01-Genn.-2014 Gennaio 2013 14/12/13 10.09 Pagina 1 ... · animale; Johnstone, insieme a Michaela...

4
Emoflash Emoflash Spedizione in abbonamento postale comma 20/c legge 622/96 - filiale di Milano N O T I Z I A R I O • ANNO XVII - N. 1 - GENNAIO 2014 800 591147 ORGANO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE “PROGETTO EMO-CASA” - ONLUS O N L U S News News News News News News News News I I t t a a l l i i a a Cellule staminali - Che cosa sono e cellule staminali sono cellule immature non specializzate, in grado di dare origi- ne a cellule mature di uno o più tessuti diversi. A seconda dello stadio di sviluppo e della poten- zialità differenziativa si distinguono in Cellule sta- minali embrionali e adulte: 1. Cellule staminali embrionali Fisiologicamente sono rappresentate dall’ovo- cellula fecondata e dalle cellule derivate da questa per successive duplicazioni, nei primi giorni della vita embrionale. Col susseguirsi delle duplicazioni le c.s. vanno incontro ad una progressiva riduzione della potenzialità diffe- L L Staminali Un italiano su due non sa cosa siano. Ispo per Assiobiotec ellule staminali sconosciute agli italiani. Uno su due non ne sa in pratica nulla, ha poche e confuse informazioni sull’argo- mento. Per quanto riguarda per esempio la possi- bilità di conservare il sangue del cordone ombeli- cale, il 48% degli italiani non sa esattamente di cosa si tratti. Non solo. L’82% confonde cellule embrionali e cordonali. È la fotografia scattata da un son- daggio sulle cellule cordonali ed em- brionali, realizzato su 600 persone tra i 24 e i 44 anni, da Ispo ricerche per Assobiotec e presentato oggi a Roma. L’indagine, ha spiegato il coordinatore Renato Mannheimer, “ci offre un quadro che in realtà immagi- navamo. Credo, però, che si tratti di una disinformazione grave, non perché tutti siamo tenuti a sapere tutto, in ambiti tra l’altro molto complessi come questo. Ma questo argomento è al centro di un dibattito bioetico molto acceso, pre- sente sulle prime pagine dei giornali. Promuovere un’informazione chiara e una cultura scientifica su staminali e biotecnologie è fondamentale”. Gli italiani tra i 20 e i 44 anni - aggiunge Mannheimer - non conoscono la distinzione tra cellule staminali neonatali ed embrionali. Le infor- mazioni possedute, quindi, non permettono loro di distinguere con chiarezza tra le diverse fonti di cellule staminali, lasciando intendere che anche i risvolti di tipo bioetico, spesso protagonisti del dibattito pubbli- co, difficilmente possono essere correttamente compresi ”. E il dubbio che il dibattito si muova spesso su elementi poco chiari ai più è rafforzata da un altro dato. Tra chi si considera infor- mato - il 24% del campione - la reale conoscenza, rilevata dalle domande del questionario, è appannaggio solo dell’11% degli intervistati, “e io avrei dubbi anche su quell’11%”, conclude Mannheimer, convinto che ci sia un’urgente necessità di migliorare la cultura scientifica nel nostro Paese. Tratto da aduc.it C C

Transcript of 01-Genn.-2014 Gennaio 2013 14/12/13 10.09 Pagina 1 ... · animale; Johnstone, insieme a Michaela...

EmoflashEmoflashSpedizione in abbonamento postale comma 20/c legge 622/96 - filiale di Milano

N O T I Z I A R I O • ANNO XVII - N. 1 - GENNAIO 2014

800 591147

ORGANO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE “PROGETTO EMO-CASA” - ONLUS

ONLUS

New

s New

sNew

s New

sNew

s New

sNew

s New

s

II ttaa ll iiaa

Cellule staminali - Che cosa sono

e cellule staminali sono cellule immaturenon specializzate, in grado di dare origi-ne a cellule mature di uno o più tessuti

diversi.A seconda dello stadio di sviluppo e della poten-zialità differenziativa si distinguono in Cellule sta-minali embrionali e adulte:

1. Cellule staminali embrionaliFisiologicamente sono rappresentate dall’ovo-cellula fecondata e dalle cellule derivate daquesta per successive duplicazioni, nei primigiorni della vita embrionale. Col susseguirsidelle duplicazioni le c.s. vanno incontro ad unaprogressiva riduzione della potenzialità diffe-

