1 Mobbing: la legislazione Dott.Checchi eleonora.
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Mobbing: la legislazioneDott.Checchi eleonora
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Dott.Checchi eleonora
Svezia: Psicologo Heinz Leymann anni '80
Ente nazionale per la salute e la sicurezza Svedese
Legge nel 1993 recante misure “contro la persecuzione psicologica negli ambienti
di lavoro”
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Dott.Checchi eleonora
Tra gli altri paesi europei la Norvegia: 1994 “i lavoratori non devono essere sottoposti a
molestie o altri comportamenti sconvenienti” inserita in una legge del '77 che si occupava di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Francia: 2000 “lutte contre le harcélement moral au travail”Introduzione di una apposita figura di reato e
inversione dell'onere della prova”(il soggetto accusato di avere posto in essere azioni di violenza
morale a dover dimostrare l'estraneità dei fatti)
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Dott.Checchi eleonora
“Nessun lavoratore deve subire atti ripetuti di molestia morale che hanno per oggetto o per effetto un degrado delle condizioni di lavoro suscettibili di ledere i diritti e la dignità del lavoratore, di alterare la sua salute psicofisica o mentale o di compromettere il suo avvenire professionale. Nessun lavoratore può essere sanzionato, licenziato o essere oggetto di misure discriminatorie, dirette o indirette, in particolare modo in materia di remunerazione, di formazione di riclassificazione, di qualificazione o classificazione, di promozione professionale, di mutamento o rinnovazione del contratto, per aver subito, o rifiutato di subire, i comportamenti definiti nel comma precedente o per aver testimoniato su tali comportamenti o averli riferiti”
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Dott.Checchi eleonora
Belgio: 2000 “proposition de loi relative au hacélement moral par la degradation déliberée des condition de travail”
Contiene l'obbligo per il datore di lavoro di designare con i rappr. dei lavoratori un consigliere per la prevenzione
Legislatore europeo risoluzione 2001/2339 del 21 Settembre 2001
“Mobbing sul posto di lavoro” in maniera vagaOgni stato deve approfondire lo studio del fenomeno per
pervenire a una comune definizione
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Spagna 2001: proposte di legge“ Derecho a no sufrir acoso moral en el trabajo”
“organica por la que se incluye un articulo 314 bis en el Codigo Penal tipiticando el acos moral en el trabajo”
Contempla nella prevenzione del rischio lavorativo la prevenzione del “acoso moral” tra gli obblighi del
datore di lavoro
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Austria 1998: piano d'azione per la parità uomo donna
“Tra i comportamenti che ledono la dignità delle donne e degli uomini nel luogo di lavoro vanno annoverati in particolare le espressioni denigratorie, il mobbing e la molestia sessuale. Le collaboratrici devono essere edotte sulle possibilità giuridiche di tutela della molestie sessuali”
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Mobbing non equivale a sentirsi vittima di una ingiustizia e non trovare il proprio lavoro gratificante
Analisi per sviscerare una serie duratura di eventi
Assitenza di un consulente esperto medico-legale;neurologo; psichiatra
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Art. 2697 codice civile“Chi vuol fare valere un diritto in giudizio
deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento”
In giudizio soccomberà la parte che avrebbe dovuto fornire la prova e non vi è riuscita
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Art. 2087 c.c. Il lavoratore è esonerato dal dimostrare la
colpa del datore di lavoro deve però dimostrare il danno lamentato:
- Lesione psicofisica- Nesso eziologico- Intento persecutorio
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Non si deve confondere il mobbing con la maleducazione:
- mobbing è offesa consapevole e mirata
- volgarità, grossolaneria pur lesiva della dignità non è di per se mobbing
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DANNI RISARCIBILI:
DANNO PATRIMONIALE
- Danno emergente
- Danno da lucro cessante
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DANNI RISARCIBILI:DANNO NON PATRIMONIALE
-Danno morale soggettivo(sofferenza interiore)
-Danno biologico in senso stretto(lesione all'integrità psichica e fisica accertabile medico
legale)
-Danno esistenziale(forzoso sacrificio degli interessi personali)
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DAL PUNTO DI VISTA PENALE:
“il mobbing non è reato. Possibile solo il risarcimento”
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Prima di iniziare una controversia
1) estensione temporale dei fatti (6 mesi)
2) molteplicità e complessità degli eventi
3) attendibilità, consistenza, efficacia, validità della documentazione
4) accordi tra le parti
5) decorso dei termini di prescrizione o decadenza
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Prima di iniziare una controversia
6) ammissibilità , attendibilità, affidabilità delle testimonianze favorevoli
7) verifica della consistenza del danno subito
8) riconducibilità agli eventi narrati
9) assenza di patologie neuropsichiatriche pregresse e di concause o altri determinanti
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Competenza sulla richiesta è giudice del lavoro è presso il tribunale
“nella cui circoscrizione è sorto ovvero si trova l'azienda o la sua dipendenza alla quale è addetto il lavoratore o presso il quale egli prestava la sua opera al momento della fine del rapporto ovvero per le pubbliche amministrazioni è il giudice nelle cui circoscrizione ha sede l'ufficio al quale il dipendente è addetto”
Art. 413 c.c.Dott.Checchi eleonora
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Alcuni comportamenti hanno rilevanza penale:
– Lesioni personali colpose (art.590 c.p.)– Violenza sessuale (art. 609 bis c.p.c.) la querela non può essere
revocata– Violenza privata (art. 610 c.p.)– Ingiuria (art. 594 c.p.)– Diffamazione (art.595 c.p.)– molestie(art. 660 c.p.)– Minaccia (art. 612c.p.)
