1. Piazza del Comune 2. Strada romana basolata - via ... · Museo del Violino Palazzo dell’Arte...

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Museo Archeologico da martedì a domenica 9.00/13.00 lunedì intero € 3,00 Museo Civico “Ala Ponzone“ Museo Civico di Storia Naturale Palazzo Affaitati da martedì a domenica 10.00/17.00 lunedì Ala Ponzone: intero € 7,00 ridotto € 5,00 Storia Naturale: ingresso gratuito Museo della Civiltà Contadina, Cascina “Il Cambonino Vecchio” da lunedì a sabato 9.00/13.00 domenica ingresso gratuito Museo del Violino Palazzo dell’Arte da martedì a domenica 10.00/18.00 lunedì intero € 10,00 ridotto € 7,00 ridotto per scuole € 5,00 Biglietti cumulativi d’ingresso ai Musei Civici e al Museo del Violino (validità 3 mesi) Cumulativo (Museo del Violino + Museo Civico + Museo Archeologico) Intero € 16,00 Ridotto (solo scuole) € 10,00 Cumulativo (Museo Civico + Museo Archeologico) Intero € 8,00 Ridotto (solo scuole) € 5,00 Palazzo Comunale da lunedì a sabato 9.00/18.00 - festivi 10.00/17.00 ingresso gratuito Cattedrale feriali: 8.00/12.00 - 15.30/19.00 festivi: 7.30/12.30 - 15.00/19.00 Le visite guidate dei gruppi sono consentite nei seguenti orari: feriali: 10.30/12.00 - 15.30/17.30 festivi: 12.00/12.30 - 15.00/17.00 (messe festive 8-9.30-11-18) accesso libero Museo delle Pietre Romaniche presso il Battistero feriali e festivi: 10.00/13.00 - 14.30/18.00 lunedì nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio, Pasqua, Ferragosto e dal 24 dicembre sino alla prima domenica di gennaio intero € 3,00 - ridotto € 2,00 Torrazzo e Sala Multimediale dell’orologio astronomico feriali e festivi 10.00/13.00 - 14.30/18.00 La salita termina 30 minuti prima della chiusura lunedì nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio, Pasqua, Ferragosto e dal 24 dicembre sino alla prima domenica di gennaio. Visite in altri orari su prenotazione intero € 5,00 - ridotto € 4,00 Biglietto cumulativo (Torrazzo, Battistero): intero € 6,00 - ridotto € 5,00 Strada basolata romana* il sabato, da marzo a novembre, (pausa estiva da metà luglio a metà agosto) a cura dei Volontari del Patrimonio Culturale del Touring Club Italiano -inverno: 15.00/18.00 -giugno/luglio/agosto: 16.00/19.00 accesso libero Teatro A. Ponchielli visite solo su prenotazione intero € 3,00 ridotto € 1,00 Chiesa Santa Maria Maddalena* sabato e domenica dalla domenica delle Palme sino alla prima metà di ottobre (pausa estiva da metà luglio a metà agosto) a cura dei Volontari del Patrimonio Culturale del Touring Club Italiano -inverno: 10.00/13.00-15.00/18.00 -giugno/luglio/agosto: 10.00/13.00 16.00/19.00 accesso libero Chiesa San Sigismondo* feriali e festivi: 6.45/12.00 - 15.00/18.30 accesso libero Chiesa Sant’Agata* feriali: 7.30/12.00 - 15.30/19.00 festivi: 7.30/12.30 - 15.00/19.00 accesso libero Chiesa Sant’Agostino* feriali: 8.00/12.00 - 15.30/19.00 festivi: 7.30/12.30 - 15.00/18.30 accesso libero Chiesa San Michele Vetere* feriali e festivi: 7.30/12.00 - 16.00/19.00 accesso libero Chiesa San Luca* feriali: 9.00/11.45 - 15.30/17.00 festivi: 9.00/12.30 - 15.00/19.00 accesso libero Chiesa Ss. Margherita e Pelagia* feriali: 10.00/12.30 - 15.00/16.30 festivi: 10.00/12.30 agosto accesso libero Chiesa Sant’Abbondio* feriali: 6.45/12.00 - 15.30/19.00 festivi: 7.30/12.00 - 15.30/19.00 accesso libero Museo Lauretano presso Chiesa Sant’Abbondio* 15.30/17.30 ogni seconda domenica del mese eccetto dicembre, gennaio e febbraio. Visite in altri orari su prenotazione tel. 333 2036855 offerta libera *gli orari potrebbero essere suscettibili di variazioni Ufficio IAT Provincia di Cremona Piazza del Comune, 5 - 26100 Cremona Tel. 0372 406391 - Fax 0372 30027 [email protected] www.turismocremona.it Foto: Archivio fotografico Provincia di Cremona e Fondazione Città di Cremona © Provincia di Cremona Progetto grafico: www.turismocremona.it WELCOME CARD, VANTAGGI A PORTATA DI MANO. WELCOME CARD, INSTANT DISCOUNT. La “welcome card” dà diritto a ottenere SCONTI e AGEVOLAZIONI per l’ingresso nei musei e teatri; menù tipici della tradizione locale e suggestivi aperitivi nei luoghi più caratteristici del centro storico a PREZZI FISSI; DEGUSTAZIONI GRATUITE in alcune gastronomie storiche della città; SCONTI nei negozi e nelle agenzie di viaggio e RIDUZIONE negli hotel. DOVE SI ACQUISTA L’Ufficio Accoglienza e Informa- zione Turistica (IAT) di Piazza del Comune 5 a Cremona è il punto vendita ufficiale della Welcome Card. Potranno essere concordati altri punti vendita con operatori turistici diffusi sul territorio (negozi, ristoranti, strutture ricettive, ecc.). COSTO E MODALITÀ DI UTILIZZO La WELCOME CARD costa 10,00, ha validità annuale (scade il 31/12/2015), è nominale e non potrà essere ceduta. Il possessore potrà ottenere sconti e agevolazioni più volte nel corso dell’anno solare a eccezione delle visite guidate che potranno essere fruite una volta sola a scelta fra Cremona Experience e Shop&Fun. CREMONA CITTÀ D’ARTE E DELLA LIUTERIA Un percorso che come il rigo del pentagramma attraversa la città e le sue ec- cellenze musicali e liutarie: tappe che, come le note di una melodia, evocano il passato ed abbracciano il presente. 1. Il Museo del Violino Ospitato nel Palazzo dell’Arte di Cremona, fu realizzato su progetto dall’architetto napoletano Carlo Cocchia e inaugurato nel 1947. Al suo interno è possibile scoprire cinque secoli di liuteria cremonese attraverso un incontro diretto con i grandi Maestri e i loro strumenti. Nella sala “Lo Scrigno dei Tesori” sono esposti i più importanti strumenti dei grandi maestri classici cremone- si appartenenti alla collezione del Comune di Cremona e della Fondazione “Walter Stauffer”. Ne fanno parte celebri strumenti di Antonio Stradivari, tra cui il violino Il Cremonese “1715” e di vari esponenti della famiglia Amati e Guarneri. La cultura dell’eccellenza che fin dai suoi primi passi guida il percorso di realizzazio- ne del Museo del Violino trova sintesi perfetta nell’Auditorium Giovanni Arvedi. Cardine della costruzione è la volontà di offrire ad ognuno dei 460 ascoltatori un’e- sperienza immersiva e totalizzante. 2. Piazza Stradivari Questa piazza si trova a due passi da Piazza del Comune ed è stata recentemente ri- qualificata e intitolata all’insigne Maestro. Su di essa si affacciano edifici di epoca fasci- sta come il Palazzo della Riunione Adriatica di Sicurità e quello della Camera di Com- mercio presso il quale ha sede il Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” Cremona, con un’esposizione permanente di strumenti di liuteria contemporanea a marchio “Cre- mona Liuteria”. Al centro della piazza è collocata la statua dedicata al celebre liutaio. 3. Teatro Ponchielli - Corso Vittorio Emanuele, 52 L’attuale edificio del Teatro Amilcare Ponchielli è il risultato di una serie di interventi di costruzione, ricostruzioni e restauri che dura da duecentocinquant’anni. La sto- ria inizia nel 1747, quando un gruppo di nobili decide di dotare la città di un vero e proprio teatro. L’incarico della progettazione venne affidato a Giovanni Battista Zaist, architetto cremonese. Quella prima costruzione venne distrutta nel 1806 da un incendio. Venne decisa l’immediata ricostruzione, favorendo la nascita di uno dei migliori teatri dell’epoca, con sala a ferro di cavallo, quattro ordini di palchi e galle- ria, che prese il nome di Teatro della Concordia, cui si aggiunse, all’inizio del nostro secolo, quello del maggior operista cremonese, Amilcare Ponchielli. 4. Casa Nuziale di Stradivari - Corso Garibaldi, 57 (accessibile in occasione di eventi e su prenotazione) Il 4 luglio 1667 il giovane Antonio Stradivari sposò Francesca Ferraboschi. La nuova famiglia si installò nella casa di Corso Garibaldi, in cui avrà poi sede la prima bottega del Maestro. Gli Stradivari abitarono in questa casa fino al 1680: in quei tredici anni Antonio costruì numerosi celebri strumenti, tra cui il violino Clisbee del 1669, la vio- la Mahler del 1672, diverse chitarre pregevolmente decorate, e soprattutto i violini decorati Sunrise ed Hellier, rispettivamente del 1677 e 1679. Già nella primavera del 1680 egli disponeva del denaro necessario ad acquistare una nuova casa, in cui si trasferì entro l’anno successivo. Al primo piano è allestita la mostra permanente di liuteria contemporanea dell’As- sociazione Stradivariazioni. 5. Museo Civico Ala Ponzone e Museo di Storia Naturale Via Ugolani Dati, 4 Nel cinquecentesco palazzo Affaitati ha sede la Pinacoteca del Museo Civico “Ala Ponzone”. Costituitasi nel corso dei secoli a partire dal Cinquecento, la raccolta di dipinti e sculture assomma oggi a più di duemila pezzi, solo in parte esposti nelle sale del Museo. Le Stanze per la Musica espongono la collezione di Carlo Alberto Carutti e rappresenta una delle più importanti raccolte di strumenti a pizzico per qualità, rarità e stato di conservazione degli strumenti esposti. La collezione riper- corre quattro secoli di liuteria ed è formata da oltre sessanta strumenti alcuni dei quali appartenuti a noti collezionisti, musicisti ed esponenti dell’aristocrazia. Il complesso ospita anche il Museo di Storia Naturale. 