02 / 20...Per non parlare delle morti per comportamenti “socialmente accettati” come il fumo...

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Periodico digitale di informazione di security & safety 02 /20 2020 · ANNO XXXX

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Periodico digitale di informazione di security & safety

02 /202020 · ANNO XXXX

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Sommario Interattivo

CLICCA SULL’ICONA PER SCARICARE L’ARTICOLO CHE TI INTERESSA

06 Industria 4.0 e i rischi per la sicurezza dei dati.1^ parte - Il punto della situazione

10 COVID-19 e la sicurezza delle attività commerciali. Il ruolo dei privati

12 Le tecnologie informatiche per la sicurezza fisica. Sintesi dello stato dell’arte in Italia

14LBM-Italia presenta le novità 2020per il trattamento del denaro nel Retaile nel Trasporto Valori

17 I Partner Gold e Platinum di RISCO Groupper il 2020

18 Vigilate presenta i nuovi lettori targav-LANE Bi-spettrali

20Fit-out per la nuova sede di BNL Gruppo Paribas a Roma Tiburtina

22 dormakaba ed everis per il nuovo sistemadi imbarco automatico a Linate

28Redazionali Tecnologie

05 coronavirus, dichiarazioni compulsivee bisogno di sicurezza

24 Rondamatic Cloud,il sistema di controlloronde per gli Istituti di Vigilanza evoluti

26Da Hanwha Techwin una soluzionedi lettura targhe ANPR serverless per sitidi piccole e medie dimensioni

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La VI edizione dell'appuntamento annuale dei professionisti della sicurezza del Retail organizzato da essecome editore con il Laboratorio per la Sicurezza si presenta con un format totalmente innovativo rispetto alle modalità consuete degli eventi di settore.Nello Studio TV3 della sede RAI di Milano, SFR 2020 avrà la struttura di un talkshow televisivo, con le riprese degli interventi effettuate e registrate dagli operatori RAI per la divulgazione online e l'archiviazione digitale, superando i limiti spaziali e temporali dei convegni tradizionali.

Per informazioni:[email protected] 02.36757931

PARTECIPAZIONE AD INVITI

SFR 2020 esplora In 150 minuti tre ambiti di particolare attualità per la tutela del patrimonio aziendale dei Retailer:

• La Criminalità Organizzata nel Retail, un fenomeno da conoscereSi presenta una nuova minaccia per le merci dei Retailer: non solo taccheggiatori solitari o dipendenti infedeli ma bande specializzate che operano su tutto il territorio, anche con collegamenti internazionali. Vengono analizzate le forme di un fenomeno pericolosamente in crescita in Italia e in tutta Europa, con le possibili soluzioni per il suo contrasto in stretta collaborazione con le Forze dell'Ordine.

• Il ruolo del contante nell'era dell'e-commerce e i vincoli per la sua gestioneLo sviluppo dell'e-commerce e la diffusione dei pagamenti digitali modificano l'impiego del denaro contante ma, secondo gli esperti, non lo elimineranno del tutto. Le banconote che continuano a venir raccolte nei negozi di ogni categoria devono venire protette e gestite in modo ottimale, anche nel rispetto delle stringenti normative europee contro il riciclaggio.

• Lotta al crimine informatico e protezione dei dati personali, fattori competitivi per il RetailA due anni dall'entrata in vigore del GDPR ed a fronte dei primi riscontri sul piano dei controlli disposti dal Garante, i Retailer cercano di trasformare la tutela dei dati personali dei clienti in un fattore competitivo. Evitare le sanzioni comminate dall'Autorità se le misure adottate sono insufficienti e mitigare i rischi di origine criminale sono obiettivi irrinunciabili, anche per la reputazione del brand.

Ai tre momenti del talkshow vengono invitati: Autorità Garante delle tutela dei dati personali, Banca d'Italia, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Crime & Tech (Università Cattolica di Milano), GRALE (Università Vanvitelli di Napoli), Università di Verona, Università Link Campus di Roma, esperti e operatori del settore.Sono previsti tre Main Partner con partecipazione al talkshow e Brand Partner con visibilità nelle riprese registrate.

Qualche riflessione sull’emergenza coronavirus e sugli

effetti collaterali della sicurezza percepita.

Uno stress test prevedibile (le emergenze sanitarie rientrano

scolasticamente tra gli effetti della globalizzazione) ma di

certo non previsto, che sta mettendo a dura prova sia

la resilienza delle organizzazioni che la resistenza delle

singole persone.

In alcuni casi, anche la loro intelligenza.

Partendo dal quadro sanitario, la sera del 1 marzo erano

oltre 1.500 i casi accertati in Italia e 40 decessi.

Numeri indubbiamente preoccupanti e in continua

evoluzione, ma che andrebbero confrontati con lucidità

con i numeri dei pericoli che si affrontano ogni giorno, come gli incidenti stradali (3.334 decessi all’anno) e quelli sul

lavoro, oltre 1.000 nel 2019, in aumento questi del 18% all’inizio del 2020. Per non parlare delle morti per comportamenti

“socialmente accettati” come il fumo (oltre 80.000 all’anno) e l’alcolismo (oltre 40.000) oppure, su un piano diverso,

di quelli volontari come gli omicidi (368 nel 2017).

E’ dunque un quadro che dovremmo affrontare con responsabilità e attenzione ma senza isterie, tanto a livello pubblico

che privato. Se ad Hong Kong qualche settimana fa è stata fatta una rapina a mano armata di carta igienica, da

noi qualche supermercato mette guardie giurate a controllare gli ingressi ed a presidiare i depositi, ma risulta che

finora siano state esaurite solo amuchina e mascherine.

Ciò che fa oggi veramente paura agli italiani sono i contraccolpi sull’economia, che fanno sentire ancora di più il

bisogno di una classe dirigente competente e affidabile per poter ripartire appena possibile.

Anche per questo sarebbe utile e opportuno che chi ha responsabilità istituzionali di ogni livello non rilasci dichiarazioni

compulsive a vanvera che aumentano solamente i dubbi sulle capacità di guida della macchina pubblica che gli

abbiamo affidato.

___________________________________________________________________________________________________________

Nota: Keep Calm and Carry On fu uno slogan prodotto dal governo britannico nel 1939 agli albori della seconda

guerra mondiale, con lo scopo di invogliare la popolazione a mantenere l’ottimismo e non farsi prendere dal panico

in caso di invasione nemica (da Wikipedia)

coronavirus, dichiarazioni compulsive e bisogno di sicurezza

L’editoriale del direttore

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Industria 4.0 e i rischi per la sicurezza dei dati.1^ parte - Il punto della situazione

intervista a Ugo Gecchelin – Ingegnere, Innovation Manager, UNI/UNINFO CT 519 e CT526,e Stefano Ferrari – ingegnere, Innovation Manager and Security Consultant

Industria 4.0 e protezione dei dati, un fronte forse messo

in secondo piano sul piano mediatico dalla tutela dei dati

personali ma di essenziale rilevanza per l’economia e

la sicurezza dell’intero Sistema Paese. Possiamo fare il

punto sui rischi derivanti dalla Trasformazione Digitale

dei processi industriali?

Le aziende che entrano nella logica del Piano Industria

(e Impresa) 4.0 ed ora nel nuovo “Piano Transizione 4.0”

acquisiscono dati dagli impianti, dalle macchine, dalla

strumentazione di controllo, dai sensori, dai dispositivi IoT

e li elaborano con software dedicati quali MES, ERP, sistemi

di gestione e di controllo e altro, li analizzano con strumenti

sempre più affinati e li archiviano. I dati sono in quantità

sempre maggiore: non a caso si parla di Big Data e sempre

più spesso vengono utilizzate soluzioni in Cloud.

