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Lodovico Festa La sindrome da evitare I COMMENTI Sentenza d’appello al processo per corruzione in atti giudiziari. I legali del Cavaliere: «Un procedimento che non doveva neanche iniziare» Berlusconi assolto con 12 anni di ritardo Caso Sme: per i magistrati il leader della Casa delle libertà «non ha commesso il fatto» A Chinatown si spara per strada Milano, faida tra bande in pieno giorno: 2 giovani ammazzati in mezzo ai passanti Telecom va a Telefonica: ecco i piani d’acquisto Aggredita e uccisa con un colpo d’ombrello La Corte d’Appello di Milano ha as- solto con formula piena l’ex premier Silvio Berlusconi nel processo stral- cio per la vicenda Sme in cui il leader di Forza Italia era imputato di corru- zione in atti giudiziari. Berlusconi è stato assolto perché «il fatto non sus- siste» e «per non aver commesso il fatto», ha detto il presidente della corte in aula leggendo il dispositivo della sentenza. Sereno, soddisfatto, emozionato, addirittura commosso. Avvocati e portavoce descrivono così il Cavaliere dopo la notizia: «La sen- tenza è arrivata con un ritardo di 12 anni, ma comunque è arrivata» è sta- to il suo rammaricato commento. OLTRE UN DECENNIO DI POLITICA INQUINATA «Il centrodestra riparte da Verona» Gian Battista Bozzo I eri a Roma c'erano tre gatti, neanche quattro, a manifestare davanti al Parlamento in favore di Abdul Ka- rim Suleiman. Ma si capisce: Karim (...) Per i parolai della politica la banalità è «condivisa» Stefano Lorenzetto L a giustizia all’italiana ha condanna- to Anna Maria Franzoni. Per aver ucciso con 17 mazzate suo figlio (...) S edici anni, un compromesso che non si chiarisce nemmeno con l’espediente delle attenuanti (...) È sempre più allarme sicu- rezza nella Chinatown mila- nese. Una faida tra bande di giovani ha portato all’omici- dio di due giovani: il tutto è successo in pieno giorno e in mezzo ai passanti terro- rizzati proprio nei pressi di via Paolo Sarpi, la principa- le strada del quartiere. Le vittime avevano 19 e 21 an- ni: per ucciderli sono state sparate decine di colpi e molte pallottole hanno colpi- to i muri delle abitazioni e le auto in sosta. IL COMPOSITORE RUSSO È MORTO IERI A 80 ANNI PAOLO GIOVANELLI A PAGINA 20 TIZIANA PAOLOCCI A PAGINA 16 FRANZONI, CONDANNA ALL’ITALIANA A iutatemi a raccogliere i pensieri su Rostropovi- ch, mitico musicista, ebreo russo, morto a ottant’anni nella sua patria, dopo una vita da protagonista in tutto il mondo. Troppo ricca, me- ravigliosa, elementare la sua arte, per descriverla: al violoncello, la pienezza del suono viveva nello slancio del fraseggio, nelle ombre delle confessioni (...) Rostropovich,il violoncello della libertà SEGUE A PAGINA 30 RENZO FOA A PAGINA 31 Garanzia 10 anni “a servizio completo” Snaidero regala * la lavastoviglie Whirlpool. *Dal 15/04 al 30/06. Regolamento sul sito www.snaidero.it Lorenzo Arruga P er 12 anni Silvio Berlusconi è stato dipinto come un corruttore di giudi- ci e accusato di averne comprati alcuni per impedire che Romano Prodi svendesse la Sme, la società pubblica nel settore alimenta- re, a Carlo De Benedetti. Il buon senso, sin dall’inizio, avrebbe consigliato di dargli una medaglia: fosse stato ve- ro che era intervenuto sui giu- dici, il Cavaliere avrebbe co- munque impedito che una so- cietà dello Stato fosse regala- ta per poche centinaia di mi- liardi di vecchie lire a un im- prenditore privato, visto che quella stessa società anni do- po fu venduta a più di 2mila miliardi. Ma la Procura di Mi- lano non dà medaglie e men che meno a Berlusconi: anzi a lui riserva imputazioni che prevedono lustri in carcere. Per 12 anni i Pm di Milano, tra cui quella Ilda Boccassini che proprio ieri siamo stati costretti a risarcire in seguito alla pubblicazione di un arti- colo di critica al processo Sme, hanno indagato sul ca- po dell’opposizione. Per dodi- ci anni la vita politica di que- sto Paese è stata inquinata. Per dodici anni l’attività del Parlamento e anche del go- verno è stata scandita dagli avvisi giudiziari, dai rinvii a giudizio, dalle udienze. E ora si scopre che Berlu- sconi è innocente. Una sen- tenza d’appello lo assolve dal- l’accusa di aver corrotto i giu- dici: per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste. Già in primo grado il Cavaliere era stato assolto per non aver commesso il fat- to e per una delle accuse era intervenuta la prescrizione. Ma i Pm, non contenti, erano ricorsi in Cassazione e – nono- stante una legge rendesse inammissibile l’appello – la Suprema corte aveva dispo- sto la celebrazione di un nuo- vo processo. Risultato? Men- tre il procuratore ha chiesto cinque anni di carcere, la Cor- te ha assolto il capo dell’oppo- sizione, cancellando anche l’ombra della prescrizione. Niente di ciò che era stato co- struito contro di lui è rimasto in piedi. Anni di intercettazio- ni e rogatorie, migliaia di pa- gine e 208 udienze per sen- tenziare che le accuse sono inesistenti. Tutto ciò accade a una setti- mana esatta dal crollo di un’altra inchiesta, quella di Telecinco, l’emittente spa- gnola di