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Corso di Propagazione: Ottica geometrica 1 Ottica geometrica

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Corso di Propagazione: Ottica geometrica 1

Ottica geometrica

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Equazioni fondamentali

0)()(21)())((

)()(

200

rrErEr

rr

LL

nL equazione iconale

equazione del trasporto

• Nell’ottica geometrica (OG), si assume che il campo elettrico abbia laseguente forma:

E(r)=E0(r)e-jk0L(r)

• La funzione iconale L (reale) soddisfa l’equazione iconale, mentre ilvettore (generalmente complesso) E0 soddisfa l’equazione di trasporto:

• L(r) è la funzione che adatta la costante di propagazione k0 ad un mezzocon un certo indice di rifrazione n generalmente funzione di r. In altreparole, L tiene conto del fatto che non necessariamente siamo nel vuoto.

• I vettori E0 e L sono funzioni lentamente variabili di r. Si noti chel’ipotesi di lenta variabilità non vale solo a frequenze ottiche, ma anche afrequenze molto più basse (MHz) in mezzi naturali ad indice di rifrazionelentamente variabile come atmosfera terrestre e ionosfera.

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Superfici iconali e raggi ottici

• Nell’OG le superfici equifase coincidono con le superfici ad iconalecostante e la propagazione delle onde avviene nella direzione del versores0 normale alle superfici ad L=cost ed orientato nel verso crescente di L.Infatti si ha:

• La famiglia delle normali alla superficie equifase costituisce i RAGGIOTTICI o traiettorie ottiche.

• Iconali e raggi ottici costituiscono una congruenza normaleanalogamente al caso di superfici equipotenziali e linee di forza.

• Nell’approssimazione di ottica geometrica quindi i fenomeni propagativisono interpretati in termini di raggi ottici e superfici iconali (superficiequifase o fronti d’onda).

versore.ildenota ne cui di equifase, superfici alle normali delle curvilineaascissa l'a rappresent

)()())((:da espresso quindi è

nepropagazio di vettoreIl)( )()(

0

0000

0

s

srrrk

ksrrr

snkLkLk

nLnL

L= cost

ss0

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• Qualsiasi campo e quindi anche la soluzione dell’OG, deve soddisfarele equazioni di Maxwell. Scriviamo quindi le espressioni di E ed H pertale approssimazione:

raggio. al entealla tang ortogonale è )( vettoreil ovvero, 0)(

:ottiene si iconale eq.l' ricordando ea immaginari partela doConsideran 0

:ricava si leesponenzia comune termineil eliminando0

sorgenti) diassenza (in 0)(:)()( )( vettoredel divergenzala moConsideria

)()(

)()(

0

00

0000

0000

000

)(0

)(0

000

0

0

rEsrE

EEE

EEE

EEE

EEErErrD

rHrH

rErEr

r

Ljk

eeLejk

eee

e

e

LjkLjkLjk

LjkLjkLjk

Ljk

Ljk

ooo

L’espressione del campo magnetico ha la stessa forma di quella di E

E0 s0

s

Significato e.m. dell’ottica geometrica (1/3)

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aleirrotazion è 0 :ottiene si (1) di reale partela doConsideran

uniformi piane onde leper come )( 1)(

ricava si ,1 :Essendo

:(1) dia immaginari partela oAnalizziam(1)

:ha si ,)( che ricordando

di rotore ilora Esaminiamo

00

000

0

000

0000

0000

00

000

00

EE

rEsrH

EHHE

HEE

vvvHEHE

E

η

ηnk

snkLk

ejeLejk

aaaejej

LjkLjkLjk

LjkLjk

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Significato e.m. dell’ottica geometrica (2/3)

I risultati ottenuti hanno la seguente interpretazione:OG significa considerare il campo localmente come un’onda pianauniforme (OPU) ovvero TEM rispetto al raggio ottico (punto per punto essosi propaga come una OPU anche se il percorso è generalmente curvilineo).

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Significato e.m. dell’ottica geometrica (3/3)

Inoltre, sempre per analogia con le onde piane uniformi, possiamo vedereche, essendo il vettore di propagazione k espresso da:

k (r)= k0L(r) = (ω/c0) n s0 ,la velocità di fase è data da:

c = ω/k = ω/k0n = c0/nCome nelle OPU, la velocità di fase è pari alla velocità della luce nelmezzo considerato.Il vettore di Poynting è dato da:

P(r)=(1/2)E(r)×H*(r) = (1/2η)|E0(r)|2s0

Le onde trasportano l’energia nella stessa direzione s0 in cui sipropagano.

