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N.86 MAGGIO 2011 RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03 SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 – 55054 BOZZANO (LU) TEL. 0584 976585 - FAX 0584 977273 DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO ESERCITAZIONI articolo 5 5 Lavorare con la mezzapunta: come allenare gli inserimenti in verticale. A cura di Massimo Saccà Le esercitazioni per allenare le abilità specifiche del ruolo. Massimo Saccà, ventitreenne laureando in Scienze Motorie, è istruttore scuola calcio dell’Empoli Giovani FC, società per la quale ha allenato le seguenti categorie: Stagione 2005/2006 categoria Piccoli Amici ed Esordienti B Stagione 2006/2007 categoria Piccoli Amici ed Esordienti A Stagione 2007/2008 categoria Piccoli Amici, Pulcini a 5 ed Esordienti A Stagione 2008/2009 categoria Piccoli Amici ed Esordienti A Stagione 2009/2010 categoria Piccoli Amici, Pulcini a 6 ed Esordienti Prof. Stagione 2010/2011 categoria Piccoli Amici, Pulcini a 6 ed Esordienti Prof. Oltre al dribbling, l’inserimento in verticale è una di quelle azioni di gioco che permette a un giocatore di creare superiorità numerica potenziale per la propria squadra e di conseguenza un pericolo per gli avversari. Nel contributo di questo mese andremo a proporre alcune esercitazioni, sia analitiche che situazionali, per l’allenamento specifico di questi aspetti. Esercizio 1 Nello specifico, l’inserimento in verticale è definibile come la capacità di leggere il contesto di gioco ed inserirsi in avanti, oltre la linea immaginaria di uno o più avversari al fine di ricevere direttamente o indirettamente (tramite sponda) la palla e poter “puntare” il reparto difensivo avversario. Particolare abilità negli inserimenti devono possederla i centrocampisti, in particolare quelli con caratteristiche prettamente offensive come la mezza punta. La proposta n.1 è un esercitazione prettamente analitica che tende ad

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RIV ISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TR IBUNALE D I LUCCA N° 785 DEL 15 /07/03

SEDE V IA E .FRANCALANCI 418 – 55054 BOZZANO (LU) TEL . 0584 976585 - FAX 0584 977273

D IRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZ IO COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO

ESERCITAZIONI

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55 Lavorare con la mezzapunta: come allenare gli inserimenti in verticale.A cura di Massimo Saccà

Le esercitazioni per allenare le abilità specifiche del ruolo.

Massimo Saccà, ventitreenne laureando in Scienze Motorie, è istruttore scuola calcio dell’Empoli Giovani FC, società per la quale ha allenato le seguenti categorie:

• Stagione 2005/2006 categoria Piccoli Amici ed Esordienti B

• Stagione 2006/2007 categoria Piccoli Amici ed Esordienti A

• Stagione 2007/2008 categoria Piccoli Amici, Pulcini a 5 ed Esordienti A

• Stagione 2008/2009 categoria Piccoli Amici ed Esordienti A

• Stagione 2009/2010 categoria Piccoli Amici, Pulcini a 6 ed Esordienti Prof. • Stagione 2010/2011 categoria Piccoli Amici, Pulcini a 6 ed Esordienti Prof.

Oltre al dribbling, l’inserimento in verticale è una di quelle azioni di gioco che permette a un giocatore di creare superiorità numerica potenziale per la propria squadra e di conseguenza un pericolo per gli avversari.

Nel contributo di questo mese andremo a proporre alcune esercitazioni, sia analitiche che situazionali, per l’allenamento specifico di questi aspetti. Esercizio 1

Nello specifico, l’inserimento in verticale è definibile come la capacità di leggere il contesto di gioco ed inserirsi in avanti, oltre la linea immaginaria di uno o più avversari al fine di ricevere direttamente o indirettamente (tramite sponda) la palla e poter “puntare” il reparto difensivo avversario. Particolare abilità negli inserimenti devono possederla i centrocampisti, in particolare quelli con caratteristiche prettamente offensive come la mezza punta.

La proposta n.1 è un esercitazione prettamente analitica che tende ad

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allenare la capacità della mezzapunta di capire quando deve rimanere a sostegno per lo scarico del riferimento avanzato oppure quando deve inserirsi verticalmente per ricevere la palla servitagli dalla punta. Se, come mostra la figura 1a, la mezzapunta è marcata da vicino dall’avversario diretto, sarà auspicabile e possibile un inserimento in verticale per ricevere la sponda della punta ed andare alla conclusione.

Se viceversa la situazione tattica è quella evidenziata dalla fig.1b (la mezzapunta non è attaccata da vicino, e di conseguenza non ci sono gli spazi per potersi inserire alle spalle del difendente) la mezzapunta si muove per ricevere il passaggio dal mister (verde) o lo scarico della punta, nel caso il mister decida di iniziare il gioco con una verticalizzazione per il riferimento avanzato. L’esercitazione prosegue con la ricerca del goal da parte del trequartista. Esercizio 2

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Nell’esercitazione numero 2, vediamo sviluppata in forma situazionale la proposta analitica precedente. L’esercitazione si svolgerà in un campo diviso in 3 settori di lunghezza totale 30m x 15m. in ogni settore si gioca un 1 contro 1. L’obiettivo della squadra in possesso di palla è quello di fare goal. L’unico giocatore che può spostarsi ed

entrare nei 3 settori è l’elemento centrale (la mezzapunta). Si può notare in figura “2a” come si vada a ricreare la situazione analitica dell’esercitazione “1a”.

Nella figura “2b” invece si può notare come si vada a ricreare in situazione l’esercitazione analitica rappresentata in figura “1b”.

Esercizio 3 La terza e la quarta proposta hanno la caratteristica della situazionalità. Nell’esercizio evidenziato dalla figura 3 si richiede una prima fase di possesso palla (in situazione di parità numerica) nel settore centrale del campo. Quando la squadra ha raggiunto l’obiettivo di 6-8 passaggi consecutivi, uno dei giocatori della squadra che è riuscita a

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raggiungere l’obiettivo, si inserisce dinamicamente nella zona di campo della porta da attaccare per ricevere un passaggio dal compagno e concludere a rete. I difendenti possono intercettare la verticalizzazione ma non abbassarsi per difendere oltre la linea tratteggiata.

Esercizio 4

Quest’ultima proposta da proporre anche come variante all’esercizio n.3. Si gioca, come in precedenza, un possesso palla in parità numerica; al raggiungimento del numero prestabilito di passaggi si ricerca con un passaggio preciso la punta che si trova oltre la linea tratteggiata (nella zona di attacco di competenza della squadra che offende). La punta funge da sponda per

l’inserimento della mezzapunta che va al tiro. Anche in questo caso i difendenti possono intercettare la verticalizzazione per il riferimento avanzato ma non abbassarsi a difendere nello spazio oltre la linea tratteggiata.

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