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1 ANNO I, N°1 DICEMBRE 2020 CLASSE 2C ISTITUTO ORSOLINE SAN CARLO

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“La fantasia è argento e scarlatto, indaco e azzurro, ossidiana venata d'oro e lapislazzuli.

La realtà è di compensato e plastica, fatta in marrone fango e verde oliva.

La fantasia ha il sapore del peperoncino e del miele, della cannella e dei chiodi di garofano,

di pregiate carni rosse e di vino dolce come l'estate. La realtà sa di fagioli e tofu, e cenere

come dolce.

La realtà sono i centri commerciali di Burbank, le ciminiere di Cleveland, un parcheggio

sotterraneo di Newark. La fantasia sono le torri di Minas Tirith, le pietre antiche di

Gormenghast, le sale di Camelot.

La fantasia vola sulle ali di Icaro. La realtà con le compagnie aeree del sud-ovest.

[…]

Noi leggiamo per ritrovare i colori, credo. Per assaggiare spezie saporite e ascoltare il canto

delle sirene. C'è qualcosa di antico e vero nei libri, che parlano a qualcosa di profondo

dentro di noi, al bambino che sognava che un giorno sarebbe andato a caccia nelle foreste

della notte, avrebbe festeggiato sotto le colline cave e avrebbe trovato un amore che

sarebbe durato per sempre, da qualche parte a sud di Oz e a nord di Shangri-La.

Possono tenersi il loro Paradiso. Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo”.

George R. R. Martin

A.S. 2020-2021

Progetto di lettura e biblioteca di classe

Classe 2C – Istituto Orsoline San Carlo, Como, via Bellinzona

Letture e recensioni ad opera degli alunni: Penelope Albaredo, Vittoria Buttazzoni, Giorgia Cavadini, Gabriele

Ceraico, Riccardo Della Torre, Patrick Fasana, Anna Forlico, Leonardo Frontini, Alessandro Gessaga, Ludovico

Grisoni, Sofia Alessandra Lanza, Leonardo Lapadula, Camilla Luppi, Lavinia Macrì, Andrea Maino, Sofia Elena

Mazzella, Alice Elena Parravicini, Fulvio Sguazzero, Giulia Tettamanzi, Aurora Troja, Marzia Romana Valelli,

Alizée Zagolini, Ignacio Zanetti

Progetto grafico, correzioni e impaginazione: prof. Chiara Grisoni

Stampa e rilegatura: Cartoleria Centrale, Como

ANNO I, N° 1 – DICEMBRE 2020

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Indice

Avventura

La città delle bestie, Isabel Allende – recensione di Giorgia Cavadini………………………

Nel mare ci sono i coccodrilli, Fabio Geda – recensione di Penelope Albaredo………

Nel mare ci sono i coccodrilli, Fabio Geda – recensione di Alessandro Gessaga………

Ventimila leghe sotto i mari, Jules Verne – recensione di Andrea Maino…………………

Fantastico

Harry Potter, Joanne Kathleen Rowling – recensione di Vittoria Buttazzoni……………

Harry Potter, Joanne Kathleen Rowling – recensione di Sofia Alessandra Lanza………

Il mistero del bosco, Luigi Ballerini – recensione di Ludovico Grisoni………………………

Il piccolo principe, Antoine de Saint-Exupéry – recensione di Riccardo Della Torre…

La fabbrica di cioccolato, Roald Dahl – recensione di Anna Forlico………………………….

Giallo

Assassinio sull’Orient Express, Agatha Christie – recensione di Leonardo Frontini…

Assassinio sull’Orient Express, Agatha Christie – recensione di Marzia Valelli…………

Dieci piccoli indiani, Agatha Christie – recensione di Sofia Elena Mazzella………………

Realistico

Cuori di carta, Elisa Puricelli Guerra – recensione di Gabriele Ceraico………………………

Cuori di carta, Elisa Puricelli Guerra – recensione di Lavinia Macrì……………………………

Cuori di carta, Elisa Puricelli Guerra – recensione di Alice Elena Parravicini………………

Diario di una schiappa, Jeff Kinney – recensione di Patrick Fasana…………………………

Diario di una schiappa, Jeff Kinney – recensione di Ignacio Zanetti…………………………

Il giardino segreto, Frances H. Burnett – recensione di Aurora Troja………………………

Il giardino segreto, Frances H. Burnett – recensione di Camilla Luppi………………………

Il giubbotto di Indiana Jones, Asun Balzola – recensione di Leonardo Lapadula………

I ragazzi della via Pál, Ferenc Molnár – recensione di Fulvio Sguazzero……………………

Libera come le stelle, Zoe Massenti – recensione di Alizée Zagolini…………………………

Un sogno sull’oceano, Luigi Ballerini – recensione di Giulia Tettamanzi…………………

Wonder, R.J. Palacio – recensione di C……………………………………………………………………

I termini inusuali sono contrassegnati nel testo con un

asterisco, così*, e spiegati nei riquadri di glossario.

Alcune caselle nascondono, invece, delle curiosità.

