070122 Diffusione Sonora1[1]

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Guida ai sistemi di diffusione sonora per l’emergenza (prima parte) 1 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Guida ai sistemi di diffusione sonora per l’emergenza (prima parte) di Gianfranco Ceresini 1. Introduzione I sistemi di diffusione sonora sono presenti in molti ambienti, basti pensare ai centri commerciali, ai cinema, ai grandi magazzini, alle scuole, agli stadi, e così via. Il motivo della loro installazione è variegata, si va dalle scansioni delle lezioni e delle comunicazioni a scuola, agli annunci delle formazioni allo stadio, dai comunicati commerciali in un grande negozio, alla musichetta incentivante agli acquisti in un centro commerciale. Ma l’impianto di diffusione sonora può venire utile anche in situazioni meno piacevoli o consuete: infatti in caso di incendio può rivelarsi fondamentale nella comunicazione del pericolo e nella guida all’evacuazione ordinata delle persone dal luogo di pericolo. Come appena sottolineato, spesso accade che l’impianto di diffusione sonora già esista nel locale per motivi diversi dall’emergenza, e che in caso di gravi incidenti come gli incendi venga utilizzato per gestire anche l’emergenza. Questa doppia essenza dell’impianto non è vietata (anzi magari il suo utilizzo per altri motivi, consente di testarne frequentemente la funzionalità), ma se il sistema di diffusione sonora viene utilizzato anche per l’emergenza, allora occorre rispettare delle precise disposizioni dettate dalla norma CEI EN 60849 (CEI 100-55), la quale tratta appunto dei “sistemi elettroacustici applicati ai servizi di emergenza”, dove per sistemi elettroacustici si intendono sia i sistemi che usano segnali tonali, sia i sistemi che usano annunci vocali tramite altoparlanti. Ovviamente non è possibile demandare una situazione di emergenza solo a suoni o a voci, ed è quindi necessario che l’impianto di diffusione sonora faccia parte di un sistema più completo di controllo dell’emergenza che comprenda anche altri tipi di attrezzature, e che prevede determinate procedure operative e programmi di formazione del personale. L’obiettivo di un sistema di diffusione sonora per l’emergenza è quello di permettere la trasmissione di una informazione (qualsiasi annuncio vocale o segnale audio) udibile e chiara allo scopo (in una situazione di emergenza) di effettuare una rapida ed ordinata evacuazione delle persone occupanti una o più aree interne od esterne ad un edificio. Per giungere a questo obiettivo, normalmente il sistema può essere formato dai componenti presenti in figura 1, ovvero: Un’unità di controllo centrale comprendente le apparecchiature di riproduzione, registrazione, miscelazione e amplificazione, oltre ai sistemi automatici per garantire la priorità dei messaggi di emergenza; I diffusori acustici, suddivisi in più zone altoparlante: Le zone altoparlante sono regioni, all’interno dell’area di copertura del sistema di diffusione sonora, nelle quali è possibile lanciare messaggi differenti in caso di pericolo. Ogni zona altoparlante ha il suo messaggio registrato pronto ad essere lanciato in caso di emergenza. Il messaggio inviato in una zona, non deve compromettere la comprensione di un diverso messaggio inviato contemporaneamente in una zona attigua, ed inoltre ci deve essere una corrispondenza 1:1 tra zone di rilevazione di emergenza ed allarme e zone di altoparlante: ad ogni zona servita da un unico sistema di rilevazione deve infatti corrispondere un'unica zona altoparlante, perché se così non fosse, avremmo l’assurdo di lanciare messaggi vocali differenti in aree con lo stesso tipo e livello di pericolo; Pubblicato il: 22/01/2007 Aggiornato al: 22/01/2007

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Rules to projetct the audio system for emergency alarms

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Guida ai sistemi di diffusione sonora per lemergenza(prima parte) 1 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto dautore e possono essere usate solo in conformit alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilit per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Guida ai sistemi di diffusione sonora per lemergenza (prima parte) di Gianfranco Ceresini 1.Introduzione I sistemi di diffusione sonora sono presenti in molti ambienti, basti pensare ai centri commerciali, ai cinema, ai grandi magazzini, alle scuole, agli stadi, e cos via. Il motivo della loro installazione variegata, si va dalle scansionidellelezioniedellecomunicazioniascuola,agliannuncidelleformazioniallostadio,dai comunicaticommercialiinungrandenegozio,allamusichettaincentivanteagliacquistiinuncentro commerciale. Ma limpianto di diffusione sonora pu venire utile anche in situazioni meno piacevoli o consuete:infattiincasodiincendiopurivelarsifondamentalenellacomunicazionedelpericoloenella guida allevacuazione ordinata delle persone dal luogo di pericolo. Come appena sottolineato, spesso accade che limpianto di diffusione sonora gi esista nel locale per motivi diversi dallemergenza, e che in caso di gravi incidenti come gli incendi venga utilizzato per gestire anche lemergenza. Questa doppia