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1 LE INFEZIONE RESPIRATORIE Ospedale CaFoncello – Treviso Unità Operativa Complessa di...
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1
LE INFEZIONE RESPIRATORIE
Ospedale Ca’Foncello – Treviso
Unità Operativa Complessa di Pneumologia
A cura di : Dott. Giorgio Santelli
Dott. Giuseppe Zanardi
G. Santelli
2
PRINCIPALI LOCALIZZAZIONI DELLEINFEZIONI RESPIRATORIE
Seno frontale
Seno mascellare
Sinusite
Faringite
Polmonite
Bronchite
G. Santelli
3
INFEZIONI RESPIRATORIE TRATTATE
G. Santelli
1.Riniti2.Sinusiti3.Faringiti4.Bronchiti5.Polmoniti
4
EPIDEMIOLOGIA DELLE MALATTIE RESPIRATORIE
5
6
7WHO Global Burden of Disease study
1990
1
2
63
10
9
7
14
Ischemic heart disease
Cerebrovascular disease
COPDLower respiratory infection
Lung cancer
Road traffic accidents
Tuberculosis
Stomach cancer
2020
1
2
34
5
6
7
8
Leading Causes of DeathCOPD
G. Santelli
8
AUMENTO, CON L’ETA’, DELL’INCIDENZADELLE INFEZIONI DEL TRATTO RESPIRATORIO
INFERIORE CONTRATTE IN COMUNITA’
Mac Farlane et al. Lancet 1993; 341:511–14.
0 20 40 60 80 100 120 140
70–79
60–69
50–59
40–49
30–39
20–29
16–19
Età (anni)
Casi per 1000 soggetti/anno
G. Santelli
9
INFEZIONI DELLE VIE RESPIRATORIE: UNA DELLE PRINCIPALI CAUSE DI MORTALITA’
Dati relativi alle morti per infezioni delle vie respiratorie verificatesi, nel 1990, nei Paesi più avanzati.
0 50 100 150 200 250 300
70+
45–59
15–29
0–4
Stime (x 103)
Età (anni)
Murray & Lopez. Bull World Health Organ 1994; 72:447–80.
60–69
30–44
5–14
G. Santelli
10
BETTERIOLOGIA DELLE INFEZIONI RESPIRATORIE
Gli agenti più comunemente in causa sono:- Streptococcus pneumoniae- Haemophilus influenzae- Moraxella catarrhalis- Streptococcus pyogenes- Staphylococcus aureus- Legionella pneumophila- Mycoplasma pneumoniae- Clamydia pneumoniae
G. Santelli
© Jim Sullivan
Streptococcus pneumoniae
• Cocco gram-positivo presente in coppia o a catena
• Principale patogeno respiratorio
causa di :– polmonite contratta in comunità
(50% dei casi)– sinusite acuta (>30% dei casi)– AECB (20% dei casi)
• Presenta una crescente resistenza agli antibiotici -lattamici ed ai macrolidi
G. Santelli
12
Aumento dello S. pneumoniae penicillino-resistente negli USA
Doern. Am J Med 1995;99(Suppl. 6):3–7S; Thornsberry et alDiagn Microbiol Infect Dis 1997;29:249–57
% penicillino-intermedio o resistente
Penicillino-intermedio (MIC 0,12–1,0 mg / L)
Penicillino-resistente (MIC 2,0 mg / L)
0
1996–971994–951992–931990–911988–89
198719861985198419831982198119801979
10 20 30 40
G. Santelli
13Baquero et al. Clin Microb Infect 1998;4 (Suppl. 2):19–26
(1993–1997)MIC 0.12 mg / L
<10%
10–20%
20–30%
30–40%
>40%
N.p.
Diffusione mondiale dello S. pneumoniae penicillino-resistente
G. Santelli
14Baquero et al. Clin Microb Infect 1998;4 (Suppl. 2):19–26
MIC 0.12 mg / L
<10%
10–20%
20–30%
30–40%
>40%
Diffusione dello S. pneumoniae penicillino-resistente nelle Americhe (1993–1997)
G. Santelli
15Baquero et al. Clin Microb Infect 1998;4(Suppl. 2):19–26
MIC 0.12 mg / L
<10%
10–20%
20–30%
30–40%
>40%
N.p.
Diffusione dello S. pneumoniae penicillino-resistente in Europa (1993–1997)
G. Santelli
16
7%
Resistenza alla penicillina (%)nel Streptococcus pneumoniae
11%
3%
G. Santelli
17
PROTEKT: diffusione mondiale della resistenza di S. pneumoniae alla penicillina
(1999–2000)
PROTEKT, March 2001
Penicillino-resistente (MIC 2,0 mg / L)
Penicillino-intermedio (MIC 0,12–1,0 mg / L)
AustralasiaAsia America latina Europa occ.
N. America Europa or. A liv. mondiale0
10
20
30
40
50
60
70
80
% isolati
n=114
n=501
n=630 n=450 n=145 n=977 n=2817
G. Santelli
18Weisblum. Antimicrob Agents Chemother 1995;39:577–85Tait-Kamradt et al. Antimicrob Agents Chemother 1997;41:2251–5
Resistenza ai macrolidi
• Modifiche a livello della sede bersaglio (resistenza MLSB):– la metilazione dell’ rRNA inibisce il legame al farmaco
– la metilasi viene codificata da geni erm trasportati dai plasmidi
– conferiscono resistenza a tutti i macrolidi, alle streptogramine ed alle lincosamidi
– inducibili o costitutive
• Efflusso (M-resistenza):– conferisce resistenza ad altri macrolidi ma non agli altri
membri del gruppo MLS
G. Santelli
19
Diffusione dello S. pneumoniae macrolido-resistente
a livello mondiale (1993–1997)
<10%
10–20%
20–30%
30–40%
>40%
N. p.
Baquero et al. Clin Microb Infect 1998;4(Suppl. 2):19–26a Definito come eritromicino-resistente G. Santelli
20
PROTEKT: diffusione mondiale della resistenza di S. pneumoniae ai macrolidi (1999–2000)
PROTEKT, March 2001
% isolati% isolatiMacrolido-resistente (Eritromicina MIC 1,0 mg/L)
AustralasiaAsia America latina Europa occ.
