01_Caratteristiche Delle Acque Reflue 2009-2010-Bn
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Dipartimento di Ingegneria Idraulica ed Applicazioni AmbientaliUniversit di Palermo
INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALE(prof. ing. G. Viviani)a.a. 2009-2010 9 CFU
PRESENTAZIONE DEL CORSOLEZIONI: Trattamento delle acque di rifiuto Trattamento delle acque di approvvigionamento Gestione dei rifiuti solidi Inquinamento e recupero dei corpi idrici (mare, fiumi e laghi)
ESERCITAZIONI: Sviluppo del progetto di un impianto di trattamento per reflui urbani
(svolgimento in gruppi) Brevi seminari su temi specifici Visite tecniche guidate a impianti di trattamento
SUPPORTI DIDATTICI: Dispense scaricabili dal sito web durante il corso Testi consigliati
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Dipartimento di Ingegneria Idraulica ed Applicazioni AmbientaliUniversit di Palermo
Collegamenti con altri insegnamenti del settore (3 anno della Laurea triennale in Ingegneria per lAmbiente e il Territorio):
Impianti di trattamento sanitario-ambientale Gestione degli impianti di trattamento sanitario-ambientale Laboratorio di impianti di trattamento sanitario-ambientale (att. art.10)
Prosecuzione nella Laurea magistrale: Bonifica dei siti contaminati (1 anno L.M. in Ingegneria per lAmbiente e il
Territorio) Processi avanzati di trattamento delle acque reflue (2 anno della L.M. in
Ingegneria per lAmbiente e il Territorio indirizzo Ambiente)
Insegnamento obbligatorio Insegnamento a scelta
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Dipartimento di Ingegneria Idraulica ed Applicazioni AmbientaliUniversit di Palermo
IL CICLO DELLE ACQUE EI SISTEMI FOGNARI
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Ciclo integrato delle acquecaptazione delle risorse idriche superficiali (da fiume o lago) o
sotterranee (da pozzi o sorgenti) ed eventuale trattamento delle acque
(potabilizzazione)
adduzione delle acque
distribuzione cittadina delle acque
sistema fognario
depurazione delle acque reflue
Scarico
Corpo idricoricettore
Riuso
Il ciclo delle acque e i sistemi fognari
Acque di approvvigionamento
Acque di rifiuto (reflue)
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FOGNATURA A SISTEMA SEPARATO
Il ciclo delle acque e i sistemi fognari
Acque nere
Fognatura separata
Impianto di depurazione
Recapito
Rispetto dei limiti imposti dal D. Lgs. 152/06
Acque bianche
Eventuale trattamentomeccanico
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FOGNATURA A SISTEMA UNITARIO
Il ciclo delle acque e i sistemi fognari
Acque nere
Acque bianche
Fognatura unitaria
Impianto di depurazione
Scaricatore di piena
Recapito
Rispetto dei limiti imposti dal D. Lgs. 152/06
Eventuale trattamentomeccanico
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Sistemi di fognatura: (a) unitario; (b) separato
(a) sistema unitario; (b) sistema separato
Il ciclo delle acque e i sistemi fognari
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a) sfioratore laterale
Il ciclo delle acque e i sistemi fognari
alla depurazione
b) scaricatore a salto di fondo
allo scarico (recapito)
da rete fognaria
da rete fognaria
alla depurazione allo scarico (recapito)
Esempi di scaricatori di piena
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Il ciclo delle acque e i sistemi fognari
Acquenaturali
Acquepotabili
Acque refluegrezze
Acque refluedepurate
Acque reflueriutilizzabili
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D.lgs.152/06(parte 3a, All.2)
D.lgs.31/01
D.Lgs 152/06(parte 3a, All.5)
D.M..185/03
L.R.S. 27/86(Tab.1)
D.lgs. 152/06(parte 3a, All.5)
ACQUEDOTTI FOGNATURE
Modifiche nel tempo delle caratteristiche di qualit delle acque in relazione agli usi e normativa di competenza
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Inquadramento normativo (acque reflue)
D. lgs. 152/1999
Fissa i limiti (sulle concentrazioni) degli inquinanti presenti nella acque reflue, prima del loro scarico nel corpi idrico ricettore, in funzione degli obiettivi di qualit che si vogliono raggiungere, al fine di garantire un determinato stato di salute per il corpo idrico ricettore. Ha abrogato la L. 319/1976.
D.M. Ambiente 185/2003
Norme tecniche in materia di riuso (civile, irriguo e industriale).
Il ciclo delle acque e i sistemi fognari
D.lgs. 152/2006Norme in materia ambientale (citato anche come Testo unico sulle acque). Ha abrogato il D.lgs. 152/1999, di cui conferma molti contenuti.
L. R.S. 27/1986Disciplina degli scarichi delle pubbliche fognature etc.. Norma le competenze regionali sugli scarichi, ai sensi della L. 319/1976.
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g
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L. 319/1976 (Legge Merli)
Prima norma organica sulla disciplina degli scarichi delle acque reflue.
