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1 FAMIGLIA E SCUOLA FAMIGLIA E SCUOLA PER L’EDUCAZIONE PER L’EDUCAZIONE Riva del Garda 19 ottobre 2002 Riva del Garda 19 ottobre 2002 Prof. Franco Larocca Prof. Franco Larocca Ordinario di Didattica e Pedagogia speciale Università di Verona

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FAMIGLIA E SCUOLA FAMIGLIA E SCUOLA PER L’EDUCAZIONEPER L’EDUCAZIONE Riva del Garda 19 ottobre 2002Riva del Garda 19 ottobre 2002

Prof. Franco LaroccaProf. Franco LaroccaOrdinario di Didattica e Pedagogia specialeUniversità di Verona

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Franco Larocca 2 19/10/2002

FINI GENERALI FINI GENERALI DELL’EDUCAZIONEDELL’EDUCAZIONE

sviluppo della persona civilizzazione della persona socialità

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Franco Larocca 3 19/10/2002

si realizza nella scuola se:

le discipline scolastichediscipline scolastiche vengono considerate strumenti

gli allievi attoriallievi attori in esse, tanto più validi e attivi quanto più si vadano impossessando di tutto il patrimonio scientifico elaborato dalle precedenti generazioni;

si pone attenzione ai problemi specificiattenzione ai problemi specifici dei singoli stadi educativi

Lo sviluppo della personaLo sviluppo della persona

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Franco Larocca 4 19/10/2002

La civilizzazione della personaLa civilizzazione della persona

Le materie scolastiche sono come il ciboLe materie scolastiche sono come il cibo: è mezzo per vivere, ma i cibi più capaci di rispondere alle sempre più evolute esigenze individuali e sociali sono obiettivo primario, al mancato raggiungimento del quale corrisponde un abbassamento del tenore di vita.

Sicché civilizzare la personacivilizzare la persona oggi significa offrirle tutti quei saperi che le consentano di essere anzitutto un uomo, quindi un lavoratore, un professionista, un marito o moglie, un cittadino che partecipa alla vita politica, un difensore dei propri interessi, un critico delle suggestioni altrui, ecc.

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La socialitàLa socialità

consiste nel considerare e trattare l'altro come un altro se stesso

La socialità piena è quella che

attinge all'interiorità degli altri, spinge e motiva i pensieri, le azioni, le

creazioni.

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Franco Larocca 6 19/10/2002

FUNZIONI DELLA SCUOLAFUNZIONI DELLA SCUOLA

Le funzioni vanno perseguite come obiettivi dell'organizzazione della comunità educante scolastica in modo intenzionale.

1. iniziazione ai saperi e ai loro metodi2. esercizio delle funzioni personali3. presa di coscienza dei propri problemi4. iniziazione all'uso degli strumenti di lavoro5. analisi e scelta degli stimoli culturali extra-

scolastici6. orientamento nel mondo e su se stesso

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1. iniziazione ai saperi e ai loro 1. iniziazione ai saperi e ai loro metodimetodi

offrire lo specifico di ogni disciplina, chiarire i parametri dei ben distinti ambiti della ricerca

umana, usare le singole strutture logiche interne delle

discipline

come

strumenti di individuazione, nella propria umanità e spiritualità, delle domande che presiedettero al sorgere della coscienza dell'uomo

eal bisogno di descrivere questa o quella realtà per dominarla con un colpo d'occhio.

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Franco Larocca 8 19/10/2002

2. esercizio delle funzioni 2. esercizio delle funzioni personalipersonali

a tutt'oggi è la funzione scolastica più dimenticata

si rifletta:si rifletta:

Le funzioni personali esercitate si sviluppano e quelle non esercitate si atrofizzano e muoiono.

Il modo di esercitare le singole funzioni personali è diverso da disciplina a disciplina.

L'esercizio di alcune funzioni viene ancora oggi rinviato al lavoro domestico: in particolare quello della rielaborazione, quello della memorizzazione e quello dell'espressione.