N. America Europa or. A liv. mondiale
n=114
n=501
n=630 n=450 n=145 n=977 n=2817
0
10
20
30
40
50
60
70
8 0
G. Santelli
21
23.9%
36.6%
25.0%
Resistenza alla eritromicina (%)nel Streptococcus pneumoniae
G. Santelli
22
S. pneumoniae fluorochinolone-resistente in Europa (1994–1995)
Richard et al. J Antimicrob Chemother 1998;41:207–14
% isolati resistenti
Spagna
Francia
Italia
Portogallo
Ungheria
Slovacchia
Germania
Paesi bassi
Irlanda
UK
0 20 40 60
Sparfloxacino-resistente(MIC >1 mg/L)
Ciprofloxacino-resistente (MIC >1 mg/L)
G. Santelli
Haemophilus influenzae
• Bacillo gram-negativo• Importante patogeno del tratto
respiratorio– principale patogeno dell’AECB e della
sinusite– presente in 15% dei casi di polmonite
contratta in comunità
• Causa anche di meningite, epiglottite e cellulite
• Presenta una sempre maggiore resistenza agli antibiotici -lattamici
G. Santelli
24Baquero et al. Clin Microbiol Infect 1998;4(Suppl. 2):19–26
<10%
10–20%
20–30%
30–40%
>40%
N.p.
Diffusione dell’H. influenzae -lattamasi-positivo in Europa
G. Santelli
Moraxella catarrhalis
• Cocco diploide gram-negativo• Sempre più frequentemente
riconosciuto come patogeno delle vie respiratorie
• Causa di 17% dei casi di AECB0–8% dei casi di sinusite acuta1% dei casi di polmonite contratta in comunità
• >90% dei ceppi produce -lattamasi
• Presenta una sempre maggiore resistenza ai macrolidi
G. Santelli
26
1998 84.5%
1999 87.0%
Produzione di ß-lattamasinella Moraxella catarrhalis
G. Santelli
© Jim Sullivan
Streptococcus pyogenes
• Cocco gram-positivo di forma sferica/ovoidale, presente in coppia o a catena
• Principale patogeno causale della faringite
• Anche causa delle seguenti infezioni cutanee– pioderma da streptococco
– erisipela
• Produce tossine extracellulari– esotossina pirogena scarlattina
G. Santelli
28
PROTEKT: diffusione mondiale della resistenza di S. pyogenes ai macrolidi (1999–2000)
% isolati% isolati
Macrolido-resistente (Eritromicina MIC 1,0 mg/L)
PROTEKT, March 2001
AustralasiaAsia America latina Europa occ.
N. America Europa or. A liv. mondiale0
10
20
30
n=29
n=199
n=355 n=234 n=66 n=316 n=1199
G. Santelli
Patogeni atipici: Legionella pneumophila
• Bacillo gram-negativo• Maggiormente presente nei fumatori
anziani, nei pazienti affetti da patologie renali e nei trapiantati
• I principali sintomi delle patologie da Legionella sono: febbre alta, senso di malessere, mialgia, brividi, tosse secca
• Le epidemie sono sporadiche e, in genere, limitate alle comunità ed ai mesi estivi
G. Santelli
Patogeni atipici: Mycoplasma pneumoniae
• Patogeno gram-negativo, obbligato• Comune causa di polmonite fra i
pazienti in età scolare e nei giovani (5–35 anni di età)
• Elevati tassi di incidenza nelle comunità “chiuse” (studenti universitari, reclute militari, detenuti)
• La maggior parte dei casi sono auto-limitanti
• Cicli ogni 4 anni
G. Santelli
Patogeni atipici: Chlamydia pneumoniae
Kauppinen & Saikku. Clin Infect Dis 1995;21(Suppl. 3):244–52
• Patogeno intracellulare gram-negativo, obbligato
• Sempre più frequente causa di CAP (responsabile per ~10% di tutti i casi di polmonite)
• Può agire come cofattore nelle infezioni respiratorie
• Uno dei più diffusi agenti infettivi a livello mondiale (~50% degli adulti presentano sieropositività)
G. Santelli
Staphylococcus aureus
• Cocco gram-positivo• La sua incidenza può aumentare
in seguito ad epidemie influenzali• Causa del 2–10% dei casi acuti di
polmonite contratta in comunità• La maggior parte dei ceppi
produce -lattamasi• Ben il 20% dei ceppi
può arrivare a presentare resistenza ai macrolidi
G. Santelli
33
Haemophilus parainfluenzae
• Bacillo gram-negativo• Presente nella gola del 10–
25% dei bambini• Sintomi clinici, in genere,
simili a quelli da H. influenzae
• La maggior parte dei ceppi risulta sensibile all’ampicillina, nonostante la produzione di -lattamasi sia in continuo aumento
G. Santelli
34
Klebsiella pneumoniae
• Bacillo gram-negativo• Colpisce, di solito,
i pazienti anziani più deboli o i pazienti concompromissione del sistema immunitario
• Presenta una sempre maggiore resistenza multipla ai farmaci
G. Santelli
35
FARINGITE
FARINGITE
G. Santelli
37
FARINGITE: Eziologia
Gwaltney. In: Principles and Practices of Infectious Disease 1990; 43:493–8.
