COMPIETA D’AVVENTO: i personaggi che hanno atteso

LUNEDI’Siamo anche noi dentro la fila, in cammino verso il Natale. Anche noi, pellegrine, cercatrici, Ancelle in movimento, lo spirito che affina la sensibilità, il cuore che si allena nel desiderio di andargli incontro, la volontà che fa – nella missione – l’esercizio pratico per riconoscerlo e servirlo.Siamo anche noi dentro la fila. Chi ci precede, primi fra tutti i “personaggi dell’attesa”, fa da battistrada. Tutti attendiamo, tutti invochiamo, loro parlano e ci insegnano come vivere l’attesa:

Zaccaria ed Elisabetta: “verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge, perrischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace.”T: Vieni Signore vieni, maranathà.

Giovanni: “Colui che viene dopo di me era prima di me … non sono degno di sciogliergli i sandali … Lui deve crescere, io diminuire.”T: Vieni Signore vieni, maranathà.

Maria e Giuseppe: “Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha soccorsoIsraele suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza per sempre.”T: Vieni Signore vieni, maranathà.

Simeone e Anna: Ora lascia o Signore che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele.”T: Vieni Signore vieni, maranathà.

Guida: Invochiamo con le litanie, la venuta del Figlio che rinnova la storia: (a cori alterni)

Tu Sapienza per chi vive senza sensoParola di vita per chi è senza voceTu, Via di ritorno per chi si è smarritoVIENI SIGNORE GESU’

Nuova creazione per chi è deformeFiglio, fratello, sposo per chi non si sente amatoPastore e guida per chi è dispersoVIENI SIGNORE GESU’

Dio Onnipotente che dà forza agli inermiLuce disarmante dei cuori armatiSole di giustizia degli afflittiVIENI SIGNORE GESU’

Alba di speranza dei carceratiPienezza di vita a cui appartiene ogni bimboRe delle nazioni che sono dimenticate da tuttiVIENI SIGNORE GESU’

Pietra scelta per chi è scartato dai costruttoriTestata angolare di ogni vero sviluppo umanoUnico atteso da chi non è atteso da nessuno

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VIENI SIGNORE GESU’Liberatore atteso dai popoli schiavizzatiVirgulto di speranza per chi è disperatoSegno di contraddizione per i potentiVIENI SIGNORE GESU’

Agnello di pace per chi è vittima della guerraVessillo innalzato per chi è privo di idealiDio-con-noi per chi è soloVIENI SIGNORE GESU’

Angelo potente dei bambiniRiscattatore fedele di ogni donnaDio forte per ogni debole che non trova soccorso.VIENI SIGNORE GESU’

Preghiamo:

Mentre ti ringraziamo o Padre per il dono di questo giorno, per la Grazia con la quale hai accompagnato il tempo, per ogni opera di bene che abbiamo potuto compiere, per le esperienze di fraternità, di amicizia, di incontro, ti chiediamo perdono se non siamo state vigilanti, attente, pronte, sensibili, generose. Usa verso di noi la Tua paterna misericordia e donaci una notte serena e un riposo tranquillo. Per Cristo nostro Signore

Canto mariano:

Magnificat,magnificat,magnificat anima mea Dominum.

Magnificat,magnificat,magnificat anima mea.

MARTEDI’3

ZACCARIA ED ELISABETTA

Zaccaria ed Elisabetta: La loro fede stava in quella certezza: “verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge, per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace.”Impariamo da loro che Dio manifesta la sua presenza nell’assenza, la sua potenza nella impossibilità.Tuttavia la fede è un cammino. Non si crede subito. Zaccaria dubita. Non solo chiede un segno, ma vuole lui conoscere, vuole essere il protagonista, vuole comprendere, tenere dentro di sé il mistero, il progetto di Dio, tenere dentro di sé Dio. Per questo l’angelo gli dice che, poiché non ha creduto, rimarrà muto sino a quando non si avvererà. Dio ha un progetto misterioso e sconosciuto anche per noi e solo se ci affidiamo e lo lasciamo fare, lo possiamo sperimentare. Zaccaria, da muto, riacquisterà la voce, che userà per annunciare, per proclamare la realizzazione della salvezza di Dio e la venuta del Figlio che, come un sole, diraderà tutte le nebbie e le tenebre del mondo.

Ringraziamento e perdonoSignore, ti ringraziamo per aver vissuto oggi in tua compagnia. Grazie per la vita fraterna, grazie per il tempo della preghiera, della riflessione, dell’azione. Ti chiediamo perdono se la nostra fede non è stata limpida, se

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abbiamo dubitato di Te e delle nostre sorelle, se siamo state mute quando potevamo parlare o abbiamo parlato quando era meglio tacere.Signore pietà.......

