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Maria Tiziana Marcelli Angela Galasso LAZIO INNOVA S.p.A. AiCARE Sviluppo Sostenibile e Territorio Agenzia Italiana per la Campagna e l’Agricoltura Responsabile e Etica Roma, 11 Dicembre 2017 SNAI - Strategia Nazionale Aree Interne

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Maria Tiziana Marcelli Angela Galasso LAZIO INNOVA S.p.A. AiCARE

Sviluppo Sostenibile e Territorio Agenzia Italiana per la Campagna e l’Agricoltura Responsabile e Etica

Roma, 11 Dicembre 2017

SNAI - Strategia Nazionale Aree Interne

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SNAI Obiettivo, azione, risorse, metodo

RISORSE

Fermare e invertire trend

Aree interne

Promozione del mercato

Sviluppo locale

Ripristino di cittadinanza

Offerta servizi di base

Punti di forza dei territori

Scuola, salute,

mobilità

Fondi comunitari

Legge di Stabilità

MET

OD

O

Caduta demografica

Invecchiamento della popolazione

Riduzione presidio e manutenzione territori

1. Politiche nazionali (sperimentazione, valutazione efficacia, sistema)

2. Sistemi intercomunali permanenti (organizzazione servizi)

3. Concentrazione risorse in aree selezionate (elevati bisogni, opportunità e capacità di coglierle)

4. Sperimentare (area prototipo) 5. Co-progettare (bozza di idee per la discussione) 6. Risultati attesi, misurazione esiti, valutazione, open government (sistema di indicatori, dati open)

DUPLICE AZIONE

OBIETTIVO

Non ci sono economie di scala e non sono mai stati fatti sforzi

reali di innovazione

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I passi per la definizione della Strategia d’area da Linee Guida e Vademecum SNAI

Bozza idea di discussione

Preliminare di Strategia

Strategia d’area

Proposta del territorio (generale, non individua risorse), è un ideale

Analisi di contesto

Descrizione dell’ipotesi più viabile tra quelle della Bozza di discussione

Motivazione tecnica e politica

Interventi, azioni specifiche, risultati attesi, indicatori di risultato

Prima valutazione in termini di costi

Approvazione Agenzia per la Coesione Territoriale

APQ

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Elementi di innovazione della SNAI

► Esistenza di una strategia tesa a produrre trasformazioni durature nel territorio (consapevolezza della funzione sociale delle AI come presìdi del territorio)

► Valorizzazione del principio dell’aggregazione di funzioni fra i Comuni

► Valorizzazione delle aree più mature

► Fase di diagnosi (SNAI > selezione area): desk e in campo

► Creazione di un team a livello centrale per un accompagnamento «terzo» dei territori

► Attività di animazione e di facilitazione della progettazione nei territori

► Favorire l’allargamento della partecipazione nei territori a soggetti nuovi, innovatori

Fasi guidate

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Dinamiche e risorse nelle aree interne italiane

52% dei Comuni italiani (pari a 4.185 Comuni)

22% della popolazione italiana (pari a 13.328.750 abitanti)

60% della superficie italiana (pari a 180.538 kmq)

-21% riduzione della SAU fra il 1982 e il 2010 (media nazionale -19%)

13% delle aree interne sono aree protette (media nazionale 10%)

42% delle aree interne è rappresentato da superfici forestali (media nazionale 35%)

10% incidenza delle aziende con produzioni DOP/IGP

38% del patrimonio culturale italiano è localizzato nelle aree interne, che attrae il

3% dei visitatori italiani

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SNAI Le Aree Interne della Regione Lazio

La DGR n.466 del 09/09 2015 individua l’area prototipo e fornisce una serie di indicatori utili e necessari per inquadrare ogni singola Area.

