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Incontri Internazionali della Musica 2008 Vincenzo De Luca Sindaco di Salerno Salerno, città dell’arte e dell’incontro culturale A nome mio personale e del Comune di Salerno saluto gli artisti e gli spettatori dell’edizione 2008 degli Incontri Internazionali della Musica. Il percorso musicale e culturale di questa originale ed immaginifica manifestazione approda all’isola di Cuba i cui ritmi si sono ormai diffusi in tutto il mondo. Questo incontro porta a Salerno alcuni tra i maggiori esponenti della musica caraibica creando un evento unico nel panorama musicale. La clave, la straordinaria ritmicità genetica degli artisti cubani, è quanto mai coinvolgente poiché attinge alle emozioni più profonde della vita, dell’incanto naturale, della pulsione sentimentale. I musicisti si fondono con il pubblico generando una comunità attraversata da brividi d’intensa emozione che, ne sono convinto, scandiranno anche le nostre serate. Il Comune di Salerno ha sostenuto, con risorse e strutture, fin dalla sua prima edizione questa iniziativa ritenendo che il linguaggio universale della musica possa contribuire all’incontro tra popoli e culture che fondendosi esaltano sintesi d’originale umanità. Questo sostegno s’inserisce coerentemente nel grande programma culturale della nostra amministrazione che è stata impegnata in questi anni tanto per la riapertura e la realizzazione di spazi culturali quanto per la crescita della qualità dell’offerta. Un Angelo Villani Presidente della Provincia di Salerno Gli “Incontri internazionali della musica” hanno assunto nel corso degli anni grande rilievo dal punto di vista artistico. La riscoperta di originali percorsi creativi conferisce all’iniziativa una valenza ulteriore, favorendo azioni di interscambio sociale con Paesi geograficamente lontani, ma in realtà vicini dal punto di vista delle affinità culturali. La manifestazione, giunta quest’anno alla sua ottava edizione, ha assunto le caratteristiche di evento che offre l’opportunità di apprezzare grandi protagonisti del circuito dello spettacolo nazionale ed internazionale. Tutto ciò grazie ad un’accurata selezione della Direzione Artistica che, puntando sulla qualità, garantisce all’utenza un “prodotto” sempre più raffinato e accattivante. Per tali motivazioni la Provincia di Salerno, che in questi anni ha sostenuto ed accompagnato con convinzione la manifestazione, continuerà a profondere il massimo impegno per consentire agli Incontri di raggiungere ancora più ambiti traguardi. Desidero anche manifestare un particolare apprezzamento alla Direzione Artistica per aver saputo tracciare i contenuti di una proposta che, per l’originalità della sua cifra, qualifica ulteriormente il calendario degli avvenimenti nel Salernitano.

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Incontri Internazionali della Musica 2008

Vincenzo De Luca Sindaco di Salerno

Salerno, città dell’arte e dell’incontro culturale

A nome mio personale e del Comune di Salerno saluto gli artisti e gli spettatori dell’edizione 2008 degli Incontri Internazionali della Musica.Il percorso musicale e culturale di questa originale ed immaginifica manifestazione approda all’isola di Cuba i cui ritmi si sono ormai diffusi in tutto il mondo. Questo incontro porta a Salerno alcuni tra i maggiori esponenti della musica caraibica creando un evento unico nel panorama musicale.La clave, la straordinaria ritmicità genetica degli artisti cubani, è quanto mai coinvolgente poiché attinge alle emozioni più profonde della vita, dell’incanto naturale, della pulsione sentimentale.I musicisti si fondono con il pubblico generando una comunità attraversata da brividi d’intensa emozione che, ne sono convinto, scandiranno anche le nostre serate.Il Comune di Salerno ha sostenuto, con risorse e strutture, fin dalla sua prima edizione questa iniziativa ritenendo che il linguaggio universale della musica possa contribuire all’incontro tra popoli e culture che fondendosi esaltano sintesi d’originale umanità.Questo sostegno s’inserisce coerentemente nel grande programma culturale della nostra amministrazione che è stata impegnata in questi anni tanto per la riapertura e la realizzazione di spazi culturali quanto per la crescita della qualità dell’offerta. Un fervore culturale che attraversa tutti i generi musicali dalla lirica, con la stagione musicale diretta dal grande Daniel Oren, al Jazz dalla musica classica alle fusion più innovative. Salerno ama la musica e la cultura. Continueremo a puntare su iniziative di qualità alta per attrarre appassionati dell’arte che seguendo le onde musicali imparino anche a scoprire o riscoprire la nostra bella Salerno con il suo patrimonio artistico, l’artigianato e l’enogastronomia, l’ambiente e la sicurezza.

