020 - como.scuolededalo.it
Transcript of 020 - como.scuolededalo.it
1
AN
NO
I,
N°1
– D
ICEM
BR
E 2
02
0
C
LA
SS
E 2
C
IST
ITU
TO
OR
SO
LIN
E S
AN
CA
RLO
2
“La fantasia è argento e scarlatto, indaco e azzurro, ossidiana venata d'oro e lapislazzuli.
La realtà è di compensato e plastica, fatta in marrone fango e verde oliva.
La fantasia ha il sapore del peperoncino e del miele, della cannella e dei chiodi di garofano,
di pregiate carni rosse e di vino dolce come l'estate. La realtà sa di fagioli e tofu, e cenere
come dolce.
La realtà sono i centri commerciali di Burbank, le ciminiere di Cleveland, un parcheggio
sotterraneo di Newark. La fantasia sono le torri di Minas Tirith, le pietre antiche di
Gormenghast, le sale di Camelot.
La fantasia vola sulle ali di Icaro. La realtà con le compagnie aeree del sud-ovest.
[…]
Noi leggiamo per ritrovare i colori, credo. Per assaggiare spezie saporite e ascoltare il canto
delle sirene. C'è qualcosa di antico e vero nei libri, che parlano a qualcosa di profondo
dentro di noi, al bambino che sognava che un giorno sarebbe andato a caccia nelle foreste
della notte, avrebbe festeggiato sotto le colline cave e avrebbe trovato un amore che
sarebbe durato per sempre, da qualche parte a sud di Oz e a nord di Shangri-La.
Possono tenersi il loro Paradiso. Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo”.
George R. R. Martin
A.S. 2020-2021
Progetto di lettura e biblioteca di classe
Classe 2C – Istituto Orsoline San Carlo, Como, via Bellinzona
Letture e recensioni ad opera degli alunni: Penelope Albaredo, Vittoria Buttazzoni, Giorgia Cavadini, Gabriele
Ceraico, Riccardo Della Torre, Patrick Fasana, Anna Forlico, Leonardo Frontini, Alessandro Gessaga, Ludovico
Grisoni, Sofia Alessandra Lanza, Leonardo Lapadula, Camilla Luppi, Lavinia Macrì, Andrea Maino, Sofia Elena
Mazzella, Alice Elena Parravicini, Fulvio Sguazzero, Giulia Tettamanzi, Aurora Troja, Marzia Romana Valelli,
Alizée Zagolini, Ignacio Zanetti
Progetto grafico, correzioni e impaginazione: prof. Chiara Grisoni
Stampa e rilegatura: Cartoleria Centrale, Como
ANNO I, N° 1 – DICEMBRE 2020
3
Indice
Avventura
La città delle bestie, Isabel Allende – recensione di Giorgia Cavadini………………………
Nel mare ci sono i coccodrilli, Fabio Geda – recensione di Penelope Albaredo………
Nel mare ci sono i coccodrilli, Fabio Geda – recensione di Alessandro Gessaga………
Ventimila leghe sotto i mari, Jules Verne – recensione di Andrea Maino…………………
Fantastico
Harry Potter, Joanne Kathleen Rowling – recensione di Vittoria Buttazzoni……………
Harry Potter, Joanne Kathleen Rowling – recensione di Sofia Alessandra Lanza………
Il mistero del bosco, Luigi Ballerini – recensione di Ludovico Grisoni………………………
Il piccolo principe, Antoine de Saint-Exupéry – recensione di Riccardo Della Torre…
La fabbrica di cioccolato, Roald Dahl – recensione di Anna Forlico………………………….
Giallo
Assassinio sull’Orient Express, Agatha Christie – recensione di Leonardo Frontini…
Assassinio sull’Orient Express, Agatha Christie – recensione di Marzia Valelli…………
Dieci piccoli indiani, Agatha Christie – recensione di Sofia Elena Mazzella………………
Realistico
Cuori di carta, Elisa Puricelli Guerra – recensione di Gabriele Ceraico………………………
Cuori di carta, Elisa Puricelli Guerra – recensione di Lavinia Macrì……………………………
Cuori di carta, Elisa Puricelli Guerra – recensione di Alice Elena Parravicini………………
Diario di una schiappa, Jeff Kinney – recensione di Patrick Fasana…………………………
Diario di una schiappa, Jeff Kinney – recensione di Ignacio Zanetti…………………………
Il giardino segreto, Frances H. Burnett – recensione di Aurora Troja………………………
Il giardino segreto, Frances H. Burnett – recensione di Camilla Luppi………………………
Il giubbotto di Indiana Jones, Asun Balzola – recensione di Leonardo Lapadula………
I ragazzi della via Pál, Ferenc Molnár – recensione di Fulvio Sguazzero……………………
Libera come le stelle, Zoe Massenti – recensione di Alizée Zagolini…………………………
Un sogno sull’oceano, Luigi Ballerini – recensione di Giulia Tettamanzi…………………
Wonder, R.J. Palacio – recensione di C……………………………………………………………………
I termini inusuali sono contrassegnati nel testo con un
asterisco, così*, e spiegati nei riquadri di glossario.