Altri batteri/virus(7%)
Rinovirus(20%)
Coronavirus(5%)
Adenovirus(5%)
S. pyogenes(15–30%)
Ignota(40%)
G. Santelli
Streptococcus
pyogenes
G. Santelli
39
Linee guida per la terapia antibiotica Linee guida per la terapia antibiotica della faringitedella faringite
(Sanford Guide, 2003)(Sanford Guide, 2003)
• Penicillina V po x 10 giorniPenicillina V po x 10 giornio, in caso di difficile complianceo, in caso di difficile compliance
• Benzatin-Penicillina IM in dose singolaBenzatin-Penicillina IM in dose singola
• Cefalosporina orale di 2Cefalosporina orale di 2aa gen. x 10 giorni gen. x 10 giornioo
• Eritromicina x 10 giorniEritromicina x 10 giornioo
•Azitromicina/ ClaritromicinaAzitromicina/ Claritromicina
REGIMEREGIMEPRIMARIO:PRIMARIO:
REGIMEREGIMEALTERNATIVO:ALTERNATIVO:
G. Santelli
40
OMAOMAG. Santelli
41G. Santelli
42
Haemophilus influenzae
Moraxella catarrhalis
Streptococcus pneumoniaeG. Santelli
43G. Santelli
FORMA CAPSULATA* FORMA NON CAPSULATAbambini <5 anni bambini e adulti
portatori nasofaringei: 3-5% portatori nasofaringei: 50-80%
infezioni invasive: infezioni non invasive:
Meningite Otite media
Epiglottite Congiuntivite
Batteriemia Sinusite
Cellulite Bronchite
Artrite settica
Polmonite, Empiema * 6 tipi a-f (tipo B = 95%)
Epidemiologia e forme cliniche delle infezioni da H.influenzae
G. Santelli
45G. Santelli
46G. Santelli
47G. Santelli
48G. Santelli
A stenotic middle meatus do not allows an adeguate mucous drenage.
49
EZIOLOGIA DELLA SINUSITE ACUTA
Percentuali totali superiori al 100% per presenza concomitante di patogeni diversi
Willett et al. J. Gen. Intern. Med. 1994; 9:38–45.
H. influenzae(35%)
S. pneumoniae(34%)
Altri batteri(5%)
Stafilococchi(7%)
Streptococchi(8%)
S. aureus(6%)
M. catarrhalis (1%)
Batteri anaerobi (7%)
G. Santelli
50
Haemophilus influenzae
Moraxella catarrhalis
Streptococcus pneumoniaeG. Santelli
51G. Santelli
52G. Santelli
53
DEFINIZIONE DI BPCO
G. Santelli
Linee Guida ATS/ERS
“La BPCO è una malattia prevenibile e trattabile caratterizzata da una limitazione al flusso aereo che non è completamente reversibile. La limitazione al flusso aereo è abitualmente progressiva ed è associata ad una abnorme risposta infiammatoria da parte dei polmoni verso particelle nocive o gas, principalmente fumo di sigaretta. Benché la BPCO colpisca i polmoni, essa produce importanti effetti a livello sistemico.”
54
SCOPI DELLA TERAPIA NELLA BPCO
G. Santelli
1.Migliorare ed abolire i sintomi 2.Aumentare la resistenza all’esercizio fisico3.Ridurre il numero e la gravità delle
riacutizzazioni4.Migliorare lo stato di salute generale del
paziente
55
LIMITI DELLA TERAPIA NELLA BPCO
G. Santelli
Nessun farmaco a tutt’oggi si è dimostrato in grado di contrastare il declino della funzionalità ventilatoria polmonare.
56
DEFINIZIONE DI RIACUTIZZAZIONE DI BRONCHITE CRONICA (AECB)
• Peggioramento dei sintomi:- Tosse - Dispnea- Variazioni qualitative e quantitative dell’espettorato
• Criteri accessori:- Variazione dell’esame obiettivo polmonare- Febbre- Edemi declivi.
Gold 2003
G. Santelli
57
Definizione di AECB (Acute Exacerbation Chronic Bronchitis)
Flusso Dispnea
Tosse
Purulenza esp.
Viscosità esp.AECB
Anthonisen NR, et al. Ann Int Med. 1987;106:196-204.
Volume esp.
G. Santelli
58
Eziologia delle AECB
InfezioneBatterica
ViraleAllergia
InquinamentoBiossido di zolfoPolveri industriali
MeteorologiaInverno
Stagione piovosa
AECB
Ball P. Chest. 1995;108:43S-52S. Gump DW, et al. Am Rev Respir Dis. 1976;113:465-74.G. Santelli
59
Riacutizzazioni di BPCORiacutizzazioni di BPCOin soggetti tipo GOLD 2B (n=88)in soggetti tipo GOLD 2B (n=88)
non infettive 29.6 %
• Pseudomonas aeruginosa 41.2%• Streptococcus pneumoniae 17.6%• Haemophilus Influenzae 17.6%• Moraxella catarrhalis 14.7%• Staphilococcus aureus 8.8%
batteriche batteriche 38.6 %38.6 %
virali virali 31.8 %31.8 %
• VRS 32.2%• Influenzae B 25.0%• Influenzae A 21.4%• Parainf. 10.7%• Adenovirus 10.7%
Visconti M. et al., 2002G. Santelli
60
EZIOLOGIA DELLE ESACERBAZIONI ACUTE DELLA BRONCHITE CRONICA
Ball. Chest 1995; 108:43S–52S.