)( )( :OPU) leper (come ottiene si

:equazione l' doconsideran precedente caso nel come Ragionando

000 srHrE

EH

η

j

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Teorema dell’uguale percorso ottico

Il teorema dell’uguale percorso ottico ci permette di determinare comevaria la fase dell’onda lungo un raggio.

s1

s2

L(s1)L(s2)

)( 22

:punti due tra fasela ricavare possibile è , iconali superfici le o ottici raggi i costruiti Una volta

.

)(

:ha si )()(

:è rifrazione di indicel' Poichè. e tra tecongiungenla

con coincide ottico percorso il 1 cui in caso nel )(

: e ascissa di punti 2 tra raggio un lungo )( il Definiamo

11212

12

21

21

2

1

2

1

2

1

2

1

sLdssnLLdssnLL

sLsLdssns

dssdLsn

ss

ndssns

sss

s

s

s

s

s

s

s

s

iconalidue traottici raggi i tutti peruguale è ottico percorso Il

ottico percorso

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Teorema del tubo di flusso (1/2)

• Ci permette di determinare come l’andamento dell’ampiezza E0=|E0| delcampo lungo la traiettoria del raggio ottico.

• Si costruisce un tubo di flusso per la potenza: superficie chiusa costituitalateralmente da una famiglia di raggi ed ortogonalmente da due porzionidi superficie iconale dAl e dA2.

• Applicando il teorema di Poyinting ad un tubo di flusso di sezionisufficientemente piccole da poter considerare su di esse P ≈costante suesse e supponendo mezzo privo di perdite ed assenza di sorgenti si ha:

2

1

2

11020

22

202

12

101

2211221102

2310

21

21

)(

0)()()( 0)( 231

dAdAsEsE

dAsdAs

dAPdAPdAPdAP

dAdAdAdAdAAdA

EE

sn

nrPnrPnrPnrP

dA1

A3

L1

L2

dA1

dA2

n1

n2

n3

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k(r′)

Teorema del tubo di flusso (2/2)

• L’ampiezza del campo in un punto del raggio è legata solo alla corrispondenteampiezza in un altro punto del raggio.

• La soluzione del campo è legata solo all’andamento dei raggi in un punto e nondipende dalla soluzione lungo i raggi adiacenti. Questo è il principio di localitàdell’OG.

• La località dell’OG contraddice la Teoria Elettromagnetica generale, secondo la quale ilcampo nella regione al di là di una certa superficie equifase può essere visto come sommadelle onde (elementari) prodotte da opportuni elementi di corrente elettrica e/o magneticaciascuno dei quali produce un’onda sferica (teorema di equivalenza):

• Analogamente, viene a cadere il principio di Huygens-Fresnel secondo cui ogni fronted’onda può essere ricavato da un fronte d’onda precedente come inviluppo di fronti d’ondasferici emessi dagli elementi di superficie in cui quest’ultimo può essere suddiviso.

S'S'

-jkd

4e )'()(

r'rrkrA

r'r

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• Il rapporto è caratteristico delle superfici iconali coinvolte e si chiama fattoredi divergenza Fd.

• Consideriamo un piano passante per la normale alla superficie iconale. Al ruotare delpiano si forma una famiglia di curve intercette sull’iconale stessa. Dette c′ e c′′ leintercette con raggio di curvatura minimo e massimo, rispettivamente e indicati con ′e ′′ tali raggi (detti raggi principali), si ha:L’inverso del prodotto dei raggi di curvatura minimo e massimo prende il nome di curvaturagaussiana e rappresenta la caratteristica geometrica dell’iconale.

• Il calcolo dell’ampiezza lungo il raggio tramite il metodo del tubo di flusso è alternativo all’usodell’eq. del trasporto (che permette però di determinare anche l’andamento della polarizzazionelungo il raggio).

Fattore di divergenza

21 / dAdA

'''/'''/)( 221121 dAdAsFd

Fascio divergente E0(s2)< E0(s1) potenza distribuita su una sup.

sempre più ampiaFascio convergente

E0(s2)> E0(s1)

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Principio di Fermat in ottica geometrica

• Principio di Fermat: considerati due punti nello spazio P1 e P2, il raggioottico è la curva a cui i due punti appartengono che rende minimo ilpercorso ottico.