Alcune caselle nascondono, invece, delle curiosità.
p. 6
p. 5
p. 5
p. 6
p. 7
pp. 7-8
p. 10
p. 9
p. 8
p. 16
p. 16
p. 17
p. 10-11
p. 11
p. 11
p. 12
p. 12
p. 13
p. 13
p. 14
p. 15
p. 12
p. 15
p. 14
CHE COSA TI VA DI LEGGERE?
esempio: eccomi! Io sono una casella
di glossario simile a quelle che
troverai nella rivista. Ti aiuteremo a
comprendere i termini più difficili e a
scoprire di più sui testi, sugli autori o
sui personaggi.
5
Nel mare ci sono i coccodrilli, Fabio Geda, ed. Feltrinelli
Enaiatollah Akbari è un ragazzino di etnia hazara* che abita in
Afghanistan e deve sopportare il regime talebano del luogo; i talebani
afghani, di religione islamica, dicono di seguire il comandamento di
Allah ma distruggono molte vite. Inizialmente nel libro Enaiat
racconta di un episodio vissuto a scuola, in cui un talebano intima al
professore di chiudere la scuola; dal momento che nonostante le
minacce la scuola resta aperta per altri tre giorni, l’uomo torna e
uccide il professore e il preside nel cortile, davanti agli alunni.
Dato che in seguito anche il padre di Enaiat viene ucciso, la mamma
decide di portare suo figlio fuori dal Paese, in Pakistan, per farlo
scappare.
Enaiat decide poi di continuare il suo viaggio per trovare una casa e anche una nuova
famiglia. Ci riuscirà?
Di questo libro mi è piaciuto molto il fatto che riesca a far
capire cosa veramente queste persone passano prima di
arrivare in Italia o in altri paesi; inoltre sembra proprio
raccontato da un ragazzino e questo perché Fabio Geda ha
scritto di una storia vera: Enaiatollah esiste davvero.
Un’altra cosa che mi è piaciuta molto di questo libro è che
dà l’impressione che in ogni Paese nuovo che Enaiat va ad affrontare ci sia una nuova vita
per lui, perché si deve adattare alla lingua, ai modi di fare delle persone e soprattutto per
ogni posto che lui visita fa conoscenze nuove che possono essere buone o cattive.
Il libro è scritto con un lessico semplice, senza parole difficili, e questo lo rende facile da
leggere e aiuta la storia ad essere più scorrevole. Sempre riguardo alla struttura del testo, il
narratore è interno e questo accorgimento rende il libro molto coinvolgente.
Penelope Albaredo
Il libro racconta la storia di Enaiatollah, un bambino afghano di dieci anni. Quando suo padre
muore, la mamma decide di portarlo in Pakistan per permettergli di avere un futuro. Deve
però lasciarlo solo. Enaiat lavora per sei mesi nell’albergo dove la mamma lo ha lasciato, ma
poi parte per l’Iran con un altro ragazzo in cerca di un lavoro migliore. Da qui iniziano tante
avventure anche brutte che lo fanno arrivare anche in Turchia, in Grecia e poi in Italia.
A me questo libro è piaciuto tanto, anche se è abbastanza triste. È interessante vedere come
Enaiat a dieci anni riesca a superare così tante difficoltà, con paura ma anche coraggio. Mi
ha colpito soprattutto un momento in cui uno dei suoi compagni muore in mare e quello in
cui Enaiat viaggia nel fondo di un camion, in una posizione dolorosissima, rischiando la vita.
Questo libro mi ha fatto pensare spesso che noi siamo davvero fortunati a vivere qui.
Alessandro Gessaga
hazara: è un gruppo etnico
dell’Afghanistan centrale, di una
zona montuosa nota come Hazarajat
o Hazaristan. Gli hazara sono stati a
lungo perseguitati e per questo oggi
rappresentano solo il 9% della
popolazione afghana.
6
La città delle bestie, Isabel Allende, ed. Feltrinelli
Alex è un ragazzo di quindici anni che vive in California con la sua
famiglia; all'improvviso sua madre si ammala gravemente, perciò lui
viene temporaneamente affidato alla eccentrica nonna Kate, famosa
giornalista dell’International Geographic che ama visitare il mondo
e che sta per partire per una spedizione.
Alex e Kate si recano in Brasile, nella foresta amazzonica, per cercare
una strana creatura. In questa escursione Alex conosce Nadia, una
ragazzina di tredici anni figlia della guida César. Alex e Nadia
diventano amici inseparabili e insieme affrontano delle avventure
misteriose scoprendo sé stessi e aiutando una tribù di indios.
Il libro è molto interessante, ma non troppo il mio genere perché c’erano dei momenti di
avventura o di preoccupazioni, per esempio per la mamma di Alex che si ammala, oppure
per Nadia e Alex che vanno da soli nella foresta.
Non è stato molto noioso leggerlo, anzi: a volte quando leggevo una pagina volevo
continuare in fretta, leggerne subito un’altra.
Lo consiglio alle persone a cui piacciono libri di avventura.
Giorgia Cavadini
Ventimila leghe sotto i mari, Jules Verne, ed. Rizzoli
In questa avventura sottomarina
seguiamo tre personaggi: il professor
Aronnax, il suo maggiordomo Conseil
e Ned Land, un fiociniere* canadese.