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CHE COSA TI VA DI LEGGERE?

esempio: eccomi! Io sono una casella

di glossario simile a quelle che

troverai nella rivista. Ti aiuteremo a

comprendere i termini più difficili e a

scoprire di più sui testi, sugli autori o

sui personaggi.

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Nel mare ci sono i coccodrilli, Fabio Geda, ed. Feltrinelli

Enaiatollah Akbari è un ragazzino di etnia hazara* che abita in

Afghanistan e deve sopportare il regime talebano del luogo; i talebani

afghani, di religione islamica, dicono di seguire il comandamento di

Allah ma distruggono molte vite. Inizialmente nel libro Enaiat

racconta di un episodio vissuto a scuola, in cui un talebano intima al

professore di chiudere la scuola; dal momento che nonostante le

minacce la scuola resta aperta per altri tre giorni, l’uomo torna e

uccide il professore e il preside nel cortile, davanti agli alunni.

Dato che in seguito anche il padre di Enaiat viene ucciso, la mamma

decide di portare suo figlio fuori dal Paese, in Pakistan, per farlo

scappare.

Enaiat decide poi di continuare il suo viaggio per trovare una casa e anche una nuova

famiglia. Ci riuscirà?

Di questo libro mi è piaciuto molto il fatto che riesca a far

capire cosa veramente queste persone passano prima di

arrivare in Italia o in altri paesi; inoltre sembra proprio

raccontato da un ragazzino e questo perché Fabio Geda ha

scritto di una storia vera: Enaiatollah esiste davvero.

Un’altra cosa che mi è piaciuta molto di questo libro è che

dà l’impressione che in ogni Paese nuovo che Enaiat va ad affrontare ci sia una nuova vita

per lui, perché si deve adattare alla lingua, ai modi di fare delle persone e soprattutto per

ogni posto che lui visita fa conoscenze nuove che possono essere buone o cattive.

Il libro è scritto con un lessico semplice, senza parole difficili, e questo lo rende facile da

leggere e aiuta la storia ad essere più scorrevole. Sempre riguardo alla struttura del testo, il

narratore è interno e questo accorgimento rende il libro molto coinvolgente.

Penelope Albaredo

Il libro racconta la storia di Enaiatollah, un bambino afghano di dieci anni. Quando suo padre

muore, la mamma decide di portarlo in Pakistan per permettergli di avere un futuro. Deve

però lasciarlo solo. Enaiat lavora per sei mesi nell’albergo dove la mamma lo ha lasciato, ma

poi parte per l’Iran con un altro ragazzo in cerca di un lavoro migliore. Da qui iniziano tante

avventure anche brutte che lo fanno arrivare anche in Turchia, in Grecia e poi in Italia.

A me questo libro è piaciuto tanto, anche se è abbastanza triste. È interessante vedere come

Enaiat a dieci anni riesca a superare così tante difficoltà, con paura ma anche coraggio. Mi

ha colpito soprattutto un momento in cui uno dei suoi compagni muore in mare e quello in

cui Enaiat viaggia nel fondo di un camion, in una posizione dolorosissima, rischiando la vita.

Questo libro mi ha fatto pensare spesso che noi siamo davvero fortunati a vivere qui.

Alessandro Gessaga

hazara: è un gruppo etnico

dell’Afghanistan centrale, di una

zona montuosa nota come Hazarajat

o Hazaristan. Gli hazara sono stati a

lungo perseguitati e per questo oggi

rappresentano solo il 9% della

popolazione afghana.

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La città delle bestie, Isabel Allende, ed. Feltrinelli

Alex è un ragazzo di quindici anni che vive in California con la sua

famiglia; all'improvviso sua madre si ammala gravemente, perciò lui

viene temporaneamente affidato alla eccentrica nonna Kate, famosa

giornalista dell’International Geographic che ama visitare il mondo

e che sta per partire per una spedizione.

Alex e Kate si recano in Brasile, nella foresta amazzonica, per cercare

una strana creatura. In questa escursione Alex conosce Nadia, una

ragazzina di tredici anni figlia della guida César. Alex e Nadia

diventano amici inseparabili e insieme affrontano delle avventure

misteriose scoprendo sé stessi e aiutando una tribù di indios.

Il libro è molto interessante, ma non troppo il mio genere perché c’erano dei momenti di

avventura o di preoccupazioni, per esempio per la mamma di Alex che si ammala, oppure

per Nadia e Alex che vanno da soli nella foresta.

Non è stato molto noioso leggerlo, anzi: a volte quando leggevo una pagina volevo

continuare in fretta, leggerne subito un’altra.

Lo consiglio alle persone a cui piacciono libri di avventura.

Giorgia Cavadini

Ventimila leghe sotto i mari, Jules Verne, ed. Rizzoli

In questa avventura sottomarina

seguiamo tre personaggi: il professor

Aronnax, il suo maggiordomo Conseil

e Ned Land, un fiociniere* canadese.

Andando alla ricerca di un presunto

enorme cetaceo* affondano, ma

vengono salvati proprio dalla “bestia”; questa anonima figura si

rivelerà uno straordinario sottomarino, chiamato Nautilus, sul quale i

tre incontrano il capitano Nemo, uno scaltro personaggio fuggito

dalla vita condizionata dalla società umana.