Altri batteri(17%)
H. influenzae(47%)
M. catarrhalis(17%)
S. pneumoniae(19%)
G. Santelli
61
Eziologia batterica delle AECB• Gram-negativi
– Haemophilus influenzae– Moraxella catarrhalis – Haemophilus parainfluenzae– Enterobacteriaceae*– Pseudomonas aeruginosa*
• Gram-positivi– Streptococcus pneumoniae– Altri patogeni respiratori
Patogeni principali
*Di solito solo in pazienti con bronchite cronica avanzata
Ball P. Chest. 1995;108:43S-52S. G. Santelli
62
Classificazione di gravità della BPCO
Stadio Caratteristiche
0 a rischio Spirometria normale sintomi cronici (tosse, espettorato), esposizione a fattori di rischio
I lieve FEV1/FVC < 70%; FEV1> 80% del teorico con o senza sintomi cronici (tosse, espettorato)
II moderata FEV1/FVC < 70%; 50% < FEV1 < 80% del teorico con o senza sintomi cronici (tosse, espettorato, dispnea)
III grave FEV1/FVC < 70%; 30% < FEV1 < 50% del teorico con o senza sintomi cronici (tosse, espettorato, dispnea)
IV molto grave FEV1/FVC < 70%; FEV1 < 30% del teorico Oppure FEV1 < 50% del teorico con insufficienza respiratoria o segni clinici riferiti a scompenso cardiaco dx
G. SantelliGOLD 2003
63
AECB : Patogeni in causa nelle diverse classi funzionali
FEV1 100%
Eller J, et al. Chest. 1998;113:1542-8.
Stadio I
Stadio II
Stadio III
FEV1 50%
FEV1 35%
Streptococcus pneumoniae
Streptococcus speciesStaphylococcus aureus
EnterobacteriaceaePseudomonas aeruginosa
Haemophilus influenzaeMoraxella catarrhalis
Haemophilus parainfluenzae
G. Santelli
64
Patogeni respiratori atipici nelle AECB
Mogulkoc N, et al. Am J Respir Crit Care Med. 1999;160:349-53.
6%6%
16%
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
Da solo Con altri organismi Con/senza altri organismi
Chlamydia pneumoniae
Mycoplasma pneumoniae
G. Santelli
65
Benefici degli antibiotici più moderni nelle AECB
224 riacutizzazioni in 60 pazienti ambulatoriali
Agenti di 1a linea : Amossicillina, TMP/SMX, TCN, eritro
Agenti di 2a linea : Cefalosporine
Agenti di 3a linea :Amos/clav, azitromicina, ciprofloxacina
Fallimenti: 1a linea > 3a linea (19% vs 7%, P < 0.05)
Ricoveri ospedalieri: 1a linea > 3a linea (18% vs 5.3%,P < 0.02)
Destache CJ et al. J Antimicrob Chemother. 1999;43A:107-113. G. Santelli
66
SCELTA EMPIRICA DELL’ANTIBIOTICOSCELTA EMPIRICA DELL’ANTIBIOTICO
Patogeni probabili Terapia raccomandata
Riacutizzazioni non complicate: < 4 riacutiz/anno. Non patologia associata. FEV1 50% del v.p.
S. pneumoniae, H. influenzae, M. catarrhalis, H. parainfluenzae, resistenze non comuni
Macrolide (azitromicina, claritromicina), cefalosporine di 2ª e 3ª generazione, doxiciclina.
Riacutizzazioni complicate: età 65,>4 riacutiz/anno, >FEV1 < 50% del v.p. ma > 35% del v.p.
Come sopra più pneumococchi resistenti, H. influenzae e M. catarrhalis che producono -lattamasi, alcuni Gram-neg. enterici
Amoxicillina-clavulanato, fluorochinoloni con aumentata attività pneumococcica (levofloxacina, moxifloxacina, gatifloxacina)
Riacutiz complicate con rischio di P.aeruginosa: sepsi bronchiale cronica, necessità di terapia prolungata con CS, residenti in ospizi, > 4 riacutiz/anno, FEV1 35%
Come sopra più P. aeruginosa
Terapia e.v. se richiesto, fluorochinoloni con aumentata attività pneumococcica (levofloxacina, moxifloxacina, gatifloxacina), penicilline -lattamasi resistenti con attività anti-pseudomonas, cefalosporine di 3ª e 4ª generazione con attività antipseudomonas (2 antibiotici per sepsi)
Snow V l. Ann Intern Med 2001; Niederman MS Respir Infect 2000; Eller J Chest 1998G. Santelli
67
ATS 2004
• BC RIACUTIZZATA NON COMPLICATA: < 4 ACUTIZZAZIONI, NO COMORBILITA’, FEV1 > 50%
• BC RIACUTIZZATA COMPLICATA: > 65 ANNI, > 4 ACUTIZZAZIONI O COMORBILITA’, FEV1 50-35%
• BC A RISCHIO PER PSEUDOMONAS E GRAM NEGATIVI RESISTENTI: SEPSI, > 4 ACUTIZZAZIONI, BP > 10 ANNI, FEV1 < 35%
G. Santelli
68
ATS 2004
• BC RIACUTIZZATA (H. Influenzae, M. Catarralis, S. Pneumoniae, H. parainfluenzae)
• BC RIACUTIZZATA COMPLICATA(stessi patogeni + ceppi resistenti)
• BC RIACUTIZZATA A RISCHIO DI PS. AERUGINOSA Stessi patogeni + ceppi resistenti + P. aer/ K. Pn/ E. coli
prima scelta: AZITROMICINA/CLARITROMICINAalternativa: CEFALOSPORINE
prima scelta: FLUORCHINOLONE oalternativa: AMOXICILLINA + AC. CLAVULANICO
Terapia: CIPROFLOXACINA
G. Santelli
69
FADOI 2004
• BC RIACUTIZZATA NON COMPLICATA (H. Influenzae, M. Catarralis, S. Pneumoniae, H. parainfluenzae)
• BC RIACUTIZZATA COMPLICATA(stessi patogeni + ceppi resistenti)