Mediaset. Un’indagi- ne originata da una costola di quelle milanesi e proseguita a Madrid. Anche in Spagna, anni di accuse e poi tutti assol- ti. Dal 1994 a oggi sono 15 i procedimenti contro il Cava- liere che si sono chiusi con l’assoluzione, l’archiviazione o la prescrizione. I birilli giu- diziari messi in piedi contro di lui sono caduti a uno a uno. Ma a cadere non è mai chi ha costruito quelle imputazioni. Come ho spiegato ieri, i giudi- ci non sbagliano mai per col- pa o per dolo. Nel Paese dei mille errori giudiziari non c’è un magistrato che abbia mai sborsato un euro di tasca pro- pria per aver mandato in ga- lera un innocente o per aver sconvolto la vita di una perso- na. Anzi: i responsabili di que- gli «sbagli» fanno carriera, vengono promossi. I soli a pa- gare, oltre alle vittime delle via crucis giudiziarie, sono i cronisti, quelli che dalle to- ghe non si fanno intimorire. Per aver criticato le inchieste di Ilda Boccassini, la nostra e poche altre testate sono state condannate a versare al ma- gistrato della Procura di Mila- no più di 500mila euro esen- tasse. In questa brutta faccen- da di accuse false, anzi, insus- sistenti, per usare le parole care alle toghe ed evitare que- rele, ha perso lo Stato, che ha speso milioni di euro per inda- gare un innocente, ma ha per- so anche la politica, che da quelle accuse infondate è sta- ta condizionata. L’unica che ci ha guadagnato è stata pro- prio lei: Ilda la rossa. [MB] CHI HA PERDUTO CHI HA GUADAGNATO A Giulio Tremonti non puoi chiedere l’ora aspettando che risponda «le sei e mezzo». Ti parlerà dell’orologiaio inglese che inventò il cronometro, tanto da poter calcolare la longi- tudine ad uso delle navi di Sua Maestà. È dun- que con un po’ di esitazione che gli chiediamo: ci parla un po’ del caso Verona, di Bossi e Pro- di, di Bossi e Berlusconi, del (...) SEGUE A PAGINA 9 INTERVISTA A TREMONTI I l centrosinistra è in crisi. Solo a un ese- cutivo ebbro può veni- re in mente di fare de- magogia su un terre- no come l'immigrazio- ne, aprendo un (...) SEGUE IN PENULTIMA PAGINA O rmai, per i parla- mentari europei, sembra un dato asso- dato: il cattolicesimo è omofobo. L'aggettivo indica, secondo la defi- nizione fornita (...) La congiura di Torquemada Eugenia Roccella SEGUE A PAGINA 10 Una battaglia per Karim Giordano Bruno Guerri SEGUE IN PENULTIMA PAGINA N on so se quella che mi accingo a espri- mere sarà un’opinione condivisa. In ogni caso devo condividerla per scopi te- rapeutici almeno con i lettori. Non ne pos- so più dell’aggettivo condiviso. Mi rivolgo ai pappagalli irreggimentati, ai luogoco- munisti impuniti: basta, smettetela di condividere. Fate venire la nausea. Fra l’altro, se c’è una cosa più sicura della morte, è che siete divisi su tutto. Quindi che senso ha questo vostro (...) SEGUE A PAGINA 11 TERMINI ABUSATI U na volta Mstislav Rostropovich osò interrompere la moglie che stava di- cendo a un giornalista: «Per me la musi- ca è la vita stessa, non avrei potuto vive- re senza, credo che sarei morta, sen- za». Lui l'interruppe così: «Saresti vissu- ta lo stesso e avresti lavorato come tut- ti». Una frase semplicemente inimmagi- nabile in bocca a (...) SEGUE A PAGINA 30 L’uomo del Muro che voleva fare il muratore Filippo Facci La giustizia ha patteggiato Maurizio Belpietro SEGUE A PAGINA 2 Colpevole di antipatia Salvatore Scarpino SEGUE A PAGINA 12 ANNA MARIA GRECO, ENRICO LAGATTOLLA E GIANLUIGI NUZZI ALLE PAGINE 6-7 G. DELLA FRATTINA, P. FUCILIERI E G. ZAGATO A PAGINA 17 ACCORDO VICINO IN METROPOLITANA A ROMA GIOVANNI FALCONIERI E STEFANO ZURLO ALLE PAGINE 2-3-5 CINQUE ANNI DOPO Anna Maria Franzoni, condannata in appello a 16 anni per l’omicidio del figlio Samuele [FOTO: EMMEVI] Delitto di Cogne: l’appello dimezza la pena, 16 anni alla mamma di Samuele. La sua legale: non ci sono prove, non finisce qui ANNO XXXIV / NUMERO 101 / 1 EURO* A COPIA / SABATO 28 APRILE 2007 www.ilgiornale.it IN VENDITA FACOLTATIVA: IL GIORNALE + «I LUOGHI E LA STORIA» N. 4 (+ l7,90) + «ENCICLOPEDIA PRATICA CASA & FAMIGLIA» N. 7 (+ l9,90) + «DIZIONARIO DELLA SALUTE N. 3 (+ l9,90) + «STORIA D’ITALIA DEL XX SECOLO» N. 12 (+ l 9,90) + «CARTELLETTA + SCHEDE» N. 3 (+ l 5,90) + «EASY CLICK» N. 13 (+ l 7,90) + «BIBLIOTECA STORICA - IL RINASCIMENTO» N. 36 (+ l 5,90) + LIBRO «LA MIA VERITÀ SUL DELITTO DI COGNE» (+ l1,00) + LIBRO «I 300 MIGLIORI FONDI 2007» (+ l12,90) + DVD «STORIA D’ITALIA DEL XX SECOLO» N. 12 (+ l 8,90) - LA MIA CASA POCKET (+ l 1,00) - IL GIORNALE + IL DOMENICALE t 1,50 (l1,00+l0,50) - IN VENDITA OBBLIGATORIA: - PER LOMBARDIA ED EMILIA ROMAGNA: IL GIORNALE + DIECI t 1,00 - LATINA: + LATINA OGGI t 1,00 - FROSINONE: + CIOCIARIA OGGI t 1,00 - MOLISE: + NUOVO MOLISE t 1,00 - AVELLINO: + IL SANNIO t 1,00 - NAPOLI: + ROMA t 1,00 - SALERNO: + CRONACHE DEL MEZZOGIORNO t 1,00 - BARI E TARANTO: + CORRIERE DEL GIORNO t 1,00 - CATANZARO, CROTONE E VIBO VALENTIA: + LA GAZZETTA DEL SUD t 1,00 - IN VENDITA OBBLIGATORIA PROMOZIONALE PER BENEVENTO: + IL SANNIO t 0,90 - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) - ARTICOLO 1 COMMA 1, DCB-MILANO - *PREZZO SOLO PER L’ITALIA

