“ Rischi Domestici ”

76
1 Rischi Domestici La Prevenzione nei luoghi domestici

description

“ Rischi Domestici ”. La Prevenzione nei luoghi domestici. Legge n.493 del 3 dicembre 1999. "Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell'assicurazione contro gli infortuni domestici”. PREVENZIONE. Protezione Civile Ambiente Sanitario o Medico - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of “ Rischi Domestici ”

Page 1: “  Rischi   Domestici  ”

1

“ Rischi Domestici ”

La Prevenzione nei luoghi domestici

Page 2: “  Rischi   Domestici  ”

2

Legge n.493 del 3 dicembre 1999

"Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell'assicurazione contro gli infortuni domestici”

Page 3: “  Rischi   Domestici  ”

3

PREVENZIONE

• Protezione Civile• Ambiente Sanitario o Medico• Ambiente Industriale

• Ambiente Civile > Abitazioni

Page 4: “  Rischi   Domestici  ”

4

Compito istituzionale del C N V V F(Legge 1570\41)

• Prevenzione ed estinzione degli incendi

• Soccorso Tecnico Urgente• Altre attività

Page 5: “  Rischi   Domestici  ”

5

Page 6: “  Rischi   Domestici  ”

6

L. 966\65 - DMI 16.2.82

• Prevenzione Incendi nelle 97 diverse tipologie di attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco

• Attività di vigilanza (DLgs 626\94)

Page 7: “  Rischi   Domestici  ”

7

Procedure

D P R n. 37 12.01.1988

Page 8: “  Rischi   Domestici  ”

8

I VIGILI DEL FUOCO NEL TERRITORIO

• ISPETTORATI REGIONALI

(Direzioni Regionali)

COMANDI PROVINCIALI

• DISTACCAMENTI: 115PERMANENTIVOLONTARI

•115•115

Page 9: “  Rischi   Domestici  ”

9

Page 10: “  Rischi   Domestici  ”

10

Page 11: “  Rischi   Domestici  ”

11

OBIETTIVIDEL PROGETTO

CULTURALI

COMPORTAMENTALI

Page 12: “  Rischi   Domestici  ”

12

Page 13: “  Rischi   Domestici  ”

13

PERICOLI E RISCHI

• INDIVIDUAZIONE• CONOSCENZA• ADOZIONE DELLE

MISURE DI PROTEZIONE

Page 14: “  Rischi   Domestici  ”

14

CLASSIFICAZIONE DEI RISCHI

• NATURALI

• ANTROPICI INDUSTRIALIDOMESTICI

Page 15: “  Rischi   Domestici  ”

15

I RISCHI DOMESTICI

-STRUTTURALI-IMPIANTISTICI-ALTRI

Page 16: “  Rischi   Domestici  ”

16

RISCHI STRUTTURALI

• STATICITA’ E VULNERABILITA’

• INTERVENTI DI MODIFICA

• MANUTENZIONE

Page 17: “  Rischi   Domestici  ”

17

STRUTTURE

Page 18: “  Rischi   Domestici  ”

18

Page 19: “  Rischi   Domestici  ”

19

LE CADUTE

• - non usare tappeti sulle scale, usare sistemi per far aderire quelli esistenti al pavimento;• - verificare che i parapetti di scale e balconi siano alti almeno 1 m (meglio 1,1 m) e siano

impenetrabili ai bambini. In caso, adeguarli immediatamente;

Page 20: “  Rischi   Domestici  ”

20

Page 21: “  Rischi   Domestici  ”

21

LE CADUTE

• - pulire i vetri delle finestre con attrezzi adeguati piuttosto che salendo su sedie o scale o abbassate gli avvolgibili;• - prima di usare una scala pieghevole, verificarne lo stato;• - installare nel bagno maniglie e dispositivi antiscivolo;• - usare la massima attenzione scendendo scale a chiocciola

Page 22: “  Rischi   Domestici  ”

22

Page 23: “  Rischi   Domestici  ”