• BC RIACUTIZZATA A RISCHIO DI PS. AERUGINOSA (Stessi patogeni + ceppi resistenti + P. aer/ K. Pn/ E. coli)
Macrolidi (claritromicina, azitromicina)Cefalosporine orali di 2° generazioneTelitromicina
Levofloxacina; MoxifloxacinaAmoxicillina/ac. clavulanico
Ciprofloxacina, LevofloxacinaCeftazidima, Cefepima
G. Santelli
70
CAP:Polmoniti
Acquisite in Comunità
G. Santelli
71
POLMONITE COMUNITARIAPOLMONITE COMUNITARIA
CAP – Community Acquired PenumoniaCAP – Community Acquired Penumonia
Malattia acuta con immagine radiologia di addensamento Malattia acuta con immagine radiologia di addensamento polmonarepolmonare
segmentario o multiplo, non preesistente, che si manifesta in segmentario o multiplo, non preesistente, che si manifesta in unun
paziente non ospedalizzato o ricoverato da meno di 48 – 72 paziente non ospedalizzato o ricoverato da meno di 48 – 72 ore o ore o
residente in una casa di riposo o simili da più di 14 giorni residente in una casa di riposo o simili da più di 14 giorni
dall’insorgenza dei sintomidall’insorgenza dei sintomi
G. Santelli
72
POLMONITE COMUNITARIAPOLMONITE COMUNITARIA
Epidemiologia Epidemiologia
USA:USA: - 4 milioni casi / anno - 4 milioni casi / anno
- 6° causa di morte 6° causa di morte (ca. 87.000 decessi/anno)
- 13 % di mortalità13 % di mortalità
- 15 % aumento di mortalità dal 1979 al 199715 % aumento di mortalità dal 1979 al 1997
EUROPA: EUROPA: - 3 milioni casi / anno- 3 milioni casi / anno
ITALIA: ITALIA: - 10 casi anno / 1000 abitanti- 10 casi anno / 1000 abitanti
G. Santelli
73G. Santelli
Epidemiologia delle CAP: dati europei
• Incidenza in Europa da 4,7 a 11,6 per 1.000 abitanti (ERS Eur Resp J 1998; 8: 391-426)
• Mortalità in Italia 12 per 100.000 abitanti (anni 1989-1991) (Logroscino et al. Monaldi Arch Chest Dis 1999; 541: 11-17)
• 50.000 casi di ricovero per polmonite per anno in UK, tasso di mortalità del 16-40% (Wort et al. BMJ 1998)
• Incidenza in Italia: 2,18 per 1.000 maschi, età < 64 anni 3,16 per 1.000 (Viegi et al EPI-CAP 99)
74
POLMONITE COMUNITARIAPOLMONITE COMUNITARIA
Incidenza per fasce di etàIncidenza per fasce di età
Popolazione generale Popolazione generale 1 – 11,6 / 1000 ab. Anno 1 – 11,6 / 1000 ab. Anno
0 – 4 anni 0 – 4 anni 12 – 18 / 1000 ab. Anno12 – 18 / 1000 ab. Anno
5 – 60 anni5 – 60 anni 1 - 5 / 1000 ab. Anno 1 - 5 / 1000 ab. Anno
60 – 65 anni 60 – 65 anni 20 / 1000 ab. Anno 20 / 1000 ab. Anno
> > 65 anni65 anni 25 – 44 / 1000 ab. Anno 25 – 44 / 1000 ab. Anno
> > 65 anni 65 anni istituzionalizzati 68 – 144 / 1000 ab. Anno68 – 144 / 1000 ab. Anno
G. Santelli
75
POLMONITE COMUNITARIAPOLMONITE COMUNITARIA
Sede di trattamento Sede di trattamento
80 % 80 % trattamento a domicilio trattamento a domicilio
20 % trattamento ospedaliero20 % trattamento ospedaliero
FATTORI DI RISCHIO PER RICOVEROFATTORI DI RISCHIO PER RICOVERO
età età
gravitàgravità
abitudini del medicoabitudini del medico
patologie concomitantipatologie concomitanti
soluzione logistico – geografica soluzione logistico – geografica
condizioni socio – economiche condizioni socio – economiche
G. Santelli
76
PAZIENTE COMPROMESSO PAZIENTE COMPROMESSO
Paziente con compromesse capacità di difesa specifica e/o aspecifica secondarie ad altre patologie
Boncopneumopatia cronica ostruttiva
Diabete mellito
Cirrosi epatica
Etilismo cronico
Neoplasie
Scompenso cardiaco
Cachessia
Insufficienza renale cronica
Ictus cerebrale
Terapia immunosopressiva, steroidea, citostatica
Intervento chirurgico
Malattie neuromuscolari
G. Santelli
77
Patogeni implicati nelle CAP — EuropaPatogeni implicati nelle CAP — Europa
0 5 10 15 20 25 30
G-neg Enterobacteria
H Influenzae
Legionella spp
M Pneumoniae
Viral
C Pneumonae
S Pneumoniae
% casi% casi
5961 pazienti adulti ricoverati per CAP in 26 studi prospettici da 10 Paesi europei
Atipici Atipici
25%25%
Woodhead MA. Chest 1998;113:183S–187S G. Santelli
78
Implicazioni della polmonite atipicaImplicazioni della polmonite atipica
• Le caratteristiche cliniche e radiografiche dell’infezione atipica sono simili alle infezioni tipiche
• La classificazione in sindromi “atipiche” o “tipiche” non predice accuratamente l’eziologia
• I patogeni atipici sono causa frequente di CAP • Il risultato clinico è simile per i patogeni atipici e
tipici • La terapia empirica deve includere la copertura di
patogeni atipici• La terapia empirica deve includere un agente che
penetri intracellularmente e raggiunga elevate concentrazioni intracellulari.