6. Piazza Roma - Giardini Pubblici Questa piazza si trova in pieno centro storico dove un tempo si ergeva l’imponente basilica di S. Domenico. Il 19 dicembre 1737 Antonio Stradivari venne sepolto nella cappella della Beata Ver- gine del Rosario all’interno della basilica. Il 21 giugno 1868 iniziò la demolizione della basilica di S. Domenico e venne rinvenuta la pietra tombale. Ora è attualmente visibile una copia in bronzo. L’area dove sorgeva la chiesa è ora occupata dai giardini pubblici, un ampio spazio verde nel cuore della città. Attorno alla chiesa di San Do- menico si trovavano le botteghe degli Amati, dei Guarneri e di Stradivari. 7. Sant’Abbondio - Piazza Sant’Abbondio La chiesa di S. Abbondio è di fondazione romanica: annesso all’edificio era il con- vento dei Benedettini. La chiesa si presenta attualmente a navata unica con altari la- terali, interamente coperta di affreschi cinquecenteschi alcuni dei quali raffigurano strumenti musicali in uso ad inizio del Cinquecento. Nell’annesso Museo Lauretano si conserva l’atto di nascita di Claudio Monteverdi, l’inventore del melodramma. Dal sagrato della chiesa si accede, sul lato sinistro, al chiostro dell’antico monastero, uno dei più belli e importanti di Cremona. 8. San Sigismondo - Largo Visconti La chiesa è legata alla figura di Bianca Maria Visconti che la fece costruire nel 1463 sul luogo della cappella in cui nel 1441 sposò Francesco Sforza. La decorazione pittorica e plastica dell’interno è straordinariamente armoniosa e unitaria perché realizzata nell’arco di un cinquantennio, a partire dal 1535, dai mag- giori artisti del manierismo cremonese: i fratelli Campi (Giulio, Antonio e Vincenzo), Bernardino Campi, Camillo Boccaccino, Bernardino Gatti. L’estrosa decorazione che orna le lesene è da attribuire ai fratelli Campi raffigurante putti mescolati ad animali, ghirlande e strumenti musicali utilizzati nel XVI secolo. Notevoli i 24 stalli lignei del coro (1590-1603) intagliati e intarsiati da Domenico e Gabriele Capra e l’imponen- te cassa d’organo (1569-72) disegnata da Bernardino Campi. Dal transetto destro si può passare nel chiostro monastico (XV-XVI secolo), con elegante porticato su colonne. Dalla visita del centro monumentale della città il percorso prosegue entro il perimetro delle scomparse mura medievali. 1. Piazza del Comune Cattedrale, Torrazzo, Battistero, Palazzo Comunale e Loggia dei Militi. 2. Strada romana basolata - via Solferino, 33 Si tratta di selciato costituito da lastroni in pietra (basoli) disposti su un sottofondo di frammenti di laterizi, anfore, mattoni e tegole. La via costituisce uno dei cardines minori della città romana, parallelo al cardo maximus corrispondente all’asse di cor- so Campi, via Verdi e via Monteverdi, e incrocia uno dei decumani minori. 3. Palazzo Fodri - Corso Matteotti, 17 (visitabile il cortile) Uno dei più interessanti esempi di architettura patrizia del Rinascimento cremonese. Il progetto venne commissionato nel 1490 a Guglielmo de Lera da Benedetto Fodri. Si accede dal piccolo portale di Alberto Maffiolo da Carrara (1493), unico elemento mar- moreo in una facciata dalla movimentata decorazione in terracotta, opera di Rinaldo de Stauris. Il cortile interno è a pianta irregolare perché impostato su preesistenti case medievali ed è anch’esso decorato di fregi in cotto. È di proprietà della Fondazione Città di Cremona. 4. Palazzo Zaccaria Pallavicino - Corso Matteotti, 19 (esterno) Di chiaro impianto neoclassico opera di Faustino Rodi (1790), fu fatto erigere dal ramo cremonese della storica famiglia Pallavicino. Dall’esterno è visibile l’atrio, dalla particolare forma semicircolare, che dà su un imponente cortile porticato oltre il quale si apre il giardino con funzione di sfondo arboreo. 5. Palazzo Cavalcabò - Corso Matteotti, 31 (esterno) Di origine tardo cinquecentesca, il Palazzo fu acquistato alla fine del XVIII secolo dal vescovo Omobono Offredi e nel 1838 il nuovo proprietario, il marchese Cavalcabò, diede all’architetto Visioli l’incarico di ristrutturare la facciata che si presenta molto semplice e di linee sobrie. All’interno il palazzo si apre in una serie di cortili allinea- ti, frutto di successivi ampliamenti. Ospita una struttura ricettiva di proprietà della Famiglia Cavalcabò. 6. Museo Archeologico - Via San Lorenzo, 4 Collocato nella ex chiesa basicale di San Lorenzo, eretta nel X secolo, in prossimità dell’antico tracciato della Via Postumia, il Museo costituisce lo sviluppo della vecchia Sezione Archeologica del Museo Civico. La chiesa di San Lorenzo, sconsacrata alla fine del XVIII secolo, apparteneva al monastero benedettino, poi passato agli Oli- vetani. A pianta basilicale con tre navate, risale alla fine del XII - inizi del XIII secolo e presenta i caratteri peculiari dell’architettura romanica. Al suo interno è ospitato quello che può essere ritenuto il cuore delle raccolte archeologiche di Cremona: attraverso i reperti rinvenuti a partire dall’Ottocento fino al recentissimo scavo di piazza Marconi che restituisce l’immagine della città fondata dai Romani nel 218 a.C., la prima a nord del Po. 7. Chiesa di San Michele - Piazza San Michele Di probabile fondazione longobarda (secc. VII - VIII) fu ampiamente rimaneggiata nel XII secolo. Nonostante le trasformazioni, e soprattutto il “restauro in stile” ottocen- tesco della facciata e del campanile, resta un bell’esempio di romanico lombardo. L’interno severo e solenne conserva, nel catino absidale, il “Cristo giudice”, prezioso affresco di anonimo maestro duecentesco della fine del XII secolo. Notevoli anche i caratteristici capitelli marmorei della navata, tutti disuguali fra loro, risalenti al XII secolo, mentre i capitelli longobardi del VII secolo sono conservati nella cripta, alla quale si accede attraverso due scale laterali. Da segnalare, nel secondo altare destro, la Natività dipinta da Bernardino Campi nel 1568 e, nel terzo altare destro, la Croci- fissione con Santi e il donatore conte Persico realizzata da Giulio Campi nel 1571. 8. Chiesa di Santa Maria Maddalena - Via Realdo Colombo La chiesa esisteva già all’inizio del XIII secolo col titolo di S. Clemente, sostituito poi con quello di S. Maria Maddalena alla fine del XV secolo. La costruzione venne am- pliata tra il 1480 e il 1484 dall’architetto Lazzaro Pozzali, come testimonia l’iscrizione nel catino absidale, lasciando intatta la facciata e il fianco lungo via XI Febbraio e rin- novando totalmente la zona absidale. L’interno è a una sola navata con cappelle la- terali. A destra si apre la seicentesca cappella del Rosario con decorazione attribuita a G.B. Zaist. Nel presbiterio è posto un polittico di Galeazzo Campi, Tommaso Aleni ed altri, che rappresenta al centro la Natività, negli scomparti laterali figure di Santi, nel fastigio Cristo Risorgente e nella predella Storie della Vita di S. Maria Maddalena (inizi XVI secolo). La chiesa conserva anche preziosi affreschi quattro-cinquecente- schi, tra cui alcune tele di Vincenzo Campi, del Genovesino, del Cattapane e statue lignee del XVII e XVIII secolo. L’itinerario parte dal cuore della città e si snoda lungo l’asse di Corso Campi e Corso Garibaldi dove si trova il “nuovo nucleo” dell’espansione medioevale della città, per volere della fazione dei “popolari”. Questa si contrapponeva infatti a quella dei “notabili” che aveva il suo centro nella più antica piazza del Comune. 1. Piazza del Comune Cattedrale, Torrazzo, Battistero, Palazzo Comunale e Loggia dei Militi. 2. Chiesa di San Agostino - Piazza Sant’Agostino - via Breda, 4 La chiesa, che si apre su una suggestiva piazza, completata nel XV secolo, ma suc- cessivamente rimaneggiata, si presenta all’esterno nelle tradizionali linee del gotico monastico lombardo. La chiesa si arricchì nei secoli di importanti opere d’arte, quali gli affreschi di Bembo nella Cappella Cavalcabò (1447), terza cappella di destra, e la splendida tavola del Perugino, oggi collocata sul quinto altare, realizzata nel 1494. 3. Chiesa di Santa Margherita - Via Trecchi Nel 1519 ne venne nominato priore l’umanista e poeta cremonese Marco Gerolamo Vida, poi vescovo d’Alba, che ne volle l’integrale ricostruzione nel 1547, affidando a Giulio Campi la realizzazione architettonica dell’edificio e la decorazione interna. Gioiello del rinascimento cremonese, la chiesa è particolarmente cara ai cremonesi per la devozione a S. Rita da Cascia. 4. Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 (esterno) Edificato nel 1496, il Palazzo è stato definito Dimora dei “Principi Transitanti” perché fra queste mura, trovarono ristoro e degna accoglienza i grandi personaggi che il Duca di Milano affidava alla famiglia Trecchi. A metà dell’800 i marchesi Trecchi de- cisero di rinnovare l’edificio con decorazioni neogotiche. Attualmente il palazzo è sede congressuale e luogo di esposizioni e ricevimenti. 5. Palazzo Cittanova - Piazza Sant’Agata (Corso Garibaldi) (aperto in occasione di mostre, concerti, convegni) Il palazzo Cittanova venne costruito nel 1265 all’esterno dell’antica città romana. La parte frontale presenta una facciata a due piani: quello inferiore costituito da un porticato su pilastri con arcate gotiche e quello superiore in mattoni e coronato di merli a freccia. Per tutto il XII secolo vi si riuniva il “Consiglio della Città Nova”. Attualmente è di proprietà del Comune di Cremona ed è utilizzato per congressi e manifestazioni, e a breve ospiterà proiezioni cinematografiche. 