Dal Salmo 85Preghiera a Dio nell'afflizioneSia benedetto Dio, il quale ci consola in ogni tribolazione (2Cor 1,3. 4).

Signore, tendi l'orecchio, rispondimi, * perché io sono povero e infelice Custodiscimi perché sono fedele; *tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te spera.

Pietà di me, Signore, *a te grido tutto il giorno.Rallegra la vita del tuo servo, *perché a te, Signore, innalzo l'anima mia.

Tu sei buono, Signore, e perdoni * sei pieno di misericordia con chi ti invoca.Porgi l'orecchio, Signore alla mia preghiera *e sii attento alla voce della mia supplica. Mostrami, Signore, la tua via, *perché nella tua verità io cammini;donami un cuore semplice *che tema il tuo nome.

Ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore * e darò gloria al tuo nome sempre,perché grande con me è la tua misericordia: *dal profondo degli inferi mi hai strappato.

Signore, Dio di pietà, compassionevole, *lento all'ira e pieno di amore, Dio fedele,volgiti a me e abbi misericordia: *dona al tuo servo la tua forza,salva il figlio della tua ancella. Gloria......

Preghiamo: Dio nostro Padre, Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Canto mariano: Salve Regina

MERCOLEDI’

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S. GIOVANNI – IL BATTISTA

Giovanni: Così lui pensava di Gesù e di sé stesso: “Colui che viene dopo di me era prima di me … non sono degno di sciogliergli i sandali … Lui deve crescere, io diminuire.”Giovanni si mette da parte, perchè vuole che sia lo sposo a crescere, egli sente di avere concluso la sua missione e il suo percorso di vita. Giovanni sa farsi da parte, capisce quando è il momento di andarsene, di gettare la spugna, di voltare pagina. Gesù definisce il Battista come il più grande degli uomini mai esistiti. Ha ragione: Giovanni è grande proprio per la sua umiltà autentica e fattiva, per la sua capacità di trovare il suo ruolo all'interno della grande storia di salvezza che Dio intesse nelle nostre piccole storie.

Dice Papa Francesco “con questo atteggiamento di “diminuire” perché il Cristo possa “crescere”, ha preparato la strada a Gesù. La «grande gloria» di Giovanni, quindi, è l’essere «stato profeta non solo di parole, ma con la sua carne: con la sua vita ha preparato la strada a Gesù. È un grande!».

Ci farà bene leggere il passo del Vangelo di Marco dove Giovanni si autodefinisce: “colui che diminuisce”. Sì, leggere quel brano per vedere come Dio vince: lo stile di Dio non è lo stile dell’uomo. E proprio alla luce del passo evangelico, chiedere al Signore la grazia dell’umiltà che aveva Giovanni, e non addossare su di noi meriti o glorie di altri. E soprattutto la grazia che nella nostra vita sempre ci sia il posto perché Gesù cresca....”

Ringraziare e chiedere perdono .Ringraziamo il Signore se oggi abbiamo saputo “indicare” con la nostra testimonianza, lo stile di Gesù e se le persone, incontrandoci, si sono avvicinate di più al Vangelo. Chiediamo perdono se invece abbiamo ricercato la nostra gloria, il nostro successo personale e non siamo “diminuite” perché Lui “crescesse”, Signore pietà........

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I Antifona cantata Tu il mio rifugio o Dio, solo tu unica mia speranza in questa terra dei viventi  

SALMO 30,2-6Supplica fiduciosa nell'afflizionePadre, nelle tue mani consegno il mio spirito (Lc 23,46).

In te, Signore, mi sono rifugiato, †mai sarò deluso; *per la tua giustizia salvami.

Porgi a me l'orecchio, *vieni presto a liberarmi.Sii per me la rupe che mi accoglie, *la cinta di riparo che mi salva.

Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, * per il tuo nome dirigi i miei passi.Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, *perché sei tu la mia difesa.

Mi affido alle tue mani; *tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.

Gloria al Padre e al Figlioe allo Spirito Santo. *Come era nel principio, e ora e sempre,nei secoli dei secoli. Amen. Antifona.......

Preghiamo: Gesù, luce da luce, sole senza tramonto, tu rischiari le tenebrenella notte del mondo. In te, santo Signore, noi cerchiamo il riposo dall'umana fatica, al termine di questo giorno. Se i nostri occhi si chiudono, veglia in te il nostro cuore; la tua mano protegga coloro che in te sperano. Dona a noi e alle persone che ci sono care, una notte serena, e un riposo tranquillo. AMEN.

