1 LA COSCIENZA Bibliografia: G. Liotti, Le opere della coscienza, Raffaello Cortina Editore, 2001,...

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1 LA COSCIENZA LA COSCIENZA Bibliografia: Bibliografia: G. Liotti G. Liotti , , Le opere della coscienza Le opere della coscienza , , Raffaello Cortina Editore, 2001, Raffaello Cortina Editore, 2001, Milano. Milano. Bottini Roberto; Battaggia Lucia; Bottini Roberto; Battaggia Lucia; Colussi Loris Colussi Loris D. N. Stern D. N. Stern , , Il momento presente Il momento presente , , Raffaello Cortina Editore, 2004, Raffaello Cortina Editore, 2004, Milano. Milano. Baron Mariangela; Darra Laura; Baron Mariangela; Darra Laura; Fusari Silvia Fusari Silvia M.Mancia M.Mancia , , Coscienza, sogno e Coscienza, sogno e memoria memoria , ed. Borla, 1998, Roma. , ed. Borla, 1998, Roma.

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LA COSCIENZALA COSCIENZABibliografia:Bibliografia:G. LiottiG. Liotti, , Le opere della coscienzaLe opere della coscienza, , Raffaello Cortina Editore, 2001, Milano.Raffaello Cortina Editore, 2001, Milano.Bottini Roberto; Battaggia Lucia; Bottini Roberto; Battaggia Lucia; Colussi LorisColussi LorisD. N. SternD. N. Stern, , Il momento presenteIl momento presente, , Raffaello Cortina Editore, 2004, Milano. Raffaello Cortina Editore, 2004, Milano. Baron Mariangela; Darra Laura; Fusari Baron Mariangela; Darra Laura; Fusari SilviaSilviaM.ManciaM.Mancia, , Coscienza, sogno e Coscienza, sogno e memoriamemoria, ed. Borla, 1998, Roma., ed. Borla, 1998, Roma.Giuliano Marilena; Markievitch Jakobs Giuliano Marilena; Markievitch Jakobs Riki; Cicia Paola.Riki; Cicia Paola.

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Le opere della coscienza: Le opere della coscienza: Psicopatologia e Psicopatologia e

psicoterapia nella prospettiva cognitivo-evoluzionista.psicoterapia nella prospettiva cognitivo-evoluzionista.

Il momento presente: Il momento presente: A partire dalla teoria A partire dalla teoria psicoanalitica offre una prospettiva inedita del psicoanalitica offre una prospettiva inedita del cambiamento terapeutico, focalizzata sull’analisi del cambiamento terapeutico, focalizzata sull’analisi del momento presente.momento presente.

Coscienza, sogno e memoria: Coscienza, sogno e memoria: Tentativo di Tentativo di integrazione tra neuroscienze e psicoanalisi, integrazione tra neuroscienze e psicoanalisi, focalizzandosi su questi tre aspetti.focalizzandosi su questi tre aspetti.

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Giovanni Liotti

LE OPERE DELLA LE OPERE DELLA COSCIENZACOSCIENZA

Psicopatologia e Psicopatologia e psicoterapiapsicoterapia

nella prospettivanella prospettivacognitivo-evoluzionistacognitivo-evoluzionista

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Introduzione alla teoria cognitivo-evoluzionistaNel panorama attuale della ricerca Nel panorama attuale della ricerca psicologica e psicoterapeutica, psicologica e psicoterapeutica,

rivestono un ruolo primario:rivestono un ruolo primario:

1) L'interesse rinnovato per la 1) L'interesse rinnovato per la coscienzacoscienza

2) L'indagine sulla regolazione delle 2) L'indagine sulla regolazione delle emozioni.emozioni.

Lo studio della coscienzaLo studio della coscienza ““La coscienza non va considerata come una La coscienza non va considerata come una

monolitica entità, separata dai processi mentali monolitica entità, separata dai processi mentali inconsci attraverso la barriera della rimozione, inconsci attraverso la barriera della rimozione,

ma piuttosto come un processo composito, ma piuttosto come un processo composito, mutevole, che si pone in continuità con la mente mutevole, che si pone in continuità con la mente

incoscia”incoscia”

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COGNITIVISMO, COSCIENZA EMOZIONI““Le opere della coscienza si considerano Le opere della coscienza si considerano

interconnesse dinamicamente con le attività interconnesse dinamicamente con le attività mentali inconsce nel senso di un continuo e mentali inconsce nel senso di un continuo e

reciproco scambio e non, come voleva la reciproco scambio e non, come voleva la psicoanalisi classica, nel senso della difesa psicoanalisi classica, nel senso della difesa

dell'angoscia” dell'angoscia”

PSICOANALISI CLASSICAPSICOANALISI CLASSICAIndagare come un contenuto mentale cosciente Indagare come un contenuto mentale cosciente

possa essere rimosso nell'inconscio per difesa possa essere rimosso nell'inconscio per difesa dall'angosciadall'angoscia

COGNITIVISMOCOGNITIVISMOStudiare i modi in cui alcune attività mentali non Studiare i modi in cui alcune attività mentali non

riescono ad acquisire la qualità della coscienza riescono ad acquisire la qualità della coscienza anche laddove sarebbe importante che ciò anche laddove sarebbe importante che ciò

avvenisse avvenisse

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COGNITIVISMO, COSCIENZA EMOZIONI

Tema centrale del cognitivismo è Tema centrale del cognitivismo è quindi quindi l'organizzazione della l'organizzazione della conoscenza, consapevole ed conoscenza, consapevole ed

inconsapevole.inconsapevole.

QUALE TEORIA DELLA QUALE TEORIA DELLA MOTIVAZIONE PER IL MOTIVAZIONE PER IL

COGNITIVISMO?COGNITIVISMO?

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I PROCESSI MOTIVAZIONALI NELLA TEORIA

EVOLUZIONISTAL'uomo possiede fin dalla nascita L'uomo possiede fin dalla nascita

una serie di disposizioni o tendenze una serie di disposizioni o tendenze innate, relative a diverse forme di innate, relative a diverse forme di

attività mentali e di comportamenti attività mentali e di comportamenti diretti alle mete, che sono frutto diretti alle mete, che sono frutto

della lunga storia di evoluzione dei della lunga storia di evoluzione dei primati.primati.

Queste disposizioni differiscono dal Queste disposizioni differiscono dal classico modo di concepire gli classico modo di concepire gli

istinti per diverse ragioni.istinti per diverse ragioni.