6. Chiesa di Sant’Agata - Corso Garibaldi Di antica fondazione (1077), ma completamente rinnovata nella planimetria nel 1495 su progetto di Bernardino De Lera, conserva ancora intatto l’antico campani- le risalente al XII secolo. Facciata neoclassica del Voghera (1845), urbanisticamente rappresenta, insieme al Palazzo Cittanova, il secondo nucleo cittadino, sorto in epo- ca medioevale ed esterno al perimetro della città romana. All’interno conserva la preziosa “Tavola di Sant’Agata”, opera di un anonimo del XIII secolo. 7. Palazzo Raimondi - Corso Garibaldi, 178 (esterno) Il Palazzo è sede del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Pavia. Costruito nell’ultimo decennio del Quattrocento è opera dell’ar- chitetto Bernardino de Lera. Facilmente individuabile poiché si differenzia molto dai classici palazzi d’epoca della città, prevalentemente costruiti in cotto, Palazzo Raimondi si caratterizza dalla facciata di marmo bianco e rosa. Le decorazioni in bugnato riprendono lo stile dei palazzi tosco-emiliani. 8. Palazzo Stanga Rossi di San Secondo - Maggi - Sospiri Corso Garibaldi, 297 (esterno) Il Palazzo Stanga di San Secondo, ora Strozzi, è un palazzo dalle linee settecentesche che si sono sovrapposte alle linee quattrocentesche originali. Il pregevole portale è stato venduto al museo del Louvre dove ancora si trova tra le statue italiane del Canova e di altri grandi scultori. Un portale strepitoso opera di Giovan Pietro da Rho di cui è rimasto un calco nel Salone dei Quadri di Palazzo Comunale. 9. Chiesa di San Luca - Corso Garibaldi La chiesa di S. Luca è probabilmente stata fondata nel XII secolo con una semplice facciata a capanna, ancor oggi visibile, anche se arricchita da un elegante protiro, costruito nel 1415. Completa la piazzetta l’elegantissimo tempietto ottagonale de- dicato al Cristo risorto, realizzato in stile rinascimentale da B. de Lera nel 1503. 10. Palazzo Stanga Trecco - Via Palestro, 36 (esterno) Palazzo Stanga Trecco, dimora nobile fino agli inizi del 1900, ora utilizzato come scuola e sede espositiva e di uffici, custodisce ambienti di grande pregio, realizzati tra la fine del 1700 e la metà del 1800, fruibili al grande pubblico grazie ai recenti lavori di restauro. La Famiglia Stanga acquistò il palazzo nel 1467. Dal 1996 il Palazzo è proprietà della Provincia di Cremona e da dieci anni è oggetto di restauri che han- no riguardato sia lavori di consolidamento strutturale sia il recupero delle bellissime pavimentazioni lignee e di tutte le superfici decorate, pareti e soffitti. 11. Museo Civico Ala Ponzone - Via Ugolani Dati, 4 La Pinacoteca segue un itinerario che, nello sviluppo cronologico, mette in rilievo gli apporti originali della scuola artistica cremonese, con le figure attive fra Umane- simo e Rinascimento, da B. Bembo, B. Boccaccino, A. Melone, a B. Gatti e agli espo- nenti della famiglia Campi (Giulio, Antonio, Bernardino, Vincenzo) nella rigogliosa stagione del Cinquecento. Un accento particolare appare nel salone che ospita i grandi quadri secenteschi provenienti dalla chiesa di San Domenico, demolita nel 1869-70. Punto centrale del percorso espositivo è il San Francesco in meditazione di Caravaggio. Le sale successive sono dedicate alla natura morta cremonese, dove è esposto il celebre dipinto di Giuseppe Arcimboldo “L’ortolano”. L’itinerario prose- gue nel Seicento con gli esempi della grandezza pittorica del Genovesino. La forza del ritratto ottocentesco appare nelle opere di G. Carnovali, detto il Piccio (1804- 1873). Il Novecento e la contemporaneità concludono, esponendo opere e artisti di livello non solo locale, la sequenza cronologica del Museo. Il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe accoglie una vasta e fine collezione. Dal 2013 il museo ospita “Le stanze per la musica”, collezione storica di C. A. Carutti di strumenti a pizzico. Cremona venne fondata nel 218 a.C. dai Romani insieme alla colonia gemella di Piacenza, dando significativo apporto al controllo del regime fluviale. La grande stagione della città fu il Medioevo, epoca in cui Cremona toccò il suo apice economico e artistico e alla quale è in massima parte riconducibile l’a- spetto urbanistico e architettonico del centro storico. Raggiunta l’autonomia comunale (fine XI sec.), durante lo scontro tra l’impero e i Comuni italiani, la città si schierò con il Barbarossa e al suo fianco partecipò agli assedi di Milano e Crema. Durante il Rinascimento Cremona godette di una nuova stagione di fioritura economica e artistica, con l’affermazione di un’originale scuola pit- torica (Bembo, Boccaccino, i Campi), che estese il suo influsso a tutta la Lom- bardia. Piazza del Comune Centro religioso e civile della città, la piazza rappresenta uno degli esempi meglio conservati in Italia di spazio pubblico medievale. È chiusa su tre lati dalle armoniose architetture dei principali monumenti storici della città. Cattedrale Iniziata nel 1107, rimase danneggiata da un terremoto nel 1117 e venne infine con- sacrata nel 1190, è un interessante esempio di architettura romanica lombarda: è caratterizzata da una facciata ornata da un doppio ordine di logge e da un rosone con coronamento rinascimentale (1274); sul protiro duecentesco, ornato dal fregio dei mesi dell’anno, sono scolpite le statue della Madonna e dei Ss. Patroni Imerio e Omobono (1310). L’interno ha un aspetto monumentale, sia per le dimensioni sia per il sontuoso apparato decorativo. La pianta a croce latina presenta tre navate anche nel transetto, divise da poderosi pilastri. Lungo la navata centrale corre la galleria dei matronei, con bifore e trifore. L’ampia fascia affrescata compresa tra gli archi e i matronei illustra gli episodi principali della Vita della Vergine e di Cristo (1515-1529) di B. Boccaccino, Bembo, Melone, Romanino, Pordenone e Gatti. Nella controfacciata sono raffigurate una Crocifissione (1521) e una Deposizione (1522) del Pordenone e una Risurrezione (1529) di Gatti. Nell’abside si può ammirare l’affre- sco di B. Boccaccino Redentore in gloria fra i Ss. Imerio, Marcellino, Omobono e Pietro (1506) e il pregevole coro ligneo intagliato (1482-90) del Platina. Torrazzo Collegato alla Cattedrale mediante una loggia rinascimentale, venne edificato fra il 1267 e il 1305. Con i suoi 112 metri di altezza è la torre campanaria in muratura più alta d’Europa. Dalla cima, raggiungibile attraverso una scala di ben 502 gradini, si può ammirare tutta la città e distinguere la struttura urbanistica a raggiera tipi- camente medievale. Sulla facciata verso la piazza campeggia un grande orologio astronomico (1583-1588), il cui meccanismo venne realizzato da Francesco Divizioli e il figlio Giovan Battista: esso rappresentava la volta celeste con le costellazioni zo- diacali attraversate dal moto apparente del Sole della Luna, che da millenni scandi- sce lo scorrere del tempo. Palazzo Comunale Fondato nel 1206 e ampliato nel 1245, presenta la forma architettonica tipica del broletto lombardo. Il palazzo non ha subito modifiche sino alla fine del XV secolo. A partire dal 1496 e nel corso del secolo successivo venne modificata la facciata at- traverso la sostituzione delle trifore duecentesche con finestre rettangolari, nonché l’aggiunta dell’arengario in marmo, addossato al pilastro centrale della facciata. Lo spazio interno, che prevedeva un’unica grande sala per le riunioni del popolo del Comune, fu suddiviso in nuovi ambienti di minori dimensioni tra i quali la Cappella, la Sala del Consiglio dei Decurioni (oggi Sala della Consulta) e una galleria d’accesso (oggi sede del consiglio comunale). Sulla parete di fondo della Sala del Consiglio si osserva un monumentale portale, calco in gesso dell’originale marmoreo del Palaz- zo Stanga Rossi di San Secondo (XV sec.) poi venduto nel 1875 al Museo del Louvre. Alle pareti laterali sono appesi vari quadri (XVI-XVII sec.) provenienti da chiese citta- dine distrutte, fra i quali Moltiplicazione dei pani e dei pesci e L’ultima cena (1647) da Luigi Miratori, detto il Genovesino. L’attuale facciata del Palazzo è il risultato delle variazioni apportate nel 1838 dall’architetto cremonese Luigi Voghera, che ha ar- ricchito le finestre di lesene e decorazioni in cotto, oltre alla fascia di marmo bianco con mensole di gusto neo-rinascimentale. Battistero Iniziato nel 1167 e completato nel XV secolo con il coronamento superiore della loggia, riprende la tipica pianta ottagonale - richiamo simbolico al battesimo - e presenta un interno medievale con elementi sia romanici sia gotici. Loggia dei Militi Posto sul fianco sinistro del palazzo comunale, l’edificio è strettamente legato alla storia della Società dei Militi, di cui facevano parte i più eminenti abitanti della città e del contado. Eretta nel 1292, è un interessante esempio di architettura tra la fine dell’epoca dei Comuni e l’inizio dell’epoca delle signorie. Sotto il portico è conserva- to lo stemma della città di Cremona. INFORMAZIONI UTILI Orari d’apertura Tariffe Chiusura CENNI STORICI “LA CITTÀ NOVA” LA CITTÀ “VECCHIA”: DAL CUORE DELLA CITTÀ ALLE ANTICHE MURA I LUOGHI DELLA MUSICA E DELLA LIUTERIA www.expo.provincia.cremona.it Edizione: giugno 2015 Chiesa di S. Agata Piazza del Comune Cortile Palazzo Fodri Bottega di liuteria