Da lì cercheranno di scappare, ma saranno trattenuti dalle tante meraviglie dei fondali marini

e dal misterioso capitano. Torneranno sulla terra ferma?!

Questo libro non mi è piaciuto particolarmente perché il

narratore, nonché uno dei personaggi, si dilunga in lunghe

descrizioni a mio parere inutili al proseguimento della

vicenda; non ho apprezzato affatto il finale perché mentre

leggevo non mi era per niente chiaro.

Andrea Maino

fiociniere: addetto al lancio della

fiocina, cioè un arpione o una lancia

terminante con un uncino per la

pesca subacquea (di solito di seppie,

calamari ma anche cetacei).

cetacei: mammiferi acquatici di

grandi dimensioni, come le balene, i

delfini, i capodogli, i narvali…

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Harry Potter, Joanne Kathleen Rowling, ed. Salani

Vorrei consigliare a tutti la saga di Harry Potter perché a mio parere

è una saga che potrebbe appassionare tutti, anche chi non ama il

genere fantasy.

La storia parla di un ragazzo di undici anni che si chiama Harry Potter,

costretto a vivere fin da neonato con gli unici parenti rimasti, i suoi

zii, dopo la morte misteriosa dei suoi genitori.

Un giorno ad Harry cominciano ad arrivare delle strane lettere che lo

zio però non gli permette di leggere. Quando però queste lettere

continuano ad arrivare, con grandissima curiosità di Harry, gli zii

decidono di trasferirsi momentaneamente.

Sembra andare tutto per il verso giusto (niente lettere e tranquillità) fino a che alla

mezzanotte del compleanno del ragazzo non arriva un uomo massiccio e barbuto, che

introdurrà Harry in un mondo di magia, avventura e amicizia. A bordo del treno diretto alla

Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, infatti, Harry incontra Ron e Hermione, due

ragazzi molto simpatici che con il passare del tempo diventeranno importantissimi per lui.

La saga si compone di sette libri che coprono ciascuno un anno della vita di Harry: ogni anno

in questa scuola, il ragazzo dovrà affrontare

Voldemort*, un mago talmente cattivo che neanche si

usa pronunciare il suo nome.

Questa saga è una tra le mie preferite in assoluto,

perché fa sognare un mondo fantastico e bellissimo.

Anche se dalla trama la storia potrebbe sembrare per

bambini, non lo è assolutamente: Harry cresce insieme

al suo lettore e la narrazione si fa sempre più cupa. Mi

piace poi il modo di scrivere del libro, perché

anch’esso si complica man mano: il primo libro usa un

linguaggio piuttosto semplice, il secondo un po’ di

meno e così via. La consiglio a tutti con voto 10 e lode!

Vittoria Buttazzoni

Harry Potter è un ragazzino rimasto orfano da piccolo e affidato così

ai suoi zii, che omettono di raccontargli la verità sui suoi genitori per

ben undici anni. Il ragazzo, sorpreso da eventi innaturali che gli

capitano, scopre la sua vera natura e il suo vero mondo: quello della

magia.

Scopre che i suoi genitori sono stati uccisi da un grande mago oscuro,

Voldemort, che però misteriosamente non è riuscito a uccidere anche

Harry, anche se all’epoca era solo un neonato. Per questo motivo, Harry

viene chiamato “il ragazzo che è sopravvissuto” e Voldemort lo perseguita

per finire quello che non è riuscito a finire anni prima. Nonostante tutto

Harry, con l’appoggio di amici veri, riesce ad andare avanti…

Voldemort: J.K. Rowling è molto attenta

nella scelta dei nomi per i suoi personaggi.

Ad esempio, in francese, “Voldemort”

significa “volo di morte”, Malfoy “mala fede”,

Lestrange “la strana”. I membri della famiglia

Black hanno tutti nomi di stelle: Bellatrix,

Sirius, Arcturus.

Il nome di Hermione vuole essere il

femminile di Hermes, dio greco dalla mente

acuta che viaggia da un mondo all’altro,

come Hermione vive tra il mondo magico e

quello Babbano.

Molti nomi invece vengono dal latino (come

quasi tutte le formule magiche): Rubeus vuol

dire “rosso in viso”, Albus significa “bianco”,

Minerva è la dea guerriera della saggezza.

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Mi ha molto affascinato questa saga di libri perché è riuscita a trasmettermi un messaggio

profondo; mi ha insegnato che quando la vita ci pone davanti delle difficoltà, bisogna andare

avanti; mi ha insegnato che studiare mi servirà per il futuro; mi ha insegnato che tutte le

paure vanno superate; mi ha insegnato che solo noi possiamo scegliere il nostro futuro; mi

ha insegnato che non bisogna mai smettere di sognare; mi ha insegnato che non bisogna

mai cessare di lottare per le persone che amiamo; mi ha insegnato che non bisogna mai

smettere di sorridere e mi ha insegnato che in ogni persona c’è del buono, se lo si cerca con

attenzione.