Più passa il tempo e più le aziende diventano strettamente

dipendenti da questi dati e, di conseguenza, devono

essere sempre più attente al rischio della loro perdita.

Non si ragiona più solamente in termini di “sicurezza

IT” (Information Technology), ma si deve considerare la

“sicurezza OT” (Operational Technology), cioè “l’insieme

di hardware e software che rileva o causa cambiamenti

attraverso il monitoraggio o il controllo diretto di dispositivi

fisici, processi ed eventi di un’impresa” (https://www.gartner.

com).

I termine sicurezza OT è ormai comunemente usato per

elencare un vasto insieme di strumenti, inclusi quelli ICS

(Industrial Control Systems) e SCADA (Supervisory Control

And Data Acquisition).

La sicurezza OT si concentra sulla difesa della sicurezza

fisica (security), dell’affidabilità (reliability) e della produttività

(productivity), parametri evidentemente diversi da quelli della

sicurezza informatica.

Quando si tratta di sistemi OT è necessario considerare

anche elementi come:

− comportamento del sistema in caso di assenza di

alimentazione

− comportamento del sistema in fase di avvio o riavvio e

in fase di spegnimento

− separazione completa dei sistemi di sicurezza fisica dagli

altri sistemi

− presenza sulla rete di dispositivi obsoleti e non più

mantenuti dal produttore

− condivisione dei macchinari tra più operatori

− necessità di accesso in situazioni di emergenza

− protezione dai fattori ambientali (polvere, calore, ecc.)

“ll punto di arrivo deve essere l’integrazione della sicurezza IT/OT, senza la quale oggi un’impresa può

davvero rischiare tantissimo in terminidi continuità della propria attività”

Il punto di arrivo deve essere l’integrazione della sicurezza

IT/OT, senza la quale oggi un’impresa può davvero

rischiare tantissimo in termini di continuità della propria attività.

Questo processo di convergenza tra il mondo IT e quello OT

è sempre più necessario per affrontare e implementare la

trasformazione digitale: l’avvento del paradigma di Industria

4.0 e la sempre maggiore diffusione dell’IoT (Internet of

Things) anche in campo industriale presuppongono da un

lato l’interconnessione di sistemi e dispositivi di produzione

originariamente non progettati per essere connessi; dall’altro,

l’integrazione in rete di sensori e macchinari che generano

e scambiano enormi moli di dati in tempo reale.

È poi necessario considerare che i sistemi OT, come i

cosiddetti ICS, hanno spesso un ciclo di vita molto lungo, a

differenza di quelli IT, e si tratta nella maggior parte dei casi di

sistemi proprietari, in cui sono stati progressivamente integrati

sviluppi IT. Inoltre, sui sistemi industriali sono sempre più

frequentemente installati strumenti di amministrazione remota

(Remote Access Tool) che permettono a terzi di accedere

da un computer remoto attraverso internet o attraverso

un network locale, per svolgere poi determinate attività di

manutenzione o gestione del sistema senza doversi recare

di persona sull’impianto.

Tutti gli elementi menzionati contribuiscono, dal punto di vista

della security, ad aumentare i rischi, ampliando enormemente

la superficie di attacco e creando un panorama complesso

e intricato, in cui le minacce indirizzate alle infrastrutture

critiche e ai sistemi ICS e SCADA sono in continua crescita.

“le possibili ripercussioni di unattacco in ambito industriale

possono avere un impatto direttosulla produzione o addirittura sulla

safety umana e/o ambientale”

Il mondo OT, che fino a pochi anni fa era isolato e inaccessibile,

è ora esposto a rischi per i quali non era preparato, che

mettono a repentaglio la sicurezza dell’intera supply chain.

La sicurezza in ambito industriale acquisisce una rilevanza

ancora maggiore considerando che riguarda sistemi in

grado di operare direttamente sul mondo “fisico”: le possibili

ripercussioni di un attacco possono avere un impatto

diretto sulla produzione o addirittura sulla safety umana

e/o ambientale.

Tutto ciò con le minacce che continuano a moltiplicarsi

e a evolversi, ampliando in modo esponenziale i fronti

che le aziende devono presidiare. Di certo i rischi sono

incomprimibili, spesso inevitabili, e si ha la sensazione

che possano causare danni sempre più consistenti al

conto economico e alla reputazione delle imprese che non

riusciranno ad adottare adeguate contromisure.

Semplici esempi come l’aumento delle forze che può

sprigionare un macchinario fino a raggiungere livelli pericolosi

oppure l’abbassamento della temperatura di cottura fino

a provocare contaminazioni alimentari evidenziano come

gli attacchi informatici possano danneggiare il sistema

industriale e generare rischi personali.

Sul piano pratico, quali convergenze si possono verificare

per la sicurezza dei dati “industriali” con quella dei dati

“personali”?

Il concetto di “dato personale” non si ferma ai soli nome e

cognome, ma coinvolge un universo di informazioni scaturenti

dalle nuove tecnologie digitali, come:

− biometria: dati legati al fisico come impronte e

riconoscimento facciale

− geolocalizzazione: non solo mezzi ma anche persone,

dispositivi e prodotti

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− cloud computing: archiviazione e condivisione di dati di

ogni genere sulla nuvola

− videosorveglianza: dati che coincidono con le immagini

− Internet of Things: la connessione di oggetti rende

disponibili moltissime informazioni

Si pensi anche al Digital Marketing: le organizzazioni

hanno aumentato velocemente la possibilità di rilevare

i dati, le preferenze dei clienti e le tendenze dei mercati.

Contemporaneamente, questo grande vantaggio

concorrenziale espone le aziende maggiormente alle minacce

cibernetiche. La conseguenza naturale è che i dati sensibili

e la reputazione online dell’azienda debbano essere protetti

mediante nuove strategie per fornire informazioni, best

practice e linee guida mirate per evitare i rischi e reagire

tempestivamente alle minacce cibernetiche

Con l’aumento dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, delle

app mobili, dei social e di una grande quantità di informazioni

contenenti dati sensibili gestiti attraverso ambienti Cloud

o soluzioni ibride, la vulnerabilità ad attacchi interni e/o

esterni è cambiata. Fino all’arrivo di questi strumenti, i dati

e le infrastrutture critiche erano stati relativamente protetti

dagli hacker perché posizionati in ambienti sicuri all’interno

dell’IT tradizionale.

Con l’arrivo di tutti questi nuovi strumenti originato dalla

Digital Transformation di aziende e servizi, la situazione si è

capovolta. Lo stesso vale per l’ambito dell’applicazione dei

temi Industria 4.0 dove è prevista una convergenza estesa tra

i sistemi che governano dispositivi, impianti e infrastrutture

critiche industriali e i sistemi dell’IT tradizionale.

Il problema maggiore nella gestione della sicurezza in ambito

industriale è che cambia l’oggetto della protezione. Non si

tratta infatti solo di proteggere un dato ma delle funzioni, dei

processi fisici, e, ad oggi, non esistono ancora metodologie

standard né un quadro concettuale coerente ed unificato

per trattare questo argomento.

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Nella seconda settimana di diffusione nel nostro paese

dell’epidemia da COVID-19 stiamo assistendo ad una

situazione pesante quanto difficile da comprendere,

alla luce dei dati ufficiali della OMS sulla pericolosità e

l’effettiva diffusione del coronavirus.

Supermercati presi d’assalto, disdette a pioggia in tutto

il settore alberghiero e della ristorazione, indicazione

da parte degli altri governi di non viaggiare per l’Italia,

compagnie aeree che cancellano i collegamenti con il

nostro paese.

Questo è drammaticamente inaccettabile e ci chiediamo:

tutto questo poteva essere evitato?

