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Srv:\Lavori2016\PPOO Lavori messa in sicurezza abitato di Gragnanella (LU)

I N D I C E

PREMESSA.............................................................................................................4

1. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO .......................6

2. GEOGNOSTICA ................................................................................................8

2.1. Prospezioni sismiche a rifrazione ..............................................................9

2.2. Sondaggi...................................................................................................13

2.3. Analisi di laboratorio................................................................................15

2.4. Prove penetrometriche statiche................................................................15

2.5. Prove penetrometriche dinamiche pesanti ...............................................16

3. MONITORAGGIO ..........................................................................................18

3.1. Spie estensimetriche.................................................................................19

3.2. Misure inclinometriche ............................................................................20

3.3. Controlli piezometrici ..............................................................................23

4. SINTESI DEI DATI RACCOLTI....................................................................25

4.1. Stratigrafia di dettaglio e caratterizzazione geotecnica............................26

5. AZIONE SISMICA...........................................................................................29

5.1. Parametri sismici ......................................................................................29

5.2. Categoria di sottosuolo.............................................................................31

5.3. Spettro di risposta elastico .......................................................................31

6. CAUSE DELLE FRANE.................................................................................33

7. VERIFICHE DI STABILITA’..........................................................................34

INTERVENTI........................................................................................................35

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ELENCO DEGLI ALLEGATI

ALL. N° 1 - LOGS STRATIGRAFICI SONDAGGI

ALL. N° 2 - PROSPEZIONI SISMICHE A RIFRAZIONE

ALL. N° 3 - PROSPEZIONI SISMICHE IN FORO

ALL. N° 4 - PROVE PENETROMETRICHE STATICO DINAMICHE

ALL. N° 5 - ANALISI DI LABORATORIO

ALL. N° 6 - CONTROLLI INCLINOMETRICI

ALL. N° 7 - VERIFICHE DI STABILITA’

ELENCO DELLE FIGURE

Fig. 1 - INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE - Scala 1:10.000

Fig. 2 - SEZIONE GEOLOGICA - Scala 1:5.000

Fig. 3 - CARTA GEOLOGICA E GEOMORFOLOGICA DI DETTAGLIO - Scala 1:2.000

Fig. 4 - SEZIONE GEOLOGICA - Scala 1:1.000

Fig. 5 - PLANIMETRIA CON UBICAZIONE DELLE INDAGINI - Scala 1:1.000

Fig. 6a e 6c - SEZIONI STRATIGRAFICHE E GEOTECNICHE - Scala 1:500 e 1: 200

Fig. 7 - PIANTA CON UBICAZIONE DELLE PRINCIPALI LESIONI - Scala 1:500

FIG. 8 - SCHEMA DEGLI INTERVENTI: PIANTA Scala 1:500

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PREMESSA

La presente relazione Geologica corredata da Indagini Geotecniche e indagini sismiche è stata redatta dal sottoscritto dott. geol. Pietro Barsanti, dello Studio di Geologia Barsanti Sani & Associati, iscritto all’ordine dei Geologi della Regione Toscana al n. 193, a corredo del progetto escutivo – “lavori di completamento per la messa in sicurezza abitato di Gragnanella nel Comune di Castelnuovo di Garfagnana (LU) – Realizzazioen di berlinesa tirantaat, trincee drenanti, riprofilatura del versante e realizzazione di piattaforma con micropali e tiranti.” - D.L. 133/2014 “Sblocca Italia” – D.M. 104/2015 – Capitolo 7219 – Piano gestionale 02” nel Comune di Castelnuovo di Garfagnana in Provincia di Lucca.

Il Comune di Castelnuovo di Garfagnana, in forza dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n° 3274 del 20 Marzo 2003, pubblicata sulla G.U. n° 105 dell’8 Maggio 2003, è stato confermato sismico di Zona 2 (equiparabile alla vecchia 2° Categoria) e quindi soggetto alle norme di cui alla L. 2 Febbraio 1974 n° 64 ed alle norme tecniche emanate contestualmente all’Ordinanza.

Tale classificazione è stata riconfermata anche dalla O.P.C.M. n° 3519 del 28.04.2006 e dalla D.G.R.T. n° 431 del 19.06.2006, in base alla quale la Regione Toscana ha definito il Comune di Castelnuovo di Garfagnana, secondo la “Proposta di riclassificazione sismica RT4”, sismico di Zona 2, con accelerazione su suolo rigido ag = 0.25.

Con Decreto del 14 Gennaio 2008, pubblicato sulla G.U. n. 29 del 4.02.2008 suppl. ord. n° 30, sono state inoltre approvate le nuove Norme tecniche per le costruzioni, che entrano definitivamente in vigore il 30 Giugno 2009. Da tale data, la stima della pericolosità sismica, intesa come accelerazione massima orizzontale su suolo rigido, viene definita mediante un approccio “sito dipendente” e non più “zona dipendente”: in altre parole, definite le coordinate del sito interessato dal progetto, questo sarà sempre compreso tra quattro punti della griglia di accelerazioni (Allegato B del D.M. 14 Gennaio 2008), e, tramite media pesata, ad esso competerà un valore specifico di accelerazione. Nel caso in studio, per le coordinate del sito 44°,1241 lat e 10°,3762 long, si otterrà, ad esempio per un tempo di ritorno di 475 anni:

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Il presente rapporto è redatto a norma del vigente D.M. 14 Gennaio 2008 “Norme tecniche per le Costruzioni”, che detta le Norme per le opere interagenti con i terreni e con le rocce, per gli interventi nei terreni e per la sicurezza dei pendii: esso illustra la metodologia delle indagini eseguite, l'elaborazione dei dati e le conclusioni raggiunte in merito alle cause e modalità dei dissesti e descrive gli interventi di bonifica e consolidamento più idonei.

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1. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO

L’abitato di Gragnanella si colloca in prossimità del confine settentrionale del territorio comunale di Castelnuovo di Garfagnana, 3 km a nordovest dal Capoluogo.

Il centro storico del paese è costruito sullo spartiacque di un piccolo sperone collinare orientato secondo la direzione nord/est-sud/ovest, in sponda destra del Fiume Serchio all’altezza del Lago di Pontecosi, delimitato ad occidente dall’incisione del T. Remonio verso cui scende con ripida pendenza e ad oriente dall’incisione di un rio minore verso cui scende con una pendenza blanda e poco accentuata, alla quota di circa 500 m s.l.m..

Come si osserva dall’Inquadramento Geologico Generale di Fig. 1 – Scala 1:10.000, ripresa dal R.U. e supportata da sopralluoghi diretti, l’area è interessata dall’affioramento sia delle Unità Liguri Esterne, sia dell’arenaria “macigno” della Successione Toscana Non Metamorfica.

In particolare, come visualizzato nelle sezioni geologiche di Fig. 2 alla scala 1:2.000 e di Fig. 4 alla scala 1:1.000, il paese insiste sulla formazione del Flysch ad Elmintoidi (costituita da un’alternanza di calcari marnosi, marne ed arenarie calcaree, con argilloscisti e siltiti, del Cretaceo Sup.). Il Flysch ad Elmintoidi riposa sulla formazione del Complesso di base (complesso eterogeneo prevalentemente argillitico del Cretaceo - Eocene), ed il contatto tra le due formazioni corre parallelo al crinale pochi metri a sud/est dello spartiacque.

Il “macigno” (arenarie turbiditiche quarzoso feldspatiche dell’Oligocene medio-sup.) affiora invece un centinaio di metri a sud/ovest dell’area investigata, separato dalle suddette formazioni da una faglia ad andamento subverticale con orientamento nord/ovest-sud/est.

Nell’area, come si osserva dalla Carta Geologica e Geomorfologica di dettaglio alla scala 1:2.000, sono presenti estese coltri di detrito di versante e numerose frane sono segnalate come quiescenti o relitte. Si nota che il versante in destra orografica del Fosso Remonio, alla cui sommità è collocato il paese di Gragnanella, è interessato da numerosi fenomeni franosi, legati alla discreta acclività del pendio, alla litologia, all’intensa tettonizzazione che caratterizza questa zona, e connessi anche con la forte azione erosiva (soprattutto nei tratti concavi) del torrente stesso.

I rilievi hanno infatti evidenziato la presenza di una estesa frana quiescente sotto il paese di Gragnanella, in sponda destra del Fosso Remonio, che appare essere nel complesso inattiva. Attiva appare invece essere la frana a sud

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ovest del paese, generata nella parte bassa dall’erosione laterale di sponda al piede del versante da parte del Fosso Remonio stesso. Poco prima del paese provenendo dalla via per Sillicano, a valle della via degli Astri, sopra la frana anzidetta al piede del versante, il pendio appare interessato da un fenomeno franoso molto lento, riconducibile ad un creep più o meno profondo innescato dalle diffuse emergenze di acqua che si ritrovano al suo interno e favorito dalla presenza di terreni di alterazione a forte dominanza argillosa.

L’abitato di Gragnanella è interessato da diversi anni da numerosi fenomeni fessurativi che colpiscono alcuni fabbricati. In particolare tali lesioni si riscontrano sul sagrato antistante la Chiesa di San Bartolomeo, nella Chiesa stessa e su diverse case attorno alla Chiesa verso via degli Astri.

Le principali lesioni che interessano l’abitato di Gragnanella sono riportate nella Pianta di Fig 7 alla Scala 1:500.

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2. GEOGNOSTICA

Al fine di:

ricostruire la situazione stratigrafica ed idrogeologica locale;

valutare le caratteristiche geomeccaniche dei terreni costituenti l’area di studio;

consentire l’installazione di tubi inclinometrici e piezometrici indispensabili per la ricostruzione della geometria del possibile movimento franoso,

a partire dal mese di luglio 2003 è stata effettuata una campagna geognostica, geofisica e geotecnica costituita da:

- n° 4 prospezioni sismiche a rifrazione con onde P e SH;

- n° 3 sondaggi a carotaggio continuo S1, S2 e S3 della profondità di 25, 30 e 28 m, attrezzati con tubi inclinometrici. Nel corso dei sondaggi sono stati prelevati n° 4 campioni di terreno, di cui 2 sottoposti ad analisi di laboratorio;

- n° 1 sondaggio a distruzione S2bis della profondità di ml 15, con installazione di celle piezometriche tipo Casagrande;

- n° 3 prove penetrometriche statico/dinamiche pesanti CPT/DPSH e 4 dinamiche pesanti DPSH,

il tutto ubicato come nella Planimetria di Fig. 5 alla scala 1:1000.

Le precedenti indagini sono state integrate mediante:

n. 1 sondaggio geognostico attrezzato con un tubo piezometrico,

n. 1 lettura inclinometrica (lettura di “zero”) in S1/2014 e una lettura di esercizio su gli altri due inclinometri S2 2003 e S3 2003

n. 2 prove penetrometriche dinamiche pesanti

n. 1 prospezione sismica a rifrazione con onde P e SH.

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2.1. Prospezioni sismiche a rifrazione

La campagna geofisica è stata effettuata per correlare tra loro i dati geognostici diretti dei sondaggi e delle prove penetrometriche e consentire una migliore definizione dello spessore delle coperture detritiche e dell’andamento del substrato.

Come è noto, le onde elastiche provocate da una vibrazione si trasmettono nel suolo con velocità differenti per ogni litotipo. Nella prospezione sismica a rifrazione, si sfrutta la diversa velocità di propagazione delle onde longitudinali (onde P o "di compressione e dilatazione"), che sono le più veloci fra le diverse onde elastiche, o trasversali (onde SH o “di taglio”), per determinare spessori e andamento dei livelli presenti.

La prospezione consiste nel generare un'onda sismica di compressione o di taglio nel terreno attraverso una determinata sorgente di energia (colpo di mazza o di maglio, esplosivo etc.) e nel misurare il tempo impiegato da questa a compiere il percorso nel sottosuolo dal punto di energizzazione fino agli apparecchi di ricezione (geofoni) seguendo le leggi di rifrazione dell'ottica, cioè rifrangendosi sulle superfici di separazione tra due strati sovrapposti di densità (o meglio di modulo elastico) crescente.

L'apparecchiatura necessaria per le prospezioni è costituita da una serie di geofoni che vengono spaziati lungo un determinato allineamento (base sismica) e da un cronografo che registra l'istante di inizio della perturbazione elastica ed i tempi di arrivo delle onde a ciascun geofono. Attraverso metodi analitici si ricavano quindi le velocità delle onde elastiche longitudinali (Vp) o trasversali (Vs) dei mezzi attraversati ed il loro spessore.

La velocità di propagazione delle onde elastiche nel suolo è compresa tra larghi limiti; per lo stesso tipo di roccia essa diminuisce col grado di alterazione, di fessurazione e/o di fratturazione; aumenta per contro con la profondità e l'età geologica. Sensibili differenze si possono avere, in rocce stratificate, tra le velocità rilevate lungo i piani di strato e quelle rilevate perpendicolarmente a questi. La velocità delle onde compressionali, diversamente da quelle trasversali che non si trasmettono nell’acqua, è fortemente influenzata dalla presenza della falda acquifera e dal grado di saturazione.

Questo comporta che anche litotipi differenti possano avere uguali velocità delle onde sismiche, per cui non necessariamente l'interpretazione sismostratigrafica corrisponderà con la reale situazione geologico-stratigrafica.

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Lo strumento utilizzato è un prospettore sismico digitale GEOMETRICS SMARTSEIS S24 a 24 canali, a virgola mobile, dotato di computer interno con processore 80486 DX, HD e Floppy, stampante termica, filtri in acquisizione e in uscita etc..

Sono stati realizzati profili sismici della lunghezza di 96 m e con distanza intergeofonica di 4 m, sufficiente a raggiungere le profondità dell’ordine di 25÷30 m previste dal progetto di indagine.

Come sorgente energizzante per le onde P è stato utilizzato un maglio da 200 kg e/o un cannoncino industriale con cartucce cal. 8.

Le onde SH sono state ottenute con un dispositivo di energizzazione costituito da una traversina sovraccaricata dall’asse posteriore di un fuoristrada o da una cassa metallica sovraccaricata dal peso di due o tre operatori, percossa sulle estremità opposte dalla mazza da 10 kg, in grado di generare onde SH di buon contenuto energetico, uniformi sia nella direzione di propagazione sia nella polarizzazione (+ e -) e, di contro, con una generazione di onde P trascurabile.

Tutte le registrazioni delle SH sono state effettuate con metodo cross-over utilizzando la funzione inversione di polarità offerta dal Geometrics S24, ovverosia facendo la differenza tra un uguale numero di battute a destra ed a sinistra: in tal modo viene esaltato l’istante di primo arrivo delle onde SH, mentre vengono abbattute le eventuali onde P spurie.

Sono state realizzate n° 7 registrazioni, di cui 2 esterne alla base sismica (“tiri di copertura”) e 5 interne: alcune delle registrazioni (principalmente in ST3 ed ST4) non sono state utilizzate nell’interpretazione a causa della non buona qualità, conseguente le intrinseche difficoltà di acquisizione in depositi argillitico-calcarei molto fratturati come quelli presenti nel sito in studio.

La qualità delle rimanenti registrazioni è stata comunque in genere sufficiente a consentire una sicura individuazione dei primi arrivi sulle tracce dei sismogrammi, specie dopo filtraggio Hi-cut a 250 Hz.

Nell'All. n° 2 sono riportati:

- i tempi di propagazione osservati ai geofoni relativi ai vari scoppi (dati di scoppio);

- le velocità sismiche calcolate;

- le profondità dei vari rifrattori (strati);

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- il diagramma tempi di arrivo-distanze e la sezione sismostratigrafica interpretativa.

Tale diagramma riporta, in funzione delle distanze in metri, le misure dei tempi di arrivo ai geofoni, in msec. Le rette che si ottengono interpolando i punti si chiamano "dromocrome": in prima analisi ogni segmento di retta rappresenta uno strato e la pendenza la velocità delle onde sismiche di compressione Vp (o trasversali Vs) .

L'interpretazione dei dati è stata effettuata al calcolatore con il metodo reciproco generalizzato - GRM (Palmer 1980), integrato dal metodo dei tempi intercetti.

Analizzando le singole sezioni, in relazione anche ai dati emersi dai sondaggi, emerge quanto segue:

SEZIONE ST2 – Ubicata presso Via degli Astri in direzione est/ovest a 4-5 m dal sondaggio S2.

- Dalla superficie fino a 0.5÷2.5 m di profondità si incontra un primo strato a bassa velocità (Vp = 550÷850 m/sec e Vs = 140÷300 m/sec ) correlabile con il terreno agrario, la copertura detritica e la massicciata stradale, da sciolta/molle ad addensata/compatta;

- segue un secondo strato dello spessore medio di 4÷6 m a partire da 40 m dall’inizio della stesa sino a fine stesa, mentre nella parte iniziale, da 0 a 40 m nell’intorno del sondaggio S2 la sismica ha messo in luce un progressivo infossamento della base dello strato che raggiunge la profondità di circa 15÷20 m rispettivamente per le onde SH e per le onde P. La velocità che caratterizza tale strato è Vp = 1700÷1820 m/sec e Vs = 510÷520 m/sec, valori riferibili alla copertura detritica prevalentemente argillosa con litici molto compatta/dura derivante dall’alterazione del substrato calcareo/argillitico.

- Segue un terzo strato caratterizzato da un salto di velocità situato all’incirca a 45-50 m da G1, con velocità decrescenti da Vp = 3020÷3040 m/sec e Vs = 1040 m/sec a Vp = 2280÷2300 m/sec e Vs = 670 m/sec. Tali velocità sono riferibili al substrato calcareo/argillitico con un diverso grado di fatturazione ovvero più fratturato andando da est verso ovest, anche se non è da escludere che tale salto di velocità sia da imputare ad un contatto tra i calcari del Flysch ad Elmintoidi e le argilliti del Complesso di Base.

Non è stato incontrato un terzo rifrattore (e quindi un quarto strato) più veloce entro i primi 25÷30 m indagati dalla linea sismica di 96 m di lunghezza.

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SEZIONE ST3 – In direzione sud/nord, parte da Via degli Astri presso S2 bis lungo la direzione di massima pendenza del versante ed incrocia ST2 a 6 m da G1.

- Dalla superficie fino a 1.5÷3.0 m di profondità si incontra un primo strato a bassa velocità (Vp = 360÷660 m/sec e Vs = 180÷230 m/sec ) correlabile con il terreno agrario, la copertura detritica e la massicciata stradale sciolta/molle;

- segue un secondo strato con spessore decrescente da 12 m c.a in prossimità di G1 (in buon accordo con i risultati della stesa ST2 e del sondaggio S2) fino a 1÷2.5 m in corrispondenza di G24, caratterizzato da Vp = 1300÷1350 m/sec e Vs = 500÷550 m/sec nei primi 50 m circa della stesa, e da valori più bassi nella rimanente parte valliva della stesa Vp = 1160 m/sec e Vs = 390 m/sec. Spessori un po’ più consistenti sono rilevati dalle onde SH rispetto alle P. I valori di velocità sono riconducibili alla copertura detritica prevalentemente argillosa con litici molto compatta/dura derivante dall’alterazione del substrato calcareo/argillitico.

- Segue un terzo strato caratterizzato da un salto di velocità situato intorno ai 45 -50 m da G1, con velocità decrescenti da Vp = 2800 m/sec e Vs = 870 m/sec a Vp = 2220÷2230 m/sec e Vs = 670 m/sec. La differenza di velocità andando da sud verso nord può essere imputabile, come per la stesa ST2, o ad un diverso grado di fratturazione, o ad un contatto tra i calcari del Flysch ad Elmintoidi e le argilliti del Complesso di Base, che, considerando quanto detto per ST2, farebbe ipotizzare un contatto sul versante nord/ovest circa parallelo a quello segnato sulla carta geologica sul versante sud/est e quindi una piccola sinclinale con al nucleo il Flysch.

Non è stato incontrato un terzo rifrattore (e quindi un quarto strato) più veloce entro i primi 25÷30 m indagati dalla linea sismica di 96 m di lunghezza.

SEZIONE ST4 – In direzione sud/ovest- nord/est lungo Via del Giardino, in corrispondenza dello spartiacque dove sorge parte del paese di Gragnanella.

- Dalla superficie fino a 1.0÷3.5 m di profondità si incontra un primo strato a bassa velocità (Vp = 480÷660 m/sec e Vs = 320÷380 m/sec ) correlabile con il terreno agrario, la copertura detritica e la massicciata stradale mediamente addensata/compatta;

- segue il secondo strato con spessore individuato fortemente discordante tra le onde P e le onde SH, caratterizzato da Vp = 1150÷1200 m/sec e Vs = 480÷600 m/sec. Lo spessore è concordante intorno a 10 m da G1 fino a 25-30 m, mentre oltre tale distanza lo spessore diminuisce secondo le onde P mentre aumenta notevolmente per le SH, arrivando ad un massimo di circa 24 m in corrispondenza di G24; questa discrepanza è imputabile alla probabile presenza di acqua nel deposito che ha enfatizzato le velocità delle onde P facendo risalire, erroneamente, il tetto del sottostante substrato. I valori di velocità sono riconducibili alla copertura detritica prevalentemente argillosa con litici molto compatta/dura derivante dall’alterazione del substrato calcareo/argillitico.

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- Segue un terzo strato caratterizzato da velocità Vp = 1940÷2400 m/sec e Vs = 830÷850 m/sec, riconducibili al substrato calcareo/argillitico più o meno fratturato.

Non è stato incontrato un terzo rifrattore (e quindi un quarto strato) più veloce entro i primi 25÷30 m indagati dalla linea sismica di 96 m di lunghezza.

SEZIONE ST1/2014 – Ubicata ad ovest del paese lungo la strada di accesso allo stesso:

-Dalla superficie fino a 1.5 m c.a. di profondità si incontra un primo strato a bassa velocità (Vp = 400÷405/610 m/sec e Vs = 130÷160/310 m/sec ) correlabile con il terreno agrario, la copertura detritica sciolta e la massicciata stradale;

- segue un secondo strato dello spessore di 3.5÷5/6 m. La velocità che caratterizza tale strato è Vp = 1250÷1490 m/sec e Vs = 370÷475 m/sec, valori riferibili alla copertura detritica prevalentemente argillosa con litici da molto compatta a dura derivante dall’alterazione del sottostante substrato.

- Segue un terzo strato caratterizzato da velocità Vp = 2260÷2745 m/sec e Vs = 620/650÷740 m/sec, riferibile al substrato calcareo/argillitico/siltitico più o meno fratturato.

Non è stato incontrato un terzo rifrattore (e quindi un quarto strato) più veloce entro i primi 25÷30 m indagati dalla linea sismica di 96 m di lunghezza.

2.2. Sondaggi

Tra i mesi di marzo e di agosto 2003, quindi per un periodo di tempo molto prolungato a causa delle difficoltà logistiche e di accesso incontrate per la realizzazione del sondaggio S3 in piazza S. Bartolomeo, sono stati effettuati tre sondaggi a carotaggio continuo con carotiere doppio del diametro di 101 mm (S1, S2 ed S3) ed il sondaggio a distruzione S2bis. Altri due sondaggi (S1/14 e S2/14) sono state realizzati nell’agosto 2014.

Tutte le informazioni relative ai sondaggi sono contenute nei logs stratigrafici dell’All. n° 1.

Brevemente le stratigrafie rilevate sono le seguenti:

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S1: realizzato all’inizio di via del Miraggio, nella parte del centro abitato che guarda verso a sud, lungo la strada che costeggia il nucleo centrale del paese e ricadente pertanto sul versante sud/est. La profondità raggiunta è di 25 m. Il sondaggio ha rilevato fino a 3 m di profondità dei depositi eluvio colluviali “detritici”, riposanti su calcari marnosi e calcareniti con intercalazioni di argilliti, il tutto molto alterato e fratturato. In questo sondaggio è stato prelevato n° 1 campione dal carotiere T6S alla profondità di 19-19.5 m che è stato poi analizzato in laboratorio (vedi analisi di cui all’All. n° 3). Il foro è stato attrezzato con tubo inclinometrico.

S2 e S2bis : i due sondaggi sono stati eseguiti in corrispondenza della parte del paese che guarda verso nord, a nord del centro storico ed al piede della “cerchia urbana”, in via degli Astri alla distanza di 3 m uno dall’altro. Il sondaggio S2 della lunghezza di 30 m è stato realizzato a carotaggio continuo mentre il sondaggio S2 bis della lunghezza di 15 m è stato realizzato a distruzione di nucleo. Il primo ha evidenziato la presenza di una potente copertura eluvio colluviale di 11 m di spessore sovrastante delle calcareniti, dei calcari marnosi e delle argilliti molto fratturate, ed è stato attrezzato con un tubo inclinometrico (inclinometro I3 S2) per l’individuazione delle eventuali superfici di scorrimento. Il sondaggio S2 bis è stato invece attrezzato con n° 2 celle di tipo Casagrande alla profondità di 6 e 15 m dal p.c. al fine di rilevare i livelli delle falde sia nel deposito “sciolto” superficiale sia nei sottostanti calcari. Nel sondaggio S2 sono stati prelevati n° 3 campioni di cui il primo alla profondità di 1.5-1.95 m di tipo Schelby mentre gli altri due con carotiere T6S alle profondità di 8.5-9.0 e 9.5-10 m. Il campione C2 (8.5-9 m) è stato sottoposto ad analisi di laboratorio (vedi All. n° 3).

S3: Il terzo ed ultimo sondaggio è stato eseguito sulla piazza S. Bartolomeo, antistante l’omonima chiesa, a nord ovest della più importante lesione presente nel centro storico. Questo ricade pressoché sullo spartiacque ed è stato spinto alla profondità di 28 m mettendo in luce circa 7 m di depositi eluvio colluviali costituiti da litici e blocchi arenacei in matrice più o meno abbondante seguiti da calcari marnosi e calcareniti con intestrati argillitici fortemente alterati in argille. Il foro è stato attrezzato con tubo inclinometrico (inclinometro I2 S3).

S2/14: è stato realizzato a valle di via degli Astri ed è stato spinto sino alla profondità di 6 m. Il foro è stato attrezzato un tubo piezometrico di tipo aperto.

Da segnalare che in tutti i sondaggi è risultato particolarmente difficoltoso individuare livelli campionabili e/o materiali sufficientemente omogenei e privi di inclusi litoidi tali da poter essere sottoposti alle previste prove di taglio: in pratica infatti tra tutti i 4 campioni prelevati solo due, di cui uno parzialmente, sono risultati idonei: infatti solo un campione è stato sottoposto alle prove di taglio (vedi successivo paragrafo).

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2.3. Analisi di laboratorio

Sono stati analizzati i seguenti campioni:

n° Profondità (da m a m)

S1C1 19.0÷19.5

S2C2 8.5÷9.0

Sui campioni sono state effettuate le seguenti determinazioni (vedi All. n° 4):

- umidità naturale - peso di volume naturale - limiti di Atterberg - analisi granulometrica per setacciatura - analisi granulometrica della frazione fine - prova di taglio consolidata drenata - prova di espansione laterale libera - peso specifico dei grani

2.4. Prove penetrometriche statiche

Lo strumento utilizzato è un penetrometro statico prodotto dalla PAGANI GEOTHECNICAL EQUIPMENT, modello TG63/100 da 100 kN di spinta, con punta meccanica tipo Begemann, cella di carico di sommità Hottinger classe 0,2 e centralina elettronica di rilevamento dati.

Nei diagrammi e nelle tavole dell'All. n° 3 sono riportate le misure effettuate ogni 20 cm di avanzamento della punta. Sono stati rilevati i valori di:

- Rp: resistenza alla punta, a rottura (kg/cm2) - Rf: " di attrito laterale locale (kg/cm2) - Ft: " all'avanzamento totale della colonna (kg)

E' stato inoltre calcolato il valore del rapporto Rp/Rf, noto con il nome di rapporto Begemann: esso dipende dalla granulometria dei terreni attraversati e permette pertanto la ricostruzione della stratigrafia dei terreni, come riportato a

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fianco dei diagrammi con simbologia internazionale secondo l'interpretazione di SEARLE (1979).

Nelle tavole sono inoltre riportati i valori derivati di:

- angolo di attrito interno ( in °);

- densità relativa (Dr in %);

- coesione non drenata (cu in kg/cm2);

- coefficiente di compressibilità volumetrica (mv in cm2/kg).

