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CIRCOLO CULTURALE RICREATIVO "IL CHIOSTRO" affiliato anspi Via C. Battisti, 98 Stradella, PV www.ilchiostrodistradella.it L poe Concorso Di poesia Edizione 2015 STRADELLA DOMENICA 18 ottobre vincit

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CIRCOLO CULTURALE RICREATIVO"IL CHIOSTRO"

affiliato anspiVia C. Battisti, 98 Stradella, PV

www.ilchiostrodistradella.it

L poe

6° Concorso Di poesia Edizione 2015

STRADELLA

DOMENICA 18 ottobre

vincitri

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“Un volume di versinon è altro

che una successionedi esercizi magici”

BORGES, JORGE LUIS (1899-1986)

Storia della notte: Epilogo

AROSIO Renato (Lissone, MB)

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Il primo amore Il solaio della vecchia casanei caldi pomeriggi assolatiera il nostro castello incantato,lì ci trovavamo di nascostoe l’ antica polvere sollevatailluminata dai raggi del solesi tramutava in scintille d’oro,era un sogno nell’ aria afosa.

Avevamo timore a sfiorarci,timore dei primi piccoli baci,timore che il palpitaredei nostri cuori si sentisse,ma volevamo fortementeguardarci negli occhi !

Fu subito un amore puro,un amore forte, adamantino,che ci faceva tremarecome … bambini,sì perché noi dueeravamo … bambini,trent’anni in due,ma l’amore acceso alloracontinuò e continua tuttoraanche se abbiamo piùdi cento – trent’anni in due!

Un raggio di sole, una scintilla di polvere d’oro,molto amore, zitti, forse è un miracolo.

AVALLONE Corrado (Senago, MI)

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Attesa

In un rigido tramontodi un inverno avaro di calorecon antichi riti si preparanouomini consumati e segnatidal duro lavoro del mare.

Un’aria gelidafiglia di un micidiale vento di levante

flagella la costasommando impietosa

disagio e fatica.

Sciolte le funicon vigorosi e cadenzati colpi di remilasciano il materno riparo del porto

e, con gesti consueti,salutano amici ed affetti.

Alla luce del giorno, sul molo,mogli e madri, intirizzite e silenziose,

avvolte nello stesso mantello d’inquietudinefrugano invano un orizzonte solitario,

alla ricerca di un segno dell’atteso rientro.

Al nuovo tramontoprofughe le speranze

ancora lì, sul mologli stessi volti, sofferenti e ansiosi,

in attesa di una barca che ancora non torna.

BRACCINI Fabiano (Milano)

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Vuoti a rendere

Ti restituiscole tue mille promesse vuote,i progetti di vitaa lungo vagheggiati,le tiepide stilledel tuo pianto,l’incanto dei sognicullati in ogni notte.

Ti ritornoi pensieri pensati per me,le suadenti parole d’amoredette o non dette,vere o non vere;una fugace carezza,l’effimera illusioned’averti vicino per sempre.

Ti rendol’ineffabile emozionedei più bei momentiche mi hai regalato:lo splendoredella tua bellezza,il primo bacio del mattinoe l’ultimo dell’ultima sera.

Ora a me resta soltantoil brivido pungented’un gelido addio:un sapore così amaroe struggenteche non riesco ancoraa stemperarenel velo dell’oblio.

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Poesia, da Cesare Ripa, Iconologia (1593), Perugia,Stamperia Costantini, 1757, vol. IV, p. 390

SEZIONEAUTORI PROVINCIA DI PAVIA

Alla memoria del

Dr. Siro Brondoniprofessionista colto e stimato

BUONO Nunzio (Casorate Primo)

I colori dell’acqua

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Ferma nell’ultima posa come una panchinanella seduta sul mare si guarda il silenziopronunciando un nome d’intarsi e di dita.

Il ricordo di vento tra i seni un fiato di voceun giorno per due tra i passi del tempo.E ridevi del mio ridere buffo, iodel tuo piangere spedito a domani.