I provvedimenti di chiusura delle scuole di ogni ordine

e grado e dei “luoghi di aggregazione” nell’accezione

più ampia hanno mandato un segnale chiaro sia alla

popolazione italiana che estera, determinando le reazioni

ormai a noi note.

Mi domando se il numero di contagiati identificati

prevalentemente nelle regioni della Lombardia, del Veneto

e dell’Emilia-Romagna derivi da una più meticolosa e

laboriosa attività delle strutture sanitarie coinvolte,

rispetto ad altri paesi che forse hanno iniziato con ritardo

ad organizzare i controlli con i tamponi o che tendono

a minimizzare per salvaguardare l’economia, magari a

scapito della salute dei propri cittadini.

Certo è che l’Italia sta subendo conseguenze economiche

pesantissime mentre una prospettiva diversa porterebbe

a considerarla paradossalmente il paese più sicuro a

livello globale, in ragione della capacità di mappare senza

soluzione di continuità tutta la popolazione, grazie anche

al nostro invidiatissimo sistema sanitario.

COVID-19 e la sicurezzadelle attività commerciali.Il ruolo dei privati

di Luigi Alfieri, Chairman & CEO di CSA Security srl - Verona

Ma dal punto di vista della sicurezza privata cosa sta

succedendo? Qual è l’impatto che il COVID-19 sta

riservando a questo settore?

Da una parte, nelle aree di maggior diffusione del virus i

servizi che le società di sicurezza erogano per le attività

di intrattenimento e spettacolo, così come per gli steward

negli stadi e per le fiere sono completamente fermi, con

migliaia di lavoratori, già precari, in balia dei provvedimenti

contenitivi.

Le attività di controllo delle differenze inventariali

disimpegnate da dipendenti di agenzie investigative ovvero

da guardie particolari giurate nella forma dell’antitaccheggio

volto alla tutela dei beni, hanno anch’esse ricevuto una

fortissima contrazione nel mondo del retail, fatta eccezione

per la GDO con riferimento specifico ai supermercati

e ipermercati che invece hanno adesso la necessità di

aumentare i controlli, anche in ragione di quanto prevede

il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del

01 marzo 2020 recante “Misure urgenti di contenimento

del contagio nelle regioni Lombardia, Emilia-Romagna e

Veneto”.

Tra le diverse disposizioni troviamo infatti all’art.2 lettera

F: “apertura di tutte le attività commerciali condizionata

all’adozione di misure organizzative tali da consentire un

accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate

o comunque tali da evitare assembramenti di persone,

tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei

locali aperti al pubblico, e garantendo il mantenimento di

una distanza di almeno un metro tra visitatori (cosiddetto

“criterio droplet”)

Ma è proprio sulla necessità di far fronte a maggiori risorse

di sicurezza che troviamo “i colli di bottiglia” normativi e

burocratici. Tralasciando qui l’evoluzione normativa del

Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, si deve

segnalare che le richieste di supporto da parte di clienti

esercenti l’attività di supermercati e ipermercati per la tutela

dei beni esposti, dei loro centri logistici e del patrimonio

aziendale attraverso l’impiego di guardie particolari giurate

in aree di interesse multi-provinciale non riescono a trovare

riscontro a causa delle lungaggini nelle fasi di assunzione

di nuovo personale (anche 6 mesi d’attesa).

Neanche le richieste di “autorizzazione” ad estendere

temporaneamente l’area di azione riescono ad essere

congrue nei tempi, determinando un ulteriore paradosso,

e cioè laddove alcune aree del settore della sicurezza

ricevono una contrazione letale per la loro economia, ma

ancor più per i dipendenti delle stesse, diventa pressoché

impossibile rispondere funzionalmente alle emergenze

come quella del COVID-19 in ambito privato ove, nel caso

di inizio della procedura di assunzione o di riqualificazione

dei rapporti di lavoro con i propri dipendenti per la nomina

a GPG, si rischia di riuscire a completare il processo di

assunzione solo alla fine del periodo stimato della crisi.

La responsabilità di uno Stato non si identifica solo nella

capacità di fronteggiare un’emergenza nazionale con

coerenza e tempestività, bensì nella capacità di creare

resilienza economica di fronte al mutare degli scenari

economici nazionali. Ciò che posso auspicare è che da

queste situazioni derivino provvedimenti non solo destinati

alla generalità dei lavoratori, bensì anche azioni specifiche

d’urgenza che sciolgano i “lacci e lacciuoli”, in qualche modo

voluti da un “sistema sicurezza” chiaramente fallimentare,

determinando in modo diretto l’aiuto all’economia del

nostro paese attraverso anche la traslazione di posti di

lavoro.

L’utilizzo di guardie particolari giurate, comunque incaricate

di pubblico servizio, in azioni di “filtraggio” dei clienti di

attività commerciali potrebbe risultare la migliore soluzione

in uno scenario in cui alle Forze dell’Ordine devono venire

affidati compiti diversi.

Contatti:CSA Security

Tel. 800 500 111www.csasecurity.com

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Le tecnologie informaticheper la sicurezza fisica.Sintesi dello stato dell’artein Italia

La storia di oltre 20 anni di Citel corrisponde a quella dell’informatizzazione nella fascia critica della sicurezza fisica italiana,

comprese le particolari spinte generate da un settore bancario penalizzato dalle rapine e dagli attacchi ai caveau; spinte che

hanno portato non solo all’evoluzione accelerata delle piattaforme di telegestione al centro e in campo, ma anche all’accumulo

ed alla sedimentazione di esperienza utente, realizzando la condizione necessaria per lo sviluppo settoriale di processi intelligenti

di tipo predittivo ed operativo. E non a caso Big Data, Customer Experience Transformation, Machine Learning, Monitoring

Automation, Network Security, Programmatic Evolution, Cloud, sono i paradigmi dell’informatica corrente, gestionale e

industriale, che con la propria indagine Stanley ha sottoposto al mercato della sicurezza fisica per verificarne aspettative e

penetrazione.

Si tratta di paradigmi che in campo PSIM si stanno diffondendo, in linea del progresso generale delle tecnologie informatiche

gestionali sulle quali un PSIM professionale si fonda per definizione, sempre che sia consapevolmente considerato e gestito

come un vero e proprio sistema informatico dipartimentale. E sempre a condizione che la sistemistica adottata sia costantemente

e tempestivamente adeguata alle dinamiche evolutive settoriali di utilizzatori e di partner qualificati e reattivi.

Dinamiche evolutive che in Italia hanno storicamente incluso la Network Security (la protezione dei dati di gestione della sicurezza

trasmessi in rete) e la Programmatic Evolution, termine informatico riconducibile all’evoluzione dei processi di gestione degli

eventi, da mantenere funzionalmente coerenti con l’andamento dei rischi e tecnicamente allineati agli sviluppi della tecnologia.

Così come ci si può aspettare l’utilizzo diffuso del Cloud in quanto si tratta di una tendenza di fondo

in campo informatico per la dematerializzazione dei Server; ma anche perché particolarmente

efficace, se non funzionalmente indispensabile, per la fruizione di funzioni software specializzate

di gestione video, accessi, di condivisione di basi dati, ecc. Ed anche – e a maggior ragione – per

servizi di erogazione di funzionalità as-a-service; e in ogni caso per soluzioni tecniche indossabili

o portatili che coinvolgono l’uso di telefonia mobile come, ad esempio, lo smartphone combinato

a dispositivi IoT .

Più impegnativi sul piano tecnico, ma portatori di un considerevole salto di qualità prestazionali, sono gli sviluppi funzionali legati

all’impiego di tecniche come Big Data, Customer Experience Transformation, Machine Learning, Monitoring Automation.

