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1. PRESENTAZIONE PROGETTO 1.1 Presentazione Idea Progettuale 1.2 Normativa di Riferimento 1.3 Missione e obiettivi generali di un Asilo Nido Aziendale 1.4 Ruolo delle Istituzioni e degli Enti Pubblici. 2. PIANO DI INTERVENTI PER LA REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO AZIENDALE 2.1 La Riforma dello Stato Sociale nella Provincia di Isernia 2.2 Contesto Socio Economico della provincia di Isernia 2.3 Caratteristiche generali di un Asilo Nido Aziendale 2.4 Generalità interventi da realizzare 2.5 Componenti di costo e di entrate 2.6 Piano di Gestione 2.7 Bilancio di Gestione 2.8 Previsione di Spesa Annuale 3. PIANO DI GESTIONE GENERALE 3.1 Piano Finanziario di Previsione Decennale “ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 1 - Progetto Sociale Asilo Nido SOMMARIO

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1. PRESENTAZIONE PROGETTO

1.1 Presentazione Idea Progettuale 1.2 Normativa di Riferimento 1.3 Missione e obiettivi generali di un Asilo Nido Aziendale 1.4 Ruolo delle Istituzioni e degli Enti Pubblici.

2. PIANO DI INTERVENTI PER LA REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO AZIENDALE 2.1 La Riforma dello Stato Sociale nella Provincia di Isernia 2.2 Contesto Socio Economico della provincia di Isernia 2.3 Caratteristiche generali di un Asilo Nido Aziendale 2.4 Generalità interventi da realizzare 2.5 Componenti di costo e di entrate 2.6 Piano di Gestione 2.7 Bilancio di Gestione 2.8 Previsione di Spesa Annuale

3. PIANO DI GESTIONE GENERALE 3.1 Piano Finanziario di Previsione Decennale

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SOMMARIO

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4. IL PRODOTTO SOCIALE

4.1 Criteri di Qualità per Asili Nido 4.2 Progetto Pedagogico 4.3 Metodologia dell’Intervento Socio Educativo 4.4 Modalità per la gestione dell’Asilo Nido Aziendale 4.5 Carta dei Servizi 4.6 Regolamentazione dello svolgimento del Servizio Socio Educativo 4.7 Controlli e Valutazione di Qualità 4.8 Indicatori di Verifica 4.9 Indicatori di Qualità 4.10 Piano di Formazione Professionale degli operatori sociali

5. AUTORIZZAZIONI

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1.1 – PRESENTAZIONE IDEA PROGETTUALE. Premessa. Nel seguente Progetto Sociale verranno trattati temi legati ai servizi socio sanitari ed educativi da realizzare in un Asilo Nido Aziendale da realizzare presso la ITTIERRE S.p.A. di Pettoranello del Molise , iniziando dalle caratteristiche demografiche che possono influenzare la domanda di tali servizi sociali, per proseguire con il programma degli interventi, sia strutturali e sia organizzativi, per rendere esecutivo il Progetto Preliminare. La data presunta di avvio dell’attività è il 15 settembre 2006. Aspetti demografici.

La popolazione residente nella Regione Molise, secondo gli ultimi dati del Censimento al 1° gennaio 2001 (fonte ISTAT) è pari a 316.548 abitanti, di cui 227.090 in provincia di Campobasso e 89.458 in quella di Isernia, con una densità pari a 72,2 abitanti per Kmq.

Si tratta del minimo storico per quanto riguarda la situazione demografica della Regione Molise dal lontano 1861. Un dato allarmante e che dovrebbe far riflettere: basti pensare che dal 1991 al 2001 la popolazione molisana è scesa dal 3.1% (10.299 abitanti in meno). La provincia di Campobasso raggiunge 230.749 abitanti contro 89.852 abitanti della provincia di Isernia. Nella provincia di Campobasso si è avuto un decremento pari al 3,4% (8.029 abitanti in meno) , mentre nella provincia di Isernia si è avuto un decremento pari al 2,3% (2.090 abitanti in meno). I dati del quattordicesimo censimento, confermano che la provincia di Isernia, dal punto di vista del numero degli abitanti è la più piccola di Italia. Isernia è il solo Comune della provincia che ha più di 20.000 abitanti. Oltre che in termini assoluti, la provincia ripresenta scarsamente popolata anche in termini relativi, visto che la densità è di appena 58,8 abitanti per Kmq., con punte che arrivano a 307,7 per il Comune di Isernia, a 248,2 per il Comune e di Venafro. I Comuni di Isernia e di Venafro ospitano nel complesso il 36% della popolazione provinciale (rispettivamente il 23,54% e il 12,46%). Fatta eccezione di questi due Comuni e del Comune di Agnone, i restanti 49 Comuni hanno una popolazione inferiore a 5.000 abitanti.

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Asilo Nido Aziendale PROGETTO SOCIALE

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L’Asilo Nido in Azienda La ITTIERRE S.p.A. è società leader nella produzione e distribuzione di prodotti ad alto contenuto di immagine con marchi propri quali Exté e Ferré – oltre che con marchi in licenza: Versace, Dolce & Gabbana, Roberto Cavalli, C’N’C’ Costume National ed opera in svariati segmenti di mercato offrendo un assortimento completo di abbigliamento ed accessori per le varie linee moda in relazione ai marchi di proprietà ed a quelli in licenza. Quale società in continua crescita ha una forza lavoro di 777 dipendenti dei quali 478 sono donne, rappresentando il 62,00% della forza lavoro. In linea con la policy aziendale di porre sempre più attenzione alla gestione delle risorse a disposizione poiché i lavoratori e le lavoratrici sono LA RISORSA, ed al fine di abbattere stereotipi culturali investendo – al contrario – sulle persone in una centralità di azione, in cui l’equazione “costi = benefici” si traduca in competitività, in innovazione, in qualità, in apprendimento continuo, la ITTIERRE S.p.A. intende promuovere l’apertura di un Asilo Nido Aziendale. In tale ottica l’Asilo Nido Aziendale risponde alla necessità di un’organizzazione del lavoro che tenga conto di due fattori quali la flessibilità aziendale, la conciliazione/condivisione work/life. La qualità del lavoro e quella della nostra azienda, la qualità dei prodotti, la qualità della vita sono strettamente correlate alla capacità di lavoratrici e lavoratori di mantenere uno stabile equilibrio tra attività svolta nel mercato e vita personale. La conciliazione della vita e del lavoro è un problema sociale che investe il sistema produttivo in cui uomini e donne sono chiamati ad assumersi responsabilità di diritti e doveri nel lavoro. E’ proprio in tale contesto che si inserisce la scelta aziendale di avere un asilo nido che rappresenta un servizio socio-educativo e di sostegno alla famiglia proponendosi di assicurare situazioni ottimali per lo sviluppo dei bambini dai 3 ai 36 mesi. Il progetto promuove quindi un miglioramento del clima aziendale i cui principali obbiettivi sono:

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Migliorare la qualità della vita dei dipendenti; Favorire il rientro della dipendenti dalla maternità in tempi più rapidi; Incentivare la possibilità di sviluppo e carriera delle donne; Valorizzare l’apporto professionale dalle donne alla vita dell’Azienda.

Poiché la qualità del lavoro è strettamente legata alla performance aziendale, la ITTIERRE S.p.A. trarrà da tale iniziativa i seguenti benefici:

Maggior potere dell’azienda nel reclutare e trattenere i propri dipendenti e collaboratori;

Miglioramento della qualità del lavoro svolta, (per un genitore la sensazione di tranquillità nel sentire il proprio figlio è importante);

Conseguentemente alla serenità lavorativa, aumento della produzione e riduzione dei costi di assenteismo causati dai problemi di gestione familiare;

Miglioramento dei rapporti professionali ed interpersonali tra azienda, dipendenti e collaboratori.

Obiettivo primario quindi di tale iniziativa è la valorizzazione dei dipendenti poiché la loro soddisfazione rafforza un’azienda, perché si sente di appartenere a un nucleo familiare, eticamente e socialmente sensibile. I dipendenti si sentono maggiormente coinvolti dal ‘destino’ aziendale se sentono di appartenere a una sorta di comunità. Tale iniziativa quindi, sostiene e rafforza la policy aziendale della ITTIERRE S.p.A. di incentivare il proprio personale attraverso interventi mirati allo status ed ai “valori” condivisi e ricercati dai suoi lavoratori e lavoratrici avendo come fine ultimo non solo la socializzazione tra dipendenti e dirigenti, tra dipendenti e l’azienda, ma anche tra i compiti individuali e la mission propria dell’azienda. Tutto ciò va ad aggiungersi alla carenza di strutture pubbliche dedicate all’infanzia: ad Isernia, per esempio, esiste una lista d’attesa per il nido pubblico; la carenza dei servizi sociali in quest’ultimo periodo sta portando le istituzioni a porre maggiore attenzione sul problema e sulle possibili soluzioni volte all’aumento dei luoghi e dei “posti bambino”, prevedendo, ad esempio, nuove forme di collaborazione tra pubblico, aziende e privato sociale per poter offrire valide alternative alle famiglie che si trovano spesso in condizioni di disagio nel tentativo di conciliare l’esigenza di educare i propri figli e gli impegni di lavoro.

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1.2 – NORMATIVA DI RIFERIMENTO.

a) Legge 28 dicembre 2001, n. 448, articolo 70; b) Legge 6 dicembre 1971, n. 1044 c) Legge Regionale del Molise 22 agosto 1973, n. 18; d) Deliberazione di Giunta Regionale del Molise 17 ottobre 2003, n. 1262; e) Legge 8 novembre 2000, n. 328; f) D.P.R. n. 503/1996; g) Deliberazione di Consiglio Regionale 12 novembre 2004, n. 251 “Piano Socio

Assistenziale della Regione Molise 2004-2006; h) Deliberazione di Giunta Regionale 25 luglio 2005, n. 1003.

1.3 – MISSION E OBIETTIVI GENERALI DI UN ASILO NIDO AZIENDALE.

Generalità. E’ definito Asilo Nido Aziendale la struttura situata all’interno dei luoghi di lavoro o nelle loro immediate vicinanze, destinata alla cura e all’accoglienza dei figli del personale dipendente, al fine di garantire, secondo la normativa vigente, l’accessibilità e l’agevole utilizzazione delle strutture da parte dei genitori lavoratori. La C.A.S.I Cooperativa Sociale ONLUS, Ente gestore dell’Asilo Nido Aziendale, assicurerà il raccordo con il coordinamento aziendale della rete dei servizi alla prima infanzia presenti sul territorio garantendo: a) La realizzazione di tutti i servizi dell’Asilo Nido Aziendale; b) L’applicazione degli standard previsti per i nidi, in rapporto ovviamente al numero

dei bambini accolti e alla normativa vigente. c) La collaborazione di personale incaricato in possesso del titolo di studio previsto

per la gestione degli Asili Nido ai sensi di Legge.

La Legge 28 dicembre 2001 n.448 (art.70) ha istituito il Fondo per gli asili nido, finalizzato alla costruzione e alla gestione degli asili nido e dei micro-nidi aziendali, al fine di assicurare un’adeguata assistenza familiare alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti con prole. L'idea del nido in azienda si configura attraverso una nuova cultura d'impresa che non punta solamente alla fidelizzazione del dipendente (o alla riduzione delle assenze e congedi per maternità), ma si apre ad un proprio ruolo etico-sociale per un reale impegno verso i dipendenti e le loro esigenze.

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Infatti, il bene-stare globale del dipendente non può prescindere dalla tranquillità del proprio contesto familiare, e ciò è ancora più importante quando il soggetto lavoratore è donna e madre. Negli Asili Nido e nei servizi per la prima infanzia sono garantiti in particolare:

a) L’offerta alle bambine ed ai bambini di una sede di cura, di formazione, di socializzazione e di ricreazione, al fine di favorire il loro benessere psicofisico e lo sviluppo delle potenzialità cognitive ed affettive;

b) Il sostegno alle famiglie, con particolare attenzione a quelle monoparentali, nella cura dei figli, anche allo scopo di facilitare l’accesso al lavoro dei genitori, e in particolare delle donne, al fine di promuovere la conciliazione tra scelte professionali e familiari;

c) Il rispetto e la valorizzazione del ruolo educativo attivo dei genitori mediante una completa informazione sulla gestione dei servizi e, se necessario, la loro partecipazione alle scelte organizzative e formative;

d) Il diritto all’inserimento delle bambine e dei bambini portatori di svantaggi psico-fisici e sociali.

Mission e obiettivi generali. “La centralità del bambino e della sua crescita, l'attenzione al genitore lavoratore e alle sue istanze, la necessità di favorire una professionalità educativa adeguata al benessere del bambino, favorire la crescita armonica del bambino tenendo conto sia degli aspetti cognitivi sia degli aspetti socio-relazionali, garantendo un luogo di accoglienza e di cura, sono gli aspetti fondamentali che caratterizzano la Mission della ITTIERRE S.p.A. Il servizio di Asilo Nido Aziendale ha lo scopo di rimuovere e prevenire le condizioni di svantaggio e di discriminazione, valorizzando la cultura della solidarietà e dell’integrazione. E’ un servizio rivolto alla prima infanzia con finalità di socializzazione ed educazione dei bambini e delle bambine, in un quadro di politica integrata di tutela e di promozione dei diritti dell’infanzia, di armonizzazione dei tempi di lavoro e di cura, in risposta alle esigenze del nucleo familiare. Tra gli obiettivi che la ITTIERRE S.p.A. si prefigge nella realizzazione dell’Asilo Nido Aziendale si considerano prioritari:

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Conciliare i criteri di produttività e redditività con le esigenze familiari dei dipendenti dell’Azienda;

Migliorare la qualità della vita del personale dipendente dell’Azienda; Favorire il rientro del lavoratrici madri dalla maternità in tempi più rapidi e con uno

spirito più sereno; Incentivare le possibilità di sviluppo e carriera delle donne e la valorizzazione

dell’apporto professionale di ciascuna di essa alla vita dell’Azienda.

Inoltre, essendo il nido un servizio educativo per i bambini, la C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS, ente gestore, la Mission è caratterizzata prioritariamente dai seguenti aspetti fondamentali:

Sostenere la progressiva differenziazione e il consolidamento dell’identità individuale del bambino;

Contenere e modulare le intense emozioni della prima età mantenendo le relazioni con i genitori e proponendone nuove e significative attività con adulti professionalmente preparati e con altri bambini;

Coinvolgere il bambino in un senso progressivo di autonomia, competenza e sicurezza;

Stimolare una pluralità di linguaggi espressivi; Sensibilizzare al rispetto delle prime regole sociali.

1.4 - RUOLO DELLE ISTITUZIONI E DEGLI ENTI PUBBLICI. Il ruolo delle Istituzioni e degli Enti Pubblici con la Riforma dello Stato Sociale (Legge N. 328/2000), punta al cambio di rotta delle politiche sociali partendo da una rete di offerte che si dovranno basare su una riqualificazione e/o riconversione delle strutture e delle risorse già esistenti coinvolgendo le Aziende ed il privato sociale, che con la loro struttura organizzativa, garantiscono un disegno territoriale di progettualità, di programmazione e di qualità sociale.

Il mondo adulto, a tal proposito, si sente di frequente inadeguato ad affrontare i problemi dei bambini, a partire dai genitori i quali sono tenuti a svolgere una funzione decisamente difficile anche perché diversa da quella esperita a suo tempo da chi li ha preceduti. Anche i bambini sono collocati in situazioni inedite e contraddittorie persino per quanto riguarda il processo cruciale della loro socializzazione.

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La tradizionale distinzione tra socializzazione primaria (esclusiva della famiglia) e socializzazione secondaria (propria di altre agenzie) appare oggi meno netta e definita, e ciò per alcuni fatti e comportamenti di fondo:

♦ L’influenza sin dai primi anni di vita di agenzie socializzanti diverse dalla

famiglia (asilo nido e scuola materna, televisione, rapporti con i pari); ♦ La crescente diversificazione della famiglia stessa, che andrebbe più attentamente

analizzata, per la diffusione del lavoro di entrambi i genitori ed anche per l’aumento di famiglie con un solo genitore.

Man mano che si cresce in età il ruolo delle agenzie diverse dalla famiglia è ancora più rilevante, e comunque la famiglia sente l’esigenza di supporti e di integrazioni al suo impegno di custodia e soprattutto di educazione. E’ significativo però che, a fronte di un relativo depotenziamento del ruolo della famiglia come agenzia di socializzazione, essa sia posta dagli adolescenti al vertice della scala dei valori.

La famiglia nei suoi comportamenti appare più preoccupata, in genere, delle sue responsabilità che occupa in un’azione educativa sistematica, per la quale manca una diffusa cultura adeguata ai tempi ed una strumentazione di sostegno. Questi problemi sono particolarmente acuti nella fase infantile e trovano a volte soluzioni errate e pericolose, che contribuiscono a rinforzare nelle famiglie comportamenti rigidi e tentativi di controllo che spesso risultano controproducenti.

Comunque, al peso decrescente con l’età della famiglia come luogo privilegiato ed esclusivo di socializzazione primaria, si riscontra un parallelo crescere nel verso di altre agenzie di socializzazione che si concretizza attraverso l’impegno del Provato Sociale che rileva una crescita quantitativa durante l’ultimo ventennio come risposta alla crisi dello Stato Sociale. Le forme di intervento sono soprattutto indirizzate nel campo dell’attività socio educativa e dei servizi socio assistenziali.

Si evidenziano inoltre alcune condizioni esistenziali che, pur coinvolgendo solo una parte delle famiglie giovani, interpellano la politica sociale non tanto, come avviene, sul piano emotivo, quanto per l’assunzione di concrete azioni di prevenzione ed ove necessario di tutela nel quadro della generale politica sociale per i minori, al fine di evitare ulteriore assistenzialismo e sacche di nuova marginalità.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 9 - Progetto Sociale Asilo Nido L’impegno di socializzazione di una società di trasformazione, come la nostra, verso un universo giovanile così variegato richiede un Progetto Articolato per tutta l’età

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evolutiva, un progetto che sia Unitario ed Integrato da tutte le risorse (pubbliche e private) presenti nelle varie zone metropolitane e periferiche del nostro Paese.

Ciò deve condurre ad un piano di priorità, che preveda investimenti innovativi, strategia delle connessioni tra le diverse agenzie sociali e le diverse istituzioni pubbliche e private, un ruolo di coordinamento dell’ente locale, iniziative di formazione degli adulti coinvolti (genitori, educatori in genere, cooperative sociali), un periodico ed attento sforzo di monitoraggio e valutazione della situazione dei risultati. In tale direzione la Regione Molise con Deliberazione di Giunta Regionale 25 luglio 2005, n. 1003, pubblicata sul BURM n. 24 del 01 settembre 2005 “Bando Pubblico per la concessione di contributi regionali a sostegno degli interventi relativi alla realizzazione di asili nido e micro nidi aziendali da parte di Aziende Private con sede nella regione Molise”, ha destinato un Fondo di Euro 164.202,17 per la realizzazione di Asili Nido Aziendali e Micro Nidi Aziendali. La ITTIERRE S.p.A. quale Ente proponente e la C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS, con sede legale in Isernia alla Via Pio La Torre n. 7, quale Ente gestore, si propongono per la presentazione di un Progetto riguardante la realizzazione di un’Asilo Nido Aziendale destinato a bambini da 3 mesi a 36 mesi con l’obiettivo di favorire il sostegno alla famiglia. Il presente Progetto assume carattere promozionale e preventivo ed è rivolto a tutto il personale dipendente della ITTIERRE S.p.A., delle altre Aziende della Zona Industriale di Pettoranello del Molise e delle famiglie residenti nei Comuni limitrofi l’Azienda stessa. L’obiettivo primario nel realizzare un Asilo Nido Aziendale è rappresentato dall’espressione di apertura alle necessità del contesto industriale in cui la ITTIERRE S.p.A. opera e più direttamente, è una forma di attenzione per le esigenze del personale dipendente, dei propri collaboratori e dei loro bambini. Creare in Azienda un’attività amministrativa attenta e sensibile alle esigenze del proprio personale, significa migliorare la qualità dell’offerta aziendale ai propri dipendenti. Per questo fine, il contributo che la C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS offrirà alla ITTIERRE S.p.A., titolare del servizio di Asilo Nido Aziendale, permetterà il buon esito del presente progetto.

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2.1 – LA RIFORMA DELLO STATO SOCIALE NELLA PROVINCIA DI

ISERNIA. La recente normativa nazionale (Legge N. 328/2000), la Legge Regionale di Riordino dei Servizi Socio Assistenziali (L.R. N. 1/2000) e in ultimo, l’approvazione da parte del Consiglio Regionale del Molise del Piano Socio Assistenziale 2004-2006, hanno delineato il riassetto delle competenze, delle funzioni e delle direttrici di riferimento per la costituzione del sistema di protezione sociale cui concorrono i vari soggetti (Istituzioni, Enti Locali, Privato Sociale, Aziende) ai quali sono assegnati compiti integrati di intervento. I principi generali, vincolo imprescindibile culturale ed organizzativo, avviato dalla Legge Regionale N. 1/2000 e definito dal Piano Sociale Regionale vengono enunciati come segue: • Esigenza di maggiore autonomia per ogni soggetto svantaggiato; • Rafforzamento della famiglia, come soggetto centrale del sistema dei servizi di

sicurezza sociale; • Riordino dei servizi socio sanitari e socio educativi che deve essere rispondente ai

nuovi bisogni che oggi presentano caratteristiche e dimensioni diverse rispetto al passato;

• Integrazione non solo tra attività sanitarie e socio assistenziali, ma anche tra reti formali ed informali di servizi e sussidiarietà.

Il quadro normativo e le recenti metodologie di intervento pongono il lavoro di rete e la prospettiva della “comunità che cura” al centro della politica sociale; da un lato considerare una strategia di rete che sappia costruire e tenere insieme le reti formali pubbliche e private e le reti informali, che consenta la possibilità di connessione, collaborazione, comunicazione costante per queste reti e le famiglie in situazioni di disagio bisognosi di assistenza, con l’obiettivo che tutto il sistema di assistenza di configuri come un’ampia rete di sostegno al loro contesto sociale e familiare, dall’altro valorizzare tutti i soggetti coinvolti e tutte le risorse disponibili nel territorio provinciale e nelle istituzioni per consentire ad ogni ambiente di affrontare e rispondere ai bisogni in esso presenti

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2.2 - CONTESTO SOCIO-ECONOMICO NELLA PROVINCIA DI ISERNIA.