essenza dellimpianto non vietata (anzi magari il suo utilizzo per altri motivi, consenteditestarnefrequentementelafunzionalit),maseilsistemadidiffusionesonoraviene utilizzatoancheperlemergenza,alloraoccorrerispettare delle precisedisposizionidettatedallanorma CEIEN60849(CEI100-55),laqualetrattaappuntodeisistemielettroacusticiapplicatiaiservizidi emergenza, dove per sistemi elettroacustici si intendono sia i sistemi che usano segnali tonali, sia i sistemi che usano annunci vocali tramite altoparlanti. Ovviamentenonpossibiledemandareunasituazionediemergenzasoloasuonioavoci,edquindi necessariochelimpiantodidiffusionesonorafacciapartediunsistemapicompletodicontrollo dellemergenzachecomprendaanchealtritipidiattrezzature,echeprevededeterminateprocedure operative eprogrammi di formazione del personale. Lobiettivo di un sistema di diffusione sonora per lemergenza quello di permettere la trasmissione diunainformazione(qualsiasiannunciovocaleosegnaleaudio)udibileechiaraalloscopo(inuna situazione di emergenza) di effettuare una rapida ed ordinata evacuazione delle persone occupanti una o pi aree interne od esterne ad un edificio. Pergiungereaquestoobiettivo,normalmenteilsistemapuessereformatodaicomponentipresentiin figura 1, ovvero: Ununitdicontrollocentralecomprendenteleapparecchiaturediriproduzione,registrazione, miscelazioneeamplificazione,oltreaisistemiautomaticipergarantirelaprioritdeimessaggidi emergenza; Idiffusoriacustici,suddivisiinpizonealtoparlante:Lezonealtoparlantesonoregioni,allinterno dellarea di copertura del sistema di diffusione sonora, nelle quali possibile lanciare messaggi differenti in caso di pericolo. Ogni zona altoparlante ha il suo messaggio registrato pronto ad essere lanciato in caso di emergenza. Il messaggio inviato in una zona, non deve compromettere la comprensione di un diversomessaggioinviatocontemporaneamenteinunazonaattigua,edinoltrecideveessereuna corrispondenza 1:1 tra zone di rilevazione di emergenza ed allarme e zone di altoparlante: ad ogni zona servita da un unico sistema di rilevazione deve infatti corrispondere un'unica zona altoparlante, perch se cos non fosse, avremmo lassurdo di lanciare messaggi vocali differenti in aree con lo stesso tipo e livello di pericolo; Pubblicato il: 22/01/2007 Aggiornato al: 22/01/2007 Guida ai sistemi di diffusione sonora per lemergenza(prima parte) 2 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto dautore e possono essere usate solo in conformit alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilit per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Figura 1 Schema di principio di un sistema di diffusione sonora per lemergenza Ilmicrofono, attraverso il quale deve essere possibile inserire un messaggio vocale dal vivo, con una priorit superiore ai messaggi preordinati e registrati; Uninterconnessioneconilsistemadirivelazioneincendichepermettediintegrareinmaniera efficace i diversi sistemi di protezione incendio intervenendo con il sistema di diffusione sonora a seguito di un segnale di allarme proveniente dalla centrale di rivelazione incendi; Unoopipostidicontrolloadistanzadaiqualipossaesserepossibileinviaremessaggidalvivo, attivare o disattivare i messaggi registrati e attivare o disattivare le zone altoparlante; La possibilit eventuale di inviare messaggi anche via cavo o via radio su linea telefonica. Guida ai sistemi di diffusione sonora per lemergenza(prima parte) 3 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto dautore e possono essere usate solo in conformit alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilit per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Figura 2 Sistema di diffusione sonora, in un terminal aeroportuale, con pale che supportano apparecchi illuminanti, illuminazione di sicurezza e diffusori sonori (Progetto&Pubblico dicembre 2005) Guida ai sistemi di diffusione sonora per lemergenza(prima parte) 4 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto dautore e possono essere usate solo in conformit alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilit per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. 2.Requisiti generali del sistema I sistemi di diffusione sonora utilizzati per lemergenza, devono possedere una lunga serie di caratteristiche, derivanti dalla norma CEI EN 60849, che andiamo ad analizzare in questo capitolo. Nelmomentoincuivienerilevatounallarme,ilsistemadovrimmediatamentedisabilitarequalsiasi funzione che non sia connessa con la situazione di emergenza, cio la musica od eventuali messaggi commerciali e similari devono essere interrotti per dare la priorit alle funzioni di emergenza, che devono esseresempredisponibilidurantetuttoilperiododellemergenza(amenocheilsistemastessonon venga danneggiato a seguito dellincidente che ha provocato lo stato di emergenza); Il sistema deve essere in grado di entrare in funzione entro 10 s dal momento in cui viene alimentato (o dallalimentazione ordinaria o da quella di sicurezza) ed entro 3 s deve essere in grado di trasmettere un primo segnale di attenzione o un messaggio vocale da parte di un operatore in centrale di controllo, o un messaggio automatico, al ricevimento di un allarme proveniente dal sistema