Sviluppi in cui Citel è pienamente coinvolta perché una gestione PSIM, che è sempre partita dai singoli segnali per pesarli e

correlarli per ottenere eventi e situazioni, richiede una qualità e profondità delle informazioni indispensabili per generare funzioni

predittive qualificate. E in tal senso gli sviluppi di Citel in questo campo sono oggetto di collaborazioni già in corso da tempo

con specialisti nel settore dell’intelligenza artificiale.

di Nils Fredrik Fazzini, CEO di Citel SpA

Un peso crescente avrà nel mercato, la Security As A Service (SAAS), vale a dire servizi di

sicurezza da Control Room, quindi non più i semplici teleallarmi gestiti dalla vigilanza. Si tratta di

servizi che hanno una storia particolarmente consolidata in Italia rispetto ad altri mercati, grazie

ai protocolli di trasmissione pubblici (quindi aperti) bidirezionali secondo la normativa pubblicata

dal CEI più di 40 anni fa, con servizi multimediali e interattivi, combinati con periferiche intelligenti

in campo (dati, voce, video). Con quelle logiche e sistemistica che hanno permesso al mercato

italiano – ed a Citel come battistrada – di eccellere nell’anticipazione di tendenze evolutive che

solo in un secondo momento si sono diffuse sul piano internazionale.

Citel non ha dubbi sul fatto che la diffusione di questa tipologia di servizi farà da acceleratore all’impiego delle tecnologie IoT

ed all’integrazione funzionale con il mondo della telefonia mobile. A questo punto, con un salto generazionale rispetto ai servizi

tradizionali basati su verifiche dell’evento superficiali (da centro) o costose (sul posto) in virtù anche del consolidamento del

passaggio in corso dall’attuale telegestione di eventi al situation management avanzato, vale a dire la gestione dell’evento con le

sue dinamiche grazie anche all’uso di funzioni predittive intelligenti generate dall’accumulo e metabolizzazione dell’esperienza.

Stricter Access Control Requirements

In tutte le previsioni di questo periodo il controllo accessi è destinato ad espandersi; anche in un Paese come l’Italia, più refrattario

di altri a questa applicazione, ma proprio per questo con spazi più ampi di crescita. In generale si tende a concordare sul fatto

che il telefono cellulare come terminale di applicazioni specializzate avrà certamente un ruolo di rilievo nella sistemistica adottata,

insieme ad altre tecnologie basate sul riconoscimento di tipo biometrico. E, in ogni caso, come sottosistema di un sistema

gestionale complessivo della sicurezza fisica integrata dell’edificio e/o dell’organizzazione nel suo insieme.

Tutela della resilienza aziendale

Indipendentemente dalla ricerca di Stanley ma a completamento della rassegna delle tendenze evolutive, il paradigma più ampio,

che contiene tutti i valori-obbiettivo fin qui espressi e che spingerà verso una integrazione sempre più stretta e intelligente dei

processi per la sicurezza, è quello della resilienza aziendale, che sempre più spesso viene considerato il valore complessivo più

generale, e che coinvolge ovviamente anche la sicurezza informatica. E se si parla di resilienza aziendale è naturale che essa

venga considerata il presupposto di un obbiettivo vitale, che è la Continuità Operativa dell’impresa.

Mentre, per completare la rassegna dei paradigmi, si dovrà considerare anche la “gestione dell’inatteso”, con un richiamo nello

scorso anno da parte di Andrea Chittaro – Presidente di AIPSA – e con conferme, più indirette che dirette, provenienti dal

settore industriale.

Per concludere, tutte queste considerazioni non fanno che confermare la possibilità di cogliere con sempre maggiore convinzione

le possibilità offerte dall’evoluzione dell’informatica e, in particolare, quelle classificate nella Digital Transformation, ormai mature

sul piano della tecnologia; ma anche da rendere sempre più funzionali con l’accumulazione e la metabolizzazione dei valori di

esperienza utente in un ambito di apertura multifunzionale e multifornitore gestita in una visione di progetto permanente.

Contatti:Citel spa

[email protected]

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Quali sono le linee di prodotto che LBM-Italia propone sul mercato italiano nel 2020?

Il 2020 sarà sicuramente un anno di riferimento per la storia di LBM-Italia. Nel corso degli ultimi tre

anni ci siamo dedicati ad ampliare la gamma della nostra offerta, affrontando sempre nuovi progetti

nei settori del Retail e delle Società di servizi per la gestione del contante.

Abbiamo creato dei nuovi prodotti, presentati al salone Equipmag di Parigi. Depositato brevetti per

il trattamento di banconote nel settore Retail. Concorso insieme ai nostri partner alla messa a punto

di sw specifici per l’assistenza tecnica da remoto delle apparecchiature per il retail, che ora stiamo

consegnando sul mercato. Infine abbiamo sviluppato diverse idee che ora si sono concretizzate.

Questo a premessa. Ora rispondo alla domanda, iniziando con CashDev, società francese in forte

crescita nello sviluppare prodotti specifici per il Retail, la GDO e i Casinò, con la quale abbiamo stretto

la collaborazione per il settore del Retail.

CashDev ha in questi anni esteso la propria attività in diversi paesi: Svizzera, Austria, Inghilterra, Africa,

Sud-Est Asiatico ed ora anche in Italia.

CashDev-Italia ha avviato la propria attività nel 2019, investendo soprattutto in fiere nazionali e regionali

per far conoscere i prodotti a diverse categorie merceologiche. Sono partite le prime installazioni con

grande soddisfazione dei nostri clienti, soprattutto per l’affidabilità del prodotto e per la velocità di

erogazione del resto: oltre 5 transazioni al minuto. Il modello di punta è il SCM-B.

Quali sono i vantaggi di Cash Dev per i retailer? A quali categorie di utilizzatori sono destinati e quali vantaggi

offrono rispetto agli altri prodotti?

Il motivo per scegliere i prodotti CashDev, è dato da due elementi fondamentali.

Il primo è la robustezza delle apparecchiature progettate e costruite con una visione e con criteri industriali avanzati.

Il secondo è il livello di assistenza tecnica da remoto. Diversi negozianti anticipatori dei trend hanno avuto esperienza di

casse automatiche artigianali, scontrandosi magari con blocchi della macchina nel momento di maggior afflusso della

clientela, dovendo così ricredersi e interromperne l’utilizzo.

Noi, con dati alla mano, siamo in grado di intervenire e gestire da remoto qualsiasi inconveniente dovesse accadere,

risolvendo il disservizio nel giro di pochissimi minuti nell’oltre il 95% dei casi. Lo sforzo di sviluppo e la meticolosa messa

a punto dei sw di assistenza è stato notevole, e i risultati ci premiano.

La gamma di prodotti, i cui destinatari vanno dal piccolo esercizio alla GDO, è molto completa ed assortita sia per operazioni

di rendi resto che per casseforti di back office.

In generale, e in particolare nel nostro Paese l’uso del contante è stato in qualche modo demonizzato. Le vostre

proposte in che direzione vanno?

La complessità e i reali rischi connessi ai pagamenti elettronici - furti d’identità, memorizzazione dei codici pin, indisponibilità

LBM-Italia presenta le novità 2020per il trattamento del denaro nel Retail e nel Trasporto Valori

Intervista a Giuseppe Ferrara, CEO presso LBM-Italia e CASH DEV ITALIAdel saldo “in tasca” (sapere cioè di quanto denaro si dispone), oltre all’elevata età media ed alla diffusa scarsa familiarità

con gli strumenti - continuano a favorire, spesso a ragione, i pagamenti in contanti di piccola e media entità e frequenti.