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Nella Provincia di Isernia, relativamente giovane, vive una popolazione di 89.458 unità, pari a circa 60 abitanti per Km quadrato, contro la media regionale di 74 e quella nazionale di 189 (Fonte ISTAT 2001). Oltre alla bassa densità di popolazione, si individua l’eccedenza della popolazione residente su quella presente, che è un indicatore del continuo spopolamento delle aree interne, che sta incidendo profondamente sulla struttura e sulla consistenza demografica della Provincia e che caratterizza una prevalenza della popolazione anziana nella quasi totalità dei Comuni della Regione Molise.

E’, infatti, un dato rilevante la forte presenza della popolazione anziana in termini di indici di vecchiaia. La percentuale è del 20,5% nella Regione Molise contro il 17,2% nell’ambito nazionale. Economia Locale In via di estrema sintesi la struttura economica della provincia di Isernia si caratterizza per una fortissima incidenza del settore terziario, in massima parte collegato alle attività della Pubblica Amministrazione, e dei comparti più tradizionali (agricoltura, edilizia) che ne rappresentano oltre l’80% del prodotto. L’industria manifatturiera, l’unico comparto che nel corso degli ultimi anni ha dato segni di forte dinamismo (addirittura superiori per intensità a quelli medi nazionali) risulta fortemente sottodimensionato contribuendo alla formazione del PIL per una cifra pari a solo il 15-16% del totale ed un’occupazione che, in rapporto alla popolazione, è pari a 3,6 addetti ogni 100 residenti a fronte di un valore regionale di 5,8 e di uno nazionale di 9,2. Il settore alimentare è quello maggiormente rappresentato assorbendo circa il 43% dell’occupazione; l’altro comparto portante è quello dei materiali da costruzione che però ha risentito pesantemente della fortissima crisi dell’edilizia, un settore quest’ultimo che ha registrato nel corso degli anni ’70 ed ‘80 un rigonfiamento abnorme ed è quindi destinato ad assestarsi in futuro su dimensioni molto più contenute.

In tale contesto, le prospettive di sviluppo non sono certo incoraggianti se si pensa alla forte penalizzazione per gran parte dell'apparato produttivo, al pari dell'intera Regione, derivante dall'inopinato e improvviso venir meno dei sostegni agevolativi nazionali e comunitari sul versante del costo del lavoro e su quello degli strumenti di politica regionale, sia comunitari che nazionali.

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L'esclusione dagli sgravi contributivi, l'attenuazione dell'intensità dei regimi di aiuto, la fuoriuscita dal novero delle aree “Obiettivo 1” dalla fine del 1999, la drastica riduzione delle risorse della politica regionale (Legge 488/92, fondo di sviluppo, altre risorse per

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investimenti) sono tutti elementi che contribuiscono a rendere ancora più critica la situazione economica della provincia di Isernia. Le uniche possibilità di duraturo sviluppo dell’economia provinciale sono da ricercare nella ripresa del processo di investimento con il conseguente ampliamento della base produttiva e nello sfruttamento delle forti potenzialità insite nel comparto turistico e nell’ambito dei servizi socio sanitari ed educativi che rivestono un ruolo ancora molto marginale nella struttura economica provinciale pur potendo contare su una serie di elementi che se, adeguatamente valorizzati, possono costituire delle leve di indubbio sviluppo anche per le aree più marginali del territorio e per l’insieme delle altre attività economiche.

Infrastrutture e servizi La Provincia di Isernia sconta una situazione di pesante isolamento a causa di un gap di infrastrutture di trasporto e comunicazione che la taglia fuori dalle principali direttrici di comunicazione sia sul versante adriatico che tirrenico; non vi sono infatti tratti autostradali e la principale arteria è ormai costantemente interessata da movimenti franosi con conseguenti interruzioni nella percorribilità. Ancora peggiore la situazione del trasporto ferroviario con una sola linea a binario unico, ultimamente elettrificata, che impone tempi di percorrenza non più sostenibili.

La situazione è naturalmente aggravata dalla particolare configurazione orografica del territorio, che rende di per sé disagevole le comunicazioni, nonché dalla estrema frammentazione della popolazione sparsa in una miriade di comuni di piccole dimensioni. Ambiente e fattori sociali di rilievo. La Provincia di Isernia è caratterizzata da un’immagine di area pulita e dall’ambiente incontaminato; dalla compresenza di numerosissime emergenze naturalistiche, paesaggistiche, archeologiche e storico-monumentali; da un gran numero di Comuni con centri storici di notevole pregio, ma in via di progressivo abbandono; dalla presenza del massiccio del Matese che, se adeguatamente valorizzato, può rappresentare una preziosa occasione di vita a contatto con la natura in ogni periodo dell’anno oltre che fonte di reddito ed occupazione per le comunità dell’area. Circa il 10% del territorio è superficie boschiva con punte del 40% in alcuni Comuni.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 13 - Progetto Sociale Asilo Nido Dal punto di vista sociale la Provincia di Isernia, al pari dell’intera Regione, si distingue per i bassissimi livelli di criminalità e di conflittualità sociale; si tratta anche in questo caso di caratteristiche peculiari che andrebbero adeguatamente “valorizzate” per

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l’importanza che sempre più stanno assumendo nelle scelte di sviluppo di imprese dell’Italia settentrionale.

In tale contesto i fattori di involuzione sociale più preoccupanti rimandano, come già accennato, allo spopolamento di molti Comuni minori e al conseguente invecchiamento della popolazione, che con un programma di sviluppo locale ben articolato si potranno ridurre puntando sulla qualità della vita e sulle risorse naturalistiche-archeologiche che la Provincia di Isernia offre.

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2.3 - CARATTERISTICHE GENERALI DELL’ASILO NIDO AZIENDALE

L’Asilo Nido Aziendale è un servizio educativo e sociale per la prima infanzia che favorisce, in collaborazione con la famiglia, l'armonico sviluppo psico-fisico e sociale

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dei bambini nei primi tre anni di vita, secondo le finalità indicate negli articoli “1” e “6” della Legge 6 dicembre 1971, n. 1044 e successive modificazioni ed integrazioni. In particolare il Servizio concorre a:

• Dare una risposta ai bisogni propri dell'età di ciascun bambino; • Intervenire precocemente su eventuali condizioni di svantaggio psico-fisico e

socio-culturale; • Favorire i rapporti interpersonali fra bambini, bambini e adulti e fra gli adulti

stessi; • Promuovere una cultura per l'infanzia.

L'Asilo Nido Aziendale, ai sensi della Legge Regionale del Molise 22 agosto 1973, n. 18 e del Piano Sociale Regionale, avrà una ricettività minima di 30 (trenta) fino ad un massimo di 53 (cinquantatre) posti bambino. Il rapporto minimo superficie netta/ ricettività è fissato in mq. 8,00 per ogni posto bambino. I locali da adibire ad Asilo Nido Aziendale insistono in un fabbricato a livello di strada, si sviluppa su un unico piano, si trova in posizione soleggiata e dispone di uno spazio esterno attrezzato a verde. Per ciò che attiene alla legislazione sugli Asili Nido, i bambini tra i 3 (tre) mesi e i 3 (tre) anni di età sono suddivisi in tre segmenti:

• Lattanti : bambini di età compresa tra 3 e 12 mesi; • Semidivezzi : bambini di età compresa tra 12 e 24 mesi; • Divezzi : bambini di età compresa tra 24 e 36 mesi.

Si precisa che la differenziazione tra medi e grandi ha rilevanza solo per gli aspetti educativi. L'Asilo Nido Aziendale sarà articolato in sezioni, consterà di locali per gruppi di bambini lattanti, semidivezzi e divezzi e di relativi servizi igienici. Disporrà di cucina, lavanderia e separati locali adibiti all’amministrazione e ai servizi generali.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 15 - Progetto Sociale Asilo Nido L’ambulatorio pediatrico avrà un autonomo accesso dall’esterno. Per comprovati motivi di necessità e di convenienza potrà essere realizzato, rispetto alle domande pervenute, un Micronido, autonomo come nucleo decentrato, che può accogliere un numero limitato di bambini, fino ad un massimo di 10, fermo restando la possibilità di

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aumentare tale indice nella misura massima del 20% (Allegato A alla Delibera di Giunta Regionale n. 1262 del 17 ottobre 2003). L’orario minimo di apertura è fissato in 8 ore giornaliere, di norma, per cinque giorni alla settimana. L’Organico composto da operatori sociali sarà calcolato in base al numero e alla tipologia (lattanti-semidivezzi-divezzi) degli iscritti nell’arco dell’anno di frequenza, nonché rispetto alle modalità organizzative del servizio e degli standard previsti dalla normativa regionale. L’Asilo Nido Aziendale, verrà ubicato in un’area facilmente accessibile al personale dipendente della ITTIERRE S.p.A. che usufruirà del servizio. La struttura garantirà le seguenti caratteristiche:

Condizioni di stabilità in situazioni normali ed eccezionali, in conformità a quanto previsto dalle norme vigenti, nonché piena rispondenza alla normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro;

Requisiti igienici minimi previsti dalle normative nazionali e regionali vigenti in materia;

Condizione di sicurezza degli impianti, anche di prevenzione incendi, nei casi previsti dalla Legge;

Accessibilità ai soggetti diversamente abili, secondo quanto stabilito dal D.P.R. 503/1996;

Licenza di abitabilità e/o uso dei locali. L’articolazione analitica di tali spazi sarà descritta nel progetto tecnico preliminare allegato alla domanda di contribuzione.

In sintesi: Gli ambienti e gli spazi saranno distribuiti su un solo piano fuori terra. La superficie utile totale relativa al modello relativo all’ Asilo Nido Aziendale per n. 53 posti bambini è di circa mq. 540.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 16 - Progetto Sociale Asilo Nido Per le altezze dei locali saranno applicate le prescrizioni delle Norme Tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica approvate con D.M. del 18/12/1975 e successive modificazioni ed integrazioni.

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Gli spazi dell’Asilo Nido Aziendale rispetteranno quanto previsto dal Piano Sociale Regionale e precisamente:

SPAZI INTERNI AD USO DEI BAMBINI. Si intende il complesso degli ambienti che servono allo svolgimento delle seguenti funzioni:

• Cambio di abiti; • Scambio di informazioni quotidiane fra genitori ed assistenti; • Attività di gioco ed occupazioni varie; • Alimentazione; • Riposo; • Funzioni igieniche; • Contenimento di oggetti ed attrezzature di uso quotidiano.

Gli spazi necessari per tali funzioni saranno divisi fra spazi per il gruppo dei Lattanti, spazi per il gruppo dei Semidivezzi e spazi per il gruppo dei Divezzi. Il dimensionamento degli spazi relativi ai tre gruppi sarà il seguente:

• N. 10 Lattanti; • N. 18 Semidivezzi; • N. 25 Divezzi.

L’articolazione analitica di tali spazi è, di norma, la seguente: Spazi per il gruppo Lattanti, Semidivezzi e Divezzi Saranno rispettati i seguenti parametri minimi per il dimensionamento degli ambienti che garantiranno le superfici unitarie come di seguito indicate:

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 17 - Progetto Sociale Asilo Nido A1 - Zona di ingresso (filtro termico) e deposito carrozzine : Sup. utile unitario 0,40 mq/bambino A2 - Spazio di accettazione : Sup. utile unitario 1,00 mq/bambino A3 - Soggiorno e zona per alimentazione : Sup. utile unitario 3,00 mq/bambino

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A4 – Ambulatorio pediatrico : Sup. utile unitario 0,80 mq/bambino A5 - Riposo (in ambiente separato) : Sup. utile unitario 1,00 mq/bambino A6 - Servizi igienici : Sup. utile unitario 1,00 mq/bambino A7 – Area esterna attrezzata : Sup. utile unitario 1,00 mq/bambino

Totale Superficie Utile unitario minima 8,20 mq/bambino

A8 - Cucina per la preparazione pappe e dispensa (direttamente comunicante con lo spazio per il pranzo) :Sup. utile totale 53,85 mq.

Accettazione e locale pluriuso per il personale Quest’area sarà organizzata in modo tale da consentire un comodo accesso dei bambini, dotandola dello spazio occorrente per collocare il fasciatoio, nonché di armadietti per il deposito del vestiario. La superficie utile netta è di mq. 62,65. L’area ospiterà, inoltre, il locale destinato ad ufficio, con superficie utile netta di mq.6,00.

Soggiorno, attività ludica e zona per l’alimentazione Quest’area sarà organizzata garantendo la possibilità di svolgimento di più attività ricreative differenziate e, in modo fisicamente separato, la somministrazione dei pasti. In presenza di bambini lattanti, si provvederà ad un locale destinato alla loro permanenza. La superficie utile netta sarà di mq. 169,01.

Servizi Igienici per bambini I locali igienici saranno illuminati ed areati direttamente. Il servizio igienico sarà dotato di antibagno che potrà essere areato artificialmente. Nel locale antibagno è consentito il posizionamento del fasciatoio in uno spazio appositamente adibito all’uso. Il locale deve consentire il deposito dei materiali igienici fuori dalla portata dei bambini. La superficie utile netta sarà di mq. 58,85.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 18 - Progetto Sociale Asilo Nido

I pavimenti saranno piastrellati e le pareti rivestite di materiale lavabile fino a metri 2,20 di altezza.

Le tazze WC per i bambini saranno di dimensioni ridotte, e previste in numero di almeno un vaso per 10 bambini, inserito ciascuno in box ispezionabili.

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I lavandini, singoli o con vasca allungata per punti multipli di erogazione dell’acqua, avranno dimensioni adeguate e saranno posizionati nell’antibagno; l’acqua sarà premiscelata da un comando unico. Almeno un servizio igienico sarà accessibile ai soggetti diversamente abili secondo quanto stabilito dal D.P.R. n. 503/1996.

Area esterna attrezzata Sarà assicurata un’area esterna ad uso esclusivo dell’Asilo Nido Aziendale di circa mq. 444,00; questa verrà attrezzata per la permanenza e il gioco dei bambini.

Servizio alimentare Sarà garantita una cucina per la preparazione dei pasti, di superficie utile netta di mq. 19,00. La preparazione dei pasti sarà autorizzata ai sensi dell’art.2 della Legge n.283/62 e sarà svolta in locali adeguati ai requisiti di cui al D.P.R. n. 327/80. Ai bambini verranno somministrati pasti in numero e quantità previsti dalla tabella dietetica che appositamente, verrà vistata dalle autorità competenti in materia.

SPAZI INTERNI PER I SERVIZI GENERALI Si intende il complesso degli ambienti che servono sia il gruppo lattanti, sia il gruppo dei semidivezzi e sia il gruppo divezzi. Saranno realizzati i seguenti locali:

• Cucina e dispensa; • Lavanderia, Guardaroba-stireria e deposito materiale; • Spogliatoio personale e servizi igienici per adulti; • Locale pluriuso per il personale (pranzo, riunione, segreteria, preparazione

materiale d’uso, ecc.); • Ambulatorio pediatrico.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 19 - Progetto Sociale Asilo Nido

La superficie utile totale per tale nucleo di servizi, compresi eventuali disimpegni interni, sarà di mq. 234,49. Si rimanda al Progetto Tecnico Preliminare per la descrizione dettagliata di tutti gli ambienti e gli spazi.

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SPAZI ESTERNI Entro l’area di pertinenza dell’Asilo Nido Aziendale si realizzeranno i seguenti spazi esterni che rispetteranno le superfici di seguito indicate:

• Spazi pavimentati e coperti a protezione degli ingressi agli ambienti ad uso dei

bambini e ai servizi generali; • Spazi pavimentati liberi (non coperti) per attività e percorsi all’aperto; • Vasche per la sabbia; • Aree e prato; • Spazi pavimentati per gli accessi pedonali e per l’accesso carraio (alla centrale

termica e approvvigionamento cucina).

Il terreno per l’area attrezzata all’aperto sarà in prato in erba naturale e in parte pavimentato.

Per ragioni di sicurezza sarà impedito che i bambini possano uscire liberamente verso gli spazi pubblici e privati adiacenti e, all’interno dell’area di pertinenza dell’Asilo Nido Aziendale, verso gli spazi di accesso all’edificio.

Le delimitazioni dell’area attrezzata all’aperto saranno realizzate con staccionate in legno.

La recinzione perimetrale dell’area di pertinenza è realizzata in muretto con ringhiera metallica (altezza media m. 1,70).

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 20 - Progetto Sociale Asilo Nido

2.4 – GENERALITA’ DEGLI INTERVENTI DA REALIZZARE. Per gli interventi da realizzare sull’edificio da destinare ad Asilo Nido Aziendale, si rimanda al Progetto Tecnico Preliminare composto dalla relazione tecnica dettagliata sulle caratteristiche strutturali, sugli interventi da realizzare e dal computo metrico che è

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stato redatto dall’Architetto ROMITO Vito, tecnico abilitato di fiducia della C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS e dall’Ufficio Tecnico della ITTIERRE S.p.A.. Pertanto, la descrizione seguente, ha valore di sintesi rispetto al Progetto Tecnico Preliminare sopra citato. a. Servizi connessi all’Edificio in oggetto.

• Percorsi pedonali. Al fine di assicurare il collegamento degli accessi principali

dell’edificio con la strada principale della Zona Industriale e con l’area di parcheggio, i percorsi pedonali presenteranno un andamento quanto più possibile semplice in relazioni alle principali direttrici di accesso.

• Parcheggi. Al fine di agevolare il trasferimento dell’autovettura ai percorsi di avvicinamento relativi agli accessi dell’edificio adibito ad Asilo Nido Aziendale, sarà previsto il parcheggio in aderenza ad un percorso pedonale che avrà comunicazione ininterrotta con gli accessi medesimi. L’area di parcheggio riservata ad autovetture ed automezzi per il trasporto pubblico e/o privato dei bambini, è prevista su una superficie di circa 500 mq., facilmente accessibile e idonea alla movimentazione delle carrozzine ed altri ausili tecnici in uso degli ospiti dell’Asilo Nido. Un’area riservata sarà destinata al parcheggio delle Autoambulanze per eventuali interventi di Pronto Soccorso.

b. Struttura Edilizia in generale.

• Accessi. Al fine di agevolare l’accesso all’interno dell’Asilo Nido Aziendale saranno previsti varchi e porte esterne allo stesso livello dei percorsi pedonali e ove non sarà possibile saranno raccordati mediante rampe. Gli accessi avranno una luce minima di m. 1,50 e le zone antistante gli ingressi saranno protetti dagli agenti atmosferici da pensiline di profondità almeno m. 2,00.

• Corridoi e passaggi. Il passaggio tra i locali avverrà per mezzo di disimpegni aventi una superficie minima di mq. 8,00.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 21 - Progetto Sociale Asilo Nido • Porte. Le porte saranno di facile manovrabilità, avranno una luce netta minima di

m. 0,90, con una media ottimale di m. 1,00. Il materiale che sarà utilizzato per la realizzazione delle porte è resistente all’urto ed all’usura. Non insisteranno in prossimità delle porte spigoli, riporti, cornici sporgenti e quanto altro atto a recare

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possibili danni in caso di urto. Le maniglie consentiranno una facile manovra e sono poste ad un’altezza di cm. 90.

• Pavimenti. I pavimenti all’interno dell’Asilo Nido Aziendale saranno in legno, si

presenteranno in uno stato di perfetta planarità e saranno privi di disuguaglianza di comportamento e di qualsiasi ostacolo al moto.

• Locali igienici. Le caratteristiche dei locali igienici rispetteranno tutti i requisiti

per soddisfare i bisogni dei bambini e degli operatori sociali impegnati nelle attività dell’Asilo Nido Aziendale. I bagni saranno accessibili mediante un percorso continuo orizzontale, collegati direttamente con gli ambienti del nido. Le porte di accesso avranno una luce netta di m. 0,90. Il locale igienico sarà dotato di antibagno per la collocazione dei fasciatoi, di lavabo, specchio, campanello elettrico di segnalazione e quant’altro per un uso corretto da parte degli ospiti dell’Asilo Nido. Il campanello elettrico sarà del tipo a cordone, posto in prossimità della tazza WC, con suoneria ubicata in luogo appropriato al fine di consentire l’immediata percezione dell’eventuale richiesta di assistenza.

• Apparecchi elettrici di comando e segnalazione. L’Asilo Nido Aziendale sarà

dotato di apparecchi elettrici di comando e segnalazione (interruttori, campanelli di allarme, ecc.) di facile manovrabilità e installati ad un’altezza utile per i bambini. Gli apparecchi elettrici di comando saranno facilmente individuabili e visibili anche in caso di illuminazione nulla (piastre o pulsanti fluorescenti, ecc.) ed azionabili mediante leggera pressione. Gli apparecchi elettrici di segnalazione saranno posti ad un’altezza facilmente accessibile. Tutti gli apparecchi elettrici di segnalazione saranno posti in posizione tale da consentire la immediata percezione visiva ed acustica.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 22 - Progetto Sociale Asilo Nido

2.5 – COMPONENTI DI COSTO E DI ENTRATE.

Attraverso l’analisi delle attività da svolgere nell’Asilo Nido Aziendale si sono individuate le varie voci di costo. Lo studio di tali voci è utile per effettuare proiezioni in ordine ai flussi finanziari necessari per gestire l’Asilo Nido Aziendale.

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A titolo esemplificativo riportiamo una sintesi delle voci di costo per la realizzazione di un Asilo Nido Aziendale, partendo dal caso concreto in cui la ITTIERRE S.p.A. ha affidato la gestione del servizio alla C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS. COSTI DI INVESTIMENTO. L’investimento iniziale e la relativa quota di ammortamento si identificano nei seguenti costi: • Costi di ristrutturazione e adeguamento dei locali; • Costi di allestimento e acquisto di mobili, arredi, giochi, computer, ecc.; • Quota di ammortamento: come noto il calcolo delle quote di ammortamento delle

spese di ristrutturazione possono essere in funzione di alcuni elementi: fiscali, civilistici ed economico gestionali.

Per semplicità si è ritiene di ammortizzare il tutto in 10 (dieci) anni, allineando l’ammortamento di tali costi alle spese di impianto e ipotizzando che eventuali costi di gestione abbiano durata analoga. COSTI DI GESTIONE L’imputazione delle voci di costo sotto elencate saranno ricondotte alla C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS, ente gestore esterno, sulla base di accordi intercorrenti tra le parti e stabiliti nell’ambito di apposita convenzione.