Le prove hanno raggiunto le profondità sotto il p.c. indicate nella tabella che segue, oltre le quali il penetrometro statico è stato sostituito da quello dinamico pesante per consentire l’attraversamento di livelli molto consistentI.

Prova n° P1 P2 P3

Profondità m 7.0 5.0 3.0

2.5. Prove penetrometriche dinamiche pesanti

La prova Penetrometrica Dinamica Standard (DPSH), con o senza rivestimento laterale, consiste nell'infiggere una punta conica sormontata da una batteria di aste nel terreno, utilizzando una massa battente (maglio) che cade liberamente da un'altezza fissa alla velocità costante di 20÷25 battute al minuto. Durante la prova, ogni 20 cm di avanzamento di rileva il numero di colpi N necessari all'affondamento della punta; ogni asta si valuta la verticalità della batteria d'aste e l'attrito laterale lungo la stessa (nelle prove senza rivestimento).

Lo strumento utilizzato per le presenti prove è un penetrometro dinamico modello PAGANI TG63/100 KN (tipo “Emilia” superpesante DPSH) avente le seguenti caratteristiche:

- peso del maglio: 63.5 kg

- altezza di caduta: 75 cm

- sezione della punta conica: 20 cmq

- angolo di apertura della punta: 60°

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- intervallo di lettura del numero di colpi (penetrazione Standard): 20 cm

Dal numero di colpi N20 si ricava la resistenza dinamica di punta Rd in kg/cmq attraverso la Formula Olandese:

R MM Ms P

hA ed

2

dove:

M : peso del maglio (kg 63.5) Ms: peso del sistema di battuta (0.5 kg) P : peso delle aste (kg 6.25 cad.) h : alzata del maglio (cm 75) A : sezione della punta (cm2 20) e : avanzata per colpo o rifiuto (cm)

I valori di N20 e di Rd sono tabulati e diagrammati in funzione della profondità in metri.

I valori del numero di colpi registrato ogni 20 cm di avanzamento della punta (N20) vengono inoltre correlati al numero di colpi della prova di penetrazione standard (Nspt) secondo le esperienze di Borowczyc e Frankowshy (1981) attraverso un fattore di correlazione .

Le prove sono state spinte sino alle profondità indicate nella tabella seguente.

All’interno di tutti i fori, eccetto la prova P6, sono calati i tubi in pvc fessurati per il rilievo mensile del livello di falda assieme alle celle Casagrande del sondaggi S2 bis. I valori delle misurazioni sono riportate nel diagramma alla pagina che segue: da esso si può evincere che la falda superficiale mostra modeste soggiacenze piezometriche, da 1 a 4 m circa sotto il piano di campagna. La falda circolante nel substrato calcareo, come rilevato nella cella del sondaggio S 2 bis, si attesta a profondità comprese tra 11 e 14 m circa.

Prova n° P1 P2 P3 P4 P5 P6 P6bis P7 P8

Profondità (m)

9.0 5.2 3.8 7.2 7.2 2.8 8.2 6.4 6.4

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3. MONITORAGGIO

Nel settembre 2003 sono iniziate le operazioni di monitoraggio attraverso:

- installazione di n° 3 tubi inclinometrici (I1, I2 e I3) ubicati come nella Planimetria di Fig. 4 - Scala 1:1.000 e loro lettura iniziale (misura di “zero” o di riferimento);

- installazione di n° 14 spie micrometriche sulle principali lesioni sui manufatti;.

- controllo dei livelli piezometrici nel fori di sondaggio e di prove penetrometriche opportunamente attrezzati.

A causa della scarsa piovosità che ha caratterizzato il periodo 2003÷2008, è stato necessario prolungare il periodo di osservazione allo scopo di comprendere almeno un periodo piovoso sopra la media. Pertanto il periodo delle osservazioni, che è iniziato nel 2003, si è concluso nel 2009, con successive misurazioni inclinometriche nel marzo 2013 e nell’agosto 2014.

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3.1. Spie estensimetriche

Le lesioni che interessano l’abitato di Gragnanella sono riportate sulla Pianta di Fig 7. Come si può osservare esse interessano principalmente la Chiesa e la parte nord/ovest del paese. Le lesioni principali sui fabbricati sono state attrezzate con spie micrometriche (in totale 14) e controllate inizialmente a cadenza mensile.

Le spie sono costituite da piastre cilindriche di ottone di diametro = 1 cm applicate sui labbri opposti delle fessure murarie: sulle spie, dotate al centro di un marker conico, viene applicato un micrometro comparatore che rileva la distanza reciproca con precisione di 0.01 mm. Ripetendo periodicamente la lettura si è in grado di definire il verso (apertura o chiusura della lesione), l'entità e l'andamento stagionale dei movimenti e così individuare le possibili cause del fenomeno fessurativo.

L'andamento degli scostamenti misurati alle spie è visualizzato nel grafico alla pagina seguente: per una corretta interpretazione è necessario tener conto che ad un aumento del valore di scostamento corrisponde la chiusura della lesione, mentre ad una diminuzione del valore di scostamento corrisponde l'apertura della lesione.

Le misurazioni sono iniziate nel mese di settembre 2003 con cadenza mensile sino alla fine del 2004, seguite da una lettura conclusiva nel febbraio 2009. Come si vede dal grafico allegato le lesioni nel complesso non hanno evidenziato scostamenti significativi. Delle spie installate nel Paese i maggiori allargamenti si notano nella spia C, installata sul piazzale lungo la lesione a direzione NNE-SSW che “taglia” Piazza S. Bartolomeo parallelamente al fronte della Chiesa dove attraverso aperture nei periodi invernali e chiusure nei periodi estivi mostra una chiara tendenza all’apertura (3.5 mm in poco più di 5 anni). Un altro discreto allargamento (pari a circa 2 mm)si nota sulla spia M posta sul fabbricato a valle del paese. Allargamenti molto limitati (0.63 mm in oltre 5 anni) si rilevano nella spia D posta sul fabbricato che chiude il lato SSW piazza S. Bartolomeo, mentre le rimanenti lesioni non mostrano apprezzabili e significativi spostamenti.

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ANDAMENTO SPIE ESTENSIMETRICHE INSTALLATE NELL'ABITATO DI GRAGNANELLA

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01/09/2002 14/01/2004 28/05/2005 10/10/2006 22/02/2008 06/07/2009

Sco

sta

men

ti (

mm

)

ABCDEFGHILMN1a1b

3.2. Misure inclinometriche

I tre sondaggi geognostici sono stati attrezzati con tubi inclinometrici per valutare le deformazioni del pendio nel tempo e in pratica verificare la stabilità del versante.

L'utilizzo dei tubi inclinometrici, mediante rilevazioni di campagna con sonda servoaccelerometrica, permette, con l'esecuzione di una prima misura, detta di riferimento, l'individuazione della posizione nello spazio del tubo inclinometrico e quindi la deviazione dalla verticale della terebrazione effettuata. Le successive rilevazioni, riferite alla precedente, permettono la misura e la caratterizzazione degli eventuali spostamenti profondi, individuano cioè l'entità del movimento alle varie profondità, la direzione di scivolamento, la geometria e la velocità di spostamento; consentono, in altre parole la definizione del meccanismo dell'eventuale dissesto.

Questo metodo, fondamentale per una corretta interpretazione dell'evoluzione della dinamica dei dissesti, è supporto indispensabile, sia per procedere ad una adeguata progettazione degli interventi, sia per il controllo della effettiva stabilità conseguita con tali interventi.

Nei tubi inclinometrici S1, S2 ed S3 è stata effettuata una prima misura di riferimento “lettura zero” in data 12 e 16 Settembre 2003. Nel corso di questa prima lettura in S1 si è verificato un incidente che ha momentaneamente impedito

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il recupero della sonda inclinometrica, successivamente recuperata con una batteria di aste. Anche nelle due successive letture si è manifestato tale inconveniente, probabilmente legato alla presenza, dentro il tubo, di un rivetto troppo sporgente che ostacola il passaggio dello strumento. Dal luglio 2004 l’inclinometro è poi andato definitivamente distrutto. Le successive misure ai rimanenti inclinometri sono state effettuate il 16 luglio 2004, 25 marzo 2004, 01 Luglio 2004, 17 settembre 2005, 02 novembre 2006, 14 marzo 2008 e 22 gennaio 2009.

I controlli inclinometrici sono stati effettuati con una sonda mod. GIX-4 collegata, mediante un cavo da 50 m, ad una centralina di misura mod. C-421, entrambi di fabbricazione della Ditta "Società Italiana per la strumentazione Geotecnica S.r.l." di Milano; la sonda è costituita da un corpo guida e da una coppia di servoaccelerometri di alta qualità "Schaevitz", disposti ortogonalmente, sia tra di loro, sia rispetto all'asse della sonda, posizionati nel tratto iniziale della sonda stessa, in prossimità della connessione con il cavo elettrico.

Il principio di funzionamento di un servoaccelerometro è basato sulla misura e trasformazione di una grandezza digitale, di un segnale elettrico proporzionale al seno dell'angolo tra la verticale e l'asse dell'accelerometro (sen ).

Lo strumento impiegato ha una sensibilità di 1/20.000 sen cioè un ventimillesimo del fondo scala. L'angolo di spostamento massimo rilevabile è di circa 30°, quindi la precisione dello strumento è di circa 0.15 mm x metro.

Dalla elaborazione delle misure effettuate e dall'esame dei diagrammi da esse desumibili è possibile trarre le seguenti considerazioni.

Le misure di deviazione dalla verticale rilevate nei singoli sondaggi entrano nel normale campo di variabilità delle perforazioni e le qualificano come idonee alla installazione di tubi inclinometrici e di attrezzature geognostiche standard.

I dati utilizzati per la descrizione svolta più sotto sono desumibili dai diagrammi dell'All. n° 5.

Gli spostamenti possono essere caratterizzati come dettagliato di seguito, con riferimento alla campagna di misure 2003÷2009:

- il tubo inclinometrico I1 non ha fornito alcuna indicazione utile dal momento che è stato possibile effettuare una sola misura di verifica che ha evidenziato deformazioni contenute entro il limite dell’errore strumentale.

- Il tubo inclinometrico I2 posizionato nel sondaggio n° 3 (S3) nella piazza S. Bartolomeo (antistante la Chiesa) presenta alla sommità uno spostamento totale di

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5.44 mm con azimut di circa 179°. La misurazione del 22 gennaio 2009, successiva ad un periodo di forti e durature precipitazioni, come non si verificava dall’installazione degli inclinometri, è stata determinante per l’individuazione della deformazione. Infatti nell’ultima rilevazione si è individuata una netta deformazione di 2.08 mm, in aumento di circa 0.7 mm rispetto alla precedente e sempre in progressione con le precedenti, alla profondità di 6 m dal bocca pozzo, con direzione verso nord (azimut 172°). Circa l’andamento delle deformazioni c’è da notare che la deformazione a 6 di profondità è l’unica che mostra un andamento, anche se molto lento, crescente in tutte le rilevazioni, con una velocità delle deformazioni nel periodo totale di 0.032 mm/mese e nel periodo tra due letture variabile tra 0.012 e 0.07 mm/mese.

Relativamente all’incidenza delle precipitazioni sulle piogge si rileva quanto segue. Tra le stazioni pluviometriche della zona, quella più vicina dove è stato possibile reperire i dati delle piogge nel periodo 2003 – 2008 è stata quella di Villa Collemandina posta 4 km più a nord, in sinistra orografica del Fiume Serchio (sul lato opposto della valle) ed alla quota di circa 500 m s.l.m. (praticamente la stessa di Gragnanella). Le precipitazioni annue rilevate sono state di 1302.6 mm nel 2003, di 1493.6 mm nel 2004, di 1029.6 mm nel 2005, di 998.4 mm nel 2006, di 977.6 mm nel 2007 e di 737 mm nei primi 6 mesi del 2008. Se raffrontati alla media delle precipitazioni del trentennio 1921 – 1950, si nota che la media delle precipitazioni di quel periodo è stata di 1412 mm (mentre la media nello stesso periodo alla stazione di Pontecosi è stata di 1523 mm), la precipitazione massima è stata di 2046 mm (nel 1926) e quella minima è stata di 715 mm (nel 1945). Dalla visione degli annali si nota inoltre che per 14 anni le precipitazioni sono state di entità superiore alla media; si nota inoltre che solo nel 1945 le precipitazioni annuali sono state inferiori a 1000 mm e solo 11 volte le stesse sono state inferiori a 1334 mm. In pratica in questo periodo di osservazioni che va dal 2003 al 2008, solo nel 2004 si sono avute delle precipitazioni pari alla media del trentennio 1921-1950. Nel 2008 le precipitazioni sono risultate invece superiori e concentrate soprattutto nella parte finale dell’anno e nella parte iniziale del 2009.

Anche dalla comparazione tra piogge e deformazioni si evidenzia che solo la deformazione alla profondità di 6 m segue l’andamento delle piogge e mostra una certa correlazione con le stesse, nel senso che lo spostamento rilevato oltre che progredire sempre in una direzione è maggiore nei periodi più piovosi e minore nei periodi meno piovosi.

- il tubo inclinometrico I3 posizionato nel sondaggio n° 2 (S2) presenta alla testa uno spostamento totale di 3.25 mm con azimut di circa -22°. Tale deformazione è dovuta alla sommatoria di tutti gli spostamenti presente sulla colonna. Relativamente alla direzione degli spostamenti, l’unico che mostra una certa significatività coincidendo con la massima direzione del versante (o prossima) è quella a 10 m di profondità, con azimut 131°. Tale livello di deformazione presenta uno spostamento totale di circa 0.7 mm, di cui 0.5 mm rilevato nell’ultima lettura. Nelle letture precedenti questo livello mostrava un andamento

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discontinuo, con valori che in una misura progredivano e nella lettura successiva regredivano.

La nuova campagna di controlli inclinometrici iniziata il 25 marzo 2013 con la lettura di zero ai tubi I2S3 e I3S2 ha confermato le risultanze della precedente campagna. In particolare (per i dettagli operativi e la strumentazione utilizzata si rimanda alla relazione tecnica della Geoprove S.a.S. di cui all.All. n° 6) si rileva:

I2S3 (piazza San Bartolomeo) : rispetto al nuova lettura di zero del 25 marzo 2013 le misure mostrano una modesta deviazione dalla verticale (“deformata” del tubo inclinometrico) che assomma a circa 8.7 mm alla testa del tubo con azimut intorno a 76°, quindi verso NNE, principalmente grazie al contributo della lettura a -1 m di profondità, ammontante a circa 7.5 mm: è possibile che tale incremento sia dovuto semplicemente a sporcizia nella scanalatura del tubo. Per il resto, analizzando il diagramma degli spostamenti per singolo livello non si evidenziano particolari valori, salvo quello di 0.6 mm a 7 m di profondità con azimut intorno a 123°, che insieme alla lettura a -6 e a -8 con azimut intorno a 80÷90°, indica uno spostamento verso Nord – asse frana, dato che conferma i risultati della campagna di misure 2003÷2009.

I3S2 (via degli Astri) : rispetto al nuova lettura di zero del 25 marzo 2013 le misure mostrano una deviazione dalla verticale (“deformata” del tubo inclinometrico) che assomma a circa 2 mm alla testa del tubo con azimut intorno a 70°, quindi verso NNE. Analizzando il diagramma degli spostamenti per singolo livello si rileva uno spostamento di 1.04 mm alla profondità di 10 m con azimut di 90°, quindi verso Nord - asse frana, dato che conferma i risultati della campagna di misure 2003÷2009. Spostamenti di minore entità si rilevano anche a profondità maggiori, con un massimo di 0.45 mm a -24 m, ma le direzioni appaiono incongrue con quella di massima pendenza del versante.

3.3. Controlli piezometrici

I controlli piezometrici sono stati effettuati su due piezometri Casagrande inseriti nel foro del sondaggio S2 bis posto lungo via degli Astri e sui piezometri di tipo aperto inseriti nei fori delle prove penetrometriche. L'ubicazione di piezometri è riportata nella Planimetria di Fig. 2 alla Scala 1:1.000. Le misure dei livelli rilevati sono riportati nel grafico n° 1 sottostante.

Graf. N° 1

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ANDAMENTO DEI LIVELLI PIEZOMETRICI PRESSO L'ABITATO DI GRAGNANELLA

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06/10/2003

25/11/2003

14/01/2004

04/03/2004

23/04/2004

12/06/2004

01/08/2004

20/09/2004

09/11/2004

29/12/2004

17/02/2005

Pro

fon

dit

à (m

so

tto

il p

.c.)

S2bis 6 mS2bis 15 mP1P2P3P4P5P6

Nella cella posta nel substrato calcareo marnoso è stata rilevata la presenza di una falda con livelli variabili tra 11 e 15 m di profondità dal p.c., mentre nei piezometri attestati nel detrito è stata rilevata la presenza di una falda superficiale il cui livello idrico staziona a quote variabili tra c.a. 0.5 e 3÷4 m sotto il p.c.. I livelli registrati nella cella superficiale in S2bis potrebbe essere influenzati dalla perdita della rete delle acque miste.

I rilievi dell’agosto 2014 evidenziano che la falda idrica staziona nel piezometro nel sondaggio 2/2014 alla profondità di 1.95 m sotto il p.c., nel piezometro del sondaggio 2 bis (superficiale) a 1.55 m sotto il p.c. e nel piezometro in P7 alla profondità di 1.8 m sotto il piano strada.

Da notare che i rilievi piezometrici del 2004 sono rappresentativi di un anno molto piovoso e quindi prossimi ai livelli di alto piezometrico, mentre i successivi anni, dal 2005 sino al 2008 sono stati poco piovosi. Una alta piovosità si è registrata nel 2013 e anche il 2014, sino ad oggi, sta registrando una elevata piovosità.

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4. SINTESI DEI DATI RACCOLTI

Dall’insieme di tutte le indagini effettuate si evidenzia che il paese di Gragnanella sorge su di uno sprone collinare costituito da calcari marnosi e arenarie calcaree con intestrati argillitici, e siltiti, ricoperto da uno strato superficiale eluvio- colluviale costituito da litici arenacei in matrice limoso sabbioso argillosa. La coltre detritica superficiale è interessata da una circolazione idrica il cui livello staziona tra 0.5/1.0 m e 3/4 m di profondità. Un’altra falda idrica è stata rilevata nel substrato calcareo marnoso con livelli idrici compresi tra 11 e 15 m di profondità.

I rilievi di superficie, per lo meno nella zona settentrionale del paese, non hanno evidenziato chiari indizi e forme tali da essere riconducibili a fenomeni gravitativi acclarati.

Le spie estensimetriche poste agli edifici del paese (a monte di via degli Astri) hanno mostrato per tutto il tempo delle osservazioni modesti andamenti in apertura, compresi tra 0.1 e 0.4 mm, solo nella spia posta sul piazzale della chiesa si è riscontrata un’apertura di 3.5 mm. Le spie apposte al fabbricato a valle di via degli Astri (ad est del Paese), hanno mostrato aperture superiori a 2 mm.

Infine i rilievi inclinometri effettuati nei sondaggi appositamente attrezzati hanno individuato la presenza di deformazioni correlabili a superfici di scivolamento alla profondità di 6 m nel sondaggio a monte (S3) (spostamento di 0.5 mm) e di 10 m nel sondaggio a valle (S2) (spostamento di circa 2.08 mm).

Pertanto sulla base dei rilievi strumentali e da quanto visibile in superficie sui manufatti si evidenzia che la porzione centro occidentale del paese è interessato da un fenomeno gravitativo il cui coronamento corre immediatamente ad ovest della chiesa ed è descritto da una ampia lesione sul piazzale.

Le misure effettuate indicano che si tratta di un movimento molto lento (al massimo 0.4 mm/anno) che subisce delle accelerazioni in corrispondenza di periodi fortemente piovosi.

Circa le cause che hanno prodotto i dissesti queste sono legate alla presenza di uno strato superficiale di terreno a componente limo argillosa importante riposante, con una certa inclinazione verso valle, sopra un substrato roccioso costituito da alternanze di argilliti, calcari e calcari marnosi ed arenarie calcaree, il tutto molto fratturato, ed alla presenza di una circolazione idrica all’interno del pacco “detritico” superficiale con livelli idrici che nella parte alta

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del versante periodicamente stazionano a quote prossime al piano campagna. In particolare nel piezometro tipo “Casagrande” posto in via degli Astri e profondo 6 m, il livello della falda staziona nell’anno 2014 molto piovoso alla profondità di 1.0÷1.35 m sotto la quota strada, con risalite fino a -0.4÷0.7 nei momenti maggiormente piovosi. I rilievi dell’agosto 2014 (anch’esso molto piovoso) individuano che la falda idrica staziona nel piezometro nel sondaggio 2/2014 alla profondità di 1.95 m sotto il p.c., nel piezometro del sondaggio 2 bis (superficiale) a 1.55 m sotto il p.c. e nel piezometro in P7 alla profondità di 1.8 m. Sia l’anno 2004 che il 2014 sono stati molto piovosi e pertanto i livelli registrati in quel periodo so rappresentativi di un alto piezometrico.

4.1. Stratigrafia di dettaglio e caratterizzazione geotecnica

I terreni costituenti il sottosuolo dell'area indagata sono caratterizzati da una certa variabilità delle proprietà indice e delle caratteristiche fisico -meccaniche, che può essere messa in relazione oltre che con la loro genesi e modalità di “messa in posto”, con il diverso e più o meno spinto grado di alterazione raggiunto.

Le osservazioni dei risultati delle indagini in situ e delle analisi di laboratorio permettono di riconoscere nel sottosuolo almeno due (nella sezione 1-1’) e tre strati principali (sezione 3-3’) ciascuno dei quali costituito da terreni con caratteristiche stratigrafiche e fisico-meccaniche simili tra loro ma differenziabili da quelle degli altri strati.

Con riferimento alla Sezione stratigrafica interpretativa 1-1’ di Fig. 6a alla Scala 1: 500, si ha dall'alto verso il basso la seguente stratigrafia di dettaglio:

- In superficie si rinviene una copertura “eluvio-colluviale” costituita da limi argillosi e sabbiosi con litici arenacei (talora grossolani), calcarei e calcareo marnosi, che si spinge sino alla profondità di 3 m in S1, di 11 m in S2 e di 7.5 m in S3. Sulla base delle prove penetrometriche effettuate trattasi di depositi costituiti da terreni misti argilloso-limoso-sabbiosi, con litici sparsi, caratterizzati (escludendo i valori di picco dovuti alla presenza di litici) da una resistenza alla punta del penetrometro statico Rp=20÷40/50 kg/cm2, cui corrisponde per la frazione prevalente coerente uno stato di consistenza da compatto a molto compatto, con una coesione non drenata cu = 0.8/1.0÷2.0/>3.0 kg/cm2. Il coefficiente di compressibilità volumetrica mv è stimabile in 0.018÷0.008 cm2/kg. Dalle analisi di laboratorio effettuate sul campione C2 prelevato nel corso del sondaggio S2 alla profondità di 8.5÷9.0 m, risulta: contenuto naturale d'acqua w = 9.8%; Limite di Liquidità LL = 43.9%; Limite di Plasticità LP = 16.4%; Indice di Plasticità Ip = 27.5 % (plastico); F.A.= 30.6%, Indice di Attività A=0.9 (normalmente attivo) ed inoltre:

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- peso di volume =1.93 kg/dm3 - peso di volume immerso ' = 1.36 " resistenza al taglio (lento) in condizioni drenate: - angolo di attrito interno ' = 27° - coesione c' = 0.12 kg/cm2 Prova di espansione laterale libera: - coesione non drenata cu=1.81 kg/cm2

La sismica di superficie ha individuato una velocità delle onde sismiche Vp=1160÷1350 m/sec e Vsh comprese tra 390 e 550 m/sec, con un maggior spessore in corrispondenza dell’abitato ed una diminuzione di spessore, anche brusca, man mano che si scende lungo il versante.

La frana si è sviluppata in questo primo strato di terreni coinvolgendone i primi 6 m in S3 (in corrispondenza della testata della frana) ed i primi 10 m in S2 (12 c.a. m più a valle) e risulta essere costituito da terreni misti limoso argillosi sabbiosi con litici arenacei, calcareo marnosi e calcarei.

- Dalle suddette profondità, segue infine il substrato roccioso (bedrock) costituito da calcari, calcareniti e calcari marnosi alternate ad argilliti. In tale strato la sismica di superficie ha evidenziato, sempre nella zona di interesse, una velocità delle onde sismiche Vp=2220÷3020 m/sec, mentre le onde di taglio presentano delle velocità Vsh = 670÷1040 m/sec L'indice di qualità della roccia IQ = 100 (Vp/Vt) = 100 (2220÷3020/3500) = 63.4÷86.2 (dove Vt è la "velocità teorica" della roccia sana) corrisponde, in grande, ad una roccia di qualità discreta/buona, con parametri geotecnici valutabili in prima approssimazione (equiparando l’Indice di qualità sismico all’indice RMR di Bieniawsky) come segue: - peso di volume : = 2.3 t/m3 - peso di volume immerso : ’ = 1.4 t/m3 - angolo di attrito interno : = 37÷40° - coesione : c = 1.0÷2.0 kg/cm2.

Questo strato è stato investigato sino alla profondità massima di 30 m dal p.c..

Con riferimento alla Sezione stratigrafica interpretativa 3-3’ alla Scala 1: 200, rappresentativa della frane all’inizio del paese si ha dall'alto verso il basso la seguente stratigrafia di dettaglio:

- In superficie si rinviene un primo strato di terreno agrario e terreno di alterazione costituita da terreni misti sabbioso limoso argillosi con litici arenacei prevalenti, che si spinge sino alla profondità media di 2.0 m. Sulla base delle prove penetrometriche DPSH effettuate ( ed anche delle prove effettuate in un foro di sondaggio poco a valle) tali terreni sono caratterizzati da un numero di colpi Nspt

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dedotto dalle interpolazioni con il numero di colpi del penetrometro dinamico pesante =3/4÷6/12, valori cui corrisponde per la frazione prevalente coerente uno stato di consistenza da medio a compatto, con una coesione non drenata cu = 0.4÷0.8 kg/cm2. A tale strato sulla scorta di analisi di laboratorio desunte dalla bibliografia può essere cautelativamente attribuito un peso di volume =1.9 kg/dm3 un peso di volume immerso ' = 0.95 kg/dm3 e parametri resistenza al taglio in condizioni drenate:- angolo di attrito interno ' = 26÷27° e coesione c' = 0.05÷0.07 kg/cm2.

La frana si è sviluppata in questo primo strato di terreni.

- Seguono quindi dei terreni misti argilloso-limoso-sabbiosi, con litici sparsi, caratterizzati da un numero di colpi Nspt in foro = 33÷43, da un numero di colpi Nspt dedotto dalle interpolazioni con il numero di colpi del penetrometro dinamico pesante =8/12÷40/50, valori cui corrisponde per la frazione prevalente coerente uno stato di consistenza da compatto a molto compatto, con una coesione non drenata cu = 0.8/1.0÷2.0/>3.0 kg/cm2. Dalle analisi di laboratorio effettuate sul campione C2 prelevato nel corso del sondaggio S2/2003 alla profondità di 8.5÷9.0 m, risulta: contenuto naturale d'acqua w = 9.8%; Limite di Liquidità LL = 43.9%; Limite di Plasticità LP = 16.4%; Indice di Plasticità Ip = 27.5 % (plastico); F.A.= 30.6%, Indice di Attività A=0.9 (normalmente attivo) ed inoltre: un peso di volume =1.93 kg/dm3 un peso di volume immerso ' = 1.36 kg/dm3 e parametri resistenza al taglio in condizioni drenate:- angolo di attrito interno ' = 27° e coesione c' = 0.12 kg/cm2. La prova di espansione laterale libera ha indicato una coesione non drenata cu=1.81 kg/cm2.

- Dalle suddette profondità, segue infine il substrato roccioso (bedrock) costituito da calcari, calcareniti e calcari marnosi alternati ad argilliti. In tale strato la sismica “di superficie” ha evidenziato una velocità delle onde sismiche Vp=2560÷2330 m/sec ed una velocità delle onde di taglio Vsh = 700÷660 m/sec. L'indice di qualità della roccia nel tratto d’interesse IQ = 100 (Vs/Vt) = 100 (1200÷700/660) = 58.3/55 (dove Vt è la "velocità teorica" della roccia sana) corrisponde, in grande, ad una roccia di qualità discreta, con parametri geotecnici valutabili in prima approssimazione (equiparando l’Indice di qualità sismico all’indice RMR di Bieniawsky) come segue: - peso di volume : = 2.3 t/m3 - peso di volume immerso : ’ = 1.4 t/m3 - angolo di attrito interno : = 35÷37° - coesione : c = 1.0÷2.0 kg/cm2.