Questa saga è riuscita a suscitare un’immensità di emozioni in me, mi è piaciuto come

l’autrice è riuscita a farmi entrare nell’ambiente che descrive. Il messaggio che cerca di

trasmettere questa storia è importante e tutti lo devono conoscere. Ecco perché consiglio

questa saga di libri a tutte le persone di tutte l’età.

“La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi

se solo uno si ricorda di accendere la luce”.

Sofia Lanza

I titoli della saga di Harry Potter:

1) Harry Potter e la pietra filosofale 5) Harry Potter e l’Ordine della Fenice

2) Harry Potter e la camera dei segreti 6) Harry Potter e il Principe Mezzosangue

3) Harry Potter e il prigioniero di Azkaban 7) Harry Potter e i doni della Morte

4) Harry Potter e il calice di fuoco

La fabbrica di cioccolato, Roald Dahl, ed. Salani

Un giorno, dalla celebre Fabbrica di Cioccolato di Willy Wonka viene

rilasciato un avviso: chiunque troverà i cinque biglietti d’oro, nascosti

nelle tavolette di cioccolato, potrà visitare la fabbrica più misteriosa

del mondo intero e avere una provvista di dolci che gli basterà per

tutta la vita.

Per puro caso Charlie Bucket, un ragazzino cresciuto in una povera

casa di città con i suoi genitori e i suoi quattro anziani nonni, è tra i

fortunati: nel corso della storia, potrà dare prova della sua forza di

carattere e delle sue migliori qualità.

Mi è piaciuto questo libro, perché dimostra come un solo tocco di fortuna e un po’ di

obbedienza possano cambiare totalmente la vita a un ragazzino che fino a poco tempo

prima viveva in una casetta di legno e soffriva la fame.

La lettura è semplice e scorrevole, i personaggi vengono rappresentati in modo divertente e

anche un po’ ironico. L’autore descrive in modo ricco e dettagliato e io sono riuscita a

immedesimarmi nel racconto, mi sembrava di camminare nei corridoi della fabbrica di

cioccolato di Willy Wonka assieme a Charlie e suo nonno Joe.

Consiglio questo libro a tutti i miei compagni, perché questo è a mio parere uno dei libri

migliori di Roald Dahl.

Anna Forlico

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Il Piccolo Principe, Antoine de Saint-Exupéry, ed. Bompiani

Il Piccolo Principe è stato scritto da Antoine De Saint-Exupéry

(scrittore ma anche aviatore* francese) nel 1943.

Il libro è diviso in ventisette capitoli ed è scritto in prima persona:

il narratore è un pilota d’aerei che precipita nel deserto del Sahara.

Mentre cerca di aggiustare il suo aereo, arriva uno strano bambino

biondo: il Piccolo Principe.

I due fanno amicizia e il bambino comincia a raccontargli la sua

vita sul minuscolo pianeta B-612, dove vive solo con una rosa…

Questo libro mi è piaciuto molto perché è scritto con parole

semplici e perché insegna valori molto importanti sia per i ragazzi

che per gli adulti, valori come il rispetto, l’amicizia, l’amore e il senso della vita.

Sui vari pianeti che visita, il Piccolo Principe incontra personaggi bizzarri che lo fanno stupire

e riflettere; secondo il bambino infatti gli adulti non riescono mai a capire nulla da soli e per

i “bambini è molto faticoso dovergli dare ogni volta spiegazioni”.

Il capitolo che mi è piaciuto di più è quello dedicato all’incontro con il personaggio che per

me è il più importante: la Volpe. Parla del valore dell’amicizia; la volpe vuole essere

addomesticata per diventare indispensabile per il Piccolo Principe.

C’è una frase che mi ha colpito molto e che si ripresenta spesso nella mia mente:

“Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.

Purtroppo spesso ci fermiamo solo davanti a ciò che appare e non facciamo il minimo sforzo

per andare oltre all’apparenza. Viviamo in un mondo che ci costringe a fare tutto sempre

con molta fretta e superficialità, mentre a volte invece secondo me è molto più importante

fermarsi, riflettere e capire i veri valori della vita.

Riccardo Della Torre

aviatore: pilota di aerei.

Antoine de Saint-Exupéry si

arruolò nell'aeronautica militare

francese durante la Seconda

guerra mondiale.

Celebre è il mistero della sua

scomparsa: il 31 luglio 1944, nel

corso di un volo di ricognizione,

precipita in mare e non viene più

trovato.

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Il mistero del bosco, Luigi Ballerini, ed. Lapis

Simone, tredicenne introverso che passa la giornata a fantasticare

sugli alieni, sta tornando a casa dopo aver passato la giornata a

cogliere fragole a casa degli zii.

Mentre cammina nel bosco vede una luce

e pensa si tratti di un UFO, così si avvicina

e scopre che c’è un uomo circondato da

lucciole. L’uomo dice di chiamarsi

Prospero* e mentre si presentano Simone

nota che il suo interlocutore può

comandare le lucciole muovendo le mani!