Costi correnti I costi correnti consistono in: consumi di energia elettrica, consumi di acqua, costi per il riscaldamento/climatizzazione.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 23 - Progetto Sociale Asilo Nido

Costi del personale Il costo del personale incide notevolmente nel piano gestionale dell’Asilo Nido Aziendale e quindi la C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS ottimizzerà al meglio le risorse economiche disponibili. Nel rispetto della normativa vigente in materia di Contratti del Lavoro di Categoria, attraverso la flessibilità del lavoro e la disponibilità dei soci volontari di cui alla Legge 381/91, la Cooperativa garantirà un sevizio di qualità monitorando le spese. Sarà garantito la realizzazione di un sistema integrato di servizi con soggetti del Terzo Settore che operano nella Provincia di Isernia. Inoltre, la

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Cooperativa potrà avvalersi di professionisti (Educatori Professionali) impegnati con il Servizio Civile Volontario, in quanto la Cooperativa è stata accreditata come Sede di Attuazione Progetti del Servizio Civile dall’Ufficio Nazionale Servizio Civile (U.N.S.C.), presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Assicurazione L’autorizzazione all’apertura di un Asilo Nido è soggetta, tra l’altro, all’accensione di una assicurazione contro danni a cose e persone, nonché per responsabilità civile e non.

Affitto La ITTIERRE S.p.A. ha dato la disponibilità per il Contratto di Comodato d’Uso Gratuito dell’immobile da destinare ad Asilo Nido Aziendale.

Acquisto materiale di consumo Tale voce di uscita riguarda i costi mensili per acquisti del materiale igienico/sanitario, per acquisto di alimenti e materiale di consumo. Manutenzione All’interno dei costi di manutenzione ordinaria si includono: rinnovamento e manutenzione annua degli ambienti; sostituzione materiale didattico e ludico danneggiato; aggiornamento, riparazione e/o sostituzione materiale da lavoro (pc, fax, ecc.), aggiornamenti tecnici; varie ed eventuali. Tali costi di manutenzione annui, in un’ipotesi di tipo fortemente prudenziale, si aggirano intorno all’ 1% dell’esborso iniziale per la ristrutturazione dei locali.

Ogni cinque anni è necessario procedere a una ristrutturazione di entità maggiore di quella svolta annualmente. Tale manutenzione straordinaria ha un costo, sempre in un’ipotesi fortemente prudenziale, che si aggira intorno al 5% del costo di ristrutturazione iniziale; per comodità contabile tali costi sono considerati di competenza annuale, per un quinto.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 24 - Progetto Sociale Asilo Nido FASCE DI RETTA APPLICABILI PER BAMBINO Le rette applicabili per bambini saranno determinate in base a alcuni parametri tra cui:

• Numero di bambini complessivamente accolti; • Età del bambino da accogliere in quanto il segmento bambini lattanti ha diverse

esigenze e maggiori costi rispetto al segmento “bambini divezzi”; • Numero di ore al giorno di permanenza del bambino presso l’Asilo Nido

Aziendale;

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• Situazione economica della Famiglia; • Servizio Mensa; • Altri servizi collaterali (eventuali corsi di inglese, pittura, musica…); • Mesi di operatività dell’Asilo Nido Aziendale nell’arco dell’anno.

In media la retta mensile per bambino si collocherà all’interno di un intervallo tra i 280 e i 330 Euro ed è collegata prevalentemente all’età del bambino e al tempo di permanenza del bambino stesso presso la struttura. Si accoglieranno, accanto ai figli dei dipendenti della ITTIERRE S.p.A., anche bambini “esterni”. In questo caso i figli dei dipendenti potranno godere di una riduzione della retta mensile.

LE FASCE DI ETÀ L’individuazione delle fasce d’età dei bambini da accogliere si rivela un dato particolarmente importante per le conseguenze che esso ha sulle caratteristiche della struttura necessaria (metratura, numero degli Educatori Professionali, ecc.) nonché sull’entità dei costi di investimento e di gestione. Segmentazione dei bambini in base alla fascia d’età di appartenenza Per ciò che attiene alla legislazione sugli asili nido, i bambini tra i 3 mesi e i 3 anni di età sono suddivisi in tre segmenti:

• Lattanti : bambini di età compresa tra 3 e 12 mesi; • Semidivezzi : bambini di età compresa tra 12 e 24 mesi • Divezzi : bambini di età compresa tra 24 e 36 mesi.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 25 - Progetto Sociale Asilo Nido La ITTIERRE S.p.A. ha monitorato ed analizzato il bisogno dei dipendenti attraverso la diffusione di un questionario che ha definito la strutturazione dell’Asilo Nido Aziendale in tre sezioni:

Lattanti : n. 10 Semidivezzi : n. 18 Divezzi : n. 25

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Conseguenza sui costi Ogni bambino, in base al segmento di cui fa parte, ha diverse necessità ed esigenze, che si riflettono specificatamente su:

a) La suddivisione del locale adibito ad Asilo Nido: ogni segmento ha diverse esigenze per ciò che attiene le attività da realizzare rispetto ai locali che andranno ad ospitare i bambini Lattanti, Semidivezzi e Divezzi;

b) Il cibo: per ogni segmento servirà un’alimentazione diversa;

c) L’allestimento degli spazi e gli arredi: per i Lattanti andranno garantite ulteriori

condizioni di massima sicurezza; i bagni dei Divezzi sono assolutamente dissimili da quelli dei Lattanti; i Divezzi utilizzeranno giochi diversi e avranno necessità igienico sanitarie diverse dai Lattanti;

d) Il rapporto educatore-bambino nell’Asilo Nido Aziendale in ottemperanza al

Piano Sociale Regionale è di un operatore-educatore ogni otto bambini.

L’Organico degli operatori, comunque, andrà calcolato in base al numero degli iscritti nell’arco dell’anno di frequenza e alla tipologia dei tre segmenti, nonché rispetto alle modalità organizzative del servizio.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 26 - Progetto Sociale Asilo Nido

2.6 - PIANO DI GESTIONE ANNUALE. (a regime)

a. Gestione dell’Asilo Nido Aziendale". La gestione dell’Asilo Nido Aziendale, sarà affidata ad un soggetto alla C.A.S.I Cooperativa Sociale ONLUS, con sede legale in Isernia alla Via Pio La Torre n.7, Ente abilitato a gestire l’Asilo Nido ai sensi dell’art. 1, comma 5, della Legge N. 328/2000 e successivo D.P.C.M. 31 marzo 2001.

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La cooperativa suddetta ha esperienza ventennale nei servizi socio sanitari ed educativi di cui alla Legge 381/91, sia in forma pubblica a carattere convenzionale e sia in forma privata. Pertanto, è a conoscenza delle problematiche sociali della Regione Molise ed aderisce a Federsolidarietà Molise che costituisce la Federazione di Settore della Confcooperative Molise. In sintesi, la C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS è costituita da 90 (novanta) soci tra cui figurano sei Assistenti Sociali, uno Psicologo, un Medico, cinque Laureati in Scienze dell’Educazione, due Educatori Professionali, tre Maestre d’Asilo, Soci Lavoratori Qualificati nel campo dei Servizi Socio Sanitari ed Educativi con esperienza lavorativa di almeno cinque anni nel settore dei minori. Inoltre in convenzione con la Cooperativa collaborano diversi professionisti (Medico Chirurgo, Architetto, Ingegnere Biomedico, Medico del Lavoro, Responsabile del D.Lgs 626, Biologo, Ingegnere Specializzato sulla Certificazione della Qualità, Ditta abilitata alla realizzazione di Impianti Tecnologici, Ente di Formazione Professionale accreditato dalla Regione Molise, ecc.). Detti consulenti hanno la sede amministrativa ed operativa nella provincia di Isernia.

b. Personale. La gestione dei servizi presso l’Asilo Nido Aziendale prevede il contributo di personale qualificato, nonché soci della C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS. Il tipo di rapporto di lavoro tra la Cooperativa e i soci, sarà quello di Lavoro Subordinato e di Lavoro a Progetto nel rispetto della Legge N. 142/2001. Le figure educative che opereranno nell’Asilo Nido Aziendale saranno in possesso di uno dei seguenti titoli, così come disciplinato dal Piano Sociale della Regione Molise:

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 27 - Progetto Sociale Asilo Nido

Diploma di Laurea in Scienze dell’Educazione; Diploma di Puericultrice; Diploma di Maestra di Scuola dell’Infanzia; Diploma di Maturità Magistrale; Diploma di Liceo Psico-Pedagogico; Diploma di Educatore per la Prima Infanzia; Diploma di Dirigente di Comunità.

Il personale ausiliario sarà in possesso della licenza della scuola dell’obbligo.

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Il personale addetto alla cucina sarà in possesso di un attestato di qualifica specifico per lo svolgimento delle mansioni previste. La C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS per la funzione di coordinamento incaricherà personale adeguatamente qualificato e in possesso del Diploma di Laurea ad indirizzo Socio Pedagogico e/o Socio Psicologico. Il Coordinatore Pedagogico svolgerà compiti di indirizzo e sostegno tecnico al lavoro degli operatori sociali, anche in rapporto alla loro formazione permanente, nonché compiti di valutazione e promozione della qualità dei servizi. Tra le figure professionali incaricate sarà individuato un Responsabile per ogni sezione. Con riferimento al rapporto di cui al punto “2.5” (pagina 26) del presente Progetto Sociale il personale impegnato per la gestione dell’Asilo Nido Aziendale da realizzare presso la ITTIERRE S.p.A. sarà il seguente:

• N. 1 Coordinatore Pedagogico; • N. 6 Figure Educative a tempo pieno; • N. 3 Ausiliari a tempo pieno; • N. 2 Cuochi a tempo pieno.

c. Apertura dell'Asilo Nido Aziendale L'Asilo Nido Aziendale sarà aperto nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì, per tutta la durata dell'anno solare con la chiusura straordinaria durante il mese di agosto. Saranno previsti brevi periodi di chiusura in concomitanza con le vacanze di Natale e di Pasqua, la cui durata è concordata con la Direzione Amministrativa della ITTIERRE S.p.A.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 28 - Progetto Sociale Asilo Nido

L'orario giornaliero verrà stabilito dalla Direzione Amministrativa dell’Azienda con propria circolare e non sarà superiore alle 8 (otto) ore. La fase di accoglienza dei bambini sarà programmata secondo le esigenze delle famiglie e comunque inizierà alle ore 7,30.

COORDINAMENTO DEI SERVIZI SOCIALI. Personale.

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L’erogazione dei Servizi Socio Educativi, prevede il contributo di personale in possesso di Diploma di Laurea Specifica ad indirizzo Socio Pedagogico e/o Socio Psicologico, con esperienza triennale nel campo dei Servizi Educativi.

I bambini ospiti dell’Asilo Nido Aziendale saranno N. 53 (cinquantatre).

A tale scopo la figura professionale incaricata con funzioni direttive e di coordinamento presso l’Asilo Nido Aziendale sarà in possesso del seguente titolo:

Diploma di Laurea in Scienze dell’Educazione ad indirizzo Socio-Pedagogico.

Il costo totale del personale incaricato per il Coordinamento dei Servizi Socio Sanitari ed Educativi presso l’Asilo Nido Aziendale è di Euro 11.880,00/anno. Si precisa inoltre, che il rapporto di lavoro adottato sarà quello del Contratto a Progetto e/o altre forme di contratto ai sensi di Legge.

SERVIZI SOCIO EDUCATIVI. Personale. L’erogazione dei Servizi Socio Educativi, prevede il contributo di personale in possesso di Diploma di Laurea e/o di Diploma di Scuola Superiore Statale, con esperienza triennale nel campo dei Servizi Educativi.

I bambini ospiti dell’Asilo Nido saranno N. 53 (cinquantatre).

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 29 - Progetto Sociale Asilo Nido

A tale scopo le figure professionali incaricate alle attività socio educative presso l’Asilo Nido Aziendale saranno in possesso di uno dei seguenti titoli:

Diploma di Laurea in Scienze dell’Educazione; Diploma di Puericultrice; Diploma di Maestra di Scuola dell’Infanzia; Diploma di Maturità Magistrale; Diploma di Liceo ad indirizzo Psico Pedagogico; Diploma di Educatore per la Prima Infanzia; Diploma di Dirigente di Comunità.

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Il costo totale del personale incaricato per l’espletamento dei Servizi Socio Educativi presso l’Asilo Nido Aziendale sarà di Euro 88.704,00/anno. Si precisa inoltre, che il rapporto di lavoro adottato sarà quello del Contratto a Progetto e/o Contratto di Lavoro Subordinato ai sensi di Legge.

SERVIZI SOCIALI DI BASE Personale. L’erogazione dei Servizi Sociali di Base, prevede il contributo di personale in possesso del Diploma della Scuola dell’Obbligo e con esperienza triennale nel campo dei Servizi Sociali in favore di Minori.

I bambini ospiti dell’Asilo Nido Aziendale saranno N. 53 (cinquantatre).

A tale scopo la figura professionale incaricata alle Attività Sociali di Base presso l’Asilo Nido Aziendale sarà in possesso del seguente titolo:

Attestato di Qualifica in Servizi Sociali;

Il costo totale del personale incaricato per l’espletamento dei Servizi Sociali di Base presso l’Asilo Nido Aziendale sarà di Euro 41.184,00/anno. Si precisa inoltre, che il rapporto di lavoro adottato sarà quello del Contratto a Progetto e/o Contratto di Lavoro Subordinato ai sensi di Legge.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 30 - Progetto Sociale Asilo Nido

SERVIZI DI PREPARAZIONE E SOMMINISTRAZIONE PASTI.

Personale. L’erogazione dei Servizi di Preparazione e Somministrazione Pasti, prevede il contributo di personale in possesso del Diploma della Scuola dell’Obbligo e con esperienza triennale nel campo del Servizio Cucina presso Strutture Residenziali per Minori.

I bambini ospiti dell’Asilo Nido Aziendale saranno N. 53 (cinquantatre).

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A tale scopo la figura professionale incaricata alle attività di preparazione e somministrazione pasti sarà in possesso del seguente titolo:

Attestato di Qualifica di Cuoco.

Il costo totale del personale incaricato per l’espletamento dei Servizi di Preparazione e Somministrazione presso l’Asilo Nido Aziendale sarà di Euro 27.456,00/anno.

Si precisa inoltre, che il rapporto di lavoro adottato sarà quello del Contratto a Progetto e/o del Contratto di Lavoro Subordinato ai sensi di Legge. Il costo totale del personale incaricato per la gestione dell’Asilo Nido Aziendale presso la ITTIERRE S.p.A. sarà di Euro è 169.144,00/anno. c. Energia Elettrica e G.P.L.. La potenza impegnata per la struttura edilizia sarà 30 Kw, mentre per il riscaldamento degli ambienti e per uso cucina, è previsto l'utilizzo del GPL. Il costo previsto per tali consumi è di Euro 5.000,00 e sarà a carico dell’Azienda.

d. Manutenzione e consumi vari. L’esercizio dell’attività in oggetto prevede il consumo e l’uso degli elettrodomestici e delle macchine da cucina che avranno necessità di periodiche manutenzioni.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 31 - Progetto Sociale Asilo Nido Inoltre con questa voce sono previsti gli acquisti di materiale per la lavanderia, cucina e pulizie in genere.

La somma relativa ai costi di manutenzione e consumi vari è di Euro 3.000,00/anno.

e. Generi Alimentari. Per la fornitura degli alimenti e del materiale igienico sanitario occorrenti per i bambini ospiti dell’Asilo Nido, sarà istituito un Registro di Ditte Specializzate e Certificate alla

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vendita di prodotti per Asili Nido Aziendale. La fornitura del latte per i lattanti e gli alimenti per lo spuntino sarà garantita direttamente dalle famiglie. La somma prevista per la fornitura di alimenti e materiale igienico sanitario è di Euro 40.000,00/anno.

f. Costi Generali. Per costi generali si intendono le spese postali, telefoniche, tributi comunali, ecc. e saranno a totale carico della C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS. Si precisa che la ITTIERRE S.p.A. darà alla C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS, l’edificio destinato ad Asilo Nido Aziendale, a titolo di Comodato d’Uso Gratuito.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 32 - Progetto Sociale Asilo Nido 2.7 – BILANCIO DI GESTIONE ANNUALE

⇒⇒⇒ BILANCIO DI GESTIONE .

A. Costi

Personale : Euro/anno _169.144,00_

B. Manutenzione e consumi vari : Euro/anno ___3.000,00_

C. Generi Alimentari e materiale igienico sanitario : Euro/anno __40.000,00_

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Totale : Euro/anno _212.144,00_ RETTA APPLICATA PER BAMBINO Con riferimento al Bilancio di Gestione Annuale la retta applicata per bambino varia da Euro 280,00/mese, con contributo parziale della Regione Molise sui costi di gestione, ad Euro 334,00/mese: Con Contributo Economico Regione Molise Euro 214.144,00 – 34.000,00 = Euro 180.144,00 Euro 180.144,00 : 12 mesi = Euro 15.012,00/mese Euro 15.012,00 : 53 bambini = Euro 283,25/mese per bambino Con esclusione di Contributo Economico Regione Molise Euro 212.144,00 : 12 mesi = Euro 17.678,70/mese Euro 17.678,70 : 53 bambini = Euro 333,56/mese per bambino

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 33 - Progetto Sociale Asilo Nido

2.8 - PREVISIONE DI SPESA ANNUALE.

Per la realizzazione dell’ASILO NIDO AZIENDALE presso la ITTIERRE S.p.A. – Zona Industriale di PETTORANELLO DEL MOLISE (IS), la Previsione di Spesa Generale è così sintetizzata:

1. RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTI : Euro __200.000,00_ 2. CONTRIBUTO PARZIALE REGIONE MOLISE

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PER COSTI DI GESTIONE ANNUALE : Euro ___34.000,00_ TOTALE : Euro __234.000,00_

1. CONTRIBUTO REGIONE MOLISE (70%) : Euro __163.800,00_ 2. COOFINANZIAMENTO AZIENDA (30%) : Euro ___70.200,00_ TOTALE GENERALE : Euro __234.000,00_ IL CONTRIBUTO RICHIESTO PER LA REALIZZAZIONE DELL’ASILO NIDO AZIENDALE presso la ITTIERRE S.p.A. – Zona Industriale di Pettoranello del Molise (IS), è di Euro 234.000,00 (euroduecentotrentaquattromila).

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 34 - Progetto Sociale Asilo Nido

3.1 – PIANO FINANZIARIO DI PREVISIONE GENERALE DECENNALE.

Il Piano Finanziario di previsione generale proposto, si sviluppa su periodo di tempo decennale che permetterà un Programma di Ammortamento sugli investimenti della ITTIERRE S.p.A. e della C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS di Isernia per la realizzazione dell’Asilo Nido Aziendale. La C.A.S.I. parteciperà al coofinanziamento del 30% a carico dell’Azienda, nella misura del 40% (Euro 28.000). Il Piano Finanziario di Previsione Generale Decennale, prevede le seguenti forme di autogestione attraverso:

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Intervento economico delle famiglie attraverso il pagamento di una retta mensile quantificata in circa Euro 334,00.

Intervento economico della ITTIERRE S.p.A. per tutto ciò che riguarda la manutenzione straordinaria dell’Asilo Nido Aziendale.

Intervento economico della ITTIERRE S.p.A. su alcuni costi di gestione dell’Asilo Nido Aziendale (utenze, ecc.).

Interventi economici attraverso la normativa vigente che prevede svariate agevolazioni a carattere fiscale e di investimento:

Legge 18 ottobre 2001 n. 383 (c.d. Tremonti bis); Legge 28 dicembre 2001 n. 448 (Finanziaria 2002); Legge 27 dicembre 2002 n. 289 (Finanziaria 2003); Delibera di Giunta Regionale 17 ottobre 2003, n. 1262; D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917 (Testo unico delle imposte sui redditi).

Nello specifico: a) Legge 18 ottobre 2001 n. 383 (c.d. Tremonti bis):

L’art.4 della Tremonti bis stabilisce che l’agevolazione, in generale, consiste nella esclusione dal reddito d’impresa o di lavoro autonomo del 50% della differenza tra l’ammontare complessivo degli investimenti in beni strumentali effettuati nel periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore della Legge, successivamente al 30 giugno 2001, e la media aritmetica degli investimenti effettuati nei cinque periodi d’imposta precedenti, escludendo dal calcolo della media il più alto dei cinque valori.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 35 - Progetto Sociale Asilo Nido

In particolare: il secondo comma dello stesso articolo 4 prevede che l’incentivo sia applicato anche alle spese sostenute dall’imprenditore per servizi, utilizzabili dal personale dipendente, di assistenza negli asili nido ai bambini di età inferiore ai tre anni e alle spese di formazione e aggiornamento del personale. Se si tiene conto del tenore letterale della norma è possibile concludere che l’agevolazione, diversamente da quanto previsto per gli investimenti in beni strumentali, riguarda l’intero ammontare delle spese sostenute, senza il confronto con la media degli anni precedenti. Le spese in questione, ovviamente, devono essere considerate al netto di eventuali contributi e sono sia quelle relative a servizi acquisiti dall’esterno, sia quelle sostenute per l’organizzazione diretta del servizio.