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Dipartimento di Ingegneria Idraulica ed Applicazioni AmbientaliUniversit di Palermo
CARATTERISTICHE DELLE ACQUE REFLUE
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Unit di misura
Concentrazione: rapporto massa/volumemisura in mg/l , g/m3 , parti per milione (ppm); infatti, nel caso di forti diluizioni, la densit del liquame pu ritenersi pari a quella dellacqua pura:
1 mg/l = 1 mg/(1 kg) = 1/1.000.000 mg/mg = 1 ppm
Carico: massa di inquinante scaricata nellunit di tempomisura in kg/ora, kg/giorno, etc.; risulta ovviamente:
carico = concentrazione x portata
[M/T] = [M/L3] x [L3/T]
Apporto pro-capite (carico specifico): quantit di inquinante prodotta nellunit di tempo dallunit di popolazione
misura in g/abxgiorno
Caratteristiche delle acque reflue
Definizioni:
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Caratteristiche delle acque reflue
Variabilit in tempo secco di portate e concentrazioni
Q e C variano tra un minimo notturno e uno o pi massimi diurni
Qmax/Qm = 1,5-2 = f(1/Pop)
Qmin/Qm = 0,3
N.B.:
Landamento delle concentrazioni segue quello delle portate:
se Qmax 2 Qm e Cmax 2 Cm Lmax 4 Lm
0
50
100
150
200
250
300
350
0
,
0
0
2
,
0
0
4
,
0
0
6
,
0
0
8
,
0
0
1
0
,
0
0
1
2
,
0
0
1
4
,
0
0
1
6
,
0
0
1
8
,
0
0
2
0
,
0
0
2
2
,
0
0
2
4
,
0
0
Q (m3/ora)BOD5 (mg/l)
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Campionamento delle acque di scarico
Campione istantaneo: caratteristico dellistante in cui viene eseguita la misura (per portata e concentrazioni)
Campione medio o composito: si ottiene per miscelazione di campioni istantanei, aventi volumi Vi proporzionali alle portate Qi relative a ogni singolo campione istantaneo; la concentrazione misurata sul campione cosottenuto quella media nellintero periodo di campionamento:
Caratteristiche delle acque reflue
Definizioni:
=
==i i
i i
i i
i i
i i
i i
Q
QCi
Q
QCi
V
VCiCm
quindi Cm pu essere ottenuto anche a partire da una serie di misure sincrone di portata e concentrazione
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Nota bene: Mc e Cm coincidono solo le la portata della corrente campionata costante nellintero periodo di campionamento
Caratteristiche delle acque reflue
Differenza tra campioni istantaneo e medio:a partire dalla concentrazione Ci di N campioni istantanei, prelevati a intervello di tempo successivi, possibile calcolare la media delle concentrazioni Mc per lintero periodo di campionamento:
NCi
Mc i=La concentrazione misurata sul campione medio rappresenta invece la concentrazione media Cm del liquame nel periodo di campionamento:
=
i i
i i
Q
QCiCm
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Nel caso di liquidi omogenei, si possono usare bottiglie (in vetro o in plastica):
Per lesecuzione di analisi microbiologiche, occorre adoperare contenitori sterili
Tecniche di campionamentoCaratteristiche delle acque reflue
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Nel caso di liquidi aventi caratteristiche variabili con la profondit (mari, laghi), possono essere usate le bottiglie di Nansen, di Van Dorn, di Niskin
Tecniche di campionamento:
Caratteristiche delle acque reflue
particolari accorgimenti possono adoperarsi nel caso di piccoli tiranti idrici o per evitare il gorgogliamento
bottiglia di Niskin
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Tecniche di campionamento:
Caratteristiche delle acque reflue
Per il prelievo del campione medio occorre adoperare campionatori automatici (generalmente a 24 bottiglie)
Campionatori automatici (a) portatili, (b) fissi refrigerati
(a)
(b)
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Caratteristiche delle acque reflue
Fisiche:
9 Temperatura
9 Contenuto di solidi
Chimiche:
9 Sostanze organiche
9 Composti dellazoto e del fosforo (nutrienti)
9 Sostanze inorganiche
Microbiologiche:9 Batteri
Organolettiche:9 Aspetto
9 Colore
9 Odore
Caratteristiche delle acque reflue
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Caratteristiche organoletticheAspetto:
liquido torbido; colore grigio-giallastro; in condizioni settiche tende a inscurirsi
Caratteristiche delle acque reflue
Odore:
Caratteristico (sui generis), ma non particolarmente sgradevole, (odore di ammoniaca).
Diviene sgradevole, se si instaurano condizioni putrefattive (settiche), per la produzione di gas di putrefazione della componente biodegradabile (idrogeno solforato, mercaptani, etc.).
Misura: MDTOC (Minimum Detectable Threshold Odor Concentration), che rappresenta la concentrazione minima a cui un gas diluito in aria pura viene rilevato da un campione scelto di individui.
-
pesceCH3NH2, (CH3)3HAmmine
feciC9H9NScatolocavolo marcio(CH3)2S, (C6H5)2SZolfo organico
moffetta(CH3)3CSH, CH3(CH2)3SH(butile & crotile)cavolo marcioCH3SH, CH3(CH2)SH
Mercaptani
(metile & etile)
uova marceH2SIdrogeno solforatopesce marcioNH2(CH2)4NH2, NH2(CH2)5NH2DiammineammoniacaNH3Ammoniaca
Odorecaratteristico
Formula chimicaComposto odoroso
Caratteristiche delle acque reflue
Caratteristiche organolettiche
-
Caratteristiche organolettiche
Colore:
La colorazione dei liquami dovuta alla presenza di solidi sospesi e disciolti.In condizioni settiche (anaerobiche) il liquame tende ad inscurirsi.
Misura:
per diluizioni successive di un campione fino a renderlo non pi percettibile su uno spessore d'acqua prefissato di 10 cm; si misura in numero di diluizioni(Vfinale/Vcampione) (metodo adoperabile per le soluzioni ricche di sostanze sospese, liquami);
per confronto con soluzioni a concentrazione nota di cloroplatinato di potassio (K2PtCl6); si misura in Hazen (1 mg/l di platino) (per soluzioni povere di sostanze sospese, acque naturali).