Andando alla ricerca di un presunto
enorme cetaceo* affondano, ma
vengono salvati proprio dalla “bestia”; questa anonima figura si
rivelerà uno straordinario sottomarino, chiamato Nautilus, sul quale i
tre incontrano il capitano Nemo, uno scaltro personaggio fuggito
dalla vita condizionata dalla società umana.
Da lì cercheranno di scappare, ma saranno trattenuti dalle tante meraviglie dei fondali marini
e dal misterioso capitano. Torneranno sulla terra ferma?!
Questo libro non mi è piaciuto particolarmente perché il
narratore, nonché uno dei personaggi, si dilunga in lunghe
descrizioni a mio parere inutili al proseguimento della
vicenda; non ho apprezzato affatto il finale perché mentre
leggevo non mi era per niente chiaro.
Andrea Maino
fiociniere: addetto al lancio della
fiocina, cioè un arpione o una lancia
terminante con un uncino per la
pesca subacquea (di solito di seppie,
calamari ma anche cetacei).
cetacei: mammiferi acquatici di
grandi dimensioni, come le balene, i
delfini, i capodogli, i narvali…
7
Harry Potter, Joanne Kathleen Rowling, ed. Salani
Vorrei consigliare a tutti la saga di Harry Potter perché a mio parere
è una saga che potrebbe appassionare tutti, anche chi non ama il
genere fantasy.
La storia parla di un ragazzo di undici anni che si chiama Harry Potter,
costretto a vivere fin da neonato con gli unici parenti rimasti, i suoi
zii, dopo la morte misteriosa dei suoi genitori.
Un giorno ad Harry cominciano ad arrivare delle strane lettere che lo
zio però non gli permette di leggere. Quando però queste lettere
continuano ad arrivare, con grandissima curiosità di Harry, gli zii
decidono di trasferirsi momentaneamente.
Sembra andare tutto per il verso giusto (niente lettere e tranquillità) fino a che alla
mezzanotte del compleanno del ragazzo non arriva un uomo massiccio e barbuto, che
introdurrà Harry in un mondo di magia, avventura e amicizia. A bordo del treno diretto alla
Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, infatti, Harry incontra Ron e Hermione, due
ragazzi molto simpatici che con il passare del tempo diventeranno importantissimi per lui.
La saga si compone di sette libri che coprono ciascuno un anno della vita di Harry: ogni anno
in questa scuola, il ragazzo dovrà affrontare
Voldemort*, un mago talmente cattivo che neanche si
usa pronunciare il suo nome.
Questa saga è una tra le mie preferite in assoluto,
perché fa sognare un mondo fantastico e bellissimo.
Anche se dalla trama la storia potrebbe sembrare per
bambini, non lo è assolutamente: Harry cresce insieme
al suo lettore e la narrazione si fa sempre più cupa. Mi
piace poi il modo di scrivere del libro, perché
anch’esso si complica man mano: il primo libro usa un
linguaggio piuttosto semplice, il secondo un po’ di
meno e così via. La consiglio a tutti con voto 10 e lode!
Vittoria Buttazzoni
Harry Potter è un ragazzino rimasto orfano da piccolo e affidato così
ai suoi zii, che omettono di raccontargli la verità sui suoi genitori per
ben undici anni. Il ragazzo, sorpreso da eventi innaturali che gli
capitano, scopre la sua vera natura e il suo vero mondo: quello della
magia.
Scopre che i suoi genitori sono stati uccisi da un grande mago oscuro,
Voldemort, che però misteriosamente non è riuscito a uccidere anche
Harry, anche se all’epoca era solo un neonato. Per questo motivo, Harry
viene chiamato “il ragazzo che è sopravvissuto” e Voldemort lo perseguita
per finire quello che non è riuscito a finire anni prima. Nonostante tutto
Harry, con l’appoggio di amici veri, riesce ad andare avanti…
Voldemort: J.K. Rowling è molto attenta
nella scelta dei nomi per i suoi personaggi.
Ad esempio, in francese, “Voldemort”
significa “volo di morte”, Malfoy “mala fede”,
Lestrange “la strana”. I membri della famiglia
Black hanno tutti nomi di stelle: Bellatrix,
Sirius, Arcturus.
Il nome di Hermione vuole essere il
femminile di Hermes, dio greco dalla mente
acuta che viaggia da un mondo all’altro,
come Hermione vive tra il mondo magico e
quello Babbano.
Molti nomi invece vengono dal latino (come
quasi tutte le formule magiche): Rubeus vuol
dire “rosso in viso”, Albus significa “bianco”,
Minerva è la dea guerriera della saggezza.
8
Mi ha molto affascinato questa saga di libri perché è riuscita a trasmettermi un messaggio
profondo; mi ha insegnato che quando la vita ci pone davanti delle difficoltà, bisogna andare
avanti; mi ha insegnato che studiare mi servirà per il futuro; mi ha insegnato che tutte le
paure vanno superate; mi ha insegnato che solo noi possiamo scegliere il nostro futuro; mi
ha insegnato che non bisogna mai smettere di sognare; mi ha insegnato che non bisogna
mai cessare di lottare per le persone che amiamo; mi ha insegnato che non bisogna mai
smettere di sorridere e mi ha insegnato che in ogni persona c’è del buono, se lo si cerca con
attenzione.