Monti Reatini quale seconda area progetto. L’approvazione della Strategia d’Area passa in ciascun territorio attraverso tre fasi, definite e descritte nelle Linee Guida e nel Vademecum SNAI: la definizione di una Bozza di idea di discussione, successivamente la predisposizione di un Preliminare di Strategia e infine la redazione della Strategia d’Area. Entro il 2017 sarà concluso il processo di elaborazione della Strategia per l’A.I di Valle del Comino che dovrà essere approvata dalla Agenzia per la Coesione Territoriale, previa verifica da parte del Comitato Tecnico Aree Interne (CTAI) del pre-requisito istituzionale sulla gestione associata di servizi e/o funzioni dell’area. Il passo conclusivo è la sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro (APQ), strumento attuativo di cooperazione interistituzionale fra l’Agenzia per la Coesione Territoriale ed il Sindaco capofila dei comuni dell’A.I. Tale APQ dovrà indicare: le attività e gli interventi da realizzare, con i tempi e le modalità di attuazione; i soggetti responsabili ed i relativi impegni; le risorse finanziarie occorrenti, a valere sugli stanziamenti pubblici o reperite tramite finanziamenti privati; le procedure e i soggetti responsabili per il monitoraggio e la verifica dei risultati.

Il Preliminare di strategia per l’A.I dei Monti Reatini è stato inviato al CTAI alla fine del mese di ottobre, pertanto

Area

Interna

Superficie

tot. In Km2

Numero

Comuni

Numero

abitanti

(residenti)

2011

Var. % Pop.

totale

1971- 2011

Var. % Pop.

totale

2001-2011

% Pop.

ultra

65enne

2011

% Pop.

straniera

residente

2011

Val Comino 600 18 29.223 -6,6 -3,9 23,7 3,8

Monti

Reatini 1.520 29 26.664 -31,8 -5,6 28,3 5,1

Alta Tuscia 1.018 15 44.164 +1,3 +2,7 24,5 7,0

Monti

Simbruini 549 22 26.901 -2,2 +1,1 22,7 6,0

Area Interna Superficie tot.

In Km2

Numero

Comuni

Numero

abitanti

(residenti) 2011

Var. % Pop.

totale 1971-

2011

Var. % Pop.

totale 2001-

2011

% Pop. ultra

65enne 2011

% Pop. straniera residente

2011

Val Comino 600 18 29.223 -6,6 -3,9 23,7 3,8

Monti Reatini 1.520 29 26.664 -31,8 -5,6 28,3 5,1

Alta Tuscia 1.018 15 44.164 +1,3 +2,7 24,5 7,0

Monti

Simbruini 549 22 26.901 -2,2 +1,1 22,7 6,0

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SNAI Le Aree Interne della Regione Lazio

La DGR n.466 del 09/09 2015 con la quale è stata individuata l’area prototipo fornisce una serie di indicatori utili e necessari per inquadrare ogni singola Area. Di seguito alcuni dati preliminari:

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SNAI Le Aree Interne della Regione Lazio

Alcuni dati:

77% del totale dei Comuni laziali

65% del territorio regionale laziale (pari a 11.135 kmq)

28% della popolazione regionale (1.544.017 abitanti)

Per il settore agricolo si registrano tra il 2000 e il 2010:

• diminuzione della SAU regionale nelle aree interne del 15% (il dato medio regionale è dell’11%)

• riduzione del numero dei conduttori di attività lavorativa (-64%) e nello stesso arco temporale

• riduzione dei conduttori di azienda con età inferiore ai 39 anni (-51%)

la continua perdita di capitale umano e delle superfici agricole comporta un incremento del rischio di mancanza del presidio antropico, con ripercussioni sul patrimonio naturale e costruito; l’abbandono delle attività agricole e la scarsità di manutenzione del territorio accelera inoltre i processi di dissesto idrogeologico e dei processi di degrado del patrimonio immobiliare.

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SNAI Regione Lazio - Nodi dello Sviluppo

Le condizioni che hanno generato l’abbandono lo spopolamento delle aree e disincentivano ancora oggi la residenzialità sono connessi a una offerta pubblica carente in settori decisivi: • formazione scolastica ed extracurriculare con gap nei test INVALSI e nell’utilizzo di programmi di informatizzazione e

conoscenza delle lingue straniere • limitata offerta sanitaria con elevati tempi di gestione delle emergenze • problematicità nei trasporti e in generale nell’accessibilità delle aree • inadeguatezza di reti infrastrutturali digitali • Inadeguatezza degli stock di capitali (attrezzature, macchinari, ecc.) funzionali ai processi di produzione, trasformazione e

commercializzazione dei prodotti • mancanza di una Governance che sappia promuovere azioni di innovazione sia di processo che sociale.