Dicevi - sento che scrivi -così che una voce silente ti ascolta.E incollo parole e parole azzurrate solo per tesu un bianco di carta, per trovarci mai paghi nei discorsi da fare.

Ho provato a fermare i meriggi in ogni cortile, il sole bugiardoha memoria di fughe nell’acqua per tentare un abbraccio.I colori diventano rime di fulmini e piove sulle tue spalle bagnatesugli occhi del vento, sul mio cieco guardare.

La solitudineha riflesso il mio volto, il tuoè nello specchio che cade.

FIRITA Alexandra (Stradella)

La poesia

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La mia poesia è là, lì,dentro di me, dentro i miei sogni, i miei pensieri, nelle mie fatiche. Nasce all’alba, con il vento sul marecon le pietre baciate d’eterno,muore al tramonto per la bellezza della luce scalatadentro di me, per i miei amori, per i miei dolori -e muore un po’ per risvegliarsi poi,più bella, più forte, più affascinanteripulirmi la mente imprigionata in una vita che scorretra la rabbia, l’indifferenza, l’odioin una vita che sale e scendeper cancellare il tempo, il denarole paure, i confini, la solitudine.

La poesia sei tu che oggi staipiangendo le tue amate perle perse chissà doveo il tuo strepitoso vestito da ballo strappato chissà come.

La poesia è lui che lavorala terra, che suda, con le braccia nudecantando con le foglie e con le erbe.

La poesia sono loro persi nelle preghiere, nelle guerre,con il volto sconosciuto, con le speranze nelle anime,con la fame di essere.

La mia poesia viene da lontanocon i passi piccoli che sono gocce di acqua vivami fa cantare il sangue, scintillare lo sguardo,fermando il tempo, bruciando qualsiasi convenzione, ribellandomi contro le mie tranquillità.

A volte mi sgrida e va via in fretta lasciandomiin un mondo pieno di nebbia, di silenzi, di domande.

Ma lei è lì, dentro tutte le cose,dentro di me, leiè la mia terra, il mio pane, la mia libertà.

LOSIO Romano (Stradella)

Oggi e domani

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Mentre osservo lo splendido sorrisoche brilla nell’azzurro dei tuoi occhied illumina l’ingenuo tuo bel visoquando vedi cader la neve a fiocchi Voglio farti un augurio Federico resta così per tanti anni ancora ed è con tutto il cuore che lo dico prolunga di tua vita questa auroraGodi gli anni verdi e spensieratiperché non torneranno un’altra voltae credi a me quando saran passatispensieratezza sai non ne avrai molta Non invidiare i grandi come me caro piccino ancora tu non sai ch’io non so più sorridere come te proprio perché son troppo grande ormaiAvevo come te occhi innocentie come te impazienti di scoprirei grandi sogni ed i dolci momentiscoprendo anche cosa vuol dir soffrire Gioca e sorridi tu che lo puoi fare l’infanzia è così bella e dura poco è il tempo per gioire e per sognare poi capirai … la vita non è un giocoQuando lo capirai vorrà già direche stai nuotando dentro un mare immensodove ti basta poco ad affondarefra alte onde e scogli a non finiredovrai lottare, spesso da solo, ma credoche tanta forza avrai, ce la puoi faresolo stringendo i denti, bimbo mio……….. non lo scordare.

NERI Daniele (Pavia)

Oltrefiume

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Nella piazzetta della chiesadai gradini di sasso,sopra l’arco, la scritta“Antica osteria del portico”parla al cuore di chi passa.

Ricorda le vocidegli operai del marmo, con i volti stravoltie le braccia sfinite,a godersi un bicchiere di vino.

Profumo di minestrausciva dalle case,camminando per la strada,sentivi mille odori,profumi di erba e di montagna,non del lago, che regnava quietodavanti al paese.

Puoi oggi toccare con gioia e tristezzale sensazioni che si annidanotra l’orto e il prato di Peppinoe il nuovo quartierecostruito a fiancodelle antiche case di pietra.