Questa saga è riuscita a suscitare un’immensità di emozioni in me, mi è piaciuto come
l’autrice è riuscita a farmi entrare nell’ambiente che descrive. Il messaggio che cerca di
trasmettere questa storia è importante e tutti lo devono conoscere. Ecco perché consiglio
questa saga di libri a tutte le persone di tutte l’età.
“La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi
se solo uno si ricorda di accendere la luce”.
Sofia Lanza
I titoli della saga di Harry Potter:
1) Harry Potter e la pietra filosofale 5) Harry Potter e l’Ordine della Fenice
2) Harry Potter e la camera dei segreti 6) Harry Potter e il Principe Mezzosangue
3) Harry Potter e il prigioniero di Azkaban 7) Harry Potter e i doni della Morte
4) Harry Potter e il calice di fuoco
La fabbrica di cioccolato, Roald Dahl, ed. Salani
Un giorno, dalla celebre Fabbrica di Cioccolato di Willy Wonka viene
rilasciato un avviso: chiunque troverà i cinque biglietti d’oro, nascosti
nelle tavolette di cioccolato, potrà visitare la fabbrica più misteriosa
del mondo intero e avere una provvista di dolci che gli basterà per
tutta la vita.
Per puro caso Charlie Bucket, un ragazzino cresciuto in una povera
casa di città con i suoi genitori e i suoi quattro anziani nonni, è tra i
fortunati: nel corso della storia, potrà dare prova della sua forza di
carattere e delle sue migliori qualità.
Mi è piaciuto questo libro, perché dimostra come un solo tocco di fortuna e un po’ di
obbedienza possano cambiare totalmente la vita a un ragazzino che fino a poco tempo
prima viveva in una casetta di legno e soffriva la fame.
La lettura è semplice e scorrevole, i personaggi vengono rappresentati in modo divertente e
anche un po’ ironico. L’autore descrive in modo ricco e dettagliato e io sono riuscita a
immedesimarmi nel racconto, mi sembrava di camminare nei corridoi della fabbrica di
cioccolato di Willy Wonka assieme a Charlie e suo nonno Joe.
Consiglio questo libro a tutti i miei compagni, perché questo è a mio parere uno dei libri
migliori di Roald Dahl.
Anna Forlico
9
Il Piccolo Principe, Antoine de Saint-Exupéry, ed. Bompiani
Il Piccolo Principe è stato scritto da Antoine De Saint-Exupéry
(scrittore ma anche aviatore* francese) nel 1943.
Il libro è diviso in ventisette capitoli ed è scritto in prima persona:
il narratore è un pilota d’aerei che precipita nel deserto del Sahara.
Mentre cerca di aggiustare il suo aereo, arriva uno strano bambino
biondo: il Piccolo Principe.
I due fanno amicizia e il bambino comincia a raccontargli la sua
vita sul minuscolo pianeta B-612, dove vive solo con una rosa…
Questo libro mi è piaciuto molto perché è scritto con parole
semplici e perché insegna valori molto importanti sia per i ragazzi
che per gli adulti, valori come il rispetto, l’amicizia, l’amore e il senso della vita.
Sui vari pianeti che visita, il Piccolo Principe incontra personaggi bizzarri che lo fanno stupire
e riflettere; secondo il bambino infatti gli adulti non riescono mai a capire nulla da soli e per
i “bambini è molto faticoso dovergli dare ogni volta spiegazioni”.
Il capitolo che mi è piaciuto di più è quello dedicato all’incontro con il personaggio che per
me è il più importante: la Volpe. Parla del valore dell’amicizia; la volpe vuole essere
addomesticata per diventare indispensabile per il Piccolo Principe.
C’è una frase che mi ha colpito molto e che si ripresenta spesso nella mia mente:
“Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.
Purtroppo spesso ci fermiamo solo davanti a ciò che appare e non facciamo il minimo sforzo
per andare oltre all’apparenza. Viviamo in un mondo che ci costringe a fare tutto sempre
con molta fretta e superficialità, mentre a volte invece secondo me è molto più importante
fermarsi, riflettere e capire i veri valori della vita.
Riccardo Della Torre
aviatore: pilota di aerei.
Antoine de Saint-Exupéry si
arruolò nell'aeronautica militare
francese durante la Seconda
guerra mondiale.
Celebre è il mistero della sua
scomparsa: il 31 luglio 1944, nel
corso di un volo di ricognizione,
precipita in mare e non viene più
trovato.
10
Il mistero del bosco, Luigi Ballerini, ed. Lapis
Simone, tredicenne introverso che passa la giornata a fantasticare
sugli alieni, sta tornando a casa dopo aver passato la giornata a
cogliere fragole a casa degli zii.
Mentre cammina nel bosco vede una luce
e pensa si tratti di un UFO, così si avvicina
e scopre che c’è un uomo circondato da
lucciole. L’uomo dice di chiamarsi
Prospero* e mentre si presentano Simone
nota che il suo interlocutore può
comandare le lucciole muovendo le mani!
