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1 CONTESTO 1.1 Popolazione scolastica 1.1.a Status socio economico e culturale delle famiglie degli studenti Alpignano, comune della provincia di Torino a circa 14 km dal capoluogo, è situato all’imbocco della Val Susa, percorsa dalla linea ferroviaria del Frèius (Torino - Modane - Parigi) e dalle grandi strade statali, la 24 del Monginevro (detta anche “la militare”) e la 25 del Moncenisio, due importanti vie di comunicazione rivolte verso la Francia. La cittadina, posta ad un’altitudine massima di 370 m. s.l.m., ha una superficie di 11,95 Kmq. e conta 17.146 abitanti. Confina con i comuni di Valdellatorre e San Gillio a nord, con Pianezza ad est, con Rivoli a sud e con Caselette a ovest. Le aree verdi, tra parchi e giardini, si estendono per 1,98 Kmq. La Dora che attraversa l’abitato longitudinalmente da ovest ad est, ha anche un laghetto denominato Sclopis, intersecato da vari canali o bealere derivanti dal fiume stesso. Il bacino della Dora Riparia comprende diverse centrali idroelettriche posizionate lungo il suo corso di cui una minore si trova ad Alpignano. Il reddito pro capite è stimato intorno ai 14.000 €. Confrontando il dato con quello del Nord-Ovest pari a 33.500 €, il Comune di Alpignano risulta al di sotto della media (fonte ISTAT 2013). L’attuale crisi economica, sta coinvolgendo in modo crescente anche l’economia del territorio alpignanese, con forti ricadute a livello occupazionale dei cittadini, tali da determinare, in alcuni casi, situazioni anche di forte disagio per le famiglie coinvolte. Tra la popolazione vi è un’incidenza pari al 3,9% di stranieri, in prevalenza rumeni. In questo contesto si inseriscono le scuole del Comune, che dal 2012 sono state accorpate in un unico Istituto Comprensivo. Gli ordini di scuola presenti sono tre; sul territorio di Alpignano si contano infatti tre Scuole dell’Infanzia, tre Scuole Primarie ed una Scuola secondaria di primo grado. 1.1.b Studenti con famiglie economicamente svantaggiate Il numero di famiglie disagiate o in condizioni precarie, rispetto ai tre ordini di scuola, è di 20.

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1 CONTESTO

1.1 Popolazione scolastica

1.1.a Status socio economico e culturale delle famiglie degli studenti

Alpignano, comune della provincia di Torino a circa 14 km dal capoluogo, è situato all’imbocco

della Val Susa, percorsa dalla linea ferroviaria del Frèius (Torino - Modane - Parigi) e dalle grandi

strade statali, la 24 del Monginevro (detta anche “la militare”) e la 25 del Moncenisio, due

importanti vie di comunicazione rivolte verso la Francia. La cittadina, posta ad un’altitudine

massima di 370 m. s.l.m., ha una superficie di 11,95 Kmq. e conta 17.146 abitanti. Confina con i

comuni di Valdellatorre e San Gillio a nord, con Pianezza ad est, con Rivoli a sud e con Caselette a

ovest.

Le aree verdi, tra parchi e giardini, si estendono per 1,98 Kmq. La Dora che attraversa l’abitato

longitudinalmente da ovest ad est, ha anche un laghetto denominato Sclopis, intersecato da vari

canali o bealere derivanti dal fiume stesso.

Il bacino della Dora Riparia comprende diverse centrali idroelettriche posizionate lungo il suo corso

di cui una minore si trova ad Alpignano.

Il reddito pro capite è stimato intorno ai 14.000 €. Confrontando il dato con quello del Nord-Ovest

pari a 33.500 €, il Comune di Alpignano risulta al di sotto della media (fonte ISTAT 2013).

L’attuale crisi economica, sta coinvolgendo in modo crescente anche l’economia del territorio

alpignanese, con forti ricadute a livello occupazionale dei cittadini, tali da determinare, in alcuni

casi, situazioni anche di forte disagio per le famiglie coinvolte.

Tra la popolazione vi è un’incidenza pari al 3,9% di stranieri, in prevalenza rumeni.