Per quel che concerne il comparto agricolo e zootecnico i maggiori problemi riguardano: • la frammentazione fondiaria e le relative esigenze di accorpamento; • la mancata organizzazione delle filiere corte e lunghe e la valorizzazione dei prodotti di qualità • La scarsa o limitata erogazione di servizi di miglioramento genetico delle razze bovine, ovine e caprine • la mancata o circoscritta gestione e tutela attiva del territorio e del patrimonio forestale con le relative esigenze di

contrasto al dissesto idrogeologico e fornitura di servizi eco-sistemici, ecc.

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SNAI Le parole chiave per il futuro

a) Valorizzazione delle produzioni locali: superamento della parcellizzazione delle produzioni; l’introduzione di processi di innovazione gestionale e produttiva, la creazione di reti d’impresa tra le filiere più interessanti da sviluppare, in particolare nel reatino, vi è quella del legno

b) Multifunzionalità delle imprese agricole La multifunzionalità si esprime in molteplici forme e sempre più si rivolge, oltre che ai turisti, alle comunità locali e ai cittadini residenti offrendo servizi di prossimità (ricreativi, sportivi, didattici, sociali) oltre che prodotti locali. Il valore delle pratiche multifunzionali connesse all’attività agricola in Italia oggi è pari a circa 11 miliardi di euro, ovvero il 22% del valore complessivo della produzione dell’intera agricoltura (Ismea, 2017).

c) Facilitazioni per l’accesso al credito e supporto alla realizzazione di rigorosi piani di impresa basati su attenti studi di mercato, finalizzati alla valutazione della sostenibilità economica degli investimenti delle imprese agricole. Queste azioni sono indispensabili anche per “dare gambe” alle iniziative rivolte ai giovani e all’uso delle terre pubbliche della regione (Banca regionale della terra).

d) Miglioramento dei servizi alle imprese e dell’offerta formativa che coinvolga imprese scuole, Università, nonché la Regione Lazio per quel che attiene la formazione professionale introducendo e/o valorizzando corsi di formazione superiori e specialistici con dotazioni strumentali e infrastrutturali rafforzate che siano legati alle reali esigenze e potenzialità dei territori (ad esempio la proposta di ripristino dell’Istituto alberghiero di Amatrice).

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SNAI Le parole chiave per il futuro

e) Incremento/miglioramento di una offerta turistica integrata: potenziamento dei servizi, miglioramento dell’offerta di accoglienza in termini numerici e di qualità, nonché attività di marketing “di rete” per la promozione degli eventi e dei prodotti dei territori

f) Valorizzazione della presenza di migranti: nella Val Comino, come per le altre aree interne, si registra una crescita della popolazione straniera residente, con una significativa percentuale di imprese a titolarità straniera, elemento di primaria importanza per lo sviluppo di un territorio che soffre lo spopolamento. La presenza di stranieri, oltre che ad innalzare la percentuale di popolazione residente e in età lavorativa, potrebbe essere funzionale anche a processi di apertura delle aree e all’innalzamento dei livelli di conoscenza delle lingue.

Innovazione e sostenibilità: capacità di mobilizzare risorse locali in modo nuovo e con regole e procedure nuove di lavoro, in grado di tradursi in: innovazione nei servizi, apertura dei territori e sostenibilità. L’innovazione come elemento di apertura per favorire l’attivazione di partenariati ampi, aumentare il coinvolgimento di soggetti nuovi in grado di apportare conoscenza, interesse e idee all’interno dei processi di sviluppo, ampliare quindi i canali delle rappresentanze tradizionali. La sostenibilità, come capacità dei progetti di produrre benefici duraturi, sia per i destinatari diretti che per tutta la comunità nel suo insieme. Non vi è innovazione senza efficienza, intesa come l’utilizzo adeguato delle risorse, rapporto positivo tra risorse investite e risultati ottenuti, oggi parametro necessario, dal forte contenuto tecnico, economico, politico ed etico.

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SNAI - PSR 2014-2020

• Misura 7: risponde alla necessità di preservare, ripristinare gli ecosistemi, incentivando l’uso efficiente delle risorse e l’inclusione nelle zone rurali. Favorisce in particolare gli obiettivi specifici legati alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale, architettonico e ambientale, i sistemi innovativi nell’erogazione dei servizi essenziali; incentiva la filiera bosco-legno-energia e le relative infrastrutture.