23

Page 24: “  Rischi   Domestici  ”

24

Page 25: “  Rischi   Domestici  ”

25

Page 26: “  Rischi   Domestici  ”

26

RISCHI IMPIANTISTICI

• IMPIANTI ELETTRICI

• IMPIANTI DISTRIBUZIONE GAS

Page 27: “  Rischi   Domestici  ”

27

Page 28: “  Rischi   Domestici  ”

28

Gli Impianti Elettrici

• Edifici costruiti dopo il marzo 1990, in base a quanto stabilito dalla legge n. 46/90, gli impianti elettrici devono essere dotati di una dichiarazione di conformità rilasciata dall'installatore che ha eseguito l'impianto e che, quindi, sotto la sua responsabilità attesta che sono state osservate le norme di sicurezza vigenti in materia.

Page 29: “  Rischi   Domestici  ”

29

Gli Impianti Elettrici

• Per gli impianti realizzati prima del 1990 la stessa legge 46/90 prevede che, come unica misura di adeguamento, sia realizzato l'impianto di messa a terra.

• In parziale contrasto con questa legge, il DPR 6.12.91 n. .447 (attuativo della legge 46/90) afferma che, al posto della messa a terra, possa essere installato unicamente un interruttore differenziale (salvavita)

Page 30: “  Rischi   Domestici  ”

30

Gli Impianti Elettrici

• Impianti a norma (L46/’90)• Manutenzioni periodiche

– agli impianti/quadri;– agli apparecchi utilizzatori.

• Aspetti comportamentali:– formazione/informazione;– uso corretto di prese/spine, adattatori, prolunghe;– uso corretto degli apparecchi;

• norme di primo soccorso;

Page 31: “  Rischi   Domestici  ”

31

Il Rischio Elettrico

• Contatti Diretti• Contatti Indiretti

(Condizioni ambientali - locali umidi, bagni/docce)

Sistemi di protezione:– Interruttori differenziali– Impianto di terra– Limitatori di corrente– Apparecchi a doppio isolamento

Page 32: “  Rischi   Domestici  ”

32

Page 33: “  Rischi   Domestici  ”

33

Page 34: “  Rischi   Domestici  ”

34

Page 35: “  Rischi   Domestici  ”

35

Page 36: “  Rischi   Domestici  ”

36

Page 37: “  Rischi   Domestici  ”

37

• Pericolosità ??!! > prudenza• • Le fonti che emettono radiazioni

elettromagnetiche

• Le tre regole di difesa: * Distanza di sicurezza.

* Limitazione del tempo di esposizione. * Schermatura della fonte, del sito

abitabile o della persona.

ELETTROSMOG

Page 38: “  Rischi   Domestici  ”

38

“RISCHIO GAS”

• - RETI DEL GAS

• - BOMBOLE O RECIPIENTI

Page 39: “  Rischi   Domestici  ”

39

Page 40: “  Rischi   Domestici  ”

40

“La Caldaia”• La caldaia è il cuore del sistema di riscaldamento dove il

combustibile viene bruciato per scaldare l'acqua e\o l’aria

Le parti principali che la compongono e ne permettono il funzionamento sono:

• Il bruciatore che miscela l'aria con il combustibile e alimenta il focolare

• la camera di combustione; lo scambiatore di calore, attraverso il quale i fumi caldi prodotti dalla combustione scaldano l'acqua o l'aria che circola nell'impianto;

• l'involucro esterno, o mantello isolante, realizzato in materiale isolante e protetto da una lamiera.

• I tubi di scarico che convogliano i fumi della combustione verso l'esterno, una volta esaurita la loro funzione

Page 41: “  Rischi   Domestici  ”

41

“La Caldaia”• Le caldaie individuali di nuova installazione possono essere di

tipo stagno o atmosferico. Di tipo stagno sono costruite in modo da non utilizzare per la

combustione l'aria dell'ambiente nel quale sono istallate garantendo maggiori standard di sicurezza.

Di tipo atmosferiche o a fiamma libera, per la combustione utilizzano, invece, l'aria del locale in cui sono poste.