Simone inizia ad uscire tutte le sere di nascosto ed andare nel bosco dove è sicuro di trovare
l’amico Prospero. Il ragazzo vuole mantenere la loro amicizia segreta; ma un giorno Chiara
(una sua amica) nota il suo strano comportamento e decide quindi di seguirlo negli
spostamenti senza mai farsi vedere. Una volta arrivato nel bosco, Simone chiama Prospero
e Chiara salta fuori chiedendo spiegazioni. Lui è costretto a confessare tutto e le presenta
Prospero. Chiara decise che sarebbe venuta con lui tutte le sere. Grazie a Prospero, Chiara e
Simone diventano migliori amici e lui si integra anche con gli altri ragazzi del paese!
Sinceramente fino ad ora è il mio libro preferito, però sono abbastanza sicuro che alcuni
miei compagni non lo apprezzerebbero perché non è particolarmente divertente o eccitante,
però è molto interessante.
In sostanza racconta di un ragazzino che prende fiducia in sé stesso.
Se dovessi consigliare questo libro a qualcuno in particolare sceglierei Andrea, Lavinia e
Alice, ma so che lo ha già letto.
Ludovico Grisoni
Cuori di carta, Elisa Puricelli Guerra, ed. Einaudi
Non racconterò la storia, ma mi limiterò a dare una recensione “no spoiler”.
Iniziamo dai lati che, dal mio punto di vista, sono quelli negativi del libro: a volte la scrittura
è pesante, ovvero ci sono numerose parti che avrei voluto saltare perché si resta troppo a
lungo su un argomento che non influenza la storia. Certo questo aiuta a far sembrare il testo
una conversazione reale, ma la mia opinione non cambia.
Veniamo però ai lati positivi: è una lettura molto interessante, perché i due protagonisti
danno un’emozione. Non sono monotoni e non danno informazioni solo per il
proseguimento della storia (anche se, come ho già detto prima, in alcuni casi è eccessivo).
Un altro motivo per il quale ho trovato questo libro interessante è perché esce dai classici
schemi, sia per logica sia per scrittura.
Per logica perché certe volte osa parlare di ragazze non come sentimento ma come bellezza,
cosa che non è scontata in una letteratura di questo genere; per scrittura perché il libro è
quasi interamente composto da brevi lettere che i personaggi si scambiano e, per far capire
Prospero: il nome di questo
personaggio richiama l’opera
teatrale La Tempesta, di William
Shakespeare. In quella storia,
Prospero è un nobile mago che
vive in esilio su un’isola insieme
alla figlia Miranda e i suoi poteri
sono legati alla natura.
11
al lettore dove cominciano e finiscono i messaggi, c’è uno spazio tra un pensiero e l’altro. Il
modo di andare a capo tutte le volte al posto di usare le virgolette è molto interessante.
Darei a questo libro 7/10 perché viene penalizzato, dal mio punto di vista, dalla lentezza di
alcuni passaggi.
Gabriele Ceraico
Cuori di carta parla di due ragazzi che si scambiano lettere, con dei
messaggi che lasciano tra le pagine di un libro della biblioteca;
scelgono di non vedersi e di non rivelare i propri nomi
reciprocamente, per mantenere il mistero.
Vivono in un istituto, simile ad un collegio, dove tutto il personale è
sempre felice e anche per questo è tutto molto inquietante; i ragazzi
dell’istituto devono prendere ogni sera una medicina, non si sa per
che motivo, ma hanno passato tutti dei brutti momenti.
Beh… la fine la scoprirete voi!
Questo libro è molto intrigante e non riesci a smettere di leggerlo; sinceramente mi
aspettavo un finale un po’ più bello, però tutto sommato è molto avvincente.
È anche un po’ macabro, perché è tutto un mistero e c’è molta suspence!
Conferisco a questo libro quattro stelle, non cinque perché il finale mi ha anche lasciata sulle
spine.
Alice Elena Parravicini
Tutto cominciò da un problema di matematica. Già, proprio così. Una non riusciva proprio a
risolverlo. Anche se avesse avuto tutta la concentrazione che poteva ottenere in quella
silenziosa biblioteca, sentiva che non sarebbe riuscita a risolverlo. Era troppo complicato.
Così, per distrarsi, mise un biglietto dentro Puck il Folletto, libro che non era nel suo scaffale,
per vedere se qualcuno l'avesse preso e rimesso nella sezione corretta.
Dan, che si aggirava nella biblioteca, vide Puck il Folletto fuori posto e gli venne una voglia
matta di rimetterlo al suo posto. Con sua grande sorpresa, dal libro uscì il biglietto di Una.
Da qui cominciò un’avventura, che rimarrà impressa nei cuori dei ragazzi, cuori fragili come
la carta.
Mi è piaciuto davvero molto questo libro, che è di facile lettura anche perché, dato che
stanno parlando (o, per meglio dire, scrivendo) due ragazzini di dodici anni, il linguaggio
può essere forbito fino ad un certo punto.