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Page 1: 0,50) - IN VENDITA OBBLIGATORIA: - PER LOMBARDIA ED …  condivisa.pdf · Lodovico Festa Lasindrome daevitare I COMMENTI Sentenza d’appello al processo per corruzione in atti giudiziari.

Lodovico Festa

La sindromeda evitare

I COMMENTISentenza d’appello al processo per corruzione in atti giudiziari. I legali del Cavaliere: «Un procedimento che non doveva neanche iniziare»

Berlusconi assolto con 12 anni di ritardoCaso Sme: per i magistrati il leader della Casa delle libertà «non ha commesso il fatto»

AChinatownsisparaperstradaMilano, faida tra bande in pieno giorno: 2 giovani ammazzati in mezzo ai passanti

Telecom va a Telefonica:ecco i piani d’acquisto

Aggredita e uccisacon un colpo d’ombrello

La Corte d’Appello di Milano ha as-solto con formula piena l’ex premierSilvio Berlusconi nel processo stral-cio per la vicenda Sme in cui il leaderdi Forza Italia era imputato di corru-zione in atti giudiziari. Berlusconi èstato assolto perché «il fatto non sus-siste» e «per non aver commesso ilfatto», ha detto il presidente dellacorte in aula leggendo il dispositivodella sentenza. Sereno, soddisfatto,emozionato, addirittura commosso.Avvocati e portavoce descrivono cosìil Cavaliere dopo la notizia: «La sen-tenza è arrivata con un ritardo di 12anni, ma comunque è arrivata» è sta-to il suo rammaricato commento.

OLTRE UN DECENNIO DI POLITICA INQUINATA

«Il centrodestra riparte da Verona»Gian Battista Bozzo

I eri a Roma c'eranotre gatti, neanche

quattro, a manifestaredavanti al Parlamentoin favore di Abdul Ka-rim Suleiman. Ma sicapisce: Karim (...)