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Non rilevano, invece, ai fini della fruizione dei benefici fiscali di cui si tratta, le quote di ammortamento dei beni strumentali utilizzati per il progetto di formazione o per i servizi di assistenza ai bambini, tenuto conto che i relativi investimenti sono distintamente agevolabili ai sensi dell’art. 4, comma 1, della Legge. I soggetti interessati devono poter dimostrare, anche a posteriori, che le spese per le quali viene chiesta l’agevolazione siano state effettivamente sostenute e che in relazione ad esse non si sia beneficiato di contributi. A tal fine la norma prevede che le spese ammesse al beneficio della detassazione debbano essere attestate dal presidente del collegio sindacale o, in mancanza, da un revisore dei conti o da un professionista iscritto all’albo dei revisori dei conti, dei dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali o in quello dei consulenti del lavoro o anche da un direttore tecnico di un centro autorizzato di assistenza fiscale. Bisogna sottolineare che le agevolazioni della Tremonti bis possono essere applicate agli investimenti realizzati nel periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore della Legge (2001) e nell’intero periodo d’imposta successivo.

b) Legge 28 dicembre 2001 n. 448 (Finanziaria 2002). L’art. 70 istituisce un Fondo per gli asili nido nell’ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Entro il 30 settembre di ogni anno il Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, provvede con decreto a ripartire tra le Regioni le risorse del Fondo. Le Regioni, a loro volta, provvedono a ripartire le risorse finanziarie tra i Comuni che ne fanno richiesta per la costruzione e la gestione degli asili nido nonché di micro-nidi nei luoghi di lavoro.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 36 - Progetto Sociale Asilo Nido

Il comma 6 stabilisce, poi, che le spese di partecipazione alla gestione dei micro-nidi e dei nidi nei luoghi di lavoro sono deducibili dall’imposta sul reddito dei genitori e dei datori di lavoro per un importo complessivamente non superiore ad Euro 2.000,00 per ciascun figlio/bambino ospitato negli stessi. Bisogna precisare che questa deduzione spetta oggi con riferimento ai micro-asili e ai nidi nei luoghi di lavoro gestiti dal Comune e dai datori di lavoro (interpretazione autentica contenuta nell’art. 91 della legge Finanziaria 2003).

c) Legge 27 Dicembre 2002 n. 289 (Finanziaria 2003), art. 91 (Asili nido nei luoghi di lavoro). Al fine di assicurare un'adeguata assistenza familiare alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti con prole, è istituito dall'anno 2003 il Fondo di rotazione per il finanziamento dei datori di lavoro che realizzano, nei luoghi di lavoro,

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servizi di asilo nido e micro-nidi, di cui all'articolo 70 della Legge 28 dicembre 2001, n. 48. Ai fini dell'ammissione al finanziamento, i datori di lavoro presentano apposita domanda al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali contenente le seguenti indicazioni: o Stima dei tempi di realizzazione delle opere ammesse al finanziamento; o Entità del finanziamento richiesto, in valore assoluto e in percentuale del

costo di progettazione dell'opera; o Stima del costo di esecuzione dell'opera.

Il prospetto contenente le informazioni di cui sopra e le relative modalità di trasmissione sono definiti con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali da emanare entro il 31 marzo 2003. In caso di ingiustificati ritardi o gravi irregolarità nell'impiego del contributo, il finanziamento è revocato con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. I criteri per la concessione dei finanziamenti sono determinati con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze e con il Ministro per le Pari Opportunità, entro il 31 marzo 2003, tenendo conto in ogni caso dei seguenti principi: o Il tasso di interesse da applicare alle somme rimborsate è determinato in

misura non inferiore allo 0,50 per cento annuo; “ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 37 - Progetto Sociale Asilo Nido

o i finanziamenti devono essere rimborsati al cinquanta per cento mediante un piano di ammortamento di durata non superiore a sette anni, articolato in rate semestrali posticipate corrisposte a decorrere dal terzo anno successivo a quello di effettiva erogazione delle risorse;

o equa distribuzione territoriale dei finanziamenti.

Per l’anno 2005, nell’ambito delle risorse stanziate sul Fondo nazionale per le politiche sociali a sostegno delle politiche in favore delle famiglie di cui all'articolo 46, comma 2, sono state preordinate le risorse da destinare per la costituzione del Fondo di rotazione. Per gli anni successivi, con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, è determinata la quota da attribuire al predetto Fondo di rotazione nell’ambito del menzionato Fondo nazionale per le politiche sociali.

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d) Delibera di Giunta Regionale del Molise 17 ottobre 2003, n. 1262.

La Regione Molise ha stanziato un fondo finalizzato all’erogazione di contributi per la realizzazione e/o potenziamento di asili nido. Il fondo potrà essere destinato anche per i costi di gestione degli Asili Nido Aziendali.

e) D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917 (Testo unico delle imposte sui redditi).

Agevolazioni fiscali sono, infine, contenute nel Testo unico delle imposte sui redditi. In particolare è utile sottolineare che le somme erogate dai datori di lavoro ai dipendenti per la frequenza di asili nido non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente (art.48) e che le spese sostenute dai datori di lavoro per la realizzazione di opere o servizi utilizzabili dai dipendenti (per esempio in tema di asili nido aziendali) sono deducibili per un ammontare complessivo pari al 5 per mille (art.65).

Accesso all’Asilo Nido Aziendale da parte di “esterni”, residenti nei Comuni

limitrofi alla Zona Industriale di Pettoranello del Molise con eventuale ampliamento di posti.

Intervento della C.A.S.I Cooperativa Sociale ONLUS e delle Associazioni di Volontariato operanti nel territorio provinciale di Isernia attraverso le risorse umane (soci volontari e servizio civile volontario). Detto intervento contribuirà, in percentuale, all’abbattimento del costo del personale e alla eventuale riduzione della retta mensile a carico dei genitori.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 38 - Progetto Sociale Asilo Nido

Attivazione di un Centro Socio Educativo che permetterà le realizzazione di laboratori didattici, campi ricreativi, laboratori d’arte, laboratori musicali e quant’altro richiesto dai genitori interessati.

Altre forme di intervento saranno studiate e programmate seguendo le esigenze della Direzione Amministrativa della ITTIERRE S.p.A. e del Personale Dipendente dell’Azienda.. Pertanto, monitorando il territorio, valutando la domanda e pianificando le attività da realizzare, si potranno incrementare le entrate e si potrà programmare un ampliamento delle attività con il relativo aumento delle risorse economiche.

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“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 39 - Progetto Sociale Asilo Nido

4.1 – CRITERI DI QUALITA’ DELL’ASILO NIDO AZIENDALE Il nido come contesto educativo L’Aasilo Nido Aziendale è essenzialmente un servizio educativo per i bambini. Si caratterizza come un contesto di relazioni, di sviluppo e di apprendimento ed è finalizzato a:

Sostenere la progressiva differenziazione e il consolidamento dell'identità individuale;

Contenere e modulare le intense emozioni della prima età sostenendo le relazioni con i genitori e proponendo nuove relazioni significative con adulti professionalmente preparati e con altri bambini;

Far sperimentare al bambino un progressivo senso di sicurezza e di competenza; Favorire le prime esperienze di autonomia;

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Far sperimentare forme di apprendimento con altri bambini e adulti diversi dai genitori;

Stimolare una pluralità di linguaggi espressivi; Sensibilizzare al rispetto delle prime regole sociali.

La qualità educativa offerta dall’Asilo Nido Aziendale è strettamente legata alla dimensione organizzativa del servizio e precisamente:

Alle scelte e le soluzioni relative all’organizzazione dei turni del personale educativo ed ausiliario;

Alle modalità di accesso e di regolamentazione della frequenza, la strutturazione dell’offerta rispetto alla domanda;

Alle forme di partecipazione dei genitori alla vita e alla gestione del nido e ogni altro aspetto relativo all’organizzazione del servizio vanno perciò strutturati in modo coerente rispetto ai presupposti assunti nel modello pedagogico.

Il Progetto Pedagogico Il Progetto Pedagogico esplicita i presupposti educativi di riferimento e definisce conseguentemente il complesso dei criteri educativo-organizzativi. Esso avrà una pluralità di declinazioni, articolando diverse possibili traduzioni ed è stato strutturato rispetto a specifiche proposte relative alle dimensioni di seguito indicate:

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 40 - Progetto Sociale Asilo Nido

Le risorse professionali; Gli spazi; Le caratteristiche dell’edificio; Le caratteristiche degli ambienti (criteri e articolazione); Tempi e ritmi della giornata educativa; L’accoglienza e il commiato; Le routines; Il gioco; Interazioni tra pari; Inserimento; Rapporti con i genitori e sostegno alla genitorialità.

Si rimanda al paragrafo 4.2 per la descrizione dettagliata del Progetto Pedagogico.

Le Risorse Professionali

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L’Asilo Nido Aziendale vedrà, come già ampiamente detto, la collaborazione di Operatori Sociali che hanno specifiche competenze educative nell’ambito della prima infanzia e che hanno, inoltre, specifiche competenze relative al nido in quanto servizio. Il gruppo di lavoro si comporrà delle seguenti figure:

a) Personale Educativo

Formazione di base: diploma di scuola o istituto magistrale, assistente all’infanzia, puericultrice, liceo socio-psico-pedagogico, laurea triennale con orientamento psico-pedagogico.

Competenze:

Gestione del complesso delle relazioni con il bambino, con il gruppo dei

bambini, con i genitori, con il personale del nido; Accoglienza, comprensione e valorizzazione delle esigenze socio-cognitive,

affettive, relazionali legate al percorso di crescita di ogni singolo bambino e del gruppo;

Programmazione, conduzione, osservazione, documentazione e valutazione di specifici interventi educativi e proposte di gioco rivolte al bambino e al gruppo;

Conduzione della comunicazione e del confronto con i genitori relativamente all’esperienza genitoriale.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 41 - Progetto Sociale Asilo Nido

b) Personale Ausiliario Ruolo: responsabile della cura, pulizia e riordino degli spazi, degli arredi e del materiale che nel corso della giornata sono utilizzati all’Asilo Nido Aziendale.

c) Personale di Cucina

Ruolo: responsabile dell’approvvigionamento delle derrate, della preparazione e somministrazione dei pasti, del riordino e pulizia della cucina.

d) Coordinatore Pedagogico

Formazione di base: laurea in pedagogia, psicologia, scienze della formazione primaria, scienze dell’educazione. Ruolo:

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Rimodulazione, anche attraverso il confronto con il gruppo di lavoro, del progetto pedagogico avendo cura di esplicitarne i valori, i modelli educativi di riferimento e gli obiettivi del servizio, promovendo lo scambio e la condivisione nel gruppo degli operatori;

Gestione e conduzione del gruppo di lavoro in tutte le sue fasi:

• Progettazione; • Individuazione delle strategie e delle modalità di intervento; • Documentazione; • Verifica e valutazione;

Definizione della struttura organizzativa del servizio, confrontandosi con l’interfaccia aziendale;

Predisposizione di strumenti e materiali per il lavoro educativo nelle sue articolazioni sul campo da parte del personale educativo;

Monitoraggio della qualità del servizio intesa come processo (rilevazione della qualità erogata e della qualità percepita dai diversi soggetti coinvolti nel servizio, ponendo in relazione questi aspetti con il progetto pedagogico del servizio);

Conduzione di incontri tematici con i genitori, di colloqui e riunioni;

Gestione dei rapporti con:

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 42 - Progetto Sociale Asilo Nido

• I servizi del territorio; • L’interfaccia aziendale; • Soggetti istituzionali; • Genitori utenti e potenziali utenti.

Rilevazione e lettura dei bisogni formativi del gruppo di lavoro.

e) Personale educativo specializzato (eventuale). Formazione di base: la stessa già descritta per il personale educativo, con competenze specialistiche, da utilizzare su interventi specifici, se previsti nel progetto pedagogico, o eventualmente opzionali (es. lingua inglese, attività musicali, atelier, ecc.). Nel caso in cui l’Asilo Nido Aziendale accolga bambini diversamente abili sarà prevista una figura educativa aggiuntiva.

f) Altre figure professionali.

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Formazione di base: - Pediatra : Diploma di Laurea in medicina e chirurgia con la specializzazione in pediatria; - Psicologo: Diploma di Laurea in psicologia, con esperienza specifica nel settore. Sono professionisti con i quali è possibile attivare rapporti di consulenza, che potranno garantire orari di ricevimento presso l’Asilo Nido Aziendale o essere impegnati su progetti specifici. Dette figure professionali saranno garantite dell’Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente e saranno a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

g) Addetto amministrativo. La C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS per tale figura professionale di addetto amministrativo, incaricherà l’Amministratore Delegato della Cooperativa medesima che si raccorderà con la Direzione Amministrativa della ITTIERRE S.p.A. Formazione di base: diploma di scuola media superiore (Istituto Tecnico Commerciale). Ruolo: svolge mansioni di carattere amministrativo necessarie al funzionamento dell’Asilo Nido Aziendale. Inoltre, la Cooperativa incaricherà il proprio Direttore del Personale a curare l’organizzazione del lavoro e il rapporto con i genitori.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 43 - Progetto Sociale Asilo Nido

h) Le caratteristiche degli ambienti. Le scelte strutturali riguardanti lo spazio dell’Asilo Nido Aziendale non saranno mai casuali ma si pongono coerentemente alle linee del progetto educativo per rispettare e soddisfare i bisogni peculiari dei bambini.

Gli spazi dell’Asilo Nido Aziendale saranno rassicuranti e contenitivi per il bambino, sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista psicologico. Il bambino potrà così vivere gli ambienti del nido come propri, grazie alla loro identificazione (caratteristiche costanti) e alla possibilità di personalizzazione (possibilità di lasciare segni personalizzati del proprio agire). Gli spazi saranno inoltre modificabili a seconda delle necessità impreviste e delle nuove esigenze richieste dai bambini e dai genitori.

L’ambiente garantirà al bambino sicurezza fisica e stabilità psicologica, favorendo la sua autonomia fisica e promovendo la sua autonomia emotivo-cognitiva;

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Cura particola sarà dedicata alla funzionalità e agli arredi degli ambienti tali da rendere gli stessi gradevoli. La struttura dell’Asilo Nido Aziendale consentirà la possibilità di creare ambienti e spazi differenziati e specifici in relazione ai diversi segmenti dei bambini (lattanti, semidivezzi, divezzi).

i) Tempi e ritmi della giornata educativa

Accoglienza e commiato Sono le fasi che caratterizzano l’avvio e la chiusura della giornata, durante le quali i bambini vivono le esperienze di separazione e di ricongiungimento con i loro genitori. La complessità ed importanza di questi momenti, nei quali l’educatore agisce il proprio ruolo non solo rispetto al gruppo dei bambini ma anche rispetto ai genitori, richiederà la massima attenzione e il massimo investimento professionale e organizzativo da parte del servizio, affinché non siano risolti come semplici passaggi di entrata/uscita dal servizio, in una visione riduttiva e assistenziale, ma saranno condotti come esperienze di relazione e di comunicazione centrali per il lavoro educativo. La cura nell’accoglienza e nella comunicazione con i genitori, l’attenzione individualizzata a ogni bambino e genitore saranno elementi che caratterizzeranno la qualità di un nido.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 44 - Progetto Sociale Asilo Nido

Le routines Per routines si intendono le interazioni educative che avvengono tra bambino e educatore ma anche nel gruppo dei pari in occasione dei momenti di cura e di soddisfacimento dei bisogni fisiologici (pranzo, riposo, cambio). La qualità educativa e relazionale dei servizi per la prima infanzia si esprime attraverso la qualità con cui vengono svolti questi momenti, segnando la differenza tra servizio assistenziale e servizio educativo.

In questi momenti il ruolo dell’educatore sarà orientato a:

Garantire un rapporto individualizzato e personalizzato con il bambino e non mera assistenza condotta in modo impersonale e direttivo;

Garantire rispetto e valorizzazione dei tempi, delle esigenze e delle competenze del bambino;

Offrire sostegno e stimolo all'autonomia e alle competenze socio-cognitive, affettive e relazionali dei bambini.

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Proposte di gioco Accanto alle molteplici occasioni di gioco offerte dal contesto e dai diversi angoli saranno proposte nel corso della giornata occasioni di gioco più mirate, che avverranno solitamente a metà mattina (dopo lo spuntino) e a metà pomeriggio (dopo il riposo).

Gli interventi dell’educatore saranno orientati a:

Introdurre con gradualità gli stimoli e le offerte, valutandone attentamente il livello di complessità in relazione alle competenze e agli interessi dei bambini, affinché siano sufficientemente nuove e interessanti, ma contemporaneamente non troppo complesse per essere affrontabili;

Costruire percorsi all'insegna della continuità, rispettando il punto di vista del bambino e permettendogli, secondo i suoi tempi e le sue preferenze, di individuare strategie personali per collegare in modo significativo le esperienze note con le novità, modificando, adattando e classificando gradualmente le proprie categorie di conoscenza e comprensione della realtà;

Evitare un atteggiamento didattico teso alla trasmissione di conoscenze a partire da moduli o unità didattiche ma sostenere e stimolare i processi di sviluppo di ogni bambino puntando sull’offerta stabile e regolare di un contesto educativo di alta qualità, ricco di sollecitazioni pensate e proposte con naturalezza nel corso della giornata, partendo da interessi, curiosità e motivazioni dei bambini;

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 45 - Progetto Sociale Asilo Nido

Offrire materiale naturale e povero, non strutturato, oggetti di uso quotidiano di varia natura che, a differenza di quanto accade con i giocattoli strutturati e in plastica, permettano ai bambini di sperimentare una pluralità di sensazioni, percezioni e scoperte prestandosi a essere esplorati, disfatti, assaggiati, combinati tra loro in mille possibili modi.

l) Interazioni tra pari

Una delle risorse che rende l’Asilo Nido Aziendale un contesto di crescita e di sviluppo per il bambino è il gruppo dei coetanei. Le esperienze precoci di interazioni tra pari offrono al bambino l’opportunità insostituibile di imparare insieme agli altri, facendo, provando, sperimentando con gli altri bambini in un clima di gioco e di divertimento che è estraneo alla relazione con l’adulto. Le interazioni tra pari, il confronto, la collaborazione, ma anche le esperienze di conflitto sono per il bambino occasioni imprescindibili per la costruzione dell’identità e per il suo sviluppo.

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Sarà possibile scegliere tra due criteri educativi per la composizione dei gruppi dei bambini, che potranno essere formati per età omogenee o eterogenee. La scelta di questi criteri presenterà ricadute sia sull’organizzazione del servizio (personale, turni, compresenze) che sulle metodologie delle proposte educative rivolte al gruppo dei bambini (ruolo dell’adulto, organizzazione degli spazi).

m) Inserimento

Per inserimento si intende il processo relazionale che coinvolge bambino-genitore ed educatrice nelle iniziali fasi di frequenza e conoscenza dell’Asilo Nido Aziendale. E’ un periodo complesso e delicato nel quale bambino e genitore sperimentano (talvolta) le prime esperienze di separazione in un contesto relazionale diverso da quello domestico che spesso è stato il prevalente. Proprio per la densità relazionale che caratterizza queste prime esperienze di distacco sarà opportuno prevedere un adeguato tempo perché sia il bambino sia il genitore (ma per certi versi anche l’educatrice) possano ambientarsi e sentirsi sufficientemente sicuri nel nuovo contesto.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 46 - Progetto Sociale Asilo Nido L’inserimento si strutturerà su tre settimane, graduando progressivamente i tempi di permanenza del bambino senza il genitore e costruendo con altrettanta gradualità il rapporto con l’educatrice e con il nuovo ambiente.

A prescindere dal il modello educativo e la modalità organizzativa dell’inserimento, i criteri educativo-organizzativi riguarderanno:

La stabilità, regolarità, prevedibilità dei contatti e delle modalità di interazione tra educatore e bambino, educatore-bambino-genitore, educatore-genitore;

La coerenza e chiarezza delle modalità e dello stile relazionale dell’educatore;

Il rispetto dei tempi del bambino e del genitore; L’accoglienza non valutativa delle modalità e degli stili relazionali della

coppia bambino-genitore.

n) Rapporti con i genitori e sostegno alla genitorialità Il riconoscimento della centralità delle relazioni e in particolare del rapporto con la famiglia è alla base del progetto educativo del servizio. Anche dopo la fase

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dell’inserimento, infatti, la partecipazione dei genitori alla vita dell’Asilo Nido Aziendale e l’attenzione alle modalità di relazione tra operatori e genitori saranno elementi fondamentali per consolidare il rapporto di fiducia avviato durante i primi giorni di frequenza e per favorire la continuità tra l’esperienza del bambino a casa e al nido. La possibilità di strutturare un rapporto a lungo termine con le famiglie permetterà agli adulti di condividere le scelte relative alla crescita e all’educazione dei bambini.

La gestione del rapporto, individuale e di gruppo, con i genitori richiederà all’educatore di:

Ascoltare e accogliere le aspettative, le richieste, i bisogni, le comunicazioni e le proposte dei genitori;

Informare i genitori sulla vita quotidiana e sul progetto educativo dell’Asilo Nido Aziendale;

Osservare e leggere gli stili di relazione genitore-bambino e quindi conoscere le diverse storie relazionali dei bambini;

Accogliere i genitori (in termini di modalità di comunicazione e di predisposizione di spazi e tempi);

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 47 - Progetto Sociale Asilo Nido

Creare le condizioni affinché i genitori, nelle forme, nelle modalità e nei tempi che saranno loro possibili, che potranno interessarsi, coinvolgersi e condividere le responsabilità educative ed eventualmente alcuni aspetti della gestione del servizio;

Sostenere i genitori nella loro funzione educativa attraverso momenti di confronto tra educatori e genitori e anche attraverso la promozione di spazi di confronto e scambio di esperienze e saperi tra genitori.

I genitori e le famiglie potranno essere conosciuti e coinvolti anche con modalità non strettamente istituzionali, durante momenti informali all’Asilo Nido Aziendale o nel corso di incontri più strutturati su tematiche educative. I momenti di scambio e conoscenza tra educatori e genitori saranno un’occasione importante per sostenere il ruolo genitoriale, la relazione genitori-figli e nello specifico la coppia madre-figlio.

o) Organizzazione del servizio Gli aspetti legati alla dimensione organizzativa assumeranno un peso importante nel funzionamento dell’Asilo Nido Aziendale, ponendosi come traduzione coerente sul piano strutturale dei presupposti teorico-metodologici adottati sul piano pedagogico.

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La dimensione organizzativa sarà caratterizzata: o Dalla modalità di accesso e di frequenza del servizio; o Dai turni del personale e sostituzioni; o Individuazione delle regole del nido. Modalità di accesso e frequenza del servizio La definizione delle modalità di accesso implicheranno:

Marketing del servizio; Le modalità di primo contatto e di iscrizione degli utenti; Gli eventuali criteri per definire la lista d’attesa.

