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1 Cosa è l’economia. Scienza economica ed economia Selezione di Diapositive per il Corso di MICROECONOMIA (III Canale) – 2° Semestre 2020 Prof. Carlo Pietrobelli [email protected] 1
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1Cosa è l’economia. Scienza economica ed
economia
Selezione di Diapositive per il Corso di MICROECONOMIA
(III Canale) – 2° Semestre 2020
Prof. Carlo Pietrobelli
ECONOMIA E SCARSITA’: L’APPROCCIO COSTI-BENEFICI
▪ La microeconomia studia i processi decisionali degli individui in condizioni di scarsità
▪ Ancora «scarsità» in paesi avanzati?
▪ Alcune risorse sono sempre insufficienti, per es. il tempo
▪ Esempio: pranzo ad un buffet a prezzo fisso: € e tempo non sono un vincolo… lo stomaco si…
▪ Tutte le scelte implicano qualche forma di scarsità
L’APPROCCIO COSTI-BENEFICI
▪ Le scelte vengono effettuate seguendo l’approccio costi-benefici:
▪ Dovrei effettuare l’attività x?
▪ Se B(x) > C(x) , allora fai x, altrimenti no
▪ Ma come definire B e C? una valutazione monetaria…. B: Il prezzo massimo al quale sarei disposta…: C: il valore di tutte le risorse a cui devo rinunciare per compiere l’attività x
▪ Esempio: alzarmi e far avanzare il CD (per saltare due brutte canzoni)?▪ Qualcuno mi offre € 0,01 per alzarmi… prezzo di riserva: la somma minima che
mi convince a lasciare la poltrona▪ La somma massima che sarei disposta a pagare a qualcuno affinché facesse
avanzare il CD è il prezzo di riserva del beneficio.▪ Per esempio: B(x)= 0,75 < C(x)=1 …. con B=C indifferente
GLI ERRORI PIÙ COMUNI NEL PROCESSO DECISIONALE
▪ Ignorare i costi opportunità
▪ Non ignorare i costi non recuperabili
▪ Misurare i costi e i benefici in termini percentuali piuttosto che assoluti
▪ Non comprendere la distinzione tra costo (o beneficio) medio e costo (o beneficio) marginale
Costo Opportunità
… free things are not truly free. The cost of any action can be measured in terms of forgone opportunities
blue pill or red pill?
Italiano: https://www.youtube.com/watch?v=Emk1xjv_y_M
Inglese: https://www.youtube.com/watch?v=zE7PKRjrid4
Costi Opportunità
Se compiere una azione x significa escludere l’azione y, il valore di y rappresenta il costo opportunità
Per esempio: andare a sciare o lavorare come assistente all’università?
✓ B della gita con gli sci +60 - C della gita con gli sci=40
✓ B della giornata come assistente = 45
✓ Costo totale (x) = (40+45)=85 > 60
✓ Ignorando il costo opportunità, la scelta sarebbe stata: sciare.
se poi consideriamo anche altri costi e benefici «psicologici», la scelta potrebbe cambiare. Per es. il piacere di fare l’assistente universitario, che è anche evitare il fastidio di fare un lavoro diverso, come lavare i piatti
✓ C di lavare i piatti = 30: Costo Totale=85<Beneficio totale=60+30=90
Costi Opportunità
▪ Relazione reciproca tra costi e benefici (non sostenere un costo equivale ad un beneficio e v.v.)
▪ La decisione migliore, dal punto di vista economico, potrebbe nonessere quella che ci lascia in tasca la somma più elevata (p.es. preferenza per la «pace familiare») (per es. un favore ad un parente che mi costa parecchio)
▪ La gente non calcola esplicitamente costi e benefici prima di ogni decisione, ma spesso si comporta come se lo facesse.