Per i parolai della politicala banalità è «condivisa»

Stefano Lorenzetto

Lagiustizia all’italiana ha condanna-to Anna Maria Franzoni. Per aver

ucciso con 17 mazzate suo figlio (...)Sedici anni, un compromesso che

non si chiarisce nemmeno conl’espediente delle attenuanti (...)

È sempre più allarme sicu-rezza nella Chinatown mila-nese. Una faida tra bande digiovani ha portato all’omici-dio di due giovani: il tutto èsuccesso in pieno giorno ein mezzo ai passanti terro-rizzati proprio nei pressi divia Paolo Sarpi, la principa-le strada del quartiere. Levittime avevano 19 e 21 an-ni: per ucciderli sono statesparate decine di colpi emolte pallottole hanno colpi-to i muri delle abitazioni e leauto in sosta.

IL COMPOSITORE RUSSO È MORTO IERI A 80 ANNI

PAOLO GIOVANELLI A PAGINA20TIZIANA PAOLOCCI A PAGINA16

FRANZONI, CONDANNA ALL’ITALIANA

A iutatemi a raccogliere ipensieri su Rostropovi-

ch, mitico musicista, ebreorusso, morto a ottant’anninella sua patria, dopo unavita da protagonista in tuttoil mondo. Troppo ricca, me-ravigliosa, elementare lasua arte, per descriverla: alvioloncello, la pienezza delsuono viveva nello slanciodel fraseggio, nelle ombredelle confessioni (...)

Rostropovich, il violoncello della libertà

SEGUEA PAGINA30RENZO FOA A PAGINA31

Garanzia10 anni“a servizio completo”

Snaidero regala*la lavastoviglie Whirlpool.

*Dal 15/04 al 30/06. Regolamento sul sito

www.snaidero.it

Lorenzo Arruga

Per 12 anni SilvioBerlusconi è statodipinto come uncorruttore di giudi-ci e accusato di

averne comprati alcuni perimpedire che Romano Prodisvendesse la Sme, la societàpubblicanel settore alimenta-re, a Carlo De Benedetti. Ilbuon senso, sin dall’inizio,avrebbe consigliato di dargliuna medaglia: fosse stato ve-roche era intervenuto sui giu-dici, il Cavaliere avrebbe co-munque impedito che una so-cietà dello Stato fosse regala-ta per poche centinaia di mi-liardi di vecchie lire a un im-prenditore privato, visto chequella stessa società anni do-po fu venduta a più di 2milamiliardi. Ma la Procura di Mi-lano non dà medaglie e menche meno a Berlusconi: anzia lui riserva imputazioni cheprevedono lustri in carcere.

Per 12 anni i Pm di Milano,tra cui quella Ilda Boccassiniche proprio ieri siamo staticostretti a risarcire in seguitoalla pubblicazione di un arti-colo di critica al processoSme, hanno indagato sul ca-po dell’opposizione. Per dodi-ci anni la vita politica di que-sto Paese è stata inquinata.Per dodici anni l’attività delParlamento e anche del go-verno è stata scandita dagliavvisi giudiziari, dai rinvii agiudizio, dalle udienze.

E ora si scopre che Berlu-sconi è innocente. Una sen-tenza d’appello lo assolve dal-l’accusa di aver corrotto i giu-dici: per non aver commessoil fatto e perché il fatto nonsussiste. Già in primo grado ilCavaliere era stato assoltoper non aver commesso il fat-to e per una delle accuse eraintervenuta la prescrizione.Ma i Pm, non contenti, eranoricorsi in Cassazione e – nono-stante una legge rendesseinammissibile l’appello – laSuprema corte aveva dispo-sto la celebrazione di un nuo-vo processo. Risultato? Men-tre il procuratore ha chiestocinque anni di carcere, la Cor-te ha assolto il capo dell’oppo-

sizione, cancellando anchel’ombra della prescrizione.Niente di ciò che era stato co-struito contro di lui è rimastoin piedi. Anni di intercettazio-ni e rogatorie, migliaia di pa-gine e 208 udienze per sen-tenziare che le accuse sonoinesistenti.

Tutto ciò accade a una setti-mana esatta dal crollo diun’altra inchiesta, quella diTelecinco, l’emittente spa-gnola di Mediaset. Un’indagi-ne originata da una costola diquelle milanesi e proseguitaa Madrid. Anche in Spagna,anni diaccuse e poi tutti assol-ti.