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I PROCESSI MOTIVAZIONALI NELLA TEORIA

EVOLUZIONISTA1) Concettualizzabili come sistemi di regolazione del 1) Concettualizzabili come sistemi di regolazione del

comportamentocomportamento

2) Suscettibili di essere plasmate dall'apprendimento e 2) Suscettibili di essere plasmate dall'apprendimento e dalla cognizionedalla cognizione

3) Riguardano non solo i bisogni corporei e la riproduzione, 3) Riguardano non solo i bisogni corporei e la riproduzione, ma anche le forme basilari di interazione socialema anche le forme basilari di interazione sociale

4) Non richiedono la coscienza per operare4) Non richiedono la coscienza per operare

5) Vi è reciproca influenza tra operazioni coscienti e 5) Vi è reciproca influenza tra operazioni coscienti e disposizioni innatedisposizioni innate

6) Le disposizoni innate alla relazione sociale, divengono 6) Le disposizoni innate alla relazione sociale, divengono coscienti in forma di esperienze emozionalicoscienti in forma di esperienze emozionali

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COME COMPRENDERE LA PSICOPATOLOGIA IN QUESTA

PROSPETTIVA?

Innanzi tutto, dobbiamo analizzareInnanzi tutto, dobbiamo analizzare

LE OPERE DELLA LE OPERE DELLA COSCIENZACOSCIENZA

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LA CONOSCENZA DI SE', SIGNIFICATI, OPERE,

METAFORE

La conoscenza di sé è la più grande La conoscenza di sé è la più grande opera della coscienza.opera della coscienza.

Vi sono due tipi di conoscenza:Vi sono due tipi di conoscenza: -Implicita (knowing how) -Implicita (knowing how)

-Esplicita (knwing -Esplicita (knwing that)that)

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LA CONOSCENZA IMPLICITA, SAPERE COME.

Il “sapere come” è costituito da Il “sapere come” è costituito da schemi senso-motori ed emozionali schemi senso-motori ed emozionali

che prescindono dal linguaggioche prescindono dal linguaggio

--Conoscenza implicita che richiede Conoscenza implicita che richiede apprendimentoapprendimento

(Andare in bicicletta, nuotare, Etc..)(Andare in bicicletta, nuotare, Etc..)

--Conoscenza implicita a base innataConoscenza implicita a base innata (Sorriso, ricerca del capezzolo nel (Sorriso, ricerca del capezzolo nel

neonato, etc.)neonato, etc.)

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LA CONOSCENZA ESPLICITA E IL LINGUAGGIO

Il “sapere che” è la conoscenza che si Il “sapere che” è la conoscenza che si rende esplicita attraverso un lessicorende esplicita attraverso un lessico

Conoscenza (o memoria) semantica Conoscenza (o memoria) semantica MemoriaMemoria (Noetica, atemporale) (Noetica, atemporale) Auto-Auto-

Conoscenza (o memoria) episodica Conoscenza (o memoria) episodica BiograficaBiografica

(Autonoetica, temporale)(Autonoetica, temporale)

La memoria semantica si avvale di un La memoria semantica si avvale di un primato temporale ed epistemologico su primato temporale ed epistemologico su

quella episodicaquella episodica

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Enunciato noetico atemporaleEnunciato noetico atemporale““Titti piange, mamma viene”Titti piange, mamma viene”

Enunciato autonoetico temporaleEnunciato autonoetico temporale““Ieri mamma bua, non viene, viene papà ieri Ieri mamma bua, non viene, viene papà ieri

quando Titti piange”quando Titti piange”

Il bambino sembra compiere un percorso che va Il bambino sembra compiere un percorso che va dall'implicito – al semantico – all'episodicodall'implicito – al semantico – all'episodico

Il cognitivismo attribuisce un ruolo centrale nel Il cognitivismo attribuisce un ruolo centrale nel corso dello sviluppo conoscitivo, alla corso dello sviluppo conoscitivo, alla

conoscenza semantica.conoscenza semantica.

““Memoria semantica” Memoria semantica” è dunque quasi sinonimo diè dunque quasi sinonimo di “rappresentazione e organizzazione gerarchica “rappresentazione e organizzazione gerarchica della conoscenza, attraverso la costruzione di della conoscenza, attraverso la costruzione di strutture di significato, nella mente umana”strutture di significato, nella mente umana”

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Se l'assunto fondamentale del Se l'assunto fondamentale del

cognitivismo riguardante la cognitivismo riguardante la centralità della conoscenza centralità della conoscenza

semantica è corretto, uno dei modi semantica è corretto, uno dei modi più promettenti di avvicinarsi alla più promettenti di avvicinarsi alla comprensione della psicopatologia comprensione della psicopatologia

consisterà nello studiare:consisterà nello studiare:

1) eventuali disconnessione tra 1) eventuali disconnessione tra conoscenza episodica e conoscenza conoscenza episodica e conoscenza

semantica di sésemantica di sé

2) eventuali ostacoli ai processi per 2) eventuali ostacoli ai processi per cui la conoscenza implicita può cui la conoscenza implicita può

diventare, almeno in parte, esplicitadiventare, almeno in parte, esplicita

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INCOERENZA FRA MEMORIA EPISODICA E CONOSCENZA

SEMANTICABowlby Bowlby Studiare la psicopatologia Studiare la psicopatologia

in chiave di dissociazione tra diversi in chiave di dissociazione tra diversi sistemi mnesticisistemi mnestici

““La possibilità suggerita da Bowlby era che ricordi La possibilità suggerita da Bowlby era che ricordi episodici negativi nella relazione con i genitori episodici negativi nella relazione con i genitori venissero tagliati fuori dalla coscienza perché venissero tagliati fuori dalla coscienza perché

questa era occupata da conoscenze semantiche questa era occupata da conoscenze semantiche idealizzate dei genitori stessi”idealizzate dei genitori stessi”

Il motivo di questa dissociazione è da Il motivo di questa dissociazione è da ricercare più nelle pressioni ricercare più nelle pressioni

interpersonali che nell'angoscia generata interpersonali che nell'angoscia generata da pulsioni inaccettabilida pulsioni inaccettabili

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IL grado di successo del lavoro mentale IL grado di successo del lavoro mentale che conduce alla conoscenza di sé che conduce alla conoscenza di sé

dipende in ampia misura dal tipo di dipende in ampia misura dal tipo di relazione che, negli anni formativi della relazione che, negli anni formativi della

vita, l'essere umano stabilisce con le vita, l'essere umano stabilisce con le figure di attaccamento. E’ quindi figure di attaccamento. E’ quindi

importante che la conoscenza semantica importante che la conoscenza semantica e quella episodica nei confrontidelle FdA e quella episodica nei confrontidelle FdA

sia congruente.sia congruente.

Grazie alla comune appartenenza Grazie alla comune appartenenza all'ambito del linguaggio è facile intuire all'ambito del linguaggio è facile intuire

come m.semantica e m.episodica si come m.semantica e m.episodica si influenzino reciprocamente.influenzino reciprocamente.

Meno facile è intuire quali siano le Meno facile è intuire quali siano le connessioni funzionali fra conoscenza connessioni funzionali fra conoscenza

implicita e dichiarativa.implicita e dichiarativa.

