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Decision Analysis

Analisi Decisionale concernente una

strategia vaccinale multicoorte

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Background

Il Servizio Sanitario Nazionale si basa su principi di equità e parità di accesso dei cittadini alle prestazioni erogate per la cura e la tutela del loro stato di salute.

I fondi destinati alla sanità sono inderogabilmente limitate da vincoli di budget. L’impiego del vaccino quadrivalente anti-HPV su larga scala (in tutte le ragazze/donne

nelle quali il vaccino è indicato) richiederebbe l’allocazione di un ingente quantitativo di risorse finanziarie.

La cost-effectiveness del vaccino quadrivalente è stata già dimostrata in numerosi studi. Tuttavia, in queste valutazioni modellistiche è stata generalmente considerata una sola coorte di ragazze (talvolta ragazzi), vaccinate in età differenti, a cui poteva aggiungersi un eventuale coorte di catch-up. Un’analisi economica che si

concentrasse specificamente su un approccio multicoorte non era ancora stata eseguita.

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Obiettivi & Metodologia

L’obiettivo di questo studio era ovviamente quello di colmare il gap, valutando se una strategia vaccinale multicoorte potesse fornire qualche vantaggio economico e/o

pratico nella prospettiva del provider: il Servizio Sanitario Nazionale.

È stato sviluppato un modello computerizzato, parzialmente dinamico, capace di simulare le probabilità di evoluzione tra differenti stati di malattia. Il modello di Markov

è stato costruito sulla base di dati relativi a definite probabilità di transizione che risultavano essere funzione delle caratteristiche demografiche della popolazione e delle caratteristiche tempo-dipendenti dell’infezione da HPV.

Analisi di cost-consequence

Favato G. et al. Cost-effective analysis of anti-HPV vaccination programme in Italy: a multi-cohort Markov model. Henley discussion paper series. HCVI n° 13, February 2007

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Parametri considerati Assunti

Numero delle coorti 4

Età delle coorti 11, 12, 18, 25 anni

Copertura vaccinale 70-80% (IC95%: 60-90)

Immunizzazione 90% (IC95%: 80-100)

Efficacia clinica 90% (IC95%: 85-100)

Dosi somministrate secondo lo scheduling 0, 2, 6 mesi

3

Durata della protezione vaccinale Lifetime

Booster Non richiesto

Costo del programma vaccinale Euro 312

Metodologia

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Strategia vaccinale

La vaccinazione delle adolescenti di 11 anni è stata assunta come strategia vaccinale di riferimento. Quindi, sono state considerate le seguenti alternative:la simultanea vaccinazione di 2 coorti (11 e 25 anni, 11 e 18 anni); la simultanea vaccinazione di 3 coorti (11, 18 e 25 anni); la simultanea vaccinazione di 4 coorti (11, 12, 18 e 25 anni).

anno 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno 6

11 17

18 25

1412 15 16 1713

2119 22 23 2420

età

età

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Un approccio multicoorte costituisce il punto di equilibrio tra la necessità di raggiungere rapidamente l’obiettivo di riduzione dei casi di cancro (incluse le lesioni precancerose) e l’impellenza strategica di migliorare l’efficienza di allocazione delle risorse disponibili in sanità (contenimento razionale della domanda e compatibilità della spesa).

Nel controllo della domanda di salute sarebbe opportuno garantire un accesso razionale, etico ed efficiente, a quelle classi di età che risultano rilevanti anche per ciò che concerne la storia naturale della malattia (elevata risposta immunitaria, picco di infezione, sinergia con programma di screening).

La modularità dell’approccio per coorti permetterebbe ad una quota adeguata della popolazione di essere protetta in un periodo di 6-7 anni, secondo uno schema logico e progressivo.

A partire dal 6°-7° anno, la vaccinazione sarebbe limitata ad una sola coorte (i.e. 11 anni)

Approccio multicoorte

Strategia vaccinale

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Adolescenti di 11-12 anni perché:

1. non ancora state esposte al virus HPV (periodo antecedente al debutto sessuale)

2. età in cui è stata osservata una più elevata risposta immunitaria

3. si è consolidata un’esperienza eccellente nella vaccinazione contro l’epatite B

Ragazze di 18 anni perché:

1. età immediatamente antecedente a quella nella quale si registra il picco di infezione da HPV

2. consente di attuare una progressiva copertura della popolazione femminile in un orizzonte temporale breve