Dal 1994 a oggi sono 15 iprocedimenti contro il Cava-liere che si sono chiusi conl’assoluzione, l’archiviazioneo la prescrizione. I birilli giu-diziari messi in piedi controdi lui sono caduti a uno a uno.Ma a cadere non è mai chi hacostruito quelle imputazioni.Come ho spiegato ieri, i giudi-ci non sbagliano mai per col-pa o per dolo. Nel Paese deimille errori giudiziari non c’èun magistrato che abbia maisborsato un euro di tasca pro-pria per aver mandato in ga-lera un innocente o per aversconvolto la vita di una perso-na.Anzi: i responsabili di que-gli «sbagli» fanno carriera,vengono promossi. I soli a pa-gare, oltre alle vittime dellevia crucis giudiziarie, sono icronisti, quelli che dalle to-ghe non si fanno intimorire.Per aver criticato le inchiestedi Ilda Boccassini, la nostra epoche altre testate sono statecondannate a versare al ma-gistrato della Procura di Mila-no più di 500mila euro esen-tasse. In questa brutta faccen-da di accuse false, anzi, insus-sistenti, per usare le parolecarealle toghe ed evitare que-rele, ha perso lo Stato, che haspeso milioni di euro per inda-gareun innocente, maha per-so anche la politica, che daquelle accuse infondate è sta-ta condizionata. L’unica checi ha guadagnato è stata pro-prio lei: Ilda la rossa.

[MB]

CHIHA PERDUTOCHI HA GUADAGNATO

AGiulio Tremonti non puoi chiedere l’oraaspettando che risponda «le sei e mezzo».

Ti parlerà dell’orologiaio inglese che inventòil cronometro, tanto da poter calcolare la longi-tudine ad uso delle navi di Sua Maestà. È dun-que con un po’ di esitazione che gli chiediamo:ci parla un po’ del caso Verona, di Bossi e Pro-di, di Bossi e Berlusconi, del (...)

SEGUEA PAGINA 9

INTERVISTA A TREMONTI I l centrosinistra è incrisi. Solo a un ese-

cutivo ebbro può veni-re in mente di fare de-magogia su un terre-no come l'immigrazio-ne, aprendo un (...)

SEGUE INPENULTIMA PAGINA

O rmai, per i parla-mentari europei,

sembra un dato asso-dato: il cattolicesimo èomofobo. L'aggettivoindica, secondo la defi-nizione fornita (...)

La congiuradi Torquemada

Eugenia Roccella

SEGUEA PAGINA10

Una battagliaper Karim

Giordano Bruno Guerri

SEGUE INPENULTIMA PAGINA

N on so se quella che mi accingo a espri-mere sarà un’opinione condivisa. In

ogni caso devo condividerla per scopi te-rapeutici almeno con i lettori. Non ne pos-so più dell’aggettivo condiviso. Mi rivolgoai pappagalli irreggimentati, ai luogoco-munisti impuniti: basta, smettetela dicondividere. Fate venire la nausea. Fral’altro, se c’è una cosa più sicura dellamorte, è che siete divisi su tutto. Quindiche senso ha questo vostro (...)

SEGUEA PAGINA11

TERMINI ABUSATI

U na volta Mstislav Rostropovich osòinterrompere la moglie che stava di-

cendo a un giornalista: «Per me la musi-ca è la vita stessa, non avrei potuto vive-re senza, credo che sarei morta, sen-za». Lui l'interruppe così: «Saresti vissu-ta lo stesso e avresti lavorato come tut-ti». Una frase semplicemente inimmagi-nabile in bocca a (...)

SEGUEA PAGINA30

L’uomo del Muroche voleva fare il muratore

Filippo Facci

La giustizia ha patteggiatoMaurizio Belpietro

SEGUE A PAGINA 2

Colpevole di antipatiaSalvatore Scarpino

SEGUE A PAGINA 12

ANNA MARIA GRECO,ENRICO LAGATTOLLA

EGIANLUIGI NUZZI ALLE PAGINE6-7

G. DELLA FRATTINA,P. FUCILIERI

EG. ZAGATO APAGINA17

ACCORDO VICINOIN METROPOLITANA A ROMA

GIOVANNI FALCONIERI E STEFANO ZURLO ALLE PAGINE 2-3-5

CINQUE ANNI DOPOAnna Maria Franzoni,

condannata in appelloa 16 anni per l’omicidio

del figlio Samuele[FOTO: EMMEVI]

Delitto di Cogne: l’appello dimezza la pena, 16 anni alla mammadi Samuele. La sua legale: non ci sono prove, non finisce qui

A N N O X X X I V / N U M E R O 1 0 1 / 1 E U R O * A C O P I A / S A B A T O 2 8 A P R I L E 2 0 0 7 w w w . i l g i o r n a l e . i t

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Roberto Scafurida Roma

�Allora si parte, per il lungoviaggio alla ricerca della Sinistra.Sull’Arca saliranno anche i comu-nisti «puri e duri» di Oliviero Dili-berto, orfani (parricidi) di Arman-do Cossutta. Ma basterà «esserese stessi», come propone il segre-tario dal palco del congresso di Ri-mini, per stare con il compositoequipaggio, per confondersi congli altri in una tanto attesa unità?Al latinista bibliofilo Diliberto nonsfuggirà la differenza con il mottopiù antico, già epigrafe sul tempiodi Delfi: gnoti seautòn, conosci testesso. L’essere è statico, nellaproposizione dilibertiana, il cono-scersi dinamico, in quella dei Set-te Saggi. Il movimento ciò che con-sente il viaggio, la staticità il suoopposto. Qui a ben vedere sta unpunto critico.