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5. AZIONE SISMICA

Per effetto della propagazione delle onde sismiche, il terreno trasmette sulle strutture il moto sismico ovvero l’azione sismica, alla quale le strutture stresse reagiscono con una risposta dinamica che va verificata negli aspetti di sicurezza e di prestazioni attese dell’opera/e in progetto.

5.1. Parametri sismici

Le azioni sismiche di progetto, in base alle quali valutare il rispetto dei diversi stati limite considerati, sono stabilite a partire dalla “pericolosità sismica di base” del sito di costruzione: questa è definita in termini di accelerazione orizzontale massima attesa ag in condizioni di campo libero su sito di riferimento rigido con superficie topografica orizzontale (categoria A), nonché di ordinate dello spettro di risposta elastico in accelerazione ad essa corrispondente Sc(T), con riferimento a prefissate possibilità di eccedenza PVr (vedi tabella) nel periodo di riferimento Vr (“Vita di riferimento”).

Le forme spettrali sono definite, per ciascuna delle probabilità di superamento nel periodo di riferimento Pvr, a partire dai valori dei seguenti parametri su sito di riferimento rigido orizzontale:

ag: accelerazione orizzontale massima al sito

Fo: valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale

Tc: periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale

Nei confronti delle azioni sismiche gli stati limite, di esercizio ed ultimi, sono i seguenti:

Stati limite PVr: Probabilità di superamento nel periodo di riferimento Vr

Stati limite SLO 81% di esercizio SLD 63%

Stati limite SLV 10% Ultimi SLC 5%

SLO: Stato limite di operatività

SLD: Stato limite di danno

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SLV: Stato limite di salvaguardia della vita

SLC: Stato limite ultimo di prevenzione del collasso

Vr = Vn * Cu vita di riferimento, data dal prodotto della Vita Nominale Vn per il Coefficiente d’uso Cu

La nuova normativa definisce l’azione sismica per quattro classi d’uso delle strutture:

In particolare, per le coordinate del sito 44°,1241 lat e 10°,3762 long, si otterranno, in base alla relazione

4

1

4

1

1

i i

i i

ig

g

d

da

a

i valori di accelerazione di base di seguito riportati:

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5.2. Categoria di sottosuolo

Per quanto concerne il potenziale di liquefazione sotto scuotimento sismico, fenomeno che può verificarsi solo in terreni prevalentemente sabbiosi sotto falda limitatamente ai primi 10÷15 m dalla superficie del terreno a causa della progressiva riduzione delle tensioni efficaci, i depositi risultano di granulometria tale da non rientrare all’interno del fuso granulometrico critico.

Per la definizione della categoria di sottosuolo dell’area in studio si è fatto riferimento alle prospezioni sismiche a rifrazione con onde P ed Sh effettuate dai sottoscritti per il presente studio e per le precedenti indagini. Le indagini hanno fornito valori mediati di Vs30 inferiori a 800 m/sec e superiori a 360 m/sec (considerando la profondità del piano di imposta della fondazione delle opere di sostegno), pertanto i terreni di fondazione sono classificati nella categoria di sottosuolo B:

Sottosuolo tipo B: Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs30 compresi tra 360 e 800 m/sec (ovvero Nspt>50 nei terreni a grana grossa e cu30 > 250 kPa nei terreni a grana fina).

Per quanto concerne invece le condizioni topografiche, il sito è classificabile in Categoria T2, (pendii con inclinazione > 15°).

5.3. Spettro di risposta elastico

Lo spettro di risposta elastico in accelerazione è espresso da una forma spettrale (spettro normalizzato) riferita ad uno smorzamento convenzionale del 5% moltiplicata per il valore della accelerazione orizzontale massima ag su sito di riferimento rigido orizzontale: sia la forma spettrale che il valore di ag variano al variare della probabilità di superamento nel periodo di riferimento.

In particolare, lo spettro di risposta elastico varia in funzione di alcuni coefficienti, tra i quali, riferibili al “fattore terreno” (vedi tabella)

S = Ss * St : è il coefficiente che tiene conto della categoria di sottosuolo (Ss) e delle condizioni topografiche (St)

Cc = coefficiente funzione della categoria di sottosuolo

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6. CAUSE DELLE FRANE

Le cause preparatorie dell'elevata franosità dell'area, recente e passata, sono legate a vari fattori, tra i quali si annoverano:

l'intensa tettonizzazione dell'area che ha favorito, oltre che una spinta fratturazione delle formazioni presenti, unito ad un più o meno spinto grado di alterazione dei litotipi argillitici, anche la formazione di una estesa coltre detritica ad elevata componente argillosa di mediocri caratteristiche geomeccaniche;

la presenza di un “contatto” tra detrito argilloso superficiale e substrato inclinato verso il Fosso Rimonio.

Tra le cause determinanti si devono annoverare a ns. parere:

le infiltrazioni sia delle acque superficiali di origine meteorica sia di quelle derivanti dalla perdita nelle vecchie canalizzazioni delle acque bianche e miste del paese, di quelle che si infiltrano direttamente nel terreno attraverso le fessure aperte sul selciato di Piazza S. Bartolomeo, e probabilmente anche dalle vecchie “camere” interrate degli ossari sotto il piazzale della Chiesa, che oltre a produrre un ammollamento delle argille producono anche una asportazione del terreno e delle locali imbibizioni che possono dar luogo a locali assestamenti delle vecchie strutture e del sagrato.

L’evoluzione di tali movimenti è così lenta e legata a deformazioni di tipo plastico, che non producono tagli visibili sul terreno, ma solo lesioni sui manufatti, più rigidi.

L’entità dei movimenti, secondo quanto rilevato dalle letture inclinometriche effettuate, è valutata al massimo in circa 0.7 mm/anno e quindi inferiore al valore di 16 mm/anno che è indicato come soglia al di sotto della quale i movimenti sono definiti estremamente lenti secondo la scala di intensità dei fenomeni franosi proposta da IUGS/WGL (International Union of Geological Sciences Working Group on Landslides – 1995). Secondo tale Gruppo di Lavoro Internazionale, trattandosi di movimenti impercettibili senza strumenti di monitoraggio, in tale aree è “possibile, con precauzioni, la costruzione di edifici”.

Localmente a questo fenomeno franoso possono sovrapporsi fenomeni locali e più superficiali che coinvolgono i primi metri di terreno più alterato legato all’imbibizione da parte dell’acqua e/o all’asportazione di terreno.

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7. VERIFICHE DI STABILITA’

Sono state effettuate delle verifiche di stabilità in corrispondenza della sezione, per ciascuna delle due zone, ritenuta più significativa e disposta secondo la massima pendenza del versante.

E’ stata considerata una superficie di scivolamento di forma non circolare come ricostruita attraverso i rilievi inclinometrici, le prove effettuate ed i rilievi di superficie, ed è stato utilizzato il metodo di Jambu. Per la teoria e le modalità di calcolo del coefficiente di sicurezza del versante si rimanda alla relazione di calcolo di cui all’All. n° 6.

E’ stato utilizzato il programma di calcolo Geostru Slope 2008.

Il pendio al di sopra dell’ipotetico cerchio di rottura viene suddiviso in diverse strisce. Per ogni striscia viene valutata la forza peso, la reazione del terreno al di sotto della superficie di rottura, espressa come componenti parallele e verticali alla direzione della linea di rottura stessa e l'inclinazione di quest'ultima rispetto alla linea orizzontale.

In linea generale il coefficiente di sicurezza F del pendio (per i dettagli del metodo di Jambu vedi All. 7) viene espresso dalla relazione:

F = ( N tg + cl) / T = ( P sen tg + cl )/ P cos

dove:

= angolo di attrito interno del terreno c = coesione del terreno l = lunghezza della superficie di rottura = inclinazione rispetto all'orizzontale della perpendicolare alla superficie di rottura considerata P = Peso "efficace" del terreno di ciascun concio

Essa esprime il rapporto tra le forze che si oppongono al movimento e quelle che lo determinano: valori di F superiori all'unità denotano situazioni stabili; viceversa se minori dell'unità.

Relativamente alla frana a valle della chiesa per il materiale “mobilizzato” (corpo di frana) sono stati attribuiti i seguenti parametri geomeccanici caratteristici:

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Peso di volume naturale γ = 1.93 g/cmc

Peso di volume saturo γsat = 2.36 g/cmc

Angolo di attrito interno ’=27°

Coesione c’=0.12 kg/cm2

Le verifiche di stabilità condotte utilizzando i coefficienti parziali per i parametri geotecnici del terreno evidenziano un coefficiente di sicurezza F=0.84.

Relativamente alla frane in corrispondenza dell’inizio del paese (zona ovest) per il materiale “mobilizzato” (corpo di frana) sono stati attribuiti i seguenti parametri geomeccanici:

Peso di volume naturale γ = 1.90 g/cmc

Peso di volume saturo γsat = 1.95 g/cmc

Angolo di attrito interno ’=26°

Coesione c’=0.05 kg/cm2

Le verifiche di stabilità condotte utilizzando i coefficienti parziali per i parametri geotecnici del terreno evidenziano un coefficiente di sicurezza F=0.65 per la frana della sezione 3-3’.

INTERVENTI

Alla luce delle indagini effettuate e dei risultati acquisiti, in considerazione della morfologia dei luoghi appare appropriato operare mediante opere di contenimento in corrispondenza della testata delle frane. Relativamente alla frana interessante la parte centro settentrionale del paese si prevede di realizzare immediatamente a valle della strada, e per un tratto di circa 34 m, una palificata con pali lunghi 15 m (disposti su doppia fila) incastrati nel substrato roccioso e tirantata con tiranti lunghi circa 25 m inclinati di circa 30° sull’orizzontale.

Relativamente alla frana interessante la sede stradale in corrispondenza dell’accesso al paese si prevede di realizzare una palificata lunga circa 30 metri, con pali lunghi 14 m su di una doppia fila, con i pali di valle verticali e quelli di monte inclinati verso monte di circa 30°.

Lo schema dell’intervento consigliato è riportato in Fig. 8 – Schema degli interventi - Pianta alla scala 1:500.

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Si ritiene inoltre necessario ripristinare la funzionalità della condotta di scarico delle acque miste lungo la via degli Astri per un tratto lungo una cinquantina di metri, tra l’incrocio tra la via degli Astri e via delle Rondini e Piazza del respiro, di sigillare le fessure beanti sul piazzale della chiesa (Piazza San Bartolomeo) verificando l’integrità della condotta di scarico delle acque miste ivi corrente e se necessario intervenire anche su di essa, e di prolungare la condotta di scarico del paese verso valle di una ottantina di metri, mediante apposita cabaletta in legname.

Si raccomanda di proseguire il monitoraggio periodico agli inclinometri, almeno con cadenza semestrale, per valutare l’andamento delle deformazioni e quindi l’efficacia degli interventi stessi sulla stabilità del pendio.

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Lucca, Luglio 2016 STUDIO DI GEOLOGIA BARSANTI, SANI & ASSOCIATI

dr. geol. Pietro Barsanti

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STUDIO DI GEOLOGIA BARSANTI, SANI & ASSOCIATI

via Buiamonti 29 - 55100 LUCCA - C.F. e P.I.: 01134410461 Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090 e-mail: [email protected]

ALL. N° 1 – LOGS STRATIGRAFICI SONDAGGI

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STUDIO DI GEOLOGIABARSANTI , SANI & SANI

Dia

me

tro

foro

(mm

)

Qu

ota

asso

luta

Pro

fon

dità

da

lp

.c.

(m)

Sp

esso

restr

ato

m)

Ca

mp

ion

i

Qu

ota

ca

mp

ion

i(m

)

20

30

40

50

60

70

80

90

10

CAROTAGGIO% recupero

Ma

no

vre

Ve

locità

di

ava

nza

me

nto

Sca

larife

rim

en

to(m

) STRATIGRAFIA DESCRIZIONE DEI TERRENI ATTRAVERSATI

0.5

1.0

1.5

1 1

2 2

3 3

5 5

7 7

9 9

11 11

13 13

15 15

17 17

19 19

4 4

6 6

8 8

10 10

12 12

14 14

16 16

18 18

20

Fa

lda

acq

uife

ra

Riv

estim

en

to

Ca

rotie

re

Data:

Sistema di foro: Sondaggio n°

Committente: Quota:

Cantiere:

Località:

Geologo di cantiere:

Ditta esecutrice:

Shelby

Osterberg

Mazier Disturbato

Denison

Percussione

Velocità di avanzamento:BMACDCarotiere:ST6WLc.d.

= bassa= media= alta= continua= discontinua

= semplice= doppio=Wire Line= corona diamantata

20

MISURA FALDA ACQUIFERA (m. dal p.c.)

Data

UBICAZIONESONDAGGIO

CAMPIONI INDISTURBATI:Prof. foro Quota rivest. Liv. acqua

Pro

fon

dità

da

lp

.c.

Po

cke

tp

en

etr

om

ete

r(K

g/c

m²)

PROVE IN SITU

0.5

1.0

1.5

Va

ne

test

(Kg

/cm

²)

Nu

me

roco

lpi

S.P

.T.

Sca

larife

rim

en

to(m

)

Comune di Castelnuovo G.na

Gragnanella

Centro storico

1

492.0 m s.l.m.

GEOPROVE S.a.s.

Dr. Giuseppe Matraia24-28/03/2003

Carotaggio Continuo

10

1

C1

0.80

1.501.80

2.50

3.00

3.60

4.60

5.20

5.70

6.20

7.00

8.20

9.00

10.50

11.20

12.30

13.40

14.20

16.00

23.20

16.50

17.00

18.70

19.70

21.00

22.20

25.00

Riporto

24/03/03

25/03/03

25/03/03

26/03/03

27/03/03

26/03/03

5.7

5.7

13.4

21.0

21.0

13.4

3.0

3.0

7.5

15.0

15.0

7.5

19.5

19.0

21

22

23

24

21

22

23

24

7.0

8.2

11.2

12.3

21.0

22.2

STUDIO DI GEOLOGIA

-

BARSANTI , SANI & SANIvia Buiamonti, 29 - 55100 LUCCA

Tel. 0583/467427 Fax 0583/91090 -

Partita IVA: 01134410461

e mail bar-sani @ cln.it

0. 51

25 25

Detrito molto addensato costituito da litici di natura calcarea in matrice limosabbiosa più o meno argillosa.

RQ

D

- Inclinometro fino a 24.3 m

NOTE

MD

3.00

5.20

6.70

8.20

9.00

T6S

S

T6S

0.4

3.0

5.1

11.2

14.3

15.6

17.0

19.8

24.0

25.0

0.4

2.6

2.1

491.6

489.0

486.9

480.8

477.7

476.4

475.0

472.2

468.0

467.0

6.1

T6S

T6

ST

6

3.00

7.50

1

1

13.5

15.0

22.5

2

2

3

4

3

4

sera

sera

2.20

3.15

5.00

4.50

10.80

secco

sera

sera

Calcare grigio e calcare marnoso molto fratturati (piani di fratturazione verticali, 60°e 2 a 45°incrociati). Sui piani è presente ossido di ferro e alcune fratture sono

riempite da calcite ricristallizzata. Clasti = 5/7 cm.�max

Calcare grigio e calcarenite frantumati, (raramente vi sono pezzi di carota sopra i20 cm), alternato a livelli, (20/30 cm), di argilliti nere e calcari marnosi frantumati.

In questi livelli i clasti, = 3/4 cm, sono commisti a matrice, limo

sabbiosa più o meno argillosa. Sui clasti calcarei si osservano fratture, larghe finoa 2/3 cm, riempite da calcite ricristallizzata.

�max grigio scura,

Calcare grigio e calcare marnoso molto fratturati (fino a 12,2 cm) e frantumati(12.2 - 14.3 cm). Sui clasti si osservano fratture, larghe fino a 4 cm, richiuse dacalcite ricristallizzata.Da 11.6 a 12.3 cm sui piani da fratturazione è presente ossido di ferro.

Argilliti nere fittamente laminate, a luoghi molto alterate, con inclusi clasti e piccolilivelli calcarenitici e calcarei.

Calcari, calcari marnosi e calcareniti frantumati: clasti di circa 3/5 cm, fratture suiclasti chiuse da calcite.

Argilliti nere fittamente laminate, a luoghi molto alterate, con inclusi clasti e piccolilivelli calcarenitici e calcarei.

Calcari, calcari marnosi e calcareniti frantumati grigi. Sui clasti, della dimensionemedia di 4/5 cm, si osservano fratture richiuse da calcite.

Argilliti nere fittamente laminate, a luoghi molto alterate, con inclusi clasti e piccolilivelli calcarenitici, calcarei e calcari marnosi.

9%

28%

20%

S1

3.1

1.3

1.6

2.8

4.2

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Panoramica dell’ubicazione del sondaggio S1 presso Gragnanella

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STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail [email protected]

Srv:\Lavori2009\Dissesti Gragnanella_rappconclusivo_NTC

Cassa n° 1: da 0 a 5

Cassa n° 2: da 5 a 10 m

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STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail [email protected]

Srv:\Lavori2009\Dissesti Gragnanella_rappconclusivo_NTC

Cassa n° 3: da 10 a 15 m

Cassa n° 4: da 15 a 20 m

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STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail [email protected]

Srv:\Lavori2009\Dissesti Gragnanella_rappconclusivo_NTC

Cassa n° 5 : da 20 a 25 m

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STUDIO DI GEOLOGIABARSANTI , SANI & SANI

Dia

me

tro

foro

(mm

)

Qu

ota

asso

luta

Pro

fon

dità

da

lp

.c.

(m)

Sp

esso

restr

ato

m)

Ca

mp

ion

i

Qu

ota

ca

mp

ion

i(m

)

20

30

40

50

60

70

80

90

10

CAROTAGGIO% recupero

Ma

no

vre

Ve

locità

di

ava

nza

me

nto

Sca

larife

rim

en

to(m

) STRATIGRAFIA DESCRIZIONE DEI TERRENI ATTRAVERSATI

2.5

3.0

3.5

1 1

2 2

3 3

5 5

7 7

9 9

11 11

13 13

15 15

17 17

19 19

4 4

6 6

8 8

10 10

12 12

14 14

16 16

18 18

20

Fa

lda

acq

uife

ra

Riv

estim

en

to

Ca

rotie

re

Data:

Sistema di foro: Sondaggio n°

Committente: Quota:

Cantiere:

Località:

Geologo di cantiere:

Ditta esecutrice:

Shelby

Osterberg

Mazier Disturbato

Denison

Percussione

Velocità di avanzamento:BMACDCarotiere:S

WLc.d.T6S

= bassa= media= alta= continua= discontinua

= semplice= doppio=Wire Line= corona diamantata

T6

20

MISURA FALDA ACQUIFERA (m. dal p.c.)

DataCAMPIONI INDISTURBATI:

Prof. foro Quota rivest. Liv. acqua

Pro

fon

dità

da

lp

.c.

Po

cke

tp

en

etr

om

ete

r(K

g/c

m²)

PROVE IN SITU

0.5

1.0

1.5

Va

ne

test

(Kg

/cm

²)

Nu

me

roco

lpi

S.P

.T.

Sca

larife

rim

en

to(m

)

Comune di Castelnuovo G.na

Gragnanella

Centro storico

2

497.0 m s.l.m.

GEOPROVE S.a.s.

Dr. Giuseppe Matraia01-11/04/2003

Carotaggio Continuo eDistruzione di nucleo

10

1

C1

0.50

1.00

1.50

1.95

2.50

3.70

4.20

7.50

5.20

6.20

7.50

9.00

10.20

11.00

12.50

13.40

14.50

15.70

23.00

24.00

24.50

16.50

17.50

18.00

19.00

20.00

20.50

21.50

22.00

25.00

Riporto

04/04/03

07/04/03

08/03/03

25

25

25

18

18

18

1.50

8.50

9.50

10.00

1.95

9.00

21

22

23

24

21

22

23

24

11.2

1.3

2.4

8.7

1.8

>6

>6

19.0

12.5

20.0

STUDIO DI GEOLOGIA

-

BARSANTI , SANI & SANIvia Buiamonti, 29 - 55100 LUCCA

Tel. 0583/467427 Fax 0583/91090 -

Partita IVA: 01134410461

e mail bar-sani @ cln.it

0.20

25

26

27

28

29

30

25

26

27

28

29

RQ

D

- Inclinometro fino a 30 m

NOTE

CM

2.50

5.20

9.00

T6S

tric

on

oS

0.8

1.9

2.5

7.0

9.3

11.2

13.4

20.0

0.8

1.1

0.6

4.5

2.3

1.9

2.2

6.6

296.2

495.1

494.5

290.0

287.7

285.8

283.6

277.0

T6S

S

1.50

6.00

1

1

22

1 .0 5

18.0

19.5

3

3

15.00

12.50

12.80

30%

25%

C2

T6S

C3

T6S

30

Argilla limo sabbiosa nocciola screziato grigio, che ingloba clasti di arenaria

nocciola alterati, di dimensione media = 3/4 cm�

Limo grigio con argilla e sabbia, con abbondanti clasti calcarenitici spigolosi di

dimensione media = 3/4 cm.�

Detrito costituito da piccoli clasti calcarenitici e calcarei marnosi in matrice sabbiosolimosa argillosa.

Limo argilloso debolmente sabbioso con ghiaie, di piccola taglia, sparseo concentrate in piccoli livelli di natura calcarenitica e calcarea marnosa.

Limo sabbioso con argilla grigio scuro e ghiaie sparse calcarenitiche.

Calcareniti e calcari marnosi grigi molto fratturati con piani di fratturazionesubverticali/verticali ed a 45° coperti da patina di ossido di ferro. Altre fratture sonostate riempite da calcite di precipitazione secondaria.

Calcari, calcareniti e calcari marnosi grigi fratturati. I clasti, di dimensione media

( = 2 cm) sono ricoperti, su tutte le sfaccettature, da ossido di ferro. Presentisporadicamente sottili livelli, di circa 10 cm, di argillite nera laminata che indicanopiani di sedimentazione a circa 40/45°.

Alternanza di argillite nera laminata con strati di calcari, calcari marnosi e calcarenitigrigi.

CA

CM

11.2

DM

25.0

CB

25.0

4

4

30.05

30.05

UBICAZIONESONDAGGIO S2

>2

>2

30.0267.0

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STUDIO DI GEOLOGIABARSANTI , SANI & SANI

Dia

me

tro

foro

(mm

)

Qu

ota

asso

luta

Pro

fon

dità

da

lp

.c.

(m)

Sp

esso

restr

ato

m)

Ca

mp

ion

i

Qu

ota

ca

mp

ion

i(m

)

20

30

40

50

60

70

80

90

10

CAROTAGGIO% recupero

Ma

no

vre

Ve

locità

di

ava

nza

me

nto

Sca

larife

rim

en

to(m

) STRATIGRAFIA DESCRIZIONE DEI TERRENI ATTRAVERSATI

2.5

3.0

3.5

1 1

2 2

3 3

5 5

7 7

9 9

11 11

13 13

1515

4 4

6 6

8 8

10 10

12 12

14

12/4/03 5.854.35

14

Fa

lda

acq

uife

ra

Riv

estim

en

to

Ca

rotie

re

Data:

Sistema di foro: Sondaggio n°

Committente: Quota:

Cantiere:

Località:

Geologo di cantiere:

Ditta esecutrice:

Shelby

Osterberg

Mazier Disturbato

Denison

Percussione

Velocità di avanzamento:BMACDCarotiere:SDWLc.d.T6S

= bassa= media= alta= continua= discontinua

= semplice= doppio

=Wire Line= corona diamantata

MISURA FALDA ACQUIFERA(m. dal p.c.)

Data

CAMPIONI INDISTURBATI:

Cella 6 m Cella 15 m

Pro

fon

dità

da

lp

.c.

Po

cke

tp

en

etr

om

ete

r(K

g/c

m²)

PROVE IN SITU

0.5

1.0

1.5

Va

ne

test

(Kg

/cm

²)

Nu

me

roco

lpi

S.P

.T.

Sca

larife

rim

en

to(m

)

Comune di Castelnuovo G.na

Gragnanella

Centro storico

2Bis

292.7 m s.l.m.

GEOPROVE S.a.s.

Dr. Giuseppe Matraia11-12/04/2003

Distruzione di nucleo

10

1

10.5

STUDIO DI GEOLOGIA

-

BARSANTI , SANI & SANIvia Buiamonti, 29 - 55100 LUCCA

Tel. 0583/467427 Fax 0583/91090 -

Partita IVA: 01134410461

e mail bar-sani @ cln.it

RQ

D

- Cella Casagrande a 6 m

- Cella Casagrande a 15 m

NOTE

TR

ICO

NO

0.4 0.4292.3

1.50

Detrito e Argille

Calcarenite grigia.

CA

CB

UBICAZIONESONDAGGIO

S2 Bis

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STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail [email protected]

Srv:\Lavori2009\Dissesti Gragnanella_rappconclusivo_NTC

Panoramica dell’ubicazione del sondaggio S2 presso Gragnanella

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STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail [email protected]

Srv:\Lavori2009\Dissesti Gragnanella_rappconclusivo_NTC

Cassa n° 1: da 0 a 5

Cassa n° 2: da 5 a 10 m

Page 47: 1. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO · Come si osserva dall’Inquadramento Geologico Generale di Fig. 1 – Scala 1:10.000, ripresa dal R.U. e supportata da sopralluoghi

STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail [email protected]

Srv:\Lavori2009\Dissesti Gragnanella_rappconclusivo_NTC

Cassa n° 3: da 10 a 15 m

Cassa n° 4: da 15 a 20 m

Page 48: 1. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO · Come si osserva dall’Inquadramento Geologico Generale di Fig. 1 – Scala 1:10.000, ripresa dal R.U. e supportata da sopralluoghi

STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail [email protected]

Srv:\Lavori2009\Dissesti Gragnanella_rappconclusivo_NTC

Cassa n° 5 : da 20 a 25 m

Page 49: 1. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO · Come si osserva dall’Inquadramento Geologico Generale di Fig. 1 – Scala 1:10.000, ripresa dal R.U. e supportata da sopralluoghi

STUDIO DI GEOLOGIABARSANTI , SANI & SANI

Dia

me

tro

foro

(mm

)

Qu

ota

asso

luta

Pro

fon

dità

da

lp

.c.

(m)

Sp

esso

restr

ato

m)

Ca

mp

ion

i

Qu

ota

ca

mp

ion

i(m

)

20

30

40

50

60

70

80

90

10

CAROTAGGIO% recupero

Ma

no

vre

Ve

locità

di

ava

nza

me

nto

Sca

larife

rim

en

to(m

) STRATIGRAFIA DESCRIZIONE DEI TERRENI ATTRAVERSATI

2.5

3.0

3.5

1 1

2 2

3 3

5 5

7 7

9 9

11 11

13 13

15 15

17 17

19

4 4

6 6

8 8

10 10

12 12

14 14

16 16

18 18

20

Fa

lda

acq

uife

ra

Riv

estim

en

to

Ca

rotie

re

Data:

Sistema di foro: Sondaggio n°

Committente: Quota:

Cantiere:

Località:

Geologo di cantiere:

Ditta esecutrice:

Shelby

Osterberg

Mazier Disturbato

Denison

Percussione

Velocità di avanzamento:BMACDCarotiere:ST6WLc.d.

= bassa= media= alta= continua= discontinua

= semplice= doppio=Wire Line= corona diamantata

20

MISURA FALDA ACQUIFERA (m. dal p.c.)

DataCAMPIONI INDISTURBATI:

Prof. foro Quota rivest. Liv. acqua

Pro

fon

dità

da

lp

.c.

Po

cke

tp

en

etr

om

ete

r(K

g/c

m²)

PROVE IN SITU

0.5

1.0

1.5

Va

ne

test

(Kg

/cm

²)

Nu

me

roco

lpi

S.P

.T.

Sca

larife

rim

en

to(m

)

Comune di Castelnuovo G.na

Gragnanella

Centro storico

3

500.0 m s.l.m.