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Come si passa dal linguaggio Come si passa dal linguaggio corporeo delle emozioni e delle corporeo delle emozioni e delle

sequenze procedurali, alla parola sequenze procedurali, alla parola che tenta di descriverle e inserirle che tenta di descriverle e inserirle nell'organizzazione dei significati?nell'organizzazione dei significati?

Quali influenze possono distorcere Quali influenze possono distorcere questo processo, con quali questo processo, con quali

conseguenze sul piano della conseguenze sul piano della psicopatologia?psicopatologia?

La conoscenza implicita, si rende La conoscenza implicita, si rende esplicita attraverso il LINGUAGGIO esplicita attraverso il LINGUAGGIO

METAFORICO. METAFORICO.

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LA METAFORA COME PONTE TRA LA CONOSCENZA

IMPLICITA ED ESPLICITA METAFORA: “homo homini METAFORA: “homo homini lupus”lupus”

Argomento: l’uomo nel rapporto Argomento: l’uomo nel rapporto coi propri similicoi propri simili

Veicolo : il lupoVeicolo : il lupo

Sfondo: ferocia, brama Sfondo: ferocia, brama insaziabile insaziabile

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CONOSCENZA DELLE EMOZIONI E PENSIERO

METAFORICOLo sfondo delle metafore più Lo sfondo delle metafore più importanti nella conoscenza di sè è importanti nella conoscenza di sè è

fornito prevalentemente da fornito prevalentemente da sensazioni ed atteggiamenti corporei sensazioni ed atteggiamenti corporei connessi alla fisiologia innata delle connessi alla fisiologia innata delle

emozioni.emozioni.

Il cervello umano costruisce Il cervello umano costruisce continuamente metafore (Sogno).continuamente metafore (Sogno).

E’ possibile che la mente cosciente E’ possibile che la mente cosciente non rifletta sulle metafore che non rifletta sulle metafore che produce al fine di coglierne il produce al fine di coglierne il

significato.significato.

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Per comprendere a fondo una metafora è Per comprendere a fondo una metafora è

necessario l’impegno delle capacità necessario l’impegno delle capacità metacognitive.metacognitive.

Per comprendere una metafora bisogna Per comprendere una metafora bisogna sospendere l’adesione al significato sospendere l’adesione al significato

letterale delle parole ed osservare,nella letterale delle parole ed osservare,nella coscienza, il sovrapporsi delle conoscenze coscienza, il sovrapporsi delle conoscenze

che costituiscono lo sfondo alle conoscenze che costituiscono lo sfondo alle conoscenze relative al veicolo ed al soggetto, fino al relative al veicolo ed al soggetto, fino al

comparire di un nuovo significato.comparire di un nuovo significato.

Deficit delle capacità metacognitive Deficit delle capacità metacognitive ostacoleranno il passaggio da memoria ostacoleranno il passaggio da memoria implicita a memoria esplicita e saranno implicita a memoria esplicita e saranno

quindi alla base dei sintomi quindi alla base dei sintomi psicopatologici.psicopatologici.

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Vedremo in seguito come metafore create Vedremo in seguito come metafore create inconsapevolmente per arricchire la conoscenza inconsapevolmente per arricchire la conoscenza semantica di sé ( Motivazione innata nell’uomo) semantica di sé ( Motivazione innata nell’uomo) possano non essere comprese in maniera possano non essere comprese in maniera cosciente e restare “incompiute”, ponendosi così cosciente e restare “incompiute”, ponendosi così alla base di alcuni sintomi.alla base di alcuni sintomi.

Per comprendere in cosa possa consistere Per comprendere in cosa possa consistere l’ostacolo al pensiero metaforico è necessario l’ostacolo al pensiero metaforico è necessario tener conto che l’esperienza delle emozioni si tener conto che l’esperienza delle emozioni si verifica sempre in un campo intersoggettivo.verifica sempre in un campo intersoggettivo.

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LA CONOSCENZA INTERSOGGETTIVA:

MOTIVAZIONI INNATE, EMOZIONI E METACOGNIZIONE““L'idea che sia possile studiare la mente individuale L'idea che sia possile studiare la mente individuale

isolata è del tutto illusoria, ogni esperienza isolata è del tutto illusoria, ogni esperienza soggettiva può essere compresa adeguatamente soggettiva può essere compresa adeguatamente

solo tenendo conto del contesto interpersonale da solo tenendo conto del contesto interpersonale da cui emerge e a cui si riferisce”cui emerge e a cui si riferisce”

La via sociale dei vertebrati e dell'uomo si sviluppa, La via sociale dei vertebrati e dell'uomo si sviluppa, nel corso dell'evoluzione, attraverso la comparsa nel corso dell'evoluzione, attraverso la comparsa

progressiva di sistemi funzionali (principi progressiva di sistemi funzionali (principi organizzatori che elaborano l'informazione sociale organizzatori che elaborano l'informazione sociale

non verbale) che mediano diversi tipi di non verbale) che mediano diversi tipi di interazioni. interazioni.

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Sistemi Motivazionali Interpersonali

Per i sistemi motivazionali che emergono dal Per i sistemi motivazionali che emergono dal dispiegarsi, in correlazione alle categorie dispiegarsi, in correlazione alle categorie

dell'apprendimento, dei valori innati dell'apprendimento, dei valori innati inerenti alla vita sociale, è stato proposto il inerenti alla vita sociale, è stato proposto il

nome di Sistemi Motivazionali nome di Sistemi Motivazionali Interpersonali.Interpersonali.

Questi sono:Questi sono:

1) Sistema dell'attaccamento1) Sistema dell'attaccamento2) Sistema dell'accudimento2) Sistema dell'accudimento3) Sistema agonistico3) Sistema agonistico4) Sistema sessuale4) Sistema sessuale5) Sistema cooperativo5) Sistema cooperativo

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Gli SMI di due individui interagenti sono in Gli SMI di due individui interagenti sono in

intrinseco accoppiamento strutturale.intrinseco accoppiamento strutturale.

La libertà permessa dalla coscienza umana La libertà permessa dalla coscienza umana mitiga, ma non annulla, l'inesorabilità di mitiga, ma non annulla, l'inesorabilità di

questo accoppiamentoquesto accoppiamento

La prospettiva cognitivo-evoluzionista non La prospettiva cognitivo-evoluzionista non ammette l'esistenza di un sistema ammette l'esistenza di un sistema

motivazionale primario capace di regolare motivazionale primario capace di regolare azioni o pensieri distruttivi.azioni o pensieri distruttivi.

L'evidente distruttività umana, dunque, va L'evidente distruttività umana, dunque, va intesa come frutto malato delle opere della intesa come frutto malato delle opere della coscienza e non come pulsione primaria.coscienza e non come pulsione primaria.