Bisogna rendersi conto che per il giovane esercitare da solo queste funzioni è compito arduo; spesso un tempo inferiore speso in classe, sotto la guida del docente e in modo individualizzato, dà più frutti di quanto non si pensi.

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3. presa di coscienza dei propri 3. presa di coscienza dei propri problemiproblemi

I problemi del giovane non sono meno importanti di quelli dell'adulto

Quando non vengano chiariti mediante una rielaborazione personale sofferta, e avviati a soluzione, non solo risultano estremamente più dolorosi all'animo, ma boicottano lo sviluppo della personalità.

Tutti i problemi hanno una profonda ripercussione affettiva personalissima, sia che si tratti dell'amiciziaamicizia, dell'amoreamore, della fedefede, del proprio futurofuturo, sia che si tratti di problemi dell'umanità: guerra, pace, fame, giustizia, guerra, pace, fame, giustizia, lavoro, disoccupazione, inquinamentolavoro, disoccupazione, inquinamento

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Per creare alibi alla costruzione del falso sé(= alienazione sistematica e precoce)

basta tacere dei problemi personali degli alunni e far diventare personali i problemi dell'umanità.

Il principio del giusto momentoprincipio del giusto momentorichiede che la scuola educante si ponga al servizio dei problemi specifici del giovane e che lo toccano da vicino:

il proprio sviluppo fisico, la salute, la sessualità e la vita affettivo-emotiva, la scoperta di

desideri e tendenze nuove, la scoperta di diversi comportamenti umani, il timore di

affrontare il futuro, i rapporti interpersonali con genitori, insegnanti e compagni di ambo i

sessi, la ricerca etica intorno al giusto e all'onesto, le contraddizioni che comincia a

scoprire in sé, negli altri, nel mondo.

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4. iniziazione all'uso degli 4. iniziazione all'uso degli strumenti di lavorostrumenti di lavoro

una scuola intesa come otiumotium tiene lontano il giovane dal mondo che sente molto più vero: quello del lavoro.

Il giovane sano è estremamente curioso per l'attività lavorativa anche manuale.

Ai nostri ragazzi interessa più di quanto non si pensi ogni meccanismo, la sua funzione, il fine, i modi di coordinamento tra strumento e uomo.

Anzi, egli vuole provare e sente un enorme entusiasmo quando si rende conto che l'apprendere l'uso di uno strumento di lavoro non gli è stato difficile.

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Franco Larocca 12 19/10/2002

Tuttavianon va posto in condizione di sentirsi non va posto in condizione di sentirsi schiavo di un solo strumento di lavoroschiavo di un solo strumento di lavoro.

Se si risponde alla sua sete di conoscere e di provarsi con un numero indefinito di strumenti, allora l'iniziazione al lavoro, che in età evolutiva è prematuro, non diventa lavoro vero e proprio.

Soprattutto per ragazzi di strati sociali in cui la cultura classica umanistica non ha cittadinanza, il passaggio dall'alfabetizzazione all'accostamento di saperi organici, avviene più facilmente attraverso l'iniziazione all'uso degli strumenti.

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Franco Larocca 13 19/10/2002

5. analisi e scelta degli stimoli 5. analisi e scelta degli stimoli culturali extra-scolasticiculturali extra-scolastici

La scuola parallelascuola parallela (Internet, Tv, computer, radio, stampa, cinema, telefonino, ecc.) attrae in modo incredibile il giovane, ma di fronte ad essa egli è per lo più solo.

La scuola deve offrirgliLa scuola deve offrirgli critericriteri che lo portino a comprendere lo specifico di quei linguaggi, a saper distinguere ciò che è valido da ciò che non lo è.

Il giovane va aiutato per liberarsi dalla liberarsi dalla crostacrosta ambientale ambientale che si manifesta come progressiva vittoria su pregiudizi e stereotipi, come liberazione dell'uomo da legami inessenziali che mortificano l'iniziativa e l'innovazione.