Benvenuti a Salerno e buon divertimento a tutti

Angelo VillaniPresidente della Provincia di Salerno

Gli “Incontri internazionali della musica” hanno assunto nel corso degli anni grande rilievo dal punto di vista artistico. La riscoperta di originali percorsi creativi conferisce all’iniziativa una valenza ulteriore, favorendo azioni di interscambio sociale con Paesi geograficamente lontani, ma in realtà vicini dal punto di vista delle affinità culturali. La manifestazione, giunta quest’anno alla sua ottava edizione, ha assunto le caratteristiche di evento che offre l’opportunità di apprezzare grandi protagonisti del circuito dello spettacolo nazionale ed internazionale. Tutto ciò grazie ad un’accurata selezione della Direzione Artistica che, puntando sulla qualità, garantisce all’utenza un “prodotto” sempre più raffinato e accattivante. Per tali motivazioni la Provincia di Salerno, che in questi anni ha sostenuto ed accompagnato con convinzione la manifestazione, continuerà a profondere il massimo impegno per consentire agli Incontri di raggiungere ancora più ambiti traguardi.Desidero anche manifestare un particolare apprezzamento alla Direzione Artistica per aver saputo tracciare i contenuti di una proposta che, per l’originalità della sua cifra, qualifica ulteriormente il calendario degli avvenimenti nel Salernitano.

Incontri Internazionali della Musica 2008

Elio MacinantePresidente Associazione Media Music

Salerno incontra Cuba: l’edizione 2008 degli Incontri Internazionali della Musica vede protagonista la musica cubana per tre serate al Massimo cittadino. Personali affetti mi legano a Cuba e alla sua cultura, per cui ho cercato di comporre un programma che potesse dare un’idea completa di stili e tradizioni senza tralasciare le tendenze significative che caratterizzano l’attuale panorama musicale cubano. Troppe le tentazioni, i musicisti e i compositori cubani affondano le radici in una sterminata e straordinaria tradizione musicale intrisa di contaminazioni che rendono affascinante la maggior parte della produzione. Come musicista avrei proposto un cartellone di molti concerti…ahimè, come organizzatore ho necessariamente dovuto compiere una selezione che propongo nel programma di questa VIII edizione. Il concerto di apertura è dedicato al grande jazz, con lo straordinario ambasciatore del pianismo contemporaneo Omar Sosa, in formazione di quartetto. Sosa proporrà alcuni brani del suo recentissimo “Afreecanos”, lavoro discografico uscito da qualche settimana. Lo affiancheranno, per l’occasione, musicisti di grande carisma e personalità: il bassista mozambicano Childo Thomas, il percussionista del Mali Baba Sissoko e il saxofonista cubano Leandro Saint-Hill. Voler etichettare la musica di Omar Sosa, in linea con la effimera consuetudine o forse necessità di mercato di collocare qualsiasi espressione artistica in uno specifico filone di riferimento, magari contraddistinto dall’acronimo di turno, è operazione assai complicata. La sua musica va ben oltre i limiti del Latin Jazz. La contemporaneità del suo linguaggio e le sue stesse opere si colorano sicuramente di riti e sonorità che ricercano le origini soprattutto nelle radici africane. Ma, per dirla con uno dei grandi maestri del Son, Adalberto Alvarez, “il cubano ha la clave… ce l'hanno nel sangue da quando nascono… ”. La clave è la configurazione ritmica su cui poggia tutta la musica cubana e che ne ha caratterizzato il “sapore”. Quel sapore che ci auguriamo di ritrovare anche in questo concerto in cui la consueta accoglienza a Omar Sosa da parte dei musicisti di casa nostra e l’auspicabile descarga (jam session) sono state affidate senza alcuna esitazione al talentuoso pianista Julian Oliver Mazzariello e l’ormai affermato trombettista Giovanni Amato, due vere punte di eccellenza che il nostro territorio si pregia di aver proiettato con autorevolezza nel panorama