Canto mariano:

Maria, tu che hai atteso nel silenzio la sua Parola per noi.

Aiutaci ad accogliere il Figlio tuo, che ora vive in noi.

Maria, tu che sei stata così docile, davanti al tuo Signor.

Maria, tu che hai portato dolcemente l’immenso dono d’amor

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GIOVEDI’

MARIA E GIUSEPPE

Maria e Giuseppe hanno sperimentato l’agire di Dio sia nella storia del loro popolo e sia nella loro speciale storia personale. Lui, per sempre è – di generazione in generazione - il Dio che : “Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha soccorso Israele suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza per sempre.”Maria ha vissuto l’ “eccomi” giorno dopo giorno, a Betlemme, a Nazareth, al Calvario, ma anche Giuseppe si è fidato e si è affidato, e ha pronunciato esistenzialmente il suo “eccomi”. Entrambi hanno atteso non solo la nascita di Gesù, ma anche che si compissero tutte le cose che di Lui erano state dette. Hanno atteso che il Mistero si rivelasse, nei tempi e nei modi voluti da Dio, tempi e modi non sempre compresi, ma vissuti nella fede.

Ringraziare e chiedere perdono- Riconosciamo anche nella nostra vita di oggi, come Dio ci ha prevenute, ci ha beneficiate, protette, sostenute. Ci ha chiamato anche oggi, ci ha fatto dono del suo Spirito, ci ha nutrito con la Parola e l’Eucarestia.Conoscendo la sua Misericordia, confidiamo nel suo perdono per i momenti in cui non abbiamo espresso un pieno “eccomi”, abbiamo opposto resistenza, o risposto con pigrizia spirituale, o adottato criteri umani e non di fede.

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Signore pietà......

AntifonaNelle tue mani è la mia vita, o Dio: anche il mio corpo riposa al sicuro

SALMO 15 - a cori alterni Proteggimi, o Dio: * in te mi rifugio.Ho detto a Dio: « Sei tu il mio Signore, * senza di te non ho alcun bene » .

Per i santi, che sono sulla terra, uomini nobili, *è tutto il mio amore.Si affrettino altri a costruire idoli: † io non spanderò le loro libazioni di sangue, *né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: *nelle tue mani è la mia vita.Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, *la mia eredità è magnifica.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; *anche di notte il mio cuore mi istruisce. Io pongo sempre innanzi a me il Signore, *sta alla mia destra, non posso vacillare.

Di questo gioisce il mio cuore, †esulta la mia anima; *anche il mio corpo riposa al sicuro, perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, * né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.

Mi indicherai il sentiero della vita, †gioia piena nella tua presenza *dolcezza senza fine alla tua destra. Gloria al Padre e al Figlio...... I AntifonaNelle tue mani è la mia vita, o Dio: anche il mio corpo riposa al sicuro

Preghiamo: Giunti alla sera di questo giorno, ti chiediamo o Padre, per l’intercessione di Maria e di san Giuseppe, di concederci un sonno ristoratore. Veglia su coloro che sono oppressi, sui malati, sulle persone sole, su chi è disperato, su chi ha bisogno di ritrovare la speranza. Concedi ad ogni tuo figlio la pace e una vita dignitosa. Per Cristo nostro Signore. AMEN

Canto Mariano: Ave Maria

VENERDI’SIMEONE E ANNA

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Simeone e Anna: due personaggi che hanno atteso una vita intera, per giungere finalmente a dire: “Ora lascia o Signore che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele”.

Sono la testimonianza eloquente di come si possa vivere una vita felice nel Signore. Accogliendo Gesù tra le braccia, l'anziano Simeone diventa il primo ostensorio del Salvatore. Può morire appagato.... Capisce che quel Bambino è il Messia perché i suoi occhi sono puri e la fede limpida e semplice. Anna non subisce passivamente il corso dei giorni, ma attende 'giorno e notte' una redenzione storica, segno di una speranza che non viene meno. Non si lascia andare alla stanchezza di una vita consumata nell'attesa, ma continua a servire Dio e a servire il popolo parlando del Bambino a tutti quelli che incontrava.