In questo contesto si inseriscono le scuole del Comune, che dal 2012 sono state accorpate in un

unico Istituto Comprensivo. Gli ordini di scuola presenti sono tre; sul territorio di Alpignano si

contano infatti tre Scuole dell’Infanzia, tre Scuole Primarie ed una Scuola secondaria di primo

grado.

1.1.b Studenti con famiglie economicamente svantaggiate

Il numero di famiglie disagiate o in condizioni precarie, rispetto ai tre ordini di scuola, è di 20.

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1.2 Territorio e capitale sociale

1.2.a Tassi di disoccupazione

Elaborazione su dati Guida Consumatori – Provincia di Torino e Istat al 2013 (alcuni valori sono

stimati).

LAVORO E ISTRUZIONE ad Alpignano

Persone che non hanno finito la scuola dell’obbligo 8,72 %

Diplomati entro i 19 anni 29,79 %

LAVORATORI ad Alpignano

Dipendenti 389

In proprio 1106

Cooperativa 90

Coadiuvante 127

Imprenditori 5448

DISOCCUPAZIONE ad Alpignano

Tasso di disoccupazione 6,84 %

Tasso di disoccupazione giovanile 21,27 %

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Tasso di disoccupazione italiana al 2013 – dati Istat (sulle ordinate i valori percentuali)

Tasso di disoccupazione giovanile italiana (15-24 anni) al 2013 – dati Istat (sulle ordinate i

valori delle percentuali)

Confrontando i dati rilevati a livello comunale e nazionale si possono dedurre le seguenti

considerazioni:

- il valore del tasso di disoccupazione comunale è inferiore del 5% rispetto a quello nazionale

- il valore del tasso di disoccupazione giovanile comunale è inferiore del 18% circa rispetto a

quello nazionale.

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Alla luce dei su citati risultati, appare palese che la situazione occupazionale del Comune di

Alpignano sia migliore rispetto alla media nazionale. Tuttavia è bene evidenziare che, invece, il

livello medio di istruzione sia alquanto basso, in quanto raggiunge il diploma di licenza superiore

entro i 19 anni solo il 30% circa della popolazione.

Come rilevano gli studi INVALSI, infatti, sia lo status socio-economico-culturale che il background

familiare esercitano una grande influenza non solo a livello individuale, ma anche all’interno dei

risultati del gruppo classe.

1.2.b Tassi di immigrazione

Popolazione residente straniera nel Comune di Alpignano (Provincia di Torino - Piemonte) al 31

dicembre di ciascun anno, con indicazione della provenienza (non comprende gli immigrati

irregolari). In Italia per motivi di lavoro, di studio o personali. Elaborazione su dati Istat (alcuni

valori sono stimati).

Cittadini Stranieri - Alpignano

Anno Residenti Stranieri

Residenti Totale

% Stranieri

Minorenni Famiglie con almeno uno

straniero

Famiglie con capofamiglia

straniero

Nati in

Italia

% Maschi

2005 304 16.983 1,8% 54

47,7%

2006 378 17.015 2,2% 75

44 47,1%

2007 528 17.268 3,1% 113 259 185 52 45,6%

2008 637 17.246 3,7% 127 307 230 57 44,3%

2009 638 17.189 3,7% 132 318 248 61 43,3%

2010 653 17.097 3,8%

40,9%

2011 628 16.923 3,7%

43,3%

2012 666 16.993 3,9%

43,2%

Tra gli stranieri maggiormente presenti nel comune di Alpignano ci sono: romeni, marocchini, cinesi,

moldavi, peruviani, albanesi, nigeriani, brasiliani, polacchi, ucraini, spagnoli, senegalesi, russi, francesi, argentini, cubani, congolesi, etiopi, tedeschi, bulgari.

Il numero degli studenti stranieri con cittadinanza italiana che frequenta l’ Istituto nell’A.S.

2014-2015 è pari a:

INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA

26 alunni 46 alunni 25 alunni

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E’ necessario approfondire l’incidenza della diversa composizione della popolazione studentesca

per analizzare soprattutto la parte 2 del RAV inerente gli ESITI con uno sguardo coerente. Il focus

sociale INVALSI a cui si fa riferimento, riguarda principalmente quei livelli scolastici (quinta

primaria) per cui sono disponibili dati sul background familiare tratti da informazioni di contesto

inviate dalle segreterie delle scuole e dal questionario studente, strumento che non viene utilizzato

in seconda primaria a causa dell’età degli alunni e in terza secondaria di primo grado perché in

questo caso le prove INVALSI entrano a far parte delle prove dell’esame di Stato conclusivo.