Reimann HA. JAMA. 1938;111:2377-82. Liebermann D. Clin Chest Med. 1999;20:489-97. Marrie TJ et al. Am J Med. 1996;101:508-15. G. Santelli
79
Ricovero di pazienti con CAP basato sui patogeniRicovero di pazienti con CAP basato sui patogeniC
asi p
er 1
00,0
00 a
bita
nti
Cas
i per
100
,000
abi
tant
i
18-3418-34 35-4935-49 50-6450-64 65-7965-79 >80>80
Gruppo di età (anni)Gruppo di età (anni)
00
2020
4040
6060
8080
100100
120120Streptococcus pneumoniaeStreptococcus pneumoniae
Mycoplasma pneumoniaeMycoplasma pneumoniae
Legionella Legionella speciesspecies
Chlamydia pneumoniaeChlamydia pneumoniae
Marston BJ et alMarston BJ et al. Arch Intern Med.. Arch Intern Med. 1997;157:1709 - 18 1997;157:1709 - 18 G. Santelli
80
Popolazione con LRTI acuta nella comunità (24.000)
Pazienti visitati con sintomi di LRTI(8000)
RTI di comunità trattate conAntibiotici (2000)
Polmonite diagnosticatain comunità (100)
PolmoniteCon ricovero
ospedaliero (20)
DIE (2-3)ICU (1-4)
Ospedale
Comunità
Macfarlane J. Semin Respir Infect 1999;14:151-162 G. Santelli
8181
Pneumonia PORT Prediction Rule per Pneumonia PORT Prediction Rule per la valutazione del rischio di mortela valutazione del rischio di morte
Fine MJ, et al. N Engl J Med. 1997;336:243-50.
STEP 1
Il paziente ha più di 50 anni?
E’ presente una delle seguenti patologie?:
Neoplasia; scompenso cardiaco congestizio; patologia cerebrovascolare;
patologia renale; epatopatia
E’ presente una delle seguenti anomalie?:
Stato mentale alterato; F.C: 125/min; frequenza respiratoria 30/min; PAS <
90 mm Hg; temperatura < 35ºC or 40ºC
No
No
STEP 2
Assegnare punteggio per:
Variabili Demografiche
Comorbidità
Rilievi fisici
Dati di laboratorio e radiografici
Classe I
No
Sì
Sì
SìClasse III
(71-90 punti)
Classe IV(91-130 punti)
Classe V(> 130 punti)
Classe II( 70 punti)
G. Santelli
82G. Santelli
PSS (Point Scoring System)
Classi di rischio assegnate secondo studio PORT
Classe di rischio Punti Mortalità% Gestione
I N/A 0,1-0,4 Ambulatoriale
II <70 0,6-0,7 Ambulatoriale
III 71-90 0,9-2,8 Ricovero
IV 91-130 8,2-9,3 Ricovero
V >130 27,0-31,1 Ricovero
“punteggio Fine”
Fine M.J. et al. New Engl J Med, 1997
83
Assegnazione del punteggio (Fine et al. 1997)
Età : maschi anni femmine anni -10
Residenza Casa di Riposo +10
Tumori +30 Epatopatie +20 Scompenso cardiaco +10 Malattie Cerebrovascolari +10 Nefropatia +10
Confusione Mentale +20 Frequenza Respiratoria > 30/m +20 Pressione sistolica <90 +20 Temperatura <35° or > 40°C +15 Polso > 125/m +10
pH < 7.35 +30 Azotemia > 10.7 mMol/L +20 Sodio <130 mEq/L +20 Glucosio >13.9 mMol/L +10 Ht < 30% +10 PaO2<60 mmHg (or sat O2<90%) +10 Versamento pleurico +10
Fattori Demografici
Malattie Concomitanti
Obiettività
Esami di Laboratorio
G. Santelli
84
Patogeni e gravitàAmbulatoriale,nessun fattore
di modifica
Ricovero Terapia
Intensiva
Ambulatoriale e fattori di modifica
Ricovero reparto medico
S pneumoniaeM pneumoniaeC pneumoniaeH influenzae
S pneumoniaea M pneumoniaeC pneumoniae H influenzae
BNG enterici
S pneumoniaea
M pneumoniae C pneumoniae H influenzaeBNG enterici
Legionella spp Anaerobi
S pneumoniaea
M pneumoniae
H influenzae BNG enterici
Legionella spp
S aureusP aeruginosa
< 5%mortalità < 5% mortalità,
20%ricovero5-25%
mortalità 50%
mortalità
BNG, bacilli Gram-negativi.aInclusi pneumococchi farmaco-resistenti.
American Thoracic Society. Am J Respir Crit Care Med. 2001;163:1730-54.G. Santelli
8585
AmbulatorialiAmbulatoriali——Opzioni Opzioni Terapeutiche (1)Terapeutiche (1)ERSERS Penicillina*, aminopenicillina ± inibitore Penicillina*, aminopenicillina ± inibitore --
lattamasi lattamasi (specialmente se sospetto (specialmente se sospetto H influenzaeH influenzae), ), macrolide, macrolide, tetracicline, cefalosporine, tetracicline, cefalosporine, chinoloni, streptogramina oralechinoloni, streptogramina orale
IDSAIDSA Macrolide, dossiciclina, fluorochinoloneMacrolide, dossiciclina, fluorochinolone
CIDS/CTSCIDS/CTS Macrolide*, dossiciclinaMacrolide*, dossiciclina
BPCO, non terapia recenteBPCO, non terapia recente Macrolide*, Macrolide*, dossiciclinadossiciclina
BPCO, recente terapiaBPCO, recente terapia Fluorochinolone*,Fluorochinolone*,amossicillina/clavulanato + amossicillina/clavulanato +
macrolidemacrolide
SospettaSospetta amossicillina/clavulanato ±amossicillina/clavulanato ±macroaspirazionemacroaspirazione macrolide*, macrolide*,
fluorochinolone + fluorochinolone + macrolidemacrolide
Nursing homeNursing homeFluorochinolone,amossicillina/ Fluorochinolone,amossicillina/ clavulanato + clavulanato + macrolidemacrolide
Huchon G, et al. Eur Resp Rev. 1998;8:391-426. Bartlett JG, et al. Clin Infect Dis. 2000;31:347-82.