Simone inizia ad uscire tutte le sere di nascosto ed andare nel bosco dove è sicuro di trovare

l’amico Prospero. Il ragazzo vuole mantenere la loro amicizia segreta; ma un giorno Chiara

(una sua amica) nota il suo strano comportamento e decide quindi di seguirlo negli

spostamenti senza mai farsi vedere. Una volta arrivato nel bosco, Simone chiama Prospero

e Chiara salta fuori chiedendo spiegazioni. Lui è costretto a confessare tutto e le presenta

Prospero. Chiara decise che sarebbe venuta con lui tutte le sere. Grazie a Prospero, Chiara e

Simone diventano migliori amici e lui si integra anche con gli altri ragazzi del paese!

Sinceramente fino ad ora è il mio libro preferito, però sono abbastanza sicuro che alcuni

miei compagni non lo apprezzerebbero perché non è particolarmente divertente o eccitante,

però è molto interessante.

In sostanza racconta di un ragazzino che prende fiducia in sé stesso.

Se dovessi consigliare questo libro a qualcuno in particolare sceglierei Andrea, Lavinia e

Alice, ma so che lo ha già letto.

Ludovico Grisoni

Cuori di carta, Elisa Puricelli Guerra, ed. Einaudi

Non racconterò la storia, ma mi limiterò a dare una recensione “no spoiler”.

Iniziamo dai lati che, dal mio punto di vista, sono quelli negativi del libro: a volte la scrittura

è pesante, ovvero ci sono numerose parti che avrei voluto saltare perché si resta troppo a

lungo su un argomento che non influenza la storia. Certo questo aiuta a far sembrare il testo

una conversazione reale, ma la mia opinione non cambia.

Veniamo però ai lati positivi: è una lettura molto interessante, perché i due protagonisti

danno un’emozione. Non sono monotoni e non danno informazioni solo per il

proseguimento della storia (anche se, come ho già detto prima, in alcuni casi è eccessivo).

Un altro motivo per il quale ho trovato questo libro interessante è perché esce dai classici

schemi, sia per logica sia per scrittura.

Per logica perché certe volte osa parlare di ragazze non come sentimento ma come bellezza,

cosa che non è scontata in una letteratura di questo genere; per scrittura perché il libro è

quasi interamente composto da brevi lettere che i personaggi si scambiano e, per far capire

Prospero: il nome di questo

personaggio richiama l’opera

teatrale La Tempesta, di William

Shakespeare. In quella storia,

Prospero è un nobile mago che

vive in esilio su un’isola insieme

alla figlia Miranda e i suoi poteri

sono legati alla natura.

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al lettore dove cominciano e finiscono i messaggi, c’è uno spazio tra un pensiero e l’altro. Il

modo di andare a capo tutte le volte al posto di usare le virgolette è molto interessante.

Darei a questo libro 7/10 perché viene penalizzato, dal mio punto di vista, dalla lentezza di

alcuni passaggi.

Gabriele Ceraico

Cuori di carta parla di due ragazzi che si scambiano lettere, con dei

messaggi che lasciano tra le pagine di un libro della biblioteca;

scelgono di non vedersi e di non rivelare i propri nomi

reciprocamente, per mantenere il mistero.

Vivono in un istituto, simile ad un collegio, dove tutto il personale è

sempre felice e anche per questo è tutto molto inquietante; i ragazzi

dell’istituto devono prendere ogni sera una medicina, non si sa per

che motivo, ma hanno passato tutti dei brutti momenti.

Beh… la fine la scoprirete voi!

Questo libro è molto intrigante e non riesci a smettere di leggerlo; sinceramente mi

aspettavo un finale un po’ più bello, però tutto sommato è molto avvincente.

È anche un po’ macabro, perché è tutto un mistero e c’è molta suspence!

Conferisco a questo libro quattro stelle, non cinque perché il finale mi ha anche lasciata sulle

spine.

Alice Elena Parravicini

Tutto cominciò da un problema di matematica. Già, proprio così. Una non riusciva proprio a

risolverlo. Anche se avesse avuto tutta la concentrazione che poteva ottenere in quella

silenziosa biblioteca, sentiva che non sarebbe riuscita a risolverlo. Era troppo complicato.

Così, per distrarsi, mise un biglietto dentro Puck il Folletto, libro che non era nel suo scaffale,

per vedere se qualcuno l'avesse preso e rimesso nella sezione corretta.

Dan, che si aggirava nella biblioteca, vide Puck il Folletto fuori posto e gli venne una voglia

matta di rimetterlo al suo posto. Con sua grande sorpresa, dal libro uscì il biglietto di Una.

Da qui cominciò un’avventura, che rimarrà impressa nei cuori dei ragazzi, cuori fragili come

la carta.

Mi è piaciuto davvero molto questo libro, che è di facile lettura anche perché, dato che

stanno parlando (o, per meglio dire, scrivendo) due ragazzini di dodici anni, il linguaggio

può essere forbito fino ad un certo punto.