• Conseguenze per il caso di mezzo omogeneo (n = cost) :– I raggi ottici sono rette (la retta rende minima la distanza).– Per un raggio incidente su superficie piana, vale

la legge di Snell di riflessione e rifrazione:

O O

Si può dimostrare che OP1 + OP2 è minimo per θ1 = θ2

Si può dimostrare che OP1 + OP3 è minimo per sinθ3 = (n1/n2)sinθ1

P3θ3

θ2 = θ1

sinθ3 = (n1/n2)sinθ1

θ2θ1θ2θ1

,

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Riflessione e rifrazione dei raggi

• L’OG può anche essere usata per studiare la riflessione la trasmissione diun’onda sulla superficie di un dielettrico (o anche la sola riflessione su unconduttore) a patto che la curvatura della superficie riflettente sia >>di in modo da poter assimilare localmente la superficie ad un piano.

• Per quanto visto a proposito dell’analogia con le OPU, appare lecitoassumere che, localmente, un’onda incidente si rifletta e si trasmetta conle stesse modalità delle OPU. Ne segue che ad ogni raggio dell’ondaincidente viene fatto corrispondere un raggio riflesso ed un raggiotrasmesso applicando localmente la legge di Snell di riflessione erifrazione.

• Ad un fascio di raggi incidenti si fa corrispondere un fascio di raggiriflessi ed un fascio di raggi trasmessi. Perché tale procedimento abbiasenso è necessario che dopo riflessione e/o rifrazione una congruenzanormale (iconali e raggi) si trasformi in un’altra congruenza normale. Sipuò dimostrare (teorema di Malus) che i fasci riflesso e trasmessogodono effettivamente di questa proprietà.

• L’OG non permette di determinare l’onda trasmessa in un conduttorepoiché essa non vale necessariamente in mezzi dissipativi (L è reale). E’necessaria un’estensione della formulazione presentata.

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Propagazione ottica

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Equazione dei raggi

r

s

r+dr

ds s+ds

Sappiamo determinare come si propagano ampiezza e fase lungo unraggio (tubo di flusso ed ugual percorso ottico). Per studiare lapropagazione di un’onda trattabile con l’OG dobbiamo però sapertracciare preliminarmente i raggi.

Su un generico raggio, consideriamo un’ascissa s, presa a partiredall’iconale L0 e sia r=r(s) la posizione del raggio all’ascissa s. Si ha:

L0

s0(0) s0(s)

raggi dei equazione )()()( )()(])([)( :Ma

)()()( )(:iconale eq. l'Per

0

0

0

dssdsn

dsdsn

dssdsn

dsdsn

dsd

dssLd

snds

sdLds

sLdnsL

dsd

rrs

s

sr

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Tracciamento dei raggi ottici

• L’equazione dei raggi permette di determinare il raggio una voltaassegnato il suo punto di partenza r(0) e la sua direzione iniziale s0(0)(anche s0 è funzione di s).

• Indicando con x=x(s), y=y(s) e z=z(s) le coordinate del punto r eproiettando l’eq. dei raggi sui 3 assi, si ottiene un sistema di equazionidifferenziali la cui soluzione è univocamente determinata essendo note lecondizioni iniziali.

• Per n = cost., si ha d2r/ds2 = 0 → r(s)=As+B → è una retta [A=s0(0),B=r(0)].

• Se n è variabile i raggi si incurvano. Definiamo il vettore di curvaturacome:

• Detto il raggio di curvatura della traiettoria si può dimostrare che:

u(s)=|u(s)|u0=u0/(s) u0: versore normale al raggio ottico

• Il vettore u0 è perpendicolare in ogni punto al versore s0 epunta verso il centro del cerchio.

dsd

dssds 0

2

2 )()( sru

s0u0

O

r

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Curvatura dei raggi (1/2)

• Dall’equazione differenziale dei raggi e in base alle definizioni date si ha:

s0u0

0

000

00

0

02

2

)()(

1

)()(ln)()(

)(1)(

)()()()()()()( :ricava si per escalarment ndoMoltiplica

)()()()()()()( )()()(

u

uuu

uuuuu

usrrr

sns

snsnsnsn

ssu

susnssnssnsn

ssnds

sdnds

sdsnds

sdds

sdnds

sdsndsdsn

• Poiché il primo membro è evidentemente positivo, detto l’angolo trala normale al raggio e la direzione di n(s), se ne deduce che se èminore di π/2:

cos )()(

1 sns

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Curvatura dei raggi (2/2)

• Per percorsi vicino al suolo (collegamenti terrestri) si può considerarecos ≈ 1.