• Misura 4, in particolare, le sottomisure 4.1 e 4.2: per la competitività, l’innovazione e la tutela ambientale è possibile fare riferimento alla le operazioni legate ai progetti di filiera integrata; la sottomisura 4.3. prevede il miglioramento della viabilità rurale, il ripristino di punti di abbeveraggio, il sostegno agli enti pubblici e ai privati associati.

• Misura 3 concerne il sostegno ai regimi di qualità dei prodotti, con l’obiettivo specifico della promozione e l’innalzamento delle produzioni agricole, del marchio di qualità, della divulgazione delle produzioni di qualità. Fanno parte della misura il sostegno all’adesione ai regimi di qualità di prodotti agricoli ed alimentari.

• Misura 16: nasce con l’obiettivo di coinvolgere più soggetti in progetti comuni, ha carattere di trasversalità ai vari interventi del PSR; sottomisura 16.3 promuove la cooperazione tra piccoli operatori per organizzare processi di lavoro, nonché per lo sviluppo di servizi turistici; la sottomisura 16.4 per quanto riguarda progetti di cooperazione che promuovano la filiera corta; la sottomisura 16.10 che punta a valorizzare le diverse filiera produttive presenti, sviluppando la progettazione centrata sulle capacità di aggregare idee e soggetti

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SNAI - POR FESR 2014-2020

• ASSE 2 - Priorità a): estendere la diffusione della banda larga e il lancio delle reti ad alta velocità e sostenere l'adozione di reti e tecnologie emergenti in materia di economia digitale: Azione 2.1.1: Contributo all’attuazione del “Progetto Strategico Agenda Digitale per la Banda Ultra Larga” Priorità c): rafforzare le applicazioni delle TIC per l'e-government, l'e-learning, l'e-inclusion, l'e-culture e l'e-health; Azioni 2.2.1: Soluzioni tecnologiche per l’innovazione dei processi interni dei vari ambiti della Pubblica Amministrazione nel quadro del Sistema pubblico di connettività, quali ad esempio la giustizia (informatizzazione del processo civile), la sanità, il turismo, le attività e i beni culturali, i servizi alle imprese.

• Asse 3 - le sinergie tematiche con la strategia trova riscontro nella priorità di investimento b) sviluppare e realizzare nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l'internazionalizzazione e nella connessa Azione 3.3.1 - Sostegno al riposizionamento competitivo, alla capacità di adattamento al mercato, all’attrattività per potenziali investitori, dei sistemi imprenditoriali vitali delimitati territorialmente [….].

In termini più generali, l’Asse 3 del POR FESR potrà costituire inoltre una opportuna sponda per i progetti della Strategia legati allo sviluppo imprenditoriale, con le Azioni relative alla nascita e consolidamento delle micro, piccole e medie imprese (Azioni 3.5.1 e 3.5.2) e ai progetti di promozione dell’export (Azione 3.4.1).

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SNAI - POR FSE 2014-2020

• Asse Prioritario I Occupazione, Priorità d’investimento 8.ii): Integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani, in particolare quelli che non svolgono attività lavorative, non seguono studi né formazioni, inclusi i giovani a rischio di esclusione sociale e i giovani delle comunità emarginate, anche attraverso l'attuazione della Garanzia per i Giovani.

• Asse Prioritario 2 – Inclusione sociale e lotta alla povertà - Priorità d’investimento 9.iv): Miglioramento dell’accesso a servizi accessibili, sostenibili e di qualità, compresi servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale.

• Asse Prioritario 3 – Istruzione e formazione - Priorità d’investimento 10.iv): Miglioramento dell’aderenza al mercato del lavoro dei sistemi di insegnamento e di formazione favorendo il passaggio dalla istruzione al mondo del lavoro, e rafforzando i sistemi di istruzione e formazione professionale e migliorandone la qualità, anche mediante meccanismi di anticipazione delle competenze, l'adeguamento dei curriculum e l’introduzione e lo sviluppo di programmi di sistemi di apprendimento basati sul lavoro, inclusi i sistemi di apprendimento duale e di apprendistato.