Attorno alla ferroviacorrono ancora i sentieriche portano al torrente,quel Selvaspessa tra le cui riveesplodevano i cespugli di more rosse e profumate,testimoni della nostra infanzia cittadinaproiettata ad ogni estatein un mondo d’incantoal di fuori dello spazio e del tempo.

QUADRELLI Chiara (Broni)

A te

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A te, che sei il mio pensiero,la mattina appena svegliae l’ultimo prima di dormire.A te, che dai e non chiedi nulla in cambio, se non affetto …A te, che soffri se soffro, gioisci se gioisco.A te, che sei presente, senza essere opprimente.A te, che ti fai da parte troppo spesso.A te, che se mi rimproveri, è solo per farmi crescere.A te, che vivi dell’aria che respiroe te la fai bastare solo per vedermi viva …A te, che daresti l’anima e la vitapur di vedermi felice …A te, nel quale mi rispecchio.A te, al quale spero un giorno di assomigliare.Parole: ti voglio solo ricordareché senza di te niente avrebbe senso!

TUCCI Carmela (Pavia)

Ho ritrovato la Luce

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Ieri,teneramentemi tenevi per manoasciugavi il mio piantomi vedevi soffrire e soffrivi con me.Con lo sguardo ed i tuoi silenzi compostiMi insegnavi il coraggio del perdonoLa pietà per gli ultimi.

Oggi,sofferenteti saluto con la speranza cristiana di rivederti.Nel mentre, ti racconto come padre, marito, nonno,che amava la campagna, la famiglia, la vitacome uomo, che,combattendo l’indifferenza,non aveva paura di donarsi.

Domani,teneramentedarò voceall’ardore del tuo amoreealla fantasia del tuo cuoreperché, attraverso di te, ho ritrovato la Lucee, nella Luce,me stessa.

DRAMMIS Antonio (Montù Beccaria) giovane studente

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Natura

Estate, risveglio completo della Madre Terra,drappi di lavanda e di glicine si destano dal loro sonno,legioni di api e di farfalle si librano in volo,e la Terra si copre di un manto di foglie, frutti e fiori.“Abbondanza e Vita!” sembra osannare.Tutto pare essere in un aureo equilibrio,come nel più antichissimo disegno della più confortevole dimora:le selve, meravigliosi e soffici tappeti di verde,il cielo, mosaico di tasselli sfumati dalle tinte dell’azzurro,i frutti, incantevoli gemme poste ad arricchire questa splendida reggiae i fiumi, fonti d’acqua e di riparo,sulle cui sponde sostano e si ristorano gli animali,unici veri proprietari di questo meraviglioso rifugio.La Natura sospira beata e una dolce folata di ventoscuote le immense chiome delle querce secolari,unico vero tetto a riparare le perfezioni da lei create.Una sinfonia si diffonde nell’aria di fiori profumata,ticchettii di gocce, frusciare del vento,sciabordio dei fiumi e lampi in lontananza.Il temporale, col suo fare vigoroso,rinfresca l’arsura dell’estivo Agosto,e un silenzio assordante pervade la Natura.

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RINGRAZIAMENTI

Il mio plauso a coloroche, amando la poesia, hanno

permesso la realizzazione della manifestazione:

tutti gli Autori, gli Ospiti, la Giuria,le Voci recitanti, la Conduttricee la Segreteria del Concorso.

il Presidente C. C. R. “Il Chiostro” Iula Cosimo

Ospiti Pier Giorgio Maggi, Sindaco di StradellaPierangelo Lombardi, Docente Ateneo di PaviaGiovanni Civardi, Medico letterato e storico di Stradella

Giuria Graziella Galvani BurnsideAnna CordaniVincenzo RussoAnnalisa SalvaneschiTeresio Tavani

Voci recitanti

Maria IntroiniArabella Meriggi

Conduttrice Lucia Bongiorni

Segreteria Concorso

Adami AlbertoBianchi Giovanna