I pagamenti in contanti si portano dietro operatività e costi di gestione, scarsa igiene, ammanchi di cassa, elaborate

operazioni di chiusura turno e giornaliera. Tutto questo è risolto in modo eccellente dalle casse

automatiche e dagli apparati CasDev, che riuniscono tutti i vantaggi ed escludono tutte le criticità

di entrambi i metodi.

Il mondo del Retail si sta avvicinando con sempre maggiore interesse ad utilizzare le casse

automatiche sia con il pagamento in contanti sia con tutti gli altri sistemi oggi in uso (carte,

smartphone, ecc). Le motivazioni nascono da più fattori, quali la rendicontazione a fine giornata

dell’incasso, magari integrando la cassa con il proprio sw gestionale, o l’azzeramento degli errori

nella gestione del contante o, ancora, la protezione da eventuali attacchi predatori.

Emblematico è il terminale di pagamento CPK che, oltre a consentire il pagamento con qualsiasi

metodo cartaceo o elettronico, diviene un vero e proprio venditore autonomo che permette al

cliente una perfetta continuità di approccio, dall’esplorazione dei prodotti sul sito web, da casa

o da smartphone, proseguendo con la valutazione fisica presso il punto vendita dell’articolo

scelto, sino ad effettuare il pagamento in autonomia con ogni sistema, dal contante al sistema

NFC utilizzando il totem CPK, con tutti gli evidenti vantaggi per il commerciante.

Ci può parlare adesso delle importanti novità che presentate quest’anno per le Società di Trasporto Valori?

Nel settore delle società di servizi CIT, LBM-Italia è diventata distributore nazionale delle apparecchiature ad alta velocità per

la selezione delle banconote prodotte dalla CPS, società inglese nata dalla pluriennale esperienza De La Rue. Il nostro intento

è di offrire al mercato italiano una gamma di apparecchiature ad alta velocità: oltre 72.000 banconote processate all’ora.

Questo dovrebbe, in molti casi, permettere alle società di servizi di dare una svolta organizzativa capace d’incrementare

la produttività delle proprie sale conta. Pensiamo sia arrivato il momento di porre un’attenzione particolare ai modelli

organizzativi dei centri di contazione, sempre più coinvolti ad applicare rigidi e minuziosi controlli, secondo le disposizioni

della BCE e della Banca d’Italia, con un aumento notevole delle procedure burocratiche. Il modello organizzativo pensato

da CPS è un connubio di attività tra macchine di selezione, trattamento dei dati raccolti ed elaborazione, per fornire in

automatico al gestore tutte le informazioni necessarie all’espletamento delle attività, in accordo con le norme vigenti.

Il modello V-Series rappresenta il prodotto più avanzato in

termini di produzione, di facilità d’uso e flessibilità. È versatile

perché configurabile ed espandibile secondo le necessità.

Eccelle nelle prestazioni perché lavora ad alta velocità, ha alimentatori di grandi dimensioni, consente la configurabilità

dinamica delle tasche.

Altrettanto fa nella qualità perché è costruito con le più avanzate tecnologie ‘computer aided’ ed offre un’estrema facilità

di installazione.

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L’hardware è, inoltre, abbinato ai nuovi sw gestionali ECM che danno veramente un aiuto fondamentale alla gestione

quotidiana delle lavorazioni.

Infine, con la linea completa 7000i possiamo finalmente fornire una nuova opportunità alle lavorazioni delle Banche Centrali.

Le linee installate in diversi paesi quali Spagna, Inghilterra, Norvegia e Danimarca testimoniano garanzia di perfezione,

affidabilità ed efficienza.

Per completare il quadro, continua il rafforzamento della collaborazione con NGZ e Laurel che ci permette di proseguire

sulla strada avviata un decennio fa nell’offrire soluzioni realmente efficaci alle Società di Trasporto Valori per tutte le

esigenze produttive.

LAUREL sarà protagonista, nella seconda parte dell’anno, con il lancio in anteprima in Italia delle nuove selezionatrici di

banconote che potranno arrivare a 24 cassetti completi del modulo fascettatrice, un nuovo salto di qualità nell’ottica di

rendere sempre più produttive le sale conta italiane.

CONTATTI: LBM ITALIATel. +39 02 48842953

www.lbm-italia.com

In occasione dell’inizio del nuovo anno, RISCO Group

conferma il consolidamento della propria rete di distributori

e installatori, asse portante nella commercializzazione delle

soluzioni dell’azienda, e annuncia i nuovi partner Gold e

Platinum per il 2020.

“Potendo contare ora su 50 distributori certificati in tutta la Penisola e su

quasi 60 installatori Gold e Platinum,RISCO Group rinnova l’impegno

a sostegno della crescita professionale dei propri partner”

Potendo contare ora su 50 distributori certificati in tutta

la Penisola e su quasi 60 installatori Gold e Platinum,

RISCO Group rinnova l’impegno a sostegno della crescita

professionale dei propri partner.

Il Programma Stars, lanciato nel 2016 dall’azienda per favorire

e supportare la crescita dei propri installatori, include tra

i suoi benefici molteplici strumenti e vantaggi esclusivi:

scansionando i QRcode presenti sugli imballi delle confezioni

si accumulano Punti Stars.

Dallo scorso luglio, inoltre, gli installatori possono beneficiare

sui prodotti acquistati di un’estensione di garanzia di 3 anni

aggiuntivi oltre ai 2 standard, per un totale di 5 anni. I Partner

Stars hanno anche diritto a promozioni con un prezzo dedicato

o a moltiplicatori dei punti Stars sulle scansioni, oltre ad

accedere a moduli online tecnici o commerciali sulle soluzioni

RISCO per conseguire certificazioni di prodotto che attestano

il conseguimento di specifiche competenze con gli utenti finali.

Inoltre, i Partner RISCO di qualsiasi livello – Silver, Gold

o Platinum – che conseguono le certificazioni tecniche di

LightSYS™ e Agility™ hanno diritto ad essere pubblicati

sulla pagina ‘Trova un installatore’ sul sito web dell’azienda.

In questo modo, RISCO premia gli installatori che hanno

I Partner Gold e Platinum di RISCO Group per il 2020

a cura della Redazione

investito nella propria formazione tecnica sui prodotti

dell’azienda e promuove i loro riferimenti agli utenti, come

ulteriore garanzia di professionalità e affidabilità.

Solo nel corso del 2019, RISCO ha registrato 7000 click per

visualizzare il dettaglio del numero di telefono o email degli

installatori pubblicati, numero più che raddoppiato rispetto

al 2018.

Questo trend positivo è confermato anche dal numero di

Partner Gold e Platinum quadruplicato nel 2020 rispetto al

2016 e raddoppiato rispetto al 2018. Oggi RISCO vanta 4

Partner Platinum certificati, oltre a 53 Partner Gold.

Gli installatori che lavorano in modo costante e continuativo

con RISCO hanno modo di diventare partner Gold o Platinum

grazie al raggiungimento di specifiche soglie di punti e di

un determinato numero di certificazioni. A fronte del loro

impegno, queste aziende accedono a ulteriori benefici specifici

tra cui moltiplicatori di punti su ogni prodotto, possibilità di

personalizzare la App di gestione per utenti finali con il proprio

logo per aumentare la fidelizzazione dei clienti, training dedicati

da parte di RISCO e demo unit su nuovi prodotti.

Inoltre, da quest’anno l’azienda offre anche supporto nella

stesura di una case history su un’installazione di particolare

rilievo. I partner vengono anche coinvolti nei beta test

dell’azienda e in interviste con riviste di settore, proprio per

le competenze che sono in grado di mettere in campo.

Contatti:RISCO Group

Tel. +39 02 66590054www.riscogroup.it

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Si chiamano v-LANE A0B, v-LANE A1B, v-LANE A2B,

v-LANE A3B, v-LANE A5B, dove B sta per bi-spettrale, i

nuovi prodotti professionali di lettura delle targhe presentati

da Vigilate.