Il modo in cui il servizio si presenterà e si proporrà, il messaggio e l’immagine che veicola all’esterno, ai potenziali clienti, giocheranno un ruolo importante rispetto allo sviluppo del servizio stesso per ipotetici “utenti esterni”. Saranno perciò attentamente curate queste prime fasi di sviluppo, scegliendo con cura i contenuti e le modalità attraverso le quali avviare i primi contatti con le famiglie, individuando le soluzioni più coerenti rispetto all’impianto pedagogico che si intenderà attuare.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 48 - Progetto Sociale Asilo Nido Allo stesso modo sarà cruciale per l’attivazione del servizio, un coinvolgimento diretto dei genitori che usufruiranno dell’Asilo Nido Aziendale, in modo di definire con chiarezza le modalità mediante le quali sarà possibile conoscere la proposta educativa del nido e il personale che vi lavorerà (per es. possibili visite alla struttura), il progetto educativo adottato (per es. incontri di presentazione, colloqui individuali o altro), nonché le modalità (tempi, costi, modulistica, certificati) per procedere all’iscrizione. Saranno, inoltre, definiti meglio i contorni e le caratteristiche della domanda da parte del personale dipendente della ITTIERRE S.p.A., in relazione alla quale sarà possibile, nel caso fosse necessario, rimodulare alcuni aspetti organizzativi del servizio. A tale proposito la C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS individuerà, all’interno del gruppo di lavoro, una figura che si occuperà direttamente di progettare, condurre e monitorare tutte le prime fasi di contatto con i genitori dei bambini che saranno ospitati presso l’Asilo Nido Aziendale. Nel caso il numero di iscrizioni sarà superiore alle disponibilità previste si definiranno con la Direzione Amministrativa della ITTIERRE con chiarezza i criteri per l’accesso, comunicandoli tempestivamente ai genitori interessati.

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Turni del personale e sostituzione del personale educativo e ausiliario La stabilità del personale, in particolare del personale educativo, sarà una delle condizioni di qualità dei servizi educativi in quanto garantisce un rapporto educatore-bambino. L’educatore a tempo pieno svolgerà solitamente trentasei ore di servizio settimanali di cui almeno quattro dedicate al lavoro di programmazione, documentazione, organizzazione dell’attività educativa e comunque non a contatto con i bambini. I turni saranno strutturati secondo criteri diversi (turni fissi, a rotazione, turni sbilanciati, ecc.) in considerazione delle esigenze e delle caratteristiche del servizio, degli orari di frequenza dei bambini e coerentemente con le linee e le scelte educative espresse dal Progetto Pedagogico e dalla Direzione Amministrativa della ITTIERRE S.p.A..

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 49 - Progetto Sociale Asilo Nido Si terranno in considerazione, per la formulazione dei calendari di lavoro, dei seguenti criteri educativo-organizzativi:

Garanzia su tutto l’arco della giornata un adeguato rapporto numerico bambino-educatori che consenta la messa in atto costante di attenzioni e interventi individualizzati nei confronti dei bambini rispettando quanto disciplinato dal Piano Sociale Regionale;

Previsione continua di adeguati momenti di compresenza sul gruppo dei bambini del personale educativo, soprattutto in alcuni picchi della giornata (al mattino, durante il pranzo, ecc.);

Stabilità delle figure di riferimento, evitando una rotazione eccessiva del personale ma al contempo favorire circolarità nella turnazione affinché tutte gli educatori lavorino nei diversi momenti della giornata;

Turnazione su base mensile piuttosto che settimanale, offrendo maggiore stabilità al gruppo dei bambini;

Garanzia di un buon livello di integrazione nell’arco della giornata tra i turni del personale educativo e quelli del personale ausiliario.

La C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS disporrà una lista ristretta di Operatori Sociali “supplenti” che saranno messi in condizioni di conoscere l’Asilo Nido

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Aziendale, il modello educativo e organizzativo, i bambini e che saranno presentati al personale educativo e agli stessi bambini. Questa fase integrativa e di conoscenza permetterà di facilitare le sostituzioni del personale che per vari motivi si assenteranno dal lavoro. Per le sostituzioni del personale ausiliario e di cucina sarà prevista una figura di ausiliaria-aiuto cuoca che all'occorrenza potrà sostituire il personale assente. Per brevi assenze (uno/due giorni) si ricorrerà al personale già in servizio con opportuni adeguamenti nei turni. Per sostituzioni più ampie si provvederà con un educatore supplente.

p. Individuazione delle regole del nido

La particolare natura dell’Asilo Nido Aziendale che, sul piano strutturale, potrebbe implicare una maggiore vicinanza tra l’ambiente di lavoro dei genitori e il nido e, sul piano culturale, potrebbe forse sostenere nei genitori aspettative di maggiore possibilità di partecipazione all’esperienza dei figli, si procederà con attenzione alla individuazione delle regole del servizio.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 50 - Progetto Sociale Asilo Nido Saranno previsti nelle fasi di avvio dell’Asilo Nido Aziendale momenti di confronto tra il personale dipendente dell’Azienda, la Direzione Amministrativa della ITTIERRE S.p.A. e la C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS, per definire condizioni essenziali per creare un ambiente sereno, protetto e stabile per i bambini.

Si porranno, infatti, come punti di attenzione:

I tempi di lavoro dei genitori e i tempi di frequenza all’Asilo Nido Aziendale da parte del bambino. Si concorderà sulle possibili soluzioni che consentano un equilibrio, tutelando i bisogni di stabilità e continuità del bambino, evitandogli una permanenza eccessiva (oltre le otto ore) per ritardi o imprevisti professionali dei genitori;

La presenza dei genitori all’Asilo Nido Aziendale riguarderà solo il momento dell’accoglienza e del commiato; non sarà accettato un continuo passaggio di genitori nel corso della giornata (magari in coincidenza con la pausa pranzo) perché sarebbe destabilizzante per i bambini e per il nido; eventuali presenze a servizio aperto saranno concordate con il personale educativo attraverso progetti o esperienze specifiche, appositamente programmate;

La vicinanza al luogo di lavoro dei genitori non dovrà implicare una riduzione dei tempi quotidiani dell’accoglienza e del commiato, che richiedono comunque il rispetto dei tempi del bambino anche di fronte alla fretta degli adulti;

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L’Asilo Nido Aziendale sarà strutturato adottando criteri organizzativi flessibili (negli orari, nelle forme di inserimento…) secondo le indicazioni e le esigenze della ITTIERRE S.p.A..

q) La formazione permanente del personale educativo

La C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS attiverà, per il personale incaricato presso l’Asilo Nido Aziendale, la formazione permanente, per la quale sarà previsto un investimento stabile e regolare, sarà finalizzata a potenziare le seguenti competenze professionali:

Relazionali (nella relazione educatore-bambino, bambino-bambino, bambino-gruppo di pari, educatore-genitori);

Evolutive (capacità di osservare il bambino e il contesto relazionale, educativo e organizzativo);

Educative (programmazione, proposta e valutazione delle offerte di gioco e delle esperienze di esplorazione per i bambini coerentemente ai diversi segmenti, osservazione delle attività educative e delle relazioni al nido);

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 51 - Progetto Sociale Asilo Nido

Comunicative (documentazione del lavoro educativo svolto con i bambini e delle attività del servizio, conduzione della comunicazione con i genitori sia nelle situazioni individuali sia di gruppo, comunicazione e collaborazione nel lavoro di équipe);

Organizzative (conoscenza della struttura organizzativa del servizio nido e dell’azienda nella quale è collocato, conoscenza dei servizi del territorio in un’ottica di lavoro di rete).

4.2 – PROGETTO PEDAGOGICO

a) L’organizzazione e la gestione di gruppi infantili - Bambini

I bambini che frequentano l’Asilo Nido Aziendale si trovano in un momento particolarmente delicato del loro sviluppo. Un ambiente extradomestico come il nido potrà offrire, agendo in sinergia con la famiglia, quel sostegno affettivo e quella promozione educativa di cui ciascun bambino ha bisogno. Il piccolo di età inferiore ai tre anni, lo affermano gli studi psicopedagogici più aggiornati, è capace di scambi intersoggettivi, ha una vita affettiva già complessa ed una plasticità intellettuale che lo rende capace di apprendimento. Il nido, che è una collettività di piccoli e di adulti, costituisce un’occasione per il bambino di intessere precocemente rapporti e avviare legami di affetto, di amicizia, di scambio; presentandosi inoltre non solo come un

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ambiente ricco dal punto di vista sociale, ma anche come un luogo di gioco e di attività mirate, il nido offre ai bambini preziose opportunità di scambio comunicativo e di conoscenza. La valenza pedagogica del nido e, dunque, la sua qualità, si gioca sulla sua capacità di proporsi come ambiente sicuro, generoso dal punto di vista affettivo, ricco di occasioni sociali e di situazioni di apprendimento. Alcuni principi di fondo verranno rispettati per fare dell’Asilo Nido Aziendale “buon nido” secondo le seguenti prospettive:

La personalizzazione dei rapporti, delle attività e dei tempi dell’istituzione; Il rispetto dell’individualità del bambino, della sua, seppur breve, storia e

della sua cultura; Il rispetto e la promozione dei ritmi di crescita.

Nelle pagine seguenti verranno descritte le condizioni che, in modo coerente a tali principi, consentiranno di fare dell’Asilo Nido Aziendale un contesto favorevole alla crescita.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 52 - Progetto Sociale Asilo Nido

b) L’organizzazione e la gestione dei gruppi infantili Fin dal primo anno, e sempre più via via che i bambini acquistano indipendenza nel movimento, gli altri bambini sono fonte d’interesse specifico, di scambio sociale, partner per l’apprendimento. Il cosiddetto gruppo dei pari - pari per ruolo e per età – consentirà una serie di esperienze essenziali per lo sviluppo: il confronto con un corpo e una volontà equivalente che si contrappone alla propria; la possibilità di sperimentare in forma ludica un contatto fisico anche intenso e turbolento ma non minaccioso; la necessità - imposta dalla presenza degli altri - di condividere l’attenzione dell’adulto e quindi di indirizzarsi a una progressiva autonomia; la comunicazione con individui che non sono in grado di integrare ciò che il bambino dice spontaneamente e perciò lo spingono a superare l’egocentrismo; l’occasione di stabilire rapporti affettivi, amicizie e sperimentare situazioni di reciproca sfida, competizione, protezione; l’imitazione di schemi di comportamento nuovi; il gioco simbolico, l’arricchimento delle proprie scoperte e la capacità di risolvere problemi relativi alla funzione e all’uso degli oggetti, al gioco motorio, ai turni, attraverso situazioni positive di conflitto socio-cognitivo che evolveranno in forme più mature di collaborazione. Nella formazione dei gruppi si favoriranno una certa omogeneità in particolare nel corso del secondo anno, dopo che i bambini avranno appreso a camminare ma non hanno una totale sicurezza motoria. Il contatto tra età diverse è in genere produttivo in piccolo gruppo e quando il divario di età è notevole e i più grandi divengono

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occasione di stimolo e non di disturbo per i più piccoli e sono in grado di assumere le prime funzioni di protezione e tutoraggio. Il gruppo dei pari, proprio perché così stimolante, richiede al bambino d’investire energie emotive e intellettuali, richiede impegno e pertanto, se prolungato, genera fatica: per questo si graduerà progressivamente la dimensione del gruppo, creando momenti di gruppo più numeroso in rapporto alla crescita fino a creare per loro, alle soglie della scuola materna, occasioni di grande gruppo. Si intende qui per piccolo gruppo, una situazione che va da due a cinque bambini secondo l’età e per grande gruppo una situazione gradualmente più estesa fino a 15-18 bambini. Il modo naturale di aggregazione e di attività congiunta sarà per i bambini il piccolo gruppo.

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Per i bambini più piccoli l’occasione di stare con gli altri sarà soprattutto durante le situazioni di gioco al tappeto, mentre il pasto, il cambio, il sonno, privilegeranno il rapporto individuale con gli educatori. Dopo che i bambini avranno acquisito una certa autonomia motoria e cominceranno ad alimentarsi da sé, al contrario, i momenti del pasto, il sonno e la pulizia diventeranno occasione di convivialità, di socializzazione e di positiva reciproca imitazione. I giochi di costruzione, viceversa, richiedono per i più piccoli particolare impegno e pertanto le occasioni di interruzione e “distruzione” da parte degli altri devono poter essere controllate in situazioni raccolte, mentre per i più grandi il gruppo è stimolo e occasione di scoperta; il gioco esplorativo e simbolico, l’attività di lettura di storie, le prime drammatizzazioni si gioveranno di una socializzazione relativamente ampia, nelle modalità scelte liberamente dai bambini, mentre le attività più strutturate, quali ad esempio la risoluzione di puzzles, richiederanno concentrazione e quindi gruppi piccoli e controllabili. L’organizzazione dei turni e delle attività terranno conto situazioni appena citate e consentiranno comunque occasioni di attenzione individuale ed esperienze anche brevi ma regolari di piccolo gruppo. I passaggi da un gruppo all’altro avverranno sempre con uno o due compagni con cui si svilupperà una buona familiarità. Per tutte queste ragioni la formazione dei gruppi, la scansione delle presenze e compresenze adulte, la progettazione delle attività e dei

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momenti individuali, di piccolo gruppo, di grande gruppo, comporteranno uno specifico lavoro collegiale.

c) Stabilità delle figure educative Sempre collegialmente sarà affrontata la questione delle figure e del gruppo di riferimento in relazione al bisogno che ciascun bambino, trovando nell’Asilo Nido Aziendale continuità e stabilità nelle relazioni con gli adulti e coi compagni. L’adulto e il gruppo di appartenenza costituiranno infatti per i bambini condizioni di base per sviluppare la sicurezza necessaria a esplorare il nuovo ambiente, a interagire con gli altri, a instaurare nuovi legami, a reagire attivamente ai numerosi e intensi stimoli sociali e cognitivi prodotti dalla vita in una comunità.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 54 - Progetto Sociale Asilo Nido Pertanto, la definizione sia dei gruppi di appartenenza sia delle figure educative che si occupano stabilmente di tali gruppi costituiranno un momento importante della progettazione pedagogica e dell’organizzazione del lavoro educativo che non va lasciata né al caso, né all’improvvisazione. La presa in carico collegiale della responsabilità affettiva, lungi dall’essere un limite alla spontaneità dei rapporti, si configura come un aspetto pregnante di una professionalità in grado di governare le dinamiche relazionali e di configurarle come risorse per la crescita infantile. Non va infatti dimenticato che tale crescita, pur necessitando di punti di riferimento stabili, è orientata verso un’estensione e un’articolazione delle relazioni, dei legami, delle opportunità di interazione.

È in questa prospettiva che risulterà necessario:

- Garantire la continuità della figura o almeno di una figura di riferimento; - Organizzare i turni in modo regolare affinché i bambini possano prevedere con

certezza lo spazio relazionale soprattutto nella fase di ambientamento; - Creare piccoli gruppi stabili di bambini per i quali sia possibile prevedere il

passaggio insieme ad altre sezioni; - Preparare con attenzione il passaggio alla scuola materna, favorendo che esso

avvenga in piccolo gruppo.

d) Le attività quotidiane – Accoglienza e Commiato

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L’Asilo Nido Aziendale costituisce quasi sempre il primo distacco tra il bambino e la sua famiglia. L’inserimento in un ambiente nuovo, pieno di nuovi stimoli in cui sono presenti altri bambini e adulti non conosciuti, è una situazione che attiva il legame tra il bambino e i suoi genitori mettendone in evidenza le caratteristiche di maggiore o minore sicurezza, maggiore o minore ansia. Il bambino è spesso inizialmente ambivalente nei confronti della situazione nuova: ne è attratto e tenta di esplorarla e al tempo stesso è allertato dalla novità e cerca il contatto con la figura familiare come base sicura esitando a staccarsene o alternando momenti di immersione piacevole nel nuovo ambiente ad altri di intenso bisogno di contatto con i genitori che si manifestano, a seconda del temperamento e dello stile delle relazioni, nel pianto, nella fatica a lasciarli o in un’apparente rassegnazione non accompagnata da un coinvolgimento attivo nel nuovo ambiente.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 55 - Progetto Sociale Asilo Nido I genitori vivono questo momento con sentimenti complessi che possono manifestarsi in forte attaccamento o in apparente distacco e hanno essi stessi bisogno di supporto per accompagnare il bambino nell’allargamento delle sue esperienze e della sua vita sociale. Affinché essi possano accettare con serenità la condivisione delle responsabilità nell’allevamento e nell’educazione che l’inserimento nel nido comporta, sarà necessario che fin dai primi contatti con l’Asilo Nido Aziendale si crei un clima di accoglienza che stabilisca le basi per un rapporto di fiducia che si costruirà nel tempo. Sarà offerto un primo contatto non burocratico, saranno ascoltate e accettati dubbi e preoccupazioni senza minimizzarli ma offrendo sostegno, saranno informati i genitori su ciò che essi desiderano sapere rimandando informazioni più specificatamente pedagogiche a quando l’ambientamento sarà completato. Sarà garantito ai genitori la possibilità di visitare l’Asilo Nido Aziendale e di conoscere gli educatori che si occuperanno del bambino in contatti individuali o in incontri di gruppo con altri genitori; il confronto con chi condivide la stessa esperienza, infatti, sarà un aiuto importante e potrà facilitare l’ambientamento.

e) Primo inserimento

Al momento del primo inserimento e in seguito ogni giorno nella prima accoglienza quotidiana, il bambino sarà facilitato, se potrà percepire una certa familiarità, nel distacco dalla madre attraverso azioni condivise di un rapporto di fiducia tra la mamma e l’educatore. Sarà lasciato al bambino il tempo di cui ha bisogno per staccarsi spontaneamente dalla mamma, esplorare l’ambiente, azzardare la prima partecipazione alle attività, prima come osservatore, poi in modo più attivo, modulando i tempi e i modi delle prime frequenze secondo ritmi individualizzati.

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Starà alla sensibilità degli educatori, alla loro esperienza, ai bisogni espressi dalla madre, alla discussione collegiale, decidere i tempi e i modi dell’allontanamento della mamma o del papà e della frequenza completa.

f) Accoglienza quotidiana

Sarà garantita una figura stabile di riferimento e una regolarità di presenza all’arrivo del bambino incoraggiando un progressivo allargamento delle relazioni e le scelte personali dei piccoli. Variazioni di turno, visi nuovi all’arrivo saranno più tollerabili quando il bambino si sarà ambientato. Un’accoglienza personalizzata, il saluto esplicito, il chiamarlo per nome, la ripresa di abitudini e rituali durante le routines, accettare e incoraggiare che il bambino porti con sé un oggetto a cui è affezionato e che funge da ponte tra mamma ed educatrice, tra casa e nido e che lo consola, saranno accorgimenti che favoriranno l’ambientamento.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 56 - Progetto Sociale Asilo Nido Il momento in cui genitori e bambino si ritrovano ha anch’esso una grande importanza: il bambino potrà concludere il suo sforzo di autonomia che gli avrà procurato piacere e fatica, ritroverà una relazione affettiva intensa. Ristabilire il contatto, collegare l’ambiente familiare e l’Asilo Nido Aziendale implica forti emozioni, potrà non essere immediato: il bambino e la mamma saranno aiutati con un’attività di formazione specifica, con un’accoglienza calda al genitore che torna a prendere il bambino, sarà offerto un tempo disteso per permettere di ritrovarsi e di stabilire il contatto. Saranno realizzate attività più adatte al momento dell’accoglienza e del commiato coniugando in modo equilibrato, ordinato e flessibile risposte ai bisogni emotivi del bambino, alle esigenze pratiche della famiglia, ai vincoli organizzativi del servizio.

g) Le routines Per routines si intendono quelle attività quotidiane relative alle cure di base del bambino: pranzo, cambio e pulizia personale, riposo. I criteri per valutare la qualità delle routines saranno i seguenti: • Personalizzazione della cura (flessibilità, sensibilità alle esigenze individuali,

manifestazione di affettività positiva nell’interazione tra adulto e bambino); • Pedagogizzazione della cura (incoraggiamento all’autonomia, presa di coscienza

del proprio corpo); • Affidabilità della cura (efficienza, ordine, regolarità); • Integrazione delle routines nel programma delle attività educative;

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• Rispetto di norme igieniche. Per i bambini nella prima età i momenti ricorrenti, in particolare quelli dedicati alla cura del corpo (alimentazione, cambio, pulizia) e al riposo - le cosiddette routines - saranno quelli in cui la relazione con l’adulto è più intima, in cui si strutturano le prime interazioni dialogiche con ritmi e stili propri di ciascuna coppia adulto/bambino. Il bambino impara a riconoscere l’adulto, a prevederne il comportamento, ad anticipare gli stimoli che riceverà e queste esperienze ricorrenti - che a volte divengono veri e propri rituali e sono accompagnate da sequenze di comportamenti, scambi verbali, oggetti particolari - gli danno sicurezza, gli permettono di riconoscersi e di riconoscere l’adulto che si cura di lui, l’ambiente, gli oggetti, gli altri bambini.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 57 - Progetto Sociale Asilo Nido Le routines saranno occasione di apprendimenti in cui aspetti emotivi legati all’intimità, al contatto corporeo, al soddisfacimento dei bisogni primari, si integrano ad aspetti percettivi, comunicativi e cognitivi. Le routines marcheranno le intese, gli stili, l’intimità tra bambino, mamma e papà. Proprio per questo saranno naturalmente l’oggetto delle maggiori preoccupazioni e delle più frequenti domande quando i genitori affidano il bambino al nido e affrontano il primo distacco: se egli mangia con piacere, dorme sereno, accetta di essere cambiato con tranquillità, procede nell’autonomia, nel gestire le funzioni e i ritmi del corpo, ciò è segnale di benessere, di adattamento, di sviluppo. Condividere questi riti, questa intimità può essere difficile e doloroso, suscitare ansia e gelosia. Per queste ragioni gli educatori parleranno con i genitori di questi momenti, si informeranno sulle abitudini del bambino, informeranno a loro volta i genitori sulle regole dell’Asilo Nido Aziendale, consentiranno - almeno in una prima fase finché non si saranno costruiti rituali nuovi di reciproco riconoscimento tra educatrice e bambini - il mantenimento di alcune abitudini domestiche, la presenza di oggetti noti e cari ai bambini, un adattamento progressivo alla vita del nido. Vivere bene le routines sarà per il bambino una tappa essenziale nella costruzione dell’identità corporea, nell’esperienza del benessere e perciò del cammino verso l’autonomia. Affinché ciò possa avvenire il nido garantirà: - Un’organizzazione della giornata, dei turni, degli orari delle routines che terrà

conto prima di tutto del bambino e non stravolga i ritmi consueti; - La gradualità nell’adattamento;

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- La regolarità dei nuovi ritmi e l’individualizzazione di questi per i bambini più piccoli e comunque nella fase di ambientamento;

- La stabilità delle figure che accudiranno fisicamente il bambino e la regolarità delle rotazioni;

- Un tempo sufficiente e disteso per le routines in accordo con il personale ausiliario;

- Un’organizzazione dello spazio e delle presenze che consentirà agli educatori di dare tutta la propria attenzione al bambino che sta accudendo senza che gli altri siano trascurati;

- La sicurezza di materiali e arredi; - La consuetudine e la capacità di parlare con i genitori di questi temi

riconoscendoli come importanti. “ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 58 - Progetto Sociale Asilo Nido

h. Pranzo e merende I pasti saranno forniti o preparati secondo norme dietetiche che terranno conto anche di preferenze ed esigenze individuali (allergie, rifiuto di certi cibi, difficoltà di masticazione). Sia nella preparazione che nell’offerta dei cibi, saranno rispettate le norme igieniche. I ritmi dei pasti saranno regolari e flessibili in relazione all’età dei bambini o a particolari esigenze individuali (concordato con i genitori); i bambini verranno abituati gradualmente alle cadenze collettive. La situazione del pasto sarà tale da invogliare i bambini a mangiare e a godere di questo momento. I bambini saranno sollecitati a mangiare ma non costretti, saranno aiutati se non sono ancora autonomi, ma anche incoraggiati a fare da soli; non saranno imposte norme troppo severe e rigide circa lo “stare a tavola” (stare seduti a lungo, non chiacchierare, non giocare, non pasticciare) ma il pranzo si svolgerà in un clima di ordine e di tranquillità. Una particolare attenzione sarà data alla qualità relazionale di questo momento della giornata al nido, che abbinerà l’interazione individualizzata degli educatori con i singoli bambini che hanno bisogno di essere aiutati e incoraggiati con la creazione di un clima sociale positivo non centrato esclusivamente sul cibo (conversazione, narrazione, gioco). Ciò verrà attivato non solo per i bambini più grandi, ma anche per i piccoli, per i quali il momento del “pranzo” risulta essere una situazione emotiva pregnante. Questa attività, come le altre situazioni di routine, saranno gestite da figure di riferimento che conoscono bene i bambini e di cui i bambini si fidano, figure capaci di cogliere con sensibilità le esigenze di ciascun bambino. Vi sarà uno scambio di informazioni tra educatori e genitori circa i menù, il consumo, le abitudini alimentari dei bambini e i progressi nell’autonomia.