Il background familiare è misurato tramite l’indice di status socio-economico-culturale. Il calcolo

dell’ESCS si basa su indicatori discreti, come il livello d’istruzione dei genitori e la loro condizione

occupazionale, ma anche su un indicatore continuo in grado di esprimere una misura di prossimità

delle condizioni materiali in cui vive l’allievo al di fuori della scuola.

L’analisi dell’effetto dell’essere straniero sui risultati sia in Italiano sia in Matematica nell’indagine

del nostro Istituto mette in evidenza la necessità di un approccio che ponga in relazione l’origine

immigrata con altri fattori, come la regolarità nel percorso degli studi, lo status socio-economico-

culturale (ESCS) individuale e medio di classe e il profitto scolastico.

Il peso dell’essere di cittadinanza straniera si manifesta maggiormente nella scuola secondaria e

principalmente in capo agli studenti di prima generazione.

A supporto di quanto sostenuto, di seguito, si riportano alcuni valori inerenti gli esiti delle prove

Invalsi 2013-2014 nel Nord Ovest e in Piemonte, che pongono a confronto alunni italiani e stranieri

di I e II generazione (Fonte Rilevazioni Nazionali degli Apprendimenti 2013-2014). Da tali

rilevazioni è evidente come l’esito medio delle prove degli stranieri, soprattutto di prima

generazione, sia inferiore rispetto all’esito medio delle prove degli italiani, con uno scarto che

rimane abbastanza costante col variare degli ordini di scuola.

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1.2.c a 1.2.g Spesa per l’Istruzione degli Enti Locali

Verso la fine del diciannovesimo secolo, il comune fu sede di una profonda trasformazione con un

notevole impulso all'industrializzazione. Nel 1885 fu edificata, su un'area precedentemente

occupata dai mulini del conte Revelli e su parte del greto della Dora, la prima fabbrica di lampadine

a incandescenza, la Società Italiana di Elettricità Sistema Cruto. Nel 1927 la Philips rilevò la

fabbrica, iniziando una produzione di massa, segnando il destino industriale di Alpignano,

vocazione ulteriormente consolidatasi nel dopoguerra con la creazione di nuove industrie,

soprattutto meccaniche.

Attualmente sul territorio comunale, sono presenti attività industriali legate principalmente al

settore metalmeccanico e meccanico, oltre che a quello agricolo. Con l'aumento esponenziale della

popolazione, si è resa necessaria la costruzione di nuove abitazioni, che hanno dato luogo alla

formazione di nuovi quartieri: l'elegante Belvedere, verso Rivoli, ed altri come il quartiere Sassetto

verso Pianezza. Negli ultimi anni Alpignano ha subito una diminuzione della sua attività industriale,

dovuta soprattutto al ridimensionamento attuato dalla Philips ed alla chiusura, nel 2006, di quella

che fino ad allora era rimasta la maggiore fabbrica del territorio alpignanese, la Borgo.

Poiché gli allievi dell’I.C. di Alpignano coprono una fascia di età che va dai 3 ai 13 anni, le

esigenze sono differenti a seconda della fase di crescita in cui si trovano. Sul territorio di Alpignano

per i ragazzi sono presenti una biblioteca, alcuni oratori utilizzati come centri di aggregazione

giovanile, diverse associazioni sportive legate alle attività di atletica, judo, tennis, tiro con l’arco,

pallavolo, ecc. e l’associazione AU.DI.DO. (Autogestione Diversamente Dotati) per ragazzi

disabili.

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Il Comune provvede a sovvenzionare in maniera prioritaria i progetti rivolti ai disabili quali la

psicomotricità e la musicoterapia, effettuate a scuola per un numero ristretto di ore per ciascun

allievo.

In particolare per le Scuole dell’Infanzia sono stati sovvenzionati i progetti di Musica con la

Cooperativa 3e60 ed un Laboratorio di Teatro.