Geoprove S.a.s.

Dr. Giuseppe Matraia28/8/03-2/9/03

Carotaggio Continuo

10

1

1.00

0.40

1.60

2.90

3.50

4.60 4.60

5.40

6.50

7.207.50

8.00

8.40

9.10

9.509.80

10.60

11.00

12.10

13.00

13.60

14.00

14.80

23.00

24.10

16.20

17.80

19.20

20.70

21.90

25.60

28.00

Riporto

28/8/03

29/8/03

29/8/03

9.5 9

19

21

22

23

24

21

22

23

24

STUDIO DI GEOLOGIA

-

BARSANTI , SANI & SANIvia Buiamonti, 29 - 55100 LUCCA

Tel. 0583/467427 Fax 0583/91090 -

Partita IVA: 01134410461

e mail bar-sani @ cln.it

25

26

27

28

25

26

27

28

RQ

D

- Inclinometro fino a 26.3 mNOTE

CB

0.6

7.57.8

8.3

17.0

20.7

24.0

28.0

0.6499.4

492.5492.2

491.7

483.0

497.3

476.0

472.0

T6

1.50

4.50

6.00

7.50

9.00

1 .0 5

12.0

13.5

14.8

16.0

17.5

19.0

20.5

22.0

0.0

6.4

0.0

Detrito costituito da litici e blocchi arenacei in matrice limo-sabbio argillosa più omeno abbondante.

Argilliti fratturate parzialmente ricementate da calcite.

Calcari verdastri molto fratturati. Sui piani è presente Ossido di ferro in abbondanza.

Calcari e calcareniti grigio scuro molto fratturati (piani di fratturazione verticali,subverticali e diverse angolazione) alternati a livelli marnosi grigio scuro fittamentelaminati. Molte fratture si presentano richiuse da calcite di secondaria precipitazione.

Calcari, calcareniti e calcari marnosi molto fratturati in pasta limo sabbiosa eargillosa.

CA

DB

14.0

CA

UBICAZIONESONDAGGIO

1/9/03

1/9/03

2/9/03

9.5 9

19.2

19 1619.2

22 0.025.6

22 13.525.6

S3

17.0

DM

20.7

22.0

CM

DB

28.0

Argilla e limo sabbioso grigio scuro con clasti calcarei e calcarenitici.

Argilla e limo sabbioso grigio scuro con clasti calcarei, calcarenitici.e calcareimarnosi.

6.9

0.5

8.7

0.3

5.7

3.3

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Srv:\Lavori2009\Dissesti Gragnanella_rappconclusivo_NTC

Panoramica dell’ubicazione del sondaggio S3 presso Gragnanella

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Srv:\Lavori2009\Dissesti Gragnanella_rappconclusivo_NTC

Cassa n° 1: da 0 a 4

Cassa n° 2: da 4 a 8 m

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Srv:\Lavori2009\Dissesti Gragnanella_rappconclusivo_NTC

Cassa n° 3: da 8 a 12 m

Cassa n° 4: da 12 a 16 m

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Srv:\Lavori2009\Dissesti Gragnanella_rappconclusivo_NTC

Cassa n° 5 : da 16 a 20 m

Cassa n° 6 : da 20 a 24 m

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Srv:\Lavori2009\Dissesti Gragnanella_rappconclusivo_NTC

Cassa n° 7 : da 24 a 28 m

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Dia

me

tro

foro

(mm

)

Qu

ota

asso

luta

Pro

fon

dità

da

lp

.c.

(m)

Sp

esso

restr

ato

m)

Ca

mp

ion

i

Qu

ota

ca

mp

ion

i(m

)

20

30

40

50

60

70

80

90

10

CAROTAGGIO% recupero

Ma

no

vre

Ve

locità

di

ava

nza

me

nto

Sca

larife

rim

en

to(m

) STRATIGRAFIA DESCRIZIONE DEI TERRENI ATTRAVERSATI

2

4

2

4

66

Fa

lda

acq

uife

ra

Riv

estim

en

to

Ca

rotie

re

Data:

Sistema di foro: Sondaggio n°

Committente: Quota:

Cantiere:

Località:

Geologo di cantiere:

Ditta esecutrice:

Shelby

Osterberg

Mazier Disturbato

Denison

Percussione

Velocità di avanzamento:BMACDCarotiere:SWL

T6SCorona:DV

= bassa= media= alta= continua= discontinua

= semplice=Wire Line

=Carotiere doppio

= diamante= vidia

T6 =Carotiere doppio

SPT:P.A.=punta apertaP.C.=punta chiusa

MISURA FALDA ACQUIFERA (m. dal p.c.)

DataCAMPIONI INDISTURBATI:

Prof. foro Quota rivest. Liv. acqua

Pro

fon

dità

da

lp

.c.

Po

cke

tp

en

etr

om

ete

r(K

g/c

m²)

PROVE IN SITU

Va

ne

test

(Kg

/cm

²)

Nu

me

roco

lpi

S.P

.T.

Sca

larife

rim

en

to(m

)

Comune di Castelnuovo G.na

Gragnanella

Gragnanella

2

497 m s.l.m.

Europali s.r.l.

Dr. G. Matraia7/8/2014

Carotaggio continuo

101

RQ

D

- Attrezzatura foro:tubo piezometrico fin. Da 1 a 6 m

NOTE

S

Detrito costituito da limo sabbioso più o meno argilloso nocciola con abbondanticlasti di arenaria.

0.7496.311-11-8

P.C.

1.0

6.0

2.1

- n° 1 cassetta catalogatrice

- n° 3 SPT

Limo sabbioso argilloso grigio con abbondanti clasti arenacei calcarei ecalcarenitici.

3.03.0

B-C

1.0

Sonda: Comacchio MC 600

4.5

DI PIETRO BARSANTI, ALESSANDRO PETRONI & C.

GEOPROVE sas

GEOGNOSTICA - GEOFISICAPROVE PENETROMETRICHE

via Buiamonti, 29 LUCCA - Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090

e-mail [email protected] C.F. e P.I. 01066010461http://www.geoprove.com

P.C.

3.0

7-15-28P.C.6.06.0491.0

M-C

5.0

27-R

Terreno agrario.

2.8494.2

0.7

S2(2014)

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Panoramica dell’ubicazione del sondaggio S2(2014) Gragnanella

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Srv:\Lavori2014\Comune di Castelnuovo G.na_dissesti Gragnanella

Cassa n° 1: da 0 a 6

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STUDIO DI GEOLOGIA BARSANTI, SANI & ASSOCIATI

via Buiamonti 29 - 55100 LUCCA - C.F. e P.I.: 01134410461 Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090 e-mail: [email protected]

ALL. N° 2 - PROSPEZIONI SISMICHE A RIFRAZIONE

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Proiezione prova penetrometrica P6PP6 bis

E1 = G1/1

A = G1

D1 = G6/7

C = G12/13

D2 = G18/19

B = G24

E2 = G24/24

LEGENDA

Tempi dei primi arrivi ai geofoni

Profilo topografico

Distanza dalla superficietopografica del limite di strato

2500 m/sVelocità sismica dello stratoin metri al secondo

Committente:

GragnanellaLocalità:

Comune di Castelnuovo di Garfagnana - LU

di PAOLO SANI, PIETRO BARSANTI & C.

GEOPROVE sas

GEOGNOSTICA - GEOFISICAPROVE PENETROMETRICHE

e-mail [email protected] P.I. 01066010461http://www.geoprove.comvia Buiamonti, 29 LUCCA - Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090

PROSPEZIONE SISMICA A RIFRAZIONECON ONDE P

ST 1Profilo: 1:500Scala

0307021File: Data: 02/07/03

SE NW

Terreno agrario, massicciata stradale,copertura detritica sciolta/molle

Copertura detritica prevalentementeargillosa con litici molto compatta/dura;substrato calcareo/argilliticocompletamente alterato

Substrato calcareo/argilliticopiù o meno fratturato ( )fh

96 m

Proiez.PP6 bis

2990 m/s

2990 m/s

2820 m/s

2850 m/s

380 m/s

330 m/s

330 m/s

260 m/s

1870 m/s

1900 m/s

1550 m/s

1000 m/s

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E1 = G1/1

A = G1

D1 = G6/7

C = G12/13

D2 = G18/19

B = G24

E2 = G24/24

LEGENDA

Tempi dei primi arrivi ai geofoni

Profilo topografico

Distanza dalla superficietopografica del limite di strato

2500 m/sVelocità sismica dello stratoin metri al secondo

Committente:

GragnanellaLocalità:

Comune di Castelnuovo di Garfagnana - LU

di PAOLO SANI, PIETRO BARSANTI & C.

GEOPROVE sas

GEOGNOSTICA - GEOFISICAPROVE PENETROMETRICHE

e-mail [email protected] P.I. 01066010461http://www.geoprove.comvia Buiamonti, 29 LUCCA - Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090

PROSPEZIONE SISMICA A RIFRAZIONECON ONDE SH

ST 1Profilo: 1:500Scala

0307022File: Data: 02/07/03

SE NW

Proiezione prova penetrometrica P6PP6 bis

Terreno agrario, massicciata stradale,copertura detritica sciolta/molle

Copertura detritica prevalentementeargillosa con litici molto compatta/dura;substrato calcareo/argilliticocompletamente alterato

96 m

Proiez.PP6 bis

1040 m/s 1040 m/s

890 m/s

890 m/s

200 m/s

190 m/s

180 m/s

170 m/s

500 m/s

480 m/s

440 m/s

360 m/s

Substrato calcareo/argilliticopiù o meno fratturato ( )fh

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Proiezione prova penetrometrica P1PP1

E1 = G1/1

A = G1

D1 = G6/7

C = G12/13

D2 = G18/19

B = G24

E2 = G24/24

LEGENDA

Tempi dei primi arrivi ai geofoni

Profilo topografico

Distanza dalla superficietopografica del limite di strato

2500 m/sVelocità sismica dello stratoin metri al secondo

Committente:

GragnanellaLocalità:

Comune di Castelnuovo di Garfagnana - LU

di PAOLO SANI, PIETRO BARSANTI & C.

GEOPROVE sas

GEOGNOSTICA - GEOFISICAPROVE PENETROMETRICHE

e-mail [email protected] P.I. 01066010461http://www.geoprove.comvia Buiamonti, 29 LUCCA - Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090

PROSPEZIONE SISMICA A RIFRAZIONECON ONDE P

ST 2Profilo: 1:500Scala

0307031File: Data: 03/07/03

E W

Sondaggio geognostico S2S2

Incrocio con linea sismica ST3ST3

Terreno agrario, massicciata stradale,copertura detritica da sciolta/molle adaddensata/compatta

Copertura detritica prevalentementeargillosa con litici molto compatta/dura;substrato calcareo/argilliticocompletamente alterato

96 m

ST3

Proiez.PP1

3020 m/s

3040 m/s

2300 m/s

2280 m/s

850 m/s

670 m/s

560 m/s

550 m/s

1700 m/s1760 m/s

1820 m/s

1850 m/s

S2

Substrato calcareo/argilliticopiù o meno fratturato ( )fh

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E1 = G1/1

A = G1

D1 = G6/7

C = G12/13

D2 = G18/19

B = G24

E2 = G24/24

LEGENDA

Tempi dei primi arrivi ai geofoni

Profilo topografico

Distanza dalla superficietopografica del limite di strato

2500 m/sVelocità sismica dello stratoin metri al secondo

Committente:

GragnanellaLocalità:

Comune di Castelnuovo di Garfagnana - LU

di PAOLO SANI, PIETRO BARSANTI & C.

GEOPROVE sas

GEOGNOSTICA - GEOFISICAPROVE PENETROMETRICHE

e-mail [email protected] P.I. 01066010461http://www.geoprove.comvia Buiamonti, 29 LUCCA - Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090

PROSPEZIONE SISMICA A RIFRAZIONECON ONDE SH

ST 2Profilo: 1:500Scala

0307032File: Data: 03/07/03

E W

Proiezione prova penetrometrica P1PP1

Sondaggio geognostico S2S2

Incrocio con linea sismica ST3ST3

Copertura detritica prevalentementeargillosa con litici molto compatta/dura;substrato calcareo/argilliticocompletamente alterato

96 m

ST3

Proiez.PP1

S2

1040 m/s

1040 m/s670 m/s

670 m/s

300 m/s

220 m/s

160 m/s

140 m/s

520 m/s510 m/s

510 m/s

460 m/s

Terreno agrario, massicciata stradale,copertura detritica da sciolta/molle adaddensata/compatta

Substrato calcareo/argilliticopiù o meno fratturato ( )fh

Page 95: 1. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO · Come si osserva dall’Inquadramento Geologico Generale di Fig. 1 – Scala 1:10.000, ripresa dal R.U. e supportata da sopralluoghi

Proiezione prova penetrometrica P2PP2

E1 = G1/1

A = G1

D1 = G6/7

C = G12/13

D2 = G18/19

B = G24

E2 = G24/24

LEGENDA

Tempi dei primi arrivi ai geofoni

Profilo topografico

Distanza dalla superficietopografica del limite di strato

2500 m/sVelocità sismica dello stratoin metri al secondo

Committente:

GragnanellaLocalità:

Comune di Castelnuovo di Garfagnana - LU

di PAOLO SANI, PIETRO BARSANTI & C.

GEOPROVE sas

GEOGNOSTICA - GEOFISICAPROVE PENETROMETRICHE

e-mail [email protected] P.I. 01066010461http://www.geoprove.comvia Buiamonti, 29 LUCCA - Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090

PROSPEZIONE SISMICA A RIFRAZIONECON ONDE P

ST 3Profilo: 1:500Scala

0307033File: Data: 03/07/03

S N

Sondaggio geognostico S2S2

Incrocio con linea sismica ST2ST2

Terreno agrario, massicciata stradale,copertura detritica sciolta/molle

Copertura detritica prevalentementeargillosa con litici molto compatta/dura;substrato calcareo/argilliticocompletamente alterato

96 m

ST2

PP2

2800 m/s

2800 m/s

2230 m/s

2220 m/s

660 m/s

530 m/s

350 m/s

360 m/s

1300 m/s

1350 m/s

1160 m/s

1160 m/s

Proiez.S2

Substrato calcareo/argilliticopiù o meno fratturato ( )fh

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A = G1

D1 = G6/7

C = G12/13

D2 = G18/19

B = G24

E2 = G24/24

LEGENDA

Tempi dei primi arrivi ai geofoni

Profilo topografico

Distanza dalla superficietopografica del limite di strato

2500 m/sVelocità sismica dello stratoin metri al secondo

Committente:

GragnanellaLocalità:

Comune di Castelnuovo di Garfagnana - LU

di PAOLO SANI, PIETRO BARSANTI & C.

GEOPROVE sas

GEOGNOSTICA - GEOFISICAPROVE PENETROMETRICHE

e-mail [email protected] P.I. 01066010461http://www.geoprove.comvia Buiamonti, 29 LUCCA - Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090

PROSPEZIONE SISMICA A RIFRAZIONECON ONDE SH

ST 3Profilo: 1:500Scala

0307034File: Data: 03/07/03

S N

Proiezione prova penetrometrica P2PP2

Sondaggio geognostico S2S2

Incrocio con linea sismica ST2ST2

Terreno agrario, massicciata stradale,copertura detritica sciolta/molle

Copertura detritica prevalentementeargillosa con litici molto compatta/dura;substrato calcareo/argilliticocompletamente alterato

96 m

ST2

PP2

870 m/s

870 m/s

670 m/s

670 m/s

230 m/s

220 m/s

180 m/s

180 m/s

550 m/s

500 m/s

380 m/s

390 m/s

Proiez.S2

Substrato calcareo/argilliticopiù o meno fratturato ( )fh

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E1 = G1/1

A = G1

D1 = G6/7

C = G12/13 B = G24

E2 = G24/24

LEGENDA

Tempi dei primi arrivi ai geofoni

Profilo topografico

Distanza dalla superficietopografica del limite di strato

2500 m/sVelocità sismica dello stratoin metri al secondo

Committente:

GragnanellaLocalità:

Comune di Castelnuovo di Garfagnana - LU

di PAOLO SANI, PIETRO BARSANTI & C.

GEOPROVE sas

GEOGNOSTICA - GEOFISICAPROVE PENETROMETRICHE

e-mail [email protected] P.I. 01066010461http://www.geoprove.comvia Buiamonti, 29 LUCCA - Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090

PROSPEZIONE SISMICA A RIFRAZIONECON ONDE P

ST 4Profilo: 1:500Scala

0307093File: Data: 09/07/03

SW NE

Terreno agrario, massicciata stradale,copertura detritica mediamenteaddensata/compatta

Copertura detritica prevalentementeargillosa con litici molto compatta/dura;substrato calcareo/argilliticocompletamente alterato

96 m

2400 m/s1940 m/s 1930 m/s

1940 m/s

660 m/s 500 m/s

480 m/s

490 m/s1200 m/s1150 m/s

1180 m/s

1180 m/s

Substrato calcareo/argilliticopiù o meno fratturato ( )fh

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A = G1

D1 = G6/7

C = G12/13 B = G24

LEGENDA

Tempi dei primi arrivi ai geofoni

Profilo topografico

Distanza dalla superficietopografica del limite di strato

2500 m/sVelocità sismica dello stratoin metri al secondo

Committente:

GragnanellaLocalità:

Comune di Castelnuovo di Garfagnana - LU

di PAOLO SANI, PIETRO BARSANTI & C.

GEOPROVE sas

GEOGNOSTICA - GEOFISICAPROVE PENETROMETRICHE

e-mail [email protected] P.I. 01066010461http://www.geoprove.comvia Buiamonti, 29 LUCCA - Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090

PROSPEZIONE SISMICA A RIFRAZIONECON ONDE SH

ST 4Profilo: 1:500Scala

0307092File: Data: 09/07/03

SW NE

Copertura detritica prevalentementeargillosa con litici molto compatta/dura;substrato calcareo/argilliticocompletamente alterato

96 m

850 m/s

840 m/s

840 m/s

830 m/s

380 m/s 380 m/s

340 m/s

320 m/s600 m/s

600 m/s

490 m/s

480 m/s

Terreno agrario, massicciata stradale,copertura detritica mediamenteaddensata/compatta

Substrato calcareo/argilliticopiù o meno fratturato ( )fh

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COMUNE DI CASTELNUOVO GRAFAGNANA PROVINCIA DI LUCCA

Località: Gragnanella

PROSPEZIONI SISMICHE A RIFRAZIONE CON ONDE SH E

TOMOGRAFIA SISMICA

Committente: Comune di Castelnuovo di Garfagnana

RELAZIONE TECNICA

Settembre 2014

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Geoprove di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni & C. S.a.S. - via Buiamonti 29 - 55100 LUCCA P.I. 01066010461 TEL. 0583/467427 – FAX 0583/91090 e-mail [email protected] Pag. 2

I N D I C E

PREMESSA ............................................................................................................ 3

1. POSSIBILITÀ E LIMITI DEL METODO SISMICO A RIFRAZIONE ........... 3

2. ULTERIORI POSSIBILITÀ OFFERTE DAL METODO DELLA TOMOGRAFIA SISMICA................................................................................. 5

3. SISTEMA DI ACQUISIZIONE.......................................................................... 6

3.1. Sismografo .............................................................................................. 6

3.2. Sistema energizzante............................................................................... 7

3.3. Trigger..................................................................................................... 7

3.4. Apparecchiatura di ricezione .................................................................. 7

4. ELABORAZIONE DATI ................................................................................... 8

4.1. Commento ai risultati delle prospezioni sismiche .................................. 9

A L L E G A T I e F I G U R E

Planimetria scala 1:1000 con ubicazione della sezione sismica

Documentazione fotografica

Tabulati, dromocrone e sezioni sismostratigrafiche

Sezioni tomografiche onde P ed SH

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COMUNE DI CASTELNUOVO GARFAGNANA (LU) Località: Gragnanella

PROSPEZIONI SISMICHE A RIFRAZIONE CON ONDE P ED ONDE SH

TOMOGRAFIA SISMICA

PREMESSA

Per incarico dell’ Amministrazione Comunale di Castelnuovo Garfagnana è stata effettuata una prospezione sismica a rifrazione con onde P ed SH presso la frazione di Gragnanella del Com une di Castelnuovo Garfagnana (L U), elaborata sia con tecnica tradizionale GRM sia con tecn ica tomografica, nell’ambito delle indagini conoscitive finalizzate alla caratterizzazione del sottosuolo ai sensi del vigente D.M. 14 Gennaio 2008 – Norme tecniche per le costruzioni.

L’elaborazione e l’interpretazione dei da ti è stata effettuata in collabo razione con il Dottor Donato Merola. Le presenti note illustrano la metodologia delle indagini ed i risultati conseguiti.

1. POSSIBILITÀ E LIMITI DEL METODO SISMICO A RIFRAZIONE

Come è noto, le onde elastiche provocate da una vibrazione si trasm ettono nel suolo con velocità differenti per ogni litoti po. Nella prospezione sism ica a rifrazione, si sfrutta la diversa velocità di propagazi one delle onde longit udinali (onde P o "di compressione e dilatazione"), che sono le più veloci fra le diverse onde elastiche, o trasversali (onde SH o “di taglio”) per de terminare spessori e andam ento dei livelli presenti.

La prospezione consiste nel generare un'onda sismica di com pressione o di taglio nel terreno attraverso una determ inata sorgente di energia (colpo di m azza o di maglio, esplosivo etc.) e nel m isurare il tempo impiegato da questa a compiere il percorso nel sottosuolo dal punto di energizzazion e fino agli apparecch i di ricezione ( geofoni) seguendo le leggi di rifrazione dell'ottica (Legge di Snell), cioè rifrangendosi sulle superfici di separazione tra due strati sovrapposti di densità (o meglio di modulo elastico) crescente.

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Geoprove di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni & C. S.a.S. - via Buiamonti 29 - 55100 LUCCA P.I. 01066010461 TEL. 0583/467427 – FAX 0583/91090 e-mail [email protected] Pag. 4

L'apparecchiatura necessaria per le pros pezioni è costitu ita da una serie d i ricevitori (geofoni) che vengono spaziati lungo un determinato allineamento (base sismica) e da un cronografo che registra l'istante di inizio della perturbazione elastica ed i tempi di primo arrivo delle onde a ciascun geofono. Così, osservando i primi arrivi su punti posti a distanze diverse dalla sorgente energizzante, è possibile costruire una curva tempo-distanza (dromocrona) rappresentante la va riazione del minimo percorso in f unzione del t empo. Attraverso metodi analitici si ricavano quindi le velocità de lle onde elastiche longitudinali (Vp) o trasversali (Vs) dei mezzi attraversati ed il loro spessore.

La velocità di propagazione delle onde elastiche nel suolo è compresa tra larghi limiti; per lo stesso tipo di rocc ia essa diminuisce col grado di altera zione, di fessurazione e/o di fratturazione; aumenta per contro con la profondità e l' età geologica. S ensibili differenze si possono avere, in rocce stratificat e, tra le velocità ri levate lungo i piani di strato e quelle rilevate perpendicolarmente a questi. La velocità delle onde compressionali, diversamente da quelle trasversali che non si trasmettono nell’acqua, è fortem ente influenzata dalla presenza della falda acquifera e dal grado di saturazione.

Questo comporta che anch e litotipi differenti possa no avere uguali velocit à delle onde sism iche compressionali (ad esem pio roccia fortem ente fratturata e m ateriale detritico saturo con velocità Vp de ll'ordine di 1400÷1700 m /sec), per cui non necessariamente l'interpretazione sismostratigrafica corrisponderà con la reale situazione geologico-stratigrafica.

Il metodo sismico a rifrazione è soggetto inoltre alle seguenti limitazioni:

- un livello potrà essere evid enziato soltanto se la veloci tà di trasm issione delle onde longitudinali in esso risulte rà superiore a que lla dei live lli soprastanti (effetto della inversione di velocità);

- un livello di spessore limitato rispetto al passo dei geofoni e alla sua profondità può non risultare rilevabile;

- un livello di velocità intermedia compreso tra uno strato sovrastante a velocità minore ed uno sottostante a velocità sens ibilmente maggiore può non risulta re rilevabile perché mascherato dagli " arrivi" dallo s trato sottostante (effetto dello strato nascosto e "zona oscura");

- aumentando la spaziatura tra i geofoni aum enta la profondità di investigazione, ma può ovviamente ridursi la precision e nella determ inazione della profo ndità dei lim iti di passaggio tra i diversi livelli individuati. In pr esenza di successioni di livelli con velocità (crescenti) di poco differenti tra loro, orizzonti a ve locità intermedia con potenza sino anche ad 1/3 del passo adottato possono non essere evidenziat i. Il limite tra due orizzonti può quindi in realtà passare "attraverso" un terzo intermedio non evidenziabile;

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Geoprove di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni & C. S.a.S. - via Buiamonti 29 - 55100 LUCCA P.I. 01066010461 TEL. 0583/467427 – FAX 0583/91090 e-mail [email protected] Pag. 5

- analogamente, increm enti graduali di ve locità con la profondità danno origine a dromocrone che consentono più schem i interpretativi. Il possibile errore può essere più contenuto potendo disporre di sondaggi di ta ratura e "cercando" sulle drom ocrone delle basi sismiche i livelli che abbiano velocità il più possibile simili a quelle ottenute con le tarature.

Per contro i m oderni metodi di el aborazione del dato sism ico, come il Generalized Reciprocal Method (GRM: Palmer - 1980), consentono di ricostruire la morfologia sepolta di più rifra ttori sovrapposti, variam ente "accidentati" e con velocità variabili lungo il profilo, anche in presenza di morfologie di superficie non piane: la buona precisione raggiungibile, specie se si dispone di sondaggi di ta ratura, consente talora di elevare la prospezione sism ica da sem plice valutazione qualitati va a valido supporto quantitativo dell'indagine geognostica.

2. ULTERIORI POSSIBILITÀ OFFERTE DAL METODO DELLA TOMOGRAFIA SISMICA

Il metodo della tom ografia sismica è una tecnica di indagine che perm ette l’individuazione di anomalie nella velocità di propagazione delle onde sismiche con un alto potere risolutivo, offrendo la possibilità di ricostruire anom alie e discontinuità stratigrafiche anche particolarmente complesse.

Questa tecnica fornisce l’imm agine della distribuzione delle onde sism iche sotto la su perficie, basate sui tempi di primo arrivo ( come nella norm ale sismica a rifrazione) e sulla geometria di acquisizione. Si ricostruisce in tal m odo un m odello di velocità, che può essere m igliorato attraverso successive iterazioni: la fase di calcolo si conclude quando si ha la m igliore sovrapposizione fra i tempi di primo arrivo calcolati e quelli misurati.

Il processing dei dati, qui eseguito con il programma RAYFRACT (distribuito dalla Intelligent Resources Inc.), prosegue con la fase di inversione tomografica detta WET (Wavepath Eikonal Traveltime), che permette il calcolo delle traiettorie d’onda (wavepath) attraverso le soluzion i alle d ifferenze finite dell’equazione che esprim e le m odalità di propagazione di un’onda in un mezzo isotropo.

Successivamente, con la fase di im aging, si otterrà con un software dedicato (SURFER 8) l’immagine della sezione tomografica.

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3. SISTEMA DI ACQUISIZIONE

L’acquisizione dei dati in cam pagna è stata eseguita utilizzando un sistem a composto dalle seguenti parti:

• sismografo

• sorgente energizzante

• trigger

• apparecchiatura di ricezione

3.1. Sismografo

Lo strumento utilizzato per la presen te indagine è un prospettore sism ico EG&G GEOMETRICS STRATAVISOR NZXP a 48 canali avente le seg uenti caratteristiche:

• Impedenza di ingresso diff. 20 Kohm • Impedenza di ingresso common mode: 20 Kohm • Range dinamico: 144 dB • Larghezza di banda 1.75÷20.000 Hz • Digitalizzatore a 24 bit • Filtri in acquisizione ed in uscita: • Sommatoria dei segnali fino ad un massimo di 8.000 stacks • Intervallo di ca mpionamento selezionabile a: 20.0, 31.25, 62.5, 125, 250,

500, 1000, 2000, 4000, 8000, 16000 μs • Durata della registrazione: 16384 campioni • Possibilità di registrazione continua per controllo vibrazioni • Possibilità di registrazione Autostack e Preview • Possibilità di inversione della polarità (Stack polarity) • CDP Roll Along • Visore grafico a cristalli liquidi colore • Stampante a plotter su carta termica • Memoria su HD interno 40 Mb o su floppy 3.5” 1.44 Mb • Sistema Windows XP • Porta USB

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3.2. Sistema energizzante

Sono stati utilizzati diversi sistem i di energizzazione per le onde P e per le onde SH.