▪ Le «abitudini» orientano la scelta (e derivano spesso da lunghe sperimentazioni passate)
Costi Opportunità di studiare all'università
Costi:
▪ Tasse universitarie e costo della vita
▪ Mancato guadagno durante gli anni di studio
▪ La fatica e l’impegno nello studio
Benefici:
▪ Ottenere stipendi più elevati
▪ Migliore qualità della vita (rispetto ad un lavoratore)
Normalmente conviene frequentare l'università a 20 anni che a 50
Costi non recuperabili (… non vanno considerati)
I costi non recuperabili (sunk) vanno ignorati nell’effettuare la sceltaEsempio: un esperimento in pizzeria.
✓ Lancio di un’offerta: €10 per mangiare a volontà.
✓ Un cameriere sceglie a caso e rimborsa €10 a metà dei tavoli. Agli altri nessun rimborso. Come cambia la quantità consumata di pizza?
✓ C(x)=0 per tutti, B(x) è uguale per tutti, quindi consumo finché B=0 (finché ho ancora voglia di pizza)
✓ I due gruppi dovrebbero consumare la stessa quantità: il costo di €10 è un costo irrecuperabile, non influisce sulla quantità di pizza consumata.
✓ Tuttavia, nell’esperimento, il gruppo che non ha ottenuto il rimborso ha consumato più pizza.
✓ Perché?
MISURARE I COSTI E BENEFICI IN TERMINI ASSOLUTI (O PERCENTUALI?)
Le informazioni relative al contesto sono importanti. Tuttavia i valori assoluti di C e di B contano.
Esempio:
✓ Una radiosveglia costa 20 nel negozio vicino, 10 da Trony.
✓ Un televisore costa 1010 nel negozio vicino, e 1000 da Trony.
✓ Se occorrono 15 minuti di viaggio, dove conviene comprare la sveglia? Dove il televisore?
✓ Molti penseranno che conviene compare la sveglia da Trony, non il televisore (risparmio del 50% o soltanto dell’1%).
✓ Tuttavia il beneficio dello spostamento è di 10, e va confrontato con il costo. Le risposte nei due casi dovrebbero convergere.
Il confronto tra % può [email protected] 11
Non comprendere distinzione tra costo (beneficio) medio/marginale
▪ Un pescatore ha 3 barche. Ricavo medio>costo medio. Gli conviene comprare un’altra barca? Non posso dirlo. Devo guardare a costi/ricavi marginali.
▪ Comprare una nuova barca costa 100. Lo farà soltanto se il beneficio aggiuntivo sarà almeno pari a 100. Non conviene comprare la 4° barca
Numero di barche
Costi Totali Beneficiototale al giorno
Beneficiomedio (x
barca)
BeneficioMarginalegiornaliero
0 0 0 0 0
1 100 300 300 300
2 200 480 240 180
3 300 600 200 120
4 400 640 160 40
LA MANO INVISIBILE
▪ Secondo Adam Smith una mano invisibile guiderebbe tutti gli individui i quali, nel perseguire i loro interessi individuali, consentono il contemporaneo raggiungimento dell’interesse collettivo
▪ Tuttavia, talora questo meccanismo virtuoso non funziona come previsto.
▪ Per esempio nel caso di «esternalità», o costi esterni di un’attività. Lo sfrenato perseguimento di interessi individuali può allontanare dal benessere sociale.
✓ Conviene bruciare le foglie secche del mio giardino o portarle nel bosco? (occorre considerare benefici e costi individuali e sociali)
RAZIONALITA’ E INTERESSE INDIVIDUALE
Due concetti di razionalità:
1. Secondo l’interesse individuale: ciascuno attribuisce un peso rilevante solo a costi e benefici che lo toccano direttamente.
2. Secondo i propri (qualsiasi) fini: le persone agiscono per conseguire qualsiasi obiettivo si pongano, anche altruistico.
▪ La seconda ci consente di spiegare (quasi) tutto, anche il comportamento più bizzarro, quindi risulta vaga e generica.
▪ La prima assume che gli individui siano soltanto egoisti – cosa che non è spesso vera. Homo Oeconomicus è spesso una caricatura, anche se le motivazioni egoistiche contano…..