Inoltre, mi è piaciuto come si sono susseguiti i fatti, che sono stati messi in ordine dall’autrice
in modo eccezionale, che ti invoglia davvero un sacco a continuare a leggere. Mi sono
piaciuti gli intrighi d’amore, d’investigazione e di amicizia che si creano tra i ragazzi, e mi è
piaciuta la sensazione di far parte di questo gruppo di giovani. Mi sono sentita coinvolta
nella storia, come se facessi parte di quell’istituto.
Lavinia Macrì
12
Diario di una schiappa, Jeff Kinney, ed. Il Castoro
La serie del Diario di una schiappa è umoristica e parla di questo
ragazzo un po’ sfigato e sfortunato, Greg Heffley, che va alle scuole
medie. Greg parla in prima persona scrivendo sul suo diario di bordo
e raccontando quello che succede nella sua vita di tutti i giorni.
Tutti i libri di questa serie sono molto divertenti, secondo me, e da
provare assolutamente. Il mio voto è 10.
Patrick Fasana
Greg Heffley è un ragazzo che ha appena iniziato la scuola media insieme al suo amico
Rowley Jefferson, ma l’amicizia tra i due finisce dopo che Greg viene licenziato dal servizio
d’ordine scolastico grazie a Rowley. Greg si arrabbia con Rowley ancora di più quando vede
nel giornalino scolastico un fumetto di Rowley che è ispirato da lui.
Questo libro mi è piaciuto molto perché, a differenza di altri, non ha una grande avventura
o qualcosa del genere, ma ha situazioni verosimili con personaggi realistici e divertenti che
potrebbero esistere davvero.
Ignacio Zanetti
Libera come le stelle, Zoe Massenti, ed. Rizzoli
Zoe Massenti, che è l’autrice, parla di una ragazza di nome Denise,
della sua vita e soprattutto della danza, la sua passione più grande,
attorno a cui ruota la sua intera esistenza.
Non so se il personaggio sia realmente esistente o l’abbia inventato
la scrittrice, ma è facile immedesimarsi.
A me questo libro è piaciuto veramente tanto perché non mi ha
annoiato ed è stato divertente e bello leggerlo, non è molto difficile
e in certe parti mi ci rivedo.
Alizée Zagolini
13
Il giardino segreto, Frances Hodgson Burnett, ed. Giunti
Questo libro parla di una bambina di nome Mary che vive in India
ma, dopo la morte dei genitori, va a vivere da suo zio in Inghilterra.
Lo zio ha un giardino delimitato da un muro con l’edera; un giorno
Mary guarda bene dietro le piante e nota che c’è una serratura e una
porta, ma la chiave non c’è.
È un libro che ho trovato noiosissimo e non consiglierei mai a
nessuno di leggerlo perché è pieno di descrizioni lunghe che non
fanno avanzare la storia. Dopo la prima pagina mi ha stancata; anche
se l’ho quasi letto tutto, non l’ho finito perché è troppo noioso.
Aurora Troja
Mary è una ragazza abbastanza sola,
cresciuta in India senza l’amore dei
genitori e in molti dicono che è
smorfiosa e viziata. Mary si trova a
superare un periodo molto buio quando
una malattia, il colera, decima la sua
famiglia; così lei deve trasferirsi in Inghilterra, nel freddo castello
dello zio, vedovo triste e sempre in viaggio. Nonostante il cupo inizio
e le difficoltà, man mano inizia a stringere forti legami di amicizia
inaspettati e a scoprire alcune cose, tra cui un giardino segreto.
Questo libro mi è piaciuto ma allo stesso momento mi è sembrato anche un po’ noioso: lo
consiglio alle persone che amano dei libri dove magari il protagonista scopre qualcosa, ma
soprattutto alle persone che amano i libri Classici Tascabili (edizioni che a me personalmente
non piacciono affatto). In ogni caso il libro è anche abbastanza istruttivo perché secondo me
insegna qualcosa sull’amicizia.
Camilla Luppi
colera: malattia altamente
infettiva e tipica delle zone con
una bassa igiene, soprattutto in
passato; l’effetto principale è la
disidratazione del corpo, che
non può più trattenere i liquidi.
Un’opinione positiva: "Quando avete un giardino, avete un futuro". Per la piccola Mary Lennox, costretta
a lasciare l’India per trasferirsi in Inghilterra dopo la morte dei genitori, avere un giardino significa molto.
Con l’aiuto di Dickon, ragazzo di brughiera con il nasino all’insù e un sorriso luminoso, Mary decide di
prendersi cura del giardino della zia e all’arrivo della primavera rifiorisce anche la speranza, per Mary, per il
malinconico zio Craven e per il piccolo Colin, altro misterioso abitante di Misselthwaite Manor.
Nel giardino, Mary e Colin ritrovano il contatto con la terra e compiono un percorso di guarigione,
germogliando a nuova vita dopo il buio e la tristezza, proprio come dopo il gelo arriva la primavera.
Frances Hodgson Burnett unisce temi importanti (l’assenza delle figure genitoriali, la guarigione, il
superamento del lutto) ad uno stile scorrevole e piacevole e ad avventure leggere.