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Museo Archeologico da martedì a domenica9.00/13.00 lunedì intero € 3,00

Museo Civico “Ala Ponzone“Museo Civico di Storia NaturalePalazzo Affaitati

da martedì a domenica10.00/17.00 lunedì Ala Ponzone:intero € 7,00ridotto € 5,00

Storia Naturale:ingresso gratuito

Museo della Civiltà Contadina, Cascina“Il Cambonino Vecchio”

da lunedì a sabato9.00/13.00 domenica ingresso gratuito

Museo del ViolinoPalazzo dell’Arte

da martedì a domenica10.00/18.00 lunedì intero € 10,00ridotto € 7,00ridotto per scuole € 5,00

Biglietti cumulativi d’ingresso ai Musei Civici e al Museo del Violino (validità 3 mesi)Cumulativo(Museo del Violino + Museo Civico + Museo Archeologico)Intero € 16,00Ridotto (solo scuole) € 10,00Cumulativo(Museo Civico + Museo Archeologico)Intero € 8,00Ridotto (solo scuole) € 5,00

Palazzo Comunale da lunedì a sabato9.00/18.00 - festivi 10.00/17.00

ingresso gratuito

Cattedrale feriali:8.00/12.00 - 15.30/19.00festivi:7.30/12.30 - 15.00/19.00

Le visite guidate dei gruppi sono consentite nei seguenti orari:feriali:10.30/12.00 - 15.30/17.30festivi:12.00/12.30 - 15.00/17.00(messe festive 8-9.30-11-18)

accesso libero

Museo delle Pietre Romaniche presso il Battistero

feriali e festivi:10.00/13.00 - 14.30/18.00 lunedì nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio, Pasqua, Ferragosto e dal 24 dicembre sino alla prima domenica di gennaio

intero € 3,00 - ridotto € 2,00

Torrazzo e Sala Multimediale dell’orologio astronomico

feriali e festivi10.00/13.00 - 14.30/18.00La salita termina 30 minuti prima della chiusura lunedì nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio, Pasqua, Ferragosto e dal 24 dicembre sino alla prima domenica di gennaio. Visite in altri orari su prenotazione

intero € 5,00 - ridotto € 4,00

Biglietto cumulativo(Torrazzo, Battistero):intero € 6,00 - ridotto € 5,00

Strada basolata romana* il sabato, da marzo a novembre, (pausa estiva da metà luglio a metà agosto) a cura dei Volontari del Patrimonio Culturale del Touring Club Italiano-inverno: 15.00/18.00-giugno/luglio/agosto:16.00/19.00

accesso libero

Teatro A. Ponchielli visite solo su prenotazione intero € 3,00ridotto € 1,00

Chiesa Santa Maria Maddalena*

sabato e domenica dalla domenica delle Palme sino alla prima metà di ottobre (pausa estiva da metà luglio a metà agosto) a cura dei Volontari del