Economia positiva e normativa
L’economia positiva tratta di spiegazioni oggettive e scientifiche. Quali possano essere le conseguenze di determinate politiche o soluzioni istituzionali
▪ per esempio, se si impone una tassa sulla produzione di un bene il prezzo di quel bene tenderà ad aumentare
▪ Se varia il prezzo di un bene come varia il consumo di beni ad esso collegati
L’economia normativa propone soluzioni basate su giudizi di valore personali: mira a sapere cosa si deve o si dovrebbe fare
▪ per esempio si potrebbe proporre una tassa sulle sigarette per scoraggiarne il consumo
▪ Oppure preferire una tassazione proporzionale o progressiva o regressiva.
Economia: una scienza?
https://www.youtube.com/watch?v=O3J7kVTyBXY
Microeconomia e Macroeconomia
Microeconomia
▪ propone una trattazione dettagliata delle decisioni
individuali in merito a beni o fattori particolari
Macroeconomia
▪ enfatizza l’interazione che ha luogo all’interno del
sistema economico, si interessa di grandi aggregati
Il programma del corso
▪ Domanda e offerta: i mercati
▪ Le scelte del consumatore
▪ Le scelte delle imprese (produzione e costi per il
profitto)
▪ I mercati come allocazione delle risorse (concorrenza,
monopolio, oligopolio)
▪ I mercati dei fattori produttivi
▪ La regolazione dei mercati
▪ Efficienza economica e ruolo dello Stato
Offerta didatticaLezioni
Lunedì e Mercoledì ore 10:30 e Giovedì, ore 12.30
Aula 8 o 10
Esercitazioni del dott. Giovanni Nicola De Vito, Giovedi ore 8:30-10:30, Aula 8 dal 5 Marzo
▪ Materiale didattico sul web
▪ Ricevimento individuale degli studenti (Pietrobelli, De Vito)
▪ Esami (prova scritta ed orale in ogni appello)
Testo consigliato:
Frank R.H. e Cartwright E., Microeconomia, Mc Graw-Hill, 7a ed., 2017
2La domanda e l’offerta
Selezione di Diapositive per il Corso di MICROECONOMIA
(III Canale) – 2° Semestre 2020
Prof. Carlo Pietrobelli
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Alcuni termini chiaveMercato
• sistema di strumenti istituzionali attraverso i quali acquirenti e venditori entrano in contatto al fine di scambiare beni o servizi
Domanda• quantità di un bene che i consumatori desiderano acquistare per
ogni livello del prezzoOfferta
• quantità di un bene che i produttori desiderano vendere per ogni livello del prezzo
Domanda e Offerta: un modello economico ideato per spiegare come vengono determinano i prezzi in un sistema di mercato
Prezzo di equilibrio• prezzo per il quale la quantità offerta è uguale alla quantità
domandata
CURVE DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA
▪ Un mercato è costituito dall’insieme dei compratori e dei venditori di un bene o servizio✓ Alcuni mercati definiti da vincoli temporali o spaziali (un ombrello
se piove o con il sole, valori e prezzi diversi), o la qualità di un bene.
✓ Talora definizione in funzione della prospettiva specifica (tutela della concorrenza)
▪ Curva di domanda e curva di offerta
LA CURVA DI DOMANDA
▪ La curva di domanda è inclinata negativamente e ci dice qual è la quantità domandata dai consumatori per ogni livello di prezzo (interpretazione orizzontale)
▪ Alternativamente la curva di domanda ci dice anche a quale prezzo i consumatori sono disposti ad acquistare una determinata quantità (interpretazione verticale). Il prezzo di riserva.