protagonista un’icona della musica cubana, Ignacio “Mazacote” Carrillo, accompagnato da La Sonora Cubana, un gruppo di musicisti interpreti della tradizione e dello stile musicale ballabile cubano. Dal palcoscenico del Verdi potremo ascoltare un repertorio che ci farà rivivere gli splendori dell’epoca d’oro dei locali notturni e dei casinò dell’Havana. Dall’alto della sua veneranda età “Mazacote” ci condurrà con irriducibile verve attraverso un percorso musicale molto caro specialmente alla generazione degli anni ’50, ma che non manca di affascinare anche i più giovani. La chiusura di questa VIII edizione è affidata all’orchestra cubana più famosa del mondo, Los Van Van. Il pirotecnico gruppo fondato da Juan Formell ci proporrà un repertorio che esprime la nuova tendenza musicale cubana, la timba. Questo stile tende a fondere i ritmi tradizionali afrocubani, dalla rumba alla musica Yoruba della santeria e al son, con ritmi moderni come l'Hip Hop, il Rap, l’ R&B, il Funky e il Reggae. Formell, che alla fine degli anni ’60 era già riconosciuto innovatore avendo creato il Songo dalla contaminazione del Son cubano con la musica beat americana, è oggi considerato uno dei padri della timba di cui Los Van Van sono ambasciatori nel mondo. Un sentito ringraziamento va al Comune di Salerno e alla Provincia di Salerno, Enti promotori della manifestazione e a quanti, grazie al loro sostegno e collaborazione, ne permettono la realizzazione e la comunicazione. Gli Incontri Internazionali della Musica, oltre a costituire un appuntamento artistico-culturale di rilevo, intendono anche rappresentare un’occasione di promozione per la città di Salerno, contribuendo così al progetto che vede impegnato il Comune di Salerno a sviluppare la vocazione turistica della città nella quale ben si colloca un importante evento musicale, sottolineato tra l’altro dal prestigioso Premio che il Presidente della Repubblica concede assegnando la medaglia d’argento.

Incontri Internazionali della Musica 2008

Venerdì 22 febbraioore 21.15

jazz incontriOMAR SOSA

AFREECANOS QUARTETOmar Sosa pianoforte, fender rhodes, electronics

Childo Tomas basso elettrico, voce, m’biraBaba Sissoko ngoni, talking drums, calebasse, voce