Patrimonio Culturale del Touring Club Italiano-inverno: 10.00/13.00-15.00/18.00-giugno/luglio/agosto:10.00/13.00 16.00/19.00

accesso libero

Chiesa San Sigismondo* feriali e festivi:6.45/12.00 - 15.00/18.30

accesso libero

Chiesa Sant’Agata* feriali:7.30/12.00 - 15.30/19.00 festivi:7.30/12.30 - 15.00/19.00

accesso libero

Chiesa Sant’Agostino* feriali:8.00/12.00 - 15.30/19.00festivi:7.30/12.30 - 15.00/18.30

accesso libero

Chiesa San Michele Vetere* feriali e festivi:7.30/12.00 - 16.00/19.00

accesso libero

Chiesa San Luca* feriali:9.00/11.45 - 15.30/17.00festivi:9.00/12.30 - 15.00/19.00

accesso libero

Chiesa Ss. Margherita e Pelagia*

feriali:10.00/12.30 - 15.00/16.30festivi: 10.00/12.30 agosto accesso libero

Chiesa Sant’Abbondio* feriali:6.45/12.00 - 15.30/19.00festivi:7.30/12.00 - 15.30/19.00

accesso libero

Museo Lauretano presso Chiesa Sant’Abbondio*

15.30/17.30 ogni seconda domenica del mese eccetto dicembre, gennaio e febbraio. Visite in altri orari su prenotazionetel. 333 2036855

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*gli orari potrebbero essere suscettibili di variazioni

Ufficio IAT Provincia di CremonaPiazza del Comune, 5 - 26100 Cremona

Tel. 0372 406391 - Fax 0372 [email protected]

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CREMONACITTÀ D’ARTE E DELLA LIUTERIA

Un percorso che come il rigo del pentagramma attraversa la città e le sue ec-cellenze musicali e liutarie: tappe che, come le note di una melodia, evocano il passato ed abbracciano il presente.

1. Il Museo del ViolinoOspitato nel Palazzo dell’Arte di Cremona, fu realizzato su progetto dall’architetto napoletano Carlo Cocchia e inaugurato nel 1947.Al suo interno è possibile scoprire cinque secoli di liuteria cremonese attraverso un incontro diretto con i grandi Maestri e i loro strumenti. Nella sala “Lo Scrigno dei Tesori” sono esposti i più importanti strumenti dei grandi maestri classici cremone-si appartenenti alla collezione del Comune di Cremona e della Fondazione “Walter Stauffer”. Ne fanno parte celebri strumenti di Antonio Stradivari, tra cui il violino Il Cremonese “1715” e di vari esponenti della famiglia Amati e Guarneri.La cultura dell’eccellenza che fin dai suoi primi passi guida il percorso di realizzazio-ne del Museo del Violino trova sintesi perfetta nell’Auditorium Giovanni Arvedi. Cardine della costruzione è la volontà di offrire ad ognuno dei 460 ascoltatori un’e-sperienza immersiva e totalizzante.

2. Piazza StradivariQuesta piazza si trova a due passi da Piazza del Comune ed è stata recentemente ri-qualificata e intitolata all’insigne Maestro. Su di essa si affacciano edifici di epoca fasci-sta come il Palazzo della Riunione Adriatica di Sicurità e quello della Camera di Com-mercio presso il quale ha sede il Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” Cremona, con un’esposizione permanente di strumenti di liuteria contemporanea a marchio “Cre-mona Liuteria”. Al centro della piazza è collocata la statua dedicata al celebre liutaio.

3. Teatro Ponchielli - Corso Vittorio Emanuele, 52L’attuale edificio del Teatro Amilcare Ponchielli è il risultato di una serie di interventi di costruzione, ricostruzioni e restauri che dura da duecentocinquant’anni. La sto-ria inizia nel 1747, quando un gruppo di nobili decide di dotare la città di un vero e proprio teatro. L’incarico della progettazione venne affidato a Giovanni Battista Zaist, architetto cremonese. Quella prima costruzione venne distrutta nel 1806 da un incendio. Venne decisa l’immediata ricostruzione, favorendo la nascita di uno dei migliori teatri dell’epoca, con sala a ferro di cavallo, quattro ordini di palchi e galle-ria, che prese il nome di Teatro della Concordia, cui si aggiunse, all’inizio del nostro secolo, quello del maggior operista cremonese, Amilcare Ponchielli.

4. Casa Nuziale di Stradivari - Corso Garibaldi, 57(accessibile in occasione di eventi e su prenotazione)

Il 4 luglio 1667 il giovane Antonio Stradivari sposò Francesca Ferraboschi. La nuova famiglia si installò nella casa di Corso Garibaldi, in cui avrà poi sede la prima bottega del Maestro. Gli Stradivari abitarono in questa casa fino al 1680: in quei tredici anni Antonio costruì numerosi celebri strumenti, tra cui il violino Clisbee del 1669, la vio-la Mahler del 1672, diverse chitarre pregevolmente decorate, e soprattutto i violini decorati Sunrise ed Hellier, rispettivamente del 1677 e 1679. Già nella primavera del 1680 egli disponeva del denaro necessario ad acquistare una nuova casa, in cui si trasferì entro l’anno successivo. Al primo piano è allestita la mostra permanente di liuteria contemporanea dell’As-sociazione Stradivariazioni.

5. Museo Civico Ala Ponzone e Museo di Storia NaturaleVia Ugolani Dati, 4

Nel cinquecentesco palazzo Affaitati ha sede la Pinacoteca del Museo Civico “Ala Ponzone”. Costituitasi nel corso dei secoli a partire dal Cinquecento, la raccolta di dipinti e sculture assomma oggi a più di duemila pezzi, solo in parte esposti nelle sale del Museo. Le Stanze per la Musica espongono la collezione di Carlo Alberto Carutti e rappresenta una delle più importanti raccolte di strumenti a pizzico per qualità, rarità e stato di conservazione degli strumenti esposti. La collezione riper-corre quattro secoli di liuteria ed è formata da oltre sessanta strumenti alcuni dei quali appartenuti a noti collezionisti, musicisti ed esponenti dell’aristocrazia.Il complesso ospita anche il Museo di Storia Naturale.

6. Piazza Roma - Giardini Pubblici Questa piazza si trova in pieno centro storico dove un tempo si ergeva l’imponente basilica di S. Domenico.Il 19 dicembre 1737 Antonio Stradivari venne sepolto nella cappella della Beata Ver-gine del Rosario all’interno della basilica. Il 21 giugno 1868 iniziò la demolizione della basilica di S. Domenico e venne rinvenuta la pietra tombale. Ora è attualmente visibile una copia in bronzo. L’area dove sorgeva la chiesa è ora occupata dai giardini pubblici, un ampio spazio verde nel cuore della città. Attorno alla chiesa di San Do-menico si trovavano le botteghe degli Amati, dei Guarneri e di Stradivari.

7. Sant’Abbondio - Piazza Sant’AbbondioLa chiesa di S. Abbondio è di fondazione romanica: annesso all’edificio era il con-vento dei Benedettini. La chiesa si presenta attualmente a navata unica con altari la-terali, interamente coperta di affreschi cinquecenteschi alcuni dei quali raffigurano strumenti musicali in uso ad inizio del Cinquecento. Nell’annesso Museo Lauretano si conserva l’atto di nascita di Claudio Monteverdi, l’inventore del melodramma. Dal sagrato della chiesa si accede, sul lato sinistro, al chiostro dell’antico monastero, uno dei più belli e importanti di Cremona.

8. San Sigismondo - Largo ViscontiLa chiesa è legata alla figura di Bianca Maria Visconti che la fece costruire nel 1463 sul luogo della cappella in cui nel 1441 sposò Francesco Sforza. La decorazione pittorica e plastica dell’interno è straordinariamente armoniosa e unitaria perché realizzata nell’arco di un cinquantennio, a partire dal 1535, dai mag-giori artisti del manierismo cremonese: i fratelli Campi (Giulio, Antonio e Vincenzo), Bernardino Campi, Camillo Boccaccino, Bernardino Gatti. L’estrosa decorazione che orna le lesene è da attribuire ai fratelli Campi raffigurante putti mescolati ad animali, ghirlande e strumenti musicali utilizzati nel XVI secolo. Notevoli i 24 stalli lignei del coro (1590-1603) intagliati e intarsiati da Domenico e Gabriele Capra e l’imponen-te cassa d’organo (1569-72) disegnata da Bernardino Campi. Dal transetto destro si può passare nel chiostro monastico (XV-XVI secolo), con elegante porticato su colonne.