LA LEGGE DELLA DOMANDA
▪ La legge della domanda afferma che la quantità domandata di un bene o servizio aumenta se il suo prezzo reale diminuisce
▪ La pendenza negativa della curva di domanda riflette la legge della domanda
Figura 2.1: Curva di domanda per le aragoste pescate ad Alghero il 20 luglio
2013 (a parità di altre condizioni)
“Altre condizioni” comprendono:
✓i prezzi dei beni correlati
✓il reddito dei consumatori
✓la ricchezza dei consumatori
✓le preferenze (i gusti) dei consumatori
✓le aspettative sui prezzi
• variazioni di queste “altre condizioni” influenzano la posizione della curva di domanda
• Insiemi di p e q per i quali i consumatori sono soddisfatti
LA CURVA DI OFFERTA
▪ La curva di offerta è inclinata positivamente e ci dice qual è la quantità offerta dai produttori per ogni livello di prezzo (interpretazione orizzontale)
▪ Alternativamente la curva di offerta ci dice qual è per i produttori il prezzo minimo al quale sono disposti ad offrire il prodotto (interpretazione verticale). (leggendo il costo marginale sull’asse verticale)
LA LEGGE DELL’OFFERTA
▪ La legge dell’offerta afferma che la quantità offerta di un bene o servizio aumenta all’aumentare del suo prezzo
▪ La pendenza positiva della curva di offerta riflette la legge dell’offerta
Figura 2.2: Curva di offerta per le aragoste pescate ad Alghero il 20
luglio 2013, a parità di altre condizioni
“Altre condizioni” comprendono:✓ la tecnologia✓ i prezzi dei fattori produttivi✓ i prezzi di beni collegati
(alternativi)✓ Il numero delle imprese nel
mercato✓ Le aspettative sui prezzi del bene✓ Le condizioni meteorologiche✓ la regolamentazione pubblica
• variazioni di queste “altre condizioni” influenzano la posizione della curva di offerta
• Insiemi di p e q per i quali i produttori sono soddisfatti
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Curve di domanda e di offerta
Qd = f ( p , ps , pc , R )
- + - +/-
Qo = f ( p , ps , pc , W )+ - + -
EQUILIBRIO DI MERCATO
▪ Dove la quantità domandata eguaglia la quantità offerta
▪ Nel punto di intersezione tra la curva di domanda e la curva di offerta si realizza l’equilibrio di mercato
▪ In equilibrio i consumatori e i venditori sono entrambi soddisfatti
▪ è impossibile migliorare la situazione di qualcuno senza contemporaneamente peggiorare quella di qualcun altro (efficienza paretiana)
Figura 2.3: Equilibrio nel mercato delle aragoste
L’equilibrio di mercato si ottiene dove la quantità domandata eguaglia la quantità offerta
• per un prezzo Pe e una quantità Qe
• Cioè spiega come si determinano i prezzi
• Prevale la tendenza al mantenimento di questa situazione (a nessuno conviene modificarla)
SQUILIBRIO DI MERCATO
▪ Se il prezzo differisce rispetto a quello di equilibrio si determina uno squilibrio tra domanda e offerta
▪ Se il prezzo è superiore rispetto a quello di equilibrio si crea un eccesso di offerta
▪ Se il prezzo è inferiore rispetto a quello di equilibrio si crea un eccesso di domanda
Figura 2.4: Eccesso di offerta ed eccesso di domanda
Se il prezzo fosse superiore a 60 vi sarebbe un eccesso di offerta
• i produttori offrono di più di ciò che i consumatori domandano
• L’equilibrio viene raggiunto spontaneamente? Quali forze sono all’opera?
Come funziona il mercato……
https://www.youtube.com/watch?v=3n3LL338aGA
In italianohttps://www.youtube.com/watch?v=vtYJ9B75Ef0
Come funziona il mercato……
https://www.youtube.com/watch?v=3n3LL338aGA
Come funziona il mercato……
https://www.youtube.com/watch?v=3n3LL338aGA
FUNZIONI ALLOCATIVE DEI PREZZI
I prezzi di equilibrio …
▪ … servono a distribuire i beni ai consumatori che attribuiscono loro il maggior valore (funzione allocativa dei prezzi rispetto ai beni), distribuzione di beni esistenti nel breve periodo.
▪ … servono anche a segnalare verso quali settori produttivi far affluire risorse produttive (funzione allocativa dei prezzi rispetto alle risorse). Nel medio-lungo periodo, come una mano invisibile.