Come si preparano alla parten-za, Diliberto e compagni? Comecomunisti che tali vogliono resta-re, e farsi riconoscere da lontanoun miglio. Il congresso è il tripu-dio della tradizione. La «play list»è facile: Bandiera rossa, Inno diMameli e Internazionale, cantatain coro, con pugno chiuso. Tantorosso e logo storico del Pci. Berlin-guer e Gramsci. Il segretario solle-tica ogni radice, nessuna esclusa,e dal palco conferma la vicinanzae il sostegno, «per le esemplarità

della capacità di resistenza, a unapiccola isola caraibica, condanna-ta da decenni a un feroce embar-go economico, che nonostante tut-to ha retto e vinto. Que viva Cu-ba!», urla Diliberto. Standing ova-tion.

Ma bisogna pur navigare, ed ec-co il congresso rompere gli ormeg-

gi. Moto d’affetto e gratitudineper il compagno Cossutta, assen-te «per sua scelta» (Cossutta rin-grazieràda Roma, ma conferman-do la sua polemica decisione). Ilcongresso trova poi il suo clou nel-la ricomposizione, dopo quasi die-ci anni, della scissione da Rifonda-zione. Tra gli ospiti, oltre a Prodi

eRutelli (clamorosamente manca-no Fassino e la delegazione ds èrappresentata da un dirigente diterza fila), c’è il presidente dellaCamera, Fausto Bertinotti. Fino apochissimi anni fa il «nemico nu-mero uno». Quando Diliberto losaluta, prima come «caro presi-dente», e poi «se il cerimoniale

me lo consente, come caro compa-gno Bertinotti», è l’intera sala diRimini a scattare in piedi, salutan-do nell’ex leader di Prc uno deipiù saldi punti di riferimento perla navigazione che verrà. Diliber-to va ad abbracciarlo, e d’altron-de anche l’uscita di Bertinotti dalPalacongressi verrà accompagna-

ta da stuoli di compagni che accor-rono per stringergli la mano e ab-bracciarlo: «Fausto, torniamo as-sieme...», gli dicono. Fausto li rin-cuora e rianima, perché «la sini-stra deve avere l’ambizione diaprire la sfida al Pd e di vincerla,con un atto fondativo, una Epinaycome quella di Mitterrand...», di-rà poi a «La 7». Aperto anche aun «cambio di nome e simbolo»,Bertinotti, anche se spetterà ai«vertici di ogni partito». E prontoa guardare senza pregiudizi, anzia indicare decisamente, Veltronicome futuro leader del Pd e maga-ri anche dell’alleanza per le Politi-che 2011.

Con movimenti così rapidi nelloscacchiere politico, Diliberto ottie-ne comunque il successo di inseri-re i comunisti «doc» nel processoe chiede che presto, prestissimoci sia una «Confederazione» peruna «Sinistra senza aggettivi, per-ché ogni aggettivo è un palettoche esclude» (comunista o sociali-sta per lui pari sono). È disposto aogni sforzo e slegato da ogni palet-to, ora: il Pdci accetta la sfida delPd, elogia Rutelli in spregio allosgarbo di Fassino («I veri riformi-sti sono quelli della Margherita»),è in marcia con gli altri. «Ha ragio-ne Bertinotti, ci vuole una massacritica, uniamoci senza vincitoriné vinti...». Persino troppo facile.Ci voleva il Pd centrista di Rutelli,per buttare il sasso nello stagno.

(...) stolido, asfissiante ri-chiamo alle scelte condivi-se? E ora non cercate di rifu-giarvi nella coesione.Lo sap-piamo bene che volete farcicredere d’essere anche coe-si, altro aggettivo di granmoda. L’avete scritto persi-no nell’Albero del program-ma sul sito ufficiale di Palaz-zo Chigi. Coesione sociale,s’intitola una delle fronde.Ma dài! Vabbè che il 2007s’era aperto con un appelloalla coesione lanciato nien-temeno che dal capo delloStato, però adesso dovete fi-nirla di spacciare banalità.Pensate a qualcosa di nuo-vo, perdinci.

Aveva cominciato l’Unio-ne nel suo programma di go-verno Per il bene dell’Italia:ben 28 condivisioni. Cono-scenze condivise, azioni con-divise, sovranità condivisa,valori condivisi, strategiecondivise. E poi crisi, svilup-po, soluzioni, consenso, pro-getti, manifestazioni, etica,dispositivi, parametri, crite-ri. Tutti condivisi.