1.2.c.1 Impegni scuola primaria del Comune A.S. 2014/2015

Per le Scuole Primarie il contributo è stato destinato ai seguenti progetti:

- Educazione all’affettività ed alla sessualità

- Progetti sportivi (Basket e Safatletica)

- Elefanti creativi

- Incontrando la musica

- Sportello di aiuto psicologico

- Cantarleggendo

- Musicoterapia e psicomotricità per gli allievi disabili

- Polizia municipale

1.2.d.1 Impegni scuola secondaria di I grado del Comune A.S. 2014/2015

La scuola secondaria, grazie ai contributi comunali ha attivato i seguenti progetti:

- Progetto fiaba C’era una volta Alpignano

- Centro sportivo scolastico, avviamento alla pratica sportiva (Tennis, Rugby, Tennis tavolo,

Judo)

- Musicoterapia e psicomotricità per gli allievi disabili

- Progetto Comitato comunale per l’affermazione dei valori della Resistenza

- Iniziative varie (Martiri del Maiolo, M’illumino di meno…)

Per chiarire l’idea dei contributi che in media riceve l’Istituto dal Comune si allega stralcio di

verbale di delibera della giunta comunale n.163 del 2013 avente per oggetto i progetti ed i relativi

costi dell’A.S. 2013/2014 dell’Ufficio Scuola del Comune di Alpignano.

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1.3 Risorse economiche e materiali

1.3.a Finanziamenti all’istituzione scolastica A.S. 2014-2015

1.3.a.1 Finanziamenti assegnati dallo Stato

133.129,89 euro da dividere e impiegare in:

funzioni amministrative, funzioni strumentali, cooperative di servizi (imprese di pulizie), biblioteca,

servizi agli alunni hc, “Scuole belle” per il decoro degli edifici.

1.3.a.2 Finanziamenti dalle famiglie

12.579,50 euro di contributi volontari utilizzati per la realizzazione di progetti scolastici e

l’acquisto di materiale didattico.

1.3.a.3 Finanziamenti assegnati dalla Provincia

Nessuno

1.3.a.4 Finanziamenti assegnati dalla Regione

2.250,00 euro derivanti dal Progetto REDDSO (scuola primaria)

1.3.a.5 Finanziamenti assegnati da privati

4.060,00 euro derivanti dall’Istituto “Salotto e Fiorito” per la realizzazione del Progetto

Dispersione e dal Centro Oxford per la pulizia dei locali scolastici.

1.3.b Edilizia e rispetto delle norme sulla sicurezza

1.3.b.1 Certificazioni

Certificazione C.P.I. – Protezione Incendi

1.3.b.2 Sicurezza edifici e superamento barriere architettoniche

Sono presenti all’interno dell’Istituto comprensivo tutte le figure richieste dalla normativa vigente

sulla Sicurezza, suddivise nei diversi plessi. Si contano precisamente:

1 R.S.P.P

1 M.C.

1 R.L.S

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Scuole dell’infanzia:

2 Antincendio

5 Primo Soccorso

Scuole primarie:

1 ASPP

6 Antincendio

6 Primo Soccorso

Scuola secondaria:

1 A.S.P.P

Gli ASPP controllano periodicamente (2/3 volte l'anno) gli estintori presenti nell’Istituto e i Naspo.

Verificano periodicamente che nelle aule ci siano, in posizione ben visibile, le piantine e i moduli

per l'evacuazione. Preparano con il Dirigente le due prove annuali di evacuazione per tutto il

personale scolastico. Ad inizio anno, organizzano un intervento/sopralluogo con le classi per

mostrare a docenti ed alunni le vie di fuga e le uscite di emergenza e per consolidare negli allievi

comportamenti rispettosi della sicurezza. Segnalano al DS ed eventualmente all'Ente proprietario

anomalie, criticità, guasti, comportamenti a rischio, ecc…

Gli ASPP collaborano anche con l'RSPP e MC alla stesura del documento di valutazione dei rischi e

al suo aggiornamento e con il DS alla stesura del piano di evacuazione, della gestione delle

emergenze e dei vari aggiornamenti. Partecipano con RLS, RSPP, MC, Dirigente e responsabile

della sicurezza ATA alla riunione periodica.