Un romanzo di formazione arricchito dalla presenza di elementi dal sapore fiabesco: la “magia” che
accompagna i giochi dei tre giovani protagonisti, il cupo castello, il giardino circondato dal mistero come
la nebbia avvolge la brughiera, la capacità di Dickon di comunicare con l’ambiente e con gli animali come
un benevolo spirito della natura. Splendide le descrizioni del giardino segreto, che attraverso l’incantesimo
della penna dell’autrice diventa così reale da far credere di poterne ammirare, toccare, odorare fiori e piante.
14
Il giubbotto di Indiana Jones, Asun Balzola, ed. Il Battello a Vapore
Praticamente questo libro parla di una ragazza di nome Christie, che
aveva una madre che non poteva permettersi di comprarle dei vestiti,
quindi suo fratello per il suo primo giorno di scuola le diede un
giubbotto. Visto che quel giubbotto non era molto bello, Christie
decise di inventarci una storia sopra e disse che quel giubbotto era
stato indossato da Indiana Jones.
A me questo libro è piaciuto molto; non è uno dei libri che mi sono
piaciuti di più, e avendo letto molti altri libri nella mia vita diciamo che
non è stato uno migliori, anche se era molto carino. Io lo consiglierei
alle persone che non vogliono leggere tanto e a cui piacciono i libri di racconti emozionanti
e anche abbastanza fantasiosi.
Leonardo Lapadula
Wonder, R.J. Palacio, ed. Giunti
August è un ragazzino affetto dalla sindrome di Treacher Collins, per
la quale il suo viso è asimmetrico e deformato; l'intera esistenza di
Auggie è una lotta fra l'apparire e l'essere, fra la persona che si sente
dentro e il modo in cui lo vedono gli altri. Quando per la prima volta
Auggie entrerà nel mondo dei suoi coetanei cominciando a
frequentare la prima media, subirà meccanismi di bullismo, affronterà
con coraggio e umorismo le difficoltà della socializzazione e
instaurerà profonde amicizie, arrivando a far comprendere a tutti
coloro che lo circondano che cosa significhi davvero essere
"normale". Anzi, migliore.
Ho molto amato questo libro perché affronta argomenti importanti e presenti nella vita di
tanti adolescenti, dando loro una voce: ogni capitolo, infatti, è dedicato al punto di vista di
un diverso personaggio della storia, che racconta in prima persona le proprie vicissitudini,
mettendo a nudo le sue emozioni come in un diario personale. Questo interessante
espediente permette all'autrice di esplorare i vari lati della vicenda, anche quelli più
turbolenti e controversi, rendendo ogni personaggio perdutamente imperfetto e umano, ma
proprio per questo vero e interessante.
La lettura di Wonder è un viaggio imperdibile per tutti i ragazzi e le ragazze dalle medie in
poi, senza altro limite d'età: anche un adulto, infatti, può avere tanto da imparare da August
Pullman.
C.
15
I ragazzi della via Pál, Ferenc Molnár, ed. Giunti Junior
Il libro mi ha accompagnato per ben trentacinque sere, con le
avventure dei giovani ragazzi di via Pál, e ci tenevo ad esporre le mie
opinioni.
Il racconto è un insieme di avventure con
protagonisti un gruppo di ragazzi di Budapest*,
soprannominati “i Ragazzi di via Pál” per via della
zona del loro ritrovo, compresa tra via Pál e la segheria a vapore di
via Maria, l’unico posto dove poter giocare e quindi luogo che i
protagonisti devono contendersi con dei rivali, giovani figli di
famiglie benestanti, chiamati le “Camicie Rosse”.
Il libro evidenzia come i ragazzi di via Pál con le loro doti riescano sempre a trasformare le
loro intrepide azioni in vere e proprie missioni seguite da colpi di scena mozzafiato.
Dopo un susseguirsi di eventi chiave per il racconto, la combriccola si trova a dover
affrontare una guerra contro le Camice Rosse per poter continuare ad avere il controllo della
segheria. Dopo una battaglia all’ultimo sangue a suon di bombe di sabbia, i Ragazzi di via
Pál riescono a tenersi stretto il loro amato territorio.
I ragazzi recuperano le amicizie perse nel corso della storia e saldano i loro legami ancor di
più; la fine strappalacrime del magnifico libro che ho concluso la settimana scorsa mi fa
ancora emozionare, con tristezza, e ricorderò sempre le avventure stupefacenti di quei dieci
ragazzi speciali che con pochissime risorse (rispetto ai nostri giorni) riuscivano a trasformare
le giornate in epiche avventure. Consiglio vivamente questo libro a tutti coloro a cui
piacciono l’avventura, l’onore e l’amicizia con anche un pizzico di dramma.
Fulvio Sguazzero
Un sogno sull’oceano, Luigi Ballerini, ed. San Paolo
Il Titanic: una nave piena di sogni e di desideri che affondò il 14
aprile 1912 trascinando con sé molte persone. In questo libro
seguiamo la storia del Titanic vista da più prospettive: il punto di
vista si sposta tra passeggeri, camerieri e direttori.