39,7 38,0 41,034,0

29,530,4

0

10

20

30

40

50

Totale < 14 anni Maschi < 14 anni Femmine < 14 anni

Il 30% delle ragazze di età <14 anni ha già avuto un rapporto sessuale

Età del debutto sessuale

0%

5%

10%

15%

20%

25%

15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 >65P

reval

enza

HP

V

HPV

Obiettivi epidemiologici, etici ed economici dell’approccio multicoorte

Strategia vaccinale

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Nelle donne di 25 anni perché:

1. La vaccinazione si integra con i programmi di screening producendo un effetto “sinergico” nella prevenzione oncologica

2. Si evita di esporre queste donne per lungo tempo al medesimo livello di rischio di sviluppo di cancro osservato attualmente (zero option)

3. Si prevengono quei casi di cancro del collo dell’utero che mostrano una maggiore aggressività, invasività e la tendenza all’exitus (nelle donne più giovani, per altro ancora in età fertile, in funzione del momento della diagnosi)

4. Si riducono i casi di condilomatosi genitale

5. Si riducono i casi di lesioni precancerose sostenute sia da virus a basso rischio oncogeno (HPV 6, 11) sia da virus ad alto rischio oncogeno (HPV 16, 18)

Obiettivi epidemiologici, etici ed economici dell’approccio multicoorte

Strategia vaccinale

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Risultati

90%

35%

66%

85%

0

0,1

0,2

0,3

0,4

0,5

0,6

0,7

0,8

0,9

1

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

Rid

uzio

ne m

assi

ma

teor

ica

dice

rvic

ocar

cino

ma

da H

PV 1

6/18

(%)

Coorti

∆ = 5

∆ = 19

∆ = 31Riduzione media ottenibile

con lo screening

3-4 coorti per ottenere un’elevata efficienza nel breve-medio termine

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10

0

10

20

30

40

50

60

70

80

1 2 3 4 5 6 7 8 9

4 Coorti 3 Coorti2 Coorti 1 Coorte

Rid

uzio

ne c

ombi

nata

di t

utti

gli e

vent

i (%

)

5 10 3015 20 251 35 anni

Eventi: Pap test anomali, colposcopie, ASCUS, LSIL, HSIL, cancro cervicale e condilomatosi genitale.

3-4 coorti abbreviano il tempo richiesto per la riduzione degli eventi

Risultati

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Ripartizione degli eventi prevenuti per tipi di HPV del vaccinoN

umer

o cu

mul

ato

di e

vent

i evi

tati

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

350.000

400.000

450.000

500.000

1 5 10 15 20 25 30 anni

Eventi associati ad HPV-6/11

Eventi associati ad HPV-16/18

Risultati

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Strategia vaccinale a 3 coorti

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12

0

150.000

300.000

450.000

600.000

750.000

No Vaccino Vaccino HPV 6-11 Vaccino HPV 6-11-16-18

Condilomatosi Genitale

Cancro Collo Utero

HSIL

LSIL & ASCUS

Colposcopie

Pap Test anomali

Effetto 6-11Effetto 6-11

Effetto16-18

Effetto16-18

Coorti: 3 (anni 11-18-25)Periodo: Lifetime

Risultati

Ripartizione degli eventi prevenuti per i sierotipi del vaccinoN

umer

o cu

mul

ato

di e

vent

i evi

tati

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0

20

40

60

80

100

120

140

0 5 10 15 20 25 30

Costi del vaccino

Riduzione di spesa

Area dirisparmio

Area di costoincrementale

anni

Euro (Milioni)

Costi e risparmi annuali raggiungono l’equilibrio all’8° anno

Analisi di break-even di una strategia vaccinale a 3 coorti

Risultati

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Risultati

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La riduzione delle spese SSN supera progressivamente il 50%

1,4

16,4

46,7

79,1

93,8

109,6

98,2

59,3

24,1

2,6

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

110

120

130

0 5 10 15 20 25

Riduzione Minima Riduzione Massima Riduzione Media

Coorti: 3 (anni 11-18-25)Periodo: Lifetime

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0

0,1

0,2

0,3

0,4

0,5

0,6

0,7

0,8

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

Rap

port

o tr

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i eve

nti e

vita

ti e

cost

o di

vac

cina

zion

e

Coorti

Un approccio multicoorte tende ad ottimizzare la strategia vaccinale

Risultati

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Risultati

Lo screening resta fondamentale nella prevenzione oncologica

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

3 5 10 150

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

Inci

denz

a an

nual

e de

l can

cro

del c

ollo

dell’

uter

o da

HPV

16

(x 1

00.0

00)

Frequenza dello screening in anni

Solo screening

Vaccinazione

Vaccinazione e screening (5 anni)