• Assumiamo un’atmosfera stratificata verticalmnente, tale cioè che n èfunzione solo di una variabile ed in particolare della quota z. In tal caso ndecresce all’aumentare di z e quindi n è diretto verso il basso:

n (s)≈ −|n (z)| z0 ;Di conseguenza:

1/(s) ≈ −|n(z)| z0 · u0 ;

1/ (s) = − | n(z)|

s0

u0

z

n

• Casi limite:n(z)= cost → i raggi ottici sono rette (raggio di curvatura infinito)n(z) = cost → i raggi ottici sono archi di circonferenza (raggio dicurvatura costante)

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Legge di Snell generalizzata (1/2)

• Il sistema di equazioni differenziali che si ottiene dall’equazione deiraggi è risolvibile, per un mezzo in cui n varia con legge arbitraria, soloper via numerica. L’equazione dei raggi è invece facilmente risolvibilenel caso di atmosfera stratificata ( n = n(z), n ≈ -|n| z0 ).

cost. sin

:atageneralizz Snell di legge lascrivere può si , asse l'con forma raggio il

che angolol' con Indicando cost.

0)(

)(

:ha si , )()(

)( :Essendo

0)(

:raggi dei eq.l'per 0

00

00

00

000

000

0000

n

zn

nds

dndsd

dsndn

dsdn

dsd

dsnd

dsdn

dsdn

sz

sz

sz

szs

zsz

szrzz

θ

n

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Legge di Snell generalizzata (2/2)• Nel caso di mezzo a simmetria sferica si ha n=n(r), per cui:

• Nel caso si debba considerare la sfericità della terra, legge di Snellgeneralizzata assume quindi la forma seguente: (RTerra + h) n sinθ = cost(h: quota della traiettoria, RTerra: raggio terrestre). Tale relazione è allabase delle trattazioni di propagazione troposferica e ionosferica.

cost sin :sferica simmetria a mezzoper atageneralizz Snell di legge la scrivere può si ,con forma ria traiettola che angolol' con Indicando cost.

ma , )(

:ha si , )(

)( :Essendo

0)(

:raggi dei eq.l'per 0

:che consegue Ne

dr

0

000

000

0

0

rn

ndsdn

dsdn

dsd

dsndn

dsdn

dsd

dsndn

dnn

rsr

srsrsr

srsrsr

srr

r

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Raggi in un mezzo stratificato

• Per simmetria i raggi giacciono su pianiparalleli all’asse z. Assumiamo quindiche il piano di giacenza sia yz, possiamodescrivere il raggio in forma y = y(z).

• Osservando la figura si vede che si ha:

'd)'(

'd sin

sin

:ottiene si per integraledell' redenominato e numeratore cando MoltipliC. sin

risulta C, sin se la Per ).antenna dell' puntamento di angolo con

itore trasmettun di caso (p.es., )( cui in ),( punto ilper neinclinazio con passi raggio il che sapere di Assumiamo

'.d sin1

sin sin1

sindd

oo

o

z22

z222

0

000

z22

zz

o

o

o

z

zCzn

Cznn

nzy

nn

n

nznzy

zzyzytg

atageneralizz Snell di legge

y(z) è l’equazione della traiettoria

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z3

z2

z1

Costruzione grafica approssimata per tracciare i raggi ottici: approssimazione a gradino

z2

z3

z1

In atmosfera stratificata, generalmente l’indice di rifrazionediminuisce al crescere della quota e si assume una andamentoesponenziale negativo. Si può approssimare il profilo di ncon una funzione a multi-gradini. In tal modo siintroducono delle discontinuità.

Osservando la figura a sx. si vede che alla quota z1, n passada valore n0 al valore n1, a z2 n passa da n1 a n2, etc.