LL

Staminali Un italiano su due non sa cosa siano. Ispo per Assiobiotec

ellule staminali sconosciute agli italiani.Uno su due non ne sa in pratica nulla, hapoche e confuse informazioni sull’argo-

mento. Per quanto riguarda per esempio la possi-bilità di conservare il sangue del cordone ombeli-cale, il 48% degli italiani non sa esattamente dicosa si tratti. Non solo. L’82% confonde celluleembrionali e cordonali. È la fotografia scattata da un son-

daggio sulle cellule cordonali ed em-brionali, realizzato su 600 personetra i 24 e i 44 anni, da Ispo ricercheper Assobiotec e presentato oggi aRoma. L’indagine, ha spiegato ilcoordinatore Renato Mannheimer, “cioffre un quadro che in realtà immagi-navamo. Credo, però, che si tratti diuna disinformazione grave, non perché tutti siamotenuti a sapere tutto, in ambiti tra l’altro moltocomplessi come questo. Ma questo argomento èal centro di un dibattito bioetico molto acceso, pre-sente sulle prime pagine dei giornali. Promuovereun’informazione chiara e una cultura scientifica su

staminali e biotecnologie è fondamentale”.Gli italiani tra i 20 e i 44 anni - aggiunge

Mannheimer - non conoscono la distinzione tracellule staminali neonatali ed embrionali. Le infor-mazioni possedute, quindi, non permettono loro didistinguere con chiarezza tra le diverse fonti dicellule staminali, lasciando intendere che anche i

risvolti di tipo bioetico, spessoprotagonisti del dibattito pubbli-co, difficilmente possono esserecorrettamente compresi”. E ildubbio che il dibattito si muovaspesso su elementi poco chiariai più è rafforzata da un altrodato. Tra chi si considera infor-mato - il 24% del campione - lareale conoscenza, rilevata dalle

domande del questionario, è appannaggio solodell’11% degli intervistati, “e io avrei dubbi anchesu quell’11%”, conclude Mannheimer, convintoche ci sia un’urgente necessità di migliorare lacultura scientifica nel nostro Paese.

Tratto da aduc.it

CC

01-Genn.-2014_Gennaio 2013 14/12/13 10.09 Pagina 1

Staminali

800 591147

GG rr aa nn BB rr ee tt aa gg nn aa

New

s New

sNew

s New

sNew

s New

sNew

s New

s

La più giovane donatrice al mondo di midollo osseo

na ragazza britannica di 17 anni,Victoria Rathmill, è diventata il piùgiovane donatore di cellule staminali

a un non familiare di tutto il mondo. Secondo la Bbc, la teenager del Cheshire,

Inghilterra settentrionale, si è sottoposta allaprocedura presso la London Clinic per aiutareun amico di famiglia malato di leucemia. La ragazza si era iscritta alla associazio-

ne di donatori di midollo osseo AnthonyNolan che è una delle due al mondo che ac-

cetta anche minori di 18 anni. Dalle analisiera emersa la sua compatibilità con l’amicomalato. ‘’Alla fine è stato come donare il sangue –

ha detto la ragazza –. Lo farò ancora perchénon è difficile. Sono solo due giorni della tuavita per salvare qualcun altro’’. Attualmente sicontano 1600 persone nel Regno Unito in at-tesa di un trapianto di midollo osseo e 37 milain tutto il mondo.

Tratto da aduc.it

UU

renziativa e si distinguono in:- totipotenti, in grado cioè di produrre qualsiasitipo di cellula matura e di tessuto;

- pluripotenti, capaci di produrre molti tipi diversidi cellule mature e di tessuti, ma non tutti.Danno origine alle c.s. adulte.2. Cellule staminali adultePossono essere:- multipotenti, la loro capacità differenziativa è ul-teriormente diminuita e danno origine alle di-verse cellule mature di uno specifico tessuto(per es. le c.s. emopoietiche che producono iglobuli rossi, bianchi e piastrine), o di diversitessuti (per es. le c.s. mesenchimali);

- unipotenti, possono dar luogo solo ad uno spe-cifico tipo di cellula matura.