Mandell LA, et al. Clin Infect Dis. 2000;31:383-421.
*Opzione preferitaG. Santelli
86
Indicazioni della CIDS-CTS Indicazioni della CIDS-CTS (Canadian Infection Diseases society- Canadian Thoracic Society (Canadian Infection Diseases society- Canadian Thoracic Society
2000)2000) per il trattamento delle polmoniti nel paziente ambulatoriale per il trattamento delle polmoniti nel paziente ambulatoriale
Ambulatoriale senza fattori di Ambulatoriale senza fattori di rischiorischio
Macrolide Macrolide doxiciclinadoxiciclina
Ambulatoriale con fattori di Ambulatoriale con fattori di rischiorischio
-BPCO-BPCO
-BPCO: terapia con -BPCO: terapia con antibiotici o steroidi negli antibiotici o steroidi negli ultimi 3 mesiultimi 3 mesi
Nuovi macrolidiNuovi macrolidi
Fluorchinoloni Fluorchinoloni
Doxiciclina Doxiciclina
Amox/ac clavulanicoAmox/ac clavulanico
Ambulatoriale con sospetta Ambulatoriale con sospetta aspirazioneaspirazione
Amoxacillina/ac clavulanico + Amoxacillina/ac clavulanico + macrolidemacrolide
Fluorchinolone + Fluorchinolone + clindamicina o clindamicina o metronidazolometronidazolo
Ambulatoriale residente in Ambulatoriale residente in casa di riposocasa di riposo
Fluorchinolone o Fluorchinolone o amoxacillina/ac clavulanico + amoxacillina/ac clavulanico + macrolidemacrolide
Cefalosporina di 2^ Cefalosporina di 2^ generazione + macroloidegenerazione + macroloide
Eritromicina, azitromicina, claritromicinaLevofloxacina, moxifloxacina , gatifloxacina
Tipo di pazienteTipo di paziente trattamento di prima scelta trattamento di seconda trattamento di prima scelta trattamento di seconda
sceltascelta
G. Santelli
87
Indicazioni ATS (American thoracic society 2001) per il trattamento delle polmoniti nel paz. ambulatoriale
Tipo di pazienteTipo di paziente Microrganismi più Microrganismi più frequentifrequenti
TerapiaTerapia
Paz ambulatoriale senza Paz ambulatoriale senza patologie cardiopolmonari patologie cardiopolmonari associate né altri fattori di associate né altri fattori di rischiorischio
Strep pneumoniaeStrep pneumoniae
Mycoplasma P. Mycoplasma P. Chlamydiae P. Chlamydiae P. Haemophilus influenzaeHaemophilus influenzae
Virus respiratoriVirus respiratori
Legionella sppLegionella spp
Mycobacterium Mycobacterium tubercolisistubercolisis
Azitromicina o claritromicinaAzitromicina o claritromicina
doxiciclinadoxiciclina
Paz ambulatoriale con Paz ambulatoriale con patologie associate patologie associate cardiopolmonari e/o altri cardiopolmonari e/o altri fattori di rischiofattori di rischio
Strep. pneumoniaeStrep. pneumoniae
Mycoplasma pneumoniaeMycoplasma pneumoniae
Chlamydiae pneumoniaeChlamydiae pneumoniae
Infezioni miste: Infezioni miste: (batteri+atipici o virus)(batteri+atipici o virus)
Haemophilus influenzaeHaemophilus influenzae
Virus respiratoriVirus respiratori
Legionella sppLegionella spp
Mycobacterium Mycobacterium tubercolisistubercolisis
Beta-lattamici (cefpodixina, Beta-lattamici (cefpodixina, cefuroxime orale, amoxacillina cefuroxime orale, amoxacillina oppure ceftriaxone parenterale oppure ceftriaxone parenterale seguitoda cefpodixina orale + seguitoda cefpodixina orale + macrolide oppure macrolide oppure fluorchinolone da solofluorchinolone da solo
88G. Santelli
Trattamento dei pazienti ospedalizzati con CAP (I)
• Pazienti senza fattori modificanti– S. pneumoniae– H. influenzae– M. pneumoniae– C. pneumoniae– Infezione mista– Virus– Legionella
• Terapia– Azitromicina EV (se
allergia o intolleranza Dossiciclina + Betalattamico)
– Un fluorochinolone da solo
Adattato da ATS Am J Respir Crit Care Med 2001; 163: 730-1754
Le ultime linee guida dell’ATS
89G. Santelli
• Pazienti con fattori modificanti– S. pneumoniae
(DRSP)– H. influenzae– C. pneumoniae– Infezione mista– Enterobatteri Gram
negativi– Aspirazione– Virus– Legionella
• Terapia– Betalattamico EV
(Cefotaxime/Ceftriaxone/Ampicillina-Sulbactam/Ampicillina HD)
PIU’
Macrolide o Dossiciclina
– Fluorochinolone da solo
Adattato da ATS Am J Respir Crit Care Med 2001; 163: 730-1754
Trattamento dei pazienti ospedalizzati con CAP (II)
Le ultime linee guida dell’ATS
90G. Santelli
• Pazienti non a rischio di P. aeruginosa
– S. pneumoniae (anche DRSP)
– Legionella spp
– H. influenzae
– Enterobatteri gram negativi
– S. aureus
– M. pneumoniae
– Virus
– miscellanea
• Terapia– Betalattamico EV
(Cefotaxime/Ceftriaxone)
PIU’
Macrolide EV o
Fluorochinolone EV
Adattato da ATS, Am J Respir Crit Care Med 2001; 163: 730-1754
Trattamento dei pazienti in UTI con CAP (III)
Le ultime linee guida dell’ATS
91G. Santelli
• Pazienti a rischio per P. aeruginosa– Come gruppo
precedente + Pseudomonas aeruginosa
• Terapia– Betalattamico
antipseudomonas EV (cefepime, imipenem, meropenem, piperacillina/tazobactam)
PIU’aminoglicoside EV + macrolide EV + fluorochinolone EV
oppure PIU’ciprofloxacina EV
Adattato da ATS, Am J Respir Crit Care Med 2001; 163: 730-1754
Trattamento dei pazienti in UTI con CAP (IV)
Le ultime linee guida dell’ATS
92
Indicazioni della IDSA (Infection Diseases Society of America 2000) per il trattamento delle polmoniti
nel paz ambulatoriale• Generalmente indicati senza un particolare ordine di preferenza Generalmente indicati senza un particolare ordine di preferenza
: doxiciclina, macrolide o fluorchinolone.: doxiciclina, macrolide o fluorchinolone.