▪ Queste funzioni si perdono con le politiche di controllo dei prezzi (per es. affitti massimi)
DETERMINANTI DELLA DOMANDA
Fattori che determinano la forma e la posizione della curva di domanda:
▪ Il reddito e gusti dei consumatori: i consumatori hanno redditi e gusti diversi.
▪ I prezzi dei beni sostituti e/o complementari.
▪ Le aspettative sull'andamento futuro dei prezzi e del reddito.
▪ I fattori demografici.
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Uno spostamento della domanda
D0
D0
S
S
Q0
P0 E0
▪ Se il prezzo di un bene sostituto aumenta ...
▪ …… per ogni livello del prezzo aumenterà la quantità domandata
▪ La curva di domanda si sposterà dalla D0D0 alla D1D1
▪ Il mercato raggiungerà un nuovo equilibrio nel punto E1
D1
D1
E1
Q1
P1
Quantità
Pre
zzo
DETERMINANTI DELL’OFFERTA
Fattori che determinano la forma e la posizione della curva di offerta:
▪ La tecnologia
▪ I prezzi dei fattori produttivi
▪ Il numero dei produttori
▪ Le aspettative sul futuro andamento dei prezzi
▪ Le condizioni meteorologiche.
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Uno spostamento dell’offerta
D
D
Q0
P0 E0
▪ Norme di sicurezza sul prodotto più rigoroseaumentano i costi di produzione.
▪ La curva di offerta si sposta fino alla S1S1
▪ Se il prezzo fosse ancora P0 vi sarebbe un eccesso di domanda. Perciò il mercato si muove verso un nuovo equilibrio in E1.
S0
S0
S1
S1
Q1
P1
E1
Quantità
Pre
zzo
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Due modi in cui la domanda può aumentare (1/2)
• (1) Un movimento lungo la curva di domanda da A a B
• è dovuto a una reazione dei consumatori a un cambiamento nel prezzo
• quest’ultimo potrebbe essere dovuto a uno spostamento della curva di offerta
A
B
P0
P1
Q0 Q1 Quantità
D
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• (2) Uno spostamento della curva di domanda da D0 a D1
• provoca un aumento della quantità domandata per ogni livello del prezzo
• per esempio, per P0 la quantità domandata aumenta da Q0 a Q1
A
B
P0
Q0 Q1
C
D0
D1
Quantità
Due modi in cui la domanda può aumentare (2/2)
PREVEDERE E SPIEGARE LE VARIAZIONI NEI PREZZI E NELLE QUANTITÀ DI EQUILIBRIO
In generale e a parità di altre condizioni:
▪ Un aumento della domanda conduce sempre ad un aumento sia del prezzo che della quantità
▪ Una riduzione della domanda conduce sempre ad una riduzione sia del prezzo che della quantità
▪ Un aumento dell’offerta conduce sempre ad una riduzione del prezzo e ad un aumento della quantità
▪ Una riduzione dell’offerta conduce sempre ad un aumento del prezzo e ad una riduzione della quantità
PREZZI E QUANTITA
https://www.youtube.com/watch?v=3n3LL338aGA
In italianohttps://www.youtube.com/watch?v=BCBPW0iu_8I
Figure 2.10: Variazioni stagionali nei mercati degli affitti in luoghi di villeggiatura e dei pomodori da insalata
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S
Quantità Quantità
Mercato Carne BOVINA Mercato Carne SUINA
P’BE’B
D’B
D’B
DB
DB
Mercati Interdipendenti: Carne Bovina e Carne suina, e l’effetto “Mucca Pazza”
DM
D’M
EB
EM
E’M
SS
S
QBQ’B Q’MQM
PBP’M
PM
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Mercati Interdipendenti: Effetto “Mucca Pazza”
▪ Mercati interdipendenti (prodotti sostitutivi)
▪ prima: pB > pM
▪ dopo: DDb diminuisce e DDm aumenta a causa di uno shock sui gusti dei consumatori
▪ dopo: pB diminuisce e pM aumenta: l’effetto è maggiore sui prezzi (nel breve periodo) a causa delle rigidità del processo produttivo
INTERVENTI SUI MERCATI
▪ L’esito efficiente raggiunto dal mercato non implica automaticamente che tale esito sia desiderabile in termini assoluti
▪ Può accadere che tutti i mercati siano in equilibrio e contemporaneamente che vi siano situazioni di disagio e/o di povertà
▪ Talvolta gli interventi che tentano di correggere queste situazioni possono condurre a problemi di altra natura
INTERVENTI SUI MERCATI
▪ Ad esempio, i programmi di controllo degli affitti possono favore il mercato nero e l’evasione fiscale
▪ Le politiche di sostegno dei prezzi in agricoltura possono condurre ad eccessi di offerta dei prodotti agricoli che dovranno poi essere immagazzinati e che, talvolta, vanno distrutti.