Vaccinazione e screening (3 anni)

-50%

6.6

-81%-81%

0.60 -93%0.55

4.9

Effetto cooperativo di vaccinazione e screening

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Frequenza Pap Test Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole ITALIA

% % % % % %

Mai 24,9 19,5 25,7 51,0 48,2 33,0

Una sola volta 12,7 11,4 12,5 17,5 16,9 14,0

Ogni anno 24,7 32,8 27,4 14,0 14,9 23,1

Ogni 2 anni 21,2 21,3 18,3 8,6 8,3 16,2

Ogni 3 anni 7,1 6,9 7,1 3,1 3,1 5,6

Oltre i 3 anni 9,4 8,1 9,0 5,8 8,6 8,1

Totale 100 100 100 100 100 100

E. Mancini, N. Segnan, G. Ronco. "I determinanti del ricorso allo screening dei tumori femminili“- Informazione statistica e politiche per la promozione della salute - Atti del convegno Roma 10-12 settembre 2002 - ISTAT

Copertura Pap Test popolazione femminile (25-69 anni)

Screening

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32.7%

-6.1%

5.1%

23.9%

-4.1% -0.7%

11.8%

-10,0%

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

25-29 30-34 35-44 45-54 55-64 65-74 >74

Dati ISTAT Sanità: La prevenzione dei tumori femminili in Italia: il ricorso a pap test e mammografia. Dicembre 2006

Indagine ISTAT sul ricorso al Pap test - Variazioni 2000 vs 2005

Screening

Fasce di età che non rientrano nel target delle raccomandazioni nazionali ed internazionali

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Periodo di tempo atteso per una copertura ottimale (25-64 anni)

Screening

70.9%68.7%

60.0%

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

70,0%

80,0%

90,0%

1994 2000 2005 2010 2015 2020

Estrapolazione ottenuta sulla base dei dati ISTAT

Si ipotizza che siano necessari altri 15 anni circa per raggiungere una copertura media dell’80%

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Conclusioni

L’analisi decisionale condotta in questo studio ha suggerito un livello ottimale di finanziamento richiesto per ridurre efficacemente la morbilità e la mortalità indotta da HPV (6, 11, 16, 18) nelle donne Italiane. L’attrattiva economica del Gardasil sembra essere dipendente dall’età delle donne vaccinate e dal numero delle coorti selezionate.

Una strategia vaccinale a 3 coorti dovrebbe permettere di coprire un’ampia proporzione della popolazione femminile, compresa tra 11-25 anni, in un periodo ti tempo di 6-7 anni. Nel corso delle successive fasi del piano vaccinale, la riduzione dei

costi associati al trattamento delle lesioni precancerose, del cervicocarcinoma e della condilomatosi (lesioni genitali esterne), dovrebbe progressivamente compensare i costi indotti dal Gardasil. Quando si esaurisce il periodo che separa le differenti coorti, il numero dei soggetti eleggibili alla vaccinazione potrà essere limitato (contingentato) alla sola coorte delle 11enni.

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Nel contesto dell’ottimizzazione dell’impiego delle risorse pubbliche, una strategia vaccinale multicoorte dovrebbe essere considerata come efficiente punto di equilibrio tra la necessità di accelerare la riduzione dei casi di cancro cervicale e la razionale gestione della domanda di salute. Una strategia vaccinale a 3-4 coorti è risultata come una delle più efficienti opzioni nel contesto delle possibili scelte di politica sanitaria.

Conclusioni

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La vaccinazione dovrebbe favorire l’adesione allo screening proprio nei cluster di età inferiore, quelli che hanno registrato un decremento percentuale nell’ultimo

quinquennio.

Il vaccino magnificherebbe l’effetto netto degli investimenti destinati alle attività di diagnosi precoce del cancro del collo dell’utero, avvalendosene come normalizzatore della distribuzione a favore delle classi di età che possono trarre dallo screening il maggior beneficio.

L’impiego congiunto della vaccinazione quadrivalente anti-HPV e dello screening permetterebbe di ridurre il tempo necessario al raggiungimento dei tassi ottimali di copertura e, in un prossimo futuro, di dilatare l’intervallo interscreening

Conclusioni

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Effetto dei dati di Cross-Protection

Sulla base dell’analisi degli end point clinici considerati negli ultimi studi di cross-protection, condotti su una popolazione di 17.000 donne, si è osservato che il vaccino

quadrivalente è risultato efficace anche contro ceppi verso i quali non si attendevano esiti.