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i. Cambio e pulizia personale La routine del cambio e, per i bambini più grandi, della pulizia personale, non si limiterà al solo supporto fornito dall’adulto ai bambini nell’espletamento di funzioni fisiologiche. Si tratta, come le altre routines, di un momento importante dal punto di vista relazionale e della socializzazione (apprendimento delle norme di pulizia, incoraggiamento all’autonomia, conoscenza del proprio corpo e dei suoi bisogni).

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L’autostima e il piacere di godere delle proprie funzioni corporee si gioca in particolare in questi momenti. I cambi e pulizia personale dei bambini verranno svolti nel rispetto di norme igieniche e gli educatori saranno abili nella cura del corpo dei bambini. Questi momenti saranno percepiti dai bambini come situazioni rilassate, non pericolose, ludiche e gioiose. Sarà prestata attenzione, pertanto, ai bisogni particolari e alle capacità di ciascun bambino in modo da poterli soddisfare in maniera flessibile incoraggiando gradualmente i bambini all’autonomia. Il cambio verrà svolto in un clima disteso (badando che i tempi di attesa siano tollerabili) dove c’è tempo per il gioco (tra bambini e tra bambino ed educatore). I gesti del cambio, oltre che efficienti, saranno teneri e l’intera situazione, soprattutto per i piccoli, costituirà un momento pregnante, pur se breve, di calda interazione con l’adulto. La scoperta del proprio corpo e di quello degli altri bambini non sarà scoraggiata e l’addestramento alla pulizia avverrà gradualmente tenendo conto non solo dell’esperienza del bambino all’Asilo Nido Aziendale, ma anche delle modalità con cui viene gestito in famiglia.

l. Il riposo Il passaggio dalla veglia al sonno, specie in situazioni collettive e non ancora del tutto familiari, può sarà facile. Non basta essere stanchi per abbandonarsi al sonno. Per farlo occorrerà sentire che ci si trova in un ambiente sicuro e fidato e che al risveglio si ritroveranno le cose e le persone che si erano perdute. Quindi l’ambiente

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da predisporre per il riposo sarà accogliente, giustamente oscurato e aerato, al riparo dai rumori e dal viavai, sarà sentito dai bambini come un ambiente rassicurante. Per questo si terrà cura dei seguenti fattori: la personalizzazione del letto e degli oggetti che il bambino ama portare con sé (oggetti transizionali) e la presenza di una figura di riferimento che accompagnerà i bambini al sonno creando una situazione rilassante (musica, racconto, contatto fisico in caso di bisogno) e li accoglierà al risveglio. Non ci saranno forzature e imposizioni. Per i bambini che non vorranno o non avranno bisogno di dormire saranno predisposte attività alternative.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 60 - Progetto Sociale Asilo Nido

GIOCO E ATTIVITA’ L’Asilo Nido è per i bambini un luogo di gioco e di esperienze “su misura” che possono aiutarli a crescere. Tali esperienze si sostanziano in attività che gli educatori allestiranno per i bambini e che svolgeranno con loro avvalendosi delle attrezzature e dei materiali presenti nel nido. I criteri che presiederanno alla scelta e alla gestione delle attività per i bambini saranno i seguenti:

Progettazione: le attività saranno scelte e realizzate secondo un progetto ragionato,

condiviso dagli educatori, possibilmente anche dai genitori, che espliciteranno gli obiettivi educativi e i modi per realizzarlo (tempi, spazi, gruppi, modalità di conduzione) tenendo conto della peculiarità della fascia di età cui è rivolto e del livello evolutivo dei singoli bambini; tale progetto sarà espresso in forma scritta;

Varietà: nell’Asilo Nido Aziendale si realizzeranno una pluralità di occasioni di apprendimento finalizzate a promuovere nei bambini un’ampia gamma di capacità (motorie, linguistiche, esplorative, simboliche, espressive, sociali);

Articolazione e progressione: le attività saranno arricchite e articolate progressivamente in funzione dell’estendersi delle capacità e degli interessi dei bambini;

Regolarità: le attività progettate si svolgeranno con regolarità secondo le cadenze stabilite;

Ludicità: le attività saranno organizzate e svolte in forma ludica. Ci si prenderà cura di creare situazioni motivanti e coinvolgenti in cui ciascun bambino possa trovare occasione di affermazione e di arricchimento personale: i bambini non saranno costretti a partecipare e l’insegnamento avverrà per via indiretta e in modo non scolastico. Le attività saranno finalizzate a far sì che ogni bambino possa partecipare in maniera attiva al processo di apprendimento;

Qualità sociale: si terrà presente che ogni attività sarà potenzialmente un’occasione di apprendimento sociale tra bambini e bambini e tra bambini e adulti, e che andrà allestita e gestita tenendo conto di questo aspetto;

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Significatività pedagogica: le attività, di cui i bambini sono protagonisti, individualmente e in gruppo, saranno sostenute dall’adulto che con la propria azione intenzionale aiuterà i piccoli a trarre vantaggio dall’esperienza.

a) Le attività per i bambini Non potendo enumerare qui tutti i tipi di attività che costituiranno occasioni di gioco e di apprendimento per i bambini ci si limita ad elencare alcuni ambiti di attività che sembrano irrinunciabili negli anni dell’Asilo Nido Aziendale nido perché concorreranno a sviluppare abilità evolutive fondamentali:

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 61 - Progetto Sociale Asilo Nido • Attività rivolte allo sviluppo del linguaggio; • Attività rivolte allo sviluppo fisico e motorio; • Attività che sviluppino l’espressione creativa e simbolica; • Attività che incoraggino i bambini a ragionare e sperimentare; • Attività mirate ad inserire il bambino nella cultura di appartenenza e ad avvicinare

il bambino al rispetto delle diversità culturali.

Attività rivolte allo sviluppo del linguaggio Per i piccoli: gli educatori parleranno ai bambini durante le cure di routines e durante le attività, presteranno attenzione alle prime verbalizzazioni infantili e vi risponderanno con un linguaggio più elaborato. Nomineranno gli oggetti durante le attività e le routines. Descriveranno ai bambini le azioni degli adulti e gli eventi che avranno luogo al nido. Per i bambini più grandi: gli educatori parleranno ai bambini e li inviteranno ad esprimere verbalmente ciò che vedono e ciò che fanno, racconteranno storie, commenteranno figure, incoraggeranno i bambini a parlare di sé, della propria famiglia e di ciò che accade al nido. Incoraggeranno la conversazione tra bambini e tra bambini e adulti. Risponderanno in maniera esauriente alle domande dei bambini. Svolgeranno attività di lettura di libri e di immagini.

Attività rivolte allo sviluppo fisico e motorio Per i piccoli: ai piccoli verrà lasciata ampia libertà di movimento e, se in grado di camminare, di libera esplorazione dell’ambiente; li si incoraggerà a gattonare e camminare fornendo loro aiuto. Si proporranno giochi con oggetti che i piccoli siano invogliati a raggiungere (palle, oggetti che rotolano). Si inviteranno i piccoli a servirsi delle attrezzature per il gioco motorio adatte alla loro età. Si proporranno loro activity-centers, semplici puzzles, giochi ad incastro.

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Per i bambini più grandi: si garantiranno tempi e spazi per il gioco motorio e si incoraggeranno i bambini a correre, saltare, arrampicarsi, stare in equilibrio, andare sui tricicli. Si incoraggeranno il movimento su base musicale (danza) mediante giochi guidati e canzoni mimate. Si stimolerà la motricità fine proponendo puzzles, perle da infilare, chiodini, costruzioni.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 62 - Progetto Sociale Asilo Nido Attività che sviluppino l’espressione creativa e simbolica Per i piccoli: si canterà spesso ai bambini e si farà loro ascoltare musica invitandoli a seguirne il ritmo; si proporranno loro giocattoli musicali e sonori, si valorizzeranno le vocalizzazioni sonore infantili. Si curerà l’estetica dell’ambiente e delle illustrazioni in modo che i piccoli siano invogliati a guardare e a osservare. Si incoraggeranno i piccoli a usare grandi pastelli per creare i primi scarabocchi. Si proporranno bambole e peluches come giocattoli affettivi. Per i bambini più grandi: si propongono attività che stimolano la simbolizzazione in forma espressiva attraverso l’uso di linguaggi diversi: gioco del “far finta”, teatro e drammatizzazione; disegno e pittura; manipolazione di materiale malleabile non strutturato: gioco con la creta, con la sabbia e con l’acqua; gioco con le costruzioni. Si propongono l’ascolto di brani musicali, l’uso di strumenti musicali, il canto e la danza.

Attività che incoraggino i bambini a ragionare e sperimentare Per i piccoli: allestimento di un ambiente che favorirà la libera esplorazione; giochi di esplorazione tattile, visiva, sonora; giochi di riempimento e svuotamento; scambio di osservazioni sulla qualità degli oggetti e degli eventi; giochi interattivi con gli oggetti (per esempio cucù). Per i bambini più grandi: esplorazione dell’ambiente, osservazione di eventi naturali, conversazioni sugli aspetti temporali dell’esperienza: stagioni, sequenze di eventi; uscite e visite, giochi di classificazione, gioco dei travasi, gioco con sabbia e acqua, costruzioni. Attività mirate ad inserire il bambino nella cultura di appartenenza e ad avvicinarlo al rispetto delle diversità culturali Il bambino che andrà all’Asilo Nido Aziendale vive in una famiglia che ha una sua storia e proprie tradizioni culturali sarà collocato in un ambiente sociale più ampio,

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anch’esso culturalmente caratterizzato. Il nido avrà dunque, rispetto alla cultura, di cui ciascun bambino è portatore, e rispetto alle tradizioni della comunità in cui si inserisce, il compito di prospettare modalità culturali non uniformi che tengano conto delle diversità legate al genere, alle età della vita, alla provenienza sociale mostrando la ricchezza che può derivare dalla loro integrazione. Feste, ricorrenze, uscite, racconti, giocattoli, cibi costituiranno occasioni per presentare al bambino piccolo la varietà dei modi con cui il mondo adulto realizza la propria “diversità” e costruisce la propria identità.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 63 - Progetto Sociale Asilo Nido L’organizzazione del gioco e delle attività Per poter soddisfare questi standards si realizzerà una progettazione della giornata educativa che concederà tempi distesi, eviterà transizioni brusche, alternerà in maniera consapevole le situazioni di routine con quelle ludiche, organizzerà i gruppi infantili in modo che ciascun bambino, nel corso della settimana, potrà svolgere l’intera gamma delle attività ludico-apprenditive previste.

LE ATTIVITÀ DEGLI ADULTI - LA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI Il tema del rapporto tra famiglia ed educatori rappresenta uno degli elementi che maggiormente qualificheranno l’esperienza educativa dentro il nido. Condividere tra adulti diversi la crescita e l’educazione di un bambino piccolo sarà un’impresa non facile che richiederà la messa in atto di una dinamica relazionale complessa e di modalità di incontro, di scambio che aiutino a conoscersi. Il problema ha dunque una grossa rilevanza e, nell’esperienza degli Asili Nido ha costituito uno dei temi centrali che si è venuto evolvendo e che ha anche assunto sfaccettature diverse in relazione alla stessa storia del servizio e all’immagine che il nido aveva di sé e dei suoi compiti. Tuttavia, nonostante queste evoluzioni, è bene ricordare che gli asili nido, la prima struttura pubblica italiana per i bambini piccoli, nascono dotati per legge (v. Legge 1044 del 1971) di gestione sociale. La partecipazione dei genitori riguarderà:

La vita quotidiana del bambino; Gli aspetti istituzionali.

GLI INCONTRI CON E PER I GENITORI

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Un ambiente educativo qualificato e attento allo sviluppo dei bambini presuppone da parte degli educatori la consapevolezza che la famiglia costituisce il contesto di sviluppo primario e più potente e che si renderà necessario:

• Conoscere la storia relazionale dei bambini; • Ascoltare le comunicazioni, le preoccupazioni, le aspettative dei genitori; • Accogliere, creando uno spazio opportuno, i genitori assieme ai loro bambini

affinché l’ambientamento sia sereno e la frequenza crei una solida alleanza tra nido e famiglia;

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 64 - Progetto Sociale Asilo Nido

• Informare i genitori sullo svolgimento della giornata, sui fini educativi, sul modello pedagogico, sulle attività offerte dal nido;

• Coinvolgere i genitori nella condivisione delle responsabilità educative e nella gestione del servizio;

• Sostenere i genitori nel loro sforzo quotidiano nell’affrontare la responsabilità e i dubbi dell’educazione;

• Creare spazi di confronto tra genitori affinché dubbi, problemi, convinzioni, scelte possano essere discussi tra pari, sdrammatizzarsi, generare nuove idee e soluzioni.

L’Asilo Nido Aziendale condividerà le responsabilità educative e favorirà la partecipazione e diverrà un supporto formativo per le famiglie. Si prospetteranno una serie di possibili forme di incontro all’interno del nido, quali: • Le assemblee generali, saranno previste due o tre volte all’anno per discutere gli

aspetti generali dell’organizzazione del servizio e l’andamento della programmazione delle attività. Di particolare importanza sarà l’assemblea di apertura quando tutto il personale si presenterà ai genitori e i genitori visiteranno il nido;

• Gli incontri di sezione, con cadenza molto ravvicinata, per confrontare, discutere, parlare con i genitori della vita dei bambini al nido. Contenuti privilegiati saranno la vita del gruppo sezione e le linee di lavoro con il gruppo, illustrate anche attraverso video e diapositive;

• I colloqui individuali con ogni famiglia, fatti con molta discrezione e delicatezza, prima e dopo l’ingresso del bambino al nido, richiesti dalla famiglia o proposti dagli educatori, finalizzati a raccogliere conoscenze specifiche, a costruire un dialogo ravvicinato, personalizzato tra educatori e genitori;

• Gli incontri tematici più allargati, che si realizzeranno con la presenza di esperti, tesi ad arricchire le competenze di tutti su aspetti di interesse comune (ad esempio: l’alimentazione, il gioco, la socialità);

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• Le serate di lavoro come occasioni per contribuire concretamente alla crescita del servizio. In questi incontri si costruiranno giochi, arredi per l’asilo, si ristruttureranno ambienti, si realizzerà una manutenzione degli arredi;

• Le feste, saranno previste due o tre volte all’anno come momenti conviviali, nei quali genitori ed educatori prepareranno insieme spettacoli o giochi. Le feste coinvolgeranno tutto il nido, o la sola sezione; saranno realizzate essere feste di compleanno, con i nonni, con i fratelli;

• Le uscite, le gite di un giorno, come occasione di conoscenza del territorio ma anche come visita a casa dei bambini o ad altri nidi o scuole vicine.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 65 - Progetto Sociale Asilo Nido

LA GESTIONE SOCIALE Al termine “gestione sociale” sono stati forniti, nei differenti contesti, significati diversi che spesso ne hanno limitato la portata. Si è definita, infatti, la gestione sociale evidenziandone solo gli aspetti gestionali in funzione dell’efficienza del servizio, sottovalutando il valore della partecipazione. In realtà la partecipazione e la gestione sociale non solo sono parte integrante della proposta educativa, ma sono esse stesse proposta educativa. Uno dei motori più importanti della partecipazione delle famiglie alla vita del nido sarà il “Comitato Paritetico Permanente”, composto prevalentemente da rappresentanti dei genitori e del personale della C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS. Le più recenti connotazioni del Comitato, alla luce delle nuove forme di rapporto del nido con le famiglie, hanno visto una diminuzione dei compiti di natura amministrativa e burocratica assunti nel passato, ed avrà quindi un’accentuazione delle funzioni riguardanti la promozione culturale in collegamento col territorio e la partecipazione delle famiglie.

LE ATTIVITÀ DEGLI ADULTI Ciò che motiva e qualifica l’ipotesi gestionale dell’Asilo Nido Aziendale, sono gli stessi bisogni e le stesse aspettative dei soggetti coinvolti. In una prospettiva di gestione sociale, si darà valore alla partecipazione, si offrirà una ricca e diversificata varietà di occasioni di incontro da condividere con le famiglie. Si Diversificheranno le occasioni di incontro per meglio rispondere ai differenti interessi e bisogni delle famiglie. Si considererà la sezione come centrale rispetto alle esperienze di partecipazione delle famiglie e come base di un più ampio organismo di vita collettiva. IL CALORE DELLA COLLEGIALITÀ L’AGGIORNAMENTO IN SERVIZIO Tra le condizioni che garantiscono la qualità dei servizi educativi, le più rilevanti saranno le occasioni di aggiornamento. La formazione, come riflessione sul fare e come

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autochiarificazione dell’azione educativa, emanciperà il lavoro educativo da quella improvvisazione cui spesso incorre chi sta con i bambini piccoli. La modalità di aggiornamento in servizio che è più rispondente ai bisogni degli educatori e è quella che ha valorizzato la continuità e la collegialità.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 66 - Progetto Sociale Asilo Nido La continuità si realizzerà attraverso iniziative distribuite nel corso dell’anno che procederanno parallelamente alla vita del servizio. Le competenze professionali, infatti, si costruiscono attraverso iniziative coerenti, attraverso riflessioni che si collocano dentro la vita del servizio. Per questo l’aggiornamento troverà nel collettivo di lavoro dell’Asilo Nido Aziendale, il suo momento più significativo, che rafforzerà il valore della condivisione delle scelte operate dal gruppo degli educatori. L’aggiornamento quindi sarà tanto più efficace quanto più sarà collegato a progetti precisi tesi al miglioramento della qualità del servizio. Saranno previsti itinerari formativi che si articoleranno sia in momenti di approfondimento teorico che in occasioni di sperimentazione diretta in modo da sostenere le conoscenze psicopedagogiche e le strategie più operative quali la programmazione, l’osservazione, la valutazione, la documentazione. Sarà programmata l’alternanza di percorsi formativi rivolti all’approfondimento di tematiche psicopedagogiche con altre occasioni formative, di sperimentazione diretta, in modo da acquisire metodologie e tecniche operative per sostenere e incentivare “il fare” dei bambini. In ogni caso la risposta ai bisogni formativi espressi dal personale dovrà accompagnarsi al raggiungimento e alla diffusione di conoscenze e pratiche educative innovative nei seguenti ambiti: lo sviluppo del bambino, il rapporto nido-famiglia, il progetto educativo, l’osservazione del bambino, l’organizzazione degli spazi, il gioco spontaneo, le attività.

LA DOCUMENTAZIONE La documentazione assumerà un ruolo importante: • Per gli educatori che ripensano, analizzano e organizzano il loro fare per comunicarlo

all’esterno;

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• Per i bambini perché valorizza la loro attività e consente loro di ripercorrerla; • Per le famiglie che vengono informate e rese partecipi della qualità dei programmi. Esiste dunque un forte intreccio tra documentazione e progettualità. Documentare il lavoro educativo significherà dunque per gli educatori essere capaci di guardare e riflettere sul proprio agire e essere in grado di superare un fare dettato dall’improvvisazione e dalla casualità.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 67 - Progetto Sociale Asilo Nido Documentare significherà inoltre prendere seriamente in considerazione le idee e il lavoro dei bambini. Una documentazione ben fatta potrà comunicare ai bambini che i loro sforzi, le loro idee, i loro lavori sono valorizzati. Un bambino che ha intorno adulti che guardano al suo fare quotidiano con interesse acquisisce una maggiore fiducia nelle sue capacità. Attraverso la documentazione i genitori potranno divenire consapevoli delle esperienze che i bambini fanno all’Asilo Nido Aziendale e ciò aiuterà loro ad avere un’immagine più ricca del bambino. In tal senso il nido si costituirà come fonte di informazione significativa verso la famiglia, costruendo un suo sapere. Documentare renderà visibile e trasparente la vita del servizio perché non significa solo informare, ma comunicare attraverso parole e immagini, ciò che accade dentro il nido. È in questo modo che la famiglia sarà messa in grado di utilizzare e partecipare meglio alla vita del servizio.