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MODELLI OPERATIVI INTERNI

Dai sistemi innati di regolazione Dai sistemi innati di regolazione dell'eperienza interpersonale ci spostiamo dell'eperienza interpersonale ci spostiamo ora su di un piano filogeneticamente più ora su di un piano filogeneticamente più

evoluto, il piano delle rappresentazioni, per evoluto, il piano delle rappresentazioni, per introdurre gli Internal Working Modelsintrodurre gli Internal Working Models

I MOI sono, dunque, le rappresentazioni di sé I MOI sono, dunque, le rappresentazioni di sé con l'altro che si formano durante le con l'altro che si formano durante le

interazioni di attaccamento.interazioni di attaccamento.

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VERSO UNA TEORIA DELLA MENTE

Dalla primordiale percezione di Dalla primordiale percezione di sè-con-l'altro, sè-con-l'altro, traslata sul piano rappresentativo e traslata sul piano rappresentativo e

peculiare ad ogni figura di attaccamento peculiare ad ogni figura di attaccamento attraverso i MOI il bambino arriva attraverso i MOI il bambino arriva

gradualmente ad inferire una mente gradualmente ad inferire una mente nell'altrui persona, capacità grazie alla nell'altrui persona, capacità grazie alla

quale è possibile riconoscere l'operare di quale è possibile riconoscere l'operare di una mente in se stessi.una mente in se stessi.

Secondo la teoria cognitivo evoluzionista, la Secondo la teoria cognitivo evoluzionista, la disposizione a costruire una conoscenza disposizione a costruire una conoscenza

dichiarativa di sè-con-l'altro, che riguardi i dichiarativa di sè-con-l'altro, che riguardi i contenuti dell'altrui mente è da considerarsi contenuti dell'altrui mente è da considerarsi

primaria ed assoluta, cioè innata. primaria ed assoluta, cioè innata.

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TEORIA DELLA MENTE E ATTACCAMENTO

Per TdM s'intende l'insieme di capacità e Per TdM s'intende l'insieme di capacità e conoscenze che permetto no a un essere umano conoscenze che permetto no a un essere umano di attribuire ai propri simili, per inferenza, idee, di attribuire ai propri simili, per inferenza, idee,

credenze, sentimenti, desideri e progetti che credenze, sentimenti, desideri e progetti che guidano il comportamento.guidano il comportamento.

La maggior parte dei bambini non sviluppa una La maggior parte dei bambini non sviluppa una teoria della mente non prima dei ¾ anniteoria della mente non prima dei ¾ anni

I risultati di molte ricerche recenti hanno inoltre I risultati di molte ricerche recenti hanno inoltre confermato l'ipotesi che i deficit metacognitivi confermato l'ipotesi che i deficit metacognitivi

dipendono dal contesto relazionale.dipendono dal contesto relazionale.

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METAFORE INCOMPIUTE E SINTOMI PSICOPATOLOGICIIl deficit metacognitivo prodotto può essere Il deficit metacognitivo prodotto può essere alla base di diversi sintomi psicopatologici. alla base di diversi sintomi psicopatologici. Poichè ostacolando la comprensione delle Poichè ostacolando la comprensione delle

metafore formatesi nel passaggio dalla metafore formatesi nel passaggio dalla conoscenza implicita a quella esplicita, da conoscenza implicita a quella esplicita, da luogo a luogo a metafore incompiute metafore incompiute che danno che danno

forma aforma a determinati sintomi.determinati sintomi.

““La metafora è incompiuta perchè tipicamente il La metafora è incompiuta perchè tipicamente il paziente non riconosce che i sintomi descrivono la paziente non riconosce che i sintomi descrivono la

propria modalità implicita di formare e propria modalità implicita di formare e interrompere i legami affettivi, ma li considera interrompere i legami affettivi, ma li considera come la conseguenza di una malattia fisica o come la conseguenza di una malattia fisica o mentale incombente, totalmente egodistonica mentale incombente, totalmente egodistonica

rispetto all'insieme di significati ed rispetto all'insieme di significati ed autodescrizioni esplicite che costituiscono la autodescrizioni esplicite che costituiscono la

conoscenza dichiarativa di sé-con-l'altro”conoscenza dichiarativa di sé-con-l'altro”

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Esempi di metafore incompiute legate a specifici sintomi

Compulsione a lavaggio e disinfezioneCompulsione a lavaggio e disinfezione: “Il : “Il contatto con gli altri, che pur desidero, è contatto con gli altri, che pur desidero, è

pericoloso”pericoloso”

Sintomi ossessivi rupofobiciSintomi ossessivi rupofobici: “Io rischio di : “Io rischio di essere tanto umiliato nei rapporti sociali che essere tanto umiliato nei rapporti sociali che

di me si potrà dire che sono finito nella di me si potrà dire che sono finito nella merda”merda”

Rituali compulsivi di ordine e di controlloRituali compulsivi di ordine e di controllo: “ : “ Rischio di perdere il controllo mentale o Rischio di perdere il controllo mentale o

morale”morale”

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RIASSUMENDO

Deficit della TdM e metacognitivi, causati da un Deficit della TdM e metacognitivi, causati da un contesto relazionale patogeno nel primo periodo contesto relazionale patogeno nel primo periodo

di vita che originano MOI disfunzionali di vita che originano MOI disfunzionali conseguenti a inopportune attivazioni di SMI conseguenti a inopportune attivazioni di SMI

particolari, ostacolano il processo di traduzione particolari, ostacolano il processo di traduzione di alcuni processi mentali impliciti in di alcuni processi mentali impliciti in

conoscenza semantica esplicita di sé-con-l'altro. conoscenza semantica esplicita di sé-con-l'altro. Quindi il paziente, nella costruzione della Quindi il paziente, nella costruzione della

conoscenza esplicita di sé non riesce a conoscenza esplicita di sé non riesce a completare, all'interno dei propri abituali completare, all'interno dei propri abituali

scambi interpersonali, le metafore che il suo scambi interpersonali, le metafore che il suo cervello genera a partire dala conoscenza cervello genera a partire dala conoscenza

implicita. Pattern di attaccamento insicuro o implicita. Pattern di attaccamento insicuro o disorganizzato comportano un alto rischio di disorganizzato comportano un alto rischio di

conseguente deficit metacognitivo.conseguente deficit metacognitivo.

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ORGANIZZAZIONE E DISORGANIZZAZIONE

DELL'ATTACAMENTO: IMPLICAZIONI PER LA PSICOPATOLOGIAAlcuni studi longitudinali, utilizzando strumenti Alcuni studi longitudinali, utilizzando strumenti

come l’ Adult Attachment Interview (AAI) e la come l’ Adult Attachment Interview (AAI) e la Strange Situaation (SS), hanno dimostrato che Strange Situaation (SS), hanno dimostrato che

gli stili o pattern di attaccamento:gli stili o pattern di attaccamento:

- Tendono a mantenersi stabili fino all'età adulta- Tendono a mantenersi stabili fino all'età adulta- Possono essere diversi con le diverse figure di - Possono essere diversi con le diverse figure di

attaccamentoattaccamento- Tendono gradualmente a tradursi in Tendono gradualmente a tradursi in

atteggiamenti e stati mentaliatteggiamenti e stati mentali

““Nella genesi degli atteggiamenti e stati mentali Nella genesi degli atteggiamenti e stati mentali relativi all'attaccamento sembra sia in gioco la relativi all'attaccamento sembra sia in gioco la

sintesi delle memorie dell'interazione con sintesi delle memorie dell'interazione con ciascuna figura di attaccamento, memorie che ciascuna figura di attaccamento, memorie che costituiscono i Modelli Operativi Interni MOI.”costituiscono i Modelli Operativi Interni MOI.”