Caratteristiche delle acque reflue
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Caratteristiche fisicheTemperatura:
Ha effetti sia sulla velocit delle reazioni chimiche e dei processi biologici, sia sulla solubilit dell ossigeno allinterno del liquame.
9 in acquedotto 10 15 C9 in fognatura 13 20 C (aumento di T da attribuire allo scarico di acqua calda)
Fanno eccezione i liquami prodotti in centri montani, che a causa della presenza di acque primarie fredde in fognatura possono scendere, in periodi invernali, a temperature di 5 8 C
estate: 18 -20C
inverno: 14 -15C
Caratteristiche delle acque reflue
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Caratteristiche fisicheContenuto solido:I solidi contenuti allinterno di un liquame (solidi totali ST) si dividono in :
solidi disciolti: attraversano un filtro di passante 0,45 m;
solidi sospesi: sono trattenuti dal filtro; a loro volta si dividono in:
solidi sospesi sedimentabili: sedimentano in 2 ore in cono Imhoff
solidi sospesi non sedimentabili: sedimentano in > 2 ore in cono Imhoff
cono Imhoff
Caratteristiche delle acque reflue
1 - Apparecchio per la filtrazione2 - Pompa per il vuoto
-
Caratteristiche fisiche
Solidi volatili FRAZIONE ORGANICA9 Costituiscono la frazione che diventa volatile se sottoposta a
riscaldamento in forno a muffola a 550 C; rappresenta con buona approssimazione la porzione di sostanza organica presente.
Solidi non volatili (residuo fisso) FRAZIONE INORGANICA9 Costituiscono i residui solidi del riscaldamento a 550 C;
rappresentano, con buona approssimazione, la porzione inorganica del campione.
Ciascuna frazione di solidi si distingue in:
SOLIDI VOLATILI SOLIDI NON VOLATILI
Nota: in effetti a 350 C il carbonato di magnesio si decompone in MgO e CO2
Caratteristiche delle acque reflue
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Caratteristiche fisiche
ST
MODALIT DI DETERMINAZIONE DEL CONTENUTO DI SOLIDI:
Cono Imhoff
SSS
SNS
Incenerimento
SSSV
SSSNV
Filtrazione (0,45 m)
SSNSEvaporazione
SD
Incenerimento
SSNSV
SSNSNV
Evaporazione Incenerimento
SDV
SDNV
Caratteristiche delle acque reflue
Evaporazione
surnatante
filtro - tara
filtrato
sedimento
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Caratteristiche fisicheCONTENUTO DI SOLIDI: APPORTI PRO-CAPITE IN REFLUI URBANI
19011080Totali
1005050Disciolti
60
30
40
20
20
10
SospesiSedimentabili
Sospesi Non Sedimentabili
TotaliVolatiliNon VolatiliSolidi
NOTA: lunit di misura utilizzata [g/abgiorno]
Caratteristiche delle acque reflue
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Caratteristiche fisicheCaratteristiche delle acque reflue
LEGAME TRA SOLIDI, STATO FISICO E TRATTAMENTI
0,45
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Caratteristiche fisicheTorbidit: una misura indiretta del contenuto di solidi di una sospensione.
Misura della torbidit:
a) torbidimetro: misura della quantit di luce assorbita o dispersa dal materiale in sospensione nellacqua:
si irradia il campione con un fascio di raggi luminosi
si misura la frazione riflessa e rifratta a 90 rispetto al fascio incidente
Caratteristiche delle acque reflue
b) per confronto con sospensione di farina fossile a base di silice (SiO2)
Unit di misura: unit di torbidit NTU
mg/l di silice (SiO2) (1 mg/l = 1 unit NTU)
-
Caratteristiche chimichepH:
Definizione: pH = - log (H+)
Acqua pura pH = 7
Soluzione acida pH < 7
Soluzione alcalina o basica pH > 14
Liquame urbano pH = 7,2 7,3
Il pH influenza fortemente lo sviluppo di numerose reazioni chimico-biologiche
Altre caratteristiche chimiche (alcalinit, etc.):vedi dispensa e testi di chimica e chimica applicata
Caratteristiche delle acque reflue
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Caratteristiche chimiche
a) Misura con analisi elementare dei vari composti presenti in acqua.
b) Misura globale dellintero contenuto di sostanza organica.
misura diretta della sostanza organica
misura indiretta di sostanze indici della presenza di sostanza organica
LA MISURA DEL CONTENUTO ORGANICO
C6H12O6 + 6 O2 6 CO2 + 6 H2O
Misura diretta della s.o.
Misura indiretta della s.o.
Microrganismi
Esempio: schema del metabolismo aerobico di degradazione del glucosio
Caratteristiche delle acque reflue
Si preferisce la misura indiretta del contenuto organico perch: pi semplice da informazione delleffetto della sostanza sul bersaglio (corpo ricettore)
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MISURE DEL CONTENUTO ORGANICO
Misure dirette: analisi elementare dei composti
TOC (Total Organic Carbon)
Misure indirette: BOD (Biochemical Oxigen Demand)
COD (Chemical Oxigen demand)
ThOD (Theoretical Oxigen Demand)
Caratteristiche delle acque reflue
-
BOD (Biochemical Oxigen Demand)
Definizione: la domanda biochimica di ossigeno (BOD) la quantit di ossigeno consumata dai microrganismi [biomassa], in condizioni aerobiche, per poter procedere allassimilazione e alla degradazione delle sostanze organiche biodegradabili [substrato] presenti nei liquami.