• Considerazioni sull’uso: tutti questi agenti antibatterici Considerazioni sull’uso: tutti questi agenti antibatterici includono nel loro spettro di azione i patogeni più includono nel loro spettro di azione i patogeni più frequentemente implicati : S. pneumoniae, M. pneumoniae, C. frequentemente implicati : S. pneumoniae, M. pneumoniae, C. pneumoniae.pneumoniae.
• La scelta dovrebbe tener conto del profilo di resistenza a livello La scelta dovrebbe tener conto del profilo di resistenza a livello locale di S. pneumoniae.locale di S. pneumoniae.
• Nel paziente anziano o nel soggetto con malattie concomitanti Nel paziente anziano o nel soggetto con malattie concomitanti i fluorchinoloni possono essere di prima scelta.i fluorchinoloni possono essere di prima scelta.
G. Santelli
93G. Santelli
Linee guida della Infectious Diseases Society of America (IDSA) per la CAP in
pazienti ospedalizzatiReparto di medicina generaleDa preferirsi in via generale: cefalosporina o betalattamico protetto + un macrolide o un fluorochinolone (da solo)Pazienti ricoverati in terapia intensiva Da preferirsi in via generale:cefalosporina o betalattamico protetto + un macrolide o un fluorochinolone
Fattori modificanti
• Malattia strutturale del polmone: piperacillana, piperacillina-tazobactam, carbapenemico, cefepime + un fluorochinolone
• Allergia alla penicillina: un fluorochinolone con o senza clindamicina
• Sospetta aspirazione: un fluorochinolone più o meno clindamicina o metronidazolo, oppure un betalattamico + inibitore della betalattamasi
94
Indicazioni della ERS (European Respiratory Society 1998) per il trattamento delle infezioni delle basse vie
respiratorie nel paz.
Prima sceltaPrima scelta AlternativeAlternative Casi particolariCasi particolari
Aminopenicilline Doxiciclina, Doxiciclina, cefalosporine orali di 3^ cefalosporine orali di 3^ generazione, macrolidi, generazione, macrolidi, streptogramine oralistreptogramine orali
-Epidemie Mycoplasma: macrolidemacrolide
-Alta frequenza di H. Influenzae beta- lattamasi produttori. BPCO, recente fallimento con aminopenicilline: Aminopeni-Aminopeni-cilline + inibitore beta cilline + inibitore beta lattamasilattamasi
ambulatorialeambulatoriale
Streptogramine orali: pristinamicinaStreptogramine orali: pristinamicina G. Santelli
95
CAP - linee guida FADOI
Claritromicina/Azitromicina
Telitromicina
Levofloxacina/Moxifloxacina
Pazienti non ospedalizzati
Giovane adulto
G. Santelli
96
Pazienti non ospedalizzati
Adulto con fattori di rischio
Amoxiclav/Cef orale 2 gen
+ Claritromicina/Azitromicina
Telitromicina
Levofloxacina/Moxifloxacina
Adulto senza fattori di rischio
Amoxiclavulanato
+ Claritromicina/Azitromicina
CTX/CRO/Cefepime
+ Claritromicina/Azitromicina
Levofloxacina/Moxifloxacina
CAP - linee guida FADOI
G. Santelli
97
Qual è la durata ottimale?
“La maggioranza concorda sul fatto che una riduzione della durata della terapia minimizzi l’esposizione batterica agli antibiotici, riducendo di conseguenza la pressione selettiva per l’insorgenza di resistenze. Tuttavia spesso l’informazione sulla durata ottimale del trattamento è scarsa.”
Low D. & Scheld WM, JAMA, 1998 G. Santelli
98
Durata della terapia antibiotica nelle CAP
Microrganismo Durata
C. Pneumoniae 14 - 21 giorni
Legionella 21 giorni
Mycoplasma14 - 21 giorni
S. Pneumoniae 3 - 5 giorni (dopo lo sfebbramento)
S. Aureus 21 giorni
G. Santelli
99
Trattamento antibiotico
“Continua a prendere le compresse”
È un dogma molto diffuso nella pratica medica altrimenti….
•non guarigione o ricaduta
•insorgenza di resistenza
Lambert HP, The Lancet 354, 1999G. Santelli
100
Sembra paradossale che, nonostante la tendenza attuale ad un uso più restrittivo degli antibiotici, si ingiunga così frequentemente e si creda così ampiamente che occorra completare il ciclo di terapia. Un trattamento antibiotico che sia prolungato senza necessità, aumenta il rischio di effetti collaterali per il singolo paziente e contribuisce ai nostri attuali problemi di antibiotico-resistenza.
Lambert HP, The Lancet 354, 1999G. Santelli
101
L’uso di una terapia di breve durata, per il trattamento di infezioni acquisite in comunità con una bassa carica batterica, è possibile in pazienti immuno-competenti.
I vantaggi comprendono una migliore tollerabilità, una riduzione dei costi sanitari, una migliore compliance del paziente e la prevenzione dell’insorgenza di resistenze.
Pechere JC, J Int Med Res, 2000
Conclusione
G. Santelli