La vera cultura scolasticavera cultura scolastica si fa smascheramento di egoismi, di coperture d'illecito sfruttamento dell'uomo, e progressiva apertura del giovane ai valori universalivalori universali.

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Franco Larocca 14 19/10/2002

6. orientamento nel mondo e su 6. orientamento nel mondo e su se stessose stesso

è la funzioneè la funzione più importantepiù importante di ogni ordine scolastico

di età in età assume diversi significati:

fino a cinque-sei anni il bambino si orienta nel mondo della naturamondo della natura,

fino a dieci-undici anni si orienta nel mondo mondo della culturadella cultura,

a partire dagli undici-dodici anni inizia l’l’orientamento su se stessoorientamento su se stesso

per sfociare in quello professionale e di vitaprofessionale e di vita.

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Franco Larocca 15 19/10/2002

La scuola tutta è e deve rimanere orientatriceLa scuola tutta è e deve rimanere orientatrice, ma lo è in quanto si pone al servizio del giovane perché questi scopra se stesso, prenda coscienza del proprio essere e cioè delle proprie attitudini e delle proprie inclinazioni prima di orientarsi nel mondo della professione.

L'azione orientativa della scuola non è la scelta del tipo di scuola da frequentare: essa penetra tutti i pori della vita scolastica:

le materie e i loro contenuti, i livelli operativi, il metodo individualizzante e socializzante, il tipo di valutazione, le funzioni medesime che sino a questo punto abbiamo

chiarito.

Tutto ha come fine quello di mettere in grado l’alunno di conoscere se stessoconoscere se stesso e le proprie potenzialità.

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Franco Larocca 16 19/10/2002

In conclusioneIn conclusione

I fini educativi si manifestano con evidenza all'esterno e sono praticamente raggiunti

quando il giovane, senza più ricorrere a terzi,

ha chiaro il quadro della propria persona.

Nell'autorientamento su se stessoautorientamento su se stesso

si condensano

e sviluppo della personalità

e civilizzazione

e socialità.

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Franco Larocca 17 19/10/2002

Quali saranno allora i Quali saranno allora i compiti dei genitori…compiti dei genitori…

…impegnati a collaborare con la scuola per lo sviluppo umano dei propri figli

?C’è un solo compito:

essere co-educatori scolasticiessere co-educatori scolastici !!e……. che significa ?

è quel che stiamo per analizzare…

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Franco Larocca 18 19/10/2002

Ecco l’analisi di ciò che significa Ecco l’analisi di ciò che significa essere essere co-educatori scolasticico-educatori scolastici::

Conoscere e far conoscere ad altri genitori il proprio figlio,

Conoscere l’ambiente sociale in cui vive il figlio, Porre attenzione all'educazione della libertà dei

figli, Mettersi in ascolto dei giovani nel dialogo, Porre attenzione all’evoluzione della loro vita

affettiva,

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Franco Larocca 19 19/10/2002

Conoscere e far conoscereConoscere e far conoscere ad ad altri genitori il proprio figlioaltri genitori il proprio figlio

E’ certamente un compito non facile la conoscenza dei propri figli, non solonon solo

sotto l'aspetto solito delle sue interazioni nell'ambiente della famigliainterazioni nell'ambiente della famiglia,

ma… in tutti i suoi aspetti,

compresi quelli legati all'etàetà,

ai problemi propri dell'etàproblemi propri dell'età,

ai rapporti interpersonali coi compagnirapporti interpersonali coi compagni.

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Franco Larocca 20 19/10/2002

Occorre che tutti i genitori di una classe si propongano una ricerca comune di verità, superando la naturale dinamica affettiva che porta ad autocompensazioniautocompensazioni pensando che il proprio figlio è migliore degli altri!...

A ciascun genitore quanto meno interessa rendersi conto, attraverso le parole degli altri le parole degli altri genitorigenitori, quali sono i tipi di compagni che vivono gomito a gomito col proprio figlio….