Dalla visita del centro monumentale della città il percorso prosegue entro il perimetro delle scomparse mura medievali.

1. Piazza del ComuneCattedrale, Torrazzo, Battistero, Palazzo Comunale e Loggia dei Militi.

2. Strada romana basolata - via Solferino, 33Si tratta di selciato costituito da lastroni in pietra (basoli) disposti su un sottofondo di frammenti di laterizi, anfore, mattoni e tegole. La via costituisce uno dei cardines minori della città romana, parallelo al cardo maximus corrispondente all’asse di cor-so Campi, via Verdi e via Monteverdi, e incrocia uno dei decumani minori.

3. Palazzo Fodri - Corso Matteotti, 17 (visitabile il cortile)Uno dei più interessanti esempi di architettura patrizia del Rinascimento cremonese.Il progetto venne commissionato nel 1490 a Guglielmo de Lera da Benedetto Fodri. Si accede dal piccolo portale di Alberto Maffiolo da Carrara (1493), unico elemento mar-moreo in una facciata dalla movimentata decorazione in terracotta, opera di Rinaldo de Stauris. Il cortile interno è a pianta irregolare perché impostato su preesistenti case medievali ed è anch’esso decorato di fregi in cotto. È di proprietà della Fondazione Città di Cremona.

4. Palazzo Zaccaria Pallavicino - Corso Matteotti, 19 (esterno)Di chiaro impianto neoclassico opera di Faustino Rodi (1790), fu fatto erigere dal ramo cremonese della storica famiglia Pallavicino. Dall’esterno è visibile l’atrio, dalla particolare forma semicircolare, che dà su un imponente cortile porticato oltre il quale si apre il giardino con funzione di sfondo arboreo.

5. Palazzo Cavalcabò - Corso Matteotti, 31 (esterno)Di origine tardo cinquecentesca, il Palazzo fu acquistato alla fine del XVIII secolo dal vescovo Omobono Offredi e nel 1838 il nuovo proprietario, il marchese Cavalcabò, diede all’architetto Visioli l’incarico di ristrutturare la facciata che si presenta molto semplice e di linee sobrie. All’interno il palazzo si apre in una serie di cortili allinea-ti, frutto di successivi ampliamenti. Ospita una struttura ricettiva di proprietà della Famiglia Cavalcabò.

6. Museo Archeologico - Via San Lorenzo, 4Collocato nella ex chiesa basicale di San Lorenzo, eretta nel X secolo, in prossimità dell’antico tracciato della Via Postumia, il Museo costituisce lo sviluppo della vecchia Sezione Archeologica del Museo Civico. La chiesa di San Lorenzo, sconsacrata alla fine del XVIII secolo, apparteneva al monastero benedettino, poi passato agli Oli-vetani. A pianta basilicale con tre navate, risale alla fine del XII - inizi del XIII secolo e presenta i caratteri peculiari dell’architettura romanica. Al suo interno è ospitato quello che può essere ritenuto il cuore delle raccolte archeologiche di Cremona: attraverso i reperti rinvenuti a partire dall’Ottocento fino al recentissimo scavo di piazza Marconi che restituisce l’immagine della città fondata dai Romani nel 218 a.C., la prima a nord del Po.

7. Chiesa di San Michele - Piazza San MicheleDi probabile fondazione longobarda (secc. VII - VIII) fu ampiamente rimaneggiata nel XII secolo. Nonostante le trasformazioni, e soprattutto il “restauro in stile” ottocen-tesco della facciata e del campanile, resta un bell’esempio di romanico lombardo. L’interno severo e solenne conserva, nel catino absidale, il “Cristo giudice”, prezioso affresco di anonimo maestro duecentesco della fine del XII secolo. Notevoli anche i caratteristici capitelli marmorei della navata, tutti disuguali fra loro, risalenti al XII secolo, mentre i capitelli longobardi del VII secolo sono conservati nella cripta, alla quale si accede attraverso due scale laterali. Da segnalare, nel secondo altare destro, la Natività dipinta da Bernardino Campi nel 1568 e, nel terzo altare destro, la Croci-fissione con Santi e il donatore conte Persico realizzata da Giulio Campi nel 1571.

8. Chiesa di Santa Maria Maddalena - Via Realdo ColomboLa chiesa esisteva già all’inizio del XIII secolo col titolo di S. Clemente, sostituito poi con quello di S. Maria Maddalena alla fine del XV secolo. La costruzione venne am-pliata tra il 1480 e il 1484 dall’architetto Lazzaro Pozzali, come testimonia l’iscrizione nel catino absidale, lasciando intatta la facciata e il fianco lungo via XI Febbraio e rin-novando totalmente la zona absidale. L’interno è a una sola navata con cappelle la-terali. A destra si apre la seicentesca cappella del Rosario con decorazione attribuita a G.B. Zaist. Nel presbiterio è posto un polittico di Galeazzo Campi, Tommaso Aleni ed altri, che rappresenta al centro la Natività, negli scomparti laterali figure di Santi, nel fastigio Cristo Risorgente e nella predella Storie della Vita di S. Maria Maddalena (inizi XVI secolo). La chiesa conserva anche preziosi affreschi quattro-cinquecente-schi, tra cui alcune tele di Vincenzo Campi, del Genovesino, del Cattapane e statue lignee del XVII e XVIII secolo.

L’itinerario parte dal cuore della città e si snoda lungo l’asse di Corso Campi e Corso Garibaldi dove si trova il “nuovo nucleo” dell’espansione medioevale della città, per volere della fazione dei “popolari”. Questa si contrapponeva infatti a quella dei “notabili” che aveva il suo centro nella più antica piazza del Comune.

1. Piazza del ComuneCattedrale, Torrazzo, Battistero, Palazzo Comunale e Loggia dei Militi.

2. Chiesa di San Agostino - Piazza Sant’Agostino - via Breda, 4 La chiesa, che si apre su una suggestiva piazza, completata nel XV secolo, ma suc-cessivamente rimaneggiata, si presenta all’esterno nelle tradizionali linee del gotico monastico lombardo. La chiesa si arricchì nei secoli di importanti opere d’arte, quali gli affreschi di Bembo nella Cappella Cavalcabò (1447), terza cappella di destra, e la splendida tavola del Perugino, oggi collocata sul quinto altare, realizzata nel 1494.

3. Chiesa di Santa Margherita - Via TrecchiNel 1519 ne venne nominato priore l’umanista e poeta cremonese Marco Gerolamo Vida, poi vescovo d’Alba, che ne volle l’integrale ricostruzione nel 1547, affidando a Giulio Campi la realizzazione architettonica dell’edificio e la decorazione interna. Gioiello del rinascimento cremonese, la chiesa è particolarmente cara ai cremonesi per la devozione a S. Rita da Cascia.

4. Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 (esterno)Edificato nel 1496, il Palazzo è stato definito Dimora dei “Principi Transitanti” perché fra queste mura, trovarono ristoro e degna accoglienza i grandi personaggi che il Duca di Milano affidava alla famiglia Trecchi. A metà dell’800 i marchesi Trecchi de-cisero di rinnovare l’edificio con decorazioni neogotiche. Attualmente il palazzo è sede congressuale e luogo di esposizioni e ricevimenti.

5. Palazzo Cittanova - Piazza Sant’Agata (Corso Garibaldi)(aperto in occasione di mostre, concerti, convegni)

Il palazzo Cittanova venne costruito nel 1265 all’esterno dell’antica città romana. La parte frontale presenta una facciata a due piani: quello inferiore costituito da un porticato su pilastri con arcate gotiche e quello superiore in mattoni e coronato di merli a freccia. Per tutto il XII secolo vi si riuniva il “Consiglio della Città Nova”. Attualmente è di proprietà del Comune di Cremona ed è utilizzato per congressi e manifestazioni, e a breve ospiterà proiezioni cinematografiche.