In conseguenza di tale dati, l’effetto complessivo atteso di riduzione dei casi di cervicocarcinoma nella popolazione vaccinata passerebbe da circa un 70-75% a un 80-l’85% circa.

Ciò, inoltre, suggerisce che la dimostrazione di un effetto contro l’infezione è una ragione necessaria ma non sufficiente per sostenere che all’efficacia contro l’infezione consegua obbligatoriamente l’efficacia clinica nella prevenzione del cancro della

cervice uterina.

Evoluzione

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Risultati

Effetto della Cross-Protection sulla riduzione degli eventi

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

1 2 3 4 5 6 7 8 9

4 Coorti 3 Coorti2 Coorti 1 Coorte4 Coorti CP 3 Coorti CP

Rid

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ne c

ombi

nata

di t

utti

gli e

vent

i (%

)

5 10 3015 20 251 35 anni

Eventi: Pap test anomali, colposcopie, ASCUS, LSIL, HSIL, cancro cervicale e condilomatosi genitale.

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Num

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0

50.000

100.000

150.000

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300.000

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400.000

450.000

500.000

550.000

1 5 10 15 20 25 30 anni

Eventi associati ad HPV-6/11

Eventi associati ad HPV-16/18

Risultati

Effetto della Cross-Protection sulla riduzione degli eventi

Altri HPVStrategia vaccinale a 3 coorti

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Back up

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Riferimenti impiegati per lo sviluppo del modello

Sanders GD. et al. Cost Effectiveness of a potential vaccine for human papillomavirus. Emerging Infectious Diseases 2003; 9: 37-48 (Stanford Uni)

Kulasingam SL, Myers ER. Potential health and economic impact of adding a human papillomavirus vaccine to screening programs. JAMA 2003; 290: 781-789

Taira AV. et al. Evaluating human papillomavirus vaccination programs. Emerging Infectious Diseases 2004; 10: 1915-1923

Goldie SJ. et al. Projected clinical benefits and cost-effectiveness of a human papillomavirus 16/18 vaccine. Journal of the National Cancer Institute 2004; 96: 604-615

Barnabas RV. et al. Epidemiology of HPV 16 and cervical cancer in Finland and the potential impact of vaccination: mathematical modeling analysis. PLoS Medicine 2006; vol. 3(5): e138 (624-632) (Oxford Uni)

Metodologia

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Età 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

11 263.472 266.176 266.181 266.435 269.037 271.006 283.666 291.058 295.982

12 266.892

18 284.681 281.852 285.533 283.486 286.961 276.754

25 326.187 324.190 315.203 309.740 305.403 295.405 295.106

Totale 1.141.232 872.218 866.917 859.661 861.401 843.165 578.772 291.058 295.982

Metodologia

Popolazione considerata

Previsioni della popolazione femminile Italiana residente al 1° Gennaio 2007 - Ipotesi Alta - ISTAT - http://demo.istat.it/prev/index.html

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Burden of Disease

55.2

29.0

36.4

12.3

66.8

30,0

0

50

100

150

200

250

Massimo

Condilomatosi genitale

Carcinoma collo utero

HSIL

LSIL & ASCUS

Colposcopie & Trattamenti

Pap Test

L’onere a carico del SSN per le patologie da HPV ~ 240 Ml di €/anno

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Determinanti dell’impatto economico delle patologie da HPV

(*) = Valore iniziale conservativo rispetto a i circa 16.450.000 donne di età compresa tra 25 e 64 anni(**) = comprendenti campioni non adeguati

Popolazione eleggibile alloscreening 13-14 milioni*

30-35% esegue un PAP test4.0-4.6 milioni

Pap test anomali** (~ 9%) 355-415.000 [1-4]

Colposcopie107-116.000 [5-6]

LSIL & ASCUS (~ 22%) 78-91.000

HSIL (~ 15%) 12-14.000 [7-11]

Cancro (~ 30%) 3.500-4.000 [7-11]

Burden of Disease

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44,5%

36,9%

76,7%73,4%

63,0% 61,1%

79,9%

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

70,0%

80,0%

25-29 30-34 35-44 45-54 55-64 65-74 >74

Dati ISTAT Sanità: La prevenzione dei tumori femminili in Italia: il ricorso a pap test e mammografia. Dicembre 2006

Indagine ISTAT sul ricorso al Pap test - Distribuzione per età

Screening

Dati 2005

Fasce di età che non rientrano nel target delle raccomandazioni nazionali ed internazionali

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Risultati

0

10

20

30

40

50

60

70

80

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1 2 3 4 5 6 7 8 9

4 Coorti 3 Coorti4 Coorti CP 3 Coorti CP

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uzio

ne c

ombi

nata

di t

utti

gli e

vent

i (%

)

5 10 3015 20 251 35 anni

Eventi: Pap test anomali, colposcopie, ASCUS, LSIL, HSIL, cancro cervicale e condilomatosi genitale.