▪ Il problema della povertà dovrebbe essere affrontato in modo diretto attraverso il sostegno dei redditi dei meno abbienti
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Interventi dello Stato regolatore sul mercato (Prezzi MASSIMI) – il mercato è fuori equilibrio -
• Supponete che una carestia sposti la curva di offerta fino alla SS
• Il governo potrebbe volere difendere i più poveri, fissando un prezzo massimo P1
• che è inferiore a P0, che sarebbe il prezzo di equilibrio
• E’ necessario un razionamento per fare fronte all’eccesso di domanda
• Rischio di mercato nero e distorsioni (linea rossa)
Quantità
P0
Q0Q1
D
S
P1
E
A B
P2
SS’
S’
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Interventi del regolatore sul mercato: la Fissazione di un prezzo MINIMO per finalità politiche: il mercato è fuori equilibrio
• Supponete che la Commissione Europea (CE) fissi il prezzo minimo del LATTE al livello Pmin
• L’offerta aumenta sino a QB, ma la domanda diminuisce sino a QA
• Si genera un eccesso di offerta pari ad AB, poiché Pmin > P0 ( = quel prezzo che assicurerebbe l’equilibrio di mercato).
• La CE deve acquistare l’eccesso di offerta (AB) per rendere efficace la misura per gli agricoltori
• Analoghe misure per altri prodotti agricoli (PAC)
• I sussidi vanno spesso alle imprese grandi…. E i consumatori?
Quantità
P0
Q0
D
S
S
PminE0
A B
QA QB
Figura A.2.1: Imposta T=10 a carico dei produttori: si sposta la curva di offerta verso l’alto
IMPOSTE
▪ Ipotesi di un’imposta costante per unità di prodotto: T=10
Due approcci possibili:
✓ Che l’imposta venga pagata dal produttore.
✓ Che l’imposta venga pagata dai consumatori
Figura A.2.2: Equilibrio di mercato quando viene introdotta un’imposta sui produttori: T = 10
▪ Il prezzo pagato dai consumatori aumenta fino a P*
1
▪ Il prezzo, al netto dell’imposta, incassato dai produttori, si riduce a (P*
1-10)
▪ Il ricavo unitario al netto dell’imposta è inferiore di un ammontare minore di T rispetto al vecchio prezzo di equilibrio
▪ L’onere fiscale viene ripartito tra consumatori e produttori
▪ Le quote di T che gravano su produttori e consumatori sono:
tp =P∗−(P*
1−T)
Te tc =
P∗
1−P∗
T
Figura A.2.3: L’effetto di un’imposta pari a T = 10 sui consumatori
IMPOSTE
▪ L’imposta costante (T=10) viene pagata dai consumatori
▪ Equivale a una traslazioneverso il basso dell’intera curva di domanda
Figura A.2.4: Equilibrio dopo l’introduzione di un’imposta T = 10 a carico dei consumatori
▪ Prezzo e quantità di equilibrio scendono fino a P*
2 e Q*2
▪ Il prezzo totale pagato dai consumatori aumenta fino a P*
2+10
▪ Il prezzo, al netto dell’imposta, incassato dai produttori, si riduce fino a P*
2
Figura A.2.5: L’introduzione di un’imposta a carico dei consumatori produce lo stesso risultato di un’imposta a carico dei venditori