La tecnologia Bi-spettrale permette di ottenere

simultaneamente, mediante l’impiego di una sola telecamera

a colori ed un opportuno filtro ottico, sia immagini IR valide

ai fini della lettura targhe che immagini a colori valide per

operare il riconoscimento del veicolo.

Quello che fino a ieri veniva fatto da prodotti a doppia

telecamera (telecamera OCR + telecamera di contesto),

ora viene fatto con telecamere a tecnologia bi-spettrale.

Questo comporta una diminuzione dei costi del prodotto

che mantiene una sostanziale parità di performance.

La famiglia di prodotti parte da risoluzioni minime 2

megapixels FullHD ed arriva fino a 5 Megapixel. Per far fronte

al significativo aumento della potenza di calcolo necessaria

alla doppia elaborazione simultanea delle immagini, Vigilate

ha realizzato per i modelli più performanti della famiglia una

nuova generazione di schede di elaborazione basate su

tecnologia Nvidia Jetson Nano.

Si tratta di una delle primissime implementazioni embedded di

tale tecnologia dedicata a prodotti per analisi delle immagini.

Questo processore è stato scelto da Vigilate in virtù del

suo grande potenziale, orientato al supporto di software di

intelligenza artificiale deep learning.

I prodotti v-LANE dispongono già oggi, nella configurazione

hardware precedente, di efficientissimi classificatori neurali

a bordo per il riconoscimento della forma dei veicoli e per il

riconoscimento del colore, che hanno raggiunto efficienze

superiori al 95% in applicazioni reali in strada.

La scelta di Vigilate di sviluppare nuove piattaforme con

tecnologia Nvidia, da sempre orientata specificatamente al

supporto di reti neurali deep learning, dimostra la volontà

Vigilate presenta i nuovi lettori targa v-LANE Bi-spettrali

a cura della Redazione

dell’azienda di investire nello sviluppo di tale tecnologia e

in soluzioni di intelligenza artificiale.

Le prestazioni di vertice dei prodotti Vigilate sono quindi

destinate a migliorare ulteriormente, grazie ad un supporto

hardware di ultima generazione che dispone di potenze di

calcolo finora proibitive per dispositivi di questa tipologia.

“Lettura targa, classificazione dei veicoli, riconoscimento del colore, stato del traffico, riconoscimento automatico

di incidenti, stima della velocità, allarme nebbia, conteggi, statistiche,

riconoscimento del brand dei veicoli ecc. sono le funzioni che oggi i prodotti

v-LANE già offrono al mercato”Lettura targa, classificazione dei veicoli, riconoscimento

del colore, stato del traffico, riconoscimento automatico

di incidenti, stima della velocità, allarme nebbia, conteggi,

statistiche, riconoscimento del brand dei veicoli, ecc. sono

le funzioni che oggi i prodotti v-LANE già offrono al mercato.

Domani, con la nuova famiglia dei prodotti v-LANE bi-

spettrali, tutte queste funzioni saranno disponibili a prezzi più

accessibili e le performance saranno destinate a migliorare

ulteriormente nel tempo.

La famiglia v-LANE bi-spettrale opera con distanze comprese

fra 2 e 30 metri, velocità di transito da 0 a 250 Km/h, da una

fino a 3 corsie con singolo o doppio senso di marcia. Tutti

i prodotti sono di fascia professionale e quindi adottano

tecnologia di esposimetro ed illuminatore IR a variazione

continua, con l’algoritmo di lettura targa che definisce anche

la nazionalità della stessa. L’efficienza del lettore è sempre

superiore al 95% in tutte le condizioni di installazione.

I prodotti possono essere installati efficacemente con angoli

orizzontali e verticali fino a 60°; oltre tale limite le performance

dei prodotti degradano progressivamente.

I prodotti della famiglia v-LANE bi-spettrale dispongono anche

della nuova interfaccia utente web di Vigilate, moderna, semplice

e graficamente accattivante. Tutte le funzionalità dell’interfaccia

web dei prodotti della linea v-LANE sono disponibili in tecnologia

API al fine di permettere il pieno controllo remoto del dispositivo

anche attraverso applicativi sviluppati dai clienti o da system

integrator.

L’SDK completo di tutte le funzioni è disponibile per gli

sviluppatori di settore; tutte le funzioni di comunicazione sono

sicure ed implementate nello standard HTTPS e tutti i dati

residenti sulla telecamera sono criptati in ottemperanza alle

direttive del GDPR.

I prodotti della famiglia v-LANE bi-spettrale dispongono di

protocolli di comunicazione compatibili con le più diffuse

piattaforme di gestione traffico presenti nel mercato. I prodotti

ammettono comunicazioni multiple su più indirizzi di destinazione

simultaneamente; in caso di assenza di comunicazione, i

prodotti dispongono di storage locale fino a 2TB (HD SSD) e

tecniche di ritrasmissione dati progressive, da attuare al ripristino

delle comunicazioni verso il server di gestione.

I prodotti della famiglia v-LANE bi-spettrale producono

streaming RTP/RTSP H264 a colori, configurabili relativamente

a dimensione, frame/rate e GOP. Gli streaming sono integrabili

in tutti i principali software PSIM di mercato. Negli streaming

sono riportati meta-dati relativi ad eventi di transito di veicoli,

allarmi del traffico, dati, statistiche, ecc.

I prodotti generano ed inviano continuativamente report

diagnostici contenenti tutti i dati di funzionamento del prodotto

e gli stati funzionali delle periferiche hardware dello stesso. Ciò

permette di creare facilmente interfacce di supervisione tecnica

e manutenzione delle applicazioni.

Contatti:Vigilate

Tel. +39 030 8081000www.vigilatevision.com

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Fit-out per la nuova sede di BNL Gruppo BNP Paribas

a Roma, situata in via Altiero Spinelli 30, nell’area della

Stazione Alta Velocità intitolata a Camillo Benso conte di

Cavour, in zona Tiburtina.

DAB Sistemi Integrati si è aggiudicata la realizzazione e

manutenzione dei sistemi di Sicurezza della nuova sede

della Direzione Generale di BNL, un complesso che sorge

all’interno di un’area di proprietà del Gruppo BNP Paribas

Real Estate.

Si tratta di un Headquarter “intelligente”, un primo esempio

di Smart Building realizzato con l’uso di tecnologie di

ultima generazione, dall’architettura e dal design altamente

innovativi, completati da una grande cura per gli aspetti

logistici e per gli spazi aperti. Un edificio di 75mila mq

certificato in classe A e LEED GOLD.

Il Palazzo “Orizzonte Europa” rappresenta un progetto

d’eccellenza italiana con una rilevante attenzione per la

sicurezza dei dipendenti e dei clienti, ma anche per la

vivibilità e la fruibilità degli spazi comuni: un vero e proprio

esempio di ecosistema sostenibile.

Nel dettaglio, il complesso sistema di Sicurezza

realizzato e collaudato da DABsi nel luglio 2018 ha visto

l’implementazione e l’integrazione di differenti sistemi e

sottosistemi:

• impianto antintrusione;

• impianto per il controllo accessi;

• impianto TV a circuito chiuso (TVCC);

• impianto citofonico VoIP;

• gestione chiavi meccatroniche e meccaniche.

Il sistema di sicurezza è stato completamente integrato

e implementato attraverso la centralizzazione sulla

piattaforma software Galassia presente nella Control

Fit-out per la nuova sede di BNL Gruppo Paribas a Roma Tiburtina

a cura della Redazione

Room di “Orizzonte EUROPA” e comprende telecamere

digitali per la protezione dell’intero perimetro e delle uscite

di sicurezza dell’edificio, con video analisi a bordo.