Attraverso lo scambio di conoscenze sui ragazzi si riesce persino a comprendere le cause di atteggiamenti inediti e si possono studiare i modi di superare le difficoltà che via via insorgono…

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Franco Larocca 21 19/10/2002

Conoscere l’ ambiente sociale in cui vive il figlioConoscere l’ ambiente sociale in cui vive il figlio

La conoscenzaLa conoscenza dell'ambiente non può farla un genitore da solo…

……ma ma va fatta con l’aiuto di tutti.va fatta con l’aiuto di tutti.

C'è bisogno di informazioniinformazioni, di critica delle medesime, di confronti con altri genitori….

… Occorre individuareindividuare gli ostacoli allo sviluppo dei giovani e che pesano sulle stesse famigliefamiglie:

orari di lavoro,assenza di enti che affianchino l'opera educativa delle famiglie,

gli ostacoli di natura culturale frapposti dai mezzi di comunicazione di massa,

i pregiudizi propri di un certo ceto sociale,la mancanza di stimoli vivi e validi nei confronti dei giovani, ecc...

Approfondire la loro situazione nella società in cui vivono,capire bene quali sono gli stimoli che ricevono dall'ambiente,

le modalità di occupare il tempo libero,i tipi di lettura,

i discorsi che ascoltano…

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Franco Larocca 22 19/10/2002

OggiOggi

i problemi,le aspirazioni,

il tipo di affettività dei giovaninon sono gli stessi del passato…

…anche recente.

Occorre, da parte dei genitori, uno sforzo di comprensione comprensione dell'ambiente socialedell'ambiente sociale:

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Franco Larocca 23 19/10/2002

a) a) dell'ambiente - famiglia:dell'ambiente - famiglia:

la scala dei valoriscala dei valori alla quale si riferiscono nelle scelte (si mette al primo posto il denaro, tanto per fare un esempio, la vita agiata, o qualcosa di più importante come può essere l'equilibrio affettivo?);

il tipo di informazionitipo di informazioni che entrano in famiglia (letture, ascolto della radio, visione della televisione, navigazione in Internet, ecc..);

il tipo di linguaggiotipo di linguaggio che si usa (corretto, scurrile, irriverente, ecc..);

il livello di aspirazionilivello di aspirazioni circa il futuro proprio e di quello dei figli… e così via;

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Franco Larocca 24 19/10/2002

b) b) dell'ambiente - compagni dell'ambiente - compagni che il figlio frequentache il figlio frequenta: :

chi sono, cosa pensano, come agiscono, cosa fanno, quali iniziative prendono, come impegnano il loro tempo libero, che locali frequentano, e con quali

risultati, ecc...;

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Franco Larocca 25 19/10/2002

c) c) del più ampio ambiente - del più ampio ambiente - socialesociale

cioè di tutti quegli aspetti che diversificanodiversificano la zona in cui si vive da molte altre:

- il tipo di lavoro,

- le iniziative culturali,

- il livello economico,

- la struttura delle classi sociali e il tipo di rapporti esistenti fra loro.

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Franco Larocca 26 19/10/2002

Passando dai contenuti contenuti al metodometodo:in concreto che fare perché i genitori si mobilitino

a conoscere tutto ciò?a) per la conoscenza dell'ambiente-famiglia

occorre un continuo confronto fra le famigliecontinuo confronto fra le famiglie;b) per la conoscenza dell'ambiente - compagni è

necessario non misconoscerli, ma accettarli in casa, parlare con loro, instaurare un rapporto instaurare un rapporto di confidenza e reciproca fiduciadi confidenza e reciproca fiducia;

c) per la conoscenza dell'ambiente-sociale la partecipazione alla vita socio-politica del partecipazione alla vita socio-politica del proprio ambienteproprio ambiente (come può essere la presenza ai consigli comunali, la lettura dei giornali, la riflessione critica sui fatti del giorno);

… tutto ciò è strumento idoneo per darci un'idea del contesto socio-politico-culturalecontesto socio-politico-culturale in cui si è inseriti.