Ringraziare e chiedere perdono

Per aver “visto” anche noi con i nostri occhi la tua Presenza, la tua Provvidenza, il tuo agire nei fratelli e nelle sorelle e nella nostra vita di questo giorno che finisce, ti diciamo: Grazie Signore. Ma ti chiediamo perdono se non abbiamo visto, se non ti abbiamo riconosciuto, se ci siamo stancati ad attendere e non abbiamo valorizzato abbastanza il servizio come espressione della nostra dedizione al tuo Regno

Canto: ti chiedo perdono o Padre buono, per ogni mancanza d’amore, per la mia debole speranza e per la mia fragile fede. Domando a te Signore, che illumini i miei passi, la forza di vivere con tutti i miei fratelli nuovamente fedele al tuo Vangelo.

Antifona

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Nella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abbandonare: il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace.

CANTICO DI SIMEONE Lc 2,29-32Cristo, luce delle genti e gloria di Israele

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza *preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria al Padre e al Figlio.......

AntifonaNella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abbandonare: il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace.

PreghiamoSignore Dio nostro, in questo notte che si avvicina donaci un sonno tranquillo, perché ristorati dalle fatiche del giorno, ci dedichiamo domani corpo e anima al tuo servizio. Per Cristo nostro Signore.

Canto Mariano: Si compie la promessa

2. Il Padre ha mostrato in Tel’amore che ha per noi:comincia qui l’eternità,la pace regnerà.3. Tu, come serva docile,hai detto il tuo sì:“La spada ti trafiggerà,con Lui Tu soffrirai”.4. Maria tu ci condurraial figlio tuo Gesù:le genti Ti invocano,sei madre di bontà.

SABATO

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I POVERI

Un lungo elenco di poveri: poveri di pane, di dignità, di libertà, di giustizia, poveri di acqua, di terra, di abitazione, di lavoro, poveri di cure, di consolazione, poveri di istruzione, poveri di patria, di diritti, di affetto.

Poveri di opportunità, di capacità, di esperienza, poveri di beni di prima necessità, poveri di reddito, poveri di conoscenza del Signore, di accesso alla Parola di Dio.

Ammalati fisici, disabili, anziani maltrattati, famiglie senza tetto, minori abbandonati, sfruttati, donne violentate, cristiani perseguitati, prigionieri torturati, immigrati, gente strumentalizzata, manipolata, ......una lunga fila di poveri in attesa. Perché anche per loro, come per i ciechi, storpi, lebbrosi, peccatori, vedove, del tempo di Gesù, Lui si è incarnato, si è fatto medico. Poveri in attesa......ci mettiamo anche noi in questa fila di poveri che attendono, e cantiamo prestando la voce a tutta l’umanità “povera” e “impoverita” se priva dell’incontro con il Salvatore che salva:

Rit. O cieli piovete dall'alto,o nubi mandateci il santo;o terra, apriti o terrae germina il Salvator

1. Siamo il deserto, siamo l'arsura:Maranathà, Maranathà.Siamo il vento, nessuno ci ode:Maranathà, Maranathà.Rit. O cieli piovete dall'alto …2. Siamo le tenebre, nessuno ci guida:Maranathà, Maranathà.

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Siam le catene, nessuno ci scioglie:Maranathà, Maranathà.Rit. O cieli piovete dall'alto …

3. Siamo il freddo, nessuno ci copre:Maranathà, Maranathà.Siamo la fame, nessuno ci nutre:Maranathà, Maranathà.Rit. O cieli piovete dall'alto …

4. Siamo le lacrime, nessuno ci asciuga:Maranathà, Maranathà.Siamo il dolore, nessuno ci guarda:Maranathà, Maranathà.Rit. O cieli piovete dall'alto …

Ringraziamento e perdono

Ti rendiamo grazie, Signore perché anche oggi abbiamo avuto pane, casa, tetto, sicurezza, lavoro, salute sufficiente, cure, affetti, relazioni.... e ti chiediamo perdono per non apprezzare abbastanza questi doni e peccare, a volte, di esigenze esagerate o di lamentele perché qualcosa ci manca... Signore pietà

Preghiamo: Al termine di questo giorno, eleviamo a te, o Padre la lode della sera. Consegniamo nelle tue mani le opere di bene compiute perché Tu le accetti. Ti chiediamo di vegliare sopra il nostro riposo e sul riposo di tutti i poveri della terra. Concedici di iniziare il nuovo giorno, domani, con lo spirito pronto a compiere la tua volontà. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Canto mariano:

Vergin santa Dio t’ha scelto, con un palpito d’amor,

per dare a noi il tuo Gesù, piena di grazia noi t’acclamiam.

rit. Ave, ave, ave Maria (2v)

O Maria rifugio tu sei, dei tuoi figli peccator

tu ci comprendi e vegli su noi, piena di grazia noi ti lodiam. RIT.

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