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Gli stili dell'attaccamento precoceTre pattern (stile coerente e unitario) di Tre pattern (stile coerente e unitario) di attaccamento:attaccamento:

Attaccamento Sicuro: “B”Attaccamento Sicuro: “B”Attaccamento Insicuro-Evitante: “A”Attaccamento Insicuro-Evitante: “A”

Attaccamento Insicuro-Resistente: “C”Attaccamento Insicuro-Resistente: “C”Quando l'attaccamento non è organizzato Quando l'attaccamento non è organizzato

secondo uno stile coerente e unitario si secondo uno stile coerente e unitario si parla di:parla di:

Attaccamento Disorganizzato: “D”Attaccamento Disorganizzato: “D”

L'organizzazione del comportamento di L'organizzazione del comportamento di attaccamento corrisponde alla costruzione di attaccamento corrisponde alla costruzione di

strutture della conoscenza, i MOI, che da un lato strutture della conoscenza, i MOI, che da un lato rappresentano l'esperienza di sé-con-l'altro, e rappresentano l'esperienza di sé-con-l'altro, e dall'altro attribuiscono valore e significato alle dall'altro attribuiscono valore e significato alle

emozioni di attaccamento percepite in sé e emozioni di attaccamento percepite in sé e nell'altro.nell'altro.

Lo sviluppo cognitivo che conduce ai MOI è un Lo sviluppo cognitivo che conduce ai MOI è un tipico esempio di traduzione dalla coscienza tipico esempio di traduzione dalla coscienza

implicita in conoscenza semantica.implicita in conoscenza semantica.

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LA DISORGANIZZAZIONE DELL'ATTACCAMENTO

L’ATTACCAMENTO DISORGANIZZATO L’ATTACCAMENTO DISORGANIZZATO sembra costituire un alto fattore di rischio sembra costituire un alto fattore di rischio

per alcuni disturbi psicopatologici.per alcuni disturbi psicopatologici.

LE CAUSE DELLA DISORGANIZZAZIONELE CAUSE DELLA DISORGANIZZAZIONE

-Lutti o altri traumi non elaborati o irrisolti -Lutti o altri traumi non elaborati o irrisolti nella FdA. nella FdA.

-Sono escluse variabili di temperamento -Sono escluse variabili di temperamento odisfunzioni neurologiche primarie.odisfunzioni neurologiche primarie.

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La FdA in situazione disorganizzata assume La FdA in situazione disorganizzata assume un atteggiamento detto un atteggiamento detto

frightened/frighteningfrightened/frightening (spaventato che (spaventato che incute paura), caratterizzato dalla presenza incute paura), caratterizzato dalla presenza simultanea o in rapida successione di azioni simultanea o in rapida successione di azioni

fra loro incompatibili o dotate di finalità fra loro incompatibili o dotate di finalità inconciliabili.inconciliabili.

QUINDIQUINDI

Il bambino resterà disorientato nei confronti Il bambino resterà disorientato nei confronti dellaFda e svilupperà MOI disorganizzati e dellaFda e svilupperà MOI disorganizzati e

disfunzionali responsabili di deficit disfunzionali responsabili di deficit metacognitivi.metacognitivi.

Dalla ripetuta attivazione del MOI Dalla ripetuta attivazione del MOI dell'attaccamento disorganizzato possono dell'attaccamento disorganizzato possono

emergere tanto metafore incompiute che si emergere tanto metafore incompiute che si configurano come specifici sintomi “nevrotici”, configurano come specifici sintomi “nevrotici”,

quanto stili di condotta, emozioni e quanto stili di condotta, emozioni e atteggiamenti cognitivi usuali che si atteggiamenti cognitivi usuali che si

configurano come disturbi di personalità o come configurano come disturbi di personalità o come disturbi dissociatividisturbi dissociativi

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Attaccamento disorganizzato, stati dissociativi e metacognizioneLa condizione interattiva che caratterizza l'attaccamento La condizione interattiva che caratterizza l'attaccamento

disorganizzato implica la propensione a stati alterati di disorganizzato implica la propensione a stati alterati di coscienza, simili a una trance autoindotta o agli stati ipnoidi coscienza, simili a una trance autoindotta o agli stati ipnoidi

della psicopatologia classica.della psicopatologia classica.

Lo stato di coscienza alterato rappresenta il correlato del Lo stato di coscienza alterato rappresenta il correlato del fallimento delle operazioni di sintesi ed organizzazione della fallimento delle operazioni di sintesi ed organizzazione della coscienza ed è un indicatore di difficoltà nello sviluppo della coscienza ed è un indicatore di difficoltà nello sviluppo della

TdM e delle capacità metacognitive.TdM e delle capacità metacognitive.

Solo grazie ad un efficiente monitoraggio metacognitivo è Solo grazie ad un efficiente monitoraggio metacognitivo è possibile:possibile:

1) Comprendere la natura contestuale e transitoria delle 1) Comprendere la natura contestuale e transitoria delle emozioniemozioni

2) Costruire una teoria efficiente della relazione tra emozioni 2) Costruire una teoria efficiente della relazione tra emozioni e eventi ambientalie eventi ambientali

3) Assegnare a ciascuna emozione una descrizione verbale 3) Assegnare a ciascuna emozione una descrizione verbale appropriata a cominciare dal nome.appropriata a cominciare dal nome.

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DISORGANIZZAZIONE DELL'ATTACAMENTO COME NUCLEO

DI SINDROMI PSICOPATOLOGICHELa disorganizzazione dell'attaccamento può La disorganizzazione dell'attaccamento può

dunque aiutarci a comprendere, in una dunque aiutarci a comprendere, in una prospettiva cognitivo-evoluzionista, il nucleo di prospettiva cognitivo-evoluzionista, il nucleo di alcune sindromi psicopatologiche come il DBP alcune sindromi psicopatologiche come il DBP

e i DD.e i DD.

Essa infatti spiega bene il coesistere di gravi Essa infatti spiega bene il coesistere di gravi difficoltà nella regolazione delle emozioni e di difficoltà nella regolazione delle emozioni e di rappresentazioni non integrate e mutevoli di rappresentazioni non integrate e mutevoli di

sé e degli altri.sé e degli altri.