Leandro Saint-Hill flauto, sax alto

con la partecipazione di

Julian Oliver Mazzariello pianoforteGiovanni Amato tromba

Incontri Internazionali della Musica 2008

Omar Sosapianista eccezionale, poliglotta musicale che unisce i continenti, Omar Sosa, tra l’utopia e la realtà, è un’allegoria dello scambio artistico universale. Nato nel 1965 a Camagüey, a Cuba, comincia a studiare musica a otto anni al conservatorio municipale, dove si avvicina alle percussioni, e in particolare alle marimba. Continua il suo cursus alla Scuola Nazionale di Musica dell’Avana, poi all’Istituto Superiore d’Arte. Segue una formazione accademica di composizione, armonia e strumentazione. Forte di questa base teorica, si avvicina allora al piano, che l’aveva sempre affascinato per il suo carattere orchestrale e percussivo, diventando presto il suo strumento preferito. La pratica del piano, che Omar suona da autodidatta, sarà sempre influenzata da quella delle percussioni: è il suo stile personale, di grande audacia ritmica, diventato ormai il suo tratto caratterizzante. Omar comincia subito a suonare in contesti molto vari. Cresciuto nella cultura cubana più tradizionale, scopre ben presto il jazz, il pop, il funk, grazie anche ai programmi americani trasmessi alla radio. È anche l’epoca in cui i musicisti emigrati tornano con cassette e dischi di nuove forme di musica: il paese si apre all’estero, e Omar ne approfitta. Il genere che lo affascina maggiormente è il jazz: sente che è più di una musica, una vera filosofia di vita, una scuola della libertà. Si procura i dischi dei più grandi pianisti (Oscar Peterson, Herbie Hancock, Chick Corea, Keith Jarrett), interessandosi anche alle armonie bop di Charlie Parker, le melopee spiritualiste di John Coltrane e scopre sopratutto Thelonious Monk; il suo stile, aspro e dissonante, diventa per lui un riferimento assoluto. Alla fine degli anni 80, Omar comincia a lavorare come direttore musicale con cantautori cubani (Vicente Feliu e Xiomara Laugart), poi nel 1993 emigra in Equatore, a Quito, per un viaggio che sarà decisivo. In un paesino sulla costa occidentale, trova un’espressione musicale folklorica originale, fortemente attaccata alle radici africane. Comincia a concepire una musica sincretica, in grado di conciliare tutta la diversità delle espressioni generate dalla diaspora africana. Capisce che lo swing, la danza, il rapporto con il corpo, con la sensualità, sono qualità essenziali che si trovano nel jazz, nella musica portoricana, caraibica, cubana, e che, al di là delle differenze stilistiche nate dal metissage culturale, hanno un’origine comune: l’Africa rubata agli schiavi.

s’impone velocemente come leader sulla scena latin jazz. Qualche mese dopo il suo arrivo, esce il primo disco negli Stati Uniti, con Otà Records, Omar, seguito nel 1997 dallo straordinario Free Roots. Con Spirits of the Roots (nel 1998) e Bembon (nel 2000), si afferma come leader indiscusso del jazz ibrido, aperto ai ritmi latini e afro-americani di tutto il Nuovo Mondo, ma anche a quelli dell’Africa del Nord, ai canti berberi e al rap. Il groove afro-cubano si trasforma immediatamente in complesse pulsazioni urban; le tradizioni orali (gnawa, yoruba…) si sovrapongono allo slam e all’hip hop. Omar Sosa trascorre allora più tempo in Europa, dove sviluppa nuovi progetti: registra con John Santos (Njumbe); un secondo disco da solista esce nel 1999 (Inside), magnifica deriva contemplativa e impressionista.Con Prietos (2001) e Sentir (2002), apre il suo universo ai ritmi, alle sensazioni del mondo arabo. Non smette di incontrare musicisti, culture diverse: si esibisce in duo col percussionista venezuelano Gustao Ovalles (Ayaguna), col francese Mino Cinelu, crea un opera sinfonica di quarantacinque minuti, From Our Mother, che combina motivi folclorici cubani, venezualani e ecuadoriani con armonie jazz. Con Mulatos, si avvicina all’universo high-tech ed elettronico, e lascia per un momento l’esuberanza degli ibridi formali. Dice della sua musica, con grande generosità: “Ciò che può un’immagine fedele della diversità della musica attuale non è la fusione superficiale di elementi eterogeni; ma l’intuito che tutte queste tradizioni hanno qualcosa a che fare le une con le altre, e che è tempo di farle riconciliare, di farle cantare all’unisono.”