Osservazione: dire che un liquame ha un BOD di 500 mg/l significa che, per ottenere la degradazione per via aerobica delle sostanze organiche biodegradabili contenute in un litro di tale liquame, necessario che siano consumati dalla popolazione batterica 500 mg di ossigeno.
1a conclusione: non vuol dire che ci sono 500 mg di sostanze organiche in un litro del liquame !!
2a conclusione: in tal modo si misurano solo le sostanze organiche biodegradabili.
3a conclusione: se nel campione analizzato non sono originariamente disponibili 500 mg di O2, occorre fornirli artificialmente.
Caratteristiche delle acque reflue
-
Ammettendo una cinetica di primo ordine per la rimozione del substrato S da parte della biomassa, si pu scrivere:
con K = costante di biodegradazione del substrato (tempo-1).
Integrando si ottiene:
Dipendenza del BOD dal tempo
(1) SK dtdS =
Ktot 10SS
=
Caratteristiche delle acque reflue
-
Sostituiamo ad S la quantit di ossigeno equivalente (BOD) , necessario per ossidare tale sostanza.
Si definisce BODtot la quantit di ossigeno necessaria per biodegradare lintero substrato presente.
Quindi il substrato al tempo t proporzionale a (BODtot-BOD), dove BOD il consumo di ossigeno verificatosi al tempo t.
Infatti: pet t = 0 S = So e BOD = 0per t S 0 e BOD BODtot
Sostituendo in (1) ottengo:
da cui:
Dipendenza del BOD dal tempo
( ) )BODBOD(Kdt
BODBODdtot
tot =
Caratteristiche delle acque reflue
( )Kttot 101BODBOD =
-
BODtot
BOD consumato
St BODtot - BODtBODt
tempo
S
St = So 10 Kt
BODt = BODtot (1-10-Kt)
t
St
So
BOD
Normalmente le misure di BOD sono limitate ad un periodo di 5 giorni (BOD5)
Per reflui domestici K = 0,1 g-1 a 20 C, quindi: BOD5 = 0,684 BODtot
Caratteristiche delle acque reflue
Andamenti nel tempo di S e BOD
-
0,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
1,6
1,8
0 5 10 15 20 25
giorni
r
a
p
p
o
r
t
o
f
r
a
B
O
D
e
B
O
D
5
a
2
0
C
Effetto di K sullandamento del BODCaratteristiche delle acque reflue
K varia al variare della temperatura, applicando la legge di VantHoff- Arrhenius:
Kt = K20 (t-20)
varia a seconda del tipo di substrato e di biomassa. Per liquami domestici grezzi: = 1,135 per T < 20 C
= 1,056 per 20 < T < 30 C
T
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Metodi di misura del BOD (1)Caratteristiche delle acque reflue
1) Metodo per diluizione:
Principio generale: la richiesta di ossigeno molto pi elevata della quantit di ossigeno disciolto; occorre pertanto fornire ossigeno per mantenere le condizioni aerobiche
La misura va eseguita su campione fresco o conservato a 4 C
La misura va fatta a temperatura = 20 C (in frigotermostato)
si diluisce il campione in modo che la richiesta di ossigeno sia inferiore alla quantit disciolta a saturazione (9,2 mg/l) per acqua pulita a 20C;
si pone il campione in un contenitore a tenuta a 20C; si misura la quantit di ossigeno disciolto all'inizio e dopo 5 giorni,
quindi si moltiplica il valore ottenuto per il rapporto di diluizione.
difetto del metodo: si misurano solo i valori iniziali e finali dell'O.D. e non quelli intermedi (in pratica non si pu calcolare K)
-
Metodi di misura del BOD (2)Caratteristiche delle acque reflue
2) Metodo manometrico o respirometrico: si pone il campione in una cella ermetica a 20C; il consumo di ossigeno valutato indirettamente a partire dalla
misura della:
a) depressione prodotta nella cella, con resp. di Warburg (metodo manometrico)
b) quantit di O2 che deve essere fornita per ristabilire la pressione iniziale, con resp. di Sierp (metodo respirometrico).
Nel primo metodo, pi usato, la CO2 prodotta nella reazione viene eliminata tramite idrato di potassio (KOH).
-
Difetti del BOD:
richiede tempi lunghi; poco significativo per la misura delle sostanze organiche poco
biodegradabili;
il valore del BOD5 dipende da quello di K; il valore del BOD5 falsato dalla presenza di sostanze tossiche; misura falsata per carenza di sostanze nutritive
Apporto pro-capite di BOD:Per i reflui domestici lapporto pro-capite di 54-60 g/(ab giorno)
Caratteristiche delle acque reflue
-
Influenza dellossidazione dellazotoAzoto organico Ammoniaca Nitriti Nitrati
H2N-CO-NH2 (urea) NH3 NO2 NO3 La decomposizione si attua in tempi lunghi ad opera di biomasse
nitrificanti + denitrificanti, con consumo complessivo di ossigeno La misura delle forme di azoto presente nel refluo quindi un indice
dellet del refluo
Caratteristiche delle acque reflue
BOD5
giorni0 5 10 15 20
BOD ultimo
NBOD
BOD
BOD
Il consumo di ossigeno inizia dopo 5-8 giorni
Questo crea una impennata del grafico di BOD=f(t) che si sovrappone al normale andamento del BOD
Il contributo dellazoto nel BOD si indica con NBOD o NOD
Quindi per la corretta misura del BOD occorre evitare che nel campione si verifichino fenomeni di nitrificazione (limitazione durata della prova, uso di inibitori di nitrificazione).