ATTIVITÀ PER LA CONTINUITÀ EDUCATIVA Per assicurare una unitarietà educativa nello sviluppo del bambino e una continuità nelle esperienze, la C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS, ente gestore dell’Asilo Nido Aziendale, progetterà percorsi di raccordo con la Scuola dell’Infanzia. Attraverso il confronto e lo scambio fra gli educatori delle due istituzioni, l’immagine di bambino che ciascuna di esse si è costruita verrà resa così più flessibile e correlata ai ritmi di sviluppo dei bambini. I percorsi di continuità che vedono coinvolti personale del nido e della scuola dell’infanzia, coordinatori pedagogici, bambini e famiglie, saranno strutturati secondo delle tappe che si differenziano, nella fase di avvio, a seconda che si tratti di un primo contatto fra strutture o della prosecuzione di un progetto già avviato in precedenza. Nell’occasione del primo contatto fra Asilo Nido Aziendale e Scuola dell’Infanzia si effettuerà preliminarmente un incontro fra operatori e coordinatori pedagogici finalizzato alla conoscenza reciproca, ad un confronto professionale sulle scelte educative e alla programmazione di un percorso di attività da realizzare con i bambini e da comunicare alle

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famiglie. Gli educatori più direttamente coinvolti nel progetto, programmeranno gli aspetti metodologici, organizzativi e di contenuto che riguarderanno gli incontri con i bambini. Le attività dei bambini saranno caratterizzate da situazioni progettate in modo da favorire, attraverso il gioco spontaneo e le attività, la conoscenza reciproca del nuovo ambiente e la costruzione di interazioni sociali fra bambini e fra bambini e adulti.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 68 - Progetto Sociale Asilo Nido

Parallelamente le famiglie saranno informate sul progetto che riguarda i loro figli e saranno coinvolte in varie iniziative. Sarà realizzato un confronto fra operatori per la verifica del percorso effettuato. Gli educatori dell’Asilo Nido Aziendale e della Scuola dell’Infanzia saranno coinvolti in percorsi di formazione comune, al fine di favorire il confronto professionale e la progettazione di percorsi di raccordo più efficaci.

LA GIORNATA DELL’ASILO NIDO AZIENDALE Prima parte della mattinata Ore 7.30-9.00 Entrata, accoglienza nell’angolo del buongiorno e gioco libero; Ore 9.00-9.15 Ogni gruppo nella propria sezione; Ore 9.30-11.00 Gioco organizzato: stimolazioni percettive per i lattanti attività di disegno, di

manipolazione, musicali, psicomotorie, giochi di finzione per i semidivezzi e divezzi;

Ore 10.30 Cambio lattanti; Ore 11.00 Cambio semidivezzi. Seconda parte della giornata Ore 11.00-11.45 Gioco libero e poi tutti in bagno a lavare le mani; Ore 11.45 Pappa dei lattanti; Ore 12.00 Arriva la pappa per tutti ; Ore 13.00 Riposino per i lattanti e fiaba per divezzi ; Ore 13.30 Riposino . Primo pomeriggio Ore 15.00-16.00 Ascolto di favole, lettura nell’angolo dei libri ; Ore 16.00 Merenda con la fiaba o la musica; Ore 16.30 Gioco strutturato, disegno, pittura, costruzioni, collage, giochi stimolanti per i lattanti; Ore 17.00-18.00 Giochi di gruppo, attività con la musica; Ore 18.00- 18.15 Si rimette in ordine;

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Ore 18.30 Tutti a casa!!! lattanti Ore 12.00 arriva la pappa per tutti Ore 13.00 riposino per i Lattanti e fiaba per Divezzi Ore 13.30 riposino per tutti “ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 69 - Progetto Sociale Asilo Nido 4.3 – METODOLOGIA DELL’INTERVENTO SOCIALE.

La metodologia dell’intervento sociale si focalizza sulle azioni socio educative degli educatori negli atti di vita quotidiana dei bambini, secondo un ottica che ha una dimensione educativo-evolutiva. Gli interventi pedagogici da realizzare all’interno dell’Asilo Nido Aziendale avranno come obiettivo lo sviluppo della crescita evolutiva e sociale dei bambini e si propongono di facilitare, da un lato, l’acquisizione di specifiche abilità necessarie a garantire il più alto grado di possibilità di autonomia; dall’altro lato, sviluppo, attraverso il programma pedagogico, delle abilità che il bambini riuscirà ad acquisire nell’arco della frequenza all’Asilo Nido. Le azioni socio educative saranno riportate nella cartella di ciascun bambino sotto la voce di “Progetto e Piano Educativo”. Nell’Asilo Nido Aziendale sarà attuato un Piano Educativo rispettoso dei diversi e più significativi ecosistemi di ciascuno, un progetto di intervento mirato, che cercherà di abbinare le risorse-esigenze del bambino e quelle dei genitori saranno coinvolti nella programmazione di detti interventi. La prima parte della cartella conterrà una serie di strumenti necessari per la valutazione degli ecosistemi del bambino. Questi strumenti saranno differenziati e presenteranno un diverso grado di complessità: dalle semplici check list per la valutazione delle aree di crescita evolutiva personale, ai questionari aperti per la raccolta delle informazioni e richieste da parte dei genitori, alle griglie di autovalutazione per la rilevazione delle richieste e risorse dell’Asilo Nido fino ai colloqui con la famiglia stessa al fine di comprendere insieme, quali siano le aspettative e i bisogni specifici. Dopo aver raccolto queste informazioni si cercherà attraverso un difficile lavoro di sintesi e ristrutturazione creativa, di individuare le aree di intervento socio educativo desiderate e necessari per il e condivise da tutti gli ecosistemi in cui essa si muoverà. Questo lavoro di sintesi permetterà l’elaborazione delle mete socio educative e in seguito la definizione degli obiettivi annuali.

a. Le mete socio educative. Si definiscono mete socio educative, particolari obiettivi di

tipo generale che esprimono, in termini di direzione di senso, il complesso del nostro agire educativo. E’ chiaro che, a questo livello, le mete rappresentano un fedele collettore dei valori, delle aspettative, delle ideologie proprie dei genitori del

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bambino, dell’educatore, degli operatori sociali, dell’Azienda nel suo insieme in un dato periodo storico. E’ quindi, necessario che, nella definizione delle mete, sia posta attenzione ad alcuni fattori fondamentali:

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 70 - Progetto Sociale Asilo Nido

Gli indicatori di qualità della vita, indispensabili per identificare le caratteristiche peculiari di ogni bambino e per garantire a quest’ultima il più alto grado di benessere personale e sociale.

La categoria “temporo-esistenziale” dei cicli di vita, necessaria per progettare interventi attenti ai bisogni specifici a seconda dell’età del bambino (lattante, semidivezzo e divezzo). Le esigenze, infatti, cambiano con il variare dell’età.

Le caratteristiche tipologiche del bambino, essenziali per comprendere le molteplici esigenze e i limiti del bambino, fattori che non potranno, non riverberarsi su una programma di lungo periodo.

La situazione normativa in atto e il quadro dei servizi presenti, molto utile per valutare le reali risorse offerte dal territorio e individuare quelle che consentiranno di ipotizzare e garantire un intervento socio educativo integrativo di lungo periodo.

Per poter rendere conto di tutte le variabili sopra indicate, le mete socio educative saranno espresse con modalità molto generali, che metteranno in rilievo i desideri e le aspettative delle famiglie e le esigenze specifiche degli ecosistemi in cui questa si muoverà. Inoltre, avranno valore per un lasso temporale piuttosto lungo, sicuramente superiore ai due anni. Va tuttavia precisato che, poiché le mete socio educative dovranno in qualche modo rendere ragione della complessità esistenziale del bambino, è evidente che non potranno configurarsi come eterne ed inamovibili, ma dovranno qualificarsi per una certa flessibilità e propensione al cambiamento.

b. Gli obiettivi a medio o breve termine. Gli obiettivi a medio o breve termine rappresentano la concretizzazione delle mete socio educative. Godono di un linguaggio più chiaro e meno generale e sono pertanto, maggiormente in grado di orientare il lavoro socio educativo quotidiano giornaliero.

4.4 – MODALITA’ DI GESTIONE DEI SERVIZI SOCIALI.

Le modalità di erogazione dei Servizi Sanitari ed Educativi saranno le seguenti:

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A. La C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS in collaborazione con le Associazioni di Volontariato e con i Volontari del Servizio Civile, gestirà i Servizi Sanitari e Socio Educativi, in conformità al Progetto Pedagogico ed al Piano Educativo Individuale, definito con la Direzione Amministrativa della ITTIERRE S.p.A. e con i genitori che usufruiranno dell’Asilo Nido Aziendale.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 71 - Progetto Sociale Asilo Nido

B. La C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS, nello svolgimento dei servizi sociali garantirà:

• Il raccordo sistematico con l’Amministrazione Comunale di Pettoranello del

Molise e l’Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente. • L’integrazione della propria attività con quella svolta dagli operatori sanitari dei

servizi dell’Azienda Sanitaria Locale di Isernia. • La continuità delle prestazioni da parte degli Operatori Sociali nel corso

dell’attuazione del Progetto Pedagogico e del Piano Educativo Individuale. • La sostituzione e l’integrazione degli Operatori Sociali, con altri di pari

professionalità ed esperienza. • La partecipazione alle riunioni di verifica sull’andamento dei casi in trattamento,

ai fini di modifica delle prestazioni. • L’utilizzo degli strumenti valutativi e informativi per la rilevazione sistematica

delle prestazioni erogate per ciascun bambino. • La documentazione dell’attività svolta attraverso la presentazione di una

relazione semestrale riepilogativa, con l’indicazione per ciascun bambino, della tipologia delle prestazioni erogate, della loro frequenza e della loro durata espressa in monte ore.

• La dotazione agli Operatori Sociali impegnati negli interventi, di appositi cartellini di identificazione contenenti nome, cognome, qualifica professionale, fotografia.

La durata del Servizio di Asilo Nido Aziendale è di 10 (dieci) anni e sarà attivato nei modi e nei tempi previsti dalla Convenzione e relativi allegati sottoscritta tra la ITTIERRE S.p.A. e la C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS.

4.5 – CARTA DEI SERVIZI. Negli ultimi anni il quadro normativo sui Servizi Sociali è stato profondamente innovato per adeguarlo alle esigenze dei cittadini e alle modificazioni nella struttura dei servizi sociali. La legge quadro di riforma dell’assistenza è certamente il punto più

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significativo di questa innovazione normativa. Oggi si punta a realizzare un sistema integrato di servizi, che risponda ai casi più gravi di emarginazione e che offra aiuto ai cittadini che si trovano ad affrontare un momento difficile o una condizione esistenziale particolare.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 72 - Progetto Sociale Asilo Nido Oggi i cittadini possono contare su servizi organizzati e duraturi nel tempo, che hanno come scopo il sostegno della famiglia, la garanzia di pari opportunità per tutti, la promozione della qualità della vita e il superamento delle discriminazioni. La Carta dei Servizi è lo strumento che garantisce la trasparenza dell’operatività e della gestione delle risorse umane ed economiche. Essa fornisce ai cittadini gli strumenti necessari per usufruire pienamente dei servizi erogati da Enti Pubblici ed Enti Privati, costituendo una sorta di contratto fra l’Ente e i suoi utenti volto a precisare i diritti e i doveri reciproci.

I principi fondamentali alla base della Carta dei Servizi Sociali sono quelli dell’equità, dell’uguaglianza, della democraticità, della continuità, dell’umanità, dell’efficienza e dell’efficacia in rapporto ai costi. • Equità significa che tutti gli operatori sociali dell’Asilo Nido Aziendale saranno

impegnati a svolgere la loro attività in modo imparziale, obiettivo e neutrale nei confronti di tutti i bambini.

• Uguaglianza significa che a parità di esigenze i servizi dovranno essere forniti in modo uguale a tutti i bambini, senza distinzioni di razza, sesso, nazionalità, religione ed opinione politica.

• Continuità significa che il servizio sarà erogato in modo integrato, regolare e continuo compatibilmente con le risorse ed i vincoli.

• Umanità significa che l’attenzione centrale sarà posta al bambino con pieno rispetto della sua dignità, qualunque siano le sue condizioni fisiche o mentali, culturali o sociali, con cortesia, educazione, rispetto e disponibilità da parte di tutti gli operatori sociali.

• Efficienza ed efficacia significa che le risorse disponibili verranno impiegate nel modo più razionale ed oculato possibile al fine di produrre i massimi risultati possibili in termine di benessere dei bambini e di gratificazione del personale.

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A garanzia del rispetto di tali principi fondamentali, ispirati ai documenti internazionali promulgati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come strumento per realizzare concretamente la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, la C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS si impegna a garantire:

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 73 - Progetto Sociale Asilo Nido

L’accesso ai propri servizi a tutti i bambini che ne hanno bisogno nell’ambito dell’Azienda ITTIERRE S.p.A., compatibilmente alla disponibilità di posti dell’Asilo Nido Aziendale;

L’informazione sulle modalità di erogazione dei Servizi Socio Sanitari ed Educativi;

La disponibilità della documentazione relativa alle prestazioni erogate, per ogni bambino e per coloro che ne hanno legalmente diritto, entro il minor tempo possibile;

La riservatezza e il rispetto della dignità del bambino, per qualsiasi servizio che sarà erogato;

La personalizzazione dell’assistenza in rapporto alle esigenze del singolo in relazione al suo stato di bambino;

Il diritto a presentare reclamo e ottenere risposta nel tempo massimo di 30 (trenta) giorni;

La verifica del gradimento dei servizi da parte dei genitori attraverso questionari; La verifica dell’applicazione della Carta dei Servizi attraverso la pubblicazione

dei risultati. INTERVENTI A FAVORE DI BAMBINI Asilo Nido Aziendale. Finalità del servizio L’Asilo Nido Aziendale è rivolto a bambini di età da 3 (tre) mesi a 3 (tre) anni. E’ un Servizio Educativo e Sociale per la prima infanzia che favorisce, in collaborazione con la famiglia, l'armonico sviluppo psico-fisico e sociale dei bambini nei primi tre anni di vita, secondo le finalità indicate negli articoli 1 e 6 della Legge 6 dicembre 1971 n.1044 e successive modificazioni ed integrazioni. L’orario di apertura e chiusura dell’Asilo Nido Aziendale sarà concordato con la Direzione Amministrativa della ITTIERRE S.p.A..

In particolare il Servizio concorre a:

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Dare una risposta ai bisogni propri dell'età di ciascun bambino e della famiglia; Intervenire precocemente su eventuali condizioni di svantaggio psico-fisico e socio-

culturale; Favorire i rapporti interpersonali fra bambini, bambini e adulti e fra gli adulti stessi; Promuovere una cultura per l'infanzia.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 74 - Progetto Sociale Asilo Nido

Come si ottiene È necessario presentare la domanda alla Direzione Amministrativa della ITTIERRE S.p.A.. In seguito l’équipe multidisciplinare della C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS, composta dall’Assistente Sociale, dallo Psicologo, dall’Educatore Professionale, che provvederà a conoscere le esigenze della famiglia attraverso colloqui e/o visite domiciliari, acquisendo la necessaria documentazione. Al periodo di osservazione seguirà la fase dell’elaborazione del Piano Educativo Individuale nel rispetto al Progetto Pedagogico, cui si organizzeranno tutti gli interventi programmati, periodicamente sottoposti a verifica. Con chi collabora Genitori dei bambini, Direzione Amministrativa e del Personale della ITTIERRE S.p.A., Servizi Sociali ed Educativi del Comune di Pettoranello del Molise, A.S.L. n. 2 di Isernia, Associazioni di Volontariato della Provincia di Isernia. RECLAMI

ART.1 Soggetti che possono presentare segnalazioni, opposizioni, reclami Al fine di assicurare la realizzazione dei servizi enunciati nella Carta, l’Azienda garantisce a tutti gli utenti dei Servizio di Asilo Nido Aziendale, la possibilità di sporgere reclamo contro disservizi, atti o comportamenti ritenuti difformi o che abbiano limitato la fruibilità delle prestazioni.

ART. 2 Modi di presentazione Gli utenti individuati all’articolo “1” possono esercitare il proprio diritto al reclamo:

Con lettera in carta semplice indirizzata e inviata a: ITTIERRE S.p.A. - Ufficio Amministrativo - c/o Zona Industriale - 86090 PETTORANELLO DEL MOLISE (IS)

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Tel. 0865/446311

Compilando e sottoscrivendo un modulo di reclamo, appositamente predisposto e disponibile presso l’Ufficio Amministrativo dell’Azienda e da consegnare all’Ufficio medesimo;

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 75 - Progetto Sociale Asilo Nido

Segnalando il reclamo verbalmente all’Ufficio Amministrativo colloquio sono verbalizzate, a cura dell’Ufficio Amministrativo, su apposita scheda completa dei dati di riferimento dell’istante per le comunicazioni dell’Azienda. Le segnalazioni pervenute per via telefonica o mediante successive.

ART. 3 Termini di presentazione Le segnalazioni, le opposizioni o i reclami devono essere presentati entro 15 (quindici) giorni dal momento in cui l’interessato ha ravvisato il comportamento o l’atto ritenuto lesivo.

ART. 4 Termini per la risposta L’Ufficio Amministrativo dell’Azienda, risponderà immediatamente ai ricorrenti nei casi in cui il contenuto della segnalazione sia di agevole definizione. Nei casi in cui sia necessario avviare un’istruttoria, l’Ufficio Amministrativo dell’Azienda risponderà, comunque, entro 15 (quindici) giorni. Allo scopo, l’Ufficio Amministrativo dell’Azienda istruirà e trasmetterà la pratica, entro 3 (tre) giorni, al Legale Rappresentante dell’Ente Gestore dell’Asilo Nido Aziendale. Il Legale Rappresentante dell’Ente Gestore, dopo gli accertamenti necessari, fornirà all’Ufficio Amministrativo dell’Azienda, entro 10 (dieci) giorni, tutti gli elementi utili per una adeguata risposta all’interessato.

ART. 5 Riesame

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Qualora i soggetti interessati non ritengano soddisfacenti gli esiti ottenuti in prima istanza, l’esame del reclamo potrà essere sottoposto al C.d.A. dell’Azienda. I reclami anonimi non sono presi in considerazione se non circostanziati.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 76 - Progetto Sociale Asilo Nido

4.6 – REGOLAMENTAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI.

I Servizi Socio Sanitari ed Educativi erogati presso l’Asilo Nido Aziendale, saranno regolamentati allo scopo di razionalizzare e valorizzare le risorse umane e professionali del personale incaricato e favorire, nel contempo, una partecipazione completa, al raggiungimento degli obiettivi del presente Progetto Sociale. Ogni operatore sociale, socio lavoratore della Cooperativa, sarà chiamato a partecipare alla gestione sociale nel pieno e totale rispetto dello Statuto della C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS, del Regolamento Interno della Cooperativa e alla normativa vigente in materia di gestione di strutture a carattere diurno.

I Servizi, come descritto in precedenza, saranno coordinati da un Coordinatore Pedagogico incaricato dalla C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS, che programmerà le attività con riferimento al Progetto Pedagogico e al Piano Educativo Individuale dei bambini, ospiti dell’Asilo Nido Aziendale. Il Coordinatore Pedagogico predisporrà un calendario di lavoro che dovrà essere rispettato ed espletato in modo capillare e puntuale. L’orario di lavoro di ogni operatore sociale, sarà articolato in relazione al piano di lavoro predisposto per ogni bambino per segmenti di età: lattanti, semidivezzi, divezzi. Gli operatori sociali, con titoli e qualifiche idonee al servizio da espletare, riceveranno l’ordine di servizio inerente le attività da prestare con relative mansioni. Il calendario di lavoro potrà subire delle variazioni a secondo dei bisogni delle famiglie e delle esigenze della ITTIERRE S.p.A..

Il rapporto Operatore Sociale/bambino applicato è conforme a quanto disciplinato dal Piano Sociale Regionale. Il turno di lavoro sarà programmato rispetto ai bisogni dell’Aziendale e delle famiglie, varierà tra le sei/nove ore lavorative per cinque giorni la settimana. Nel caso si supereranno otto ore giornaliere saranno applicati gli istituti previsti dal CCNL di categoria e la normativa vigente in materia.

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Gli operatori sociali impegnati nelle attività dell’Asilo Nido Aziendale, saranno tenuti a:

Prestare il proprio servizio con diligenza, zelo e probità, ad osservare gli orari di lavoro, a svolgere il tipo di lavoro che gli viene assegnato con le relative mansioni, attenendosi alle direttive di organizzazione e di indirizzo in impartitegli dal Coordinatore del Servizio.

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 77 - Progetto Sociale Asilo Nido

Non accettare compensi di qualsiasi genere per l’adempimento dei propri doveri. Non interferire nelle problematiche relative all’organizzazione del lavoro. Astenersi dal compiere atti, che implichino ingerenze e relazioni con gli interessi

degli ospiti dell’Asilo Nido Aziendale . Risarcire la Cooperativa dei danni derivanti da violazione degli obblighi da

osservare nell’effettuazione dell’attività lavorativa. Risarcire la famiglia che usufruisce dell’Asilo Nido Aziendale, nel caso che

nell’esercizio delle attribuzioni, cagioni un danno ingiusto. Collaborare con i soci volontari e i volontari del servizio civile impegnati

all’espletamento dei servizi socio educativi. Al rispetto incondizionato della Convenzione che sarà sottoscritta dalla C.A.S.I.

Cooperativa Sociale ONLUS e la ITTIERRE S.p.A..

La C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS, con cadenza mensile, organizzerà un momento di incontro con tutti gli operatori sociali e le famiglie, al fine di promuovere scambi ed esperienze, oltre che verificare lo stato di attuazione dei servizi socio educativi e di discutere eventuali proposte di miglioramento dei medesimi.

4.7 – CONTROLLI E VALUTAZIONE DI QUALITA’.

La “C.A.S.I.” Cooperativa Sociale ONLUS, avrà cura di prevedere un sistema di valutazione e revisione continua della qualità relativa alla gestione dell’Asilo Nido Aziendale, basato sulla condivisione degli obiettivi da raggiungere e su un sistema di monitoraggio degli standard delle prestazioni in armonia con i Servizi Socio Sanitari ed Educativi collegati a rete con un sistema di servizi integrati. In particolare saranno rilevati, con cadenza semestrale, i seguenti dati: • Numero domande pervenute; • Tempi di attivazione del Progetto Pedagogico e del Piano Educativo Individuale; • Tempo effettivo di lavoro giornaliero per ogni operatore sociale (turno di lavoro);

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• Tipologia di prestazione socio educativa in riferimento al contesto fisiologico del bambino;

• Puntualità dell’operatore sociale sul posto di lavoro; • Comportamento dell’operatore sociale nei confronti del bambino e dei genitori; • Igiene dell’operatore sociale;

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 78 - Progetto Sociale Asilo Nido

• Funzione Fisica e Mentale del bambino; • Situazione ambientale del bambino; • Integrazione dei Servizi Socio Educativi dell’Asilo Nido Aziendale con i Servizi

Socio Sanitari dell’Azienda Sanitaria Locale di Isernia; • Indice di soddisfazione dei genitori del bambino; • Grado di accettazione del bambino alla vita del nido.