Incontri Internazionali della Musica 2008

Baba Sissokodiscende da una grande dinastia di "Griots" del Mali, i cantastorie della cultura orale africana che detengono e tramandano il sapere, la tradizione e la storia. Inizia la sua carriera suonando il Tamani (tamburo parlante), accompagnando suo nonno nei suoi viaggi. Successivamente, Baba entra a far parte dell'Assemblea Strumentale del Mali come suonatore di Ngoni e tamani. Con l'Assemblea partecipa a diverse tourneé in Europa e negli Stati Uniti. Tour europei sono stati effettuati anche con Kanja Kuiate e Ami Koita; con quest'ultima incide quattro dischi. Nel 1991 fonda il gruppo Taman Kan con cui effettua il tour africano. Nel 1993 fonda con Habib Koite il gruppo Bamada con esso vince il concorso indetto da Radio France International, "Découverte 93". La sua natura di polistrumentista e l'estrema sensibilità verso altre forme di espressione musicale, lo portano di lì a breve a collaborare con vere e proprie superstars quali Sting, Santana, The Wailers, Youssou N'Dour, Salif Keita ed altri ancora. Il suo stile è estremamente particolare, alle melodie e ritmi

Leandro Saint-Hill è nato a Camagüey in Cuba nel 1968. Le sue influenze musicali sono state determinante dalla Charanga & Danzon orchestra, Paquito D`Rivera ed in particolare da Charlie Parker dal cui stile ha tratto le motivazioni per sviluppare l’improvvisazione jazzistica. Si è diplomato alla scuola di musica José White ed ha proseguito gli studi al conservatorio di Las Tunas. Ha lasciato l’Havana per collaborare come sideman con le rock star Tanja e Beatriz Marquez, jazzisti come il Carlos Maza Quintet e star della Salsa come El Medico de la Salsa. Nel 1994 si è trasferito ad Amburgo dove ha collaborato con importanti band locali partecipando a numerosi eventi e festival europei come: Rock in Park, Tollwood, Summerjam, latino-americando, Montreux Jazz Festival, North Sea Jazz, Leverkusen Jazz Festival, etc. Oltre ad aver formato la sua band “St-hill Colectivo”, Leandro collabora con importanti artisti cubani come Omar Sosa Quintet, Cuarteto Chanchullo, Tony Martinez and The Cuban Power, Julio Barreto Latin Word ed ha partecipato a numerosi progetti discografici con Patrice, Gonzalo Rubalcaba, Hilton Ruiz, Chico Freeman, Cuban Diva Caridad Hierrezuelo e al The Night of Wagner

Childo Thomasbassista, percussionista e vocalist africano è nato nel 1963 a Maputo in Mozambico. Ha iniziato a suonare all’età di 16 anni in gruppi popolari tradizionali e in gruppi di jazz nella sua città. Dal 1982 al 1992 è stato membro del gruppo Alambique con cui ha partecipato a tournée in Scandinavia, Angola e Zimbabwe. Negli ultimi anni ha collaborato con numerosi gruppi mozambicani ed ha partecipato a varie registrazioni di colonne sonore e musiche di scena. Dal 1994 si è stabilito in Spagna ed ha suonato con vari gruppi tra cui Zeze Lokito, Unison, Mogha Africa, David Cervera, Sora, and Luis Mbomio. Dal 2004 ha partecipato regolarmente ai progetti e alle tournée di Omar Sosa in oltre 100 concerto nei cinque continenti ed ha

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Julian Oliver Mazzarielloè nato in Inghilterra il 31 ottobre 1978 dove ha vissuto per 17 anni. Attratto dalla musica precocemente, Julian ha dimostrato il suo talento vincendo un importante Festival di giovani promesse in tenera età. Trasferitosi in Italia nel 1996 è entrato in contatto con il prestigioso gruppo dei jazzisti salernitani con i quali ha collaborato in numerosi progetti discografici e formazioni. Si è imposto alla ribalta nazionale con la partecipazione al nuovo disco di Lucio Dalla con cui ha effettuato una lunga tounée. Reduce del successo sanremese di Nicky Nicola ha in seguito partecipato a trasmissioni televisive di rilievo. Collabora frequentemente con importanti musicisti del panorama musicale italiano tra cui si citano Dario Deidda, Stefano Di Battista, Mario Biondi, Fiorella Mannoia.