La mancata integrazione delle La mancata integrazione delle rappresentazioni di sè-con-l'altro può andare rappresentazioni di sè-con-l'altro può andare

dall'estremo dell'alternarsi di “altre dall'estremo dell'alternarsi di “altre personalità” reciprocamente dissociate che personalità” reciprocamente dissociate che

compongono il DDI, alle oscillazioni tra compongono il DDI, alle oscillazioni tra rappresentazioni scisse, idealizzate e negative, rappresentazioni scisse, idealizzate e negative,

di sé e degli altri nel DBP.di sé e degli altri nel DBP.

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Disturbi psicopatologiciDisturbi psicopatologici

Capacità di organizzare la Capacità di organizzare la conoscenza sé-con-l’altroconoscenza sé-con-l’altro

Incapacità di regolare Incapacità di regolare classi di emozioni classi di emozioni sofferenza emozionalesofferenza emozionale

AGORAFOBIADEPRESSIONEDISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTAREDISTURBI OSSESSIVO-COMPULSIVI

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Tesi di fondoTesi di fondo

Patologia Patologia

a)a) Interconnessioni troppo rigide Interconnessioni troppo rigide informazioni sul mondo e sul sé non informazioni sul mondo e sul sé non integrateintegrate

b)b) Interconnessioni troppo lasse Interconnessioni troppo lasse senso senso di discontinuità ed instabilità dell’ di discontinuità ed instabilità dell’ esperienza emotivaesperienza emotiva

il cervello umano attraverso percezione, memoria, pensiero, linguaggio categorizza ed interconnette diversi aspetti del mondo e dell’ io nuclei di significato

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Agorafobia

DSM-IV: Nella categoria delle fobie insieme a fobia sociale e fobie semplici

“paura di essere intrappolato o costretto in un luogo da cui la fuga è impossibile o imbarazzante”

Desiderio inconscio inaccettabile preme per divenire coscientesegnale d’ansiaMdD:spostamento, proiezione, evitamento

Terapia: combinazione tra terapia farmacologica e psicoterapia

Gabbard G. (1992) “Psichiatria psicodinamica”, Raffaello Cortina,Milano. McWilliams N. (1999 “La diagnosi psicoanalitica”, Astrolabio, Roma

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Organizzazione agorafobica

Incapacità di attribuire diverso significato ad un’ emozionea seconda del contesto.Ansia di separazionedifficoltà ad attribuire suo significato o obiettivo originario (innato: salvaguardia di un legame affettivo minacciato) prevenirla perché sentita come minaccia egodistonica ricerca di compagnia ( delle persone con cui il legame affettivo è minacciato)

Nucleo di significato: i rapporti affettivi, anche se non voluti, sono necessari per prevenire tale minaccia attribuita all’ansiasono vissuti come costrittivi

Contrasto tra: ricerca di rapporti affettivi per prevenire un pericolo ( ansia)

ricerca di libertà limitata da tali rapporti

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Depressione

DSM-IV: nei disturbi affettivi

Terapia farmacologica e psicoterapia

Prospettiva psicanalitica: rabbia rivolta contro sèsenso di colpa e tristezza

Depressione introiettiva (senso di colpa) e Anaclitica (dipendenza)

MdD: introiezione, rivolgimento contro sé (per ridurre l’angoscia di separazione, idealizzazione (autostima bassaammirazione per gli altri alta)

Gabbard G. (1992) “Psichiatria psicodinamica”, Raffaello Cortina, Milano

McWilliams N (1994) “La diagnosi psicoanalitica”, Astrolabio, Roma

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Organizzazione depressiva

Nucleo di significato: credenza inconscia che esista un nesso tra: Impegno in un’attività

intellettuale o lavorativa

vicinanza affettiva degli altri

“solo un grande impegno in temi che non riguardano l’amore mi permetterà di essere amato”

Originato dalle prime esperienze di attaccamento

Tutte le perdite affettive successive vissute come fallimento dell’impegno precedente apatia e abulia + percezione di sé come incapace

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Disturbi del comportamento alimentare

Bruch e Selvini Palazzoli: Il comportamento di chi si infligge la fame è:

tentativo disperato di essere unici e speciali

un attacco al falso sé promosso dalle aspettative genitoriali

un’ affermazione di un nascente vero sé

un attacco contro un introietto materno ostile visto come equivalente al corpo

una difesa dall’avidità e dal desiderio

un tentativo di far sentire gli altri, non se stessi, avidi e impotenti (identificazione proiettiva)

una richiesta di aiuto

Gabbard G. (1992) “Psichiatria psicodinamica”, Raffaello Cortina, Milano

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Disturbi del comportamento alimentare

Nucleo di significato: delusione ponte tra idealizzazione e svalutazione come frutto di un proprio errore o inganno altrui.

Idea che tutte le relazioni creano delusione: paralyze sense of ineffectiveness nel valutare le emozioni implicate nelle relazioni

Proteggono il mondo interno dalla delusione concentrandosi sul corpo come unico veicolo di regolazione delle relazioni

si proteggono dal timore di creare delusione negli altri adeguandosi alle aspettative altrui

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Disturbo ossessivo- compulsivo

DSM IV: quadro pervasivo di preoccupazione per l’ordine, perfezionismo, e controllo mentale e interpersonale a spese di flessibilità, apertura ed efficienza che compare entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti

Distinzione tra Disturbo ossessivo-compulsivo (nei distìurbi d’ansia):pensieri ricorrenti spiacevoliazioni rituali. Egodistoniche. MdD: regressione (fase anale), isolamento, formazione reattiva, intellettualizzazione, annullamento retroattivo e Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità: schemi di comportamento duraturi ed egosintonici

PSICANALISI: nevrosi ossessiva: nelle psiconevrosi( quadro nevrotico)regressione a II sottofase anale, carattere ossessivo: egosintonico, scrupolosità ordine pedanteria, fissazione a fase anale, manifestazioni ossessive: sintomi o atti ossessivi

Sono due diversi modi di pensare al soggetto

Mangini, E (a cura di) “Nevrosi Ossessiva” Borla, Roma

Gabbard G. (1992) “Psichiatria psicodinamica”, Raffaello Cortina, Milano

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Organizzazione ossessivo-compulsiva

3 strutture: 1. Nucleo di significato: senso inflazionato di responsabilità personale

2. Fusione pensiero-azione

3. Deficit nella memoria delle azioni

Rappresentazione

Aspettetiva di una catastrofe

Fusione pensiero-azione

Senso di responsabilità nel crearla

Per gestirlo: tentativi di neutralizzare la rappr.