Sarà che aprile è sotto laprotezione di Nanni Moret-ti, ma questo mese è statoun delirio. I sindacati? Cer-cano «soluzioni condivise»con l’Esselunga. Il nuovoconsiglio d’amministrazio-ne di Telecom? «Lista noncondivisa», insorge Medio-banca. La Repubblica scio-pera? Il Cdr cerca d’incana-lare i contrasti con l’editore«dentrouno schema condivi-so». Rai Educational? Tra-smette Il nodo di sangue«con l’obiettivo di giungerefinalmente a una memoriacondivisa». S’aggrava la sic-cità? La Protezione civile fasapere che «l’obiettivo èquello di trovare una strate-gia condivisa». Il primo pro-posito espresso da Giancar-lo Abete appena eletto allaguida della Federcalcio?«Arrivare a una soluzione

condivisa» sul ruolo del suovicario.

Devo continuare? IvanaBartoletti (Ds) vuole «ante-porre sempre un’etica con-divisa» con gli immigrati.Marina Sereni (Ulivo) credeche il Partito democraticoabbia «tempo per discuteree lavorare a una soluzionecondivisa». Vannino Chiti(Ds) apprezza il passaggiodella relazione congressua-le in cui il segretario Fassi-no ha parlato di una leggee le t tora le«nuova econdivisa».Sandro Cur-zi, consiglie-re della Rai,sostiene cheil direttoreg e n e r a l eCappon de-veandareol-tre la «ricer-ca di unac o n d i v i s avia d’usci-ta». AntonioGentile (Fi)si rammari-ca perché il25 aprile«non diventa quello che do-vrebbe essere: una grandememoria condivisa». L’exministro Tina Anselmi con-corda sul fatto che «da noimanca una memoria condi-visa su quanto avvenne nel

biennio 1943-1945». Stefa-nia Prestigiacomo (Fi) ritie-ne che «difficilmente il Par-lamento potrà approvareuna riformaelettorale condi-visa». Roberto Calderoli (Le-ga) desume che sia possibile

«giungereal-l ’adozionedi una leggec o n d i v i s adalla stra-grandemag-gioranza delParlamen-to». Il mini-stro Giovan-na Melandrisi scandaliz-za perché«non esisteuna leggecondivisa»sul conflittod’interessidi Berlusco-ni. Maurizio

Gasparri (An) dopo la vitto-ria di Sarkozy invita il cen-trodestra italiano a «privile-giare scelte che vanno inuna direzione condivisa».Padre Federico Lombardi,portavoce del Papa, rimar-

ca come la cultura e la fededi Benedetto XVI siano di-ventate «ricchezza condivi-sa». Angelo Piazza (Sdi) fasuo l’appello del presidentedella Repubblica che «hachiesto una soluzione condi-visa per la nuova legge elet-torale».

L’eurodeputato VittorioAgnoletto (Rifondazione co-munista) auspica che dalleelezioni in Nigeria «esca raf-forzata la ricerca di una so-luzione condivisa» sul petro-lio. Elio Vito (Fi) vorrebbeche «si arrivasse a una solu-zione condivisa» sui seque-stridi italiani in zonedi guer-ra. Antonio Martusciello (Fi)sottolinea «le aperture dicredito all’attuale maggio-ranza affinché elabori unaproposta condivisa» sullalegge elettorale. Il ministroPaolo De Castro spera nel-l’approvazione del disegnodi legge sul biologico «vistala materia condivisa». Va-sco Errani (Ds) invoca dalleRegioni «una politica condi-visa per fare un salto» (siignora se mortale, nel buio,di qualità, della quaglia ocon l’asta). Pino Pisicchio(Italia dei valori) ricordache «i principi bisogna tra-durli in una proposta condi-visa». Roberto Manzione(Margherita) assegna al Pdil compito di «trasformare ilmalesserediffuso in una spe-ranza condivisa». AlteroMatteoli (An) avverte che«per evitare il referendum è

necessario arrivare a unalegge largamente condivi-sa». Massimo Brutti (Ds) os-serva che il codice di autore-golamentazione della Com-missione antimafia è stato«una scelta condivisa». Ren-zo Lusetti(Margheri-ta) non si na-sconde cheper la stabili-tà del Paeseo c c o r r e«una rifor-ma seria econdivisa».EnricoBosel-li (Sdi) è ulti-mativo: «Lalegge eletto-rale deve es-sere ampia-mentecondi-visa». Gian-ni Alemanno(An) si spin-ge oltre: «Mi auguro che siauna riformaelettorale condi-visa». Alfonso Urso (An) nonha dubbi: quella della Cdl inmateria è una «proposta lar-gamente condivisa». Infineuna nota della Margherita

esorta a realizzare «un’inte-sa efficace e il più possibilecondivisa». È risaputo infat-ti che esistono anche le inte-se inefficaci e il meno possi-bile condivise, in generechiamate disaccordi.