La frase più bella che ho letto è: “Mi dispiace, non avrebbe dovuto
finire così […] ma almeno facciamola finire come si deve, come si
addice al Ritz…”
Questo libro mi è piaciuto davvero molto perché è una storia che
mi ha incuriosito e dopo aver letto il libro ho scoperto tante cose
nuove e mi sono immedesimata molto nei personaggi,
specialmente in uno (il cameriere). Consiglio di leggere questo libro perché la storia del
Titanic è molto romanzata e perché leggere questo libro ti fa sentire dentro la nave.
P.S. Io non leggo molto, ma questo libro l’ho letto in una settimana.
Giulia Tettamanzi
Budapest: capitale
dell’Ungheria.
16
Assassinio sull’Orient Express, Agatha Christie, ed. Mondadori
Hercule Poirot, un famoso investigatore, sta viaggiando sull’Orient
Express*, dove avviene un omicidio su cui deve fare luce per poter
scoprire il colpevole. L’assassino deve per forza essere uno dei
viaggiatori sul treno, ma tutti sembrano non avere alcun motivo
per commettere l’omicidio…
Assassinio sull’Orient Express è stato il primo giallo che ho letto,
dopo che me lo ha consigliato un compagno. Non ho mai voluto
leggere racconti gialli perché in generale non mi piace leggere
storie che mi tormentano.
Sinceramente devo dire che di questo libro giallo, invece, mi è
piaciuto molto il racconto e anche come l’autrice ha descritto la
situazione, con tanti dettagli; lo stesso vale per la descrizione dei personaggi, anche se
all’inizio ho fatto fatica a ricordarli tutti, in base a chi erano, cosa facevano e con chi erano
sul treno.
La storia è coinvolgente e la suspense è tanta: ogni pagina che leggevo mi invogliava a
leggere quella successiva, in me aumentava la curiosità di sapere cosa sarebbe successo la
pagina dopo… e la lettura non mi agitava, anzi mi incuriosiva.
La cosa che mi è piaciuta di più è che, nonostante i tantissimi particolari nelle descrizioni
degli eventi, fino alla fine non sono riuscito a capire come sarebbe finito il racconto.
Leonardo Frontini
L’investigatore Hercule Poirot viaggia con dodici passeggeri un po’ strani su un treno che
viene bloccato a causa di una tempesta di neve in Jugoslavia e come se non bastasse un tipo
strano di nome Ratchett viene trovato morto nel suo scompartimento. Dopo aver raccolto
vari indizi l’investigatore scopre che Ratchtett era il colpevole del rapimento e dell’assassinio
di Daisy Armstrong, una bambina scomparsa anni prima. I dodici passeggeri vengono
interrogati da Poirot, però alcuni di questi riportano indizi falsi. Riuscirà Hercule a risolvere
anche questo mistero?
Mi è piaciuto perché c’era molta suspence che mi faceva
venire voglia di continuare a leggere il libro, mi è piaciuto
anche come l’autrice del libro è riuscita ad interpretare in
modo così descrittivo e molto dettagliato le sequenze dei
fatti così da riuscire a farmi immedesimare nel personaggio.
Marzia Romana Valelli
Orient Express: treno che negli anni ’30
collegava le maggiori città dell’Europa
centrale e dell’Europa dell’est, arrivando fino
in Turchia a Istanbul.
Per saperne di più sulle tratte, puoi guardare
la cartina nella prossima pagina.
17
L’itinerario dello storico Orient Express è segnato con la linea continua rossa. Si possono vedere varie capitali
e città importanti d’Europa come Londra, Parigi, Milano, Zagabria, Sofia.
Dieci piccoli indiani, Agatha Christie, ed. Mondadori
Dieci sconosciuti vengono convocati in una villa su un’isola con
svariati pretesti da un certo U.N Owen, che nessuno di loro sembra
conoscere di persona; lì, però, la prima sera vengono accusati di
passati omicidi da una voce misteriosa proveniente da un
altoparlante, scatenando una serie di sospetti reciproci fra i vari
personaggi. Il padrone di casa non si presenta e i dieci ospiti trovano
sul tavolo da pranzo dieci statuette e ognuno di loro nella propria
camera da letto trova una filastrocca:
Dieci poveri indiani se ne andarono a mangiar:
uno fece indigestione, solo nove ne restar.
Nove poveri indiani fino a notte alta vegliar:
uno cadde addormentato, otto soli ne restar.
Otto poveri indiani se ne vanno a passeggiar:
uno, ahimè, è rimasto indietro, solo sette ne restar.
Sette poveri indiani legna andarono a spaccar:
un di lor s’infranse a mezzo, e sei soli ne restar.
I sei poveri indiani giocan con un alvear:
da una vespa uno fu punto, solo cinque ne restar. […]
Nella casa iniziano a morire le persone proprio nel modo in cui recita la filastrocca e ogni
volta che c’è un omicidio una delle statuette sul tavolo scompare. Chi è U.N. Owen? I
personaggi sono davvero colpevoli degli omicidi di cui sono accusati? Chi sarà il misterioso
assassino?
Dieci piccoli indiani mi è piaciuto molto perché c’è molta suspense fino alla fine e ci sono
tanti colpi di scena, però in generale preferisco i libri che fanno ridere.
Sofia Elena Mazzella