Inoltre, mi è piaciuto come si sono susseguiti i fatti, che sono stati messi in ordine dall’autrice

in modo eccezionale, che ti invoglia davvero un sacco a continuare a leggere. Mi sono

piaciuti gli intrighi d’amore, d’investigazione e di amicizia che si creano tra i ragazzi, e mi è

piaciuta la sensazione di far parte di questo gruppo di giovani. Mi sono sentita coinvolta

nella storia, come se facessi parte di quell’istituto.

Lavinia Macrì

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Diario di una schiappa, Jeff Kinney, ed. Il Castoro

La serie del Diario di una schiappa è umoristica e parla di questo

ragazzo un po’ sfigato e sfortunato, Greg Heffley, che va alle scuole

medie. Greg parla in prima persona scrivendo sul suo diario di bordo

e raccontando quello che succede nella sua vita di tutti i giorni.

Tutti i libri di questa serie sono molto divertenti, secondo me, e da

provare assolutamente. Il mio voto è 10.

Patrick Fasana

Greg Heffley è un ragazzo che ha appena iniziato la scuola media insieme al suo amico

Rowley Jefferson, ma l’amicizia tra i due finisce dopo che Greg viene licenziato dal servizio

d’ordine scolastico grazie a Rowley. Greg si arrabbia con Rowley ancora di più quando vede

nel giornalino scolastico un fumetto di Rowley che è ispirato da lui.

Questo libro mi è piaciuto molto perché, a differenza di altri, non ha una grande avventura

o qualcosa del genere, ma ha situazioni verosimili con personaggi realistici e divertenti che

potrebbero esistere davvero.

Ignacio Zanetti

Libera come le stelle, Zoe Massenti, ed. Rizzoli

Zoe Massenti, che è l’autrice, parla di una ragazza di nome Denise,

della sua vita e soprattutto della danza, la sua passione più grande,

attorno a cui ruota la sua intera esistenza.

Non so se il personaggio sia realmente esistente o l’abbia inventato

la scrittrice, ma è facile immedesimarsi.

A me questo libro è piaciuto veramente tanto perché non mi ha

annoiato ed è stato divertente e bello leggerlo, non è molto difficile

e in certe parti mi ci rivedo.

Alizée Zagolini

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Il giardino segreto, Frances Hodgson Burnett, ed. Giunti

Questo libro parla di una bambina di nome Mary che vive in India

ma, dopo la morte dei genitori, va a vivere da suo zio in Inghilterra.

Lo zio ha un giardino delimitato da un muro con l’edera; un giorno

Mary guarda bene dietro le piante e nota che c’è una serratura e una

porta, ma la chiave non c’è.

È un libro che ho trovato noiosissimo e non consiglierei mai a

nessuno di leggerlo perché è pieno di descrizioni lunghe che non

fanno avanzare la storia. Dopo la prima pagina mi ha stancata; anche

se l’ho quasi letto tutto, non l’ho finito perché è troppo noioso.

Aurora Troja

Mary è una ragazza abbastanza sola,

cresciuta in India senza l’amore dei

genitori e in molti dicono che è

smorfiosa e viziata. Mary si trova a

superare un periodo molto buio quando

una malattia, il colera, decima la sua

famiglia; così lei deve trasferirsi in Inghilterra, nel freddo castello

dello zio, vedovo triste e sempre in viaggio. Nonostante il cupo inizio

e le difficoltà, man mano inizia a stringere forti legami di amicizia

inaspettati e a scoprire alcune cose, tra cui un giardino segreto.

Questo libro mi è piaciuto ma allo stesso momento mi è sembrato anche un po’ noioso: lo

consiglio alle persone che amano dei libri dove magari il protagonista scopre qualcosa, ma

soprattutto alle persone che amano i libri Classici Tascabili (edizioni che a me personalmente

non piacciono affatto). In ogni caso il libro è anche abbastanza istruttivo perché secondo me

insegna qualcosa sull’amicizia.

Camilla Luppi

colera: malattia altamente

infettiva e tipica delle zone con

una bassa igiene, soprattutto in

passato; l’effetto principale è la

disidratazione del corpo, che

non può più trattenere i liquidi.

Un’opinione positiva: "Quando avete un giardino, avete un futuro". Per la piccola Mary Lennox, costretta

a lasciare l’India per trasferirsi in Inghilterra dopo la morte dei genitori, avere un giardino significa molto.

Con l’aiuto di Dickon, ragazzo di brughiera con il nasino all’insù e un sorriso luminoso, Mary decide di

prendersi cura del giardino della zia e all’arrivo della primavera rifiorisce anche la speranza, per Mary, per il

malinconico zio Craven e per il piccolo Colin, altro misterioso abitante di Misselthwaite Manor.

Nel giardino, Mary e Colin ritrovano il contatto con la terra e compiono un percorso di guarigione,

germogliando a nuova vita dopo il buio e la tristezza, proprio come dopo il gelo arriva la primavera.

Frances Hodgson Burnett unisce temi importanti (l’assenza delle figure genitoriali, la guarigione, il

superamento del lutto) ad uno stile scorrevole e piacevole e ad avventure leggere.