E' possibile sporgere querela senza compromettere il ricorso davanti al giudice del lavoro
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D.lgs.n.81 del 9 aprile 2008
OBBLIGO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO
Art 28 comma 1Obbligo giuridico per tutti i datori di lavoro di tutelare
la salute e la sicurezza sul lavoro e per tutti i lavoratori di rispettare le misure di protezione determinate dal datore di lavoro.
31 Dicembre 2010 obbligo di valutazione del rischio stress correlato da parte del datore di lavoro indipendentemente dalla dimensione dell'azienda
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FASI IMPLEMENTAZIONEA)fase necessaria; valutazione preliminare
di rilevazione di indicatori oggettivi e verificabili:
1-eventi sentinella2-fattori di contenuti del lavoro3-fattori di contesto del lavoroB) fase eventuale; se sono presenti
elementi di rischio Dott.Checchi eleonora
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A)fase necessaria; valutazione preliminare di rilevazione di indicatori oggettivi e verificabili:
1-eventi sentinella:Indici infortunistici; assenze per malattia;
turnover; procedimenti e sanzioni; segnalazioni del medico competente; specifiche e frequenti lamentele formalizzate da parte dei lavoratori
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A)fase necessaria; valutazione preliminare di rilevazione di indicatori oggettivi e verificabili:
2- fattori di contenuto del lavoro: ambiente di lavoro e attrezzature; carichi e ritmi di lavoro; orari di lavoro e turni; corrispondenza tra competenze dei lavoratori e requisiti professionali richiesti
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A)fase necessaria; valutazione preliminare di rilevazione di indicatori oggettivi e verificabili:
3-Fattori di contesto del lavoro: ruolo nell'organizzazione; autonomia decisionale e controllo; conflitti interpersonali al lavoro; evoluzione e sviluppo di carriera; comunicazione
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COMITATO UNICO DI GARANZIA24 Marzo 2011
Per le pubbliche amministrazioniPer le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di
chi lavora e contro le discriminazioniUn componente designato da ognuna delle
organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e da un pari numero di rappresentati dell'amministrazione; opera in collaborazione con il consigliere nazionale di parità
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COMITATO UNICO DI GARANZIA
– Compiti consultivi e di verifica
– Promozione di azioni positive per favorire uguaglianza sostanziale nel lavoro tra uomini e donne
– Promozione di politiche di conciliazione vita privata/lavoro
– Promuove la cultura di pari opportunità e rispetto della
dignità della persona nel contesto lavorativo
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IL MOBBING E L'INAIL
Delibera 473 del luglio 2001
“Le patologie psichiche e psicosomatiche conseguenza di stress e disagio lavorativi, compreso il cosiddetto mobbing strategico possono essere oggetto della tutela assicurativa dell' INAIL se l'assicurato ne prova la causa lavorativa”
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Quadro normativo delle malattie professionali:
Dpr 1124/1965 - corte cost.n. 179/1988 - DLgs.n. 36/200
–Malattie tabellate a rischio specifico: c'è una relazione causale che lega l'attività lavorativa e l'insorgenza della malattia
–Malattie non tabellate a rischio generico: il lavoratore deve provare la sussistenza della malattia e il nesso causale
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Circolare INAIL 71 del 17 Dicembre 2003Regolamento rigido e puntiglioso per
riconoscere indennizzi:Obbligatorietà di indagini ispettive in raccolta prove
testimoniali dei colleghi di lavoro; datore di lavoro; responsabile servizi protezione e prevenzione
– Acquisire riscontri oggettivi– Integrare elementi probatori prodotti dall'assicurato
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ITER DIAGNOSTICO PER RICONOSCIMENTO INAIL
QUADRI MORBOSI APPLICABILIsindrome/ disturbo disadattamento cronicosindrome/disturbo post-traumatica/o da stress cronico
ESCLUSIONE DI:sindromi o disturbi psichici riconducibili a patologie d'organo e/o
sistemiche, all'abuso di farmaci e all'uso di sotanze stupefacenti
sindromi psicotiche di natura schizofrenica, sindrome affettiva bipolare, maniacale, gravi disturbi della personalita'
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CONCLUSIONI
Il mobbing deve essere:
– una vessazione prolungata nel tempo
– L' attacco deve essere volontario sistematico e prolungato nel tempo
– Devono esserci disturbi psichici/psicosomatici
– L'onere della prova è di chi subisce il mobbing
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31Dott. Checchi Eleonora
Segreteria di Modena
Grazie per l'attenzione