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SNAI – Altri strumenti

Piano Territoriale Paesistico Regionale - PTPR (DGR DEC 6 n.2918 del 8 marzo 2016): individua strumenti volti alla gestione e valorizzazione dei paesaggi attraverso progetti mirati e azioni di recupero, nonché di forme di collaborazione e concertazione tra soggetti privati e enti pubblici statali e locali (cfr. “Programmi di interventi per gli ambiti rurali di rilevante interesse paesaggistico”; Programmi d’intervento per gli ambiti Rurali di continuità e i Parchi culturali e Archeologici.

L.R. 14/2016, “Disposizioni per valorizzare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli e alimentari di qualità provenienti da filiera corta” che promuove e sostiene la produzione, la valorizzazione qualitativa, il consumo e la commercializzazione dei prodotti agricoli, agroalimentari, alimentari, della silvicoltura, dell’acquacoltura e della pesca, provenienti da filiera corta;

L.R. 9/2017 “Misure integrative, correttive e di coordinamento in materia di finanza pubblica regionale. Disposizioni varie” che al co 73 modifica ed integra la L.R 30 giugno 1998, n. 21 (Norme per l'agricoltura biologica) inserendo l’art. 7 sui Distretti biologici;

la LR 12/2016,che ha istituito la Banca della Terra, costituita da terreni agricoli o a vocazione agricola che rientrano nella disponibilità della Regione Lazio, non utilizzati per altre finalità istituzionali, e che potranno essere acquistate o affittate ai conduttori di fondi rustici soprattutto giovani, grazie alla convenzione con ISMEA

Nuovo Regolamento delle attività Agrituristiche ai sensi dell’art 9 della L.R. 14/2006 (Norme in materia di agriturismo e turismo rurale)

A livello nazionale, la Legge 158/2017 “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici medesimi” che prevede una serie di misure per i comuni fino a 5000 abitanti per favorire tra l’altro, la filiera corta lo sviluppo e la tutela delle aree rurali montane.

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SNAI - Risorse Finanziarie

Legge di Stabilità 2014: gli interventi previsti nell’ambito dei tre servizi essenziali definiti dalla SNAI (sanità, trasporti e salute) troveranno

copertura finanziaria per complessivi 3,75 M€ nell’ambito dei fondi ministeriali per le politiche ordinarie.

La Regione Lazio, con DGR n. 519 del 09/08/2017, avente ad oggetto “Intesa Istituzionale di Programma tra lo Stato e la Regione Lazio del 22 marzo 2000. Ricognizione delle risorse disponibili del Fondo di Sviluppo e di Coesione 2000-2006 ai fini della relativa riprogrammazione e finalizzazione agli Accordi di Programma Quadro per le Aree Interne”, ha destinato complessivamente 20 M€ alla Strategia Aree Interne, con il limite massimo di partecipazione per ciascuna delle quattro Aree, individuate con la DGR n. 477/2014, pari a 5 milioni di €, ai fini dell’attuazione degli interventi da realizzarsi negli Accordi di Programma Quadro. Tali importi saranno utilizzati per il finanziamento degli interventi previsti per lo sviluppo locale e per la copertura di quanto non risulti finanziabile con i fondi ministeriali.

I Fondi SIE 2014-2020 (POR FESR e FSE, PSR) contengono delle previsioni finanziarie indicative relative alla Aree Interne regionali.

POR FESR prevede di destinare alle Aree Interne selezionate risorse da un minimo dell’1% fino ad un massimo del 5% della sua dotazione, ma rimanda la declinazione dell’apporto dei singoli Assi ed azioni alla definizione della strategia di intervento.

il POR FSE rimanda ad una fase successiva la definizione della dotazione finanziaria, da stabilirsi in funzione delle azioni che complessivamente e puntualmente agiranno sulle aree identificate, stimando indicativamente di sostenere il 15% del costo dei progetti.

Infine il PSR prevede di contribuire allo sviluppo delle “Aree Interne” con una partecipazione finanziaria pari a circa il 1-1,5% del montante complessivo del programma.

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Maria Tiziana Marcelli Responsabile area «Sviluppo Sostenibile e Territorio» – Lazio Innova SpA

E-mail: [email protected]

Angela Galasso Co-fondatrice AiCARE

E-mail: [email protected]

Grazie per l’attenzione