Un romanzo di formazione arricchito dalla presenza di elementi dal sapore fiabesco: la “magia” che

accompagna i giochi dei tre giovani protagonisti, il cupo castello, il giardino circondato dal mistero come

la nebbia avvolge la brughiera, la capacità di Dickon di comunicare con l’ambiente e con gli animali come

un benevolo spirito della natura. Splendide le descrizioni del giardino segreto, che attraverso l’incantesimo

della penna dell’autrice diventa così reale da far credere di poterne ammirare, toccare, odorare fiori e piante.

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Il giubbotto di Indiana Jones, Asun Balzola, ed. Il Battello a Vapore

Praticamente questo libro parla di una ragazza di nome Christie, che

aveva una madre che non poteva permettersi di comprarle dei vestiti,

quindi suo fratello per il suo primo giorno di scuola le diede un

giubbotto. Visto che quel giubbotto non era molto bello, Christie

decise di inventarci una storia sopra e disse che quel giubbotto era

stato indossato da Indiana Jones.

A me questo libro è piaciuto molto; non è uno dei libri che mi sono

piaciuti di più, e avendo letto molti altri libri nella mia vita diciamo che

non è stato uno migliori, anche se era molto carino. Io lo consiglierei

alle persone che non vogliono leggere tanto e a cui piacciono i libri di racconti emozionanti

e anche abbastanza fantasiosi.

Leonardo Lapadula

Wonder, R.J. Palacio, ed. Giunti

August è un ragazzino affetto dalla sindrome di Treacher Collins, per

la quale il suo viso è asimmetrico e deformato; l'intera esistenza di

Auggie è una lotta fra l'apparire e l'essere, fra la persona che si sente

dentro e il modo in cui lo vedono gli altri. Quando per la prima volta

Auggie entrerà nel mondo dei suoi coetanei cominciando a

frequentare la prima media, subirà meccanismi di bullismo, affronterà

con coraggio e umorismo le difficoltà della socializzazione e

instaurerà profonde amicizie, arrivando a far comprendere a tutti

coloro che lo circondano che cosa significhi davvero essere

"normale". Anzi, migliore.

Ho molto amato questo libro perché affronta argomenti importanti e presenti nella vita di

tanti adolescenti, dando loro una voce: ogni capitolo, infatti, è dedicato al punto di vista di

un diverso personaggio della storia, che racconta in prima persona le proprie vicissitudini,

mettendo a nudo le sue emozioni come in un diario personale. Questo interessante

espediente permette all'autrice di esplorare i vari lati della vicenda, anche quelli più

turbolenti e controversi, rendendo ogni personaggio perdutamente imperfetto e umano, ma

proprio per questo vero e interessante.

La lettura di Wonder è un viaggio imperdibile per tutti i ragazzi e le ragazze dalle medie in

poi, senza altro limite d'età: anche un adulto, infatti, può avere tanto da imparare da August

Pullman.

C.

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I ragazzi della via Pál, Ferenc Molnár, ed. Giunti Junior

Il libro mi ha accompagnato per ben trentacinque sere, con le

avventure dei giovani ragazzi di via Pál, e ci tenevo ad esporre le mie

opinioni.

Il racconto è un insieme di avventure con

protagonisti un gruppo di ragazzi di Budapest*,

soprannominati “i Ragazzi di via Pál” per via della

zona del loro ritrovo, compresa tra via Pál e la segheria a vapore di

via Maria, l’unico posto dove poter giocare e quindi luogo che i

protagonisti devono contendersi con dei rivali, giovani figli di

famiglie benestanti, chiamati le “Camicie Rosse”.

Il libro evidenzia come i ragazzi di via Pál con le loro doti riescano sempre a trasformare le

loro intrepide azioni in vere e proprie missioni seguite da colpi di scena mozzafiato.

Dopo un susseguirsi di eventi chiave per il racconto, la combriccola si trova a dover

affrontare una guerra contro le Camice Rosse per poter continuare ad avere il controllo della

segheria. Dopo una battaglia all’ultimo sangue a suon di bombe di sabbia, i Ragazzi di via

Pál riescono a tenersi stretto il loro amato territorio.

I ragazzi recuperano le amicizie perse nel corso della storia e saldano i loro legami ancor di

più; la fine strappalacrime del magnifico libro che ho concluso la settimana scorsa mi fa

ancora emozionare, con tristezza, e ricorderò sempre le avventure stupefacenti di quei dieci

ragazzi speciali che con pochissime risorse (rispetto ai nostri giorni) riuscivano a trasformare

le giornate in epiche avventure. Consiglio vivamente questo libro a tutti coloro a cui

piacciono l’avventura, l’onore e l’amicizia con anche un pizzico di dramma.

Fulvio Sguazzero

Un sogno sull’oceano, Luigi Ballerini, ed. San Paolo

Il Titanic: una nave piena di sogni e di desideri che affondò il 14

aprile 1912 trascinando con sé molte persone. In questo libro

seguiamo la storia del Titanic vista da più prospettive: il punto di

vista si sposta tra passeggeri, camerieri e direttori.