Il locale deve essere adeguatamente ventilato con apposite prese d'aria che devono rimanere sempre aperte.

Tali caldaie non possono essere installate in bagno o in camera da letto.

Page 42: “  Rischi   Domestici  ”

42

Il Libretto di Impianto

• E' la carta d'identità della caldaia. Diviso in due parti, contiene i dati del proprietario, dell'installatore e del responsabile della manutenzione.

E' un documento da conservare che riporta, inoltre, la descrizione dei principali componenti dell'impianto, il resoconto delle operazioni di manutenzione effettuate nel tempo, delle verifiche strumentali e dei controlli effettuati da parte degli Enti locali.

Dopo la prima compilazione, ogni aggiornamento dei dati contenuti nel libretto dovrà essere firmato dal responsabile dell'impianto.

Page 43: “  Rischi   Domestici  ”

43

Controllo sulla manutenzione ed esercizio degli impianti termici e osservanza delle

norme relative.

Agli Enti Locali

• Comuni con più di 40.000 abitanti:

• Province, per i restanti Comuni con popolazione inferiore a 40.000 abitanti

Page 44: “  Rischi   Domestici  ”

44

Page 45: “  Rischi   Domestici  ”

45

QUADRO LEGISLATIVO DI RIFERIMENTO PER GLI IMPIANTI DOMESTICI ALIMENTATI A GAS

• 1. DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA SICUREZZA IMPIANTISTICALe principali disposizioni legislative, che disciplinano l’utilizzo del gas combustibile per usi domestici e similari, possono essere suddivise rispettivamente, in:

2. DISPOSIZIONI RELATIVE AL RISPARMIO ENERGETICO E ALL’UTILIZZAZIONE RAZIONALE DELL’ENERGIA.

• Relativamente alle prime si citano:• Legge 6 dicembre 1971 n. 1083 "Norme per la sicurezza dell’impiego del gas

combustibile"; • Legge 5 marzo 1990, n. 46 "Norme per la sicurezza degli impianti" e suoi decreti di

attuazione; • D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447 "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n.

46, in materia di sicurezza degli impianti; • D.P.R. 18 aprile 1994, n. 392 "Regolamento recante disciplina del procedimento di

riconoscimento delle imprese ai fini dell’installazione, ampliamento e trasformazione degli impianti nel rispetto delle norme di sicurezza;

• D.P.R. 13 maggio 1998 n. 218 "Regolamento contenente disposizioni in materia di sicurezza degli impianti alimentati a gas combustibile per uso domestico" ;

• Decreto Ministeriale 12 aprile 1996; Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati dai combustibili gassosi

Page 46: “  Rischi   Domestici  ”

46

DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA SICUREZZA IMPIANTISTICA

• Legge 6 dicembre 1971 n. 1083 "Norme per la sicurezza dell’impiego del gas combustibile";

• Legge 5 marzo 1990, n. 46 "Norme per la sicurezza degli impianti" e suoi decreti di attuazione;

• D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447 "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46, in materia di sicurezza degli impianti;

• D.P.R. 18 aprile 1994, n. 392 "Regolamento recante disciplina del procedimento di riconoscimento delle imprese ai fini dell’installazione, ampliamento e trasformazione degli impianti nel rispetto delle norme di sicurezza;

• D.P.R. 13 maggio 1998 n. 218 "Regolamento contenente disposizioni in materia di sicurezza degli impianti alimentati a gas combustibile per uso domestico" ;

• Decreto Ministeriale 12 aprile 1996; Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati dai combustibili gassosi

Page 47: “  Rischi   Domestici  ”

47

Le UNI CIG

• UNI 7129 “Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione. Progettazione, installazione e manutenzione”La UNI 7129 è sicuramente la più importante norma di installazione nazionale.