Nei tratti verticali n è costante → i raggi ottici sono rette.Dove c’è la discontinuità possiamo applicare la legge diSnell generalizzata.

Per la legge di Snell generalizzata:

n0 sinθ0 = n1sinθ1 ; n1sinθ1 = n2sinθ2 ; ……...

Dove n è costante i raggi ottici sono rette. Dove c’è la discontinuità varia l’angolo tra la traiettoria ottica e l’asse z secondo la legge di Snell generalizzata.

Le condizioni iniziali sono determinate dalla locazione del trasmettitore e dal puntamento dell’antenna.

0

1

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Costruzione grafica approssimata per tracciare i raggi ottici: approssimazione a spezzata

Per il profilo di n in atmosfera stratificata, si può anche considerare un andamentodi n(s) a spezzata. Si assume che in ogni strato n abbia un andamento rettilineo eche la pendenza delle rette cambi in corrispondenza delle discontinuità.

In altre parole si assume che, in ogni strato in cui dividiamo l’atmosfera, il gradienten sia constante e che passando da uno strato all’altro ci sia discontinuità di talegradiente, ma non di n.

Essendo n = costante → i raggi ottici sono archi di circonferenza.Nel passaggio da uno strato all’altro non c’è discontinuità di n e quindi la tangentealla traiettoria è la medesima.

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Soluzione dell’equazione del trasporto

• La propagazione del campo nell’approssimazione dell’OG in baseall’equazione del trasporto si determina nel seguente modo:

• L’ampiezza del campo in un punto s del raggio, dipende solamentedall’ampiezza del campo in un altro punto del medesimo raggio. Tuttavia,il rapporto delle ampiezze del campo in due punti del raggio, dipendedall’andamento locale dei raggi circostanti anche se in lieve misura acausa della presenza nell’integrando di 2L.

• La dipendenza di E0 con s è di tipo esponenziale. Nel caso di mezzoomogeneo l’esponenziale coincide col fattore di divergenza vistoprecedentemente:

2

1

2

)()(

21

10202

0

0

0

200

)()(0 )()(2

1)()(

:ha si ,)()()( che Dato

0)()(21)())((

s

sds

snsL

essdssLsns

sd

dsdsnsnsL

sLsssL

EEEE

s

EE

sdssL

nd esF 0

2 )( 21

)(

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Fattore di divergenza per mezzi omogenei

• Se il mezzo è omogeneo, ossia se la propagazione avviene per raggirettilinei, si può dimostrare che il fattore di divergenza è espresso da:

• Poiché si dimostra che in un mezzo omogeneo la polarizzazione non variase ci si sposta lungo i raggi ed inoltre L(s)−L(s=0)=ns, si può ricavareun’espressione per la propagazione del campo lungo un raggio:

principali curvatura di raggi :'' ,')'')('(

''')(

sssFd

Per onda piana: ′=′′ = ∞→ Fd=1

Per onda sferica: ′=′′=0 → Fd=0 /(0+s)

)()()0(

0

)()0(0

)]0()([0

)(0

)'')('(''')0(

)'')('(''')0(

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Page 25: 07 Ottica geometrica - uniroma1.it · 2019. 2. 26. · Corso di Propagazione: Ottica geometrica 6 Significato e.m. dell’ottica geometrica (3/3) Inoltre, sempre per analogia con

Corso di Propagazione: Ottica geometrica 25

Limiti dell’ottica geometrica

• In generale l’OG dà risultati sufficientemente accurati ogni volta che ledimensioni degli oggetti investiti da un’onda EM è >> .

• OG non permette comunque di tener conto di fenomeni quali:– INTERFERENZA: sovrapposizione di onde tale che le

caratteristiche di una singola onda sono alterate dalla presenzacontemporanea delle altre.

– DIFFRAZIONE: dovuta a limitazioni spaziali dei fronti d’onda chevanno dalla sorgente all’osservatore causate da ostacoli o dadimensioni finite (non >> ) delle sorgenti => OG estesa medianteGTD (Geometrical Theory of Diffraction)Esempio: formazione di zone d’ombra da parte di un oggetto opaco investito da unfascio di raggi ottici. Secondo l’OG il campo passa bruscamente a zero attraverso lasuperficie di transizione costituita dai raggi radenti al corpo. Nella realtà non è così.

zona d’ombra OG L0

Correzione locale GTD

Correzione locale GTD