La frase più bella che ho letto è: “Mi dispiace, non avrebbe dovuto

finire così […] ma almeno facciamola finire come si deve, come si

addice al Ritz…”

Questo libro mi è piaciuto davvero molto perché è una storia che

mi ha incuriosito e dopo aver letto il libro ho scoperto tante cose

nuove e mi sono immedesimata molto nei personaggi,

specialmente in uno (il cameriere). Consiglio di leggere questo libro perché la storia del

Titanic è molto romanzata e perché leggere questo libro ti fa sentire dentro la nave.

P.S. Io non leggo molto, ma questo libro l’ho letto in una settimana.

Giulia Tettamanzi

Budapest: capitale

dell’Ungheria.

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Assassinio sull’Orient Express, Agatha Christie, ed. Mondadori

Hercule Poirot, un famoso investigatore, sta viaggiando sull’Orient

Express*, dove avviene un omicidio su cui deve fare luce per poter

scoprire il colpevole. L’assassino deve per forza essere uno dei

viaggiatori sul treno, ma tutti sembrano non avere alcun motivo

per commettere l’omicidio…

Assassinio sull’Orient Express è stato il primo giallo che ho letto,

dopo che me lo ha consigliato un compagno. Non ho mai voluto

leggere racconti gialli perché in generale non mi piace leggere

storie che mi tormentano.

Sinceramente devo dire che di questo libro giallo, invece, mi è

piaciuto molto il racconto e anche come l’autrice ha descritto la

situazione, con tanti dettagli; lo stesso vale per la descrizione dei personaggi, anche se

all’inizio ho fatto fatica a ricordarli tutti, in base a chi erano, cosa facevano e con chi erano

sul treno.

La storia è coinvolgente e la suspense è tanta: ogni pagina che leggevo mi invogliava a

leggere quella successiva, in me aumentava la curiosità di sapere cosa sarebbe successo la

pagina dopo… e la lettura non mi agitava, anzi mi incuriosiva.

La cosa che mi è piaciuta di più è che, nonostante i tantissimi particolari nelle descrizioni

degli eventi, fino alla fine non sono riuscito a capire come sarebbe finito il racconto.

Leonardo Frontini

L’investigatore Hercule Poirot viaggia con dodici passeggeri un po’ strani su un treno che

viene bloccato a causa di una tempesta di neve in Jugoslavia e come se non bastasse un tipo

strano di nome Ratchett viene trovato morto nel suo scompartimento. Dopo aver raccolto

vari indizi l’investigatore scopre che Ratchtett era il colpevole del rapimento e dell’assassinio

di Daisy Armstrong, una bambina scomparsa anni prima. I dodici passeggeri vengono

interrogati da Poirot, però alcuni di questi riportano indizi falsi. Riuscirà Hercule a risolvere

anche questo mistero?

Mi è piaciuto perché c’era molta suspence che mi faceva

venire voglia di continuare a leggere il libro, mi è piaciuto

anche come l’autrice del libro è riuscita ad interpretare in

modo così descrittivo e molto dettagliato le sequenze dei

fatti così da riuscire a farmi immedesimare nel personaggio.

Marzia Romana Valelli

Orient Express: treno che negli anni ’30

collegava le maggiori città dell’Europa

centrale e dell’Europa dell’est, arrivando fino

in Turchia a Istanbul.

Per saperne di più sulle tratte, puoi guardare

la cartina nella prossima pagina.

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L’itinerario dello storico Orient Express è segnato con la linea continua rossa. Si possono vedere varie capitali

e città importanti d’Europa come Londra, Parigi, Milano, Zagabria, Sofia.

Dieci piccoli indiani, Agatha Christie, ed. Mondadori

Dieci sconosciuti vengono convocati in una villa su un’isola con

svariati pretesti da un certo U.N Owen, che nessuno di loro sembra

conoscere di persona; lì, però, la prima sera vengono accusati di

passati omicidi da una voce misteriosa proveniente da un

altoparlante, scatenando una serie di sospetti reciproci fra i vari

personaggi. Il padrone di casa non si presenta e i dieci ospiti trovano

sul tavolo da pranzo dieci statuette e ognuno di loro nella propria

camera da letto trova una filastrocca:

Dieci poveri indiani se ne andarono a mangiar:

uno fece indigestione, solo nove ne restar.

Nove poveri indiani fino a notte alta vegliar:

uno cadde addormentato, otto soli ne restar.

Otto poveri indiani se ne vanno a passeggiar:

uno, ahimè, è rimasto indietro, solo sette ne restar.

Sette poveri indiani legna andarono a spaccar:

un di lor s’infranse a mezzo, e sei soli ne restar.

I sei poveri indiani giocan con un alvear:

da una vespa uno fu punto, solo cinque ne restar. […]

Nella casa iniziano a morire le persone proprio nel modo in cui recita la filastrocca e ogni

volta che c’è un omicidio una delle statuette sul tavolo scompare. Chi è U.N. Owen? I

personaggi sono davvero colpevoli degli omicidi di cui sono accusati? Chi sarà il misterioso

assassino?

Dieci piccoli indiani mi è piaciuto molto perché c’è molta suspense fino alla fine e ci sono

tanti colpi di scena, però in generale preferisco i libri che fanno ridere.

Sofia Elena Mazzella