Come sorgente energizzante per le onde P è stata utilizzato una mazza di 10 kg.

Le onde SH sono state ottenu te con un dispositivo di energizzazione costituito da un parallelepipedo (traversina di legno) pe rcosso sulle estremità opposte da una m azza da 10 kg sovraccaricato dal peso di un automezzo o di due operato ri, in grado di generare onde SH di buon contenuto energetico, uniform i sia nella direzione di propagazione sia nella polarizzazione (+ e -) e, di contro, con una generazione di onde P trascurabile.

Tutte le registrazioni sono state effettuate con metodo cross-over utilizzando la funzione inversione di polarità offerta da l Geometrics Stratavisor NPXZ, ov verosia facendo la differenza tra un ugual num ero di battu te a destra ed a sinistra con polarità invertita: in tal m odo viene esaltato l’istante di prim o arrivo delle onde SH, mentre vengono abbattute le eventuali onde P spurie.

È stato curato in m odo particolare l’ accoppiamento della traversina con il terreno: tale metodologia ha consentito di ottenere ovunque registrazioni di buona qualità.

3.3. Trigger

Il trigger utilizzato consiste in un circuito elettrico che viene chiuso mediante un apparecchio starter (geofono starter, st arter a lam elle, piezoelettrico od altro) nell’istante in cui il sis tema energizzante (maglio, mazza etc.) colpisce la base di battuta, consentendo ad un condensatore di scaricare la carica precedentemente immagazzinata e la produzione di un im pulso della durata di qu alche secondo che viene inviato al sensore collegato al sistema di acquisizione dati.

3.4. Apparecchiatura di ricezione

Per la ricezione delle onde P sono sta ti utilizzati 24 geofoni verticali Mark Products con frequenza propria di 14 Hz.

Per la ricezione delle onde SH sono stati util izzati 24 geofoni orizzontali Mark Products con frequenza propria di 10 Hz.

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4. ELABORAZIONE DATI

Il risultato finale della fase di acquisizione è costituito da una serie di files in formato SEGY.

Per quanto riguarda la sism ica a rifrazione, la successiva elaborazione dei dati si sviluppa attraverso le seguenti fasi:

1. determinazione dei primi arrivi attraverso il software RAYFRACT, operata prim a in automatico e successivam ente con aggiustam enti manuali, con particolare attenzione alle fasi d’onda ed alla loro evoluzione;

2. inserimento dei da ti ed interpretazione con programma GRM (Generalized Reciprocal Method – Palmer 1980) del Dr. Bruno Vassallo (distribuito da P.A.S.I. s.r.l.) integrato dal metodo dei “tempi intercetti”;

3. output dei tabulati:

• dati di scoppio (ascissa e quota de i geofoni, ascissa e quota dei punti di energizzazione, tempi di primo arrivo)

• velocità calcolate per ciascun strato individuato

• profondità calcolate per ciascun strato individuato

4. output delle dromocrone sismiche e della sezione sismostratigrafica interpretativa in formato Coreldraw.

Per la tom ografia sismica, l’elaborazione dei dati si svil uppa attraverso le seguenti fasi:

1. determinazione dei tempi di prim o arrivo attraverso il software RAYF RACT, operata prima in automatico e successivamente con aggiustamenti manuali, con particolare attenzione alle fasi d’onda ed alla loro evoluzione.

2. formazione di un database contenente la geometria della linea sismica (posizione altimetrica e planimetrica dei geofoni e degli scoppi) ed i tempi di primo arrivo per ciascun scoppio.

3. Conversione dei dati in formato ASCII.

4. Inversione Delta t-V ch e permette di ottenere profili monodimensionali (1D) di tipo profondità/velocità.

5. Ottimizzazione del profilo, per itera zioni successive, mediante inv ersione tomografica WET (Wavepath Eikonal Traveltime), che permette il calcolo delle

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traiettorie d’onda (wavepath) attraverso le soluzioni alle differenze finite dell’equazione che esprime le modalità di propagazione di un’onda in un mezzo isotropo.

6. Controllo del “fitting” tra tem pi misurati e tem pi calcolati ed eventuale reiterazione del processo di inversione.

7. Output grafico della sezione tomografica in formato Sfr.

4.1. Commento ai risultati delle prospezioni sismiche

E’ stata effettuata la seg uente prospezione sismica a rifrazione a 24 geofoni, con onde P ed SH:

ST1: interasse i = 4 - lunghezza ml 94

Lo schema di acqu isizione della lin ea (lunghezza, posizione dei punti di energizzazione etc. ) è il seguente:

ST1

La qualità delle registrazioni ottenute è stata generalmente tale da consentire la sicura individuazione dei primi arrivi sulle tracce dei sismogrammi, specie dopo filtraggio Hi-cut a 250 Hz.

In allegato si ripo rtano i diagram mi tempi di arrivo-d istanze e le s ezioni sismostratigrafiche derivanti dall’interpretaz ione effettuata al calcolatore con il m etodo reciproco generalizzato GRM (Palmer 1986) integrato dal metodo dei tempi intercetti che ha consentito la visualizzazione anche degli st rati per i quali non si hanno “ricoperture”. Si allegano inoltre le sezioni tomografiche elaborate con il programma RAYFRACT. Queste ultime offrono ovviamente una maggiore d iscretizzazione delle v elocità rispetto alla

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sismica a rifrazione tradizionale, individuando in genere, per la cara tteristica intrinseca dell’algoritmo di calcolo (basato sui gradienti di velocità) spessori diversi da quelli valutati utilizzando la sismica a rifrazione classica.

L’attribuzione delle litologie ai vari sism ostrati individuati dalle prospezioni è stata effettuata sulla base delle inform azioni contenute ne lla Carta Geologica alla scala 1.10 000 di supporto al Regolam ento Urbanistico vigente del Com une di Castelnuovo di Garfagnana, tenuto conto anche de lle prove penetrometriche eseguite nello stesso contesto di indagini.

In dettaglio si ha, con riferimento alle sezioni sismostratigrafiche interpretative allegate:

SEZIONE ST1

Linea 1408201 (onde P) ÷ 1408202 (onde SH)

- dalla superficie fino a profondità di 1÷2.5 m (onde P)/0.5÷1.5 m (onde SH) si incontra un primo strato con Vp = 400÷610 m/sec e Vs = 130÷310 m/sec, correlabile con una copertura detritica sabbioso-limoso-argillosa sciolta;

- segue un secondo strato caratterizzato da Vp = 1305÷1490 m/sec e da Vs = 370÷475 m/sec, riferibili ad una copertu ra detritica sabbioso-limoso-argillosa con litici addensata/molto addensata. La base dello st rato si incontra a profondità di 4÷7 m, secondo le onde P e a profondità di 3÷7.5 m, secondo le onde SH;

- segue un terzo ed ultimo st rato caratterizzato da Vp = 2260÷2745 m/sec e da Vs = 620÷740 m/sec, riferibili a torb iditi calcareo-marnose grigio s cure con possibili intercalazioni di arg illiti, arenarie fini e siltiti ( Flysch ad Elmintoidi-OTO) molto fratturate.

Non è stato rilevato un terzo rifrattore più veloce (e quindi un quarto strato) entro i primi 25÷30 m di profondità, che è all’ incirca la m assima indagata dalle linee sismiche di 96 m.

*********************

Lucca, 04/09/14 Collaboratore: Dr. Donato Merola GEOPROVE S.A.S.

Socio Accomandatario e Direttore Tecnico Dr. Pietro Barsanti

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Linea sismica a rifrazioneG1 G24ST1

LEGENDA

Scala 1:1000

PLANIMETRIA

NORD

COMUNE DI CASTELNUOVO G.

PROVINCIA DI LUCCA

Committente:

Comune di Castelnuovo Garfagnana

DI PIETRO BARSANTI, ALESSANDRO PETRONI & C.

GEOPROVE sas

GEOGNOSTICA - GEOFISICAPROVE PENETROMETRICHE

e-mail [email protected] P.I. 01066010461http://www.geoprove.comvia Buiamonti, 29 LUCCA - Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090

Località: Gragnanella

G1

G24

ST1

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COMUNE DI CASTELNUOVO GRAFAGNANA PROVINCIA DI LUCCA

Località: Gragnanella

PROSPEZIONI SISMICHE A RIFRAZIONE CON ONDE SH E

TOMOGRAFIA SISMICA

Committente: Comune di Castelnuovo di Garfagnana

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

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GEOPROVE di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni & C. S.a.S. - via Buiamonti 29 55100 LUCCA - P.I. 01066010461 tel 0583/467427 - fax 0583/91090 http://geoprove.com e-mail: [email protected] Pag. 2

Comune di Castelnuovo Garfagnana (LU) Località: Gragnanella

Prospezioni sismiche a rifrazione con onde P ed onde S e tomografia sismica

Profilo ST1 – Panoramica del sito indagato e stralcio dello stendimento geofonico.

Profilo ST1 – Panoramica del sito indagato, stralcio dello stendimento e particolare del dispositivo utilizzato per la generazione delle onde sismiche di taglio (traversa di legno

con sovraccarico percossa alle due estremità).

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COMUNE DI CASTELNUOVO GRAFAGNANA PROVINCIA DI LUCCA

Località: Gragnanella

PROSPEZIONI SISMICHE A RIFRAZIONE CON ONDE SH E

TOMOGRAFIA SISMICA

Committente: Comune di Castelnuovo di Garfagnana

TABULATI, DROMOCRONE E SEZIONI SISMOSTRATIGRAFICHE

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PROSPEZIONE SISMICA A RIFRAZIONE CON ONDE P

INTERPRETAZIONE CON METODO RECIPROCO GENERALIZZATO (GRM)

Committente : Comune di Castelnuovo Garfagnana

Data : 20/08/14

Località : Gragnanella – Castelnuovo Garfagnana (LU)

Prospettore : GEOMETRICS STRATAVISOR NZXP

Sorgente : mazza da 12 kg

Linea : 1408201 – ST1

Lunghezza : 96 ml

Orientamento : NE – SW

Piero
Geoprove
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DATI DI SCOPPIO 1408201 – ST1_P

GEOPROVE di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni & C. S.a.S. - via Buiamonti 29 55100 LUCCA - P.I. 01066010461 tel 0583/467427 - fax 0583/91090 http://geoprove.com e-mail: [email protected] Pag. 2

SCOPPIO 1 - X (m) .10 QUOTA 497.80 PROF: .00 POSIZIONE TEMPO DI ARRIVO QUOTA 2.000000 4.000000 497.800000 6.000000 8.000000 497.700000 10.000000 11.600000 497.400000 14.000000 13.800000 497.000000 18.000000 16.600000 496.400000 22.000000 18.600000 495.700000 26.000000 22.100000 495.100000 30.000000 25.400000 495.000000 34.000000 25.400000 495.200000 38.000000 26.400000 495.500000 42.000000 26.800000 495.800000 46.000000 28.500000 496.300000 50.000000 31.100000 496.700000 54.000000 33.000000 497.100000 58.000000 37.400000 497.500000 62.000000 38.600000 497.900000 66.000000 39.500000 498.400000 70.000000 41.400000 498.900000 74.000000 42.800000 499.500000 78.000000 44.100000 500.200000 82.000000 45.300000 500.800000 86.000000 46.800000 501.500000 90.000000 47.000000 500.300000 94.000000 48.600000 498.400000

SCOPPIO 2 - X (m) 12.00 QUOTA 497.20 PROF: .00 POSIZIONE TEMPO DI ARRIVO QUOTA 2.000000 12.300000 497.800000 6.000000 8.900000 497.700000 10.000000 4.000000 497.400000 14.000000 5.000000 497.000000 18.000000 7.800000 496.400000 22.000000 12.300000 495.700000 26.000000 15.400000 495.100000 30.000000 18.600000 495.000000 34.000000 20.100000 495.200000 38.000000 20.000000 495.500000 42.000000 21.300000 495.800000 46.000000 23.300000 496.300000 50.000000 25.900000 496.700000 54.000000 27.800000 497.100000 58.000000 31.900000 497.500000 62.000000 33.400000 497.900000 66.000000 34.300000 498.400000 70.000000 36.500000 498.900000 74.000000 37.400000 499.500000 78.000000 37.800000 500.200000 82.000000 39.500000 500.800000 86.000000 41.300000 501.500000 90.000000 41.900000 500.300000 94.000000 42.900000 498.400000

SCOPPIO 3 - X (m) 24.00 QUOTA 495.40 PROF: .00 POSIZIONE TEMPO DI ARRIVO QUOTA 2.000000 17.800000 497.800000 6.000000 16.500000 497.700000 10.000000 14.300000 497.400000 14.000000 11.800000 497.000000 18.000000 9.900000 496.400000 22.000000 6.500000 495.700000 26.000000 5.500000 495.100000

30.000000 13.100000 495.000000 34.000000 15.800000 495.200000 38.000000 16.100000 495.500000 42.000000 17.100000 495.800000 46.000000 18.900000 496.300000 50.000000 22.000000 496.700000 54.000000 24.400000 497.100000 58.000000 27.400000 497.500000 62.000000 28.900000 497.900000 66.000000 30.300000 498.400000 70.000000 32.100000 498.900000 74.000000 34.100000 499.500000 78.000000 35.000000 500.200000 82.000000 37.000000 500.800000 86.000000 38.500000 501.500000 90.000000 39.900000 500.300000 94.000000 40.900000 498.400000

SCOPPIO 4 - X (m) 36.00 QUOTA 495.30 PROF: .00 POSIZIONE TEMPO DI ARRIVO QUOTA 2.000000 23.400000 497.800000 6.000000 22.000000 497.700000 10.000000 20.800000 497.400000 14.000000 19.400000 497.000000 18.000000 17.400000 496.400000 22.000000 16.600000 495.700000 26.000000 15.300000 495.100000 30.000000 13.300000 495.000000 34.000000 5.000000 495.200000 38.000000 5.000000 495.500000 42.000000 8.000000 495.800000 46.000000 11.600000 496.300000 50.000000 14.800000 496.700000 54.000000 17.600000 497.100000 58.000000 22.400000 497.500000 62.000000 25.100000 497.900000 66.000000 26.400000 498.400000 70.000000 28.500000 498.900000 74.000000 29.800000 499.500000 78.000000 31.300000 500.200000 82.000000 32.600000 500.800000 86.000000 34.300000 501.500000 90.000000 37.000000 500.300000 94.000000 37.500000 498.400000

SCOPPIO 5 - X (m) 48.00 QUOTA 496.50 PROF: .00 POSIZIONE TEMPO DI ARRIVO QUOTA 2.000000 27.400000 497.800000 6.000000 25.500000 497.700000 10.000000 25.500000 497.400000 14.000000 23.900000 497.000000 18.000000 21.300000 496.400000 22.000000 20.000000 495.700000 26.000000 19.000000 495.100000 30.000000 18.100000 495.000000 34.000000 15.100000 495.200000 38.000000 10.500000 495.500000 42.000000 7.800000 495.800000 46.000000 3.500000 496.300000 50.000000 3.800000 496.700000 54.000000 11.300000 497.100000 58.000000 16.100000 497.500000 62.000000 17.600000 497.900000

66.000000 19.300000 498.400000 70.000000 22.300000 498.900000 74.000000 23.800000 499.500000 78.000000 25.100000 500.200000 82.000000 27.900000 500.800000 86.000000 29.300000 501.500000 90.000000 31.900000 500.300000 94.000000 32.600000 498.400000

SCOPPIO 6 - X (m) 60.00 QUOTA 497.70 PROF: .00 POSIZIONE TEMPO DI ARRIVO QUOTA 2.000000 36.500000 497.800000 6.000000 34.100000 497.700000 10.000000 33.400000 497.400000 14.000000 30.800000 497.000000 18.000000 29.800000 496.400000 22.000000 28.600000 495.700000 26.000000 28.000000 495.100000 30.000000 26.500000 495.000000 34.000000 23.900000 495.200000 38.000000 21.100000 495.500000 42.000000 18.600000 495.800000 46.000000 17.100000 496.300000 50.000000 15.500000 496.700000 54.000000 12.600000 497.100000 58.000000 4.500000 497.500000 62.000000 4.000000 497.900000 66.000000 12.300000 498.400000 70.000000 15.800000 498.900000 74.000000 18.100000 499.500000 78.000000 19.900000 500.200000 82.000000 22.400000 500.800000 86.000000 23.900000 501.500000 90.000000 26.400000 500.300000 94.000000 28.100000 498.400000

SCOPPIO 7 - X (m) 72.00 QUOTA 499.20 PROF: .00 POSIZIONE TEMPO DI ARRIVO QUOTA 2.000000 37.500000 497.800000 6.000000 36.400000 497.700000 10.000000 35.500000 497.400000 14.000000 34.600000 497.000000 18.000000 32.600000 496.400000 22.000000 32.100000 495.700000 26.000000 32.100000 495.100000 30.000000 31.500000 495.000000 34.000000 29.300000 495.200000 38.000000 27.000000 495.500000 42.000000 23.900000 495.800000 46.000000 22.300000 496.300000 50.000000 21.300000 496.700000 54.000000 19.600000 497.100000 58.000000 17.100000 497.500000 62.000000 15.300000 497.900000 66.000000 14.300000 498.400000 70.000000 7.300000 498.900000 74.000000 7.300000 499.500000 78.000000 13.300000 500.200000 82.000000 15.900000 500.800000 86.000000 18.600000 501.500000 90.000000 22.800000 500.300000 94.000000 23.900000 498.400000

Page 115: 1. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO · Come si osserva dall’Inquadramento Geologico Generale di Fig. 1 – Scala 1:10.000, ripresa dal R.U. e supportata da sopralluoghi

DATI DI SCOPPIO 1408201 – ST1_P

GEOPROVE di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni & C. S.a.S. - via Buiamonti 29 55100 LUCCA - P.I. 01066010461 tel 0583/467427 - fax 0583/91090 http://geoprove.com e-mail: [email protected] Pag. 3

SCOPPIO 8 - X (m) 84.00 QUOTA 501.20 PROF: .00 POSIZIONE TEMPO DI ARRIVO QUOTA 2.000000 43.800000 497.800000 6.000000 42.800000 497.700000 10.000000 41.400000 497.400000 14.000000 40.400000 497.000000 18.000000 38.500000 496.400000 22.000000 37.500000 495.700000 26.000000 36.600000 495.100000 30.000000 35.900000 495.000000 34.000000 33.800000 495.200000 38.000000 31.300000 495.500000 42.000000 29.300000 495.800000 46.000000 27.500000 496.300000 50.000000 27.000000 496.700000 54.000000 26.400000 497.100000 58.000000 24.300000 497.500000 62.000000 22.400000 497.900000 66.000000 21.300000 498.400000 70.000000 19.600000 498.900000 74.000000 16.100000 499.500000 78.000000 11.400000 500.200000 82.000000 3.900000 500.800000 86.000000 4.500000 501.500000 90.000000 12.100000 500.300000 94.000000 14.800000 498.400000

SCOPPIO 9 - X (m) 96.00 QUOTA 498.40 PROF: .00 POSIZIONE TEMPO DI ARRIVO QUOTA 2.000000 51.500000 497.800000 6.000000 51.000000 497.700000 10.000000 49.600000 497.400000 14.000000 49.900000 497.000000 18.000000 47.600000 496.400000 22.000000 46.300000 495.700000 26.000000 45.800000 495.100000 30.000000 43.500000 495.000000 34.000000 41.300000 495.200000 38.000000 40.400000 495.500000 42.000000 38.100000 495.800000 46.000000 37.000000 496.300000 50.000000 36.100000 496.700000 54.000000 33.900000 497.100000 58.000000 32.900000 497.500000 62.000000 31.600000 497.900000 66.000000 29.900000 498.400000 70.000000 28.800000 498.900000 74.000000 26.900000 499.500000 78.000000 23.400000 500.200000 82.000000 21.100000 500.800000 86.000000 19.600000 501.500000 90.000000 16.100000 500.300000 94.000000 6.500000 498.400000

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VELOCITÀ 1408201 – ST1_P

GEOPROVE di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni & C. S.a.S. - via Buiamonti 29 55100 LUCCA - P.I. 01066010461 tel 0583/467427 - fax 0583/91090 http://geoprove.com e-mail: [email protected] Pag. 4

Ascissa Velocità STRATO # 1 4.100000 697.015100 8.100000 685.835600 12.100000 569.109400 16.100000 452.383200 20.100000 335.657000 24.100000 357.086500 28.100000 378.516100 32.100000 399.945700 36.100000 449.560900 40.100000 499.176200 44.100000 548.791500 48.100000 523.283300 52.100000 497.775100 56.100000 472.267000 60.100000 406.191000 64.100000 340.115100 68.100000 274.039200 72.100000 342.327300 76.100000 410.615400 80.100000 478.903500 84.100000 421.726000 88.100000 364.548600 92.100000 307.371200

STRATO # 2 4.100000 1568.776000 8.100000 1468.218000 12.100000 1486.402000 16.100000 1504.585000 20.100000 1522.769000 24.100000 1431.984000 28.100000 1341.200000 32.100000 1250.415000 36.100000 1256.079000 40.100000 1261.742000 44.100000 1267.406000 48.100000 1270.777000 52.100000 1274.148000 56.100000 1277.519000 60.100000 1308.114000 64.100000 1338.708000 68.100000 1369.303000 72.100000 1362.228000 76.100000 1355.152000 80.100000 1348.077000 84.100000 1406.289000 88.100000 1464.501000 92.100000 1522.713000

STRATO # 3 4.100000 2557.088000 8.100000 2555.414000 12.100000 2511.157000 16.100000 2466.901000 20.100000 2422.644000 24.100000 2357.757000 28.100000 2357.757000 32.100000 2342.016000 36.100000 2328.204000 40.100000 2261.779000 44.100000 2261.853000 48.100000 2261.562000 52.100000 2261.562000 56.100000 2261.829000 60.100000 2261.562000 64.100000 2266.042000 68.100000 2280.043000 72.100000 2309.088000 76.100000 2309.088000 80.100000 2758.969000 84.100000 2753.540000 88.100000 2748.110000 92.100000 2742.681000

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PROFONDITÀ 1408201 – ST1_P

GEOPROVE di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni & C. S.a.S. - via Buiamonti 29 55100 LUCCA - P.I. 01066010461 tel 0583/467427 - fax 0583/91090 http://geoprove.com e-mail: [email protected] Pag. 5

Ascissa Profondità STRATO # 2 1.000000E-01 2.077348 4.100000 1.890779 8.100000 1.709710 12.100000 1.723335 16.100000 1.608253 20.100000 1.170174 24.100000 1.199554 28.100000 1.424843 32.100000 1.847213 36.100000 2.076617 40.100000 1.668221 44.100000 1.423117 48.100000 1.478889 52.100000 1.497942 56.100000 1.481766 60.100000 1.429488 64.100000 1.370981 68.100000 1.301762 72.100000 1.093839 76.100000 1.437214 80.100000 1.929851 84.100000 2.330618 88.100000 2.215492 92.100000 2.592368

STRATO # 3 1.000000E-01 5.802055 4.100000 5.760571 8.100000 5.963656 12.100000 6.119778 16.100000 6.104254 20.100000 5.302160 24.100000 5.358146 28.100000 4.943392 32.100000 5.019975 36.100000 5.547101 40.100000 5.844038 44.100000 6.140359 48.100000 6.566798 52.100000 6.550554 56.100000 6.877416 60.100000 6.609083 64.100000 6.401206 68.100000 6.318489 72.100000 6.011097 76.100000 5.372901 80.100000 4.903876 84.100000 5.546245 88.100000 5.643099 92.100000 4.785898

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PROSPEZIONE SISMICA A RIFRAZIONE CON ONDE SH

INTERPRETAZIONE CON METODO RECIPROCO GENERALIZZATO (GRM)

Committente : Comune di Castelnuovo Garfagnana

Data : 20/08/14

Località : Gragnanella – Castelnuovo Garfagnana (LU)

Prospettore : GEOMETRICS STRATAVISOR NZXP

Sorgente : mazza da 12 kg

Linea : 1408202 – ST1

Lunghezza : 96 ml

Orientamento : NE – SW

Piero
Geoprove
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DATI DI SCOPPIO 1408202 – ST1_SH

GEOPROVE di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni & C. S.a.S. - via Buiamonti 29 55100 LUCCA - P.I. 01066010461 tel 0583/467427 - fax 0583/91090 http://geoprove.com e-mail: [email protected] Pag. 2

SCOPPIO 1 - X (m) .10 QUOTA 497.80 PROF: .00 POSIZIONE TEMPO DI ARRIVO QUOTA 2.000000 6.100000 497.800000 6.000000 15.400000 497.700000 10.000000 28.600000 497.400000 14.000000 39.900000 497.000000 18.000000 49.400000 496.400000 22.000000 60.300000 495.700000 26.000000 75.400000 495.100000 30.000000 83.500000 495.000000 34.000000 85.600000 495.200000 38.000000 83.300000 495.500000 42.000000 86.800000 495.800000 46.000000 91.100000 496.300000 50.000000 95.400000 496.700000 54.000000 100.400000 497.100000 58.000000 108.300000 497.500000 62.000000 116.000000 497.900000 66.000000 121.400000 498.400000 70.000000 124.600000 498.900000 74.000000 131.100000 499.500000 78.000000 139.800000 500.200000 82.000000 147.400000 500.800000 86.000000 158.300000 501.500000 90.000000 167.900000 500.300000 94.000000 172.300000 498.400000

SCOPPIO 2 - X (m) 12.00 QUOTA 497.20 PROF: .00 POSIZIONE TEMPO DI ARRIVO QUOTA 2.000000 29.400000 497.800000 6.000000 15.400000 497.700000 10.000000 6.100000 497.400000 14.000000 6.600000 497.000000 18.000000 15.100000 496.400000 22.000000 26.100000 495.700000 26.000000 39.100000 495.100000 30.000000 49.400000 495.000000 34.000000 62.900000 495.200000 38.000000 63.400000 495.500000 42.000000 65.300000 495.800000 46.000000 70.500000 496.300000 50.000000 74.300000 496.700000 54.000000 79.600000 497.100000 58.000000 87.900000 497.500000 62.000000 93.300000 497.900000 66.000000 96.500000 498.400000 70.000000 101.900000 498.900000 74.000000 106.300000 499.500000 78.000000 113.800000 500.200000 82.000000 120.300000 500.800000 86.000000 130.000000 501.500000 90.000000 141.900000 500.300000 94.000000 147.400000 498.400000

SCOPPIO 3 - X (m) 24.00 QUOTA 495.40 PROF: .00 POSIZIONE TEMPO DI ARRIVO QUOTA 2.000000 60.800000 497.800000 6.000000 53.300000 497.700000 10.000000 41.300000 497.400000 14.000000 29.400000 497.000000 18.000000 19.600000 496.400000 22.000000 7.800000 495.700000 26.000000 6.600000 495.100000

30.000000 22.400000 495.000000 34.000000 32.600000 495.200000 38.000000 39.600000 495.500000 42.000000 42.900000 495.800000 46.000000 47.800000 496.300000 50.000000 51.000000 496.700000 54.000000 57.500000 497.100000 58.000000 60.800000 497.500000 62.000000 67.800000 497.900000 66.000000 72.100000 498.400000 70.000000 78.600000 498.900000 74.000000 85.600000 499.500000 78.000000 90.600000 500.200000 82.000000 98.100000 500.800000 86.000000 105.100000 501.500000 90.000000 114.900000 500.300000 94.000000 121.400000 498.400000

SCOPPIO 4 - X (m) 36.00 QUOTA 495.30 PROF: .00 POSIZIONE TEMPO DI ARRIVO QUOTA 2.000000 84.900000 497.800000 6.000000 79.900000 497.700000 10.000000 71.600000 497.400000 14.000000 62.900000 497.000000 18.000000 55.400000 496.400000 22.000000 47.300000 495.700000 26.000000 42.900000 495.100000 30.000000 35.900000 495.000000 34.000000 13.100000 495.200000 38.000000 13.100000 495.500000 42.000000 27.300000 495.800000 46.000000 35.900000 496.300000 50.000000 40.300000 496.700000 54.000000 48.900000 497.100000 58.000000 52.100000 497.500000 62.000000 57.000000 497.900000 66.000000 63.500000 498.400000 70.000000 68.900000 498.900000 74.000000 75.400000 499.500000 78.000000 80.800000 500.200000 82.000000 87.900000 500.800000 86.000000 95.900000 501.500000 90.000000 104.600000 500.300000 94.000000 110.600000 498.400000