6. Chiesa di Sant’Agata - Corso GaribaldiDi antica fondazione (1077), ma completamente rinnovata nella planimetria nel 1495 su progetto di Bernardino De Lera, conserva ancora intatto l’antico campani-le risalente al XII secolo. Facciata neoclassica del Voghera (1845), urbanisticamente rappresenta, insieme al Palazzo Cittanova, il secondo nucleo cittadino, sorto in epo-ca medioevale ed esterno al perimetro della città romana. All’interno conserva la preziosa “Tavola di Sant’Agata”, opera di un anonimo del XIII secolo.

7. Palazzo Raimondi - Corso Garibaldi, 178 (esterno)Il Palazzo è sede del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Pavia. Costruito nell’ultimo decennio del Quattrocento è opera dell’ar-chitetto Bernardino de Lera. Facilmente individuabile poiché si differenzia molto dai classici palazzi d’epoca della città, prevalentemente costruiti in cotto, Palazzo Raimondi si caratterizza dalla facciata di marmo bianco e rosa. Le decorazioni in bugnato riprendono lo stile dei palazzi tosco-emiliani.

8. Palazzo Stanga Rossi di San Secondo - Maggi - Sospiri Corso Garibaldi, 297 (esterno)

Il Palazzo Stanga di San Secondo, ora Strozzi, è un palazzo dalle linee settecentesche che si sono sovrapposte alle linee quattrocentesche originali. Il pregevole portale è stato venduto al museo del Louvre dove ancora si trova tra le statue italiane del Canova e di altri grandi scultori. Un portale strepitoso opera di Giovan Pietro da Rho di cui è rimasto un calco nel Salone dei Quadri di Palazzo Comunale.

9. Chiesa di San Luca - Corso GaribaldiLa chiesa di S. Luca è probabilmente stata fondata nel XII secolo con una semplice facciata a capanna, ancor oggi visibile, anche se arricchita da un elegante protiro, costruito nel 1415. Completa la piazzetta l’elegantissimo tempietto ottagonale de-dicato al Cristo risorto, realizzato in stile rinascimentale da B. de Lera nel 1503.

10. Palazzo Stanga Trecco - Via Palestro, 36 (esterno)Palazzo Stanga Trecco, dimora nobile fino agli inizi del 1900, ora utilizzato come scuola e sede espositiva e di uffici, custodisce ambienti di grande pregio, realizzati tra la fine del 1700 e la metà del 1800, fruibili al grande pubblico grazie ai recenti lavori di restauro. La Famiglia Stanga acquistò il palazzo nel 1467. Dal 1996 il Palazzo è proprietà della Provincia di Cremona e da dieci anni è oggetto di restauri che han-no riguardato sia lavori di consolidamento strutturale sia il recupero delle bellissime pavimentazioni lignee e di tutte le superfici decorate, pareti e soffitti.

11. Museo Civico Ala Ponzone - Via Ugolani Dati, 4La Pinacoteca segue un itinerario che, nello sviluppo cronologico, mette in rilievo gli apporti originali della scuola artistica cremonese, con le figure attive fra Umane-simo e Rinascimento, da B. Bembo, B. Boccaccino, A. Melone, a B. Gatti e agli espo-nenti della famiglia Campi (Giulio, Antonio, Bernardino, Vincenzo) nella rigogliosa stagione del Cinquecento. Un accento particolare appare nel salone che ospita i grandi quadri secenteschi provenienti dalla chiesa di San Domenico, demolita nel 1869-70. Punto centrale del percorso espositivo è il San Francesco in meditazione di Caravaggio. Le sale successive sono dedicate alla natura morta cremonese, dove è esposto il celebre dipinto di Giuseppe Arcimboldo “L’ortolano”. L’itinerario prose-gue nel Seicento con gli esempi della grandezza pittorica del Genovesino. La forza del ritratto ottocentesco appare nelle opere di G. Carnovali, detto il Piccio (1804-1873). Il Novecento e la contemporaneità concludono, esponendo opere e artisti di livello non solo locale, la sequenza cronologica del Museo. Il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe accoglie una vasta e fine collezione. Dal 2013 il museo ospita “Le stanze per la musica”, collezione storica di C. A. Carutti di strumenti a pizzico.

Cremona venne fondata nel 218 a.C. dai Romani insieme alla colonia gemella di Piacenza, dando significativo apporto al controllo del regime fluviale. La grande stagione della città fu il Medioevo, epoca in cui Cremona toccò il suo apice economico e artistico e alla quale è in massima parte riconducibile l’a-spetto urbanistico e architettonico del centro storico. Raggiunta l’autonomia comunale (fine XI sec.), durante lo scontro tra l’impero e i Comuni italiani, la città si schierò con il Barbarossa e al suo fianco partecipò agli assedi di Milano e Crema. Durante il Rinascimento Cremona godette di una nuova stagione di fioritura economica e artistica, con l’affermazione di un’originale scuola pit-torica (Bembo, Boccaccino, i Campi), che estese il suo influsso a tutta la Lom-bardia.

Piazza del ComuneCentro religioso e civile della città, la piazza rappresenta uno degli esempi meglio conservati in Italia di spazio pubblico medievale. È chiusa su tre lati dalle armoniose architetture dei principali monumenti storici della città.

CattedraleIniziata nel 1107, rimase danneggiata da un terremoto nel 1117 e venne infine con-sacrata nel 1190, è un interessante esempio di architettura romanica lombarda: è caratterizzata da una facciata ornata da un doppio ordine di logge e da un rosone con coronamento rinascimentale (1274); sul protiro duecentesco, ornato dal fregio dei mesi dell’anno, sono scolpite le statue della Madonna e dei Ss. Patroni Imerio e Omobono (1310). L’interno ha un aspetto monumentale, sia per le dimensioni sia per il sontuoso apparato decorativo. La pianta a croce latina presenta tre navate anche nel transetto, divise da poderosi pilastri. Lungo la navata centrale corre la galleria dei matronei, con bifore e trifore. L’ampia fascia affrescata compresa tra gli archi e i matronei illustra gli episodi principali della Vita della Vergine e di Cristo (1515-1529) di B. Boccaccino, Bembo, Melone, Romanino, Pordenone e Gatti. Nella controfacciata sono raffigurate una Crocifissione (1521) e una Deposizione (1522) del Pordenone e una Risurrezione (1529) di Gatti. Nell’abside si può ammirare l’affre-sco di B. Boccaccino Redentore in gloria fra i Ss. Imerio, Marcellino, Omobono e Pietro (1506) e il pregevole coro ligneo intagliato (1482-90) del Platina.

TorrazzoCollegato alla Cattedrale mediante una loggia rinascimentale, venne edificato fra il 1267 e il 1305. Con i suoi 112 metri di altezza è la torre campanaria in muratura più alta d’Europa. Dalla cima, raggiungibile attraverso una scala di ben 502 gradini, si può ammirare tutta la città e distinguere la struttura urbanistica a raggiera tipi-camente medievale. Sulla facciata verso la piazza campeggia un grande orologio astronomico (1583-1588), il cui meccanismo venne realizzato da Francesco Divizioli e il figlio Giovan Battista: esso rappresentava la volta celeste con le costellazioni zo-diacali attraversate dal moto apparente del Sole della Luna, che da millenni scandi-sce lo scorrere del tempo.

Palazzo ComunaleFondato nel 1206 e ampliato nel 1245, presenta la forma architettonica tipica del broletto lombardo. Il palazzo non ha subito modifiche sino alla fine del XV secolo. A partire dal 1496 e nel corso del secolo successivo venne modificata la facciata at-traverso la sostituzione delle trifore duecentesche con finestre rettangolari, nonché l’aggiunta dell’arengario in marmo, addossato al pilastro centrale della facciata. Lo spazio interno, che prevedeva un’unica grande sala per le riunioni del popolo del Comune, fu suddiviso in nuovi ambienti di minori dimensioni tra i quali la Cappella, la Sala del Consiglio dei Decurioni (oggi Sala della Consulta) e una galleria d’accesso (oggi sede del consiglio comunale). Sulla parete di fondo della Sala del Consiglio si osserva un monumentale portale, calco in gesso dell’originale marmoreo del Palaz-zo Stanga Rossi di San Secondo (XV sec.) poi venduto nel 1875 al Museo del Louvre. Alle pareti laterali sono appesi vari quadri (XVI-XVII sec.) provenienti da chiese citta-dine distrutte, fra i quali Moltiplicazione dei pani e dei pesci e L’ultima cena (1647) da Luigi Miratori, detto il Genovesino. L’attuale facciata del Palazzo è il risultato delle variazioni apportate nel 1838 dall’architetto cremonese Luigi Voghera, che ha ar-ricchito le finestre di lesene e decorazioni in cotto, oltre alla fascia di marmo bianco con mensole di gusto neo-rinascimentale.

