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1 IPSSS “B. MONTAGNA”2007-’08 COMITATO DIDATTICO- SCIENTIFICO Gruppo di Laboratorio pedagogico-didattico

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IPSSS “B. MONTAGNA”2007-’08

• COMITATO DIDATTICO-SCIENTIFICO

• Gruppo di Laboratorio pedagogico-didattico

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• Roma, 3 agosto 2007:LETTERADEL MINISTRO GIUSEPPE FIORONI

• Individuazione di 4 ASSI CULTURALI:1) Asse dei linguaggi2) Asse matematico3) Asse scientifico-tecnologico4) Asse storico-sociale

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Obiettivi pedagogici

• Creare nuove generazioni intellettualmente attive

• Favorire la crescita dei giovani come persone e come cittadini

• Attenzione ai processi cognitivi

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• L’Italia è al 33° posto per la lettura, al 36° per la scienza, al 38° per la matematica. La leadership nelle tre materie è rispettivamente di Corea, Finlandia, Taiwan.

• Lo sostiene il rapporto OCSE-PISA 2006 che fotografa gli studenti 15enni di 57 Paesi dell’OCSE o in partnership

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• PISA tiene conto dei curricoli ma non si limita ad essi. PISA valuta le conoscenze degli studenti, ma esamina anche la loro capacità di riflettere sulle conoscenze e sulle esperienze e di applicarle a situazioni della vita reale. Per indicare questo insieme di conoscenze e abilità è stato utilizzato il termine literacy, che in italiano è stato tradotto con 'competenza'.

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• L'indagine mira essenzialmente a verificare in che misura i giovani prossimi all'uscita dalla scuola dell'obbligo abbiano acquisito alcune competenze giudicate essenziali per svolgere un ruolo consapevole e attivo nella società e per continuare ad apprendere per tutta la vita. Più che la padronanza di parti del curricolo scolastico, PISA mira a valutare la capacità di utilizzare conoscenze e abilità apprese anche e soprattutto a scuola per affrontare problemi e compiti analoghi a quelli che si possono incontrare nella vita reale.

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Cosa è necessario nella Scuola italiana?Per i fisici: il contatto con la materialità (“vorrei eliminare i bidelli e

mettere al loro posto dei fresatori, dei tornitori, dei falegnami che prendessero idee dagli insegnanti di fisica e le mettessero in pratica con i ragazzi”),

• insegnare “giocando alla fisica con la natura”, che può essere realizzarsi in tutti i gradi scolastici ed è qualcosa “che muove il cuore”, perchè se non c'è emozione, non c'è scienza;

• indagare, attraverso la scienza, la condizione dell'uomo sul pianeta e nel cosmo. La cosmologia moderna dà spunti per riflessioni umanistiche straordinarie, contribuendo a superare la frattura fra le due culture (C'è un mondo solo? C'è una terra sola nell'universo? C'è una sola chimica della vita? Una sola forma di vita?)

• Quindi non c'è bisogno di laboratori sofisticati per rilanciare l'insegnamento scientifico.

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• Per i sociologi e per i pedagogisti:

• E' un errore confondere l'istruzione col pensiero astratto o con l'esperienza puramente virtuale.

• L'istruzione è completa solo quando la teoria si confronta con l'esperienza.

• Dovremmo sognare una scuola in cui si studiano rigorosamente tutte le materie letterarie e scientifiche, ma poi si fa anche sport, teatro, musica, e si imparano lavori manuali come l'elettricista, il falegname, il cuoco, il giardiniere e ci si confronta con il risultato.

• È solo coltivando una rosa reale che mi rendo conto di quante nozioni devo conoscere e di quanta cura, quanta vigilanza devo avere.

• È solo facendo le cose concrete, di fronte ai miei risultati, che imparo la responsabilità. Questo è l’ insegnamento che mi servirà, qualsiasi mestiere, qualsiasi professione poi io faccia.

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• Per i matematici:

• Nell'insegnamento scolastico della matematica, l'orizzonte storico è in genere del tutto assente.