2 Addetti Antincendio

2 Addetti Primo Soccorso.

Barriere architettoniche

Scuola infanzia

Ciascun edificio scolastico ha le proprie caratteristiche strutturali :

- l’edificio della scuola dell’infanzia “Gobetti “ accoglie tre sezioni al pian terreno e una quarta

sezione nel seminterrato (reso agibile nel 2012). Per raggiungere la sezione posta nel seminterrato

occorre servirsi di una rampa di scale che è situata nell’androne e permette di raggiungere il locale

cantina e la porta di comunicazione con i locali del nido comunale adiacente. Per raggiungere la

quarta sezione dal piano terra, si deve attraversare la prima porta antincendio (viene lasciata aperta),

tale porta separa l’androne dal locale dove gli alunni entrano e si cambiano, scendere le scale,

attraversare la seconda porta antincendio (viene lasciata aperta) che conduce al corridoio del nido.

- La scuola “Rodari” contiene tre sezioni; le uscite delle sezioni e l’uscita del salone consentono di

accedere al giardino (anche se non sono uscite di sicurezza) ma presentano un piccolo scalino per

eventuali alunni disabili con difficoltà di deambulazione o che debbano utilizzare la carrozzina.

L’uscita dall’edificio avviene percorrendo la rampa posta all’ingresso (vedi piano di evacuazione).

- La scuola “Borello” è un edificio di sette sezioni, quattro site nel padiglione A di nuova

costruzione, tre sezioni nel padiglione B, ricavate dalla ristrutturazione di una ex scuola primaria

(Galimberti) . I due padiglioni sono uniti fra loro dai seguenti locali: sala pittura appartenente ad

una sezione, servizi igienici, sala insegnanti, salone, cucina, infermeria, locale spogliatoio e servizi

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per i collaboratori. Ciascuna sezione ha il proprio ingresso. Nel padiglione A sono state rispettate

le norme sull’abbattimento delle barriere (nuova costruzione). Nel padiglione B, la sezione che è

adiacente al giardino, (Via EX internati) ha l’ingresso provvisto di scivolo con corrimano per

permettere l’uscita agli alunni con disabilità. L’ascensore collocata difronte alla cucina permette

l’agibilità sia al locale seminterrato (dove sono collocati servizi igienici per disabili), sia al locale

del primo piano dove c’è la ludoteca gestita dal Comune. Dal salone vi è l’accesso al retro

dell’edificio ( V. Collegno) provvisto di rampa, che permette di raggiungere il parcheggio esterno

dove possono sostare pullman o mezzi di soccorso.

Scuola primaria

L’edificio della “TURATI” si presenta su tre piani, collegati tra loro da rampe di scale ed un

ascensore.

Il piano terra è accessibile alle persone disabili sia tramite la porta principale sia da altri tre ingressi

(su quattro presenti). Tutti i locali del piano sono raggiungibili comodamente: mensa, aule,

laboratori e bagno per disabili.

Al primo piano si accede tramite scala o ascensore. Tutti i locali del piano sono raggiungibili: aule,

laboratorio informatica, bagno per disabili. In caso di impossibilità nell’utilizzo dell’ ascensore,

come in caso di evacuazione o interruzione dell’erogazione della corrente elettrica, è possibile

allontanarsi solo tramite scale. Questa è ovviamente una criticità per chi ha difficoltà motorie.

Il piano seminterrato ospita la palestra, gli spogliatoi, i servizi igienici e il deposito. È raggiungibile

in tutti i suoi spazi grazie alle scale o all’ascensore e permette facilmente di uscire nel cortile

esterno attraverso tre porte di sicurezza. È presente il bagno per disabili.

La scuola “MATTEOTTI” è un edificio di tre piani servito da un ascensore interno.

Nella parte anteriore si accede al secondo piano fuori terra (ingresso principale) attraverso una

rampa, la quale presenta una pendenza eccessiva e un leggero dislivello fra l’asfalto e il terrazzino,

che rende difficoltoso l’accesso di una carrozzina. Sempre nella parte frontale si può accedere al

primo piano fuori terra da uno scivolo e dall’uscita di sicurezza del refettorio delle classi quinte.