-
Apporti pro-capite in reflui urbani (in gr/abxgiorno):
19011080S.T.
1005050S.D.
6030
40 20
2010
S.S. sed.S.S. non sed.
TotaliVolatiliNon vol.Solidi
Caratteristiche delle acque reflue
Legami fra BOD e contenuto di solidi:
-100110/110BOD tot.
tratt.biologici o fis.-chim.4650/110BOD disc.
chiarificazionetratt.biologici o fis.-chim.
36 18
40/11020/110
BOD sed.BOD non sed.
trattamenti di rimozione%frazioneBOD
-
La domanda chimica di ossigeno (COD) rappresenta la quantit di ossigeno richiesta per ossidare per via chimica le sostanze organiche presenti nei liquami.
Dunque misura sia le sostanze organiche biodegradabili, sia quelle non biodegradabili (COD > BOD).
Misura del COD: Il refluo deve essere acidificato con acido solforico (H2SO4)
Si aggiunge bicromato di potassio (K2Cr2O7) potente ossidante, in presenza di catalizzatore (Ag2SO4):
materia organica (CaHbOc) + Cr2O7-2 + H+ Cr+3 + CO2 + H2O Si porta ad ebollizione per circa due ore
La misura vieni quindi espressa in termini di equivalente di ossigeno consumato
La prova richiede circa cinque ore di tempo (molto pi rapida di quella del BOD)
Caratteristiche delle acque reflue
COD (Chemical Oxigen Demand)
-
La domanda teorica di ossigeno (ThOD) rappresenta la quantit di O2 stechiometricamente necessaria per lossidazione dei composti organici, con formazione di prodotti finali come CO2, H2O, NO3, etc.
Difetto : richiede la conoscenza di tutti i composti presenti nel liquame, per cui praticamente inutilizzabile per le acque reflue
Caratteristiche delle acque reflue
ThOD (Theoretical Oxigen Demand)
-
Il carbonio organico totale (TOC) rappresenta la quantit di CO2 che si produce nella combustione della sostanza organica presente nel liquame.
E quindi una misura diretta di carbonio e non di ossigeno.
Misura del TOC: si tratta il campione (filtrazione)
si ossida il campione in una cella di combustione ad elevata temperatura
si misura lanidride carbonica prodotta (CO2) tramite un analizzatore a infrarossi
si calcola la quantit di carbonio presente nel campione
una prova molto rapida (15 minuti circa), eseguibile con strumenti automatici
Caratteristiche delle acque reflue
TOC (Total Organic Carbon)
-
Il rapporto tra COD e BOD fornisce importanti indicazioni di carattere qualitativo:
9 Reflui civili COD/BOD5 = 1,8 2,29 Rapporti maggiori (46 volte) sono indice di scarichi industriali;9 Rapporti estremamente maggiori (anche 100 volte) sono indice della presenza di sostanze tossiche per i microrganismi
9 COD = 0,8 ThOD
9 TOC = 0,5 ThOD
9 COD = 1,5 TOC
Caratteristiche delle acque reflue
Confronti tra BOD, COD, TOC, ThOD
-
Per i reflui di origine produttiva (reflui industriali) si utilizza il concetto di popolazione equivalente, definita come il numero di abitanti che determina gli stessi carichi inquinanti (in termini di BOD) dellattivit considerata.
Esempio: unindustria che produce un carico organico B pari a 300 kg BOD/giorno corrisponde ad un numero di abitanti equivalenti (Apc=60 g/abxgiorno):
La valutazione dellequivalenza pu essere condotta anche su base parametrica, facendo cio riferimento alle dimensioni dellazienda(manodopera impiegata, produzione, etc.); se nellesempio precedente lindustria avesse un impiego di 750 unit, si avrebbe una popolazione equivalente di 5000/750=6,67 AE/addetto.
Il concetto di AE utile per esprimere il carico di una particolare utenza civile o industriale, in termini omogenei e confrontabili con le utenze civili.
Attenzione: lequivalenza espressa in termini di BOD pu non essere estesa ad altri inquinanti !!
Abitante equivalente (AE)Caratteristiche delle acque reflue
( ) AE000.506,0300
1000/60B ==
-
AZOTO
Forme di azoto nelle acque naturali e reflue: Azoto organico Azoto ammoniacale Azoto nitroso (NO2) Azoto nitrico (NO3)Lazoto totale la somma delle 4 forme.Lazoto gas poco presente, perch poco solubile
Caratteristiche delle acque reflue
-
AZOTO
Apporto pro-capite di azoto totale in fognatura per reflui domestici: 12 g /abgiorno, per il 40% organico e per il resto ammoniacale.
TKN (Total Kjeldahl Nitrogen): misura complessiva di azoto organico e ammoniacale; determinazione:
digestione acida del campione; trasformazione di tutto lazoto nella forma ammoniacale; misura dellammoniaca complessiva presente nel campione.
Caratteristiche delle acque reflue
Per lassenza in fognatura di reazioni di ossidazione, nei liquami urbani t.q. lazoto presente sotto forma organica ed ammoniacale, come:9 composti proteici presenti nelle deiezioni e negli altri rifiuti;9 ammoniaca derivante dallidrolisi dellurea.
-
Origine del fosforo nelle acque reflue di origine domestica:
deiezioni umane (circa ,5 g/abxgiorno)
detersivi (circa 0,5 g/abxgiorno)
Quindi lapporto pro-capite pari a 2 g/abxgiorno
Il fosforo presente in forma solubile e particellata, organica e inorganica:
Fosforo organico (che per decomposizione batterica si trasforma in ortofosfati), solitamente particellato, pari a circa il 10% del fosforo totale; tale forma tende a idrolizzarsi a ortofosfato (H3PO4).