Di rilevante importanza è senza dubbio l’analisi e

realizzazione del sistema di controllo accessi. È stato infatti

implementato un sistema di tipo misto: meccatronico,

meccanico e fisico. Inoltre, è stato installato un sistema

di controllo accessi di tipo veicolare nei parcheggi. Sono

stati integrati nel sistema anche dei pannelli a messaggio

variabile, per informare sulla disponibilità degli spazi liberi

e sono stati istallati dei citofoni IP per comunicare con

la Centrale Operativa. Tutto all’insegna della sicurezza

semplice e totale.

E’ stato realizzato un sistema di controllo varchi per le

biciclette e i manutentori. Nello specifico, sono stati installati

varchi interbloccati con accesso consentito esclusivamente

ad una sola persona all’interno del varco, se il sistema

rileva due o più persone blocca l’accesso allo stabile.

Per quanto riguarda il sistema di antintrusione, sono

state installate centrali a cui sono stati collegati contatti

magnetici, rilevatori sismici, rilevatori con doppia tecnologia

e infine sirene per il controllo dei varchi.

È stato implementato un sistema di BMS all’interno dei

locali tecnici dei piani interrati, nello specifico delle sonde

anti allagamento collegate alla Centrale Operativa per

intervenire in caso di risalita dell’acqua dai pozzetti.

Nel 2018 è stato inaugurato il nuovo asilo nido aziendale al

piano terra di Palazzo “Orizzonte EUROPA”. Una struttura

di circa 700 metri quadrati che può accogliere fino a 60

bambini e che, oltre ad esser disponibile per i figli dei

dipendenti, è aperta anche alle famiglie che, nelle vicinanze

della Banca, possano avere necessità di questo nuovo

servizio.

Per la sicurezza dell’asilo nido, DAB Sistemi Integrati

ha pensato e realizzato un sistema avanzato integrato

di controllo accessi, antintrusione e citofoni VoIP nelle

aule, nella direzione e nella cucina, con funzionamento

intercomunicante.

È in via sperimentale un sistema di conta persone presso

uno dei semipiani: sono stati installati dei sensori su alcuni

varchi in modo che dalla Centrale Operativa si possano

monitorare gli ingressi e le uscite e sapere in tempo reale

il numero delle persone presenti.

Il cuore del sistema di Sicurezza realizzato risiede nella

Centrale Operativa, costituita da un videowall, dalle

postazioni operatore e da Galassia Global PSIM Solution

come software di gestione.

Galassia Global PSIM Solution è una piattaforma di

Supervisione e Gestione Integrata di sistemi di sicurezza

fisica, in grado di centralizzare, monitorare e interagire con

diverse tipologie di sensori, apparati e sistemi multibrand

di security, safety e controllo tecnologico.

Galassia è in grado di fornire agli operatori, in modo

automatico, tutte le informazioni contestuali (mappe,

immagini, dati, contatti, etc.); a ogni allarme la piattaforma

attiva una procedura (work flow) con una lista di attività

e verifiche che l’operatore deve eseguire, guidandolo nel

processo. Tutte le azioni eseguite e le immagini viste dagli

operatori sono tracciate e registrate (Incident Management).

È stata così realizzata una soluzione che permette un

controllo globale, integrato ed evoluto. Una soluzione

aperta, scalabile e f lessibile che ha permesso

un’integrazione globale di tutti i sistemi installati all’interno

del Building.

Contatti:DAB Sistemi Integrati

Tel. +39 06 412121www.dabsi.it

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Contatti:dormakaba Italia

Tel. +39 051 41 78311Tel. +39 02 494842

[email protected]

L’aeroporto di Linate (Milano) ha messo alla prova un nuovo

sistema di imbarco automatico che è stato implementato da

dormakaba e everis Aerospace, Defense and Security (everis

ADS). Questo sistema permette ai viaggiatori di registrarsi

autonomamente, attraverso un’applicazione mobile o un

chiosco in aeroporto, e di accedere successivamente

sia al punto di controllo di sicurezza che all’aereo stesso

senza dover presentare alcun documento d’identità o carta

d’imbarco.

Il progetto pilota, attivo dal 30 gennaio, è stato promosso

dal gestore aeroportuale italiano SEA ed è a disposizione

dei passeggeri VIP della compagnia aerea Alitalia che volano

da Milano a Roma.

Il sistema prevede tre fasi principali lungo l’intero processo:

prima la registrazione biometrica sul sistema, poi l’accesso

e la conferma dell’identità al punto di controllo sicurezza

e, infine, l’imbarco sull’aereo.

Il sistema è inoltre collegato alle applicazioni di validazione

del gestore aeroportuale e comprende gli sviluppi tecnologici

necessari a garantire i livelli di riservatezza richiesti dal

Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR)

per i sistemi di riconoscimento biometrico.

Per poter viaggiare senza carta d’imbarco e documenti, è

necessaria la procedura di registrazione dei passeggeri.

In questo caso, l’utente può farlo attraverso due opzioni:

utilizzando un’applicazione mobile (disponibile per iOS e

Android) o, in alternativa, utilizzando un chiosco installato

presso il terminal partenze (e presto anche presso la VIP

lounge Alitalia) dove l’utente può associare il proprio profilo

biometrico alla carta d’imbarco.

dormakaba ed everis per ilnuovo sistema di imbarco automatico a Linate

a cura della Redazione

“...un sistema che verifica l’identità biometrica del viaggiatore, senza

dover esibire alcun documento di carta d’imbarco: la fase finale di un viaggio

completamente privo di carta.”Una volta effettuata la registrazione biometrica, sia dall’App

presente nel telefono che nei chioschi, il passeggero potrà

accedere ai controlli di sicurezza del terminal senza dover

esibire alcun documento di identità o carta d’imbarco.

Infine, quando è il momento di salire a bordo, il passeggero

potrà farlo attraverso i varchi automatici predisposti con un

sistema che verifica l’identità biometrica del viaggiatore,

senza dover esibire alcun documento o carta d’imbarco:

la fase finale di un viaggio completamente privo di carta.

dormakaba ha svolto il ruolo di coordinatore tra le parti

coinvolte in questo progetto pilota tecnologico. La società ha

fornito i varchi installati al passaggio di sicurezza, così come

i varchi d’imbarco. Entrambi i tipi di gate hanno integrata

la tecnologia di riconoscimento facciale di everis ADS per

l’identificazione dei viaggiatori.

everis ADS ha inoltre fornito l’applicazione mobile, il motore

di gestione centrale, i Facepod per la conferma dell’identità

al punto di controllo sicurezza e i chioschi.

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Dopo oltre 20 anni dalla presentazione di “Rondamatic”

inizia una nuova fase di rilancio e di ringiovanimento del

sistema progettato per consentire agli Istituti di Vigilanza

di certificare l’operato delle proprie guardie in maniera

semplice ed affidabile.

A fronte di un impegnativo programma di investimenti,

oggi offriamo un servizio all’avanguardia che sostituisce il

precedente: Rondamatic Cloud, sviluppato in partnership

con una primaria azienda informatica di Milano.

Come dice il nome, il sistema è basato sulla tecnologia

web distribuita in cloud per venire concesso in uso con

un canone mensile basato sull’utilizzo che ne viene fatto.

Il sistema di controllo ronde fornisce uno strumento per

verificare e memorizzare data e ora del passaggio delle

guardie all’interno delle proprietà dei clienti, facendo

loro acquisire il codice univoco di un “punto di controllo”

posizionato nei luoghi da cui la guardia deve passare.