SCOPPIO 5 - X (m) 48.00 QUOTA 496.50 PROF: .00 POSIZIONE TEMPO DI ARRIVO QUOTA 2.000000 93.300000 497.800000 6.000000 87.800000 497.700000 10.000000 82.400000 497.400000 14.000000 74.900000 497.000000 18.000000 67.800000 496.400000 22.000000 58.100000 495.700000 26.000000 51.600000 495.100000 30.000000 46.800000 495.000000 34.000000 41.300000 495.200000 38.000000 33.800000 495.500000 42.000000 25.600000 495.800000 46.000000 9.900000 496.300000 50.000000 9.900000 496.700000 54.000000 22.900000 497.100000 58.000000 33.800000 497.500000 62.000000 42.400000 497.900000

66.000000 50.000000 498.400000 70.000000 54.300000 498.900000 74.000000 61.900000 499.500000 78.000000 68.400000 500.200000 82.000000 73.300000 500.800000 86.000000 82.500000 501.500000 90.000000 92.800000 500.300000 94.000000 96.500000 498.400000

SCOPPIO 6 - X (m) 60.00 QUOTA 497.70 PROF: .00 POSIZIONE TEMPO DI ARRIVO QUOTA 2.000000 105.800000 497.800000 6.000000 99.300000 497.700000 10.000000 92.300000 497.400000 14.000000 85.600000 497.000000 18.000000 78.100000 496.400000 22.000000 69.400000 495.700000 26.000000 64.000000 495.100000 30.000000 60.800000 495.000000 34.000000 54.300000 495.200000 38.000000 47.100000 495.500000 42.000000 47.100000 495.800000 46.000000 38.100000 496.300000 50.000000 29.400000 496.700000 54.000000 26.100000 497.100000 58.000000 9.900000 497.500000 62.000000 11.000000 497.900000 66.000000 19.600000 498.400000 70.000000 24.000000 498.900000 74.000000 31.000000 499.500000 78.000000 39.600000 500.200000 82.000000 47.300000 500.800000 86.000000 58.600000 501.500000 90.000000 68.500000 500.300000 94.000000 77.000000 498.400000

SCOPPIO 7 - X (m) 72.00 QUOTA 499.20 PROF: .00 POSIZIONE TEMPO DI ARRIVO QUOTA 2.000000 127.900000 497.800000 6.000000 121.400000 497.700000 10.000000 111.600000 497.400000 14.000000 103.000000 497.000000 18.000000 96.500000 496.400000 22.000000 87.900000 495.700000 26.000000 80.300000 495.100000 30.000000 75.400000 495.000000 34.000000 71.100000 495.200000 38.000000 61.900000 495.500000 42.000000 58.100000 495.800000 46.000000 54.900000 496.300000 50.000000 51.100000 496.700000 54.000000 42.400000 497.100000 58.000000 35.900000 497.500000 62.000000 27.300000 497.900000 66.000000 18.600000 498.400000 70.000000 11.000000 498.900000 74.000000 11.000000 499.500000 78.000000 20.800000 500.200000 82.000000 30.500000 500.800000 86.000000 40.300000 501.500000 90.000000 48.900000 500.300000 94.000000 54.300000 498.400000

Page 120: 1. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO · Come si osserva dall’Inquadramento Geologico Generale di Fig. 1 – Scala 1:10.000, ripresa dal R.U. e supportata da sopralluoghi

DATI DI SCOPPIO 1408202 – ST1_SH

GEOPROVE di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni & C. S.a.S. - via Buiamonti 29 55100 LUCCA - P.I. 01066010461 tel 0583/467427 - fax 0583/91090 http://geoprove.com e-mail: [email protected] Pag. 3

SCOPPIO 8 - X (m) 84.00 QUOTA 501.20 PROF: .00 POSIZIONE TEMPO DI ARRIVO QUOTA 2.000000 139.800000 497.800000 6.000000 134.400000 497.700000 10.000000 129.000000 497.400000 14.000000 120.300000 497.000000 18.000000 112.800000 496.400000 22.000000 105.100000 495.700000 26.000000 101.900000 495.100000 30.000000 94.900000 495.000000 34.000000 90.900000 495.200000 38.000000 84.600000 495.500000 42.000000 80.300000 495.800000 46.000000 72.800000 496.300000 50.000000 71.600000 496.700000 54.000000 67.300000 497.100000 58.000000 62.900000 497.500000 62.000000 53.300000 497.900000 66.000000 45.600000 498.400000 70.000000 40.300000 498.900000 74.000000 30.500000 499.500000 78.000000 22.900000 500.200000 82.000000 16.400000 500.800000 86.000000 17.500000 501.500000 90.000000 31.600000 500.300000 94.000000 33.800000 498.400000

SCOPPIO 9 - X (m) 96.00 QUOTA 498.40 PROF: .00 POSIZIONE TEMPO DI ARRIVO QUOTA 2.000000 172.300000 497.800000 6.000000 165.800000 497.700000 10.000000 157.100000 497.400000 14.000000 149.500000 497.000000 18.000000 144.100000 496.400000 22.000000 134.400000 495.700000 26.000000 129.000000 495.100000 30.000000 125.800000 495.000000 34.000000 119.300000 495.200000 38.000000 110.600000 495.500000 42.000000 105.100000 495.800000 46.000000 99.800000 496.300000 50.000000 94.400000 496.700000 54.000000 87.900000 497.100000 58.000000 83.500000 497.500000 62.000000 75.900000 497.900000 66.000000 67.800000 498.400000 70.000000 61.900000 498.900000 74.000000 54.300000 499.500000 78.000000 48.900000 500.200000 82.000000 42.400000 500.800000 86.000000 38.100000 501.500000 90.000000 31.600000 500.300000 94.000000 13.100000 498.400000

Page 121: 1. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO · Come si osserva dall’Inquadramento Geologico Generale di Fig. 1 – Scala 1:10.000, ripresa dal R.U. e supportata da sopralluoghi

VELOCITÀ 1408202 – ST1_SH

GEOPROVE di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni & C. S.a.S. - via Buiamonti 29 55100 LUCCA - P.I. 01066010461 tel 0583/467427 - fax 0583/91090 http://geoprove.com e-mail: [email protected] Pag. 4

Ascissa Velocità STRATO # 1 4.100000 313.463600 8.100000 315.451800 12.100000 303.539200 16.100000 291.626700 20.100000 279.714200 24.100000 237.359800 28.100000 195.005400 32.100000 152.651000 36.100000 169.097200 40.100000 185.543300 44.100000 201.989500 48.100000 198.638600 52.100000 195.287700 56.100000 191.936800 60.100000 188.578700 64.100000 185.220600 68.100000 181.862500 72.100000 160.636700 76.100000 139.410900 80.100000 118.185100 84.100000 129.627400 88.100000 141.069600 92.100000 152.511800

STRATO # 2 4.100000 365.615700 8.100000 371.092900 12.100000 372.206300 16.100000 372.206300 20.100000 494.772300 24.100000 491.053600 28.100000 487.334800 32.100000 483.616100 36.100000 465.348700 40.100000 447.081300 44.100000 428.813800 48.100000 428.776600 52.100000 428.739300 56.100000 428.702100 60.100000 428.664900 64.100000 428.627600 68.100000 428.590400 72.100000 437.145600 76.100000 445.700800 80.100000 454.256000 84.100000 464.388500 88.100000 474.520800 92.100000 484.653300

STRATO # 3 4.100000 622.815200 8.100000 622.194800 12.100000 617.777800 16.100000 613.360900 20.100000 608.944000 24.100000 731.653700 28.100000 735.700600 32.100000 739.042800 36.100000 740.238300 40.100000 740.238300 44.100000 741.728100 48.100000 735.869000 52.100000 678.430500 56.100000 675.071000 60.100000 677.249900 64.100000 677.249900 68.100000 675.348700 72.100000 668.224500 76.100000 668.224500 80.100000 661.045300 84.100000 656.958100 88.100000 644.910500 92.100000 640.823200

Page 122: 1. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO · Come si osserva dall’Inquadramento Geologico Generale di Fig. 1 – Scala 1:10.000, ripresa dal R.U. e supportata da sopralluoghi

PROFONDITÀ 1408202 – ST1_SH

GEOPROVE di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni & C. S.a.S. - via Buiamonti 29 55100 LUCCA - P.I. 01066010461 tel 0583/467427 - fax 0583/91090 http://geoprove.com e-mail: [email protected] Pag. 5

Ascissa Profondità STRATO # 2 1.000000E-01 8.889227E-02 4.100000 1.318483 8.100000 2.332161E-01 12.100000 1.459709 16.100000 1.194427 20.100000 1.162152 24.100000 1.518759 28.100000 1.654537 32.100000 1.600708 36.100000 1.513918 40.100000 1.372868 44.100000 1.173052 48.100000 6.164331E-01 52.100000 9.554638E-01 56.100000 8.525873E-01 60.100000 7.535101E-01 64.100000 6.581987E-01 68.100000 5.665790E-01 72.100000 6.558968E-01 76.100000 7.006827E-01 80.100000 7.038292E-01 84.100000 1.009065 88.100000 1.359246 92.100000 1.755268

STRATO # 3 1.000000E-01 5.584986 4.100000 5.889495 8.100000 5.605942 12.100000 5.541645 16.100000 5.216447 20.100000 5.775671 24.100000 7.672504 28.100000 7.635835 32.100000 5.670932 36.100000 4.663606 40.100000 4.598132 44.100000 5.085217 48.100000 5.468518 52.100000 6.273799 56.100000 6.012658 60.100000 6.037574 64.100000 5.426608 68.100000 5.314428 72.100000 4.780893 76.100000 4.748584 80.100000 4.491718 84.100000 3.989529 88.100000 4.261031 92.100000 3.369855

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LEGENDA

Tempi dei primi arrivi ai geofoni

Profilo topografico

Distanza dalla superficietopografica del limite di strato

Velocità sismica dello stratoin metri al secondo

Località:

PROSPEZIONE SISMICA A RIFRAZIONECON ONDE P

ST 1Profilo: 1:500Scala

1408201File: Data: 20/08/14

DI PIETRO BARSANTI, ALESSANDRO PETRONI & C.

GEOPROVE sas

GEOGNOSTICA - GEOFISICAPROVE PENETROMETRICHE

e-mail [email protected] P.I. 01066010461http://www.geoprove.comvia Buiamonti, 29 LUCCA - Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090

Committente:

Gragnanella

Profilo:

File: Data:

Comune diCastelnuovo Garfagnana

A = G1

D1 = G3/4

D2 = G6/7

D3 = G9/10

C = G12/13

D4 = G15/16

D5 = G18/19

D6 = G21/22

B= G24

NE SW

610 m/s400 m/s

405 m/s

400 m/s

1470 m/s1250 m/s

1305 m/s

1490 m/s

2745 m/s

2260 m/s

2330 m/s2530 m/s

2745 m/s

Copertura detritica sabbioso-limoso-argillosa sciolta

Torbiditi calcareo-marnose grigio scure con intercalazionidi argilliti, arenarie fini e siltiti ( )molto fratturate

Flysch ad Elmintoidi-OTO

Copertura detritica sabbioso-limoso-argillosa con liticiaddensata/molto addensata

Piero
Geoprove
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LEGENDA

Tempi dei primi arrivi ai geofoni

Profilo topografico

Distanza dalla superficietopografica del limite di strato

Velocità sismica dello stratoin metri al secondo

Località:

PROSPEZIONE SISMICA A RIFRAZIONECON ONDE SH

ST 1Profilo: 1:500Scala

1408202File: Data: 20/08/14

DI PIETRO BARSANTI, ALESSANDRO PETRONI & C.

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Committente:

Gragnanella

Profilo:

File: Data:

Comune diCastelnuovo Garfagnana

650 m/s

Copertura detritica sabbioso-limoso-argillosa sciolta

A = G1

D1 = G3/4

D2 = G6/7

D3 = G9/10

C = G12/13

D4 = G15/16

D5 = G18/19

D6 = G21/22

B= G24

NE SW

Torbiditi calcareo-marnose grigio scure con intercalazionidi argilliti, arenarie fini e siltiti ( )molto fratturate

Flysch ad Elmintoidi-OTO

Copertura detritica sabbioso-limoso-argillosa con liticiaddensata/molto addensata

310 m/s160 m/s

620 m/s

370 m/s

158 m/s

130 m/s

475 m/s425 m/s

470 m/s

740 m/s 675 m/s

650 m/s

Piero
Geoprove
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COMUNE DI CASTELNUOVO GRAFAGNANA PROVINCIA DI LUCCA

Località: Gragnanella

PROSPEZIONI SISMICHE A RIFRAZIONE CON ONDE SH E

TOMOGRAFIA SISMICA

Committente: Comune di Castelnuovo di Garfagnana

TOMOGRAFIE SISMICHE

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1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 2324

21 22

Località:

ST 1Profilo: 1:500Scala

1408201File: Data: 20/08/14

DI PIETRO BARSANTI, ALESSANDRO PETRONI & C.

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Committente:

Gragnanella

Profilo:

File: Data:

Comune diCastelnuovo Garfagnana

A = G1

D1 = G3/4

D2 = G6/7

D3 = G9/10

C = G12/13

D4 = G15/16

D5 = G18/19

D6 = G21/22

B= G24

NE SW

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1800

2000

2200

2400

2600

2800

3000

3200

3400

LEGENDA

TOMOGRAFIA SISMICACON ONDE P

3Posizione dei geofoni

Tempi dei primi arrivi ai geofoni

Velocità delle onde P (m/sec)

Piero
Geoprove
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1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 2324

Località:

ST 1Profilo: 1:500Scala

1408202File: Data: 20/08/14

DI PIETRO BARSANTI, ALESSANDRO PETRONI & C.

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Committente:

Gragnanella

Profilo:

File: Data:

Comune diCastelnuovo Garfagnana

A = G1

D1 = G3/4

D2 = G6/7

D3 = G9/10

C = G12/13

D4 = G15/16

D5 = G18/19

D6 = G21/22

B= G24

NE SW

200

250

300

350

400

450

500

550

600

650

700

750

800

850

900

950

1000

22

LEGENDA

TOMOGRAFIA SISMICACON ONDE SH

3Posizione dei geofoni

Tempi dei primi arrivi ai geofoni

Velocità delle onde SH (m/sec)

Piero
Geoprove
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STUDIO DI GEOLOGIA BARSANTI, SANI & ASSOCIATI

via Buiamonti 29 - 55100 LUCCA - C.F. e P.I.: 01134410461 Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090 e-mail: [email protected]

ALL. N° 3 – PROVE PENETROMETRICHE STATICO-DINAMICHE

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Committente : Comune Castelnuovo G.naLocalità: GragnanellaData: 13/08/2014N° totale di prove: 2

Cartella: Gragnanella140813ComuneCastelnuovoGna

Penetrometro dinamico superpesante tipo "Emilia"

Ditta produttice: PAGANI GEOTHECNICAL EQUIPMENTModello: TG63-200

CaratteristicheM = 63,5 kg peso massa battenteH = 75 cm altezza di caduta del maglioMs = 0,7 kg peso sistema di battuta (massa passiva)d = 5,1 cm diametro punta conicaA = 20 cmq sezione della punta conicaφ = 60° angolo apertura puntaL = 1,0 m lunghezza asteda = 3,2 cm diametro delle astedr = 4,8 cm diametro eventuale rivestimentoPa = 6,25 kg peso delle asteδ = 20 cm penetrazione standard

LegendaN20 = numero di colpi/penetrazione standardRd = resistenza dinamica alla punta (kg/cmq)

Nriv = numero di colpi/avanzamento rivestimentoN20* = numero di colpi corretto in funzione dell'attrito sulle aste

(solo con punta a perdere in prove senza rivestimento)Rd* = resistenza dinamica alla punta corretta in funzione

dell'attrito sulle aste (kg/cmq) (solo con p.a p. in pr. s. riv.)β = fattore di corr. con il numero di colpi della prova SPT

Nspt = numero di colpi della prova SPT

N.B.: I valori derivati del numero di colpi della prova SPT si basano sulle correlazioniempiriche o semiempiriche proposte da vari Autori. Si declina qualsiasi responsabilità sull'uso di tali dati senza adeguate verifiche dirette (sondaggi, prove SPT)

Prove Penetrometriche Dinamiche DPSHELABORAZIONE DATI

GEOPROVE di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni e C. S.a.s. - via Buiamonti 29 LUCCA - tel. 0583/467427 - fax 0583/91090

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Prova penetrometrica dinamica pesante DPSH

Prova penetrometrica N° P7Committente : Comune Castelnuovo G.na Data: 13/08/14Località: Gragnanella

Quota: asfalto Livello della falda: -1.8piezometro m.2,3Letture di camp.profond. N20 Nriv Rd N20* Rd* β Nspt

0.2 10 107.62 10 107.62 2.12 210.4 3 32.29 3 32.29 2.12 60.6 5 53.81 5 53.81 2.12 100.8 3 32.29 3 32.29 2.12 61 3 29.65 3 29.65 2.12 6

1.2 8 79.06 8 79.06 2.12 161.4 11 108.71 11 108.71 2.12 231.6 9 88.95 9 88.95 2.12 191.8 3 29.65 3 29.65 2.12 62 10 91.37 10 91.37 2.12 21

2.2 3 27.41 3 27.41 2.12 62.4 2.5 22.84 3 22.84 2.12 52.6 2.5 22.84 3 22.84 2.12 52.8 4 36.55 4 36.55 2.12 83 5 42.47 5 42.47 2.12 10

3.2 6 50.97 6 50.97 2.12 123.4 19 161.40 19 161.40 2.12 403.6 19 161.40 19 161.40 2.12 403.8 19 161.40 19 161.40 2.12 404 21 166.69 21 166.69 2.12 44

4.2 17 134.94 17 134.94 2.12 364.4 6 47.63 6 47.63 2.12 124.6 10 79.38 10 79.38 2.12 214.8 36 285.75 36 285.75 2.12 765 13 96.83 13 96.83 2.12 27

5.2 5 37.24 5 37.24 2.12 105.4 4 29.79 4 29.79 2.12 85.6 5 37.24 5 37.24 2.12 105.8 8 59.59 8 59.59 2.12 166 18 126.30 18 126.30 2.12 38

6.2 23 161.38 23 161.38 2.12 486.4 33 231.55 33 231.55 2.12 69

Valori derivati

GEOPROVE di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni e C. S.a.s. - via Buiamonti 29 LUCCA - tel. 0583/467427 - fax 0583/91090

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Prova penetrometrica dinamica pesante DPSH

Prova penetrometrica N° P7Committente : Comune Castelnuovo G.na Data: 13/08/2014Località: Gragnanella File: 1408131

N20 - Nriv 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50

0.2

0.6

1

1.4

1.8

2.2

2.6

3

3.4

3.8

4.2

4.6

5

5.4

5.8

6.2

Pro

fon

dit

à (m

)

Rd 0 50 100 150 200 250 300

0.2

0.6

1

1.4

1.8

2.2

2.6

3

3.4

3.8

4.2

4.6

5

5.4

5.8

6.2

Pro

fon

dit

à (m

)

kg/cmq

GEOPROVE di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni e C. S.a.s. - via Buiamonti 29 LUCCA - tel. 0583/467427 - fax 0583/91090

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Prova penetrometrica dinamica pesante DPSH

Prova penetrometrica N° P8Committente : Comune Castelnuovo G.na Data: 13/08/14Località: Gragnanella

Quota: asfalto Livello della falda:

Letture di camp.profond. N20 Nriv Rd N20* Rd* β Nspt

0.2 9 96.86 9 96.86 2.12 190.4 2 21.52 2 21.52 2.12 40.6 3 32.29 3 32.29 2.12 60.8 1.5 16.14 2 16.14 2.12 31 1.5 14.82 2 14.82 2.12 3

1.2 2 19.77 2 19.77 2.12 41.4 2 19.77 2 19.77 2.12 41.6 7 69.18 7 69.18 2.12 141.8 8 79.06 8 79.06 2.12 162 7 63.96 7 63.96 2.12 14

2.2 8 73.09 8 73.09 2.12 162.4 5 45.68 5 45.68 2.12 102.6 6 54.82 6 54.82 2.12 122.8 7 63.96 7 63.96 2.12 143 6 50.97 6 50.97 2.12 12

3.2 6 50.97 6 50.97 2.12 123.4 6 50.97 6 50.97 2.12 123.6 10 84.95 10 84.95 2.12 213.8 10 84.95 10 84.95 2.12 214 11 87.31 11 87.31 2.12 23

4.2 9 71.44 9 71.44 2.12 194.4 5 39.69 5 39.69 2.12 104.6 9 71.44 9 71.44 2.12 194.8 6 47.63 6 47.63 2.12 125 6 44.69 6 44.69 2.12 12

5.2 5 37.24 5 37.24 2.12 105.4 13 96.83 13 96.83 2.12 275.6 12 89.38 12 89.38 2.12 255.8 14 104.28 14 104.28 2.12 296 11 77.18 11 77.18 2.12 23

6.2 10 70.17 10 70.17 2.12 216.4 19 133.32 19 133.32 2.12 406.6 29 203.48 29 203.48 2.12 616.8 31 217.52 31 217.52 2.12 65

Valori derivati

GEOPROVE di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni e C. S.a.s. - via Buiamonti 29 LUCCA - tel. 0583/467427 - fax 0583/91090

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Prova penetrometrica dinamica pesante DPSH

Prova penetrometrica N° P8Committente : Comune Castelnuovo G.na Data: 13/08/2014Località: Gragnanella File: 1408132

N20 - Nriv 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50

0.2

0.6

1

1.4

1.8

2.2

2.6

3

3.4

3.8

4.2

4.6

5

5.4

5.8

6.2

6.6

Pro

fon

dit

à (m

)

Rd 0 50 100 150 200 250 300

0.2

0.6

1

1.4

1.8

2.2

2.6

3

3.4

3.8

4.2

4.6

5

5.4

5.8

6.2

6.6

Pro

fon

dit

à (m

)

kg/cmq

GEOPROVE di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni e C. S.a.s. - via Buiamonti 29 LUCCA - tel. 0583/467427 - fax 0583/91090

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STUDIO DI GEOLOGIA BARSANTI, SANI & ASSOCIATI

via Buiamonti 29 - 55100 LUCCA - C.F. e P.I.: 01134410461 Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090 e-mail: [email protected]

ALL. N° 4 – ANALISI DI LABORATORIO

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STUDIO DI GEOLOGIA BARSANTI, SANI & ASSOCIATI

via Buiamonti 29 - 55100 LUCCA - C.F. e P.I.: 01134410461 Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090 e-mail: [email protected]

ALL. N° 5 – CONTROLLI INCLINOMETRICI

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barbara
Rettangolo
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CONTROLLI INCLINOMETRICI

Committente : Comune di Castelnuovo di Garfagnana

Data : 11/08/14

Località : Gragnanella

Lavoro : monitoraggio movimento franoso

RELAZIONE TECNICA relativa alla misura inclinometrica del 11/08/14

prima lettura di esercizio agli inclinometri I2S3 e I3S2)

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Geoprove di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni & C. S.a.S. - via Buiamonti 29 - 55100 LUCCA P.I. 01066010461 TEL. 0583/467427 – FAX 0583/91090 e-mail [email protected] Pag. 2

I N D I C E

PREMESSA ............................................................................................................ 3

1. IL METODO ....................................................................................................... 4

2. CARATTERISTICHE STRUMENTALI ........................................................... 5

3. ELABORAZIONE DEI DATI ............................................................................ 6

4. CONCLUSIONI .................................................................................................. 9

ALLEGATI e FIGURE

- Grafici inclinometrici

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PREMESSA

Per incarico del Comune di Castelnuovo di Garfagnana state effettuate letture inclinometriche in tre sondaggi ubicati in frazione Gragnanella, finalizzate al monitoraggio di un movimento franoso in atto da lungo tempo ed oggetto di un approfondito studio dello Studio di Geologia Barsanti, Sani e Ass.ti, conclusosi nel mese di Luglio del 2009. Ai primi due inclinometri (I2S3 e I3S2) installati nel 2003 se ne è aggiunto uno nuovo denominato S1_2014: pertanto le presenti letture rappresentano la prima lettura di esercizio per i controlli ripresi in data 25/03/2013 e la lettura di zero per il nuovo inclinometro S1_2014.

Gli inclinometri presentano le seguenti caratteristiche (per l’ubicazione si vedano le foto e l’estratto planimetrico che seguono):

I2S3 (piazza San Bartolomeo): profondità 23 m, direzione dell’asse A1-A3 N15E (ovvero Azimut 75° rispetto al sistema di riferimento inclinometrico).

I3S2 (via degli Astri): profondità 29 m, direzione dell’asse A1-A3 N25W (ovvero Azimut 115° rispetto al sistema di riferimento inclinometrico).

Ubicazione I2S3 Ubicazione I3S2

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1. IL METODO

L'utilizzo dei tubi inclinometrici a fini geotecnici–ingegneristici permette, mediante periodiche misurazioni con sonda inclinometrica, la caratterizzazione di movimenti sia del terreno sia strutturali. Grazie a questo strumento è possibile individuare l'entità, la geometria e la velocità dello spostamento; consente, in altre parole, la definizione del meccanismo evolutivo del terreno e/o struttura.

Questo metodo, insieme con altri strumenti (spie estensimetriche ecc.) può essere fondamentale per una corretta interpretazione dell'evoluzione dinamica dei fenomeni e quindi costituisce un supporto indispensabile per una adeguata valutazione della stabilità dei versanti e dei manufatti su di essi insistenti, ovvero per la valutazione dell’efficacia degli interventi di stabilizzazione eventualmente adottati.

Gli inclinometri verticali trovano largo impiego in campo geologico e nell’ingegneria civile e geotecnica per il controllo dei movimenti e delle deformazioni dei terreni, nonché per la determinazione delle variazioni di assetto delle strutture. I rilievi consistono nella misura della variazione delle inclinazioni rispetto alla verticale di punti significativi. Dall’inclinazione, mediante integrazione numerica, si risale agli spostamenti.

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La sonda inclinometrica è costituita da un corpo metallico cilindrico provvisto di 2 carrelli che consentono di mantenere costante l’orientamento azimutale dei sensori in esso contenuti. I sensori, nel caso di sonde biassali, misurano l’inclinazione su due piani ortogonali, uno dei quali è il piano delle ruote dei carrelli ed è convenzionalmente chiamato asse A, mentre l’altro è chiamato asse B.

La configurazione di misura più comune prevede che l’inclinometro (sonda inclinometrica) sia calato entro un tubo guida.

I tubi guida comunemente chiamati “tubi inclinometrici”, generalmente in alluminio e a sezione circolare, sono provvisti di quattro scanalature con funzione di guida per la sonda inclinometrica; vengono installati in fori subverticali (es. sondaggi) e attestati con la parte terminale nel substrato stabile, ma possono essere anche posizionati in modo differente, ad esempio fissati esternamente ad un edificio, qualora si voglia valutare l’entità di movimenti strutturali.

Le misurazioni possono essere effettuate sia in discesa che in salita, con passo di 0.5 m o 1 m; tali letture possono essere quindi riferite sia alla testa della tubazione inclinometrica che al fondo (considerato solidale al substrato stabile).

La posizione iniziale è stabilita con una serie di misure dette “misure di zero”; le misure successive dette “misure di esercizio” consentono di stabilire l’entità del movimento alle varie profondità, la direzione di scivolamento, la geometria e la velocità di spostamento (es. frane); consente, in altre parole, la definizione del meccanismo evolutivo del dissesto/cedimento.

Questo metodo, fondamentale per una corretta interpretazione dell'evoluzione dinamica degli spostamenti, è supporto indispensabile, sia per procedere ad una adeguata progettazione degli interventi, sia per il controllo della effettiva stabilità conseguita con tali interventi.