• Salvo la narrazione di sporadici aneddoti sulla figura più o meno singolare di questo o quel matematico di rilievo (Archimede che salta fuori dalla vasca, Galois che muore in duello, Gauss che scopre i numeri triangolari già all'asilo, Tartaglia che rimane balbuziente per la ferita subita, e così via) e a meno che non segua qualche (raro) modulo sperimentale specifico di storia della matematica, lo studente assisterà all'esposizione di teorie, anche molto avanzate, senza quasi nessuna cognizione del contesto storico in cui sono maturate e di come abbiano assunto la forma in cui vengono attualmente presentate.

• Permane, inoltre, il distacco dalla realtà e dai fenomeni naturali, astronomici, economici, scientifici, di cui la matematica rappresenta una delle organizzazioni simboliche possibili

• La fonte di qualsiasi astrazione deve essere sempre il confronto quotidiano dell’uomo con la natura

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• emergenza pedagogico didattica di passare dalle nozioni alle competenze privilegiando i quattro Assi culturali di conoscenza

• ampliamento ed arricchimento delle modalità di compresenza in tutti e tre gli indirizzi dell'Istituto

• diversificazione dell'azione formativa attraverso il modulo “TIC”, attualmente fissato esclusivamente sull'offerta informatica

• Ristrutturazione dell'AREA DI INTEGRAZIONE• rivisitazione dei contenuti e della gestione del

Tirocinio, in particolare nell'indirizzo “Servizi Sociali”• recupero dell'alleanza Scuola-Famiglia (docenti-

genitori) per favorire negli allievi la motivazione allo studio, alla luce di un Progetto di Vita condiviso

PRIORITA’ al “Montagna”

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• E' necessario:• Partire dalla ricchezza già presente

nell'Istituto• Individuare le esperienze già realizzate

di moduli interdisciplinari• Passare dalla trasmissione di

conoscenze all’insegnamento di competenze generative di conoscenze

• Estendere le modalità di didattica on-line già sperimentate al corso Serale

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OBIETTIVI• A) creare alcune classi sperimentali ( tre

prime, una per ogni indirizzo) • B) sviluppare in queste classi

programmazioni interdisciplinari che individuino, per ogni argomento di studio, i diversi linguaggi interpretativi (ex materie, o discipline) che possono confluire assieme per analizzare e spiegare uno stesso oggetto di conoscenza

• N.B: esistono già esperienze, modelli , lavori documentati, attuati da docenti del nostro Istituto

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C) attuare modelli di ricerca laboratoriale che consentano agli studenti, guidati dal docente, di partire dalla loro “ricchezza già presente” e, attraverso esempi e congetture, di raggiungere autonomamente le acquisizioni di competenza nei vari Assi culturali: in questo particolare “setting” si possono costituire gruppi di lavoro cooperativi o collaborativi, in relazione alla consegna ricevuta.

 

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Poiché:• L’accesso ai saperi fondamentali e’ reso possibile

è facilitato da atteggiamenti positivi verso l’apprendimento e

• la motivazione, la curiosità, l’attitudine alla collaborazione sono gli aspetti comportamentali che integrano le conoscenze, valorizzano gli stili cognitivi individuali per la piena realizzazione della persona, facilitano la possibilità di conoscere le proprie attitudini e potenzialità anche in funzione orientativa.

Quindi:• possono offrire contributi molto importanti – con

riferimento a tutti gli assi culturali - metodologie didattiche capaci di valorizzare l’attività di laboratorio e l’apprendimento centrato sull’esperienza.

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Precisiamo:

con il termine “laboratorio” ci riferiamo ad una atmosfera didattica e non tanto ad un luogo particolare e ad un orario specifico; ovvero indichiamo l'attività durante la quale, partendo da una discussione aperta, gli alunni cercano di trovare REGOLARITA', GENERALIZZAZIONI, PROPRIETA' procedendo con CONGETTURE, VERIFICHE SPERIMENTALI, INDIVIDUAZIONE DEGLI ERRORI, NUOVE CONGETTURE, ...