L’accesso dal retro, usato anche dalle associazioni che utilizzano la palestra, presenta diversi

dislivelli, che non permettono l’accesso autonomo di una persona su sedia a rotelle.

Nell’ala di sinistra a piano terra è ospitata la cucina comunale e la sala mensa, al primo piano

l’auditorium alcuni locali di servizio (laboratorio di informatica, sala insegnanti, spogliatoio

operatori), mentre al secondo piano ci sono un’aula con annesso bagno e due piccole stanzette (sala

medica, laboratorio di storia).

Nell’ala di destra ci sono sei aule/laboratori e i servizi igienici per bambini, bambine, disabili e

personale per ogni piano.

La scuola “GRAMSCI” è un edificio posto su due piani. Ospita 4 classi al piano terreno e 6 classi al

primo piano; sono presenti anche 8 aule utilizzate come laboratori (scienze, lettura, musica,

religione, LIM, aula museale al primo piano e informatica, pre e post scuola al piano terra).

Al piano terra ci sono la palestra e il locale mensa.

Sono presenti 3 scale di sicurezza esterne e 2 scale interne di cui una dotata di montascale.

Sono presenti 2 scivoli: uno davanti all’ingresso principale e uno davanti all’aula R10 del piano

terra che permettono di usare una carrozzina per l’ingresso a scuola o per l’uscita nel giardino.

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Scuola Secondaria

L’edificio consente vari accessi per persone disabili, in carrozzina o in temporanee situazioni di

difficoltà e di impedimento nella deambulazione (ad esempio uso delle stampelle, ecc.).

Vi sono ai lati dei due ingressi che affacciano su Via Pianezza, due ascensori che consentono di

salire ai piani superiori e di recarsi nei seminterrati dove sono sistemati i laboratori di arte, scienze e

l’Aula LIM.

Vi è inoltre un ascensore che permette l’accesso alla palestra e all’infermeria, collocati a piano

terra.

Una passerella esterna di cemento è percorribile con ingresso da Via Rossini per entrare

nell’edificio. Vi è poi un altro breve tratto che consente di raggiungere il piano rialzato ed il transito

per il refettorio.

Le criticità si presentano in caso di impossibilità nell’utilizzo degli ascensori, in quanto in caso di

evacuazione per allarme incendio, terremoto, ecc., non potendo ricorrere all’uso dell’ascensore, dai

seminterrati non vi è possibilità di uscita tramite rampe percorribili agevolmente in modo da

abbandonare la scuola, se non l’uso delle scale.

Anche l’accesso alla palestra, in caso di mancato utilizzo dell’ascensore, risulta difficoltoso; infatti

per raggiungere tale struttura è necessario uscire tramite la passerella, attraversare il cortile ed

entrare da una porta esterna priva di scivolo, per cui la carrozzina del disabile deve essere sollevata

per superare il gradino.

I bagni per disabili invece sono accessibili, ben attrezzati e presenti in ogni piano, tranne vicino agli

spogliatoi della palestra.

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1.4 Risorse professionali

1.4.a Caratteristiche degli insegnanti

1.4.a.1 Tipologia di contratto degli insegnanti

Gli insegnanti presenti nell’Istituto ammontano ad un totale di 142 unità di cui: 32 all’infanzia, 71

alla primaria e 39 alla secondaria.

Di queste 142 unità, 118 sono personale a tempo indeterminato e 24 a tempo determinato.

Il personale risulta quindi così ripartito, secondo i rispettivi ordini di scuola:

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA

Insegnanti a tempo

indeterminato: 28

Insegnanti a tempo

indeterminato: 57

Insegnanti a tempo

indeterminato: 33

Insegnanti a tempo

determinato: 4

Insegnanti a tempo

determinato: 14

Insegnanti a tempo

determinato: 6

Per reperire le informazioni necessarie alla compilazione di questa parte di RAV, si è distribuito un

questionario ai docenti di ruolo dei tre ordini di scuola accumulando dati utili circa: i titoli di

studio, i corsi di specializzazione e/o i master conseguiti al fine della maturazione di punteggio in

graduatoria d’istituto, l’età e la continuità nell’I.C. Alpignano.