2. CARATTERISTICHE STRUMENTALI

I controlli inclinometrici sono stati effettuati con una sonda servo accelerometrica mod. S242SV30 n° S070095 collegata, mediante cavo da 50 m, ad una centralina di misura Archimede, entrambi di fabbricazione della ditta "SISGEO" di Milano. La sonda è costituita da un corpo guida in acciaio inossidabile, equipaggiato con un sensore biassale servo-accelerometrico e dotato di due carrelli che mantengono la coassialità con il tubo inclinometrico. Un connettore stagno provvede a garantire il collegamento elettrico e meccanico tra sonda di misura e cavo elettromeccanico (marcato ogni 0.5 m) e connesso tramite un ulteriore cavetto all’unità di lettura “Archimede”.

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Tale sistema inclinometrico è periodicamente revisionato dalla ditta produttrice SISGEO Srl. di Milano.

Il principio di funzionamento di un servo accelerometro è basato sulla misura e trasformazione in grandezza digitale, di un segnale elettrico proporzionale al seno dell'angolo tra la verticale e l'asse dell'accelerometro (sen α).

Lo strumento impiegato ha una sensibilità di 1/20.000 sen.α cioè un ventimillesimo del fondo scala. L'angolo di spostamento massimo rilevabile è di circa 30°, quindi la precisione dello strumento è di circa 0,1 mm. x metro.

3. ELABORAZIONE DEI DATI

L'elaborazione dei dati rilevati in campagna è stata eseguita mediante personal computer e vengono riportati in allegato le seguenti tabelle:

Per la lettura di “zero”:

tab. letture: tabella dei valori di lettura rilevati nelle misurazioni di campagna con valutazione generale degli errori e quindi della qualità della misure effettuate, per l'individuazione di errori grossolani e/o accidentali.

tab. elaborazione dal basso verso l’alto: elaborazione dei valori della prima lettura (misura di “zero”), A1 - B1 (letti per ogni livello in guida 1) e A3 - B3 (letti per ogni livello in guida 3). L’elaborazione è eseguita secondo le seguenti notazioni:

( ) ( )

( ) ( )000.20

1

22

000.20

1

22

11

11

3131

3131

×⎭⎬⎫

⎩⎨⎧

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡ −−⎥

⎤⎢⎣

⎡ −=Δ

×⎭⎬⎫

⎩⎨⎧

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡ −−⎥

⎤⎢⎣

⎡ −=Δ

iBB

iBB

PB

iAA

iAA

PA

nn

nn

i

i

dove:

∆Ai = spostamento del livello iesimo rispetto al sottostante in direzione A;

∆Bi = spostamento del livello iesimo rispetto al sottostante in direzione B;

P = passo delle letture in cm.;

i = indice del livello variabile da 1 a m

n = indice delle letture variabile da 1 a n (numero di letture);

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per cui al livello emmesimo lo spostamento secondo i due assi sarà:

∆Am= Σ∆A(1-m)

∆Bm= Σ∆B(1-m)

lo spostamento totale:

Sm = ΔAm2 + ΔBm

2

l'azimut relativo:

Azm = arctg

ΔAmΔBm

Per la lettura di zero si forniscono i seguenti diagrammi secondo elaborazione assoluta dal basso:

- un diagramma profondità – risultante spostamento (ovvero spostamento totale uguale alla sommatoria degli spostamenti sulla verticale) e relativo angolo azimutale;

- un diagramma polare dello spostamento totale;

riportati in allegato insieme alle tabelle di misura.

Per le letture di esercizio:

tab. letture: tabella dei valori di lettura rilevati nelle misurazioni di campagna con valutazione generale degli errori e quindi della qualità della misure effettuate, per l'individuazione di errori grossolani e/o accidentali.

tab. elaboraz ione dal basso verso l’alto: elaborazione dei valori della prima lettura (misura di “zero”), A1 - B1 (letti per ogni livello in guida 1) e A3 - B3 (letti per ogni livello in guida 3) rispetto alla verticale e delle analoghe letture di esercizio, rispetto ai corrispondenti valori della lettura di riferimento (misura di “zero”). L’elaborazione è eseguita secondo le seguenti notazioni:

( ) ( )

( ) ( )000.20

1

22

000.20

1

22

11

11

3131

3131

×⎭⎬⎫

⎩⎨⎧

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡ −−⎥

⎤⎢⎣

⎡ −=Δ

×⎭⎬⎫

⎩⎨⎧

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡ −−⎥

⎤⎢⎣

⎡ −=Δ

iBB

iBB

PB

iAA

iAA

PA

nn

nn

i

i

dove:

∆Ai = spostamento del livello iesimo rispetto al sottostante in direzione A;

∆Bi = spostamento del livello iesimo rispetto al sottostante in direzione B;

P = passo delle letture in cm.;

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i = indice del livello variabile da 1 a m

n = indice delle letture variabile da 1 a n (numero di letture);

per cui al livello emmesimo lo spostamento secondo i due assi sarà:

∆Am= Σ∆A(1-m)

∆Bm= Σ∆B(1-m)

lo spostamento totale:

Sm = ΔAm2 + ΔBm

2

l'azimut relativo:

Azm = arctg

ΔAmΔBm

Attraverso un’elaborazione differenziale dal basso verso l’alto effettuata sulle letture d'esercizio rispetto a quelle di riferimento (lettura di “zero”) si ottengono i seguenti diagrammi:

- un diagramma profondità – spostamento differenziale integrale (ovvero spostamento totale uguale alla sommatoria degli spostamenti sulla verticale) e relativo angolo azimutale;

- un diagramma polare dello spostamento differenziale integrale (totale);

- un diagramma profondità - spostamento risultante differenziale locale (ovvero spostamento per singolo livello) e relativo angolo azimutale;

- un diagramma polare dello spostamento differenziale locale.

riportati in allegato insieme alle tabelle suddette.

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4. CONCLUSIONI

Il giorno 11 agosto 2014 è stata eseguita la lettura di “zero” all’inclinometro S1_2014 e la prima lettura di esercizio ai vecchi tubi inclinometrici I2S3 e I3S2. Dalle letture si posso trarre le seguenti considerazioni:

S1_2014 (fabbricato lesionato a valle di via degli Astri): le misure mostrano una deviazione graduale dalla verticale (“deformata” del tubo inclinometrico) che assomma a circa 13,5 cm alla testa del tubo con azimut intorno a 237°, quindi verso SSW. Il tubo risulta pertanto idoneo per le successive letture di esercizio.

I2S3 (piazza San Bartolomeo): rispetto al nuova lettura di zero del 25 marzo 2013 le misure mostrano una modesta deviazione dalla verticale (“deformata” del tubo inclinometrico) che assomma a circa 8.7 mm alla testa del tubo con azimut intorno a 76°, quindi verso NNE, principalmente grazie al contributo della lettura a -1 m di profondità, ammontante a circa 7.5 mm: è possibile che tale incremento sia dovuto semplicemente a sporcizia nella scanalatura del tubo. Per il resto, analizzando il diagramma degli spostamenti per singolo livello non si evidenziano particolari valori, salvo quello di 0.6 mm a 7 m di profondità con azimut intorno a 123°, che insieme alla lettura a -6 e a -8 con azimut intorno a 80÷90°, indica uno spostamento verso Nord – asse frana, dato che conferma i risultati della campagna di misure 2003÷2009.

I3S2 (via degli Astri): rispetto al nuova lettura di zero del 25 marzo 2013 le misure mostrano una deviazione dalla verticale (“deformata” del tubo inclinometrico) che assomma a circa 2 mm alla testa del tubo con azimut intorno a 70°, quindi verso NNE. analizzando il diagramma degli spostamenti per singolo livello si rileva uno spostamento di 1.04 mm alla profondità di 10 m con azimut di 902°, quindi verso Nord - asse frana. Spostamenti di minore entità si rilevano anche a profondità maggiori, con un massimo di 0.45 mm a -24 m, ma le direzioni appaiono incongrue con quella di massima pendenza del versante.

Le successive misure di esercizio permetteranno di confermare o meno gli spostamenti rilevati e soprattutto di verificare l’efficacia dei costruendi interventi di messa in sicurezza.

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Lucca, 12/08/14

GEOPROVE S.A.S. dr. Pietro Barsanti

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CONTROLLI INCLINOMETRICI

Committente : Comune di Castelnuovo di Garfagnana

Data : 11/08/14

Località : Gragnanella

Lavoro : monitoraggio movimento franoso

GRAFICI INCLINOMETRICI

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Sito : Gragnanell Tubo inclin. : S3I2

N.ro Misura : 001 Data Misura : 11/08/2014

Località : chiesa

** Letture di campagna **

Metri A1 A3 B1 B3

1.00 74 7 -89 1

2.00 -43 62 27 -15

3.00 -89 105 156 -142

4.00 -98 113 264 -253

5.00 -130 145 258 -246

6.00 -123 136 185 -177

7.00 -188 203 173 -159

8.00 -113 130 136 -126

9.00 -155 162 130 -118

10.00 -149 166 135 -127

11.00 -124 137 149 -139

12.00 -76 93 140 -128

13.00 -72 86 119 -109

14.00 -122 139 80 -72

15.00 -44 65 117 -103

16.00 -79 98 99 -91

17.00 -58 77 90 -76

18.00 -144 171 164 -157

19.00 -140 158 132 -125

20.00 -104 120 137 -128

21.00 -107 126 177 -168

22.00 -79 99 208 -196

23.00 -98 122 232 -222

24.00 -156 179 218 -209

Pag. 1

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Integrale Elaborazione Differenziale Dal Basso Tubo: S3I2 Localita: chiesa Misura di Riferimento N.ro: 000 Data Misura di Riferimento: 26/03/2013 Misura N.ro: 001 Data Misura: 11/08/2014 N.ro Letture: 24 Prof.[m] Spost.Est[mm] Spost.Nord[mm] Risultante[mm] Azimut[gradi] 1.00 2.11 8.44 8.70 75.99 2.00 -0.74 1.60 1.76 114.81 3.00 -0.71 1.61 1.76 113.66 4.00 -0.95 1.68 1.93 119.47 5.00 -0.94 1.62 1.87 120.00 6.00 -0.90 1.56 1.80 120.00 7.00 -0.89 1.40 1.66 122.44 8.00 -0.56 0.90 1.06 121.91 9.00 -0.60 0.68 0.90 131.31 10.00 -0.60 0.65 0.89 132.65 11.00 -0.55 0.64 0.85 130.84 12.00 -0.55 0.56 0.78 134.35 13.00 -0.57 0.46 0.74 141.04 14.00 -0.55 0.38 0.66 145.20 15.00 -0.57 0.39 0.69 145.91 16.00 -0.51 0.50 0.72 135.75 17.00 -0.58 0.54 0.79 136.82 18.00 -0.65 0.67 0.93 134.30 19.00 -0.58 0.54 0.79 136.82 20.00 -0.46 0.30 0.55 146.56 21.00 -0.38 0.31 0.49 141.04 22.00 -0.01 0.34 0.34 92.10 23.00 -0.09 0.26 0.27 108.69 24.00 0.00 0.00 0.00 0.00

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0.0 4.0 8.0 12.0 16.0

Risultante spost. [mm]

0.0

2.0

4.0

6.0

8.0

10.0

12.0

14.0

16.0

18.0

20.0

22.0

24.0[m]

0 90 180 270 360

Angolo [gradi]

0.0

2.0

4.0

6.0

8.0

10.0

12.0

14.0

16.0

18.0

20.0

22.0

24.0[m]

Sito: Gragnanell Tubo: S3I2

Elaborazione differenziale integrale dal basso

Riferimento 000:26/03/2013

001:11/08/2014

Geoprove

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Diagramma polare della deviazione

EST

NORD

90°

180°

270°

2.0 6.0 10.0

2.0

6.0

10.0

mm

mm

Sito: Gragnanell Tubo: S3I2

Elaborazione differenziale integrale dal basso

Riferimento 000:26/03/2013

001:11/08/2014

Geoprove

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Locale Elaborazione Differenziale Dal Basso Tubo: S3I2 Localita: chiesa Misura di Riferimento N.ro: 000 Data Misura di Riferimento: 26/03/2013 Misura N.ro: 001 Data Misura: 11/08/2014 N.ro Letture: 24 Prof.[m] Spost.Est[mm] Spost.Nord[mm] Risultante[mm] Azimut[gradi] 1.00 2.84 6.85 7.41 67.44 2.00 -0.03 -0.02 0.04 210.00 3.00 0.24 -0.06 0.25 345.00 4.00 -0.01 0.05 0.06 101.57 5.00 -0.04 0.06 0.07 120.00 6.00 -0.01 0.16 0.16 93.44 7.00 -0.33 0.50 0.60 123.37 8.00 0.03 0.22 0.23 81.34 9.00 0.01 0.02 0.03 75.00 10.00 -0.05 0.01 0.05 165.00 11.00 0.00 0.08 0.08 93.43 12.00 0.03 0.10 0.10 75.00 13.00 -0.03 0.09 0.09 108.69 14.00 0.02 -0.01 0.03 345.00 15.00 -0.06 -0.11 0.13 243.69 16.00 0.07 -0.04 0.08 326.56 17.00 0.07 -0.12 0.14 300.00 18.00 -0.07 0.12 0.14 120.00 19.00 -0.12 0.24 0.27 116.19 20.00 -0.08 0.00 0.08 183.43 21.00 -0.37 -0.03 0.37 184.65 22.00 0.07 0.08 0.11 48.44 23.00 -0.15 0.22 0.27 123.81 24.00 0.00 0.00 0.00 0.00

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0.0 2.0 4.0 6.0 8.0

Risultante spost. [mm]

0.0

2.0

4.0

6.0

8.0

10.0

12.0

14.0

16.0

18.0

20.0

22.0

24.0[m]

0 90 180 270 360

Angolo [gradi]

0.0

2.0

4.0

6.0

8.0

10.0

12.0

14.0

16.0

18.0

20.0

22.0

24.0[m]

Sito: Gragnanell Tubo: S3I2

Elaborazione differenziale locale dal basso

Riferimento 000:26/03/2013

001:11/08/2014

Geoprove

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Diagramma polare della deviazione

EST

NORD

90°

180°

270°

2.0 6.0 10.0

2.0

6.0

10.0

mm

mm

Sito: Gragnanell Tubo: S3I2

Elaborazione differenziale locale dal basso

Riferimento 000:26/03/2013

001:11/08/2014

Geoprove

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Sito : Gragnanell Tubo inclin. : S2I3

N.ro Misura : 001 Data Misura : 11/08/2014

Località : strada

** Letture di campagna **

Metri A1 A3 B1 B3

1.00 -162 176 -93 105

2.00 -145 160 -67 80

3.00 -17 33 -68 80

4.00 -14 30 -69 80

5.00 -54 70 -80 92

6.00 -24 39 -62 73

7.00 -28 43 -74 84

8.00 -21 38 -112 123

9.00 35 -19 -21 33

10.00 -25 37 -37 46

11.00 28 -14 3 8

12.00 8 7 -58 69

13.00 22 -6 -38 51

14.00 54 -38 -21 33

15.00 192 -176 -13 23

16.00 256 -237 -48 60

17.00 290 -273 -55 65

18.00 386 -372 -106 116

19.00 422 -408 -137 148

20.00 412 -395 -136 147

21.00 390 -382 -72 84

22.00 388 -373 -64 76

23.00 460 -444 -79 89

24.00 607 -588 -233 240

Pag. 1

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Sito : Gragnanell Tubo inclin. : S2I3

N.ro Misura : 001 Data Misura : 11/08/2014

Località : strada

** Letture di campagna **

Metri A1 A3 B1 B3

25.00 607 -592 -259 269

26.00 634 -617 -276 289

27.00 650 -640 -348 353

28.00 654 -636 -342 348

29.00 661 -645 -327 334

Pag. 2

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Integrale Elaborazione Differenziale Dal Basso Tubo: S2I3 Localita: strada Misura di Riferimento N.ro: 000 Data Misura di Riferimento: 26/03/2013 Misura N.ro: 001 Data Misura: 11/08/2014 N.ro Letture: 29 Prof.[m] Spost.Est[mm] Spost.Nord[mm] Risultante[mm] Azimut[gradi] 1.00 0.64 1.82 1.93 70.53 2.00 0.55 1.72 1.80 72.25 3.00 0.63 1.67 1.79 69.43 4.00 0.61 1.58 1.70 68.81 5.00 0.60 1.55 1.66 68.78 6.00 0.50 1.53 1.61 71.89 7.00 0.61 1.53 1.64 68.15 8.00 0.58 1.48 1.59 68.73 9.00 0.55 1.47 1.57 69.36 10.00 0.53 1.46 1.56 70.00 11.00 0.55 0.42 0.69 37.53 12.00 0.58 0.35 0.68 31.34 13.00 0.60 0.20 0.63 18.16 14.00 0.58 0.19 0.60 17.88 15.00 0.51 0.15 0.53 16.87 16.00 0.43 0.20 0.48 25.00 17.00 0.41 0.25 0.48 31.01 18.00 0.38 0.26 0.46 34.46 19.00 0.61 0.23 0.65 20.60 20.00 0.58 0.19 0.60 17.88 21.00 0.55 0.12 0.56 12.20 22.00 0.40 0.08 0.41 10.96 23.00 0.36 0.00 0.36 0.22 24.00 0.35 -0.03 0.35 354.74 25.00 0.41 0.41 0.59 44.98 26.00 0.40 0.27 0.48 33.97 27.00 0.20 0.40 0.45 63.16 28.00 0.06 0.05 0.08 43.44 29.00 0.00 0.00 0.00 0.00

Page 206: 1. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO · Come si osserva dall’Inquadramento Geologico Generale di Fig. 1 – Scala 1:10.000, ripresa dal R.U. e supportata da sopralluoghi

0.0 0.5 1.0 1.5 2.0

Risultante spost. [mm]

0.0

2.0

4.0

6.0

8.0

10.0

12.0

14.0

16.0

18.0

20.0

22.0

24.0

26.0

28.0

30.0[m]

0 90 180 270 360

Angolo [gradi]

0.0

2.0

4.0

6.0

8.0

10.0

12.0

14.0

16.0

18.0

20.0

22.0

24.0

26.0

28.0

30.0[m]

Sito: Gragnanell Tubo: S2I3

Elaborazione differenziale integrale dal basso

Riferimento 000:26/03/2013

001:11/08/2014

Geoprove

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Diagramma polare della deviazione

EST

NORD

90°

180°

270°

1.0 3.0 5.0

1.0

3.0

5.0

mm

mm

Sito: Gragnanell Tubo: S2I3

Elaborazione differenziale integrale dal basso

Riferimento 000:26/03/2013

001:11/08/2014

Geoprove

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Locale Elaborazione Differenziale Dal Basso Tubo: S2I3 Localita: strada Misura di Riferimento N.ro: 000 Data Misura di Riferimento: 26/03/2013 Misura N.ro: 001 Data Misura: 11/08/2014 N.ro Letture: 29 Prof.[m] Spost.Est[mm] Spost.Nord[mm] Risultante[mm] Azimut[gradi] 1.00 0.09 0.10 0.13 46.80 2.00 -0.08 0.05 0.09 148.69 3.00 0.01 0.09 0.09 81.31 4.00 0.01 0.03 0.04 70.00 5.00 0.10 0.02 0.10 10.96 6.00 -0.11 0.00 0.11 178.44 7.00 0.03 0.04 0.06 51.56 8.00 0.02 0.01 0.03 25.00 9.00 0.02 0.01 0.02 25.00 10.00 -0.02 1.04 1.04 90.90 11.00 -0.03 0.07 0.08 115.00 12.00 -0.02 0.16 0.16 96.56 13.00 0.02 0.01 0.02 25.00 14.00 0.07 0.03 0.08 25.00 15.00 0.08 -0.05 0.09 328.69 16.00 0.02 -0.05 0.05 295.00 17.00 0.03 -0.01 0.04 340.00 18.00 -0.23 0.03 0.24 172.99 19.00 0.03 0.04 0.06 51.57 20.00 0.02 0.07 0.07 70.00 21.00 0.15 0.04 0.15 15.54 22.00 0.05 0.08 0.09 58.69 23.00 0.01 0.03 0.04 70.00 24.00 -0.07 -0.45 0.45 261.31 25.00 0.02 0.14 0.15 84.04 26.00 0.20 -0.13 0.24 327.01 27.00 0.14 0.34 0.37 67.27 28.00 0.03 -0.01 0.04 340.00 29.00 0.00 0.00 0.00 0.00

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0.0 0.4 0.8 1.2 1.6

Risultante spost. [mm]

0.0

2.0

4.0

6.0

8.0

10.0

12.0

14.0

16.0

18.0

20.0

22.0

24.0

26.0

28.0

30.0[m]

0 90 180 270 360

Angolo [gradi]

0.0

2.0

4.0

6.0

8.0

10.0

12.0

14.0

16.0

18.0

20.0

22.0

24.0

26.0

28.0

30.0[m]

Sito: Gragnanell Tubo: S2I3

Elaborazione differenziale locale dal basso

Riferimento 000:26/03/2013

001:11/08/2014

Geoprove

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Diagramma polare della deviazione

EST

NORD

90°

180°

270°

0.2 0.6 1.0

0.2

0.6

1.0

mm

mm

Sito: Gragnanell Tubo: S2I3

Elaborazione differenziale locale dal basso

Riferimento 000:26/03/2013

001:11/08/2014

Geoprove

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STUDIO DI GEOLOGIA BARSANTI, SANI & ASSOCIATI

via Buiamonti 29 - 55100 LUCCA - C.F. e P.I.: 01134410461 Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090 e-mail: [email protected]

ALL. N° 6 – VERIFICHE DI STABILITA’

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Slope 2010

1

RELAZIONE DI CALCOLO Definizione Per pendio s’intende una porzione di versante naturale il cui profilo originario è stato modificato da interventi artificiali rilevanti rispetto alla stabilità. Per frana s’intende una situazione di instabilità che interessa versanti naturali e coinvolgono volumi considerevoli di terreno. Introduzione all'analisi di stabilità La risoluzione di un problema di stabilità richiede la presa in conto delle equazioni di campo e dei legami costitutivi. Le prime sono di equilibrio, le seconde descrivono il comportamento del terreno. Tali equazioni risultano particolarmente complesse in quanto i terreni sono dei sistemi multifase, che possono essere ricondotti a sistemi monofase solo in condizioni di terreno secco, o di analisi in condizioni drenate. Nella maggior parte dei casi ci si trova a dover trattare un materiale che se saturo è per lo meno bifase, ciò rende la trattazione delle equazioni di equilibrio notevolmente complicata. Inoltre è praticamente impossibile definire una legge costitutiva di validità generale, in quanto i terreni presentano un comportamento non-lineare già a piccole deformazioni, sono anisotropi ed inoltre il loro comportamento dipende non solo dallo sforzo deviatorico ma anche da quello normale. A causa delle suddette difficoltà vengono introdotte delle ipotesi semplificative: (a) Si usano leggi costitutive semplificate: modello rigido perfettamente plastico. Si assume che la resistenza del materiale sia espressa unicamente dai parametri coesione ( c ) e angolo di resistenza al taglio (ϕ), costanti per il terreno e caratteristici dello stato plastico; quindi si suppone valido il criterio di rottura di Mohr-Coulomb. (b) In alcuni casi vengono soddisfatte solo in parte le equazioni di equilibrio. Metodo equilibrio limite (LEM) Il metodo dell'equilibrio limite consiste nello studiare l'equilibrio di un corpo rigido, costituito dal pendio e da una superficie di scorrimento di forma qualsiasi (linea retta, arco di cerchio, spirale logaritmica); da tale equilibrio vengono calcolate le tensioni da taglio (τ) e confrontate con la resistenza disponibile (τf), valutata secondo il criterio di rottura di Coulomb, da tale confronto ne

scaturisce la prima indicazione sulla stabilità attraverso il coefficiente di sicurezza F = τf / τ. Tra i metodi dell'equilibrio limite alcuni considerano l'equilibrio globale del corpo rigido (Culman), altri a causa della non omogeneità dividono il corpo in conci considerando l'equilibrio di ciascuno (Fellenius, Bishop, Janbu ecc.). Di seguito vengono discussi i metodi dell'equilibrio limite dei conci. Metodo dei conci La massa interessata dallo scivolamento viene suddivisa in un numero conveniente di conci. Se il numero dei conci è pari a n, il problema presenta le seguenti incognite: n valori delle forze normali Ni agenti sulla base di ciascun concio;

n valori delle forze di taglio alla base del concio Ti

(n-1) forze normali Ei agenti sull'interfaccia dei conci;

(n-1) forze tangenziali Xi agenti sull'interfaccia dei conci;

n valori della coordinata a che individua il punto di applicazione delle Ei;

(n-1) valori della coordinata che individua il punto di applicazione delle Xi;

una incognita costituita dal fattore di sicurezza F. Complessivamente le incognite sono (6n-2).

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Slope 2010

2

mentre le equazioni a disposizione sono: Equazioni di equilibrio dei momenti n Equazioni di equilibrio alla traslazione verticale n Equazioni di equilibrio alla traslazione orizzontale n Equazioni relative al criterio di rottura n Totale numero di equazioni 4n Il problema è staticamente indeterminato ed il grado di indeterminazione è pari a

i = (6n-2)-(4n) = 2n-2.

Il grado di indeterminazione si riduce ulteriormente a (n-2) in quando si fa l'assunzione che Ni sia applicato nel punto medio della striscia, ciò equivale ad ipotizzare che le tensioni normali totali

siano uniformemente distribuite. I diversi metodi che si basano sulla teoria dell'equilibrio limite si differenziano per il modo in cui vengono eliminate le (n-2) indeterminazioni. Metodo di FELLENIUS (1927) Con questo metodo (valido solo per superfici di scorrimento di forma circolare) vengono trascurate le forze di interstriscia pertanto le incognite si riducono a: n valori delle forze normali Ni;

n valori delle forze da taglio Ti;

1 fattore di sicurezza. Incognite (2n+1) e equazioni a disposizione sono: n equazioni di equilibrio alla traslazione verticale; n equazioni relative al criterio di rottura; 1 equazione di equilibrio dei momenti globale.

{ }i

ii

αϕα

sinW

tan )lu- cos(W +lc =F

i

iiiii

×Σ××××Σ

Questa equazione è semplice da risolvere ma si è trovato che fornisce risultati conservativi (fattori di sicurezza bassi) soprattutto per superfici profonde. Metodo di JANBU (1967) Janbu estese il metodo di Bishop a superfici si scorrimento di forma qualsiasi. Quando vengono trattate superfici di scorrimento di forma qualsiasi il braccio delle forze cambia (nel caso delle superfici circolari resta costante e pari al raggio) a tal motivo risulta più conveniente valutare l’equazione del momento rispetto allo spigolo di ogni blocco.

{ }

i

ii

ii

αϕα

αϕ

tanW

F/tantan1

sectan )X+bu- (W +bc

=Fi

2

iiiii

×Σ×+

××Δ××Σ

Assumendo ΔXi= 0 si ottiene il metodo ordinario.

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Slope 2010

3

Janbu propose inoltre un metodo per la correzione del fattore di sicurezza ottenuto con il metodo ordinario secondo la seguente: Fcorretto = fo F dove fo è riportato in grafici funzione di geometria e parametri geotecnici.

Tale correzione è molto attendibile per pendii poco inclinati.

VALUTAZIONE DELL’AZIONE SISMICA

Nelle verifiche agli Stati Limite Ultimi la stabilità dei pendii nei confronti dell’azione sismica viene eseguita con il metodo pseudo-statico. Per i terreni che sotto l’azione di un carico ciclico possono sviluppare pressioni interstiziali elevate viene considerato un aumento in percento delle pressioni neutre che tiene conto di questo fattore di perdita di resistenza. Ai fini della valutazione dell’azione sismica, nelle verifiche agli stati limite ultimi, vengono considerate le seguenti forze statiche equivalenti:

WKFWKF

vV

oH

⋅=⋅=

Essendo: FH e FV rispettivamente la componente orizzontale e verticale della forza d’inerzia applicata al

baricentro del concio; W: peso concio Ko: Coefficiente sismico orizzontale Kv: Coefficiente sismico verticale.