Effetto della Cross-Protection sulla riduzione degli eventi

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Risultati

Effetto della Cross-Protection sulla riduzione degli eventi

0

10

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1 2 3 4 5 6 7 8 9

3 Coorti 3 Coorti CP

Rid

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vent

i (%

)

5 10 3015 20 251 35 anni

Eventi: Pap test anomali, colposcopie, ASCUS, LSIL, HSIL, cancro cervicale e condilomatosi genitale.

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Effetto della Cross-Protection sulla riduzione degli eventi

Risultati

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

1 2 3 4 5 6 7 8 9

4 Coorti 4 Coorti CP

Rid

uzio

ne c

ombi

nata

di t

utti

gli e

vent

i (%

)

5 10 3015 20 251 35 anni

Eventi: Pap test anomali, colposcopie, ASCUS, LSIL, HSIL, cancro cervicale e condilomatosi genitale.

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Criticità dell’approccio modellistico

Dinamica di trasmissione dell’infezione

Vaccinazione dei maschi

Herd immunity

Fattori favorenti lo sviluppo delle lesioni preneoplastiche e neoplastiche (i.e.fumo, farmaci, presenza altri virus, etc)

Riduzione dei casi di lesioni precancerose e cancerose della vulva e della vagina

Razza

Metodologia

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8,7

11,1

8,9

15,8

2,5

5,3

2,7

3,5

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

Caucasiche Colore Asiatiche Ispaniche

Cas

i x 1

00

.00

0

American Cancer Society. Cancer Facts & Figures 2006, Atlanta. Data Source 2005: Reis LA, Eisner PM. et al. SEER Cancer Statistics Review,1975-2002, National Cancer Institute, Bethesda, Maryland(http//seer.cancer.gov/csr/1975_2002)

Incidenza

Decessi La stabilizzazione dei flussi di immigrazione potrebbe determinare un ritardo nei tempi di comparsa dei benefici derivanti dalla vaccinazione, se questa fosse effettuata in una sola coorte come quella delle adolescenti di 11 anni.

Incidenza del cervicocarcinoma in differenti etnie

Metodologia

Page 37: 1 Decision Analysis Analisi Decisionale concernente una strategia vaccinale multicoorte.

37

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2. Ministero della Salute. Dati SDO 1999-2003. (http://www.ministerosalute.it/programmazione/sdo/ric_informazioni/default.jsp)3. Istituto Superiore di Sanità. La mortalità per causa in Italia: 1980-2002. (http://www.iss.it/site/mortalita/Scripts/Uscita.asp)4. Cancer Incidence, Mortality and Prevalence Worldwide - GLOBOCAN 2002. Descriptive Epidemiology Group of International Agency for Research on Cancer

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Cancer Institute 2005; 97: 888-895

Riferimenti bibliografici per il calcolo delle spese SSN (1)

Metodologia

Page 38: 1 Decision Analysis Analisi Decisionale concernente una strategia vaccinale multicoorte.

38

16. Silvestri C, Voller F, Cipriani C. et al. Adolescenti e stili di vita: quando il sesso può diventare un rischio. Agenzia Regionale di Sanità della Toscana - www.arsanita.toscana.it - 30° Convegno Annuale Associazione Italiana di Epidemiologia - Palermo 4-6 ottobre 2006

17. Kulasingam SL, Myers ER.: Potential health and economic impact of adding a human papillomavirus vaccine to screening program. JAMA 2003; 290: 781-78918. Koutsky L.A. et al.: A controlled trial of a human papillomavirus type 16 vaccine. N Engl J Med 2002; 347: 1645-165119. Villa L.L. et al.: Prophylactic quadrivalent human papillomavirus (types 6, 11, 16, and 18) L1 virus-like particle vaccine in young women: a randomised double-

blind placebo-controlled multicentre phase II efficacy trial. Lancet Oncol 2005; 6: 271-27820. Alliance for Cervical Cancer Prevention (ACCP). Planning and implementing cervical cancer prevention and control programs: a manual for managers. Seattle,

ACCP, 200421. Leyden W.A. et al.: Cervical cancer in women with comprehensive health care access: attributable factors in the screening process. J Natl Cancer Inst 2005;

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Riferimenti bibliografici per il calcolo delle spese SSN (2)

Metodologia