BattisteroIniziato nel 1167 e completato nel XV secolo con il coronamento superiore della loggia, riprende la tipica pianta ottagonale - richiamo simbolico al battesimo - e presenta un interno medievale con elementi sia romanici sia gotici.

Loggia dei MilitiPosto sul fianco sinistro del palazzo comunale, l’edificio è strettamente legato alla storia della Società dei Militi, di cui facevano parte i più eminenti abitanti della città e del contado. Eretta nel 1292, è un interessante esempio di architettura tra la fine dell’epoca dei Comuni e l’inizio dell’epoca delle signorie. Sotto il portico è conserva-to lo stemma della città di Cremona.

INFORMAZIONI UTILI Orari d’apertura Tariffe Chiusura CENNI STORICI“LA CITTÀ NOVA”LA CITTÀ “VECCHIA”:DAL CUORE DELLA CITTÀ ALLE ANTICHE MURA

I LUOGHI DELLA MUSICAE DELLA LIUTERIA

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Chiesa di S. Agata Piazza del ComuneCortile Palazzo FodriBottega di liuteria

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B - Stazione FF.SS., p. Risorgimento,c. Garibaldi, p. San Paolo, v. R. Manna,v. Bissolati, v. Massarotti, c. V. Emanuele,p. Cavour, c. Mazzini, v. G. da Cremona,p. S. Michele, v. Marmolada, v. Rialto,v. Camilliani, v. Mantova, c. Matteotti,c. Mazzini, p. Roma, v. Manzoni, v. U. Dati,v. Palestro, Stazione FF.SS.

2 - v. Giuseppina, lg. Priori, vl. Concordia,v. Postumia, v. Ca’ del Vescovo,v. Giuseppina, v. Ghisleri, c. Matteotti,c. Mazzini, v. Verdi, c. V. Emanuele, vl. Po,v. Mincio, v. Serio, vl. Po, Piscine

3 - v. Solomos, v. Fatebenefratelli,v. Capuccini, v. Mantova, c. Matteotti,c. Mazzini, p. Roma, v. Manzoni, v. Aselli,v. Dante, stazione FF.SS., v. Castelleone,v. Nuvolone

4 - Spinadesco, Cavatigozzi, v. Milano,v. Ghinaglia, Stazione FF.SS., v. Dante,v. Ghisleri, v. Ippocastani, v. Novati,v. San Rocco, v. Giuseppina, v. Ca’ del Vescovo,v. Postumia, vl. Concordia, v. Giuseppina,v. Battaglione, Bagnara, Bonemerse, Gerre

5 - Stazione FF.SS., p. Risorgimento,v. Zara, v. Grado, v. Massarotti, v. Trebbia,Serio, vl. Po, barriera Po, v. Fulcheria,v. Burchielli Arenili, v. dei Navaroli, vl. Po,v. Giordano, lg. Pagliari, v.Aporti, v. Giordano,v. Genala, p. IV Novembre, v. Buoso da Dovara,v. Ghisleri, v. Dante, Stazione FF.SS.

6 - Stazione FF.SS., v. Dante, v. MagazziniGenerali, v. Vecchia Dogana, v. Brescia,v. E. Soldi, v. Dante, v. Mantova,v. dell’Annona, v. Persico, Maristella,v. Persico, Persichello, Persico

7 - San Marino, San Savino, v. S. Savino,v. S. Felice, v. Mantova, v. Dante,Stazione FF.SS., v. Bergamo, v. Castelleone,v. S. Ambrogio, v. Sesto, v. Castellalto,v. Castelfiorito, v. San Pedrengo,Costa S. Abramo

8 - Stazione FF.SS., v. Bergamo,v. S. Ambrogio, v. Sesto, Picenengo, v. Sesto,v. S. Ambrogio, v. Bergamo, Stazione FF.SS.,v. Ghinaglia, v. Massarotti, vl. Po, Tamoil,

Piscine, v. del Sale, v. dei Navaroli, vl. Po,v. Massarotti, v. Ghinaglia, Stazione FF.SS.

15 - Stazione FF.SS., v. Bergamo,v. S. Ambrogio, v. Fabio Filzi, v. S. Francesco,Cimitero, v. S. Bernardo, v. Divisione Acqui,v. Litta, v. Ceccopieri, v. Rosario, Geriatrico,v. Brescia, v. E. Soldi, v. Persico, v. Mantova,v. Pippia, v. Postumia, vl. Concordia

Stazione FS, pl. StazioneLinee per: Brescia, Lodi-Milano; Pavia;Mantova; Piacenza-Fidenza;Treviglio-Bergamo; Treviglio-Milano

A PIAZZA AZZURRI D’ITALIAGratuito ........................... 720 posti

B SANTA TECLA / VIA BISSOLATIGratuito ............................. 60 posti

C VIA BONOMELLIA pagamento .................... 39 posti

D VIA DANTE / VIA DELLE TRANVIEGratuito ........................... 250 posti

E VIA DANTE / VIA DELLE TRANVIEGratuito ........................... 470 posti

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Informazioni sui servizi di Trenitalia al numerotelefonico nazionale 89.20.21. Attivo tutti igiorni. Costo chiamata 0,30 euro alla risposta e0,54 euro ogni minuto di conversazione iva in-clusa. Le tariffe possono essere suscettibili dicambiamento nel corso dell’anno.

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Percorso CiclabileGolena del Po

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1 Il Museo del Violino 5 Museo CivicoAla Ponzone

2 Piazza Stradivari 6 Piazza RomaGiardini Pubblici

3 Teatro Ponchielli 7 Sant’Abbondio

4 Casa Nuzialedi Stradivari 8 San Sigismondo

Percorso “città vecchia”

1 Piazza del Comune 5 Palazzo Cavalcabò

2 Strada romana basolata 6 Museo Archeologico

San Lorenzo

3 Palazzo Fodri 7 Chiesa di San Michele

4 Palazzo Pallavicino 8 Chiesa di Santa Maria Maddalena

1 Piazza del Comune 7 Palazzo Raimondi

2 Chiesa diSan Agostino 8 Palazzo Stanga Rossi

di San Secondo

3 Chiesa diSanta Margherita 9 Chiesa di San Luca

4 Palazzo Trecchi 10 Palazzo Stanga Trecco

5 Palazzo Cittanova 11 Museo CivicoAla Ponzone

6 Chiesa di Sant’Agata

Servizio di bike sharingScegli InBICI città di Cremona

Per visitare la città di Cremona in bicicletta puoi utilizzare il servizio di bike sharing Scegli InBICI presente in città con 8 punti di distribuzione (vedi cartina).Per utilizzare le biciclette classiche e le 15 con pedalata as-sistita, devi iscriverti al servizio e scegliere l’abbonamento che preferisci:

Abbonamento 4FORYOU:4 ore di servizio con utilizzo nelle 24 ore

al costo di 8 euro

Abbonamento 8FORYOU:8 ore di servizio con utilizzo nelle 48 ore

al costo di 13 euro

L’iscrizione può essere sottoscritta presentando un docu-mento d’identità e una carta di credito come garanzia.Il pagamento va fatto necessariamente in contanti.

Gli uffici dove rivolgerti sono:SpazioComune (piazza Stradivari, 7)aperto dal lunedì al venerdì 8.30/13.30,mercoledì 8.30/16.30, sabato 8.30/12.30La ciclofficina (via Agli Scali, 3)aperta dal lunedì al venerdì 7.30/13.00.

Puoi anche iscriverti direttamente sul sito:http://bicincitta.tobike.it

<<< Museo della Civiltà Contadina

Parcheggiodisabili

Accesso Disabili(vedi retro)

Le postazioni in città:> STAZIONE F.S.

piazza Stazione> CICLOFFICINA

via Agli Scali> PARCHEGGIO MASSAROTTI

via Massarotti, 26> VIALE PO

viale Po, 25> STRADIVARI

corso Vittorio Emanuele, 1> MARCONI

piazza Marconi, 7> LIBERTÀ

piazza della Libertà, 20> MANTOVA

via Mantova, 1

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BUS

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