Si passerà, quindi, alla valutazione di qualità attraverso lo sviluppo e la generalizzazione di una nuova prassi fra il Coordinatore Pedagogico dell’Asilo Nido Aziendale e gli operatori sociali che comporterà la verifica dei risultati, anche in termini di soddisfazione delle famiglie e dell’Azienda e dell’uso efficiente delle risorse. In particolare la valutazione si atterrà: • La rispondenza dell’azione di servizio all’obiettivo selezionato; • L’uso efficiente delle risorse; • La soddisfazione dei genitori del bambino, ospite dell’Asilo Nido Aziendale, e la

qualità delle prestazioni sociali; • La capacità di risposta alle problematiche dei bambini, ospiti dell’Asilo Nido

Aziendale. L’analisi della qualità troverà le opportune interazioni con il controllo di gestione e con le scelte di programmazione operanti della C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS. Essa coinvolgerà la struttura di dirigenziale e amministrativa dei servizi nonché il Consiglio di Amministrazione e sarà utilizzata per l’azione di piani di miglioramento come supporto al sistema organizzativo. La valutazione della qualità avverrà ai diversi livelli che determineranno la realizzazione delle attività del Servizio Socio Sanitario ed Educativo: • Al livello del Servizio Socio Educativo; • Al livello del Servizio Socio Educativo in relazione con gli ospiti dell’Asilo Nido; • Al livello del Servizio Socio Educativo in relazione con altri servizi.

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Al livello del Servizio Socio Educativo la valutazione di qualità metterà in moto processi di autovalutazione di tutti gli operatori sociali e la capacità di inserirla come elemento interno allo svolgimento delle attività del Servizio Sociale. Ciò comporterà l’adozione di modalità di documentazione (cartella sociale professionale), di raccolta e sistematizzazione delle informazioni (sistema informativo del servizio sociale) e la qualificazione della funzione di ascolto (strumenti di rilevazione di alcuni indicatori sulle prestazioni erogate in favore dei bambini e sulla struttura).

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 79 - Progetto Sociale Asilo Nido La valutazione riguarderà gli aspetti organizzativi e socio relazionali del Servizio Socio Educativo nella loro interrelazione e sarà tesa alla individuazione dei punti forti e dei punti deboli al fine di progettare, programmare, innovare e sperimentare azioni che a loro volta si riproporranno all’attività di valutazione. Il rapporto fra il Servizio Socio Educativo, il bambino e il suo contesto familiare sarà inserito nella valutazione della qualità delle azioni che si svolgeranno attraverso spazi e strumenti programmati allo scopo di immettere la qualità percepita nella dinamica della valutazione e, più in generale, nell’attività di riprogrammazione degli interventi. Il rapporto fra il la singola prestazione del Servizio Socio Educativo e gli altri servizi che interagiranno con esso in una ottica di continuità ed integrazione degli interventi, costituirà un’altra fase della valutazione di qualità; a questo livello essa sarà orientata all’analisi delle relazioni fra i programmi e organizzazioni diverse e servirà a supportare la progettazione di politiche integrate individuando apposite formule collaborative (protocolli e accordi interservizi).

4.8 – INDICATORI DI VERIFICA. Per un’efficace valutazione dei Servizi Socio Educativi presso l’Asilo Nido Aziendale, più idoneo per la verifica, sarà predisposta una adeguata documentazione individuale consistente in una scheda personalizzata dalla quale si potrà rilevare tutta l’attività svolta dagli operatori sociali coinvolti, nonché l’evoluzione socio ambientale e fisiologica del bambino, ospite dell’Asilo Nido. La scheda personalizzata rappresenta anche il metodo di valutazione del bambino. Gli indicatori di verifica per una valutazione di tipo organizzativo gestionale dell’Asilo Nido sono:

• Accettazione;

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• Giorni di Frequenza; • Accessibilità all’Asilo Nido; • Tempi di attesa (rapportato alle prestazioni erogate sui bisogni del bambino); • Consulenze Sociali e Sanitarie; • Consumo dei Prodotti utilizzati;

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 80 - Progetto Sociale Asilo Nido

• Entità del Contributo Economico a carico della famiglia; • Entità delle Risorse Umane impegnate in rapporto alle esigenze dell’Asilo Nido

Aziendale; • Finalizzazione del Progetto Pedagogico e del Piano Educativo Individuale

rapportato alle condizioni Socio Ambientali e Fisiologiche del bambino; • Presenza di Associazioni di Volontariato; • Utilizzazione del Servizio Civile Volontario.

4.9 – INDICATORI DI QUALITA’. Nel lavoro di valutazione della qualità, saranno stati analizzati i seguenti aspetti che definiscono la qualità del servizio: la qualità della sicurezza, la qualità alimentare, la qualità professionale, la qualità dell’ambiente interno, la qualità della partecipazione delle famiglie. Tali aspetti sono descritti da specifiche dimensioni di qualità e i relativi indicatori: • Qualità della sicurezza: possesso dei requisiti di legge in materia di sicurezza,

documentazione tecnica e controlli periodici da effettuare nelle singole strutture; • Qualità alimentare: rispetto delle norme igienico-sanitarie per la preparazione e la

distribuzione degli alimenti, attenzione nella elaborazione dei menù;

• Qualità professionale: possesso dei titoli di studio richiesti dal ruolo professionale, formazione e aggiornamento professionale, collegialità, modalità pedagogica e organizzativa;

• Qualità dell’ambiente: gestione, organizzazione e attrezzatura degli ambienti

destinati ai bambini ed alle bambine e agli adulti;

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• Qualità della partecipazione delle famiglie: relazioni, partecipazione alla gestione sociale, attività extra didattiche, rispetto delle differenze.

È garantita la presenza e il rispetto delle dimensioni di qualità così come descritte nelle schede tecniche allegate valide per tutti i nidi Comunali e Accreditati

“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 81 - Progetto Sociale Asilo Nido

LIVELLO DELLA QUALITA’ DELLA SICUREZZA

Indicatore Misuratore dell’indicatore

Valore assicurato all’indicatore

Certificato di agibilità della struttura Certificato Presenza

Progetti e dichiarazione di conformità impianti (elettrici, riscaldamento, gas, antincendio, idrosanitari, ecc.)

Progetto e dichiarazione di conformità

Presenza

Documento di valutazione del rischio Documento Presenza

Piani di emergenza, prove di esodo, addestramento periodico

Registro di documentazione delle prove

Si assicura annotazione nell’apposito registro e almeno 1 prova di esodo

Corsi di formazione e informazione per i lavoratori sulle procedure per le emergenze e l’antincendio

Effettuazione dei corsi con documentazioni ed attestazioni

Con la frequenza stabilita dalla legge in materia

Certificati di qualità e provenienza dei materiali presenti ed utilizzati durante l’attività (vetri, tendaggi, oggetti d’uso corrente..)

Documentazione Presenza

Tessera sanitaria per l’attività di confezionamento, distribuzione e somministrazione di cibi e bevande

Tessera individuale rilasciata da ASL

Presenza

Presenza del sistema di illuminazione di emergenza

Verifica del funzionamento

2 volte l’anno

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Corretta installazione, visibilità e manutenzione della cartellonistica

Verifica 2 volte l’anno

Prove di evacuazione nel plesso Annotazione sul registro apposito

2 volte l’anno

Controllo delle vie di esodo da parte dei referenti

Verifica 2 volte l’anno

Controllo delle porte di emergenza da parte dei referenti.

Verifica 2 volte l’anno

Negli edifici ove è previsto per legge o che hanno comunque installato il sistema di allarme antincendio e presidi antincendio (manichetta lancia o similari): verifica del funzionamento

Verifica con annotazione su apposito registro

2 volte l’anno

Verifica carica e scadenza degli estintori portatili

Verifica 2 volte l’anno

Verifica da ditta specializzata degli Impianti elettrici

Verifica 1 volta l’anno

Prova dell’efficacia degli interruttori salvavita degli impianti elettrici

Verifica 2 volte l’anno

Riferimenti normativi Legge 46/90, Decreto Legislativo 626/94 e successive integrazioni

LIVELLO DELLA QUALITA’ ALIMENTARE

Indicatore Misuratore dell’indicatore Valore assicurato all’indicatore

Nella preparazione dei menù si terrà conto delle differenze culturali e religiose presenti nel nido

Sarà assicurata nel nido

Nella preparazione dei menù si terrà conto della eventuale presenza di lattanti o bambini in fase di svezzamento

Sarà assicurata nel nido in quanto ospita una sezione lattanti

Menù

Sarà previsto un pasto sostitutivo per motivi di salute (dieta in bianco, ecc.)

Sì sempre

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Menù elaborati da tecnici specialistici

I menù saranno completi di grammature. Verranno elaborati da tecnici specialisti che si avvarranno anche della collaborazione dei cuochi. Il rispetto delle norme igieniche e di sicurezza alimentare sarà assicurato in tutte le fasi, sia che il plesso produca i pasti internamente, sia che si avvalga di una cucina esterna

Sì sempre

E’ previsto il possesso e attuazione del piano di autocontrollo (D.lgs.155/97)

Sì sempre. Sarà redatto dagli operatori del nido in collaborazione con il laboratorio analisi

Il personale di cucina e quello addetto alla distribuzione indosserà Camice bianco Cuffia Grembiule

Sì sempre

Controllo di qualità attraverso il sistema di HACCP (Analisi dei rischi e controllo dei punti critici da parte dell’ASL e dei laboratori analisi autorizzati)

Sarà previsto un programma di controlli di tipo analitico su superfici di lavoro e sugli alimenti

Il programma prevederà ogni anno almeno1 controllo sull’acqua, 2 controlli sugli alimenti, 2 controlli sulle superfici

Saranno previsti registri per il controllo periodico delle temperature dei frigoriferi

Sì sempre. Il controllo avverrà due volte al giorno

Sarà previsto l’uso di stoviglie usa e getta

Solo in casi eccezionali

Attrezzature e stoviglie

Utilizzo della lavastoviglie Sì sempre

LIVELLO DELLA QUALITA’ PROFESSIONALE

Indicatore Misuratore dell’indicatore

Valore assicurato all’indicatore

Titoli di studio e requisiti professionali degli educatori

Come previsto dal Piano Sociale Regionale 2004/2006.

Sarà assicurato che il personale è in possesso del titolo di studio previsto

Formazione e aggiornamento professionale degli

a. Esistenza Piano formativo pluriennale e di attività di aggiornamento

In tutti i nidi sarà assicurata la frequenza del personale ad almeno l’80% delle ore di corso

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educatori congiunte pubblico- privato b. Almeno 20 ore annue dedicate all’aggiornamento c. Produzione di documentazione dell’attività di aggiornamento

previste per l’aggiornamento. Sarà assicurata la produzione di materiale di documentazione dell’aggiornamento

Titoli di studio e professionali del personale che non svolge mansioni educative

Come previsto dalla legge Sarà assicurato nel nido

Organizzazione corsi per il personale che non svolge mansioni educative

Sarà prevista l’organizzazione di corsi con frequenza obbligatoria per un minimo di 5 ore

Per il personale del nido.

Riunioni periodiche di team

Saranno assicurate riunioni periodiche dei team del nido

Si svolgeranno almeno una volta al mese.

Coordinamento interno e divisione delle responsabilità per i diversi operatori del team

Presenza referenti per diverse tematiche

Sarà assicurata nel nido.

Coordinamento pedagogico e organizzativo

a. Esistenza del coordinamento pedagogico e/o del coordinatore pedagogico interno al nido/servizio o esterno ad esso b. Collaborazione tra coordinamenti pedagogici

Sarà assicurato nel nido.

Funzioni del Coordinamento pedagogico e organizzativo

1. Programmazione 2. Monitoraggio 3. Supporto alla qualità 4. Sostegno ai Team (per programmazione e verifica) 5. Organizzazione delle attività di aggiornamento 6. Produzione di documentazione sulle

Nel nido saranno assicurate tutte le misure elencate.

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attività del servizio

Attività di aggiornamento congiunte pubblici – privati autorizzati

Esistenza Piani di per l’attività di aggiornamento

Nel nido saranno assicurate tali misure.

Stabilità figure educ. Personale del nido Sarà assicurato.

Stabilità dei gruppi di bambini

Esistenza di gruppi stabiliti

Potrà essere prevista una diversa organizzazione nel corso di anno per la realizzazione di progetti specifici

LIVELLO DELLA QUALITA’ DELL’AMBIENTE INTERNO

Indicatore Misuratore dell’indicatore

Valore assicurato all’indicatore

Differenziazione degli spazi interni del Nido

Saranno previsti i seguenti spazi: 1. Spazi sezioni 2. Cucina 3. Servizi 4. Altri locali

Nel nido sarà assicurata la presenza di almeno 3 spazi differenziati.

Arredi per le sezioni adeguati per i bambini

Nell’ asilo saranno assicurati: 1. Sedie e tavoli di altezza giusta 2. Mensole accessibili per i bambini 3. Contenitori facilmente accessibili 4. Sedili per adulti 5. Armadi aperti per riporre giochi accessibili ai bambini

In ogni sezione del nido saranno assicurati arredi adeguati ai bambini e alle bambine. I sedili per adulti saranno presenti nel nido negli spazi riservati agli adulti, saranno evitati all’interno dello spazio per i bambini in quanto possono essere pericolosi

Gli spazi frequentati dai bambini saranno organizzati per routine: - pranzo - cambio - sonno

1. Attenzione ai menù 2. Rispetto dei ritmi individuali 3. Esistenza di ambienti attrezzati per il sonno 4. Presenza di attrezzature funzionali 5. Aerazione degli ambienti

Le misure saranno presenti nel nido. In presenza di lattanti sarà assicurata la presenza di ambienti specifici.

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Spazi adulti Gli spazi per adulti comprenderanno: 1. Spogliatoio 2. Servizi 3. Piccolo spazio riunioni

Tali spazi saranno assicurati nel nido.

Per i più piccoli: 1. tappetone 2. specchio 3. spalliera 4. mobile per primi passi

Nel nido saranno assicurati almeno 3 dei 4 elementi previsti per i piccoli.

Organizzazione degli spazi interni, articolati e polifunzionali per attività.

Per medi e grandi: 1. Angolo cucina 2. angolo travestimenti 3. angolo libri 4. angolo manipolazione 5. angolo colore 6. angolo teatro burattini 7. zona movimenti

Nel nido saranno assicurati almeno 5 dei 7 elementi previsti per i medi e grandi.

Materiali da 3 a 18 mesi: 1. bambole 2. animali peluche 3. posate 4. specchi 5. gioco del cucù 6. libri di immagini 7. contenitori di varia forma e grandezza 8. telefono 9. casseruole e pentole 10. animali morbidi 11. materiali di recupero 12. giocattoli musicali 13. giocattoli a carica 14. cubi e costruzioni in legno 15. oggetti in miniatura

Nel nido saranno presenti almeno 8 elementi su 15.

Materiali per sviluppo gioco simbolico

Materiali per bambini oltre i 18 mesi: 1. abiti per travestirsi

Nel nido saranno presenti 10 elementi su 17.

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2. mobili delle misura adatta ai bambini 3. piatti pentole bicchieri 4. posate 5. bambole 6. animali morbidi 7. case-giocattolo 8. telefoni – giocattolo 9. teatrino burattini 10. specchi 11. materiali di recupero 12. gioco del cucù 13. costruzioni in legno e in plastica 14. incastri,puzzle 15. acqua 16. farina e semi vari 17. spago e/o fili e materiali da infilare (pasta corta, palline bucate ecc.)

LIVELLO DELLA QUALITA’ DELLA PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

Indicatore Misuratore dell’indicatore Valore assicurato all’indicatore

Valorizzazione del momento di entrata e di uscita dal nido (anche con la famiglia)

L’educatore incoraggerà i genitori ad introdurrà il bambino e la bambina nell’ambiente del nido con una accoglienza individualizzata

Sarà assicurata nel nido.

Spazio ai rapporti individuali adulti-bambini

Durante il cambio l’educatore stabilirà un rapporto diretto con il minore

L’educatore si occuperà direttamente di ogni bambino.

Presenza di spazi adeguati per gli incontri con i genitori (con o senza bambini)

Piccola sala di accoglienza Sarà assicurata nel nido uno spazio, anche minimo, riservato per i colloqui con i genitori.

Presentazione ai genitori del progetto educativo

Incontri (calendario minimo due riunioni) di presentazione dei programmi con i genitori. Saranno resi pubblici: 1. calendario annuale 2. orario di apertura

La visibilità del progetto sarà assicurata nel nido.

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3. strutturazione delle sezioni 4. personale assegnato al servizio 5. composizione e /o attività comitato di gestione 6. funzionamento del servizio refezione e/o menù adottato 7. iniziative rivolte alle famiglie

Incontri di sezione o piccoli gruppi

Nell’anno scolastico verranno organizzati incontri per confrontarsi sulle esperienze dei bambini con i genitori

Nel nido saranno assicurati almeno 2 incontri.

Colloqui individuali Nell’ anno scolastico saranno assicurati i colloqui individuali con i genitori

Nel nido sarà assicurato almeno un colloquio individuale.

Colloqui collettivi Saranno assicurati colloqui di sezione annuali

Nel nido saranno assicurati almeno 2 colloqui collettivi.

Attività Extradidattiche: incontri a tema

Saranno presenti incontri a tema con il coinvolgimento dei genitori

Nel nido saranno assicurati almeno 3 incontri annuali.

Rispetto delle differenze Verranno contemplate le festività delle diverse culture presenti

Nel nido con presenza di bambini e bambine di altre culture

Attenzione alla comunicazione, nei confronti delle famiglie con difficoltà di padronanza della lingua

L’accoglienza sarà assicurata anche con l’intervento di mediatori culturali.

Nel nido con presenza di bambini e bambine di altre culture

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“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 89 - Progetto Sociale Asilo Nido

4.10 – PIANO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE La definizione del Piano di Formazione Professionale degli operatori sociali incaricati nelle attività dell’Asilo Nido Aziendale, terrà conto della forte dinamicità e della grande complessità delle attività da svolgere presso L’Asilo Nido Aziendale. La prima variabile è costituita dal trend dei bisogni socio sanitari ed educativi del bambino. Tale trend è in impetuosa crescita sia dal punto di vista quantitativo (si pensi all’alta percentuale di genitori che lavorano), sia dal punto di vista qualitativo, ovvero, alla differenziazione delle esigenze che caso per caso si rinnovano o cambiano. L’andamento di questa variabile è tale da pianificare non solo le specifiche modalità di risposta professionale alle necessità dell’Asilo Nido Aziendale, ma soprattutto un impianto metodologico, dato da un “sistema di profili e di percorsi formativi”, che sappia fronteggiare in maniera duttile e snella la stessa natura dinamica del fenomeno, costituito dalla ricorrente trasformazione dei bisogni del singolo bambino. Il campo dei profili professionali è segnato da grande confusione, con la complicazione, in parte a fondamento funzionale e in parte di tipo corporativo, prodotta dalla spinta degli Enti di Formazione Locali, a rinchiudere in recinti istituzionali protetti, i soliti corsi di formazione professionali finalizzati alla qualificazione di titoli professionali di basso livello. Va detto, inoltre che la Regione Molise, con i corsi di formazione professionale, ha elaborato finora percorsi sicuramente interessanti, ma spesso eterogenei e soprattutto non consolidati. In conclusione, l’attuale stato dell’arte professionale, suggerisce di adottare un doppio criterio per trattare adeguatamente il tema delle professionalità e della formazione presente nella Regione Molise.

Il primo criterio obbliga la C.A.S.I. Cooperativa Sociale ONLUS, di dotarsi di uno strumento organizzativo “inter-enti”, che sarà in condizione di fronteggiare sistematicamente e di rispondere con duttilità necessaria alle nuove esigenze organizzative dell’Asilo Nido Aziendale con corsi di aggiornamento, di riqualificazione e specializzazione dei profili professionali impegnati nelle attività socio educative.

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“ITTIERRE” S.p.A. Pagina - 90 - Progetto Sociale Asilo Nido

Il secondo criterio concerne la messa a punto di nuove figure professionali, di una classificazione chiaramente individuata e decisamente semplificata per una definizione specifica, da perseguire nel periodo di attuazione del Progetto, attraverso percorsi formativi di breve durata.

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5.1 – AUTORIZZAZIONI

Competente al rilascio delle autorizzazioni è il Comune di Pettoranello del Molise che, ricevuta la documentazione necessaria, accertati i requisiti minimi funzionali previsti dal Piano Sociale Regionale e sentito il parere dell’A.S.L. competente per territorio, rilascia l’autorizzazione permanente definitiva per la struttura nuova che possiede tutti i requisiti. Il rilascio dell’autorizzazione e vincolato alla presentazione da parte della ITTIERRE S.p.A. della seguente documentazione: • Relazione tecnica del professionista abilitato nella quale sia attestata la consistenza

dell’immobile, la rispondenza alle norme tecniche sull’edilizia degli asili nido, la determinazione delle capacità d’uso del complesso, l’idoneità di eventuali impianti di ventilazione forzata.

• Elaborati Grafici dello schema fognature con recapito finale. • Planimetrie quotate in scala dei locali da destinare ad Asilo Nido con indicazione

degli arredi. • Certificazione di prevenzione incendi o dichiarazione di esenzione da parte del

Corpo dei Vigili del Fuoco per quanto di loro competenza. • Certificato di conformità e/o di collaudo degli impianti tecnici (elettrico, idrico, di

riscaldamento, scariche atmosferiche, ascensori ecc.). • Certificato di collaudo statico o verifica delle condizioni di staticità della struttura. • Certificato di abitabilità o di regolare esecuzione e di corrispondenza alle norme

nonché in caso di modificazioni successive, dichiarazione del progettista che le modifiche sono state autorizzate o comunicate agli uffici competenti del Comune ai sensi dell’art. 26 della legge n. 47/86.

• Nel caso in cui nella struttura venga effettuato il servizio di refezione copia della autorizzazione sanitaria ai sensi della Legge 283/62.

• Relazione ottemperanza norme abbattimento barriere architettoniche (Legge n.13/8; D.M. 236/89, Legge n. 104/92).

Pettoranello del Molise, lì 28 novembre ’05

ITTIERRE S.p.A.

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L’Amministratore Delegato

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