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Franco Larocca 27 19/10/2002

Porre attenzione all'educazione Porre attenzione all'educazione della libertà dei figlidella libertà dei figli

Finalità ultima di tutta l’etero-educazione etero-educazione è far raggiungere ai giovani la capacità di scelta libera e responsabile

dell'autosviluppo.I genitori, in quanto co-educatori scolasticico-educatori scolastici, cooperano con

tutti i mezzi a loro disposizione per raggiungere tale finalità.

Essi, alla luce delle conoscenze emerse sui figli, individuati nell'ambiente gli ostacoligli ostacoli allo sviluppo…

collaborano con gli insegnanti e con l’eventuale équipe degli specialisti,

facendosi mediatorimediatori presso le altre forze educative della comunità locale.

E’ loro specifico compito agire per rimuovere con energiarimuovere con energia e costanza ciò che schiavizza i giovani.

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Franco Larocca 28 19/10/2002

Approfondiamo il discorso sulla educazione alla Approfondiamo il discorso sulla educazione alla libertà… Pensateci bene: libertà… Pensateci bene: non c’è libertà senza non c’è libertà senza autorità… autorità…

M

m

0 anni 18 anni = maggiore età

Linea dell’autorità come potestasLinea dell’autorità come potestas

Linea della libertà da…Linea della libertà da…e di..e di..

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Franco Larocca 29 19/10/2002

ma l’autorità nella sua componente costrittiva

deve diminuire mano a mano che il soggetto cresce in

libertà da….libertà da…. e libertà di….libertà di….

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Franco Larocca 30 19/10/2002

18 anni = maggiore età

M

m

livello

0 anni

Linea dell’autoritarismoLinea dell’autoritarismo

Linea della schiavitùLinea della schiavitù

Tutti conosciamo le conseguenze nefaste dell’autoritarismo in famiglia e nella società.L’autonomia della personalità diventa impossibile: i tentativi di camminare con le proprie gambe presto si concludono in incapacità di uso della propria libertà di…

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Franco Larocca 31 19/10/2002

Oppure :Oppure :

Le tante patologie Le tante patologie giovanili odierne giovanili odierne trovano spiegazione trovano spiegazione nel lassismo dei nel lassismo dei decenni trascorsi in decenni trascorsi in cui i giovani non cui i giovani non hanno avuto modo hanno avuto modo di interiorizzare di interiorizzare grandi valori.grandi valori.

18 anni = maggiore età18 anni = maggiore età

Linea della patologiaLinea della patologia

0 anni0 anni

Linea del lassismoLinea del lassismo

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Franco Larocca 32 19/10/2002

la liberazione negativaliberazione negativa (libertà da…) operata dai genitori,

liberazione da fame, sete, freddo, incapacità di camminare, inespressività, ecc..,

si è già accompagnata a sottili forme di schiavitù:

quelle derivanti dal modo di pensare, di vivere, di comportarsi,

quelle legate al troppo affetto e all’errato modo di intendere l'educazione.

Sicché è proprio la scuola che

deve far aprire gli occhi

in un serenosereno quanto distaccato dialogodialogo

fra genitori e fra genitori e insegnantifra genitori e fra genitori e insegnanti.

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Franco Larocca 33 19/10/2002

La tappa più dolorosa, difficile e complessa è quella dell'intervento dei intervento dei genitori sui condizionamentigenitori sui condizionamenti derivanti dalla più vasta cerchia dell’ambiente in cui si vive.

Certe liberalizzazioni invocate da ogni dove come indice di civiltà e di progresso diventano per i giovani altrettante catene di schiavitù.

E' impossibile rendere i giovani liberi di amare, se non sono aiutati a liberarsi liberarsi dagli istinti e dagli egoismi. dagli istinti e dagli egoismi.

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Franco Larocca 34 19/10/2002

E' impossibile rendere i giovani autonomiautonomi e liberi di volere la pace e la liberi di volere la pace e la

giustizia,giustizia,se non sono aiutati a liberarsi

dal linguaggio violento, e dalla visione della giustizia calpestata.