Calcolo coefficienti sismici Le NTC 2008 calcolano i coefficienti Ko e Kv in dipendenza di vari fattori:

Ko = βs×(amax/g)

Kv=±0,5×Ko

Con

βs coefficiente di riduzione dell’accelerazione massima attesa al sito; amax accelerazione orizzontale massima attesa al sito;

g accelerazione di gravità. Tutti i fattori presenti nelle precedenti formule dipendono dall’accelerazione massima attesa sul sito di riferimento rigido e dalle caratteristiche geomorfologiche del territorio.

amax = SS ST ag

SS (effetto di amplificazione stratigrafica): 0.90 ≤Ss≤ 1.80; è funzione di F0 (Fattore massimo di

amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale) e della categoria di suolo (A, B, C, D, E). ST (effetto di amplificazione topografica).

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Slope 2010

4

Il valore di ST varia con il variare delle quattro categorie topografiche introdotte:

T1(ST = 1.0) T2(ST = 1.20) T3(ST =1.20) T4(ST = 1.40).

Questi valori sono calcolati come funzione del punto in cui si trova il sito oggetto di analisi. Il parametro di entrata per il calcolo è il tempo di ritorno dell’evento sismico che è valutato come segue: TR=-VR/ln(1-PVR)

Con VR vita di riferimento della costruzione e PVR probabilità di superamento, nella vita di

riferimento, associata allo stato limite considerato. La vita di riferimento dipende dalla vita nominale della costruzione e dalla classe d’uso della costruzione (in linea con quanto previsto al punto 2.4.3 delle NTC). In ogni caso VR dovrà essere maggiore o uguale a 35 anni.

Analisi di stabilità dei pendii conJANBU ======================================================================== Zona Utente Lat./Long. 44.1241/10.3762 Normativa NTC 2008 Numero di strati 3.0 Numero dei conci 10.0 Coefficiente parziale resistenza 1.0 Analisi Condizione drenata Superficie di forma generica ======================================================================== Coefficienti sismici [N.T.C.] ======================================================================== Dati generali Tipo opera: 2 - Opere ordinarie Classe d'uso: Classe II Vita nominale: 50.0 [anni] Vita di riferimento: 50.0 [anni] Parametri sismici su sito di riferimento Categoria sottosuolo: B Categoria topografica: T2

S.L. Stato limite

TR Tempo ritorno

[anni]

ag [m/s²]

F0 [-]

TC* [sec]

S.L.O. 30.0 0.608 2.427 0.245 S.L.D. 50.0 0.785 2.441 0.252 S.L.V. 475.0 2.001 2.413 0.28 S.L.C. 975.0 2.58 2.414 0.284

Coefficienti sismici orizzontali e verticali Opera: Stabilità dei pendii e Fondazioni

S.L. Stato limite

amax [m/s²]

beta [-]

kh [-]

kv [sec]

S.L.O. 0.8755 0.2 0.0179 0.0089 S.L.D. 1.1304 0.2 0.0231 0.0115 S.L.V. 2.8814 0.28 0.0823 0.0411 S.L.C. 3.5479 0.28 0.1013 0.0507

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Slope 2010

5

Coefficiente azione sismica orizzontale 0.082 Coefficiente azione sismica verticale 0.04 1 Vertici profilo

N X m

y m

1 50.0 451.02 68.0 460.03 83.5 466.04 96.0 470.05 101.5 474.06 108.5 476.07 116.0 478.08 118.0 480.09 125.5 482.0

10 138.5 486.011 144.5 488.012 155.0 492.013 160.5 494.014 168.0 496.015 168.5 497.016 174.0 497.017 174.0 498.018 177.0 498.019 177.0 500.020 192.5 500.021 201.5 499.022 205.8 498.523 210.0 497.024 221.0 493.025 238.0 490. 0

Falda

Nr. X (m)

y (m)

1 50.0 451.02 68.0 460.03 83.5 466.04 96.0 470.05 101.5 474.06 108.5 476.07 116.0 478.08 118.0 480.09 125.5 482.0

10 138.5 486.011 144.5 488.012 155.0 492.013 160.5 494.014 168.0 496.015 168.5 497.016 174.0 497.017 174.0 498.018 177.0 498.019 177.0 500.020 192.5 500.021 201.5 499.0

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Slope 2010

6

22 205.8 498.523 210.0 497.024 221.0 493.025 238.0 490. 0

Vertici strato .......1 N X

(m) y

(m) 1 50.0 451.02 68.0 460.03 83.5 466.04 96.0 470.05 101.5 474.06 108.5 476.07 116.0 478.08 125.5 478.09 138.5 479.4

10 155.0 482.611 171.0 487.012 182.5 494.013 190.0 500.014 192.5 500.015 201.5 499.016 205.8 498.517 210.0 497.018 221.0 493.019 238.0 490. 0

Vertici strato .......2 N X

(m) y

(m) 1 50.0 446.52 77.5 456.33 87.5 457.54 124.5 475.05 139.5 476.56 155.0 482.67 171.5 486.08 183.0 493.09 203.4 492.3

10 238.0 486. 0Vertici superficie Nr...1

N X m

y m

1 116.0 478.012 125.5 478.013 138.5 479.414 155.0 482.615 171.0 487.016 182.5 494.017 190.0 500.01

Coefficienti parziali per i parametri geotecnici del terreno ======================================================================== Tangente angolo di resistenza al taglio 1.25 Coesione efficace 1.25 Coesione non drenata 1.4 Riduzione parametri geotecnici terreno Si ======================================================================= =

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Slope 2010

7

Stratigrafia c: coesione; cu: coesione non drenata; Fi: Angolo di attrito; G: Peso Specifico; Gs: Peso Specifico Saturo; K: Modulo di Winkler

Strato c (kg/cm²)

cu (kg/cm²)

Fi (°)

G (Kg/m³)

Gs (Kg/m³)

K (Kg/cm³)

Litologia

1 0.12 27 1930 2360,00 0.00 2 0.12 27 1930 2360 0.00 3 0.5 36 2300 2400 0.00

Carichi distribuiti

N° xi (m)

yi (m)

xf (m)

yf (m)

Carico esterno (kg/cm²)

1 174 498 177 498 0.352 177 500 181 500 0.353 192 499 202 499 0.9

B: Larghezza del concio; Alfa: Angolo di inclinazione della base del concio; Li: Lunghezza della base del concio; Wi: Peso del concio; Ui: Forze derivanti dalle pressioni neutre; Ni: forze agenti normalmente alla direzione di scivolamento; Ti: forze agenti parallelamente alla superficie di scivolamento; Fi: Angolo di attrito; c: coesione. Superficie Nr...1 Fattore di sicurezza=0.85 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Nr. B Alfa Li Wi Kh•Wi Kv•Wi c Fi Ui N'i Ti m (°) m (Kg) (Kg) (Kg) (kg/cm²) (°) (Kg) (Kg) (Kg) -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 1 7.4 0.0 7.4 42698.34 3501.26 1750.63 0.1 22.2 2445.7 24605.8 24276.9 2 7.4 4.4 7.42 73303.25 6010.87 3005.43 0.1 22.2 4198.7 39812.7 33189.4 3 7.4 6.1 7.44 101100.9 8290.27 4145.14 0.1 22.2 5790.9 54140.4 41634.6 4 7.4 10.8 7.53 123109.0 10094.94 5047.47 0.1 22.2 7051.4 63303.4 47652.4 5 7.4 11.0 7.54 145326.6 11916.78 5958.39 0.1 22.2 8324.0 74926.5 54528.6 6 7.4 14.2 7.63 165147.8 13542.12 6771.06 0.1 22.2 9459.4 83357.7 60376.3 7 7.4 15.4 7.67 171925.5 14097.9 7048.95 0.1 22.2 9847.6 86192.0 62460.4 8 7.4 24.9 8.16 164005.8 13448.47 6724.24 0.1 22.2 9155.0 79643.5 62948.9 9 7.4 31.4 8.67 163109.5 13374.98 6687.49 0.1 22.2 8178.3 83551.8 70379.3 10 7.4 38.7 9.47 51662.11 4236.29 2118.15 0.1 22.2 2959.1 19024.3 30577.5

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g=1930Kg/m³Fi=27°c=0.12 kg/cm²

g=1930Kg/m³Fi=27°c=0.12 kg/cm²

g=2300Kg/m³Fi=36°c=0.5 kg/cm²

1

1

Fs=0.85 Sup...1

0.35

kg/

cm²

0.35

kg/

cm²

0.90

kg/

cm²

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Slope 2010

1

RELAZIONE DI CALCOLO Definizione Per pendio s’intende una porzione di versante naturale il cui profilo originario è stato modificato da interventi artificiali rilevanti rispetto alla stabilità. Per frana s’intende una situazione di instabilità che interessa versanti naturali e coinvolgono volumi considerevoli di terreno. Introduzione all'analisi di stabilità La risoluzione di un problema di stabilità richiede la presa in conto delle equazioni di campo e dei legami costitutivi. Le prime sono di equilibrio, le seconde descrivono il comportamento del terreno. Tali equazioni risultano particolarmente complesse in quanto i terreni sono dei sistemi multifase, che possono essere ricondotti a sistemi monofase solo in condizioni di terreno secco, o di analisi in condizioni drenate. Nella maggior parte dei casi ci si trova a dover trattare un materiale che se saturo è per lo meno bifase, ciò rende la trattazione delle equazioni di equilibrio notevolmente complicata. Inoltre è praticamente impossibile definire una legge costitutiva di validità generale, in quanto i terreni presentano un comportamento non-lineare già a piccole deformazioni, sono anisotropi ed inoltre il loro comportamento dipende non solo dallo sforzo deviatorico ma anche da quello normale. A causa delle suddette difficoltà vengono introdotte delle ipotesi semplificative: (a) Si usano leggi costitutive semplificate: modello rigido perfettamente plastico. Si assume che la resistenza del materiale sia espressa unicamente dai parametri coesione ( c ) e angolo di resistenza al taglio (ϕ), costanti per il terreno e caratteristici dello stato plastico; quindi si suppone valido il criterio di rottura di Mohr-Coulomb. (b) In alcuni casi vengono soddisfatte solo in parte le equazioni di equilibrio. Metodo equilibrio limite (LEM) Il metodo dell'equilibrio limite consiste nello studiare l'equilibrio di un corpo rigido, costituito dal pendio e da una superficie di scorrimento di forma qualsiasi (linea retta, arco di cerchio, spirale logaritmica); da tale equilibrio vengono calcolate le tensioni da taglio (τ) e confrontate con la resistenza disponibile (τf), valutata secondo il criterio di rottura di Coulomb, da tale confronto ne

scaturisce la prima indicazione sulla stabilità attraverso il coefficiente di sicurezza F = τf / τ. Tra i metodi dell'equilibrio limite alcuni considerano l'equilibrio globale del corpo rigido (Culman), altri a causa della non omogeneità dividono il corpo in conci considerando l'equilibrio di ciascuno (Fellenius, Bishop, Janbu ecc.). Di seguito vengono discussi i metodi dell'equilibrio limite dei conci. Metodo dei conci La massa interessata dallo scivolamento viene suddivisa in un numero conveniente di conci. Se il numero dei conci è pari a n, il problema presenta le seguenti incognite: n valori delle forze normali Ni agenti sulla base di ciascun concio;

n valori delle forze di taglio alla base del concio Ti

(n-1) forze normali Ei agenti sull'interfaccia dei conci;

(n-1) forze tangenziali Xi agenti sull'interfaccia dei conci;

n valori della coordinata a che individua il punto di applicazione delle Ei;

(n-1) valori della coordinata che individua il punto di applicazione delle Xi;

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Slope 2010

2

una incognita costituita dal fattore di sicurezza F. Complessivamente le incognite sono (6n-2). mentre le equazioni a disposizione sono: Equazioni di equilibrio dei momenti n Equazioni di equilibrio alla traslazione verticale n Equazioni di equilibrio alla traslazione orizzontale n Equazioni relative al criterio di rottura n Totale numero di equazioni 4n Il problema è staticamente indeterminato ed il grado di indeterminazione è pari a

i = (6n-2)-(4n) = 2n-2.

Il grado di indeterminazione si riduce ulteriormente a (n-2) in quando si fa l'assunzione che Ni sia applicato nel punto medio della striscia, ciò equivale ad ipotizzare che le tensioni normali totali

siano uniformemente distribuite. I diversi metodi che si basano sulla teoria dell'equilibrio limite si differenziano per il modo in cui vengono eliminate le (n-2) indeterminazioni. Metodo di JANBU (1967) Janbu estese il metodo di Bishop a superfici si scorrimento di forma qualsiasi. Quando vengono trattate superfici di scorrimento di forma qualsiasi il braccio delle forze cambia (nel caso delle superfici circolari resta costante e pari al raggio) a tal motivo risulta più conveniente valutare l’equazione del momento rispetto allo spigolo di ogni blocco.

{ }

i

ii

ii

αϕα

αϕ

tanW

F/tantan1

sectan )X+bu- (W +bc

=Fi

2

iiiii

×Σ×+

××Δ××Σ

Assumendo ΔXi= 0 si ottiene il metodo ordinario.

Janbu propose inoltre un metodo per la correzione del fattore di sicurezza ottenuto con il metodo ordinario secondo la seguente: Fcorretto = fo F dove fo è riportato in grafici funzione di geometria e parametri geotecnici.

Tale correzione è molto attendibile per pendii poco inclinati.

VALUTAZIONE DELL’AZIONE SISMICA

Nelle verifiche agli Stati Limite Ultimi la stabilità dei pendii nei confronti dell’azione sismica viene eseguita con il metodo pseudo-statico. Per i terreni che sotto l’azione di un carico ciclico possono sviluppare pressioni interstiziali elevate viene considerato un aumento in percento delle pressioni neutre che tiene conto di questo fattore di perdita di resistenza. Ai fini della valutazione dell’azione sismica, nelle verifiche agli stati limite ultimi, vengono considerate le seguenti forze statiche equivalenti:

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Slope 2010

3

WKFWKF

vV

oH

⋅=⋅=

Essendo: FH e FV rispettivamente la componente orizzontale e verticale della forza d’inerzia applicata al

baricentro del concio; W: peso concio Ko: Coefficiente sismico orizzontale Kv: Coefficiente sismico verticale.

Calcolo coefficienti sismici Le NTC 2008 calcolano i coefficienti Ko e Kv in dipendenza di vari fattori:

Ko = βs×(amax/g)

Kv=±0,5×Ko

Con

βs coefficiente di riduzione dell’accelerazione massima attesa al sito; amax accelerazione orizzontale massima attesa al sito;

g accelerazione di gravità. Tutti i fattori presenti nelle precedenti formule dipendono dall’accelerazione massima attesa sul sito di riferimento rigido e dalle caratteristiche geomorfologiche del territorio.

amax = SS ST ag

SS (effetto di amplificazione stratigrafica): 0.90 ≤Ss≤ 1.80; è funzione di F0 (Fattore massimo di

amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale) e della categoria di suolo (A, B, C, D, E). ST (effetto di amplificazione topografica).

Il valore di ST varia con il variare delle quattro categorie topografiche introdotte:

T1(ST = 1.0) T2(ST = 1.20) T3(ST =1.20) T4(ST = 1.40).

Questi valori sono calcolati come funzione del punto in cui si trova il sito oggetto di analisi. Il parametro di entrata per il calcolo è il tempo di ritorno dell’evento sismico che è valutato come segue: TR=-VR/ln(1-PVR)

Con VR vita di riferimento della costruzione e PVR probabilità di superamento, nella vita di

riferimento, associata allo stato limite considerato. La vita di riferimento dipende dalla vita nominale della costruzione e dalla classe d’uso della costruzione (in linea con quanto previsto al punto 2.4.3 delle NTC). In ogni caso VR dovrà essere maggiore o uguale a 35 anni.

Page 223: 1. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO · Come si osserva dall’Inquadramento Geologico Generale di Fig. 1 – Scala 1:10.000, ripresa dal R.U. e supportata da sopralluoghi

Slope 2010

4

Analisi di stabilità dei pendii conJANBU ======================================================================== Lat./Long. 44.12389/10.37589 Normativa NTC 2008 Numero di strati 3.0 Numero dei conci 10.0 Grado di sicurezza ritenuto accettabile Coefficiente parziale resistenza 1.1 Analisi Condizione drenata Superficie di forma generica ======================================================================== Coefficienti sismici [N.T.C.] ======================================================================== Dati generali Tipo opera: 2 - Opere ordinarie Classe d'uso: Classe II Vita nominale: 50.0 [anni] Vita di riferimento: 50.0 [anni] Parametri sismici su sito di riferimento Categoria sottosuolo: B Categoria topografica: T2

S.L. Stato limite

TR Tempo ritorno

[anni]

ag [m/s²]

F0 [-]

TC* [sec]

S.L.O. 30.0 0.6 2.43 0.25 S.L.D. 50.0 0.77 2.44 0.25 S.L.V. 475.0 1.96 2.41 0.28 S.L.C. 975.0 2.53 2.41 0.28

Coefficienti sismici orizzontali e verticali Opera: Stabilità dei pendii e Fondazioni

S.L. Stato limite

amax [m/s²]

beta [-]

kh [-]

kv [sec]

S.L.O. 0.864 0.2 0.0176 0.0088 S.L.D. 1.1088 0.2 0.0226 0.0113 S.L.V. 2.8224 0.24 0.0691 0.0345 S.L.C. 3.4953 0.28 0.0998 0.0499

Coefficiente azione sismica orizzontale 0.0691 Coefficiente azione sismica verticale 0.034 5 Vertici profilo

N X m

y m

1 0.0 15.42 29.2 22.83 44.0 34.04 53.6 41.25 55.8 42.26 60.2 42.387 60.33 42.388 60.33 44.339 64.6 47.2

10 82.2 49. 0

Page 224: 1. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO · Come si osserva dall’Inquadramento Geologico Generale di Fig. 1 – Scala 1:10.000, ripresa dal R.U. e supportata da sopralluoghi

Slope 2010

5

Falda Nr. X

(m) y

(m) 1 0.0 14.42 29.2 22.03 56.0 41.34 60.5 41.95 82.2 46.7 2

Vertici strato .......1 N X

(m) y

(m) 1 0.0 9.62 2.8 10.03 12.0 12.64 26.2 18.65 30.0 20.66 44.8 31.67 57.6 39.38 59.5 42.29 60.2 42.2

10 60.2 42.411 65.5 45.012 82.2 47. 8

Vertici strato .......2 N X

(m) y

(m) 1 0.0 3.62 30.8 18.43 55.2 35.04 82.2 45. 0

Vertici superficie Nr...1

N X m

y m

1 44.15 34.22 47.55 35.03 52.0 36.54 55.0 38.05 57.65 40.06 58.6 41.07 59.2 42.4

Coefficienti parziali per i parametri geotecnici del terreno ======================================================================== Tangente angolo di resistenza al taglio 1.25 Coesione efficace 1.25 Coesione non drenata 1.4 Riduzione parametri geotecnici terreno Si ======================================================================= = Stratigrafia c: coesione; cu: coesione non drenata; Fi: Angolo di attrito; G: Peso Specifico; Gs: Peso Specifico Saturo; K: Modulo di Winkler

Strato c (kg/cm²)

cu (kg/cm²)

Fi (°)

G (Kg/m³)

Gs (Kg/m³)

K (Kg/cm³)

Litologia

1 0.05 26 1900 1950 0.00 2 0.12 27 1930 2360 0.00 3 1.0 35 2300 2400 0.00

Page 225: 1. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO · Come si osserva dall’Inquadramento Geologico Generale di Fig. 1 – Scala 1:10.000, ripresa dal R.U. e supportata da sopralluoghi

Slope 2010

6

Muri di sostegno - Caratteristiche geometriche

N° x (m)

y (m)

Base mensola a

valle (m)

Base mensola a

monte (m)

Altezza muro (m)

Spessore testa (m)

Spessore base (m)

Peso specifico (Kg/m³)

1 60.33 42.38 0.2 0.2 1.95 0.3 0.3 2.3 Superficie Nr...1 Fattore di sicurezza=0.65 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Nr. B Alfa Li Wi Kh•Wi Kv•Wi c Fi Ui N'i Ti m (°) m (Kg) (Kg) (Kg) (kg/cm²) (°) (Kg) (Kg) (Kg) -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 1 1.49 13.2 1.53 1079.01 74.56 37.23 0.04 21.3 0.0 751.3 1559.6 2 1.49 13.2 1.53 3237.03 223.68 111.68 0.04 21.3 0.0 2671.9 2853.2 3 1.49 17.7 1.56 5247.59 362.61 181.04 0.04 21.3 386.9 3779.5 3701.3 4 1.49 18.6 1.57 7059.32 487.8 243.55 0.04 21.3 969.1 4566.2 4270.9 5 1.49 18.6 1.57 8832.83 610.35 304.73 0.04 21.3 1538.1 5368.4 4826.0 6 1.49 25.3 1.64 10315.42 712.8 355.88 0.04 21.3 2006.7 5795.3 5423.0 7 1.49 26.6 1.66 11134.19 769.37 384.13 0.04 21.3 2354.4 6010.0 5653.3 8 1.49 35.2 1.82 10523.75 727.19 363.07 0.04 21.3 2528.1 5073.6 5569.2 9 1.49 37.3 1.87 7971.57 550.84 275.02 0.04 21.3 1951.2 3615.1 4559.7 10 1.49 57.1 2.74 3190.05 220.43 110.06 0.04 21.3 432.8 915.9 4498.6

Page 226: 1. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO · Come si osserva dall’Inquadramento Geologico Generale di Fig. 1 – Scala 1:10.000, ripresa dal R.U. e supportata da sopralluoghi

g=1900 Kg/m³Fi=26°c=0.05 kg/cm²

g=1930 Kg/m³Fi=27°c=0.12 kg/cm²

g=2300 Kg/m³Fi=35°c=1.0 kg/cm²

mur

o 1

1

1

Fs=0.65 Sup...1

Page 227: 1. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO · Come si osserva dall’Inquadramento Geologico Generale di Fig. 1 – Scala 1:10.000, ripresa dal R.U. e supportata da sopralluoghi

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600

550

A

450

500

400

350

300

250

BFig. 2 - SEZIONE GEOLOGICA - Scala 1: 5000

Depositi detritici

STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti, 29 LUCCA - Tel. 0583/467427 - Fax 0583/91090 -svr:lavori2009/comune di Castelnuovo G. Gragnanella

e mail [email protected]

Accumuli di frammenti litici eterogenei, frequentemente monogenici, con matrice sabbiosa o sabbiosa-limosain quantità variabile; possono possono essere organizzarti in falde.

Corpi di frana senza indizi di evoluzione

Accumuli generalmente eterogenei ed eterometrici di materiali litici in matrice limoso-argillosa e assettoscompaginato.

Dominio ligure esterno

FLYSCH AD ELMINTOIDI:Torbiditi calcareo-marnose grigio scure in strati da medi a molto spessi, (talvoltaa base calcarenitica), a cui si intercalano marne siltose, argilliti e argilliti calcaree arenarie fini e siltiti.Età: Campaniano inf.-Maastrichtiano inf..

COMPLESSO DI BASE: Paraconglomerati polimittici (Brecce di S. Maria Auctt.), grigio/scuri e grigio/verdi matriceo clasto-sostenuti; i clasti, da subangolosi a subarrotondati, da centimetrici a metrici, sono costituiti da calcari silicei(prevalente), radiolariti, ofioliti e più raramente da marne e graniti; la matrice argillitico-siltitica o siltitico-arenitica ègeneralmente scagliosa. Età: Campaniano inf..

Falda toscana

MACIGNO: Arenarie torbiditiche quarzozo-feldspatiche grigie o grigio verdi, da medio-fini a grossolane, in strati daspessi a molto spessi, talvolta amalgamati, a cui si intercalano strati sottili di arenarie fini,siltiti, argillitie argilliti siltose.Età: Oligocene sup. - Miocene inf..

Faglia e sovrascorrimento.

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mg

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abitato gragnanella

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03.#2

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012#$

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S2S3

S1

450

445

440

435

430

425

420

415

410

405

400

395

490

485

455

460

465

470

475

480

485

490

495

500

505 m slm

Fig. 4- Sezione geologica - Scala 1:1.000

Limi argillosi e sabbiosi con litici arenacei (anche grossolani) calcarei e calcarei marnosi

Frana quiescente

Alluvioni recenti ed attuali

Substrato roccioso (calcari marnosi con interstrati argillitici)

S2Sondaggio geognostico (campagna geognostica 2003)

Z Z’

Frana attiva

Fosso Rimonio

Massimo livello idrico rilevato

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abitato Gragnanella

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S22014S22014

ST

3

ST2

ST1

ST3

ST4

G24

G1

G24

G1

G24

G1

G24

G24

G1 G1

P5d2003

P4d2003

P3sd2003

P1sd2003

P2s2003

1’

1

P7d2014

P8d2014

S12003S12003

S32003S32003

S2bis2003S2bis2003

NORD

S22003S22003

S12003S12003

S22014S22014

Fig. 5 - Planimetria con ubicazione delle indaginiScala 1:1.000

Sondaggio geognostico (campagna geognostica 2003)

G1 G24 Prospezione sismica a rifrazione (campagna geofisica 2003)ST1

P3sd2003Prova penetrometrica s= statica; d= dinamica pesante(campagna geognostica 2003)

Limite dell'area in frana

Sondaggio geognostico (campagna geognostica 2014)

Traccia di sezione stratigrafica e geotecnica

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1 1’

Emergenze d’acqua

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S2Sondaggio geognostico (campagna geognostica 2003)

Massimo livello idrico rilevato

S2

S3

S1

1’

1

450

445

440

435

430

425

420

415

410

405

400

395

490

485

455

460

465

470

475

480

485

490

495

500

505 m slm

P5d 3200

P2s2003

P3sd2003

P3sd2003

Area in frana attiva

Area in frana quiescente

STIMA CAMPO DI VARIABILITÀDEI PARAMETRI GEOMECCANICI

Limi argillosi e sabbiosi con liticiarenacei, anche grossolani, calcareie calcarei marnosi

Substrato roccioso costituito da calcarimarnosi, calcari e calcareniti, con livelliargillitici

Peso divolumenaturale

Peso divolumeimmerso

Coesionenon

drenata

Angolo diattrito

interno incondizionidrenate

Coesionein

condizionidrenate

� �’ cu �’ c’(kg/dm )

3

2,30

1,93

2,40

1,36 27 0,12

1,00÷

2,00

0,8÷

>2,0

37÷40

TIPO TERRENO (kg/dm )3

(kg/cm )2

(kg/cm )2

(°)

2

2

Prova penetrometrica s= statica; d= dinamica pesante(campagna geognostica 2009)

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Fig. 6a - Sezione stratigrafica e geotecnica - Scala 1:500

1

1

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3

3’

P8d2014

VIA DEGLI ASTRI

P8d2014

Terreno agrario e terreno di alterazionesabbioso limoso argilloso con litici arenacei

Area in frana quiescente

Area in frana attiva

STIMA CAMPO DI VARIABILITÀDEI PARAMETRI GEOMECCANICI

Limi argillosi e sabbiosi con litici arenacei,calcarenitici, calcarei ed argillitici e/oargilliti completamente alterate e fratturate

Substrato roccioso (bedrock) costituitoda calcari, calcareniti e calcari marnosialternati ad argilliti, siltitici ed arenacei

Peso divolumenaturale

Peso divolumeimmerso

Coesionenon

drenata

Angolo diattrito

interno incondizionidrenate

Coesionein

condizionidrenate

� �’ cu �’ c’(kg/dm )

3

1,93

2,30

1,90

1,36

1,40

0,95 26÷27

0,8/1,0÷

2,0/>3,0

1,00÷

2,00

0,05÷

0,07

0,4÷

0,8

27

35÷37

0,12

TIPO TERRENO (kg/dm )3

(kg/cm )2

(kg/cm )2

(°)

1

1

2

2

3

3

Prova penetrometrica d= dinamica pesante(campagna geognostica 2014)

Massimo livello idrico rilevato

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Fig. 6c - Sezione stratigrafica e geotecnica - Scala 1:200Q

uota

della

sup.to

pogra

fica

(ms.l.m

.)

496

494

492

490

488

486

484

482

480

478

478

478

478

478

478

478

476

474

472

470

498

500

502

504

506

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I

N

A

C

E

F

H

G

D

B

L

1A-1BM

NORD

Fig. 7 - Pianta con ubicazione delle principali lesioniScala 1:500

Lesione

Lesione monitorataH

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Fig. 8 - Schema degli interventi: Pianta - Scala 1:500

Area in frana attiva

NORD

Palificata in progetto