Non ricordati per deficit delle memoria delle azioni

Ripetuti compulsivamente

Le emozioni connesse alla rappresentazione non sono riconosciute né differenziate

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Emozioni

Per la teoria cognitivo-evoluzionista le emozioni emergono dall’ interazione con l’ambiente a partire da disposizioni innate

Hanno valore di sopravvivenza

Sono riconoscibili universalmente

In psicopatologia:

Errori nel riconoscimento delle emozioni

Il Modello Operativo Interno (MOI) dell’attaccamento disorganizzato offre la base per ripetute esperienze in cui il soggetto non riconosce le emozioni di attaccamento

Due esiti: formazione di nuclei di significato

disorganizzazione delle conoscenza sé-con-l’altro DPB e DID

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DPB e DID

Disorganizzazione dell’ attaccamento precoce

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COMORBILITA’

DCA+DPBDOC+DID

Per la teoria cognitivo-evolu-zionista il paziente soffre di un unico disturbo collocabile sul continuum..

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COMORBILITA’

DCA+DPBDOC+DID

Per la teoria cognitivo-evolu-zionista il paziente soffre di un unico disturbo collocabile sul continuum..

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organizzazione disorganizzazione

COMORBILITA’

DCA+DPBDOC+DID

Per la teoria cognitivo-evolu-zionista il paziente soffre di un unico disturbo collocabile sul continuum..

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organizzazione disorganizzazione

DCA, DOC DPB, DID

COMORBILITA’

DCA+DPBDOC+DID

Per la teoria cognitivo-evolu-zionista il paziente soffre di un unico disturbo collocabile sul continuum..

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organizzazione disorganizzazione

DCA, DOC DPB, DIDCOMORBILITA’

COMORBILITA’

DCA+DPBDOC+DID

Per la teoria cognitivo-evolu-zionista il paziente soffre di un unico disturbo collocabile sul continuum..

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organizzazione disorganizzazione

DCA, DOC DPB, DIDCOMORBILITA’

COMORBILITA’

DCA+DPBDOC+DID

Per la teoria cognitivo-evolu-zionista il paziente soffre di un unico disturbo collocabile sul continuum..

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Disturbi dissociativi

DSM-IV:include all’interno della categoria: Disturbo da Personalità Multipla; di Depersonalizzazione; non altrimenti specificato; Amnesia Dissociativa e Fuga Dissociativa.

Dissociazione: mancata integrazione di aspetti della percezione, memoria, identità e coscienza. Difesa nei confronti di un trauma: due funzioni: 1-distaccarsi dall’evento traumatico mentre esso si verifica, 2-posporre il lavoro di elaborazioneimmagazinamento dei ricordi discontinuo e parallelo

Psicoterapie diverse a seconda della forma in cui si presenta:Ross. “psicoterapia a breve termine prolungata”: trattamento elettivo è il mettere a fuoco le reazioni dissociative nel qui ed ora.

Gabbard G. (1992) “Psichiatria psicodinamica”, Raffaello Cortina, Mi

McWilliams N. (1994) “La diagnosi psicoanalitica”, Astrolabio, Roma

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Disturbo dell’identità dissociata (DID)

Traumi gravi, casi di incesto

Costruzione di rappresentazioni sé-con-l’altro separate da barriere anamnestiche

Che si configurano come altre personalità

Ognuna è un abbozzo di un nucleo di significatodifficile diagnosi differenziale

Il DID deriva dalla disorganizzazione dell’attaccamento che porta al fallimento dei processi di organizzazione della conoscenza sé-con-l’altro

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Disturbo di personalità borderline

DSM-IV: modalità pervasiva di instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e dell’umore e una marcata impulsività, compare nella prima età adulta e presente in vari contesti.

MdD: scissione, idealizzazione primitiva, identificazione proiettiva, diniego onnipotenza e svalutazione

Psicoterapia individuale: espressiva, di sostegno o psicanalitica

Terapia familiare, di gruppo.

Gabbard G. (1992) “Psichiatria psicodinamica”, Raffaello Cortina, Mi

McWilliams N. (1994) “La diagnosi psicoanalitica”, Astrolabio, Roma

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Disturbo di personalità borderline (DPB)

2 modelli: modello psicanalitico del conflitto: DPB originato da un conflitto tra pulsioni libidiche e aggressive affrontato con la scissione tiene seperate rappresentazioni buone e cattive rappresentazione non integrata sé-con-l’altro

Modello del deficit: deficit impedisce in situazioni di stress di richiamare alla mente immagini tranquillizzanti difficoltà a modulare l’esperienza emotiva

Entrambi rientrano nella teoria cognitivo-evoluzionista

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Deficit nella regolazione delle emozioniMarsha Lineham: causa

variabili legate al temperamento (innate): risposte emotive intense

Variabili legate all’apprendimento sociale del valore delle emozioni (ambientali)

Come si invalida l’esperienza emozionale a partire dall’attaccamento?

1. Abbandono: più grave: nessuna risposta ai segnali del bambinoil bambino considera inutili le sue e altrui emozioni

2. Attaccamento insicuro-organizzato:meno grave: le emozioni del b hanno valore se espresse con tenacia (attaccamento resistente) o represse per compiacere la FdA (attaccamento evitante)

3. Disorganizzazione dell’attaccamento: intermedia: es. il b piange la madre lo prende in braccio ma non lo guarda, non gli parla… fallimento empatico che impedisce di capire il senso e il valore delle emozioni non trasformate in sentimentinon coscientinon regolate. Per arrivare a questo è necessario che le esperienze invalidanti siano ripetute

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L’attaccamento disorganizzato non è l’unico fattore di rischio per l’insorgere di DID e DPB ci sono altri fattori ( esperienze personali, temperamento…) ma nessuno da solo può causare il disturbo: DID eDPB hanno genesi multifattoriale bio-psico-sociale

Studi hanno mostrato la relazione tra

traumi non risolti nella madre e DID e DPB nei figli

lutti non elaborati nelle generazioni precedenti e DID e DPB nei discendenti: es. i figli dell’olocausto: figli e nipoti dei sopravvissuti ai campi di sterminio presentavano in misura significativamente superiore alla media DID e DPB

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TerapiaNei casi di comorbidità devo considerare sovraordinati i Disturbi delle funzioni integratrici delle coscienza (DID) e i Disturbi della regolazione delle emozioni (DPB) rispetto a DOC, DCA..