Nel pan-theon dei ri-ciclatori dis tereot ip iad altissimotassodi ripe-titività e abassissimotasso di si-g n i f i c a t onon potevamancareRo-mano Pro-di. Ed eccoil premierche comme-mora il suomaestro Be-niaminoAn-dreatta, il

quale si batté per una legi-slazione antimonopolistica«proprio mentre un’indagi-ne parlamentare di queitempi giungeva all’opposta,ma ampiamente condivisaconclusione».

Tutto questo nell’arco disoli 27 giorni. Molti ripetito-ri si ripetono nello stesso me-se per non essere presta-mente dimenticati. IvanaBartoletti rivuole «costruireetica condivisa» con gli isla-mici. Roberto Calderoli pro-pone «due mesi di non belli-geranza per arrivare a unalegge elettorale condivisa».Martusciello rileva su Tele-com «la totale assenza diuna politica condivisa». Ilministro Melandri sogna«una proposta di legge con-divisa» sulla legge elettora-le. La stessa Melandri è pe-raltro dell’avviso che si deb-ba «dare una risposta condi-visa» al calcio violento.

A giudicare da come staandando la primavera, c’èda giurare che il Disco rottoper l’estate spetterà di dirit-to a Pino Sgobio, capogrup-po dei Comunisti italiani allaCamera. Sentite qua che ro-ba. 3 aprile: «Sulla leggeelet-torale l’auspicio è che l’Unio-ne giunga a una posizioneunitaria e condivisa». 5 apri-le: «La speranza è che l’Unio-ne giunga a una posizioneunitaria e condivisa». 10aprile: «Sulla riforma eletto-rale l’Unione trovi una qua-dra unitaria e condivisa». 12aprile: «Sulla riforma eletto-rale l’Unione trovi una qua-dra unitaria e condivisa». 19aprile: «Invitiamo l’Unione atrovare in fretta una quadraunitaria e condivisa». Mava’ là, testa quadra.

Ammetto tuttavia d’averrintracciato dei sottili distin-guo in queste dichiarazioni:quella del 12 aprile è stataregistrata dalle agenzie alle12.32, mentre quella del 19aprile è stata tempestiva-mente anticipata di due mi-nuti, alle 12.30. È probabileche l’onorevole Sgobio nonvedesse l’ora di recarsi allabuvette di Montecitorio peril pranzo condiviso con i pa-rolai della sua risma.

Stefano Lorenzetto [email protected]

‘ ’ ‘ ’Giovanna MelandriIl ministro lo usadal conflittodi interessial calcio violento

Stefania PrestigiacomoL’esponentedi Forza Italialo invoca per lariforma elettorale

Quel banale tormentone«condiviso»dal Palazzo

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A PUGNO CHIUSO Il premier Romano Prodi, il presidente della Camera Fausto Bertinotti e il leader del Pdci Oliviero Diliberto

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TIC LESSICALI

Un Disco (rotto) per l’estateIl comunista Sgobio ha compiutol’impresa di rilasciareper cinque volte, solo in aprile,sempre la stessa dichiarazione

Roma. IlnascituroPartitodemo-cratico perde un altro pezzo perstrada.DopoMussi,AngiuseOl-ga D’Antona annuncia la sua de-fezione anche il deputato DsFranco Grillini che si avvia a fon-dare il movimento dei «libdem»,in contrapposizione al movimen-to dei teodem. «La dead line è ilcongressodell’Arcigaydall’11al13 maggio - ha annunciato Grilli-ni -e inquell’occasioneannunce-rò, assieme ad altri, l’intenzionedi dar vita a un movimento politi-co di natura libertaria capace diraccogliere le forze, le energie eilcontributoditutticoloroche,inquesti anni, si sono battuti per idiritti civili nelnostroPaese».

Un altro logoro ritornelloAnche il termine «coesione»è di gran moda: Palazzo Chigiè riuscito persino a piantarcisu l’«Albero del programma»

I P R O B L E M I D E L L A S I N I S T R A

Al via a Rimini il congresso del partito. Il leader del Pdci, irritato dall’assenza dei vertici della Quercia, elogia la Margherita: «I veri riformisti sono loro»

Diliberto inneggia a Cuba e corteggia RutelliIl segretario dei comunisti lancia una grande coalizione: la Sinistra «senza aggettivi». E comincia ricucendo lo strappo con Bertinotti

DEFEZIONE

� DALLA PRIMA

E Grillini se ne va:«Fonderò i libdem»

INSIEME Roberto Calderoli e Vannino Chiti

Sempre divisi su tutto, i nostri politici utilizzanol’aggettivo come il prezzemolo: va bene per la

legge elettorale, per l’economia, per il 25 Aprile

F U S I O N E D I F F I C I L E

il Giornale � Sabato28aprile2007 Interni 11