L’indagine è stata effettuata per avere un quadro di partenza delle risorse umane che operano

all’interno della nostra scuola e per valutare il livello di competenze acquisite.

I risultati sono stati tabulati e rappresentati in grafici presenti nei successivi paragrafi.

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1.4.a.2 Insegnanti a tempo indeterminato per fasce di età

Nel successivo grafico, il personale scolastico nel nostro Istituto è stato diviso in 3 fasce di età:

• prima fascia: inferiore ai 35 anni;

• seconda fascia: tra i 36 ed i 50 anni;

• terza fascia: tra i 51 ed i 67 anni.

In tutti e tre gli ordini di scuola, la maggior parte del personale appartiene alla terza fascia; una

minoranza alla seconda fascia ed una piccolissima parte alla prima fascia E’ interessante notare

come tale caratteristica torni in maniera evidente in tutti gli ordini di scuola. I dati mostrano una più

ampia incidenza della quota dei 50- 67enni che “schiaccia” gli ingressi dei più giovani, costituita

dai neolaureati.

La scuola, in passato luogo d’ingresso di giovani insegnanti meno che trentenni oggi, a seguito

dell’introduzione dell’obbligo di possesso di un titolo universitario insieme con la mancata apertura

dei canali di reclutamento, vede la difficoltà dell’inserimento di insegnanti giovani.

I nostri dati coincidono perfettamente con l’analisi condotta dal Corriere della Sera, in data 24

gennaio 2015, che mira a dimostrare come la scuola italiana sia tra le più “anziane” d’Europa e

combacia anche col documento governativo sulla «Buona Scuola» che conferma che l’età media

degli insegnanti statali sia sui 51 anni.

< 5 da 5 a 10 da 11 a 20

Infanzia 10,0% 30,0% 60,0%

Primaria 7,9% 26,3% 65,8%

Secondaria 10,7% 28,6% 60,7%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

< 5 da 5 a 10 da 11 a 20

Infanzia

Primaria

Secondaria

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Dati di EUROSTAT (tratti da sito web ufficiale, luglio 2014) da confrontarsi con quelli precedenti.

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1.4.a.3 Titoli in possesso degli insegnanti a tempo indeterminato

A questa indagine si sono sottoposti solo i docenti della scuola dell’infanzia e della primaria, dando

per scontato che la quasi totalità degli insegnanti della secondaria possegga un diploma di laurea, se

non un titolo ancora superiore.

Come si evince dal grafico, in ambedue gli ordini risultano presenti in maggioranza docenti

diplomati e in minoranza docenti laureati. Incrociando questi dati con i successivi inerenti l’età del

personale docente, si rileva che il personale laureato coincide anche con quello più giovane. Ciò è

conseguenza evidente delle numerose riforme scolastiche ministeriali che, negli ultimi anni, hanno

portato ad un innalzamento del grado di istruzione del personale operante nel mondo scuola.

DIPLOMI LAUREE

infanzia 80% 20%

primaria 74% 26%

esaminati: 20 per infanzia

38 per primaria

Totali

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

DIPLOMI LAUREE

infanzia

primaria

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A tutti i docenti dei tre ordini di scuola è stato chiesto se abbiano frequentato dei corsi di

specializzazione e/o master, valutabili ai fini delle graduatorie d’istituto. I dati raccolti emersi sono

stati i seguenti:

Il numero dei corsi di specializzazione, in tutti e tre gli ordini di scuola, supera di gran lunga il

numero dei master frequentati. Probabilmente ciò è imputabile all’elevato costo economico e

all’impiego di tempo che presuppone la frequenza di un master, oltre al fatto che vi è offerta

maggiore di corsi di specializzazione, anziché di master.

Incrociando questi dati con quelli dell’età, si evince che tali corsi siano stati frequentati soprattutto

dai docenti giovani; ciò potrebbe essere un impietoso specchio di quanto sia necessario fare per i

giovani precari per conservare la propria situazione in graduatoria e poter sperare di entrare in

ruolo.

Ovviamente questa è solo una riflessione; soprattutto nella primaria si assiste alla specializzazione

dei docenti in corsi assolutamente necessari all’odierna didattica: lingua inglese, lingua francese,

HC psicofisici e sensoriali (18 docenti su 38 campionati).