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D) potenziare l'efficacia delle azioni didattiche con amplificatori percettivi e sistemi telematici: ad esempio, i portatili con videoproiettore (gestiti direttamente ed esclusivamente dal docente) sono operativamente molto più convenienti delle “aule di laboratorio” dotate di computer fissi a banco, uno per studente, difficilmente controllabili

 

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a.s. 2008-09:

• E‘ già previsto l'acquisto di quattro carrelli completi (pc e videoproiettore), due per la sede centrale e due per la sede Ghirotti.

• In sede centrale ne sono disponibili già tre, due ai piani ed uno nel laboratorio di fotografia.

• Poiché il prossimo anno si ipotizza che il corso serale rientrerà in sede, le sue quattro classi disporranno delle quattro postazioni ritenute necessarie per una efficace azione didattica.

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• Come viene realizzato nel sistema scolastico finlandese (i risultati nelle “literacy” sono ai vertici delle graduatorie OCSE-PISA ), se il setting didattico è ben strutturato, e se gli ausilii tecnologici e le condizioni logistiche sono adeguate, possono essere effettuate proposte formative molto efficaci anche a gruppi di studenti ben più numerosi delle nostre classi tradizionali.

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• Durante l’assemblea-studenti svoltasi in Fiera di Vicenza abbiamo visto che con mediatori visivi e amplificatori percettivi (film, video-clip, effetti sonori e musicali) espressi in un ambiente confortevole e spazialmente ben disposto (il teatro-auditorium), sono stati presentati veri e propri nuclei di apprendimento con una fortissima ascendenza nell’esperienza degli studenti, che  hanno prodotto delle “literacy” in cui confluivano discipline diverse per spiegare un fenomeno unitario

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• ad esempio: nell’intervento sul doping del dott. Toniolo c’erano chimica + anatomia umana + genetica + legislazione specifica + storia politica dell’Europa del ‘900 + epopea dello sport + fondamenti di etica filosofica; sullo sfondo di tutto l’evento c’è stato l’esempio di autonomia personale e sociale offerto dagli studenti impegnati in trasferimenti sui bus, nel rispetto degli orari, e nell’adeguamento comportamentale ad una situazione particolare fuori dall’usuale contesto scolastico.

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E) ottimizzare l'utilizzo degli spazi: in questo settore si sono individuati ampi margini di miglioramento, in particolare nella sede “Ghirotti” (aula magna!)

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F) costituire dei consigli di classe “nuova formula”: in queste sezioni sperimentali è necessario che il consiglio di classe restringa le sue funzioni di presa d'atto notarile dell'avvenuto, per trasformarsi in uno strumento di progettazione permanente di quello che avverrà, predisponendo moduli didattici interdisciplinari costantemente monitorati e assumendo, quindi, le caratteristiche specifiche dell‘équipe

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• G) controllare le modalità di recupero che vengono attuate: dobbiamo analizzare di più i processi, e non solo i risultati.

• Cosa è successo tra il debito e l'assolvimento? Sono avvenute delle restituzioni procedurali dei contenuti, frutto di una mera ripetizione (“gutta cavat lapidem”)?

• Quali strategie e quali strumenti sono stati adottati negli spazi-tempi privilegiati, allestiti appositamente per il recupero?

• I recuperi effettuati in classe come sono avvenuti, e a quale prezzo per il rallentamento o il blocco dello sviluppo della programmazione di classe?

• Potrebbero, forse, essere preferibili dei canali permanenti di apprendimento parallelo gestiti dalla scuola e nella scuola, come avviene in molti Paesi europei?

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H) È indispensabile un significativo mutamento nelle relazioniscuola-famiglia, che richiederebbero una trasformazione degli attuali ricevimenti in convocazioni regolari eprogrammate, sempre ai fini della costruzione, pur in ambiti rigorosamente diversi, di un Progetto di Vita condiviso, per l'allievo e con l'allievo