORARIO E BUDGET ?

10 ORE MENSILI DI EXTRAORARIO?

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Sas di Complesso in Deutsche Bank Segreteria Organo di Coordinamento

FIBA CISL in Deutsche Bank SpaMaurizio Gemelli(Segretario) 02 40242986Mario Piana 010 2706873Massimiliano Marino 02 40243226Maurizio Baldi089 ..799047Massimiliano Pontiggia 338 8232462

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FIBA CISL nel Gruppo Deutsche BankFIBA CISL nel Gruppo Deutsche BankResponsabili Dipartimenti – Area Tecnica

Claudio Valena Dipartim. Fiscale/Previdenziali 328 6630314Agostino De Ciechi Dipartim. Fiscale/Previdenziali 02 40242744Marina Lovaglio Dipart. Tem.Genere/Pari Opp. 0184 530728Aldo Galimberti Dipartim. Comunicazione/Sito 339 8951297Mimmo Iodice Dipartim. Legale 328 2794209Pio Rossi Dipart. Area Quadri Direttivi 010 ..256107

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…avere consapevolezza dei

diritti/ doveri per impedire

interpretazioni distorte delle

norme sui Quadri Direttivi da

parte delle Aziende.

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Aree Professionali : 1659QD3 + QD4 : 634QD1 + QD2 : 704Totale : 2997

+ 142 Dirigenti

56%23%

21%

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Contratto Nazionale

Circolari della

BancaC.I.A.


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ORARIO DI LAVORO

L’orario di lavoro dei quadri è in “…correlazione temporale con l’orario normale applicabile al Personale inquadrato nella 3^ Area professionale addetto all’unità di appartenenza, con le caratteristiche di flessibilità temporale proprie di tale categoria (Quadri) e criteri di “autogestione” individuale che tengano conto delle esigenze operative.” Art.81.

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AUTOGESTIONE

“Le Parti, in coerenza con quanto previsto dal presente articolo (Art 81), sottolineano la rilevanza dell’autogestione della prestazione lavorativa - il rigido controllo della quale non è compatibile con le caratteristiche della categoria (Quadri) - anche quale fattore di responsabile autovalutazione dei quadri direttivi circa i “tempi” della propria attività di lavoro, in coerenza con le esigenze operative ed organizzative dell’impresa.” (chiarimenti a verbale art. 81).

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AUTOGESTIONE

“Le Parti condividono, altresì, che una corretta applicazione della presente disciplina non può prescindere dal porre in essere tutte le possibili misure organizzative dirette a rendere effettiva l'autogestione della prestazione lavorativa…” (chiarimenti a verbale art. 81).

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REPERIBILITA’/AUTOGESTIONE

“….reperibilità………………per i quadri direttivi gli interventi effettuati vanno tenuti in considerazione ai fini dell’autogestione della prestazione lavorativa di cui all’art. 81.” (Art. 36).

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La più recente circolare, peraltro

relativa al CCNL precedente, che

tratta della prestazione lavorativa

dei Quadri Direttivi, è la n. 208/2001.

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“Il criterio di autogestione viene a costituire un particolare fattore di responsabilizzazione dell’addetto, in quanto lascia in buona misura all’interessato, fermo restando il ‘controllo’ dell’impresa tipico del rapporto di lavoro subordinato, la valutazione circa il tempo della propria attività di lavoro in diretta connessione alle esigenze operative che gli sono proprie”.

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… per “normale prestazione lavorativa” dei quadri direttivi è da intendersi quella effettuata in correlazione temporale con l’orario di lavoro osservato presso l’unità…perché si configurino prestazioni aggiuntive, occorre che le medesime, rese ovviamente per obiettive esigenze di servizio, non siano state recuperate in corso d’anno attraverso il meccanismo dell’autogestione individuale della prestazione lavorativa.

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“autogestione” non significa ovviamente poter decidere autonomamente tempi e modalità di espletamento della propria prestazione lavorativa, ma poterla “gestire”, responsabilmente, con criteri di flessibilità senza rigidi vincoli di orario, compatibilmente con le prioritarie esigenze di servizio connesse al ruolo ricoperto e/o alle attività svolte e, più in generale, con le responsabilità individuali proprie della categoria.