C.si di specializzazione Master

Infanzia 35% 5%

Primaria 61% 3%

Secondaria 29% 21%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

C.si di specializzazione Master

Infanzia

Primaria

Secondaria

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1.4.a.4 Insegnanti a tempo indeterminato per anni di servizio nella scuola (stabilità)

Nel precedente grafico, il personale scolastico è stato diviso in 5 fasce di continuità:

• prima fascia: inferiore a 5 anni di continuità;

• seconda fascia: tra i 5 e10 anni di continuità;

• terza fascia: tra gli 11 e i 20 anni di continuità;

• quarta fascia: tra i 21 ed i 30 anni di continuità;

• quinta fascia: oltre i 31 anni di continuità.

Nella scuola dell’infanzia e nella scuola secondaria i dati risultano non mostrare una particolare

coerenza. Tuttavia nell’infanzia si assiste ad un fenomeno particolare, visibile nel grafico. Il

personale docente nella scuola dell’infanzia possiede pochi anni di continuità. Il dato si scontra con

il fatto che la maggioranza dei docenti si trovi nella fascia avanzata di età (vedasi grafico inerente).

Perciò si può presupporre che sia forte l’incidenza di trasferimenti, passaggi di ruolo ad ordini di

scuola superiore e/o di pensionamenti.

Nella scuola primaria, invece, le percentuali sono più stabili, denotando un afflusso-deflusso di

docenti stazionario.

< 5 da 5 a 10 da 11 a 20 da 21 a 30 oltre 31

Infanzia 0,0% 35,0% 30,0% 20,0% 15,0%

Primaria 5,3% 23,7% 23,7% 23,7% 23,7%

Secondaria 17,9% 21,4% 10,7% 28,6% 21,4%

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

35%

40%

< 5 da 5 a 10 da 11 a 20 da 21 a 30 oltre 31

Infanzia

Primaria

Secondaria

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1.4.b Caratteristiche del Dirigente Scolastico

1.4.b.1 Tipo di incarico del Dirigente Scolastico

Il Dirigente Scolastico ha un incarico pro tempore. Il contratto viene rinnovato ogni 3 anni.

1.4.b.2 Anni di esperienza come Dirigente Scolastico

+ 1.4.b 3 Stabilità del Dirigente Scolastico

Il Dirigente Scolastico possiede una laurea magistrale in Scienze della Formazione A.A. 2004 ed

una in Storia e Filosofia presso l’ Università degli studi di Torino

Dal 1983 al 2004 è docente di ruolo, vincitore di concorso nella scuola primaria c/o 5° circolo

Rivoli (TO) con i seguenti incarichi:

collaboratrice vicaria del dirigente scolastico

fiduciaria di plesso

membro del comitato di valutazione

referente alla salute

coordinatrice gruppo misto distrettuale scuola-A.S.L. per l’ed. alla salute

formazione docenti neo immessi in ruolo

formazione docenti scuola dell’infanzia e scuola primaria.

Nell’ A.S. 2011-12 è stato Dirigente Scolastico reggente DD. ALPIGNANO e nel 2008 è stato

vincitore di concorso direttivo.

Il Dirigente Scolastico ha accumulato esperienza dal 1 settembre 2004 a oggi: prima presso la

scuola secondaria di I grado statale A. Tallone – Alpignano (TO) e dal 2012-13 presso l’ I.C.

Alpignano.

1.4.c Caratteristiche del Personale A.T.A.

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA

Collaboratori scolastici

a tempo indeterminato: 8

Collaboratori scolastici

a tempo indeterminato: 7

Collaboratori scolastici

a tempo indeterminato: 6

Collaboratori scolastici

a tempo determinato: 3

Collaboratori scolastici

a tempo determinato: 0

Collaboratori scolastici

a tempo determinato: 1

8 assistenti amministrativi: 7 di ruolo + 1 part time a tempo determinato

1 DSGA

Come si evince chiaramente dalla precedente tabella, il numero del personale ATA di ruolo è pari a

29 unità, invece il numero del personale ATA non di ruolo è pari a 5. Ciò comporta una buona

stabilità professionale all’interno dell’Istituto.