Polifosfati (polimeri formati per condensazione di due o pi molecole di ortofosfati, con eliminazione dellacqua), che tendono comunque a idrolizzarsi in ortofosfati.
Ortofosfati (sali dellacido ortofosforico H3PO4),in forma solubile, sono la forma pi facilmente assimilabile ( eutrofia)
Caratteristiche delle acque reflue
FOSFORO
-
Composti organici prodotti dalle attivit domestiche, dal traffico motorizzato (superfici stradali, autorimesse, stazioni di servizio) e da molte attivit industriali.
Sono in forma liquida (oli) e solida (grassi), tutti pi leggeridellacqua e in essa insolubili.
Composti lentamente biodegradabili.
Sono insolubili in acqua e tendono ad accumularsi sulla superficie liquida ostacolando la riossigenazione.
In presenza di tensioattivi, formano nellacqua sospensioni stabili (emulsioni) non separabili per flottazione.
Caratteristiche delle acque reflue
GRASSI E OLI
-
Composti organici di sintesi, che riducono la tensione superficiale del solvente (acqua). Hanno sostituito i saponi naturali.
La loro presenza nelle acque provoca problemi di formazione di schiume, rallentamento del trasferimento dossigeno per il loro accumulo superficiale, emulsioni con gli oli.
Modeste concentrazioni nei reflui di origine domestica.
In funzione della carica assunta dalla parte organica, si distinguono in:
anionici: sali di sodio a catena ramificata (ABS = alchilbenzensolfonati), lentamente biodegradabili, e a catena lineare (LAS = alchilsolfonatilineari), rapidamente biodegradabili;
cationici: sali di ammonio, usati pi come ammorbidenti e disinfettanti che come detergenti;
non ionici: non si dissociano in acqua; poco usati come detergenti.
Misura: per i tensioattivi anionici si esegue per reazione con il blu di metilene(MBAS = sostanze attive al blu di metilene);
Caratteristiche delle acque reflueTENSIOATTIVI
-
Numerosi composti, rilevabili in forma singola o globale:a) Misure globali: solidi disciolti non volatili; misura della conducibilit (funzione della concentrazione e della
natura degli ioni in soluzione; misura falsata dalla presenza di colloidi e sostanze organiche; pi veritiera per le acque di approvvigionamento.
b) Misure singole: analisi di singoli ioni
Sono i metalli ad elevato peso atomico: nichel, manganese, piombo, cromo, rame, zinco, cadmio, ferro e mercurio.
In un liquame urbano (pH neutro o debolmente alcalino) essi precipitano in forma di idrossidi e carbonati, risultano tossici per la popolazione batterica.
Pericolo per fenomeni di accumulo
Caratteristiche delle acque reflue
METALLI PESANTI
COMPOSTI INORGANICI
-
Sono composti persistenti (non si degradano); adatti come traccianti conservativi di inquinamento.
Il metabolismo umano provoca lo scarico di circa 6 g/abgiorno(principalmente contenuti nelle urine), che si aggiungono a quelli presenti allorigine nelle acque di approvvigionamento.
La concentrazione di cloruri in un liquame urbano di circa 20 mg/l.
Anomale concentrazioni possono essere determinate da infiltrazioni di acque salmastre in fognatura;
Comportano problemi (metabolismo biomasse, solubilit ossigeno) per concentrazioni superiori ai diverse centinaia di mg/l.
Caratteristiche delle acque reflue
CLORURI
-
La presenza di solfati negli scarichi deriva sia dalla qualit delle acque di approvvigionamento, sia dagli apporti industriali.
Possono causare problemi di:
cattivi odori connessi alla produzione batterica di solfuri, che si liberano in atmosfera sotto forma di idrogeno solforato (H2S);
corrosione dei manufatti per ossidazione batterica con produzione di acido solforico, aggressivo per il calcestruzzo:
H2S + 2O2 H2SO4
Caratteristiche delle acque reflue
COMPOSTI DELLO ZOLFO
-
Batteri
Funghi
Alghe
Protozoi
Piante e animali
Virus
Organismi viventi presenti nelle acque primarie e reflue
Caratteristiche delle acque reflue
Caratteristiche microbiologiche
-
MICRORGANISMI
La presenza di microrganismi negli scarichi va attribuita alle deiezioni umane ed animali (1011 1012 micr./abxgiorno).
La maggior parte costituita da batteri saprofiti banali, non patogeni, demolitori della sostanza organica (coliformi fecali, streptococchi fecali).
Presenza anche di microrganismi patogeni: batteri (tifo, dissenteria, colera), virus (epatite), uova di vermi (tenie, ascaridi).
La misura diretta in pratica impossibile, a causa di:9 elevatissimo numero di specie patogene9 complicate e costose procedure per lindividuazione di ogni singola
specie
Si preferisce quindi una misura indiretta, facendo uso di ORGANISMI INDICATORI, anche se non patogeni
MISURA DEI MICRORGANISMI PATOGENI
Caratteristiche delle acque reflue
Caratteristiche microbiologiche
-
MICRORGANISMI INDICATORI (M.I.)
Si ricorre alla valutazione di batteri saprofiti banali la cui presenza viene assunta come indice di inquinamento fecale e quindi di potenziale presenza di microrganismi patogeni.