Giovanni Amatocompositore di notevole spessore, ottimo arrangiatore, è un musicista dotato di uno swing eccezionale unito ad uno scorrevolissimo fraseggio boppistico. Il tocco morbido e potente, la musicalità versatile e spontanea sono le sue peculiarità. Dal 1990 inizia un'intensa attività concertistica che lo introduce nel grande circuito jazzistico e collabora con musicisti nazionali ed internazionali. Ha lavorato nel contesto di produzioni radiotelevisive e discografiche. Nell'ambito della musica leggera vanno menzionate le collaborazioni e incisioni con Gino Paoli, Gianna Nannini, Teresa De Sio, Marina Rei, Fred Bongusto, Gegè Telesforo,

Sabato 23 febbraioore 21.15

“MAZACOTE”&

LA SONORA CUBANAIgnacio “Mazacote” Carrillo voce

Lazaro Hernandez tresDenis Nicle basso

Pierre Paul  Malempré trombaRuben Valle sax

Carlos Acosta Ortiz timbalesLeonid Muños Hernandez  congas

Jesus Rivera Diaz bongoAndres Hernandez Ordoñez pianoforte

Consuelo Posada Rodriguez voce

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Ignacio “Mazacote” Carrillo è nato nel 1927a Guanabacoa, città famosa come la capitale dei “santeros” di Cuba. Ha iniziato la sua carriera con l’orchestra Conjunto Supremo di Berto Ramos e ha cantato con Josè Calvo. Accentando l’invito del direttore Enrique Pérez, si unisce in seguito al gruppo Conjunto Bolero con il quale si esibisce nei club privati più famosi di Cuba come El Niche, Pompiliu e Mí Bohío. Durante questo periodo Mazacote acquisisce una grande popolarità e nel 1950 arriva l’invito di Felix Chappottín ad integrarsi nel suo famoso gruppo “Chappottín y sus Estrellas”. Dal 1960 inizia la collaborazione con La Charanga di Neno González che lo porterà all’apice della notorietà. Canta con Paulina Álvarez, “La Reina de la Danzote”. Con Neno González porta al successo diverse canzoni come: “Se Secó Manantial”, “El Sazón de tus Frijoles”, “Viejo Celoso”, “Lunita Redondita”, “El Molote” ed altre ancora. All’inizio degli anni ’70 riprende la collaborazione con il gruppo “Chappottín y sus Estrellas” fino al 1988, anno del suo ritiro dalle scene. Mazacote è conosciuto non solo come un grande interprete ma anche come autore di canzoni: “Olla Olla”, “Che-Che”, “Nicolás Corrió”, “Cuéntame de ti”, “Vida y Besos”, “Muere una Ilusión”,

documentario di Win Wenders, “Buena Vista Social Club”, Mazacote esce dal suo ritiro e diventa uno dei protagonisti, insieme ad Ibrahim Ferrer, del progetto Afro-Cuban All-Stars diretto da Juan De Marcos. Dal 2007, sotto l’impulso di Chuchi Rivera, direttore de La Sonora Cubana, ha ripreso l’attività ed è stato invitato in vari festival in Europa riscuotendo un entusiasmante successo. Con La Sonora Cubana è in progetto la pubblicazione di un CD che riprende suoi successi insieme a famosi standards cubani.