Tali informazioni vengono trasferite al Rondamatic Cloud

che automaticamente analizza i dati e segnala le anomalie

rispetto ai contratti stipulati con i clienti dall’Istituto di

Vigilanza.

Il sistema viene ora proposto agli Istituti di Vigilanza come

strumento di produttività e di rendicontazione puntuale

Rondamatic Cloud,il sistema di controllo rondeper gli Istituti di Vigilanza evoluti

a cura della Redazione

delle attività per i propri clienti, e non solamente per la

certificazione delle ispezioni di ronda, il cui utilizzo è

in progressiva limitazione a fasce di utenza finale con

esigenze particolari.

Tra gli utilizzi innovativi, si possono ad esempio

comprendere le certificazioni di:

• interventi on-site a seguito della ricezione di un segnale

di allarme,

• cambi turno nei servizi di portierato,

• interventi tecnici di manutenzione preventiva e di

riparazione degli impianti,

• ...e altro ancora per assecondare le mutevoli esigenze

di un mercato in continua evoluzione.

Grazie a questo approccio, per l’Istituto di Vigilanza che utilizza

Rondamatic Cloud sono possibili grandi risparmi di tempo

con i costi del personale correlati ma, soprattutto, l’Istituto

potrà evitare la modulistica cartacea stampata in quanto

ogni cliente sarà in grado di controllare in piena autonomia,

in ogni momento e in qualsiasi parte del mondo, anche

tramite smart-phone o tablet, i dati delle attività che lo

riguardano svolte dal personale dell’Istituto.

Da sottolineare l’incremento di immagine e di qualità

del servizio che ogni cliente potrà percepire, a seguito

dell’adozione da parte dell’Istituto di un sistema con queste

caratteristiche per certificare le attività svolte.

Dal punto di vista hardware, i punti di controllo possono

essere degli iButtons (simili a delle batterie a bottone) o dei

TAG in radiofrequenza, entrambi fissati permanentemente

nei punti di passaggio del personale di sorveglianza; i lettori

in dotazione alle guardie leggono il codice identificativo

del punto di controllo e associano alla lettura la data e

l’ora in cui è stata fatta; queste informazioni vengono

memorizzate nel lettore e, con alcuni apparati, vengono

immediatamente inviate tramite rete cellulare al server di

controllo. Gli altri apparati vengono invece scaricati sul

server al rientro in sede od ovunque vi sia una postazione

di scarico, anche in mobilità.

Contatti:Rondamatic

[email protected]

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a cura della Redazione

Da Hanwha Techwin una soluzione di lettura targheANPR serverless per siti di piccole e medie dimensioni

Contatti:Hanwha Techwin Europe LTD

Tel. +39 02 36572 890www.hanwha-security.eu/it

Hanwha Techwin

Hanwha Techwin è parte di Hanwha Corporation, un’azienda con sede in Corea del Sud.

Hanwha Techwin fornisce soluzioni di sicurezza integrate che comprendono telecamere e soluzioni di registrazione

IP e analogiche, software di gestione video e tecnologie di compressione. Hanwha Techwin ha consolidato

la propria posizione di leadership nel settore delle soluzioni di sicurezza unendo alla propria esperienza nelle

tecnologie di produzione, di elaborazione ottica e delle immagini maturata nel corso di oltre 30 anni lo sviluppo

e la realizzazione di chipset SoC proprietari. Hanwha Techwin guarda al futuro continuando ad investire nella

tecnologia AI e nella sicurezza informatica per fornire ai propri clienti soluzioni affidabili e intelligenti e si impegna

costantemente affinché il brand Wisenet sia sempre sinonimo di soluzioni di sicurezza affidabili.

Hanwha Techwin potenzia ulteriormente la gamma di

soluzioni per la gestione intelligente del traffico con

l’introduzione di una soluzione per il controllo e la lettura

delle targhe fino a 4 varchi, senza l’utilizzo di server

dedicati.

Attraverso uno scambio di informazioni tramite rete dati tra le

4 telecamere, é possibile una gestione integrata dei passaggi,

con un controllo centralizzato da un’unica interfaccia utente.

Le telecamere utilizzate appartengono alla serie Wisenet X

che, grazie alla elevata potenza di calcolo del processore

Wisenet 5 integrato, consentono di catturare le targhe di

veicoli in movimento fino a 50 km/h con il 95% di precisione.

Oltre ad essere facile da configurare, questa applicazione

è stata progettata per offrire una soluzione a bordo camera

ideale per parcheggi, stazioni di servizio e piccoli complessi

residenziali con ingressi/uscite multipli, oltre che per barriere

e carreggiate stradali.

La soluzione ANPR serverless permette di controllare

automaticamente una white list di fino a 1000 auto e abilitare

le barriere tramite uscite a relè a bordo delle telecamere, oltre

a fornire preziose informazioni sulla gestione del parcheggio

come, ad esempio, il tempo di stazionamento ed il tasso di

occupazione senza dover sostenere i costi connessi all’uso

dell’applicazione via server.

Inoltre, grazie ad una API, è possibile integrare la soluzione

ANPR anche a software e sistemi di terze parti.

Suite per la gestione intelligente del traffico

Hanwha Techwin ha sviluppato una gamma completa di

soluzioni per la gestione intelligente del traffico basate sulla

tecnologia ANPR.

Oltre alle soluzioni ANPR serverless e a singola telecamera,

la gamma comprende anche una soluzione di riconoscimento

targhe lato server adatta alla gestione di siti molto estesi e

opzioni su cloud per la gestione di più siti.

“Insieme, queste soluzioni ANPR spaziano dal controllo

accessi ai parcheggi per applicazioni aziendali fino ai sistemi

su larga scala per la sorveglianza dei centri urbani, che

permettono alle autorità locali di controllare e gestire al

meglio il flusso dei veicoli” ha affermato Uri Guterman,

Head of Product & Marketing per Hanwha Techwin Europe.

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28 • essecome • febbraio 2020

Bentel Security presenta il relevatore BW-902

BENTEL SECURITY S.R.L.

(+39) 0861 839060www.bentelsecurity.com

Bentel Security presenta il BW-902, un avanzato rilevatore di movimento PIR wireless da esterno della Serie BW che crea una sottile protezione a effetto tenda per finestre, balconi, porte, vialetti e altri ingressi, permettendo di ottenere un rilevamento esterno superiore e di ridurre al minimo i falsi allarmi.Questo piccolo dispositivo offre grandi prestazioni. Resistente alle intemperie (IP55) e immune da animali domestici, con capacità anti-mascheramento, fornisce un rilevamento accurato e affidabile in ambienti esterni difficili da controllare, anche con temperature estreme.Altamente versatile, il BW-902, quando è attivato invia un segnale alla centrale di sicurezza, consentendo varie azioni a seconda della configurazione del sistema, tra cui: attivare la sirena locale, inviare notifiche sullo smartphone dell’utente tramite l’App e/o avvisare la Centrale di Vigilanza. Il BW-902 si basa sull’avanzata tecnologia wireless PowerG, che combina la tecnologia “Frequency Hopping Spread Spectrum”, per impedire interferenze e blocco da altri dispositivi, con la crittografia AES a 128 bit per un alto livello di protezione contro strumenti di analisi e attacchi digitali. Vantaggi Smart• Flessibilità nell’installazione• Design moderno e discreto• Immunità agli animali domestici integrata• Possibilità di distinguere la direzione del movimento• Tecnologia anti-mascheramento certificata• Grado di protezione IP55• Temperatura ambiente: da -35°C a +60°C• Rilevamento della temperatura locale

Redazionali Tecnologie

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HANNO COLLABORATOA QUESTO NUMEROLuigi Alfieri, Nils Fredrik Fazzini

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n. 02 febbraio 2020Anno XXXXPeriodico fondato da Paolo Tura

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