di rivelazione incendi; Ovviamente il sistema deve poter trasmettere segnali di attenzione e messaggi vocali in una o pi aree simultaneamente; Inqualunquemomento, loperatore al sistema di diffusione sonora, deve essere in grado di ricevere, attraverso un sistema di monitoraggio, indicazionirelativealcorrettofunzionamentodelsistemae ad eventuali guasti; Ilguastodiunsingoloamplificatoreo altoparlante non si deve trasformare in una totale perdita della coperturadelmessaggionellazonaaltoparlanteservita.Questosiottienefacendosicheunguasto, amplificatore o altoparlante che sia, venga immediatamente segnalato dal sistema di monitoraggio. Non quindinecessario,specialmenteinpiccoliedifici,installaresempreduecircuitinellastessazona altoparlantealloscopodimigliorarnelaffidabilit:sufficienteeffettuareunaanalisiaccuratadel sistema di emergenza ed eventualmente raddoppiare le zone ritenute maggiormente critiche; Il primo messaggio di allarme deve essere preceduto da un segnale di attenzione di durata compresa tra 4 e 10 s. I successivi segnali e messaggi che verranno lanciati dovranno continuare fino a che non ci sia uncambiamentonelleproceduredievacuazioneofinoachecisiaunospegnimentomanuale. Lintervallotraunmessaggioedilsuccessivonondevesuperarei30s, ed occorre fare in modo chenonvenganolasciatiperiodidisilenziosuperioriai10s.Alloscaderedei10sdeveessere trasmesso un segnale di attenzione; Tutti i messaggi devono essere chiari, brevi, privi di ambiguit e, per quanto possibile, gi preparati in precedenza.Imessaggipre-registratidevonoessereconservatisuunsupportononvolatile, preferibilmente in una memoria a stato solido non alterabile o danneggiabile da una sorgente esterna (cio CD o memoria EPROM, ma non hard-disk o floppy che sono si non volatili, ma anche danneggiabili da campi magnetici esterni), e continuamente monitorati per verificare la loro disponibilit; Nella individuazione delle zone altoparlante devono essere seguiti i seguenti criteri: oLa chiarezza dei messaggi trasmessi in una zona non deve far scendere al di sotto dei livelli di comprensione, la trasmissione dei messaggi in altre zone o dei messaggi provenienti da pi di una sorgente; oOgnizonaservitadaununicosistemadirilevazioneincendi,dovrcontenereunasolazona altoparlante durante luso in emergenza. Pi zone altoparlanti potranno esserci invece durante il normale utilizzo dellimpianto, cio quando non si in emergenza; Deve essere sempre disponibile una sorgente di alimentazione secondaria. Guida ai sistemi di diffusione sonora per lemergenza(prima parte) 5 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto dautore e possono essere usate solo in conformit alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilit per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Figura 3 Esempio di suddivisione in zone altoparlante in una industria nella quale si hanno ambienti con differenti livelli di rumorosit (Fbt elettronica Spa) Guida ai sistemi di diffusione sonora per lemergenza(prima parte) 6 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto dautore e possono essere usate solo in conformit alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilit per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. 3.Priorit dei messaggi Lidentificazione delle priorit con cui devono essere inviati i messaggi, pu seguire i criteri di un ordine gi programmato in precedenza oppure inseguire la percezione del rischio da parte degli occupanti del locale da evacuare e quindi derogare dalla sequenza programmata. Ad ogni evento che si pu verificare, dovrebbe essereassegnatounlivellodiprioritinaccordoconlasuaurgenza.Unasuddivisionedimassima (raffinabileinrelazioneallestrategieoperativescelte)trailivellideimessaggichepossonoessere trasmessi, potrebbe essere la seguente, in ordine decrescente di priorit: Evacuazione:situazioneapotenzialerischiodiviteumane,chenecessitadiunaimmediata evacuazione; Allerta: situazione pericolosa che richiede un avvertimento di una evacuazione imminente; Non emergenza: situazionelegataallatrasmissionedi semplicimessaggioperativi,qualiprove di evacuazione. Le priorit servono per fare in modo che i messaggi vengano inviati per primi alle zone a rischio immediato. Nelcasoincuiilsistemadiallarmevocalesiaingradodioperareinmodocompletamenteautomatico, occorrono comunque che abbia delle funzionalit che controllino sia il tipo di messaggi pre-registrati che la distribuzione dei messaggi alle varie zone, oltre che le istruzioni in tempo reale da fornire agli occupanti i localidaevacuare,attraversouneventualemicrofono.Inpraticaquindilinterventomanualedeve escludere qualsiasi funzione automatica gi programmata e deve consentire, dalla centrale di controllo o da eventuali posti di controllo a distanza, di: Far partire o fermare i messaggi di allarme pre-registrati; Selezionare un appropriato messaggio di allarme pre-registrato; Attivare o disattivare delle selezionate zone altoparlante; Trasmettere messaggi dal vivo attraverso il microfono (se c). Il microfono, come gi abbiamo sottolineato, deve avere il pi alto livello di priorit allinterno del sistema di allarme vocale, al punto da permettergli di prevalere su tutte le altre trasmissioni e/o comunicazioni.