Gli indicatori utilizzati, per acque primarie e reflue, sono:
Coliformi totali Coliformi fecali Streptococchi fecaliSono organismi direttamente collegati alla presenza di organismi patogeni:
rapporto quasi costante tra la loro presenza e quella delle singole specie patogene (virus, batteri, etc.);
presenti in gran numero;
facilmente misurabili
estremamente resistenti alle condizioni ambientali
Lelevata presenza di M.I. non dimostra rende certa lesistenza di organismi patogeni nellacqua, ma solo la loro elevata probabilit di presenza.
Caratteristiche delle acque reflue
Caratteristiche microbiologiche
-
BATTERI COLIFORMI TOTALIEscherichia, Aerobacter: non sono significativi di inquinamento antropico, dato che tali batteri si sviluppano anche nel suolo.
BATTERI COLIFORMI FECALI
Escherichia Coli: batteri caratteristici delle feci umane, la cui produzione ammonta a 100 400 miliardi/abgiorno.
STREPTOCOCCHI FECALI
Caratteristici degli scarichi zootecnici; utili per distinguere un inquinamento di origine fecale umana da quello di origine animale.
Colitotali/streptococchi fecali 1 contaminazione di origine animale. Colitotali/streptococchi fecali 4 contaminazione di origine umana. 1 colitotali/streptococchi fecali 4 interpretazione incerta.
Caratteristiche delle acque reflue
Caratteristiche microbiologiche
-
Misure della carica batterica: MPN (Most Probable Number) UFC (Unit Formanti Colonia)
Concentrazioni tipiche: coliformi totali: 108 109 MPN /100ml coliformi fecali: 107 108 MPN/100ml streptococchi fecali: 107 108 MPN/100ml
Caratteristiche delle acque reflue
Caratteristiche microbiologiche
-
SAGGIO DI TOSSICIT
Il saggio di tossicit fornisce una misura indiretta delleffetto di uno scarico sui corpi idrici ricettori (con particolare riferimento al fenomeno di deossigenazione)
Conduce alla definizione del limite di tolleranza medio (TLm), pari al rapporto di diluizione (dello scarico con acqua pulita) affinch si abbia una mortalit non superiore al 50% di una specie ittica ritenuta indicatrice (dafnia, pesce rosso, trota)
Caratteristiche delle acque reflue
Caratteristiche microbiologiche
-
RAPPORTO TRA PORTATA E CONCENTRAZIONE DI UNO SCARICO
Portata in acquedotto:Qa = Dot x Pop litri/giorno
Portata nera in fognatura:Qn = Qa
con = 0,7-0,8 (coeff. di disperdimento)
Concentrazione di un inquinante in fognatura:C = (Apc x Pop x 1000)/Qn mg/litro
quindi:C = Apc x 1000 / ( x Dot) mg/litro
Osservazione: quindi la concentrazione non dipende dal numero di abitanti (Pop), ma solo dalla dotazione
Caratteristiche delle acque reflue
-
Esempio:
Dotazione: 300 l/abxgiorno = 0,8Apc = 60 gBOD/abxgiorno
Concentrazione di BOD in fognatura:
CBOD = Apc x 1000 / ( x Dot) = 60 x 1000 / (0,8 x 300) = 250 mg/l
Caratteristiche delle acque reflue
-
ora min media max CAMP.MEDIOQ (m3/ora) 20 91 160
BOD5 (mg/l) 65 143 290 180L (g/ora) 1300 16445 46400
RAPPORTO TRA CAMPIONI ISTANTANEI E MEDI
Caratteristiche delle acque reflue
0
50
100
150
200
250
300
350
0
,
0
0
2
,
0
0
4
,
0
0
6
,
0
0
8
,
0
0
1
0
,
0
0
1
2
,
0
0
1
4
,
0
0
1
6
,
0
0
1
8
,
0
0
2
0
,
0
0
2
2
,
0
0
2
4
,
0
0
Q (m3/ora)BOD5 (mg/l)
ora 0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00 16,00 18,00 20,00 22,00 24,00Q (m3/ora) 50 20 24 48 120 149 160 150 125 110 99 80 50
BOD5 (mg/l) 70 65 75 84 165 245 290 260 190 145 110 92 70L (g/ora) 3500 1300 1800 4032 19800 36505 46400 39000 23750 15950 10890 7360 3500
-
Forza di un liquame:
Caratteristiche delle acque reflue
fortefortemediamediadeboledebole
12001200850850525525
720720500500300300
350350250250145145
mg/lmg/lmg/lmg/lmg/lmg/l
TSTSSDSDSSTSST
101088--101099101077--101088101066--101077MPN/100 mlMPN/100 mlColiformi totaliColiformi totali15158844mg/lmg/lFosforo totaleFosforo totale858540402020mg/lmg/lAzoto totaleAzoto totale
10001000500500250250mg/lmg/lCODCOD2902901601608080mg/lmg/lTOCTOC400400220220110110mg/lmg/lBODBOD55
2020101055ml/lml/lSSSSSS
concentrazioneconcentrazioneUNITUNITCONTAMINANTECONTAMINANTE
fortefortemediamediadeboledebole
12001200850850525525
720720500500300300
350350250250145145
mg/lmg/lmg/lmg/lmg/lmg/l
TSTSSDSDSSTSST
101088--101099101077--101088101066--101077MPN/100 mlMPN/100 mlColiformi totaliColiformi totali15158844mg/lmg/lFosforo totaleFosforo totale858540402020mg/lmg/lAzoto totaleAzoto totale
10001000500500250250mg/lmg/lCODCOD2902901601608080mg/lmg/lTOCTOC400400220220110110mg/lmg/lBODBOD55
2020101055ml/lml/lSSSSSS
concentrazioneconcentrazioneUNITUNITCONTAMINANTECONTAMINANTE
-
RENDIMENTI DI DEPURAZIONE NECESSARI
sul BOD: %9370100S25S
0
0BOD ==
sui SST: %9475100X35X
0
0SST ==
Caratteristiche delle acque reflue
Limiti di legge
-
Dipartimento di Ingegneria Idraulica ed Applicazioni AmbientaliUniversit di Palermo
IMPOSTAZIONE DEL CICLO DI TRATTAMENTO
-
Schema generale di un impianto di depurazioneScopo di un impianto di depurazione quello di rimuovere le sostanze inquinanti presenti nei liquami urbani, al fine di rispettare i limitiimposti allo scarico dalla normativa vigente.