Relativamente alle fonti di raccolta le cellule staminali si distinguono in:

EMBRIONALI

Possono essere ottenute da una cellula-uovo fecondata in vitro, dopo qualche giorno dicoltura, nella fase di morula o di blastocisti (v.avanti). Oppure possono essere prodotte dauna cellulauovo non fecondata privata del suonucleo, che viene sostituito con quello di unacellula somatica adulta. Si possono ottenerecosì cellule staminali embrionali autologhe, do-tate dello stesso patrimonio genetico del dona-tore/paziente, che potrebbero essere trapianta-te senza rischio di rigetto.

FETALI

Possono essere ricavate da aborti naturali.Sono c.s. presenti nel feto, a partire dunque dal-l’ottava settimana dopo la fecondazione. Sono inparte c.s. pluripotenti, in parte c.s. multipotenti,oligopotenti e unipotenti. È in fase di studio lapossibilità di un loro impiego clinico.DA SANGUE CORDONALE E PLACENTARE

Sono c.s. adulte, multipotenti di due tipi: c.s.ematopoietiche e c.s. mesenchimali. Vengonoprelevate dal cordone ombelicale dopo il parto.Si conservano in banche anche per decenni adisposizione dei pazienti ematologici che neces-sitano del trapianto di C.S.E.DA ADULTO

Sono c.s. multi, oligo e unipotenti, tessuto spe-cifiche. Provvedono alla sostituzione continuadelle cellule di tutti i tessuti dell’organismo, almantenimento dei tessuti e alla loro riparazionedopo un danno. Fino ad oggi sono state utilizzatequasi esclusivamente le c.s. emopoietiche otte-nute dal midollo osseo o dal sangue periferico,per scopo di trapianto. Il midollo osseo contieneanche un secondo tipo di c.s. adulte, le c.s. me-senchimali. Recenti studi hanno dimostrato chele c.s. emopoietiche e le mesenchimali, in parti-colari condizioni, sono in grado di differenziarsi incellule con differenti specificità tessutali (transdif-ferenziazione o plasticità).

Tratto da adoces.it

01-Genn.-2014_Gennaio 2013 14/12/13 10.09 Pagina 2

800 591147

AA uu ss tt rr aa ll ii aa

UU ss aa

New

s New

sNew

s New

sNew

sNew

s New

s New

s New

s New

s

Dall’Australia un nuovo farmaco per la leucemia

n team di ricercatori del Peter Mac -Callum Cancer Centre di Melbourneavrebbero trovato un nuovo approccio,

che hanno soprannominato “a doppia canna”,che può portare alla sopravvivenza nel lungotermine dei pazienti affetti da leucemia. Dietro a queste forme di cancro, spiegano i

ricercatori, c’è un enzima mutante chiamato“JAK2” che alimenta una forma particolarmen-te virulenta della malattia e che si è dimostratoresistente alle terapie. “Non solo queste cre-scono molto velocemente e diffondono i tumoripiù rapidamente, ma sono spesso refrattariealle chemioterapie standard – dichiara RickyJohn stone –. Queste forme sono molto difficilida trattare a causa della velocità con cui sidiffondono ma, in aggiunta, non possono es-sere trattate con la chemioterapia comune”. La nuova terapia è stato testata su modello

animale; Johnstone, insieme a Michaela Waibele colleghi, hanno trattato il cancro del sangue

con un nuovo farmaco per attaccare l’attivitàcancerogena della proteina JAK2 in due puntiottenendo ottimi risultati: il metodo si è dimo-strato efficace nel curare totalmente questaforma di leucemia. “Se pensiamo a una cellulatumorale come a un albero, e se pensiamoche questa proteina JAK2 è l’albero – spiegaJohnstone – quello che vogliamo fare è colpirel’albero in due punti: vogliamo tagliare le fogliecon un farmaco e poi vogliamo esaurire l’ap-parato radicale e, soprattutto, il fittone a unaltro livello. Crediamo che il modo migliore peruccidere l’albero, e quindi la cellula tumorale,sia questo duplice approccio: di nutrimentoper l’albero e, di conseguenza, uccidere la cel-lula tumorale”. Questo nuovo trattamento, se-condo le intenzioni dei ricercatori, potrebbeessere messo a disposizione dei pazientiumani entro un anno. Lo studio è pubblicatosulla rivista Cell Reports.