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Appare peraltro evidente che laddove tale “flessibilità” si traduca in una “assenza dal servizio” di una certa entità (ad es.: mezza giornata o giornata intera) la stessa dovrà essere di norma concordata con il proprio responsabile diretto.I responsabili diretti sono pertanto tenuti a garantire le condizioni che permettano, compatibilmente con le esigenze di servizio, un effettivo esercizio dei criteri di flessibilità e di autogestione della prestazione lavorativa dei quadri direttivi, ferma restando, ovviamente, la facoltà di direzione e controllo tipica del lavoro subordinato.

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Dalla circolare 145/2002 Permessi e congedi

“I criteri ed i principi di cui sopra (permessi retribuiti ad ore) trovano applicazione anche nei confronti dei Quadri Direttivi, fermi restando i criteri di flessibilità temporale e di “autogestione” individuale propri della prestazione lavorativa di tale categoria….”.

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Art. 18 VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI“…nei confronti di ciascun collaboratore si terrà annualmente – e comunque entro il primo quadrimestre dell’anno successivo a quello cui si riferisce – un colloquio di valutazione tra lavoratore/lavoratrice e il suo responsabile diretto. Nel colloquio sarà fornita agli interessati l’informativa circa il merito della valutazione professionale delle prestazioni relative all’anno precedente. Al termine del colloquio il lavoratore/lavoratrice potrà richiedere copia della parte della scheda contenente la sintesi della valutazione nonché i commenti e le osservazioni che il lavoratore/lavoratrice stesso potrà annotare direttamente sulla scheda in apposito spazio ..”.

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Qual’è il mio orario ?

Come posso rispettarlo?

Cosa si intende per autogestione”?

Come posso autogestire l’orario?

L’orario che non ho potuto

autogestire mi verrà remunerato?

Sono obbligato a fare 10 ore

mensili di extraorario?

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L’Art. 81 2°comma CCNL stabilisce

una correlazione temporale tra

l’orario dei Quadri e l’orario normale

applicabile al Personale della 3° Area

Professionale addetto all’unità di

appartenenza, quindi

37 ore settimanali37 ore settimanali.

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Gestendo autonomamente tempi e

modalità di lavoro, prevedendo

eventuali recuperi di extraorario

tenendo conto delle esigenze

operative.

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Si intende una responsabile

autovalutazione circa i tempi della

propria attività lavorativa basata sul

rapporto fiduciario senza un

controllo rigido dell’orario.

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Non avendo vincoli rigidi di orario, puoi

gestire responsabilmente la tua

prestazione lavorativa secondo la tua

valutazione, dando ovviamente priorità

alle esigenze di servizio connesse al tuo

ruolo. Solo in caso di assenze di mezza

o intera giornata, devi concordarle con il

tuo diretto responsabile.

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E’ prevista la possibilità che l’Impresa corrisponda un’apposita erogazione a fronte di un impegno temporale particolarmente significativo durante l’anno. L’incontro previsto dal nostro C.I.A. sulle valutazioni della tua prestazione, è l’occasione per richiederla annotando, nella scheda di sintesi, le tue osservazioni in merito.

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Non è condizione essenziale (né per l’apposita erogazione, né per l’assegnazione del giudizio professionale) il raggiungimento del budget.

Secondo il contratto, la prestazione lavorativa dei Quadri Direttivi deve essere orientata al raggiungimento di obiettivi prefissati.

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Non più! Il riferimento alle 10 ore era compreso nel CCNL del 1999 a fronte delle quali era prevista una forfetizzazione mensile (2.150.000 e 2.250.000 Lire). Dal CCNL 2005 in poi tale cifra è stata inserita come parametrazione dello stipendio dei Quadri che ne ha provocato un innalzamento togliendo l’obbligo delle dieci ore obbligatorie. Per questo ogni ora di extraorario fatta va “autogestita”.

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Ipotizzando un’ora al giorno di lavoro non pagata (calcolata utilizzando come parametro medio la paga oraria di un QD1 a 12 scatti di anzianità) effettuata da tutti i Quadri Direttivi si ottiene:

Risparmio aziendale annuo procapite: ca.

4.500,00 euroRisparmio annuo complessivo : ca.

6.200.000,00 euro.

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