refluo grezzo trattamento(linea acque)
refluo depurato
fanghi trattamento (linea fanghi)
surnatante
discarica o riuso (compost)
Impostazione del ciclo di trattamento
rifiuti
discarica
corpo ricettore o riuso
-
LINEA ACQUE: rimozione degli inquinanti dalla fase liquida con produzione di rifiuti assimilabili a rifiuti urbani (RU) e sedimenti ad elevato contenuto di umidit (fanghi), costituiti dalla componente gipresente in forma sedimentabile nello scarico, o resa sedimentabile a seguito di trasformazioni di natura chimico-fisica, chimica o biologica.
LINEA FANGHI: trattamento dei sedimenti (organici) prodotti nella linea acque per renderli compatibili con lo smaltimento finale. Comprende una fase di stabilizzazione, quando sia presente una componente putrescibile, seguita da una disidratazione per ridurre lumidit.
Schema generale di un impianto di depurazione
Impostazione del ciclo di trattamento
-
Classificazione dei trattamenti
Fisici9 Grigliatura
9 Dissabiatura
9 Sedimentazione
9 Flottazione
Chimici
9 Stabilizzazione
9 Chiariflocculazione
9 Disinfezione
Biologici
9 A biomassa
9 Rimozione dei nutrienti
9 Digestione aerobica o anaerobica
9 Essiccamento
9 Incenerimento
Termici
sospesa
adesa
Impostazione del ciclo di trattamento
-
Riepilogo dei trattamenti della linea acque di un impianto di depurazione
TRATTAMENTI PRIMARI:
- grigliatura
- stacciatura
- dissabbiatura
- sedimentazione primaria (facoltativa, nel caso di impianti di potenzialit medio/piccola)
TRATTAMENTI SECONDARI:
- trattamento biologico e/o fisico-chimico
- sedimentazione secondaria
TRATTAMENTI TERZIARI:
- disinfezione
- rimozione dei nutrienti
Impostazione del ciclo di trattamento
-
Linea acque
Linea fanghi
Impianto di potenzialit medio-grande
Impostazione del ciclo di trattamento
-
Linea acque
Linea fanghi
Impianto di potenzialit medio-piccola
Impostazione del ciclo di trattamento
-
Confronto tra schemi con digestione dei fanghi aerobica e anaerobica
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
200
0 50.000 100.000 150.000 200.000 250.000 300.000 350.000 400.000 450.000 500.000
[A.E.]
c
o
s
t
o
[
/
(
A
E
x
a
n
n
o
)
]
impianti con digestione anaerobica
impianti con digestione aerobica
Impostazione del ciclo di trattamento
P*
Costi globali (ammortamento + esercizio) specifici (per abitante e anno) di trattamento delle acque reflue con impianti dotati di trattamenti di digestione dei fanghi aerobici e anaerobici.
-
Riepilogo dei trattamenti della linea fanghi di un impianto di depurazione
IMPIANTI DI POTENZIALIT MEDIO-BASSA:
si prevede la digestione aerobica del fango, il post-ispessimento e la disidratazione (naturale o meccanica).
IMPIANTI DI POTENZIALIT MEDIO-ALTA (> 100.000 AE):
si prevede il pre-ispessimento del fango, la digestione anaerobica e la disidratazione meccanica.
IMPIANTI DI PICCOLA POTENZIALIT:
uso di trattamenti biologici in linea acque in grado di produrre fango di supero gi stabilizzato (impianti ad aerazione prolungata - ossidazione totale); necessaria solo la disidratazione del fango (naturale).
Impostazione del ciclo di trattamento
-
a) norme per lo scarico delle a.r.: Legge 319/77 (Legge Merli) Delibera C.I.T.A.I. 4/2/77 Legge R.S. 27/1986 D.lgs. 152/1999 D.lgs. 152/2006 Norme in materia ambientale (citato come Testo
unico delle acque)
b) norme per il riuso delle a.r.: D.M. 185/2003
Impostazione del ciclo di trattamento
PRINCIPALI NORME VIGENTI PER GLI SCARICHI DELLE ACQUE REFLUE
abrogata
abrogata
-
Limiti per le acque reflue depurate(Tab.1 All.5 parte 3a D.lgs. 152/06)
Potenzialit impianto in A.E. 2.000 10.000 >10.000Parametri (media giornaliera) Concentrazione % di
riduzioneConcentrazione % di riduzione
BOD5 (mg/l) 25 70-90 25 80COD (mg/l) 125 75 125 75
Solidi Sospesi (mg/l) 35 90 35 90
Limiti per lo scarico in aree sensibili(Tab.2 All.5 parte 3a D.lgs. 152/06)
Potenzialit impianto in AE Parametri
(conc. media annua) da 10.000 a 100.000 > 100.000 concentrazione % di riduzione concentrazione % di riduzione
Fosforo totale (mgP/l)