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La Sonora Cubanafondata nel 2004 dal percussionista Jesús “Chuchi” Rivera, la formazione si prefigge di far rivivere l’età d’oro della musica cubana degli anni ’50. Jesùs Chuchi Rivera è nato a l’Havana nel 1962. A Cuba ha realizzato importanti iniziative musicali tra cui la creazione del gruppo Congo Real e la Comparsa de Carnaval, progetti incentrati sulla tradizione folkloristica della musica popolare cubana. Ha partecipato come musicista alle attività della gruppo Gerardo Alfonso y Folclórico de Habana. Nel 2000 si è trasferito a Bruxelles dove ha collaborato con noti musicisti belgi. La Sonora Cubana collabora regolarmente con le star cubane del periodo degli anni ’50 come: Pipo Hernandez e Carmen Flores, la “Voz afro del Caribe” nel 2006. Nel 2007 e ancora per questo anno, la Sonora Cubana ha programmato di rendere protagonista dei suoi concerti un vero monumento della musica cubana: il maestro sonero “Mazacote” Carrillo. Accompagnato dai talentuosi musicisti della Sonora Cubana, “Mazacote” presenterà sue composizioni originali (Lengua Lisa, No comas

composto da musicisti cubani residenti in Europa ed altri che giungeranno direttamente da Cuba con “Mazacote”. La guajira originaria di Camarguey, Consuelo Posada affiancherà il maestro come seconda voce. “Mazacote” & La Sonora cubana sono un concentrato di pura energia, di nostalgia e di romanticismo. Un affascinante cocktail che esplode sulla scena come un fuoco d’artificio. Gli imminenti programmi della Sonora Cubana, sempre alla ricerca di soddisfare le esigenze di una fascia di pubblico più ampia, prevedono la collaborazione con il celebre cantante belga Marka, progetto

L’Havana 1950

Incontri Internazionali della Musica 2008

Domenica 24 febbraioore 21.15

Los Van VanYenisel Valdes Fuentes voce

Mario Enrique Rivera Godinez voceSamuel Formell batteriaRoberto Hernandez voce

Abdel Rasalps Sotolongo voceJorge Leliebre Sorzano pianoforte, flauto, cori

Pavel Molina bassoBoris Luna tastiere

Hugo Antonio Morejon trombone, tastiereAlvaro Martinez trombone

Edmundo Pina Machin tromboneManuel Labarrera congas

Irving Frontela violinoRoberto C. Rodriguez pianoforteJulio Eladio Norona cruznguiro

Pedro Fajardo violino

Juan Ernesto Nodarse Noa tecnico del suonoJavier Leon Pena tecnico del suonoJuan Formell

Incontri Internazionali della Musica 2008

Los Van Vanè l'orchestra cubana più famosa del mondo, un mito musicale dal suono inconfondibile e dalla lunga storia. Juan Formell e i Los Van Van hanno fatto ballare Cuba e la gente del mondo intero da oltre 20 anni. Il loro direttore Juan Formell ha all'attivo 16 album e più di 150 composizioni. La loro musica è giustamente considerata la miglior espressione del più avanzato sound caraibico, che sa unire tradizione e moderne suggestioni. I problemi sociali e il quotidiano sono i temi principali delle loro canzoni. Per questa ragione, per la loro integrità e la salvaguardia dei valori che li hanno sempre contraddistinti, da anni sono gli ambasciatori ufficiali nel mondo della salsa e di tutto ciò che è musica cubana, son, danzon, songo e merengue. E questo senza mai cadere nella trappola della routine. Juan Formell è cresciuto artisticamente in un contesto decisamente favorevole; nato da una famiglia di musicisti, ha

La sua attività di compositore vede l'inizio nel 1965. Grandi artisti come Ray Barretto, Harry Belafonte, gruppi come El Gran Combo de Puertorico, la Tipica 73 suonano la sua musica; il re della salsa Ruben Blades termina i suoi concerti con un titolo molto conosciuto del Van Van: "Muovete". La formazione comprende oltre ai due cantanti, Mario Valdes e Pedrito, quattro percussionisti, un bassista, un pianista, tre violinisti, un trombonista e due trombettisti: quattordici persone in tutto che, sicuramente, sono un bel vedere e soprattutto un bel sentire. I Los Van Van sono un'autentica macchina da ritmo che miscela con grande abilità i timbri afro della sezione ritmica con le cadenze jazz dei suoi fiati.