Si tratta di una tappa educativa che coinvolge il sociale nella sua interezza,

ma che ha un inizio nella trasformazione del proprio ambiente di vita:Questo ci coinvolge tuttiQuesto ci coinvolge tutti.

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Franco Larocca 35 19/10/2002

Le grandi rivoluzioni sono fatte di tanti piccoli atti Le grandi rivoluzioni sono fatte di tanti piccoli atti e decisionie decisioni.

Questa tappa della liberazione del giovane esige una grande rivoluzione del costume.

I messaggi informali, ma emotivamente significativi che l'ambiente invia ai giovani, senza una presa di

coscienza critica,sono più importanti di quelli formalizzati inviati da sono più importanti di quelli formalizzati inviati da

un docente in cattedra:un docente in cattedra:una spelonca vista accanto a un lussuoso grattacielouna spelonca vista accanto a un lussuoso grattacielo

toglierà ogni valore alla frase di un professore:"tutti gli uomini sono uguali";

così come si contraddice il padreche esiga dai figli

quel rispetto per una norma che egli abitualmente trasgredisce.

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Franco Larocca 36 19/10/2002

Non è facile trovarsi concordi su ciò che ostacolalo sviluppo umano e l’autonomia responsabile dei

giovani.

Ma possiamo senz'altro dire che in questo non in questo non è funzionale la legge della maggioranzaè funzionale la legge della maggioranza.

Se domani, per caso, i più fossero d'accordo che mantenere i giovani nell'ignoranza li libera, non

per questo la cosa ha validità oggettiva.

I fatti smentirebbero la legge fatta dalla maggioranza

Allora quale legge vige in Allora quale legge vige in educazioneeducazione??

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Franco Larocca 37 19/10/2002

Riflettiamo insieme:

Autorità = genitore insegnante governo

Libertà = figlio alunno cittadino

che significa autorità ?

vedi il gr. Αυξάνω = radice aug- presente nelle parole

aug-ereaug-ere = far crescere= far crescereauc-torauc-tor = autore = ha fatto crescere = autore = ha fatto crescereaug-uriaug-uri = che tu possa crescere = che tu possa crescereauc-toritasauc-toritas= chi fa crescere= chi fa crescere

ma l’autorità ha due componenti: la potestaspotestas o componente costrittiva e l’auctoritasauctoritas o componente aumentativa

} in continuo contrasto

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Franco Larocca 38 19/10/2002

quanto alla quanto alla libertà…libertà…

s’è compreso che la libertà di…aumenta mano a mano che si viene liberati da..La maturità della libertà è la libertà per… i valori.

Il contrasto tra libertà e autorità rimane comunque!

Figli contro contro genitoriAlunni controcontro insegnanti

Cittadini contro contro governo

E’ SANABILE ?E COME?

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Franco Larocca 39 19/10/2002

Ascoltiamo un saggio: Ascoltiamo un saggio: Raffaello Lambruschini.Raffaello Lambruschini.

Definisce:

la libertà = la coscienza che rispetta la legge

l’autorità = la legge che rispetta la coscienza.

Ma di quale legge si tratta, visto che ciò che media è la coscienza della legge?

La sua risposta è la legge dell’AMOREla legge dell’AMORE

E di quale tipo di AMORE AMORE si tratta, visto che a questo termine diamo significati diversi?

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Franco Larocca 40 19/10/2002

Viene chiamata anche dai laici

REGULA AUREAREGULA AUREA:

non fare agli altri quel che non vuoi sia fatto a te

o meglio:

Volontà di creare nell’altro una Volontà di creare nell’altro una continua novitàcontinua novità

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Franco Larocca 41 19/10/2002

Da qui scaturiscono due altri compiti decisivi in tutto

il periodo dell’etero-educazione:

mettersi in ascolto dei giovanimettersi in ascolto dei giovani

e

essere attenti alla loro vita affettivaessere attenti alla loro vita affettiva

ossia vivere sempre con chi ha diritto alla libertà, essenza dell’umanità, in un

costante e profondo

dialogo creativodialogo creativo