DPB e DID sono difficili da curare per l’alto rischio di drop-out

Sofferenza personale

Terapeuta sentito come più forte

Riattivazione del Sistema Motivazionale dell’Attaccamento e del MOI interno ( insieme di memorie che veicolano i significati da attribuire alle emozioni)

MOI disorganizzato elaborazione dell’info disorganizzataemozioni dolorose drop-out

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Come prevenire il drop-out

Marsha Lineham : TERAPIA DIALETTICO- COMPORTAMENTALE (TDC)

2 setting: 1. Setting di gruppo: modulare le emozioni e sviluppare le capacità di interazione sociale

2. Setting individuale: motivare il paziente e dare senso e valore alle emozioni

I due terapeuti sono in continua comunicazione tra di loro

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TDCVariabile fondamentale: due terapeuti che collaborano condividendo la stessa teoria

3 motivi:1. Migliorare la modulazione del sistema motivazionale di

Attaccamento: la presenza di due terapeuti è necessaria per modulare l’intensità delle emozioni

2. Sviluppare le capacità metacognitive: il pz sa che due menti si scambiano info sulla sua mente e tentano un accordo comunesviluppo nel pz di una teoria della mente

3. Integrare le rappresentazioni disorganizzate:il lavoro è sulle relazioni ed emozioni presenti nell’hic el nunc della relazione sono integrate riconoscendone senso e valore attraverso la loro riconduzione a specifici contesti interattivi

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TDC

A volte è più efficace una terapia farmacologica o familiare rispetto alla terapia di gruppo

Importante è che tutti i terapeuti:

Condividano l’obiettivo di convalidare l’esperienza emozionale del paziente

Si accordino sui modi in cui possono restituire al paziente analogo valore alla sua esperienza emozionale

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LaLa regolazione delle emozioni e degli impulsi regolazione delle emozioni e degli impulsi correlati all’aggressivitàcorrelati all’aggressività

Sull’interazione tra Sull’interazione tra empatiaempatia, , tecniche tecniche terapeuticheterapeutiche

cognitivo-comportamentalcognitivo-comportamentali e i e farmacifarmaci serotoninergiciserotoninergici..

Molti disturbiMolti disturbi dovuti ad dovuti ad abnorme aggressivitàabnorme aggressività, , sia auto che etero diretta, sia auto che etero diretta,

(borderline, antisociale, depressione, DOC, etc..)(borderline, antisociale, depressione, DOC, etc..)rispondono positivamenterispondono positivamente a a

farmaci attivi sul sistema serotoninergico.farmaci attivi sul sistema serotoninergico.

offre l’occasione per una riflessione

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L’L’aggressività,aggressività, secondo la teoria cognitivo-evoluzionista, secondo la teoria cognitivo-evoluzionista, compare in compare in due formedue forme::

- verso verso altre speciealtre specie- verso la verso la propria speciepropria specie

fase fase operativaoperativa del sistema di del sistema di attaccamentoattaccamento

fase del fase del sistema agonisticosistema agonistico

Nei Nei disturbi psichiatricidisturbi psichiatrici la fase del la fase del sistema agonisticosistema agonistico

gioca un gioca un ruolo predominanteruolo predominante. .

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Aggressività

Rivolta verso l’esterno (DPA) Rivolta verso l’interno (DOC)

Ipo-metabolismo della serotonina

Iper- metabolismo della serotonina

Una funzione serotoninergica ben sviluppatasembra indicare una migliore capacità di

instaurare relazioni sociali più armoniche e rilassate

Studi sui macachi indicano come sia possibile, grazie ad adeguate cure materne, arrivare ad un buon funzionamento

del sistema serotoninergico anche in presenza di geni sfavorevoli.

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La prospettiva cognitivo-evoluzionista sostiene che i farmaci serotoninergici (ISRS) collegati ad una psicoterapia giovano ad un’ampia varietà di disturbi perché aiutano l’attivazione di sistemi motivazionali diversi da quello agonistico. Gli ISRS permettono al paziente di cooperare ed empatizzare maggiormente con gli altri, la psicoterapia aiuta ad instaurare modelli di relazioni adeguate.

Le terapie cognitivo-comprtamentali (TCC) sono molto empatiche; attraverso questi metodi i terapeuti incontrano subito i pazienti concentrandosi sul problema attuale e mostrando subito come poterlo padroneggiare (es. DOC).

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QUINDI

L’interazione tra farmaci e psicoterapia passa attraverso variabili di relazione, come l’empatia nella relazione terapeutica, l’attenzione che psicoterapeuta e

farmacologo prestano al riconoscimento esplicito del senso originario e del valore di sopravvivenza di ogni emozione, o l’ esperienza di interazioni più adeguate

rispetto a quelle divenute abituali per il paziente.

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La teoria cognitivo-evoluzionista prevede che ogni emozione sia potenzialmente dotata di funzioni precise nella vita di relazione ed abbia dunque valore di sopravvivenza.

La patologia deriva dal mancato riconoscimento del valore e del senso delle proprie e delle altrui emozioni.

Riconoscimento, in questi casi, difficile a cause delle esperienze di attaccamento prevalentemente di tipo insicuro o disorganizzato, causa anche dell’attivazione abnorme del sistema motivazionale agonistico.

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Grazie all’analisi del processo terapeutico, secondo la prospettiva cognitivo-evoluzionista, è possibile individuare una serie di tappe che uno psicoterapeuta deve passare per arrivare ad un almeno parziale successo:- costituzione di un’alleanza terapeutica;- fase di test;- correzione delle credenze patogene;- conseguimento di valori a base innata (uomo innatamente motivato alla guarigione).

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Questa successione di tappe è facilmente evidenziabile nelle psicoterapie che si rivolgono a problemi psicologici minori (‘nevrotici’) mentre non è così evidente nelle psicoterapie di pazienti ‘difficili’.

Il terapeuta deve identificare il PIANO (tendenza innata) che guida la ricerca di guarigione del paziente ed allearsi ad esso. La conoscenza delle organizzazioni cognitive aiuta il terapeuta stesso ad identificare tempestivamente le principali credenze patogene e di confutarle con diversi tipi di interventi e di scelte cliniche.

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Il processo della psicoterapia appare, in questa prospettiva, come una continua tensione dialettica fra l’emergere delle credenze patogene e l’emergere delle

motivazioni innate che stanno alla base del PIANO.

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Liotti si sofferma, nell’ultimo capitolo, sull’importanza di considerare attentamente, tanto a livello diagnostico quanto a livello terapeutico, sia i sintomi dissociativi, sia i sintomi ossessivo-compulsivi nei casi in cui coesistono.Diversi studi clinici ed epidemiologici hanno sottolineato come il 20% dei pazienti con DOC riveli una contemporanea coesistenza di disturbi dissociativi (DD).

All’interno di questo gruppo la maggioranza dei casi risultano come ‘checkers’ e non ‘washers’.

Rituali di controllo Rituali di lavaggio

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E’ verosimile che la più alta frequenza dei rituali di controllo nei pazienti in cui il DOC si presenta in comorbilità con un DD, esprima il bisogno di questi pazienti, disorganizzati nella costruzione di significati relativi alle interazioni interpersonali, di cercare un qualche ordine nella realtà affettiva.

I disturbi dissociativi che si associano a rituali di controllo assumono spesso la forma di stai ipnoidi, in cui la percezione della realtà esterna si mescola con la realtà interna ed immaginaria. Inoltre, un dato interessante, è emerso che nella patologia che associa questi due disturbi (DOC e DD), i rituali si svolgono prevalentemente o esclusivamente nell’abitazione.