Tratto da sanitanews.it

Staminali. Scoperto come si dividono quelle del midollo osseo

UU

n gruppo di scienziati della Universityof Pennsylvania ha scoperto uno deimeccanismi che consente alle cellule

staminali del midollo osseo di continuare a di-vidersi praticamente a tempo indeterminatoper creare alla fine, secondo vari processi,globuli rossi, globuli bianchi e piastrine delsangue. Lo studio è stato pubblicato sulla rivi-sta “Cell Stem Cell”. I ricercatori hanno scoperto che una forma

di proteina motoria che permette ai muscoli di

contrarsi aiuta queste cellule staminali a divi-dersi asimmetricamente. In questo modo, unaparte rimane di tipo “staminale” mentre un’al-tra diventa cellula “figlia”. Questa scoperta potrebbe fornire nuovi in-

dizi su alcuni tumori del sangue, come la leu-cemia, e alla fine portare a una maggior pro-duzione di cellule del sangue in laboratorioche potrebbero essere trasferite ai pazienti. Laproteina si chiama miosina II.

Tratto da aduc.it

UU

01-Genn.-2014_Gennaio 2013 14/12/13 10.09 Pagina 3

DIREZIONEDIREZIONEVia G. Murat 85 - 20159 Milano

Tel: 02 69008117 - Fax 02 69016332Sito Internet: www.emo-casa.com

[email protected]

16124 Genova P.za Jacopo da Varagine 1/28Tel. e Fax 010 2473561E-mail: [email protected]

35138 Padova Via Bezzecca, 4/b int. 1 Tel. 049 8713791 - Fax 049 8714346Cassa di Risparmio del VenetoFiliale 01404 - Padova - Via Montà 109IBAN IT62 L062 2512 1141 0000 0101 464E-mail: [email protected]

48100 Ravenna Via G. Garattoni, 12 Tel. e Fax 0544 217106E-mail: [email protected]

38100 Trento Via Zara, 4 Tel. e Fax 0461 235948Cassa Rurale di TrentoFiliale di Trento - Via GrazioliIBAN IT03 H083 0401 8090 0000 9791 479

28100 Novara Via Gnifetti, 16 Tel. e Fax 0321 640171E-mail: [email protected]

37134 Verona Via G. Bozzini, 9 Tel. 045 8205524 - Fax 045 8207535Cassa di Risparmio del VenetoFiliale 00813 - Verona - Viale del Lavoro 8IBAN IT35 Z062 2511 7376 2500 6300 415E-mail: [email protected]

17027 Pietra Ligure - Unità mobile Tel. 347 5745626

36100 Vicenza Via Turra, 12 Tel. e Fax 0444 303708Banca Popolare di VicenzaFiliale 5 - Vicenza - Viale Trieste 335IBAN IT87 X057 2811 8030 1557 0352 831E-mail: [email protected]

Come aiutarci:• a mezzo versamento c/c postale 40444200 intestato a: Progetto Emo-Casa onlus• con bonifico bancario Monte dei Paschi di Siena Ag. 14 - Milanocod. IBAN IT95 K010 3001 6140 0000 0256 054

• con bonifico bancario Banca Popolare di Sondrio Ag. 15 - Milanocod. IBAN IT23 R056 9601 6140 0000 3788 X80

• devolvendo il 5 per mille alla nostra Associazione c.f. 97205190156 usando:mod. integrativo CUD; mod. 730/1-bis redditi; mod. unico persone fisiche

ONLUS

EmoflashEmoflash MENSILE ORGANO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE “Progetto Emo-casa” - Onlus

Direzione, Redazione, Amministrazione, via G. Murat 85 - 20159 Milano • tel: 02 69008117 - fax 02 69016332

Direttore Responsabile: Tesolin FlavioComitato di Redazione: Nosari Anna Maria Rita, Crugnola Monica, Zaffaroni Livio, Maggis Francesco, De Miccoli Rita, Andreescu Luminita Mihaela

Iscrizione Tribunale di Milano N. 174 del 16/03/1998 - Fotocomposizione: LimprontaGrafica Milano - Stampa: Grafica Briantea srl - Usmate (MI)

800 59 11 47dal lunedì al venerdì

orario ufficio

01-Genn.-2014_Gennaio 2013 14/12/13 10.09 Pagina 4