Page 48: “  Rischi   Domestici  ”

48

Le UNI CIG

• La UNI 7129 si articola sostanzialmente in tre principali filoni di trattazione:

• - gli impianti interni- la ventilazione dei locali- l’evacuazione dei prodotti della combustione

Page 49: “  Rischi   Domestici  ”

49

Le UNI CIG

• UNI 7140 “Apparecchi a gas per uso domestico. Tubi flessibili non metallici per allacciamento

• UNI 9891 “Tubi flessibili di acciaio inossidabile a parete continua per allacciamento di apparecchi a gas per uso domestico e similare”

Page 50: “  Rischi   Domestici  ”

50

Impianti a GPL per uso domestico non alimentati da rete di distribuzione. Progettazione, installazione,

esercizio e manutenzione - UNI 7131

• UNI 7131 > la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti a GPL per uso domestico e similare non alimentati da rete di distribuzione

(compresa l'installazione e la sostituzione di bidoni di GPL impiegati presso le utenze servite. Detti impianti possono essere alimentati o da un bidone di GPL singolo, o da più bidoni di GPL fra loro collegati, o da un deposito di GPL per uso domestico).

Page 51: “  Rischi   Domestici  ”

51

Alcune disposizioni legislative relative all’utilizzazione razionale dell’energia e al risparmio

energetico si segnalano:

• Legge 9 gennaio 1991, n. 10; Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia.

• DPR 26 Agosto 1993 n° 412; Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione. l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n° 10;

• D.P.R. 21 dicembre 1999 n. 551; Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 26 Agosto 1993 n. 412, in materia di progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici degli edifici, ai fini del contenimento dei consumi di energia.

Page 52: “  Rischi   Domestici  ”

52

Page 53: “  Rischi   Domestici  ”

53

Page 54: “  Rischi   Domestici  ”

54

Page 55: “  Rischi   Domestici  ”

55

Page 56: “  Rischi   Domestici  ”

56

PRESENZA DI GAS

RISCHIO INCENDIO

RISCHIO ESPLOSIONE

Page 57: “  Rischi   Domestici  ”

57

L’evacuazione dei prodotti della combustione

Page 58: “  Rischi   Domestici  ”

58

Classificazione dei Fuochi

Page 59: “  Rischi   Domestici  ”

59

CONSEGUENZE DI UN INCENDIO

• FIAMME• CALORE• FUMO• PRODOTTI DELLA

COMBUSTIONE (GAS)

Page 60: “  Rischi   Domestici  ”

60

Page 61: “  Rischi   Domestici  ”

61

Page 62: “  Rischi   Domestici  ”

62

Page 63: “  Rischi   Domestici  ”

63

Gli Estintori

Page 64: “  Rischi   Domestici  ”

64

Naspi

Page 65: “  Rischi   Domestici  ”

65

Idranti UNI 45 mm

Page 66: “  Rischi   Domestici  ”

66

La Manutenzione

Page 67: “  Rischi   Domestici  ”

67

ALTRI

RISCHI

Page 68: “  Rischi   Domestici  ”

68

Uso di videoterminali (VDT)• Affaticamento visivo• DMS (disturbi muscolo-scheletrici)• Stress• Postazione di lavoro (ERGONOMIA):

– Scrivania, seggiola e poggiapiedi, adeguati;– Corretta posizione dello schermo in relazione alle finestre.– Illuminazione artificiale sufficiente e priva di sfarfallio.– Corretta postura dell’operatore;– Sostituzione delle macchine obsolete

Organizzazione del lavoro

(tempi di lavoro e pause;Visite mediche)

Page 69: “  Rischi   Domestici  ”

69

Page 70: “  Rischi   Domestici  ”

70

Le Sostanze Pericolose

• Prodotti Infiammabili (Vapori)

• Prodotti Chimici• Medicinali

Page 71: “  Rischi   Domestici  ”

71

Page 72: “  Rischi   Domestici  ”

72

Page 73: “  Rischi   Domestici  ”

73

Page 74: “  Rischi   Domestici  ”

74

Page 75: “  Rischi   Domestici  ”

75

Page 76: “  Rischi   Domestici  ”

76